Il li Il li n•cnlc in(:ontro ad un grn~o peri- i' in~cgna d<'i nm;tri attuali partili di colo .. \l pericolo cioè, che tra noi aL r,~•z'c, e'. le s·mpalic d<'I r giovani l'cslero, cd i nos,lri giovani campa- rcclulc della lolla social"sla. ~n; d'Hai"·\ ~i scavi nn abi~·so di in_ l rro~rnmmi di fraziouc - 11pctornp1 cnsionc e d" diffidenza. n dalla siluaz:onc ilaI:ana non Che la nuo,·a gen.cra7:onf' !->Ociali- clr-lano akun cnlu::;ia~mo nei loro : ìa il~J;~rna, di"gusta'a da la noslra 1"1or·. Tnvilar0 quc~.li giovani a sce- ~;i ,•;°u~-, si r:picghi ·u sè s1cs~J, e glicre un J}rogramma di fraz·onc. or fnccic: clu sè. ·11;: i111Uu::i.!c, significa allonlanar'i. T:111·, 'ie~ 1io, clirù c1ualc'uno. <.:, ·0 ; ì):·ow·a111ma finali~t'co del Tanto r('~~~;o, d"co :o. rcr il pi;~- <-;, ··.ir... 110 è <dC!.!110 ck· Scl('rific-i ai !l[(' {' r ù fY'I" l'a,·,·cnin·. (!l"lli si nc·cin!-'OllO. E' a-, olulamcnte ncre~sario eh<' r:,1 ;., :1w·lw c <·.opralutlo in rmJ:.1.f!_ J"c•·:•1·c·10 ,;oe"ali,la :1ali::no ricli,·cn- ";O a 11li ~:.H·r:fic," che i ~ )('0 '\]i..,li ila_ ;1a uno solo. sia in llal'.a che Ira le 1:nn= f)rnfut1hi <lc-hhono rico-nu·rc file <1 ll'c-rni<ra7,ion<'. Che la m1ova l'tmilfi del· Partilo So<'ialish Ttal:'1- ~,-n:--•·riziont• ~.cnial ~- 1a anpa~h; i' pi·o --,: ,.,_ ,·,7•,1;1 c:n cli<·pt:'r- di frn7,"onc I ,·'o cìr._ dr1io rli ria!larc!arsi spii-:- , 1 " c•!Jhc>··oun <'.f'nrn Nl un valon: lualnwn!c> _"cl _or;.ani7,zat"_,·a,1wnlcaLI ·;, na,s:-itn. Pia "1H" sonn se117,a sile !!<.'n,'rè)Zll)ll! prccrd"nl1. ".·r;r,,!o di fro 1 1IP alla h:-:.t!~!!li:i c,h:-- \fa r 01·rhè ciò ~·:i. ],iso!'Sna i·ifarc 'in•·,,,. co11rlu<'"l1Clo ('Oniro la cl;llal'ur·•ù d<'l !-"'.<'"iali<-mo ·1~1li::ino. ~on • ..... r:1 ,.-. 1n J,"bero. illudiamoci di poler r11aclagnne aL -oDopo la pulcinellata con Ahmed Zogu ... Mussolini vuolmettere unreinUngheria (Dal nostro corrispondente) VIENNA, ottobre. L"Ungheria, è noto, è un regno s~1z.1 re ed ,ha per re~ente un ammiraglio che non ha a sua disposizione né corazzate nè mare. Questi anacronismi da reame da operetta tipo Vedova allegra, do,vreb. ber o for ridere anche chi - pur a vendo la tessera del !Fascio in l.1sca - conserva. an~ora sollo la scalcb cranica mezzo mi!Jimelro di ce11Vel10. Di coJWer$O i ciancivendoli del cosidetto ,giornailismo fascista, quando ntor~ narono in 1rt.allia dalla famosa gita la.Ua a Budapest, scior:.narono '>Ullor.:>giorna!i (ohe a dir del «duce» sono i più liberi del mondo) le ariticolesse inspirale .alla più alta ammirazione per l'ammira,glio senza mare e per il reigno senu re. Perchè il fas:;isirr:o ncn bada 'per il settile: purché si trallii di tirannide che calpesti i più e· lementari diritti dell'uomo ed i prmcipil delia conviivenza ci.vile, la trova subito di suo gusto. Ed in Un~ellia il gusto fa. scista potè essere pienamente soddisfallo. Caspita, è là ohe il fascismo ha avuto se non proprio la culla, almeno i primi r, nùglior.i .swiluppi. Per quanto sembra slrano, purè è proprio cosi: a poche ore di distanza dalla civilissima Vienna, siamo in pieni Bailca• ni, cioè in Ungheria. Qui il fascismo è sempre esistilo o per lo meno molli secoli prima ohe venisse il signor Mussolini a dirci di a.verlo inventalo lui. In Ungheria un'oli,graohia di magnali composta di fol"5e un centinaio di famiglie, ha sempre dominato il popolo seguendo questi onesti obbiettiv.i: sfruttarlo il più possibih ed impedin,gli di coltiivarsi, perohè quanto più è grande l'ii.gnoranza e tanto più è facile a mantenere il dominio. Prima della guerra questi ma,_~nati rapinavano ventiquattro milioni di abilan• li, dei quali soltanto sei erano maigiari: dopo la guerra il popolo magiaro ruppe le catene e le si>atlè sul grugno dei suoi oppressori. Ma col pretesto del bolscevi• smo capitò l'Intesa - ohe aveva falla la g~erra per la ... civiltà, la libertà e la democrazia - e con la violenza delle armi cacciò il popolo e rimise sui vecdhi piedeslalli ~li antichi tiranni. D'allora l'Un~eria vrive il calvario più orrendo ohe si è mai v~sto neJla storia. il maj!nati. inferociti per aver perduta la. guerra e di conseguenza moltissimi ler- :·itori che prima sfn:Lta.vano e n~i quali avevano possessi privali che furono loro confiscali, esacerbati per lo scacco subilo durante il periodo della rivoluzione ohe ha dimostralo ai contadini come si può vivere meglio senza quell'ord!l, di par.,_s.siti, hanno voluto vendicarsi: le legii più ml.i.mi furono scovale dal mondezzaio della storia per riapplicarle contro il popolo e, come se ciò non bastasse, si fecero dell'assassinio e della tortura i mezz.i nor.mali per procedere contro gli operai e i contadini. ,. * * L'idea dii rimettere sul trono un imbe· cille qualunque ohe si p1esti a tutte le loro scellera.ggini, i magnati magiari b hanno sempre a,vuta e, all'epoca deJl'imper.ltore Carlo, hanno anohe lentalo un colpo che fu evitato soltanto perché la rea,z,ione non<era così forte com'è o~gi in lutto il mondo e perohè l'futesa, ancora san.guinante per le fenile riportale in guerra, non aiveva ancora del hutlo get• tata la maisahera e di conseguenz..a non poteva ancora pernnettere a un Absburgo di rrisadire .su quel trono dal quale era stato cacciato. /Ma ~~i che - ,grazie a.l fascismo - persino un paigliacoio qualunque come Alhmed Zo~, dopo essere stato predone da str.a.da maestra, può permettersi il lu,<;. so di farsi incoronar re, i maignati magi-ari pensano che è venuta anche la loro ora. Jfano tor1to? No eh!. .. Torto, se ~i, ha l'Europa ohe li lascia lare, quantunEJ.Uenon è detto ancora che la cosa debba andare così Liscia.... tLa sbura ai discorsi sull.a questione della oorona l'ha dafa il conte Betmlen, dhe tenne un discorso qlllanto mru stonato in un vill~io a -podhi cìh.i.lomelri del confine austniaoo proprio otto giorni dopo il fiasco del 7 oUobre. P~rc:hè è da sapersi che dal 7 otlc,bre il fascisti~- giari si ripromettevano molto. Con la complicità dei fascisti austriaci volevano approfillare di un evenLuale sconlro fra socialisti e fascisti per aocorrere in Au· stria a far ordine e .. papparsi il Bnrgenland o forse an'C',hepiù. Per questa ra~ione i reazionari austriaci, obbedendo al vaticano, non volevano saperne di prendere posizione contro i fa~cislt. D-ia\·olo! ciò era contrario al piano mlerna:zionale· Dunque Bethlen parlò della necessità o.lie ha l'Ungheria di avere un re. Ma il suo linguagg.io fu cosi ambiguo che i legittimisti credet:ero di vedere :n e!.so ,,. na punta contro Ollo d'Abshurgo, cioè il figlio di Carlo e Zita, e in favore del principe Albrecht. Tanto più che proprio in quellri stesso giorno, Wl vccc.hio ottantenne che p;;r soffrendo di marasma senile (forse anz.i per questo) è il viol.ino di spalla dei legillimisti, il giornalista Eugenio Nakoo.i, veniva ricevuto a Roma dal « duce •» il quale, interrogato sulla questione del lrono, faceva queste mirabilianli osservazioni: un regno senza re è UIU cosa i.lraordinaria, ma il re che deve darsi la Ungheria non può essere un Absburgo, perché questa cosa, come quella dei Borboni, degli Orleans, dei Bonaparte, è liquidata. Dunque il cduce-. era per il lrono, m:i senza o addirittu.ra contro gli Absbungo. I le~gitlimisti scaltarono, perché da quando il -principe Albrecnl figlio di Federico d'Absburgo ha dato lnc:irico :1i professori di fahbricar,gli, come ha fatto il baroiere DolceUi in Itali:i, un albern genealogico ohe dimostri che egli non discende da,glii Absburgo, bensl dal prjm) ~e ungherese che si chiama-va Arpad, i legillimisli, dico, che sanno di che cosa son capaci i fabbrioatori di alberi genealogici, hanno preso paura per il loro Ot~ to ... Tanto più che il gruppo che sostiene la libera ( ?) elezione del re (cioè Albrechl) ha in mano oltre che l'esercito i:n~herese anche l'apparato politico-am· minislralivo, perchè segretario di Stato al Minisl<?ro della guerra è Gi:ulio Goemhoe.-;, l'org.:.nizza.lore di tul!e le violenze e :li lulle le farabutta.ggini a danno del popolo, e ministro de~li interni è Koloman Dalengi che è un soggetto s:m~le al primo ed aMebedue sono contro Otto. Appariva ohiaro: Bethlen e Mussolini agiva.no a seconda un piano stabilito prima ed attaccavano nello stesso giorno. Bethlen e Mussolini, entrambi per il principe Albreoht.... Ma non era vero; ognuno dei di1b tira· va !"acqua al suo mol~no: Bethlen pens:.,ndo che il re più acconcio all'Unfhenia era ltii stesso e qu.ind.i non oocorre;ra pensare ad altri e Mussolini tramando di mettere sul trono ungherese un pupaltolo qua.lunque, mettianuo pu1e un due.'\ d'Aosta, ma,gari quello tatuato ed imp<irenlalc, di fresco con 11na Orleans, al qt•ale avrebbe potuto tirare i fili .... ITn fondo, questo ,duce,, dinamico, invincibile, invitto ed insuperabile, non sa far altro, poverello, che copiare malamente quello che h:tnno fatto lutti i tirannelli del pa..<,salo, specialmenle ii Va1enlino, che S..'\rebbe Cesare Borgia. * * * Il trucco l'ha laiscialo intravvedere subito quel vecol-Jo rincitrullito che si chi:t. ma Nakosi, il quale. parlilo da Roma andb a Pari.ii e si abboccò con quell'arc:i d1 scienza.,ohe ~ lord Robhermeere. Pni tornò a B'udapesl e scrisse subilo un articolo ,sul «Pesti Hirlap» nel qt.a.le diceva che il re ohe deve darsi I' iUn~heri:t non ha da essere un debole e scredilal'> all'e,slero, ma un principe forte, appogg.iato dalle grandi potenze .... !Era chiaro: Mussolini e Rothermeere avevano fatto girar la tesla al vecchio niminchionilo ohe dopo essere slalo per anni uno dei più ferventi seiwitori dell:i causa del re legiUimo, ora si metteva, contro di lui a favore di un pruncipe ila· liano!. .. Coerenti questi monarchici!. .. Il fatto ha .suscitato forte impressione a Bt,da,pest pe:rcli'è - è nolo - nonnslanle le isma.ngiiassate dell'amiai.zfa Ira fasci.st.i e fascisti, i ma,gnati magiari odia. no l'd lialia e ,gl'it.a.Liam.i a cagione di quel BibliotecaGino Bianco 1.'.\ \·\·E:-.:IHE DEC L.\ \'OH.\TOHC pie.colo incidente del 24 maggio 1915... Eh. qi;.esta, amici, non è anuc1z1a, m:i APPELLO AGLI ANTIFASCISTI Se, dunque, Mussolini dovesse riusci- simpatia per la comunanza nei crimini. 1·e a fare il colpo il principe alaliano In fondo i fascisti magiari sprezzano cornon avrebbe fortuna in Ungheria. ma ,i dialmenle i fr.scisli it;,.liani ohe sanno troverebbe contro l'aristocrazia, il cler•) non essere che sicari pagati, mentre rie i banohieri ebrei, tutta ge.nle codesla c.ordano perfettamente quello che essi che ora è per Otto e che sarebbe raHor- chiamano u.r: lradimenlo commesso dopn ?ala subito da quell'altra che ora è per I e.I re lrenl"anni d1 triplice alleanza. Unasuttoscnzion~ straordinaria p r l'aziona dellaConcentrazi Albreohl, ma ohe non sarà mai per U'l !Insomma, .Mussolini crede di far h italiano. fc,ssa agli altri, ma, secondo 11 solilo, ,i :\'\a l'amicizia italo-magiara, :ati'C:l par. 1 c.:sca de:ilro egli stesso. li::olare del fascismo? chiederete voi. UMBERTO ERRANTE Il fascismo 8 labatta~lia del ,rano l. dotto che ci vien data c01-.,e def:nitiva e Da ol!re un paio òi mesi non ci è dal.e perciò abbiamo finalmente gli elementi di,.aprire un 6iornale italiano senza che adalli, pro,iamo a dare una occhiata ai s,,!tir.o subito "a.1li occ.hi ddle ch·,tomelri• risultali otlenuli in queste ultime Ire anche articolesse,~ oppu.r1:: d 15cors 1 del ma- nate, che sono le cosi delle annate della gno duce, o dei ducini che mfeslano il I balla.glia del grano: Guolo italiano in quesi lempi di barba- 1926 ql. frumento 60.019.910 rie, osannanti alla bellezza ed alla gran- 1927 53.291.000 diosilà della batta.glia del grano, ope:·:i, 1928 • 62.214,800 principe del regime fascista. Queste cifre e.i danno esallamenle W\ ra.ccolto medio nel le Ire annate 1926-27• 28, designate le tre annate della balla glia del grano, ql. 58.518.570 per ogm annata. li Consiglio Generale della Concentrazione, riunitosi in Parigi il 22 ed il 23 settembre, ha stabilito un vasto ed organico pro~rarnma di la, oro, destinalo a dare alla vita del:a Concentrazione il più an,p·~• ~viluppo. !\on rii,::umeremo le varie proposte, non elend,e~L,no i var; provvedimenti e le varie forme di atlivilà che il Consigli.> Generale ha delib2ralo di raccomandare, per la immediata e~ecuzione. al Comitato Centrai~ della Concentrazione diremo sollan!o che tale programma [u volalo con volo unanime dai delega 1i di tutli i partiti e di tu!ti gli organismi che compongono la Concentrazione; il che significa che, nel formularlo, il Consiglio Gene;rale ha tenuto conio di ogni . ,iggerimento. Ma un programma di ìavoro significa un programma di spese. li Co-,•:i;h1 GM'en 1r. ha risolto an~ c.he quesio problema cleliberando d1 chiedere a lulli gsìi antifas::isli, con una so,lo~crizione straordinaria, i mezzi indispensabili p;:r far fronte alle nuove esits-.:nze. Le direzior.i J~i ,•:trilli e delle asso• ciazioni "he fonnano la Conc.enlrazione (Delle balla~lte per il cappello di paiJlia del le:ilro e della 1.::tlura, non se ne parla più, perchè il cittadino ilalia.no pare .che preferisca portare il copricapo che meglio gli accomoda, come pure non va a teatro e non compera i libri italiani Noi non possiamo restare e fermarsi '>i s.ono, se.ìu!a sta.-te, impegnale a verper non slomacar.;i alle insulse produ- • 11 queste cifre. Necessita, per poter co- sare cia:;cuna u, contributo rispettivo e zioni che scarabocchiano in questi tempi noscere esallamente la situazione grana- eccezionale di cin<J..e mila franchi. di ceS3rismo i cosidetli i;critlori italia- ria dell'Italia, ohe noi si faccia un con- La sol!oscrazione sl,aordinaria è, ni. cihe nulla han,-o a che vede•e colh fronlo con almeno un altro triennio, ed dunque, <'.perla letteratura e col bello scrivere). in special modo col precedente a quello Sn.!~1a, ora al'.'antir.J.SciJrr..o di assicu- ,Ma come dicevo, si insiste invece a sopra ci lato. rarne ·' ~~:c-r.., •'• 1- d 1923 ql. frumento 61.101.COO Ql!esla sottoscrizione ?.cquisla per il slromvetlare sulla battaglia el grano. momento stesso in cui viene lanciala, iEd allora ,vediamo un poco se questa 1924 46.3C6.000 un signific;,to ed una importanza che slamcurala battaglia. che i.Inpinlra lfior- 1925 65.548.000 non possono slugi!ire a nes.,uno dei no• nalmente la stampa italiana, ha uno sfon !Noi abbiamo cosi da queste cifre una stri amici, do di realtà, oppure è una cosa lenu-la media annua nel triennio 1923-24-25, di Essa è lanciala, infatti, n,'?nlre la Con- ~u con o~ni brma d'arti!izio, our di :i- 1 1 ql. 57.651.667 di frumento per ogni an- tC'ltrazione passa ris0'u!amenle da una vere sempre sottomano un moliivo d'una nata. fase di semplice c'Jlli,~imenlo ad una certa imoorhnza c'he ouò :ittirarn sem-1 No a con-'' h • 1 1 • i":,.se di nello in.,, 1.:-dréLn,no delle pro · · I n n s wamo c e 10 ques o nen- -""' pre l'atte 1 nzione, sia dentro cbe fuori lo n.io si è avula una cifra media di racco]- prie forze sulla b-ii ~ di una affermazioslalo ila iano. I 1 · · bassa d. I 866 90 3 ne politica comun~, e !'i accinge ad al- . . . o p1u I q . . per annata Il lellore mi vorra perdonare se d~vo I nei iconlronli del triennio 192628 . fronlare !"avversario :n o)i1..icam<p0, ::01 dilun~armi un poco, ma dovrà pur neo- .Sla d . . . 1 . . ogni E'l1ergia. co!llrap,-, ·,nendo inizi.i' va noscere che è neces,3-io il ricl-;:im:i.re n ° cosi I nsu tali. e se noi non, ad if,izialiva, le ii ., 0aile idee, L:z·c,:ie lulli gli elemenl,i di fallo, perchè salti· and~ssuno a gua rd are altri dati che han- all'azione. Non basta: essa è lanci: la fuori netto e sohiello, che la tanto no '.mporlanza capit-~le nel probleba a- nel momento in cui, qu?.\; rispondentl,) strombazzala baUa<!lia del J!rano non è, i!rai:io,. dovremmo u_nire l_enoSlre a,ppro- alle dichiariizi ):>i :r. ·1-.:rblicane clell:- h d l t I d I «o vaziom a quelle dei lanz,1 ad un tanto al Concenlrnione, l G1;1, Consi«lio F.:- c e a_un_a par e, una mon aura e "' · soldo che uLiulano numerosi nell' Ila- 5 verno 1lahano per a,ver sempre sotto ma- l' f . ta P Ma . . . scisla rovescia nel fango le ultime inseno un motivo pFincipe per stamburare ia _ascLS · Siccome no, non siaimo gne dell"ullimo Savoia e perfeziona, • l d t I l del servi della buslerella mensile, e perciò per uso in erno e es ero a po enza . . . così, il blocco avaro e feroce delle for~ zc monarchiche e plutocratiche. Ancora non bastai essa è lanciata menlre dalla Ita.lia giungono, se pure tenui, le prime voci di un confortante r:sveglio della coscienza delle moltitudlni popolari e si annunciano le prime possibilità di una generai:, ripresa del movimento di ri~ se.ossa a.ntifascisla. Vorrete voi lasciare, amici antifascisti, senza risposta questo richiamo alla lolla ed alla speranza che ci tra.smettono i fratelli lontani? Occorre, per ciò che la sottoscrizione riesca come un plebiscito dell'antifascismo. Bisogna credere nella fede che è la fede di tutti. Amici antifascisti: al lavoro 1>er la raccolta dei contributi[ Chi vuole che la Concentrazione agisca e viva, deve sottoscrivere. Chi vudle che la Concentraz.ione schie~ ri in linea, contro lutto j] fascismo che è violenza, lutto l"anlihscismo che è diritto, contro lutto il fascismo che è dittatura, tutto l'antifascismo cl1e è libertà deve sottoscrivere. Chi ha memoria e senso di gratiludi- :1e per i fratelli che agonizzano, nel carcere e nelle isole maledelle della d~ portazione fascista, deve sottoscrive-re. Chi ha cercalo all'estero non un co~ modo rHugio ma un po.sto di libero comballimenlo, deve sottoscrivere. E sottoscriivere deve chi ha, laggiù, un focolare da ria.ccend~e, un lutto da riconsacra re. 01ni contributo dev'e!.sere una tesl.- monia11za ed una confessione. Amici antifascisti: i risultati di que~ sta sottoscrizione debbono d:re al mondo, che ci osserva, che l'antifascismo è una certezza. Nulla è più commovente, nulla è più allo e più degno di questo appello aHa cctcri7ione del siicrificio che mandano gli esuli afli esuli perchè il dolore si trasformi in un canto di passione e dli speranza, in un pa.ipilo di fede. in una arma di battaglia, in un allo della redenzione nazionale. Amici anlifasdsti. al lavoro! Mandare i contributi alla Concentrazione Antifasci.sta. 103, Faubourg Saint-Den;s - PARIS 10. ~· f • ,_ • 1 1 1 0 non siamo legali a ch1cch~ss1a. vogliamo re .. 1me asc1s"", specia men e ne camu . , . d 11. • li d Il' 11 ,. • guardare da o,g:m lato e d ogru parie tut- e a<!nco ur-.1 e, a a ra, una .,rassa . . d. " . Il . lo il complesso problema agrario italia- cucca,<!na per I fra,, 1 a.,nco on. cucr.:-a• · " Balleremo il trescon, la riddae poi ... ,, j!na (!he essi h~nno imooslo al re!fime che no. oop_rim<?il popolo ila.liano. in ca111biodel .Fino a questo momenlo la slampa ila· loro appoggio al regime stesso. liarla, cosi premurosa di stamburarci le cifre del raccolto frumento, non ha mai Scuole ngrarie a'V!Uloun cenno sia sulla superficie del Se lo sviluppo agricolo fosse in Itaiia suolo messo a coltivazione di frumento, veraimente i;n faUo .come ce lo presenta come si è sempre bene guardala di fare ad ogni giorno la stampa i:.a.liami, esso I dei confronti, tenendo presenti lulli i va• dovrebbe a.vere ano11e :l suo ne:essario ni fattori che concorrono ai risultali del• sviluppo ed incremento si:i nelle scuole la produzione. agrarie, sia nel sempre maggior numero Ed allora andiamo noi a vedere quan• degli studenti che si danno allo studio la fu la superfi:ie del suolo ilaliar,o che delle scienz.e agrarie. In.vece si va com- fino a prova contraria rappresenta anc.c, pletamente in senso inverso. ra la oarle primissima per la coltivaz1v E' di ieri l'allarme sollevalo sui logli ne e del frumento e de{!li allri cereali italiani, e poi subilo stroncalo da un ar- Nel trien!lio 1923-25, la superficie del tic.olo-ordine venuto dal Popolo d'lta- suolo me,sa. a coltivazione di frumento /ia da insigni studiosi del problema agra- fu nella sej!uenle mi.;ura: rio, quali il De Stefani, il prof. Poggi, il 1923 Ettari 4.675.800 dottor Marin, il prof. Salvador.i e !'on. Maiescalchi, il difensore a tutto costo 1924 ,. 4 .566.30(} ed in sp~ci?l modo degli agricoltori ila- 1925 4.723.7()() liani. Media annua nel triennio 1923-~. Etù.'on. prof. De SLefani, in un suo seri!- lari 4.655.267. lo che è slalo jl segnale d'allarme, ci ha Nel triennio 1926-28 I!!. .;up1:rhcie del fallo sapere ohe la situazione delle scuo- suolo messa a colLivaz.10ne d: frumento le agrarie m lil.alia è terribilmente disa- fu nella se.~uenle misura: slrosa, specialmente in quesli ultimi an- 1926 Ettari 4.~15.100 ni. Ed egli per suJfra.gare il suo dire ci 1927 > 4.975.800 fa conoscere queste cifre, c.lie certo non j l928 ,, 4.962.800 hanno bisogno di illustrazione, tanto esse 5ono abiare. Nel 1923-24 hanno l.requentalo le .scuole agrarie medie d'illalia N. 2272 sludenlii, Nel 1925-26 il numero degli studenti che hanno lrequen.talo les cuole agranie medie è slalo solo di 1288; perciò vi è stata una diminuzione di studenti di ben 984, il che ra,p-presenta quasi la metà di -perdita di sludep.ii nei confronti del 1923-24. iE così dicasi dell'anno scolastico I 92627, nel quale il numero rimane press' :i poco uguale di quello del 1925-26. IM.edia annua nel triennio 1926-28, Ettari 4.951.233. Ora le due medie ci danno una dive(· s:tà di superficie in più per ogni annata del triennio 1926-28 messa a coltivaz.ione di frurnenlo di Ettari 295.966. Se questa supenficie noi la moltiplichiamo con il prodotto-ettaro-medio, noi abbiamo oltre 3 milioni di quintali di grano pe11oc<nia'!lnala da agi!iungere alle annate del lr"ennio 19:?J-25. Questa operazione, ohe è la più logica, e pure la più elementare di !nito il problema. ci conferma con ohiarezza che la slrombaz.zala balla~lia del grano non è altro che un bluff che viene a~ilalo per tenere su la baracca del re~ime. Benito Mussolini, la beiva insana in t,embianle umano, potrà essere soddiE'callo e con lui tutta !"accozzaglia di car.:i.glia alte e basse del I~ quali si circonda. Il plotone <l'esecLLZione., tanto desideralo ed invocato, ha iniz;alo il suo ciclo infame e lulli i ruLiani, che nel fasci!.rr.o hanno trovalo come orgiare suila prostituzione <lella Palna, applaudono il gesto del f~atr:.cida, del Caino d.1 Predappio che la sete di dominio e d1 ricchezza non fa indietreggiare di fronte ~ qualunque nefandezza. Le decine di anni di galera dispensali giornalmente da que! « tribunale spe-- ciale , buffone di obbrobi io e di ver~ gogna iniEllato nel corpo di un popolo laborioso e nobile, erano insuflicienli. Le isole infami, dove migliaia di generosi, rei di non aver rinnegata la pro• pria fede, ~er.iono nell'i'ldigenza materiale e fisica, er:-no diventate ben poc:.. cc.sa. Per completare la la~rimevole tragedia e per placare la lorda Deità che impera sui destini della mai toriala Italia ci voleva dell"altro: IL PLOTONE Dl ESECUZIO!'f _:,. Ed il «plotone d,'esecuzione» ha fun. zionalo bucando con ben dodici pallol· loie di moschello il misero corpo di Michele Della Ma.ggiore che in un momenh, di disperazione - per le -privazioni ,. le persecuzioni subile a c:.iu.sa del fascismo maledelio· - aveva credulo far giustizia su coloro che, lc.rse, erano gli indiretti complici delle sue sventure. E' orribile il pensare che quella «pena di morte» che in Italia era stata san~ ti-ficala dall'olocausto di tante generose esistenze - cui unico miraggio era quello di liberarla dalla schiavitù dei tiranni coronati e mitrali oggi, dopo circa setlanla anni dalla sua abolizione, - ablizione latta in omaggio al subblime sacrificio di lanli Spiriti Eletti - e mentre tutti i po,poli dove essa vi~e si agitano per farla scomparire - ritenuta A que.!llo staio di di.sce~ dello studio delle scienze agrarie si vuol dare d<i qualcuno la colpa ad un peggioramento de;i pro1rammi di !.tudio. Certo invece si è che ad ogni cosa ohe va male, bisog~a sempre trovare il suo proverbiale ballirello. Ma programmi si, o programmi no, il fallo non può es.sere cancellalo che ;n Italia si va verso lo svuotamento delle scuole a,.~ranie, e questo iSudcede proprio mentre il re.gime fascista continua a strombazzare ai quattro venti la grandio. In un altro articolo vedremo del pa- un insulto .alla moderna Civiltà - pro~ si.tà della battaglia del grano. Qoalt sono I risultati? ,In ur4 primo momento venne lanciala dalla slaimpa italiana, tutta al servizi:> del regime fascista, la favolosa cifra di 66 milioni in cicra tonda di quintali di frumento ne.I 1928. Sulla fiine dell'a.goslo tale cifra dovettero ridrurla a 64 milioni, ed in quesi ultimi giomti (primi di otto• bre) venne ancora ni.dolla a 62 miUoni e rotti di quintali, e sperJ.amo che questa cifra non subisca ancora altri riba.ssi. Ed ora ohe abbiamo una cifra di prolriottis-mo degli a<!ricoltori italiani. LIOTL prio in Italia si debba dare il macabro spettacolo di uomini che in nome di una giustizia amm:i.nlala di delitti ed ebbra di sangue proletario - fanno Porvittime del fascismo &calla.re il grilletto del proµrio mosche[• Somma precedenle fr. Waedenswil - Gnu.ppo anLlfasc~ta » Wintertlwr - Dopo la dimostrazione, fra compa.gni Baden - Parte dei 200 lr. divisi fra i gruppi componenti la Filodrammatica « ildea ca.mmina », per l'aiuto a,lla ,stampa, alle vJ.ttime poLiliclie e ai com638, 4 0 l., per uccidere un'altrc, uomo. Noi non protestiamo o~rrhè la noslr:i i:;rotcsta potrebbe sembrare, sia pur lon- 10,~ tanamente, un riconoscere il regime di assassini che, contro ogni sentimento u6,- mano, è staio istituito in Italia. Solo allen<liamo, ed attendiamo, non con la -sipeunza ma con la certezza, che un giorno esso crollerà sollo il cumulo dei delitti per~rali in odio ai lavora~ lori. p-a.gni bisognosi ,. 50,- E se il fascismo - e ~ esso il Duce della ma!lavita in camicia nera - crede che con si.mili espedienti po.ssa lrenare la muea rivoluz:c,.naria che in All oltern a. A. - Sezione edile: da.gli utili della festa ,. 20,- Fr. 724,40 un domani non lontano dovrà travolge,, re lutto il ;.u:r:.do edificio da esso isli· luito: s"ingan<J:>.,perché in quel domani sacro alla vera giustizia saranno milioni i Della .,'\a~giora che si ergeranno, tremendi, per chieèer conto di tutte le mak-:aue e di tulle le ingiustizie patite. Oh! lo sentano tulli i prezzolati e rinnegati: quel giorn<t sarà bello perché in nome della giustizia la Libertà giganteggcra· su lutto e su lutti. Cosl sarà. FLE :Keloetia Solto 4.ucslo lilolo li Popoio di l10111agna del 22 sctlC'mbrc pubblica- "a in prima pagina 11 ~eguenlc lraiildl(J. .\foglio dei quotidiani, falli da gente, l'.l,!aglie,camenlt' abile, la slamp.1 .ti p, o, .11..: a. ,·isp<?c:~.h a con fedellà e e-on abba~lanza libertà. i veri scn- , unenti de-I fascismo, cd è pen.:iò c:o~a ultlc fare cono.;;::erc alla Svi7- .:c ,·a ic ,-uc manift>slazioni più sin0cre. • 1.,·ouv<•,•ime11io pfil r dicoio clellu .<·e t m11na è ceriam<'nte la nota su::. zera all' Ilalia per il caso Rossi. Son cw io,·o cii uedern,• la conclusione. Restituiremo Ro.\si? Chiederemo ! rw·a? Sarà appellato follo ronsesso gi11e11rino? ,\'cl Veclliio Testamento s1 dice chP Giosuè fermò il sol<'. Mu sarà poi vero? O non è invece sem. pre .<.:/ai0fis.\O lassù il sol<'. men/re 11011 lo t•ogliano f Cli' presidente, la:s.;ù, ro? E allora neanche il piccolo pae. : c delle moniagn<' addomesticale r·11scira nell"impresa cli Ciosuè. Si ch:ama (;ran Consiglio p11re quel. l'orqano che ha deciso roianta fie. re::n contro /"Italia. Ma quale div<'r. .' là rii fun:ion; e di propor::ioni! Il Gran Consiglio del Fà.<-ci.\mo staua proprio nel contempo tracciando in Roma I<' fine<' mo<.'slre della sup<'rba ci.rcltiteliura staia/<' per gli ann; av. venire: <' la montagna <'IP<'lica ha µ1:rior,'lo ... [>cri) ripensandoci bc>ne, percl1è richiederanno Cesnr<' Ross·? Chissà non lo vogliano {ar presdenie. /a<:sù. irn le nrncrhi> e/, Cuglielmo Teli (r,11el,n dnl/a mela). Mo c'è anche il lato gravissimo ,lr/lo {accenda: ia 1-epubh/ica alpesmlw i>• pulso due nostri cittadini. L'af_ {ronfo ci fa tremar<'. Una grande po. /en::ri'non può subire q11c>.s/'onla!Ar. riuer<'mo di sicuro a un conflitto. r:h<' sia per cio appunto ch'è 1Jenu10 1'?1:dine _di armare le legioni dei no. Sl/·1 Bal,/la? Una guerra ideale. per qu<'. li cari ragaz:i. qià tante bellico. si. Fiquratev( ma'rciare contro le fabbriche della cioccolata ... •. FANFULLA orologiaio concorrente. i
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