Pteti e frati : che bel connubio ! Benito l ., liberatore .,· d l. papa rono in Italia nubili sacercloli di Cri_ Che clisilru: ione per questa pove_ f'io che presero la loro missione c/1 n, !JC'lli" che si e osiinala a cl)n/ 011_ apo.• to,ì d'amore .,11[serio e per essa dcre e, i.i;;/Hin<•.,i1110ron clericalismo! seppero afl'ronlarc la morie come Ma .,e il Valicano esce cla/ suo ri_ don i'rlinzoni o l'esilio come clon se, bo 1Jer conclllliere 1111 concordalo Slurzo o il confine come tanti n/iri. con lei' delinquenza fascista .. ,ign,fica A<s1erebbe ricordare le parole QJ1,, <hc i.· mos.so eia lllll' grnncle rngwne. ri uescovo di Pisa. Jllaf(ì, lelegrafò a Di/alti. , lenrp; son mula/i e le ra_ ,1/11ssolini dopo la clislru;-ione ciel/e y:on, che s11ssi.<Le1)(1110 ncì 1870 rm_ ,,ocielà calloliche per dedurre ch.< rii,' La siampa rcll:io1w1 i<1 1li {11llo il u111u 11uol raccogliere. 111 pupo 11011 mondo s'è falla u11 obbl:90 di darr reslaua che gli illulili isterismi dello ul conce, clalo .' lipulalo Ira il fasci regina di Spagna ... E giuoc1ì cli a~tu. -.n,o e il Vrtlicww. 1111 curallere d'im zia felina; invano io Slalo italiano J,ori"n:a montltalc. Sessun/'onn; {<l. gli proponeva un concordalo: /a ri. q11ando ll' 11uppc del generale La_ :,pc,,/a. caparbia, e le11ace, era sem. marmuro enlrarr.110 u llomu p<>r lo pre quella: • Non possurnus ! . /,:·ecc a di Portu Piu ,, v, lrnscinrffn T!, ci a11c>va i, suo lornaronlo: rli no clielrq ii rilullanle Vi/Iorio Emr1_ {ro11le al mondo calto/ico. il 11icano nue.e 1I che. pavido e iremanle. non di Cristo era stato caccialo dal sue., J>?lenclo frenure gli evenli, si lasciava r<gno dopo dodici secol; di possn'>o, i•;nwrchiare (/(Il/o polilica r!r/ rnnle un fìOP'. rno .-c11«I Dio ù11&ecl10Po <:,umi/o di Cuuc11r. -'e:i.winl"anni fu. nella capila/e cl<'! colfolicismo; lc, cl,c~. I }.wdri rli queyli i_wl?rel_li ~h(!, Si.<ilo il_ali~no _('ra 1111_ us_urpalorc col < flfl' .· 1./dono nelle ree/a:: 0111 cle1 qIor_ quale. 1/ v1cano di D1u rn terra se/e_ 110/i se~1Ce11li li~er~_li. s<·ri11eÌ>ann gnauu Ira/lare. :fon /)ossumus ! . l1tl/o I cppo<;/o <11< .o ch(' .-.rri11()no li Valìcano si rlwn eva ecl ;/ pllpa non tu/lo il clero la pensa come ,I Il concorclalu. apparenlemenlC'. e /J(IJJ<t. (;.ualc tallo ko p·ango e qua- 1111 ullo di for::a cla__parle di ambi 1 k- iLaliano arrossiYco - /rlf'grafo_ cc.niroenti. Cosi lo 11ed<' lui/a la Pc, quel/"one.)lo saCeJdole. om/Ht 1ea:'011aria es/era (degli i.<le_ Ma oli alti prelati. i vescovi della rism I ;diofi ai quali .\i abbandona lo (.hiesa, i cardinali e lullu quello 9<'- ,lamJJO {astista no11 ç'e da farne C'a. nia eh.e noi siam us; chiamare' o/fai ,o),,. ul primo momento. sembra che clero perchè fu loro missione e quel. ul;bio ragione. Ma esanrinanllo un ,u cli 11nbrogliore il mondo tradendo 1,r:' <la u1cino il ... fcncmeno. non sI Cristo. non la penrnrono cer/v comc '<11<lo molto ad accorgersi che quella f pOV<'l"I preli di campagna eh<' ave. e he ::embru for::o non i-. al conlrc11·11no 019ani:;;(lif) i contadini appli_ 1ir;_ che debole::.::.u. cr,nck una •pecie <ii socialismo cri_ li Valicano ca1Jisce beni-•simo e/re .\ < ne non ,mmu11e dello lolla <11 ,L: fronte alla cultura che s'avanza ria::. e <,#clw cweva seruilo u strappa_ :,pie/o/o e s<'nza posa~ il suo dogma 1 e le ma.~\e agnco/,, 11ll'i11gorcli9ia o,,.~;t;ue (ìnirà per cadere. In lult; 1 c/P1 prop, if'tari dando /ero ww uiw pae.•: del mendo. la Chiesu va per. meno bestiale cli quella che avevano r/endo l<'l'reno_ :Velia solo Austria sI ' 1 f1Yi i l?r figi{ degeneri. quantunque 11e.csIwo gli impedisse di I.a Rw?l11zw11e_borghese nnn po uscire. si dichiarava prigioniero_ La /cv,'. cons demrc ,1 papolo che comP- leggenda dei' • poYcro prigioniero 1111 mrle1. ('11/e r,mu.\119/10 del mrdior_ doveva servire per inebc1ire le mas_ PO r/rc er11 11ccessorio {O:,'c gel/alo se calloliche inlrrnll::ionali <' pro_ Prl moncle::ofo della sloria_ rn110i.•rn' uno crociala JH:r la libera_ L'Euro1m, perc_ossa elci [r<'mi/ 1 ri_ zio1111. Lu crociala non 11enne mli uolu::iGnari uel 18lt8. anche .'e la ri ve1111cl'obolo ... E questo coslilui una t>nlu: onP e;·a .,fola baltuln, non Inl re11d1ia cosi ablionclante da pfrnH'i_ leravo più ussolul,smi C' ionio meno !r>1 e rtl papa di nwnlcnere i11iti i /w;. (Jlleili <lo9nwtici del papru·e. Scon. ·.i re~1ali che aveva ovulo nel passulo. fillr, a Serlan, .\lapole.one il Piccolo. Dal cunlo suo lo Staio 1/aliano, fe_ l'<'J'O ciuriawno. sulle orme ciel qua. del,, al concordatn da r·.~.rn propnslo 1<' .<a:t'im/;anchegfu r otluale cw f' r.mas;o .,en::a risposla, paycwu an_ uentur~ero pr1.;uappie.\e, ltl nvolu 11iwlmenie 11n mi/1911c e .2.i0.000 lire :ione italiana capi che il mnmento in oro per i pala::,zi e gli 11f(ìci pon_ <!"agire era /Jenulo: le ll"ll}JJ)r' francr>. ii(ì<-i dei qunli ave/Ja preso possesw •;i no11 sarebbero più venut<' ud an. (l1a, quuli il C1t1rinale. doli<"! risicdr. n =eni(II'(' lo Repubblica rnmanu e r1. il re). metter,~ sul trono Pio IX: Frnnce_ Questa somma {11 punlualnwnte scn Giuseppe. a sIw uoiia capiva eh< deposilaia ogni anno a une, Banca et-i le<le:chi rhe enlro_il suo Stato ingle:e. Ma il papa. non per tanto, yri<iuvano .Jo~ ,·on Rom•. un'im. ;acevu proclamare da lulli i pulpiti presa mii/ar(' ,, favo re del papa sa <lei/e chiese ca~wliche del mondo, l~ rel>be riuscila difficile e preferiva .<tua ;nwslen_1b11e po11crt<i ed a_sseri. lo.,ciw·,, che f1li eventi .-i compissero. va che persm? _l'acqqua che sI con. Roma diventava capitale d'Italia. .mmaua al Qumnale doveva pagarla Unica a protestare cru F./lsabctta Lt.,. tli Spagna ,c.'/ie. fra un'avventura cli La cnmmedia N'tl mo/lo redditi. alcova e l'altro, era r:nscila a farsi ut1... tlvnare ·eia! papa la rosl-t della vir. lit ·,. for.<e perchè aveva avuta la < Pirlù • di fare i11fìnitamt!J1lc becco il suo real consorte. Cosiei voleva lxmdirc ia crociata contro l'Italia pe1 liberare il ,,apa e ridargli il potere lemporale. Ma Goffredo Buglione e. ,o malo da secoli ,i lo crociata la fac.evain tuHi i paesi la stampa libe. raie appoggiando incondizionatamen ie /'lialia nel silo diritto. Ne/ corso dei .sessant'anni che sii. guiro110 alla presa di Roma, lo Stato italiano leniò più vo/le cl; risolvern Il/ queslione romana e vi furono der governi alireltanlo vii, come quello tli Mus.,o/ini che o/Ter.~ern al papa su per giù quello che oggi lo slest•o Mus. solini gl; ha ceduto. Ma il papa tcnnr duro nel suo • Non possumus ! ... l'rrchè? Pe1 e hè lo Stato italiano rhe gti offriva la sol1donf' era uno Slr1/o e, base e ad elichella li-beralr- ( unchr se in rea/là arc1rea::io11ario) e CJ" mli as~·oluwmenle contrario aI 11rincipl informativi del Vaticrmo. 0111/0 pr 111a < he le orguni::::o::ioni l'bbero l'anno scorso 'o/Cre qu-allro. · r,r~·C's.<:ero. tenlomila uscili dalla religione: in PN t'allo clero qu<>s/Pste.~se or9•1 Ceco.slovacchia il numero e triplica_ 111:za:ion: clericali et 0110 ... perico_ /o, e in Germanio le cifre degli LUCil1 11 -~e. Es'<' rappre.~e11t(luu110 prop, io ,10/lu t;hie.,o cullolica si ~eynano u ,f ronlmrio di quella l"(t.\se911a::,ione m:lioni. <.ri,,iionr, .rhe serve cosi bene ai lupi Cosa induce lulla queslu ge11te u per man9iar."i gli ognelli e forma la 11 <:< 11· <i11//oCh;C'.,o e chiaro: l'uomo l,ase ,' piriluale sulla quale posa Iuli a l'/1e so(Tr<', che In.vara. c/1p ... 1 /lede la poienza ciel c/ericabmo_ Cl erica_ • i 11111 ai o e mi, e, ab ·1e. i 11 l1wyo rii /i.<:mo. è inteso, che vuol significare' trovare un appoggio, un aiuto mora. par/1/r, polillco .. çr9ani:::u::,1011e del_ lf' nella Chies orisliana trova un Oie classi abbienti, non religione. La · loco/o. uale a e/ire la lroua sempre religione è una cosa del tu/lo diiML (chi ernia <oniro dr lm e in difesa dei sa e perfelln.mente opposta ciel c/e_ <;11Csi frullalori. , !C'ali.-mo. Questi, quando può, si va_ La guerra ha assestato puri· un le lf('/1<, religione per i .,uoi infami fìPT'ù rolpo allo U1ie, a cri.\liana. Que' sccpi. mn. in rea/ià <' irreligioso ed 111·eri che benedirvno le armi 0111ici. riteo. c/(' in nome di un Dio d'amore e a, I.e: 1.é,roh• chC' pronunc:ò il corcli_ bontà. fecero p:ù male alla 01ie:-a nale Merry del Val .sulla iomba di S. r/re nvn fllllf' le operf' anlicl<'ricati FrcmC('sco d'Assi.\i. quando con la messe iw-.ieme, da 1uelle di Voltaire ~tw /11rpe bocca profanò ccl insultò li q11e//(' di Emilio Zola. lAt guerra i- ,/ san/o lodando la delinquenza fa- stessa creri nuovi bisogni sociali: il ,\c:sta, erano l'e~pressionc esalta e <,iuor::·o d·v<>nne 11na necessità irre_ precisa del pensiero dell'alto clero d11/lil1 I<': mo la Chie. a /enne duro al e ciel Valirano. •.1111 cloç,ma e .,; N'hierò coniro le mi. Le crganiz::a::,ioni popolari tlistrul_ <:erie rhe iormentano /'uomo. l<>?Don Mi11::on; assassinuco? Proibì_ Cc.'ì, quando l'individuo può. s, 11 i g,ornaìi clençali e proibito ai ,H' infischia della religione e finisce contadini rii organizzarsi? ilfo quest.o per 11011pensar11i p:ù: ma quando (!,·o ,i 809110 del Voticano! PuTiChè questo religione gli e cl'inciampo. s<: non si orga:-1izzino gli altri purchè nc ,i/Jerrr 11scendo ,lcrlla Chiesa. Co_ lr a[,pirazwni cli gi11slizio l' libertà 'i. fra gli elementi divenuti passivi delle masse &ian& ,,chiw:ciaie in 9er_ (e f'/,e al momento oj'por/11110 cliue11me, pure/tè si lenti con la vio/en::,a _lano nemici al/ivi) e quegli che, sto_ di ricacciare di alcuni secoli indietro macali. escono da una religione che l'ailuale società, si pote11a bene as_ non è più quella cl; Cri&io, ma sern<' sus~·mc,re un paio <I; preli che erano agli int<>ressi bottegai tli una vasta .<;/oli co~i allocchi da prender sul se os.~ocia:ionr> rl' i11di11idui. la Chiesa 1 ;o la rcden::ione cristiano e/elle mas ua perdendo .sempre più pecorelle. S<' !... L'obolo per il povero prigion.iero La Chiesa vedeva nel f asc-ismo 111, e. ;,ensibilmenle <;Cemalo: le religioni alleato_ Tanto peggio per i pripolart ri/01 mote ne, paesi bollici fanno una ,;e non 1'0L1r>11ancoapilo!... ronccrren:a 1rresi.•·tibile: la scienza **: r> la lernila ailacca11 eia lutle le parii; Vittorio Emanuele 11. a/l'ctperluro del,a Camera di R.oma poteva ini. :iaT'e il s110 discors" con le parolr: ,, L'aimo ehe Yolge al mo lern1ine hn reso allonilo il mondo per la 't-;randezza degli 1.:,·c11li -clic 11iu11 giudi?.io umano potevn prevedere. Il 11oslro dirillo su Homa noi l'abb ·amo se-mpre altamente proclamalo e· nel proclamare i nuzionali comi7.i. noi adempiamo :ti eompito lasc,into. e-i in retaggio dai no:-lri [}adri · ... Con un tale Stato, il Vaticano non <•l>rebbe mai e pct mai traltalo. /.,'C'- :·ler,ore di liberalismo e la pallina ,t· democra1ica cli cui la Co.\liluzio11e itul,ana si era servila per mosche_ n11·.si par con.ser11anclo iullo il sue/i /1 fasc;.-.,mo <la parie sue, capi11a ri 11me rea::,ionario che doveva po, che. c()me gouerno lirannico e rea inelutlabi1menie sboccare nl.'i fasci. ::011ario, aveua bi&o9110 dei preti o nnc, erano l'nnico o~tacolo che et. ~opratl11tw del Vni1cc1110. E fece 1111 ves.,c impedito al Vaticano di mu lo qnello che potè per ingrazian i la iure il :<mo ineso,-abile ~on ,>ossu. Santa Sede. Il Cristo nelle sc11ole. lo yli slessi partili clericali. per vivere, devono mellers; ( come quello di Baviera) s11/ terreno ciel/a 10//a di clas_ I, re memiva_ 1 suo; poclri, conw i11i sl1•.s'o, per- bi9oltismo e per 11i_ 1,liacchena. ncn <tVevano ma1 osai.o (ìf!fJerc rocchio w Roma; l'esecralo r.oriynnno. quell'ignobile figura di _1,eswla eh<' popolò il .' uo regno dt forche. q11<'1Curio Alberto che scap_ pò in <'$ilio per non pc:gcm-,1 (io dei suoi infami delilii. non aur,•hlic mar cc,ncesso. anche se ne ave.\.\e av11lr1 la possibilità. che I<' .me lru[11w mar. ciastiero su Roma. E come Carlo Albert(), cMi /11 Car lo Felice r>cosi /ulli i Carignano_Su 11oia: superstizio.,i. pultanieri. bigot t; e traditori della fede giurata. Tut. ti. compreso quel Vittorio Emanuele TI che fu trascinalo a Romu per f or :a, e che ·poi. una volta yiunlo. con lo sfronlalo ye.\11i/ismo che è la ca. rnderisrica principalp, dt'l/11 sua :·r/riatta di predoni. diceva cli aver rtd<'mpilo al votn dei •:rioi podri. • • * Du parie sua. lo scaltro .lluslw (Pio IX) pensava di trar il pro(ìllo migliore daUa siluazionc che si era Penula creando. lJi riconquistare il potere temporale, cioè di riconqui _ stare quegli 11.000 chilometri qua drati di territorio che, con Roma in. ~!usa, gl; erano stati lolfi. 110n c'ern (Jiù speranza. _ Il suo regno 5-i eru venuto sminuz. :ando pezzo per pezzo: le Marche e le Romagne, _qià nella guerra tra l'Austria e il Piemonte. si erano u. nife a quesl'ulllmo. strappando cosi /Il/O Staio ponli(ìcio una superficie di /i.0.000 chilometri quadrati 1>opola. ii eia tre milioni e mezzo di abitantr Di riconquislau il perduto. non c'era quindi pir'1 speranza di sorta. Vi .'oreb/Je sLala se rn/ trono cli un rtT<mde Stato Europeo vi f asse stato un nllro ciarlatano dello slampo di Napoleone il.picco/o che. auen<io as. ,olutc, hi.<;ugr10della r;hiesa per esse, da es.sa sorretto in tulle le malefallc contro il popolo. f os. e nrcor.iw _ in niuto del papa. .lfa gli avventurieri dei/a polili~a non solo non hanno durata se ne. scono ad afferrare il potere, ma la. sciano dietro di /oro una infame e. redità di atfriti e cli miserie che nes. mus ! rel1g one materia .scoiasl ica obbliga Per il popolo ilaliano (la borghe. !e .-,a e uia cli .ce9uito fino ui più bie : ia libe1 aie compresa) la queslione. < r,. 11c/1colo.e sup<'I'SL1::.ioso . bigotti romana era eia wi pezzo risolta. D, :·mo. li Val,ca~o capi - ~ ci voleva iullo. se ncn cli clirilio. Ma uno .staio ,anl_o?_-: c~e se aveva p~1dr'o le ?r· d1 cose che dura sessant'anni, diven. gamzzcmon1 aveva ac_qm.s_tao de:l al. tc, d, per sè stesso dirilto in f or::o tro che ~aleva be~ pm di quelle .... delle leggi cli qualunque Staio ciuile Non 111_{11_gagl1ardello lord? . d1 Tonto più se si comiclera che il sangue cnstwnc, che un pr:etaccw 11:ipupa aveva sempre goduto della sua {am~ non ave~\Se alzalo I aspersono assoluta e sovrana indipendenza per irrorarlo con _alcune go~ce ~•ac. manienenclo diplomatici che gocle_ q~a s9~la: non 1:r_ fu or9a11Iz::azIonc vano l'c:tlralerriloriaiitci e potevano c/1 Bat11ln do11e s wseg0a - fucile trntiare clirettamente con altri Sla/1 Ci/la mano! - ad uccidere, che UJl anche. nel period-o in cui /'llalia ero pre.taccio scellera_lo non fossr,, I~, a :n guerra con quesli Stati. sosle_nere che_ c:0s1 uuole quel lnslo La questione ,·omana eru quindi che ~ _morfo 111 croce perdonando al iull'ailro che 11rgente e dal 1870 acl ncm,c,. _ _ oggi si può dire che 11011 {11 mai aL Questo nlorno ciel mccl1oevo liovc nÌale_ Al papa, come dello sopra, ii preie c'era da per tulio. valeva be_ scmiva magni(ìcamenle per far au_ ne le organizzazioni di classe {oncia_ men/are l'entrale della sua _bollega e l<' dai poveri preti di campagna! per accreditare ira i fede/i la wa po- Ciò ,<ignif!.cava il ritorno della c11~- litica passiva di fronte ai potenti _so_ c.ag~w p_er 1~ grosso cf~ro. uoleva d_,_- s/enenrio che il vica1•io di Cn~lo r<' ta diffusione cieli ignoranza pm nulla poteva da quando gli era si alo e, Msa r> ccn e.~.sail dominio degli tolto il suo regno in t0 rra. scaltri imbroglioni rnlle masse a(Tcc Per que.ste ragioni _ cli bolte90 _ la 11:0 1<'. . _ _ . • . diplomazia papalina non trattò mai In P?l1t1ca eslern il Vaticano sI '?": la soluzione cleila questione romana :I(' subilo e/alla pa!·I~ cl; J!1u solw1. e tenne d11ro nel .mo Non poss11mus·l /(oroscez. prete e> mrmslro 1ugoslavo, .. * .. E venne il fascismo. Non abbiso_ gnò un soverchio sforzo d'acum_e per capire subito, fino da/ suo pri - mo apparire che esso era un movi _ mento al quae dovevano convergere tulle le aspirazioni e lulli ~ crimini della reazione. Il clericalismo compreso. Soltanto coloro che confonclonu cristianesimo con clericalismo pote_ ,·ono I ngannarsi. Coloro pero ohe ccnoscono la storia della Sonia Chie_ ta cristiana, che . anno qual'è la sua mé/a e a co.<a essa tende, 110n si la. 8Ciarono ingannare un sol momento e previdero che preti e camicie nere avrebbero (ìnito per andar per{ eltamenf e d'occordo. Cerlo non lutti 1 preli so110 co. i catli11i cr:stiani come ti Vrriico110 esige e comanda; ui fu_ anelò a prendere ;strnzioni sul modo di trattar lo politica dal vescovo dì Lubiana che ricevevo gli ordini <la Homa. E clfl per lullo doue un prele fu o/ polere 9/i ordini cli favorire il icucismo vennero dal Vo/ir·ano. - Così i due poteri tenebrosi eruno dct 1111 pe::zo al/C'ali ed mnici_ *** Ma il Valicano ha sempre' ov1Llo dellf' volpi m01to scaltre fr 0 i suoi diplomalici e que~ le {ecero sempre 11napolitica lungimirante e quasi Ira_ \Ctiron/e le casere/le del momento. Così il Valicano uf ficiaùnente non voile mai .c.ompromellersi col fasci1,mo Ma era una romm<>rlia. Dovrà convincersene ora anche l'amico e fiero anti{ascista doti. Donati e con lui anche i suoi arnie; politici che tond1u1do110 l'rsilio. eca Gino anco Tulio ~i sfascia. crolla. rovina! ... Si o{Tre un puntello: il fascismo. li \"11/ic:rir10 gella 9l1 11/timi scrupoli e ,e Ll,limr; (ìnz.ioni e si an·erru ad esso. Orma; .non e più il go11er110dal/'eli. r·helta e la pallina demo_liberaie; e il governo della f or::a bnrla. della 11/olenza, conlro il diritio; è il go_ ucrno che riprisUnn. la pena di mor. ir> ecl esige che /11/ti pensino come eg;i vuole ed egli sles. o pem 11 come /11,ole il papa! Cn (ìlosolo <lei clericaiismo. il con. l<' de Moitre. srrille che il boiu e 11 J1apa sonu qli 1,11goli della pictre1 sul. la quale l;a:,a la nostro società. Orbò. ne se a Roma c·e il boiu, è logico che il papa faccia comunella con lui. C'è chi ,çi meraviglia'! Il papa ha clirilto di p1•11Mrt: e en,_ dere che quell'assassino che dislrus. se le organizzazioni operaie, so /J presse la stampa (lenendo.~; la sua) e conseg11a al tribunale spec:a/e chi non la pensa come egl; vuole. potrà ben aiutarlo al momento oppor/uno ad innalzare un rogo (sia pure in fumalo moderno) per yli i-retici che oson 0 pe11.~ario i11 modo diverso di quei/u r he I preli prC'lenllono_ I, fasc,:mo. du pa.·le .c,11cs1t.ale C<'I. ti che lo .~er1Jirà a puntino. •*• Co~a ci guaclugnano ; due contro_ r-nli è fac:lm,,nte df'llo: la Chie. a p.o. ,'rà incretinirl' impunemenle tutta l' llalia e sosl i luirsi in varie f r1cce11 _ de olio Slwo. sopralul/0 nel bolle.~1mo (dal quale ne wno potrà .~attrar_ si) e nel molrimonio (dal quale n<>s- .,uno poirà liberarsi). La Chiesa a_ vrà quindi in Italia lutti quegli ap. poggi morali e moleriuli dei quaìi ha goduto in altri paesi, lra i quali, p1•.r1_ cipalmenle la Spagna. do11e i yesuiti sono proprietari di tulle le fubbricl1e cli tabacchi e di tu/li i pubblic; bor_ delli. Il fascismo guaclagnerù in cre<11tu all'estero. Il protettorato dei callo/i_ e,i in Orierne che f 111ora era esercita_ to dalla Francia . .corà asegnalo al fa_ scismo. Se s; considero che da questo prùlC'liorcL/0 deriPa una grandr. in{luen_ :o poli/1rn 1n lt1llo /' Orie11lr,. ne de_ riuu eh,, la Francia Jw subilo 1111gra_ ve .\cocco_ Può r!C'r vc1n• però on< he q11r~w.- rhe lo Frrmc,u f i11aìme11le copiscu com'è p<'ricoloso p1.•r la CL 11iltà e a lei stessa il /ateismo<' :,i de_ cida a l;qwclarlo con quel rnlrìo che e.,so da /1111gotempo chierl<'. L!1 Fran uo dc ur<i ondw persuade, si che più 1ilu, ila e peggio e. Dij'alLi. preti. fra_ i. mc;flac he ,, /11i1a IH mat,19e11ia che 0//<'11<ie C11sio, tlo/ yio1 no t11 1·ui il concorrlaw /11 firlllalo. o.w,,111era11110 r1!l'r1ssas.\no. al truce dislrullore del. lu liLerià ilu/1(1)!11proclwnunclolo d'u. fini pery(lmo lihe: alo1 e del paJ,a che nùn fu chP priyioniero tI 0/011lrlf"iO. ()ues/ I 11aniu99i dei dlii' c0n!rn_ cn-i .lfo i/ popolo ilaliu110 che /Jecle in_ {rnmo co,'Ì fin l'ultimo resid11n clelie ronqui~le dr/ Ri~r;rgimenlo. come soJ,porlcrà il <011,0? (."onw ha sop_ f'Crimo fu/li yli a,lr1:_ ruruC/n<lo ras_ .,eç11wlo io groppr: pC'r 1111')r,lere la 1,<-l11c•rer1/ .-1wlo. Il [osc.·.~1110c-rl'dc cli '"'<'T' lroualo pr•i 1·ulic uno 1111<tj)J,O!Jffo. E va [;C'nc. .l/11 che /'hr, ce1two 1w1t·Ju~ \i SC'nlc de/Jo/e, per chi_, il /crr,,nu yli 11r,ci,lo ''.()lj(J I piedi. e lllll'Ot più /1('/"()_ Di{ ul ii es.'o ha pro1h1lo utla .,ua stampo rl· parlarne e menlr,, tulio il mondo ~ttpePa che /usc:smo e Valica110 {or. nicr111ano nsf 1- 0 m,'. 111 ltalifL 110n sl w·ppr neni<' f ni r1 che il colpo. cioa 1·111/i111'p1edala al Risorgimento. non •·rct 1111{,1/10 r-ompiulo. Allora appe. na 1/SC ·ronc i bcliei Lini rascist i C0/1 !<> !odi ai ciarlatano che per l'occa. çionC' ,; divem:lo :t più grande- uoma 1,cr uco della .-·ua epoca. mentre in , ral11i è il pilJ gnmde f arubnllo cll ,,,liC' le l'J}OChc. L,· 1,ro1l,bo1w. ;I mislert, in cui il ·/,i,:1•1hieron<' t,n w,110//0 il grande r•1•e11/o e' IH proua /At,n1<tle ed incon_ 111/r;/,·1:•clellu .ma paura. /ndi i c:on/raenli son mos.)1, per di oer· e uiP. dutlo s1<,ssr1ragione: debo l<>:::u r Ire 11110d/ ir paura Ed è 11n grun con/ orlo pP-r noi sou. persi11i ('he il prolelarialo, nonoslan, te le .,w· 1n1wmerc111Jl1tli.•faile. è an coi a tanto forte da 1nc11lere paura 110/l si dir!' a 11110 bo/In <li sapone co. mr il ;/1.' e ismo. ma a uno seco/r1rc forle::::r, com,, ;l ì'alirano! 1 I quale però ha sbaglia io i suot conii in quesla faccene/a. Se prima le ,_•er·or,,1/e.•i allornona11ano daila chic_ su sle,macale per la sua politica rea_ :ionari11. o_q_qci he vedono il vicario ,/i r:n.- /o <t braccello con unu lianda c/'assu.-;.~ini. non vorran più .wperne rii opf)(Jrlenere a una si/falla ... re/i_ yione. F. la re.,,t finale ilei conti sar<i d:.- asi resa_ li tempo è us'oi p·t't galantuomo ciel papa. UMI:Jl:RTO l.:."RRANTE. Un' l1tarro1azion1 llaCameBraelga sulleespulsiondi egli antifascisti Bruxelles, febbraio. - L'interrogazio- chè abl-.ia l'imperlinenza .di pretendere no Yacque:rnar.ie, in merito alJe espulS'lo- di dii:venire vo9tru c:oLlabora.tore! Voglio ni di .a11Jhf.ascislijlaliani, è ~tata ctiscus- semplicemente cogliere un'o=ione che sa martedì 12 lebbraio. L'interrogaule mi si pre.;enLa per esp.rimene la mia proha espos~o la situazione in cui vengonv fonda simpalria pe-.r questa nazione .itaa trovarsi .glii emigrati pol,tici ila1i.ani. liana che voi ed 1i vostri c1.1nici ra,pprehiv1 di pa..sapo.rlo, que3ti vengono e- ,enLa1e cosi degna.meni~. spulsi, p,arlicolarmenle se risultano e- A-vele riiunilo in.tomo a voi degli ilaspli1si da alllri paesi. vita il caso di 8 li3ni :i,ppartenenLi alle diverse' tendenze operai, obbligati a pari-ire unicamente polibiohe. pna umli on uno steS50 ideale: pe~ohè ,già eSiJ>ulsida un"allro paese; ac- la libertà il.aJ!ia.na.Voi lotta.te perchè sia ceima pure al Jatto che vi sono degli o, rislialbil~t.a net.la su.:i -digni1'. e nella sua penai ila'Liani che lavorano :i salari in• ind~pendenz-"l questa pa,lr~a che i vost11 femori e se rec1arnaino, sono minacciali padf'i ruvevano strappalo ad una oppresdal con6olalo del ritiro del passaporto sione se.col.are, fir·a le acclamazioni dt (crune si è ven,licato a Vilvorde - n. d. tutta r Ei:ropa demo~.alic:1 e libera.le r:orr.). P,rovo qua.lohe pena a pensare che oggi LI imi11c:slrodella Giustizia, Jons.on, di- in quesla stessa Europa, ,!'i trovano de, cbar.a che il r•ìli-ro del pa.ssaporlo non 4li uomin.i - che si preleodonl) intellet• comporla l'espulsione. ".'l'on gh risulta Luali - e che ap:>rovano· ch·e b lihert4 che fatti ,simii.li si siano ver.f1cali; 1.11o- perisca sulla vecohia t.e:·ra romana, purgni caso, gli opera.i italiani anche se pri- chè i t~eni arriv,ino m ora.rio! ~,j di passa.porto, r.iceve1anno il permes· ,Ma non bisoJ!nerebbe che voi crede• so di soggiorno. ste dle a forza di leggere .su certa slam ,H compagno Fich2r in nier,i!o agLi ope- pa le manifostazioni di que3ta bruladit.à rai stni-nieri non ~ p.arl,gianu del prole- di spirito, queste 110n ruvessero a sollezion.ismo, ma crede nece,s>ario regolare vare lp-iù la nostra prolesla. Sare, pairti• l'entrati.:... della mano d'opera s,ran,iera, co.la.rmenle de-solato se voi arriivaJSte a come del re3lo è slalo approv.alo dal pensare .che qmsto non si maniJ.estasse ConigJ"esso .in.ternazionaile socialista. Si hella wa._e-gicrp3 rte dei miei concitta<lidNw-._gòsottolineaindo la situazione diJ. ni. ,Noi sia.mo numerosi, a•I contrario, ché ficile ~egli ila.li~ni pri:,i di documenti ed seguiamo i voslTi ~forzi cou la più arespwls1 da altri pae;.1, non res.tandoglJ J dent.e sim.paotia. !Noi vi siamo riconoscenaltr" risor,s;, eh~ rientrare ,n Italia (è ti d'ave-r scelto il Be11io oer fan-i usaiproip11ioque:tlo che il fa-cismo vorrebbe n ,I .vosho .~ornale. · ottenere - n. d. c.). Fa appello al senti- Noi ,eniliarno ohe questa climostralliomenl0 d'uman-ità dei me:nbn del gover- ne di oonfidenza nel nosliro spirito di no. Senza dubbio non 1::sogna che gli liberlà ci crea dei doveri e. che noi str.anieni ~i immis:.-1-iinoin questioni inler- dobbiamo vi,~'•lare perohè vo.i siate tratne del paese ma è naturale che cerchi- \ali da ospiti e ri.spellali. Sairebbe rve'!'ano qui le persone :che condividono le lo- m.:nh, i:>audiito c-he pretendessero inter• ro con,cezioni poHtiche o reiligiose. di1,vi di trattare liberamente dei ivoslri 1 1 cattolici cercano d1 freq1Jenlare i affari italiani, sarebbe a dire. dei vostri caltd1ici be'tg.i, ed è naLu,rale ohe i socia• propri affari, quando questo voi lo fate listi e •comu~isti cero1iino I loro com_?a- ;:,on un:i a,ltezz.a di visla, con una modegni indigeni. AIS-sistere ad un comizio ra7ione d'e•oressione che merita il rispelnon ,è lllil cri<mine. lo uniiversale. II cattolici italiani d3 noi va•nno alla Se q,uaLdhe circostanza ha potuto far- messa per ... ascoll:l.re ~pesse volte del vi credere ohe il IBelgio a,giisce a vostro sermon.i p01litnci. R,icorda i pr,incipali ilar11!,uardo con ind1 iscrezione, b:isod.na che li-ani qui emi'1r.aLi: li conie Sforza, La. s bridla. Mù(!!l,ioli.B,ar.rò e il Eberale Za- ci scusale; i·l ,si-gnor P-assele1 vi a.v,rà • dato \'altrp giorno . .rn que,;to so=etto il nell-i, nonidliè il oaltolico pn,{. Ferrari e " 6 · lt · e·•- -1 d" . suo avv.irn autorevole. Permeltelemi 0ig- numero.s1 a n. 11<1 u ca,s(, ,1 un g10r- . d' . , . . . 1 L-''g ih _,._. d 1 . 1 . d" <51 1 es.pnmere un opm~one che ho t,utt1 na• e """-'l a o e 1.1no1ee",a espu s1one 1 . . . . . . t· l . . t· 1 ,mot,~v1dJ credere ,sia comune a lutti 1 ques 1 «es rem~ ~~- I •• •• 1· · · I · h l · IN Il di,s . dh h m1e1 am.·,01po 1l1.c1. o vorrei c e a mia _ie a · 0~_ion~ e .a occupato lut: lettera contribuisse a pers:uade1wci che, to al pomen~ao, ;,nlenvengono parecchi • 1 .,. · t · lit" I' · · d . d" • 1n (J,•,1 1 nos n par 1. 1 opinione geneep.uLali I Lu~bi1 ,pairl,iiti. Il Minislro ri- I 1 , d , Il · t Il d . . ra e resa 1pro1o•n amen,e a .acca a ,:i e spon e a h.rlli d1certdo •che s1 espelle me- 1 ~ d" 1··'--1 - 1·1 · .,,. I B 1 ,.. -L I no5 re !.'ra,n 1 1oer a cos 1 1:z1on<llla e no ne e~10 ,une altrove (risa) e cita ·d I d li ·1 R' d . 1 c-om.preo e a Qua punto que..,le sarebbe-- e e c1 re. 1 1cor a pure I recente c-:i.so , __._ Ga.'l_;>erini. e dà le solite assicuraz:oni,. rdo c~promesse _s~ ~et.tess1mo cne I d I I . • 1. l' L • a noi una autonta slr.a.n1er-aiprelendesepu a I l.0::1a 1s I i,anno npelula- oh . • • · l d . h" 1 h 1 . h . se e \fosse da noi ~~plicato a1 nostri 111e.n e 1c 1ara o c e vo6 -10no e e sia . . . . . . 11 t ·1 d" •u d' .1 " h 1 . 051p.1.h un reig11med1 :ce.nsur.a e d,1 reslr,i-- r_,spe. 1 _0 _1 . ar'. 0 asi O e c e g I an- "l:ione iba,ssaanente ">oliuesco. hlasc1sli 1ta,liam non deivono essere e- C d . n • re eterni vostr" deivolissimo Spu•~SI . NU'cn. Yaoquem.a.lle che aveva fialto capi.re esistessero degli accordi segreti Ira il governo ilali.3Jlo e quello belta, il rninislro non ha ri,sposl.o. Co.me conse~uena::i. dei dihallilo svo-1to~i alla Came~a. parecchie delle espul· sioni ohe erano in co:so, sono slale sospese. Speriamo che lo siano deLinitiva mente. IE' doveroso· riconoscerlo: i compa,gn, del BeLgio, anche in questa occasion'C. co.me in molte altre, oi ,hanno d.ato ,un~ vibrante prova di solidariel'à. A riprov:i della noslra affermazione r~portiamo un no.bile documento: la lettera che il senatore Louis ,De Brouckere ha qualche sethi-mana fa invialo all'Observateur: « Mio caro signorè, « Vi posso c:<hiedere d' inser.ire que.te podhe righe nell'Ob.tervate.ur? Non perI. De Brouckère. tBruxelles, ,g.ermaio 1929 ... Ile mina.ccie di 10ui a1Llude la deHer:i si rileriscono alla ,soppressione de LI 'Obser'. vateur ed .al di.vie-lo di scr,ì,vere sui i!ior• naH foca.li contro .il f-aisoi.smo, rugli amici BarJ"O,1Labrio1J.ae ,Zainetli, ma per i1 mo• tnen-to LIperdc01lo per quest.i è eliminato, non cosi per gl-i ,a'ltlri. D'allt.ra parte nO'I\ na~cc,ndiiamo il nostro pessimismo sull'efifioaci,a ,di certe fonne d-i protesta t.:he riteniamo IJ)iultoslo alte a pegg.io, rare la situazione i•n luogo di contri• buire a mig!U01airla. Nel volantino dislnibuilo qua,lohe tempo f.a. a curo di un sedicente C. tE. del G11uppi iLa!Lia.nide.I IBe~gio del ·P. C., ol• Ire il soliLo aliiacco dem,agogico contro la Concen1razione e la democr.a'Liia, vi è una gr.a.,ve-insinuaz1.o.ne conbro il P.arlilo
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