I.'.\ \'VE.KIHE , , -------------------------~-----'...: U11"aiastaColoula '' aParigi A proposito di pro:Fughi es: riconsideri la mia proposta e se p1u tardi, credesse accettar/a, scriva pure ad uno dei seguenti indirini: Casella ll/2 - lng. Armando Grossi & C. - Roma. Casella ll23 - Signorina Biafica Ambrosel/i - Roma. Dedicato a Dario Niccodemi. GLI SCEMI Creali gli uomini, Giove ordinò a Ermete di versare in loro l'intelligenza. Ermete fece le parti uguali e dentro ciascuno versò la sua. Cosi avvenne che gli uomini piccoli furono pieni d'intelligenza; quelli medi si ebbero il giusto; gli uorr.ini molto alti i,wece, non bastando la por:ione, restarono do le avversità innumerevole della loro 3. che cinque nuovi spioni, alla diretta esi~tenza di esiliati, di prQfughi », che la dipendenza di un ex-ufficiale - che sabufera fascisla x ha buttato sul lastrico 1ebbe slato già espulso dalla Germania, di Parigi quale folla di naufraghi, di ro- se non fosse intervenuto a lempo il Solvinati, di poveri•• ma non vinti perchè lo-segretario Grandi - sono stati testè vogliono restare a galla ad ogni costo, ingaggiali a 500 e 1000 marchi al mese. p~rchè hanno la speranza nel cuor~, per- E ~i noli che questi nuovi spioni sono chè operano per la riscossa del doma- lutti guardati a visla dalla Polizia berni, perchè la fede che in parle Musso li- I inese per il loro passato più ~he sporni inietlò loro nel sangue è viva e forle, co. Ma il Console Pellegrini fa buon viperchè nessun allettamento o blandizia so a cattivo giuoco ! l; fa piegare o recedere dal loro posto " " A di lolla. Di questi nostri compagni, di Non si riesce ancora a sapere con prequesli suoi compatrioti, Dario Niccode- cisione dello scandalo avvenulo, 01 non ml, ne ha lrovati cerlamente ad ogni piè è molto, nella sede del Circolo italiano sospinto, dapperlutlo e sulle plance so- di Berlino, che è pur sede del Fascio. spesi nel vuoto dei batiments, sollo le scio. Si tratla di questo: un italiano che scemi. (Da « L'Esopo volRalo ,, di Pietro .Pancrazi). Il signor Dario Niccodemi ormai tra- strade di Parigi nei lavori del Métro. era venuto dall'Italia, atlratto •falle prosieritosi da tempo a .Parigi ove trascor- alle stanghe di quelle anliumane vetlure messe di un pezzo grosso del Fascio, re buona parte dei dodici mesi dell'an- à bras in circolazione nella metropoli. persuaso di essere stato gabbato, fece, l'anno, non vuol abbandonare il giornali- in tutti gli ateliers, fra gli sguatleri dei cC'ram populo, e con parolacce pretlarnso. Anzi, ora, che sembra abbia dimen- rislo~anti, fra i camerieri. mente romanesche, la storia della vita e ticate le alterne vicende del suo teatro, Se non fosse reso cieco e dimentico miracoli di un gerarca locale, ricordanvi si è gettalo a capo.fitto, e da Parigi a!- dalla necessità imposta dalla sua fun- dogli perfino i giorni in cui LUSTRAfligge ,di sO'Vente i lettori del « Corrie- zione di giornalista fascista, avrebbe vi- VA I E SCARPE a Roma, i giorni che re della Sera " con qualche suo noioso sti dei valenti suoi colleghi in giornali- faceva sempre a Roma, il MAG ACarticolo. E per quanto voglia Fraccaro- smo ridotti nel rango dei camerieri, a- CIO, vivendo alle spalle di un'artista leggiare o Ojettare riesce nel suo inten-1 vrebbe visto qualche buono e inlelligen- di cinematografo! La cosa si riserpe nello: quello di perfezionarsi in giornalista tissimo avvocato nascosto sotlc. lE: men- la colonia; ma il Messere •se ne frega•· fascista, il che vuol dire esser diventalo tite spoglie di peintre, avrebbe visti dei - anzi, egli è il primo ad essere invibugiardo e di veder tutto quanto col,pi- c\ottori, dei laureati, dei deputati in an- talo all'Ambasciata o al Consolato, sce il suo occhio, con un prisma fasci- gustie, nella più nera miseria adattarsi quando uno dei personaggi fascisti arristoide o con gli occhiali marca litlorio. ad ogni più umile lavoro. Tutti questi va a Berlino, e spende e spande!!!! senNon siamo per questo sorpresi: così co- nostri fratelli avrebbe visti se il suo spi• za avere un mestiere, nè una professiomanda il padrone da Roma e chi vuole, rito puttanesco, non gli avesse lalto voi- ne. anche stando lonlano da quel trogolo che tare la testa dall'altra parte ne!J'intrar· --,,----==-""-""-""-,......,===-"'-""--""""-"'-"'-"'--,_.. _____ -=_ è ri.dotla l'Italia, essere obbiettivo, se- ne qualcuno. Di ciò ne ha ben donde: ireno, imparziale ed onesto, non lo può neviabilmenle per çuanto uno scrittore per la semplicissima ragione che il gior- fascista abbia potuto lasciare li.I confine nale non ospiterebbe, quale orinatoio dei tutta la sua dignità di uomo libero e professionisti italiani, tutte le pisciale spregiudicato, qualche residuo di pudocolor verdastro versate su ordinazione. re dovrà assergli restalo nel suo cuore; Ad un drammaturgo più o meno for- è questo che gli irrpone di voltare di telunato che ha i mezzi e le possibilità di sta perchè il suo sguardo non potrebbe vivere all'estero, tanto più in Francia avere La fermezza e la vivacità del comove si possono conoscere, meglio che in patriolta incontralo. Questi è un uomo Italia, tutte le porcherie del fascismo, libe1•0, un onesto, un eroe della selvagnon possiamo concedergli la buona fede. gia e brutale lotta che il fascismo im· Dobbiamo ,per ciò dargli una tirata di pose al popolo italiano; non è un venorecchie quando si commuove della va- èuto nè un fedigrafo. Porla nel cuore sta colonia dei profughi russi, dei due- una fede ed una spera'!lza che l'altro centomila - « ma se ne incontrano tanti non ha, n~ conosce, e spera nella resure tanti e dappetttullo e ovunque da far re7ione del suo popolo, pensa alla san· credere che sono di più» - fuggiti dal- la ribellione del domani, contro i ladri, la republlica sovietica, per i quali quasi gli assassini, i farabutti, gli avventusi intenerisce. Già, non ha torto a com- riet>i: finchè l'Italia del popolo riacquisti moversi: vi sono tra quei profughi dei il suo posto nel mondo civile e torni ad principi e principesse, granduchi e gran- e1'sere la terra dei vivi. duchesse, igenle che sec-0ndo lo scritto- Per queste ragioni Niccodemi non ve· rello, sono degni di stima e di ma1.giore de T'è ha visl-o, nè vedrà. Non lo può .... considerazione. La pagnotla assicuratasi con la collaNon un cenno çer 1li altri che sia pu- borazione al fascismo le è più cara delre per ragioni diametralmente opposte, la sorte dei novecentomila ialiani in per ~li altri suoi fratelli italiani profu- Francia. che si consi:.lerano ormai tutti .shi che nulla hanno da invidiare nel tor- profu~hi ed esiliati. ~ento dell'esilio, e che sono molti, mo!- Che è questa cecitil? Malafede e disotissirni, forse non tutti censiti. Che al nestà! Null'eltrol pal'i degli altri sfidano « con cuore sal- GIGIO. Lettera dalla Germania L'ingaggio delle • spte Si sapeva già da lungo tempo che !'a-' fascista di Berlino. E poichè il Commiszione energica, sistematica, continuati- sr.rio sapeva che quel giornalista aveva va spiegata dal Comitato interoaziona- contatti, in' quel tempo, col Comitato le antifascista di Berlino, composto di antifascista, fece tutto il possibile per note personalità tedesche e straniere, indurlo a;d accettare il losco mandato aveva destato grande preoccupazione ed offrì uno chèque di mille marchi mennelle alte sfere poliziesche di Roma. Si sili, aumentabili ! Il rifiuto opposto scotentò allora di correre subito ai rimec!i raggiò il funzionario di Polizia; ma !lgli inviando qui, di tanto in tanto, qualche non si dette per vinto e ritornò alla caalto papavero della succhioneria fasci- rica per ben sette giorni consecutivi. Poi sta, onde arginare, se possibile, la pro, visto visto inutile ogni ulteriore lentatipaganda antifascista che si faceva, co- vo, volse lo sguardo altrove; in un uffime si fa ancora, nella colonia italiana. cio italiano, ove trovò chi si lasciò conSi tentò - ma invano - di re- quidere. Ed ora ai diversi altri spioni clutare i pochissimi esponenti del Fa- che vivono ai margini del fascismo a scio locale per fare opera magnificatoria Berlino e che sono al servizio del nolo del regime e per attrarre nell'orbita fa- Accomando, Maresciallo dei Carabinieri scista i numerosissimi indifferenti e, se italiani, si è aggiunto uno spione di alpossibile, anche gli avversari che non lo rango profumatamente pagato ! son pochi; ma gli sforzi falli, /es avan- Ora però viene il bello, direbbe il TRUces, le promesse, di questi illustri igno- CE. Ed il bello è questo: che il Commisti non essend-0 riusciti, gli alti papaveri sario Zelini o Selini, per vendicarsi del ritornarono a Roma scoraggiati e.... ri- giornalista che aveva opposto un reciso ferirono : essi avevano però preso nota rifiuto alle sue proposte, lo dipinse, i:;ridegli elementi che, secondo le indicazio- ma di lasciare Berlino, al Consolato ed ni loro date dal segretario politico del all'Ambasciata, com.e un pericoloso ed fascio locale, avrebbero, presumibilmen- autentico antifascista. Così, tempo fa, il te, potuto essere rimorchiati mercè una Console Pellegrini - il già fervente liassidua opera di persuasione ed in ba- berale ed ora ultrafascisla per amor delse a quatlrini. Il TRUCE incaricò allo- la pagnolla - gli negò la rinnovazione ra il Direttore generale della polizia di del passaporto perchè aveva le prove di prendere le redini del movimento, anche essere egli il (giornalista) in rapporti inper il fatto che si parlava, fra timi con gli antilascisli di Berlino e di le altre cose, di un ,progetto che slava Parigi. Il giornalista si rivolse subito 'Perfezionandosi ad Annemasse e che do- alla locale questura che gli rilasciò il veva condurre allo sfacelo del fascismo. DERSONALAUSWEIS e denunziò la Fu così che nello scorso Novembre cosa al Ministro Stresemann con una piombò a Berlino un addetto al gabinel- breve lettera. to del capo della polizia italiana, quali- Sarà bene aggiungere due circostanze Jicandosi per il Commissario-capo dotl. importanti: Zelini O Selini, il quale, senza far molti 1. che ad altra persona, che si credeva complimenti, si presentò un bel giorno conquistabile, la Polizia italiana, con in casa di un giornalista italiano, rilenu- lettere firmate ERNESTO (il nome del to antifascista, ed iniziò l'opera di pr?.1- capo della Polizia Bocchini) furono, dal suasione con laute promesse di denaro Setlembre al 9 ovembre dello scorso ed altre concessioni. Il Commi~sario ~li anno. mandate molte somme con chèques disse, in breve che ponendosi al servizio del Banco di apoli, sede di Roma, per della polizia, avrebbe avut0 dei vanta.1.- il tramite del sig. Giovanni Macchiali <1inon trascurabili e che il suo compito di Roma; ":. po\eva, :per ora, limitare a fornire · .- 2. che il C~issario Zelini o Selini, fQém~1o~ij in or o . e to ianll- rns .e il iopw,a i-1aceisSemplcicoer.statazione Nei giorni scorsi tutta la stampa fascista ha violentemente attaccato il compagno Nenr.i. Ciò gli avviene, del resto, assai spesso e sono di avar.t'ieri gli attacchi del T2vere per la polemica Nenni-Buré. La Libertà non ha mar.calo di testimoniare al r.oslro compagno la sua solidarietà ed il suo plauso. Un soln giornale non ha detto una pa• rola: l'Avanti! L'Avanti! che Nenni ha avuto l'onore di dirigere nei tre anni più tragici e perciò più gloriosi della sua storia. S12mplice constatazione che dà la misi.Ira esatta degli uomini che ci dirigono. UnaletterdaiAmedeo ..... Marsiglia, 27 luglio 1929. Spett. Direzione de/l'Avanti! Cari compagni, La preserJe - terza mia che sicuramente come le precedenti avrà l'onore del cestino, in ossequio fo,se a quello spini-? di democrazia che almeno dovrebbe sussistere ira i membri del medesimo Partito, ma sconosciuto od ignorato da chi dirige l'Avanti!, o ne fa le veci - viene inviata per essere pubblicala In forma di rettifica; se è possibile ancora rettificare ingiuste e False asserzioni pubblicate sul conto mio, riel giornale del Partito. «Amedeo non ha proprio scritto le lettere di cui viene imputalo nel commento dell'Esecutivo del Partito; ed Or/andini avendo fatto tesoro delle raccomandazioni della compagna Balabanoff, ha letto e ~tudiato abbastanza per essere capace da solo di compilare qualche lettera, che per la verità ,.on fu spedita a mezzo mondo di Marsiglia e Bocche de Rodano, ma semplicemente a quattro compagni firmatari dell'ordine cfel giorno del 1. Maggio». « Inoltre questo • riformista borghese, che vuole portare alla rovina il Partilo con la deleteria opera frazionalisl1ca, mai si è sognato di carpire consensi facendo delle pressioni od elemosinand? presso i compagni, che volino per lui, up profittando « di quesli poveretti » che 110n osano ribellarsi alla dittatura riformista Amedeana. Se l'Esecutivo ne garantisce la pubblicazione, il sottoscritto è disposto fargli pcruer.ire non pochi ordini del giorno di solidarietà votati dai compagni ed Ln riunioni regolarmente convocate senza /' inten•ento del sottoscritto; biasimando non il «riformista borghese !razionalista• ma ber.sì « chi oggi vuole impancarsi a professore di coerenza e d'educazione socialista"· Le serve di regola, la comare la fanno al mercato, e non nel giornale del ParI ilo. Sentitamente AMEDEO. ti I I e unadi Glerici Cara Avvenire, Ho indirizzato a/l'Avanti! la lettera qui in calce, che ti prego di riprodurre per ragior.i, ohimè!, divenute intuitive. Caro Avanti! Nel /uo numero 29 sei incorso in una rr.esalte::za che mi preme di correggere per ragioni evidenti di serietà mia e tua. La compagna A. B. mi chiama, ripetutamente, in tulle le lettere • avvocato", in un articolo in cui impugna nientemenno che di Falso certe mie asserzioni a suo riguardo. Senza entrare nel merito della questiore - tutto risolvendosi per i compagni .A\"OR.\ TOR.E a controllare dei dati di fallo incvnlrovertibili - mi permetto di farli rilevare che .. per la cronaca io h9 perduto da anni il diritto al titolo di avvocato, in applicazione delle leggi eccezionali del novembre '26. Me ne duole. L'aver Fatto l'avvocaJo come lo fecero far:li compagni massimalisti ed uni/art fra il terrore legale della mag-islralura pc,rca (la frase, per chi non lo sa, è di Matteo/ti) e quello autorizzato delle bande mussoliniar..e, era, per me, come per /urlii altri, un titolo di giusto orgoglio. Ma già, la compagna in que,tione può igr orare ar:che auesto del fascismo. Essa lavorava altrove, assai lontano, ne//'ir:leresse dei prol'!lariato! Cordialità. F. CLERICI. Vienr.J, 29 luglio 1929. . -· --====== Bagole e fatti ---------------------------- Jl posto dellceose ( Ritardata). 111 foi;-do. ~:,uno <;{iustl, quei po-veri Cacasenno ra.m10 veramente pietà. Co trctti a diiendac ad ogni costo I 1.,r padroni, d0vono insct?narc le più ~une rodomonratc ed ::: sumere le t'osc eroiahc cd il lin!(ua.in~io iuribondo come se fo-;ero ta;1ti Cap:tan Spa- \(•nta o C~noraili Trcmalaterra; rna 1 E noi. iJ1\·ccc - testar{la.c-::i che siamo! - vo{("liamo discutere proprio cù O<lessa. Falce e Martello all:)ra orende :I corag,zio a due mani e risolutamente .... tace. E. per la prima volta da che è al mondo. ia qualahc cosa di utile. Sancio Pancia. 1,resi deli:::atament·~ per un :)recahiù' ed obblii;a,ti a fi<..:care il moccioso na- 1 * * * ,o nel su<li2-iw11e cii Odessa. non re-I Il giornale di Italo Balbo piscia due sistono al lezzo e ohicdono r>er pieta colonne di parole per tentar di far credi o sor lasciaci .... n. spirarc. Almeno j dere ai gonzi che fascisti sono gli alun mornent:1 di tregua, vorrebbero. tri e non lni. P1~re è pr_oprio. <falce Un respiro solta.11to cvn la faccia e Martello> che incassa 1 rubli- travolto via dalla iog,na .... I siormati in dollari - da quello stesso li penrivendolo -znnidatn a Falce e E poia.'iè noi non cediamo, ma Il' governo che innaiza gli archi di trionfo i\'lartello cordir:ua a sbraitai e contro lutti teniamo fenni col muso sospe!-O sulla j all'assassino di don .Minzoni. e contro ti:tto che ,.on sia moscovita, ma loro ia,;cistica rn .... , essi gridano aiu1 L'«Avvenire del lavoratore> non ha !a sua ,ali':a è davvero improba. to in quc<,to modo: 1eclamato interventi diplomatici di sors • h d M . . . . ta; esso ha semplicemente constatato , emora c e quei _i . osca Facciano di « Operw, rum dunenillcate che tutti l'impossibilità del governo parassita .utto per renderlo ridicolo... 1 • t • · t· · l · I · · L , E 1 . · cam conceJi razt0rus I sm oro gwr- della nvoluz1one russa di smentire i e prove. eco.\ • 11a!iJrcmrw t/.Ssuuto la difesa del capo fatti avven 11ti ed ha detto a <Falce e Egli S!:, ive a caratteri di scatola che il di p~,'izfa di Bertino ~-heha fafto as-1 ~artello, che è i~ntile ogni capr_ioleg- ~overno laburista ha istigato la Cina ad I sassmare 27 operai per impedire la g,amento ed ogni ca~nnata ft~o a c:ggredire la Rw,sia dei Soviet, e proprio di/nostrazioffl! del Primo M~"-rio che, tanto che. questa_ sm~nhta non ~ene. i· c,•uei givrni il governo sovietico uccel- . . "'"' I Non a no,, ma a, fatti. Non a not, ma , d' . d l I . . d. ~ t v~rf1no il kaiser aveva permesso;. rwri alla stampa russa che in conformità a .a r npren ere e re a:wnt 1p,oma l- l' . , . • . . ' . ' • rhe col governo laburista. t ,/llenlicc.te che que lo capo di poll- quella fascista 1taltana, ha pubbhcato Strano questo governo sovietico che zia è anch'egli un socialista; non di- I questi f.att~. . . . accetta di riprendere le relazioni diolo- mentlcate che domani in Italia, se t . E po1che la ~mentita non puo venire, r:ialiche con una nazione proprio mentre socialisti andassero al aoverno per I Cacasenno d1 «Falce e ~artello> SI questa gli lancia addosso _ secondo il t - ll b I . "' I t gfogano evacuando calunnnie velenose . . . con o ae a org 1esw cosa e ie vo lt tta t ... · h caplian Fracassa di Basilea -- nienlep11- . . - ' I a re n o C1•esc1occ e. podimeno che la Cina... impedirete con tutte le vostre farze Ribattere queste calunnie? Tempo "~ - lottando per instaurare la dittatura perso! Egli pubblica che solo I comunisti con- del proletariato. essi non agirebbero I Prima di tutto perchè tutti sanno che riucono la lotta a Tondo per la dis1ruzio- diversamente dei loro compaf(ni, tede-[ furono i rappre~entanti del govern? r.e del capitalismo. il auale sta prepa- h' h russo ad accogltere fraternamente 11 rando fa guerra mondiale contro la Rus- 5 ~ l C e ora ftClll!IO la loro approva- camerata Balbo f' non i collaboralon sia sovielica, ed il governo di questa ac- zrone ». I dell' ..Avvenire> e della <Libertà>· cocoglie festosamente i capitalisti america- Crli operai ricordano benissimo che me sanno tutti che gli aviatori r11s;i che r.1, auspicando allo sviluppc, dei rapporrt tutti i capi della Concentrazione han-, s_i _recarono i11.Italia a visitare Mussocommerciali tra questo e la Russia co- no deplorato il divieto della polizia di hm e a banchettare in compagnia di munista. l::$erlino di fe reggia-re il Primo Mag- Balbo e del capo dell'Uffirio St3.mpa, Se si fosse trattato di un governo so- gio, rna hanno anche imprecato co 11_ 1 del _Capo del_ Govern~, rol ~o_mm. .M~- riali5ta, che bazza pel pennivendolo di tro la criminosa follìa comunista che meh e con I generali Trad1t1, De PiFalce e Martello!.... nretendeva che gli operai andas:wro nedo, Valli, Lmbardi, Bosia ecc., sono • * • arma.ti di tor i di ca,volo contro la po- aridati a contracc3.mbiare la cortese vili governo laburista è accusato di filo- lizia a.r,mata di ca,nnoni, mitragliatri- sita ai fascisti, mira a liberare i com- /asci_smo p~r n~n aver_ancora rotto , rap- j ci. ecc. Così i 27 morti pesano sulla pag-~i clie_rnno all_P !sole o i_11~.alera. por/1 con I Italia fascista, e propr.o negli_ poco pulita coscienza comunista. (;JJ S, capisce ben1ss1mo quindi che shssi giorni i bolscevichi accolgono ad operai lo sanno e perciò si _g,uarde- quando si hanno simili padroni, bisoOdessa cou musiche, archi di ttlonlo o ranno bene di instaurare qualsiasl gna per forza vedei degli agenti proFeste, gli aviatori del Tamtgerato Balbo. g-enert: di dittatura in !talla. primo vocatori in tutti coloro che non hanHo Fakz e Martello grida alle menzogne i)er::-hè ne hanno abbastanza di quella il cervrllo a serie ed attaccare l'onore della stampa corcentrazionrsta, e le Isve- fascista, socon<lo perohè quella cosi- di galantuomini come Franco Clerici ed ~lta. cor.!ermano le r.oti~ie della_ stampa dotta « 1 proletaria,. - che è, cù l:On- 1 Umb~rto Errante che in tutta questa /asc1sta, non solo, ma gli aviatori botsce• verso. la dittatura dei parassiti della questione c'entrano un po' meno dei oici contraccambiano la visita a Roma e rivoluzione - \·aie esattamente quel- proverbiali cavoli a merenda. oann~ d~l duce ad esprimergli la loro I la fascista. come lo dimo tra la 9Plen1 L'improntitudine spudorata di questa amm1raz1one per la sua opera. dida, squisita, armoniosa ed invidia- 1 gente non conosce confini cd arriva Rosso di rabbia e di vergogna il pen. bile amicizia ahe corre tra le due ti- al punto di scrivere che «il virtuoso niver-do_lo di Falc~ e Mar_lello_ tenta 11· rannfdi. Sancio Pancia, quelche anno fa, proclal~n1ersi. dando dei c_alunnralon at so~1a- mava che bisognava strappare l'Avanti! /ist'. _e _d,cendo che s1 ~ratta... delTe pnme * • * e leggere il Popolo d'Italia e che ha osti/,ta contr~ fa_Russia. Questa stamJ)a concentraz1onisia conservato per il giornale di Mussolini Slrana 0s1rl110 ~~v:ero... ha delle manchevolezze veramente la st essa st ima · . . . . i1~comprensibili ! i Ecco; 9uelche ~osa di vero c'è. QueF alce e Martello rnvlia I lavora ton a I 1 1 d. d . t d' .• sto· San cio Pancia conser·va la stes'"'"' . d . . n UOl;O I ar g'IUS a iHUSIOne al . . ;,a ,,cen ere rn piazza per protestare contra 1. t· - tt· d. Od 1. I . d t stima che ha per il giornale di M so- /a , . 0 r·o r.eg/· stessi giorni 1 ,e I ra 1 1 essa, 1 ascia a .par e . . us . ~ue ~a ~ p, P 1 : 1 • d' I come se 110n a,·~ssero importanza ltni, anche per <Falce e Martello> perd1ngent1 dr Mosca minacciano I guerra - . . . . ' che' · d · · · I E I . . come se I commovent1 ncev1ment1 e 1 ue cenci s1 equ,va gono. a la Cina, per una Jerroo1a non russa. I -- t!lu ,. • - • • f bava calunniosa che l'organe't d" B , Giù le mani dalla Cina!. gridava e arre ose man1resr_az10111 ra c1 1- .1 • ( o I a- " 1 h , 1 ' . 1 j che ohe (,bbero luogo 111 terra bol cc- s1 ea sputa 1n quelle sue due colonne qua e e tempo a a stampa comums a. . - 1. d . t · -1 di· parole pro 1-. S · p · 1 Add 11 C' 1 • d' t t - 1 v1ca. 11011 10 sero ta I a 111enenre 1 , va c,,e anc10 ancia 1a ~ os o a a ina." e iven a O 1 cuore!.... I per~ettarnente ragione. (rido dei comur.i s li in queS t i giorni. ,Lcgg-ete, per esem"'iO, ciò che ·cri- I Ma che Sancio Pancia abbia ma·1preMa se si fosse trattato di socialisti, a- ,,, vreste visto che protesta contro le limita- \'(; Stll'll~ G~zzetta del Popolo. di Tori- 1ferito la lettura ~el e Popolo d'Italia> a zioni ad un popolo di amministrarsi co- no un ,_asci _ta ohe _ha partec,pato al- I quella dell'Avanti! e l'abbia, per giunta me meglio gli a~grada! la oroc1era 111 Rus ,a e a auclla del- I proclamàto I in pubblico, è cosa che , , • l'anno scorso c:he por,tò Balbo e la può esser avvenuto soltanto nel cervelDwarrte la rivoluzione cinese i comu. ~ua banda a Marsiglia. vale a dire in lo a serie ed impagliato dei Cacasenno i:isli hanr.o lodato il generale Tchang- ~rancia. cioè in uno stato dcmocra- che scrivono cfalce e Martello>. I quaK ai-Chek e har..no festeggiato i suoi ge- tico. _ . . _ . _ li asserendo simili imbecillaggini, dimorerai i venuti in Europa chiamandoli ~ e- li ra Cl ta ra p_arai_g-on_idesol~nti. La srano la loro inarrivabile capacità di roi della libertà proletaria,._ 11~ Fr2: n c1a_ -:- ~,c~ ~ Cl. 0?blt~ar~no: mentire e la loro squisita malafede. li 17 marzo 1927 I organo cenlrale del a to1;!iere I di _tllltl\'I taSCIS tl: c, ch1U• 1 Sancio Pancia, per dovere professioSoviel in Germanic ha pubblicato la lo- ~er? 1ll un recinto s~pa.ra to d~I porto nale, avrà letto, forse che sì forse che tografia di Tchang-Kai-Chek con questa e ci comain?arono di non usctre per no, dieci volte in tntta la sua vita «Il legger.da: • Il capo degli operai rivolu- nes_s_un 111 ?t,vo al mo nd o. . I Popolo d'Italia> e la lettura gli è riuzionari della Cina..,_ E( ano, 111 :;omma .. trattat( come si scita ripugnante che non ha mai potuto Oggi la stampa comunista pubblica u- mcnt_a van~· da d~ltnquen t1. arrivare alla fine di un articolo ed ha r:a vignetta in cui si vedono degli uomt- Poi. a,ggi,ung-e, ~ 1 COllctusser~ ad un gettato via con ribrezzo il pezzo di ni riudi e decapitati e con sotto la scritta: ba nd hetto tenutosi tra la glaciale ac- carta mussolinesco S · o 1 « Così Tchang-Kai-Chek, allealQ del cog-lie11za ed etichetta uiifi.ciali. I fi chi giorno in c . M . ~~pre_ cos1. a ci a sondarono gli orecchi... . .ui u~o mi vi. ev3:c~ava Vorwaerts (l'organo dei socialisti germa- Così tri tornente andarono le cose sop~a .' suo_1 v~ne_gg1amenb 1stenc1_ a~ nici - N. d. R.) lralla gli operai e i con- i1! Francia. oggi m cui v1 s1 cantano le _lodi d1 ladini rivoluzionari in Cina •. Ma. ad Odc::,1-a... lh. qui i iascistl Italo Balbo. Semp:e lo stesso ribrezzo, E' poi risultato che la fotografia è tol- furono liberi di 1;irare e trovarono sempre la _stessa ripugnanza, sempre lo ta da un vecchio libro imperialista dello stes"O schifo scrittore tedesco Joseph Kiirschner, pub, dapperturto pcr,onc ohe, vedendo Io- , ~ . re il distintivo all'occhiello. erano E' colpa dei Cacasenno che scrivono blicato nel 1901 e la cui leggenda dia:va: ·1 f 1· t d" B ·1 f pronte ad u are tutte le deferenze .... 1 og 1et o 1 as, ea se < alce e Mar- « Briganti cinesi decapitali, che aveva- f Il · 1· I d tt Persino il pane snc-:::,iale fu arrostito, e O> rassom,g ,a ma e e amente al no oltrepassala la frontiera d1 un cauto- .,, · I d' M 1· d per darlo da paipparc ai fa ci ti! g,orna e 1 usso mi e ha, come prine dove si praticano le ricerche dell'oro . t · t· E "-lii altra rio\"OCazione dcg-li \1111'.,ma cara! ens ica mussolinesca, l'infinita Le due vignette, identiche, sono pub- ....- f · t · dorrli arohi di trionfo, dei discorsi, dc- s accia agg111e nel mentire. 1on si la- ,';licate su Le Poµulaire del 29 luglio u,~. "' d' ",," di abbracci e dog-li eja eja.... gnino quin 1 i Cacasenno se, qualche !h. il fascista non s-corderà mal volta, gli operai scambiano l'uno per queste fraterne accorrlienze!... l'altro i due cenci e li confondono 111 Neanche noi! uno solo. Dimmi con chi \'ai ad OSoltanto i Cacascnno di Falce e dessa e ti dirò chi sei a .. Basilea. Martello vorrebbero scordarle. Chiaro? Gli stessi giornali bolscevichi hanno dota ultimamente la notizia che la grande nave «Falke, del Lloyd nord·Gernramco, di 9000 tonr.ellate, era partita il l'J gii:gno dal porlo di Gdingen per Shangat carica di munizioni. For~hè cer,tc dimenticanze sono obdet blig-atorie ed appartengono ai serv1z1 lott'l di lacchè che i Caicasonno adempioCiò per Far c; edere all'appoggio gabinetto socia[ ista di Miiller alla della Cir,a contro la Russia. Resterebbe il Manifesto dei comunisti scritto nel 1848, quando la tecnica delle armi era qualche cosa di ben diverso di quella di oggi, come diversa era la psicologia delle masse, le condizioni politiche e tante altre coserelie che i Cacasenno di falce e Martello fingono di non capire perchè devono obbedire ai parassiti della rivoluzione russa che, per i loro scopi di amicizia coi fasrisli italiani, mandano i lavoratori inutilmente a farsi massacrare. In realtà il battello « Falke • stazz-:i çoltanlo 997 tonr:cllate ed è partito il 20 giugno da Amburgo per L,,ndra. Dopo di che lasciamo ai compagni it giudizio sul come i comunisti applicano il loro detto che « dire la verità è rivoluzionario•. no. ft. f:: * Falce e Martello vorrebbe, invece, che noi disoutes imo con lei di qucsti011i pro1;ramrnatiohc e t1ttiJhc. d: Thomas. di TrAra,zona e, ma,zari. d,:-1 caldo che fa. ')i tutto. in1:0111111ar.uorJ•ì: (t: Odessa.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==