.. L'epilodgeoll'avventura La folle ayvcnlura polare fascisla ,·olgc a Ila sua conclusione, forlunala.11"nle meno L1·ag1ca di quello clic . i L~mcYa. I a:iupcrslili elci ~ru,p,po \'iglieri e del gruppo l\ladano sono sah·i. Rimane ayyolla nel dubbio ai re,cc la sorle di coloro ohe furono l ra~-.ci1113i .ldai resti del l'aerona ,·e e elci generos.i corni al soccor o, .\- 111 undsen e Guilbcaux. Come pure dei disgraziati sol<lali alpini che la inr0sc·enza e l'orgoglio id.ola del duce comandò di 111.uoYerc al :-.aL ,·alaggio di Nobile, a piedi, per il dei·rrl o 1dei ghiacci. I racconti dei supcrslili sono un terribile allo di accu a della :mprerarazione dclilluo!-'a e degli ~,copi nien 1c a!Yallo fCicnlifìci, ma polilic; dcll' impresa. Lo stesso Nobile ha confessalo: • Se non fos.'e slalo de. ciso che si doveva es ere al Polo. ad ogni costo, il giorno anniversario dell'entrala in guerra dell'llalia, la CC\losi: ofe si .\Cll"ebbe evilrrlct ·•. Ed appare odiosa e misc1 a la li. gura di questo generale ra t.e;sta, che: ahhandona i propr1 comp~gni. 1~rnlali e ,erili. e !,L !'alYa. unico e solo fuggendo col primo soccorso ! l"n tempo il doY<>re imponern al capila. no <li es~er l'ullinio ad abbandonare la nave in pei-icolo ! Quanto cliver~a la !ìgma del ro- ..<'ro sC'iC'nzial<, s\'eclese, :\lalgrecm che poclosi in mnrcia con ?li uffi. ciali italiani Mar!ono e Zappi. !liun10 all'C':drrmo d<>lle for1e. ferilo e con i r·ecli grlali csire che i H1oi compagni lo abbandonino. gli $CaYino una. lomha sul gh!accio e si salv1no ! I.'.\ \'Vf.XlRE DEL LAVORATORE E' quasi simbolico il fallo che il salvataggio di tu,tli i gruppi degli scampali sia slalo compiuto dalla abnegazione, lenac1a cd eroismo del. l'equipaggio della naYe ~·oviclli.,la • Krassin , . • Gli italiani non !tanno bisogno di aiuti; si salvano da sè ! - a,·c- ,·a gridalo ai quallrn , enli la stoL tcz7,a ra~·ò-ta ai pri,11ì giorni. E.d oyf"i i rrsli della follr impresa sono ~osi rclli a ringrazi1rc i proprì ~aL ,·atori nei rappreiwnt;'lnli Hli quella Ru<·~ia rossa, tanlo odialc1. TI fascismo si prcp,1ra ad e··pri . 111 re la propria riconoscenza Yerso la Ru~sia 110,·1ellisla, preparando il ma"sacro di se!'<:anla comunis.ti, . O- "ialisli ed antifa-icisti. colpcrn\i solo ·li n,·<'r co1li,·ato e clifrse 1e idee e , 'i intrrc,,c;i rhr la RJl'-~ia ri\'olu.ziona ria rapprcscn la nel mondo. --------- Da 'Wadens~ll Sa,bato scetrso iparLiro.no per la cura mar:na um:tci Er.:i ,ra,gazzi e iragazze de.Ma colonia iiaiLana di WalClenswil. No.i non v'-1g.l.aimo mellere i,n ctiscussic.ne la nece~sità di ,detta cura, m.a vc.gi:i•amosol tam.- lo dt;.Aman<lare a que:sili geini,t,ori se si sono accorti solo quest'anno del b.:--scigno dei l:>.ro J•glli, QPpure solo a. sco,po di conbr,buire m~glfo alla. causa fascista. ConsLderate ,poi che i figli <le.gli ital:a.ni viive.nli 1i11. Italia, Lutli ~li alltni. fu.rOt!lO a.cconllJ>a.~nati parr,le a,! ma.r~, parte a,i mon- ~. a cs.;conda <lei blsotgno, e che quest'a!Il.- no non P◊'JSOno avere inessu,na <li delle cure, perdhè i Ccmuni. scino prj,vi. di mezzli e i,l GO!Verru> se ne frega, e che par far crooere che a,n ù ta1li.a, 11eJ i).il paese dell'ordine e Lutto ipaoo, armonia e floridezza spendono e spando-no pe.r dei figli c.he alle Jc,ro fo,m.:.gtie non ananca.r.e nè 100 nè lC00 fra,nchi, che lavoraruo e guaidagnano eia !l)Oler ben curalrc CORRISPONDENZ·E in ogni caso i loTo ifig!J. E pensair~ ohe 1dethl ,pa,dri, par-la.rudo d,i fascismo, se ne 1dic!h.i.arano ::wver-sari f~ roci e 1i trallano dii 1\wci,ri,di. aissassini, di incendiari., non sole L fascisU, ma a senl~r lc,ro ma,ngerebbero ,da,Ifa -rabbia o dal bi-s01g,noidi liiborarsone lo stesso co,ns-;,le e lutti i tiraipiedi di Zur"ogo, Da Glnev•a Uncapofascis:ta lr1111 Mazzoni Non è d.'/fic,tle comprendere perchè l1·eneo Mazzo:1i !>isia dato al fascismo, anzi a capegg:<Ne il fasc.ismo girtevrtno, tn concorrenza col cC<nf,eGuido. Negozù:.-:ile iiJt 11.1rJic,on magro, ~o d'affari, vùle nella avve!Tl,lura fascista la possibilità di arraffare q11alche cosa e si get.fò a capo monto nel movimento. Fu subilo del Direttorio e Tu di quelli che d,edero la scalata alla Camera di Comm{:<rcio. Come amminislrat-Ore di quest"ulfima isfiluz·one, si .... d.1Slinse immensammlf' nel!'orgaltizzazione della F:era campionaria de[l'aNT[len.lazione italiana, tenutas: a Gmevra ne//"eslale dd 1923. programma d' insegnaimenit.o per 1'aJ11.'ll() scolast.ico 1928-29. F11a l'aillro il Comitato 'ha <i'l"ciso di aa,rire una. J1uoiva Scuola nJl Comune di Eaux-V~ns e ~n~ziare traUat.:ve con a.\tre associaz,krni ohe ha!fluo come sco.po ,la ,diffusione d:dla lilllJ<Jua e d:::lla ccltura ita,!iana ipe>r dare vili aiò un.:i Uniiversilà .pcu>olare. !La pres6denza ha aperl:> i,nla,nlo :I concorso al iposto di ciue ii,nsegnanLi. il..? domande e i dc.cwnenll rella!Lvi deivom, inviar:.i rul ruretlore de!JI~ Scuole, siignotChi,oste11gLfPrOU. G'iuselpfpe, Rue P•lanla. mo,ur, 20. Da Za•lgo A GHI L' ITtAJIJliA? A NOI!. .. La tremenda e terrifroanl-:? nclt:-zia ohe Tanto pr<1d;garsi non {1/i servi a njen- :.n principio non volevamo assC:LuLalmenLe te. L'oppoggéo del Governo e dei su<>d Cl121dere,ci ha cohpiUi con Ja v1o]e;!1za cCIIl organi, per un commer-oianle, è una gran cui t'U.lle ùe .n~lizie tenilicant.i e Lrem0111de cosa; ma il Chiant,; lo bevD'Ilo gli itaNa- co!lp-itSoono fil, J1ootro cuore sen.si:b',l.issiuno. ni e gli italiani d,i Q;nev,-a iJ Chiar,ti fa- Sì, cari Jet'tori dE!ll'Avvenire, nOi v.i inse,ista non lo lrovooo d,i loro gusto. Poi vit;amo atd unilre a.l'le nostre le vosLr~ t1a.- -questa sl,essa constalazione, che n<>n ero grJme e-.:1 a J.::u-ecordo,glio e,ospang~ndevi d· loro gusto, la fecero a-"l'Chele au!orild · j,\ ca:po :ii canere ,di siigairo. .A.v.remmo <-anlonali e il signor Ire-neo dovefle emi- vo~ulo rispanmianvi un simile dolore, ma grare cd Annemasse. per deb;lo di cronisti abbiamo dovuto re- . ?ali~ cittadina .di fr_ontiera continuò I gi:.slrare a:n~he qimsta e vj ch~:aid:aano p1u at,t,vamente che mai la sua collabo- i,ous.a antic1o~lamei1le esortain.dov 1 a 111on razione al Fasc.'o 1Uto Menii-ohetfi, ta.'3to Lrcip~:>acca;c:a.rvi. Dunque preiçarn•i.evi a che quando si Tondò il « Dopo favo.ro" riceve.re 'n i;-:.~ncil -col,po. nemmeno 1pll!l'lare la lmgua 1tali.a.na e r.i;e.-cialLmenleil cons0ile Bianchi, che come iii Pe,1pori,g0ipulos Ò'ei buon Rovetta, prLma che gli 0sca u1t1 plrc.la deve &h:r.:! 1zre ::: r'.•~·,uder2 g'i e-echi ,per poter apr:ire l•a bc,cca, pu qu.indi p-ci scairaventare suUa faccia del m!!!lc.!pil,aLo oh~ s; :rovaii:se di frcrule une sprop:,silo di •.1fo;•rafi~ parlata! Altro ohe « alti me.r·u •• s:gnor,i fascisti, siete de,gili asiin.i a!lla·ocati aHa ,greppl:i 2 n:enle allwo! Da A•bon MDV.JtM,ENTO F1RtA il MIET.AJLLliRG!IOI PiE.R JJE 4S OR.E Da circa 1diue tSeilti.maln~,1Per JÙz.iatl'Wa dE!hla loca Le Sezione meLaJhulr,gi.ci, Ju ,poslo i,n circola:rk>ne fra gli c.pc.rai della ciilla Sa1.rer, una sGttc.sC!tlzio-112,per 'fél.C· c ..g,:·.ire :,1 vo ,\J su I;~ 46 ore. Aipp<>-,ii ,h D.r~1,ic,111Zd1u ccnsa.p2vol·c dii qu€$l-:, 1prov.;rcfd~1meot.oda parl~ d2lb cnganizzazione, ha aJfisso un a~viso ~n pcJ·Liner:a, co.mun.:can.dio agli 0a>=i cheogni tentativo per d:minuire !'orari" sa• rebbe ·,nuti1 '.e, a ve,n,do la Direzione stessa pr:?le.v.at-:> ill p:.rmesso ,presso le autorità oantcnal.i fi'IlO a1t~:?fine o.icz.mbr~ 1928. •Ma glii operai, non ,preoccu.pando:,i deila ma.no,vra, dl:1.lla D.irez,:on.e, se.no riusciti a dpc,rtaire v:tlo,r,ia. .Ecco i risul-tati d~lta vctaz1one: Votasn. li 1180, ,FaivcrevCfl-ialle 4f. ore se'll;im,a,na. li 963, co.nLrari e aistenuLi 223. Gru portò - <llirermc:cosi - que-sforòin.a ,da.I iConsdla.Lo ,cii Z11r~g:>a Wadoos• wi,t, fu qu<'.1lil'illustre ins'.,gne mae&lro di musica che r:.s,po,nde a.il n-~:? di Ca,tlamale, il quaJe insegna alluailmenl,e canto alla Coirale itali.aina G. Venai, e benohè lu,Lbii co11'ponenti di qu~ta saJJ1P1a110per 0011lo ohe questo bel cimiciaLo !d'occasione si: ar.::he informato-re (spia, diciamo noi) del s~gnw conso4e, lo s::!J)lp::rla,no ancora ed asoottaino ed eseguiscruio i suoi consi,g\J. •Ma veniamo a bomba; della corale ne riparleremo. Cathunao\e oaiciina al negoziante G. Faionic di raccQgliere !e firme dei ,gen,iLori che i•nU:mdr.no 1asciar pa!l"lire 1 ilc,ro fi~li per <letta cura, grrutis s: cau,i-sce, e questi accetta ben voJenLien tale :,ncar;co. 1-'.ar la sua clienfala sairà un bel ,rre-scni(? ,d.irle eh.: lui fu inca1ricato di J.VIV'!:are che il -sitn-::>r console pa115a a far curare i figli degli ilaqia,n: di Wa· d~swiil graliui\.am)Zinle nc,n solo, ma che r:cevono 1pure ,un bel vestibime (costume cerbo da Balil1a) . Lasciamo faire a questo s'l!lllpa.tico 111egcz1:inte. Av,visa ; suo' più fede\ non tralasciando però di i.nsorlv~e un su:> n\pote e il numero è così fc.rmat,o. tII o:,- gnalo, C'ihesi fa c.reJer~ anaTchico, -lascia t,utlo- Ja,re, a1niz1 dii.ce ohe questo è un mezzo m01lt-o 'Prat:co par sf.rulslare i,l regime fasci-sta; gli atltr.i, ,genit<lil'i, ben lungi ,da conlrast.a,rlo, le conJerunano. cielila di1tta Ke~ler cLi Daeltnau, forvenie fasòst:I ed a.spirai.-,.t.e a monta.re ora, ma v~ol:,nh::,',mo ainlifac,cisla si-no a d1.12 amni fa, fauLunno scorso i,ruvece <li vairca,re 1 oonJin: t.> nenl1rare i,n Iba!li,a come gli 1alt11iqpc-ra,i di sfa~,ione (che befi'amore a,!- la 'J)lilria!). si IJ)OTlò a Wengi, ,paese Lra F rauznif~!:d e Wil, dO'Ve sembra arvesise una amante, e si aicoovacciò naiscos.lo, sembra soLt-o ,le sottaln.e, aill' Ìlllsaipul.a diel. le auLorità. Ma queste aNla fine se .ne accc:msero ed iQ !Fabbro, ohe in C11TI.aiggiaoi oomaaciamen-U deù <liuc~, 'lon cwe.va risp-"llllato 1!e le<ggi dizLLo'spita!\tltà ,di un altro 1pa,e,iie,'<loivelLe per fo.rza and-rure ne[ Fr~laino. RiiiLornalo in primarvera a Wiiinl,erLhur ed ia,ndhe a Wengj, oredelrt,e ohe un ca-rLo BemaJScon.i, t,ìciin~se, 1'atvesse ,demmciat-0 e :P2>roaousa 'Stia quindi esLraicialto. .A ,parte il fatto ol1e crune Iaiscisla il s~gnor lfa bbro d01Vrebbe riconoscere che faTe q.3 s-pia è u,n d1ove.re, e che i p:ù braivi fascis1i a11est.er-::>,devono .a.vere questa v,:,rlù :in ocnilrion4.o ,ai. consol:a.t.i, itl Berna• sccmli, Li;po d~ iraigazzoote bo.naccio.ne, negò reo:JSamente; ma :1 Fabbro, rhe già dcw>iitte rinfoidenare la ,lingua a Wjontarthnr ,di fronte a qual!ohe ticinese, rico,rs2 a,\ gen•~raP.e Fon,1,a,na, dhe staibilì una spe-· c:iz.ii-:metpurutSva. .J-nfabLi Fabbro, Fontana, SoanbacC1'11,l, da WjnterUhu,r, ,eid un certo M_at<l,ana, da Munchwielen. andarono a Wengi pro,·v· carono ~O Bernasconi (F o-nlana fu il ipri. mo a ~Jida1r,Lonie>pl rato) e Bernascor.ii, solo, s,i buscò una buona id.ase di -0azzotli, gU fu rOlbLa 1 ),a testa e ,pe,r milglior SO!r~ perdette o gUela si Ieee perder~. l;i s:pi 1., la d'iorc de!Ola craivatt.a, o!ltre a ri'ceV'ere oscure minaiccie contro i suoi ,j)<irenLi tV,i. ci no ali. cc,nfiine e ,di ~\O'.e ipegg.i011ise fossero al!l!daLiin JJtaq~a. Jl B011naiscOl!li',Per mewo <lei Se~reLazii<'1bo id; F,raJuenJe,]ld, ci'ebbe quer,21la, ,dovendo a pausa delle fieniile ri.manere a çasa daQ 1!aivoro diver,si ,giomi. Ma -il Be11n-asconi, ohe nKm mili.la in ness1:,n ipa•rlil-0, un ,i;o' per il timore che i •paTenti v:cinò ali comfirw, eh.e detvonò spesso ,recarsi in lla•tfa, un ,po' ,perchè lavora dal Mattana con promess<> di riiSaro;im-nto 1d1 danné, riili<rò la querela a!lll'~nsaipala di chi -vdlevia. ai'lltarlo e lasciò rl paew. Ecco un fatto ohe idwo,stra che se gln ital:iani e j hii11esi1 noJ1 aivessero mootra,. lo i ,denti :i,! generate, <S,isarebbe moJ1l1ip1:cato in. ,l,ulla la zt'na idi Wi,n,leribhu,r. E pc.i non. s-i ,ci.:ca ohe 1F 1cmtana è un v.alorcso ~d un e.roe. •Per 111~entenon fu doc;,c,r;i,tc:,dafli'a 1C:mi:c:e ie non ricevelle ,poco fa la croce di comm~nlda,!ore per aiv,e.. re 1schiaffe1~gialo fia5cisti.camenlte una ra.- "gaz~. I offuscai.i d.~~ fanatismo diii partito - ha iinve.ce (PObulo coru;tait&re che oh:i è sbaito smen.bibo nelllle pa<ro!le e 111eifaLLi è staJto prqp!UIO l'Cira•Lare oomuni-sba, iii quale poi - lo, riipe):.atm'o• - iatve.va usaito ,quelJa ,prndenza ,diii 1iin!~~o che aivew,a di.men• hhuto iin alhre oonferem.e, quando Buoz- ~i ,non e.ra presente. IE oon ciò - ~o a,n,ohe qui d'iaiccOll'- ,do C001 la reda2Ji.<me di, Atlce e Marte/lo {iOOOa si 'VUo'l'e d-i pjù ?) - cwudii.iaimo la pole:miba. D•Leeaftle LE BEilJLE Gl TiE OPiERiAlliE (C. B.) La sooielà « Fraitellé1111.za x d: Lugano, ha scdlto come meta della sua gita annuale ia IJ)llaigail:ocrurnese. C~n.que pciderosi cairri a,Lpini, ihainno tra•sportatq la E,;lllfPal,:ca e briosa comibtva 011.11ga,neasle- la ci-Ltà d•~Ila .... ,pace. La k>calb Sezi·cme deH1a Colonia iP:roiel;uria IL.a1lia,11h;a vo!luto, con gentile ,pens,~aro, ciave .:!Iib~enulo ai gitanti .offu-end•o ,al Caffè S'Vl:alzero il venmoubh ,d'onere, si,gnor.i.lmen~ servilo d•rul gerenite. iLa ocunit.iiva ,n0:1!airnaltiinata 1faioewa, una FU'll L.a fin.o a ,Bnissago. IP0r 1Pùi, n•Lor.na.a-e v-e11SomezZQJ!i(YTl!lca Looamo, dwe a,yeva luogo ~I ba,ndhell-:> scicialle ia,l RiisLo-- rainle B1v€1Lico,,g2nit.o da1gl.i aimici nostri fnte-H:i Ca<lario. 1Ionmezzo ali.a. !Più chiasso.sa ,a!·'.~r:a, ili bandh.etLo, dovizJ'.osamente inaifiiaLo, venr.i~ coaisu,ma•bo, etl' al desse-,! i Lr.aid:z.i-:malli 'da-sca.~-si d'occa~e furono mcflLo aç,pilfaiuc!i.ti. ~na di n-0ta I a sunlPa tooa bosi,nad a 1 ella da un s,ocio ciella ccmibi.va, ohe in forma -.abi.rica oommenLa,va gli 11\Liffi.a.l,vven~menti ,~ntern,j .èelll1a. società. De~ni d.: ri'bievo ,pure i dilscor.si pronunc:.a t.i dlatl'.-un'iico Pò:11-i:d,i,qua:Je pr09idente ,della società, e queHo ,di un allro scici ~, c;,he con IProdCllllciacOilliv:i.n.z.i.o!lle di féde a,u,!lpi'ca a1lf'ai ff.ra1t.e10,a1mentodegk operai a:J ,di sqp:ria,•del:le 'Vllllrietendenze poli Lidhe e rel~g'.,ose. A 1 lle ore 17 i gitambi. p,JLivano verso i" rinottnati ,grott.d di Seanen.tWI, sa.lutati da ~Oi d~J,a Colon:,a P'l"lcil.ebar'jaJ.t,a1aana. Una br!:lv~ 1pos1iiVla ,ciii co.mmenlio vo-- ~15aimo e;ipr;mere ii.n mamgine a que'S'la gita. ne lu presidente ed m twe qualità Tu lui Chi J'a,vrebb~ ma; -pen3ato c!-,e da un a ricevere il « regazrino > Bottai quondo mdme.ntc arl'allro salremmo !p:.OOUbalindlil s_otto-segret~o alle Corp~rcw.-or.i ~i la 1più nera desotazicma? iE<l in questa reco allo Sf(i,(bo de[l,e Eaux V,:ves per ~- dir.airnmaltica ora non 1p:J!Ss:a.m:>astener.ci rigere al « piccolo man~polo d'itaJ.iant ~ dal rwoltgere uin m~to pensiero a,He la frase immortale: « Forse, se Josle ve- mummificate n:nJe del!'« Ass:>ciaz:one tra l!I. nuti più nume.rosi (oil mani.polo) sarebbe le 1dcmne icatLclliahe > ohe ,pù ,di vgni altro ;::, .statu più gr~de! •· . . s1 stanno s.clilinquendo e s!:.,m_peirarud:> lill ·.La, D:rezi.o.ne, venuta a conc,sc,rnre dei. la rvilt011ia rJlp.octata •da IP<',rte dei J,avora~ori, ha la!ll.ciaihoun secoocio ruvvjso oIlrend:, di spru1la.t!wa ve!bntà il 10 -~- ce.[J;lOsulile ore -su,p,plemenlari. 1Non ~ 1sembra dhe questi bei si.gnC<!'i puzza,no tulbi ci"i,rrcenso e di .stalla? Non ne ser,L"te v,otil11>ttori ,I puzzo che Lr>amamdano ? Alt-r-0 che a,nairohioci! Scagnozzi e lire1p-i::d'1,questi sono j v,osbr~ t~lol,i,. Ba La■aao E 1-NViECE, A!OCETTLAIMO! .A.!nohe ne1la nostra colo,niia esiisle la Uni<:,n-e iLaJliaioa 1di muluo S0100c.r.so, ma purbrqppo effettu..aire giiLe come quella de'\11a « F-r,a-Wllanzai > dii, iLug.a,oo è imp06sibile. Do,po la banale e superficiale ve,-. nioialura 1d',uffici.aJ!i'tà che i· -diversi polliticambi e rpa.t,i,;otiJhamto, a.JJ)pÌ.OfP,pato al sdda!lizio, .oreaJnJdloiawdtre delile IJ)I'QfOOl<i'e crewe ÌJl .faltito di qu-ei.SliottuIJ)01-it.i:ohe an-;mosità andw.i!d\ra.li, ~i il vero oan,oetLo ,del mutuo .soicco.rso si è interamente sbrania,t,o, \P0I" ilaisciare éll(lito e sf-olgo a bulle ,le fugaJt~tà a. base cii n,a.eiona1lismo ed a diaamO' dell'qpera, di, affraiteUamento ohe allmen.O' 111el ~o urna.1ni:La~o e del mutuo sooco.rsso d.oiv.rebbe so,pr,a.,sede.re n:el'le nosbre co'l!leblMtà emi,grdie. Alta posizione pol1t,rca, dunque; cht r.a(grime per taint.a ina 9 peUata jablura. non_ ~li impe1isce _di_avere dei guai cO<i ILe ,poverelle nC11I1S.3JJxl!lci-ao qu1tle sa.nsuoiz 1mpte.gat1 e, •d1 riflesso, con le auto- to vola.r,si ,per ottien.er-e ~l miracolo, hanrifà franceM. n:, ·,.1jziatc Ui11 tr:it.L'.> ed una novena in La ~osa merita di essere raccont"!a. ~IOll'ia. ,di San Sig-i'smon:do e di Sainta Il signor Ireneo aveva d? al~uru anri-1 Margheri~a idi Acascia, J'uno •prolelkre olle du~ d~pen~enze, come_ vtaggratore, Ull de.i, delinquenti e l'a!Lra prdteltri~ -dePle buon do1cwo[acC1oc, errlo Giovarmi Pasqua- Gcatole aimmufiiLe ohe soffro.no or ili dafetN, assui ,wfo a Ginevra anche percM sioorio di oose grasse e pi,cca,:ti. lu per qualche f<'mpo presidente dello E co.n ciò crederemmo esaurito iJ n:>- <: Reduci", quando la "Reduci" contava stiro compiito di croni.sli, ma e: accorgiaqualch<l cos:z. . . mo che non ancora a'.bbi•anno pres:::nl.alo Un bel g10T11W si se,ppe che . f,ra ' 1~i l'oggeM.o -dli~ è caiusa. -dd IWla così copfe>sa era avvenuta urta ,ro_Nura . i~provv,sa: messe cli •latgriane. Niente di mano lo compl~la, _Pe~ fatti sui qua.li ti "!a:zz~nz Scimpanzè è staLo noaninaL:, console di vol~e senf.:17"e rl parere deNe auforda J!N!• S. M. i.1 r,e d' lllaq_ia_ diiziarie. P~r r<A~iungere questo Jnfenl~ _ Chi .... Semplici<ni? sporse due q11erele contro ti! Pasqualeftt. _ Pr"'prio lu.i in 0<11rn d e d al l • ab J r•d . . "' e e ssa e ima per uso ai 11, u.eia e ar,p.rop,,,a I ·"'" -"- ..,,,,o d" ;::: ·11 /t 1· . . . . . ·. qua e Q,1'1 er,ma,w ~J,l,.., 1 ..,qui a a 1ca, r,,or.e indebita d1 15 rmla franchi Trance- c<m ,a ca;no il ddt't. (?) Ug S d"'t · [' I f'l d' nJ M ,,.. o acer ....e si: d fra per_ ro ura ' 1 co ~ 0 · (ma chi è quest' a!Llro tan-ghero ?) dediLa domenrca priima che s1 svolgesse 1 •· • ult" ,_ oano u.na mezza co o.nna 01 J:ns I a..,-oil primo processo, il Console generale 01· fimo a chiama lo uo d· 11· · l d'J, · r,,.; li di r, « mo I a I mengenera e ,ta/UI a V'l-n'1vra e que o • •• che IP · ......-,.: 1,· ·t· · . . . . . ,. », 01 qu...... « a ••I meri 1 » si r1Chambery - eV!dente /entatwo d1 mdi- .J I mir.'• f tt _.. t l . . . . wuoo.no a se ... yuoe a o ,,1 essere .s a ◊, retta pressione Pol1/Jro 1Wernaz1oria/c a Scim; • dtl te I d' . sulle autorità giud.iziarie francesi - :;: ~~ -nt;panzedl,I· tm. _,,s 1 ., 1 ° nhene 1 '~lo~- d Il l 1-''"'m.,., o - L qu.,ri c e Ml•ll-0 pui! uia,- recarono c<1nfemp<>raneamenle, a e o- t • h,n...,h" 1 · _.J del! d . . . _.J A . o co,me 1 •~•i;- ~ n1: J)2rh,v.JC. _ a, guer- _,.ro se I nzspettive, aa rmemasse, Der vi- _..1 l I d t·t .J• ,_ - . . . , · . . ra 1w1:rs a e ma e e• a - e ,<J.J essere s ....... stforvi et[ neo-cavalrere Ireneo, ma t[ frt- ,_ . . •t . . b al. d . A . I ·. • "-' illlbS1emea qual ro o o:.nque magna n- 11n ~ 1 rmecy non s1 ase,10 1mp1es- . . . . . d t 1 ~ 1 . d· t . coffa suoL pari il fon:dlaitore del semp1t~ra,orrare a ques o ema wo I po enlita· , F • d" z • Ecc . .,,. . •. 1 1 . f no sparu,o asc:,o 1 urigo. c. dowe re - come s, a,tce PI s,, e ascr,s a - po- . "d . ,. . . . . • •·1· I ·1 J•t d' Chi t· S• rii ucono g.h « a1J1t1me.nt~" d1 un sem}- ,,z rcamen e I venart.ore I an I no;: Chj f" I •1 p I t,ti anail,f'abe1.a• t,perohè a,11<1lavrea -di a,vvoar.. 1 e..... asso- se 1 asqua e ' t:on- oa,to non oi ore!diaimo punto) come lo dannando l lr-eneo alle spese: la tegola S 1 • h L . 'd • più grossa che possa cadere sulla tesla dc·,m,~a;nze c e rda .11 n 1 ~tf ~art ' Cv'ra and ,. 1, ....,. are 1n un tp.t~se 01 ~ rica a rapprzseni un queror.ame. 'Il 1· cli M 1· · C l ' · 1 . b . 1 p L3.lre,I Ifa Ja usso tlll. ome se e cava a cosi enll I a- . . . . I ft . ? I me:rtli de-i!o Sc,moanzè de! .reslo sosqua e 1 • li' ~;_ , 1· ·1 Semplicissimo: raccon1ando al trrbuna- no u,guafi~ a. quei , une ,,ecero sa ire ! J h · IJi dli · ~ 1 h" gl· La•crca IZld_ oil Fe11rala (l,a sorella di queet 1 c. ed ' 1 . qd nl cc m .da rane 1 1 erano st't:.ILimo Si f,;ce fi,nnanzi redla,mando una - s a i a I a suo pa rone per c'>mprare . d li I d . h ·1M on· d • p~,.snolla per i I fra teli o e sz non ernia,m() e e mone e oro c e I azz I es,,,. '""' . . . . nava al conl,rabbartdo: J'i.ncel!atore a cui ou-1'1 -=- ohe la ricevette pt,g}tan.co no~ ·1 p I ,., · · I / I fT • • d0lla, re::-l=rllione FlU iI grande Fari- ' asqua e,,,~ sr nvo se, o ru o e m . cambio dei buoni big/ielli gli diede del nadcl). piombo! Dunque Semp'licini ci lascia! Che pecDa queste -nivelarioni, che portarono oa.to ohe un iJIT!Jle esem)plare ohe è st.a,lo alla assO'lu2'Jior.edi Pasqualelli, nac.que f-c.,~tsello 1d'?llle no-stre malte risale, idebba per /'/re-neo c(J'l}aliere un do-ppio guato: abban.d.011a1rci. cm è iverC', oh~ vi= vouna querela per ca/ unma prese, rtata con- gl-i.a.di piangere ? tro di fui dal suo ex v:-aggùtfore e 1In'rn. Buffoni, buffoni e ci.allrcni che .non siechi-2sfa dell'au/orJtà per appurare i suol Le alLrol precedenN di contrabband-ie.·e. -Dal resto <Sono ~utibi così questi ra-pCominda a far molto caldo ad Anne- presenlant.i della Mussolarldiia. LI par.aOra SOlll.o i.n corso le tn ltatiive fra le parti contraenti. L'~1111pcrlan•tecolllsiste •:!fl questo: che ii tla'Vorato11i .in questa con.lngenza ,sapp:ano s<>stene:re e fa- rispettare ilI -ri.su'ltia:to deMa vola.Z'io.ne; in oas.:> dwerso la 1V:lto.ria ottenuta r_i.maineletlera moid.a. •La -p.retesa menzogna con h quaile volete far credere ohe aigit-e per 11 semplice sccu,o di <-sfouttaireil fascismo i banto banale, che ,nemmeno :,l più iimbeciUe dej!lj uomjni vi -può ipr~Lar fade. Il fatto è che !Lai sco.r,sa. selLiman.a si rj,unirono i me- cosi cq:;~<'ir.'do vei afola.Le il fascismo nel ballìl.i.mig~ic1tia.l!-iani,i quali aip.provarono la suo più ltu,i;e detli scopi, qu.elùo cio-è ai :ag~te riso.Luz::o.nie: fa,r orddere nella ,paterna benevolenza « lii Gruppo meta,~lungi.co ital,ian.o, ir~u- del Governo Hal~ano ,per i bimbi degli onito in asseml:,l'ea la tSera del 12 luglio ,perai, menln in Ita~:a gli operai soffr0'- 1928, dopc ra1ppr01VaZiione ,di va!fie pra- no IJ'elleralimen'Le la fa/llle, m~n,lre sooo bidhe ohe si. 11~{eriscono al .nostro si.ncia,. sah:aiv:zzait.i e complctaimen;be allla mercà calo, ,premrle iatLo con grain,de compiaci- dei loro sbiuHatOJi. mento ldell,l.a vitlorfa r-=iponLata con l'esi- La voGbra crfera, brava gente, è s=• !,o faivc:revot1e 1dell1,arvota>zi,0012fatta, dai la- plicemElllle vile 1i;erahè v.i.ene a sostenevciratori della di,tLa Saiurer 1per la riciu- re, p,er qua.nt-0 sta: iin voi, un Ge,verno di zion.e def.l\'onari.o di laivoro da 5'2 a 48 l.a,dr:, di: inc.enociiari, di assass:.n:i; ipe.rcl1è ore setbimanruli; .ril.:evato dhe ll'esiito favo- viene aid .is.s~con,dan-e l'qpera i,ntfame di revole <ld'Jl,a voLaiz:one è una Yitlc,ria del- q,:ief!,a, g.randle aissociaZJio-ne a <ielinquere l'or;gruni,zz,a,zi=, ,poiohè costituisce la . che ch'-amasi Jascismo; iperohè viene improva che ,gli O{J>era~orgaini.zreLi inOl!IiSO· pilicitaimen!.e a,d aipprovare l'opera orr~- no ,più 1rusipD1SLa i latvor3lre aid C'-ra.ruopro- bile dt ohi ha. as.sassina,t,o mig!iiaia d~i lunigato, ,e nemmeno non inlenidono d: nostri fratelli ® alLre migJ=aia 111.~sta ~c~rsi d.afraiu.dare dél. diriblo già ac- lr.Tluran:do nel 'IDQdo più alroce nelle gaqws:to d~lla giornait.a cii oLt,o ore. !0re itaiJliaone, m2>n.1rreu,r1 a.1ltro innurnere- « Il cCIITlpaig~ ipresenl• a1M' ass-emlJle:i, vdle e~oi:lo va ram:ngo rper i,l m-:mdo dc-,po bene esamionartl la siLuaa.ione delle soffreno·o d1 lulrte le miserie, di tutte le bratLaittiwe in corso, r~i~e energica.men. pr·,vazion.i, ,per arver iSaipulo [?,illar alla la te la misera offe11La fasbtiad!a'bla Direzio- tesla. Caq~ite voi, brava gente, qua,nta ne, rich.:a.mam.do ll'allenz.iio.ne di tult.i gL" g-ra11dezza. morale, qu<l.Il!la grettezza, operari. che laivorano presso la dillta im quan.ta viltà ne; n~Lro opero.Lo? pardi.a, a non fa•scia<rsi Lw11upma,re eia-Ile E' rud-unque possibile ohe vi sia deHa oscure manovre ,d.:ogli aigenti d·ellla Dir,; gente ooesta• dhe 110n sente ver~o_~.na dij z:cme, ma bensì idi agi.re ener~ca.inenle far serviTe le J.oro sle-sse innocenti crea• pren.den.do l'esempio del ge.slo nobiUe 2 ture qua 1le mezzo idi réclame ai più burgene.i,oso dei comjpa.gni .mzta,Lìurgici cii pi, ,deipraivaLi, saniguinairi degli uomini ? Wmlerbhur ~ nconquislare l'orario pri- Vei,g01gnal Vengog.na! Ma venrà, 111.on milivo delile 48 ore sett.:.maona•li"· dt:.bitaite, verrà molt,o ipiiù ,prest-0 ci~quanG. MJ. lo credi3lte il giorno ohe cr.')ll,;n-à cc,me CONFEIRENZA BER'PONJ Sa.baJto 21 ,Lutlio, ahle o~ 8,30 di sera, al °R!usla,uranle W4ssen - Sdhaefle, avrà lu01go una IJ)Ubbli= conferenza del compa~no L. Bertcmi, su.I ten:ia: Dal martirio dti Matteotti all"altentato di Milano. Oiperai ! ikttervenil-e numerosi ailla nostra rn.a,n•;feslalzionz a11t,ifascista. Il Oircolo di S. S. D■ K•adol:r iGON/FIEJR&\IZA AN11I,FAS CIST iA un castello di carte questo G()Verno dhe ha falbo reircc'l!dorz la ne-stra Itali.a a) giomi n~asli (deL ipiù ascuro medtio evo; Eid ailllcra cc-loro ohe si saranno Vl~glfa.ccain:ente prostilui,ti alla potenza dei cielinq1:~li verranno s.egnati a dito, comioncierà a!Jora l'es,--;'azicn~ delhs ve.stra bassezza. C-iccio. masse per il « padrone di casa , eh'! ri.- gone mi.gliore, per e;sempie, si !può fare Domenica 22 luglio, alle ore 9 anl., ceve il « regaztino.,. Bollai e i cortso[I odi console Bianchi e coli. 'V:ce-consofe sa:l.a d-:•l RestaL:ranl Krone, parlerà ;,! dell'Imperatore Benito! Lec-n-im.i,anche loro ,uomini di « a!lH me- cc!T'~pagno Berloni di Gin~vra sul tema: L'Arb<til-eruilung di Win.Ler,Lhnr, 5ul c-aso del la. carL."oltalura. cLi F on.lrtna oo in genuale par ipensu.aid.ere J'o1Pinil()ne ipub6''.Joa ,ci~\ ceto c-iperaio su»Ie ratj!i.oni <l-ell'an.tifa~c;sm,:> lccaile, rn un lu111goaritic-:>- io, fra l'iailtro, racoo:ita di una ~pedlzi-:>- n.e 1pun.:t.iva eseguita ,verso la fine d~IJ'a,. pr~le sccr:::r. da.I grUJppo fa~ci~la :li Wi'!ILerbhur. NELlJE SCUOLE ITAJLLAN1E Mar.tedi della scorsa setLi.mana s1 e ~i.un;to .11 Comitato direttivo delle Scuoile àella Colonia itaJ:ana q>er stabilire il riLi •· Anzi, a questi due ult~mi, gò.a.cchè Mctleolf; e /"O'f/er.,fato di Milano. li abbiamo a ,po:rt.ata dii mane, ,domand:-a- Si fa caJdo aippello ai cc111ij)a,gnie a: mo ,senza mlii stancarci: - Signori, :n che Slm,pat=zza.nti anl"fa 1sc;<S-l-i:!i intervenire m consi.slono i vostri « al-ti meriti , ? massa a,ci ascc!ltain la iparci!a de.I comlMa se tutti e due insieme non sanno pagno Be-rtoni. Il Comitato. 1otecaGino • 1anco Dl fallo sarebbe questo: Un ce,rto Fabbro, Cjp::raio fcrnaicia;o alle di-i:endenz-e (d.) C'è ,dia ,d,~venbalre o.r,gOfltlli.OISI iloo-- ·mlll!lè o,t,', mo,sbrc nc. di ~zzairci, ci .i.n.sun. taine-, 1:san:> verso ::li noi u,na iricch.ezza di a>g~elt.:.vida off,u...;care la fama ohe IÌal la· l-e cl:lrr,ç,:, s: era ai:iqu"i:staoloFar.iinacci, ma in fondo c~ taTl!gOl!l~ in co.nsi,<fera.ziooc. T,::.f.aitii,per lltll~ ~,n99gn1lficanl.e polemica .c•cal1e è niente po' ·po' di meno ohe la redazi0111.edi Falce e Mwtello ohe si scom~,da rper ,dé,re aindh'essa la sua. a1.1tOll'evc~'e e - IOO'~ura'l,menl-e- ,iJ.ll[a4,\jb~le -Opinione. E q1.1est;a voi-La almeno La una preposta bUC1na: quel'l'la dli com.pil&re un verba,1.e nette :r.~unrloni a!Hle quaOi ,parleciper ~ ·,no i 'CC''ll'!\.l'l\lJSti. Tuttavia è ta'llta la forza dE>lrabitudine di dlaire il pro-~ allle inlen7Ji.on,i, ohe antdhe iqui O~ redazione de'l tf,ogiliiocc:mun,rsta'. a.vverbe g'ià c:he « verrà dola spesso risposta negat,éva alla l'ich':esla &i un tale verbaJ,e >. il~ce è butto ml oonbrairio. Ncm isca'o ,aJdCettiam:> la ,p-rqpoola Falc-e e Martell,o lo com;11ni 1 chJ pure a.I si:oi flettori - ma ,prc,ponrlam.o aioche dd a:ssum~re 1.1no sl.e.n.()ìg.raifo, -dJalLo he iin quelsfa cose è me~o esser~ ~I più ipoissib',lim:enLe preloisi. Atrwi, siccoone ii com.un~. 1per 1dJmc<s!.~ ,più ,ru,vi0luziona,ri, a.maino widare e 1U1/d11,ve.rts,ie, atnche a:tIo stenClg.raJo riusoirebbe id.iffioille aflerr,a,re esail.lia.mente tlbtbe ~ esolaima.2ii,oni, le intenru21oni, ecc., _prOIPonliaano ,cli acquistia~ re un f010o.g-rafo, per Jtiipr-01diur.rele rpa,r,ol'e e un 'Cnil1.emait.C1inal1fpoer riprodurre i gesbi dei presem.ti. Casi Qgnj, ipcilemu.ca sui ,gi10,r,na,Lsiairà asisdl1.1l:airn.enleé111uHle. T ubt'01l ,più oi riserviamo d.i il lustrare aid' uno a!d uno e ivollta per volta qu.egl! amici 1 !u,ga,n"'Si ,dii Falce e Martello che fanno lanto :li rivollu:m.Qnario melle assero. bi~ ,e 1Co!1Lroi scxci.ait'ISh't, .ma ohe i.n !Pllb1)\;ico si 00""'1)0.nbainoipe~iio - <Yh, quamlo pe~gio! - dell"ultimo «massm,aJ•s<'· ciail-ri,forun.:'9l0.,1.. (E' gj,usto cosi ?) iCiò di,ver,liirà a,o,dhe i J~to,111, a cui ·queste pol~dhe id.etV,Ol!$I.COOcciél/T'eun po' j ... pendenti< (1COll1l1d_ierebb.e ù'A,rebm.o). 1EIfa rE!d.azione dii .Falce e Moartel/o isl.ia pur iranqu~l~a ohe non sia.mo pro.p,r,io noi ad' aivere l!ai1prertJE!sd.a,li mcmop01lnzzare la verità e Ia J10'tLa OQ(ll!Lro11 fascilsmo. Talk ,prcl.ese le ,lasciauno ivcll.o,n:~i aid essa (ccmie gilialo abhiiamo detbo 'Più vo<lLe iainche a. vace. Ha capilo al dc1pp;,o senso?) !Per con-to inoot.ro ci bil$loa d~ aver sventart.o i I ten batiivo cLi. falr !Passa-re 1Per un:a vtiitl<rria comunisLa l'esiito della conferenza iBuozz,j a Lug.am.o, llleflJa quale - oi,i,uno ch2 non abbia l'aJ!lliano e la =nte ,A~piic,aindloohe un !Pl"ossi.rno aivvenire l.nonohi ll'a d'o,!Jor.osa s,iil,u.a,z.iioe nostra, satuti'amo IOOln ~o gli aperai del Lu• ~se, ~unti gi'à 111el c.ampo umanitario, a ~re l'aiffratelliamento d'el p.rdletirur-itaw. O0."11EIl 110RIIDI ,QR.A.NATA.... IE' ai,Q'to che ne.1!1e ~.ni&e ~ntesi ne5.,rvia.oroi e:ntri ld.EOO.a (PeB15Q1a~. ìl .tOll'-0 '&, aibba1Jtere viiene iarizzaito oon cLraippi l'd.Ssi e bam,drerme che caid()(llo geittale cila,i biand,erj/J.ores isu vairi punbi del 0001P◊' del la best-ia. !Illl queste oonide -credeva. tr.C!VaT.s.i a fascista " marcia su Roma .. Gablucci. La v.i.sta ,di ,un fazzoletto ,r-OISSO, poa,t,arbo con SN11ccentdlalta diis.iinvoltura nel t-a,s,c:hi,no d.eàla ,giacca ,da u.n ~no ticiinese, ba risvegliato nella camicia nera istinli e oostailgie ciel'!'ottobre 1922. 00':1 uno ~o miinaJocioso crede di i.intim:ìdi.r,e ,iq ~gno nOiSbro, che :l)e'I' mil'la !disposto a.cl' essere un tS()(ggetto di C&WriVazio,neiparlifoo.lare, ·vuole sa.pere le CiaJUl5e d,i bamito m!.eressamenbo VertSO }a sua anodliista per-son.a. [l ifélGCi,<Jl1amte.r,J101ga.tnoon V1UOO~e- C'.E(d-ere fa 1 spiegaaiÌOlne del suo -s,ingolaore in.tere&s.a1mento, aawi c()Jll un gesto e paridle pdoo ,~oma.t.iclie, ò,ntima ial c<>m(pQ- ~o nastro idi: ~air.sene e iper di più m• nanz,~ all/la. sua ,ri.d,icola ~ura ,di « ma,-- ci-atore su R-OID\al ». .Al co~o nc-sLro iii serwlirsi .da.re- da costui! certs. Ol1din1 tia><> .IaJscista, ~li saltò La mosca al a1,a,so ed m,veslì cocn ai~<>· priabi epiteti ,in IJ>atir.iota.. ifléllSOi.sLi;oaime:nlte, La ca.micia nera a,l.za ,iil su-o bastone da ipaisse~gi.o che il eompa1gno nos-'1,11,0af{ei,ra e slr~ icialtle maTllii deJU'eroe, ii.1qualle fa am:che l'atto di l~e ld.a taJsca qualk.he cosa, dhe ~ essere una rriivdlt.etla. Jll ,gesto insensa,to è però !irntrr-alvisto dal1J ICOilljpa,~o. ohe coo com ldiue sonori ,~gni fa 1Passaire lia vo,glia aQ1 fa!sc:iJstla. ,IJI lfina.Le1de10a ccirr.id1 a 1Paire SJ ~ s.-voilto afl. posto d-i,,po.lJLz.i·,,adoi S,.r,i.ssatgo (looa- \[tà d~L ,fast.lo), idov:e Oa camicia nera • marrcia >SuRoma > ev1olevia.aiver,e ~e a tutti i, 1CciSbil. !Mia 1Pa:re che questo 11100 si si.a aMVeraito, e imesbamente ,ci'an!do :,j br~o :illlla biion!dJaGretJhen, compa1~na e StpeltaiLnice delle we da!salm-en.Lurebrissaghesi. il. $impalico Ga:blllf::ci -:'avvia verso Locan-n,o, Forse com:mentarndo che i,l pro,vertb:io e gli o!ccthi non ipaigaino dazio » pub ~uooare cerlel rvdLL-elinil ~piaicevdl~. -Q-
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