L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 39 - 29 settembre 1928

---- ·-··- ---------·-----·-·-·- . I do leg,almcnLc il nuo,·-0 organ;smo di j dillalura, senta il bisogno di con.ser- , ar--: !o ~c:tna.r,o rappresentalo d'una lan·a di parlamento senza legitltm.ilà e poteri, e da una monarchia spogliala di ogni carattere costituziona1 c, non può illudere cd ingannare ne~:suno. Cn problema morale s.i impone a coloro c:hc fìno a iel·i conservaro;_10 fiducie a:;..,urde e coltivarono illusion: pe1·icolose: il prnblema della sceL ta. La mo11a1·chia ha già scelto - e cla tempo -- Ira fascismo e libertà. .\.gli ult:mi monarchici antifascisti ir.comJ)c il doYcre di scgu:re l'esempio ciel pmprio re. Un dilclTlma !'li pone: o con la monarchia al f:eguilo del fascismo o con il po1:q10 i!al:ano per la Repubblica democratica dei lavoratori. f.e atle~-e. '<' r:serYe non ,-0110 più corn;fnl'le. Gli ~nost'cismi sono or_ mai immorali. Centrlaosagragaziona cellulare Par ilre1ima polltlcu al prigionieri an li fascisti Ia Italia I ri.cordi p~ggiori tramandali a noi dalla storia più cupa de!le diverse epo· che di reazione .,9r.,J rievocati e superati dall'obbroso :e.;::-ic carcerario lello Stato fascista italiano. Già l'opi_nione· pubblica internazionale con-0sce i delitti della Inquisizione fasc:sta e i sistemi di tortura applicali ai prigionieri nelle carceri italiane spesse kino alla morte, come nei casi di Sozzi, di Riva e molli altri. Conosce pure che il tribunale speciale di Roma si è acquistato in lutto il mondo l'odio dei !.,voratori e di tutte le coscienze libere per le sue fer-0ce condanne che, nel giro di un solo anno, hanno cl:slTibuilo oltre 20 secoli di galere - ollre 2.COO anni! - a centinai.a. di anti-fascisti. Ma all'opinione pubblic.i. :nternazionale non era stato finora denunciato che qu~e c.ondanne si risolvono praticamente per i prigionieri in condanne a morte Si riteneva in.~cnuainenle che gli ,\n· tifascisti conùannat: d.a! 1 ribunale speciale a 10, 15, 20 anui di galera, noA sarebbero stati sottoposti alla segreguiouE: cellulare cont<:mplata da1 Codice penale italiano per i ciel. tti comuni. Questa ingen:.ii~à ~ .:r-..stata la vita a parecchi prigioni?ri e s:i.:à causa della morte di altre no' ;li ,ite èi antifascisti se una rivolta imn•eJ·.,ta della coscienza universale non si ::!ctu;;: nerà contro il micidiale regi~~ '.'en:le!'z:ario italian;,. Que:sto rtègime con~:ste 1,,er i prigior.:eri condannati alh ·?;'usione dal Tribunale speciale fascisti ,~: I:-, scontare un sesto della loro pena. in uha cella umida, con l'obbligo dell'isolamento, (segregazione), e del sibr.z· ?: nella privazione assoluta dell'aria I! del diritto d, rhwe· rt: dalla famiglia qualsias, _1bo. Questo regime, ch1c i penalist: itaiia11i volevano abolire per i c:riminali g1Jdi" • candolo troppo inumano, è il regime che vieue applic 1b oggi agli antilascisti ,; ,.,- dannati dal tribuTta'.e special<:, è il regime applicatJ :. uc,.nin• c.;,me An1cnio Gramsci, Umberto Terracini, Mauro Scoccinaro, ecc ... E' insomma J'as;a·;-inio lento, sicuro di questi prigioniP,•i. La protesta universale di tutti gli u:>- mini liberi; e dei lavoratori di tullo :i mondo deve esigere l'applic: zione del regime politicc, per i prigioni:!r. anti.la• scisti· deve esi<S-!re per essi 1 ~ !acoltà d: ri~evere cil:.i '"e aiuh dalle r~opr:e fa. miglie secondo il bisogn:- '1.: 'vro ,,r. ganismo; l'aboliiione della s~.,:regazi->- ne: l'abolizione del silenzio • delri~olamento· il diritto della vita :-!.'aria, e in comti'ne con ai' .. prigionieri ;:-ol:t:ci; <leve esigere una ·nc,l-,iesta io(? ·na2.ionalp su quanto avv"r, 0 nelle car-er. italiane e sullo sh·., _ • prigio::11cri Bisogna che la rivolta delle cos::ienze libere e civili ·di tutti il mondo salvi <la sicura morte le migliaia di pt 1gioneri anti-ifascisti con,honali ad un regime pemtenziario inumano ed assassiao Nessuna tregua, nessun segno di stanchezza fino a quando non avremo ttenuto che i prigio -iii-.•. anti-fascisti ::b':,é.• no almeno il :liritt0 èi e-,~~e :1Utrili d,lle loro famiglie e -!: .. ·,e•e all'aria, gu.:• sto diritto che •. • ~i n<"~a neppu. :· :i.Ile fiere più. terrib'! i Seuerine, Filippo Turati, H. de /a F 011taine, Henri Barbusse, Georg Lebedour, Auguste F ore/, Cl. Wedgwood, V ictor Ba.sch, Leon Werth, M.me de Snint-Prix CazaJs, Mario Berg~mo. Alberi.; Cianca Pietro Nenni, E11genia Chiesa. l:.gidio G~mnari, etc ... etc ... Pro vittime del fascismo Somma precedente fr. Kreuz/ingen - Tre emigranti stagionali, inne~iando al crollo del fascismo ed al trionfo della libertà .4.ltstellen - De Andrea ~ Baar - Da un s~mpalizzanle di A. B. » Winferthur - Un vecchio socialista: non potendo dare maggior atl1vita » _ Tre compagni, al Ristorante Orsini " 612,20 9,-- 1,- 10,- 5,- 1,2() Fr. 638,40 Biblioteca 1.·.\ Y ,·1:::--:mt:: Dt :L L.\ \'OH.\TOH ..E _ ·--- __ _L ___________ -i------------- Per l'unità socialista .-Rinascita Sociali sia~, l'organo del Partito S-Ocialista Unitario dei Lavoratori Italiani, pubblica la seguente dichia- ' azione della Direzione del Partito med11simo in risposta alfultimo manifesto della Direzione del nostro Partilo. Ln riportiamo su «L'Avvenire» quale documento .alto ad illurr.inare i nostri cnmpagni sul pensiero ch" guida i socialisti urdtari in tema di unità socialista. «La Direzione del P. S. U. dei lavora· lori Italiani, più she mai ferma a _prew11iuare I unità i:ocialisla degli itali.:1r,,, di fronte al Maniteo;to approval0 dalla maggioranza della Direzione del P S. I. ci,ca le tesi sull'unità, seme 11 grante dell'idea e con vantaggio soltanb dei comuni nemici. La Direzione del P.S.U. dei L.1. espn· me la fermissima convinz,one che I aspiraz10ne -dell'unita socialista, manifesta• tasi unanime al Congresso di Parigi rlel 18-19 dicembre 1927 ed a grande maJgioranza in quello di Marsiglia 9-el 9 6ennaio 1928 lrov.,rà la via della sua ;ro~sima allu~zic1ne. L'orientazione della massa dei lavor"lori socialisti italiani formatasi nel dolore della più lrJ.gi<.a delle esperienze scissioniste è ormai tr0pr:o decisa verso l'unità perchè questa· possa più -i lungo essen>. respinta addie· lro dai preconcetti l!elidi di un pa~sat) dc-"erc di alcune brevi pn:cisaz.ioni ri- morto. scb1aratrici. -o1 Le precisazione riS<-hiarntric1 qui soChiunque abbia presenti i pr~edenh pra stese hanno voluto parlare dal ca1u· della questione dell'unità socialista, e po stesso degli argomenti prodotti della segnatamente i deliberati del Congresso Direzione del P.S.I. co.ntrn l'unità socia del P. S. I. tenutosi a Marsiglia il 9 lista, per tÌimostrarne r inconsi,tenu. gennaio 1928, giudicherà almeno una Dette precisazioni hanno volutamente )a. stravaganza considerare, come fa la ma~. se.iato da parte ogni considerazione eg1oranza della Direzione del P.S.I., la slrinseca al maniiesto della magl!1vranunilà socialista degli italiani come un" za della Direzione del P.S.I. Ma esse &ubordinala della auspicata unità gene· non sarebbero complete se non fossero raie d1 tutli i socialisti del mondo: ciò ~eguite da un cenr.o meno f()l·ntale su dlle che costituisce, comunque, una prt1giud:- punti essenziali alla questi,;ne dell'nn:- z.iale tardiva e <ruperaia rlalle circo• là socialista: l.) i rapporti delra.:!ifastanze. • 2. L'attuale politica e la tattica. precon1zzat., dalla maggiOTao;;a della forezione del P.S.I. rispondo:hv al prevalere con• lmgente di un;, "orrenle, ma non _sono istituzionali del .P.S.l. Il P.S.I. ali esk· ro, infatti sf-,ggito i,er comune fortuna alla sc,ssiohe de.I P.S.I., in Roma, delioerata sotto J... pressione c!ei colilunisl (terzintt:rnaz1onalisli), dipoi anch'essi allont~nati~,. ctissolvendo la tenue maggioranza che aveva approvalo la scissione, ha conserv .. to e.altamente la Esionomia. e la politica del P.S.I. in Italia da~ vant, la scissione, quando accoglieva, c.orr,e avviene in tutti i Partiti socialist,. correnti cosidette rivoluzionarie e cor• renli definite riformiste. Pertanto il P.SJ. all't:stero, costituito di socialisti di ogni teu<lenza, non può ripugnare all'aoità ~"' oon veramente alterand-0 la propri:. !isonomia e la propria dottrina po. litica e tattica. 3. Spediente di evidente incongruenza è respingere la proposta dell'unità socialista trincerandosi dietro il presuppos:) a11bitrario di un esc1usivo diritto di deci.slone dei compagni d'Italia, i quali per ovvie e tragiche ragjoni non sono in con• dizione di far valere il lo.i;o diritto. l;n tale richiamo non copre la responsabilità dei socialisti italiani che si sono esiliati per continuare i"unico buon lavoro socialista possibile. Essi non possono tri1• sh-ire sui lontani la reSJ)')nsabilità dal decidere dell'azione che loro incombe. I: tacilo mandato ad agire, commess\) dai compagni d'Italia ai compagni esu·· li, deve, per forza e ragione di co3e, iu tendersi, come è, pieno ed illimitato Le censure .ill'azioue delle due internazionali, formulale dalla maggioranza della Direzione del P.S.l. all'estero, quando pur fossero fondate (ciò che st contesta recisamente per l'I.O.S.) non a• vrebbero alcuna influenza sul decidert: della questione del! 'uniti. socialista de. due Partili italiani, ugualmente unitar, per la loro costituzione. La maggioranza della Direzione :lei P.S.I. proclama di essere fuori ,di ogni Internazionale. Ciò è vero i.ollanto nella forma e nell'apparenza. Il P.S.I. in quanto è parte attiva deila Concentrazione Antifascista, attraverso il P.S.U. dei L.I., collabora proticuamen. te coll'I.O.S. per ciò che form .. il com· pilo assorbente ed angosciante, incOOL· bente a lutti i socialisti italiani: la lotta antifascista. Il P.S.I. in quanto è parte attiva della Concentra7-ione, non può, senza disconoscenza, sottoscrivere a quanto la magg:oranza della sua Direzione assedsce nd suo Manifesto che a favore del proletariato italiano contro la reazione la seconda Internazionale nulla ha fatto a~lo infuori di qualche platonica manifestazione di solidarietà. lJ poderoso rap· porlo dell 'I.O.S. alla lotta antifascista ha già avuto altri riconoscimenti più equi dal P.S.I. nella sede opportuna: la Concentrazione Antifascista. In tesi è solo lecito sostenere che se [osse attuala l'unità socialista degli i!a• liani qu..-.sla potrebbe aver maggior ~~so nei consigli della I.0.S. per la polill<"a generale del socialismo. In a/lo non è contestabile c.he in favore del proletariato contro la reazione il Bureau dei Partiti socialisti rivoluziona• ri nulla ha fatto, perchè nulla polev" fare. La Direzione del P.S.U. dei L.I. ligia al mandalo avuto dal Congresso di Parigi, conio'.·t~la d~ll_a ~norme -~ggior~- za di tutti I soc1alish proscntlt e da .. e voci che vengono dall'Italia, continuer.ì. con coscienza e fermezza l'opera inizia• ta per l'unità socialista. E' ~~~la la premessa necessaria per u~~ p1u mtens1 lotta antifascista e la cond1z10ne assoluta per la ripresa attiva de_lla propagand_:i. ed organizzazione sod'ahsta, . che la di-- visione oggi paralizza, con iattura flao anco scismo socialista co!l I.. I.O.S; 2.o i rap · porti dei socialisti coi comunisti. I.o E' una vera bestemmia discono~.::ere I opera dell'l.0.S. in pro della causa antifascista. Come s1 può av~e il cor.-gg:o di affermare 1..he tranne qualche platonica protesta nulla ha fatto 1'1.0.S. per il proletariato italiano contro la reaLiu• ne? Come si può dimenticare l'istituzione del «Fondo Matteotti» alimenta(o dai concorsi di lutti i proletari del mondo per sostenere la lolla del proletariat:> nei paesi senza democrazia, al l!U~le fondo attinse così largamente il socialismo antifascista italiauo? Come si può obliare che la I.O.S. ha !allo del monumento Matteotti nella Casa del Popolo di Bruxelles un'ara dove per=e.menle si agita la fiamma dell .. IMla J>':r la libertà? Il nom~ del nostro Martire, a..:· spice rinternazionale, si è levato :i.lb sui popoli come un simbolo, ha cong,unto i proletari di tutti i continenti_ in un~ uniCél ardente aspirazione di solidaneLa ccntrn il fascismo e per il proletariato italiano. E in altro ordine d1 fatti, si pos• sono ca.lpeslare i risultati dell'ult:.mo Congre.,so internazionale nei riguardi della causa antifascista? le precise proteste del Manifesl'i> della 1.0.S. ai lavoratori di lutto ,I mondo sopra i'. fascismo, gl'infiammati discorsi di tanti ora• tori e primo fra tutti E. Vanderweld~ d, a conto del Con)!resso, le devote pr'>l• [erte della st1'tli;a socialist,, e la ;_,\'\,t· z.ione di forti li!!e~ dell'organizzazione contro il fascismi) p, r la speciale iniz:,.. t1va dei comp~ g•ii !•Uftriaci '? E' assurdo :n'.•;c·>noscere la po.ssi'.m:a dell'aiuto che la I.O,S. ha dato e darà al proletariato ita!·.rno coRlro la ~e>1z=o· ne, quando •-i I.O S. n,E?,t.e a di~P":-1: 7.ione de ila t.:dusa la compa ~ine dei !>t..,'. 6 milioni di sc~1:aci, delle centinaia -J~, :.t•oi quotidian', <lede migliaia dei co ,,uni socialisti e del m=g!iaio di depulat· che attravers'..J ; Partiti aJuliali, si r'!- cla:riano ad esse :r. c<lni paese, ma in p:ù grande misura l!c:,;li ~tali come la Fnncia, la Germania e Inghilterra, che ;><>s· sono avere un1 llcc.sa influenza sul :e sorti politiche! La maggioranza della Direzione del P.S.I. no,1 ignora come ,I suo Partito si giova :n ogni paese, rei la propria propag>tn:la. degli appogg1 di partiti affiliati all'lOS. Le mass~ _-.:he al disopra delle sottigliezze poliltc~e hanno il sen;o ca;cio e vivo della .reali.a e sentono in con.,eguenza la giustizia e la 6ralitudine, ,ofiri,'i'lnc per cosi ~udac,: disconoscimento del sentimento che è in tutti e cuon; e tanto più in quanto un simile disconoscimento si inspira soltdrl.'.ù a una preconcetta .-olonlà di scissi.>n~. la quale, se !u ~cm;:.1c:suicida fin d;,·.~ origini, ora è d.::litti.c sa. 2. E' un'aUeltazione quella della Dire• zione del P.S.1. di rimettere l'unità s0:ì:i.- lista degli italiani al tempo dell'tm·•à proletaria mondiale. Il P.S.l. non e cc•· munisla: contro i comunisti, oltre le rngioni comuni <li tul~i i sociali.s~i, rtca qudla potente del ris;•nlimen!o di es~en: stato giuocalo dai comunisb (p~ect!:a· mente· terzi internazionalisti) ali epoc:.t fatale ·della scissiO'lle di Roma. Angelica Balanoff ha scritto nel suo libro Erlebuis~e ur.d Erinnerunge11 (Avvenime~ti e Ricordi) la storia di quella disgr:\z:ata scissione, tramai?. a ,l\\osca contro la V'J · lnnlà di tutti i sociali~ti •talian•, n~ass:- malisti e riformisti. Il P.S.I. aon i:: un Partito di dittatura e si governa intern1mente come una democrazia. Perciò, i: !>UOpreconizzare l'unità socialista atlra verso l'unità coi comunisti non suon;: sincero. A prescindern da altro. ua1 comunione coi c:imunisli, che ogni gi:,rn:) attaccano i socialisti con gli stessi :11el.>· di dialettici del fascismo, metterebbe il P.S.I. fuori delia logica della ste%.1 lotta antifascio;ta Quanto al Partito 1,r,- slro - il P.S.U. dei LI. - esso non potrà mai unirsi coi comunisti, !inc_hci .::,: s: s'lnc> la confubzii:-ne ;n allo d, ::• t· 1 nostri aròomc-11t: con•ro i! fascismo in difesa d.::::: libertà d1:!l'uomo e dei smdacati. La lotta contro il fascismo l'O~ Uoo strano processo può dai soc:'llisti essPrc sosleriuta che sul terreno de!h difPsa della democra- al Tribunale speciale fasciste zia (e non la ~-i~o~:no di avvenire .:: 11 " Romu .settembre. - Cn Càrallcriqui democrazia n,>n ~,101 clire «partiti ~Li(;O pr~cc.sso ~a per aprirsi dinanzi democratici vigen:: .• ma I irle .. stc-ssa al Tribun,ilc ~pecialc. della sovanila del «demos» espresso fai- I componc11li della Società Sporla maggioranza e!~ e sicuram~:ile :b ti,·a B~rnlo .\Jusso/ini di Cc,rin.a lavoratori). I! .. em~:10 della ae-nocrazii. compar:ranno din:wzi al Tribunale accomuna lutti , s ..cialisti che vc,gli•mo lerrori"lico, accu:,,ali di cospirazione sinceramente con ìu, r<?. senza attenua- con lro lo Slalo. Secondo l'accusa la zioni, con lutee le sue ..onsegurnz~. la Società Spoi·Uya Beniio .l/w,so/'ni, guerra <liretta ('')::'.:,.- fascismo. Il ler- non era altro che un·organ?zzazio1le reno della dem11,:•·:., a e il terreno n,1 tu d c1· di ,,· OYilni aulifasci~li che -; e 1caralc dell'unità socialista. Noi pensiam;, va O alla propaganda cd all'azione - sempre pronti a dare I Psempio - cl1e su tale terren,, \i.rranno ben presto <.On[i·o il regime. fondersi frater,'imente • milil. delle d•1.! La polizia prelende anche di a,·cr organ:zzaz, 1:... i ~">ciaii~ti d.:.I P.S l. ~ 1 ,r,1uci;lralo nella ~ede della Società socia lidi J,.,. l' S.C :ie: I, ,oratori :,·1- un importante materiaJe éi propa- _;ad•. ~nnrla anlifa~:sta. cli a1·111. e rnuni- -o-. zioni. Il 7 ottobre a Vienna Alla chiusura del Congresso di Bru-1 una monotonia ossessionante perfino nei xelle~ _mi_er~ alJrett_ato a cl,iedere a_i de- particolari. Esso ~i riproduce nei vari legati 1lal1arn che v1 avevano partecipato paesi nelle medestme forme. le loro impressioni in generale s1..l Con- Per la prima 'Volla in .Att1slria il fa. l!resso_ e, S_Pecialmente, sull'atleggiamen- scismo confessa apertamente di voler lo anlifasc1st~ ~el Co17 ?resso ~tesso.. porre il ,Parlamento e sotto la pressione Grande olltm1smo, 1 unpress1one d1ffu- della loro potenza "· Finora non aveva• ~a che nei maggiori pae3i d'Epropa il so- no aivulo tanto ardire, anzi si erano licialismo sia alla soglia del polere e, di milali a ,vocifarare di una dittatura soconseguenza, una te,,denza quasi genera. cialdemocratica ed iJ loro on.sano si inle a_ limitare i_I fenomeno fascista entro titolarva alla « Freiheit,, (Libertà). confini modesti - questa ero slala la r'- sposta alla mia richiesta. Vi fu anzi un !acetone, il RaJ1.ton, che osò sostenere che il fascismo era una questione interna dell"Italia. Orbene, quanto sta a,yvenendo a Vienna di questi giorni, può servire d'esempio per far comprendere a certi uomini come il pericolo fascista non sia affatto scompa,- so e come la lotta anti:fascista non sia una questione italiana, ma rivesta anche oggi carattere di pericolo sociale per tutta Europa. Ad onor del vero la socialdemocrazia austro-tedesca e la stessa stampa bor• ghese di sinistra di Germania si sono sempre ampiamente occupate del fenomeno colla diligenza ahe è nella prerogativa di questo paese. °®gi i fatti danno ragione a quesl:i. previder.te politica ohe, nella Repubblica austriaca, ha a.vuto per massimo ispiratore Ollo Bauer. Una delle m~giori preocc~pazioni dei Partito aiustri ..co fo quella di tagliare alle ra<lici il movimento comuni.sta. J socialisti di qui - ammaeslrali dall'esperienza duplice che viene loro dalle devasiate -contrade d' Italia e d' Un,gheria - sapevano come il comunismo fosse stato un eccellente pretesto per il f:i.- scic;:.moe come i fascisti in ogni paese abbiano solo quest'argomento come spau. racchio per le pan.cie e le pingui casse• forti dei pa\·idi borghesi: il pericolo bol• scevicc Il loro atte1_giamento nei confronti del comunismo fu assai netto: il programma di Linz fu redatto in forma larga, tanto da -comprendere anche. i socialisti di estrema sinistra, ma si ruppero neltamen• le i ponti coi comw1isti. ,E' da Linz cihe sor,ge il concetto Jnoderno della democrazia e della difesa ar. mala delle pwblidhe libertà da parte della classe operaia. ,Ma non per questo il pericolo fascista in Austria fu completamente disar malo. Si assiste ora in questo paese pie colo, ma di superba elevatezza culturale ad un curioso denomeno: crescono g/ande.mente di numero i social-democ.r~- li.ci, ma awnentano in modo indubbio anche i fascisti. •C' è insomma una maggior partecipazione alla vita pubblica d~ parte anche delle campagne, dove la massa contadina è attaccata al prete ed alla piccolo proprietà rurale. Su quale piattaforma si, basano I fa. scisti austriaci per muovere ali' assalto di Vienna, la capitale del socialismo iJ1ternazionale ? Essi cercano, molto semplicemente, di provocai e su ogni terreno la forza cosciente del proletariato viennese. Cominciarono l'offensiva coi fatti che condussero al famoso processo ed alle sanguinose giornale del hi.glio del '27, ed ora tornano da capo. ~I comunismo non è attivo o quanto meno non rappresenta pericoli d1 sorta per la pace sociale ? lo si invenlal III 7 ottobre, data della rivoluzione russa, i comunisti non faranno una d:- mostrazione pubblica, data la pochezza delle loro forze ? la faranno i fascisl• per dimostrare al comunismo che, se intendP alzare la te.sta, è già pronta la :mano che lo sc'hiaccerà. La scelta di questa ·data, come giornata -campale del ,fascismo austriaco, è veramente sintomatica. J..a provocazione non potrebbe essere più evidente. Ma anche in 1Italia, a Milano per esempio, non si era tentato di far passare per un truce dittatore l'ottimo compagno Caldara. che è quanto di più democratico abbia mai a.,vuto la Sezione milanese del Partito ? OW non più . .Le « .code di !!allo minacciano il famoso bi-vacco nell'aula del Parlamento viennese ohe non è .sorda nè S(ri~ia, anzi un gioiello d'el~anza architettonica, ma si dimenticano di una co• sa Che il loro maestro in Italia. more solito. s'è messo a fare il prepotente quando nessuno era più in ~rado d'im. pedirilielo. Non qui sembra, per ora, che la so cialdemocra,zia sia disposta a lasciarsi giocare .come Cl lasciammo giocare no1 in ,Italia quando ci di<liarammo tetra• g<>ni alla lotta - che da farsa il nostro intervento poteva tramutare in battaglia campale - in occasione della marcia su Roma. I socialisti viennesi sbarreranno il passo alla prepotenza dei zucconi dei fascismo rurale. Le loro dichiarazioni sono state espii• cile e sommamente istruttive. Essi hanno fatto notare clie la massa operaia 'Viennese, che ne aveva o<Snidiritto, ar,eva rinunciato, per amore ..di pace, a fest~are la data della Rivol.uzio• ne. Essa avrebbe seguito, anche in tal giorno, la norma che si era imposta do• po le tragic.he ti,!iornale del luglio e dalia .quale n•)n intende decampare. Armatasi per~la difesa della Repubblica, quando essa fu seriamente minacciala e no-;anta operai insanguinaror.('I co!• le loro mortali Jerite le ";e della città, essa si dichiarò ripetutamente disposta a deporre le armi nel caso eh.e gli altri partiti fossero disposti a fare altrettanto. l on se ne fece nulla di nulla. La reazione non disarma. O~gi essa convoca i suoi masnadieri a Wiener~Ncustadt, nel quartiere - si badi - più rosso e più povero di Vienna, tormentato da tempo da una dolorosa disocoupazione. Che fare ? la situazione è delicatissima. Abbandonare la massa a se stessa sarebbe un delitto. JI ,Partilo non ha perduto la tesla Esso ha convocalo immediatamente una 6rande « Giornata dei lavoratori ", ;n ~odo di poter dirigere la mas.sa e di tenerla disciplinala. J giornali bonghesi strillino pure che questa non è una mani.lestazione politica, ma una parala delle forze milita•i sovversr,e. , oi non possiamo dire con prec1s10:1e fino a che pu.,to lo zampino del fascism'> un.ltherese ed italiano entri nel gioco io- "' sco, ma siamo piuttosto ottimisli circa I~ s1'.uazione di questo proletariato. Esso h1 la fortuna d'avere dei capi, una solida dotti ina, la gloriosa lra<lizio• ne di Victor Adler ohe pose sempre il segreto della [orza del proletariato nella sua unità. L'unità! Eorn il mezzo anche per la ris,;ossa del 5ocialismo italia,10 Vienna ros'i:\ ci addita la via. FRANCO CLER1'Cl. Ungranchdiao"l'll!ustré,, Volendo fare conoscere ai suoi lettori le sembianze dell'arrestato di Campione L'Illustrè - la grande rivista illustrata della Svizzera Romanda - pubblica la f t g 1 · del se11a'ore Teofilo Rossi o o ra, ta .... Perchè si . sappia... Il cCorn,ere della Sera» p ..l>.:>licav:i giorni sono una delle solite un1ele pa· iriotli.c.Jie do"e si parlava <li un'espos,- zione d italianità dannLJ1.ziana dell .. qu:i.. le non può interessarsi nessuno, dato che ---0ltre ad essere un'esposizione d1 menzogne slron!ale - si sa oene come sia stato -,1::mJiire«dismlere..salo .. il patriottismo del vate. Ma un epistola pubblicala dal « Corriere,, e interessa non per il contenuto bugiardo e calunnioso - che, questo, a conti ;atti, è roba che entra nel program. ma nazionalistico e {a par~ del patrimonio .morale,-, del vate e dell'atLuale re· gime - bensì per la persona alla quale l'epi.slola dannunziana è diretta. I' CO· slui certo Mario ,D'Osmo, al quale il va• te, padre spirituale del fascismo, chiude la lettera stringendo la mano «leale•. Tanto perchè si sappia di che «mano leale,. si tratta, diremo subito ohe code- &to Mario D'O~mo, palriotta italiano, è un ebreo Jg;recoche, come tutta la colonia ~reca di ·1rieste, fu attaccatissimo al governo absburigico. Dalla redazione del «Piccolo» il D'Osmo fu ,caccialo a pedate perche si era prosliluilo al di.iensore penale dott. Pompeo Robba, altro .monu. mento di purnzza patriottica, oUi lustrascarpe del regime. Le truffe ctel .ù"Osmo son-0 innurr.er~oli, Ira le quali una per• sino alla portinaia della casa ove abitava . .Ma tutto ciò non sarebbe nient.e. Il bello vien poi, a ,guerra scoppiata, quan• do il ft.:tnro ..console,. dannunziano, perchè suddite estero, può rimanere indisturbato a Trieste, anche quando la Gre• eia minaccia di entrare in ~ue1Ta contro ie Potenze centrali. Il greco D'Osmo resta a Trieste e incomincia a svolgere una attività di strozzino cosi criminosa e così brutalmente ri-voltante, da attirare le proteste di qualche polii:iolto . .Allora vi era l'internamento per gli strozzini . .Ma. Mario D'Osmo non è seccato per niente: le proteste contro di lui i;i arenano negli scaHal, della imperiale e regia luogotenenza. Che V110( dir ciò? ... L'enigma lo spi~a lo stesso .Ma.no D'Osmo che ,si fa vedere spessissimo e con una -certa ostentazione, in compa.gnia .!egli agenti di publica sicurezza adìbili alla squadra po. litica ed ai quali il futuro • console » dannunziano ,ha da sussurrare sempre qualche coserella all'oreah.io .... Ed è in forza di questi innocenti ..sussurrii.,. che egli può impunemente strozzare il pros: s1mo, sucohiddo il saT1gue a-gli italiani ai Trieste che, aUamati, pagano le sudicerie che eJ!l1 vende a qu.alun<iue prezzo. La pace trova così il si.gnor Mario D'O. smo in possesso di un bel gruzzolett') ohe,. gli permette di fare il patriotta arei• laliano e diiventare «console» di D'Annunzio d11rante l'a~entura fiwnana. Questo l'uomo al quale D'Annunzio Gtringe ia emano leale». Il vate però stia attento che in quella mano non vi sia ancqra appicicala qualche coroÒcinat«lealmenle,. guada.gnata alla imp. e reg. polizia di Trieste, facendo crescere il numero degli italiani nelle carceri e negli inlerna·,nenti austriaci. Vero è che il vate, distratto com'è, a queste inezie non bada pe• il sottile e pi• glia le cose così come vengono, anche se ven.gono dall'ex « sacco di merda , e si ,hiamino chèques. ••• E poichk ci siamo, è bene ohe i comnagni che si trovano in !svizzera ed in i-rancia sappiano an.ahe questo. Tra le scie che la polizia fascista manda oltre il iconfine. si cono due individui che, per la , loro audacia, possono diventar pericolosi: uno si chiama !Effendi Michelli e l'altro M.araspin. ,II primo è di statura lUl po' più alta che la media, robusto ed agile, essendo addestralo nella boxe. lo seguito ad una. malattia ivenerea <ha perduto l'occhio sinistro ed ora ne porta uno di vetro che rende quasi iruvisi.bile quell'infermità. 11 tM.araspin è tozzo, tarchiato e robusto. I precedenti morali di questi due agenti della polizia Jascista sono degni delle tradizioni poliziesiche italiane. Tutti e due furo110 più volte condannali per reali comuni (furto, truf<fa, ecc.) e il Ma. raspin ha al suo attivo una condanna a più anni di carcere duro inflitta.~li per rapina a mano armata èal Tr:ibunale au• striaco di Trieste. ,I due ~enliluomini sono pagati con duemila lire al mese dalla questura di Trieste perohè si rechino all'estero a cer. car d'irretire i profug'hi con con:;!:iure ed eventuali «colpi~ da farsi in Italia. Comunemente essi si spacciano per co-mu. nisli ma sanno anche assumere il carattere .che imoon.{!ono loro le condizioni di luo~o e d'ambiente entro alle quali ir. quel determinalo momento agiscono, va• le a dire si spacciano per socialisti, repubblicani ecc., a seconda delle persone r.on le quali hanno a che Jare. Ma a renderla sfacciatamente aperta hanno prov,veduto i dirigenti del movimento ohe scrivono di una « prova generale .,, della marcia su Vienna e concentreranno per quel giorno nella capitale, ,gente portala da lutti i più ~ontani centri della Repubblica, c◊n treni speUltimamente il loro pa.ssagl!io ifu i.egnalalo nelle Alpi Marittime ed a Nizza riuscirono a )!uadagnarsi la fiducia di al. cuni antifascisti, ma poi, l' impro'V'Visa apparizione di una persona ohe. conodi Torino. s;,:-endoli, avrebbe potuto, sapendo, parli granchiu è tento piu colossale n lare, li mise in foga. Ritornarono in Ilaquanto la vera Foto/lrafia di Cesm·ino lia e poi fecero una capatina io Austria: era già staia pubbl1cclu da parecchi 7uo. ora ,;i crede die siano in Asvizzera. ciali. La storia del movimento fascista è di iidiani svizzeri. Gli antifascisti s. guardino. U. E.

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