• Supplemento dell'A VVENIRE DEL LAVORA'l~'O~RE~---------.------------,---------N_u_m_. _l._ Quando in un Congresso ,s; pren- be cambiare le tavole programmati- La unilà socialista nelle basi che dono deHberazioni afTrettate, e non che del partilo e giungere inevitabil. lo ho proposto Sii impone! Falla la si prec,i.sano i punti più imporlan11 mente ad una nuova scissione. nostra unilà, giungeremo sicuramen. di una data mozione, a Congres-so Ed allora, domanderanno i lellort, le, con jl tempo, alla unità di tulto ulltmato, ciascuno interpreta la lt>s quale è la tua unità? il proletariato. approvala ,con il proprio criiler~o. La mia unità è la fusione dei dm· E se i generali di tulLi i partiti -yor Tutto ciò è avvenuto precisamenlr partiti socialisti, rimanendo fuori ranno ancora fare orecchie da mer. nel nostro Congresso tenuto a Mar. dalla Seconda Internazionale. cante verrà un mon1ento che s::1ransiglia in riguardo alia Uni là. 1 Le ragioni che mi hanno indollo a I no in~vitabjlmente travolti dalla -maSe noi ascoltiamo i compagni dell::i sosl~nere _qt~e~la lesi_ sono infinite. rea degli autentici lavoratori d.: Lutti maggioranza della Dire2Jione del Par. Se SL esaminasse quali fltron? ~e ?au. i partili, i quali, al di sopra di ogni tilu, la mozione approvata dovrebbe se ohe o\ condus5ero ~Ila sé1ss_ionc veduta te01foa, desiderano ad ogni c~stre interpretala nel senso che 12 ùi Roma dovremmo sc1"Jvere dei vo- e-osto la Unità 1 per il trionfo della unità è intesa entro il nostro partilo lumj_ Ricorderò solo, che ma~rado Rivoluzione sociale. e fatta con i vari partiti al marg.ne l'indisciplina della maggioranza nar, . . del nostro. lamentare, le cause vere della scis. Bueno~ Atres, maggio. I compagni della Federazion~ Sviz- ~·one doHclJbero essere ricercale in AMADEO TICLIATY. zera in·vece dichiarano che, vJslo e certe manovre indegne preparale .da considerato che •i 'C,()munisli ed altri alcun.i uomini con il beneplacito del- Gh'1ar'1ment1· e osservaz·1001· partili al margine del nostro non la Internazionale di Mosca, e che vogliono saperne di unità, la uni_ca poi, al momento opporluno, cd in possibilità è di giungere alla unn.là piena lolla elellorale, c: tradirono e E' possibiléssimo che il coupagno Flcsooialisla con 1il Partilo socialista passarono nell'altro campo. c.iali e gran pa,ite dei compagni della unitari0. ~'i .o;- La massa che lavoré:t e che soffrè Federazione dell'Argenlina no.n conoscaL'ultimo Congresso di della Fede- non capì e non capirà rnai le vere no esattamente il pensiero e l'atteggiarazione approvò ad UJ1anjmilà la ri- ragioni di quella scissione. In Lu,lli I mento della nostra Federazione in ri. soluzione di ,cui sopra, e la Direzione parliti e specialmente nel Partito So. gucudo al problema dell'unità socialista del Partilo di fronte a quel ùelibe- oia1ista, vi sono sempre siate le va- nazionale ed internaziondle; essi vivono rato approvò un ordine del giorno 11:etendenze e cioè restrn, centro e assai lonlario da noi; l'Avanti ti ha infordi condanna e di hi~:;~~per indi- sinistra. mali malamente ed il nostro giornale li ~dplin.~. , Se noi ci di\·ides~imo cento volte raggiunse soltanto in questi ultimi tempi Se do\·essi esprimere il mio pen ci troveremmo sempre nelle medesi- ed in poche copie. 5iero. doYrei dire che quel b;asimo ine c,ondiz:oni. Si spiega quindi che vedano nel nostro e quella ,:-ondanna non l' appro,·u Ed allora perchè rimanere ancora atte~i;iamento poco chiarezza e delle inr,c I ò non intendo fare alcuna d.ifes~ divisi? Non vi sono forse le condL certezze. suìl operulo dt>j compagni _della Svi zioni favorevoli per la unità sociali- Cerchian.o quindi di chiarire: zcra, ma farò una sempltce con~la- gca'I Ed il prolelarialo italiano r 1- Noi siamt• favorevoli all'unità di tutti tazione e dirò: che, se i suddellz com masto sollo il giogo della dittatura i socialisti, entro il rcostro Partito. La depagni nel c/"sculere di unilà, sono ca 110n Si sentirebbe for~r. solle,·ato nel cisione del nostro recente congresso i11 c/uli in un atto d'indisciplina, noi uel-consialare che, finalmente, in terra proposito è chiara e precisa. Siamo quinla Fedel'u.zwrw 1lrgellli1w .sar·emmc., straniera, la unità so~ial:sla è staia di in pil:,·,o, assoluto accordo con la d11 pure stati degli ind·6cip/inaii perchè finalmente raggiunta? cisione di Marsiglia. Ma abbiamo dovuti il veto d1 discutere sulla unità ci giun E dal punto di Yisla politiico, se la e dobbiamo, nodro malgrado, constatase dalla Drezione circa due mesi pr: situazione italiana precipilasf.e. in re, c,he per il momerito e per un periodo ma della data del nostro Cungres~o 0 hc roncl"i:011; ; lrv,·erchbero i dnt; di tempo di durata imprevedibile, l'uniéà Tralascìamo quindi questo ùolo part;ti socialis_ti an~?ra cliyisi cli coi compagni comunisti è e sarà impossi roso ,incidente; avvertiamo però che tronle agl.; alln parlll1? bile. E però abbiamo conci.uso che cor. dai fatti avvenuti, la s·tua;,:'011c elci :-;on rnno per l'adesione alla Se. venga Formare l'unità con quei socialist partilo ai presenta tragica e preoc, conda [nternazionale perchè que5ta che la vogliono e qu:ndi la rendono po~ cupante, come- ben disse la com~a- è mane'ante di qualsiasi programm;, sibile. E siamo ancora nello spirito del[. gna BalabanofI in una ,;ua recentis. rivoluzionario. I difetti che esisteva decisior~ di Marsiglia, che fu profondasima lettera. 110 prima della guerra, \'igono lut mente unitaria e non esduse tunità con tora. una parte dei socialisti, quando l'uniti Modeslamente da autentico oneraio, vedrò se mi è possibile di esprimere •il mio pensiero su una tefl: cosi grav~ \' dì capilale importanza. Domando: perchè la mag;gioranz~ della -Direzione è ostile alla Lesf de· compagni ~iella Federazio11e Svizzera? Sarà per timore che il partito si pieghi a destra e che qu:ncli nerda tutto il suo spirito e caralfrre :·ivoluzionario? Sarà foij·se che la fJirezione è convinta che c01i il tr:onfo della Les; dei compagni della Svizzera, il partito andrebbe difìlato nelle brac-cia della socialdemocraz:a e quindi l' entrala nella Seconda Internaz'onale? . Se que5te sono le preoccupazion~ della Direzione si possono e si devono discutere; però la Direzione sì pone su im terreno ostile ed antipatico quando in una forma più o meno dittatoriale pone il velo a qualsias: disC"llssione. Se la d:scussione sulla un:tà aves: ~e avuto il suo sfogo naturale, _gi~s1 sarebbe esaurita e si sarebbe elimtna La quella e.risi, apparente_ o re::_i.1e, che allualmenle attraversa il parlllo. Se si voleva continuare la politica inb-ansigenle traccjata al C~)l1gresso di Bologna del 1919, non s1 doYeva aderire all'Aventina nè atlualmcnle alla Concentrazione. Mantenere una politica intransigente nell'interno del partito e, dopo, lavorare e colla):>0rar~. SLL un dato programma con 1 par'lit1 e:he vanno dalla democraz·ia repubbl:cana al socialismo riformista, vedo una contraddizione in termini e non so come la maggioranza della Direzione potrà spiegarla e gi ~1silfìcarla .. Anohe i compagrn della Svizzera secondo me, navigano nell'incertezza, e non osano prendere una posizione chiara e precisa. Se esaminiamo le conolusioni del loro ultimo Congresso trov·amo c_hc Si diichfararono fautor~ 1ella 11111t,ì soc;alisla nel campo nazionale ma non vollero pronunciarsi i;ulla 1ìnità inter.naz:ionale. Se invece leggiamo l'opuscolo <lei. la loro Federazione, recenteme~te use.ilo e dedicato ai soci del parltlo. in difesa del loro operalo, constallamo che nella conclusione è favore• vole all'adesione alla Seconda Internazionale. Non condivido nè la le~: della Di. rezione, 11è quella dei compag11i della Svizzera. La prima, perohè l'opporsi ad 0<1n, costo all'unità socialista senza nep• pu,re discutere per vedere su quale base e con quale programm_a fos5l! po~s'bile l'unità mi sembra 1nfanl1. lismo. coco;ullaggine, diltaturé:t. · La seconda è ancora pit'1pericolos~. pe1. chè aderire ad una Internazionalt t'-Oll'lJ:~lla di Zuri~o signifìchei:ebOgni sezione ha da difendere il di «tutti,. risultasse impossibile. proprio scfovmiSmo ed il proprio Fra l'ordine del giorno votato dal nonaz-ionalismo. Non d è un program. ,tro CongreJso ed il nostro opuscolo non ma definito perché si conSlatano fai. ui è nessunissimo contrasto; il Fatto chtti che sono la negativa d: un pro- il primo p1opugni l'unità nazionale senr,ramma socialista. ia accenr.a.re a quella internazionale - Si lasciano liberi i socialisti spa r:he irivece /'opuscolo ed il nostro gior. t:inol· di collaborare con la dittatura 1-a/e sostengono - va interpretato ne,' di Primo de Rivera; a Bruxelles nel renso che noi poniamo, in prima linea congresso internazionale si volò una l'unità 1,azior,afe _ vogliamo due e/rimozione contro la guerra e dopo bre- ,·e tempo, a Berlino, il go\'erno SO· cialdemocralico appoggiò la icostru. 1,ione di un incrociatore corazzalo cd altri armamenti. Mao Donald inneggia a He G:or gio cd esprime auguri p,cr una pronta e r.ollec:la guarigione. Ovunque la collaborazione è stata un d'sastro per il proletariato ed an. com si permettono esperimenU pas- ~ando cli dclu~ione in delusione. Se poi do~·esse ripetersi la lrage. dia della guerra .. si ripeterebbero gli errori de1 pasrnto, perchè gli uomini che guidano la lnternazioI}ale di Zurigo, 'eccezione della nobile figw:i\ di Federico Adler, sono gli stessi ed h-anno an•c-,ora la identica mentalità del p1·e-11uerr.:i.e, cioè quella della difcsa dei°sacro suolo nazionale. E cosi, noi ùovremmo ancora as- -i stere impotenti ad una nuov~ l,e. boe/e della Internazionale per opera della socialdemocrazia la quale al di ,opra della Interna?}onale operaia antepone gli interessi d1 ogni sm.ggJa nàione. C:reare invece 11npartito socialista unificalo fuori dalla Seconda Internazionale 5arebbe. non solo la garan. -,,ia per il manlcni'menlu della unità nel no!'ilro partito, ma anci11ela conhrna1.ionc di quel programma e c\l 'fuello spir·to rivoluzionario che sempre ci ha guidali. Il Partito so-cialista unitar:o non si è ancora pronuncialo su quali basi' intenderebbe porre il problema del- [] l'nilà, eù ha lasciato invece che 1 mililanli del nostro partilo si dila11ia~scro a vicenda. L'on. Treves nel discorse;> cl: Mar- ,;iaLia ha posto come condizione la citrala r.clla Seconda lntcmaz:ona. le. Vige tuttora della condizione per ce dovessimo scegliere tra runità nazior:ale e quella inlernazionale, preferitemmo la prima. Nier.te altro. Nes&-una incertezza in noi; tutto esc mi11ato e por,derato, noi crediamo che i nostro Partito, formata runità nazionali' farebbe b.ene ad entrare a bandiera spie gala neltlnternazionale di Zurigo, co, Idio il bagaglio delle proprie idee e con l'intero suo programma marxisticamen:, rivoluzionario. Le ra~ioni le abbiamo dette altre volle e, probabilmenie, le ribadiremo appena sarà riaperta la discussione sull'unita. Per oi:gi, a titolo di chiarimento per I compQgni dell'Arr,gentina, ci limitiamo a dichiarare che neppure noi sottoscriviamo a tulio quello che la ed a quello che non la l'Internazionale di Zurigo; che neppure noi concordiamo pienamente col suo proFamrrw; dobbiamo tuttavia riconoscere che, nonostante tutto, è la migliore che e-siste attualmente, quella che racoglie più Forze proletarie di ogni alt>ra; queNa che ha m~giore influenza nel mondo, l'unica c:Jteci consenta di e Sflicare la nostra attività socialista secondo i criteri e nel modo che noi rife. 1niamo più conJacenti nelrambiente nostro. L'Internazionale di Zurigo è, inoltre, su-~c,ettibile di migliorame11fo; nel su, seno v· è una notevole minoranza di sinisf,ra che comincia ad inliuenzare le s11e decisioni e noi dovremmo, nel limite delle nostre modeste possibilità, rafforzare tale minoranza. ~ Ci sembra poi che il compagno Ficctati esageri parecchio nell'attribuire difetti altlnternazionale in parola ed ai Partili ad essa aderenti. Jn Jsvirzera e, crediamo, in Europa. non si sa nulla di u11a collaborazion.t aei socialisti spagnuoli col dittatore de Rivera; risulta invece che i compagni della SpaJ1na si sono rifiutati nettamente d1 inviare propri rappresentanti all'assemblea pseudo nazionale addomestica/a del di/latore; che si sono -rifiutati e si rifiutano di appoggiare e di valorizzarr comunque il regime; che avversano la dittatura. l Partito socialista unitario? Se vi è qualche cosa di cambiato è nece~a1-io chiarire immediatamente. Se In• vece si yuole mantenere come prim:1 condiz1oneA.a proposta TrcYes, allora credo che non v.i s:a niente da fare f> sarebbe tempo perduto continuare a discutere. La nostra Direzione, se invece J1 Da un articolo del compagno profes;;. iorsilizzarsi in una ostinala ed in- Giuliano Besfeiro, capo dei socialisti comprensibile negativa. avesse Jen. 6f~g,,uoli,_ intitolato ~ Uri pr~gramm_a fotalo di chiarire il graYe prol?lem~, 1 /d1co ", rzsul~a che. ti Partito soc1al1sta forse a quest'ora O saremmo già un!- s~~gnuolo chiede ni~rite_meno ~he ~a. refìcati O avremmo risparmiato un! v1S1one della cost1tuz1one, I abof.mona ··~oe,; s I a nCO I d,I Smufo ' '"' sus/Uu,fo"' "" ""' Camera professionale; garanzia per l libertà individuale, pe,r il diritto di coa· Cizior,e, e propugna la Repubblica. Ci sembra che tale programma non sia precisamente quello di de Rivera. Si potrà dire che i compagni spagnuo Ci sono cauti, prudenti, misurano i ter. mini, procedono con circospezione; ma dalla prudenza di fronte al prepotenti alla collaborazione con esso, il divario è grande. « Ogr.i frazione - dell'Internazionale - ha da difendere il proprio sciovinicmo, il proprio nazionalismo?• I socialisti di tutto il mondo, dunque rar1tbbero poco o tanto sciovinisti, nazionalisti e solo noi italiani saremmo inter• nazionalisti puri? O non sarebbe invece l'amore della lesi o la scarsa conoscenza dei diversi partiti che inducono il compagno Ficcia li a simili affermazioni? Ecco: la nostra F'.ederazione è compo ,ta di compagni che trascorsero grande parte della loro vita all'estero a contaf. /o coi socialisti di altri paesi e sono per tanto in grado di conoscere gli uomini, i programmi e le opere degli altri parti• li: ebbene la nostra Fedl!razione non può condividere il giudizio del compagno Ficciati. Diversi patii/i collaborano al potere con alcune frazioni della borghesia? E' un fatto; resta però a vedere se è bene o male . .frt quale testo sfa scritto che i sociali ~ti non devono partecipare mai, a nessuna condizione e per alcun tempo, al potere assieme a frrazioni della borghesia? Dovrebbero i socialisti riuunciare a/l, partecipazione anche a costo di a~rire '. varco al fascismo? Non basta l espert mento italiano? Sa il compagno Ficciati che se i compagni germanici e quelli austriaci aves- ,ero tenuto l'atleggiamenlo che tenne i nostro partito nel dopo-guerra, probabilissimamente sarebbero deliziali anch'e• ii come quelli d'Ungheria, d'Italia, ecc. da una d iffafura nazionale? Per conto nosiro plaudiamo al !orti~ cimo partito socialista austriaco che, pui tra pericoli e difficoltà enormi, si balft gagliardamente al/'oppf>sizione; ma I, approviamo senza riserve anche qi:an 1, dichiara, o la capire, che per impedir, l'avvento del fascismo non esiterebbe 1,1 solo istante a dividere il potere e la· recponsabilità con la parte meno reazi,) r.aria de/a borghesia. E crediamo che i compagno Ficciaii e la eno, me magi;,... ranza del Partito siano d'accordo C'l 110(. Gli è che ai grandi partiti socialist dei diversi paesi si presentano problemi veramente colossali ed inderogabili, che non si risoluono con una scrollata di spalle e nemmeno ritirandohi alla finestra. Da/la..soluzione di certi grandi problemi può dipendere la vita e la morte de/a libertà ed i socialisti non possono iisinteressa, sene. A meno 1•he n•rn vogliar10 suicidarsi. « Ovunque la collaborazione è sfata un disastro per il proletariato»? E' un·opinione superficiale; comur.r,ue t111' esagerazione. La collaborazione nuoce quasi semp,e alla popolarità del partito operaio che la pratica; talvolta nuoce effettivamente anche alJa causa operaia; ma non sempre. Noi confermiamo la nostra fondatissima convinzione ohe l'atteggiamento partecipazionista dei socialisti della G<.!rmania e dell'Auslria abbia saluato i due paesi dal/'assaUo nazional-lascista. E non ci sembra poco. E il rovescio della medaglia? E' lccih lare qualche confronto l-ra gli effetti delta transigenza "' quelli della intransigent:a? Vediamo. In Germania fo transifenza non riso[. se il problema sociale, ma saluò la lil,erlà, tutte le istituzioni e le organizzaz:o, operaie e le cor.diziorci necessarie pe tincremenlo e lo >Sviluppo del movimer,. lo operaio. In Italia /'intransigenza assoluta, il "tutto o nulla » ci condusse alo sbar.aglio e ci regalò quelJ'enorm, macigno che ci schiaccia. In Austria la frar.sigenza salvò il proleJariafo. In Ungheria l'aver voluto il e lutto » quu11do le condizioni e le forze non consenlwa no di fene,•lo, condusse alla catastrofe. Sul municipio di Vienna sventola la ban. diera rossa; a Budapest domina Horfi con la sua guardia biarzca grondante di sangue socia/ i sta. Con questo non intendiamo di elevare un inno alla collaborazione ad ogni co, !fo, ma solo dimo-strare l'errore di chi . 1q delle <11/ermazioni asso[nte simili ai quelln del compagno Ficciati. Un'ultima osservazione. li compagno Ficciati dice che nelrlnlernazionale di Zurigo «non vi è un protramma definito ». Se vuol dire ches non v'ha un progiamma rivoluzionario, rigido applicaçile intransigentemente a tutti i paesi ed in tutte le circostanze, a/ferma il vero. Abbiamo già detto che l'attuale programma non soddisfa appieno neppure noi, come non soddisfa il partito -austriaco, quello Svizzero, queNo indipJJndenl, inglese, una forte miriolranza del ip.arl1h germanico e nemmeno lo stesso segretario deltl,nternazionale. Ed è p~ciò 11:he noi vorremmo recare C1/ppoggio .nlla ,mi• no-ranza dell'lntemazionale che propugna / unità nel seno dell'Jnte1 nazionale di un programma più marxista. Dobbiamo Zw igo. Fra i corwertiti vi è pure il_ com tuttavia avvertire che il programma di pugno Fenner Brockway, segretario del i·n'/n/ernazionale che voglia raccogliere, I Partito indipend_ente del lav_oro _in!Ie,e, rwn solo piccoli raggruppamenti u setto, che per parecchto tempr. al/,ancc, ti no. ma lufft i par/ili socialisti operanti nel tiro Ufficio internazionale. Il compagno :nondo, nzi dettagli deve necessariame11te 8rockway divenne fautore dell'unità nelpossedere una certa elasticità, deve con. l'Internazionale di Zurigo l'anno scorso,. centire ai singoli partili una certa libertà ln seguilo ad un accuraJo e profondo e• d1 movimento, che, senza urtare contro i $ame de/la situazione inlernarionale. N principi e /e linee genrali, permette loro espone i motivi in un artn:olo plfbbli.:at, di adeguare la tattica e l'azione alle esi- nella rivista ohe dirige. Noi fraducem geme dell'ambiente. mo e riproducemmo /'arlicolo e pregamDel resto anche il nostro partito ricono sce tale necessitèt, tant'è vero c-he chies alla Terza Jr,femazionale di d:spensarl, dal riconoscere integralmente i famosi 21 punt I. Una certa elasticità è necessaria. L'/n. t<?rnazior,a/e che s'inf€6fardisse a negar. la, conseguirebbe i risultati ottenuti da quelid i Mosca: sperrare i partiti socialisti deid iversi paesi; dividere e dilaniare il proletariato. li compagno Ficciali crede di giovare all'ur.ità internazinale tenendo il nostro purtito fuori da ogni c,rganizzazione (). monima. Noi non vi abbiamo mai credu. io; sappiamo invece che vi credettero multi ultrl t:ompugnl, operai ed intellettuali. Ci ,isulta però che buona parte di e!S1 hanno riconosciuto di e-ssersi inganr,aft e sono divenuti fautori ferventi del mo anche /'AvanHI di pubblicarlo con• temporaneamente a noi. Ma l'antiunifa. ria direzione d.el giornale cenJrale c!el partito rion lo vo/Je rlare e privò· i compagni di riozioni utilissime per la com, prensione della situazione e dell'aJ/eg. gfomento dei partiti socialisti del mondo. E' nostra convinzione che gran parte dei compagni del nostro partito che si oppongono alr adesione all' I nfernazionale! di Zurigo, ,e conoscessero esattamen. te le inter.nazionali, i partiti socialisti e la situazione in generale, abbandonerebbero senz'altro l'opposi•ione. In ogni modo confermiamo che altinfuori delle inlernazionali non si può lavorare per l'ur:ità internazionale; lormando altri aggruppamenti irrternazionali si ostacola l'unità; insomma, dwidendo non si unisce. AVO. ContPo I alatemi atallnlanl Per i diritdtiePl artiatdoei saci L'E,se~uli,·o del Partilo ha app;oppnto una nuo,·a deplorazione alla n~- stra Federazione; l'ha fallo alla v1cJ lia della riunione della Direzione C1 • del Parllto; lia avuto fretta, non ha rnlulo - chissà perchè? - nemmeno attendere la r\unione della Dire- ~-onc per deplorare.i; ha voluto porre la Direzione di fronte al fallo compillto. ~.\pprendemmo la depl?- raz:one pochi giorni fa dall'A11anlt/. che an·i\'a in !svizzera quando di:o ,·11olc, 6-8-10 g:orni dop-o stampato). Ce; ne spiace assai; non per la ~o- ·tr& Federazione. che la deploraz one ridicola non tange, ma per il Partilo nel quale militiamo da parecchi lustri e per il quale il noslr(• aflelto cresce in misura delle sue sventure. (nfalti col gesto che, probabilmente. rnlle essere 111ac,hfaYeilcl o, ma ohe fu semplicemente stolto, l'Eseculi,·o crede un nuoYo colpo di piccone alla serietà del nostro Partilo. Si badi: la nostra Federazione, come la Federazione dell'Argentina, come la grande maggioran?,a de! soci del Partito non hanno ma.i ricono. <;cinto alla Direzione il diritto di annulhi-e o modificare le decisioni del Convegno di :Marsiglia; noi abbiamo 'Sempre con&ideralo anlistatutarie, arl;ilrarie e quindi hulle le dcl;bera. lioni prese in r:guardo dalla Dire- ;:;one; tullavia, per amore cli conco1 r.ra e per dimostrare la nostra arren• deYolezza in fa,·orc di essa, ùopo hl rlec:sionc del 16 febbraio sospendemmo la prop~ganda in favore del. l'unità. C:onosceYamo il piano, <{t1cslavol• la Yeramenle machiavellico, dell'E. 'ecutivo: porre la mordacchia a.i fan. lori dell'unità per aver tempo e agio di sYolgere i11disturbati la propagan. da contro l'unilà. Per parecchie settima11e assistem' mo pass:vamenle all'esecuzione di iale piano e constatammo che men1bri dell'Esecutivo .c;ie1·ano messi d1 buona lena a scl'ivei·e lettere in hm. i;;oed in largo, in Europa ed in Ame 1 rica, per • lavorare determinai; rompagni ccl indurli a svolgere opc. ra contraria all'unità. C:onstatammo pure che l'Avanti/ a\·e,·a ripresa la c,1mpagna contro la corrente socialista <'he noi vorremmo avvic:nare per compiere la nec-esfaria unità nazionale ed internazionale. In proposito si legga: l'artic0l0 di fondo del '. 11: Rilievi sulla confrrenza d; Ellenbogen , con r.:.:latiYa nota reda1.ionale pubblicati nc:l N. 12; l"na uscita di Bauer, del biMito StC'·nberg nel N. 14; • Partiti e trndcnzc nel movimento socialista nel N. lG; I socialisti sdzzcri e la [I Tllternazionale ; « Ingenuità o i;-- capacità nel X. 1,; Le elezioni clanesi ; • Primo maggio di lullo,; TI Partilo s,·izzero e la i:;econda fo_ ternaz"onale • nel N. 18; • Il fratricidio di Berlino nel r_ 19; Vitlor:a sorialtsla 'l ; , Intorno al sanguinoso Primo Maggi0 di Berljno ,, (brani di articolo di Steinberg) nel l\. 22. male deali altr.i partili sincer!tme:1- ._ te fauto;i dell'unità che è poss:hile, ma trattò apertamente del problema dell'unità. Trattò a modo suo, naturalmente, in un modo e con crileri che hanno parooohie analogie con quelli dei comunisti ~ ohe, come è noto. pretendono di • dellare agli altri le condizioni dell'unità. Nel N. 16 infatti pubblicò • Conferenza di Paul Louis sull'unità P.ro•- letaria ; nel N. 17 pubbfcò • L'Unità proletaria è una necessità inter. nazionale• (ci limitiamo a citare i titoli degli articoli) « Un appello del Bureau dei partiti socialisti ai lavuralori di I ulli i paesit • e • Il davere dell'unità proletaria • di Paul Louis; nel N. 22 pub-bl:cò la dichiarazione della frazione terz' ,internazionalista, O!tLile,naturalmente, all'unità e- nel N". 20 pubblicò, al poslo ,di onore,, un arti:,olo sull'unità in <'llt si sosteneva, tra l'altro, che tanto i comunisti quanto i social democratici vogliono soltanto e semplicemente assorbire ·1 nostro Partilo, si facevano delle afTerma.zioni calunniose (di cui arichiesta non si polè rorn·re la prova, per cui ci si rilirù in un St\pcrbo e f-:E:nifìcali\'o sile11zio) e s· speziavano alurni bastoni contro l'unità tanto a s·nistra quanto a destra. Dopo aver fatto e las~alo fare lutto questo i compagni dell'Esecn• tivo t[ sallano fuori, fre5cl1i e candi. di, con una deplorazione contro la nostra Federazione, l'Avvenire del Lavoratore, ed il compagno -,n. Amedeo, rei di essersi occup'.lli,. pres. sapoco come l'Esecutivo e l'Avanti J del problema dell'unità. E' serio lutto ciò? Può darsi che i compagni dell'Esercutivo vi credano; è possibile che siano convjnti di aYer compiuto un alto magistralmente nivohvjonario; può darsi ancora che ritengano i soci del Partilo tanto babbei da non rile,·are le loro contraddizioni stridenti cd il carattere stollamenle settario del loro gesto: sono le ·iJlusioni e gl'infortuni dei presuntuosl e dei fanatici; per conto nostro riteniamo che il gesto dell'Esecutivo s-cred:iti il Partito, ne diminuisca il prest:gio, non gli f~cia onore. Il gesto ci addolora, ma cionono. stante non leviamo conlro·alcuno la sferza della rampogna e della deplo-- razione; oi limitiamo invece a fissa. re ; seguenti fatti: 1. Membri dell'Esccubivo fecero propaganda contro l'unità per mezzo di nume1osissime lettere personali direlle a molti compagn•i dei diversi paes'. e per mezzo dell'Avan_ t" ! - non ct1randosi del di\'ieto della Direzione di trattare ·il problema dell'unità; 2. l'Avanti I, che si r:fiulò di pubplicare gli ordini del g.orno favorernl•i alrunità volali da diverse sezio. ni e gruppi del nostro Partito, '.J)ublilicò e commentò la dichiarazione anliunitaria dei terzini, trattò il problema dell'unità con al"licoli dei pro. pri redallori, raccolse e pubblicò articoli e brani di ari:coli antiun'.itari comparsi in altri giornali; 3. l'Avo11/i ! ~he si riflui.a di pubbh:are 5c•ritti e reltifìc.he di com;pa. gni regolarmente inscritti nel Parli• t0 a•·cog!1(: art1co1i di non iscritti pole1! :zzanti COi compagnj nostri. Gli accortissimi compagni che dir·gono l'Avant: ! stimarono. evidentemente, che nessuno si an·edesse che la campagna ostile e talvolta denigratrice e calunniatrice in ùanno dei diversi parlili e dell'Internazfonale rnc·alista era volta pure contro l'unità. E con ciò climoslraYano di a,·e,· un concetto molto basso dei membri ciel nostro Pari.ilo. Dr1 !ai, fatti emerge chiaro che lo rsecutiYu operò in disaccordo con la decisione della Direzione non dir rnc110 di no,; che l'organo c~ntralo :\fa l'f\vanli ! non si limitò a
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