L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 17/18 - 27 apr.-1 mag. 1929

PRIMO MAGGIO Monaititoiransnpi,eraangzlai oppressi Ovun.que la re.azione ha lrionfalo, la Festa del Lavoro fu sop-pressa. Prima, quando il proletariato era tanto forte da non permettere la soipp.ressione, cerca1.ono di snala.raTne il s'ignificato allamenle rivoluziona.rio per fare di questo giorno wia <lelle lanle feste del le quali ~ zeppo il calendario ~llolico. Ma il compilo era <liff cile; le ragion.i e -il s~nilicalo del Pr:imo Ma~gio venivano ricordale dagli oratori e dalla slanlpa sovversiva e la borghesia reazionaria, pur ras.segnando>i a festeggiare ;1 Primo i\'i.aJ::1,:0 1 doveva a,mmeltere a denti stretti ohe questa era una grande conquista pTOlelaria, un passo avant:, verso w1a civiltà ohe si pre~igge di seppellire la r0vinala società bG\!'JShese. Era quindi logico ohe là, dove La reazione lnionfava, la festa del P.rimo Maggio ve.n.isse immediatamente soppressa M.a è ancor più logico che appunto perahè soppressa, appunto -perohè ai !avoralol'i è proibito col carcere e con la lortu.ra di fesle~giare questa da'.a fatidica con la quale il proletariato internazionale :si propone di rinnovare oin.i anno il patto di rratellanza umana che deve por. tMe al :,iscallo politico ed economico delle classi povere, appunto per questo la cl.ala assume un significalo doppiamente caa-o sopratullo nei paesi dove trionfa la lirann·.de. , * * * Là, sotto la cupa e grigia lrislez:z.a cho s'abbatte sulla J1ostra ;>alrill, in mezzo a quel dilagarsi delle tenebre ohe .in<l:1ce gli uomini onesti a memor:e e pensieri di morte, la e:x, della festa del Pri mo Maggio che gli operai festeggiano iii tutti i ipaesi liberi e civili, giunge come un tenue raggio di luce, come un barlume di Eperanza che ammonisce a non disperare ,perohè anohe nel gelo della r:otte invernale si matura la sopra,vvenienle prima.vera e nel cOIISo della civil là, ·1e tenebre che calano di quando in quando, non -sono ,:;he preparazioni l{ler il risca-tlo della Giustiz.ia e -per le vendette della Liberià. E il lavoratore italiano, lacero nei panni, sangu·nante sotlo la sferza e le ritorte del ba..TJ.dilofascista, vince con uno sferzo la fame cthe gli munge le ull,me forze e guarda sp~rando i f-ratelli oltre confine. Rapinato, de.rubalo del pane e di Lutto ciò che è indispensabile a reggere la vita, il lavoratore itali.ano, con.fida e spera ,; nicamenle in noi, nella sohd.airielà amorosa e civile di coloro ohe, v·vendo in paesi liberi, possono ancora lottare. * >I< * Ma, a,himè, la sua voce fu, fino a poco fa intesa da pochi soltanto: il trivio fangoso e sanguinolente che lo t:en prigioniero .impedisce alla sua vo:e di us.cir dai 1:-eddi focolari e dai miseri tuguri dove impera la desolaz;one e la fame e dove con OS{;eno gbigno, comanda la spia fasci,sta. E troppo tempo durò la le~enda che il bf.cismo era \tn fencmeno itailiano -che non doveva ri,guardare i pToletan d1 all.n µaes:_ rore a1 spie ! vinciloni, ai tiranni e ali~ * * * Da .Roma oggi pa:rle la folle idea di ngellare l'Europa e il mondo lullo nel c.aicere tenebroso del medio evo e le ani me -.-'!lese dei varì tirannelli di tutli i paesi, fremono ringalluzzite all'idea di ,·eder effettualo il gran sogno: abbattere i diritti dell'uomo e portare la società - con l'aiuto della tecnica - al di là di quel 1789 che dischiuse il cammino alla civiltà odierna. Ebbene: i lavoratori di !ullo il mondo, gli spirili liberi, i pensator· non ,cnduli alla tirannide, devone 1acco$liere la sfida e far risuonare in qL1esto Primo Maggio gli ultimi accenti dell'inno del lavoro che ~i eleva s!idan- :!o tra le iia.mme alt"zzate dallo scettro di cartone di un imperatore di stoppaccio e dal pastorale gemmalo del lradi-- Lo-re di Cristo. Oggi, in lutti i comizi, ovunque, dovo ,· radunano gli uomini liberi, s"eleva w1a protesta e si lemprano le armi per affrontare l'u.rrtdo mostro che da Rom:i minaccia il mondo. Il faschmo, alleato :il vaticano, cioè alla Chiesa universale, no:, 9uò più esser consideralo un fenome.11,J ~L,-iFano: esso è il più grande ostacoi0 che si frappone non sollanto al!o S\"iluppo delle classi lavoralri~;. m.:i ali svolgersi pacifico della vita civile di tu; ti i paes1. Nalo àa!La guerra e per la guerra, es- ~o è la guerra; esso è l'antitesi di quella concazione del dovere socirule che è sia la in Lutte le epoohe la missio-n.e dell'uo, 1>J.osulla terra ed ha. permesso il conso1.idarsi del corusorzio civile: il fasc·sm11 è la morte, la rovina, la strage, è il cancro sociale ohe va estirpato col lerro rovente. Questo è quello che ogg-i più che mai devono .ave, presenle i lavoratori del braccio e del pensiero rndunali {X!rla fe. sta del PrLmo Maggio. Tu1le le varie forme ohe WJ tempo assumeva la reazione. oggi sono fose in una sola ed ha ttn solo nome: f.ascismo. Anche il proletariato deve fondere e unire le sue forze :n un solo sforzo. Perohè soli.anto cosi potrà vincere. E vi.ncerà! Ce lo ai;s1cura questo bel sole di M~gio che sorride nel lersissim:i azz,urro, ce l'assicurano quesli vessilli scartati che garr:scono in allu, erelli come una s!rda e una minaccia ai tiranni. Oh MaMio della Libertà! stagion Llela di fiori e canti ohe brilli nell"aria mite, porta ai fratelli chiusi nelle orride galere italiche e nelle isole m,tledetle, il saluto a-moroso· dei compagni che s'appre stano alla lolla: e quando la terra e il oie!o, nel divino ncamb1ars,j d'amoros.i sensi, rafforzano gli eHLuvi delle acacie i.J1fiore, lu, Maggio santo, Mai~g-o della Lihertà, sussurra ancora negli itali orecchi l'antico ~rido: - Morte ai tiranni! UMBERTO ERRANTE. -----~::sz::..:zz:=_:=:z Da Pescia (Toscana) o~~i. l,)Pl fcrtuna noslra, quesla leg- p ger,da è sfa lata; oggi si è capilo finai~ Comveiene applicata lacensuara esci~ meme che il faucismo è un fenomeno cl.i Pescia •è una cittadina fra Le maijgi-:,r dehnquenza .internazionale e ohe è do- pr2Sce1le dalla censura fase· sta, in oonve:re dei la-..·C'il"atordi i tutto il mon-do di siderazione forse della paura che ancora cn;nhatlerlo con tutte le armi e con tul- p~e:vale sull'elemento fascista dopo !'orte .le fcrze. Eoco peroM è lecito indurre ribile assassir.io legale dei compianto ohe il proielariato jtaliano non invano Della Maggiora. gua't'da alla festa del Primo Maggio a- Da noi la censura non s1 !erma alla prendo il -e.uore alla speranza. frontiera oome ,per tulle le corrisponden- (,h:est'anno, a noi esuli, il ,Primo Mag-, z.c :n arriv-0 ed in pa.rten:z.a per l'estero: c:Siode-ve temipra1·ci a ·nuove lolle e darci un apposi lo UfJrioio è slalo istituii lo pres- ~«'>· .::,• ,mpeto per le nuove balta.gJje_ Ii rn la tenenza dei Carabinieri l00ali, nel fu~,; eterno dell'Ideale che f>i accende ùuale tutte le lettere provenienti spec:alnei nobili cuori e le cui faville, irradian- ·mente dalla Francia. vengono aperte e do. scer.dono in mille e mille petti, e da ric()piate. una ail'allra ;:,a1ie del mondo lega gli Se in queste vj Lrovano qualche !rase uomm, iiber. in u.n vincolo di -solenne conlraria al regi'lle, il malcapilalo viene amore: questo Ideale di GiustiZia e Li- senz'altro chiamalo in sezione, per senbffià che Jiamme~gia purissimo in me~~ lirsi dal tene-?Jte in persona violenlemenw alla ,corruzione <li U!>3. società che. si le minacciato, se continua a mantenere ,greto!a, dev'esserci sprone novello <li rapporti col" i famigliani all'Estero e !rPnte all'Ilalia in!anlocciala sulla qt;a- q:.ialohe volta proposto per il Confino. e s1 stende il fumo caliginoso <lei \iati- essuna eccezione sulle m.i,ssive, anche ~ano e alla quale sogghigna trionfante :i se l'epistolario è d,i carattere fami.gliare, ,eHo del cr..rnefice." ed invialo da un congiunto, alla famiglia. E ben ,sanno i cougiuraE - re, paipd '.! -lnut'Je dire che a.i supposti sovversiivi, fast.:.i.smo - che 4uesta dala, quesla fe- od alle famiglie di questi, viene rifiulalo da d1,l Lavnlo, è fatale ai loro orgogli nella fOJi!Tl.a più assoluta il passaporto, e all'evo incivile che hal1llo :asta.urato. e quando que.sLi viene dato a persona S3 nno e ~1ciò dàn.no ordoine allo sbirro insospetta per precauzione gli viene ritidi pronl.ar le ,manette, al fascista di far rau la richiesla d'espatrio e negato il vicorri;.scare il pugnale e all'as.sa-ssi,no in sto, cosi ohe a.rniivalo alla frontiera, l'inlo,1a d1 .far lt::dibrio de!Ja l~ge. teressato deve torna.t1Sene ii.ndielro. Ma è vano!.... La situazione economi.ca è grave - la La dea Libertà, sorr,iden.do in lutto L] miseria arriva a'l massimo grado di sopmondo a.He p'lebi -ohe si radwiano sai :ila.. porla zio ne; m.aiggiormente aggraivala delle d"allo sfolgorante sole di .Ma~i~, ~ fa nuova Tassa lo::aliva di lire 10 al mecuora la g:rand 'an,ima <lei popolo ,Lalia- se, senza nota.re le Tasse Sindacali e-cc, no il cui .infocalo rcsp;TO '5:i mesce a q!.!el Un nuovo metodo per fare quatlrin.i, l-0 de.i {ratelli liberi e - sia pu1r-eper un viene escogitalo dal locale fascio, il qua. solo istante _ le lacr'.nne si LTamu:an.o in le pretende e percepisce, da ogni 01:'e• raio (i manovali lavorano ad otto !J.re_ un sorriso di speranza. . Senton1J i li.ranni come que.slo sornso a1 ,giiomo) il pagamento obbligatorio d1 caldo d'affetto e di prussione rompe la due giornate la,voralive ... in favore delg-elida aura del caree:re ila!~~ e come l'Assist.e:n.za locale. belve si rifuggono nei lor covd.i contan_. tNe1le vetre.nie, unica industria del paedo sulla protezione dei loro can.i satolli. !>e, vi 1laivorano ,neppure un qua.rto deOh per qua.nlo cerchino d~ ~ondenl g1ii operai; e me:ntre le pa.g'.h.eche nel con fant..a.sie bugiarde La lo:ro unmane 1919..20 e 21 .raig~ungeivano e supera.vano pa ura, pure questo !Primo .Maggio de.i le 40 lire ~ornaliere, sono attual.me.nte •- -"-'-Lte aU:e 16 al <fjorno. v·nti, degli sohlavi incatenati, mette = · = ,. BibliotecaGino Bianco Un L'AV E.NLRE DEL LAVORATORi:. sogno '/ ,, ✓- ,, . -•"~ ,,,. , / / / / ehG non può ---,,---------- avve•a•sl Considerazioni di P.rirno LI'nternazionalismo proletaria LamissrlsiattsrairniIatalia I L'avvento del Fascismo al potere in 1- conlorme alle tradizioni latine, che proI talia, com_e quel!~ d:ogn, forma di rea- prio oggi il Papini se ne accorga, è un · z:ione, ha unm1senlo il nostro naese $,,l- reato di grave omertà che non pos!iamo to ogni punlo di vista. ~on poteva essere che condannare aspramente. d iHerentemenle. E' la dolor,>sa c-r,nse- A questo proposito chied ·am-o al Pa gue117,adi ogni forma cli reazion. pini, dove egl1 si lro.-ava allorquando :I 'J raia.sciamo {X!r un monwnl:> ia d·sa- fascis~o cominciò la persecuzione san- ~lrosa siluazione economica del i:,les;: e !luinu;a e feroce co:1tro I pensiero perguar<liamo un po' più in alto e cons:de- :-,·,if1ca,o dalle diecine di italiani mort: r;amo quel la che è la miseria 1«.er ar.a e confinali o ·nc.arcerati e selva.ggi.am.enc1eata dat fascismo: Fallimento coniple- le ucc'si come il ccm;:,ianto Gobett.i? Co- .o con bancarotta fraudolenta. ~a ha btl0 egli dal disopra de'lla miSiamo s!al1 indotti ad interess,11 ..i di schia politica pu mpedire '.a..nta infaquc:;la non trascurabile attiviti, 1Jmana, r.:::, senz.-. nom~ e il decadimenl0 del!.: la !etler.alura, perchè scrittori ci.e vi\-O- lettere in Jbl.a sulle cu, sorli oggi ver.:."! no in Italia. a torlo, mollo a torlo, - do!.. iagrime am.::.rf.? Ha egli elevala qualche gono che la dea del pensiero è miser:1 protesta quando le orde famel'ohe, -ubc negletta, tisica, pressochè a 111 ai" le briache, incendiavano, devastavano, decuoia. Noi non ci impressioneren1J per mbavano le biblioteche popohm delle questo, ma se!(uiremo gli scritti di un Camere del lavoro, dei Circoli di slud: grande letterato conlem,poraneo ft>r av- sociali e quelle pr:-vate ae1 Be.nedeltJ valorare quanlo noi andiamo ~r·daudo Croce, 'J'ilti, Amendola e lan.Li allri che da tern;po e perohè una buoi,;, volla I ,,ra e; sfuggono? nostri assenti siano avvalorali da "per- Che la ~imenlu d'o~gi giorno non 1sone addette al lavoro' e non !>: J,<.>trtt ,;pelli più con a1tsia, come faceva lv, e credere da aJJllci e nemici che lul' 0 quan- facevano lanli altri, l'uscita del giornale do andiamo scrivendo contro jl la<"c,:- Je.tlerario, ma fiicchi il naso nelle pagine smo, sia la conseguenza di un partil'J della Gazzetta rosa, che i baJ:.Jli e gli preso o la libidine di dir male .... di éia- avanguardisti, la gioventù coatta deU'lribaLdi. talia attuale, seguano a bocca aperta le A!Lri scrittori già in precedell.Zd an- gesta degli ass; del volante, dei re del vano denuncialo il male grave ohe mma pedale, dei maghi della ra.ccheiui, delle le sorti della lelleralura in Italia. Que- divinità dello schermo « tanto che se torsia volta un grande scrittore parle in lol· nasseru 11! mondo M"chelangelo ver-...dh.io ta: è Giovanni Papini, lo scrittore che o Leopardi giovane, tulti e due a.gg<>bbili ne~la nostra gioventù amammo e legge'Tl• nell'ar'..e, ci sarebbe da sentir qualche mo fervida.mente ed ansiosamente. mo;::..,on ciclista trattarli da aborti di Quindi le parole del Pai;ini acquista110 natura-» o gridar loro dietro « ma la baun valore di ~rande importanza e per ra 1 'che la fà , non v'è caro Papini da non essere tacciati di pessimisti, adoo~- meravigliarsi. E' vero « i po,·eri han.no reremo il più possibile le sue testuali ci• l'istinto di scimm'eg_giare i ricchi e i potazioni, non senza prima aver !alto pre- lenti e più ricchi seno o paiono gli an,.. &ente che il Pap'ni. vivendo là dove ogni l;'lc.sasson 1 dei due mondi, anche i fa• critica è ir,wo~ibile e pericolosa per i mosi italiani vogliono essere polisportivi provvedimenti che ne p=ono derivare, e frenetici come costoro h. Il quadro calinlende dire anche molto di i:,iù di quelo\o :ca a m~rav:g'lia. li Primo Maggio -- questa manife-1 za distinzione d, razze, di categorie, d1 d.e no~ ~crive_; iper cui la critica _s_u!<Jd Il Papini è lroppo inlell1ge.ute per nou ::,ta?.ionc simbolica dell'antite~i delle I metodo. q.uale ci m~ug~eremo, v:.i~ncora ~iu m ignorare eh~ questa volonlà di increticlassi, del contrasto tra sfruttati e sfrut1 Esser fuori dell'Internazionale - qua-1 lo e devesi ntenere pe,..,.,iorala di una nire la gioventù ilalica, è delta dal duce. tatori - è anche e S?prat_utto la celc- lunque ne siano i motivi ; storici, di buona percentuale. _ _ _ Non dovrebbe ignorare che era prop110 brazione dell'internaz1ona!Jsmo prole- metodo di ambiente - non significa Si capisce che anche 11 signor Pap1ni, nelle assemblee di partito, nelle sale tario. . esser f;1ori da una aspirazione ideale, I per aver, se non a,pprovato, ma subila la delle Camere del Lavoro, ne 1 circoli rn,- In tutti i paesi d1 civiltà mod_ema, 1 1 agamente messianica e lontana, ma si-1 attuale situazione in Ili..lia, si prnnderà nali - e a Firenze chi conosceva il loia\ oratori hanno voluta una giornata nnifira esser fuori dal giuoco dei pro- da noi le sue, e passo per passo n0n cale dell',,Andrea del Sarto» e:i a Trie- ~r~pria, nelia quale i ~uori uni~i di tut. G1emi reali, delle attualità urgenti. I mancherem~ di richiamarlo alla realtà ~ sle nei C'r.coli di Colturd - ove si illut1 , proletari creat?r! della _ncchezz~ Tutto oggi è d'ordine internazionale ricordar lm ... che eh.i la~que a~onsen, 1 minava 111 ~iovenlù attraverso lerioni. - sospesa l_a ~uotid,ana_. fatica -. "' 1 I e tutto s1 rannoda alle forze, agli at-1 e ohi causa del suo _m~l p~an~a _se st ess? conferenze, produzioni, commenti ecc. confo_ndano _t1:s1eme, al, a1_ sopra delle teggiamenti, alle direttive rhe i proleta- Le attuali sue recnm1naz.1oni, il _s~o n- Noi socialisti r.i.uscivamo nella libertà d1 f1on~1~re, _v1b1ando ali un1s~ono nel!~ nati ed i partiti che Ii rappresentano, scaldamenlo a freddo sono t.ard1v1... e pensiero e di cr:ilica e per cui di svilupausp1c1? sicuro della emancipazione_ ~~ I posseggono e_assum~~o nei vari pae- ciò, nulla toglie al loro valore. po all'intelligenza, a tener lon~o i ~io 1~iti1 gli oppressi dal giogo del capita si r· rhe acquistano p1u o meno valore Con 1articolo in questione pubblicato vani dai miser.andi spettacoli dei r ... td, ltsmo. dalla loro coesione di volonta e di sfor- nell'ultimo numero detla rassegna « Pé- dei malchs, records, per!orrnances, knock La forza imbattibile del Socialismo è zi sul terreno internazionale. gaso., d!irella da quell'altro bel tomo cul e simili barbar·e. appunto in _questa s~a ~niversalità c~e L'attuale ::>µezzettamenfo delle forze di pse,udo artista e rinnegalo Ugo Ojelti, Papi.ni riconosce con noslra grande alfratella gh sfruttai! di tutte le iazze >roletaric in d"e o tre Internazionali i! Papini ruffenna ohe. oggi la letteratura soddisfazione che oggi si sfregia O si e di tutti i paesi. '.._ e il conseg-11entc frazionamento dei italiana « samiglia piuttosto ad u~ cam- s:ansa l'inteli -~enza. e che come diceva L'Internaz1onale 11011 è _5?lam_ente Ull singoli partili nazionali - non è_ sola- po di ottobre che a un campo cli maJ- I iEmerson, il mestiere più duro è quello ideale, è un fatto, è l'an!Jcip~zione VI- mente un moti\O di temporanea 1mpo- gio ». Invece delle violette fiorite, foglie di pensare 0 che, l'inselvalichi.mento pro. vente della società di domani. ~ nella I lenza ma, se dovesse continuare e. cri- secclie a cascare. Natura morta! Noi ce dotto dalla guerra ha portato all'adoras ua universalità, potenziale ogg1, re_ale 1·lall1'-zzarsi definitivamente, compromet- · t· d E la o n erivamo accor t a un pezzo. ques zione della forza brula e della macchina domani, è ragione prima del suo m:- terebbe la stessa causa del socialismo. non è che l'introduzione. mancabile trionfo. La pretesa degli attuali organismi in- Dopo aver rilevalo .che solo un uom:1 Quesl.a bot!a, non possiamo negarlo è A h • C · t· · v·11se perche · 1· d. ff · b. · ben diretta, ma colpisce 'n pieno <fru.gno ne e 11 ns 1anes11no I ternaz1ona 1 1 sopra arsi e assor 1r::,1 è I ima.sto oggi della generazione passa- ,s f t ti · c · universale · t - · d t · t· il duce e il fascis:no. Noi non ci tange. u sopra u o un pnn 1p10 . . rec1procamen e, e assoraa e u op1s 1• ta, un sqpravYtssuto, anche !bi, \diciamo che parlava a folle innumerevoli d1 tut- ca. Non si vuol comprendere che essi no;, Yendulo ad un lant'al mese, gli altri Le nostre masse sono state per lu~i t I a aava crl1·'1deali t: ri I · · d. I d. d" ,· mes: allen~J~ .:1.l pensiero, alla <~Ùl.llal!tica e e razze ne app ,:, ,,, - sono e espress1on, 1 me o 1 1vers, sono lutti morti e sepolti. Sono rimast,i " spandeva ~i loro bis_ogni. Es~ressi?ne destinali a convivere nella stessa orga- soltanto due professori di scuola, ohe della mente ed il Papini sa qll.ànli uodi una moltittJdine d1 Oppressi ~ d1 u- nizzazione, perchè questa ha bisogno, egli non nomina, il Panzini e il Pii an- mini di [alica e del lavoro han:no potuto miliati esso si erse contro una ristretta volta a volta di oirn11no di essi, a se- d I p . farsi strada nel campo sconf"nato della ' d · I ' ~ del!o, dei quali d'accor o co apin1 non società d! dominatori, _di ricchi_, i me-, conda delle diverse fasi di lotta. E che letteratura, pur provenendo dalle Un:. ce ne o:::c~i;eremo, lan lo sono vuoti e in" briati di dominio e eh orgoglio. ogni metodo ha bisogno di essere ap- sulsi nel loro futurismo in ritardo. l versità popolari, dc: campi e delle offiCosì è del Socialismo. Di fronte ~l plicato dall'organizzazione 11nita e for. cine particolarismo degli avversi nazionali-, te, se vuole affermarsi in "TI dctermmato C'è sempre, secondo il nosl!o scrilio- La forza bruta, sdvagiia l'à adopera- . · d Il b I ·e co11 ' t ··e, I.i t.u:-b:i del « secondo bando •; an- smi, agli 1nteress1 e e org 1e_s 1 _ - ! momen o. . ta elevandola a regime il fascismo, l'iti astanti tra loro e contrastanti contio In questa tnste: parentesi, succeduta (.he di questa non vale la pen,J. ,di oc-- gnoranza sotto ·1 fascismo è slll.to ed ~ quelli della grande maggioranza della alla guerra, ~~nuno è convinto di pos- c.uparcene. Gente che "scaricano raccoo- lull'oiW il merito pri11cipale pel quale umanita il Socialismo si afft:rma quale sedere la venta, ognuno cerca e vuole !a a ripetizione secondo la hai shca della l!J1 uomo può far carrie~a in Italia: veda esponente di bisogni solidali - spiri- l'unità sulle proprie direttive. Conce- moda e Je .richieste degli impresari ben I Giumpaoli, i Gi1;n1ta, i Farinacci .... e poi tuali e materiali _ dei quattro quinti pire l'unità in questo modo significa paganti •. !Roba dozzina.le; _roba che do- ne tiri le somme. Le~ga quant.) se.rive iJ del aenei·e umano. ucciderla, significa toglierle il s»o mag- veva neressariamenle uscire dal gremb0 Duce e pc·i me la saluti Papini l':.nlelliAila luce di queste considerazioni si giore \·alor_e quell~ d! re~_lizzare la co- fasc·sta, per cui nulla di strano e Papini gen 7 a e la letteratura italiana di ~~i. ~piega l'istin!iva aspirazio~e- de)le mas- es1~tenza d1 n~e!~d, cl_1ver:;1da adopera- da buon fiorentino sa che l:i bolle da se lavoratrici alla loro unita ~1 class~- re m 11101~ent1_d_1vers1. . _ il vino ahe ha. Alla turba ~uddetla !anno • • * Esse intuiscono che se iJ loro ideale, il Il Cnst1a~es1mo I?er vmc~re do\elle ~~guilo qt,ei « pe::chioni»- ohe Voltaire Quello ohe a noi modestamente non và Socialismo, è universale, l'o_rganizzazio. org~~zzars, m _Cl~1es~ Unive;sale._ Il c.h.iamava « la canaille ècrivanle, caba- a fagiuol<,, e là ove il Papinj, che come ne che lo realizza non puo essere che S_ocia!Jsmo dov'.a I eal1zzare l lnte1 na- lélllle el convulsionna're . abb'.a.mo dello gli riconosciamo una ~ranuniversale e ~uim1i unita,·ia. Z!Onale proletaria unica. E ~iù per questa china, imbeslia!Jto co- de i:nlelligena, vt,ol fare il finto tonto Concepire un Socialismo partic0lari- '"=""""""""""""==== me un baroc-ciaio di Brozz,i, il Papil\i si e [in,gere di itnorare in quale galera sia stico - nazionale O di sétta - è umi- Nell'un·,ta· è l salvezza '· inJuria 2 ci viene finalmente a dire che :,lato rinchiuso Lutto il popolo ital'.ano; liare il Socialismo sminuirlo, tradirlo, isli ilaliani sono « honi il.alia.i 1 ,, si, ma là ove scrive che l'« inge~no ha bisogno, renderlo privo deda sua principale for-1 . . ;;011 c-aslroni che un po' annusano, un po' c;ome l'amo·e, di corrispondenza, di simd . tt. . d1 -ea1i·zzaz1·one « ... Se la borghesia nesce ancora a pa llu . b . lii pal1·a d"1 un cl'ana un po' cal<lo d'1'ntor la I a iazione e • - - · . . . . spe zzicano, un po evono, ma poi - • · - . 'd tt . 1· . ·ooal' in I droneggwre le classi lauoralrzc1, se essC' nJ·scono col lasc1·are la lelteralu.ra ai lel- no - (e di libertà, ag,giungiamo noi -) : l COSI e i «socia_JSllll nazi . 1.>, 1 può ancura infli"«ere loro delle disfalle. teoria sono la negazione del Socialismo 56 • . . a· tera ti e col rivolgersi a negozi più con- esser ~empre sul piede di guerra rinfei·- . . . . l . . nti è sopra/ul/o pe1-che z/ proletariato e ,. clu~;,;v·1e a tralteru'menl1 p1·u·dis·opp'1·ttan- ra certe nature ma le più la intri.stire . in pratica s1 nso von~ 1~ mov_,m_e _ viso. _.. - l'eazionari ed ant1opera1; 1 «Soc1ahsm 1 li. S' ha voglia a far batta;gEe del li!>ro e Dieci co=i lode! Risapevancelo! di tendenza di sétta> ne sono la defor- La siluaziu,,e c,,.utaSz dopo la guerra, fiere d~i libro: si riuscirà (lestuale) a met il..a libertà! Ecco la grande madre della mazl ·one e p'rovocano l',.mpotenza e la /"ha trascinato ai/e ~-cissioni. Questo fra- t Il d I tt ' p .. 1 I .<fno a lere i ibri :.n tasca a a gente per e- e eraì,U.ra. , ap1111o sa e non o L 6 r , zionamerJo di forze z·iuoluzionarie è la I M stasi del movimento. crelo reale ma non a Iarli leg.!(ere ed am- per esperienza persona e. ancando causa prir.cipale delle disfalle del pro- Il li r· · L'unità, dunque, è la aspirazio!lei la mira.re: li avranno se.mpre, come educa1a- que a Lutto ero a e misce m ,reramen-t.e, méta di tutto il movimento so~1a1Jsta let;·:~;;/aiismo sa che non ha nu/la da mente si dice, in tasca,, il che vuol dicre nel dolore e nell'ignominia. classista. Unità che realizzi l'uni versa- temere fino a tanto che /'unità prc,letaria nel podice. Non è vero monsieu1· Pap ni? E di +.ronle a lui fil0$0io e pensatore l ita' dell'ideale socialista, e che perciò Fra noi fiorentini ci intenderemo alla ad.fermiamo che solo in un.a socie-là di I non sarà restaurata e che esso supererà stesso costituisca la base essenziale de· sv~lla. u~ual-i, e d, liberi, il'inlelliigen:z.a e la Jetla Sua \, ·,ttor,·a. Un,·tà che non soppi·i- le_ sue ons1. pe_r quar.lc, prol_on 1 de e ro-_ e d -Nella prima pa.i·Le ri!lelle.nte !'e-sa.me leraLura possono ,iorire e dare all'llalia · · t · de· metodi uzr.ose siano, Imo a quan o I auoraton ma la necessaria vane a 1 · . 1. al - 1 1 . del male così conclude lo scrittore: "Un I il posto che le compete, rivelare il gran-_ P d h I ' ·fo 1·ta· d. metodo s1 scag 1erar.no contro lrz auora on. d reten ere e e uni m I 1 • governo sag_gjo può far molto per la Jel-_ e pensatore e prosatore che da lunghi infranga l'unità organizzativa . della L'unità proletaria è la salvezza! leratura - cioè non occuparsene a!lalto. anni è atteso. « iNella slo..rn.a. 1-i è ved1J.la classe è altrettanto assurdo che li pre- (Dail'appello in favoie dell'un~tà La lette.ratura d'ordinazione no11 ha dato !a miseria cui la tirannia na.poleonica r:itendere che l'unità presupponga un me- lancialo dal Bureau dei Partiti mai che frut~i fi.n,ti e le Muse son ra.gaz- dusse lelel!.ere francesi, e la censura pmttodo solo. I diversi metodi rispondono Socialisti Rivoluzionari, nel giu- ze scontrose che non hanno l'abitudine l~ficia q~1ell-2 romane, per non dire deletile diverse f_asi _della lotta; ma la lo_ro gno 1926). dii seguire le e direttive del governo.,,_ l'Ail.J.Slria che al:me:no a Mila.no ru più efficace applicazione esige un esercito 1..."'==-"'--~""""="'"""-...,... _,,....,'""""'....,,,..=z=,.,..,.,_m:,....z-.ax-._,.,,...,.._,...,, Per noi la cosa non è nuova e ohe pro- cauta del Papato•». E con questo riconoforte e quindi unito. scimento stonic oh · ·en oLfe.rt dal JJ trionfo del socialismo sarà il trionfo prio o~~ dopo che il fa.scis.mo e in suo · o e ci Vl e o - Il nobile obbiettivo della classe ope- . 1 d 11 . . . nomk il cont.adU1·o d=. nred~..-.n.io, abbia !'a.fascista Ui<o OjetLi, ci ~o al. d d" · li del lavoro sul capila e, e a g1us!Jz1a v " -.-...- 1o raia in questo perio o I nso eva- _L. d 11 . 1 . 11.. dis·'--·tlo ~m· possi.bilita· di crLtica, di a.- l& speranza di un lontano domani. per men 'to dalla depressione del dopo- ~ullo &irutlamenlo, e a veno su ipo-- '""-' -o la i'L t· d . 1· oh . ·1 . crisia, <iella ipace sulla guerra, dell'amo· xione, soffocan,do ogn.i. pensiero ~o, o. wer a ea popo 1 e e J. pane sip1guerra, è la ric?stitu_z!one dell'Interna- re sulla discordia ~ni Libertà ah~ è il presupposto lo~oo ritu-ale di tutta l'umanità so.ife:rente. zionale proletaria unificata c~e- a~colga C L . per lo sv'.luppo di una sana 1.etter~tu:ra, E~I. nel suo seno i lavoratori socia!Jst1, sen- ostantino arrar,. ·

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