L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 15 - 14 aprile 1928

_AN_N_o_x_x_x_J,I_. __ ___ A_._P_._____________________ ZURi!GO, 14 APRILE 1928. Num. 15. ' Telefono -1-175(Selnau) - Ccnto-Cllèoues N. Vlll-3646 <:ETTTMANALE DEL PARTITO SOCI.A.LISTA fTALT.\NO NELLA SVIZZERA Cmuaisni 15 la eopm.. Abbonamenti per la Svizzera per l'anno /92 : Un aru10 fr. 6; sei mesi, fr. 3; l.re mesi fr. 1,50 Per l'estero: Un anno fr. 10; sei mesi fr. 5·, tre m6~1· f 2 ~., r. ,5-0 Giovanni ~ella. st.~ria della \'ila politica e ~oc1ale Ila11an:1 ~hc s' inlilolerà al dopo:gue_1_-ra rd _a I fascismo, la fìgura clt G1ovan111 ,\mend 1ola, verrà p~·esenta,la ~011_1_eun nobile esempio <l_lcarauerc, cli tcrmezza. di coraggio. Il giorno in cui la relicrionc del o cara llerc e della serietà poi ili ca tornerà ad aYcr altari pubblici nel no- ~tro paese. tulio il popolo italiano s.i 1nc-hinerù dinanzi la tomba di Gio- ,·anni ,-\mendola. In quc5lo secondo anniversario del si:o sacrific.i? eroico. noi vogliamo ncordare pllllloslo che il suo martirio. la sua fìgura cd il stto ideale. Ciò che egli rappresentò nella ~toria <li qu<;sli ullimi li-agici anni del noslro paes-c. * * * Gi0Ya1111i.\n1c-nclola colli\'ò e combattè per una grande illusione. L'illusione della funzione democratica e liberale dei celi borghesi. Affìdare la ballaglia antifascista alla borghe~ia italiana, richiamandola alle sue origini di democrazia e di libertà, fu. la sua te i ap.passionala e disperala. Egli concepì il fascismo come la <edizione fortunata di una Lurba di · uiminali. di postali e cli a\'vcnlu1ieri contro lo slalo liberale e democratico. e non considerò le pro. fonde ragioni di clas e ciel fenomeno fascista. Egli a·,,·erlì solo le forn1e csleriori con le quali il fascismo si era manifestalo e conlrn il re!!in1e del delillo. elci furto. del d'isonore nazionale. d1iamò a raccolta il popolo tulio e la borghesia in prima fìla. Amendola infìcle dei ccli piccolo-borghesi cd impiegatizi. La guerra mondiale accelerò 11 processo. B'sogna\'a supernr lo scoquasso economico e p·olilico proclotlo dalla guerra. Il p1·olclar:alo in- .::alza\"a colle sue rivendicazioni totali e minacciava la ricostruzione del paP~c a spese del profìllo e della dominazione capilalislica. . Il_ p·cri?olo era imminente e gra\'e, 11 nn1ccl10 fu frrocc e spietato. La /!ll<'l'l'a a\'e\'a prodotto miglia a di crim;nali cli spostali: la borghesia Ii ;i rmò. li fornggiò e fecc loro comballerc- la più cniclele delle guerre cli cbsse che la storia ricordi. .\ ,·itloria ollem1la si tralta\'a d1 l'ostruii e g'.uriclicamcnle uno Slalo c.hc- non pilt permellesse ritorni ol· fcnsi, i ciel proletariato. TI fascismo non aYCYa •dottrine: il .,icaris1110, l'assassinio ed il furto non eoslitu·~cono una teoria. ll na7.:onalismo scr\'i allo scopo. Lo Stato nazionale quale è sorto dalla legislazione fascista è precisamente l'espressione politica della dom:nn7ionc borphesc- italiana, in questo momento della ma ,•;la economica, per la con ervazionc del proprio profìli(, e per le mire ~span- ~ionistc ed impcriafo,lc che co\"a nel suo seno. * * * GioYanni .\mcndola lutto ciò non ,·iclc. Dissertò con passione inlornc, alla f,uperiorità del pensiero e ,delle j_ rl1luzioni democratiche sui prindpì cli dillalura e di assoluh'-mo, richia1nò, arcoralo. la classe dirigente ila1· ana a quc-i principi di libertà, di morat;Là, di umanità che le furono ~am:gliari all'epoca del i-isorgimenlo nazionale. Fatica ,·ana. REDAZIONE: 1.: Auvenire de/ Lavoratore , Zurigo AMMINISTRAZIONE: commi~sione Esecutiva del P. 0. I. PRE-r-'.ZC DELLE INSERZIOJ\!1 · P-:.r [rne1'. o ,pasio di linez. (~CZ:!:a lilla colonna). A" Cu,t PeT réclame continuata, ?rezzi da convenirsi Zurigo. Militarslrasse 36 ------ ~a borghes-ia ri:-,poncl·e,·a. coi falli, la[,° cl"uno ~frullalo che cslcriormen- ,,[nngcndosi ·ccl immedc imando~i te ha apparl<'nulo a que!:ta mih,ia nel faffi~mo. cli a,·cr conquistalo al- e ne è uscilo 11011avendone comlra,·erso qucsl'ullimo la propria li- rrcrn lo pirilo ccl è condannqlo. berlà, la libertà cioè più completa fatalmc11lc, p::!r ftli ~lcs~i suoi anteed illi1nilala cli sfruttamento e cli do- cedenti e p!"r la piega mentale che minio. La ballaglia fascida era slll- ha prc-so cli non comprenderlo mai ... la appunto. la b~allaglia per la libcr. Pict il movimento prolclar:o ~i là borghese. Perchè questa ln:onfas- allarga, p:ù l'organizzazione sinclasc, era slalo neccs.-ario pa!"sarc sul dale e politica ·diventa mo\';mcnlo cadavere •delle libertà che il proic- collc-lti\'O. più diYenla probabile che larialo s'era conquistate entro lo l'allcggiarncnlo del s;ngolo organ-i7Slalo libc-ralc, bisognò quindi di- nlr, -,1 al1011lani da quello che closlruggerc ,lo Staio liberale stesso ,·rcbbc cs~erc ... Vaticano e fascismo che per la sua ;,lrultura giurid;ca ne Prr f!li organizzatori come per gli perrncllc,·a la rieonquista. 01caniznli il mezzo l'adesione E la bo1 ghe·.'u italiana uccide\'a ad una organizza~~ione - 1ninaccia la sua prima creatura. lo Slalo li- cli ch·t>nlare fine a sè stesso. il nubende. dando alla luce il !''lIO secon- mero. la forma minaccian cli uccklcdoficn:to. lo Staio fa'-Cisfa. re lo spirito, anzi di rnffocarne lo Gio\'a11ni .\rncndola ,·idc così il s\'iluppo. L'e:~erc·zio della prolelacrollo {!elle ,-,11ceoncrzioni fìlosofi- ria che e e~ dall'organizzazione di ç,hc e· rolilichc. Cominciò allora il eia~ e come ~.: esce da un ospedale lormento della sua anima e· del suo perchè non se ne ha più bisogno 1x·11~·icro che do, c,·a approdare al- non è anl'ora il pili terribile, il più la re,·isionc elci suoi schemi politici rn·narcioso, p~gto assai per il rnoc fìloéofìci. Le cla\'c a!-1.oas,inc elci \'imento operaio. fascisti c(j i\Tontecalin.i interruppero Sono C[llei p1 olclari che ayenclo la quel'.to procc~so incamminalo al i te: a mcnlalilà, permangono nella raggiunpimenlo cli questa ycrilà: che rrL'anizzazione credendo e facendo l'anlifasci:,,mo non polcl'a più essere crèderc ad altri di comprenderne ormai che anlicapilaJi~mo ·e che r irnporlanza, di c~scrnc m'liti fcqurncli la ballaglia antifascista non cicli. co~cicnli. polc,a e. ere condolla che da una Gli è che negli ull(rni decenni il -clasoc e da una dottrina che del ca- reclulamcalo v·oletario ba pcrdupitalismo fossero l'antitesi nelle ccl lo il suo carnllcrc originario cli con inconciliabili: il proletariato ccl il quisla rlelle coscienze e lanli dir:- socialismo.. çenli - accc-~ati da successi parz·aTn questo secondo anni\'crsario li o personali - acce-cali dal nume· ciel sacrificio eroico. i rncialisti, i ro elci membri clcllc organizzazioni la\'oralori italiani si inchinano sulla da css: dirette, sono indotti essi :lC5lon,]):.:. <li questo 1iltirno e fo1·Lecom. "i nell'errore gravissimo cli consi. ball<'nle di un ideale che non ha più clerare la quantità degli organizzati seg;uaci: l'ideale del libei-alismo bor- per l'llnico scopo della propaganda ghesc. ch'es~i S\'Ol!lono [ra le masse. 1.:- clas ica fìaccola della demo- La cta~·,c:i partiti e gli organi bor crazia e della libertà passa nelle ma- ghesi dimostrano ifll·ece assai più ni della cla,fe dcll"aHenire. del pro- persp'cacia - non si la~.ciano nè lelariato. ad illuminare i trionfi e le abbagliare nè spa\'enlare dal nume. gesta ·d1 i una nuoYa epoca, di una ro degli organ.izzati nel campo a,·_ Fra tulle- le mani[cslaz.ioni di obbrobriosa pl'Oslituzionc al fascismo - c·oè ai , Yincilori • dell'ora - certo quella del Vaticano - di colorn che , oeliono essere considerali per i rap,p•r~,cnlanli unid ed in· fallib'li della rcl=g:onc, della di- ,·-.nilà - è la più i~'rame. E infame in !>è, è infame per la scuc!ora lczza colla q ualc si palesa. Che il c:i.niiakmo Lasala sullo frutlamcnlo · della slral:'rande magr:rio- ..... V rama rlc-gli ~ssc-ri umani e che erige il ~uo potere sulla distruzione cki p· ù alti Yalori umani, che la monarchin. 111:nirno della sollomissio. ne dei popoli ad un c~·sere - nè r._ Ictio, nè ,·olulo, nè approYalo da eh.i lo deve subire e manloocrc che insomma lulte le correnti re-a. zionarie, luW gli strali parassil~ri. lui.ti i rifìuti della ch·illà pos~o1no e debbono mantenere e sostenere il fascismo - è di lalc cYidenza sociale che non è il caso nè di parlarne nè cl i mera vigliar~·ene, nè di esserne ,canclalizzati. i rapr,orti cli , buona v1c111anza , coi dominatori dell'ora. Tutt'al più può lrallars: di uno degli alti detl' ignobil~ compra-Ycndita • che mise i rap,prescnlanli del potere cl,iyino • cui più esecrabili usurpatori del potere- sociale. ..\.~GELICA B.\L-\B.\NOFF. -------: 000 :------- Disonoriamo l guerra ! T giornali fascisti sono indignali [J('rchè in occasione della morie clel gc.,nerale Armando Diaz, duca della \littorio, la slcunpa dei paesi ex_cr/_ leoli in guerra obbia dedicalo poche righe al ricordo àel morto. o 11011 ne abbiano parlaio aflall'o. Tullo ciò appare naluralmente e_ norme olla mentalità nazionalista dei fascisti. che gridano: « E' staia l' liolia, guidata da Dfaz, che ha f aL lo vinc:CJ'(a' ll'lnlcsa la guerra mon_ dia/e • ! A Londra invece. si pensa che la querra è staia vinta dagU inglesi col generole llaig: a Parigi dai fran.oesi con Foch o Petain, secondo le sim_ palie personali, a Belgrado dai serbi. a Bukaresl dai rumeni, ecc... ecc.. Questo -nazionalismo cretino rhe _i11. Tlalia ha pre~o le forme paross1."l1che del f asc1m10 - a dieci C.Pni dalla fine del massacro e dopo i bei risu /tot i che i vinci/ori ed i vin~ li ne. hanno ricavato. e che an.~he i ciechi devono ormai vedere. fa pena e paura. Per reagire contro questa perico_ iosa r/('9e11era::ione - alimentala aia lo.<:rhi intere. si capitalistici - oc_ corre clitonorare la guerra, de(inen_ dola senzu parole grosse, per quella che è. Alla sua mentalità cli fìlos'ofo idealista sfuggì il \'ero rnllo elci [a cisimo nascosto dietro la maschera pagliaccesca e sghignazzante di l\1u<;- solini. De Bono, Farinacci, Bianchi. coc. 11 \'Ollo cioè della borghesia capitalistica italiana, indu ·triale ed agraria. anelante alla propria ,cJlilla.. Lura inesorabile sul prolclarialo incamminalo decisamente alla ùonquisla ciel potere-. nuol'a ci,·illà. ___ ,·nfario - temono lo spirito riuo/LL ----=========================--- :.1onnrio degli organizzati e solo e, rn. .-\~GELICA BAI AB.\NOFF. Ma i , ~·crvi di Dio• che aMrn1·erso i secoli non hanno fallo altro che prcrlicarc rassegnazione eil umiltà, che questi diano co~i sfacciato, così pro,·ocalorio ap,poggfo al regime che si proc!ama superiore a tutti e lutto, che erio') a sislerna Yiolenza P. prepotenza."' ,;-,he quella C.h:esa che ha inflillo le più crudeli torture a chiunque allra\'erso i secoli della Hla domina7,:one abbia o- :°;ato emettere uin dubbio sulla sua infallibilità, ed osalo un lingttate"in non a})bastanza 01.Fcquiente - che i rap_presenlanli ,ti questa .:tess:i chiesa si dichiarino solidali con chi a suo cospetto ha ieri usalo lingli~ggi_o da_ trivio ? che o~gi p~rs~.- gu•la 1 suoi s.eguac1 e funzionari p1u ,~incc-1i - appi!.lnlo perchè p.iù u111iJi - che i::iò sia po~sibile, è uno dei f<'1,omeni pit1 cinici. più rniuttanli che- si siano giommai Yisli ! Tuili 1 popoli europei. lanciati nel mc.ssacro. si mostrarono ugualmen_ le sanguinari. feroci, pa::::-iT.utti fu_ r•cmoeccellenti macellai dei loro si_ mili; i lecleschi come gli inglesi, i francesi come gli italiani, i turchi come i russi. Non ci furono clei popoli più \'alorosi e clei soldati più c-roici. Tuili furono Yalorofamenle ecl eroica111enle barbari. Giorn11ni .\memlola sognò ras- .mrcla impre~a cli condui-re la borghcs:a a!la ballaglia per la libci-l;ì. La borghesia italiana. soprallutlo quella industriale Jcl ~ord, fu realmente liberale, democratica e quaL che \'Olla repubblicaneggiò persino agli inizi della cosliluzione dello slalo unitaria italiano. Fu proprio in nome dei principi di libertà politica ccl economica che la borghesia na- ~cenle riuscì, allraYcrso le guerre di indipendenza nazionale, a coc.Liluirs.: in classe dirigente del nuovo Stato. Contro i residui di feudalismo, inccppan.li lo s,·iluppo in.<luslrialc del paef·e. e contro k resistenze agrarie del Sud, furono ancora i principì di libertà che la borghesia italiana fece propri nel primo lrcnlcnnio di Yila naz:onale. Lo slalo liberale dcmocl alico fu, in falli, la espressione p.olit:ca Jello s,·iluwo d'ella borghc- <;ia capilalislica in Italia. :\fa conlemporaneamcnle nasceya ,;.ullc ro\'inc dell"arlig'anato e della c;cr\'ilù feudale -- csislcnle ancora in fallo se non in dirillo - un proleta1<ato ilaliano con le tendenze e le aspirazioni riYoluz(ona1-\c proprie elci proletariati di lullo il mondo. La lotta di cla~se conobbe i suoi primi episodi in Italia. le sue pause, le sue 1-:prese. e prima \'illima fu la democra7ia, abbandonala dalla borghesia come una ideol_ogia che più non risponde\'a allo syJluppo ed _al~a conserYazione del proprio domm10 economico e politico. La borghesia italiana, seppure nata, \'i,sula e falla grande, cnlrn la bambagia dei protezionismi ,doganali e dei bassi salari, sognò anch'e:,sa 1~ an-e'nlure di conquista dei mercal! coloniali cd i facili e subili guadagni che ne cleriYano. Nacque così il nazionalismo italiano ben presto assimilalo come propria dottrina politica da una borghesia ormai fatla adulta e pungolala dalla diuturna e incalzante lotta di classe comballula dal proklarialo. La borr1hesia italiana cessò di e'>- sere dem1crnlica ·e divenne reazionaria e nazionalista. La democrazia ~-ifuoiò tra le braccia scarne ed 1 teca Immenso Dnranlc un mio giro cli propaganda iii un pae~e di lingua tedesca, mi son I roYala in 11na local\là importante dove la quasi lotali~'i dei p1·olclari è organinala nei sindacali e nel partilo sociaLdemocratico .. \cl una gioni;1e prolel:1ria, seduta al nostro la,·olo ~rnza partecipare alla rom·crsazionc generale ri\·olsi una .lomanda stereotipata - lanlo per trascinarla ad entrare in conversaz:one con noi: Quanti anni a,-elc? Che profrss:one al'ete? Chi rnno i ,·o ·tri genjlori? Siete oragnizzala ?•. E l'interrogala tranquilla, tranquilla, mi rispomle: Ilo dieeioll'anni. Sono ~arta. T miei genilol'Ì sono operai socialdemocratici . .Non sono ;>iù organizzala. pcrchè non ne ho più bisogno . , ?\on a,·clc più bisogno cli essere organizzala'? Come sarebbe•? E la ragazza Mllo ,..,lesso tono di lranqu;lla indiflerenza, specifìca: « Facc\"o parie a11chc del partilo politico, ma il ~·.:irlo presso il quale la\'oro m'ha dello che non a\'cvo bisogno, che ci saremmo intesi co~i alla buona, eh~ lni avrebbe piacere eh.' io non foss-: organinala . • E voi gli a,·clc chiesto di u cire dalla chiesa, di rinun.ziarc alle sue convinzioni•? La ragazza mi lanciò uno sguardo slupcfatlo, ripetendo in. gu_isa di risposta: Ma io non ho più bisogno di pagare le quote al partilo quando ne a\'essi b'sogno - tornr.- rci ad isc,;n:-rmi. Ora lavoro in una p:ccola sa1·Loria, il pad'ronc mi lralla bene. e mi dice sempre cli' io 11011 ho bisogno di essere organizzala•· Il surriferito ragionam.enlo non può mcral'igliarc coloro che ,ono pratici del mo,·imcnlo operaio, coloro che conoscono la mcnlalilà dei laYoralori e clcllc la\'Oralrici inco~cicnti .. \nzi è un ritornello che tanto meno sorprende quanto più ci s'è dedicalo alla propaganda fra le masse. che è questo lo ~lalo d'animo eh.:- ieri ancora prc-cflomina\'a in yaslissimi strali della classe overaia ed è e~sd che coslitui~i(:e il baluanlo dei pril'ilegi borghesi. Però considerale eia più l'!cino, lenulo conto delle condizioni di luogo e di tempo i11cui ess? t"en~e fallo il raaionamcnlo stup1<lo cli quella' tale i'='agazza, si palesa quale sin- 1no anco pericolo Imperialismo !!! tomo di eccessiva gravità ... Che non Neill'a!rlicolo di fondo della Stampa è più una operaia di generazioni di sabato, 7 aiprile, è possibile leggere 1;assale che dimostra una incom- quanto segue: prensione sì I ola le, i:;i spa 1·ente1·ole « Premettiamo che la gallina italiana cte: problemi più urgenti, più Yilali ha tenuto nel mondo sempre un primissirer la classe la,·oratricc, non s,i mo posto come produttrice di uova, ed traila più di elementi vergini pro- è essenzialmente all'accrescimento rii tadotli e prolagonisli de,'. primi albori le facoltà che dobbiamo spinger~ le nodel capiinlismo, sebbene trallasi di sire razv1, le quali, portate fuori, !Jatte:- elcmenti crf!sciuli cd cd'ucali in un zate con nomi d"alfre lingue, migliorate, momcnlo intensissimo cli lolla di tornano spesso a noi come prodotti esod?ssc:. fici ». Ha 18 anni la ragazza, ma 1 18 Premettiamo che quanto sopra è stato anni li ha ora. nel 1928; è fìgl1a di scritto 'da Giovanni Raineri, giù ministro gc:nitori organiz,uiti eia diecine cl-i an- italiano dell'Agricoltw·a ai tempi dei ni. eia genitori che hanno ll)Llato per governi imbelli. conquistare i pili elementari dirilli Un compelen~e in problemi agnc:Jli riec onom:ci e pclitici al capitalismo, dotlo, per poter dire qualche cosa, a è r1cnlc rhc ha ronosciulo le Iolle trattare del modo di far fare più uova pro'tclaric clcll·anlegucrra, ha cono- alle galline. Un quotidiano come- La iC'iuto la aucrra. Ja ri,·oluzione, gli Stampa Tidolta, per stampare qualche gli ~cioperY, le ,errale. gente che _ cosa, a trattare il grave problema della cs:cnd·o organizzala nei ~indacali ·e pollicoltura -negli articoli di fondo L"ex nel partilo da decenni_ comprende minislrOIe l'ex quotidiano 1.erio, costreiil pci·::--hè della grande miseria il li, p~r essere tollerati, ad occuparsi solI · ' Il f ll l · cr'enle tanto di questi innocenti problemi e ad pere ,e uc o ~ ru amen o, e ,.., 1 I Sousare anche per questo un frasario impeche l·egqe p;orna i IT!"0elai-i non - fì l rialislico-gallinaceo. lo, ma fa sacri 1ci per polcr a man- •rutto c le nere C' cl i[fondere... iò fotografa il regime. Pov-era Italia! Povero il noslro bel E la loro figlia ha cl.a piccola P0 - 1 I che st~·:toe· r'Ldollo nelle rra111 luto usufruire di lulli i benefìci che paese. n ~ I I I . I . . cl ,.· fi·til_ del pazzoide di Predappio. a o la r11·0 uz1onaria · eg1,· s 'ali ha saputo strappare allo slato Che 1. 1 di" y1 ·tt,J- magnani,mo rampollo b~:·rhesc. la 1?ro_ ~g{;a ~? P~i'~~~ rino degli Spiombi fosse un bel giova- '1 rnren:> noz•oni e e a ,·i a. nollo, di slanciato portamento•, bruno di lolla, dalìe mollcpl ici istituzioni pelle e colle gambe: come la cicogna h C!'C'ale per e dalla gio,·cnlù operaia sarpevano ormai tulli, ma che fosse un sì C ,ocialirla. prodigioso e capace cacciatore credo che I la polulo legfcrc i g:ornali gio- nessuno ancora lo sapesse, forse nemv:rnili. ha potuto fre(Juenlarc assem- meno lui. Ma eccolo là nelle nere foreblcc e feste, IÙ1 pt<rtecipato a cor- sle del Giuba contornialo ,da innumerc• tci. ha [csleggialo il Primo Maggio... voli lacchè, alla caccia degli elefanti, Ei:~pure essa parla in un modo lui che gli elefanti li aveva sempre vitanlo relrog1 aùo. sen"ilc. in un am- sli, come li avevo visti io, nei serrabiente cd in un momento salui·o di gli. tE la cronaca e.i dice che dopo 1m organ.izzazioni di classe e questo breve appostamento e precisamente alle suo alleggiamcnlo rapp1·cscnla una ore 1 e 32 minuti e 41 secondi, un co,lpo m·naccia lanlu p;!."1 graYe per l'a,·- secco parte dal suo fucile- ed uno dei ,·cnirc elci mo1·irnenlo operaio, che più bei esemplari della razza cade d1 esso è, dTclliYamenlc, un cammino colpo al suolo. Segue poi subito un altro a ritroso. colpo ed uno dei più grossi pachidermi Kon è pili ii proletario non anco- cade al suolo fulminato dal preciso tiro ra giunto allét co:i.cienza •d!i clas<;e, dell'augusto tiratore. E poi ancora altri non ancora S'\'cglialosi dalla letargia colpi e sempre nuove vittime, E pensocialc, non ancora emancipatosi sare cne vi sono innumerevoli cacciadalla rhicsa e dal scn-ilismo che an- lori vecchi del mes<tiere che consumar.o cora h:\ gli occhi chiusi e che ha tante C'arlucce senza potere colpire un bi~ogno cli :-timoli, dj propaganda, passerotto. Ma lui è il figlio di augusta rii istituzioni adeguale per entrare schiatta, perciò gli animali prendono g1,. ne-Ila milizia ~ocialisla, sebbene lral- sto a farsi uccidere dal suoi colpi. E perchè il Yalicano, la Chie·ia di !'o:alc prost;luz::one s'è climostrala capace ~rebbc ingenuo chi c,redesse 'l Valicano czipau o disposto a pro- ,·orarc 1111 urlo èCrio, sostanziale fra es~o ed il go\'erno fascista, che il Valicano. cioè possa raccogliei·e il guanto cli sfida dell'a\'venlu1·iero sacrilego. Questi toglie alla chiei5a la sua funzione specifica cioè il diritto e la po:sibililà ·c1, influenzare lo s,-ilupipo spirituale delle giovani ganerazioni. La nefasta influenza esercitala dalla chiesa. nonchè dalla educazione religiosa, in genere, S'on.o state combattute in tulle le epoche dalle [c.1·ze \"iYc dell'umanità. Ma quesle lcl I e - clic son fra le più gloriose e le più urgenti - si. sono sempre comballule con mezzi sp:riluali, per agire come l'ha fallo colla sua tùlima dichiarazione il miserabile rinnegalo che oggi -- aiutalo e benedello dalla chiesa - impera s,uJI' L lalia, bisogna essere prop1·io un cinico an·cnluric1 o reso spavaldo dalla complicità cli lutti gli strati anliproletari della Società. Difalli, dice costui, nella s.ua • relazione•. al Consiglio dei Minislri r,cr farlo sentire ben. bene dal... Papa, in merito alla fascislizzazione dr'.Jla gio,·enlù e la soppressione deL le isliluzioni di cultura cattolica, escludendo anche ogni possibilità di d:~.cussione. ... Si li-alla di un momento imporlanlis!,i1no cli quel sistema di educazione e preparaz•onc lolalilaria e inlcgi·ale dell'uomo italiano ch·e la Ri•;oluzione fascista considera come uno dei compili fondamen~ali e pregiucl:ziali dello Stalo, anzi il fondamentale. Qualora Io Slalo no1n, lo a~·~olrn o accetti comunque di discuterne. es o mette in giuoco puramcnlç e semplicerncnle il 5uo diriL lo di e islcrc. « Data l"ampiezza del lllO\'.imenlo ùci Balilla e A,·anguardis.ti, dato il suo carallcre di funzione dello Slalo. le eccezioni per altre formazioni giornnili, già dellalc da motivi meramente contingenti, perdono Ogni giorno di più la loro ragion.e di essere, onde bi appal'esa la nccc!>silà di riformare la legge secondo Io stile integrale e intransigenlc del Fascismo •· Tutto questo non è motivo suffìcicnle per il Vaticano per rompere Vin."<'qurlla coalizione che polè dar eia mangiare piit a lungo ai suoi u0mi11i. La Russia. s(ìnita e isolata. crollò per prima. (;[i Imperi Centrali. esaurite le uli•me risorse, clopo aver manqialo pane cli segalura e di creta. ceclettero in seguilo. L' intesa. che aveua lrouale ciel/e risorse in America. fe_ ce lr! (ìgurn della vittoriosa. Vittoria militare non vi fu su nes_ sun f ronlc. Tutti i generali delle fJOl'ieporli fi mostrarono e/elle nul_ tilà per[et/e. Vittorio Veneto è il nome cli ww bo.llaglia cltc non fu mai combattu~ la. perchè l'avversario, salvo quaL che reparto.' era già stato dissolto c/Jallafame. Cosi Caporetto, un an_ no prima, era staia l'avanzala di /ruppe un po' meglio nutrile contro de/IP lru ppe chr> non si reqgevanò più in piedi per mancanza cli nutrimento e cli turni di riposo. La r,uerra lirira e gloriosa è tutta f utla cli questi orrori· e di quesle mcnzoqne. Mentre i vari nazionalismi - fasc'smo in te la - si cli,"'J>utanloe glorie dello vittoria. il compilo dei ~ocialisti è cli disonorare la gurrra. --~·----: 000 :------- Pie110coq,enso GinPura. o ?prile. ,Sabato, 7 corr ., lutti i quotidiani di Ginevra davano la seguente notizia: « Il prefetto di Lecce nelle Puglie, ha deferito al tribunale speciale per la difesa dello Stato il duca A. Caracciolo di Roma, residPnte a Napoli. Il duca, .::he si trovava a Lecce, aveva pronunciato in differenti ritrovi parole insult.-:mfi all'indirizzo del presidente del Consiglio e si era dedicato ad una attivissima campagr.a antifascista». -------: OC>() :------- COMPAGNI! IL DOVERE Dl OGNl SOCIALL STA ITALIANO IN !SVIZZERA, E' QUELLO DI LECGERE E FAR LEGGERE IL SUO GIORNALE: T.'.\VVENIHE DEL L.\VOR,\TORE

-------- ----- La tragedia nei monarcahnìctifascisti Noi vogliamo essere obbiettivi. Dic:amo subito che nessun i.enlimenlo passionale ci scaglia centro la persona :it::! -e crllalia. Quando la storia potrà parbre del suo 1egno e -della parte che egli ha a vulo negli ultimi avvenimenti :lei n'>slro paese, forse troverà per lui, personalmc•1le, delle allenuanli. Non deve esseN sen za tristezza che egli firma tutti ou<?i decreti, tulle quelle leggi che un vo-1gare parvenu gli melle <lavanU con l'aria dura del comandante. E fcrrse e~E pi:ssa in rassegna le forze di cui anc,,ra dispone per esaminare se possa e com~ possa dislarsi di questo pad1one cl,e gì1 si è caccialo in ca$a e che lascia a lui un posto così meschino e tante um;!iuioni. Per il re, in quanto uomo, non ross:amo avere c.he un senso di pietà. E I.i p:~. là dispone al perdono. Ma nulla di tutto questo cance:la i f.1.tti I falli re.stano lò. in tutta la loro p.:>r• tata. Il re - sia pure con tristezza, siJ. pure per fermare lungo la strada un 'n• comodo parente spinto da una moglie ambiziosa per tradizione a sognare un trono • firma ogni giorno documenti che non quad1ano nella formula del suo potere la quale assl'gna alla « volontà dd popolo» un posto ragguardevole accanto alla « grazia di Dio». Noi non c·en!riamo niente con la « grazia di Dio ,, ; se :a veda il re con questo spicchio della formula sintetizzante l'origine e la natura del suo potere, e domandi pure - sz crede - al buon Dio che per primo gli avrebbe dato i! trono quale capriccio lo ha preso di rende1glielo poi wst ·n-::omodo. Ma quanto alla « volontà del popolo» si ,può chied·2T1~al re se ne sa q.ialche cosa. La teoria e la pratica lascista se non ha troppi riguardi per la « grazia di Dio• non ne ha punti per la " volo-itì. del popolo». Su l'uno e su J'allro termine il fascismo ha posto i « dinlli <le\la rivoluzione» e alla guardia di qu,?i diritti ha m~so centinaia di migliaia ~i moschetti irnpugnati da giovani fanalizzaE, cocain;zzati dagli incitamenti del duce, inter.essati al mantenimento di 110 regime che dà ad essi un'arma, un po~ere illimitalo e un comodissimo pane ll re non vedrò di buon occhio lutto quedo e si ca.pìsoe. I suoi generali - alcuni almeno - sclgnera.nno una risco~sa. Ma il duce - ben armato e cprivo di ogni scrupolo - veglia e mozza le un~hi~ a1 p:ù imprudenti Ira di essi. Basta c.he si sappia qual15 umiliante posizione è riservetta a Ba.doglio, ufficialmente capo dello Sta-- to Maggiore, di fatto funzionario c:mfinato senza alcun potere efficace in poche modeste stanze del Viminate. Restava - nella forma solamente; ma la forma ha .pure la sua impcrlanza -- la Camera dei deputati. Il duce, conquistata Roma non ne foce un bivacco. Fosse piano 1 comb:nato o fosse !:l.tlica di uomo che non ha un ,programma a lunga sc.adenza e adotta. una politica al !!iorno. egli la tenne in piedi s.forzandos; di .~a~- vare la forma pur facendo servir~ l !Sh· tuto ai suoi fini di ditlatont per puro amore della dittatura. Ma poichè - malgrado le elabora.zioni ~poste :,er le~.~i che duravano una stagione - anche :a forma gli dava fastidio, la, forma pure fu sacrificala. La Camera dei deputati, O'· gano d-1'lla volontà del popolo ricono• çciuto dalla carta costituzioMle, non è più. Il governo ne ha preparata la fo1c· i deputati fasdsti hanno subilo approvalo il progetto governativo. Pralic1 int!lile poichè, se i deputali non hanno la hcoltà di sopprimere la Camera, tanto v.1leva che il governo provvedesse alla sop pressione per semplice decreto ... ,lei :luce. Ad ogni modo, la Camera si vrn1:uncòò. Solo Giolitti - il quale ht, comunque, un ascoltalo consigliere d~lla Corona - si alzò e disse poche m1 sentite parole che dovettero risuonare ,;inistrameote in certi ambienti. Egli p1rlava no:1 tanto al duce che aveva diritto di essere sordo, quanto ad un assente che sorJo non poteva essere: il re. « Maeslil - e~li ha dello in sostanZJ. - firmerete v":li un.i legJ:!e che annulla la parte più soslanz:ale dello Statuto?,. Verrà la volta dd Senato. Si dice che il Senato nou laf-.cierà passare senza discu~sione il vrol!etto del governo. Si dice che uomini come Al• berlini, Sforza, Ruffini. Abb~le <> pochi altri siano disoc,sti a denunciar(> al pae· se la soppressione dei diritti che al p~ese lo !Statuto riconosce. Anch'essi pare vol,!liano chiedrc: « Maestà, firmerete voi una le{!~e r heannulla la parte pi11 sostanziai~ -:!elio Statuto?,,. ~icuro che firmerò 1 Firmerì,. non sappiamo 1:-ene co:1 oua• \i inli>nd'mE'Tlt;, se col p'lro cakoln <li !lalvare il tl"ooo. o p~ rimetlern ad 1.11 Aomari senza dala fissa un coloo ,i: spalla. 0 a~ryetl<trd<' rho altr: si incuichi di s!SorrbrMe il terreno di ouesto f-1-:cic;n;o cl;e con la violenza s'è reso r,ad1 ont.? -:li tutlo e di lutti. Ma .firmerà. E sarà la fine -lefin:1iva dello Statuto. la fine del ,patto cond11so fra re e popolo. Ci sarà un trono, p1ù o meno stabile: ,'i noi esso non im1·r1 t<>rP. più nulla. oerchè la firma di chi vi ~=~ de sopra ha tolto di mezzo il diri!t0 del popolo di man=festare la sua volontà e di ee!'dtar~ i suoi polerL Al popolo il giudizio. Ma quei monarchici i qu:ili da anni a_tlendono dal re una parola, un allo ,n d:fesa delle -prerogative e dei doveri <lclla monarchia, in difesa se non alllo della dignità di un 1e a cui il duce riserba un posto infe1 iore al suo e a quello c!ei suoi Balbo, quei monarchici - dom:ind;amo - manlenanno la loro fedi! nc:llo. mcna1·chia sabauda? Noi non St:!!•ienamo ad es!.: la I isposta. Sono assi ~l~e devono vedere quale via p1en<lere ora che la monarchia rnbauda ha ma:icato al suo dovere fondamentale, che è q:.idlo di stai e a guardia della. cc,slituzione. NJ1 aspettiamo, per giudicarli. Aspettiamo, dichiarando che la moe:ione de; sentimenti non ci tocca. dJ povero re, coi,lretlo a subìre, ect. ecc. La ::ua volonti1 di risco.rsa ... Aspettale ii momento... . No, no, no: è roba che ha tallo il suo tempo. Si dice che n,!l 1914 - quando da parte delJ'imperalJre tedesco gli venivano consigli da star attento alla sua corona - il 1e abbia risp >- sto: « Una coi cna si perde, non <;i giuoca ». Ben detto! Ma ora egli la giu,)ca. Da una parte c'è lui che bada a salvarla, dall'altra c'è ressa di giuocalori. C'è il fascismo con Mussolini che nor! per nulla forse sia 10vistando negli "rch:v1 per lrov·a1e qualche vecchia carlacc:a che lo faccia crodwe discendente di nobile famiglia più vecchia di Casa Savoia. Re contro re. E · il popolo, allr;,verso ad umiliazioni e a sofferenze atrl)c,, impara a iidar luslio a quella par'c della formula ora messa in disparte, ma non decaduta perchè non può decadere, che suona così: « Volonti1 di popolo"· E. I.O. " Tenar duro !" Pubblichiamo la seguente lettera di un ex combalfenle italiano, profugo politico, op.parsa su/fObservaleur, hollP,t/,ino del Comitato 1t<t1:anodi Bruxelles. Essa è tuffo un mno di fede m!lia vittoria dell"anfifc.scismo, da parie di chi m~nuam-ir.te credetle alla guerra per la democrazia e per la libertà che dO'IJevagenerare m ]l.a/ia questo mos'iro polit-ico e moraie: il fasoismo. Cani arr(1 ci' Vi oo:i,!lCliaite... d:oeci a.nni o~ S()(10? J..'a.ssaiH,o ~ed.esco im P.::coardia aveva messo fuori ce<mha!blomento due aa11Dale in,~-esi. La grossa Ber/ha bombaf"da,va o- ~ni gfonno Pwci·gi. I 11:ed'.esohi J>'I"~araV)a.111,10'-o.fJ-eMl1Vd~a l Chemin des Dames. men!bre gli aiusLn:a;ci si tpr0paira vano a soa.Qaiarcr òa.HieIIlotsLreultime linee d,i d:- fesa,, Ci si pa,riaiva. d~1 Americani: ma m$wno lii ia,veva. ,visti ancora in Ita.1ia. Il nost.r,l nMVensari, tfiari d.e!lde vibtoriie rooensti, eI'1alDO ,pÌÙ poteuiili che mao. iNoi non aJV0$Vamodhe la focza della :lispez,a,:D:-0nen: oi. non pensaiva.mo ohe ,a difen,dere le noobre c:W.à, le nostre oampa.goe, -i, n06Lri fopol~i fino al1l'ti1bima g ooc.:ta. :li saaigue. Eraiviaano aJlilla v,ljgi,li.adella <vittoria e n::,n lo saipevattno! iDallllia!Marina in poi, g'li imij>eri ceoilra1: aiveWl.no respi.nto LubLi gli altacchi. AveMano solia.co:iaLo ila. RUS6ia, la Rumenia, la. Serbi-a. Asvevarno vin,t,o noi a, ea.. porebt,o. !Ma ogni vil:toicira, li ind~oliiva. Per vincere fa guerira, occo.nretva. loro vince. re 19ef111jpreU. n i111suocesiso,una d:'sfalLa sola, balSbalvaaio ~ annientare tut,le le tloro v'blorie, 'Per S1Ve1airela debola-iza inwma dei. k,ro esel"o:•t.i,per farr scc!Pp~aro i,I mailccmilenLo ìJ>OlpOlaire,fino ,al\lo,ra soHooaito :laT IPreis'.i:gic delle -v'J!.torie m:- ~ari. !Due ba titaigL:e,difen5iove, iii PJ.a,ve e b. Marna, basla.rctno ,per a~e ~ anil'aocilo. Vi ,r~condate di ~-a.ci •a'Iln: Of"sono ? . . Questo ricc,dc lrlOill. vi .sugg-ani,sce un ,pa.raigo,ne? Non rvi othlre un ,po,1.ente argrimenlo pe.r ~perar,e ? Oomrro tr~centoonifa .mosohet.'.i fa:sO!ISt.i, vo;J non aivele r,j1~i da opponre che una i.dea, ohe u,na, JParci!la, che una divisa: Li'berLà. iCont,ro la fo,rza lrio.nfa,nl,e, contro la spa~losa orgainr,zz.atz.,:,ome d i :lo.minart,ors, conLro le leggi inique ,ohe vl dpprimono, voi non 'PO!léf.ie oworre ohz i1l voolro d1~i1to inerme, imp:>len,Le, deriso. Ma Ila vera forZia è ,im vct'.! La forza de11a lr.lrainn'J. è un',:1Uusicme, 1l'a fC<rlla del\ dir',tL'o è una rea,llà. La l'irannia ,deve vincere semprz p~.r mantenersi; '!.e basta i,l mini,mo ·,ns.u-::cessoiJ)erc-hè preo'1p:Li. I I r:ootdo :iena ,)!uer.n .::le,v.,ri•d:irvi la r d,u:'•1. elll'J1i;r:lle 1918 ne.;,'Suno or~dcva di es~el"'.!aHa 'V,:g~l,1daeiLla v1L'.ioria!M1 ni, 11\·a1pn:h 1918, Jll' ',ndo,manj del,~:i dii;,b,Lba '•q~leisz J: Cambni, nessun i,t,al'ano ~ri:iò: « Ve1d0le, ecco le oonseguanze de~i errl".ni degli uom ·,ru ,polaiLici e dei ~gne,ral: dtllla vecch.:a lir1,ghil,Lerra.A,nche gl: ~,n1g>bsiharnno i,l a1 oro Ca,porebto; lo meritano». Gli ex-comba,Lten,Li it.ailia.ni, i,n,~ndono nt<;giun lord ~nglese ohe gr.:.da: - « Tullo va bene IIa.ggiù; un ucano basLa per un popolo. No.n c'è che un popolo d,i seiivi hiff ù: è lf usl o eh e obbe1disca a,d l'n 1padr:::me,. L'.>rd Rcttherimerg non ri•ccr.da la lotta sr~•,te,r.u,k1da,gili ',t31b,n,i, come da.gli i,n- ~k:si, ,pr jll .:v:c.nfo defila democraz.ia e ~e'b l'b-rlà? La sol'<lair· età che Ìegaiva dieci anni or ~ci,:) g 1· ·,n-<11esai~l,', i1t.afli1nicontro il'a,v- ~e11s-arir.c::~ur:e, "dovrebbe o.ggi legare 1anco I.'.\ \'V&"llRE DEL LAVORATORE --- - --- ------ ~li ~pi,11Jli l,bzr: ,d' Inghilterra e d',Il,ali-a contro LuLle le liirainn:e. Oli ùLalJ.iani del 1928, nel siilenzio imposto d,altla d:•~la•tu,ra, •si ba1U>0noancora come nei 1918 ccxntro il d'r1blo del!a forza, :n nCl!lle deUJ,a fc.rz,a de!l d,:.rìlto. Lc'lld RoLhenmere non s'è acc01rLo de1la tra,geid'a d;. un, !J)Clpolo di qua,ranla mii"' :>r: :ii ~nd:v~<lui che lo,l<ha.nocon 1e. scila ,a,rma. di cui d,:,s,pcn~cno: h res'sLenlla passiv1. Egl.i non ha inloso che il rumore degli applausi dei par~~gia.ni del d~llailore; ed egli crede l' Ilal a morta per se°'pre. Si in.l!a.nna. Nel 1928 è a,ncora vero ciò eh_ v·ctc>r Hugo sorùveva ,neJI 1854: « L'J. tali1 è n-etlla tomba, ma ha la fiamma nel cuorz! "· 1L rd R-1Lhcmmre ha 1',menlic:l'lc i dover· del varo gentleman di razza. Eg!' non aveva il clidllo di infuriare gli i~a1'i&ni! Spebta a voi, ex comba.btenti, rispondere albi" :.nsutlo d~l lord ~gles2. La r'.lsposta: deve esser~ nobiile come ,I vosLrc sa;cr:Kcio .::I.i cEeci anni or sùllo: ncblile come la soJLerenza di oggi. Ton i;aroh, ma raHi. Un fallo wlo, anzi tener duro. li momento della l'berazion"é? è fors2 ,/c:no Le d:·'.la•lur:z noo conoscono lenti tram on Li; conosco.no sello la fi,ne re.pen L:na. JJ 01,lll\P:d~l:o è v=o~n'13s:moama Rupe Tarpea. Tener duro. Ciò bsLerà per dare la smeir,Lila ,più clamor<:isa. ail nobile lord :11glese ohe giudi:ca gli italiani come :l'.l1 fe!!c.hs ,d.; Eg'~to. tL. G. Tribuna libera L'unica • Via No.o colll!P!'le1.ll<haanol"os~Ollle della fon.e so<i'.a.liste. Al di fuori di qu~sLa non ref(l.'az.iane idell"AvveniN" nelil'aitferunare .vediamo, al1o slato altuale delik cose, ohe ~I 111all",:1es 10 u:lt.imo del1a. nostira D:- che .i;J rpenpeLuaPSi e l'inaddi.I'Si de!lla ~cis.. remone abb''.ia pcisw, ipar ~I ra,gg:.u.n.g:anen- sione. lo delrl'un:là social;is,ta :1tatEana, ddle co-n.. lrn fon,,do ohe cosa. vogl!iono i comp'1lgni 6'z,:,o,n.i :n.aioceblraib~li. deLl'Avvenire? Una oommisli.one ,paa-1leQua,li, d1 ~a7i-a? ti,c;t. deti due ipairt'sti che s'..abitJsca le moli n:J,juto ,detl coùl:aborax'.onmmo - l'ab- dalitò dell1 JUsione e la carta progrnmbiamo v.slo - noo !PUÒ essare d'ostacolo malioa del nuovo JParlito urudbio? aJll't:;,ni,tà.E' un iprob!Jema su,perarto mella Am.ohe preso:indell!do d:11 Ia1ito che un-a silua:D;one i,t.i;!,:,aina;T rev~ l'ha r.i.cono- pa,rt~ - e !orse ,\a, ,m~gi>c,ranza - del S0;1u/..o a Mars~!Jia. e ~u quw!o r:i.conosci- pa.rb·,to non acce',ler'<lbbe un'unità a conme11l,o ha basaito ctl (PrqproJ diisco.rno in di11:o,ne di ,revis:on.:. proigrammaloohe non fa.vore de~l'unità. usci-le d,a un irl'goloarre congresso, resta Quaili aJHoreCOOlld&z,ionla: D:_rezo'one ha l'altro fat,to d~a :-nutil:,tà dal tentatùvo. P~i3lo il@lii aq:,pa,rlenemLi al Pairl:ol.o uiirla- Ve H Lmma.~nabe voi i c~paigru Ballario, IJ>ZT c!l lc-,ro re:m.gresso rneJ pall'Lito? ban~f, Coccia, Sa•lvi da ,una J>a.Ir!.e(facNEJS=a. c:o ,dei nc,mi a ca.so) e Tr-ives, .Meiclr.1glla. iPerohè io ~o dire isu ciò salr'emo truib'.i ni, P,i,e,monle <la•JJ'a,lLra,j,nlcirno ad un tad'a.coordo: l'un;,tà si. ridà j111 seno aù Paor- volo, meHersi d',acoo.rdo sll!l nuove iprotuto Soo:ar.ista l1L211iano, OC\n il re:ing.r~o gramma dell Parliilo? Essi sono i rlltJ)pred,: Lulii codccrc ohe ise ne ani.set-o foori. Su sem,taJDtldi due ilend'ellze ohe si sono ISefflciò 'tl. Cc-01.,v~no dr. M.a<r,siigFaè starlo e- pre sxmLrale nella viita. <lel nc$~ro IJ)aTE)p1icito. Lito, ohe hannc v:ce.11devCJ1lmenteaivuh la lLo s,lesso Boùle,:/Ljno ,cl:e! .P.arb:iloUnita- ma.ggi,c,ra.nz1 n-ei vari ocmgressi e qUÌllldi 1ùo ncrn trova eccasis:we d3tfi.cc-lllà a.Il que- s!i sooo ,~iu<lr!lli'.)Samemt~,a,vv·,cendate ne1sLo senso: « Ci si ,potrebbe anche rasse- Ila .Di!rezi.one d~l nostro pLil:.O, itl ,p:ù de1gncm! ... « ~oe. . le vol'.,te ri~c-ndando alLle neoe$5:Aà d~lla tL'O<Sba,rcc,v1eoro, rreale - 'Wlrno a .n:ipe- s,'·' uaz·one <l.~1mcmenilo. t.erilo - è que!Ino deltllnte.rnazionaùle. Ed è ciò ohe dovrà a,ccaJdare a/llcora :L'Avu:;,n•re oor.JVe:-:,1ana,n;Je.slo non l'ha :,n avive:nir~. sutperaJbol Co;,n<: 1-~deir:do Treves ci ha dello a MarE' v0ro. Ma se r~ slljpuato ... la si!1]òa - e ,pn:m:a dri ,liui ce J'atveva aMerun'i.tà sarrebbe g:à ifalb'..alTutto il rcsLo - mato i,l mair.iJesto un~lat"io - ohe 11 suo programma, caria, tesi, rhif:iovanimmJo, partii\,o <VUOie~on fPa&Sione, c:--11t1enacia, « dnnovcusr o morire», pra,gmaNsmo, vo a,d c,gn: cos,bo, l'unità. lontismo - è ~a5Salte~po 1Pdoem:co, ana• oi abbiamo ri!ipOflC: anche il n~~lro oia di, ohiama,re La reo,s;eveoah-:e cQn no- r: :iriL'1tola v.uole. mli rnuo,v5J, Oi_.ò dhe i.mu;edi..sce l'unità so- ù..a sede de!I',un,:•~ànon ,può essere ohe c.:1a1l,'1S:l,tal!fa,na è l'adesione o moo.o al, ,J nostro pairlrifo -per raigioni di iiraidiziof'I,n1enna111:.cma1sloecialidemetoraiLiba.. E' ;:li ne e ,p3rohè elSSO ra.cco,gloie ~,e ana.gtorii ciò dhe iii tPia,r,l~~odeiv:e dl'ISCulere, è qul a1d(••',on,:nel ca11r.1p:p;roletar'o ila.~iamo. ohe ,deve malurarsi ne,~l!a.disoussi-:>ne f Quando ;vi sa,rel,e :riootral;, &cul~-inzilla prewaa-aiz;ione. mo e ccl g-iluOlco d'1ass'Jco de1ile mai1(4,oNon è cerlO! nei poteri delia Direzione ran~ e dellle m6noranze r:•solvaremo iut- - ed m se!de di ana..of'Jesto - isdllverilo. Le ,]I? '<lt.ve-rigenre:ita'-tiica, ad~ion~ mt.erBasti r:]oor.daire ohe l'aitluaJle s:Luaizioate naz,'.o,r.ail-e,ecc. ~::forrnal:l.'c,n-a~e id10l iPa,r,til•o è sta1ta oonfer- 1E' swi,p!.'ielsta qt.esLa cc,ncea;ic.ne della mafa ,da ben ise~ regdl!ail1i congressi del unllà? Forse. Ma n tm vediaa:no al\,tri s•- P ~,T1tbo' ig\es0 o. D'co o>Ò IP'2T moolrrarre la sterni seri e solleciti per arrivarci. gr.aive a-eS\J)oo,sab:iLi.tàohe oc,m,porler'Zbbe Non è prectsaimenle I" Avv{1'n:re i•l quan"<!l solo a1d u,na Direz,i.one, an.a aid un !e sostiene eh~ l'unità è UR::;E "TE? cOI!lgresso ,all'eìStero, muita1&a. Sta di fa Ho Libero. dhe a tMarrs;g1Lia1 1a qu$Llone non è staila n'cal:lclte abbankiO!llal'..a. E, diò ohe è tPiù ig-ratV-2, wlti coloro ch'e suN'Ava,t(tif lha,n preso :[la. IJ>lllrOlasu1l'ar- ~omenlo ddlil'unl'rlà, s: son ben guar,dali d-a,Jlo 1SJ'<0rairt!.a. Dun.q1:e, OC1nclude l'Avvenire, nella mL J!".:C,redi!'~ll-ei1p01~~1i.l mamiifesto è sla<Lo inu,tfe. Ne, no'll è slalo unu'..i1le.Il marrui.- fie.si.-0 fawflta ,: sooiaili&li ilal'ami a rantrare '1'!€1P1a•rilto ed a:dJcEla lo,ro la '.!)Orla a- ,perta, senz.a esolusilo,na e s=a condizion1. D'ce ,di 1?iù iff ana,n',fes'.o. Esso pairla di l'na unf,' à « basata su una forte disciplina nell"azione e su una vivif,.'cafr,;celibertà di espressionz del pensiero socia- /i,sfa ,,. C'ò si,~"'~fica ohe 'Ilei :Pa-rtLt.osoci.a.li,sla hanno d:nitlo cli cillad'nainw. lu!,le le cor. renli del pensiero soo:,ttis'..a, co11a soda remora di uTJa r:gieda d:Gci,pl:na nella azione. Non l'utopia della uniformità di pens:0rc iiin marleri:,a di LaH:ca e d: melodo enlro La quaile si: logorano e si isleir:ifacor-o i .partiti comun'ist:; nè il s:sle.ma delle iniziative e delle azioni più disc:Jrdi e contrarie, che caratterizza i r,arlili S•Jcialdemocralt,i.c;i. Nel Part:t.o Socilal'sta J<La1'.a'!lc si pensa, s.i d'1SOu,te,s: cr·lic1 cr 1iberamente ;n materia di :aiUica e d' melodoi ma nlll!,l'azio.rt~VJ.ge la più comipleLa e !,eale disc.1pllrna alle d='•s:::,n: d,~11la IT'•aggiorainlia. ,I,!lllpostala J'u;i,:,tà i'll tal mcK!o, il reingresso nel P. S. I. .non cosl•'l-u:JSceun sa· crilficio cd un:i riimrnc:a per n~ssun.o. R1~lr:lllc dunque i CO!Tlipa,gniunlill,r1 J1:1lnc-slro Parlitto - che è il loro. d1ce il man'tfos'o -, vi i:,g'1,;no le 'toro idee, i loro p.rC\posi;ti in contraippc·slo a quelli ohe ora vi 1pre:dQ1IDi1namo: · I parli•Lo è pronto a,d cisc~,1,t.rure1.imaga,ri a da,r loro ra.gi.c,ne se ,ne rimanesse ,:c,rw1nlo. Lo stesso prob1em1 ,dell"ilnLernaz:.onale ,pohrebbe eu;ue uno d,' quasl' argc•m'llflli di d."5cu-sS1lO'l1e~ LrO<Vare aJ1 :.a.I mc1<lo una soluzi-0ne. Quella .!ella rmaggioran-za * * * J.1 masn.i,l~slo d<ella nc,slra Diremo-ne =llldica run·=ca viia iper l'uniif'icaz:one dell,le La fine di unamenzogcnoanvenzionale « Molle ordinazioni ci pel"Vengono, è vero, ma noi dobbiamo assumerle a condizioni talmente svantaggiose da non la. sciarci il minimo ma1gine di profitto. C1 deve bastare la consolazic'De di aver ass1cmalo cosi lavoro e ·pane ai noslri operai! Tale è finora sempre stata la risposta dei nosll i industriali alb domande o bro indirizzale dagli operai durnnle le trallalive e durante certe discus,ir,111 ~ arlamentari e le autorità borghesi han S(·mpre e pronlamenle canl1lo 11 rilornello a questa canzone. Cosi v..nne ad a1le preparala un'c,pin· one pubblica oslile agli interessi della classi operaia. 111lil aria reazionaria e d'!1ic=lmènb respir.i.- b:le. Vi :urcno per mollo tempo perfino degli operai che si lasciarono ;nflucnz11e da un'opinio·ao pubblica similment\! predispo~la e che crc<lcllcro commettere un grave torlo ncin ascoltando le lainenlele degli industriali rinunciando :i. con· quisle realinale dopo la guerra. Secondo tutta questa gente gli impresa~i 11nn sarcb\::ero mai rlali allro che henE:.hltori d.i poveri oper1i malam.nle rm~raziah cl.ai ben<>ficiati. Un poco per volta si aprirono gli occhi pcrlino dei p'ù retrogradi. Le !avole del1.~ p1oduz1onc industriale rcn lucrosa li ovarono ~·:mpre me.net cr:-:i1?nti. Agli occhi di lutti calzarono certe com-.>dilì, e C'erli lussi de/ propr:elari e direlt,m di fabbriche i quali non sarebtero stati ~-ossibili sz1171 i huli proventi dell'industria. Poi venne Pelala una continua ascesa dei valori industriali alla Bors1 e i resoconti degli stab:lim~nti con r;. wltati incor.agi:!ianti. La ve1ilò non polè essere nascosta più a lungo: il peri:xlc, di crisi e di ristagno J"induslria svizzerJ. (quella dei ricami e dei nastri sP.ric1 esclusa) l'aveva Jru;ciJ.la indietro gia <l1 mcl lo tempo. Alcune setl'mane or Denzler, dir.etlore della comolive a Winterlhur sono il si~n:>r labbric.i d1 loe deputai•> al Gran Consiglio zurighese, conlessò che i guadagni realizzati dall'industria sono superiori a q~elli dell;anteguerra, che però queslCI awnenlo non va a spe-,e dei dir ilti degli operai. Ora basta la constazione che le riduzioni dei salari del periodo critico alluale col.. pretesto della concorrenza non sono p:ù sta le r:cuperate, malg1 ado il rragg:o:re profitto. Basla sapere altresi che dappertutto negli i.labi11menti I intensità del la.,,01o è aumentala d: 1'lolto malgrado la retribuzione inkriore. li perfezionamenl,o tecnico che porta lanlt vantag!!; all'impr.mditore aumenta si nschic, della cf.soccupazione per l'opernio. E' dunque evidente-che il prorilto accresciuto dei padroni re~ all'oi:~raio inconvenienti d! vario genere. Ma non basta far compt"ende1 e ciò al padrona lo per ottenere giustizia. I padroni non ùtl· no mai ceduto ad un cortese rai;i,,na ment~ degli op.:rai se dietro quesli non si fosse posto il pericol~ di sciopen reso probabile dalla compattezza degli operai organ'zzali. GIACOMINO WOLF. Tra la e farsa la tragedif. ComMaussolginiui dicIal popoIltoaliano Ad un giornalista francese che lo intervistava, Mussolini ha dichiaralo: - • Nei a-v0vauno irn Iba!Lla una diecina :ii m,"ricuu di: eflettori, di cci la m2là non votava, di oui l'ailiLra metà 0r0. coana>o.sta di ùgnoraa.li pronbi a,d aivalLaire tulle le menzogne e di oi.l~ad.:.ni, senoo dubb1o più inlellig<mt.:, ma che irn:1gmentati e manOMl'a•~:· da comitta.Li d,i IPOli-Licanlidi profess:•one, non forunavano ohe un gregge cli montoni ... "· Un popolo dunque, quello italiarro, per metà ,;ncoscienle. per un quarto ignorcnle, per un cifro quarto sciocco ... E' il modo con cui Mussolini va/oriz. za la d.'gnilà nazionale presso gli stran:eri. E ciò per gius/1:f;cc:re la soppres- .;ione d,ll[a liberla. Il g'ornalésla Jrcncese, convinlo delle poro/e del duce, cosi conclude hnlervisfa: Il fascismo è ciò che ci vuole per •1 popolo i/c:t:ano che è nato per servire ed ho quindi bisogno del bastone! Cosi Muss<>.'i.niaumenta il prestigio morale del/'llalia r.el mondo. LejenedelTribunafleascista Le condanne del Tr:buna/e fascista sono r/ termometro della situazione italiana. Più aumentano la fame tinso/Jer<mza ii _disa~o de[ popolo, pi/il tr;bunale fa~ sc1s1a. mperversa con secoli d~ galera. I giornali dell'uu·ma settimana ci reccno, Ira le allre, le condanne di tre gior;c:nicomunisti rispe!Nvamen!e a ventuno, sed:cf e quc/fordici anni di reclusione, per propaganda contro il regime. Ventun anni d: reclusione per la distribuzione di un man!Jesfino! E ciò mentre ii duce rec'fa la commedia della clemenm ipasqua,Je, a base di grazie e con<lonii! L'attlYifa diplomatica Grande al!Jvilà df.plomaiica in questi giorni a Roma. I m 'nislri degli esteri d; fu/ti gli sfati reazionari si Fanno un dovere di part:1"2 in pellegrinaggio verso Palazzo Chigi. L'ultimo a giungere è staio Zal2scky, il braccio destro dei ditta/ore polacco Pilsudsky. I g·orna[i esteri allribr.tiscono a Musso/'.ni il disegno di cosfliluire una alleanza o!Jensiva e difens'ua di tutte le dittature contro le democrazie europee. Che questo sia il sogno di Mussolini r.on c'è dubbio. Ma i ditlaiori, come lulti i grandi delinquenti, diffidano tra di loro. E lutti p<r. di!ft'dano di Mussolini che ,in poiitù:a estera muta ad ogni mutar di vento. Ad ogni modo è deplorevole /',incoscienza con cr.•i le democrazie lasciano che Mussolini ;nfessa la refe degli int7'ighi mirantf a soffocare la libertà d' Europa. -oRicordando Due Martiri in un ricordo: Gio. ma la follia criminale fascista nr..11 vanni Colasanti . Spartaco Slagnelli. poteva far passare in ,9ilenzio e se11Cade in questi giorni l'anniversa. :e, sangue un gesto provocatorio s,. rio di uno dei tan!i episodi .che han_ mile ..... e falla sciogliere d'auto:·ila no funestalo - e continuano a fu- dalla polizia compiacente la riunio. neslare sia pure in forma d uersa - ne. vi fu la caccia all'inf ermi<>re f!rt il ~uolo d' /lalia. II o dello !'otto di_ bastonare. Giovanni Colasanli rt> versa forma pcrchè ora sembra che pubblicano. un gigante dal cuo~e di questi delitti non vengono più com_ f ~nci~illo. fu particolarmente pre.~o p uli, come allora, du elementi irre_ rl1 mtra. Una revolverata lo colpi ai · pcnsabiii. çuella fìnz1one del fare venire e lo rese cadavere dopo aver. ,·seguire assassini da sicari vagabon- gli dato il lbmpo di raccomandarsi di che compivano il f alta cci o c'Jme agli amici di volerlo vendicar<>. 11oles~ero essere degli elementi in. Non è forse inutile dire come il ~ofl·erenli che compiano un gesto ro.ppresenlanle della Camera del clella e nazione - povera patria, Lavoro fu aggredito la sera stessa cl sonor ala I - contro l' • ant1na;.10. mentre_ si riconduceva a casa appe. ne !"embra .,ia staia .soslitu la con na uscilo dal suo lavoro quotidianu. la chiara ed inequivocabile forma \'on lo salvò da ciò neppure il fatte, dell'inqui<;izione, slrafottendosene di d: av_er~ ancora le ferite aperte per ogni convenzione di civilla e di urna_ un mc1denle ciel genere subilo 1( nità. g;orno innan=i. S·amo dunqLLe giunti alla • no, - L'a.<i<,assino. visto e riconosciutu maliz:;còone , l'unica raggiunta rlùl fu arrestato la sera sles.<;a ma rila~ regime f asci.,ta: la • normali:::zazio, scialo ccn tu/li gli onori .ciot1uli una ne> del delillo. Stagnell, e So:.:.i, ri- quindic·na di giorni· dopo. pro.<:ciol. spr.,ltivamenle trucidali al co~tlo •!. lo da ogni accusa in islrulloriu. 1::. al carcer~. d mosl_r~no come il reg1. l'idcnlemente Colasanti si era suict me {ace.a defìmlwamenle a meno dato ..... delle fìn:.io11i di cu.i amava ser IJII .,i prima del delitto ,llalleolti, prima cioè che agli occhi del mondo f ossc apparso il vero volto del liranrt\) nascoslo dietro la maschera ciel si. CMiO. S: era nella primavera del '25 in una ripresa sindacale da pari<> pro. ldaria dopo ,m periodo cl; stasi prnuocata do/la clislni=ione di llllle le sedi ,\oc,ali. I maggiori organi~nii s.ncloca/i aveuonc r preso a fun:.io. nare e i lrworalnri nel ricostituir,• lo Camern del Lavoro portarono al. [Cl d re;;ione di essa uomini proua,i e f edcli di /ulfo le tenclcn:r· 1,ol1ti. che. P<'reccliì<> c>ronc le categor·c che si ogitcwano malgrado il fa~ci. .,mo onperantc e q11elln cle9li inf er_ mieri fra queste. I eletti in{ern1i,,,.· dovevano proced<·re alla approu<.- ::ione coalla di una 11uo11a tabf';io organica concernente la loro .~it11,1 z·one morale e fìnan:.iaria fìrmttl.i dal sinclocato fascista ma compilo/a dire11amenie dal pres.clente cl<>gli O spedali riuniti. Il che vuol ctirr: i11 altri termini che, i.I padrone ,·ompi. lava il contralto c1· lavoro e gli OP<'- rn: c,oreu, no c..r"<>il<.er s<'n::a legg<'- rc, nè discutere. TI .•'ndacato ro.•~o. cliretlo 111 pn•. 1-alen::a da elementi repubbl 1cc:,ni. non volle acceIlare tale .<;/alo ùi f aL lu. infìciarono la valiclità della In. l>elln e chie_<;ero/'assislen:::.a.ciel rap. presentante repubblicano della Ca· m"ra del (,<tvoro. membro che c•; 11 - a suo onore -· coPdfo(ment,, 0. cUalo dai dirigenti fascisti. li comi:•o ind"llo, dopo lr" :-i. mandi perchè i proprietari dei ioc11. li disdicevano i contraili in visln di inc denti, f Il po•-~ibi/e tenerlo 11<>:/11 allora coslrnenda casa clei lipog-11{ì. Pochi giorni dopo, proibita ogni r orma d•i sordarit>là t>er.'o il compagno ucciso. proibito di versare la grimc sul cadaPere. 11110 sire/lo ntL mero di amici si portarono sulla su,1 u!l!ma dimora. Spartaco Slaqnetli. unito a quel rappresentante che ri. corda ... - erano coloro che por :o. 110110 allo Salma il soluto di tutto il pr olrtar·alc romano. Al rii omo Sta. 911<>/f'cc11 In s11a obi/uale mesli::u~. rivollu al compogno gli clis.~<·: , Hodi:. e-aro. lu .<ci troppo giovane cmco. ro. troppo inespf1rlo. e~si li oclianr,,. lo .~ai. Sta atle11lo , Or,q· ctl ricorclc. colu; al q11a/e q11e~teparo!<> erono C::irelte 11011 può [Ne a meno cl ratlris'arci per la ,,.·,t s.•ima fì11e dell'amico suo Mc 1101si vuole ricorclnre e l'uno <. l'altro com<> /11tli, Iuli; i Martiri n0.''. 1r: i noi e gli ig1101:. r,ar·menli deqni Tutti si voglicn ricordare e a l11lli i buoni pere/!(~ ponderino sul wcrifìcio di uomini pii, deqni per. f'/1r' pii colp;li. J:; il ricordo ~erua anch,, e soprnllullo a far si che lui. le I<> nostre for::e siano lese per spez- :are fìnalmente q11esla triste catena cli lui/i e di pionto facendo ritorna. re nelle casr.>c/'Jlal1a -- che . on fai. te per n?i - la p(f~<-,<:reale conqui. \fol<' da, lovorn/or, <' il sorri"o deL la libe, tà risca//r,ta d'lgli uom·ni li. /ieri. *** Gompagni, lavoratori, leggete l' 11 Anenire del Lavoratore,

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