wurm·; ~ .chiedo oousa <afu oo~ !letllori e mi -dec:iJdoa non oabusa.r,eUtilei,:;o,rmen.te idellb. lOIIO ~i condlud~ò per 1atfif~. J.o Jlllan vedo aleSSU!lil9Siuna B!Il,C.,11llpaila~ biiliiltà ,nelil:'.ald!eJsiione del 'pll!I1bii~r,, 1sOCÌa!U$t!a llbal1r.aino ininmilfioaiboal!.1'LniternazJionl:l~.d~i Zurigo. Al contrario vodo in ie:sso un atto di accorgimento e sensibilità politica, una prova eid ,una tnamiiif<0S>bawilone <l:i ipr,aillilO!l ,e sohieJ'.lla sot1ild.aa-ietà inltwna,z,i,0011a1~- iNd1J!'ilm,t0mar,•::.n1aiLe di Zu.rilg.o ml' ipair.lito is1 l-rcw,erà ia, IPI"llpru,o ~-~o ail ,fiiaitwo ,degl òbl.iimi oompa,gni ~i. dci 'Ocm._pa- ~ isvmzzeri, ,dell .pamtòto timdilpend~ àm- ~. 1die:1ll!e mMllOt'OO.Ze di! smisla,a genmanilca, fu-~. ,21dee. iR.aitiforzerà aa ,s~ dEl!l'l,Ilfii'.iemacionale, conlrnbuirà ad influire sulle sue decilsJQnli e wi, suoi arot~~bi. L'fot.e.rna,z.lJcmalk dl Ziur.iigo ~ im,penfetba? Corr~~.ilalmoOa, aiiru,bi,a/mo Il/al SU"a alla s:inrustra, ill « oerJt..ro mairxilsba », ia ~'.liiorairlLa.. Gli O!l~niism~ cipemaa,ldiifet~J01svia,mto corretti, noo 1'>abotlalbi; ,1lai o~ ireoa àil mitgli,o.. raaxenroo; lill sa!h~io cQQl.d/uceallilo sfacé\to. Ho 1dla muo.vere ,allouine lll!l!tu-.e ,cbbieriollfti. a bte aiflfenmazi..oo.ioorutenn..-<t.e .ne!lll '01r,LicdLo 1de.l1Uru 1cOIIll~ Bailla:bam.o.fdf~ due eebt.:1maineor sano, fo &a.rò ne:! ,prossiano nu,mero. A. V. -oTrala farsae la tragedia 11 Ginevra. Le due bwuiie di falsari e dli a.ssassini che rispeMwament~ do.rnorum.o a JJw:lapest ed a Rioma, harmo modiiuo dii gioia, èn questi gi,07Vai. JI sis/e,,ma del rr!catfo, che è la loro forza, è riuscito [0110 ancora una voUa vcm!agg :oso. C a'N' a1:.uto JeN' I roghdterra oonserc-at>l'Jce,Jo scandalo id elle mitragliatricu è stato d,n gran par!e soffocato. Almeno, r.e!le co•nseguer.;;e. Per la 1:eriifàuna ,a'isc-11ss:onein seno al ConsigMo da!Ja SoCtietà dei/e Naz.ioni c'è data: è quesfa una modesta vittoria del- [' opinio.ne pubblica, tanto ,più siigrifticafiva in quanto tutto era stato rrwsso· in opera d'aJi rap,prese-ntanN iltaNa~ ed ungheresi perchè JIOn av~sse luogo. Ma dcu punto di ,v;sta della diiesa della pace, Ia Sooieià delle Naz.ron,i ha ancora urJa t><>l.ta fc.1i/.ifo al suo sco,po. Si trattava d•i meUer liine a!J'anmamenfo sf.sfematfoo deltU,ngh:mia ( e d,i abtri paesi fosdsN) da pa.r.fe del fase<i.smo~taf.iano. La scoperta di St. Gottla,,d non era solamente· grau2 p.er <t impantaz.:o.ne del cariico dei vagoni sequestrahi (5000 mitro- #Jatrici chz man:,:GJvano verso l'Ungheria solfo la qualif.ica• d1 i "pezz.i di macchine»), ma soprattutto o.per il fa,Jto rivefoto e riconosciuto che questo traffico durava da mesi e m-2si se non da anni, La Società delle NaziWIJ ha ,finito dl ignorare ,j ,Famosi « fore!ti d,el m-2zzogiorno » {altra de,nomi,na,z,ione del materiale da gue-rra ii!aliano) ·d•isper;; •in U,ngheria, m Baviera, in Blil~a. · L'opimcm.e pubb!rica s'ena cwnnw5Sa per lo scand·alo idei Sf. Gof.fard, ed aveva com.p.leiltpne,nt,e afferrala questa verità: c-he l'Im'ftia e. tUnglreria stanno prepararulo la tuevira nei Balcani. . La Soo.'efà d~Ne Nra1Jicmi,per am~ di quief.o vivere, ha ipr,e,ferìto dfnorare ,tutto ciò, svdlo71izzandosi rin fcil modo di fronte .all',o,pwone ;pubblica. Ha nonilllato una Commisslone d'~ldesJa che do.po tre ~oMi di lavoro ,ha rl/,e.nNo di non p,pter conc:-ludere per mancanza di documenti. Ed iii Corr.sìtl,w ,ha rNnuiaio la dtlscussi-one e (,a nisoluzJ011Je deJ}a qw,sl,ione aNa sua pross'ma ~ssio.ne di giugno. Nel FraMempo la Comm.issione i,ndagherà, senro urtare le suscettiibilvtà ungheresi ed jtaJ.icJne.... In praiiica è l'auto.rizzaz.ione ai due fascismi a continuare nei loro criminali di- _segni di preparamone della guerra. La pretesa di Sclaloja P.erò Ja disc,US$i>otnce·è staia. Ed ui un cento senso è staia arwhe •ish-uttiill!l. Chi avesse avuto ancora de.i dubbi sulla natura del fascismo è sJoato messo in gnado di dissi.pa1i/i. ,B,,iand aveva ·appena comine'Ì'ato a porre delle domande imbarazzanbi al rrappr-eservfan'le u~herese, che /'on. Sc,ialoja, rap.presenhmt-e defil'J,talro, si è -alrato per domcvu:lare che ~ cessasse questo dialogo J.n ,pubblico, e che si conJii,nuasse a porr,te chi.use. Grande stupore del C-0.nsil.gl,ioe di tu{tt,i i ,presenN! Briartd repUca fe/it;-e,mente ricordando i driri#i del mondo a conosc,ere una quesfì,one cosi cimporJ'anle; e lo stesso Chamberlcii,n ,insiste per Ja d,iscussione pubbÌ>ica amnc/zè tut,J,i esp:r,i.TTWJnpoubbiioamenfe le proprie responsabiWà! SciOJ!oja rrilnuncia corrf1Tso alla strana TNete~ ed li Consig/..1,,oall'unanimità decide di continuare pubblicGJmenie la discussione. La lotta di classe In Italia La fitta sieipe d,eiila censura postale e di stampa che sep,ara fltaka dal mondo non impedisce che dii tanfo in ianto giungano ali'.estero episodi defla ,rnpresa sempre ,più ,intensa della tiott.a dti classe nel nostrp paese. P(Df'!fJcolarJiiintonno ,Di ·recente sciopero dei tessili del Veneto so.no giunti i,n ques/li giorni. L'agitazione ha avuto .1,niz,i-0a Pordeoon2, I proprie-fari dei locali stabll~menf.i di Matura, non contenti di auer applic<tto t1.1tfele riduz:oni di salcu:o consen, fite dal fascismo, un bel giorno h~J1J110 J.iceni:iato la m21tà delle maestranze, im, ponendo alle Nlatr:ci rimaste di sorvegl-iare quattro telai c'òascuna Jinvece di dw. Le nu::estra.nz;2 hanno immed,iatamenfe risposfo proclamando lo Sl)iopero. Gli industriali dal ioro canto hcmno pro~lamato lo serrata. G/,i operai .fessi/i di quasi fotto il V enc.>to si so·no associati alla pro. lesta dei compagni di Pordedone, sci0;perando in s~gno ,di soUdarielà. Tutto èiò nell'anno sesto, <inp:erw applicazione delia Carta del Lavoro! Lo ,sca,ndalo è apparso eno.T'me alle autorità fasciste che hanno proceduto ad arresti in massa, al deferimento dei presant1 sobillatori all'a.utorilà giud-iziaria. Ma l'agitazio~ cont~nua. E dall'Italia si scrive eh.e Pordenone, Schio, Treviso de altl'i centr; del V e,nefo sembrano ritomaf! al periodo della guerra. Pattuglie armate d; .::i.rabinier,i e d,i fascrs!i bivacca. ,zc. per le> t'ie. e sulle strade provirnc,iali i? Ufl sussfgwrsi di caomioin.s carichi cli armi. e di armali. H caso Sozzi Il caso Sozzi sta commove-ndo l'opi. nione pubblica internarionale. Gli orrori d~llz f:'"igion:i fascJ.ste sformo destando orr01 e ed i;iddgnazione nella stampa_ eu1·opea. Ed il fascjsmo corre ai ripwi. In che modo ? Con le sment,ite, naturalmente. Ma ri servizi del MJirtistero ,degli Interni non debbono lunz.ionare otfrimamente se le smentite si contraddicono /"una con l'altra. Non appena la stampa francese ebbe P"b~licale le prime notizie sii! nuovo delitio del fascismo, !"Agenzia SteFcmi smenlì affermando che Sozz,i era deceduto di « morte rraforale ». Qualche gionno dop.o, ,di rrorrFe a/l'insistenza della stampa estera sul tragico caso, il Popo1o d' ilibruL\a pubblicò una muova srnen/lila nei seguenf.i termini: - « Il soUato. Gastone Sozz>i, dell'età d,i .24 anni, si è suicidia,to, 'impiccandosi alle sbarre de!Ja prtiefone dJ P.e1'llgia, ove era a disposit:iorre del Consiglio di euerra di M·ilano, ~ .. Innanzi ,frutto a ,Pe,ru,gi.a non esistono prigioni militari; in secondo luogo SQizi non era più soldato, essendo stato congedato due anni or sono. J,n/,me eh; ha ragio'lle, la Stefaini, che alferm:z la morie del Sozzi essersi prodot,ta naturalmente, o il P,qpodo d'Lt.ail,i,a che dnforma essere sfata ,prod<1Ua da suic.id,io? La verità è un•altra. Sozzi è stato as- ,sa.ssinato :do.po atroci •torture! Parlaunmagistrato Un. magistrato certo Crosta-Curti, sostituito procuratore generale a Torino, piatto cortigiano del Duce, in un suo discorso di apertura dell'anno guidiziario ci dà alcuni dati statistici su cui è da riiflette~e. Così ,la· litigiosità in grande aumento tanto che da un massimo <li 42.224 cause, iniziatesi nel 1918 nei due distretti di Torino e Casale, ora unificati, si è raggiunta nel decorso anno b cifra di 67.667 e cioè ollre 25 mila cause in più. Anche il numero dei fallimenti è in aumento: i disse.sti da 80, dichiarali nel 1918, sommarono a 780 nel 1927, c,?n uno sbilancio di oltre 100 milioni. Anche la criminalità, specialmente minor;- le è aumentala assicura il signor P. G. Non ci slupisoe. li ballillismo è la pii.i rpedezionata scuola di violenza che· sia stata istituita per la gioventù. Il P. G. Crosla-Curli ha inl:ne detto che « il regime ha onorato la M.aj:!islratura, rispettandone la libertà». Infatti non, le ha tolto che tutLe le guarentigte; ha fatto i magistrali revocabili se i foro atti in uHicro e fuori non sono compatibili con le direttive del Governo ed ha, in fatto, revocalte alcune coscienze ritte che stavano a Milano, una delle quali dal dolore si uccise. Per tutto il resto, ha ragione il sign.ir Crosta-Curti. Compagm, lellon e rivenditori che sono in possesso del N. 5 elci noslro giomale, sono pregati viva_ mente di r·tonwrlo alla nostra am_ m 'nistrazione. 1l ~- 5 viene richiesto con insistenza da parecchie parti e la no_ stra riserva è già esaurita. Bi liOtecaGino Bianco l .'.\ VVl~l\'lHE DE.L LAVOH.. A'fO..:.IU:.:_:._:.______________________________ _ Tribuna libera Un commento inopp~rtuno 18co1111men1irteodazùon0lle dol aiostro « Avvenire » all mruniriesto deNa Dhrevione IJ)er U\untl,tà,r0i 0JJ)J)aire 41'11 g,rid~ d' 1alJ!:ainmlcii-ngiiusitirni:ca,teod1iJnopt)():111JwnLon.soSltanzaesso fa pensare che la rnuOlvaDilrez,ione sii aiwresti a sM.trraircòl voto ,OOJ)lressdoari Conrvegino di Mial!1srg1H,paor -l'lllll1liltà. A1bh..-aimro~letJto itl v~1to dri Ma,r.sigha cd M mainiifesrtoidallla,Oiirezionc e d()lbbiiamocmes-taunootemillevMe ohe -~I socondo è 11'esaittaJo1J1terpr-dtaz,ioode l priimo. Per quaiJ11toJ1aitJwr<élllmercui tc può ,essere ,di osrutt:auniterpretazione i111un.ma~11ifostioc,:he 01011 è ,nè,un~N01;1ramrna.mè ,tuia n:ozlort~. ,nè:w1all'ti0◊1!0. * * * fl P.a,nMoa Mar igf]>iaJ1adato ~noarioo ailla m101va.Dircz.ionc ,di rivolgere un apvello a tutti i !(woratori per f'u11ità, od ha OSIJ}rcssol',a!tl!tUJrJcohe una 1wturale discussione in seno alle sezioni faciliti l'avvicinamento delle forze vroletarie sociatiste attnalmente avpartcde o militanti ai .margini del vecchio Partito Socialista Italiano, onde dare la pos ibilità in un periodo 110n lontano di -realizzare Quanto è nel pensiero e nelle aspirazioni del r,roletariafo italiano. Ciò ,l0s,tuallrmetme J1adc,tto H Co11vcQ1nodi Marr i,g!l,;a.In ottcmpcra11za a tai'.liYOti. la Dòrcv.oq1elm aporto la cLisoussioncche 1101s1i ,può .certo a1ffcpmarc s.ia g-iun:taa tal punto di matu,rità da r,ot 1mie ti1riairedelle ,cQindl:U- . i111i. A,ppcm adesso co1111inoianoa spu111taredeille idee e deilflc,proposte... Cont2impo4·a11carmt0en.la Diirevionc ha faJJ1ci-aito i.1 ma11 1 Lfcsito'imr,itan1tecoloro ohe mil 1~taa10ai rnan~1i11itdcl P. S. I. a irierntra,rvi. L'« Avvenire» vomrobbe ohe .~Ima- ,11~fostoa\·es e conllont11to ,ili piamo, la oa11taù, l pr(;\gramn1a detll]'u111dAtà.pan-- te ohe rth.tJtJtoc0iò1011 è ,de'lla natwra di un .man1Jifcs1(tfo rse 101tequel,lo unitar,io oonfonc quali-ohecoisa di sirni'~e?) r<'s.ta,hl.frutrt.oi-:;hei 1 1J);aino,~, I'J)'rog-iraanma. 1a carta, U'IO'll potrall1mo.es.sereohe lll n:is;uij,tatodeilla maturata di<SOUSS'ÌOne. Se la q·,is◊11uzli1one del pro,blema d'a- \·essrimogià ,in1tasoa a ,ohe.S'OO!PirOm, pre_g-a,rtelrntore IJ)aJgi:me dell1l'Avan,{Jif e de!ll'Avvenire, perchè li oompatgni la dùSCUJlf.ITTO e la Slhrdii1no? * * * C'è tl41aossenviaz:ioneJ1etcl ~nmento delil' Avvenire ohe ,può veranmmre susdullairede1le .alPIJ)lrensiomb1rai i sostenitoni roraviidi ictellr,unità. E' qiueillla dhe rn~uai11daIla ,rnaise de.I ma·l1lifosto ohe ,clii:cc: « Deponete aJJ.'tingressole i.Nusioni che ve ne allontanarono•. n commenlialtore ossenva: Ta,nto vall'ev,a dùrc, div,eniatc maissùmafi•itsbi /J non V'Ogibiaon!n ·Pier ifarbuina ,nom è 1 oosì. Qoole tu m~~u<oSmliedhe iooru:lloose o .niJf-01r.mias1dìi. a!tlonllamairsi daJ]111ootro,Paritito? Ftt fijj}hLS1i0tne cdJI ruboo-azi'Otl1'i'sfia, J' ~Illusoi - ne cioè dli iPd,teramrestirure ila if'eazticme co!HaJbar,amd,coon i ,g,ov•om,i.demoora1li'Oi .o illibera!H,d elfi' eipooa. !La si trua zii•o-- iee ,dhe '))fieoii)il)tù ,iJnl])OOhl gu,o,1111Ji n 011 cL!ode,a loro iìl terrnPo cliv tentare ù'eS))1.'\l'tÌilTIOOchtoe ~a ma~xiocamz,a del! Pairtirt~ ,1)1'1ùg'Ì1UclriZliallimernte av va co11dain111aito. Alblo sta1to.amuuaJdcicl)tlecose, aii fiiJnj déJl],a,11tJSlbr'1a1ÌOOOliibuz,ìodne1!eDl'IU.~11Utà soai•all1ùsil1laU,rnail/llushone di ,taJ genere esi!site,aucora, tal~e da 1costi fa: i-re U111 ostaioolb ailll'1Un:irt:à? Rlico11diarrno iii cLiscorisodi Tirevcs a Mairsig1Li'a.TIJ'levos,dJ.ssc: twbtooiò ohe. ai idl•visee oi oondiussc whla_sailssiane è ,onma1l SUJPenato1.n .I1taalanon eSliisite,J:>iù,UJnproblie-ma di 1 cQll:liabma7.o1inriismo, cLi 1t11aJ11 s,~gien za., o ,dii mnllran 1sigenza. Esiste ~I J)roblema della Jotta LllS'unrezi'o;nail,eoootro la di,ttiatur,a fasoi,sba, ed iln 'Vlisr:taidi questa tlobta i due painb~Nharui10nou1,so.].o Jo stesso p,rograimma, ma. 1l0 stesso met~do. AJnchc perohè, aggoirun1,g1ianmoon, non c'è da sccg1liernc un allitro-. Stai11doco.'>ìJc ,co.se- e così sbam110, imr,tr◊tppo -- la fnai.;edel mamirresto oosMuisce wn ,scnio os,taicolo alla Ull•tità? E iist0111d00g11iui ,rnuta1,)i.hc scgwi110 ncJI1',a:thtiélslleituazfone, ili:t col]abou·az,ionc? Se sii, )10i ,11ou11possiaimoaver nu]la di comune 0011loro, perchè o,g. g,i nOII\c'è da coJ.laborau·cohe c0111 •ti fasoLs,1110. 11c1or11ilneto oi è appairso ,1~ 1tre c.he i~tgliusbif.icaitoan1oheinoppo111nl11E0s. - so è, s:a pu,rc invoilo1J1ta 1 riamentc, t111a svaJ!'i.ttaz>Ìcme ciel .rnrun,HcstocJ1eresta U11s1enio l))a> so verso ,]',unità. E che co1111tcar1-c· è staito accc1litonc111solo dai nosbri co1nprug111mi,a d.aùSagrande marg-~ioralllzadciii insorùbti.a.Ipairtito tmiita,nio. Jamais trop de zèle! dicono i fra,n· cosi. E ,por votlcr essere ,più rreatlisti dcli re, 111clktcvc!lte si compromcitte l1a ,ca1usa,ohesi vudl , oste11orc. La vfa por 11'u11Hnàon è ,faaille. Oi s0110 de1\]e dilfHcoHà serie che 11101v1air~nog1raitc ma aiff,roI11taite: quell.la deLI' In t<c·rna21lonafte,per ,esempi(), che è grave e dhe deve essere ,ainoora sfacmuta. .Mia per cai11i1tà, J10t1 oreiaunoce111! delUcarntii'fiioi,allcli0, 1111qeuclla ahc pre~ senrta ,~I.commorito .do:lll'Avvenire! 1E1P~i,c1hèi vuol essere vigilli ou, stocLi dcli.la vtdJoulltàdei! Convegno di Manstg,lia, è noocssaaiio11101,d1ÌilTierrtit.:rurema; d1!pnirmo,aooaipodellll'o. d. •g. sut.!'runità, vo·tato ,dal! Cù!Wegno: . - " n Convegno ,afferma la necessità del mantenimento e dello sviluppo del /J. S. I. affidando lul. esso, nel particolare momento che attraversiamo la f1111zio11dei educazione e di preparazione delle ,nasse alla lotta per la cr111<mfai del potere, di forma· ;drme cli u11a unità socialista nazionale rd internazionale, dimostrate semwe pili necessarie ed impellenti». Olllindri, unùtà entro i,I P. S. I. cosl come è. e come lo U)fasmera1nnUo avo- •!cmà d~,i sua: hs0n:1ttei deii suoi Gonr:-ro ~i. Ricnf.rino, d1:nquc - dice giiustarrnente i'I manifesto - coloro clic sono fuori. Con tuttJi gli 0110Pi. rnaigalJ'i, ma rientrino. Oue ta è la vofontà csp,ressa dai! Co11gr~·so di Marslg,liia. LIBERO. N d. R. - Anzilullo la nostra nota non è fatta per dimostrare che il commento redazicnale chiamato da Libero • inopportuno ,,, · era p:11 che opportuno, anzi, ne=sario; quesio, .se m;i,i, lo faremo vedere m seguito; pel :noE' possibli'ulenio·ntrea Riirongo di 0strcma neccs-sità neilila intwduzionc dli questo mio articoìo nichliamare 1111tcgn-alhmeln'otre<li:ne d-eil gii,a,rnoohe ili Convcgrnc di Mairslgihia del! genmuio Il.I. s., del noot!ro Pairtito ha votaito u11 ;neni to ,a,1!1',un:itdàeitle forze ,soo~aihiste sia nei! campo navionalle ohe iirnltennavionatJeL.'ord.ime del giorno dtioe: « m Oonveg,110:aiffenma la ncoes,s,ità d~I manteniimeruto -e de.filosvùh.tJJPO deU iPairtito Soai.al1'isitaIitaitia~10,ariicLantod aid esso, 01dl l))éllrtiicdlaremomento dhe iéllttmfvor.siianno, 11a funz1one dii ccliucaitiC<t7e e di pr(W<llrallione .de!He maisseaikla,1-ottagi)er ùa conq,U(Ìgtadel po:tere, di form.azione di una unila socialista nazionale ed internazionale, ,dJiunos.nrat,es-el11U),rpe.iù,neoessairie ed ruma)eillcnui, d~cù'de: a) di 1Persevcra.Te ncl'.1"1inlivita1t1ùdvea{1Bu•rearu l'11terrnamona1lce ,ùeJil'llltdqpendent La!bo:ur Party, i!Tl!tesa wlfi,Hoaireile ioa-ze,p,roletarrtie ma.11d'i.1a:H; b) clii ,rivolgere a tutti i lavomtori italiani un ,appello all'unUà, esprimendo l'augurio eh.euna matunda discussione in seno ciel- /e Sezioni ed organi del Partito, rie-• soa a faciJit,a,re l' avviciname,~to delle forze proletarie sociaUste attualmente m1pw·tate o miUtanti ìn partiti al rnargine del vecohio Partito Socialista Iialz.ano,.oncle dare la possibiJita in un periodo 11011lontano cli realizzm·e r1nanto è nel pensiero e nelle asp~razioni del vroletariato itaJia.no ». Questo 011clli•nde (]giorno ,ohe ha av,uto 1' omc,re<lii 1~ilm1:1ilazza:•turctti g,l>i o•rdJi1in1del g;i•DJ. 1110 pJ·eoodontemente provia1bi dalM!cvao1ictendenze p01lii1tiche che hanmo cai a ,ndl ,nosbro Pairuito, se in ,v-oniità,pccoa fortemente .i,nfat:to d,i chiarezza, p~nc 1J)eròa,pertamontc sul bai1~petode~la disoussi'cme,fla quostù.o11eda]l',UJntài , SipaJlaincan1docosì la po:11tadel!Oadi 1s::.usistionem, a1~g;ra1daohe quafoUJno,ohe è aincora ai! timone det n1osbron"1M:,gl~ioa.ivcsse 1t1sato ,nei]la \~i1gim)adel ,C::invegmo d' a~n:i mezzo porohè Qia porta del~la disou sione demo la fune del Co,nve__ginfos e te11tt111la onrnehi 1can11ent<.b' e11o1lriusa. Mar,,] Co111vag11;f0,u di paa·erc co111!rnr.i·oe, così è che dopo srnbHo ile Assisii di Miar i:g%aila cLisou i,onc si è suma,nostra banniµai1nizi:ata. C~:c aiv\1renc la dlkSousio1ne? NcWAvanti! com isp1tccatlaVcnde11za .a!Sl:a1.1a1mp01g111a, an~ vomrei diire per essere iniù ,noi giiusto. a!ll',atccusa di trad-iimonto ddlilc aspi•razi-011d1oi ! prdlctairiato 1utall1iaino od internazionale ver o dci .com.11n1,gno1hiei f.ainno pall'te al! Pan·fiito S:11oiaili,staUni,ta1rio, e 110'.ll'Avvmire del Lavoratore per sos,tonere una fat~iv,a cd aiperta 1mi·o11c delle forze sociaOii,srcnosbrc con que)lc del! PaTtJ:itoSO'c:failita Unitario, in un unico Rartit?:) Sociall'ista ohe r.iprenda 'la ~brada ohe-fo 1img,iustamente tagil1i.artanoi Coog-J·essodi Roma, cli ,irnlfruustamemoria. e .ohe Ila unutà noi campo -i,ntemaz.ionailcdh·onga pure lù1a cosa fabb~va,e nOln ila solita lucoi·olla che si r.ont~n!la ,a rin1corn-ere tra! c-inati dai1 suo t◊nuc lucoichio, sonzà. speranze ailou,nc, ainzi con la perdi,ta d'wn prez;ioso tompo. Ho detto unità fatltii.va an1chc nel cannpo intcrnaz:0tnalk-, iii che V'UO!l di- . mento ci basta chiarire che l'Àuvenir.? non pretendeva affatto che il manitesto avesse conlen.uto il ,piano, la carta, il programma dell'unità, ma soltanto i:,1 progetto, una direttiva che non fosse !a solita che ci Ila fatto vivere fino in più o meno splendido isolamento. Nessuno si è poi mai sognato che Libero potesse avere i:n tas<:a la soluzione del problema; ci mancherebbe nitro, Si è osservato soltanto che la nuova Direzione con la sua ormai famosa !·rase: « Deponete altingresso le illusfoni che ve ne allontanarono », poneva per l'unità le identiche condizioni che poneva la sua predecessoria; in poche parole, come mollo bene sintetizza Libero: ~ Tanto valeva dire div.en.tate massimalista o non vi ci vogliamo!». Ma l'eg,·egio compagno, che è membro influente della Direzione, si affretta ad aggiungere: Per fortuna nor. è cosi, e da parte nostra non ,possiamo che rallegrarci se ... veram.enle non è così; ma noi, purtroppo, non possediamo il ,potere dell 'i.;biquità e sappiamo leggere soltanto ciò che è scritto e non quello che è nella mente dello scrittore. Libero aggiunge: « La via per l'unità non è facile. Ci sono delle difficoltà serie che non vanno girale, ma affrontale,- ecc."· Perfettamente d'accordo, è proprio così. Saremmo però grati all'egregio coll'.pagno se volesse ch.iarir,;i quale seria diificoltà sia stata affrontata dal Manifesto. Dobbiamo ,perciò concludere ancora una volta che: Chi creJe fermamente, come crediamo noi, nella grande utilità e nella impellente nacessilà di unifica.re le forz~ soc:alisb no:t può dirsi soddi$fatlo dell'alleggiamo/.1to assunto dalla Direzione il quale non è che la continuazione di quello che pur gridando ali' unità voleva impedirne la discu9Cione al Convegno e pone per e,- sa unità delle condizioni le qU2.li la rendono assolutamer,te impossibile. Possibile che solo gli a.l',ri si sono • illusi,, e noi siamo slali i perfetti? PartiStiocialiistatiliani? re uni'Jilc' ,neì mov;iunento intennaz.ionaiJee1•tr,1 i quad.,ri de~la Seconda lnternazlonailc, sia ,pu,reJ1e.HeH!e deU.Ia t.:cirre,ntcdi sint5tra. Se 1101à1amc sia ,pure di sÌuggi,ta uno sg-uanlo ,a quanrto da·! Convegno di Mar.sigli-a a<l oggii è stato pubblicar" u: nostro Avanti! ,in rig,uairdo a..Harunità, ,poco oi dà da !ij)eraire che vi .s~anoidcllc volontà tin md1ti oompag,n' che 'P'resìooono al.klesorti del nostro Parri,to pcrchè J'nmHà l))Ossa 1 1111 giiorrH> essere un faitto com,pinllto. Sl!ra!Loi.am.dOoOSÌallifo11,g1rO'SSO dai vairi aniodl: cht! sono strani da,ti trovlianno, ohe a'lcuni rrtengono .se non inru,ti,le, molto prnmatu!f,a ,la unità delhleforze sooi.aliste, ora ohe ~n Ita!Ua 01011 vJ è pass,ibl-~i[.àdi vita, e ohe i IJ)TOSoritti nor. possono anoora emtraire in l,nai~a. perciò essi ir,imaindainoJ'1t1n:irtà ,a quaind(I ri 1Pir◊SorÙ!Ì'ti ,po~rarr1J1e1n0firare ~n Itahla. ed i,n lta'l:ia vi -sairà possib.illi'tà,di muover9i .e di discuter-e; ailtr,i sostengcmo cJ1enon è possilille l))arrfaire,di u11htàcvn i.I P>éllrtitoSooi<:llliistaUnli,tario i'l oua:Ie.secondo Ja ,loro iLlll.lmbna• ta ,preg,.1.ntuosità,ctiioonoohe esso ha fa!Mibo·,11eHa&ua a21ione: <a!l1kai ncora si iritcmgono .un.liorw di c.ngersi a gi1uchioi dell',opera id'ailibnie condbudono col sentenziare .ohe ~1ellPai11tJLtSoo,_ oi.ailiiSJtUa 011itatni·o odi quall·enoi intoncHa111fu1l0re il'1U1111i.tà, 'Vi is0111u0ami,11o1he non sono ail-tro ohe doi generaiH ohe han1110fulhhi•to,ohe J1an111s0ubìto rtaJi baitoste e ,talli di quei cLi.sastri ohe i'l ri.a1bJ!i1tan!o.io si può. E tuthi un1i,ti aissi:eme sos,ten,goo10 ta111toper palli]aire di unità, che !',uni tà se deve esseTc liabna,e sa non ,p-o1trà aivvenilire se non oon O'eru1:raitadegli all•tri ,nel a,ootiro Parti.lo, ·ed accettando 1in,pieno1b ta1tfii,cae J'iaz.ioncsia ne.I owm,p:>naz1-0'na\~oehe r.,nte1111aziona.1'e dal mosbro Pa,rbùt-o. Ora o.1~111<umo l))·uò giuudi'<.:rurce con talle modo di raig,bnaire e di intendere è '])OssilbilleraiQlgi~unger,es,uu11piano di 11oo~prooi d·ill'itti e dov'l'lri la tainto desidoraota.unità, ohe è 11el pe,n icro e nel:le a• piirra.vionidel ,preileta111iatiota- !i:-aino. Ma io vainre.i ben sa1pere e 1i11Yerl,tà una g-rain'))arte doi conìlpaig-1tcii1c •tanno all,IaDiircz:io,ncdcii 11ost-roPairti-lo vogl~iono prqp11io 1I'u,11ità. 01011 qucl'.l'ladhc· e,_ i fino a:d ora hao1110 sC11•1prccoocùutamonte ostcn'l.lto·.e cioè Ila enbraita dcgiH arltrj nel n,ostro Partito. ohe abbiano a laisciair{! a!Ua porta neJImomento ohe ·i ,decidono di vaircaire la sog,li,aagiruiJoro più 1.unamo pe·n iero, ,come dc,i 111aidda~enp1eirntiti, ohe erutramo nelliliaoasa ohe gli orfre ,l'~i talNtà ,purrchè faccia•no dediziioi1c compl!cta d1 tutro ili loro pa,ssato cd aicoettlino il'Alter ego dei padroni dellila casa. Ma su quCSTto,tcnrcno e fio1che si 11imarrà u questo tcrrc;10 l'i!nità •n:ima 1 rrà -sempre cd et0rnamo11~ l? t11n_aparct]1avuota di enso, g,c,btata ~, tra 1 piedi deQ.lli ascal•tatori e del lobtor,i perohè conbinuino ailmeno ad uHu~crsi ed a farsi ~Hudercohe l'uniiità la s, vu81lema ohe sono gl•i a1Jt11oihe non aiocetta,no. Imbobti tun·a conti•nua dei oria111oi,an tutto 1uml aJle.ohe,ne den!va a,! rr:ov1i1111e111to sooi.aili'S:ta.Vogilio npctJc,rmi, ohe io i~1l1ondo,bamto per osserc ,mdlto ah:iarro, l',uniità nehla~tes sa casa, con medesimi cfu.itti, con ; medesimi daveI1i, oon TeoilI)roco ri- ·speHo, ,oon q-eciJprooasbgma, da compaigmo a _oomJ>a,ginov,orrei dire da iiratel,l'Oa lfraitello, atbb"1nando fi.iin dove è possibile le ~dee degihl a.mi e dieg1i atltni, fuiooodo coorere .ili oarro del.11'azi()l1e &u m ibifnamioohe non iurti neg<J i un i 1nè gfti all IIPi. . Così, 1s01l0così è a>ossrhhlein ver.irtà J'runiitàsootallrlS!tae 01el campo rnaZ1ionailc ed antermazii(malle.Ed è questa cani compaginq de_klaDirezrione e del Pair,tito, fitmi•tà ohe è nel pensi.ero e nelle aspirazioni del proletariato ita- /Jiarw, entro e fuoni d o())liimi dell'unfeirno 'i talliÌlalTJo. Ma ila ma1 g,gio<na'l1zaderlia attuaJe OLrevrone del nostro Partito, ,non eiet!ta, ma r,im.asta in caTica, salvo a:lcu111rimpiazziamentn <Cmiii ecessùtà,anohe dopo i'l Canveg;no di Mairsirolia, ipaTe ormai ohiaro ohe non è di questo parere n01stro, clle è poi ,il 1pensiero ,oheha espresso aa gra,n<le ,mag- ~ioramz,a, dei COITllJ)a;gll1i convenuti a MM'9ig,~ia, abtraivel'\So arI'ordÌll1e del giorno che li.o ho voLu:to i111tegraJmente 01eM,ai'Tlltrodu:zii.onedi questo mio rairtioolo ri;porlla'J"e. Vorrei quasi a,ggltungere ohe gr.ain l))a11tedi essi, (e con ciò non initendo dimÌll1ui•re "' ont<>giramde rr,ispetto per i'I loro passato, COIIT1peure per tutta la l}oiro a.ttiivi1tàdata ~11faivore aill'klea ScOCfaltis1:haa)inno fa<tto11110-:mttoaile aid accetta-re 1)0SNidi diilrez.ione, prO!}r1io noi momento d1<.' :1 'VO:Jontàdcll::t g-ramdemagi;ioranza isi· è espressa in sen.so contrario ali loro pensiero, alla 1or.o ositlm11tain l!ranslg,enza. Il manifesto Je~la Diirez,io:ne u'lbimannente reso pubbl1ico è lì a diroi dh:.arro•~ to.,1do dhe ess,a Diirezione con tmua a percorrere da medesima strada ohe per0o,rsc pr,tma del Conye~no di M-aTsi1gi1'ias,traida ir,i,tenuta pe1111io;ospaer ùl Parrtito nostro e per ,l'az,ione soclalli ta, daibla magg-Jora•nza dei dEilei;.a.tiail Convegmo di Mairstg;lia, la quiaie. giiova seinpre ripeter10, si è affermata iJnrrnenito allll.'uniltà do~le forne socriaJi-sre,diametr.allmente alWopposto di quamto aiveva fino all- .1'ona praticato la Diireziione deJ Pair- ~Ho nostro. Volere IJ)eroiò contiJnuaTe a poJ1Cor,rereuq1astrada ritenuta dalla magg-ioranza c-a,til~va, non è di cerro un bene. c1rr:e a1an pooterà nè ~ftlcanz.a ai qrua,dnidel Paritito mostro, ~ tan1to meno :11H'avionesooiallista im 1.;,eneraik. msc-g:11cs1cend-are suil ter.reno ide!l1a rcaHà, guardMe .iJnpiena faocia éi!l mondo, spog-,Lid'ogmi wecarroetto apJijorisHco cd -assdlutìstrco, ed iallùora, salo al1lora, l'rtLnità si oompirà OOl1 mellita più fao:1\ità di quain1tomolti si ost:na,10 a negare. T. B. Spigolando i ogni camp E sempre novità abbiamo dalrltalia. Il mese scorso l'associazione fascista dei Commercianti di vino d'Italia, ha iQviato un ordi.xie ai proprietari di alberghi, ristoranti, bar, caffè cd osterie, -perchè- d'ora in avanti venga servit.o alla clientela esclusivamente vino di prod Jzione italiana. Delta associazione oreannuncia che suoi ispettori passer~a volta per volta in ogni esercizio per n controllo, e che i trasgressori al sÙo ordine saranno puniti. Da chi poi saranno puniti è molto chiaro. Una squadreea di sei ceffi da basto e da galera sarà di certo l'esocutrice delle. sentenze della onorata aissnciazi:inc, e pen•.hè 11nn a delinquere? Questi buHoncelli non hanno mai pensato se putacaso ,all'estero venisse messo in pratica un identico ordine come il lc,ro, come se l;i caverebbero? Ci pensino, e meditano bene. .. * * In questi giomi si sono avute notizie dall'inferno italianò. di dimoslTaz1on! importantissime. A Bologna, Venezia, Mestre ed altre città nei primi giorni di questo Ma.rzo vi sono state grandi dimostrazioni di affamati. A Bologna. il primo di questo .Marzo, un forte corteo di disoccupati ha attraversato le vie centrali della città. Nel corteo spiccavano grandi cartelli con le scritte « Vogliamo pane e lavoro,._ « Siamo stanchi da soffrire ». Ad UtT dato momento è intervenuto la polizia e<l i fascisti ed usando violenza hanno messi in fuga i dimostranti. Ma le d:rnostraz:oni si sono ancora ripetute per parecchi giomi di seguito. Ci sono poi dei mascalzoni che hanno il barbaro coraggio di dire che m lt'l• lia si i>-tabene, e che il popolo mangia. Id:oti e mascalzoni! * * * Lindbzrgh, il grande trasvolai ore dell'Atlantico, nella sua lournèe negli Stati dell'AmeriCtl Centrale, quale amba- .sciatore di pace si è trovalo in un <lato momento in un grande imbarazzo, ner una inattesa invocazione La cosa è successa nella Repubblica di Portorico. Quando egli colà arrivò v~nne ricevulo nèlla sala del Parlamento ~resenti tutti i deputati ed autorità. · Il Presidente che aveva mantenuto il suo discorso sul tono d'un riguardevole messaggio. sulla fine ebbe questa esclamazione: « Al vostro paese, al vostro popolo,
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