L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 38 - 22 settembre 1928

A. P. ZURlGD, 22 SETTtElMBRE1928. Num. 38. ' Telefono 4475 (SeJnau) - Conto-ChèQues N. Vlfl-3646 SETTIMANALE DEL PARTITO SOCJALIS'FA I'lfALIANO NEI.l..A SVIZ~ -----------.-----------:--- Abbonamenti ver la Svizzera ver r 01fRQ 1928: REDAZIONE: AMMINI!ITRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: Un aruio ir. 6; sei mesi h. 3; tn: ,mes;i fr. 1,50 • l'Avvenire del Lavoratore , Lommis.sione Esecutiva del P. S. I. Per tmt'::l, o epkio di linea (laqbeaa aea colonna), 2e Cmt. Pu réclame ~ prew da -~ ------ Per l'estero: Un anno fa-. 10; sei mesi fr. 5; tre mesi ir. J,50 Zu.riw> Zurigo, Milit~ 36 Su:lslaogldiaell'inverno difame cìasse, oi-ganizzazionc, eoc.) per l'emancipazione dei lavoratori, n.OJJ l'emancipazione sbessa. 11 mai1ifcsto aggiunge inialli: • Certo la democrn_ zia legala all' esistenut delle c/a.<;S1, non è per i lavoratori uno scop;J in sè >. .\ l[i\(,:ia p,i ,~ di giorn;..list: fasci- ~li d1e 1ve.. giorni scori;.i in\'oca.vano u11 ttt nimo <lt libcl'là rl1 stampa sia pur.; l1111itala t1ell'a111b1lq e.teli e,é~llazionc del regime, ,\rnaldo ,\fossolini ha risposi o: • Quando -;i p<·n::a. c;he una u:mHtJz onc fhlÒ 1ì1cllcre in gnivc pericolo il p-.'.lreggio delle Stato e la !'-.cci1à può rcndcn~ d.flìcile l,: vila economica di inlerc I e~ioni, mentre, aiutala da italiani l,naturali, una pa1te del mondo ci odia, ei conlrasla e ci com!ialle, noi ch,icd.iamo se qur;:;lo s,a il mornenlo delle ricerche di farfalle . La. fcu'[alla, nel pen:-iero dell'itlmtrc fralelìo, ~areb.be appunto qttel rninlmo di liberlà di discussione e di cril .ca che laluni giornali. ti del r<'girne reclamano. l,.a confc!-sionc non polr<'hbe e:,. sere p:ù es:plicila. I .e cr;ndi7.ioni dell'economia e deL la 1ina,1za lalianc sono tali che il meno grave degli accidenti nattu-ali rnrebbe capace di prorncarnc il disastro. · Ma nel pen.sier-o di .\rnaldo :\lu!>- solini 1111 allro gene:·e di calarnil:\ incombe sul regime fascista e lo obbliC!a alla più !'llrenua difesa cd al raddol)piarriento dei suoi "-islrmi di op._pres<;ionc e di' compre~sionc-. la clirnc:::up.:izione e la farne p1u nera che ~i affac,:::i.anu :1lle ~oglie del sc~to inverno fasC"ista. Il giuoco delle cifre nelle o;lali~t1_ l'IH· 11ffkia li. la fum is.teria della rei 0ric:1. non baslano a co-pri1·e la piaga chP. torm<'nla il regime- clclla d1llatiira fa!",eisla. Tr~ qualcJ1e mese oltre due ntilioni di opr,·ai di~occupati urleranno la propria fame e la p,ropria indigirnzione per le \'ie e per le piazze c-l'I!alia. .\cl <'!'~,iforanno co-rn lnf!i i fall:ti del c0mmerc-io. i pi "f('OiI prop1 ietari ohe_ rati di ta«sc cd imoos~ibilitati a piagarle. la massa dcp'Ji italiani ai quali la politira economica <h'l r<'gime ha s<w,nrc•-0 J,- fonli di guadagno e cli vita. E sullo sfondo. il malumore <lC'llf'st<'sse cla~,i abbienti che ,·edon(} inrerfo cii oc;c.uro l'aYYenirc. imbarcale come sono sul lempiesloso mare del fasci!'mlo. Di fronte al pericolo imminente che lo incalza. il fascismo perfeziona il proprio ap,paralo poliziesco di difec-a: appronta a1·mi ed armati per il connitlo temuto ed ine\'ilabile. Chi na as~istito alle recenti manoFe mi_ litari i.n Piemonle ci riferisce come più che manovre di guerra f'ste-rnn CS!'C c:iano app-ar~ mano,-rc <li guei·- ra c-h·ile. (;!i stramenli di morle più perfezionali. più m0derni erano nelle mani della :\[iliz'a fasci~ta.. affinchè i Jlrctoriani del re!!ime si i:1ddesfra~sero al loro uso infame. ~on è del rPsto ormai 1.111rnjstero in Italia che le ctaserme dell'esercito tiano quasi completamente disarma_ _Je <' rhe im·ece mitr~~'.ia~rici. m~i- ,..- zioni. tanks. ed art1~liene legg1ere 1·ignq1itino nellc> ca<;errne della Milizia. Il fascismo non si fida dei figli del popolo che compongono I' cserciLo. E' ai suoi mercenari, quindi, che consegna le armi destinale alla re.. pressione dell'insw-rezione popolare. E nelle file del partilo esige la rpiù cieca ed illimitata disciplina. * * * E' impressione generale in llalia che l'ora del ciclone s' approssimi. lmpressione dei nostri compagni, dei [ascisti, del popolo tulto. - • Cosi non si va avanti! > - è la frase che rimugina iTlitulli i cer- ,·elli. E raLmosfera d)ell'impreYislo c;'addensa sul oi.elo del noslro paese. Il fascismo si affida ancora una vo!La, 1.pinlo,·i. dai successi passati, al rimedio della violenza e della repressione. E' simbolico a questo proposito il richiamo di Farinacci agli onori del Gran Consiglio Fascisla che a\Tà luogo in qu~Li giorni. L'uomo che salvò il regime - o che prelesc di ~alvarlo - all'epoca della crisi Malleotti, che venne- aJlonlamtlo dal potere per delitto di superbia nei conf ronli del Duce. Yiene riclùamato ai lavori dell'organo di diligenza del regime. Quasi per suggesrol\f s-,1perstiziosa Mussolini vine~ "' il prnpr;o orgoglio cd inYora l'aiulo e la solidarietà di tulio il fas(;lrn10 e la solidarietà cli colm che eia ln1 nri comuni delitti, impone la solidafu umiliato ed offe~o. riclà d1 tulti nella difes:.\. :\la si ripelerù il mira:olo? Perchè il fascismo è ormai 1 idoli o La cri~i Malleolli [u nn'insuncz:o- allh difesa. l bei tempi clell'atlacco nr mo1ale dri popolo italiano e la pieni di promcs.s<' e d: !'peranze - violenzi:t TI<' e:JI)(' faciìmcnle ragione. • .4. chi il denaro? ai fascisti! A chi Oggi la crisi è economica l" fipan- l'impero? agli italiani!• - sono tra_ ziaria. ln rtalia 11'011 si la,·ora <' non monlali. Il denaro scar:•.cgg'a n_cll" si manf.'i'\. ! rno;:i:-!1etéi r!clla :\lilizia cas~c dello Slalo e quindi nelle fìle potran'1o huc<1rc il ,'.enlrc d<'gli ifa- s1 mormora. J,'lmpero si è rido'lo ... lian1. noa riempirio. Ed nll'mfuo1·i all'nss.unzionc al lrono del capo-bridei mo!'chetti il fasri<rmo non ha altri fante Ahmcd Zogn. rimedi. .\nd1c la disciplina quindi fa di .. .\rnalclo :\Jus•-oliPi ha quindi ra- fello. ~(on<' d'esigere di<;ciplina (· ~ilcnzio TI n<'mico - l'inverno di fame - nei ranghi del regime. L'ora è graye aYanza. e nelle file si mormora ... « Otre la verirà è rlvoluzlonarlo )t L'imbottimeotodceirvelli In coscienw si -può affet1narc inf ,1U i che è più agc\ oLc c1care le con_ di:ioni per l'cmanc;ipazione prolcla1:,1 nell'It&J;a fascista p;ulloslo che !idla S,·izzera borghesemente demo. cratica? Ed allora non è do\'ere del prn!ctariato difendere queste liberlà ,·un,ro i tentativi ditlalo1·iali del capil.ilis.mo'? * * * Il recenlc manifcsi.o del C. C. dei Gruppi d: Lingua italiai;a del Partilo Comunisla Svizzero, a propoS'ito dell'appello al proletariato lanciato dal Congresso di Bnixclles delf'InLcrnazio1,aLe Operaia Socialista, me_ 1ila qualche commento. !~·i1!\··to alla conquista del polerc, lancialo dall'J. O. S. ;.1ila\'Qratori aL fìnchè il pallo Kellog • non sia più ieliera moria. ma sia esteso o Lutto il mondo. per organizzare la pac~ clopo overia proc{amata. per fare e/ella scrillura una realtà 11iuenle •, diviene per i funzionari comun:sti l'inYilo ad aver fìclu.::.'a nella uo/ontà di pace dei governi borghesi! E ral_)- presenta la prorn della solidarietà dei .aap•i socialdemocraLici con i goY<'rni imperialisti. per la guerra conperiore ùell'unità prolelaria interna- lro la Russia dei Soviets!' zionale, que:;ti parljti dimcnlic.arono Poveri redaLto•·i di F. e M. che a,·ei vecchi dissensi del periodo della -rnno appena fìn.ito cli r<'digcre il proguerra per consacrarsi, l.!.nili, alla prio manifc~to. aliorchè Lilwinoff, lolla contro le gu,en·e fulurc. in rappresentanza del governo di Moi'\on per difendere l' lnlcrnazion:1le O. S. - poichè non è nostro compito - dalle aocusc e dalle calunnie dei funzionari slalinjst i italiani residenti in Isvi7.zera. ma per mosfra1·e fntta la malafe<l<> dei ~i'stemi con i quali coslo1·0 prelendono di edu,c~- re rivolnzionariamenlc il proletai-iato. Forse che I" lnl"irnazionale Coml:- v·n. apponeva la propria firma al nista ha bandito dal suo ~eno coloro palio Kellog, al • patio di guerra, che Furono per • la clìJ'e.sadella pa- cioe cleq/i imperialismi e1iropei desti_ tria b dmante l'tùlima <:arnefìcina nalo alla dis/ru::ione riel/a Russia rT_ mondiale? In qucsLi g:orn.i pontifica unl11zìonana ,! Tempo fa noi leggemmo in tesla ad un artir-olo di Falce e Martello, la massima: • Dire la verità è rivola_ ;:;ionario •. - Vediamo come questi ~ignori pongono in pratica l'aurea sentenza. a :\fO':-ca, :\farce! Caçhin, r.apo dei com.unisti di Francia e memb:-o del Presidium della III Internazionale. Chi è Marohel C:achin? E' c-0lui che recò a Muss-0Lini i fond! per la creazione del Popolo d' llalia: che il 19 ap,J'ile 1915. nell'Hunwnité ùi Parigi felicitava Mussolini • della su? ardente azion~ > e del s,uo • e11erg1_ co atteggiamento > in favore dell'interYento dell' [talia nel conflitto; che il 25 maggio 1915 esalt~va .\. Thomas per c~r diYcP.ulo ministro TI manifeslo comunista comincia deU-annamcnto,; che il 14 settembre coll'aITerma,~e ohe gli attuali capi 1915 (l-lumanité) s.pingern i ,oldati dell'Internazionale sono coloro che il) occasione dell'tùlim.a carnefìcina delle due parti contrarie. aJl'odio re_ ciproco con queslc paroLe: • Al ler_ mondiaJe • si dichiararono per Tadi_ mine di un anno di guerra. ma,lgra_ fesa della patria e che dm·anle la do la fatica e lo .<'pos.wmen/,,.l'odio auerra solidori:zarono coi governi e al colmo e la bmlalita tede'>ra non borghesi nelle misure repressive di hrz fatto che esasperarlo , : e che nel Oflni tentativo insurrezionale>. novembr..., del 1918 bagnava con laTI lettore ingenuo cli Ealce e Mar. cri mc di commozione la 1edingole te/lo è indotto quindi a ritcne1c clw cli Poincaré per le Yie di Slr~shurgo tutti gli alluali dirigenti dell'lnlerna- lincrala dal • secolare nemico•. zionalc siano si ali deii sccialpa/rioli . . . . . e Ù<'i fautori clelt', unione sacra• Questo e uno dei capi piu aulo1·e,·odurantc la g-uern1. C:hi è l'attuale se1 li <lf'lla fTT Tnl.e'rn.az,i0 nale. /7.rf'':'rio dcli' Tntcrnaz'onale-? Fritz ~ * • Adlcr. leader del partito -;ociaJi ..ta • .\'el mani/e.sto - dicono; funzioauslriaco, rfì,,.i durante la ~!l'erra con- ,1ari comunii:li -- 110n si fa parola rretinò 1a propria an·er~ionc con il dello /cito di rlrtsse . ?\fa fe tulto il colpo di ri,·o1. 1ella che uc."Ì"e il pre- manife,-to è irnpi-egnato de-Ilo spirito <;dente del C:onsi~io auslriac0. f<'- della lolla rli cla~.se c della nece&;ità roce ,oslen;forc della continuazione cklla conqui~•ta c~l 1>oferc da parte de\ln l1U<'rra: f!e<;,[ochP t<1i ,·al·~<' la della cla,·se op~raia: C'oncla~ma all';maslolo cfal quale- lo liberò la rh·oluz;ione ,austriaca del ... i capi della lf Interno:io_ 1 nr,/e non si peritano di annunciarvi '18. BC'I lipo di sociolpatriota · - continuano i funzionari comunisti C:hi c;on0 i comoonenti dell'E,ecu- _ che • /e condizioni per /'avvento tiYo della T. O. S.? .\e.canto aa Hen- della clemocraizu prole/aria vanno clerson r Van<len\·elde. eh"' adérìro- creale in seno alla democra::ia bor_ Po n1l~ polilica di con!'ordia durnnlc ghese .<sle.~sa •. quasi che e.~istesse 1:i. ~uC'rra. Yi fanno nari<' .Tean Lon- 11nac/Pmocra:::iaborr;hese che fosse <1u<>f <' Br:ic-kc. eh<' in Frarcia furo- disposta a permettere l'emanciprtzio_ no l,!lì inizfatori del niovimenlo mL ne inlc>grale del prolelarialo •. nnritario rontrario alla Q'Uerra. rhte -,rlf'rirnno a ZimmerwaJd (' Kie-nthal. Qui l'imp1.1denza rasenta il c:10111!- i;fìcJando la minacci::i clcl r>lotone di l'O! Tl manifesto a!Terma l'e,-:den.tc e,Pm1z.i0rie lancia fa loro in oiena Ca- "<'1 ilà che' in seno ai regimi di dem<'rn df'•i Der)lltali da C:IC'menc.ea,1. mCJcr:--iziaborghese si creàno le con_ Vi è l.lnudio Tre,-~. il # marche.~e cli-::ioni (propaganda. educazione di * * * • La Seconda lnternaxionale non è più l'Internazionale dei proletari. bensì quella dei celi borghesi demo_ cra/ici rlei quali fa purle l'aristocra_ :it, proletaria> - sente:1ziano i funzionari cfi Basilea. L'Tnlernazionale O. S. co11 i suoi !'lette milioni di aderenti è dunque m1 organismo bor~hese. borghesi i tre milioni cli operai inglesi che vi ade: r·~,eono: borghes.i la qua~i totalità dei orcdctari belgi: bor~hesi i milioni cli larnratol'i tedeS{'lhi - metallurgici, minatori. fessiloi·i. c<:T. - che ne co1-lituiscono la forza mag'k!'iore. Borgh,,s·c il proletariato di Vienna rcs.'-a che compatto fa parte della se'- ;,ione austriaca dell'I. O. S.: borghesi in Francia g;li o;perai del C:restiot, i l1'f,'>itori di Roubaix e Tourcoin.g, gli •c-a1ieatori di Marsiglia. Borghesi in_ fìi,e i 25 milioni di eletto1; ch,el si SOno affermati nel mondo per i ca.ndL rl;ili socialisti. E se tutti costoro SOno borghesi. dove sono i proletari M~cicnti? ~elle fìle dell'Jnternazion'11<' rom11nista? Ma allora ci sarebh·• d::i di~,pcrare- dell'avvento del sor-ialismo, perchè ~rebb~ro pochini. nxhini .., Tnlto il mamfeslo del C. C. dei r,nmni rli Jinuu::i ila liana drl P~ C. S. ;. un cloC11·,nento d'incoscienw. Dalle fllf' p.aro)e si ~IJ)riwonano l'odio im1")ten I c. Ja menzogna consapevole, la rnlontà di dissolvimento e di S'CÌSlf.ion.c. Si n1olc a,·,·elenare le masse. dif'0riPnlarle. g-t-'ttarc nel loro seno la sfìducia. la ~tanchezza. la clemoraliz_ zazione. r dirigenti comunisti \'Ogliono creare il des-erlo nel campo dell'organiz_ zazione operaia per µe-r proclamarvisi padroni assoluli. E' questa l'ulopia assurda -Ohe li guida eia djeci anni e che informa lulla la loro clisast,·osa e crim'ino~~a azione politica in S<'no al proletariato. T! manifcslo in questione nte è un docnmenlo. ., di r~r,p0rello •. l'uomo chf' dtfranie -----=========================---- la guen·a fu mag.giormenrc odiato daali inlen'\Cnlisli italiani. E<l inc.icmc ::ii maggiorjtari tede- "c-hi. ,iPdono ; rap,preS'-Cnlanti clel narlito inclipendentc> di Germania. r-hc co!';lcnnc in Germania la lolla rontro il prolungarsi della Q'Uerra ed <'"citò le magnifìchc> manifestazioni r,11li1?t1f'1-raiuolc·df'l proletariato lcrl"'-<'O. E gli ec;poncnti dell' lndipen_ ,lc>•1Jt .,abo11r Port!I che. col Partilo Sr.riRlisla Ttaliano. fu lrn quelli ma!!- oior111enle <'Onlrari alìa gucn-a. La ,·crilà è eh<' l'allual" 1ntern::i7ion::ilc Oper::iia So"iali•ta è nrita clall::i fu<;ione dei r>ai-fifi rh~ n"'l mm adP.ri,·ano 3.ncora nl Rur 0 ~11 di BrnxclJ<-'<1, con i padi[i <lC'l!Tni0n" Tn. tci-nazior.al<' cli Yicnn:i antimwrrali r ri,·0Ju7,i m ·i \lfo <-l"op0 "''- e Il "Duce " mente • Il giorno del/'ap,,rlurn della Ca_ «Una dimostrazione socialista con_ mera, al/orche il re: fece la .,ua en_ iJ'O il regime non ci commuove ... In iratri so/enne. i socialisti. messo W1 tema di regime il nostro giornale ha g<irof ano rosso alla bottoniera. usci- manifestalo un preciso pensiero ed rono in grnppo canl'anclo l'Inno dei una parte dei nostri le/lori seguono La,·oralori e Bandiera rossa. I re- 1 un indirizzo spirituale repubblicano, pubblicani. gli indipendenti e i mem_ considerando la repubblica una mé_ bri d<'lla '>ini.• Ira, con un gesto poco la cli libere>islitu::ioni alla quale il ocror/o li raggiunsero•. popolo italiano peruP1-ràinelul/abiL Ml'SSOLINI. men/e . ~rrssou 11. (Canrlidf', .3 luglio 192[-;. ~fa Yic). (TI r'orolo crilalia, 28 novembre 101J). ·(J) {1) Vale a dire subilo do-po l'inaugurazione della XXI legislatura. Lospionaggio fassctiainIsvizzer La aoopePta di un eovo nel Ticino provoea l' espulalone dl due spie d deg.li Finalmcnlc ! La ban a ~ 1 )10,u ,a:.ci:;,ti clic a~i ordini dcli~ 1Jco·r..?:io11eitaliana d, Berna e clegl.! uilici con:,olari sorYegliano con 1~ più prv,·ocante sfacci_al_agg;!1c tull1 gli alli di onesli cilladm1 e Il denuncia pel ~olo fallo che 110!1 hanno vouto prnstiluirsi alla fazione armala e.be sgoverna in Italia, ha subilo un primo scacco. A,l suo servizio è stato incaricato di molle incombenze. Si volevano infor.r.1:izioni su alcuni profughi, specialmente su un )profu~.., repubblicano residente a Lugano e su un pro.fugo socialista re.sit'.ente a Be:1-hnzona.1 Si volevano informazioni su un certo barone Schoecenburg, sui comurusti residenti a Lugano e a Belli.nzona, ticinesi, italiani. Si vo,leva sapere come avveniva.no i passaggi clanc.lestint d1 persone e di giornali, e quali i nomi delle persone che li ricevevano in ltali:i per avere i•l trattamento eh~ tul!i sanno al lribJnalt! speciale. Qualche informazione li! cirlta, molte, in mamcanm di meglio, furono inventa .. te. Bastava che arrivasse la bustarella. La nolizia ticinese, mellendo le rnam ~n. w1 covo di spioni che da gran tempo s.padroneggiavano nel Ticino, ha potuto 51tabilire che la caltm a del Hossi è sta la preparata a Lugano con l'aiuto di pers~maggi residenLi a Lugano. I nuovi elementi 1·a<:colti circa la ca.ltura del fuoru- Un altro fiduciario rcilo italiano con.fermerebbero in Un altro fiduciarno è il Vernizzi An• pieno che le aulorilà ifali~nc hai:mo gelo di Antonio. Figura Josoa, molto abush·amenlc manovrato m .Lernbo- conosciuta per tale fra gili antif.ascisti rio SYizzero. Sarebbe in possesso che ne diffidavano. Viceversa nel campo della polizia anche mollo ma~eriale fascista il Vernizzi era quotato a,J cento dccumcntario, numerosa cornspou- per cento. Egli copriva La carica di que• <lenza compromettente, comprese store· del fascio. E' bastata ,una sua racleltere di Con..so'i e di addelli alla Le- comandaziorre 1 per ottenere l'entrata in ttazionc italiana di Berna. Pare an- Italia a cittaidini svizzeri. Proima d<icon- ~he; che siano slale sequestrate molte ~dere l'entrata a.d altri ivizz.eri, il sii, fotografie e :fìnan"'O pellicole. Console attuale Camerani ha domandato Libera Stampa, che è già da pare<:- 1 i/ ... parere a questo Vernizzi, di prolesclti me•;i in po~lesso di una dichia- sione parrucchiere e portinaio alla Fabrazione di uno dei aomponenli la brica di tabacchi di Melide. C06e del hanrla di spioni, scrive: regime fascista. I,l ·Vel'lllizzi ha avuto relaz,ioni a.Dche. con signori luganesi apparentemente compiti e ,insospettabili. Vedremo in aJtro momento. Oltre che col Vez.zari co~~ rispondeva con poliziotti italiani. M bas• so spionaggio politico era ~!ltto da.I Tur· ba: quel-lo più importante dal Verniz.zi, le cui informazioni erano tenute in mi" ~lior conto. «Il centro di spiona.ggio è la legazlnnp italiana a Berna. Emissari de-Ila Le.- g~zione e facenti parte del gruppo di. .. g-iornalisll delila Squilla Italica si incaricano di raccogliere le notizie in tutta la Svizzera a mezzo di fiduciari special i. espressamente incaricati. Questi fi• duciari fanno caipo ai «Fasci» locali e ai cO!lllSolati. Come sempre avviene questa organiz· Z\iZione spionistica s'intreccia con altre che hanno la loro origine direttamente in Italia. Queste aif.fermazioni - continua Libera Stampa - meritano prove. Eccole: Le prove LI principale persO!J'la~gio · arrestato dalla polizia cantonale è tal Vezzari Sanlorre, il cui nome è già stato dato da altri giornali. Questo si,g,nore figura agente di pubblicità della Squilla Itali" ca. Era frequentemente nel Ticino, do .. ve aveva relazioni già accertate con tutti i capi fascisti e col vice--c,-onsoJeSaladino di Bellinzona. Ne:! Ticino, come in altre parti della Svizzera, aveva anche i suoi fiduciari, licinesi e italiaa_1i. L<; notizie le trasmette.va a un hmzionario della Legazione italiMa a Berna, il quale era poi in rapporti con le aut:>- rilà italiane. I.I giorno in cui il Vezzari è stato arrestato, dovéva infattl recarsi a Mj,lar no presso il... raccoglitore de.ii servizio. Fiduciari ticinesi Uno dei fiduciari di questo arnese di polizia è quel tal Turba Walter, giornalaio. che nel marzo di questo anno ave-- va consegnato un suo memoria·le a Libera Stampa. Questo giovanotto ha spillato agli spioncelli stranieri diver,gj quattrini e ha dato anche molte infor· mazioni, parte vere e parte mventate. Qu.asi sempre però è stato vinto da scrupolo e ha cercato di neutra 1 lizzare, presso le vittime, il danno dell~ sue delazioni. Il giornalaio La sua entrèe nel mondo spionistico comincia con una scritturazione presso un ex capo fascista luganese: il commerc:ante Ernesto De Vito. La disoccupazione e la miser.ia del Turba sembrarono ragioni convincenti per ingaggiarlo. Fatto il contratto, con lo sborso di alcun~ somme, il Turba cominciò il suo servizio e fu messo in rapporti con un iun• zionario di poliz.ia italiano che si faceva chiamare «Martinelli» e che dava il suo indirizzo a Sondr;io. Spillati alcuni quattrini, il Turba, do· po qualche mese, si ruppe col De Vito che nel frattempo era stato espulso dal Fascio per indisciplina e ~he con una squisita e fascistissima moralità si face-- va coadiuvare dal [igHo Vincenzo nel- ['onorifico incarico, assunto dal perso• naggio di Sondrio. Cominciala la carriera, il Turba passò alle dipendenze dirette del si~. Vez• zari, a,gente della Squilla e fiduciario clella Legazione di Berna. Egli doveva incaricarsi del personaggi antifasoisti locali, come il Canevasci~ ni, il Ferri, i,! Gasparini, ecc. e lavorare nel campo socialista, comunista e perfino nel campo clerica!le. Col Vernizzi il Iunziionario della Legazione di Berna ha. scavalcato anche la via... gerarchica e ha trattato direttamente. La polizia italiana si preoccupava di sapere, naturalmente, quali erano i corrispon.denti di Libera Stampa dall'Halia e, non riuscendo ad acciuffarli laggiù, dava ordini al. .. barbiere Vernizzi. di saperli da noi. Varna fatica e danaro sprecato. Ogni tanto veniva comuni<:ato il nome di qualche sospetto d,i essere il lidu· ciario comunista in Ita•lia, di qualche comunista entrato in lsvizzera, di quailche corriere, e si voleva sapera l'ora della partenza, il posto dove si recava ecc., ecc. Paga pantalone ... Il sedicente Marlinelli, funzionario di polizia di. Sondrio, ha dato al Turba diverse centinaia di franchi a mezzo del De Vito. Altrettanto ha fatto il Vezza• ri; ~l quale Vezzari pa,~va anche iJ. Vemizzi ,direttamente. La Legazione tta• liana a Berna restituwa. Il De Vito figlio era in ,possesso di abbonamento ferroviario e aveva un ricco stipendio mensLle. · 11 Locarno L'attiività spionistica di questi messe· ri si svoitgeva in tutto il Cantone. Erano pa,ga,ti i viaiggi. Erano pagati · pranzi. li fiduciario centrale di Milano voleva sapere da Berna. La Legazione incarica. va il Vezzari e cosi di seguito. I giovanotti, il De Vito, il Vemizzi, il Turba, ognuno per le sue funzioni e nella sua sfera riferivano. Poi c'erano le spie .. onorarie, quelle che lavoravano per la patria· fascista, anche se putacaso, essendo -viz;:eri, non lii rigua1·dava. Perchè sarebbe sl,ano che gente ricca e distinta avesse accettato dianaro da un Vezzari e magari da un VP.rnizz,i qualsiasi. Se il persona:ggio che si voleva segui. re era a Bellinzona o a Locarno o vi andava, una letterina ai -fiduciari luganesi bastava per raggii,·11:1erlo. Poi arrivava, a suo te.n,p,1, la mancia. Certo è che le autorità italiane hanno tentato di crearsi un servizio diretta• mente. Anche qui sono vol;iti, naturalme,nte, dei quattrini. Ma doven-:lo le autorità italiane procedere un pò a c;,saccio, h.lnno corso qualche brutto pericolo. Ci narra un compagno locarnese che il questori di Novara accompagnato da un comrnis.sario ha corso pericolo di essere arrestato su nostro territorio I •

·----------------- perchè le persone a ,cui si è rivolto gli giuocavano appunto questo tranello. Una prima volta è venuto a L\Xlélrno a contrattare il servizio con ttT\ italiano prof1.1:go, cc% residente. Poi .. ha mangiato la foglia e non si è [atto più vedere.» Lo spionagg:o fascista, già ~velalo iu Fra.ncia, nel Belgìo, nelle /\meri- , che, oye fu cauisa di falli di sangue, di ::itler.tati e di processi clamorosi, anche qui in ls!Yizzera già da lllngo tempo, e sempre inutilmente, è slalo denuncialo da tutta la stampa antifascista. E' slalo proprio necessario il rallo di Césarino Rossi, organizzalo e compiuto in Lerrilorio s-vizzero, è ~lato nec:essiario il rap,porlo alla polizia di una delle .sipie slesse e l'ondata di indignazione ohe ha com_ mo,,so tulto il nopolo svizzero, perchè le aulorilà senlissero i' dovere di agire. Il C011siglio Fed~ra·c ha deciso di i11,·iarc a Roma una ,·ibrala nol:.Lcii·- ,.:1 l'affvrc Hos-~: e il sen·izio di spionaggio organizzato s.nl territorio deL la Confederazione, .ed ha es-pulso da tulio il territorio svi;,;ze!rodue <::pie. E' già qu.alc.he •c-0sa,e farà, almeno lo speriamo, ancora <li più; ma non dimenlichiamo mui che le spie fa._ scis!e qui in ls,vizzera sono leigioni e <',he a liberare il suo1·0 elvetico di l::inta Yergogna deve concorrere lo s.forzo concorde.,di tutto il proletariato. L'appello del Partito Socialista SYizzero · contro i fascisti criminali concludeva: , Uscite dalle officiné. e nelle as. semblec di protesta alle quali sarete r.hiamati leYatc questo grido di pro- !esta: :\hbass.o la p,esl13 fascista! .\bbasso gli am;ici ed i servitori del fas<'i~rmo! Voglia.1:no il ootere nelle mani dei ne-miei naturali del fasciSlJno: gli operai! Abbasso il regime fascista! Viva il Socialismo, 1iberator:e dei. popo'i! •. Dli flllllZIDDR dli Partiti Sl lalSldIIl IZIFI contre lo spionaggio fascista Al Congresso del ParlilcJ Socialista Svizzero testè avvenuto a Zurigo1 dopo tu10 3pJendido discorso del compagno Grimm, nel qìllale affermava <'.h.ei profu~hi italiani devono av~e l 'impres:sione e la certezza che . 1!1 T~vizzera possono '.ivere tranqu1l11, concludeYa affe1·mando che il Iasci- ~:mo rappresenta il pericolo più graYe per il proletariato. . I ,congressisti che applaudiro1~0 cntusiasiticamente l'appassionato discorso, votarono per acclamazione la seguente risoluzione: . . . « Il Congresso del Partrto s001al1sta prende alto con indignazione_deL le costanti violazioni, che agenti fa_ sdsti e sfaociate spie fasciste oon- :·tumano ai danni della Svfazera. Esso ravvisa nell'intensificarsi ~:':"mprep;ù crescente dell'attività _de. r.li a,geali di Mussolini ,e del loro tmmi~hiarsi nelle cose de1la Svizzera 11naconserruenza logica del contegno rlebole del°Diparlimento polit_ico fe. r'erale nei confronti del fasc1si110 e <lella sua al tività. Il Congresso constata C?': _vi:a compiacenza la costante at.t1V1lasia re! Gruppo parlamentare socialista r·ome de'la s.tampa del Partito nel denunziare al pubblico ludibrio le malefatte! del regime fascista e i e.on. tinui attacchi dèi m10i agenti alla nostra integrità. ed in:7ita fa cla~se l~.- Yoratrice a pers~~mre con v1eppm i-••escente a tfenzionc ed oc.ulatezza !!1i aYvenimcnti ,provocali inconsul. t:\mente da~1i agenti del fascismo r·on l'aumentare la nropria influen7,a politica contro i;!li eccessi fasci: .tj ifl': opportuna dife.sa dei nosln i·:icros.anti diTilti •· &Il 1mstpaetrl l'lftllflfl il 111~11IYllfl al Trlbanale fasciata per com• plotto contro lo Stato Da Milano giunge la notizia che Vacchieri e gli altri cinque antifascisti detenuti qua,le responsaibi.,li dell'attentato di Milano sono sta,ti prosciolti da questa a.ccusa e rinviati al giudi'zio del Tribunale sp~iale per complotto contro lo Stato. Per tre mesi essi s-0no stati torturati nella speranza di ottenere confessioni ed ammiissioni. La camera al terzo piano di San Vittore ove tutte ,le notti - da.Ile 11 di sera alle 3 del mattine - essi venivano condotti per l'inquisizione, ha echeggialo dello strazio di questi cinque sciagurati. La commissione d'inchiesta presieduta da un Console della Milizia, ha tutto tentato per fornire materiale da macello al boia htcisla. Ma tutto è slato inutile. ll fa,scismo deve confessare di essere impotente a scoprire gli autori deJrattentato di Piazzale Giulio Cesare. Vacchieri ed i suoi compagni vengono deferiti al ~ribunale specia.le perchè - durante la tortura - hanno ammesso 11 essere antifascisti e di aver fatto propaganda antifascista. 1;_\\"\"E~IRE DE.L LA\"OH.-\TORE ------------------------------------ --------------------------------------------- DALL'ITALIA Scemenze e canagliate talisti stranieri ad investire i propri ca-- pitali in Russi& ma si promettono loro delle OONDI,."lONI PA.R1 ICOLARMENT'E FAVo.REVCXL~. Che tra queste condizioni ci sia anohe la diminuzione dei salari a.gli operai russi ? La cricca stalinista che ha confiscato per sè la rivohuzione fatta dagli operai e dai con· ladini russi, non esita - per ,salvarsi dal. la crisi economica - a far qruello che in Italia han fatto Mussolini e Volpi: invitare il capitale straniero garantendogli condizioni particolarmente /av,,revoli. Le f erilIDlf lii.. UI pagate Milano, sertembre. LI sindacalismo fasci.sta si è sempre vantato di av,er conservato agli operai industriali wia delle vecchie conquiste del sindacalismo classista: le Ieri.e annuali pa,gate. Anche. quest'anno gli operai degli ,t11.- bilimenti in<luslriaili dove ancora si lavora - magari a turno - hanno avuto, in occasione del f,erragosto, le giornale di riposo annuale. Ma quando si è trattato di eseguire il pagamento gli industriali hanno inventato un geniale trucco che permette loro di non pagare le giornale di ferie o di pagarle in misura rr.olto ridotlla. l11 trucco ha preso il nome di ricupero: l'operaio che ha goduto delle ferie, deve ricUJperarle con ore straordinarie di lavoro, che in ta1uni stabilimenti non vengono pagate a!Latto ed in taluni altri sono pagale con 1a ta- :-iHa delile ore ordinarie. Il siluramento completo, dunque, del princi-pio - conservato suLla carta dei contratti fascisti di lavoro -· del,!e lerie operaie. Lz maestranze operaie, a mezzu delle proprie commissioni interne, hanno do- ~·unque protestato contro Ja nuova ,pre• po!en:za ,padronale, al punlo da decide, re i funzionar, JrinJaèali fascisti ad intervenire nella vertenza. Le a,lte gerarchie corporaziomste sonv Glate iraatti investite del1la tisoluzione del conf!iit<;. La decisione nvn si è fatta moHo aspettare ed è si.afa quale .. doveva essere Essa ha datu ancora •ma volta ragione agli industriali, sanzionando cosi, nei fatti, l'abolizione del principio del pagamento delle ferie a.nntiali operaie. , La Ulli DIiima annffaltr[IBtlll Genova, settembre. La grave cns1 che imperversa 11ella marina italiana se è conseguenza della crisi generale dei ndli, ha anchtl altri motiV'i non meno importanti e significaovi. In seguito al disa.stro del Mafalda, provocato ,daLl'av-idità ,degli armatori e dalla connivenza él.,elle autorità fasc1-ste, si è imposto il disarmo di molto materiailei vecchio. Il provvedimento a..-eva lo scopo di tranuiLlizzare l'opinione pubblica internaziona:le scossa in seguilo al disaJStro, e preoccupala delle condizioni di sicurezza del naviglio italiano. Esso però ha aiumentato la ,grave d~soocupazione che reg_na in mezzo a.Ile maestranze marinare. A Genova, come a Tr;este, come a Napoli il numero dei marittimi disoccupati ha rag~hmto dfre impressionanti. Gtli armatori natura.Jmente a,pproliitLano di questo stato di cose per [ar i,l proprio comodo a bordo e per eludere qualsiasi paitto di sa.lario e di lavoro. Dovunque, ~li stessi 111ffici,alidi bordo vengono i•oga.iggiati senza c001tratto e quin<li licenziatii senza alcuna indennità. Le condizioni di salario e di tratta• mento del personale ~0010 veramente infami. La vita a bordo dei piroscafi ita.liani è ritornata una vii.a '.li gailera. LI f llillllDI di 81ll011 Milano, settembre. L'episodio delle dimissioni dell'on. Bel'ioni da Podestà di Milano si è svolto... fascisticamente. L'integerrimo Po• destà da mesi bussava inutilmente alle porte di tutte ,le banohe on-de ottenere crediti in f.avor,e deUe dissestate e disastrose finanz,e comunali di Milanu. Bussò anche alle porte della Cassa di Risparmio <li Milano il cui presidente on. De Capitani, si mostrò sordo alle richieste. La cosa parve enorme ail.fou. Be~loni il quale ricorse diretta men le a I Duce perchè facesse compI'end,ere al d1.cro presidente la necessità fascista che la Cassa di Risparmio ponesse i propl'i capi:bali a disposizione della dilapidatrice politica amministrativa della Podesteria milanese. Un co1loquio infatti ebbe luogo a questo scopo a Roma tra Mussolini e De Capitani. L'esito del colloquio fui un telegnamma ducale spedito da Pa.lazzo Chig,i e diretto aL Podestà d-i Milano cosl concepito: «Accetto vostre dimissioni e vi ringrazio per la preziosa vostra ope• ra prestata in favore della città di Mi• !ano». Il telegramma fu una tegola sulla testa del pqvero BeHoni! Egli che non si era maii sognafo di dare le proprie dimis• sioni ma che attendeva <lai colloquio di Roma i mi,lioni tanto ,desiderati, riceveva. con la bella forma che è carattedstica del Duce, un ordine di licenziamento. Durame ,il colloquio di Pa.Jazzo Chigi l'on. De Capitani ,si disse pronto a finanziare la sconqua,ssalia barca amministiraiiva milanese a condizione che a dirigerla fosse chiamalo lui. Ed il Duce che in questo momento per aver qualtriui .. sacrificherebbe anche suo padre (se l'av.esse :incoral) non ha esifato a sacriifica,r Bel Ioni. Contro il Belloni deslihiilo nalura,1mente oggi si ha il diritto di dir quello che si vuole. Ed aiperlamente si dic.e ciò che fino ad una settimana Ia avrebbe rappresentato un delitto contro la patria. Si afferma cioè -che ~l Podestà di Mi1a.no si è arricchito sfacciatamente speculando sugli espropri per le case popolari facendo parte di infinite combricole di fornitori ed aippaliatori d1 lavori comuna,li, ecc ... U[IIZÌIIIDtl e ridBZIIH di aperaì Napoli, seltembre. /<alce e Martello rip0rla un brano ~i un discors,, di Rosa L-uxeir:bourg nel dicembre del 1918. do,·e l'eroir.a del proletariato tedesco invoca ~-e: l' inslaura2ione della democrazione operata in l,erma111:i. contro la maggioranza dei socialisti leUna minaccia pesa da parecchi giorni desoh.i ohe in quel momento rivoluzionasulla nostra città: l'annuncio della pros- rio non la rilenner,> matura e si ,sJhierasima chiusura degli sta,bilimenli dell'Jlva rono invece per la instaurazione dell.i e dei Cantieri di Bagnoli. Saranno nuo- democrazia bor_!V)ese. .E vorrebbe conve i_nigliaia di ?is 00 ': 11 'P"lt _che andranno ;lrapporre tale discorso all'articolo della ad ingrossare l esercito dei senz.a-lavoro Luxeilibo 6 , l'A 1 -, bbl"c• · . . . ur O 011e van r. pu 1 o n,es: che occupa ormai •le vie ed il porlo di O solo Il N ·i· dli t·b t· . . r I su a « ecess1 a e a I era.» Na,poli. Le due imprese, del resto, ,sono , 1 Fai 1,,. 1 Il f ff"d l li . , . . .ce e ,., ar e o a a, 1 amen o su 1 sul! orlo del riall1mento come qua,s1 lul- . . . . . l 1 · d I Lo t t b. poca memoria dei suoi lettori. il discc,- e e imprese e enere. s esso s a 1- . , I . l A 1 1 "d tl . t so non conlra·dd1ce allatto l'articolo 1men o rms rong 1a I"! o o m ques e '1 l , l . I I . • · ultime settimane le pro;prie maeslranye u tallo;_ 0 cornp eta e lo ch1~nsce .. d 1800 200 gl . . . t· li pensiero della \LU)(embuur6 e espii• a a e I O'pera1 rnnas I ven- . . 1 , . d . . 0 . • gono reiribuiti con salari che vanno da cito· 1 regime .e! sociahs~o è il regime 90 centesimi a 1,35 aill'ora, più 3 lire della democrazia ?pera'.a _il quale però al giorno di indennità di carovita. Sa- deve essere ~n regime d1 libertà e di velari giornalieri dunque di 11 a 13 lire r~ deanocrazi~•- nun_ un regime gi assolua! <Siorno! llsmo d, parllt1 e d1 caste. 0 iLa popolazione lavoratrice di Na- Riproduciamo qualche brano del l 'arlipoli vive giorni di angosçia e di miseria colo. aJ,l,a vigilia del prnssimo inverno di [a- «L'e.rrore f,rndamenlale della teoria me che le si presenta terribile e minac- Lenin-T r.:>lsky è ohe e3Si, pre::isamen te cioso. come Kautsky, cppongono_ la dittatura alla derr.ocrazia. «Dittatura o democr?.- zia ,, cosi si pone il problema sia press':> i bolscevid1i, sia presso i riformisti come Kautsky. Quest'ultimo naliur<'.!menle si decide per la democrazia e, ben inteso. per la democrazia borghese, poiché e1li la pone in ,contrapposto alla rivoluzione· socialista .. Lenin e Trotsky sono invece I per ,la dillalura in opposizione alla democrazia e per conseguenza pr la dittatura d'un pugno d'uomini, vale a dire I per la dittatura secondo il modello borghese. I salarniell' moalR di ID[ODi Ancona, seltembre. Un avviso della Direzione dell'Ars.:· nale ha ,portato a conoscenza degli operai i nuovi salari che d'ora innanzi verranno praticati nell'Arsenale: salari da i,10 a 1,30 .l'ora, più tre li1e di caroviveri giornaliere. La Direzione dell'Arsenale ha voluto cioè adeguare le paghe del proprio personale con quelle dell'industria privata che sono anch.e più basse. NeUa nostra· città ci sono anche salari di sei e sette lire al giorno! lnuolinei le orandi manavre Torino, settembre. La stampa fascista con lusso di titoli e di parLlcolari ha descritto I.a ,presenza e la partecipazione di Mussolini aMe grandi manovre militari in Piemonte. A legge-rili si sarebbe tentali di credere che il duce soggiornasse e pernot.., tasse nella sede del Comando delle manovre, tutto intento aLlo studio e!d alla preparazione strategica e l.à.ltica dell,a prosssima guerra iIJ19eriaJle. La verità è che il Duce si è ,recato a tra.scorrere parecchi giorni pi:_esso la propria Ninfa Egeria - Margher,ila Sariatti - la quale appunto pos,siede una viUa. di recente ,1,cquisto, n~l Mo.nierrato. Tra le cure del.J' illustre donna, Muss01lini si é riposato <l.clle laliche del potere. Una fesi.a intima ha anche allietato i brevi giorni di riposo: il battesimo - non dei figli di Mal'l~herita che è oTmai ad un'età sinodale! -, della vi.Ila con il giocondo nome di Lieto Colle. Da Lieto Colle il <luce ha fatto qualche breve apparizione sui luoghi delle manovre, spesso anche •accompagnalo da11a fedele Margheri"ta, la quale in quei giorni - ,si dice - sia -;tata anche l'ispiratrice del discorso che il Duce pronuncierà nella prossima riunione del Gran Consiglio. Socialistie comunisti Un'Interessante statistica Al congresso di B:iU)(elles il compa,gno Adler ha comunicalo la ,statistica degli aderenti ai partiti sociaiisti dei sin,goli paesi, che fanno parte delrinternazionale. L'Esecutivo dell'Internazionale comunista ha pure pu.bblicato di questi i.giorni in occasione del 6.o congresso interna· zionale comunista la statistica ,fagli ade. redi alla stessa nell'Europa. •Le d'l.le slatistici1e permei.tono la seguente tavola com para ti va: socialisti comunisti Belgio 597,971 1 50ù ' Danimarca 148,492 1,400 Germania 867,671 124,729 ln.g,hilterra 3,388,286 9,000 Francia I 99,106 52,371\ Olanda 52904 1,400 ' J ugcslaivia , t 4,900 3,000 Norvegia 76,000, 8,000 Austria 683 786 10,000 ' Polonia 63,406 (proibiti) Russia (proibiti) 1,300,000 Svezia 203,338 15.479 Svizzera 36,072 3,50() Sono i due poli opposti ugualmente lontani !"uno e l'altro dalla vera politica sociaHsta. 111 proletariato, allorché prende il potere, non potrà mai, seguengo il consiglio di Kautsky, rinunciare alla lrasformazio11e socialista con il pretesto Che «non ~ maturo» e dedicarsi esclusivamente alla edificazione della democrazia, senza tradire sé stesso, senza tradire I :Internazionale e la tR.ivoluz.ione. Esso ha il dovere e l'obbligo di dedicarsi a•lla edificazione del socialismo nel modo più energico più inesorabile, e quindi di esercitare la diltabura, ma dittal'I.Lfa di classe, non d'un partito o d',una cricca, dittatura di classe e -vale a dire nella puh'blicilà più larga, con la più atfr..-a partecipazione. •senza impacci, delle ma,sse popolari, in una democrazia senza ),imiti. E' la missione ,storica del proletariato di creare al posto della democrazia bor- ~hese una democrazia socialista e non di distruggere ogni democrazia. Ora, la democrazia non comincia solamente nella terra ,promessa, dopo che è stato costruito l'edificio dell'economia socialista, come un re.gaio per il buon proletariato che durante l'intervallo avrà fedelmente sostenuto il manipolo di dittatori socialisti. La democrazia socialista comLncia contemporaneamente a,l!'opera di demolizione della dominazione di classe e di costruzione del socialismo. Essa comincia nel momento della conquista del potere da parte del ptoletarialo. IE non è altro 'Ol1ela dittatura stessa del proletariato. Si, si: dittatura! Ma questa dittatura consiste nel modo d'applicare la democrazia, non nella sua abolizione; consiste nella lolla enengica e .risoluta contro 1 diritti acqui-siti e le condizioni economi· cthe della società bonghese, senza la qua• le la trasformazione socialista non può realizzarsi. ,Ma guesta dittatura dev'esser l'opera della classe e r.on d'una piccola minoranza che comanda in nome della classe. Deve derivare d11la partecipazione atli,va delle masse, restare .sotto la loro iruHue1ua immediata, es.sere sottoposta a! controllo di tutto il pubblico, essere un prodotto dell'educazione politica crescente delle masse popolari,,. iEd ancora: <H terrore demoralizza. Senza elezioni generali e libere, senza libertà illimitata di sla.mpa, senza la libera lolla delle opinioni, la vita muore in tulle le istituzioni pubbliche, diviene una vita ap,,parente in et.ti la burocrazia è il solo el,emenlo che i·esla attivo. litic:a che Volpi andando al potere a vrebbe seguita • e cht infatti segui - è uu capolavoro d1 malafed~. Quattro frasi staccale dal lesto, le quali non incensano affatto Volpi, ma che spiegano con molta chiaroveggenza il significalo della politica economica da lui rappresentala *** Falce e Martello commenta a!lermando ohe J"Avanti! era «per gli investimenti di capitale americano in Italia i quali a, vrebbero fatto abbassare I salari degli operai data /'altezza della percentuale di comn11ssione e del tasso d'interesse, Falce e Martello 1a1ccatla lo :sle1co del ecc.». !.,~cista Curzio Suckert, per tentare di Si può essere più sfacciati di cosa? ~porcare il nostro Partito. Jl redattore Perchè Falce e Marte!lo non commen. di Falce e Martello si sente inlatti spila ai propri lellon una notiziola diffu:;a ritualmente fratello a Curzio Suckert. Lo proprio ieri dall'agenzia ,uJ{iciale del go- sles~,> odio antiso::ialisla li a'c~omwia. verno bolscevico russo ? Scriveva lo squaèrista Suckert nel iLa noliziola dice: « Il Consiglio dl!i 1925 su un proprio fogliaccio, clie "Nenc:ommissari del popolo ha deciso di ac- ni e Vernowhi alla dirigenza del Parcogliere CON LA PIU' GRANDE BE- lito rendevano dei servjzi al fascismo e NEVOLENZA le ollert1: di concessiona- che quindi bisognaiva ad essi rendere la ri strar>ierl e di accordar loro tutte re ·,ita meno d-ura che agli altri oppositofacililazioni possibili. CON D J z I ON I ri "· E fo in virtù di questa bene:volenP ART!COLA.RM ENTE F AVOREVOLZ za ohe Tenni ebbe -bruciata per tre volsaran110 latte ai capita/istr stranieri ch1J te la casa, che fu due volte arrestato ed aspirano allo sfruttamento dei giacimen. infine posto in condizione di salvarsi dal ti delle materie colorate, allo sviluppo domicilio coatto -con la luga all'estero. delle industrie metalliche, delfautomo- Falce e Martello, nel suo odio antibi/e, della caria, della cellulosa, della ~ocialista, si compiace dello sterco di seta artificiale, ecc. ,,. Curzio Suckert e lo presenta all'odorato Dunque, non solo si invitano i capi- dei suoi lettori. Il f'asolemo all'eate•o Decisamente non attacca! ... li ministero degli esteri del cosi<letto governo fascista, pubblica una statistica sull'emigrazione italiana che la stampa - quella tale stampa che è ai servizi <lei regir.1e - trova •mirabile ed encomiabile. Bisogna però iare uno .sforzo veramente dinamico per non vedere tutte le falle ed i disastri che il fascismo ha creato tra gli italiani che vivono all"eslero e per trovar mirabile ed encomiabile l'opera di ,disgregamento e di distruzione compiuta dalle spie fasciste :,elle varie colonie italiane. E bisogna anche - e sopratutto! - avere. una buona dose di impudenza per esultare· di fronte a tanta infinita miseria facendo passare per tri.onfo del fascismo ciò che non é che la prova ,più eHicente che J"i. tali-ano, quand'è all'estero e cioè relativamente libero di disporre di sé, fa tutto il possibile per non avere contatti né con la teppa fascista, né con le autorità cbe la rappresentano. Il comico è poi quc!:to: i11 rnezz.o a luttc J' osannare ed il giubilare per i trionfi del fascismo tra gli italiani all'estero, ecco capitare come una doccia fred.da la Stefani con UIJa not11. nella qual~ è detto che gli 1talian; emigrati non mandano più i 1010 risparmi in Itaiia, ma li trattengono all'este.ro. Tanto, cbe dei 90() milioni di lire che venivnno In Italia iprima della guerra, oggi 11011 ne vengono che 90! rnre e il lavorio delle spie, nelle Alpi ~nttime, su 20').()()() italiani soltanto 600 sono iscritti al fascio. Pochini, vero? A Marsiglia vivono 150.000 italiani; iscritti al fascio sono niente di meno che ... 300. Nel distretto c<msolare di Basilea, su H,.000 italiani vi sono 200 iscritti a.I Fascio. Zurigo, 5u 15.000 italiani conta ... 180 isc1itli al fascio; a Digione, in com• - penso, su 30.000 italiani, di iscritti al fascio ne ha ... 601 Parigi con 120.000 italiani ha 600 iscritti al fascio. La cifra è alta. Ma non va scordato che ad iscriversi al fascio sono costretti tutti i funzionari dell'amba.sciata, del consolatç, dell'Lstituto na~ ,donale di credito, Banche, ecc. Vienna su 4000 italiani ha 300 iscritti. Anche qui la ipercentuale è.... gran.de dato che i pescicani internazionali sullo stampo dei fratelli di J:,enardo, Tuis e roba simile, impongono ai loro addetti l'obbligo di iscriversi. Gli addetti p,erò sono materia infida, amorfa, incolore, sulla quale non può contare nessuno, ma meno d'ogni altro il fascismo. A Monaco di Baviera, uno dei ma-ggic,ri centri -del commercio delle fruth italiane all'estero, il capo del iascismo dice che... é ora di finirla perchè per quanto ha fatto non è riuscito ad iscri- .-ere nessuno. ·Berlino conta 3000 italiani; iscritti "li fascio: "87! Scusate se la differenza e piccola! La Stefani, c011 la solita fai,;cia bronzea, dice che ciò é dovuto al fatto che gli e- A Bordeaux c'è un console fascista migrali si naturalizzano nei paesi dove che ha ricevuto ordine categorico di si trov3,no. Sara ... Ma più ce1to è ancora fondare un fascio; il disgraziato vor1" altro fatto: che l'italiano ama tanto il rebbe olJbedire e lavora a tutto spiano fascismo che non vuol saperne di aiu- sudando sette camice. Dando ogni sera tarlo con i suoi quattrini e preferisce banchetti e promettendo \'impossibile, n.etterli al sicuro nelle Banche estere. su 10.000 italiani è riuscito a far accetSe poi il cittadino italiano, non an· lare la tessera a 83!... coi a del iutlo incretinito dal inscismo, A Dresda un incaricato fascista ha do-- do,po avere scorso le statistiche ,del mi- vuto darsela a ,g~e ,se non voleva esnistero ed a~reso che all'eslero vivono ser bastonato solo per aver osato d1 nove milioni d'italiani, guarda la rela- proporre la fondazione di un fascio. zione eh.e dei F asc:i ali estero dà lo stes- iLa nostra inchiesta per ora si ferma ~o fascismo, deve inorridire e chiedersi qui. Prossimamente diremo con esa.- se è matto lui che legge o gli altri che, lezza cosa sono i fa.sci a Praga, Budascrivendo, esaltano ed esultano per la ... pest, Bucarest ed altri centri, per il fa. villoria. scismo importantissimi. Le cifre che ahDiacolo! Su nove milioni di italiani biamo dato soprà non temono smentitt all'estero, appena 12(1.000 iscritti ai fa. e dimostrano con indistruttibile verità sci e ciò con tutto quel ,po' po' di coer- come il fascismo è profondamente odiacizioni e coartazioni che sappiamo. Si to dagli italiani, i quali, se .son dannali domanda ora se gli italiani non fossero a -S<>iPportarlo in patria, all'estero non costretti a,d iscriversi ai fasci per avere lasciano sfuggirsi l'occasione per dimopassaporti, impieghi ed evitare seccalu- strare tutta la loro avversione e il loro re, quanti sarebbero gli iscritti? Proba- disprezzo per l'orda ,di masnaidieri' che bilmenle .... dodicimila, cioè quanti sono iusozzano e derwbano il loro paese. i fascisti di ,professione, gli addetti alle I mezzi che il fascismo adopera in paambasciale, ai consolati, alle Camere di tria per costringere gli italiani ad en· commercio, alle agenzie ,di viaiggio e !rare nei fasci, ,sono - salvo le varianti roba simile. imposte dalla diversità delle condiziont Cecoslovacchia 194,960 Grecia 2,800 America 15,000 Canadà ? 150,000 2,000 12,000 5,000 E' una legge questa alla quale non ci si sottrae. La vita pubblica cade a poco a poco in letargo; aloune dozzine di capi del partito d'una ener.gia inesauribile e d'un ideaEsmo senza limiti, dirigono e governano; fra quP.sli la direzione é in realtà nelle mani d'una dozzina di uomiSui mezzi che il fascismo adopera ,per - gli stessi anche aJ.l'estero: - coercifar accrescere il numero degli iscritti, zione, violenza, ricatto. ln Italia non dà diremo sotto; qui lascia.mo parlare le ci- lavoro; all'estero non dà i passaiporli o fre che sono eloquentissime. li toglie. In Italia manda a<l Ustica o Vediamo, per ~empio, le Alipi M.aril- nelle altre isole i suoi nemici; all'estero time con 200.000 italiani. Il !ascio di calunnia presso le autorità straniere i Nizza è diretto ,da. certo Lazzaroni (oh suoi sud,diti facendoli passare lutti per ... ni eminenti. ed una élite della classe 0 • nnme simbolicamentP. fascistico!). Co• delinquenti comuni ed inventar.do delil- . · d Il slni, circa quarant'at1.ni fa, si allontanò li o condanne che i ribelli non hannJ Messico ? 1,000 Australia ? 500 Ungheria 130,472 ? Finlandia 37,772 Bulgaria 30,126 Palestina 22,500 Romania 13,000 Argentina 10,000 Spa,gna 8,000 Lettonia 5,000 Estonia 5,000 Queste cifre provano dhe il partito sornunista non conta ohe 1,675,000 aderenti contro 6,600,000 aderenti ali" :lnternazio. nale socialista. Fatta aislraz.ione dell:t R,ussia il partito comunista che 375,000 aderenti. non con l.1 pera1a •è ogni tanto corwocata a e e d da Roma in lutta fretta. Era stato co·in- mai nè commesso nè subite. riunioni per applau ire ~ discor~i dei ca· pi, ,volare all',unanimità le proposte che volto nell'affare Tanlongo, Cuciniello e Un esempio illustrativo sui metodi u• le si presentano. Una dittatura è vero, soci. Banca Romana. si chiamò quell'af- sati dal fascismo per attirare i merJi: ma non Ja dittatura del proletariato; la !ari1ccio 0he gettò nella miseria molte - anni fa a Vienna gli studenti accaditlabura di un pugno di politicanti, vale famiglie, Giovanni Giolitti - leale mo- demici italiani (allora ce n'erano; oggi a dire la dittatura nel senso bor~hese, narchico - faceva sacrific:io del ,suo o- il fascismo, nonostante tutto, non si fida uel senso della dominazione giacobi- nore per salvare la Corona compromes- e non dà ,più 1Passa.porli) fondarono un na ... :. s:i in quelle sudicerie e scappava a Ber- Circolo che doveva essere aipolitico perE dopo ciò, Falce e Martello ~onlinue- lino. Ma Giolitti aveva 1~ mani ,pulite e, eh.è i componenti erano tutti antifascisti. rà ad affei mare che l'Avanti! e J'Avve- a suo tempo, polè dimostrarlo (tanto è Si intrufolarono alcuni fascisti che in• nii-e del Lavoratore falsific.ano il pen- vero, ·1ra parentesi, che è morto povero). sinuarono che, per andar avanti, bisoLazzaroni, di converso, le mani le aveva 0 nava rivol 0 ersi alle autorità itaJiane. siero di Rosa Luxemburgf 6 & sporchette anzicheno, ma in compenso Gli altri si opposero. Ma ecco che il no- ,.** aveva le tasche h1m imbottite. Ciò che lo pescecane Camillo Castiglioni, fornib. riproduzione operata da Falce a spiega, parzialmente almeno, il suo at- tore di aereoplani aiustriaci, che durante Martello di laLuni pericdi di un articolo luale attaccamento al fascismo. Ma con la guerra gettarono bombe su città ila• dell'Avanti! del 5 agosto 1925 sulla po- tutta l'attività da es.,o esplicai.a, col ter~ liane ed ora ,gran·de wnficiale della coroo eca G no anca

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