la. I loca.li delle or~aniu.azione sindae1. \ A ,Ragazzola, :dem. li e della Sezione del Partito letleralmen A Pieve Ortoville, devast.a210He più te annienlall. Tutto insomma iJ va.sto fab- meticolosa t tentativo di incendio nus\,"Ì· b:ricatc non e_r,api•j che u.n rudero defor • 1 :o soltanto parzialmen\2. rnato e ...nneri.to scosso aJJ,e fondament~ \ A S. Croce li danno è stato ~ensi\i '1· ma anC'OJ'la r'.tto nei suoi muri maestri in mente minort. disperalo atte~a.mento di resistenza. I Cantiereptr la lavorazione dei lepami posto sul filuue Pò. Depositi e maianini co■ raccord1 lttrovi.ari. Allo s~o N. 2 - suCOUJrsale fe.r-1 I danrri complessiv.i s0110 stati 1Jaiutali nar.ta traa:n - i:l disa.stro si presenta.·,a, ad oltre L. 2.000.000.00. ~ più spaventoso. •le cisterne di ben- • • • z.iru., di nalta e di petrolio adoperale per ,i\'l.a anche colpito cosi in pie.r-..a, il pro- tMluppa.re l'i.noe:nòio nell'interno, hanno letariato non si sbandò. S i:.errò =zi p1ì1 determinato, con le Loro esplosioni. delle lortem.E".ateattorno aLle SUt isliluz;ioni i.11 contorsioni apasmod.i.ohe ne:i muri, qual UJ1 ultimo disperato e nobde tentativo di ouno det quali si 1r~a ancora per me- ri.edi:f:icazione. là come pie~to su sie stesso. Ma l'avvenuta conquis1a anuata del!,; Su un rude:ro del frontale si leggeva St«to, nell'ottobre, frustrò le sue spe.ra.n ancora la acritta ohe dovrà r'.ço.rdare ai ze. Gli rimaneva &ncOl"ci la Coopertliv:o ·posten l"i..ufamia di questo scorci.o di se- 11~~cola e si strinse a que.l!ta. colo delà ~ politica italiana: W. il Per poco tempo pero poli lr0<,·an1 a farlo. sili: al bando di Fara.boJi, 1 an.ma vera 11 ma~u:no dte occupa.va una va.sta ala dello stabile IlOID era m oondiz:ioni ~iori. Anche qlii .il reparto materie imiamrnahili ha iavor:ito lo sviluppo delle fiamme ohe han.no letteralmente distrutto tutto. il ca.m.:on ed altri veicol4 per trasporto merce e rifornimento de~li spacci, bruciati e apaccati. •Meno damiegiii.ai.a è stala -nvece la frande cantina dotata di attrl:lZZ&tura moderna e di ,ricco e abbondante bottame. Il l)QUAO sprigt0nato ha impedito iùle fiamme cli oompiere la loro opera, questo h.a reso possibile salvne in parte i 500 quintali di fnanento che erano colloca.ti nel m~ino ao,prastante. La el~a.nte pdau:na chiamata ViJla Ross.i., aedc delle amminislrrazioni deUe Cooperatiw, è stata invece prc:sa pa.tl• rol.amxnte di IIW"&. Per mtrallVi, le ,porle • ie linestre d~ pl.an terreno furOID.() sfondate con telWo di bombe. U speca.le costiruzione dedfedilic.lc. impedendo wi beU'iDoeDdio, ~ 1 vaDdaJia fN.cassa.re tu:.\to e ,ettare i rot tami e ,,Ii arottivi <Wie finestre per briu c..ia:rl: nell. str.a..a. Tu!to questo con pre aialone perletta, non ril!panniando nulla ne le porte n,e le 1i.n.atre. Il termosifODl sra.dicati da.i muri e spac. cati. Le cingh:ere delle ba.lcooate del pri mo piano divelte e frantumate con bombe. La tappezzeria degli uffici ruohiata. Nei pavimenti ile mattOAelle divelte • lplLC.Cale. L'imp:.anto della luce eleUrica uportato. La oaildaia per alimentare l radiatori di ri90&1dAJneTMo fatta aooppia.- re. Le maodh.ine da &IOrivere ed altri of- ,etti di valore nabati. •Lac&S8lliforte delt. Sezione RDpUmio e d.elil'esattoria ooasorz.i.ùe delle Cooperative spaccata, vi erano custodite le pol.iz.u dei soci oomba4-tenti i furono da-te alle f:iamme. Un tentativo di incendio da.nnqgiò ma DQll troppo ~avemente alcuni uffici deJ lato nord del pala.u.o. Nel eotridoio del primo piano, dal quale si accedeva ~li .uffici era.no alUneate, m grandi qua.dii, Je fotogr&lie dei ca.duti nehla gr.mde euerra, spettatO!rl s!- Lauiosi e ,giudici ilçlacahili della fero. ola umana che il (asciamo a.'l'eva scaleAata. Gu eroici -tiili d: quella terra m..ùedetta ohe voleva redimeni nel lavoro e nella ra~. non !furc-no risparmiati. ScaJ,dinati dal muro a randellate, ca~- ! 1.a:!i e .tffa,,gott..ti, !ia-onu tettati alle 1:iamme. Riceveva.no per la v.ironda -,cllta da.i pretoriani dell'Italia, dei barabba e dei !adroni, il compenso al 1oro sacrificio. Casa Faraboli è l'ultima tappa de:1la a~vasta.zrion,e ma non la meno g:r,ave. Vt:n~no ,poi pei- ordine d.i preoede'.lr.a, le suc.cursali di Roccah.ia.n.ca, S~o. Ra,gauola, P.ieve Ottoville, S. Q-~ e il Clllrtiere ~a sul Po. .Eooezione f.atta per ,quest'ultimo ohe dato a.He wamme, fn completamente d.i- ~trutto, la violenza dlst~trice appare, aelle s~li, un po' attenuata. La ,tant:ihezza forse. Tult&vi.l i danni furono ~ualnwu.s ~ aormi A -R~a non vi f:u incendio pt!l'- dhè lo •labile era di prQJlllietà della CO<>· perama. A S~o 1a IJle!"CA iu disi,ribu1ta ai passanti. U costruttore di quella poderosa ma.cchi1'1.l, se.gw quel.lo dei <SUOi dtreiti e prin.- i:;pali co1lahor-atol"ii. Un'a,l,t~a de-vastaz.on~ subi.rono i oos\ detti u:lf.ici da camp;, del rimaslo mov.imeinto; e l'azione, costante e prag.r1?SSiva dell1: rappresaglie e delle ~=ioni porto in gxan iparle quei lavoratori a trascinare in terra d'e- ~ho le sue ferite, e consegnò nelJe fauci de.I Molok fascistto. anclie l'ultimo avanzo di quel superbo mommento operaio soc:.atista. Tutti ~i anni, nel mese di Ap_r,ile, !a on~anizu.zione di Fonlan.ethle solenn.i:zui va if ISUO annrlve.rsario « La festa Rossa,, Scrivo queste note mentre cade i.l '27" La tradizione è spenta ufficialmente, ma \+. e e patpita n.el cuore si tutti. Nel silimZio coatto si ~mp!'ano !$li spuiti pe1 ia più ra,pida e sicura risoossa. E. B. eome fu... Come in Italia si arrivasse alla a. l>olit)onedi un giorno, sarebbe lrop. po lungo a , accontare. Dappr ma si dis.\e:, Son bandiere• 1J.llefìncMre. non cortei per le strade non cravatt,, e garofani di color ro•·. 90 / E cosi fu Gli uomini e le cose eb bero la facc:a degli altri giorni. Mo s1 sentiva quel che non si vedeva. un'aria di sutlinteso che echeggiava da ogni parte, befl·arda e irritante C'era troppa storia da cancellare in quel giorno. E allora si escogitarono i mezzi p[ù svariati e complicati. e _e:, g"un.''e a dire: • 30 Aprile bis •, , '.2 Magg· o meno uno •; mu in.vano. per. rhè ogn; scancellalura clava risalto e il sottinteso sogghignava più b?f. lardo e irritante che mai. E allora fu lotta senza quartiere contro questo indeleb:le giorno che sotto l'imbratto di corrosioni e so. praffazioni, !>iostinava a vivere d1 una elerr.;tà senza senso comune. E si decise di faria finita. Aboliamo il giorno - si du. se -. (.;"nbel salto nel tempo e non se ne puri- più! Dopo tutto un g" or. no di meno ci ringiovanisce. E una ,pecie di salvadanaio per la no.c;fra 1 rcch1a. Che m quel giorno non s1 registrino nè le nascite nè le morti che non si paghino i salari e gli sti. penrL:, insomma che si fermi la vi. ta... •. •Ua un banchi~re, spcrgendo la le. sra fuori del suo sportello, osservo: « Jfo correranno i frutti del mio d,maro. non è vero? •· .Von se ne fece più niente ... E il calendario fu salvo ! Ma .~efu salvo il calendario, non furono salve le vite, le case. la liber. rà di tutti i fedeli di questo giorno e secralo. Ed i fedeli erano la maggio ranza e la parte migliore di tutto un popolo. La soluzione nun tardò. Si sop. pres!>e la libertà a tutto il popolo e si proclamo delitto il ricordo che il prirno di maggio... è il Primo Mag. gto 1 F, cosi è. da sette anni ... ..\ VOR.\TOiili ----------- _____ .. ____ ----- ---· --- Guerra alla guerra ! 1 ,·crsano per il Coi so Yittorio Ema. • Dallri nostra parte - raccol'l~a l .\IussoI:n: nella Lotta di Classe del dllC C. [n t,.:sla come :.l\ anguardia proce. dc un grup1Jo di giovani: :\Iussolinì i1nror oggi, a distanza di ùndici anni d11~ ·-~.,... •,fruttta e anelante ad uguale lib ertà - occupa la :.iL:onda Sl{'IUUI glia e og111 la fine dell'ultima guerra, il problema CE t •:: ,.,~. ;e la cui redenzione è l'abolizione delirale del mondo resta la pace... senza pJ.,•, •- ...-... ;i; perciò il proletariato è la pace, innlo ng;ta il IC'mbo della 1·oss;1 e lll'• ,,u cui è crocifissa l'Europa. •· ··~·wmia, è la civiltà. Dal suo trionfo ra bancl 1.!l"è1 dei g· tl\ an il i di Pieve. Oue:-ra fu prima clella guerra; guerra, OL.• c:='.:·mo le sorli dell'Enropa forse la vita quinlu Glie lra per 1·mhlc11là 11ll corr.nte; guerra è dopo la guerra. Guerra sa,1 <-"'' •"Qndo. srr;11 0 dli' !>f)('/./a un f11··il1•. cton•ani sei popoli non provvederanno 1lh .\.ll'allc11.a dc-ll'.ll>/Jo!l(/o/1:a. ca. propria salvezza. "' C1!{11i tempo vi 1urono u~i \•eggcnli che L.a guerra è il capitalismo, come il capo- 1-~:,,,nmo: al>basso le armi! Oggi a molti -.rr111:1 j'l'r k lrupp:· di J):lS!>:lggio. 1:,lismo i: la guerra . Quesrn veccl1ia vent.1 •:::.'~:-:si fa evidrnte la bruta!.: inanità della solcla:i di fa1oll'ria ·uno ali<' !ìncslre ,Lcialista 11011 è mai appar,a tanto vera ro- 7U?.·rn e l'assurdo selvaggio del creditore ~hanal , di fen o. me alla Iure ddl'espericnz.1 degli ultimi ven ~e !èS~assina il debitore per mungere 111e- La folln dt·i soe ·alisl 1 111 prov visa li anrù. r.:i.-, 1-'P.rsinonel torbido cervello delle borlllla tii11rn,,lra1.:on,· ai solclali. che Combattuta con i fucili o col 111ouopoll<, t>iie<=i!! a11aristiche arriva a sprazzi la veri• ddle macchine: con le mitragliatrici o co1i i 1il r!11' Jcriva dalla piìr stretta intenlipcn· 5orridono l" :\S~,"!>l0110fìno a quando 11us1s; con le tanks o coi dazi protettori; ~~~z:1 tiei popoli e dalla loro necessaria soliun supc·rìun· Hl'-Corlo, dc·ll..i 111:1nile. 1:c,lledreadnougths o coll'occupazione detla un.ri~ò. Sul terreno pratico, dal cozzo delle ~tn7,ioi1e· :int,mtlilarbla 1.011 !1 fa 1•1f>11. Renania: rni gas asfissianti o con la asiis.,i:! e··,;.<Hrueche si dilaniano, emerge la fiaccola dclle 11azio11alit;1e delle minoranze domina!,. l! unJ ideale economia associata nell'in- lrare di i·as('rl\la. dagli impenalismr; coi fuo-:hi di ~barramento li-.!~') f"'J all'estero. E nel campo politi,·o e,sa Inlanlo il corll·O raggi 11nge ,i 0 con gli ostacoli alla· immigrazione; con i •= dflette nelle intese di Locarno, ieri, ud Giuoc o <lei pallone . I\ i da 11nn rdvalli di Frisia o col privilegio di classe; tc~:!!:ivo di sistemazione delle ripa razioni e ,ribuna ill1!J!'O\, i!-iata. :\li1s..'>•>l·11ipai. 1·011l'aviazone o con la oppressione d<>i po- 1'!i àebiti che a!iatica in questi giorni gh la il ,·erbo clt>lla rÌ\l)hlt on<'. fu .lini poli piegati al giogo delle dittature; la gut'r- Hpe-rt1 delle potenze a Parigi. ra domina la vita dei nostri tempi. i•u è la pace questa, 0 non piuttosto la nando la 'ariopinla horghcsia. il C.11 due termini, inscindibili, di capitalisn10 1>rPoar,uione di nuove, piu spaventos e cd pilali:4mo l' la propi-iela pr:, al,l. e di guerra. incombono come una terribile i1;.:n<1nicoaliznini di guerra contro i popo- \IFuseila del « G uoco dc! palio. rrinaccia sui cieli d'Europa e del mondo. il " tra i popoli? A i popoli, alle classi operaie fu promes!.IJ ' th,- [ar sorgere la pace occorre inc- 11ell'oradel pericolo, il disarmo. Undici anh.Ì ' i1abilme111clavorare entro il solco e per il sono ti:a~corsi e la gara d~li armamenti ll, ~r.!~ rroletario. Sulla bilancia che pende ripreso il ritmo allannante della vigilia <ki i;: hii.iN,. è 30h la forza proletaria che far:i macello mondiale o,OO'>ftl.N!rei piatti. Questa forza si aflerComc un tempo, i nazionalisti d'oirni ,.,.. •ra: nelle Internazionali proletarie. sindac.1zio1w rn![•'>~,,:o: ~ .- mlr1ica. rrei partiti socialisti dei sin· ù1,armarr, noi? Cominciuo gli alt-:,. crcJi paesi, che. ·ulle piazze. nei parlamenti, re11e1noi le rn:1111 a casa"! [ chi ci salve·i :,;,Ile o:ficme or,er,mo, premono e prepa• Jalle r;ian. protei-e del vicino?• •=;;~, Dunque, tutt, m am1i. Duq\U! la metà c!.d ~•::~r:a forza del proletariato, assuna ali.i 3uJorc 111nano.<llft-11amenteo indfrettamei11Y..-omnren~ione dJ sè stessa, in que sta epica :onlisrnto pei· •:r. opera di arcigna guMw r batt:ii;:ha per 1uui i c.isanni - il disarmo e e.li inct:SS,tnle1:1,truzione. E l'opinione L-nc c!\.-ouomico 11cll'abvlizio11edelle classi; il diù miglior mezo di difendersi sia quello ::li .;armo cielle trincee nell'abolizione delle fronoii~dere, !orna n regnare sovrana. !1{;:C - ha a~unto in tutti i popoli un sim- ~ lw ,,mtiiicato uua data unica: il Pnir.o Maggio; il giorno che è presagio ed La pace viceversa. è il proletari.tto il q1w- rruzio di riconciliazione del mondo. !e non ha, non può avere, gli interessi ant.:.· Undici anni sono trascorsi dall'annistizio gonistici delle avverse ph1tocrazie divon;k e tuttora la pace non è tornat11 II a noi. Tutdalla turia 1ravo!zente dell'arricchimento u= io:-a :.: mondo soffre delle piaghe e delle ogni costo. 11proletariato è sempre, non la oenc lllflittegli dalla guerra. Tuttnra , focoolsa,ma la rna1nrior vittima --il viuto pi~ 1Mi ~..-:istati non sono stati ricostruiti; e vtro e magirore - di ogni i1Jerra, q~k In prcaozione non ha ripreso il suo ritmo che sia il trionfatore effimero. Ed è aocil.- nonnal~ Tut1ora il tremendo ricon:!0 della la vittima la questa pac earmata che pie- !lU!.'°!"it ~nde sul mondo non soltanto per cede e sussegue alle guerre, e che non :! i dodici molioui di morll ma anche pei miche un aspetto della guerra stessa. !ioni <il mutilati, di affallUiti, di sinistrati, rerchè non solo i fuci!L le mitr8';'1iatrici. !)f'i miifoni di disoccupati - testimoni vi, le tanks, le imboscate, le dreadnoughts, la venu tr.. noi dell'orribilt loUia della guerra. chimica di guerra, i fuochi di sharramenfo, E fl!tfavia, male-rado ciò, l'idea criminosa I cavali! cli ~risia,_s~no ~ comunque riv~~i I della g,_oe~r~ ~e-ila ili _spi~iti e mi_nacciaan· opuntah , suoi diretti e mortali nem1n: oor.:: lA c1v1lia. I lasc1sm1 la coltivano e la ma sono suoi nemici altrettanto mortali e I orm·=..~, i !laziooalismi la preparono. 11 spietati le macchine monopolizzate, i trust, i capr.J1.iismo dovunque ripone in essa la dumpi~rsJ. ~azi_i prote1tori. gli im~ia_h-, ~,;~:i rario_ ~r. I~ risoluzione delle prosmi e I pnV1leg1 d'ogni fatta. tutto ero in- !',.,,,. mnlraddiz10111 interne. somma che costituisce il capitalismo, e ù; · Ancl:1-quest'anno, milioni di lavoratori -- cui il capitalismo s'arrichisce e vive. !~ !:)!"i''"Ca incrociate nella ce.lebrazione delPerciò il proletariato per la indole dei suoi l~ (1:;1•, del Lavoro - eleveranno il grido di fondamentali interessi, uguali in tutte ie . c(jllrrnt illa 1uerra! Guerra ai fascismi ('· patrie, per la natura di classe non paras&l· I nen;-::r.i dj ruerra! Lario all'esercito del taria, di classe del lavoro - ovunque ue,ial- l.o.ver~ foriero di pace e di libenà!,. Dueprimi ·maggio in Romagna (1910 - tBaB) s·amo al primo maggio del 1910. [n !erra di Romagna la burra:;~a per ,1 posses:,o delle maccbinr trebbia. tric,: di,·enta sempre fù minacciosa. Gli uom·ni più equanimi ciel movimento economico e de:i parli!' politic:. 11; ndopcrauo per tro,·are nn .. via c.oncit:ai.i,a. pcrcliè il prolet.ar.a. to nel giorno sacro alle prop,ir n- ,·end:c.'lZ!oni, sa.pp :\ l1oval'c. al di. ,;orm:i delle passioni di parte. tutto sè slcsso e rkonlarc unilo la faLidica data. Ogni lraltal Ya peto. fra le parti :n contesa. riesce infruttuosa. Benil0 .\Insrnlini a un' ultima e. ,ortazione fatta - se ben ricordo ual < 0mp:itno Valmaggi - si mostra · rn·m<},·it,;k. inflessibile. Tnl anlo la Loìtn di c/a.s.~c. J"qrgano soc·alisln [e_ china:-cno g,u u luit<' le liran111d1: tia/io economica alla 1·eligiosa. !'le:! p. ù rassegna;;ione. mu /olLO - non più ri11uncie, ma conqu,stu •. . Lavoratori di Romagnu, ctich a. rni 0 an<',>ru 11na volta la vostra (idu. cin 11ello. lolla cli classe - nafl'c>rmc, li~ che mPln 1,ostra (! /'E.\PlWl'H/.1. 7,IQ:VE cll-//o t,urghe.s a - J>romelle. l,. ,j 1·p_ç,s/erc a lusinghe <' impo:-i. ::,on, di po/if1ca11ii dt<· polrel>/11•ro :-t r.,11.·rvi et guerre fratricide. (.omoagni ! Jlvanguard e della ri. !'0'!' 7 '•''"<'. spiegale al VPnlo le· vo. <:irP i:anaiere. innai::.atel'inno della (ntP,1uuionale. T,a pre1:;/oriadel ge. nere u.ntano sia per fin re. E le pagi m• i• •.•ne/indella nuova istoria at. te.nnnno il cgno incancellab:l<'dr/. 1e 1 ;r;srre viilorie. /.,ot/atC'(• il ,,;ncia. il.~11,.,, ~a1·a •. <lerale fondaln e riirelto ria Ben io r•~· :11;!1:l stessa Lutto d, Uassr. in 2\fossolini, reca ai socinlisti di Romagna un mcssaggio nel q11alr ~ dello: :;ec:rnda pag na, su due colonne.>, è 1 iprndc,t1c., l'inno dell'Jrdemaziona. le. ai ou.ale Ben.ilo Mussolini fa precede-re ti seguente cappello: :'. "mpagni ! Domani Primo Magg.o. , callolic1 cw1tercn110il • Te Deum ... i monar. r·hic, tu Jforcia del Re .., i radico. , Ogg, per lulio 1/ mondo dei soffe. 1--nti - oltre le ;rontiere clegli oceani - pa.~salo stesso brivido di ribei. /ione - oggi milioni di anime dolo. ranti si allietano nella visione di u. net umarnUJ. sen;:;aschiavi, ne signun - 0ggi milioni di mani si levano LI<~. ~o 1/ sole col ges/o eroir·o di chi nt. rer,litìbl,cun la - .lfn.rs:glies<' tende e si pre /HJrn ulle nuou<'decv I I 11e lwttaglte , . E t11ttala sociPtà capilali.,;tu •--m I _Per. ~i-~tin911ercida <JtLeslyuario. tutte l<' q1e islitu:.ion1 - trema p<>,t I !-"!'in nzocco di conser11ato11,canlaic> -1ursta pa11sabreve. Ciò prova, u la l' lNTE.R1\AZJOSAl~E. l'inno della 11ornlvri, la vostra importanza nc>lla<'anoJll<lche preparar· (1Spelt<1 ,I '><!O civiltà ronlrmporanea. cio prone i;f'rminal, l'inno eh<'nega rlio. ,1 ca. chr> da voi. soto ria voi, scatur,.\conri ,,iialf la patria•. il mouòm<'nlo, la ricchezza. la vii". •.. e ?,Cl:J.irre socialiste partendo clu Son c11rva1,, dunq11<' le front, dH' ·-... ·:1.,_,..,r._· p11111i 1lella pcril'Nia si rl<' , la massa dci lavoratori, ccci. ala dai!' irrue111a ddl'orntore. in. ·onlra il corleo dl': n'j>t1hlilicani e \C'lla ( a111c1 a del I .a, oro. Rinascita ll fa:.,:i,mo, pur ,·~ltonnso l' trionianle, non ha apportalo m11lnmento :ilcuno - nl' ali' interno del paese nè- all'cs•en10 alle cau..;c e alle r.:>ntradd"z;on· profonde chc perturbano e mantengono in crisi pe11na11cn1l' la Sccietà capitalista, e dalle 111.:ali il SO!'ial smo 11-ac le ba.'-i granilloC.Ì1.:!della sua crilic..i e le ragioni clcll.t sna a.1,.011c:. Se ,i.a. ha rappn:!>C11lalo .l lenta. 11,0 di creare un nuovo ordine cli ·us<:. il iasc;~mo è tallito. Sembra incrollabile, oggj, perchè, 1-cltiodalo al potere, regge sull'oppi <:s.,iom·. .\fa. scompaia di morte ,1:1! u1 alc o per la violenta ,·i,·olta de. gli oppressi, la sua fine è 1nesorabil. ,,1cnle ~cgnata. l'ulto ciò è s1 ,·ero, clic le corren- ,: consen·atrci del mondo intero in... comi11c1a110 a capire, e a drre, ohe l"e.--perimeuto fascista è lrQJ)pO coslo-.0 c. sopra lutto. trnppo perico. lll:>O. I· noi pr~cntiamo giù fin c1· ora - s1,li Ho ulla tristezza Ji quesl"allro Pr,1110 Maggio d'esilio - i segni an1rnnz1alon di una nuo,·a lH1n1.avei·a ~1,c· i al.lit a. l acc1 alo lo sct!uu1·i0 artefatto del 1:1t,ci~rno che mal 11asco11cleva le brutture lleila Sociela borglwse, a che cosa potrà ancora credere l"u111anilà '? \"nso quale méla volgerà la prora'! Quale g1andc e luminosa i- <Ìl cJ potrà ridare a•g.li uomini fede e . olonlà basi ani per superare la spa1c•:;tosa <'r:si 111-.)rale cl,r lnwHg11a la ~< t :1•1à ronlcmporanea? Quale la for-,:a c,pace di erigersi, imponente, a impedire 11 del llo orrendo della n:,ova pitt terribile guerra che lutti gli Stali ca p;.Lalisf ci vanno i11conscia111ente preparando? Il Socialh.mo ! I .a ri,·oluz1011e proletaria ! fl So:...ialismo che lendc. no,1 a di. slmggen· il sistema capitalistico, mn a porre sempre più il m<:ra,·iglioso eot,g~110 creato a sodd sfa.re bisogni i11<lividuali. al scrvi1.io della sodelà. I .:l I i, oi dziom· della clw,.-ie prolet.a. 1 :a, che invocè di errgers1 :i classe dominante sulla classe rovesciala. ~•1>.dLea e sopprime le cause che 111anle11gono la sociela divisa. in da~i, e le cause delìc cr si sociali, rielle guerre ch·ili e dt:gl i u1·li fra 1 popoli. * .. • li So<',=alismo rinai,ct1 a r nnovan. dosi. Hina.<;Ccrà s-e saprit suscitru·e lllcora l"1.'nlus1a!>mv e la fede negli ~"·Hti profondi <lei popolo laYorator,· e povero. Se pnrlerà, al euore d1 Ile genti, la parola 11<-lla ·!{ usi LZia, 1\ella fral,.Jlanza. dt·Ha l"berlù e· del. l"u,11anilà. Bi nascerà. (' ,·i, rà. !-iCsa. prà armarsi di tulle le anni per di. f1 n<lcre e mantetH'n' li' sui• c-onqui. ~1e. Risorgerà, r ca1 à glor o:,o e trionfante, S<' apparirà agli 00,•hi delle genti <'omc rcazi01w a cc1·to p<ilil!c:rnlis1no slaccalo P meomprc:,o dalle ,nas,-e la, oralric., e c·omc ncguione e condanna scYera dell'odioso r ripugnante bolscc,·'srno. Hinaserr:i da un amµio e profondo processo di rPvisione e di chin_ r:Gcazione, !',forzo collc-tlivo cli tulti i socialisti che ancora 11011 lin11no smarrila In rei.le nd So<'ialic;mo <' la facoltù d 1 pcns::ire. Hr,·isionl' c chia. r:fìca7.ione che 11011 saranno il risti!. talo cli una rimasticatura della vcc. chiH <·aria stampala, bensì di un c. -;~m<• diretto e profondo degli a 'YC11 ·menli q11al, :-i sono ,voli dol ·11 ·1<l og~i. ,ucc·t!>si, 0 , 111aggio - si levaJ"on,, aile yrida cli: • Abbasso i difensori r'dlu proprida pri11uta ! Abbassu ,, lc>gh<'galle . 1 \',lla /<1 Riuoluzione so. , ·,aie ! •. Oggi le cose sono mutale !... O~i è proiJ>ito di ric-01·cL'l1'C'il JJri 1110 Maggio, pe1·ch<'.· il Duce CO!>Ì ('S, ge. Gli operai rolllagnoli, che hanno l,1 sola colpa d0 C''-wr rimasti fedeli ulle i<lee che cg.li 11n gjomo pred:cò, .~ono haslonali, i111prigionat!i e ucc: ~i ,e os:1110 tentare di r· pclere le di ,noflrazioni cli altri tempi. L'uo111ù i'IH· negava dio. il capila le. la palria, è din•nlalo il d1fC'nsorc del Vicario del Dio di noma. il ca,1G da gu.11 chi dC'l capitalismo, 1111 peri. cc,lo pl-r la pace dcll'Europa. '.\ifa il prolelar·a10 romagnolo pro segue eo11 feùe sio1ra, pcrchè sa rlie da esso ~catur.•"Ceil mouimcnlo, la t:cchr:::a, la Pila • e si prepara ..t rn11q11islareil suo Germinai e per il , trad,tor<' , ha disprezw ecl odiu -osocialista Quando noi abbian10 detto: cliscu. tinmo serenamente ampiamente. spnza linùti, dell'unità socialista, pjù ohe alla soluzione immediata del problema, tendeYamo a provocai"(' l'ini7,·o di 11n profondo t'iesame del. le dottrine e dei metodi. Qualcw10 dei nostri vi ha scorto L,1u1 delle solite e vecchie manone del lendenzaiolismo frazionista, ed {., cc•rso ai r-pari. Ma il processo si farà. è già 1n rnrso, malgrado e contro tutte le pi. gri;de mentali. • • * [I Socialiftmo r:nascera r:innovan- <l, si. Hinascerà se saprà rinnovarsi. Che il Soc:alismo sl rinnovi, e il fasci~mo sarà stato, finalmente, l'uL t:mu e più ,ciriminale fase del regime l:oq~hese basato sulla suddsvisione della società in classi contras.tanli e st1!'.: proprietà privata. C.\RLO PEDRONL Il discorso della Co•ona Vi clte cosa è impaslala la cosciP-11 :et de, re'! Provatevi u puragonare il discorso rie/la Co, ona pronunciato il 20 apn. le da \'iltorio di Savoja con tutti i suoi d ,scorsi precedenti, dalla as. \Ull:!!011e rtl trono in poi. E' il ri1111egamenlocinico di Lutto rio che ier 1 era stato da lui esaltalo. ll re democratico, il re • d'estrema s nislra , dei tempi del libe. ralismo e del riformismo biss.olalia. 110, è an-it•ato ad affermare che • il liberalismo <' .ncompatibile con lo /;pirito e In nete.,sila dei tempi mo. <',,rni •. I re .subisco110le conquiste del po. p0lo, ma ai momento opportuno le calpestano. dove C' quando possono. /;a storia <I tu/te le monarchie è /a sioria de1 rinnegamenti dei re. Quella dei re di Sauoja ne è pii, ricca delle altre. L'avventura fasci.sta non sarebbe nuscita senza la complicità. del mo. r w ca, che nelroltobre 1922 non e. \ 1i6 u far appello a Mu.ssolin1contro :u volontà del pru·:amento e del pat se. Ah. coloro che affe1mano la ne. cessità del/'islituto 11wnarchico - ::e ce ne sonu ancora in Italia : quale supremo organo equilibratore dei crmf/ilt; politici e sociali, com~ debbono essere disillusi I Vittorio di Sai!oja con il discorso lei 21 Aprile s 1 e conquistato il tito. fu ài « prima camicia nera. d'lta, Ila. E gli applaw,i con i quali è stato accolto dall'A~.•:emblea fascisla non ~.•no stali scroccali. JJ1U·a11tela lcti1lru lunga e noiosa ilei documenio pr(!parutogli dal Du. n. egli sarà certamente ritornato r·un la memoria a quella giornala del dicembre 1919 nella quale fu ac. r·rJ/toal V.ridodi , \·iva la Repuhbli. c;1 ! , \ i,a la Hivolu1jone, dai /:'>(3 r,1ppresc11tanti dr>/1>ro/etariat0 so. e al!sla d'Italia Ed avrà pensalo: • Sono dicci an. 1 i guadagnati ! •. infatti._.. D!eCi unni guadagnali a pr<'zzo di del1lt1e di infamie incorag_ g,"te e tolleralt>. A prctzo dello sper. r,1uro. · ,\la. poi'? • .I I liotecaGino 1anco
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