L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 32 - 11 agosto 1928

--------------------- no al pur:Jo di prima co11 i uer.cl1i parli/i e le vecchie c<'ientele. Tutto si muow e c0<nv11ina.Anche /'ltaJ.ia -n.nno.tan/.q la <'Or>Jrr.ri.l ri.pptUPnze si muove e cammma. Forse /'ltr.l:a più che ultrJ ,paesi. A questo auwnire dobbiamo prP.pararci e dr,bbiamo pre.pC;.rarJo.C'è dei/a buoTUJ ~ente, che D'o l'abbia :,n glori,:;, che quando ha deto « il giorio.<;opar-lito ,, il glorJoso A<va1J1!Ll ! ·,. va a letto con i[ cuore contento. Ma c~e 6anno [p ~<>m1ra1inni. di nggi del tlonoso pw·fi!o de! glorioso Avanti ! ? Non si uiv-e ete, riamenfe s11!!e glorie dJ un possai.'-o che del re~lo non è piri nC'Stro c:h<1 dei connw,'ç/i ,, dei rifnrmis!i. l.' Italia pro!~,far'c di donu:;p.j no11 sarè quella dri ieri. Già essa 11011 è più quella che• noi abbiamo c;bba11dcnala rzlla fine dd 1926. Le fo~,,.e in <-amon Qua/i forze sono 'n campo ::or.tro i! ,asc'ismo? .Per rispondere a questo inlerroga,!ivo o~co_rrer2bbe un art'co!o a parte. AbbrelJ'lero. __OPPC~I~ 1i()N,E P1ROJJETARI.A_ Oggi essa e drrettcr da,i cnmuni,<;fi. E trova la ~~a. p:ù dia espre,'"Sione nei processi po!-~1c1 cl avanti ai Tribunali speciali. Non facc'tamoci illusioni: i mililunN comurristi che o.ggi si 1.ainno condamnare a 15 e 20 armi di galera JX!r zmo sco,po che aopa1 ~n!err.e,.,ae pwe non giustifichi il sa~r:fic,.:o. at'l'anno u.n ruolo di primo ordiine da gmocare domani. comunque 11adano le co~e. a.riche se il fascismo si consa/ddasse r:l potere. Perchè i comunisti ha,n,n 0 rea!Jzzato un così_n~!wole pr.ogresso dal '26 ad oggi? Si rrspo nd e: perchè hanno i mezzi ftnarzfomi. E' una ,parte d<>lla ver.ifà, ma no,11fut,ta la veriifà. Ci sono adire ra"io""· i/ . . .s .. , • . . pa:-hto. comun:.sta, esser.do un partito cl'! grovam. è naturale che si sia trovalo ps'.cologicamente pronto per Primo alla l~tta_ sul _terreno rfl~grde. Ho l-ettfo questa d ,e,h~c:razro.n-e di u11 ghrdice d-el Tt11ibunale s~ec'!~le .• « l gh1dicabW operai al disotto d1 lren! a_nn_i~<>nocomun:isl>i, al disopra sono socza!tsf! ,,, Da meditar-si! Ma prh o• t J V,l ~ e i.n a~t,a rag;one: I conn:ni5ti ,da qua!- /o ?,7.n! harno ul'..abussola in questa batof!/ta. Noi, finito i'Avenfino. abbiamo per un c--:inovagalo nel buio. 01:gi <incora risentiamo, noi e i ci-devcmf riformi-,,· · · . . . ._,,r, mszeme co!mf~ di rmpoleP.za del d'lnno eaorme del!~ nostra scissfor-'2 che i giovcrni non cccP_tscono e gli anzia,..:i deprecano. Non e che i nostri compagni non siano ~l!'!!a baJ_ta_gUa. Ci sono. ci siamo come ! comu~<.:sfc. E' che, permanc.anza d· r/' t . 1 una :,re '.hva pre~!.sa nan possiamo pr-ele>1dere ~ll'a ~irezi071e della iolla. Ora la di- ' ettzva e iro11ata: iReip-ubbF.ca demoora lt. c:a dei lavoraik,r.i. Essa risponde aNa S!- t~azi~ne italiana assai più delle parole d ordine comunisfe, e per mio conto l'avevo ,pra,posfa Hno dai 1925. Ma non ba- :sfa lanci~re una formula. Bisogna _srxegz.rla, agL/ar/'a. Qui ancora ,il nostro· accordo co'l ParNto sociaNsta unila.rio J ·°;r!etto. E se c·è l'accordo, perchè non l :mione? OPPOSIZIONE DI CETI MEDI. _ Onesta op.posizione n<'n ha cara!Jeri net/ii e cfiffere.,zzia~i come quella proletaria. Si il;spi:a, in ge1lere. ad una esigenza dli liberla. Non sairà l7IC9i comunista, cm;;i pot,,fa a scegliere Ira !.ascismo e comunismo pencolerà per l'attuale ordine di cose. Sor:o i ceti rmed:; che }tanno !atlo Ira il '20 e <il '23,'U la forza d-el fascismo. Essi sono psicolo,::icamenfe ed ideologicamente con la Concentrazione. Di qui CD<f una nef!a battagl-:a social'sfa il pa-sso è brevi!:S'imo e sarà fatto ii giorno in cui il Par_t!-tosocialista si present?rà non come ur,,:a chiesuola ,in rivalità con <dtre chies11ol-z.ma come il grande partito r/,2' lavo1·atori. OPPOSTZJON:E CATTOLICA. _ La opposizione cattoNca si ma,niJesta su due Tronfi. Quello vaticano, e si confonde con l' oppos,.iz,'orte con..<:ervafricz (Albertini Ciccotti, Bonomi ecc.} e quello popolar; 1 c~ n.f~-lirti, pro!-essiondsfi. impiexati }. Ques111lfima seguirà il processo della opposiz-ione espressa dai cef,f medi. Jn/,me: OPAOSJZIONIE CONSERVATRICE. _ ll suo valore dinamico è nullo. Essa non va oltre la di.lesa deNo Statuto. Suo idea,.. le sarebl,e sfato un governo forte ma cosfituzionale. Il carabitni.ere al luogo dello squadrista. La legge in luogo dell'arb.:- fnio. La d~!ferenza è no1evole e nel 192425 questa opposiz-ione è stata ad un pelo da'!a viifrt.o_niaO. ggi è un rudero. Non si combatte il !aschsmo eHicacemenf.e con la no.stalgia del passal,o, ma andando e eucmdando avanti. Questo in linee sommarie il quadro de/tla siluazione. Allora;[ nostro cpmpito in Ualia è evidf rrie. La lof.ta stagnerà fino a che un forte ,pa,r,tiiitotSociail:ista a,vien,le dei quadri diilr.ettwi rispe:tba,biilii e trÌSfPettaLi non ne pi"ertderà r.iso1,U:tament.e ,La di.rezio.ne. Otralri essi s'ano i i./iitali che i comunisti vantano essi ,r.'on possono aspirare nè in Ital,ia nè altrove a gu'vlare le grandi masse o.veraie. Solo urra ,mi,rr.oranzali seguirà. D'altro canto i ceN medi non s<mo as- ·"olufamenfe fr. grado di dh1igere una battaglia pof-.iN<YJ. e sociale nè sul terreno rivoluzionario, nè nelle ipotesi di una evoluzione liberale ( o meno Nberale) del fascismo. ·· ··-,,,;-.: Ma cosi come sono ,poveri di quadri e con una aurorità che dibrùrntisce oe,ti giorno, voi/ii verso il passato, contesi Fra mise;cbili p'ccoie polemiche, i due partiti soc:alisli non p.ossono far nulla. Un partii lo non è una bottega per vendere tessere. C.ompa;gni che parlate di «co:1servare,, il pa,,J,ito, voi mi fate pensare a quei musei dc: J·era dove si conservano nello spir lo i nari morti. U II partilo r.on si conserva nello spirito. Si conserva e si difende vivificandolo e melte·:dolo in grado di assolvere a'la sua funz!one sfori.ca. No:. sedicente destra, ma aulenlica sinistra fra f<rnte ve11erab.'/! mummie, noi al>&:-amo un programma. PiliE11RO NE~NI. sono, che ha cominciato a d~iott'anni ad andare in prigione per le sue idee e c1 sarebbe a trentasei, se non fosse in esilio, che un «penniv~ndolo» come me, che avendo una posizione invidiabile nel giornalismo professionale e la ricchezza a por:atia di ITla/llO ha prefer.to di viver.- la dura sorte della olasse opera .t, µuf bere disiprezzare una campagna 1n cui la calunnia pre.ndc per base poch.: mesi di deplorevole ,polemiche sull,1 au<:slione della guerra, in un momer,to •n cui tutti avE.-vano perso ·1 senso della misuna. e 'in.suite pas qui veul, E ad og:1i modo i comunisti arriva1'lo tardi per insuhar:ri dopo di 1.ver p~r troppo tempo cercato di avermi dalla loro parte. Risponderò dunque alle loro p-olemiche sul p'ano teorico e politico. Trasc:iP. S. - Debbo una r·51rosb. all'artico- rerò il resto. Chi vivrà ved.à da qu de 10 sulila Pi.1'.la[o1ma d,; enni» dell:i I parte stanno !1 tede e·d il caratte-•·. Stdo Operaio. Sarà p2r un pro~simo m.1- Per me io m'1ur1uro cbe stiano da una mero. Mi :-cn:, ,,pche chies'o se non d·:>- parte e dall'altra e cl,e 11icl che ci d~vivcssi una ,;~,pc·3la :11!.i nuo, a caIT'p.:i-1de s;ano non dei ris~timenti m1 :lel!e gna idi -di.~famaz;o!le e di c.a.lunn·e ch,1 i I idee. '!on s.3orei dive~•a:11enl<: avversHe comunisti h3!lr.o r aperta con:ro di mc. un parf;v che J-a rrc-dolo gli ucm'n• N<! ho concl.1s0, 1101:se!l7a lefttimo or-I c-,;mpa· ,i rz-Jl'ul.limo a'lro di :rc,nte al i:;c- 6 F:>, eh:! t:n avvcnlur:ero,, quale io I T1'l•~•ra!<2 r:-eciale. P. 1 • Ilprobledmelal'unsiotàcialista dl■OUIISO dalla DIPezlone del Partito orme dell' 'impero,, LemachiavellichceafonerieneiBalcani {N ostrci corrispond-inza J VIE ,NA, a,j!oslo. I Lo cred~'lllr:o un vecchie cavaìlo da I clie $fica iehe il nutdi.ia-vellismo deJ C'era d',a:sipettairwlo!. .. Anche la Gr,:. cc~s:i _m~sso a r~pcsare ·n u~_staikla, .P~~- «duce,, invi.Lto ed '.nvrncibil.e, è così grezci.1t, praprio qu.a.n.do .iii «duce~ 'J1viLtc> ohe, di,v.Jn.ulo bdl.so, era neltl inwo~s,J)i;h ?.O, così caione che near.olic r•e;:ce ;i corm<.>nolo sCApeLtw:i, gli giueca un bruUo là d; pren<ler 1(Y.l..rt..~ ::-d a l-re gare. lnve09 be!lue i minis-t.ri degli St.aiterl!iLli bail.ca- !ci.ro.Questa s:amo inceri 1 _ • eccolo usc'.re dai! suo volonlarti::- r~tiro e n.:ci. s . (', VEìr.> . d -, . . . e prC-1pria jeltalura. Quel ,p-overo •duce» npr~ er p~Glo r.s:1~, v.L: po,~Lca co," Ve~a,men.te, la_ cosa _è difficile~ ha r~tito tuU-:, ,i,I poss·b~le per pe.nE?~nar- quel.o sl~c:o che e prop:io :i.li u::,m:· .,, Nm'.1-1~o !tutti che _-furm~;retrattati ~ol =i Ba'tcat1 : Ha 6r,e Ii d' ·1· curo J.. se. E, aip!)'.?n:iarr:va.t ·•. h:i v!•n,lo fa.scis.mo, e come scr~v>:!rli ,suLla sabb1a: - .~ , . .~,,.so un urne l mJ ?O· , . . . ni ed ha c'oows:natc-, l'aim:cizia cli tubi;' Ha ,g~1mr..ato, ac-è, ~I campo dlt \'eccni ;,L!a IJ)rima fdJ.artia di venLo, scompaiono. ,slJ Staler::i!•I' p':!,~~h· I ,_ . o:i.rass1ti. Per mollerne dP-: nncvi. q11i-si1· I,l «due.e,, [a 111 generoso JPromett.e tut- ...: .,. •· ~-~ 1.::s1 con e s=s",e 1n. ·. . ,. . . . . . . . . ' . .,.:,c;,'~nz~mdi~ste eh . l // e ch:atc, ma Ira g-1 um e ~J alln si e Lo quanito ~h s1 chiede ma. po1ehè non · ""' -- • ~ 2 usa.no e <:Oc,, e, . ' quando lenta-nr d'aco:i.laiJ)lptare 1 merV questa_ d:fforenza: ,v~'l:-z~:-; l:nor,a s_., ,può m:nienere ~ se anche quò, i,rad,i:scv sul rn.arc-ia,,,,'ede Fd e· ..; s ·t g :r·. UP.a p.~Uaf rma da.ila p:il•ra dem~crahi aitl:i. p.ru.maoocas1one, oosì JreSSUno abboc ., ... • _J ,.u c.. o man, tCZL . • . .,•,~ • , . • • m.:nle a 1ira.r d:i.'.olasua quel polenLi-ssi ca, 1 CJÒ che olfr~ --~ -po~s h ,·.'.a a~lte n:1au11ca ,:i,]] amo ed ti ~a.nd uomo, ftrusce semmv Sbto che -è J'Alba.:iil, rìccc di stor.;, d.~ la ~ec a è~ .•.. i-:1~,r:-i ::l. parteci.:o~n• pre cc-Jl pred.all:,ire~a tea-r~. . d.~ civ~ltà. ,di cll'ltura e di lradiz;nni. So ~,,J;. v:ta p1,_bbl C-1 del paue._ C~-..,_ ~ •~~~ Dqpo ta:"-i~ fa1hche, ~e1 Bal<:1'ru•.olLre rra • 1~tto l'A 'ba '1 ·a • t 1 1, ~1une:r,:,,~ce I a.d:lesh air-~11:,, :itlc :n lta:ve aJY!'l polertl!iss~ma Alba.rua era f1JIUSCJ.lo aà • , , ' : e no a J>er a cu,-ura . . . . . _. .. , . . . ' . ,.;. C"rt·t ·"•~I'· e pe e 1 • " t· l e 1a 1poss:b1I-la d1 afferrar~ un giorn0 1,/ avere 1 a,m·,01:zaa .nche <leLla GreOJa ohe. ..... .... ••.7V .• 1 r e r e '01u.{"•~en 1 ra ~ . , eh: ,n· i;,:/.tich_ mc,Mo aiffir.i a,I nu-'."Vu pc-lere ~wl se-ri'), di,,'.2!!l3. ~empre ;:>Jv I si sa, mili:Lannenle è amohe ,una· nazione ~rr.•_:J:---r1oc:rar-o. j,. · t. I J z VlOLrul. •• poleniissima. _f,Z!. . _,:-,m ?· ogu. P I] h . d ·1· f . eh,: sarebbe una s::llo~i:ecie di s.urro~ er qu<.:·e e e r1gU.1r a anLi ascismo *** tn ducesc, _ ·n :::1 momi>.nfo di d,i<.Lr;i !T<.iernazici11111le, 11! ri1orn.:, d: V-!nize!I.:;,.; i> Bei è proprio dal punto di vista milii"< ,ne, face,va a. t:n gicrn.a~;st.a questa ~n,teressante J;er un altro puruto di 0.tSta ta~e che a M=J,:n:i init~ess:uio lutt!i "Or:.fL<lenza: _ Vede come i,! moo--1.:, è Allravers0 •1abori::;,si :ntr'·i;!hi d'·dta finan.. ques,u, atl~a!llze. Perdhè per fair l'impero ~ng,:u.:>lc?. F'no a t=to che noj qui nei za, le a~ic:ni d~l prest:'lo ohi la Grec-ia a ,cc,sa tende, infine ? A tqgl.ier la Datl Ba,l::an.i er.a,vamo i soli ad usare qué ha o,llentrto con ha ,;nediazicne de!t!a So mazia a'Ji!a J~osflama, ~posses.c;a.rsi d.e1 meu:' pclli,lie'4che c.ggi sono di moda io cie1à de: 11leNiazi.--,ni, craino cadute 'n m.i· l'Asia Milnore e portare il tricollore ol Domenica, 5 agosto, a Parigi, con la avvenire assorberà per las tes~a fo.-xa pa,recchi Stari. dicevano che s:amo bar no d~}tl'.~;ntlas.i (po,i veni.te-ci a dite che tre ;lj Brimnero, d<>è fino qll;llssù a, Vaeir presen:z;a, d,i tutti i suoi componenti, si il delle cose e degli avven menti, le forze har,;_ <l','>um.ani, i.nciviii~; ma non aPIW-fla la !Lega delle Nazioni coi s11cù prestiti e r.a. L'éappet,i:to, come s1 vede, c'è. E for• riun.ta ia Direzione del noslr0 Parli lo nroltarie che i.n questo momento milita- . c-. COll1. J'ann'~ssa pn,J;.;,oa d'in•r,· -<h1' ~on ;. m.'d~.h"-. A'' "a co•• e· '"ere lo -'orna-" " •n u1,-o -:1tato co.sièP-tio ciiv;I:? un uomo SJ · = ~ •= " " • "' ~ "" - ' 1 "" ''' - ~• .. , "" Ai,~omento princoale dell'ordine ,ìel I'-') nella Il.a e nella lL!.a lntrenaziona- · · L:1· · · •·'I · f .,,, -- :nise a!Ma lestn• tle!,!e ban:.le di com.'tadJ prctpr:c una m1rai.,!, i.sSJme. •sw uz1one.... così or,le 1per utgeriTe tu,M.a quel1a roba giorno del la riunic,ne è stata la «discus- t1:. Rivendica infine il concetto che !'al . b 1 <> demccra,l.;'.ca!). Venizeflos si schiera con Ma ,l,asciamo am.dare.... ~ione sul problema dell'unità socialista,. ¼aie Direzione non ha ;:.ltro dovere nel- e ,cqp;o, :,e,n,e O ma e poco importa, quel ,._,._ ,_ 1 t·t· d-'·l !,o che faceivanno noi, ecco che quest'uo uu,,.,.. veemen21a conw o •.a pc• i 1ca eu" Chi vi a,nd.rebb<2 di me.z.zo, sarebbe J.a Il com"'agno U,to Coccia presentò in 1e quesiic-ni pol:tiche, che d s•'guire gli B '"ch gr -Le ·n, 1· ·at da KaJa- -'a 1·~ mi Ju"o~'""'i·1a. eh.~ 'arebbe lle .,,..,.se d~].', .J 't" b mo dùv-::nla suu,to «duce •. è .riiten·-'- U" a,. e e-.:n != Zii a . ••w r ~. " J=• ~ l' -,-- ~ = v, .... proposito una nrooria moz on.e conte- •)rdini dell:i. Dire1...i:>0eche rt~;,.d" in J u,w •· • d l" fi -'" z · • 1 eh . , t~Jia. rirtnovatore d<-!'lmonti o e, ,se :,l caldo d; ritstro e:,e manze = a ro;s, e vud.c e toria pa)!ando a~li ·talia,,i e; •• i magiari. aenbe i se)!uenti concetti• ~ L tL le '<lzion· 1)-3.S.S;nnoel! n;in· de!,lia Musscl!6ni, è vero, inviitia anch-e a!ltri al « Il Partito Socialista Italiano nven- Il compa.gno Ainedeo non pre~enta al- o.ue,sll.i~c,rn, aumenta, può caipilaire che u e ' 1 · · e 1 1 d Il f • ir, Ha!,'~. lo prc~larrnt'n, ~m~•t~e.t E' B'l-nca' aziotYJ,]e. E qui è iq trucco: die, b.oohet,Lo: Rwnenia, Bubgaa-ia, P-olonia • dica il '!)roprio carattere dì partito uni- propria rr.ozione a nome e a razione ~ v • ,-~- v·, n B 1. \:i . d ll 1 • h'ed l' ~iust:z,a questa ? fn foi!l:J-o,quello ohe ha tro le a'.·lre anc,ue seno ~ · intles1 e ~e oer~'no la LlhuaJn.ia. Ma per quant-o tubt!i tar :, di tutta la classe operaia italiana 11transigente, ne a qua.e si <: i e u· fatto M•tsso,J.=.lll.1ln·, abb;·~mo f--'io un po· lro fla Bam.ca Nau.onale c'è !a Fra'llCia questi Stat~re!bl,i st,r,ac.cioni si.alno ,<over1 aie è r.alo nel 1892, tale si é mantenu- 9cita dalla Concentrazione cd una poli- , . ., - "'' r. T I .. t" · • B , • Va.le a 'd,i-re: da una parle e, so,n.o col0<ro na•t· da ''~•~i ed ;..,qID'nati -'' f~...,..;·smo •o nei suoi 36 anni di vi!a e dj lotlr: che \tea cfi accostamento ve~so I;, erza n- ..u ui n<r1qw nei a'loam. Lo ,dica, lo -d• ·, • •~•w,. u, = == , I che. vohndo diffc.n.:!er,e la v,rannide nel ri=on<lono = b'-·'-- ..: 4 0 lo cno::u:o, rifiutando sempre oualsi:i..;i t<:rnazìo-nale. c>asu suo fcm:a!Je che questa è Ui!lJ.. v~- -,- : - vu a u:.t.mlQ aippe .. , · I Am d I ~--1. • • morn'do, s05lengono i,l fascismo e tlal,J'a[ ,traziel.... . ,ra&"ionna,;ione che ten.desse a farne i; I compagno e ea non 1,resenta a · ra 'l-'"'"'"1eria "n a,perto conl:ra.sto con ]Q " · · · " · I 1 • d' . ..n bra que11i ohe vc1« 1Sono la democrai;ia ~ Perche' ~..,tr•·'erso la Jug=la,•,;a M•- parlito di una frazione, cl una tend•?n 1:una mozione prQJ>na ma s1 rnensce su - -e~{!1 ejEua,g,Liar.izaproclama,t-e dal11a de O · • GIU -• v.,, ... • -~~ .,, E' " Il · bbl' t li' A · M d =rcio• del fas,..,,_·.-o,msc, ,no acernmi nem-i.oi s-o 1=:n1·V'U~lcoi,p=r.,, la Fra.n,.;~ e spez~•- ta ai una setta del socialrsmo. · in es- , argomento a e test pu tea e su " mdcraiz•c1. a no,n ica che glliel'ho dell" .--- - ··· v-. • - ~ ~..- so quindi che deve ricostit'.lirsi l'unità ,·anti!, dal com,pagno Nenni. io, ohè quelil-0 Il a Roma, anezzr: maMo La diplcmazi.a jng>le-"..e è fuori di sè pe;,, quelfe:!emonia che essa ese.rcita strll'Euclei soc'.:i.!isti italia:ii che. ai suoi margi- La maggioranza della Direz·one, dopo com'è, sarebbe ca.p-a,ce di ncn Jl'.ain.darm• {l succe.sso ,di: Vetu2eUos iperc11è ad Foreyn rc,oa cen.tralle. Spezzarla per soppi:antar ni, in s~gu·to alle scissioni si son costi~ v:ya discussione, aderisce ai conct>tli e- J)i.Ù un sollido... Office si è abituati a considerare la Gre- !a, è chiaro. lL'.:li i.o_partili s~Ua base di progr;,mmi, I pr~ssi dalla co~1pa,gna _Balabano[f ed iL'A!lbania, dunque, grazie a,d Achmeci aia non ccrne una ro,]o.nia, ma com.e 'llI1 3 Se '1 p,;~no dovesse effebtuacsi, rEuro d1 lraz:one O di tendenza». ,p-prova un ordme del giorno presenta· 7ogu., rimase iedele- ;i!\ f•:i!J:: ;a~c-~la, terra di sdh;a,vi ccmp~rati da11J'•fngh'illter pa, oon t-ulto ;I fProtre.sso ,l,ecnico e col\ Unità basata sulla più rig' da discipli- I 10 dal compagno Salvi illustrato da una Tanlo fedele. anzi, da <litvenin 4 na cole>- ra. Anche •1a di.plc-maz.ia fascista è d:i lu~,!o 1o svil11ippo de!il.e scienze e deHe 11a d'azione e sulla più vivificatrice li- •t>-sies,plicariva che sarà ?11bblicata sul- ., ,, , sperala. Perchè da PM:qua :n qua. non arri, r'.piomherebbe neJl,le tenebre che pe t . A r rua ueol « i.m,pero »· Ma !'ese.rrnpio no,n !)l L•.-- ',:ertà de ~Fessionc del pensiero socialis.a. Sulla scorta di quest: concetti deve essere interpretato il manifesto <lell:i D; rezio.r..e del febbraio 1928. Si rin11ova quindi l'invito a tutt; i soci,alist1 .i.~partati o viventi in altre org:inizza. :doni a rein1egrare i ranghi del P. S. l .,.ìUle ricosl tuire l'unità p-olitica della dasse operaia italiana. Ad essi si ricorJa che base della costituzione del P. S. J. è il s:stema della democrazia interna Ji partito. Sistema che, l'ossequ·o leale delle minoranze ,ai dc:iberati della magl,(ior.anza, permette di, risolvere tutti 1 dissens: e le divergenze di vedute su: diversi problemi della vita e dell'a lliviià di partito (posizi-one internazionale, coat1z·oni antifasciste, ecc.). Si riconferma inoltre il carattere d'.':=I Bureau di Parigi nel senso che erso non dev<ll assolu•amente tendere a diveniire tl centro pe;· la costituzione di una nuova lnternaz:onale, ma deve restare lo ~trumenlo per la propaganda e le in'ziat:ve in favore dell'unione delle due ìnternazionali esistenti. Si riconforma infine l'adesione alla ConcenlTazione An- : ·rascista aipp.:-ovando l'ohb,'ettivo della < Repubblica democratica dei lavoraton :tailiani » che la Concentrazione si è dala quale bandiera d. lotta contro la dit- '.:,tur1 fascista». Tali, :n sostanza, i concetti della motione che :i compagno Coccia illustra. Egli dice che bi.sogna alfermare con chiarezza se si vuole l 'unltà di tutte le tendenze ,del socialismo ila.liano che s· reclamano al metodo della loth, di classe e ai pdncipii del marxismo, o l'unita d1 tutti i social'~ti che si sono convertiti o si convertiranno al metodo della nostra tendenza. Insomma: unità massimò· lisi.a o un'tà socialista? Egli si dichiara per la seconda. f d ammonisce c0ntro una divel sa ·nterpn?- tazio,ne del problema deU'unità che lataLmente condurrebhe al fallimento ,li ogni speranza di unità. l'unità aJllora diverrebbe ...nohe per noi un ai,gomento role,mico come lo é oer i o-">munisti e pe1 taluni rifor,nisli. L'un.ità massimalis1a c.;:,posta all'unità cnmunist;; 2 all'unità ··:iormista. li s;lurall,ento. ns$ia, del con' cetlo di unità. Contro tale ordine cli idee di pr9pun eia la compa 1 gna A. R,dobanoff che ri• conferma in propos'to i concetti esposti nel proprio discorso pro11unciato a.I Con- •tep,no di Grenoble. Dice rhe i mntivi del· la scissiorie ,di Roma cermangono in.surerati ed. :nsui:;erablli e che J'avven·re 1;ca.verà ar?cora più profondamente iJ solco eh" ci divide dai riformisti Sazebbe quindi danonso tiammeltere 'n quP.slo rromento h corre<1lc r· formtsta nel nostro partito. L' uni1à noi dol;- biamo intenderla nel senso c!-e le porte del nostro part'to sianc :iperte p-er quanti, r;;onnisti o comunisti. si cotllle- ~larrn 1i nostr1 pri,ncipi di metodo e di tJtt'ca. Alla stessa stregua con.sidern il problema in:ernazionale: i] Bureau di Pairi)!i deve essere LI ce,:--,lro di raccolta per la formazione di una nuova fnlema· 7.ionale ver:imente rivoh:zion1ria. che 1n "'' ava:nt ·"· diff n r. . h' , ne azz.ecoa p;ù una. Di tublo :.! cw=so sarrn•:> sulfumam!i,là :ni!O•le tà più fosche r • • · ltat· d IL -·"' · use. "n vuecta atlecc t un pc soH" .n seguito a1 risu l e a Vù,aZ'.O!ll'< p l . fc>!~oa Pasqua per ,1 convegno a Mi1anc> e più remote. d I I :I . 'f lat . . , aa:iga 1()5 che, se ,1-o!a.Sa.aMatno fare un d . d S I" .,,.- e- a pa, ese 1s,senso mao,t es osi JJ\ alJ . i cnr,n so q:-iùquam!Ji rninisln . i tate.re"" =co i;erohè fla vittoria dj V2:nizelos ceno a Ila Direzione sul problema della tro po<..o, fa~a defila sua IJ)ail.ria quel r.on è r:wMJto n'e-rrl~. Tonnti a casa loro, h,i t:JJl ~.',~n;ftca,t,oa%arn~e ant=f.asoisla :t. · · I · t l 1 ·1 lo che Achme-:! Zvgu ha fatto dell'NbaUJ'I a, c.-a.pnae, m ques o :nomen o, · • E l f . . •1 11fi i min',:-tr: han dichiarato che c()(!l ohe amda,va r:ile:val0t su queste cdl-onne. compagno Coccia rasseg.na le dim·ssioni :111'1': . 0 aceva,. ~in vad d::~enl Lica~:d~.' 1 su Mussd!in.i ncn c'è rrie,nt,e d~ fare .... Oiò UMBERTO ERRANTE. dall'inca,'co di redazione dell'«Avan•·ji,, ~s~razi.c,1te, oon.s i 1110 e a·,u O e..!l ,n -----====-=-=======================---- Suggenisce inohre un modo di sistema- ~~nterra .. :::.rohè <la,Vll,Ilqu:?la reaz.ion~ ztone della re<lazione del giornale, che tnoatla, va e serrui:,re ben na.scos,lo il brac• viene ac::ettato. La scgretar;a del Pa1·H- 010 del:ll' Im.ghJl-tenra. Fu I' Lngh:iJterra to, c·of, a~sumerà la rerlazione dello (quella .... e 1iberale » del signor Lloyd ,A.v:rnti!-. G-eomgeJ che .51pin,seiReCoslantiino,cli GreTn seguito alle dimiss;oni presE-n1ate l!al compa,gno Coccia anche da membro dell'Ese-culivo della Direzione, il nuovo Esecutivo viene nominato nelle persone dei ccmpagni: A Balabanoff, segretaria pol't:ca, G. Salvi segretario amministrativo, G. Bordini e ~,iro But'gassi. La Direz:one prima di separarsi deferisce all'esame ed alta risoluzione dello Esecutivo !,!li altri comrr:i dell'ord'ne del i,s.iorno riguardanti la «questione sindaoale ;talfana, i Convegni 'ederali. e là di,~ciplina.» Da Lond•a RruNlO 'E DEI.LA ~EZIO E Venerdì, 3 agosto, ti compagni della Sezione di Londra i.:i riunirono in a:;- semblea straordinaria e de! berarono di organizzare una gita campes1rn fra ccmpagni e simpatizza.mli a scopo ricreativo e di propaganda, che si terrà il 19 agosto ;t ,,Burnh.am 8l'/)chcs-. (1), e una festa pro Avar:li! che si terrà al I2 Arche: St. il 19 settembre ,-!all,e 9 p. m. all~ 2 Al 2.o comma dell'ordine del giorno. «discussione sulle direttive del Partito,, l'.:i.ssemhlea, dopo ampia discussione, alla qua Le interlo-1u· rono i cotnpagni Bagnari - padre e figlio - Cima, Caipclla, Cestelano, Lilla, Pasquale e Sinicco, volò ad unanimità il seguenti:- ordinP. del gi<>rno: " La Sezione di Londra del Partito Soc· a lista Italiano, riaffermando le sue precedonti deliberazioni in f:i·,ure all'.inità sociaEsla, deplora J'at:titu:-!lne dc-lla Direzione rl,«I P:,r~it1. quale t!>pressa dalla comp1gna Balabanoff al Col!vegno Federale di Grenoble; dichiara che il «Velo» della Direz·on" eqwval!e a:i una dittatura, e teglie al movmient.o il r.110 carattere dem(lcralicv. Fidenti di esprime:e il peri:.\c10 de11a maggiorz..nza degli iscritti 1.I Par1: 1n. gb iscritti alla Sezione <li lon<lra protestar.o contro questo !un<Ìé.m<?n!al,, c<1'p,)vJ!- gimento delle basi dem<Jrr:it:che del nostro glorioso Partite, ~ doma nda:1-:, che sia ~ndetlo un co~res,;o (-:-:. le Federazioni e le Sez·oni ccn pi,•:.,, dir:ti > dcl.- berativo sulla tattica ,,. ~ulle dirnttivc del Pa1·tito all'estero» Il compa.gno Cao~ 1].; pro>pon' una colletta pro Avanti! che !:,111,', 10 scellini. La riunione si sckL- :n completa armonia li) Ant'ca foresta ie. nt.cki;;~h:imsiiire, 25 miglia all'Ovest ,!: Londra. Il SeJrci:uic• eia ,in gue-rra c:::ll'-lro i turciJI. All,e be,n meriLaiLe bastonale szgui la rivoluzione. Per la ~~ma votlLa ne1:lia stru-:a .l;'ohtie? cbl mor.<cto,i m.i:i:s~ri che aNe.va,no voluta e 1pr0ckimata b g11~rra, fun:-nn presi, g1ud.:JCé1JeLi-ce,nda,nnali a morie. Tu~ta ,l'Eurc,pa.... ci vi.I~ a]k,r.a p,role:slò. Per panra ohe un s·m~le uso s: d :.ffondessc e i mim.i- &Lri d. ..i vairi StaiU... c:,v:,J~fossero cosLrel li a r,eicsa.rci non tL'lta, ma d.ieo, vo~1leprima di mellers: a far fa J!u~ra. Ma pii, d' Lt!lti pi!~ a-!l!"ii:rcleslò l'Inghill:u-ra. Era k,g~co, dfav:;L: una 12[,e senl:mva <tra ca'Pace di me,lter la lrem~relLa addoss:i ai mt:i.istri, che .s :,n i: .. (,',L: d·:chiarare J.-, guerra e s:.:i.rne ipc,i 1lcntano per Ì..'lc0ra<1, giaire i:,'l' irr.be:-.: 1 1: a sbt:,deNarsi. Se la paur~ di d:::,v~·rrendea- conto ,poi, dorvesse diffon.derf.i. dov2 trc,ver-:-bbe ]' lnl!hil lel'M i furfa,r:~i :,h._, !e occorre.no -per far- !'-ilevair le ca:;tagne dal fuoco ? Per fétrLun:i.· ,l' Eu.rc,i;a a!'.k,ra ,pr.,lest 0 i•n nome delila i.:berlà di mandare 1 pc,pni; a sc.an.narSJ g'.,iuni ..cc,n ,gE a l,t.ri e !Tn.ghJl terra trovò subito dei « palnic·Ui , pr.lrub a serv.i11la. In G,ecia la rwoluzione er;i sta1ta 'lll:1lifare; c:,oè, g!,i clfi~é<l!I; che Je aveva.no .r,i~lfale dai turchi, si misere a re dituirile :iii ,pqpc,!-o. Poi a.cce,Ltaro110 gli.... aippog_g.i.deH'J,~h-1tt::rra. Ve.a.ne Panga.!o• e 'le cc,se am.darcno aintior ipe.gg:.o: .il d1t lr.llcxe e,Jenico ,cqp:ò Musscllr,rui, in tubt:i, ma sqpi,atuLlo ncll m01do di farsi da.re le stertine dagli-i in.~Les.i. Lo ca.cciarOiO.o. [ successcr,i fecero come I ui. Perohè le -.e. du:i,:;ir.i dd] Foreyn Office sc,no irrn«1stibili Jn:r ii pailr.k,tti di tprc.fessione. ,Intascar~ .i sc, 1 ,di dia.IBL' ,Jm gh.illterra, vuol d:ir-e, Ira a.ttLro, fc1Noii:ire la poLiHca d': Mi:esc.li.ni, perchè le d:tbailur<! che d,:isonorano l' Eurq_pa, essell!do tulle o c,per:i doli' Inghilterra e pe.r ile meno swreLle da !e.i, sc,n lutle !legate JOOn I~ stessa caJlena. Do.po i l.z:gami con tLl iaissassi,J1o1 del pqye,lo ungh~r~2, ili fascismo Jla,li.:-o cerca.va di c,reare gli sbessi ra,pporti ooi i.;rec;. Da c:ò ;,! fa,mc•sc·,patto greco-turco (fa)'li,to prim.:i di n>lEcere) P. bubla ll!lla f'.equela di p,r;;gett,; che culminavano cC'fl 1 .a faincsis~ma li.nu ferroviari-a RomaBa,gdad. Amn: so·no, un ailLro meg-atlomallle, ben p'ù po.lente deil,l'ailtu.a,le Pulcine11a mascheralo da =m1):Rlralcr2roma,no, andò a rorr,,persi !e corna a Bat?d".I. Po: ù f:nitn ~,;,o'Ccalegna a Do,rn. Do:ve finirà ià pre· daipp:ese noo. si sa, ma è certo che fin,, a Bagdiad non ci .1r :n liruLa,nto,1prc,prio sul più bellllc, qua.nd.o credewa che tutto doveva scorrer li.scio ccme l'oEo, e<:co arrivare Venizelos ... non bevo! ... Per quanlo mode:;Li operai, abbia- sionisla della menzogna, che usa un mo la lodeYolissima abitudine di tono sprezzante chiamandoci • po_ leggere, non :;ollanlo la sl<unpa del che diecine di operai>. c-he la noPartilo, al quale ci onoriamo alla- stra Fedci-azione è abba~lanza f01·- menle di appartenere, ma anche le da bastare a ~.è f'.('~.s.1 e mantequella an·ersaria e fra gli allri gior- nersi il suo giornale; che la 110,·!ra llali - ,,,ia pur<' :,uper~1ndo un se11- Fr-dcrazionr non è ne . arà !ì1ai nC'L so naturale di nausea e di disimslo, la necessità di fonri<'1·<·: rol Partilu cd imponendoci una soffe1 enzà mo- ind:geno per poter sopra\'\·iycre e raie, diamo anche u,1·occhiala ai che il 110".tro giornale non \'CITÙ due seLLimanali che lìa1;no tani i mai strasformato, come Falce e punti di contallo fra di loro: SquiL J.Iartello. in uno sconcio libello :;o_ la llalica e Falce e ,lfa.rlel/o. lo per ~Lrapparc qualche- merlo ai Quesl'u!lima, che ha ~rmprc co1P. Partili affini. acciò \·enga ad ingro:cballulo il no~:iro Parlt!o con una \ i. sarc i pochi e ~,paruti gruppeUi già rulenza di linguaggio chl' non s~ è, avvelenali dalla provala •nalafc-dr mai sog1H1to cli ado1wrarC' ('oniro il del loro organino. cap!Lalisrno, cd il fas<:i!-111< eh~· ne ,·. Ed è ben cerlo Cile queste poche la sua naturale <.' 1nanazion~. In da d. · rl. · cl 1ec111e I operai evono pur pc~aqualchc Lempc, ~.ferrala una cam- rl' maledellamcnle se il profrssiou1rna contro il no~· 1 ro Pari lo cd i nisla di cui sopra de\'e adollarc mcco'ì delli cupi clc>I nws.''imri/ismo Lodi Lanro pci·\·e,·;:· 1 T · • -·1· a·11· .• · · l . . - "Ò rx:cupare ~e Pl\1. \ 1 1 1 d am 1 ,)zi~n1. ..C' 1 mcn quas• lullo il giornale per couquizogne p1u spu ora<', .e p1u >a:-.s~ I starli insinuazioni. sostenute con ,,facci:\. '1 · · • • - 11 I · d · ·, 1 1- 1 1 ' a s1 ras5LCu1·1 p1·ofe~ ·10111s· 1a aggme e 1111pronl11uc. lì(' In I e-H, c1· • . '. . ' ' possono tro\·ar riscontro mio uella 1 cui sopra, 1 suoi sforzi reslcranstampa fa!'Cifla ... che si ~pubhlica in d 11? led~Lfeiramorta. La sua C.-'lmpagna 1 1 amaz.io 1 • · · · TlaJia, sono le sue armi. cl . 1 .. 1 e non puo isp ra.i·c1 f.o &copo che si prcfì11a<' è l' indi- 1e I p1u pro_fontlo e s_entito di_ t>o ' <prezzo per chi la co l · cl' della ron,idcraz=onc che il ma. - < rnpie, per e 11 scalzonc che redige Falci' e .lfar/ello I la comttllcla. per coloro rhc la pcrJ d I . . (' . . mettono rn eg 1 operai. .o.:,Lu1 - sia pure. . · . . _ . per ordint di chi paga -- non sa .La si~Lcmalica 1i:1bo111Lura dt ri-4 _ \'Celere in noi lé1\·oralori ('hc un 111 che e elci resto tl metodo di lnlla branc-o cli pecore senza idee e scn. la Slampa comurn La. non può far za •"'01winzion<' c-h<' sl'pue c-;ecarnen- pr~~a su clù ~ forn,ilo di spirito cli te- i mag~·ori esponenti d('J Partito enti~, ~u. C~l. ha la menie arA'rta al quale appartengono. al pnncipio d1 liberlà. La ~.ua disistim::1 per l::i classe o- la _vo_stra !mbonitura di crani - }')e raia <lcy·cs~.cre infalti ben prn- cgreii, ~igno1: 1 - può es er soppu1 _ fonda per poler credcrl' che basti tala ~o.lo d~1 1~0\·eri di spirito. dai diffamarne .i dirig<'nli perchC:· la I fanalic 1 . dat cl1s.gr·aziali . elle non ma!"-Sa. perduta la dima nei lorc, possono fare a meno ... d! obhrd1n.:. car,·. C'Olll<' un grcf!~f· ~c1Jza guida Tl profc~!-'ionifla della menzogna. \'ada a riparare sollo IP ali protei- con la !'-Lia abituale impronliluclinc. lric-,i... dei difTamalot·i slc-s,,:. h_a inoltre il fegato di ~-ù-iYcre: v(( f;, !ritura dello ~c-onC'io libl'llo, a- et?_sè che Lu/lo quesla nostro espo_ dunque. f,C d ha procurato indigna- ~1=-1011~ è sia/a fati(( ammelleudo chc7;011<>. clisgu:'tO o ilarità a ~·cc-onda in /.<111::c>ra ci siano /ali ln11oralori degli allcf;gia11,enti del buffone che rhe 11ugliono {ur parie di an Part1lo sc1·i\"C·, non n ha pri1na d'ora 1o uermnente rivoluzionanu. tentali ad ;nledoquirr. rnclcli~f:illi Tnlcndiamoci su questo ptmto. clrlll' hrc\'i. s"n'ne. e misurale ri_ ~o, a intende il protc~sionista dl s?oslt, dl'lla Rf'dazione del nostro "lit sorra per Portito veramente ri_ p,1ornak. 110!11:ionorio? ?Ifa ora C'he la sfaccia_ta impu<l~n- . ~Onl' un Parli lo che ùspira a i,taza dc~ rcdallorc ~Iarca1olo ci_ ehm- b1ltr~ ?vunquc un regime sociale a m~ d1rct(ame_nt~ 1'.1c·au~a. 1101 01?~- ~om1gl 1anza di quello <'hc c!'-islc ora ra,. masstm~15t1 c1 scntiam? obbli- 111 Russia, ove sono abolite persino g~L1 ad uscir~ dal no"lro r;serho e le più clemcnlari libertà !>-labilite r1,,.pon_dere. sia_ pur_ bre\·emenle: dai govern.i monarchico-c.o~lilu7,Ìo- .\nz1tullo ne-ordiamo al prof e!;- nali già da dieciine d'anni'? Bi liotecaGino Bianc

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