r r ,,. \. I r i .... SUPPLEMENTO DE « L'AVVENIRE DEL LAVORATORE - Num. 36 ---------;----------------------- Il dovere del e.arta o zia sia quella tal sciocchezza di cui rare la rullatura. ProI t • t immaginano invece che la democra- ben maggiore necessaria per inslau. - si è fallo .::enno più sopra e per cvi- I consigl_i di queslo genere sono . • ... il primo passo nlllla rivolu- menlo autonomo dell'enorme mag- t:ire la ,iattura della Yiolenza reazio- dunque piattamente demagogici e zI01_1e sociale è l'<>IP-uarsi riel prole- gioi-anza nell'interesse dell'enorme naria escogitano la diltatura df'l . uc,nano Lult'al più ironici come S<! lar!ato a classe dominante, è la con- maggioranza . prolclanato • i_n cui ogni guaio sa- a _un lite, sfiniLo, e incapace di camqu1sta della democrazia•. Da qucsla alfcrmazione risulta: rebbe :-,11lomol1camente escluso. 11~1narce di rengcr.si, si cons:gliasse Con questa frase del • Manifesto 1.. Che è falso chP. negando la ne- Ma oc~o~Te da~~•_ueromol~o buon dr correre per guarire. ~ei_ Comunisti•, Marx ed F..ngels de- cess1là della cLiltalura del proletaria- sen_so pe1 rnlenc!, i e che se il p~ole- . :\bbiam? _a~ennalo agli aspetti fm1scono con evidenza scultoria H lo si neghi la necessità della conqui- lar'.C1lo hu tanta/ o~za da p_oler cl1f en_- p1u _superl_1c1ahdel p1:oblema democompito politico della classe lavora- sta del poter~ politico da parte del de1C l'.1 cl~mocrazw, la c/1tlalura d1- cral1co, al_fronta\~ con lan~ leggetrice.. proleta1ialo stesso. Al contrario, per ve~!a ,nut,le. ~ c!w .'e_non ha quesl~ rezza dagl; auton tiella relazione. Ve La maggioranza della direzione dare un significalo loaico alle con- f 01 ~c 1 Cl rna1 gI 0 1 raf!tOne non aura d_rerno in seguilo come quanto più del Partilo espri~~ invece ne.lla sua elusioni della rclazion"'e bisognercb- 11~ ppur quel a per instaurare una s~ scende al cuore di esso, tanto più relazione una opinione semphc:emen be supporre che il mo.,imento pro- dtllalura? . . . f1a1Y11neggianodi verità e di forza rilt! oppos~ ilelai-io non sia che un movimento _Delle_dLLe_una: o ti prolctanato e ,oluzionarialeparo]P.df'I ~lanifesto ~a ~e~az1one dice: « I sociaìisti co: di minoranze. n,,oluzionar!amenle forte e allora dei Cornunisti,: • il primo passo nels~<?Jahsl!, i democratici coi. de11_ ocr~- . Dov_e in falli il proletariato (sala- nessu1;~ ard11·il ,. ~ll.enta_re alle_ su_e la 1ivoluzione rocia/e è l'elevarsi del t1c1•· ?ues.ta formula è nba?lla in nato m senso marxista) è minoran- c~nqu1s_l_eclemov1al 1che. oppure !l 1,1nlc!arialo a classe dominante, e la ~ alti o paragrafo là dove si parla za. la conquista del potere non può p_1oleta1 iato non 11~ la forza suffi- cr.nquisla della democrazia •. d1 • .. : forme superate e fallite di aYere che un oarallere di dillatura. c1ente. per poter difendere. le sue ,r possa andare a pescare quella sovramtà P?polare ,_. . Caso tipico: la Russia, dove su una conquiste e allora non si capisce do- • • " ., Secondo 1 Maestri del S001alism 1 popolazione larnralrice di 86 milio- =-=-------------------'---....;:...__.._. - ;;;..;;a-=---=----=-=---......,="===e-=,,,. 1• ~overe del proletar~ato è. la con- ni i salariali non raggiungono 1 7 qu1sta della d~•11ocraz1a, ::.cc.mdo la milioni. ';•agg_ioranza __ <lell~ d_irez1c.,1,~ùel Par. E' _anche 01:iaro però che se il proti.lo, mvece, So~iahsmo e democra- lelanato è mmoranza n1ol dire che zia stanno Ira d1 loro come termini le condizioni o:taetti\e per il diveni- ~ ~ oppos . . · re del s9cialismo non sono ancora C_ome s1 spiega questo radicale di- dale e quindi nna simile dillalnra nmo_ di opin~oni tra ~li_ autori del non ,creerà il socialismo ma qualco- «Manifesto dei Comu111sl1> e gli au- sa cl altro che di socialismo non atori della relazione? Semplicemenie ,-rà che il nome. Vedi sempre il caso col fallo che /!'i auto1·i <lella. ielazi.>- della Russia. ne so~o villi·:,<! d1 _1111 1:i1meti~1r1 1 > 2. E' 'evi.denle che, crollando la <,1:ggen(o d,, ! nl: egf 13 1.e_n,_· an .. t! ·- premessa su cui si imposta l'argornocr~hoo _dei reaz1onan. mento della relazione crolla ancl1e Essi r:ag1onano così: come può il la deduz,ione secondo la quale chi proletanalo essere democratico nega la necessità della dittatura nequando. la reazione rinnega la de- ga la necessità della radicale trasformocra.zia? mazion.c dell'ordine sociale. In questa lC>si è tutto il nocciolo Risulla inYccc proYalo il conlradelle ar.gomenlazioni ~nlidcmocrali- rio e c·.ioè che ch_i afferma la necesche della _m_aggioranza rlclla direzio- ··_tà dC'lla _clillalura lectillima l'ipotesi ne. F..sam1111amola. eh un socialismo fatto dalle minoL'errore d1 qnesla tesi nasce da ram~e, ossia di un socialismo clw t na duplice confnta'zione dei con- non ha asso I ulamen ten ulla di comucelti marxisti e dei concetti demù• ne con quello marxista il quale si c.rntici. Il marxismo afferma che lu fonda sulla coscienza di classe e sulrivoluzione politica,. rappresentala la grandi' indusl1ia da cui vengono dalla conquista della democrazia è appunto quelle enormi maggioranze t•n momento necessario allo svil1'1p- ~\ prolclari di cui si parla nel MaPo della rivoluzione soaiale. Per ri- mtesto •· Che questi 11oslri cenni al voluzione sociale il marxismo inten- lume del marxismo siano fondati lo c\c la trasl"c,rmazione della strullHra prorn in ultima analisi il .1\lanifee~o~omica capitalistlc~ in senso : o- ',lo, stcs_~~ che non dice _punto alle ciah~la per ~ff~llo d1 leggi imma- marse cli_ 111staur~re la _d1tlalura - nenh al cap1tal1smo stesso. All'esa- c-~me opmano glt autori della n>lame di questa jtrasformazione sono z1one. - ma dice alle masse di c-0ndedicati i tre volumi de1 ,Capitale•. quislarc la democrazia. E' evidente quindi che i concetti ~ , ~ r1i rivoluzione: politica e di riYoluziv- Riprenderemo in seguilo _ e le ne sociale sono nel marxismo bci1 occasioni r.on mancheranno _ q 11r. differenziati. 'J:a rivoluzione politica ste elementari "rinfrescalurc di mar. è un prodotto della volontà del11- xismo. Vediamo i1wecc ora quale è 111asseche si riverbera s11quella so- !"errore della tesi direzionale nei ciale La quale è inYece 1111prodollt• confronti della democrazia. naturale dell'evoluzione capitalisti- La INi. come abbiamo dello conca. si;,le nell'aff1,rmazione che il proleSe le cose non stessero cosi, Man la rial o deYe re. pingere l'illusione 11On Ei sarebbe presa la briga, dop0 demo~ratica per non lr0Ya1·si in una aver scritto a 28 anni, con Engels, il po,:izione cli ;nferiorità di fronte alla ,Manifesto,, di ded:care lutto il ri- borghe$;a la quale non f'sita a ricormanente della su.a vitl'l a elaborare rere alla violwza sempre qnando ciò quellil gigantesca opera che è il .C:1- 11· !orni opportuno o possibile. Qu!:'- pitaJe,. slo è l'argo111enlo grosso della reSe le cose non stessern così e cioo hizi,.)ne. Ma 1 q11esto' argomento, c·o- ~.e la rivoluzione politica polcsse mr , r<lr::-m•Ji·-11hitonon <' che un ;,o- •C-reare il socialismo, la dottrina f1snrn 1-- •Pd<'. marx:sta non si differenzierebbe per Si noli inlanlo l'equiYoco in cui nulla dalle dottrine illuministichP. cadono i,]i a11lori della rela1.ione con che l'hanno preceduto; sarebbe rioè fondendo democra:ia che è cosa es.- un socialismo utopistico e non quel 51.'nz:almrntc ri,·oluzir,nar:a. con pa. lo ·che è, ossia il socialbmo sc:e11li, cifi, mo JJolgare che si lascia prendefico. re per il < olio sen;,,a altra reazione Rivoluzione politica e rivoluzione ::he la prole5la platonica. sociale sono rispettivamente il ]alo Se la demecrazia non fosse che ;,oggettivo e il lato oggettivo del di- questa innocenza imbellf' - "· 'divenire socialista. L'una è in funzione c:amo meglio, que lo lrncco - è edell'altra ma è cJtiaro che essendo la , iclrnte ,·!1e la de111ocra1,ia sarebbe ~opraslrullura (ossia 'la politica) dc- più che irrealiz7.ahile addirittura imlerminata dalla s,rullura (ossia l'!> pensabile c0,ne cofa assolutamente conomia) è il fallore economico in inadeguata nllc esigenze di quel biultima analisi lj_uello L"Ì~ohrliYo. mane oranq cup:do e violento che , . . 111olte ,·olle è l'uomo. Tul'::i] più ci , ~ella .re;azrone_ dcll_a__ 1_naggioran- sarebbe eia <or•ridere dell'ingenuità za_~1uesl1postulali m_a1x1st1 son~_sem di Marx e di En,r!cls che proprio nel ph_cemenle .capovolt1. __ In essa_ s1 af- ~lani1cslo la pongouo come il più ,ei_ma _cli~ 11 proletauato de,'.'. .1 ·: imporl,inle obhiéllirn politico dr>l l(t11Sla1e _il poter~ e mantenei ~'lSL . a proletariato mezzo di _una 11l!alura provY1sona Il f::\ll<, è che la drmocrazi::i non è p_cr fare 11 s0cialismo. Inoltre _n~n c111C'sl,a.ciocche1.1,a. come credono in ~1. fa ccn~o a nessuna delle condiz.10- ,=re(' gli autori drll::i relazione. La m oggettive che sole ~-olreb~ero da. democrazia è l'organizzazionr poli1:e..un ~~uso a quella ~ IYOl_uzione rO- tica autonoma della società; organizl!l1ca. S1am.o _dunque 111 pieno socia- ;,azion:! che si conquista con un allo lis.mo ulop;stico.. . ri,·oluzionario e i-i difende con tulle La c~mf~nna_ d1 questo fall_o s1 ha le armi. Questa è la drmocrazia r nella dich1araz10ne un poco 111,genuanon quella caricatura riformisticodell~ relaz!one là dove si afferma p:1c·fista di c-ui si favoleggia nella rec-he il Partito deve avere come base: lnz.ionc. • ... quella indicala ... dagli scritti ini- J a den1oc:rnzia <;iconquista con un zjali. al ~.11ifesto ~ei_ Com~nisli ~- allo rirnluzionario poichè il metodo Degh scnlt1 poslenori, tra 1 quali, elettorale non ha Yalore che se 1~ com~ s'è d~Llo, figura 1:ienlemeno democrazia è già in essere, e si diche il «Capitale• Hl relazione fa ta- fende con la \·iolenza perchè la schc-- z,ula rasa. da non ha in se il potere taumalurln realt:.ì. nella relazione neppure gico di arrcslare le pallotlolr dcli~ i criteri svolli nel «Manifesto dei reazione. Comunisti• sono rispettale. La d::mocrazia si organizza bensì Pèrsonalia Unqauestipoenresoncahleienveslatdeignditeàpl artito L'Avv. Andrich, segretario di redazione commetteva nessuno lo riteneva serio. dell'•Avanti!•, risponde ad alcune domande E all'Andrich, irritato di questo mio giu, ed accuse, da me rivoltegli in due articoli, dizio, citai a prova, fra le sue tante, due apparsi sull'«Avvenire del Lavoratore. con buffonate e dissi che senza ricorrere a «letalcune insoleuze e quattro patenti m'enzo- tere personali• si poteva facilmente iuse. gne. Prevedevo le prime, non le seconde. gnargli un po' di serietà. Egli crede che l'autentico odio del!' Alvve-I E nel suo articolo di difesa l'avv_ Andrich aire, l'odio sarebbe poi mio, sia cagionato la di tulio per aiutarmi nella dimostrazione da~o scherzo-giapponese. S'inganna l'avv. allora promessagli. Andrich: lo scherzo era scemo, ma per chi Scriv1> di uno schema di o_ d. g_ da lui conosceva la bestia, come io conoscevo l'avv- proposto e discusso con l'on. Facchinetti Andrich, non era nuovo e strano. Lo scher- Invece l'on. facchinetti scrisse l'o. d. g_ che zo per sè stesso era più o meno simpatico, I'Andrich firmò senza dir motio. Poi, muma non malvagio. Non me ne indignai ci tato avviso, lo attaccò sull'Avanti! risi sopra: ci risi come quando il giornaÙsta A proposito dell'o. d. g. sulla quesUone Andrich pubblicò sul' Avanti! _ che così delle minoranze, presentato al Congresso di minacciò di diventare il iiornale più umo- Lion~ della «Lidu, I' Andrich afferma cose ristico dell'emigrazione - che:... ,se Ca- inesatte. Sempre ripieghi di menzogne_ doma. non fosse venuto al mondo nessuno Siamo alla vertenza Donati-Montasini; avrebbe inteso parlare di lui. .. • Come si l'Andrich scrive di essersi ast~to quale vede l'avv. Andrich ha potuto usare il suo consigliere della sezione d.i Parigi della spirito acutissimo, benchè un po' volgare, ,Lidu•, perchè aveva attaccalo il Donati precontro tutti, ottenendo solo il compatimento cedentemente sull'Avanti! Il verbale della se. generale, senza che alcuno protestasse. )I dula del comitato della sezione di Parigi giorno però che l'avv. Andrich incominciò della «Lidu• dice invece che I' Andricb ba a_ ridicolarizzare non solo la suau insigni- votato per il Donati. f1cante persona, ma il P. S. I. e l'antifasci- Ecco l'uomo. Attacca il dott. Donati, poi smo, la reazione era doverosa. Era neces- abbandona il campo e vota per il Donati, sario richiamare all'ordine chi si concede- che ieri aveva accusato, e, per finire, afferma va tante e tali buffonate, e che ora per sca- cli essersi astenuto. gionarsi delle mie accuse, falsa la verità, con Questa è la quarta patente e slacciata men. inconsciente spudoratezza, con tanta ed in- zogna da me riscontrata in due colonne di cosciente spudoratezza, che mi domando se prosa dell'avv. O, Andrich. l'avv. Andrich non sia pazzo a mentire, sen- Ancora due parole. L' Andrich ~r difenza poi capire che la smentita è facile e certa. 'clersi espone le sue condizioni finanziarie, Quando l'avv. Andricb nega di essere se- che sono quelle della maggioranza dei progretario di redazione dell'«Avaoti!• dimeu. scritti lo non posso entrare nelle faccende tica che sulla tessera di questo giornale, domestiche dell'avv. Andrich, solo gli ricora lui intestata, sta la qualifica di segretario do che molli di noi si adattano a lavori madi redazione. nuali pur di non mangiare il pane d'un Anche se non fosse così I' Andrich, che si antifascismo così speciale, come quello delsapeva autore dello scherzo, aveva il dovere l'Italia del Popolo di Buenos Ayres. d'impedire che uscisse sull'Avanti! la nota Non si tratta di combattere un uomo ma in cui si insinua contro l'Avvenire. Jmpe- un metodo di leggerezza e di ipocrisia: che dendo la pubblicazione della nota tutto si ha nell' Andrich uno dei rappresentanti più sarebbe ridotto ad uno scherzo di cattivo tipici. gusto, perchè fatto a un giornale antifasci- Per questo non rispondo alle ingiurie, che sta, social',sta - che i suoi scherzi l'avv. ha scailiato contro di me, poichè so che tutti Andrich farebbe cosa più simpatica a farli conoscendolo, le comprenderanno false. all'Impero al Popolo d'Italia, ad una qualun- Per questo domando il giudizio del Parque delle sudicie gazzette del regime, mentre lito contro due uomini G. Salvi e l'avv Ancosì, invece, tutto si riduce ad una scorrei- drich, che rappresenta~o un sistema, che lo tezza indegna del giornale dove è apparsa. disonora. Per il trucco giapponese e la porcheria, Giudichino i compagni - al cli sopra di che lo seguì, mantengo le mie accuse, tanto ogni divisione di frazione - e condanneracontro G. Salvi e G. Andrich. no l'omertà di un Esecutivo, che copre i suoi uomini, sfregiandola dignità e la serietà del P. 5. 1. L'Associazione Giornalisti «Giovanni Amendota, - il caso è tipicamente d'inde· gn:tà giornalistica - giudicherà. Parliamo un pd dell' Italia del Popolo di Buenos Ayres. lo accusai l' Andrich di aver difeso i calunniatori della Concentrazione e del P. S. 1., I' Andrich nega, dice che i brani da me citati vanno letti non iso. lati. lo mi sotiometto a qualunque giudizio sull'interpretazione dell'articolo del «Bron. !olone. e sono certo èli aver inlerpreta(a esattamente. L'avv. Andrich ha agito poco simpatiC.'.1mente, nella sua qualità di aderente al P. S. 11 e alla Concentrazione, collaborando e difendendo un giornale del più velenoso anticoncentrazionsmo; ma affermando di non essersi impegnato a non collaborare all'Italia del Popolo agisce poco correttamente. Infatti in una riuniorte del C C. della Concentrazione, dietro proposta di O. Salvi, l'on. A. De Ambris - cui domando venia di citarlo in simile caso - e l'avv. O. Andrich dichiararono di cessare ogni collaborazione all'Italia del Popolo di Buenos Ayres. Si metta d'accordo l'avv. Andrich col verbale e con coloro, che non sono in questo caso, nè suoi colleghi, nè superiori, ma te• stimoni Fernando De Rosa. Perl'unitsàocialista tolti Dli eDIDliHmi, tutti I sacrifici I Realizzare l'unità socialista significa corrispondere alle più nobili e generose speranze dei compa~i rimasti a soo,frire e combattere in ltal ,a. Realizzare l'unità socialista vuol dire rifare del Partilo Socialista Italiano u.n grande e fo:rle Partito capace, ideologicamente e materiailmenle, di guidare ed af_fretlare la rin.aocita del movimento operaio socialista italiano. Realizzare l'unità socialista si~fica porre le ba3i per la ripresa della lotta di dlas.~e nel nosliro paese. RealizzMe l'unità socialisla significa accenlwtTe il oearattere classista e quindl rivoluLionario de-Ila battaiglia antiifasclsta. Sotto~crivere al Tondo di propaganda per la unità socialista è un dovere per tutti coloro che vogliono che il Partito Sociali sia !tal iano ridivenga il Partito di tu/lo il µroletariato italiano. Compagni, lavoratori, sottoscrivete! Somma precedente fr. fr. 2734,- Così alle due mie accuse I'avv. Andrich risponde con due menzogne. E la cosa non . finisce, chè l'avv~ Andrich, previdente e prudente, pensa al futuro e si difende con- Fr. sv. 121,- tro «altre cause che io avrei promesso di Winterthur - Sez.ione Sociasfornare contro di lui•. lista fr. sv. 65,- L'avv. Andrich venne da me, che sapeva I Federaz. della Svizzera fr. fr. 2000,- autore dell'attacco a domandare se lnteod~ Nella relazione si confonde pale- sulla base del suffragio universale semente il concetto di riYoluzione ma solo uno slolto nuò i1werlire iterpolitica cion quello di riYoluzione so- mini ir~1111aginandoche il dirillb clcciale là dove si dice che • ... chi ne- mocrallco possa tutelare il proletaga la necessità della dillalura della rialo di fronte alla violenza reazio classe proletaria, nega la necessilà naria quando in effetto è il proletadella .coniquista del potere politico riato che di fronte alla violenza reada parte del proletariato_, quindi zion0r·a deve, _con_~entuplicala ~- della radicale trasformazione del- ncrg1a, Iutelare 11 dm Ilo democrat1l'ordine sociale •· co. vamo ricattarlo servendosi di alcune sue lettere personali per farlo così aderire alla !razione unitaria, 1-- Totale fr. fr. 4734,- Totale f:r. sv. 186,- Non si potrebbe immaginare una _I _diritti rego18.:1-ola _,·i_ladegli ·uoscrie ùi deduzioni più in co~lrasto mm,, 111asono f,li ~1om111c1he, c~n la con le ide~ espres~e nel «M_an_1fcs~o•l.oro Y0lontà, con 1l_loro cor~~o ~• Il «Manifesto dei Comunisti• dice: se occorre, con la Violenza p1u radi- • Tttlli i movimenti precedenti era- cale, devono garantire l'integrità no mo,,jmenlo di minoranze o nel- dei diritti. · l'interesse di minoranze. Il movi- Gli autori della relazioni connetmcnto proletario è inoltre il movi- tendo in modo puerile 'e meccanico o eca l:J1no 1a-nco Risposi che non avrei mai approvato, chi avesse usalo lettere personali a scopo di polemica pubblica, che non presumevo nlcu110 di noi, tale da far ricatti del genere. Aggiunsi, ridendo, che avrei compreso ancora una manovra dei genere per togliersi dai piedi un tipo come lui, ma non per accaparrarselo, perchè date le buffonate eh\ J versamenti per Il « Fondo di propal;(lnda per la unità socialista» vanno indirizzati all'amministrazione del nostro giornale (36, Militiirstraue, Ziirich) o direttamente al segretario del Comitato dell'Unità socialista, compagno Ugo Coc· ,eia {10, Rue des A/out/es, M <inlmorency. Sein~ et Oise, France). I parteiti l'Internazionale s cialista 11 Bureau di Parigi non !,a ancora so ufficialmente posizione in vista Congresso del P. S. I. pre- 1.,:le organizzarle e disciplinarle in una del azione comunr. X on ci sembra necessario che lo faccia. Per e~so ha parla:o il suo membro più autore1·ole ed ha fatto prendere delle decisioni nel senso da lui volmo. Esaminiamo quesl' ultime assai meno n:utevoli dc le parole. Dal.'i111·olu10 manifesto della Direzione ccl Partito, due decisioni risaltano in principio. :\nzitu,to l'ostracismo dato a quei comI agni in Italia che hanno già formato 1·uni1à e lottano sostenuti da questa sola it1rza contro il munitissimo nemico. Essi devono e considerarsi . auto-esclusi dal Partito ». In secondo ,luogo la dichiarazione uffi. cia'c di alleanza coi terzinternazionalisti e la riammissione persino, fra questi, di -:oloro che funno espulsi perchè scoperti in f'agrantc nel"a loro opera di dissolur.ione del partit::J a vantaggio delle orga- >1izzazion1 comuniste. Tunu questo compiuto per da... Difesa Sc.cia'1 ta. La clecisicnc nei confronti dei seguaci della Terza I nternaziona'e rimasti nel Partito, 1o-mpe la tradizione di più che un quinquenni;:i di lotte e ci riporta alla ;i:ua1.ione qua·•era prima dell'anno 1923- ~e pure essa non è un riavvicinamento alla Terza fnternazionale, indica chiaram~nte però come campo di una possibile ,nit-sa :a sfera d'azione del comunismo. Dc,bbiamo noi opporci a questo tenc::.rivo appo1.:gia>1dosi a nostra vo'ta a.Ila Sc·ronda I nternazio11ale, come ,, pregiu ,I-zialt: per l'unità socialista ? ;(ci programma da noi presentato già d ·1:~a1ne cli molti compagni e che venne pr1:~lv re;,u cli pubb"ica ragione il quesi. co dell"ad,·sionc ali' J nternaziona!e vien6 prospc,ttalo come di seconda ,'inea. Didamone le ragioni anche se, inevitabil mente, in esse sarà sensibile qualche sfurnatu1 « dt punti di vista personali. Troppo grande è la responsabilità eh< ,:,gn11,10 di noi assume in questo momen .o perchè si possa tacere anche sole un particolare quando l'intendimento è comune e ci affrate~·a come non mai t stato dato di vedere nelle lolle di ten Jcnza i1t seno al nostro Partito. X ota i:ara:teristica del movimento so w,'i,ta italiano fu, sino dal suo sorgere, 1111 profondo ~entimento internazionali stico. l'roiondo e sano. L' 111ten,ttà di questa naturale tenden za a lar propria la causa del proletariato 111,,111;tzic.-11a'<m• anifestatasi in cento oc· (asic. ni, acquistò al P. S. L si ima ed au ,c,1i1,ì ne la gra>1Jc la miglia dei parlitl ,uciali.,1i Ji ogni paese. l~:::,a era 1·1:spression,· più pura della 101 22 di un partito politico che, aveva oaputv, rteì a sua unità, concentrare tutte :e ~an,: energie d1 un proletariato nella Iure, forma nativa, quaii la razza. il cost11111,·,il c im.1. la lingua, le opere forg,at,. tra,hrmdndo queste barriere, che separano i popoli a~sai più che l'artificio ,1--h t1vnlit-rt: militari. in mezzo di comprt-n~iu111· e· lii affra!ellami:nlo. Ora se c,.n grande ,f,irLo ~oltanto - e,sendo del Paese, partecipando intensamente alla ,ita dc' popolo, ccnosccndo le sue ,ofTerenze perch!! si condi,·idono le sue a~pirazioni, i suoi difetti e gli s'.anci genc.rcs.i del suo cuore - si possono comporre questi fattori negativi ed attivi ad uni:à e lare anche de'/e debolezze un e1emc::nto enC'rgdico, come sarà possibiie superare agc11do dall"esterno, tutti queSt! ostacoli e, soprattutto trasformarii •n pC'dana eh slancio ? Come sarà possibile pretendere di raggiungere i'unità - l'unica vera, grande pregiudiziale - fra elementi tanto di- ~parati - facendo'a cadere come parola C:'ordine dal.l'a 1to o più esattamente dal di fuori, denrindando questo compito (che è nostro, ben nostro, esclusivament' !H .. stro) ad un ristretto consesso <li archimandriti ~edenti in questa o quell'aln a metropoli del ,·asto mondo? L' internaziona·e socialis.t;; poi, assai più che di queste divisioni naturali ma superabili per quel che di comune v'è pur sempre nellanimo dell'uomo, sofferse dei mr1.zi troppo estremi actoperati per su perarii dal'le dirigenze che si succedel.cro nell'organiuazione inlernazionru•e. ;( o torio che la Seconda Internazionale cadde miseramente per l'eccessiva auw no mia ciri vari partiti e che la Terza l ntern:izic,nale condusse a' parossismo ,"erro1 e opposto di una eccessiva centra, li7Zazionc. SuJ)erfiuo ricordare le scissioni impo ,te da ~I o~ca; esse d'altronde discende rnno logicamente dal sistema informatore di questa organizzazione. ~ si pa1:te rial principio che tutto de, 1·e dipendere dai' centro. anche la tattica cl• po'.itica nazionale, anche la stessa strut,ura interna del partito che è al cen. tro finirà col considerarsi come il tipo 1•erfetto di organizzazione e vorrà mo, de.lare a propria immagine i singoìi par. liti aderenti. Perchè invece un'Internazionale sia una riunione di forze capaci di agire con efficienza è necessario che ogni singoli:. elemento costituente sia lascialo liberamente sviluppare nel suo a1emento nazio. nalt' secondo le regole di un'armonica autonomia. Solo allorquando queste entità esistr, ra11no nel loro pieno vigore, sarà possi, Questo intese il P. S. I. neJ suo coscitnte spirito internazioniw'ista e si oppose ~in dal principio aJ:e eccessi1'e inyerenzc- déll'organiz1.azionc bo·!sgevica. Per cinque anni consectttivi il Partiti. dovette contentarsi in una sfibrante lotta prr difendersi dail'amore eccessivo de'Ja Terza lnternazionale. Indeboliti da due successive scission noi evitammo lo sfacelo comp'eto solo ribellandoci apertamente alle.. mene di Mosca e costituendo il « Comitato di Di• fesa Socialista • quello vero. Da allora lo sforw del Partito fu sem1>re diretto a riqonquistare runità, finchè il Congresso di Marsiglia sanzionò questo fine in modo ufficiale. Coloro che ogg:i si propongono, come pregiudiziale, Ila questione dell'adesione al a Secoada l nternazionale invitano, senza rendersene conto, i socialisti italiani a prolungare questo bel giochetto che per cinque anni ha trasformato i nostri consessi in una colpevole Bisanzio. Crediamo aV'altra parte che, data la cc,stituzione organizzativa cl.e.Il' Internazionale di Zurigo, questa famosa que• stione pregiuclizia 1e sia uno zelo tutto particolare dei dirigenti l'internazional, s:essa. .. Unica prégiudiziale all'unità è invece a volontà dei socia'isti italiani di tro. varsi uniti su di un programma com~ libera espres3ione dei loro liberi Con, gressi. D'altra parte che significato può aver, una p1·egiudiziale di que~to genere ? Rappresenta forse l"lnternazfona,'.e di Zurigo una tendenz,l polit:ca talmena c[<·lineata da !>vter servirc, di norma ad ogni singolo partito ? Aderiremmo ara corrente di Vander we"de ed a que'la di Otto Bauer o a.Ile. altre che non esc.'udono nemmeno Tbo mas, mentre comprendono gli uomini dev!'estrema si 111stra viennese ? La decisione di considerare auto-e ,elusi da1 Partito I giovani che hanM r:fatto !"unità in Italia conferma la no .tra tesi, secondo tJa quale, all'estero s, trova il Partito e la sua Direzione. Esso arriva sino ad espellere del'ta ~ente che '0tta in Italia ! Quan'.o all'alleanza coi terzinternazio nalislt la cosa è pit'.1 g.rave. Questi amici appartengono ad una ten ilenza che fu già dichiarata estranea a\ P~rtito quando, con immenso dolore ,·ed,·1111110uscire Serrati da.~le nostre file SPno ancora questi compagni sulJe ,tcs,e 1 1inee che valse ai loro capi 11el 192,:s. l'c":.clusione dal Partito ? Vogliono essi ancora i) cambia.mente, del nome del Panito. la lusione col Partito Comunista, l'accettazione dei1a di- ~r-p)ina di ~tosca ? l'na dichiarazione 1010 è indispensabi- ,.,._ A'1rimenti anzicht' considerap'i com. pagni, 5arà nostro pr11no dù, ere di soci:di~ti italiani di 1rat:arli come merce d1 -:or.trabhando. lascia1a entrare ne} Parti. le, pt'r far num ..ro in vi~ta del Congresso. FRANCO CLERICI. 11Avanti, popolo, alla riscossa ... " L'antifascismo italiano all'estero ha affermato solennemente, e a più riprese, la sua volontà tenace e ferma di voler lavorare, senza soste, ad isolare internazionalmente il fascismo prospettando, sopratutto, a.Ile nazioni dove il mo· slro della dittatura non ha ancora fatto la sua apparizione, i pericoli che per la pace il lascismo porta sempre ed inevitabilmente con sè Compito utile, indubbiamente, e necessario, Mi pare, però, che il conseguimento di tale fine, abbia fatto dimenticare un altro problema che ha avuto soltanto nel recente congresso della Concentrazione antifascista, e per merito di Gaetano Gambini. l'onore di una discussione se~ulta da una deliberazione rimasta, ch'io sappia, lettera morta. Alludo al problema gravissimo degli emitranti ita.liani. Tratl11si, come ognuno sa, di una cifra favolosa - 10 milioni - di italiani.L di la· voratori, viventi aLl'estero permanentemente. Il fascismo sta facendo sforzi sovrumani per tenere legati alle sue a· genzie all'estero - i consolati - e quindi al suo regime, gli emigranti e le loro famiglie. E', questa, <.osa notoria sulla quale è inutile insistere. Ma vi t qualche cosa d'altro che merita l'a.ttenzione appassionata dell'antifascismo. 11 regime nero camiciato affetta una cura speciale e meticolosa per la gioventù, E' di due anni fa l'affermazione Mussoliniana secondo la quale i,l regime I:a,scista conta, in primissima linea, sulle generazioni che si affacciano e C'he crescono alla vita. E' per quest-0 che la gioventù italiana viene inquadrata e avnlenata, in lta.lia, mediante l'azione di varii organismi - l'Opera Nazionale BaJiJla, le Avanguar• die, ecc. - Per la gioventù italiana all'estero, per i fi,gli degli emigrati, è sta• ta istituita la « Figli del littorio "• la quale opera in stretto contatto e sotto le direttive della segreteria generale dei lasci all'estero impersonificata in quel (VOLTARE)
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