Ea· cris·i dtll'aomoderna elapresuntuosa ignoradnezlalbaestfiascista cola cerchia di studiosi pcrfellamenlc innocua. PaSl.'ii dt1nqi1e ... * * * Anche se ,·ccc-luo ed affaticato, il clollor Masaryk. presidente della Repubblica Czecoslavacca, non ha c·c~:llo cli filosofe-!Jr(arc. .\nzi. nono!':lanle !='lianni, il ~.uc spil'Ìlo a~ile E tanto bene lo fanno pa~sa1·c, che e ~c-i-eno rieH't' ad anali7,Z3l"e i pro- 11Resto del Carlino. nel dar la noti_ 1,Jen1i clir agilano l'uma.nilà, co~ zia della traduzione, p11bblica come mar,gior per~p·cacia e con occhio saggio w1. bran.o clcJla prosa cli :',fa_ :issai p:ù oculo c profondamente in- sa?k· E quesl? brano - cl!e, 1rnrlagnlon• cli quello di c<•rli fìloc;ofì tlu1almenle, sani ~lato scelto 111. moche Yanno per la maggiore. ma che d? cl~ 11011 appar1r lrovpo co1~tradalla ·fìlosofìa non hanno rporlato aL ~-tton~. alla L1;asf~rnuiz1~nc 1w?l1L: tro contributo che quello del ('onfH- "-' 0 '. 10 '. ia de_ll Italia r~~cisla _- e dt ~ionismo. Perchè la fìlosofìa. in pe1 se su~fìc1enle, a s_p_:e_l!a1:c• il ca_ra~- lt•ogo cli continuar ad e,tserc la s<'fon_ ler<' del lib_ro e I analts1 d1Hrug~1Lnza della vita. è diventala la garn esL cc dc~ fa~ciSmo che c~so contiene. bi7,ionistica della potenza clialeltica. Scm·e ~l_Mas~ryk: ciel dotli·inarismo professionale che La ci·i~1 del] ~tomo moclcrno (\ non ~i affatica a cercare la verila. ;e'.1c•r~lc: _e _J_~c_n"( paurosa dell'_inma che In ,·erità deforma pur cli .eia 'ila sp_.11t_t1<tlcr. co~nc l_alc, 1111_ farsi bello di. grollei--chr oriQinalilà P?ne una_ t acl1calc. prec1~a. 11le~orap<:e11doscirnlilkhc. ~he cispo;ie con ~tir re,-~sion~ della do·n~111a11_lcca~- l'a1Tascin-a11Le bc1\ezza del naraclosso lica. W~t/onschaung. La mle1-1orc- ·c11_ " · ,·armo 1·a del!' I l 1· possono c~sere amm:rabilis-1imr dal ·· : uomo moc crno, a e Ipunto di vista intcllcllualc e lette- ;:an11on1a (talora_ paradossale- rispCLl a rio, ma che - comt scienza filo- o ~' t)na ill_usor;n coercnz_a) clcll~ •;ofìca - valgono un po' meno che :.oc1clcl, b generale anarcli•1 pcrc111 niente e crollano miseramente al J_ presente è lolla ~ol ~:)ss:Ho, i gcprimo l'-orfìar elci vento contratld.L nd .ori all~ p-rcsr __~ 01 figli. <'d ,è quasi Iorio. · na-u1:ale il conf 1tlo Ira la Chics~ e Per fortuna, Masarvk non a J >ar- la scienza. la fìloso_fìa. 1:arlr e lo tiene a que,.ta scuota" di conlin~,~to- SL~Lo. l_t_'.(I~questo si ma1~1fcsln ad ri della follia fìlosofLca di Federico :11 '. :in~l!::-i anche: sup:'.!i-fìci~le., proNielzche (che, lra parenles; è que~la l0,1da,ncnlc rad1calr o1·m:11 in tutta · l l 1 la modr-ma collura •. L5 essa e 1e 1a portato lo scombusso. 1 , · , · ct· · . lamento ·11cl mondo e. allrave.-~~o la . . . i1'.,rr1or~ isarmon-:1 h_a Pr~- , interpretazione arhilrarin <li Gabrie_ ~~<.~lo t1:1aiizi Llltl~ quc~io: il dcs 1 - lc D'Annunzio, ci ha regalalo il fa. 1: 10 e I r~_v:~·e ac ?gm ~o_s~o una ~cismo) ma conr,erva ancor·~ quel pace . q~1al:.._1~.1l,a lia1:iqu1l11ta che tanto di sereno raziocino oht· è suL ~)l~~ht _Iaf.-..!tlo m::11·lorante. M~ Lal fì · t d 1 - · L . ~ dc "1der!o non conlrolla10 av<'Ya [allo 1c1en e, a 1 1 empi C'nc corrono, . 1 1 · per essere consideralo un uomo s1 t :e_ mo Il, confo11clen:clo l~l L1·~1~- dcl\~ elà chf' furono... Masiarvk è ~u lilla sog~ala e.on la l~berl~ spiriCo n , • 1 • d -tl ' LtJa!c, cadessero nelle $[l<Irccli un e_ , 1 e no o. un s•ncero emocra co r , 1 · c1· · l · • S . t li • d· d . · • :ìt,era o in 1.,·1cualif1mo d1 un sui ra a. e vero, 1 una emocrazia 1 • ,.,· · 1· l ' · su;<; enre ma è sem r, n dem .>1c1,t\"1sn10 gc ic o e. con~eg~1enlecr;zii che. ha saputo )u~at:-c adcl t,~: mc1_1IC', ~<:li~ lcnlacolarc Yi!:.cida_s~li.. 1 ·1 f . : . D I a1· Il R tucl111e spmtualc e, morale: altri m_ r- 1 as.~ srno. e qu e, ne a e. \·e-cc ". 1 -ct· · .· . d -' pubblica c.zecoslorncca non si ar- · P'"~ s 01 U'St, si sono. ali ~I l 1 ·a . . ' P maleriahsmo e al mecca111s.mo dia e 1r per ri •erc,1~u t· cl ' Ed . 1. • • ·h 1 ~f.a tn<'n tcan o e comp\elamenle trae uene perc10 e e ora c 1e n - . . cl , · d· s::i. k I -·u • l b" afì su11 a.n o ,a cura armonic.-1 1 tulle ~~ 1.:tl_ 1.a 1 sci_~ 0 , utn aufìlo 1~~rl ia a le energie e peculiari proprietà deL . 1 ~11 01 eme~ e 1 0~011c ,_ ~o~ l'anima e del corpo. s1 capisce come diavolo 1 fa!:',c;•.slis1 D·i fi·ont al! Cl;,_. . 11 . (T • • 1 · I d 1 · · t I• e e 1 ""' e e ,1 e I Cri a~1_c.11noa ra lii a m, 1 a iano. l°[!ioni mo·l;ss;mi si ~ono limitali C:aspita: Masaryk e Ben_esc.t, h_~nno ad esercitarsi in corrosi,·i scellicL "olennc111cntc battuto 11 fascismo ~mi O · a b · I l · · l~nto con la Icori.a c.he con ta pra- ;;,·enloland~ n~~~u:;Le s roncall' il·L1~1, lic,a , o ne a I o · . . . c.-,w. la bandiera di un .politicismo Or~ un libro d1 Masaryk, .anche_ ?e ~-irnluzionario: allri, magari fossero a.ulob1ografico (forse anzi perc10) ·n c:uor loro persuasi che una duran~m )?UÒ essetre_ che una spruzza,ta tura organizzaz"onc della società non eh ~c,!d? solf~nco sul g1:ugno della è possibile scn7,a un' inLcs-a almeno hesl1acc1a fascista. TI fa~c1smo - lo- i:ulle s-oslanz•ali concezioni hanno cle agl_i dei ! - non ha afT~llo biso- indollo le mas~,e a una cic~a rivol- ,!!nu d1 una fìlosofìa che s1 preftg-'la la c'Onlro il c-osiddello osé·uranlismo di dimoslrare praticamente l' indi- cc-clcsiaslico menlre essi di,·eniYano ~trullibilc _forza del'.' ideaJo che - [,chiav; di p~rtili. cli uomini, di fra111l,u_ogo d1 affogare 111u. n ces_so, co- z:oni, di arrnffapopoli. Parlare di me, 111. 1111momenlo c\1 cruc~o sde- moraJilà. di freno · morale. è fa1·sa ~oso, s·ent~nzi? i_l Card~cci _- si ant:quala e st,perala retrograda7iiocl_ fTonclr negli an11T11umani_ e~ _1rr~- ne• e la_ fede e la ,·ila religiosa sono g1a della ::.ua luce mcray1gl1osa 11 stalc ~liQ'rnalizzatc come manifcslarnondo: il fasc5smo , sia lodalo Z'Oll i riclicol(' cli super. Lizione. Sn11_Gc1~11aro oh_c que~l ~nno ha fal- Jnquic'.uclinc. incompatihil Là. ~cet lo 11 1nira_col'?. 1n .:i1il1c1po! - ha :ic·smo, . lanchczza, pcs~1imismo, dc: :~:111:l ~ur il p1u grande hloso~o_ ~el_- 1wc'·sionc, ira, cli perazionc - sul- ! t• 111 ,·cr~o mo!1do: _Sua ,-\:1· n ila_ 11 cicro, m il ila rismo. guerra: eccone p:·of. G_10Y~nn1 Gcnl1le_ ! ~.osa ya a le const·guenzc ullime incvilabi 1i - c·tTCar m Czecolovacch;a 11 fascismo !,cuo lr omhrr drlla Yila moderna. f!, 1nndo l'Ttalia è ;i1uminal:1 eia 1111ddl'uomo moderno: elci suprruoì i·adioso genio? . mo . L'illustre cantor del manganello, La crisi dell'uomo modrrno, in l"uo1110 cltt; trovò la forma fìlosofi("a quc:-:tc poche' 1·ighc, 11011potc,,a e;,_ - olio ptll"O ! - per render com- i:erc meglio dcfìnita e .-larei per clip:·cns:bil<'. logico, spiC>gabile e per- 1·: 1 • quasi, rislrella. Ed è appunto ;:i c·:ò r.iuslifìcab·le '.'at,c;a~.sinio di Gia- qucsla lra,·agliosa crisi che si clcYc ,-omo Mattcolli, non è forse il più la nascila del fascismo, quando, ben 1-cn;alc, il più grande e i! '>ii.1dotto inleso, il fasci mo non è delinquenfìlosofo dell'età nostra? O nun le- za pura e !'i pcrsonifìca nei gcnLiluornono forse che ... l'atmosfcrn ideale mini ciel tipo di Francesco G·iunta. entro alla quale il fascismo com- Roberto Farinacci. Mario Giampaomclle i. suoi delitti ~.ia turbala da un li e ambidttc i fralc 1li di Predapp:o. lihro in contrasto con i pr1nc1p11 Orbene: sentile r impan;ta TrL mang:rnellis,tici e che• lullr quelle Le- b111w come commenta quC'slo brano si. anlilesi e sintesi conflui.cono drl :\fo!'aryk: 11clla deèuz:one che il .ciLLadino. clel.- n quaclro è pr"ci~o. ma per 1101 l'llalia eranovista è ridotto ad es.se- italiani in gran parle superalo. In re una buffa marionella 0 , nel mi, fondo a que ·La crisi il YC'cchio Ma, agliore dei ca i. una bestia a cui la rvk ,·cdn aiu:-:lamcnlc -te rovine vanalura ha negalo la facoltà (e lo lori rcli~iosi. morali, polit;ci c-hr Stato nega il diritto) di pensarr? nc,,1 poLC',·ano J)l\~cipilar,· !'Cnza tiIl faS'C.?smo non ha qucsle paure: r~.n:i dielrn lo spirito dell'uomo 1110rsso sa pe1 fellamenlc oh<' l'allualc dcrno. l\fo sono appunto questi vaci!taclino italiano non legge più lori che' il Fasci~mo .. olo nel quacl,·o r,ienle: -- si è lalmenlc rovinalo lo dcl"a ,·ila rt1ropca e• mondialr. lla dcmaco col rettoricLu11e bolso che 1·imcr.so in r110re ponC'ndoli alla bagli ha ammannito il fascismo. c.he s,.. della rc<;taurazio11<' clello spirilo 01·a, al solo pensar di leggere quaL ilali~no . cht' cosa. sente la necess.ità di re- F.cco: c;0 il pro,·<'rbio. chi s; con_ t·('i·e. Sr poi c'è ancora qualcuno ir>nlo r,ocl!' polrs~e C':'Jscr<'con~idcrache non µa pcr~'a l'abitudine e si O- lo una l{'oria filosofica da imporsi. sti11a a leggere, è un animale co~i nrngari a manganelh1lc, al pc:i)olo, raro, che si può lasci::ir'o in pace. Lo Tribuno pofrcbbr aY<'r ra~;one. Tulle le tirannidi hanno concessa ma fìno a tanto che l'uomo sarà un pien.a liberlà tli sludial'e a una pie- anim;:il" d0talo dalla faco'là di f)'enC'olis~,ima e/ile ar;slocratioa; rpe1·chè sare, La Tribu11a potra raccon:ar::: non doHcbhc far allrellanto anche lr •·ur ;d•olc millanlerir ai halina. il fasc.,is~110. -,icuro ~om'c cli a ,·e1 cd <'ssrre qua. i certa cli lroYar cre- :is::olulamentc chiu~a la possihilil"à 'dito di sttLdiarc al popolo e. meglio an- Siamo sinceri: ci n1ole una buona cora, di aYcq;(li cancellalo anche dose di sinistro coragg"o per rncl'ullimo desiderio cli apprendere c.onlarc. sia pure al pubblico di qualche cosa? Il libro di Ma~a1-yk. ('Oal 1i al quale La Tribuna si rirnlclttn,que, diventa t~na preziosità, di- ~c. che l'Italia ha ià superala ta ·r o ços;, lellerana cara a una p>c- ,ùi rh•• ,,.'adioascico•c L'.\ \"\'E1\IRE. DEL L.\ \"OR.\TORE tulla a '>ocielà uniam1, quando Lo -.·olenla coc1-cizio111• - il prohlrma, ~lc·~·so :\lasaryk è li a :-uslcnrre sorlo i.i cr:!--i. :,j sarà acu·1u. gli occ.i1i del lellon, che Ir e.on.se- ~on -,i ri;:.-01\·r u11 problema soc.iagu<'nzc nella cris.i (dut~quc la forma le e le co,1:;eguc.,1ti c1<si cii:;aslrosc in e11i C~•'-.J si 111a11ifcsla ~.0110 DI o- :--<: 11011. 0 i tolgono le caw,c che lo pr;o qnrl i,ttbiC'lli,-:~rno f.lriido . <·! <'allo. fl ia.~Ci!,1110 nn11 ha lo lo qurlla Yi,cicla "olitudinc ij)it·ihialr n_icnlc (anzi ,·i ha a~iu11l0 '.) e· r,crc morale e quella dimenticanza r·ò non ha ri:-.<>lloniente che « la t'ttra armonica di Iuli(' le Esso potra Yanlarsi di. a,·er -- in energie l peculiari dcffn11i111a e del fallo di r<·l.gioiw rivalori7.zalo corpo non può e!'-"Pr ba11dil,J dal (ìc•sù (;risto perchC:· lo ha fallo riapcc,nsorzio umano senza recar crrave p::nrkrc nrlle scuole; ma per toglier1 cgiudizio alla societa. " r1• i dubbi c,he ha11no dislollo gli uo11 fascismo - c,he si è fofgia-:.u mini dalla fede, il fascismo, in ltwntl modello di Corra.do Brando. il go di bruciare le rec\az,:011i dei giorsuperuomo di D'Anntmzio, brulti~si_ 11ali, le coopcrali,·e e le Ca e del poma ccl a.i·bilraria cof)ia delrf'<'btr. polo. aHebhc dovuto bruciare t11tl1 ;;·en~ch di Fc~erico 1\iclzc,hc - ha i li_ln. cli f-<:irnza. distruggere le macap~l1_calo. ~cnza !"aperlo, una teoria rhmc, al>uailerc le fabbriche e colI ol1l1ca che risponde aali i11Lcrcssl pire la '>OC1clà inoderna nella sua cli una fazione, la qualt pe1· c·s,er slntllura organica lino a ricondurla (ù sembrar(' di e. serr) 11a.z.:011alisla. i\l medio CYU.. \llora a\Tehhe risoli::· un bisogno di chiamar anlita_ La la ('risi se non per sempre, almc- !:aino ehi non è p<'r ki. chi cioè vuo- no prr t111lungo periodo di tempo. (' chr lo Sl::ilo non sia imposto dnL Così. .. l'allo a •mon di nerbate tribunali Co~i, :-cmp'iccmcnle, tutta !"opera spcc!a.li e slali d'a~sedi~. e quindi del fa~,cismo si riduce a una Lra.gica c_o~-r1~ponda a una coslrnzio11<:- arti_ bt11Tonala che l,a. ptr con,;egueHza fic,alc, ma pretende che C'!'so ~ia la uno Slalo bizantino. polizie.sco, ~bir- " pre,sion<' libera cd oraanica di luL r0 ~..co: un,, Slalo che a.Ila prima prolo il corpo sociale. r- • ,·a !'eria con l'estero (e questo e.-;len.> La cri~i che allualmc-nle a:-.silla la può csserL• anche lo Slalo del Lus. so~iclà boq:rhe e, 'se·aturisce appun- scmburgo!) si scliianla, si sfa eia, lo da quesla lolla per conquista del si frantuma. i;olr_re e per la conseguente l ra~for_ E sa Ln Tril>ww pcrchè? Propr:o rnaz1one dello SLato. :;--.;aluralmenle, pe;1 chè il fa~c.:,1110, in luogo di ricon questa di!Tercnz::i: che ne-i Pac- rnellcr<' in onore quei Yalon inorasi doY<' il popolo non è caduto in li r-l1e hanno k raùici nella lJ~llezza ,·ila sen-itù come i11 flaìia, la lolla armonica di tulle le energi1· della C'ssendo a.perla, si fa sentire e si ma- nazione, li ha schiacciali :-.otto i n:fcsla nrllC' forme ci,-ili. menli-e p·ccli e al loro- posLo vi h,1 messo rii com·er,,o in Italia la lolla a~1'-umc quegli all1·i: i fallori della cr-is1 che )è f~rme antropofaghe espresse con , 1~l\·aglia l"uomo moderno. ~I lr1lH_111alcspeciale, il confino e la La teor;a fìlo~ofit.a del superuomo 1mpu111tà accordala ai delinqucnli iJHlÒ scclurr<' pcrchè falla di smaa•1~oldali dallo Stato. µlianti pararlo!-'st; ma <'! fatale i.; conll problema, la crisi. poLi:à, se ct1w,e ch·ellamcntc alla ro\'ina. m~1i essere so!Tocala p1·0,·,·1:-.'Qria- S'è dovuto pcrs11ac.lcr(' anche GullH'nle; anzi potrà . eimbrarc saffo_ ~'.l1elmo II. cata, ma in rC'allù -- col sislc.n1a ùi l,'JUJERTO ERRANTE. La dlaast•o■a situazione italiana Lapauroinscaogndiatdlaomani Sollo Lu pseudonimo di Paul Lor_ quel, 1L110 aci più stimati 1~conomisti 1/i Francw Jw pubblica/o in drlico/o rii fondo, .ml Quotidien cli Parigi. la '<.>guenle relazione sulla sil1,1azione '>Clierna <le/I' /Lalia f asci:.,la: Non si costruisce nulla cli ,·crarnenle durcYolc, mùla di sicuro e cli solido, se non sulla libertà. Essa . ola, nonostante i suoi pericoli t' te ·uc sorprese, può prepara1·e un aYn·nire migliore co'la prop1•;a e11.erg1<1 frconda e le sue risorse infìnil.c. Coloro che non sono ancora con- ,· nti di questa Yerilà, osservino lo 'Fllacolo dell'Italia d'oggi. ':\la - si obbietterà - i pi-oclami trionfali del fa~cismo e le impres.. ,ioni ottimi.,le dei numcrosj visilalori? f primi 11011 S0ll() che del \'(mto 01101·0 e l'efTctlo di trucchi: del bluff, 11icnl'altro che del blufl·. ·c,osì i1·:1, dapprincipfo q11anclo riesoei ad ingannar l'opinione pubblica, tanto pcricolosu iu seguilo quando questa :."in'ila delle men7,ognc. Per ciò che riguarda le ~,::-conde, ts;slo110 due s.pecic cli viaggiatori: coloro che diffìdanu, che tenlano ad onta degli ostacoli di andare al fondo delle l'OSC, ohe conslatano la dL ~occupazione lerriùilc e crescente, la in· seria dei po,·e1·i. la 1 dcsolaz-ione eh non fa~cisli ai quali non ,·i con- ~en te cli guadag11.arsi la vila, ridolli a 1:10rir cli farne, scacciali da ognt r,rofessionc, abbandonali senza difc- ~:i alle peggio1·i violenze. Esislouo deg· i ali ri Yiaggialori, inveoe, che li:inno il gw:lo dell'autorità, ,·•a pur<' brutale, dell'ordine quando allche è imposto dalla tirannia e che ammi_ rano la disciplina militare, l'auloma_ li~mo s<'rupoosamcntc regolalo dei !aYoralori, operai e contadini. 1,'Italia d'oggi ha una facciat::i hriL t~JJll, ccrlamcnlc. :\fa che si troYa al cli sollo. quando ,:i Yoglia guardare dayyj,c,ino? Per- quanto ci ~.i sfor:>.1 di na.,con. d<'l'r la ,·rrilà. c~sa riesce s"mpre a f è1 rc;i slracla. I a 1-.lampa è asfcrvita., il Parla. ,nenlo è nominalo dal Gra11 Consi. d;o Fasci~La, le Camere di Commcr_ <·:o ugualmente. i documcnli fal~ifì. cali. la ci-ilica punita coll.:i prigione :'cl anche colla morie. Ma ci sono i rapporti delle Ban- ,hc. ·così chiari nonoslanle gli eufemismi. e le slalisliche della Sociclà (k!I<' ·azioni. Ceco il rap,porlo sa. \Trr di uno che non ha nuJla. da lemrre: !'addeUo comrnr1-cialc amcric:ino Mac Lcan. E' un pri,·ilegio dei diplomatici ,1mericani d',es~erc rispcllali dovunque e di poler dire liberamente e f ~n za imbarazzi ciò che. hanno Yis.fo. )fossoUni ha volnlo dirigere da dittatore la ,·ila economica drll'flai"a al pari della sua vita politica; egli ha credulo di poler imporlìe: la propria volonlà assoluta all'agricollti ra, all'industi-ia, al commercio, alle finanze, ed è riuscilo a compromellC'r tulio ,a rovinar lutto. I falli economie.i non si lasciano a.~scnire. * * • L'agricoltura soffre. La ballag'ia ciel grano• (il D110c ama dar ballaglic!) è fallita: 65 milioni di quintali di ~rnno nel 1925; 60 milioni nel 1926; 53 ne1 1927. E co,;ì è anche p-cr il resto: ave.na, riso, ,ino, o1io. Il ,paese non esp.0rla quasi più bestiame, ma ne imporla invear: in quanlilà eno1,11i. • 01·ganizzazionc autorila.1-:a nell'ind11slria: non più s.cfopcri, non p;ù indisc:plina. :\ila tullo ,·a in malora: il colon<'. la lana, e persino la sela artifìcialr, co,ii prospera lll1 tcimpo, le p~lli, 1::i1eai-La,le automobili e sopralullo il ferro e la metallurgia. Le famo~"' soc-iclà fh·a r Terni •:ono in per·co'.o. · 321 fallim.enli nrl 1922. 60ì nel Hl26. 88G nel J 927. 975 nel 1928: Ire Yollc di p,;ù che in Tn11hillcrra o,,e l'induslria ha lull' altra 0 imporlan;r,'.\. 8 551.000 di occupali r0nfcssali (perchè in,crilli) in gennaiv 1928. un milione nella rcallà. E il commercio? TI dr1ficit c~clla l>ilanci::i s'a;u{ra ,·a sempre più: cla 643 milioni cli lire nel 1926 è passalo a 1259 nel 1927. Superbo risullato della ~l~1bilizza_ •1ionc della lira ad un lasso a c.ni-do: il fallim-ento non è lontano qua11do impcn·cna la megaloman;:i. fìnan7,Ìaria. ' \ eh" punto è, infalli, la fìnan7,a~ ln pirn:) cri_', maldrado i rimedi più dispotici e il • prestito del littorio , ,·ero p11~stilo forzalo. Ohh 1igo cl'acqui!'ltare i huoni del Tesoro e (:a.ria cli Slalo: proib;1,ion<'. sotto prnr graYi. di vcnd.c11~: emi~sionc for1aln clellr banr:hc. E I<' 1·is01:.r Yicine all'esa u rimeni o. L'Italia non si soslirnr che ~on i p1·eslili all'estero (600 milio11i di dollari prr!-1::ili dn~li Sta.Li l'niti). Tulla l'inclu~lria è gi;ì ~.otto il conlrollo dcpl: :imcricani. \fa l°"!'lero pre!-lcrù ancora? Se :.i, qual<' haralro! ,\ 11i-in,eT!:.i r la ca. dula immin.cnlc. Disastroso bilancio! li popolo sof fre: l'operaio italiano è uno dei mc1 no pagali d'Europa. mentre i prezzi au111c11lano e la vita divienr impos. sih:lc. Mi~~ria pres~o la piccola bor. fhc-~ii::i e gli impiegali. Ed ; grandi 1nduslriali slcs~i s·accorgono -::hc si sono sbagliali acclamando Mussolini al principio. Il presente può sembrare ancorn brillante a coloro ol1e i;,acconlcn:lano di paro'e e si lasciano illudere dalla facciata illuminala. :\fa quale sarà il domani? P.\ UL LORQl'ET. Il IIHrl delfdlaf pl11azla f acida gara dù ribasso d·ei salari potesse mehomare la i;:a.ranzia sulla qualità dei prn" e Re■dere la vita •1trlclle dotti. agli antifascisti,. La settimana svizzera ci ha oHerto lo spetlacolo · delle vetrine iml:and:erate-. Tulio l'imrr..aginabile si coprl dello ;l€mm3. sviz2.~1 c. Una \era profusione d1 bndierinc: d,,ç-perluUo e su lutto. Sarebtz staio interessante però se invece delle candier'ne slllizze-re avessimo trovalo un'indicazione es:11!a e controllata sui ml-ari pagati dai fabbricanti esponenti. IH~L-XELLI·~~- :'-<ovcmbn·. -· Gli in_ l:dcnti il,-' .L •1<H,·111brc.,, Por<\ '.\:amur. p1ovocali dai fascisti stessi, !tanno avuto 11110 c;tn!,cico: i ,,l 1 (· ou,·ra, ;t:d;ani arr,:- ,1,t1i il !!'Dfllo cl("'finc··cl,·11tt·. ,ono <;lati ·0111l:1nn;11, ;,cl 1rn , l'·- · cli dt·tl'11zion,·. "' così 1111opt·r·, io belga: SC" te antifa.c-cisti. fra cl!i qna 1chc -compag-no nostro sono stati co1piti d'cspt11sione: il pron,ed:mcnlo ì: ,t'lto trmporaneamcntc sospeso in ,!·g-uilo a 1 prr,nto ed e,wrgico- interven',O c!t- 1 Partito Opt•r;,;u lk 1g-a. il quale è de. ciso ad a::-;n: pl'rchè ,i;Lrispet1ato il d•- ri to d'·•silo t' no:, vengano prrsi dei nron·erlimenti abu,i,·i per 5oddi,:fare e continue prcs,ioni dt·· rappr('se·n,anti fa_ ,cisti prc-s,o' il !!'Ove,·r:o hel.l?'a. \Itri tr(' o quatro antifa~c:sti. in s<·e-u110 alla chnt1ncia dt un poliziotto e (l; un fasci,t:L. pare cht> sar~ nno clc-kriti a!l'aut0rità t!iudi;,:iaria: l'inchi("- a e in corso. Si intu:scc in Questa montatura la lun!('a mano ct,,1 Conc,o1ato e dell':\ mhai::ciat:i1 fascista. Tn tutti i casi <.e proc('<.so vi sarà 1101- ,aranno ct·rtc> r.-l' antifascisti 'll 1 avere la pe!!'i:-i0: ,ar:l loro facile dimostr<>rc l"inconsistf'nza ckll"accusa e ·mettere ancora una ,·olta alla gogn;i • i fabbricatori dei complotti•· :\fa il processo non i h1·à: quella gente· lrn troppo paura d'un puhhlic" dibattito ed ('CCOspiej?ata la vi_ sita cli un messo dcli'\ mhasciata presso 1111 nostro compagno per cercare di accomodar<' le cose all"amichrvol('_ Qursti sporcaccioni non hanno nemmeno il senso del pudorr. Triste spct acolo ì: quello di questi rappn·scntanti del iascbmo cli fronk aìl'opi_ nionr pubh1ica e d,·i !!'On·rni presso cui sono accrNFtat i. Qua 1e inflnrnza morale µosso1H, a1·erc questi p<cudo diplomatici. il cui dompito •1r;nci11alc ì: f!ucllo c!i p<'rseguitan· r rendere• la ,·ita èiffide agli antifascisti? '\"t·ssuna. perchè non ,·appr esentano il popolo italiano e meno ancorn gli intere·ssi clc·i clic-ci o dodici mi 1ion- di italiani che· vi1·0110 aTes iero. L"<·x ministro Lahric, 1ii. i,, un interessante articolo sul e P,•up 1e. intitolato , Consol: e antifasci~ti . dopo aver mes- ~o in rilievo i recenti ndasti dell'opera fascist:i nrl Belgio. \lpi :\larittime. Cor_ •'ca r <;an Pa11lo del Rrasile. dc,·e ,•f'nne dalla popolazione incendiiilo l'or!!ano del Conso'ato fascis a. l"c affare·. Rossi in S,·izzcra. ~ la vi0lent<1 pro1est;i del consol<: fascista cli :\!e'bourm· t \ustralia) - clw avrà 1a risposta chl· si lll<:rit;i -. c~iudc J'a1·:ico 1n con quc~te constatazioni: e Cert.J è mortificante. ~>("r un 1>arti10 t· 1111 ::-0,·1:rno che pr('t!'ndono fare della pc,li ica imncriaJistii., cl'c:sscn· contestati da; compatriotti cht' vi,·ono all'estero liberi di nnniiest-..re i loro st>nt"menti. Qua 1,· autorità si può riconoscere ad un go,·crn,> eh<" non n,· ottirnc «lct1na dai suoi concittadini che sono in istalo di mau if-:,11,e le loro or,'n·o111 ~rnza peri_ c<''o? :\fa q,:csto mete in e,·idenza che i ~ovrrm oh~archici. i governi che vi1·0110 al rii là eh-I lihc·ro co!1sentimc·nto dei citl.Hl"n.;_ cir·l controllo cklla stampa, delle assoéiazioni, e la di cui assemblea cli rapprc,ent'anti. ~ono ~c'mprr in una ~ituazionc d'inferiorità. condannati all''mpotcnza ne']<' n·la1.ioni intnna:~iona'i. nonostante il fracasso, il rumore e la prosopopea clt-!ll' loro nrnni icstazioni. ~i a Qllt'S'.O ,picg-a co,Hemporancamentc 1·accanimcnto cll'g-li avversari cli questi !!;O· ,·.;mi. per rovescia.rii. La 'iotta contro k clmaturl'. contro le ,ligarch:e. r.ontro , despoti è una lotta di ~entimt·nto nazio_ na1c. della coscienza patriottic, con ro quc-11i che la nt·g-ano. Oggi .... nc:!l'ant1fascismo che si rifugia - suo ult-"1110 a!>il.o- il sc11timc1\tO nazionak· italiane, Consoli e ambasciatori dei fascismo. pc1 le pen,ecuzion· che infligi:-0110 a~li a:itifascisti. ne danno la prova . In efTdli oggi i rapprescnta111i fascist non 'hanno più, e non l'hanno mai avuto, alcu.n diritlo morale di rappresentare 1'1talia e g-li italiani. in partico'are quelili che si tro,·ano all'estero. Questo compito è degli anlifasci<.ti che hanno l"onorl' cli rapprl'Sentare la vera Italia e i"onorc del popolo italiano cr [ronte al mondo. RELLl. Una constatazione «La merce svizzera è un prodotto di c,ualitàl, scrissero i giornaLi borghesi svizzer: in occasione della setlimana svizzera,- Tale asserzione venne ripelula per l'ennesima volta anche dalla stampa p.idronale dell'indusld:.t. tessile. Se il sentimento di logica non ci ia difetlo ci sembra che un prodotto di quailità presupponga degli operai 'qualilicat.i, della mano d'opera di riguardo e ben retribuita. Ci dicano dun:iue i nostri operai less:lii in !svizzera se il riconoscimet1to della loro capacità abbia già trovala la sua es.pressione metallica nella loro busta di ,paga. Ci pare invece che i signorri padroni dimentichino a.ssa-i presto certe loro aHermazioni quando queste potreb-- bero tornare a loro scapito. Quando col pretesto della concorrenza straniera si procedette alle riduzioni dei salari, nessuno trovò comodo allora il dello che i prodotbi svizzeri eccellino per qual-ilà in modo da so-pporta1·e anche La concorrenza straniera e nessuno pensò che la Vacanze operalieegali I due ultimi congressi deLla nostra federazione svizzera operai tessili (Herisau e SciafLusa) si sono occupati pure della questione delle vacanze, dando poi incarico al Comitato centrale di proporre all'Unione Sindacale Svizzera un'iniziativa avente per scopo la sanzione legale delle vacanze operaie. DifaUi il con.gresso dell'Unione SJndacale di Intenlaken accolse favorevolmente questa proposta motirvala esaurientemente dal nostro compagno Ernesto Moser di Thalwil. III gruppo parlamentare sociailista al Consiglio azionale dette pt;re seguito alla proposta stessa e feca presentare al Consiglio Nazionale a mezro del compagno Surheck, un postulato del s~enle 1enore: «Ili Cons.glio Federa/le è invil11to ad esaminare e niJerire rpoi sulla questione: a) se ed in che misura possa essere fis. salo il diniblo a vacanze pagate per .sii operai, le operaie ed impiegali della sv.izzera da parte della Confederazione: ib) se eventuaJmenle potrebbe esser lasciala la ~acoltà ai Cantoni di introdurre le 'Vacainze pa,gate per le categorie suddette.». il nostri operai tess~li apprenderanno con legjtti.ma soddisfaz,ione che r~uardo alle vacanze legali è staio fatto.J,inalmenle .un passo onnanzi. tPer ciò che concerne la suddetta riven. dicazione, la S\,;zzera democarbica è siala superala ~ià da tempo da diversi pae• si aventi delle disposiz,ioni legali sulle vacanze operaie. E' naturale che il Consiglio Federale non ,prepaTerà il suo rapporto con eccessiva rapidità e ll'olto dipenderà pure dal. la volontà e dallo s;pinito del parlamento svizzero se il sommo potere esctrlivo con. tnibuirà a risol,vere la detta questione . Gli operai, intanto, non devono adagiarsi sull'attesa messianica della benevolenza del potere eseculrvo, ma te.nere viva l'a.gitazione Ira la massa per raflor1.are le pro-prie o~anizzazioni di classe. G. W-f. L'invidiabile fortuna dell'ope•alo teeelle Evidentemente i nostri ~rai I.essi.li non sanno apprezzare degnamente la sorle in·liidiabile ohe a loro è toccata. Sobillati da quei maledetti mesl.aitori ,sindacali e sooiaLisli essi danno continuamente ~egni del loro malcontento. Gli u.ngrali! Per fortuna è saltato Iuori con prove formidabili e massicce il « Zofmger Ta,gblatl" per dimostrare che gli operai tessili non sono quei morti di fame e pezzen li come i maldicenti loro su~geriscono. ma dei forl'llnati ,morta.li per i quali dovrebbero alLuare soltanto un po· di parsimonia e di ,giudizio acciocchè la prosperità polessere essere toccala con mano. ù I predetto giorna,le ha scoperto n.ienlemer.o ohe una media di salario giornaliero dei lavoranti tessili di :r. 12.65 per l'anno 1927, mentre nell"anno 1913 essa ammontava a soLi fr. 6.07. Questa media dovrebbe comprendere Lanto gli operai provetli quanto quelli non quailificali. P,urlroppo codesto giornale non dice nulla sul metodo di otlE-11ere una media così brillante e suUe categorie di operai incluse in questo IO&lcolo. Operaio tessile! Voi filatori, tessitori e lavoranti di tintoria, voi tutti dLleci se proprio nell'anno 1913 avevate 6 fr. al giomo e se ogg1 pe1cepile perfino fr. 12 o 13. Mostrami la tus busta di paiga! Oh' 90. centesimi all'ora, 1 fr. di quadagno ali ora, quando lavo1 i a ccli.imo! Tu, operaio filatore provetto, arrivi penf-ino a fr. 1.15 all'ora ed il tuo cornipa. gno, il lessilore di colone, va a ca,s,a con 85 Ir. per 96 ore di lavoro assiduo. Sì, vi è qualoheduno ohe è orgo~iioso di poler farli vedere una busta contenente nientemeno dhe fr. 1.23.50 per una quindicina ma ... vi sono comprese non le 96 ore normai i, ma 104 ore di laivoro a collimo intensirioato e naburailmente la percentuale legaile del 25 per cento. Siamo dunque in <lirilto d-i domandare a quel giornale di Zo!fin,gen quali operai tessili guada;gnassero lr. 12.65 al giorno. iLa grande massa deg,li operai tessitori, dei filatori, di Lutti quegli operai ausilia. ri ne.gli stabilimentii di tintoria o dei prodotti c1iiimici non ha certamente ma,i percepito ,una tale .sal,ario che essa giudicherebbe un introito principesco. Se dunque essi lutti non hanno mai avuto la forLuna di anlascare un simile salario, dhi sarà dunque sia.lo preso in considerazione per staib~lire la detta media? 1JI « Zo.fiin.ger Taigblatl • dice di a,ver preso le cifre di calcolazione di una statistica compilala dall'ufficio federale del lavoro, non sospetto - dice esso - di
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