lr.i:ece 4e-ue mo1•ire nelle prigioni del primo stato qperaio del mondo. Sappiamo che i comunisti dell'ultima ora, i burocnaii, clte ora gove.,.nano la Russia, non haMlo nulla di comune colla rivo/uziione, ma ci è strazio riconoscere clre essi oramai sono dei reazionari. Ci è strazio perchè dietro di essi sta la gloria di mille e mille morti operai, sia la iame la guerra, la sofferenza di un popolo per dieci anni Dietro queSti meschini tesserali sta ic memoria di un Lenin. La rwoluzione russa resta per noi la prima rivoJuzicme ooeraia. Bisogna di: Tendere la prima rivoluzione operaia r.011 solo contro le potenze bor&lresi eh~ la minacciano, ma ar.c-he contro gli us.urpatori che la rovinano. Difendere questa grande allermazione del prole-tariato è difendere gli anarchioi, i menscevichi, i trotzkisti, i socza1isti riuoJuzionari tutti gli oppositori operai, è difender Francesco Ghezzi. Ghezzi è ben.e il simbolo di opposizione alla r..uoi'Clclasse dJ oppressoni, qual"è attualmente il partilo comunista russo. Il proletariaio deve salvarlo dalla morte, che lo minaccia, colla protesta vigorosa. Salvarlo dalla reazione boUscevica, come deve Sa/V<Ue Terraciini dallo reazi-0ne fasci.liba». E quando in r~tét a queslo arlict>- lo la canèa comun1sta gli si sca,~liò conlro con vituperi ed insulti, De Rosa, n- ~-POS4>• « •••• noi non lottiamo per una libertg pCIJii.J;iana,ma per la Ubertà. Non per una /.ib11r!à aJLa comunista, per i soli tesserali di partilo, ma per la libertà di lutti i la voraiori. N-on ci siCZILCheremomai di ripetere che consideriamo i conw.nistii nemici deUa libertà e q11in.di della emancipazione operaia. Noi lavoriamo per la repubbJica e per la democrazia operaia, per l'emancipazioTU?economica dei lavoraiori, opera dei lavoratoni stessi. · I comUJtisii baitono invece ben altro cammino. Varuw verso la diUatura d,i alcuni frmz.iwnanidi parJito, tirarmi al partilo, al proleiar.iato, al popo/.o tulio. Eppure difendiamo Terracini. Terracini come il bon~hese generale Cappello; e [11" nostre idee non hanno nulla in comune con quelle di questo massone. Ma lo d,i}e,ndiamo per l'irr!amia commessa ai suo{ danni, per il diritto violato in suo favore e ben sappiamo che domani, se non Cappello, i suoi seguaci sarannn contro di noi .. In occasione dell 'e'ipuLsione di Angelo Tasca dal partito comunista, sulle colonne del nostro gionnale, si esprimeva CC/Sl : « Ci sia permesso di augurare a Tasca di trovar presto la sua via, anche se ben sappiamo che essa difficilmente sarà la nostra, perchè residui di polemiche e di lotte dividono più gli uomini di quanto li unisca la costumanza del pensiero. Al difuori del caso Tasca ui è quello di un partilo, che si è logorato in 11na tattica suicfc/a, che muore perchè da11nalosi alla eguaglanza delle esigenze che, in pratica, si traduce nel livellamento degli spiriti. Tullo ciò ci è di conferma nella nosf,ra credenza che nel partito di classe debbor.o esser rapprese11late tutte le correnti del pensiero socialista. O il partito di tuita la clasre o la sella. E le sette sempre in defini!i,va esercitano funzione reazionaria». E questo CO'noetto della necessità de-ll'ur.ilà socialista per la r~p.resa· del moovi- :nento ~oeraio e per una più intensa azione a.ntif~<icisl.a un Ila.olia, domma tulli i suoi aTlicoli nel noslro gior.nale. Il settar1,91Tloe la democrazia dei cn.nlrari all'umlà lo esa~avano. Per eS:i: ~li aveva trovata un.a definii:ione: « TI wc-ialismo dai .:::on:s::11valoridelle ipoteche». ,Ri,leggano ainche i nostri COl'I\Pagru la lettera di De R!osa. pu.bbilicala rn queste colonne: ali'« Amico in/rans1genle ». Alla fiigw,a cio-è del rivoil,uziona.n~ •'. ,rarole, al rivoltu.i~io delle n;~uo~_1 e dei cot;gn:.siS:, che si oppone a,ll uni.a per oss2qu,io alle fonmule e più anoosa per raJn.cori e le Jit,j di un !Passato superato. Quell"articolo è un piccolo capol:ivoro che merita,va di essere r'l.pTodotle: in'.•~<fra1menie. In ~cso è tutto il noslr :o De Rosa che irride al rirvo<luzionarismo wrba.k alla... Bombacci, ail drv-01uzion-arismo che ancora ~~a le file del nostro paattito e che è l'ostacolo al1a realizzazione deLl'unità sociailisla. Dell'unilà sooiali.sla ohe De Ro.sa delmiva: ~ iJ pl'iimo gesto della rivofozicxn.e italia.'la '· E' unagenerazionueova li Duee hn mtrialo allr camiòe /1('re in occa.\iÒne clell'a1111iuer:.Qrio <lel/r, marcia su Homr,. [Jri rie/lo-: • Abb·anio commesso l'errore_ cli non f11cilarr lui/i gli nppos!/ori ne//'otlol>re di>I 1!:J2.2.. ' . . 1:,cla qu,~sto err~re lw_a~/nbwlo la persistenza d; 11nopposI::,1011e nl fnscimo. li duce ~baglia. DC' Ros~ n<'I 192'2 non era nel movimento. E,_·au_n rcrga::::o che sciarn sulle Alpi lllsIemc <ti Principe Umberto. . Vuol co11v.ncersi il Juce che I op1,o~izione che .,ch{anlerà il suo regime . nrà quella d1 urw_ 11uova generazione: della qenera::,1011Pche au<:1PO 12 anni al niomC'11/o della marr1C! su Roma? La genera:ione di D<• Roso. Ciòchedeploro F<'rnando De Ho~a non è mai sla- !o nè un c~allalo nè un irresponi-:abilc. In altra parte del giornale- rechiamo alcuni saggi della -;ua alliYilù gior11n.lislic:1 che climoslrano la sua malurilù politica. la rcrmcz1a e la chiarr•zza dt'llr sue idee. :'\oi - clte ~li ~'amo amici ollrcc-l1è compagni:_ lo abbiamo sempre '·on-..iclcrato come una gioYanc pro1ncssa per la rinascila del 1110\·imcnlo sociafo,La ilaJiano. E sia.mc slali sempre orgog-liosi clclln su:\ collahora;,.ionc su queste colonne. De Hosa fece pai-lc -- in pieno fasei-..1110 - di quel gruppo di gio- ,·:-ini ~·tud<'nli c·he <;; strinsero intorno al mo,·imcnto liberal<' di éì\"anguar<lia cli Pirlro Cobclli. ~Iorio Gobrl li (rei A !eoillimo stabilire' un rapporto tra ro~li~rno gcslo di Dc Il.osa e la morlc del s110 fi-atello spirilnal<>, ordi.n.ala eia :\fussolini con il nolo Lelearamrna al prefetto di Torino: Rcnd<>lc impossihil<' \·it·1 a Gob.-lli ) Dc Ro~a si Yoh,c. insieme a moli i allri gio,·ani suoi compa~ni. Yerso il sociali~,1110. Il passaggio. -per chi ,:-o,1osc<' i motivi di liberalismo opcrai0 del movimento gobclliano. fu quasi nalurale. Oi> R.os~ divenne socialista col cuore <' col cervello. Enl rò i II rnla.zi onc con noi prof ugh i P. fn tra i niù alli,·i elemenli che condussero J'azione di ~lampa clandestina durante il 1927. Fu aneslalo e poi rilascialo. Ma le maglie della rcle poliziP,sca si sti-in.gcvano. f d llll malli no la polizia fu a rasa sua con un mandalo di call11ra c<l un decrelo di relegazione al domicilio coallo .. \~senlc d,a casa. per fo1iunala combinazione fu ,wvei-tilo .. \ll'audace sciatore no'n fu <liffìrilc eludere h sor,eglianza dei n1iliti cli fronlir>:·a ': superare l'inclcmcnz:, dcli? ~tag1one. Venne lra noi a Parigi e noi t ull i lo slu<licammo un acquisto nre7-ioso 11cr l'emiPrazione politica. Lo amammo subilo. Il suo sorriso gioYanile, la sua bella intelligenza. la solida cultura. il suo cora/l;~io riflessiYo recarono la gioia nelle noslrc fila. 'L, nuorn giovcnlà d'Italia ci inYiava il suo me5saggero. Due prnblcmi sopralullo lo _assorb:rnn.o all'eslero: i rapoorl1 co11 ]'llalia e l'un ilà socialista. Per il primo dicrlc pro,·a di una audacia senza pari. Per il secondo della maggiore fcm1ez7,a di ner,i. Il Yeleno della demagogia, la baYa ciel sci iarismo. lo rcseÌ·o lrisle qualche islanlc, Pia lo la9::iaron0 sereno cd enlu- ,i-1!-la della nobile causa. 11/ quc li ulliini l<'mpi egli si era :,ssunlo il comnil o della propaganda Mr l'unitù socialist:l lra le masS0 emigrate della bcmll('tle p1.rigina: e< E' colpa nostra se Lallln; operai rnno ancora sollo l'influenza della prop:yrnnd,, holscHic·a. Biso12na parlar loro e con,·inccrli'. Tulle le Yolle che lo tentiamo ci riusciamo. Occorre s,;cn l:ire questo grossolano cqui,·o,::o clic Yuol rlabilire ,~n impo~- sih:Ir diYorzio tra proletanalo e libertà, ira :-.ocialismo e democrazia. Ri"ogna con, inccrc i l_a,oi·àlori che il socialismo italiano 111 quc!>Lo periodo clC'YC cs~cre rirnluz;rmario nei mc-ui e dcrnocralico nel fìnc. E dopo il comiz·o cli ,\rgenlcuil, dopo quello di Cl~a11_1pigny.slaYa or: g:rnizzanclo quelli r\1 Boulognc e di Drancy. .. :\fa dilcc: pctchè D:> Rosa ha ·sna:-alo'! De- Rosa l'ha già dello e· non c·è nulla da arrniungerc. - ~[a YOi suoi amici e suoi <'O;;~pa,Qni, denlor'atr il geslo? • lo dcnlo,·o il [allo che Dc Hosa amico e- compagno. non mi ~ia &ncora accanto con il suo sotTiso e la sua fede>. Ugo COCCI\. L'attentato nellediohiarazidoinDie-Rosa .\._ppena tra~cinalo_ al ~?m1_nissarialo da una mula d1 poln:1oll1 rabb:o< i ed imbcslialili. Dc Hosa, yeslo e sanQuinanle ebbe lai for1.a d1 fcJre la seguente: dichiarazionP.: Sono yenulo da Parigi ver uccidere i! principe crcclilario del n1io pac~c. Ilo agito da ~olo. , . !,"indomani rcncleYa il suo mtcrroc;alorio al magistrato : '.:..- , Non sono stalo consiglial? da nessuno_ e nessuno_ conosceYa 1I mio propo~ .lo. Sono disceso ac~ .\nYers3 per c,·ilare la sorYrghanza nelle slazioni di Brnxcllcs .. \d _.\n- ,·crsa ho acquistalo dei gio~·nah cd ho studialo il programm": dei fesleg_ giamcnli. Ilo deciso di agire ~uranle la ,·isila principesca alla Colonna del Conr,res ·o. Bo ncnsalo che durante qu~sla Yisila, il princioe arcbbc slalo distaccalo dal resto del co~- lco e aYrei polulo colpirlo senza ri: sch;a.rc cli colpire altre persone. E l )er questa ragione che h~ sc~rlala 'idea di Lira1·c durante il ncev1menlo all'.\rnbasciala d'llalia d~YC pure mi sarebbe riuscilo più facile. Appena il principe è ap~rs? sui gradini, mi s-ono apcrlo un vaiiotecaGin•oBianco L1 AVVENrRE DEL LAVORATORE to lra i soldati. ho fallo un balzo innanzi ccl ho sparalo gridando : \"in1 ~Ialtcolli ! Poi mi sono scnlilo lra, olto da una Yalan,~a cli colpi e 11011 ricordo più nulla. Debbo es-- se-re ~, ~n,1Lo. - .\cl una inlcrroga1.ione del giudice islnillorc che gli facern notare conic i\ ~.110 piano di allrnlalo non comoortassc alcuna possibililù di fuga, Dc nosa ha risposto : Son llVC'llO previsto alcuna possib:lilò cli fuaa. Aveuo {allo .\c,- cri(icio cleiln mia Pila. Ero convinto che .•ar<>i.,toto ucciso sul po.sto, <' mi meraviglio di <'S,S('r(a' ncore in Pila. • li comunicalo uffìeiale e lulla la stampa belga, concordemente a1Tcr111ano che Dc Rosa ha reso il suo interrogatorio rispo11drndo alle domande con ,nnlilczza, calma e i'c1·- lllCZZa. LA !\I; <'ro prcftsso di dare {)<'r lcri11i11ala !a collabora:~ionc alla discussione sull,1 spinosa qucslionr della Coilù sorialis!a pcrchè credevo di aYere ben dcfìnilo la mia posizione ed il rn'n .i.tlcgQiamento ncll'Avuenir(' c/PI l.anoro/orc del G luglio u. s. La impron·isa com·orazionP d<'l < :01w<'gno generak del Parli lo, e le 1110;,ioni approvale dalla maggioranza dC'lla dirc-1.ione, mi obbligano anrora una Yolla cl' inlcncnirc nella <liseuss·onc per nmpliarc con maggior<' chiarezza il mio pcnsirrci. nc,·o subilo dic-hi:lrar<', che ho subilo unn pf'nosa impressione del l"<'SOconlo dell'ullima riunione dell::i Dire1,ione. n<'lla cruale fu rc5'0inla la !l?Ozionc> cki ~ompagni C:occia e .'-- mcdco. per la rnila. Crede forc;<' la Direzione clel Par- lftbrulaldileallaPOiizbiealna t;!o di. ::'\'f'I'(' i·irnllo l::i penosa :,iluay zione? E' ron'-ane,·ole che la sua 'folli gli uomini ci,·ili - di qual- :-.ia~·iopinioiw oolil:ca - son rimasti indignali alla visla delle [olografie clell'arteslo di Dc Hosa. ruhblic:nlc dai giornali. Su questo rar>:t;,.zo cli '.Hl a1rni <·adulo in l<'rra 9,·cn11lo dierinc e dic- (·inc di poL1.iotli si so;10 accaniti pci;lnnclolo. rrrcndolo, martirizzando-- lo_ Poi l'hanno lra~cinalo per 1crra nrso il commis!'acialo cli pol!zia. .\I commissarialo egli c1·a ridollo ·11 lai <;lato eh<' ne è ~lata Yiclala la (ol ograJia. r,Ji a, ,·oca li che hanno pol11lo Ycdcrlo e parlargli in questi iporni e-i hanno rif<'rilo: DP Hosa i• di mora]<' altissimo. Egli è forte-. calmo e sereno. Jfa fisicamente è in uno c;lalo p:elo!-o. Ila il petto laceralo dal pestaggio degli ,~enti cd il ,·isn è quasi irriconoscibile. Il rnN1;~~ che lo ha \·is·lalo teme rhe abhia anCh<' una mascella frattural:J. , La \)oli.zia belga ha Yol ul0 mostrare aq i alli fun1,ionari (l,,11,, oolizia (;1s, isla prc~nli n Bnnelles. che Pssa non è seconda in 1,rulalilà r ·:i_Qliacche1·ia... \fa la popo)a;,,ionc beJga allo spellacolo di l~nt::i stupida eri inulilP frrocia ha prolest:1l0 n1anik<lando la s11a più ,·i,·a simpatia pe1: que~lo <1ioYane Yolalo al sacrifìc.io, deciso a far~i ucc·clcr<' oiù che ad uccidere, prr 1··chinm·1re l'allC'nzionc del mond,i ~11lla lra0edi::i del popolo ilAliano oJ'prcsso dal fascismo. _______ ...,........,..,.,..,,.==,,,.._- ... Legestadellaoolizita liana aeruHelles Dr Hosn ,., al ::ornmissarialo cli poli.,-ia :t \\n· c·ll<'s. Impron·ic..amenlr f'nlra un ~!~~nore aC'compas..nalo c1n du<' fì••uri con il Ò:<;liP!",0 0 fasc1~la al\'orr•hi<'llo. Si prt>tipila 'li Dr Hos;1.. lo prende per il p<'llo e !. !i cli<·r : Tu sei Dc Hq<a. T)i111111; il nome· dri luoi comnliC'i. E. inlltilr ç1H' tu ncpJli poirhè io li c0nosc0 De nma ri~pondc : .\"on J,c, complic·. • .\llorn i tre energumeni si prcc.p - lano sul gioYane, lo calpeslono, lo colpiscono. I a ~cena è cl11rata fHll'"CC'hi minuti in presell7..a. dei polizio!li h<'l:~ impassibili. Fortunalamcnlc orri, a di corsa nn maai~lralo del Parquet di Bru- ,cllcs i1w alla ,·isla di l::rnlo scempio s'indigna e rirnllo ai poliziotti italiani grida: tattica settaria rei int1-ansigenlc 001tPrà i;icuramc11li> nd un nuoYo disasb·o? Si fa nrC'slo a parlare di tma nll(,- ,·a scis-,i0ne r c;pezzare ancora una ,·olla in due narli. aucsln nostro Do,·ero parlil0 r0·-ì lanlo deriso. cal1mnialo. mnrlirizzalo. C:i Yt10lc pronrio una inc;cnsibilì1:'I scn7.;1 nome.· ron11' cri1i>lla <leali rilt11ali dirir1C'nli elci Partilo. a non riflcllerr c:;11lb c;il11a1,;on<' !ragie:, in r,11i Yersa un popolo che da anni ::ispetl:-' in\'ano 1111;1liherazionP. menlr<' all'estero. ci ç,i dilania a Yicrnda P si prosoellan() nuon· diYisioni. n110vr infami<'. l n Direzionr drl Pai-lil0 si r :issuntn if <'Om11ilo cl' imitnrr. il rlill::it0r" St:ilin :illa enne-'>inin polrnza ! Con narolp oo,·Pr<' i comna!!ni d<'lln Dircv,ione "i f::inno comnrrnrl<'rr: noi c-.i:imo la n;,·ezione e1Tetr1- ,·n 110111inala n<'l 19?'fì r SP :rnche il C:onYCQ'.no<li Grcnobl<' ci dovrssc c:confps<,arf'. rin,::irrcmo lo stesso alla trsln <lrl Pa,·lito. J)i ,o-razi::i: si oolrl'hbc> sa l)Prf' se l'allual<' Direzione. è- proprio la <;t<'sc.anominala nrl H)26, op1~ure v1 çono slali dri ramhiami>nti racli,::ali? T,a c01110Mna nalabanofT, Marchisio_ \ n,PdPo e cr11alche allro. non sono !'tali f0rsf' nomin:ili dal ConvcQ:no di ~.f:,r~'crli::i in soc;lilu7ione di>i comm1gni della S,·'zz<'ra. eh<' si dimisero ~pontanram<'nlc? F:rl nllo1·n se 1111 ConYr{1no all'i>- slr1·r, può :iulorizzare :m camhiamenlo c;imilr. nerchè l'allwik Dir<'- zioni> rlr,·<' es rrc <'lrrnamrnl<' inso- <·! itu·l,ilc '! :\fi S<'mh1··\ che i c0moagni della l irPzi,rn<' h;1nno niù il oensi<'ro rii c:nddisf:ir<' 1":11nhi1.ione personale del pol<'r<'. che r :nlerc!>~C dr! partilo, P<'t·ehè allrimrnti non f;Ì romprenclono !r ni~ioni cli certi alle.w~ia1nrnli. T11tlo questo nerò. hn un Yalore r<'lnli\'n cli [ronle ::illa srcondn di1·hinrarionc JH·ono-.,t:i clal cnrnpagno ~!asini. rn rl<'ll:1 ,i·chi'lraz·on<' menlrc• ,i r<'spingono le affrrn~azioni cli ]'.re: '1·si ah11,i rlell'csec-utl\·o denunciali <'(,n mille ra,_ioni. dai c-on1pagni C.oc _ ci:1 <' \mNl<'n. pongono ·n :·idicolo iP1ila11rlo i nostri C'tH.!ini comunisti. I,, spirilo ri,0\uzionario che nnima i '"ompagn· d'ft:,Ea. 11! rl<'lla dic·hin: r:>7.ionr ll<'.L'ano ,Pl lari a men le chr 1 <'nmpa-gni cl'Tlalia hanno re:iliuato in un con,·c•!!no :--J:mde~lino. la l'ni1-\ ,oc i a I isl:i. Qui non ri cli qui! Percì. o ironia del c:1so, in 110 s11rcessivo pc1<odo di dt>ll;1 dichiar 17ionc. si ammrlle che i compagni rl"llalia ~i son0 rcalnwnlc riunili clanc\,,slina.menli>. e si dicltiara che S(' è ,·ero chr i comoagni cl'Ilal;n. sia:no i1: Tl:1lia. Fuo- hannn co~liltiito la Unità. sono auln Ed allontana i lrc cannibali. li s'gnorc prol_agonisl~ clrlle belle oe:,la è il comm. ~1azza, 1speltore ge- ~crale della polizia italiana. I veriresponsabili La \lampa fascisla ifn/ianu è pa,- :umenle imbeslialil<t. Chied(' /'estradizione di De_ Hosa perché u<>ngafLLCilalo in_ JLalw. Ed annun::,ia che se non sara consegnato al carnefice f ascisla, De Rosa .~arà almeno condannalo e furilato in effigie dal Tribunale spec_iale.. Hil:(lCcia la guerra alla Francw pcrche lo ha ospila/0 ollre un anno. E •'f ~rra :/ più ferocP- atl<;1-Cccoo. ntro _la r.011cenlrn:irme _\nl:fasc,sla ed I fuorusrili. Adc/ilri in PiC'lro1 \'rnni. Pcrllanle Rugginenli. C/a!1dio !reucs ed l"go Coccir1. gli isl19alori c/('/l'allen_lato. In Jult 0 /'antifascismo profu_go._1I responsabile mornl<>. Denuncw il Comilaln dell'[;nilà Sorialisla - del quale De Rom fa J)ar/(' - rom e un orgon 0 /erroristico. . . . . tc1 stampa fascislu 9r1da. :" 1_11cl1911a. fa fracass? perche l'.OPll'.!O~l" pubblica non s accorga dei_ tJCI i 1 eponsabill clel/'allenlalo <li Bruxelles. f veI i respon~abili: il fa. ci,~mo <' la monarchia. cic-111'-idal p,11·tilo (testuali). I componenti In nostra DirPzionc, sono cfTe!li,amenle della gente alle~ ara r se in qneslo momcnlo non si h • . . allravcrsas!-JP una s1luaz1one lra.a1ca ci ~arebbi> c\:i. ridere a crrna pelle. Se noi <;fogliamo l'Auanli ! da cluc ~nni a quèsl:i parte, possi:uno kggerc a più ripre!-.e qu<'sti ritornelli: qneslo non possiamo farlo pcrchè J cornpAgn; d'ftalia non l<? pcnnellono: nucsl'allro non possiamo or<'J1ckrlo0 in con<iderazionc perché i c-ompaqni d'Tlalia non lo dc~icl~1·an?. O~!!i, che i romp:>iJnt d Jlal1a hanno J)al"lalo rei hanno indicalo ai rompag-ni re,idenli a\l'e<:lc-ro. come clo\Tebhero conlrnersi, la Direzione li sconfC':-sa. Quindi lttlli i rilor_ nclli del pns'-nto sono una mrnzos:rn:i Pd 11na falsità! · P<'r In noslrn Direzione. quei comp-agni, non sono dei rivolu1,io11ari. pcrchè hanno proclama_lo la l'nilà Socialista: e dir<' che 11 lcnlarc o~i un C'OnYegno clandestino _in Tlalia c;i ,1ffronlano. sr ,coperl1. d1<'- rine di anni di qalera o per lo meno il domicio c-onllo. La noli7,i;i cl<!} Co1wegno clandrslino portò in lullo il mondo un mom'enlo di solliC',·o e di speranza. anche rra coloro che erano. o sono Lull'ora contrari alla l'nilà. Solo la 1toslra Dirc7ione rimase fredda ed in~ensibilc di fronte al grande an'C, nimenlo. \ ,-ranno pensalo in qurl momento i nostri conrlollieri: che in1\)orlanza m:ò aserc ·rn con,egno c andeslino? \'alé più esscrr imbo.-,cali (malgrado le p1·iya.zioni ed i sacrifici dcll'cdio) nelle lri11c-cc Parigin<', ,\mrricanc o cli allri luo_!~hi, che rimanere sulla brcctia a !ollare in llalia ira la \ila e la rno1ic, fra la galera cd il dom·cilio coatto. Confido d1c quella dichiarazione i;mà licnz'allrn ritirala per il decoro del partilo e per rispetto agli eroici compagni d'llalia. Però se la Direzione Yolesse ancora r; mane re ~o i-- da all:i rnte d! protesta per l'insulto recalo. noi yi dichiariamo ehci ci rendiamo complelamenle ~,,Jidaii con i compagni d'llali:1. .\n.-he in questo Convegno è sorto i! comitato di Difc·sa Soç.ialisla. F.' 1m l itolo rhc - i aclalla a l ullc le piel:rnzc nr-r turlupinar<' il prossimo e per Ul:calappiare i più ingenui e i più buoni. \"P lo i1111m1i"~inatr. o compag1!i, nn c-omilalo cli Difesa ronnalo m seguilo ad un indecente palerac.clùo f:illo a scop-o di calcolo elclloralc. d!>g"no ~,ilo dei narlili borghesi'! 1:01ne ~ po sihile che i compagni della fh·czionr. n<'mici acerrimi <lrll~1 politica cli :\losca, possono a.- vere combinalo un accordo sincero con elc.nenli drlla ex se.zion" inlrnn~igcnlc cli Parigi, che fìno a ieri li ho.1111 0 calunniati. d<'1isi e dilia~ mali? Ho la con,·inzione che certi pale.. racchj 1100 da.ranno un frullo buono e p1·c,·edo clic dopo il Com·egno cli Grc11oblc, nuo,·c discordie si prcsenlerann0 all'or;;.,_zonle. lanciare il grido d'allam1c pc•rchè prcveùo che non passera mollo Lempo e-he i falli d<'l Hl2'.3 e '.21 si ripclcranno. l'na parola anehc· agli amici e compagni dcli;.. Fede razione Sviucra drJ,TÒ ri, olg<'re, per rimproverar. li rii non a,·c>r ,·olulo asc-ollarc i miei modesti consigli e suggrrimenti. ( co111pagni d'Italia apprcl\·anclo IT11ilà. di111cnlic:1rono 111011wnlatleame11lc lullr le considc1·azioni lc·oriche e cloltrinaric ripe I 11lc cenlo Yollc in d1ilomclrithc mozioni. ~on perdettero il tempo 11è prr la '.2.a 11è per la :3.a c· ne111mcno per la 20.a internazionale. Prorlamarono ITnilà fra i due partili sociali5li, e l.!ellarono le basi della fnlura a1,ione rin>luzionaria. ):oi dohbi:11110 f;i_ r<' !o :,lesso. fnlanlo noti1,ie pri,:atc ~ unlrmi dalln S,·izzcra mi an·erlon0 d1C' per la adesione ali~ 2.n inl<'rnazionalc, dichiarano di non in- "istere. cd appomeranno tulle le loro for7,c alla mozione sulla l'nità soC'ialista a carattere nazionale. 1.n Direzione del Partilo de,·e abb:rndonarc la sua rigida intransigenza. per lnware una formula che si pos~a rcaliz.1,are la fusione dei due Dattili socialisti con un programma ben chiaro, e ben defìnilo. Or.corrE' abbirndonar<' tult<' le frai;i che hanno un conlenulo demagogico. per preparare un piano con- ~ret0 di azione rivoluzionaria per l',1l1ballimenlo del fascismo. .\li' infuori di questo, tulio è ciarla, è dernagogia ! OcMrre intendersi per impt'dire una nuoy::i délrncle l l.Tnilà ciel P:irlito dPve essere manlenula ad ogni coslo ! Bueno., Ayres, <;('tlC'mbrc>1929. .\M.\ nEo TTC.CIATI. li residuo dei cnsì delli tcrzinlcrna1.ionalis~i. prepara, e con ragjone. In sua ri~ossa ! --- Il paler!l.cchio di oggi mi ne.orda iRed. - Questo articolo 1u dall'autoIn -..iluazione del parlllo ciel 1922 e re - che è segretarlo della FederazioM 1023. ~ el 1922 crnl risli e lPrzini ~i dell'Argentina - spedilo a/l'Avanti! mist>10 d'accordo n Roma per cspel- n-ella prima metà di settembre. L'Ava:n~ lc~re raia destra, nel 1923 al Cr,n- li! ne è in possesso da oltre tre setgrrsso di Milano, i terzini agirnuo limane, ma non si sogna di pubblrcarlo. pc 1 .conio di :\fosca p2 1- l'abballi- Non sono soltanto gli articoii dei comlll<'nlo del parlito. pagni della Svizzera dunque che vanno La situazione odierna è ideulic.:a ! a finire rre[ cestino. ma pure quelU dei li Centro <'hicdc aopogQi all'ala si- compagni dell'Argentina, quelii dei laxnislrn per- smanlell::ire h con-ente ,tori dell'unità in generale. L'A:van.t1! vuofusionisla. denominala fahamcnle le nascondere ai lei/ori il pcnsivo gerleslr,l. T)opo. incon1incicnì la lolla nuino di chi propugna l'unità d, tuHi i fra ?li amici di op,~i. nc>lla stessa socialisti; per la redazione dell'A,yan1if forma •~be 3\"Yenne nel 1924 cpot.a e per l'Esecutivo i fautori de!l'unità soin c11i i faulo1·i dc,lla LCt"za interna- no compagni ... fuori legge, hann, Jei dozionalc abhandonarono il partilo in veri ma non dei dirilli. pi,•na lolla clelloralc. per unirsi a L"uguagUanza nel Partilo è un' iroma, tolnr 0 c·lw hanno nel loro program- une, scherzo atroce. . mi\ l;i. di~lru;.,io11e dc>) nnslro narlilo. I il 14 ottobre noi inviammo al/'Aivan.ti! \lct1ni po!rchbrro rimpr0,·erarmi l~ letter~ d~ Spe~lia coi relativi com~enc-h1• cc-•·tc co<:e s; pe11sano ,,,.1 non i, pubbl,catc nel/ Avvenire della set/zmasi 1•os~onn ;ifTcrmarC'. P11?1chr'-i che ra sc_orsa,_ma l'A\'ant~! non la pub_blicò. mi tro,-~ in errore. per,•110 non YO- Continuò u;vece a chcedere che gli unz- !.'I io !'<'.'.!8 re a ne'istmo I·• ~i11~eril:1 r, tari rispondessero alle domande di Sal- \f, huonn fecl", iwrò ho il clirilln di vi. Onestà polemica! osservazioni suu a nroteS1a ciclosma1 /,e s. :ir ni ,.,/ : com1111q;1hi anno 1·iC<>Ullh, (J rir, uerunno 1i1 srllima11((. w1 Of,u~colo con il loclo <'messo clul {'r1'11ilnl ') r1e/l'/t \S()( iu-ion<' gior_ iwlisli (,ic:1•11111.1~imenilolu nella l'eI lrn~r; sorta tr" il rlirellorc c/('l 11ostro çriu•·nr•le ccl i rom1,ayni ,1ntlrich , .Sull'i, ed a/rune chiose della C. E. <le/In nnslrn Fedrrn::ion<>. Era 11n\lro 1nopo.,;i/o di non /Afflar<' elci /oc/0 w•/ giornale. J><'rrarità e/i par~ /i/0 NL in ,1muc1c(o n/1(1 rolnn/à cli ww par'c dei compaqni i q11ali riie11qono rhe .\i esaqeri nC'/la polemica Ì)rrron9ressio! 1air' . .lfa uisio che la cii co:ai ,, riclostilrtlrr di Sc:ft•i. cli cu · si fa .,olo renno 11c•/l'op11sc0lo, è siala cliflll•u fargruw•nle anche /rn i 11011 iscrilli nl Prll'lilo. siamo coslr<'lli (I f ore le segu<>ntios\erpa:doni. (,iorgio Sall'i hn J,<'rclula una buona occasion,, per lacere. La sua_pr:ol<>sln. i ,;uoi nuovi fal.•i, le sve ingwrie chi> <>uidcnlerm:n/e 11011 toccano i galantuomini che hanno r,iudicalo, aggrauano la wa posi:rione. E non ~cal(ìscono il /oc/o. Ecco: 1. Terzo falso, ,, cli 9ra11 l"nqa il più oraP<'. 1wrc/1<'• \/ace alam<'nle asserito rom·;, ,. int'<'\lrnr/o il Pun/o ('sscn:iaic~ (/e>! </wli:io, potrebbe essere cr<>duto <' ch<>qllali(ìChere/lbC' come 11eri munior1lrli i coml'nnenli ciel Com1laln. -:,.;,./ (,odo si accenna a un inquircnlc•. incaricalo da T <>mbardo. Sf'rondn il Q11r1/,. !' secondo un f('.\/ 0 chr> per buone ragioni 11nn vuole rnmDromf'/lere. Salvi aurebbc' saputo della paiernilà Andrich dell'crrlirolo-lnine/lo fin dal primo momento. Ciii uniramen/(' et .c;p:i>gare come T ri111hardo potè rin<>ler(' in buona [C'dr q11el/'acr11~c•. li Lnrlo r/ì_ rhiarr, (.\"um. 12) che trattando. i cli semplici impressioni in?tllliuc e so~- gellivr> r non noleJHlo rnterrog(lre 1f [('S/e unnnimo, il Comitaìo non può fondnn-i il prop1';0 ~il,di.zio. e. - 1Ier CJUC'!.locapo - rit_ien(' douer.~i ni11Uo•ln escluclerc ogrn responsab,- lilà ciel Salvi. La 1,1ole.,tc1 aff<>i ma che e in base a quelle• clir-ltir1ra::ioni eh<>si e colp.'f o il Salvi!!! • .. .1. Qnarlo falso. TA1 prolesln r1 1. La ••rol<>.\iaC'CC<>f)isce la incom- rimprovera c/1 non aver dato alto a pele11::,Hdei giurliri. Ecre:ione a.'"sur- Sal11i della dichiara:ione che - .'i(' do 'n sè (V. S1•m. '> ,t,,J Lodo). ma aves.•e conos,~iulo <'~sere Andri~h cli evidenlC' mn1ur,,c1,, in chi non la autore d<>l trucco. - cwrebbe rim- : ol/C'tJ:ì nè ,,rima nè c/111 c,n/c il cli- pro11<'ralo aprh(' fui nel Cnmmc,1/0 I 111/ilo. F.' T('rOJ;Pa rh 0 , rondc,nna- '11 l'.\v,rnli. In ... , non ucc<>tla ! Di aue/1,, ,r:r 1, ·,,;·wi,inc r•l contra- ?. Si len!a su/Tragarlo asserendo rio qli ;, dato allo <'S/;/icitamC'nle due rhe non vi e aiudic<> .,cn:a appello. E uolie (,\'. :! <' ,\'. ->). E ciò sebbene si e/ice ch('. n<>ll'.\111cndola non Ci è quella rlichiorri:i~11<'. appo_riss<' tarappcllo possibil<>. perchc• manca o I cliua ed inueros,mile e rnlr?do_lla non fun-ionn /'A.'s<'mh/en. Primo medila/amenle e• solo rcopo d1 drfefoho. L'Ass<>mbfea si è radunata più sa, /antochi> non ,e ne parlaua Il('[/a 110//e,<' c/(1e'<SCilI ,..0mi/otn <>bbedr.li prececle11/~ sua lettera. __Sen::,a ~ire <' ronfermali i suoi poi<'ri_ E lo do- che il nmprov('ro ~li 1mbroglw11~ urà esser(' di m10110 fra breve per <,ulore cl<>itranello si doveva a lw slc1/Jilire il programma dei lauori. imporre cmche s1' r111esli gli fosse compl<>laff il r.omilalo, <>C..Cecc. stato sconosciuto. . . .3. Secondo falso. 1f Comi/alo a- 6. Di tulle /(' argome11la::;1one li~- pr<>bb<' qiustifìcatn Lombardo di l<>sP a rend_erf eslr('ma~11enle_dubbia aver ,mbbliralo rarticolo_/ranello la pretesa ignoranze, c/1 Salvi ~I modi ;\ndrich « sen:a guardarlo . Il 1".1enlo cl('/ ,<Jl!O commen_to nel/ .\.vanf,nc/o dir<> c•I contrario che. aven- ti, la pro/es/a no~ ne r_ilc:vache _un~ dolo lello. era facilissimo cascar nel sola, ~ 11011 _ la pw dec1swa: (' cioè. tranello. Ma giova a Sa!Yi. fa_r ere- l?erche Sal1J1.cl~e 11(' sospelt~va, _non clcr(' i suoi giudici :itrumenl1 d1 Lom- 111terpellò Andnch (' 110:1 cm ò d~ asbardo che poi egli slesso - ora - sumer(' . la rr:icnor!1~ 111ofrma.z.1one accarèzza nella siia prot<>sla. presso I tan/1 amIc1 eh<> sapeuano
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