L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 34 - 24 agosto 1929

_ANNO __ · _x_x_XL__m____ (A_._P_._,:__l _________________ z:..:UR:..::...:..:IGC, 24 A OSTO 1929. Num. 34. ' Telefono 4475 (Selnau) - Conto-Chéques N. VIII - 3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 la copia. Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1929: Un anno fr. 6 - sei mesi fr. 3 -tre mesi fr. 1.50 Per l'estero: Un anno fr. 10 - sei mesi fr. 5 -tre mesi lJ 2.50 REDAZIONE: < L'Avveniredel Lavoratore > Zurigo AMMINISTRAZIONE : PREZZI DELLE INSERZIONI : CommissioneEsecutiva del P. S. I. Per linea o spazio di linea (larghezza una colonna) 20 Cent. Zurigo - Militarstrasse 36. Per réclame continuata, prezzi da convenirsi. LalottaDatisfsctia èil ~pridmeodi ovdereiPl artSitocialista Italiano ! (la relaziodneicompaAgnmi edeoCoccia, della minoranza della Direzionpe,r il prossimCongredsseolPartito) Un'esige11za incombe sul Partilo SociaLsla Italiano in questo peri o. do: la lolla ar1lifascisla. E' in funzione di lale esigenza che il Partito dovrà impostare la discus- ~one per il prossimo Congresso, onde tracciare a sè stesso la via da ieguire, formulare le pai-ole d'ordine da lanciare in Ilalia e tra le masse emigrale, esaminare le formazio ni e 1e coaliz:oni alle quali aderire. Ogni allra imposlazione del dihatlito, ridurrebbe il Congresso ad una sterile ao~-ademia, estranierebbe il Parti Lo della classe operaia dalla bnllaglia antifascista. ridtu-rebbE' il Partilo Socialista llaliano, ad una ~ella di pseudo dollrinari più gelosi delle formule ptP.ferite che della fun7.:one t\cl Partilo stesso. L'indagine e l'esame della situa, zione italiana doYranno quindi es- '-ere la preoccupazione princi-pale del prossimo ConJresso del Parlito 'lU'eslero. Lai situazionelt1ll1n1 A dislanza di selle anni. dalla mar. e,ia su Roma e di circa quattro anni dall' inHaurazione legale, altre olrn Ji fo.tlo. della dillalura fascista. a che punto sono i rapporti lra le ~lassi e la situazione economica e sociale in generale? . U~a plutocrazia d'atfa1i - parass1lar1a nel senso più assolulo - do. min~, allrarnn,o la dillalura, lutla la vita economica e quindi politica d~l paese. Politica di spese pazze, d; r~~noso pr_estigio monetario, di p1·eshll onerosi, dj avventure e di dispotismo a~solulisla. .\lla borghesia delle induslrie quale comperfso dei disastrosi etTetli di lale politica. il regime offre periodicamenle ulleriori diminuzioni di salario e nuoYi giri di vile in lesi ad intensificare lo sfrullamenlo «~Ile maestranze. Ma ciò compensa solo in parlP le ves.."'-azionifiscali ed i! disastro economi.co prodollo dal regime. E l'industria rovina. La boq~hesia agraria non risolve nemmeno essa la crisi che la lraya. glia con lo schia\'ismo del prolela rialo agricolo offcrtole dal fegime, e con i dazi prolelli,·i (aumento del daz·o sul ,grano) i qllali se hanno impo\'erilo maggiormente i consu. matori italiani, non hanno arnto al lro efTello che di arricchire gli spe cnlalori, incellalori e fìnanz.:eri che toS1lil11iscono l'élite della plutocrali::i fascista. T celi medi ( pic.éoli proprietari. piccolo ~ommercio, impiegali, inlellettuali, ecc.) sono lelteralmenlr. ~hiacciali dalla politica fasc-isla. Il fen<;>meno della loro progressiva e rapida proletarizzazione è dei più ~\'1denli nel nostro paese. ed ha il suo riflesso politico nell'accenltiarsi dcll'an·ersìone al re,!?:me di questi strati. Oggi, come ieri. come domani, il prolelarialo industriale, per sles~~ confessione del regime è il nemi~n piÌI irreducibile della' dillal11ra fa. IK'ista. .\o::enlralo in massima parle nelle grandi cillà, esso conserva queUa i;alda coscienza di classe che lo [ecc ieri J'arnnguardia del 1110\'imenlo di emancipazione e che lo fa oggi il nucleo più deciso della resislem:a. .\mmassalo, unito, speciali7:7.alo. il prolelarialo industriale è stato i;cmP,re la spina dorsale del movi. 111e11losocial:sla. I salariali delle pie_ cole industrie. dell'agricollura. del con,mercio. 5parpagliali su lutto il tenitorio. ~orgono alla ,·ila di classe dietro il suo esempio. Tulla la Horia operain del nostro paese è imperniala so lan7ialmenle nella sloria del triangolo industriale: ~1i Inno, Torino, Genorn. Al suo ritmo si è srnlla la vita delle altre oasi in. d:1slriali del resto della penisola; -;i è sYolla la ,·ila del nascente. alla fo!ta di clas.::.c. proletariato agricolo ' c,sso che è :-;talo fà culla del Partilo S0"ialisla Italiano - clas~ista, marxii:la - che superò i pre~edcnli r>10,·imenli utopistici e~pressi dalla miseria dei celi ag.I'icoli cd arligia ni (annrc!,is1110 bakuniniano, 111a1..zi 1)1:'l eisio). li proletariato Industriale Co_sa h~ fai.lo _il fascismo <lel prolelanalo mdusloale italiano? Lo ha compre~o impedendogli o gni ~orma di difesa di classe, loglien dogli ogni manifestazione Jj libertà~ lo ha depresso abbassando il suo le-- Hore di Yila. Se durante il periodo industriale òel fascismo, per virtù stessa delle leggi del mercato, il fascismo dovellc conscrYare !al111tc delle conq1iislc prolel::i_rie del passalo, nel sussegueu le per:odo anti-inclustriale - inau guralo con la stabilizzazione della li rn - si assisti" al fenomeno della di ~pcrsione proletaria. Il proletarialo accentralo. ~pecia (iz7.alo, vibranle di coscierna di clas se, difficilmente controllabile nel forliliz~o dell'officina. viene sbanda lo. Le offic:ne si chiudono o riduco no il loro personale. La disoccupa r.ione e l'inc,·rlezza del domai11 dc moralizzano l'cpcraio rlw. r ,on 3el l'officina - in regime •ii ,~,:,~·1::·,1 poliziesca - ridi,·iene la molecola senza importanza sociale. E' il p<>- riodo dei decreti per In .,fn/lain<:11/0 delle ci/là, la pa~na più odiosa della ,·;la italiana di questi ullimi tempi. Gli operai vengono ricacciali nelle campagne, tra le masse dei brac cianli agricoli e d~gli artigjani lu( "• \; viventi alla giornata. già piegal1 al \enore di vita dell'epoca fascisl3 Quivi, nel piccolo ambicnlr prorn1- <.:i'.ir, il padrone. il fascio, la Sl{Uadru d1·lla milizia, il carabi11,1.,•.·.. iì prrlc.. imperano e conlrolla1w. <,.Jui,·isi mendica il l,:v >,".') dai J•U 1lroni e dalle autorità p,~!· :;:...1a.n,ti rame e per ollencrlo <!i,ah i1r , ,111.1_ Ci si umilia all'inquadramento fascisla con lutti [!li ohbrobri che la com comporla. L'esercito prolctar!o industriale - nerbo :".;~ienle cd omogeneo clella riYoluziolle sociali.sta -- è scompagi nalo in Jialia. R111mngono però nelle cillil ùei forti nuclei centrali che In borghesia cun~en·a per la magra prorlurionc d"og~i e in vista di una fulur":) 1-:presa. E' da quesli nuclei c.he -· henchè conlrcillall e compre& si - o.;, sprigiorur:<.• '-i\1ei grunn: di nrn11suanlia pro1r.l::ir:1 he. 11,,:,~ 1;lante [1Llio, comballo:i'.} b tialt~,d;:l landc-.s:lina. I problemi dell'ora :.\,gi l:.i ÌJallagli,1 ani: 1 ,,\l' · ..;:i i: ,.. 1-unlo, lolla di grup 1)i di a\an 6uar· ,Jia !'!'Ol";nria e tlt !{l'lltJPl ai ml••llel, \nali. J o!ia eroica 111· non ri;;o,Ltli ra. F'":·r-hc J1, cng::t nso:,.li,·a oc<.,or . e che cnlr,no in a,:1.11e le gr.:tu~i masse. Occorre, cioè, d1e 1iprc..r!a la lolla <li classe. o~i soprrrc:,<;:.:.o ~of!n:':?~a. Tutta l'cconu.nia [asc:st:1. j)"J,qi:-i sui prro:3re::.i\'o impo\·enmcnlo df'i. l"operaio e del 1.onsua;atore in ,genere, e sulla momenlan,·a passiy.:;, di questi. La ripresa della lolla m clifci-;a del salario e del pane segnerà lo inizio di un nuovo e più intenso periodo di azione antifascista. E recherà un fiero colpo alle basi economi- ~ne del regime stesso. Come ac~elerare, ~pronare, guidare questa i-ipresa? Tali ~·ono i problemi che deve por si e rboh-en~ il partilo della classe operaia. :'\oi pensiemo d1e la ripresa della 1-:,tta di classe in Italia - ollrc ai 1nolivi economici che inelullabilrnen le la determineranno - presuppon q:i la riso! uzionc di tre condizioni: 1) l'esislcnza di un Partilo socialista attrezzalo ideologicamente e pralicamenlc per dirigerla; 2) una polilica di coali:t.ioni con i ceti interessali ;:,11',hhallimenlo della dillalura fascista; 3) delle parole d'ordine capaci di f.:.emcnlare queste coalizioni. di ra.gfntpparc ,nlomo ad esse la più gran rarlc della popolazione. L'unità sociallsh ~t>lb prima C"ondizione è la ragione della nostra ballaglia per l':.:- nil à socialista >-:oi affenniamo che il partilo cripace di realizzare nel suo seno que- , la un:u1. è il nostro partito, il Pa!·- !ilo C.:o("i:tli~lallalia110. Sorto quale [)arli[o di lulla la cla.s c~y,·oil e: è(rea ',:ik nei lr~nl'anni della sua esisle1~- ?,a, fi!to all'epoca delle malnugurolC' r;cissioni che coincise, appunto. t>JJ~ l' epo<·a dell:t s::on fiLla ):oi vogliamo c-hr il Pnrti!o Soc1:1 lista Italiano torni ::id essere il par lito rii lulti i socialisti italiani. ne.I quale abbiano dirillo di cilladinanz<1 - nell'ambito ,' ·· ·· · 'ina nell'a1.ionr - lulle le correnti del pen:;ic !\) soc,alisla. ~n partilo quindi che! raggruppi -· come in passalo - tulle le energie, lutti i valori. l11lle tr ''npar.ilà della classe operaia del nostro paese. l:"n parlilo che dia della parole d'ordine uni:he. delle clirelli. re uniche e ehc sia ::ill'allezza di slu- ,Jiarc, risoh·e,·e le varie iluazioni di rri~i d1c la riprc<-a della lolla di cla~ 1,c prndmrà in Italia. L·esistcnza di due partili socialisti. c; 1i,·isi r. ri,·ali Ira loro. - che nessuna~ra1~ione teorica e contingente gin ~li11ca - è a nos1ro parere un gro!; <:o inrinmpo alla rinascila del movi mento <=odali:>ta. Sr. non bnst::issero llllli i moti,·i S\"ih""'ati dalla noslr:,i polemica. i -comP.agni meditino quale deinento di demoralizzazione e di disorienlamenlo essa rannresenla pe1· k giova11i generazioni proletarie c-hc si affar<'i;:1no oggi alla lolla r il r11i inlerYento - in sostituzione delle \'ecchie generazioni ormai, in gran parte. !op-orale da dieci anni di guerra ri,·ik -- s::1rà decisiYo ai fi11l Qella lolla stessa. Basta. putroppo, la sciss,ione cornu nista a d;soricnlai·e l oue~la ormai appare momentaneamente stabiliz:,.,a, ln dopo i rcrenti Cong-rcss' dell'Jnlt>rnazionale di Mosca -che la proclamano definiti,·:, " che affidano ai partili comunisti rl"; singoli paesi. qu::ilc ('Ompilo principale in quest'or::i, la lotta conlro i partili socialisti. La Concentrazione Antlf .a1cf1t1 La p,)tiUca allw' ,i; coaJizione del nostro parlilo è la politica di adesione alla Conct>i,!rn 7 ionc Antifa scisla. Felice politica che leslimonia della capacit?1 ,,_. --~<; 1ro jarlilo. La Concentrazione Autifascisll-\ ~oda Ira esuli uiù in obbedienza a n1nli\'i sr.nli111cnlali d: solidarietà ;H·lla S'-·enlura che quale organo ri5]1nnd<'nlc a ncce:;.silà politiche e soc-iali di lolla. è in questi ultimi lempi gradualmente divenula - e semr-rc: più cLi\'en-à - l'organo di coalirione e di ballaglia del proletariato 1:oc:alisla con i .celi popolari anlifac;cisl i . Questo è ,opra tullo, il significa~o chr. e.<"saha in Tlalia. Polilicamenl" " l'alleanza tra i partiti socialisli e la' democrazia repubblicana. Sòcial, mente - e l'ayvenire accenluer:'l qttc.<;!o suo carallere - è l'alleanza t.ra prolelarialo e celi mPdi. ':\'cssuna formazione poteya inlPr prclare 1rn 1glio le ne::ess;tà della lolta a~'ifascisl!'l. r• fronti unici • che i comunisti periodicamenle ci offrirnno in pas- ~alo - pur non Lenendo conto dei fini reconditi e sleali di tale offerlP - non rappresenlavano che l'isolnmenlo del prolelarialo in un perio. do di depres,sionc e di sconfilla. Nel periodo cioè in cui il prolelarinlo ha ma~ior bisogno di alleanze nel' ~. sua ripresa. Quando noi diciamo ohe la Con. c:cnlrazione deYe diYenire sempre più socialista, noi non yogliamo certam<?nlc alludere, per orgoglio di pa11t.1lo.ad una meschina pre\'alenra no~Lra in seno ad essa. Vogliamo im·ece affermare che, a misura che il rnolo del prolelarialo aumenterà ct·;mporlanza nella battaglia antifa. rcisla - per effetto dèlla ripresa della $Lia lolla di classe - alla Conc:cnlrazione si imnorrà la necessità ùi adottare parole d'ordine di nalu, ra c;en1pre più classiste e socialiste. Ciò av,·crrà aulomalicamcnle nel corso della lolla e ad ogni modo sarà compilo del Partilo socialista ri. chiamarla a questa necessità onde c;cmpre più essa si adegui alla loltn 1;less::i. La Concentrazione insomma riflcllc nelle sue espressioni e nei suoi alleggiamenli i diversi momenti della lolla antifa~i~la. TI uo odierno carallere è il riflesso del carattere odierno della lolla in Italia: lolla di grnpp: d'arnng11arma proletari cd in tellell uali. D0rmu1\ nua11do la lolla sarà d· masse, as~nmèrà nuo-Yi atteggiamenri e nuo,·e parole d'oi·dinc. Questa (alale ernluzione sarà lanlo più 3J'?;evole e lanlo meno incontrerà resi- :;lcnze, se nel s.uo ~eno esisterà u11 ~nico Parlilo Socialista, preparalo e capace d'imporla. · La posizionalntarnazlonale del Partito Il Partilo Socialista Italiano nel 1920, rima,c fuori d'ogni formazir· ne inlemazionale, in seguito alla sua 1·otlura con ~fosca. Da allora esso si è attribuila la no, bile missione di promuovere e collab·ornre a Lulle le iniz,ali\'e in favo re della tÌnificazione delle due Inter. La libertà nazionali es.islenli. A questo scopo Oiial'c· la n::irola d'ordine che cc prese parte alla Conferenza lnlern~, menta la Concenlrazione e che è zionale di Berlino del 1922; con 4:1e ~lala falla p.-opria in Italia sia dalle sto spii-ilo, aderì. nel 1925 al Bw·eau !liasse operaie che dai centri popola. dei P. R. S. di Parigi. · · <l I r · ? E I Il Bureau di Parigi avrebbe dovl1 n oppressi a asc,smo. 'I a •P.nro- to e~serc (e lo fu rer taluni afln.i) la d'ordine ctella < libertà •· E' l::i bandiera della • R<>1111bblicaDemo- l'organo unitario ne campo jnt.ernacra/ica cic! Lavoralnri » zi<,nale. Ma in quesii Jlum1 temp è La • :ibcrtà » che ner i Jayoralod ,·cnulo trasformandosi m un cr 0anu rapprescnla il mezzo di difencler·c il di ulteriori s<·1:,sioni. 5e no,1 e riJ~d falario allraYer~·o le proprie orga- to a condurre ~.nco1 2 in poi ~o i s111i oizzazioni di classe: di cosliluirr lo à;SlJl:t ùi se•~ ::onc il nh:... ;i,) 11011 è proprie islilu7,.oni di emancipazione <lei suoi dirigenli. La segrcleria del economica, politi-ca e ,~ulluralc; di noslro ~arlilo conf~ssò nel _suo ~- costruire domani la società nuov~ scorso di Gren~ble 1~ n~ov~ m~end•- del la voi o. ... mento del Bureau di drvemre 11nu La • Jibi:rlà. può ess·ere un lus- deo di una nuova Jnlernaxionale . iiwecc d; riunire le d1:e esislAti - f.U. oggi, per la bors!hcsia che da cir- comr era la sua missione iniziale - ca un secolo si è costituita in classe dominante, delenlricc <li tulle le rie- c~so tenl~ di operare una nuova la. ('hezze e dei mezzi per :nrodurlc. ~aazione nelle file del proletariato I 1' ,nternazionale! _a libertà è una ne::iessilà per il oroletarialo, che n1ol re'climersi dal- Lome fummo fautori del Bureau la schiavilù del rnJario .perchè solo t.uilario siamo oggi rec.isamenlc a\'. I d rersi al Burea II scissi-m i<-la. essa a i à la possibilità di preparar, .Molti della noslra cor:·1.mle d idee si ,;pirilualmenle e malerialmPnlP al1,a rh·oluzione emancipatrice. pensano che sia ,·enuto il momenlo Ecco perchè le prime battaglie del per il nostro partilo di rientrare nelproletariato in lutli i paesi sono sta- la famiglia socialisla inlernazionale., le per la conquista della libertà. del- rappresentata oggi dall'Inlernaziona- )a democrazia polilica. Ecco percthè il' Operaia Socialisla. L'alleggiam.en_ il proletariato in tutti i paesi difende 10 assunto chi! holscevismo ~ontro il In lib!>,r[à conlro i rilorni de~la rea- mondo prolclario socialista :a nczionc feudale da 11na parte, e conlro ccssità della lotta anl1fas.c: ·'-~ detei·. le velleità dittatoriali della borghe n,inano tale allegg1ainento. · Ma il problema !10,1 è> s:alo ant;ia d,vcnula monopoliSlica ed impe- cora sufficientemente discu.sso stu rialislica. ' dialo, maluralo dal Parliio perchi• Il prolelarialo italiano poichè ha esso possa oggi risolverlo. 1,cr<lula la libe1ià è stato ricaccialo Ciò che è matura oam è l'unilà fr~ nelle co11dizioni ec-onomiche e mo- I =-- rnl; di ,JO anni inclielro. Den~ ricon \11lli i socia isti italiani e quesla biI sogna realizzare. Non vogliamo pet quislar a, a.ssideda su basi poliliche ricongiungerci all'unità inlernaz:iosicurc. presidiar]?. cor. maggioro e• nale, sacrificare.l'unità nazionale, o nergia cd aHedulezza che non abbia peggio, spezzar<> la nostra attuale u. fal10 per il passato. La liberlà è la oilà di partito. gai·an~ia ~ I~ condjzione della sua e, E con. ciò noi non diamo spettaman.r:ipazwne. colo di tiepido inlernaz:ionalisimo. Il mollo delle origini: « Libertà è N · c1· pane; pane è iiberlà! , è il mollo del • o1 Cire iamo che il miW.ior con l . lrihnlo che noi socialisl1 ilaliani pos a· riscossa. siamo dai-e alla azione inten1aziona Coloro che offrono al proletaria- le in questo rno,menlo è quello eh ul 9 altre ,·ie di emancipazione,. qualr. na ~empre più inlensa, serrala cd ii,. quella della dillalura, o l'ingannano telligenlc lolla anlifascisla. E la s,). 0 si ingannano. La dillalura che non lidariclà che noi chiediamo ai coms.ia la transitoria necessilà P~r il Jlll\~ni dell'Internazion. è quella delp::issaggio cli un regime polilico ad la lolla sempre più concorde e deci un allro, è lirannia cli c·asla e di 'ia contro la reazione e l'in-perij[j. gruppo sollo qualuncrue nome si am- ,;mo dei loro paesi, reazioni ed' i·n manli. L'esempio russo è Yivo e pal perialis1J11i che sono g.li fllleali natu· pilante nerchè occorrano mollp di. rali del fascismo italiano. moslrazioni di 'qllesla Yerilà. La dit. Latura demoralizza: non costruisce Ecco iperchè noi pensiamo, d'at:, nelle cose e tanto meno negli spiriti. cordo con lulli i compagni della no. La "iolenza, se è nece!-Saria per ro. i;tra con-ente di idee, che il prossi. vesciare un regime, una classe dal 1110 Congresso del Parlilo non debba potere polilico, è inefficace e danno- risolrnre il problema della posiz;io, sa per la creazione di un nuovo si- ne inlernazionaJe del partito stesso. slcma economiciO. L'edificazione del Ma debba aprire una discussione in socialismo ha bisogno di un regime proposilo, che lo renda maturo a di libertà che permella il ]ibero S\'i risolverla. E nel frattempo continualuppo delle spontanee inizialiYe, ca, re la propaganda e l'azione in fa,vo, pacilà, ed esperienze prolelaric. re· dc!l'unifìe3zione delle forze sociaLa Repubblica •democratica è il liste internazionali. terreno dell'emanieipazione economica dei laYoralori allraverso il libero svil vppo della lolla di classe. La ralazlonadella maggioranza della Direziona La liberlà è a11che l'aspirazione di lulti i celi oppressi dal fasc-ismo: dei Queste nostre concezioni sui d:lrroprielari, dei piccoli commerc:an- ,·c:ri alluali e sulla funzione del Par- \i, che estraniali d'ogni ingerenza nel Lito Socialista Italiano, ci conduco, potrre politico, si Yedono sacrificali no a rifiutare decisamenle lo spirito alla plutocrazia affaristica; dei celi e la lettera della relazione che la impiegatizi privali cli ogni mezzo di maggioranza della Direzione sollo difesa dei propri mezzi di sussislen- pone al Partilo quale inizio della din dei celi inlelletluali e profess.iona- sct1ssione congressuale. li ,1111iliatied affamati Ess~ dern _aver prodotto una pe La liherlà è l'aspirazione di tulli nosa 1mprcss1onc presso lulli i com coloro che non profittano della dii. pagni che non siano accecali dallo \atura. E' la parola di raccolta di spirito di frazione od HVYelenati da classi e ccli contro la ditlalura. vecchie dispute di epoche lristamP.n :\fa allrc p-arole d'ordine più vici- le lramonlale. ne alle necessità proletarie si impor I selle co1:1pagni della maggioran ranno domani: parole d'ordine con za hanno st.1pulato un documenlu lin.genli e graduali adeguale alle r!i- che sembrerebbe dettalo da uomim ,·erse fasi della rinresa della lolla dì che vivano in un felice !)i::mela ove ela:se. . . . . . non giungano gli echi di questo no. Spella .al parli lo sociahsla, 1l~1a. sl~o mondo di tragedia e di balla1~0 slud1arle e proporle all azioni'. gha. Esso andrebbe benissimo per ocllc masse. un congresso dell'U. S. C. franc.ese 0 per uu qualsiasi altro parlilino, re. si<tualo di ~-cissioniJ di qualsiasi parte dei mondo. La relazione della maggioranza della direzione ignora il fascismo. frrnora la lolla anlifascista e cono- '-Ce solo la lolla nostra interna, sterile e debilitante delle frazioni. Rifugge dall'esame della situazione italiana per attardarsi nell'analisi r. nell'esegesi di mozioni lattiche rli periodi che non hanno più riscontro alcuno col periodo attuale. Essa polemizza teoricamente - o presume di far ciò - -,,ulla lattica che la organizzazione polilica del prole 1 a. r1al0 douebbe seguire per la propria lotta,. e dimentica cht! oggi il problema in Ilalia è di ricostruire questa organizzazione dislrutla, e più ancora di creare l'ambiente PO· litico enlro il quale taie ricostr•1z·10 •~e è possibile. La relazione della maggioranza considera la crisi interna ~'lei nostro partil0 non c·orne una crisi di indi-· rizzo. di <lisorientament.0 onEtico, ma e:,clush•.:Jmente come csi~i <liscipi inai e. Se nessuno si fosse posto dei proble1t1i, se nessuno avesse rnai pre teso di di~utere, se lulti fossero sta. li buoni nei _ranghi il P. S. T. :'.m·h• be il più felice dei partili. . E quindi addosso ai reprobi che hanno prele:,o di discutere, agitare tlei problemi, delle soluzioni, contri. l,uirc alla ricerca dei mezzi più effi. caci di lotta antifascrista, alla-rina• r.cila del movimento socialista e cla'I i;isla Haliano. Noi non raccogliamo, e non ribat. tiamo le inveltive che la relazione lancia c-ontro di noi e contro tuttQ la nostra corrente. Questa atmosfera di periodo congressuale è già trop po arroventata pei1ohè noi dobbiamo gettar legna al fuoco. E' un'impresa questa che lasc1amo volentieri ::i i membri dell'Esecfttivo. La polemica che da un ann.:, so-. Meniamo contro l'Esecutivo ha $!ià flmpiamente dimostrato da quale parle sia l'indisciplina. Se ~la.Ila nar. te nostrn, cli noi che rivendkhh,110 il deliberato di un Congrc:;;o o dalla parte dell'Esecutivo .::he 1:ik delipcralo si era poslo sollo i piedi. Se è stala degna del nostro Parli!(> la dittatura instaurala contro I · :ti c.olo-r0 che non pensa van') eon h le• e;ta dell'Esecutivo. .· Si a.ccus.ano i nostri amici di aver r.ccedulo nel tono della polemica Rileggano i co111Pawii il commento Ingiusto, C"alunnioso dell'Avanti! in i,eguilo al ConvCt,ono di Zurigo della F'ederazione di Svizzera. Meditino la. hasl"ezza al quale €- s!alo ridollo que- •to noslro giornale e ,\yanli!•. che fu v~ramente glorioso. dai suoi atttiali redntlori. con, il 1t·,nello ~nobile leso ,recentemente all'Avvenire del Lavoratore. Evisodio del quale si stanno occupando in nueslo momento gli clementi res'Ponsa.bili dell'anlifasc:l"mo per la diQ"nilà della emiwaiione politica ilailiana. E giudichino. I compagnid'ltalla La. relazione della maggioranza si pa\'oneggia di un preteso dottrinarismo marxista che del metodo mar. xisl'l. è la negazione. Diss-erla di «realismo ed opportunismo•, di «qu~- rnnloltismo e riformismo•, ecc. Per la verità i compagni della Direzione non han faticato molto per dar&i una dollrina. llanno ricucilo r}ej larghi brani della relazione del, la Direzione in occasione del Congresso che si doYeva tenere in Italia nel 1926. Con ciò hanno credulo di R'·er assolto al loro compilo. La ca, dlicilà di quei brani e la loro inade. •·enza alla iluaz.ione attuale è... nei falli. Nel fallo, 1principalmente, che quel tal Cong1'ess.o non ha potulo aver luogo. E cioè che da quei giorni rJd o?gi, in Ilalia, c'è di mezzo La "reazione leg=1le df'llo Stalo fasoista. La discu·sione che si è aperta darà modo ai compagni della nostra cor• renle di dimostrare la debole1.za òi queslo pseudo-marxismo in \'csle di catechismo. Noi ocrq:i ci limiliamo solo a rilevarç come lanta dovizia d\ citazioni ha un solo ohbietliYo: al, lontanare l'unità politica del nro1elariato ilalianu. .\ 51.uesto p9co nobile firiè si llra no in campo ancne i compagni d'Ila,

--------:------------------------L' ~\VVENllU: 1.1-..: . . ,,\. V ORATORE ------ lia. ' Ì\oi all'estero - ci si dice - ~on P?s_siamo dispo1-re del Partilo. f.ule _dir:l lo ~ r_ella solo ai compag,li c,_f~lia I q11ali :·ono L·onl1·ari all'11n1ta . Il posto delle cose primo agosto, 1 comunisti saputo che ! ccmpagni austriaci si reca vano a Berlino, diedero ordine al proletariato di non dare al!li ospiti nè alloggio, nè mangiali compagno lez:i e lieto che si lert· ga il convegno perchè il rroslro Partito Perl'unitsàocialista tutti Dli Hlesiastmnfl.tIl sacrifici I ., ~oi ;1bbiam~ p~·o,·alo alla maggio 1 cinza de(la Direzione ,omc in ,·ecc 1 compagni che in Italia «resistono e' ~on_1balfon_o_ non solo sono fa,·orC'- ,oli ali unila, ma I nanno oià realiz1 r . b r.a a. ,a _maçse11oraP7·l <lr-lb Dir,·zi"- ne non sz è diC'hi:11·ata ron,·inla della _noslr? proY~. Por_o male poich<'! 1101_spe r ;1mo cli con vmccrc il Pari i. lo m se_de cli Congresso. . Dobbiamo però fa1· rilcYarc la lo g:ca. _l;1 leali:\. la rorrellcna della inagg 1orc1n1a · ·, ,,;,.f"7ionr la quai!' mcnlrp nella rc!azio:1c afferma e~c so!u i comnagni d'Ttnlia pos~onn •l1··rorrp del Partito. nella mozionr. annef;Sa alla relazione' dichiara in1:cc:<>eh e qur1lora ~ei com11ugni r1· i · lalw cwcssct o rea/t;:;;;:;;ala l'unità p<>r q11es(o solo fallo si sarebbero posti [uori ciel partilo! . Lq ,·olonl:\ elci compagni d'Italia e dunque sacra e decisiva solo in quanto c?incida con quella dei scii<· r? 1npagn1 cJ1e costituiscono la magg_zoranza della Direzione ali' eslero ! Che se i compagni d'Italia avi>_,scro una opinione diYe.rsa, allora la loro volontà sarebbe. eia non tenersi in 11ess11n conto, non solo. ma da di- ,prezzarsi. . D~ q_ueslo particolare il Partito ~1ud:ch1_ la serietà del documento che I Esecuttvo ~i soJ_lopone a !!11ida nel. La preparazione congressuale. Ma come la relazion:• C'oncc•,iscr. t'unilà socialista? . In un modo buffo: di,·engano t11t. ' 1 della nostra frazione - dicono so ~tanz(almente i sette compagni della magg1orai:iza. - entrino quindi nel nostro partilo. e l'unità è fatta. Non diversamente ragionavano i comuni• sti quando, nei temoi oassali ci oi- (rivan~ _la . loro unità. · Con quesla mentalzta si perpelua la scissione. f,d è certamente questa l'intcnzioJle de- ~i ::itt11ali cliri,genti del nostro nar lito Al Congre110 ! Ai Cacasenno di Falce e Martello: ' A proposito: - ci sa dire il giornale Salute, ghiande, dollari ed ossequi ad I- di Balbo ccrme \·a con l'antisemitismo in re, nè acqua. lalo Balbo. R · A.Lb uss1a z MJJJ iamo letto che al Con<1resDunque, il primo Agosto è stato ter- so sionistico tenutosi questi gior;i a rib~le: la terra tremò di fronte alla nu- Zurigo si è protestato contro le persecunaccia comunista, il cielo si oscurò e si zioni degli ebrei in Russia e si è parlavidero all'orizzonte lingueggiare le lo di progroms, con:e ai tempi dello zafiamme della rivoluzione (comunista, è rismo. Ci sa dire qualche cosa Falce e inteso). Brrrr! Martello cHe è così bene informata dl Perciò i socialisti austriaci, lrovaron.J a Berlino gradita ospitalità e non solfersero nè la fame, nè il sonno, nè la sete. Ciò era troppo. Peccato soltanto che di lutla quest'l quanto avviene nel paradiso russo? roba non se ne sia acc1Jr\o nessuno tran- La domanda, si capisce, è inutile: il ne coloro che sono paga(i per accorger· giornale di Balbo risponderà che la so• sene:_ i _redattori dei giornali comunisli, cialdemocrazia è traditrice, che prepara quelli d1 Falce e 1Y,.r ,-,:~ 1:0 np~esi. 1 1 la guerra ed è alleala con la bor~hesia. quali, essendo occ•,pal,<;_~:n,· ad... ac· Ma dei massacri degli ebrei non dirà corgersi ,, di queste faccende n,n lro· • verbo. Mosca comandava, ed un'altra volta il proletariato disobbediva ! E allora gli austriaci furono fatti segno a colpi di revolver si:;-arati dalle finestre all'im· provviso. Vi fu qualche ferito. Se si considera che la J!uardia re-pubblicana austriaca è socialista e in lotta aperta contro il fascismo, ven fatto di concludere che più bei servizi di così i comunisti non possono rendere ai loro amici Italo Balbo e Mussolini. Con essi vanno ai hanchetti e ai proletari antifa- . ci~ti !'t>arano revolverate. vano nè il tempo nè la vo!!lia d'a:cor• gersi delle visite di Balbo ad Odessa e degli aviatori russi in Italia. 11 guaio è questo: - Che se non se ne ,'>n,, accorti loro. se ne sono accorti - e come! - gli operai. E questa è anche, in gran parte, la ragione del... • successo che ha avuto la famosa dimostrazione mon· diale del primo agosto. • * .. Il solo annunzio scrive Falce e Martello - che i comunisti avrebbero dimostrato provocò una specie di deli• rio in tutte le forze reazionarie conser· vatrici. La qual cosa è relativamente ve• ra. Ma le conseguenze di questo delirio Falce e Martello si guarda bene dal dir• le. E si vide per una volta tanto dimo• strato coi fatti come la rivoluzione an• Come tacerà delle agressioni comuni• sle contro i socialisti della guardia re· pubblicana austriaca recatasi a Berlino, Per la rabbia del "' successo • avuto al Per il riscatto del proletariato e per il -:c1munismo, si capisce! Sancio Pancia . L'ALTRA CAMPANA CONSTATAZIONI i compagni fautori del fusionismo I tc,rno a qucll"immacolala bandiera ~e1:1b~a.n_o non co~ilcnli della picga, 1t'ltc !. t0rnpa~11i _crttal_i~ - c.:~1eha.i~- ( lic pLgl1ano le co~e. no l rnconlf'slabtle dznllo d: c.:on::,1Es~i balt~no la gran cas::,a per an. derarsi .la strnvan~c maggioranza nunzzare, a1 quatlro punti cardinali, del partilo -- f1rlc:nt1 nella nostra lel,1 vittoriu ottenuta - dopo ansir e 11acia l·i hanno affidala, perché. nel ,\i;dori - ed in tanta esultanza, ci }; orno_ ddl'immancabilc riscossa, sia 111ostran 0 - purlroppo - un viso loro nc.:o,1scw!at~ non tocca <la inagr;rznzato per le amaritudini procu- cc,nsullc dcc1s10111. rate 101:0 ~alla mozione approYala Solo 1,!anlcnendo im11111talo il cadalla D1rez1one del Pa1·tilo. all'una• ratleré dz q11e,-to nostro poYer·n e nirnit:i meno due. grande p,.u-lilo possiamo in un lcmPer i Briarci (? .\bracadabra! La. po 1101_1l?nlan0_ Yedere. in ~no a~ rcdCL:.) del pensiero-fusione, la delta c;.so ~lllu1re _le 1nnume1·_1 schiere dei mozione non solamente pecca per nostri fralc:ll1 !arn:·ator!, ~hP._, _ nel!~ impressioni degli aviatori russi ricevuti la sua chilometrica lunghezza. ma, s,:~nlur~ta Italia 1 ~nganal1, Y1hp_es1, da Mussolini. E se a Mosca aumentano anche. perchè è un gesto sellario alla111al1. ~11arlona(1, consrn·ano 111~- lP. sovvenzioni, essi non avranno scru- che, selle sui no,·e che compon!ffino mutala ~ 1m1_nul~)ile la fccl<>nrlla 1poli ad approvare anche il Tribunale la Direzion,e stessa hanno Yilulo neluttabzlr Ylllona. nunciata a data prefissa è una sciocchezza così mastodontica che soltanto i redattori di Falce e Martello possono - previo assegno di dollari - appro· vare. Ma quei Cacasenno approvano tutto! Anche i discorsi ui Balbo a Odessa e le speciale che condannò Umberto Terra• compiere a daru 1o 'ctel fusionismo !Ji,·er~arnenle? S-,lo l::i ce_cil~ polrù c1m.- che si vuol, cocciatamenle, chiama- sp1ngen.:1 a C:!rlc abbcrraz1on1. Tutto ciò per ... l'antifascismo e in o- re <Unità socialista.. Zurigo. 18 agosto 1929. dio alla solidarietà borghese-socialde- Se nell'imminenza di un conYe- FR.SCO LEZZL. m-0cratica. gno, l'esposizione di falli, la critica ---- E per amore - ben inteso! - della alla ir1disciplinatezza da µarte cli u- Fedeli al proposito di pubblicare tu/- solidarietà tra dittatori comunisti-fasci· 11a 'frazione anlepostasi partilo nel lo quanto ci mandano i compagni anlipa 1·tilo, che ti.a un anno, senza rile- unitari sul problema dell'unità, abbiagno alcuno, non ha fallo che opera mo dato posto artche allo scritto del di di~,f;regazione, sen·endosi a Lalr con•pagno Lezzi, nonostante la forma scopo di m~zzi non c.onsigliabili, lo villana e bislacca e la desolante mise· sti. Ve li rammentate ancora i giornali co munisti con la scritta fissa a caratteri cubitali sulla testata: < Via dalla Cina! ,, oppure: « La Cina non si tocca! » e cosi via? appello alla concordia onde sai vare' ria del contenuto. · subisca ancora una volta quell'inelut· labile processo di chiarificazione che da Genova a Reggio Emilia, e d:i Bologna a Livorno a Roma, non ha fatto altro che selezionarlo òa quegli elementi, e~c. . Du1:que le scissioni di Livorno e di Roma, che secondo il giudizio del 99 per cento dei socialisti indebolirono Pnormemente in tutti i sensi il Partilo e favorirono la villoria e l'avvento del fascismo, per il compagno Lezzi non sono altro che parte integrante di una salutare e benefica sei ezione. In questo giudizio lez::iano è fotografata la metalità settaria e lolle dei fanatici oppositori dell'unità. il Partilo si scinde. si spezza, si riduce all'impotenza; dal/'oflersiva è costretto a passare alla difensiva, indietreggia, è schiaccia/o ? Lezzi e compagni antiunilari esultano: finalmente il partilo si è selezionalo ! trema borghesia! Ma il nosl ro Pari ilo non è ancora schiaccialo totalmente; i con,pagni fuggiti dalla galera fascista si sono unili a quelli che risiedevano all'estero prima della disfai/a ed agitano la fiamlT'an/e oondiera della riscossa. !( on sono molti, ma potrebbero raddoppiare il numero. li compagno lezzi, d'accordo con la maggioranza della Direzione, vi si Oppone; non solo, ma spera che al prossimo Convegno si compia un'altra selezione, vale a dire un'altra scissione, uno nuova purificazione del Partito. (Alla quale ne seguiranno periodicamente delle altre, fin che Luzi, Salvi e Balabanoll rimarranno soli nel Partito. Poi douranno selezion<Irsi Ira di loro !). Se questa non è conce rione manicomiale del P. S. non sappiamo cosa sia. · Un'ultima 05servazione. li coTPpagno lezzi scrive con discreta disinvoltura del processo di chiarificazione «subito» dal Partito da Genova in poi, pronuncia giudizi e condanne, auspica aii'eliminazione dal Parli/o degli elementi impuri, tenia dell'ironia contro i « Briari,. Realizzare l'unità socialista signH~ çorrispondere alle più nobili e generose !ìperanze dei compa~ rimasti a scxffrirc e combattere in J ,al a. Realizzare l'unità socialista vuol din~ rifare del Partilo Socialista Italiano un grande. e forte Partito capace, ideologicamente e materialmente, di guidare ed affrettare la rinaxita del moviment.o e,. peraio socialista italiano . Rea.lizzare l'unità socialista significa porre le ba;;i per la ripresa della lotta di ola~e nel noslro paese. Realizza•re l'unità sccialisla significa accentwtre il 'Ca.ratiere classista e quindi rivolu.lionario della ballatlia anti!fau:lsla. Sottoocrivere al fo, do di propaganda pe;' la ur.ilà socialista è ::n dovere per tutti coforo che vogliono ~·he J Partito Socialista Italiano ridivenga il Partito di tu-Ilo il proletariaio italiano. Compagni, lavoratori, sottoscrivete! Somma precedente fr. francesi 2734.- Zurigo: D. Annuzzi Dezza E. Lombardo Vuattolo Franciscos Baserga Armairi ,8 i.an.cb i P. Milani B~anclù Biagi.ni Bienne: CarrP. M Marcon A. Bulgheroni A. F. Maria Rova.letti Zen1 A. Botta S. D'Agostiru· D. Bianchi C. Ca1Tè C. Momhelli Prom. A. • lr. sv. ,, ,. h ~ • ,, ► • ,. ,. ,. ~ ,. 5~ 5.- 5.- 5.- 2.- ~1.- 2.- 1.- 2.- I. - 2.- 2.- 1.- 1.- 1.- 1.- 1.~ l.- 1.- 2.- 2.- 1.- 2.- Wiiden.swil: G:-uppo antifascita ► 10.- Lugar.o: Sezione s<>ciali~ia ,. 20.- Gossau: Magna.gna.gn<>V. » 2.- De Martin » 1.- F ronebner G. ,. 1.- A. Reuilio , 2.- Sezione Socialii.la • 5.- Basih-a: Sezione Lath:ada G. Carocari L. Medici F. Socialista 10.- 5.- 3.-- 3.- E' in quesl? m_odo che la m~ic-- ranza della Direzione prepara il pa1 \ilo al Congresso. Avendò stretto al. leanza con gli elementi lerzi.nternar.ionalisli che ancora ,·i\·ono nel no i.tro Partilo, essa non µuò :iftror.!,l re la discussione sui probk1 ·11 ; 1r genti dell'ora. E' costretta a non par lare della lolla antifa.s,cist:1 cd a nem rneno nominare il Bur('Clll -:I I Par;g1 Perchè altrimenti l'allea117::1 tra fra telli-nemici, stretta al soh fi111! cl'im pedire _l'unità s~cialis'.a. andrehbo ,mmecllalamenle in frani 11:1i! Contro, si capisce, l'imperialismo bor· ghese che itendeva la sua mano rapace sulla Cina. i.l partilo. n'?slro da certi sa_lti nel / compagni lettori faranno giustizia buio? co~lilu1s~ un_ atto sellano del. da per loro delle fantasticherie e delle la Dll'ez10ne; IO m1 domando: assurdità allineate dal Lezzi; per conto . Qua_li altri doveri e quali allri di- nostro ci limiteremo a lare poche os- ( Abracadabra!) dei fusionismo. Chi non lo conosce può es&ere indotto o credere c-he abbia partecipato intensamente alla vita del Partilo dall'adolescenza in poi. Ebbene non è cosi; il compagno ~zzi fece parte venti anni fa del Partilo nelle Puglie; venuto in !svizzera e preciSa11'enle a Zurigo, dove risiede da circa Ire lustri. soltanto due anni orsono si decise a rientrare nel Partilo. Per una dozzina d'anni, alla compagnia degli operai socialisti e rivoluzionari preferì quella dei teologhi. E' forse per questo che ha del Partito la concezione eh.e abbiamo visto; è per questo che si rifie- Schinzr..ach-Dorf: Battilc:tti ~ ne autorizzalo a trinciar giudizi. a lan- Gr-uppi C. 2.- 5.- 5.- La maggioranza della i i1 ·/.ione sl propone dunque cli t1·asformare le prossime assisi del Partito in un vuoto e rissoso· torneo di frazioni f-t11la base della reciproca coerenza P fedeltù alle m~zioni dei tempi pas. sali. Pietoso ed umiliante spettacolo se il Partilo cloYesse seguirla! Perchì! non basta arrochirsi la ,·oce - come fanno gli amici della maggioran1..a della Direzione - col grido di • Viva il Partilo Socialista Italiano/. Bisogna far si che il Partilo Sociali- !ila viva. E viuere, per il nostro par. lito, in questo momento significa por si in condizioni di ,c,11idarc la rivolu. ?:ione popolare antifascista, nell'inten·sse delle realizzazioni proletarie. I r,0mo,agni (ipll· r· .. :1,, <;ocialisla,, con l'impostazione data alla disousc;ione congressuale. con la presenta zione di un programma, con la chia rezza delle loro concezioni. hanno dato la proYa di ,·oler contribuire olla rinascita del nostro Partilo. Noi invitiamo tutto il Partilo a se ~uirli. · Parigi, agosto 1929. FrLIPPO AMEDEO. UGO COCìT.\. Da Lugan• PER IL GIUBILEO DELLA CAMERA DEL LAVORO Ricordiamo alle Sezioni e ai com,pa~i lutti che pochi giorni ormai ci separano dalla data dei festeggiamenti per il XXV. li fondazione della Camera del Lavoro, dhes i terranno nel Campo delle Scuo/1! - gentilmente concesso - a Vigan.ello (vicino a Lu,gano), nei giorni 31 corr., 1-7 e 8 settembre p. u. Ci ha quin-0.i ancora <lelle liste di sottoscrizione pe-r la ·raccolta di premi per la lotteria o di offerte in denaro, ne ap· profitti per farle circolaTe fra compagni ed amici. Chi ha dei premi da s,pooire o ohi VUO· le donare quailche cosa si a,f&-etti: fra il nome degli offerenti non dov-rebbe mancare quello di ne..<\StlnSindacato. Molti han.no aJferlo ma molti non si sono ancora fa.Hi vivi. Ringraziamo fin d'ora i primi e sollecitiamo i secondi. Ricordiamo inoltre che il 1 settembre avrà luogo il corte~io dalla Came.ra del lavoro al campo .della festa. A<l esso tutti i Sindacati dovranno esse.re rappresentaiti il più numero'same.nte possibile e, chi lo ha, col proprio vessillo. In mancanza di questo, si potrà sostituirlo con un car· tello indicainte il nome del Sin-dacato. ntl1 rimang0no ad essa? :;ervazioni e rilievi. Forse (Jucllo di timbrare le leltC'- Ormai è dimostrato luminosamente a E in Cina propagarono le stessissime · l''> re socia 1. tutti coloro che vogliono vedere che a cose: « Cinesi! cacciate il ladrone euro• peo e siate padroni in casa vostra!». Cose giustissime. Tanto, che i cinesi finiro· no per capirle meglio di quanto i russi credevano. E dissero: - Va bene; luori tutti; anche voi! La ferrovia fabbricata dallo za· .\d ogni modo. quello che è certo mettersi fuori dalla disciplina del Par- - e credo rlo,-rehbc _;onfortar l11lli /ilo non siamo stati noi ma bensì la Di- - aYremo il c-01wegno del partito :ione, quando arbirariamenle ha preleall"c~lero. Se non ,1lt1·0 pez·chè que- so di annuliare di fatto la decisione del sin nodro narlilo - ncre•,;;ariamcn- Convegno di Marsiglia fn riguardo alla le· - suh:sra,.anrora una ,·otta. quel- discussione sull'unità socialista. Noi, 1·:nelutt,1!,ile p1·oces~o di c.hiarifica- fautori dell'unità, non abbiamo mai rismo sul nostro suolo, vogliamo averla zio1~1', ,·hi• da (~eno,·èl a Reg_r!'o E.mi- chiesto altro che di poter discutere in noi, perchè essa è in casa nostra!... lia e da Bologna a Li,·orno a noma. base alle decisioni del convegno preI russi, che nel 1918 avevano rinun- non ha fallo altro che selezionarlo dello ed abbiamo invocato un Congresciato a questa ferrovia, ma che poi, da quegli elementi. che, ner corre. so del Partito perchè decidesse definì· quantunque in ritardo, si eran0 accorti ::.reni iclcologiche O per opportuni- tivamente. secondo la volontà manifesta Che Wlad,·vostok ven1·va letleralmen'e :-mi poliliri. ,·i erano messi automa- li d d l • la a a quasi unanimità ai e cgati conta,gliata fuori dallia Russia e che que- ticamente fuoz·i dai quadri di esso. . M l' C sta non aveva più sbocchi nel Pacifico, Quello però ( he non è compren- vlelr:utr a ff arsig ca. Il' i bsiarr<) 0 1PPOS/i sibile è il lamcnleYol" nllc-rmiamen- a a sopra azione, a ar i/rio, a prinse l'erano ripresa. Ora non ir.tendevano ' · · d' d'tl t I P 1·1 h I D· lo che i fusion:sti - che persistono cipro 1 1 aura su ar 1 0 e e a 1 • di lasciarla. Il motto: , Via dalla Ci- l . reziorre ar.veva instaurato. Rivendicamna! » doveva valere per _ 6 1: altri, mica ., r 11ainarsi unita, i - hanno preso nel! api}rendere come e qualmcnle i mo per tutti i soci il diritto di discuteoer loro. d' d ·d · · co::-idelli ter:ini - r.hc ner ftitili ma- re e r ecr ere insorgemmo insomma .tssi non sorou mi.:a tanto prendono con la ro fa comodo. :mj>c11tiiisti. Sol- !intesi si erano annartali _ sono ri- in difesa dei diritti elementari e sovraforza ciò che lo· entrali nei ranp,hi del partilo che ni del Partito. contro gli abusi ed i som::ii rilc-nfle il loro rr 11ccio una du- prusi della Direzione. Quelli sono fatti ratura linra di condotta. che non si cancellano e non si contro- La Georgia, l'Ukraina, infatti, non sono conquiste imperialiste: sono semplicemente « adesioni » al comunismo. Per tenere quelle due provincie, però, la dittatura russa ha bisogno -:!ella Ceka e del boia che lavorano legalmente ed illegalmente. Come in Italia il lascismo. Perciò si comprendono certi amori. I lavoratori di tutta l'Europa avreb· bero dovuto, dunque, farsi massacrare il primo agosto per le strade affinchè i cekisti e i boia abbiano a lavorare in Manciuria. Questo - a conti fatti - il signifi• cato del!' abortita dimoslTazione dei primo agosto, Abortita ? Andatelo a dire a Falce e Martello! Dappertutto il mondo gli operai dimostrarono per il comunismo cosi come lo intendono i cekisti amici di Balbo e ammiratori di Mussolini. Centocinquantamila operai dimostrarono a Berlino - scrivono i Cacaseno. Ecco: - se si tolgono le migliaia, può andar bene i cenlocinquanla. Siamo d'accordo. Più no. Se così non fosse, avremmo saputo qualche cosa anche noi che ab· biamo l'abitudine di leggere i giornali e la capacità di sapere leggere amcha quello che non vi stà scritto. Falce e Martello però va in brodo di giuggiole per le moltitudini che hanno dimostrato in Prussia. Qui crediamo an• che noi alle moltitudini. Ma sappiamo che valore hanno queste dimostrazioni in paesi dominati dalla tirannide. I gior· nali fascisti, infatti, raccontano di gran· di dimostraz.ioni a Roma per l'uscita del papa che si vede poi fotografato sull'lllustrazione italiana tra tredici file di soldati ... I fusionisti che, da un anno a que- vertono. Il cavillo della vivacità assunsla parie, non fanno altro che ingoz- la dal dibattito, che la Direzione adzare il prossimo sbraitando a destra dusse a motivazione della sospensione e a manca: Cnilà! Cnità!. trornno della discussione, era bambinesco e non che incominciarla a fare con. quei ingannò nessuno che non volesse essere compagni (autentici proletari coi ingannalo. Tant'è che attualmente la dicalli ed autentici sociafoli (è una scusione. appena •iaperta, non è affatto eresia, pe1·ch(·. la loro lan.lo slrorn- mero vivace di un anno fa. La verità è bau.ala uni~:'• ~; deYe fare, si rle- che la Direzione, o i compagni dell'EseYC fare con coloro che vogliono che culivo che tengono il mestolo, ebbero il P. S. l.. spoglialo del suo c.aralle- paura della diffusio11e dell'Idea di unire essenzialmente rivoluzionario e là e cercarono di guadagnare /Pmpo per c-la:,;sista. sen·a quale piallo preliba- organizzare l'opposizione. E' stato doto da presentarsi alla Ira Inlernazio- cumenlato ed è documentabile in ogni nale a dimo-slrazione ~iustificaliYa terr,po che compagni dell'Esecutivo prodella atti,·ità C' della influenza (sic) fittarono della sospensione imposta per C''-"t·cilala da quesli in mezzo a noi. fare della proFaganda antiunilaria, sia Ed è l?erciò, e con ciò, che il com- con lettere personali. sia a mezzo delpagno Loc,eia nel suo caratlcrislico l'Avanti ! e~ elegan,te stile ~YYocal~sco_ ci pro- Chi di fronte a tali fatti irrefutabili, J~zna_ nell «Avvenire• ar_lzcolt su ar- ciancia ancora di nostra indisciplina o è ltcol_1 - ne. .."....,,.,ncabile corpo lO in malo fede e tende ad ingannare i corsl\·0 - cercando e tro,·ando ca-, compagne· 0 n n sa l h · d' I · T ·1 l cl Lla , o que e e se tee. · 11 per :;auali icare 1 YO er~ e L'ordine del giorno votalo recenle· 1nagg1oranza, ora facendo capire che I d Il gg· d Il D· • · I · · bb d' • cl.i men e a a ma roranza e a ,rezrol cr.:1ni non n,-rr ero 1rillo bit· 1 li' 11. d I • I c1· · cl ne e pu o ica o ne u imo numero e . c,L a znanza m esso. ora lroyan o /'A . 1 I l cl . -1 C ·t t d. cl,. vanti .. non soltanto accusa noi di in- e 1c a 1c1ura: , .omz a o 1 11esa d' . ,- . b . 1 ciel P. S. L.-, è una vera e oropria isc_i~ rna _rr.a ~1 a_ttri u1sc~ a c~lpa di appropriazione indebita (puerile) tutti r guai capi/at_i al_ Par/rio ,z di q_uanda parte di coloro che. in quella di- lo non fece la direzco~e. stessa. _E u~ cilura - sia pure esumala - senlo- modo come un_ altro di ~ifendersr; pero no compendiata la forza della loro non _fa presa; 1 comp~gm, a,,che se movolonlà di difendere contro lutto e desti avvertono sube/o che. come la tutti quel palrimonio (li idealità alle Direzione convocò il ConveJ!no in queCflLali non ~i n1ole ne si deve per sto mese per i primi }/iorni del 1930. ponulla abdicare. leva convocarlo anche nel 1928 per i Di l'ronle a queste meschine ma- primi del 1929. E tutte le diatribe e le novre - dai fusioni.sii argomenlate acri,r,or.ie sarebbero siate evitate. Se la forse per acca.pan-arsi quelle simpa- Direzione per fini non confessali ma elie che non hanno - a noi, av-ver- gualmenle palesi. non lo volle lare. la sa.ri dell'unità fraslagliat;l.. non ri- colpa dell'accaduto è tutta sua e dovrà mane che stringerci sempre più in- renderne conio al prossimo Convegno. BibliotecaGino Bianco ciar sarcasmi e ad augurarsi l'allonta- Triehsen: Famiglia Incerti namedo di compagni che rimasero sempre sulla breccia, stretti intorno alle, bandiera gloriosa del nostro Partilo. Per i gruppi dell'Unità Socialista La cliscus··ione per il pro.<simo Congresso si ini::ia con ritmo accele1 alo. La no• /ru campaynu j,er l'iinita, i1.lesa alla rina.·citu dei Partito Socialisla ltaliono. v.'en,, d,·J'ormala. cc11unnwlc1. s,1botala. Coloro che han 110 i11 mano g i orynni ciel Purlilo se 11r sl'r11ono in questi g:orni come di ccsa propri,1 al :,,c•ri>Ì:: 0 dr/la propria fraziorn'. Bi.-:og1w reagire. l,1sogna ovunque costituire i GruoP_i dellT11itù 'Soc.'a]i la per ,rr diff;,. ~none dei nostri opu.'co/i. rlei no~lri q;orna/1, per coordinare In ncislro a- ::iu'.1e· per prP<iisporr<.> confrrrn;:;;e. gm d, propaganda, conlradclilon. Noi non intendiamo che il periodo congre5.·uale ~.:rr t a. formalo in ris. sa di fra::ioni. oue l'abi/ilr,. ; trucchi e l'a.,·sen:,1 di .,·rr,,pn/1 drrir/nno drt- (csilo. A. noi ripugna pensare rlw l>nsli arrivare 1111giorno prima ,·on un mo d11/o di adesioni' per cnnPincPrc' li partilo. Noi vogliamo cJw il f)eriocfo cli uitu de! p~rtitn _che ùni:ia, .,ia f PC0/1· rio d1 d1sc11s, 1oni libere /ea/! oue in contradditorio. le di1;crsr> l<>si si urli!10 ~ ~i mis_urino. l compagni han no r/ d1nllo c/1 conoscr>n• l!!ltc le• op~riioni. non <icform((/r> dnl/o spirito cli fra:1one. ma dalla viva voce di ro/oro che lr> so,Jcngnno Invitiamo perci,ì i nostr; mniri tli lulte !e locali/a a co. liluir,i in Grupni dcllTnilà Soc·alista ,. od r>ntrurc in corrispondPn::.a con il 11osfro ( nmilaln rmrle predisporre !Jllr•sfo /,1 vor,;. ,\"on si può e non 'i riPu,• cercare di uinccre ingnnnandn.<i r? 11icrnd1J. I • (;rnpoi ilr>I/' 1·nilà Sociali. In •. racco/qano · ill(/iri:-:,i di compagni .ni 91wli i11viarc ia nostro stampa: predispongano giri cli propaqanda: si facciano 1i1slril>ulori dri nostri opu· scoli: <>,(dimc>nlnndo In sotloscri:ionr· pro . l_-nilh Snr-i:-ilisla ,_ {orniscnno i me::i p"r In rinascita d<!l farti/o Sociali.<ta !taliano * * • ~- B. - I co,11pC1QJlÌ dello Svi::..:err, indiriz:i110 la corrispondenza ali'• .\v-venire del LaYoralorc, .31l. ,Wi. lilarstrasse. Zurigo. l compagni degli altri l)(Iesi a-d: Ugo Caccia, 10, R11e dcs Alonette ·, Montmoi·en.cy (S. ed 0.), France. Totale fr. sv. 121.- Totale fr. fran-c:. 2734.- I versamenti per il « Fondo di propagar.da per la unità socialista » vanno indirizzati all'amministrazione del nostro giornale (36, Militiirstrasse, Ziirich) o direttame1de al se~relario del Comitato dell'Uniià socialista, compagno Ugo Ccx:· eia {10, Rue des A/out/es, M c,n/morency, Seine e/. Oise, France). Una rettifica di Barro Bruxelles, 19 agosto 1929 Cari amici dell'«Avvenire del lavora· /ore», Non per entrare nelle vostre polemiche, mi! perchè il mio nome è stato fal• to in una corrispondenza da Bruxelles al vostro giornale, permettetemi una rettilica al vostro Relli. E' verissimo che Cappa mi ha dato lettura, r,ochi giorni prima del Convegno di Bruxelles dell'O. d. G. unitario che avrebbe presentato a detto Convegno a nome del gruppo di Liegi; ma non è vero che dopo il Convegno egli mi abbia dichiarato di avere strenuamente sostenuto il suo o.d.g, Non ho visto il Cappa che parecchie settimane più tar· di, quan<lo già da altri ero stato infor· malo della discussione e del suo esito. Naturalmente sono rimasto stupito del fatto che il Cappa, il quale in seguito ad una mia osservazione che la Direzione del Partito non avrebbe ac· cettalo il suo o.d.g. con il richiamo alla volontà unitaria manifestatasi al Congresso di Marsiglia e con la richiesta perentoria di un nuovo Congresso del Partito per decidere sulla unità, mi aveva assicurato che avrebbe sostenuto strenuamente il suo punto di vist~. abbia al Convegno fatto macchina indietro a tutta forz.a. Più tardi ho saputo che egli. novello S. Paolo, aveva trovato a Bruxelles la sua via di Damasco. Ma questa è una cosa che riguarda lui ec! eventualmente i suoi compagni di Partito. Io non ha voluto che riparare ad una inesattezza del vostro corrispon· dente. Cordiale saluti, SILVIO BARRO D'Annunzio è s:Jaio operalo d'appendiciie. Q:uznia ~sia! Aspettia.rno una leHera a tuJt, gli appendicilki d'Italia. Almeno si riderà.

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