L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 20 - 19 maggio 1928

AaN.NOXXXiLI. A. P. ZURIGO, 19 MAGGIO 1928. Num. 20. ' Telefono ./.fi5 (Selnau) - Ccnt6-Cli!;(f11csN. \/111-36-16 "!7rfli'.11.\N,\LE DEL p \HTITO .'(H ·i \l.JST.\ H.\ LL":--:o NEL! \ SVI /.ZEHA --------------------------:~--------------------,--- ------------------ Abbonamenti per la Svizzera per tanno 1928: Un alllllo fr. 6; sei mesi fr. 3; lre mesi [r. 1,50 , Per /'estero: Un anno [r. 10; sci mesi [r. 5; tre mesi [r. 2,:nl REDAZIONE: L'Avvenire de/ Lavoratore , Zurigo \ M,i\l,i N i STnA ZIONE: Lommi:,sione Esecutiva del />. .\ 7.urigo. M1li.tars.lrasse 36 1-':<li:(.ù D y'.J,l, r: 11'<::- Sl<.Z l Or,; l ,•!: , !'t~. , ·,l}<lz!o <h lm.:-.1 11J.;1·t:n-.:~~" an;) C'Ole>n'1"1 ,( C,:~,, P«r réclam., <'Ootrnuala. ;>rezzi da convenir•• Lecorporazioni fascisetde il sign1ohromas L'arresdticoentinaia L finedelloStatutitoaliano d' intellettuali "La nuovleagge lettorale La pollzla pretende di aver scoperto uun alisoclazlooe 8t'gretn democratlt-.11. signifiicla ritorno all'assolutismo,. Quindi il grande, il sublime direi_ tore dell'Ufficio Internazionale ciel Lavcro, pre..-so la Socielà delle 1\'a_ :ioni in 1tineura, non ha disdegnato /' //lll/t~ di recvrsi o Roma: Ul e Q/1cìaio e non :.e ne vergogna; le ragioni cii studio che ve lo hanno incloilo, "nmo /Cllmen/C' supPriori alle sorl1 disgruziG.le in cui fi diballono i la_ puraic-n ,tolicm1, ai continui massa_ cri che vengono perpC'lrali nelle car. ceri ilotiane cli operai che non pos_ .,·on<•credere ai miracoli del fasce_ 1:mo, che il signor Thomas non ha r~ifaio un minuto ad acCC'Uare l' invit,, e farsi ricevere dai quattro ciaL :ro111 che derubano i lavoralori i/a_ I.un, altrcwerrn la trappola delle corporazioni sindacali. L'n a/lro uomo. un altro diretlore c/1 cosi importante 11ficio. a meno che 11011 fosse !;/alo 1111 altro • gin_ gillone • rl<.>1/a.slo/To di Thomos a_ i:r<!bbe.sdegno amen/e rifiutalo cli andare a Roma e cin per un solo faf/(l; la mancanza assoluta in Italia ridia libertà di organi::.::.azione sin_ eiacole, e l'esistenza invece cli orga_ 111::za::.:oncioalic, come l'on. De Ste_ foni in 110 recente articolo compar_ ~<• wl Col'riere della Sera di pochi murni or sono, cle/ìniva anch'esso. 1 1 • (.'()J'f)Orazioni f osèisle che disono_ rono l'Italia. (!u~ lo ba~lava e non altro, quale fotfore indiscutibile, per motivare il rifiuto di portarsi a Roma: anche 11 più imbecille degli uomin: cwrebbr> de,vuto capire quale doveva essere la rispo!la clo dorC' agli inuiti cli Rosso_ ni e r/i Bo/ lai. Si vecle che il signor Thomas ,_wn ha di questi pudori C'quale studioso del • fenomeno fascislc1 • ha rilenu_ le oppor/11110onclarui - noi lo man_ <iererruno volenlieri al... suo pae.~·c - ascoitare i di.~con,i cli Mussolini Te lii eia Bottai. Belln:::.o c Rossoni e .~perare « che l'Ila/i a conlinui a por_ farci nella elabora.:.ione delle con_ UC'11:.ioninierna.:}onali, 1m prezioso cr.ncorso. notando - questa è gro•·. .~a(noto n.) - rhe la , 110espans-io_ ne nel mondo ne fa una clC'ipioniC'ri di g1wlizii1 ver.<Ò l11lli i /011orntori nazionali od C'migrali . Rilengo che più sfacciati ed imp11_ denti di rosi non .si DOir<'bb<'<''''C'l'C'. Ma egrer,:o ."ignor Thomas. lr.fi rn.c:C' lr> lasci dire a chi I> pa9olr. od 11n tanto l'oro per esaliare le mirabilie .<indo~a/1c/,,1fascismo. ma 11011le au. 11a/ori IC';.con la sua u11/orC'110/peo_ mia - almeno rilen11lrt talr> - taL chè ci 1wscC'ç:iu /ificoio il d11/;bio. o rhe lei non corcsce ancora i 'frlemi coercitivi. coalliui e reaz:onari, mes_ si in opC'ra clol fosci.<mo per inqua_ clrare neil<' Corpora::.ioni i lo11oralo_ ri italiani, o ha cap:to iroppo ..... a Roma C'd r,1/ora obhiomo conilo an_ rh<' noi il perche del s110f eme/lare sull'aria di ... Giovine::.za. Foriuna che ancora in Europa vi seno ciegli organiz::.alori dei /ovoro, che 11011 .<; ueslono dei panni del si_ gnor 1'homa~; gente do/la schienr1 diriilfl e di una forte .spina dorsale. eh.e, :.embra non abbia del/cc sle,,...sa re sislen::.a il direttore dell'[if (icio !rL ternaziona/e del Lavoro; intendiamo alludere' al bC'/ gesio comp.ulo dal compagno P. .J. Dollen designalo clal Ce,11sigl10Comunale di Gìasgow a J;<-rlc:cipore al Congres.so interna_ ::.ionale dei lra.sporli che aurà luogo a Roma il 16_18 mc,r,gio; questi con 11nanobili ..s..ima /ellero che abbiamo gia. riprodolla nello scorso numero dC' L'Avvenire - .,ba//enclcla .sul muso del colendissimo signor Tho_ mas - il quale avrà uisto come si ri.' J,onde ogl, inviti ecl alle ofl·erle cli ospiial,tà dei .\1w;.~olini. Rossoni, Bei/ai <' <mite gC'nia. La /ellera che abbia.mo riprodolla e uno 'iCh ano morale che vi investe in pieno - .,ignor Thomas - e vi insegna il modo di comportarvi di fronle 09/i ucmini con i quali voi a_ ueiC' conferito a Roma; uomin.i dalle meni lord<' ciel .sangu<' J,rolelario e cli<' un 11omo poslo alla maggiore curira <' rP-<ponsabilt/à per tutelare IC' for:::.e del lavoro, non doP<'11amai .,·,. ng<'re. Lo l<>:::ion<.>in(liiiovi doll'inqlese J)ollC'P ui sia bC'nee .<pC'riamo v: sia .sa/11/arC'. *** Con qr1c1nlo abbiamo seri/lo più sc,pra Civremmo fìnìto il noslro CO/TIpifc di g,crnctli. li, ma vogliamo prende,·ci il gusto cli fare ingoiare fino a/l'ultima goccia. il contenuto omaro d• questo calice al signcr 1'lroma.,. ribollendo le su<' affermn_ ::.1011ia1lle a Roma: afl'erma:::.ioni im_ {,lffle11/i eh<' nemmeno l'ullimo lac_ chè cli Mussolini a11rebbe convoli_ daiC'. Il Thomas ha clello: • non ui è <-1,rome::.::oper sormontare le clifficC'ltà chC' cercare :.C'mpre la ue,~ità C' dirla•. lnlanlo lui per es. ere in • chiuve • ha è/elio 1rn . acco e 11na sporta di bllgiC' come rileviamo qui di seguito. • Le grandi polen:.e che hanno concluso il tra/lato cli pace del 1919 avevano, in virtù cli dirilti o di prin. cipi riconosciuti. assicuralo a lulli , lavoratori clel .mondo un certo nu_ mero cli riforme. La Càrta del Lcc uoro - tale aborto sindacale non si era mai r,i<;fo (n. cl. c.) - clell'lla/ia fasc sta ha promesso ai lavora lori i,o./iani 111t comple,""SO cli riforme precise . Prometiern e munlcnC're, clice un vecchio adagio è da paurosi; ecl in_ falli il fascismo dopo avere promes_ rn e Roma e Tomo, non ha mante_ melo nulla, e nemmeno può mante_ nerlo anche se v11o[e; egli è sch:avo della plutocra::.ia italiana e 1111/la può a favore delle cla,<si lavoratrici. Non solo, ma con la sua oper(I sistemati_ ca di dislrnzionP C' cli assassinio. ha lo/lo ai lavoraio, .. italiani, tulio quel_ 10 che avevano conquistato in s0;1quinose cd aspre bCillaglie sindacali riportando quei proletari n 60 anni indie/ ro, nel più nero abbrulimenlo che era ormai w1 brnllo ricordo clC'l pa:.wto. Doue sono più le belle islilu:.ioni che il proletariato .,i era crealo? Co.,a è rimasto delle bC'l/issime i,<>ti_ l'I::,;ni che i proletari delle nuove r,r.-,vfncie avevano strappalo alla ren:ionoria A1isirio? .\'11//a o poco. Le casse amnwluli sono ridolle a lL rw larva di quello che erano prima e ,l-fossr,/:ni non avendo ne il corag_ gil' u· .<1,ppr·111crlcn. è lo uoglia cli e_ slenderl<' al 11ecc/110rr>gno. /c ha ri_ clr.ftc 0. bC'npc.ca coso. chC'qtll,si qua_ 5i ,1011r<'mmc·Pcderle soppres.-e - c,;,mc f11 iati<• cfell'!stilulo pensioni per gli Impir>gali - piulloslo chC' ri_ dalle in qur-//r .. <!Oo e nC'l/C'mani cli W'Vt!,lllurierj che cli rus~C'. non cono_ ."C011.J eh<' quelle dalle' quali .<·i pilò prc1:dcre a mc11wledei quallrini. li Thomas si ri.,ca/da al fuoche_ rel,'o d1 fu:-cine chC' .,colurisce dolle parole ,[,,f gran f'ulfono vulgo Mu~s0/';ii lit do11C'quC','li d;ce: • Noi rthh,ame, per i primi in lfalia. slabililo pC'r /c,gf/<' la qiornaia ciel/e olle: on· d<:.I lauorc. m(·nlre ollri Slo_ !i più r:cch, e che s· e/icono clC'mo_ cratici ne cli!::ru(onc ancora E Thc,ma, bevC' grosso e lira giù: quancl<, s, e o:,piti no11si guarda lan_ lo pc:r il sr,/1,•C:'. Sulla str,1··,Ila r'<'lle 8 orc cl lavo_ ro in J!oftCI ri sctr<'bbe ria scri11C're un qroMc 11nIwne. mu pr>r oro limi_ tiamoci acl alc1111<c'on.' iclero::.:oni: p;-;mu Ji tulio r (lr( i omo .<apC'rC' (I cpc,<·/o :gnoranlonC', chC' IC' 8 ore in lta/ia. allu:·q;1(11du i lavoratori era_ 110 liberi di scegliersi la organi::. w;;;ione che più loro anelava a •:impct/i(I. r:ro1:1 0110.si conquistate dri !t:tle f,· c11l,•tv•1·e, ed imposte a11che dr,il'vrfJani::wzione marinara sui borei! (li-.'!-· :.avi pr>r tc categone r/1 mani/imi odrlef/; ai la11ori cli mog_ r;,nr fatica ( r,::~pt,n.,ubililà, quali i r:n-bonai e i:1:.c1:;sIi clel personale l •. nwcr·fww e-pc1 i marinai del pC'I'_ suwii<' Ji copC'rlo. I.' ,C'c/enclo in c·ò tulle le- altre nazioni. Jfc le sa/11/i oggi le elio OrC'a bordo delle na11: chr ua/;rno la bandiera ciel littorie. Si tovora 12, H, 16 orc al g:orno con r,cglu. di famC', tanto che i ma_ riltirni 1/a/iani allorquC1ndo toccano con i uc:pori, porli eslC'ri o valuta '!IP', IcrC' a quella ilaliano, sono co_ ~, rr·ili nei brevi momenti cli riposo u r<'.'far r hiusi nei loro alloggi. per_ r hè il p 'ù piccolo su(lgo <' spasso, co_ :;lerebbe loro me:::::.u mese di quella /·''J'' chC' oggi pC'rC<'piscono. BibliotecaGino Bianco .. Non parliamo poi dei la11cralori. d1rC'mo co i • terragnoli : anche per quesli la legge' rn/le 8 ore si e ri _ Stj//a in una elegante /rufTu o//'ame_ ricana. e sono restale allo ,\lato cli lcg9e, .•·en.:.aavere' ov11la la .,11aat_ tw,::ione pratica. Jr.ìalli chi conosce le concli::.ioni tr,tg1clie in cui ~i diballono i lavoro_ i<•ri ilalwni. 11011può far<' a meno di .,,J;T dere compcrs ionePclmentC'. a uakre come il Thomus a que lo r,npc::-ilr,, prende; sul seri0 il gran_ cie J,111/ano: la le_qgCc'lellC' 8 ore non h11 pclulo lrovore prulicu applica_ :,unr· pe,- uno ragione semplici. si_ ma: oggi i lavoratori ilei/ioni, tanto pC';· non morire di fame, dopo le falcidir> permes. C' dal f ascism,; sulle l<,ro paqhe. .< ono coslrell i f! louorcL rr: 10. 11 ore al giornc, per modo rhc ron quC'/le rnpp/C'lliv<' alle 8. sia p,,rmesso loru di arrotondare una prrga umana e rispondente alle im_ fl'l'iose nece.ssit<i del costo déi.la vi_ 1o chc -· nllra mir(I/Jilia dC'/ fasci_ .,mo ! - in11ece cli dimin11ire /enclrsr✓mpre più erl in moclo preoccupan. le acl aumentarr. (lnfolli delle' e/i minu;;:oni dC'i 1111meri indici strombo:::ale s11 /111/e le gazzelle quundc arlifìciosomC'nlC' si ottenne quulchC' c<>nlesimo r!i ribasso al giorno - m; ç;iornali 11011 ."<' 116 parla r·it: oer for:a. aumC'nlono lui_ li i c;:orni ! ). Q11e<;top. er q11cllo che r'guarclc: quei iauorolori occ11pali: vi sono pcI i di. occupali. S11q11esfis:am0 in c;raclo cfi con/r>,<'fe,rtI!<' cifre che- il fa_ ,<ri.•:morìiv11lqa: i disoccupati in fta_ /iu ~0110ollrC' un mi/ionC' e mezzo e nor, solo 400 mila. come ."facciata_ mcnit> si tenia cli f or credere. C11llima cifra è ri. f)o11de11le in parie' al vero. perchè i compilatori dC'lle f/alisliche si rtllengono sola_ 11•(·11/c o: dati che loro forniscono gli uffìcì per il pagctmC'nlo dei sussi_ di: ma cccorre .<1apereche vi .sono o!lri 1.100.000 ditoccupa.li per i quali l'anno in cui spella a loro sussfdio è .<coclulo da tempo e per cui uffìcioL rr:c-nlc non (ìgurano p:ù tali. Altra turlupinatura ciel fascismo. Per questi il fa.<1cismo non solo ha app:icaio le 8 ore. ma è anelalo più in là. il pullano. dcue aver ragiona_ t:, t'Osi: f3 OrC'sono troppe e questa g0 I1Ic che, tanlo ha scff erlo, e meglfo [<li'li riposare. E ci è riuscilo a per_ f c.zionc: l'unica cosa per la quale la nnrnbcila le è riuscita col buco. Si e nrc.<so e, fare una polilica la/e cli in_ limidazione lanlo all'inlerno che aL l'eslero. che il traf {ìco particolar_ rrwnle di r>sporla:.ione si è adclirillu_ re parulizwto: disarmi di navi per mGncan::.o cli lroffico. mora ciel 'le,_ ucro nei porli e licenziamenti a luL io SJJ°cmo.do o[ficinC'. canlieri. a_ :icnde. fabbriche ecc. li consumo in. terne ridol/o o/lo minima csprr."_ c;ione: il popolo. /aporanclo o no. 110n pCJò disporre cli quel m;1limum 11rres,(rrio pt'r nw11giarC'. vestirsi <' cal:::w s ·: quindi sfacelo completo. PPr 011erne icl<'a basta lC'gqere i l'OI i arL;coli che ;a slam po foscisla J,11/Jblicaper riccrcc,re le caus<' de/_ le 7011/ecrisi che lrauagliano tulle le induslrie italiane. MC' le saluta il s:_ çpor Thomas le 8 ore quando la po_ J)J.a::.ior.r> italiana non ha do lavo_ r,I re ? (he dire poi cli tonti louoratori cus:retti a lumi cli soli 10 qiorni al I11<•.<e. ccme i minatori dC'I Valc/arno, in num( ro cli 2.1.000. non arri11a110 a/f,· 200. 2.jO lire ol mC'.sc? Vada il s:anor ?'J:oma--· rr Costelnuouo dei Snbi.oni e constati de uis11 quanlr> ore di luc·oro. hanno q11ei minatori e quai(' /,·nore di vita .c;ubiscono... <' pr,i ri n nqo a c:anciare eh<' egli ~ nr,11ci11/;ilap:ù. che f'Jlalia ncn con_ lir,11; o portarci nella elaborazion<' 1/cllr· conuen::.ioni inlernazionali. un p··r:;uso conrcrso. no/anelo chC' la '-lil1 c.,111usionC'nel mondo nc fa u_ :rn dei J,i<-nir>ri cli giusli:::.in uerso luL i: i uwr r,,lori na;;;ionali o C'migrali •. n,.<rorsi C' chiocchiae. clal fasci_ sm() I'<' (!l'r(I quonle VllOIC'. 111(1 fatti :'7t'\'-'ll1'0. S,, 111' J,Cr.•uadu il signor Thomas: ,·J,p ,,c,1• .~<è ancora in buona [C'dC'<' rrC'dr a/ fascismo. C'qli è mal<' inro,-_ malr ed i M1oi occhi '1011110preso <·bl)(Jç;[ior:,,l{o splendorr> <IC'ibicchie _ ri <: µ11. aie visli, nei vari rinfreschi e banc/1<';//icli Roma; i informi me_ g!io pr<.>s::cu,omini che nC' tanno più cli lui e conoscono a f onclo le vere cond1,ioni de/I' Ila/i a sindacale e pro_ /c·i:11w. Al:.i l'orpello chC' rivC':,tC' /c, mi. cr,a morale del fa. cismo in ma_ lcria sindacale, e ve.clrà che noi non c.l,/numo e''(tgerato n<>l nwllergli s'1/lc il naso quanlo abbiamo espo_ sic e si persuaderà cli una co.sa: i so_ 1: che c9gI .•·tanno bene in i/olia C'd < /l'estero ove sono in missione cli .~pie per clanneggiare gli 8 milioni cU I iCt/iani chC' ri.<ieclono fuor, clella /o_ ro patrio. sono i ques/urini e/re mm_ I r ::::Mio quanti ancora non credo_ no olle /w;nghe dC'l {a.ccismo b11giardo. i f11nzionari di confine che sorne9/iano i prov11enienli dnl/'e_ siero C'censurano e violano il .segre_ lo epistolare, i milil1 pol1iici che lor_ turane i scspeili cli rnverchio amo_ re olio iiò<'r[à. gli aclcletti alle a111bascio/C' ed ai consoiC1li oli'C'slero chC' pago/i lu11tnme11le[C'nlano osto_ colare, mo in11lilmenle. la cL;v,dqa_ zione del[.-, infamie> c dei deTlìli che ,lJusmlini ordino c fà PSC'(IUire ria Roma: nessun ollro e /cm/o meno i lavora/cri :-chiaui clell'!la!ia fç,. cista. . la bene_ Se ne persuada il Tlromas ed a Romo aspC'lli a tornarci in /empi mi_ qliori. Ronw, 11 magg:o. • Le rumoro:c manifeslazioni s:ncJaca!i della :-,etlimono .~co1·sa erano appena lermina!c che la polizia fa_ ~c:~-.ta riprendeva con inlensilà la sua infame funzione. ll s·>~cma dei lra11elli e degli Ugrnli Fro,·ocalori non ha mai an1lo lanla forLuna come in queslo momento. ~ci giorni scorsi sono slali orrcslati parecchi inlcllctluali lra i qualt si lroyano delle ,·ere illustrazioni della ~rienza, delll' lcltc·re e del foro C0!nc per esempio il profes'or Luz. zallo della Scuola su,periore di commcr('.io di ,:enczia, il profeS$Or Ca- !'amclla dPIITni,·er~=tà di Geno,·a, lo o,·,·ocalo Basso ed 1111centinaio di intelleLLuali e di sludcnti. La polizia pretende di avei· m~,15O le mani su 1111a l;sociazione rn!Tela intitolata • La Giovane Italia.~ nome leealo ai ricordi d'clle lolle del Ri.·orr\mcnlo per la libertà e l' indir,endrnza d' [talia. . Il rrpime fnscisla è diYcnulo diffL dente e rn~pclloso a lai punlo che :i. mezzo di de,~rcti prefetloriali ha ror,rr<'f-so la sellimana !'Corsa lalunr riy;slc di sl11di lellerali e fìlos-'<>- fìci come il • Barelli • di Torino. •• Vergogna ai fiacchi ed agli indifferenti! •• « •.•• Noi non abbilamo il diritto !ii stancarci dul lanciare il nostro gr.ido di <i'llarme d: fronte aU'oltracotanza del fasrismo trionfante, di stancarci di esig@re clu:;li uomini che dirigono l'Italia il risvetto, se nùn deDl' equità e deilit giustizia, almeno della legai:l~ .... .... La rncria all'uomo, i massacri continuano in ltaJ,ia, ed ecco che per l'attenta.lo di Milano, atrocemente sfruttato, sei innocenti sono minacciati di morte in condizioni tali che si può affermare senza [§iuài.:do. Una voMa ancora, a nome detla nostra grande Federazione di uomini civili, a nome delle vWime passate, elette pr,eseretei d0Ue fufu,re, noi ci /,e,viamo contro il fascismo di Roma, d,i cui l'esempio è contagioso e che è resvon.sabUe non solo delle stragi che insanguinano l'Italia, ma anche delle versecuzfo,ni, degli abu8i. degli assassini che sono stati scatenati più o meno ufficialmente in tufif,i i paesi del vecchio e nuouo continente. ,. 1 • "/)f<na ai fiacchi ed agli i11diiffcre11ti! ». Noi chiediam.o, in modo preciso e Cldegorico, ne/ile tragiche circosf.ctnze attuali, il mrnimo al qu,crteogni uomo ha dkirtto: 1. Ohe l'istrntlor,fa giuctiziaria ver !' attentato di Milano sra resa. pubblica. 2. Che gbi •impi1,ta.tiabbiano la vossibnità ·di dirfendersi lifleramente e di sred.:e,.~i avvocati 11011 fascisti, anch~ stranieri». HENRY BARBUSSE ROMAIN ROLLAND. .\l nobile e coraggioso appello di lfcnri Barbusse e Romain Rolland hanno risposto uomini noli nelle "icn7C, nelle lellere e nella polilica rli lulla Europa. E!'so reca già le f-lCflurnli fìrme: FPrdinand Buisson, pre!-.idenle Onol'ario della Lega francese dei diril! i dell'lì'omo; .\. Aulard, profes_ sorr alla Sorbona; Léon .Jouhaux, scç-rei::i1·io iwncralc della Confédéralion généralc du TraYail; Viclor :Vfarguerill<'. scrillore: Racomond, i·e~1·ctar;o della C. G. T. C.; Mauri_ re Dornmangct, segretario drl sindaralo del\' insegnamento: Emile r;1aY, n~r relario dd sin.ciac-alo ,nazio_ nalc dcli· inse;mamcnlo; Guy dc la Rotul; Paul Signac, pittore; Rene \1 cos. scrittore: llcnri Bczies, giornnlisla; Picard le Doux, ~crillore. T 0uis P,ierard, Rnixcllcs famps :.fa-._lon. T ,ondra. · Fili11no Turali, (]audio TreYes Eçidio Gennari, Ru.g!!cro Gricco, 1Iario Brnwmo Xiw•l .\nd;·c~scn. Estonia. !.'appello ha :1n1lo larga eco anche in Ln,gh.ilterra. Il .llanchc~ler G1wrdia.11 del 3 maggio pubblic·a una lellera nello quale è denunciala la proc·edura del tribunale speciale e si fa la $lessa rich ie:ta conlenula nell'a•p;pello dei due scrillori francesi. Questa lettera è firmala da: Millicen LFawcell, ,·cscovo di Birmingham: Grahan \\ialls, professore di scienze politiche; G. P. Goach storico; R. vV. Selon-"\:Valson, p1~ofessorc di ~•!urlislaYi: H. J. Laski, pro_ fcu,ore di scit>nizc cronomiche; H. G. Wclls, ~•criltore; Wedgowood, rlepntato lahouJ'istn; R. Treveylan, letterato; Renni.e Smitch, deputalo lobourista; G. L. Dickinson, storico e ~rillore politico. Delegazioni operaie si sono reca.. te ai consolali italiani di Lon.dra. Plymoulh, Manchester, Cardiff e Gla'-gow a fare le stesrn richieste. fn piugno anà luogo una dimostra. zicne J)Ubhli.ca ana TrafalgaJ· Square cli Londra. Comizi e dimostrazioni hanno già an1lo lnogo in Francia. nel Belgio, n<'l Luxcmburgo. negli Stati Uniti e nella SYizzcra. L'arilazione clcw continuare. La rraz'onc della cos,cienza pubblica mcrdiale riuc,~irà a impedire che il fai:("if.mo s[ca,hi la su::i libidine di ,-endella su degli jnnocenli. . , . .ino al ridicolo ~cl reso:::onlo della scdula inaugurale del Congresso dei cosiddelli s·ndacalt fascisti p11bblicalo dal Po_ polo cl'llalia si legge quanlo segue: • L'on. Mussolini ha preso posto presso i I banco• della presidenza, a_ vene/o presso di sè /'on. Bianchi e I on. Bollai. ii quale indica al Capo del Gouerno Il, SIGNOR THOMAS é.lIE IN Pl:l.DI SALUTA DAL SUO P1lLCO ROMANAME:VTE. L' on. ,lfossolini. r'volto al direllore dello l'f ficio internazionale ciel Lavoro ricambia sorridendo il saluto ,. ' E clovcya c.,serc bello a Yedersi il s?cialisla Thomas, tulio lesto e pancia. colla barbo al YenLo e il braccio alzalo, a salu1are ... come ali antichi • t:, romani. Bello o no, il fallo che il grande u_omo si. ~io prestalo alla pagliaC'- c1ala, la!'c:a mollo a dubitare circa la pienev:a delle mc· facollà mentali. In,·oluzionc senile? La discussione· al Sena lo italiano della nuova Legge e!ellorale fascista che sopprime ti suffragio universale e dà al governo il d;rillo cli P.leggerc la Camera, ha as$unto una importanza lale da su~C'itarc ripercussioni nella coscienza del paese. ~fent1·e alla Camera la legge fu votala pe1· acclomazion.e e senza di- ~cussione, sah·o la breve dichiara1.:onc di Giolitti, al Senato, lre senatori, e precisamente l'on . .-\lberlini, ex direllore del Corriere della Sera, l'on. Ruffini, professore di clirillo al- ,l'UniYers:là di Torino, l'on. Ciccotli Ettore, pl'ofeswre di storia all'Uni- ,·ersilà di Messina, hanno pronunciato dei discorsi di ,·igorosa e recisa opposizion:e. T Ire oratori hanno basato la propria opposizione alla Legge /'Jui seguenti ai-gomenli: 1) Lo Slalulo non è inlangjbilc, ma ·il re e le Ca111e1e ,;0110 tenute, per giuramento, ad impedire il rL r·orno all'assolutismo. Lo Stalulo dunque p1.1ò essere miglioralo, ma non ,·iolato. Può modificarsi nel senso di un.a maggiore ìibertà, non in quello di un ritorno alla tirannia. 2) La legge elci !orale fascista è in anlagoni~mo assoluto con gli articoli 2 e 3!) della Co:.otiluzione che solo, in ogni caso, un'a.ssemblea costiturnilc potrebbe modificare. 3) Il fasc:smo non è affatto una 1 ivc!lizionc, ma un ritorno al pGS- •·.ato, • un ciispot1smo illuminalo - come ha dello l'on. Ruflìni - nel qu.alc accade spesso che l'aggettivo si perda ed il soslantwo resti ,. Il discorl;o di risposta di Mu1c;.s0-• lini è slalo quanto mai p:eloso e rnolo e non ha fcalfilto affatto gli argomenti dell'opposizione costiluzion.ale. · Quarantasei senatori hanno volalo -contro la Legge. La grande maf·gioranza (!el Senato composta dei rapp,re,entonti del padronato indwtriale ed agrario, della banca. del mililal'ismo e del clericalismo, si è oalturalmente $Cliierala con il fa,s,ci_ smo contro la co~tituz:one. Ma gli argo11wnti in difesa <lella libertà so!:,!enuli da Ruffini, Alberlioi e Ciceotti, non erano direfti alla as"Pmblca. ma al popolo italiano. E tra qualche giorno. quando il re aHà fìl'mata la nuova Legge eleL f·orale rhc sarà così cl1Yenuta legue dello Stato, il' popolo atlin!!erà alla 1li•·.~1_v·,·in1w dP) Srnato la µrova del tr::id1mento defìnilivo della monarrhia. i di cui_ deslini ~o-no orm_ai per sempre legati a quellt del fas~ismo. Una protesta del soclalf sti tallanl dt Glnev•a Le Sezioni di Oirtevra e Annemasse del P,antito sociaU,sna, i,taJiaM e la Sezione di Ginevra del Pm;tUo socia1Distaimitarw dei lavoratori ital.iani; ,riunite in assemblea comune a Annemasse per u:no scambi,o di idee sul problema de8l'u,rwtà socialista; wotestano vivamente contro le ~clwarazioni faote dal diret,tore del Bwrea!U 1111Jtle111101t!iionafl dtu Tma,va1~l· in oocooione del suo ~ecente vtaggio a Roma - ospite degU assassini di M,atJtteo,tJf,i -, 1inqu1a111qtuoeste dichiarazioni si[§ni,/ioano inn:anz,i ,tutto un atrooe Jnstdto fatto al proletariato so0iY1JJista itt:DNano, che nelle sue lotte 1>rima e p,iù ohe alla soddi.s~azione dei suoi bisogirri materiali, mirò sempre aUa COll(Juista di più amme libertà, a/•Za sua elevazione intellettuale e momle e_ctP/,ainstaurazione di un regime di fraterna giustizia neNa pat-ria e fra le p-atrJe, ragione non uWma qu.esto af.teggiamento del proletaria~ lo itçtltano, deUa f(!roce e inumana r~azion.e f_asoista che non ha bisogno di essere 1llustra,ta al direttore del B. I. T. e contro la quale il socil1lista Thomas cwrebbe fl dovere di prnlestare e cli lottare. ~ Come va? --- s - Mah! Fra Mussclin;, Nobile !«Italia" e Belloni podestà di Milano e: hanno fregato rompendoci il derelano.

! :,\ VVE.~IHE lJEJ, l,A \'OH.\ ron1•: Il signor Thomas è pagato La commecdoiraporazionista Il Popolo à'ltalia di venerdì 11 magsi reoi!taiva Ja coman-~ia del Congtrcs- g:o, nell'atlicolo di fondo dedicalo alS;) fiaisai.&tla. <lcl i.Jruvoiro,mcmitre i~ di- la parlenz3. dall'Italia del direttore del Il buon cuore del· '' duce,, Commerntaire ùl ,reocmil'c Oonig,rnsso de!ille Carpo.r,azi•J1n1si,il11da·callii f asci'Sitv au~pairtùene .ali ncivero deilile cQISe,imPOOStiliJii. Noin si oomm~mta ùl nuilil-a. NovcmJlia ex-.squaidrtsti o quaisi, d:isuruccaibidal iaiso~srno a compiere l'odiiosa fu,nz,;,.JncCÌJisorvegil'i:i,n ti e cu- $tocbi deSJa g,aJlera c0.11p0:r,aziirnl'istas,i sono ~udutnati a Roma per compkrc u111a-<leale taniJtc sa1g1r-cd-el ,regime. l ca11ainteri dli· questo ·Ccingrn so che por derts.ionc è .stato o11iianna1t)dcil Lavoro, sc➔:10 ~ppumo q,udkii di una sagra. Ofiìi'Cianrc matSsimo ili Uucc i,n 1>ersona a1l q,ualk i na,von:ih fcdcJli hairmo trùl>UJta1to Il' ic11111es~maotto di sU/ddi,ta:nza e ,ài o· scq.u,~o. l llaivonatoPi scino st.1 Li ·;atu,rallmc11te assentii, 1iln is1pitr.ilteo ma.t,c,ria1mc:ntc dati loro Ooa,gTesso. A.hl'Rduna,ta deÌ oa!iOen:ieri non c'è p;>s.to per i ca:·- oenattii. Si è pa,r!~l'to11cces.s,l!r,ic1J111011,2 di ;.Jro, ma corr..: ..t!lmateriai.: :.1r:1a1,o J:1 sfnLb..are, d~i ·.:ustJl!•~~- I.! ~.011ratu:to sorveglia re. · I problemi del ~"tlario. delilc cond;- 21i01r1d~i lruvoro, deHa vita op0ra:a, hé1111010 OOTl1JJ)I etarrn ente e~u i u to d ,db cliscussicITTi (?) del COllNt.:Ztlù. Ess·i 1 sono di spebtainz,a •di a:Hri ocltélJn,iohe 11on Si'<ll!lO le Cor,pora2,~oni: è rn·ei d.i.saro~i e co.rdi-ai:icaUoq,ui tra g-erairohiic ,iiéllsci,stce rnppresenta111ti del rpa1dr:-:111•éùPo che essi vieng-0,110dco~si con J',1.11n·kapreaoo~a?.Jione dei prost:i.iri:·odoi ,pnimi. e de,l ,profi.tto cl-ci seoon:d!i. Ai ,fiumz.tlcm.a,croi ru)ora2io1111:is~nion in001J11lb.oehe 1.11d1o1vere dii p0iLlziasind-aicailc. 1E<ssisono 1i pollli,z,i 1 C1Nti prepositi a11lJciaseouzliooe idi ordlii11i cli servizio dite da QluéUMro ammi sono sel111!)re gjli ste~i: ICJihrJim,uv;1orni di srul•aiPi'oeè a!Uimenti,diior,a1rio. • • • m Congn:es-so fasdiista del Laivor,o è ,s.tato ev&dernteim~,ùeit:enUJbpoer uso esterno. tÙe votlaJùereitor.iohc d€ll Duoe e dei ,s,uofrcommenlC!aitm,isitrrdacaiii sono stalf1e riiivdltc mon ali laivorafori ilta!iiiairu-i .ilnsotiforenùi e madedi,cernti - ma aùl'qp(U11i'On1c IJ)lu'btJlioa moodia1le. I novemil!a sqiua1ctu-,)sofihie.- •mom::m•tamcannerntedefl)01sitaila d~visa - ham•ilO :rc-::ùbaita ~a a>a,ntedi raipwesentambi cipar,ai. do,vrnbbero conv',mcore ~i mondo dcù!a serietà di queHolag-ram.dc tra~:1::a farrsa ohe è 110Stato co,11poraèiivo iaisdilSlta. Al~l':itrl!_giaJTI~lO t2rntaito a,i dainni dc:11a cipimt::iineIPLtbibdiicau.,n ,uomo si è prcsllaito dhc, per iii suo passato e le sue attuaiLi f,unzòomi. ha co1np:1UJtoun vero e 1p11C1JJaPfiioto di tradimento. AIJ.bent lìh01T11as. ,;Jj ·ocia,J.is,taf.ra:nce- $C e!ov,a,b aJ~lacamca di d~retitcirc del B. I. T. per ila des(ginazione 1t11!ifloiale delile-orga•nizzaziioll'i Qperaie, pantocipaindo al Oon.it:'Osso e iaoondovi la e aljtJaz'Ì'()(lldeal rre!!"imedi sch lavi tù in owi è ,stato Tildotto il prokta1fat:) rtamamo, hJ Pi,rmcz;.to tla propria fede e traditt:o i'I s-110maird,,.tc,. •lii mondo -del lc1voro a1nnovora Clit!;i un trndiitorc dii p:i1. L:1 ,soMcra d~i Miussolì.ùniL, tllnuovo Kr01.:.:i ,·;u. Bd è con vero solVievo cll~ dopo un s~!enz.i·oaccoramt~ d: :>,lrecohi g-iorini, O,PJJ>rend:ia,moc,gg-i come I' Esecutivo dj:il' I. O. S. aibl>ia,post:J a1blo' rdine de•I g-ior.no deVia su:1 u,·,1ssima riulli:•c,ne. ~I caso Thonias. lii 11lrO'letaTi::u.i0ta,li:l110c:.1ge ohe iì disprezzo ~>tu scnr:to ·11v0sba questa falso pastore clit: è· ar.cic:tc aid aiss,iders•i a ii:1a111cdoei s,uoi a;_g-uzziknai,d frrid;crc al suo d~lore. li Cong,resso delle Oiripora~iQni ha odin'oiiso con la pu1bW:ioaziionedi qm mrmero dei Problemi del Lavoro - ~a TiVtilsaidei sette ex-confedera!Li traHm - dire ,hai stltJ)Vtoper ,nlsuo co11oonU1boe ,per i!I suo -tono. Vii si q)ard:1 d'éUa n1eoo&SAl,tdàe!J~a11rccmqurstadella 1 Uberità s.iirrdacalle.delila ~nsoppT'imibiLiJtàideltla Jlouta dii cfasse, de~le a·tituai ,,oond'i.eliÒl1d4ei la1Voroto111i i,tait,lélJl1da. tunflo (J)rùf.i-tt.o 1 dd C0JPUtallded, lila i1111tc-rna'ZÙ011aikèdtàieJImolV'iimentoQperaJi 1 0, e vi isi mven:déoa ,ul dfari,tt,o,de1Mactliasse opera/ifa aJUa ce~raZli'One dettla da·ta del! RniimoMiagtg-io. Per a,ver sor,ilrtioo detto 11101litmoeno. 1 diieoune d1 i 111osuric01mp.a 1 g;nn e di soVMer:skvii in !!enere, 1 so110 a:l redtusorio, iail darriiditl:ioo()laJtiboo, a1ttend'ono 1d1·i~st>ire _gi~u.dioa:d!Jai,Hle.iene del lìriiburnalleifalsoista. !L' iantli:oofo dii R Riit~ollasui Prob/iemi del Lavoro ilnveoe. non sakJ 01011 è OOl~taitoa·lourna l])erseouzi,cn1c.ail uo a:ttnoire,1no11soto norn è ii,n·c:,irso n1el PlidViVedirrnenrodii censura. ma ha av.ullo ,m l]IUSS1Odllil·Ullal)~ber,a C l'~Ccadtffu,s,j!cme.s,pe1ai·all1mell•!atellfestero. 1ùa ,Sltna11ezz.adelbl'OJ)'isc•dtio. j~, (}Coais,i,0111c deù Oon~rnsso coir,po,ria21i•Ofbista. ha 11Pdesifiat0d' e,hle speranzielle ci,rca tla nonrn.11lòzza21:011ee fa evdluzii•one dJI faisoismo. s~l])IÌ,tci·n ta,lu,ni. ma m2li mc,rtc. Per noi llla f11)1)e(giatz!;ic1nc è scm1J1Ji.ce. T "'ebl 1 e ~:-2,d:lr:::-ir'i cx-cetrnfcdera1!l!.si sono nrc- ta,ti a r::.'fnidcrrcurn on,nesiimo ~<"nii.:ni:>al r:_,-7i1rc.Montre 3 Roma Bureau internalion!l/ du T ravail, scrive: 1etto,;e deJI B. I. T. ti 1rnneg;_giv~aa aiMc rea/11iz21az-uosnuùndaoa,l,i fai aiistc, s,i è «Non bisogna dare esagerata imporvo/Jtutodarre a1i m001do l' ,impiressioHe i-::nza ai «ricoroscilnenti» stranieri e ohe ;111 I ta,Ha vii è ,~~bent,1. dli diiisoussio- speoia/menfe ai riconoscimenti demolJC s,iJndaoaae,ohe siste ,un' ('•---osizbne erotici e soc,a/isti. La nostra in/'tansi- \ genza non a'eve fare concessione dema- soci1alN:lsJt2igi~i,a111 te ohe la SO'J)pres.sione fai aiis,ta dolila ,1,;lbe,ntà è ltlfrùinfaone ca- gogiche. Quando certi elementi politi"i, senza sentire l'anima, la fonte vitale, la liLttln'ia. essen;.:;, la ragione d'essere d,!/ FasdL' .amtiilo;JIO di R. l~iigiotladiffuso al!- smo, lodano solamente alcuni asp2t!i re tetro bra "i'i ambien.tfi ~erai e sin- del noslro movimento, allora il • riconodéliCa'lli, è Ull ooisocbro dobla commedia scimento• diver.fa ambiguo, reticente, ccmooraz.tl 1 01ruiista ,clj Roma. Mussollini, oppo,,'un:stico. lìhomas e Rigo\la l1éllnu10rispeibtiva- Il Fascismo non può essere lrazion'.lto: mente reaita.'ta ti-allorJ ,palflte.ai danmi o lo si capisce e lo si accetfa in blocco, dcii ,1)ra;etari1 aito e della libontà i,ta- ovvero si adopera l'alambicco P si rimalia,na. ne ir una inevitabile zona di inc:omprenNoi oi aug,uriaimo ohe J' 01phn,io11c zione e di confusione. Lealmente, senza p,ubb:lica unten1aziionaiJc, mumina:ta riferir..::i agli ultimi avvenimenti, noi dagilfi org-amis,mliprolletarri •reStpon-saJbi- possiamo, per principio di sincerità re- ~:, 1~vem1teràI' tl-nS!iJdiea, ponrà ::tifasci- spingere i giri concentrici dei politici smo alllcora Lunavd,t,1 fcl!cIo:Sipettodol- .tolleranti e larghi di idee». Qa ua nuova ed 11.l!ltiim,;a,nsidia. • li Fascismo non ha bisogna di mdull f,uoohi d' aorùufiicilorntOf:!CI del genze; può ~ccogiiere senza inutili os/iC'On,gir-3SSO c:IJ: Roma aivovano lo sèo- li,à /,e buor.e disposizioni degli avversapo <li d1 :t ~ra,r,rc le menti od ,i cuo,ni ri, ma non à alcun motivo di coompiacerclail1leg,r/iida clii prcitesita e di dolo'!'~ sene oltre misura.» Che g,;111t1J{'OllIO ·da,~lc g-allere d' Itaili:a, Come ringraz'amenlo all'immenso 'l}TClp1r1ionc!Imcu11onto •;11a1u•i a M ~]ano servigio reso dal signor D1omas al fai ,prepai.ra •la stra1ge di scii JJnn·occ'rlil. scismo non c'e' male. Dialogo fra SEMPR0Nlt!> perso 0 aggio che giudica le cose dall'alto, molto dall'alto e e111~ fanatico antifascista SC'mpron:o - Be·, ]ei dirà quello I bro della socielà. I~' Yero o 11011 è che vuole; 111a, insomma, quesl'allo \·ero che Mm,solini pretende di esdi magn:mimilà del Duce che ri- sere lui che amministra la giustizia? n1anda a ca-a loro parecchi e pa- Che fabbrica decrcli e ll'~~t p!.'r c,1i rPechì co11dnnnal1, è un allo che !43.lanluom·ni che non hanno allr::i non manca di grandezza. E i g"o:- colpa che quella di non l's~ere fanali fascisli hanno bu0n giuoco cli sc;sli vengono 111andali in pl'ig°on(• farlo cono9cere. o a domicilio C'oallo? E' ,·ero o non Ca:o - Scusi, signor Sempronio, è_\·ero che la magistratura non è in. lei è mon,ardlico? dJpendcnle, al punto che assolve gli Sempronio - Sì. pel'C'hè? asrnssini fasc:sli cd è fen:~e con c:1i Caio - Perchè, ~e io foss; 1110 _ " reo cli pen~arla di\"C'rsnmenle dal narchico - anzi, se io fos,i il re _ duce? Si o no? Hisponda. prole:.lerei conlro que~:li alti ma. Sempronio - Oh, dio! Propr;o gnanimi dC'I duce. Ques!a della vra. co"ì non è. ,.·a è prerogali,·a del re, e chi aliela Caio - Xo. è, è. E lei rn: de,·e op. usurpa d1minuisce il r<', nella "per- ()OITC _falli - e non una lilllida os: :·ona e nel grado. E' vero sì o no? ··er,·n onl'. for:.l' <·on la paura d1 S<'mpronio ..... _ \'ia, non solli- •·ompr?mellersi. Se è per me. stia lizziamo. Sla Ji fallo che l'allo c'è, lianquillo .. e che è - come lei dice, per quanlo Sempronio - :'\o, non Yole\"O clicon ironia - magnanimo. Render~ re ... dei poveri dia\·oli alle loro famiglie Cu:o - I·~ poi. \·cde? TI due<' se dà è, scu:,i, un bell'al!o. Lei non lo nl'- fa l:b<'i-lù Yuolc il compenso. Ho gherà, spero. !elio l<'lcgrammi di condannali libeCaio - ,\h. io ho il' mie brayc r:\i i. pere on e c:he conosco. e quei Ll'- c~·sl'n·azioni da fare. le~1:ammi_ rni dicono che quei po,·eSempronio (sorridendo ... dall'al. ri l1hcn1l1 s0no slali obbli!!ati a fh·- spontaneamenle firmato - viene stampalo come un lilolo d'onore del duce. E', im·cce, un lilolo <li ,-ergogna. . ... (rivolgendosi. con una punta d'ironia, a S<'mpnnio). Posso sapere se lei. pr11sa d ,·ersamenle? Badi, non mi tiri a documentare. Ci ~larei, se ,·u0le: ma la di:-·cus~·ione sa1·ebbe lunga .. \cl ogni modo ... Sempronio - ... (imbnrazzalo). - C:hc mole che Il' d:c.a? l 'na grazia dala a un condannalo è sempre un bell'atlo. E del rPslo, se non si Yuol ('<:".('!'econdannali non c'è che fare rome mc, c-he mi impiccio dei falli mil'i e non mi occttpo di polìLica. (Fc1 per salutare). Caio - \h, per non aver noie bisogna rinunciare a usare di un dirillo chP nei paesi ciYili è riconosciulo a lnlli i cittadini? Bella ciYillà. questa a cui mena il fascismo! S<'mpronio - D'allronde, che rnol farci? Chi comanda fa quel ohe q1olc. .\pJ: allri non rl'fla che obbe- <lirl'. L' opi1n.ione pubW1i,caopeiraia monc:Li,a!l-en, 111ùen1Silf,iodh,i 'la 1f)'roùostae giridi con •rannova,ta oneirro:a 11,a1prcl))t1i'iandltginaZJ:,on c 0011trro ul 1teinrore utailiamo. ed ~I 1p1rapni'Odilsiprezw ipcr la co.mn:edia conporavio:niis,ta ,di Rorn-i ed 'i rà sempre così. lo) - Sentiamo dunque. rnarl'. Xon è del re:-:lo la p'rima YolMa il hscismo ha sempre fallo e fa- la c:hc si cslo1·cono fìrmp cli adesioCaio -- Punto primo. io m: perr;n:o - Ln~"ìamo stare questo rlilwclirc· pnr cui ci sarebbe da di h111°rC'. fo o~~cn·o folo che lei. cominc·and0 col mam1ifìcar<' il dltce per i suoi alti ... genèrosi, finisce col da,·c a noi. anlifasc,isli. una lezione cli prucle,17.,a, se noni ,·ogliamo in. capparc nc>glialli ... generosi del duce. Non C"è logica; ma c'è in compenso l'animo suo. Quanti come lei! Complici senza Yolcrlo dei guai del nostro povero paese. :Ma !... salutan. do). La saluto. S'lt~liQgindbCtcloi mimediaintti. E' questa ila sdVilda11ietàche attoodc1110 g,lii aperai e<l li conta,dr:u1id'l1talia. Tira in trappola qualche suo avversario, lo com.promette e Io sfrutta, poi con aria di sufficienza e <li sprezzo gli (.;scia andare una pedata nel di dietro. II signor Thomas - un iurbo della sua forza! - ha preso la sua e ben gli slà E. se gli prude... si gratti. [ d. ne al fa~ci~mo, o di ring, az'amcnto ~;~~~ni;lr~~!~~~:::;il~hJa 1:1/~~~~~t~~ al duce. Si cap'~'Cl' <"Omela faccenda aHicnc. J liberali sono an-iC'inati da r1•. non 111iYa neanche se è di queL • la buona. Caro lei, io se de\-o essere un aulorilà fasc':-,la. Quc,ta - lìssando bene ne!lli oc"hi le ,·ili ime condannalo. vogli0 esserlo con lulli · . fX'r scrutare il l0ro J)ensiero e ncr 1 !--aeramenti, con tulle k garanzie , 1· · l tar canire d1l' ... bisopna capire - nrn1L~lamen e preYi,le dalle leg~i. m:-i<mifìc:! l'atto del cluc" l' fìni,,cc Voglio esserlo per opera cli una ma- . col proporr<> I' inv:o di un l<>le. Dopo l'attentato di Milano g,.::lratura 5:uperiorc. per quanlo ~ rri é"l.mma O cli una lettera cli rin.Q'ra- ~manamenlc possibile, alle pas.sioni 7.iamento. ~ 111 preda alle quali l'uomo è divenu- Si mella nei panni dei liberali. Sempronio - Fanatico! Ma che brutli lempi ! Prigioni. domicilio coalto. poi una grazia qualunque che li lasr.'a ~paw·ilo come un passer:no f,carpalo clalla bocca d'un gallo ... E noi che amiamo il quieto Yivere, abbiamo da una pai-le la paura defle rcn,ecuzioni fasciste, dall'allra i· rimbrolli di quesli fanatici antifa_ ,cisti. :'\on si sa dove baltere la le- ~la, non si sa ! CaspaoentosareazioneIascista ,lo un reo; èl.i una mag;flralura indi_ o· nnndente. T n sua non rnrà una 2'1ll- •r cli sì è cosa chl' ripugna. Ma dir . - di no? Yuol dire persecuzioni che sl1zia perfetta come quella di,·ina: r'c-ominc;ano, magari il rim·io a contro n popolo ma queslo è il sistema che assicura · ()"Of.f'!\11a,-"adt'nza in prigion<' o a lr: ~iu~lizia p'ù 11erfc-lta clw . i nossa nomic"li0 coallo. Ci ono famiglie italiano Le tJlOUizic he oi pervoogono dal- !' 1-talliiad, ~po I' atto11Jtato di M;oa~10, moorre ci dan1110la conforma ohe 'l'a tterutato stesso sia stato opera dei iasai'sti, impressione questa che si avvatlora maggitormo11rt:eanche 1per ,J'a·rrcsto cliiquakhc fascista ,J-ombardo e che avrebbe « canita•to » svelando chi f,wro,110 ~li organizzaro.ri; le •notizie dette pervooutooi ~n questli g-iorni dai ·nootiri informatùri ci da:no10la sensazi,:,mc prc:isa dc!lla ,tr0menda reazqo- ,nc cserc:irat:1 dati fasci ·mo sub~to dopo q,ue-1f.amto arrestando ir.1 massa numero ..i ~perai, Ila cui cifra a ceinde ad un 11umero fama1 ni-coe contraPiamcrntc a quamto si crede a~I' e tero; i compa,g-ni llavoraitori Ha.liwni che og-gi so1ffro110ri11g-ailciria,non s::.010da calco•:.a,rs•i a ccmb~nai,a, come (l'ami-::o 1:::-:ctroNonn1. accenna ncJl suo « a.ppe'.lo ~,~!a sclliJ::1rietà ,, comparso 11-('lll'Avanti! del .primo ma·ggi.,. ma sono <la :allwla rs.i ;,i mig,li:aiia. Per a•vcre una ·conforma di questo l':lsti dire ohe sdl1tan,to a 1ìriostc .~li a rn·e,téllti :,upe11a,110-~I mtg,liai·o, in qu::i,n,tr: qu<;sl'a volta ;,J fasoismo ha fatto le razzie i1n più graind~ st!illedel scC,ro.. pcrichè c1:t>rcad opcrrai. che ormai nOlndavm10. n0r.;hè 110n po,te\113no. a!cu11a a,ttiVIjtà ad orga,nizzazio•ni prCJ~etaric. questa voHa. ripe,ttiamo, si è prc--:edru,to•in mod0 1piùa111pi0e più totaDtarro. Ottrc ai capi di fa.mi,glia si sono ancs.ta,ti ~,;,1ess.1 <le ,loro mo- ~fif. e i :!erro f;;g1li.taluni :111chciin _g-io- \-a1nrsi~imaotà dai 1 ~ :1 i o anna. Vi è p:;ti da tener ~o:ito ideme twtiurc a,llc quaili so;io ~ot~opC$ti ta~1to gi,i uni che ili a<btniper « fa.rili oantarc » e dame ga!lere dol Coroneo e dei Gesiuiti gi'uo1go110alJ)pe1ìUdjis,peratii per unHl.pronta liiberazrone: le dmrne ed i ba.mbi,rnipoj sono s0tto,p01Sti aid un ~raétrumenttoiniquo ed hrnmaino, da far r.~co,Mairei ternpi di Torquemada. Si tcrro•rizz,ao10con c:Ygnmi ezzo pe,r ccrcaire di sarpere chi f.rcque111ta 1 v il paidirc e lo sposo, ohi ricovcva i•n casa. e-::.: le ra_tr~<:mdii questi mezzi messi jrn opera sono ,e,vYdc11tio: roare iAoomplov~o11ce mandairc all/la roe:Lusi·c:ne quanti a:ncora non crcdo•no ruUa 111::•raco1I01Si tà del fascismo. O,:icst:1 srato di cose ha mc so un org,a,smo mig,l'iiai·a di Q"ente. l.Yt.10ffla pairte deilflaipo1)D1laz.iontcJriesiti:nacompo fa dei pairenti degfli scomparrs·i datila ei•rcofavionc. e t!ltmto .ner ile donne e p~r i fao10i1111sl,li1, a,aiMiaQuooru,ra di Tm:iestc. ocimc al~la Dkrezi-:)111dcalle carceri vi , ono 011ctimdi i 11i•f·tubaiJrd,i dairc notiz•ie doglii 1ainreta,ti: di1J11odoohè sanJ!pdarmoClhe deOOamag'],ie di U1t1 amrei&!laJroo lfne dii .tJaintilssumea~•tre. se 11c•:(gllloraIla s,ontc e'd i IJ)a11enldhi ques,tc non p:.;iSSOlnQo)rovved?rc aid ariluta•rle i,n QIUe/llPfoanma ,una vol,ta ,permd "a. idu,ram1tc ili oarr,cerc preven•ti1vo. Alb'bian110vo.Jln..u,troendere di 'J)Ubbllic.a 1faLgtio11qeiuesfiispaiventosii fatui del fasci mo ai ais i1J10 ed irnq,uis~to~·e. perdh è I'« aippclXol raJllJ,a SO!lia.crfi(:jtà » k11ncttaito dart rcorr~paigino -e1mi 01011 rimrun_g-ainaiscdLl!alto,rma sia sempre oli ù a giiltalfio1con qu€!llta ,m ls,tenza e-cl iflTI/POPta,112ia dhe ffa i,nuaziiane trag-tca (,;,;i oui si trova1110,s0llita1111ato'fìJ11osirc - ~rnma,1g1,nanIsPi Oitùn,ailtre ai ttà - c~•brc 1tm rnli~ilruiodi ,~nnacent'i) rmpone e rlohied.e. Rtivo~:0!1110q,ui1ndida queste cdlonnc I' tiinvi:to a/Ub Ooncornfinaz~onean1 1tifaisoista ed ali Comi!taito cti dilfesa dedle v1 ititjme del! faiscismJ pr0siec:Lutoda Ba•rbusse, perohè l'~peililo stesso abbia la più ,t,airg-aeco e 11' aZli•oncsia Intensiifi10aitasempre più, per impedi·rc che it.éll11tvi~cWmc pasSG-unoag-giungCTi aJ:tlc,al~trren1ote cd !~_goirnarte. lii :llenziio nostiro o l' a1bbaindono deiH'~:,taziornc sa,rebbe una mostruorn comp,licità. R. ZARPA 11. aYcre in riuesla m:~rr::tbi!c valll' di I · In , 1 im" e· 1e h:>nno rnITerlo, che soffrono ancor.a <'hc ancfano a una Yiìa lranSc-mpronio - \fa qui si traila cli ouilla accanto ai loro cari lornanf; '1 azi<>;mica di conclannl'. amiro ca- éla un luoi::o d'inferno. l"na fìrma è rn. preslo falla. E il documento - non ca:r. - E' il ron'scio della sles!'a X. n•cdaplia. TI duce. passando ollrc le PI t're1ntin' elci rC', clan:ris:;e dell<> r:1:iz·c e ;n:e1wrìscp il cuore di lanla ""11tc che non guarda pl'1· il soltilC'. \fa al'<>llo ,,lMso duce. come ,i arro,·n il ch·illo di r'donarl' la l'berlà ....dei r011cla11•1ali,si arroaa - nello :; 10 so ~tc~si•·simo modo :_ il clirillo di far toç;li<'re la libertà a dei ira. !anlur.m:ni. rC'i sollanlo di e~.c-2re 1101 a 1·yc•n ~1·i Q11c<:· o rh·illo 1o di nuovopodestà di :3'rieste Dai giornali dell'ltal'a apprendiamo I Dobbiamo riconoscere però che nella che a succedere al defunto primo pode- Italia fascista anche questo signore, nel stà di Triede. Archi, sarà certa la no- suo piccolo e quale podestà di Trieste é nuna del sen. Pitacco. Tale notizia è perfettamente a posto. giunta impro\visa a quanti conos::ono In una Italia Iil:era, democratica, non questo signore, in quanti lutti lo ritene- sarel:be nemmeno il caso di aff:dargli , ano ormai un superalo, u·n li~uida!o, """!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!l!I!!!,......., _ _,,,_======- rorl:-i :i ,·onpriP1C'rC' o~ni in.dipt'n. l arandlporselp~ratV11'y'al nna (lenza rlplh n1nois!rafur:1 I;, (11111" la custodia delle latrine pt:bblichei bache da moltissimo tempo crasi ritirat.J slerebb~ poter rileggere quanto eb=-eroa nell'oml:ra da quando cioè avvenne la scriv<:re altri fasc:sti, -di Lu>. Et Il cleYI' ch'udrrC' gli orchi ~11iclcl'lli d; perlacommemorazione diMatt otti ('f>J'I I' n i ,.. rleYC'rondn l' n.-i l'(' - roh'-!.'. ,·oli 0 non 0r.l1)e,·01; - rPrti allri VIENNA, 15. Vi:enna, 1iinoooaisione dctlil'anrnivcrs01r.i'ode\! méllrit:1-ridoii Ma,ttcothi, sta p,repaTaindo urna ,g,rrundiosamarruitiiestaziane, che ~1, r: luoge, il 17 gju.gJlO p. v., c:1e $<·ma aùcu;1 dubbio riuscirà impoi-,eme 1r.en ta1tto per 1~]numero cleg,J,:01kra i cii e Jnrerverrai11111a0d· .:iscol·tari:: l:.t parola cic.i maggLorenti :.lc1 P ,lrti r:J soc ·,1q,1Sta aiUIStrJaco, tpi:rnto per ~i signif::ato .ruhtaimente a 1Ufas,.:ista a u1: ..i<;fJr:.torà la maaifcstaz•.Jnc. l: r,rcg-ramma ci1c1ucsta consiisiterà 1:~:: ;111a,ugura2:on0di ,una casa (:0• rn:111rl!cad iab;ta:i:on: minime ,per le q.1:1:; i so~ia,hsti di Vie:nna, ohe reg-- g-ooo i des-:in; di aucsta cibtà. si sorno sp,;u1n,!;;,za t;_ e che ~a-rà i11,mi01iait:a "C'a~a Maltcotr ». Nel f])omeinig-gio P'1i ,·crrit ~co.pc·rto 111::-icorclo ali 010- , :ro graindc martire. in uno dei oor<bili dC1ifaca:.a. \ie~l'occ.a.sione ,paJileranmo ~I ~iu1da.co di Vti'e.nna. riil comlJ)a,g,no $ali1tz. 8dlct11ba!Z"ce,dn ,a1~~ri:i:ICkcolo Maititeothi, comp to in girandissiima pant{.' dei l)r-Oiitllg-hipol,imibi}taliani, 110111cad,uita.sc!Jtima111a1lteonuta. i il 27 al])ri.llcd. ocifdeva a gir.andc mag-g,;0Ta11z,a dò i111viltaire .a,pa'!1lare del Méllrtirrc a u1011ncdi q,uesbi i1ta/ki,an1,lia, campa~ zm1. dotllt a A1n~el~1cBa a:lalba,noff. che i,ntenpe/lila,tt,a:n1prnpo i1to. ha •ri pos,to a•::ccit'tando dli buon _gi11ald1o1i'1nvi'to. Oon q,ue Ila man1ilfetazi·onc, Y.i.enna sooialbi ta O'-.all•rerà,d~O'flaimenrkJ.a gra111dc~'lgiu,ra,dal 111arnbi1drcel fa, cis.mo. ohe artil'endc non Ynvan10.la Ti- "WS a ddl IJ)Q'Or.c¾lh,a,t,o ita11:ian1o0h. e i,n wn non lall'han10doma111qsa1pTà finaùme,11 te 11•:ibern~·,si 1da1glh .assa sini d1e i~1a111~u(111ai1e1'.dì i 0110irao1011l'1tallia nel mando, chimostrani·do come itl aorirnii:::iodeJl Mairt!trcm01n, ia staito Lt11Utltile. Idiozie , ]I regime [1,.\cisln sia r('c:[i::.::.an. (/(! 1,na riforma socia[<' rh(' loglie al ,0cialismo e al comunismo ogni rei_ g one di es.~ere . Dalla Squilla... sempre fessa, n1algra90 la redazione sia •;!ala portala alla Legazione italiann di Berna). 0 .. 1 l0i Hrk eh<' la ai11:, 1izia amn1i_ ri·~1r:il:1 a a11C'slo 11ir)do. 11011 è più <.-11:·ti7'1 anchl' Sl' per caso C'ss:-,c.:i 1royn a co·n<''dcrr ron h ~iuslizi!'l Sempronio - Teorie !... , Caio - ~o: falli, egregio ~ignare. \ uolc che gliene cili uno? Ecc;olo. Ma se Yuolc glielle cilo a d!ecine. li caso Gobelli. Gohelli - ne ha mai ~entito parlare? - era un giovane di mollo ingl'~no, che non 1~ensava certamenle a preparar rivolL1Zioni, allentati e rob::t di que$LO cenere. \fa era anlifa,c;sla. Influenl~. Perc:ò, odio del duce. TI quale un bel giorno Li manda un lelegramma - minulato di >"l!Opugno - al Prefeto di Tor'no ordinandoe1li di rendere difncile la \-ifa , a" queslo aY. ,·ersario del rasri$mo. Il Prefcllo cli Torino eseguì lanlo bene gli ordini che Gobelli do,·ette scapiparc, malat?, da T01ino. Poco lcmpo dopo moriva a Pariµ-i. Gi11slizia elci duce. Ma '>Upponga che invece di lasciarlo scappare l'a\-c!'.sc fallo prendere, ]e_ "are e in"iarP a domic:l!o coatto incieme con lanli altri che godono la ·,illeggialura in i~ole che !'ono !'ICOgli. inospilali. rc'>i ancora più inospilah dalla pre::-enza cli aguzzini fa"-ci. ~ti. E sun,ponga che. dopo qualche lem.po il duce mclles~e il dito ~ul no. me di ques.to Gobelli deportalo e di_ cesse: Mandatelo a casa! . Lei direbbe: CIH' bell'allo ! . Io direi: Eh. piano! Prima di quesl'allo. cc n'è ~lato un allro che lei s; dimentica di gittchrare. ma c,hc mer;.la - ~enn comolimenli - l'ae_gelti"o di lii-annico. E que,l'allro che lanto la commuoYe \'1tol dire in socilan7,a al Go?elli _liberalo <' a lullo iT paese: S1gnon. comando io. Faccio il bel tempo e la pio.Q'~ia. Faccio mellr>re in prigione l' ridono la liberlà. Tenetevelo benl' in menlc - e daTI'aL lo cli clcmenw lracte le conseguenze ncr nensarC' chl' sono c.aipare··anc.hc cli alli di terrore . Sempronio - Esaiierazion.ì ! Caio - Pl'r di,·c cosi, hisogna non a\'ere nessun ~~nso di quello c.hc sia un regime ben ordinalo, che dia garanzie di giustizia a ciascun mcm. nomina del primo podestà, posto al quale aspirava senza [arne mistero aù Al fascismo non occorre che di quead alcuno, pe, i suoi diritti acqu:siti es• sta gente ins:gnilicante, ma !:rava nel sc.ndo staio sindaco dal 1922. seguire i metodi instaurali dal fascismo: Qualche giornale nel dare noti7.ia d1 il sin. Pitacco appartiene alla fan1iglia questa prossima nomina, non manca na- delle cucurbitacee e prec:samente alle zuccbe. \Ton ha un'idea un concetto di turalmentc come è suo dovere di gior· nale della ~nuova era, italiana d: gon- quella che é l'Amminislrazione di un cof;are questo palloncino ed :mche. noi mune: ma sa ubbidire ciecamente agli socialisti vogliamo dire su tale omun- 0rd ini dei gerarchi del fascismo. Egli colo il nostro pensiero. E mettiamo su- per cui non sarà - del resto come -tutti b:fo in dubbio che egli sia «una delle i suoi colleghi che dissanguano i comupiù belle ligure dell'irredentismo adria- o: d'ltaHa · un fedele esecutore ,degli t'co": la cosa è invece molto diversa: 0rd ini del segretario del fascio. Sa però ambiziosetto anzichenò, fino dai pri- C<'megli alt11 i, in sillnzio, mangiare a mordi di quelJa che si vuol chiamare Ja quattdo .palmenti e fare i suoi personali interessi. sua carriera poi ;tica, fece semp1e una pol-itica ;; .,double face»: da un parte Basti il fallo che, per non smentirsi quella irredentista, dall'altra quella del allorquando faceva parte del Consigli.:> prototipo del lecca-piattino e lustra scar- di Ammnistrazione della fallita Banca pe dell'impero austriaco. Adriatica, questa chiuse ben presto i Al Parlamento austriaco ben poco si battenti lascia nd o con un pugno di mofoce notare e molle volle fu a {ianco dei s<.hein mano i depositanti. Naturalmente reazionari monarchici austriaci, per com- il fascismo lo salvò da ogni sosj)1?tloe battere le sante ballaglie intraprese d3.i se non erriamo l'alta corte del senato lo sccialisti italiani della Venez:a Giulia af,solse da ogni accusa. Non ci vuole tanfiivorendo col suo gioco, la reazione an· la intelligenza per ca.pire come e perché li ita]i3.na e-d anli proletaria dell'Au- ft1 assolte. La sua provata reità, di constria. Da i:iòsi vede che ben scarsa lu la traccolpo avrebl:e colrpito il partito fa. sua «passione e ardimento,, per le ra- sciSt a che egli l'aJ:\presentava e natural- ~1oni della italianità delle provincie al. mente oggi é riabilitalo nella sua funlora irredeT'le. z1one di pr;mo cittadino di Trieste. Ancr.e questa qualità è smenti'.a! Non ce ne dorremo per questo: anzi Poco prima dello scoppio della guer abbiamo avuto piacere che e<1liabbia rn scappava in Italia imboscandosi nei npreso il suo poSt o di pappone~ di amsalotti diplomatici romani, mettendo co- miniSt ralore, perché così nel non lontano s; la pelle al sicuro dalle pallottole au- do1:-ar.i del crollo del fascismo, egli striachc e brigando per essere conside- a~sieme ad innumi>revcli liguri suoi parato qualcosa. Il suo gesto fu una igno- n,s conterà il fio dei suoi peccati e riminios:i.fuga degna di e~ser bollala con spou d erà dei danni che Trie.~te avrà infam'a- perchè abbandonava il suo po• sto di responsabilità lasciando la popolazione che lo aveva elello, alla mercè della persecuzione della poliz',1 austriaca, cosa che non fecero, con lo~o rischio personale, i «vili» socialisti italiani che con la parola, l'azione e l'esempio seppero, in ogni contingenza, anche nei momenti più reazionari e pericolosi, salv,aguardare gli interessi della popolazione giuliana ~d impedire\ lanle infamie, e r.oprusi, conlribue-.1doin misura non trascurabilt a incrinare la compagine delle razze sulle quali si poggiava l'impero d, Francesco Giuseppe. E a questo proposito non é esageralo a,ffermare che se lo s!acelo dell'Austria si ver:ficava ancora prima parecchi mesi della cosidella vittoria delle armi italiane lo si deve ali' opera di corrosione interna che i socialisti italiani condussero con i loro mezzi; sen7a dedizione e palleggiamenti. sofferte. Ne stia sicuro: anche per lui sonerà inesorabilmente la sua ora: ]o sapPia il proletariato triestino, lo sappia ,,gli e si prepari a ricevere quel sacro.;anto calcio ucl derclano e più non se ne parlerà di T riesle ,genia. R. ZARPAM. L A Milano, fra due mattacchioni che fanno d_eJtc:n•6ff,ascism..o. come si può: - Mi scu drre perchè Rom.ano Mussolini na,n è a11com rin criNo nel parMto fasoisba? - ?.... - Perchè 11011 ha ancora messo de1btil. Compagni, lavoratori, leggete L' 11 AvvendiarelLavoratore BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==