L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 11 - 17 marzo 1928

MINO XXXdJ. A. P. ' Telefono 4-175 (Selnau) - Ccnto-Chèc/lles N. Vlll-36-16 Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1928: Un aoaio fr. 6; sei mesi h·. 3; la-e mesi fr. 1,50 Per /"estero: Un a'Ilno fr. 10; sei mesi fr. 5; tre mesi fr. 2,50 Lastoriella della normalizzazione Il follo stuolo di giornalist,i reaziona1i cw·oep: che dopo avei· fallo coda nell'anticamera di Palazzo Chigi e dinanzi agli sportelli della cassa dell'ufficio propaganda estera del regime, è tornalo in patria a cantar le lodi ,d:el fascim10 e del suo duce, ha riceYulo l'incarico di S'\·olgcre nei rispettivi giornali il seguente tema obbligalo: - , Mus'Solini è wl punto di nor_ mali;;zare la propria politfoa interna. Egli abrogherà le leggi ·eccezionali, concederà una gencrooa amnistia. renderà i confìnali alle loro fa_ miglic, i reclusi alla libertà, i f>rO- ~crilti alla loro pal1·:a •· E conscguenlcmenle: • Pc1·chè ri_ fìulare tullo, di proposito, al 1·egimc fascista che ha così buone intenzioni? Perchè ina~prirlo? Talune connerfioni di politica internazionale da parte def!= Stati liberali e democratici affretterebbero la normalizzazio- ,1c d'el fasc:~1110 e g;o,·crcbbero cruindi alla causa della democrazia in gcncr:ilc cd a quella della lihcrlà del popolo italiano in particolare"· E' quc lo appunto il quosilo - o r,iullosto ·1 r·calto - che Mussolini. con la complic.ilà non d:s;nlcre""ala di tal un· if ornalisti c,!l'ri comp·acenli, si affanna a po1Tc dinanzi all'opinione puhhl"ca ;nler:nazionalc. [gl" ,.· ~for7a di la~ciar capire all'c·- ,;[cro cne. ,r'opo tullo, il progra•11111a fo~.,; 1·1 non è aITallo ua dogma in,_ mutabile, ma che al contrario è rn- -1. cttiJ,ilc> dcli<- p'il b('ndìchc crnlu- ->:ioni. Pcrchè dunque gli altr· Sta!; non fayoriscono con concc~~ioni ,naler·ai: e d: a:nor proprio l'cYoh17,jone del rcg'mc che dopo aYcr ri- ~,tabiI:to - a p1·czzo di qualche bn1talifà -- il r·s!}(.'llo clc!:!l: orari fcrroYiari c>d m·cr imnoslo per le ,·i" di Roma la mano ,db,tra al po~tò di quella ;..~n·stra. è c.o~i brn dispo~lo a lrn.;.formar i in un regime n01·malc co·nc ll''l; gli allri? E' inut le cl re che ~Iu~;-.o]ini ha ~eYcramcnlc ptoibilo alla ~lainpa italiana In hr➔nchè minima allusione a tali c1;chiaraz;oni_ Esse ~ono per 1150 e~clusi,·amenle esterno. :'\è, elci resto, il popolo ilaliauo :-r i'!I' la 1~crchbe ingannare. :--.-on s· normal"zza - amml',r-o anche che il fasci!'mo lo ,·ofc>,·~c e lo potccse - abrogando le lc9"Qi ecrezionali nel momèin1o flci;:1•0 in cui il nuoYo Codice pc11alt', the le con_ tiene tutte, sia per C'nlrare in ,··r..rorc. E non appare generosa la concc~s·ione' di un'amnisl!a senza l'i~lahil."rc il regime della libertà, ,defìniti,·amcnll' !-.Cpolto inficme al su:!Tracrio uni,·er- ''.ale, con la nuoya lc!!!le..,dclloralc. C:omc rnnccpirc la li 0 l1~rlà ... sc11.za la libertà? :.\f:, all'estero< è mollo !11('110 ·nformaf e rop.nionc inlcrnaz:o 1alc - !"pera il fa"'cismo - pol1·chl11' ca- <!C'rc ncll'inga111no. Le conYcrsazioni diplomali:hc chr d:.i. qualche mc~" a (Jll<'-'la parie, il fasci!',mo 5ollccila un po' dappcrluL to. hanno un doppio scopo: c!arc al 11opolo ilnliano la scn~az·on<' o l'iL lusione che all'cslc>1·0 il regime fa_ :;c:sta è cons,"dera lo cd è oggcllo di 1 ir..pcllo e dfi im·icLia; ingannare l'opi11·one pubblica estera sui reali obJ,elti,·i g11<'1-rcclii della polili<:a fa- ~ci~ra. La mano,-ra della prcie..a normaI zzaz:onc ha l'altro fine cli disarmare ]0 opposizioni democratiche nel 111ondo cd i11durlc - con il motivo ,enlimcnlalc di favorire il ritorno !clic libertà in Italia - e delle con- 'e!"sioni diplomaL".chc c.he r·alzino il prestigio elci regime t raballantc tra le stesse fìlc ra~-cistc all'interno. .\Jm,·orn· che conosce come puhi l'animo clcllc folle ,a che nulla ~ più conlagio~o per un popolo oprr,•~so. dell'cfempio e teme l'influ- ~nza suggcsliYa delle democrazie 'Urcpee e dei !-uecessi operai e !>O- ·iali~ti che le consultazioni cletlo- ·ali in mezza Europa provocheran10 !1cll'anno n COl'So. E con ,11 lem- )ismo che lo dtislinguc, corre ai n- >ari. Oltcnerc dei riconoscimenti delle ille~tazioni Ji ris.pello e di si~palia la parte dei governi e delle corrcni democratiche d'Europa, significa ,('i diYcgi1i cli ?llw1 orn:, ncul1 aliz_ ~'re in part<' la suggestione che le illor:c democratiche e socialistepro\'ochcranno :n Italia. Il fascismo noru è ranli-clcmocrazia sei J"op,"ntc,_ ne pubblica democratica lo apprez_ 1.a e lo lralla da pari a pari. Concezianc semplicista ec.l ingenua da parte del duce, se egli crede con ~iò ,di disarmare le aspirazioni alla 1.berlà e lo srpir:to di ri\'olta del prolclarialo italiano, il quale YiYc la propria Yila di mi:seria e di schiaYilù; ma considerazioni non dcl'-litu:Le di fondamento se si riferi~cono a talnni sti-ati piccolo-borghesi ed i11Lcllcllualoidi ,c!Jelpopolo ilalianc,. [ :opin:onc pubbl"ca democratica internazionale cle\'c dunque reagire contro la mano\'ra mus">oliniana. OcYc premere sui rispcltiYi governi - che troppo ~pcsso cedono dinanzi ai ricalli ed alle pro,·ocazioni fa_ rn;slc - nffìnchè il fa,:cismo sia trallalo per quello che è: pericolo pcnnanenlC' per la pace e la libertà d'Europa. Ed opporre alla prosa dei giornalisti re-duci dal non pio pellegr:naggio di Roma, la clef-cri7'onc della tragica rca1là ilalian.a. Il fascismo non ha rinunc:ato aL l'ope1a di prnsclitismo nel mondo. Le rlu!ocra7ie lo ammirano, lo aiutano, lo felicilano. come un proprio fìglio p1e<l1lctto. r';(I allo ~coro di 1eP.dcrlo · meno c,'rorn ai popoli !'i r,1·e~tano a ll'a\'C'~t°rlo dei panni dclla normali::a::.ione e della g"ntrc.,ilà. Strappar<' di clo<--:o que~ta ma~chcratura croccas·onc " mo~trarc il fa dsmo nudo in tulio il 110 aspetto orrido e ripugnante, è il ccmp'lo t11'1la :-lamr,a ,(cmo,ralica e ;-r,.~ial'rla cl" tullo i[ mondo. Così facendo e:- a non mio com- [ ·e un ~e 'o d. colidnrit'là Yer~o il ! opolo ital;ano, ma pron·cdc ollimnmcnl" alla propria difesa. TI fa_ <-rismo non adoprra solo il pugnale. r •·0 ,1 Pl:l.,, <:!'..(iarc ollimamcnlc ,111]1,~ !"arma della ins'c\"a e della i_ roc-r-~ia_ E so è nn1o. ('rc~.riulc e ,·he all·<.. 11bra cd c1lla ~·:•uola drl <•ccuil smo. Sa r CFCfcrc('C l'd unluoso: e penetrare sollo mcnl;lc ~pogl:c anchrn-:-llc' p·azz"fcl'li nemiche. . f.c demcrrazie europee f>liano in guardia, chè il fascismo è in aggua. lo do,·unquc. laComudniPearigi 18 ~L\1120 1871 T11llo 1/ mondo socialista celebra n 11< 1 Comune di Pw·igi, il primo movim('n/o insurre.::.ionale prole/a_ rio. la prima pre'a di po.<·~e. so cf<>I po/ere da pari<' dei/a c/rt.\.\(' op<'_ 1aia. Cinqiwn/(1.~elt<' anni or sono gli operai parigini insorsero. le armi < Ila mano. _.,,..acc·arono dal pol<>re •l<'/l(( g, <i11d<'cillà. la borghes'a, Pi \i im•ediarono ed invitarono la Francia <'d il mondo la11ornlor<' a ·egu r<' il loro e.c:empio. P<'1 r firc, 1111 mese rc\is/eltero am_ mirando il mondo pcr la wgge;;zrt rl<'l loro :1ç11rrno. per /"eroismo de/_ 1a lor, 1r•·i.\/(11:r1. Arre, r·hic,i" ria renlinÙia di mi_ a/if.io di 01mali. non _,; arresero. Di_ (<'s<'rc il prlcr•e ron']tl'.,falo. barri_ ra'a prr l>flrricata. fino al/'es!r<'ma ridot/((: il cimitero di Pèr<' u,_ choi ... e. Qui giun/i, i resti d<'ll"eroico <'Ser_ cito proletario, contesero tomba per iomba il pa.~·soalle truppe ubbriache rl'ocl"o e di vino dello rea:ione. E le. spalle al mllro {alale. srccombeL lero ol grido di • Viva la Comun<' ! Trrnia111ila rodu11eri co.<;lò alla r/as•(' r-peroia pari_qinà il genero.~o lenta/ ·uo di libcro:ione. La f eroria d<'llo borghesia f rance•<' nell11 r<'pression<' parigina del ì1 .. '<'mhrò 1nu11dlo. li dopo_gu('T·_ ro eh<' ui11iomo ci mostra com<' la borghesio di tu/li i pa<'.<i abbia ap_ pre.\o alla .•cuolc. dei Thi<'rs e clei .(;oli {<'I. .1/a quanto commino <la allora - nonostanl<' lllllo - ha rompiulo la rlass<' lo11oralric<> inl<'rna:ional<> ! La conqu·sta del poter<' da p(il-/c r/<'l pro{C'larialo non oppor<' piii urc çogno lontano. un'utopia gen<'ro.,ct. E' la r<'ollà immin<'nle, pav<'nlata <' d<'premla con lulli i me:::i rP<1/le /Jor_qh('sie d'ogni canl 0 d'Ew:opa_. li mr1riir;o dei Comunarcl1 del 71 non [11 dunq11(' uano, S<'gaminò nel ZUiRIIGO,17 MARZO 1928. Num. 11. SE'VflMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA. ITALIANO. NELLA SVIZZERA REDAZIONE: L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo proletariato di tulio il mondo il senso della ri:>cos.\a e la uolonlà cf,el/a liberazione. In nome della Comune do11unque il grande evento si prepara. altra_ verso dolori. esila::.ioni, incerte;;::e. Coi si.sterni della democro;:;·a dot>e-il prolelarialo è libero cl; com_ baltere la propria lolla di classe. Con l'animo eroico degli anle.,igna_ ni del '71 dove. come in Italia. è schicwo e percorso. Ma dovunque con riconoscen:::a e dcuo:ione verso la memor a cli ro_ loro che generosamente .seg(iarono la méla e la strada. Rivolete·repressioni in Italia (;ineurn. 1.3. Le Travcril cl: g'o,·ccli 8 ('orr. puhbl"cc1Y,1 quanto ,eguc: Da r onte s ;('Il ra ri< cui amo le se - ~llenii informa:ion: c,aui di.sorclint _,; .\Ono p,·oclotti a ì'en<': a. ,l/('\/1c, Bologna ,., 1n etL 1r<' cilici. Jlancano i pllrl.colari . .' i parlo cli una uenlina di morii. .,l Bologna i primi cortei sono OJ,J>r,r.• i nelle uw m<'rcolecli ciel/a '-COr.\u .'ellimana. · 1 mani[ eslanli porlcwano dei cartelli .<ui qllali .<i leygeva: < Pane e Lavoro . Le manifestcdoni si .\ono riJlel11. le il gic:mo -'<'fili' ni<. Conlinuc111clo (!cl cmmenlare /"agiia:ione. le auto. riià hanno ricor.\o al/Il for::o . .\'ume. rosi . <'.nllf ascfa•t: di Bologna hanno dovuto obbr111clonare la cillù per sfugy re alle ra1>prc.<agl1c . fl giorno ~cgucnlc Le Tr<,uail r·- confcrma,·a la notizia ro 11 que~li termini: l gr<;wi avvenimenli che noi ab. hir1mc: c1111wnca./o i<'r, ri sono sfati r·onf ermn/i p<'r quanto r guarda BvlCfjlla e ,,.e i<' man {<>sic,: ·oni .\ono wie più l'iol<'nle e le roppr<'saglie ie più tragiche. ,11algrado lo c<'nsura e il terrore che r<>ndono dif(ìcile il poter avere in[ orma;;ioni precis<', no· p9.~siamo agg"ungere che u Bo_ fogna parecchie panetlerir> .\bno sta_ I<' assalite <' saccheggiale.. • .\'aturalmenle l"Agen::.ia SIC'[ani. ~:11tulio questo resla mula ,. La notizia elci falli di Bolog,11a ci <' po; ctala confermala anche a noi da am:ci nrr:Yal.' dnll'llalia ·u quc- ' li giorni e da lcllcrc g" unleci altravcr o l'.\u~lria. f ,[I rcprC'S~ionc a Bolopna, che i,ulla trentina. è ~laln cosi feroce mori) ,'aggirano ERBATA- CORRIGE. Ne?lo scorso numero è sfugg:to un'errore 11ercm0nle madornale. AN"arficolo di Prima pagina a firma Ange-iica Ba/abanoff, che doueua portare per titolo « S~uendc le orme de.I Ja1Sci- $IDC a!aì!'..2,no , venne messo invece tl lito/o dell'arlico!o di Carlo Pedroni: « Le vie dtfC'cn·:à e del scciaJl(smo . E quesf'u/f;mo, si capisce, segui la stessa sorte porf~1ndo il I.lo/o dei/"c:rtico!o della Ba.. /abanoH. L'errore, fon/o enorme, quanto anorm.e è s.lalo certo immediC1J/am~nte compreso e corretto dai nostri lettori. Ai nostri egref;i collaboratori, inforlunc.!: cosi brufa:menle alla festa ... del loro arf'ca!o, la r.-oslra pitì .sent•ta solddarielà nel dolo e /'<l'ugurio sincl!ro che alla loro pross'mo fatica, il proto non metta per titolo ... una réclame di IV pagina. Secondo quelli della cimice al risv.>1to della gia-;:ca, in ILalia tutto va beue e chi lavora continua a migliorare le sue condizioni ecoromiche. Ma quando s1 vuol falsare la verità si casca sempn.: nella più ma1cia merzogna. Ecco qu,'l un fallo recente [ra i mille: n Milano il 15 di kbraio 1928 è andato in vi~ore il nuovo contratto di lavoro che inli!• ressa i lavoranti dei pubblici ~sercizi. Detto fatto stabilisce che le ra.ghe ,J, 450 a 650 li.re subiranno una diminuzione del 5 per cento - quelle lino :i 900 lire il 10 p. c. Così pure sul vilh corrisposto in d:inaro vi è una diminuzione del 5 per cento. E' pure stabilila una revisione di contratto nei riguardi di altre concessioni che> [irio a<l ora godeva il personale. Questa mirabolanle notizia ci vien-:? fornJta da un giornalo italiano, perciò fascista, il quale va in brodo di giuggi,,- le nel dire che le Corporazioni fascis 1:? difcndnno sul .l'erio i lavoratori. AMM:INISTRAZIONE: <...ommissione Esecutiva del P. S. I. PREZZI DELLE INS~ONI: Zurigo. Mili.tarstrasse 36 Pec linea, o apem, di.- (laqbes~ IJD8 colonna), ao Calt Per réclame C02l'tmaata, prezzi da ooevenir.si PerI'unitiànternazionale senznauovsec·issio G Jj e'Slr:::m\ si tccca,no .per er.:,cb,rsi,. I c:>mpag-· ùDitari ù: esrtreana ,de51J-a i:iica.:C.:mo Cl,ll un.1 ce.rba. os.lenfaJZ1ione le prf'/Pr:._. 1 .cs:, < h,· ,reyutano milg.!.:roa-pi,iù scci:i1i,s'.e, iJ)ÌÙ gi,:~t,e di o~n!Ìl-allrai gli es!rem.',st: ddi" inlraaisigenz;a deL :oOIS'Lro !'a:·t:tv. cnloro eh<' soaio conitr-a.ri a'd una unleisl con gl: altr: :09rtiti 'Per ocmpoa-re l'..:.ni'.à sc,(':;1J.st:1 tre p·dtiH'amo per rr.e•- bere :.1 ril,evo, ,1d a111ohe rpe:r esa,ge.raire, le divergrnz.-, e .sostenere l"asso,luta ioco:ndìJalb~~~,t&dei ~o·~ramm.i ~ delll.e conc'e;,,ion:. Nessuno Jielsp'ngc l'un:là peir pr:n'c1,p.:-o, mc1. cl,; !fatto g!~ u::i e g!i alltri !a c.;tacrl!•mo, con Je r:sipe~tive ~111t,raJJ1isigenze. V"è JULlavè.a un J}Unto in cui ~Il ,IJ!i ,s; differenziano •alqmin,to da,gli al~tri • rd è ',! modo d,i vctlere •l'un'tà. rr prim: I-a vc1::,ctllo I agf,umgere peT mezzo di un ~iccordo cool,1C6lirc,Paa-t'ilo, dl cc1110Ludea-- s1 dC'IJ}oun~ disoussi.one seTena ed esaur,i€'nte e .l,a cOJJdiz:.onano a,'.fi"ades~·oneail- \' Intern.izi('"nal-2 qperaia scòal'sta; i sec·.n.di prelendcno di coP.iSej!ui1rllaco,n la rimmc·.:i dei pr.iltni a tulle ,h 1lc·ro prur,licch ri ve,du!e •z con 1b loro accettaz,i,o!ll.e in.tegnJe e s.enza r:-serve dea pTC,gramm,a de.I nosliro PaTL:lo. Emenge chia.ro che se i,I modo di volP.rla dei ,primi può ren.dere é',ff::"''e l'u~:-:ie, quel," dei secondi lla rnnde J:ratic:imente :.mpcsdb:le. Comunque questo è cerio: se idove'ssero preval~re i due esLrem' smi, la d ·.,f,sione cipera,i•a~,i ,perptuerebbe, con scmma e g'ustil··::oa·.Ft i ma .sc-dd'iSfa7ione del fa.sc.::smo e ~ I' c:1i;-1"ta,~ìsmo. Cc.i ccirr1p._: ;in.i u n:1!e1ri d:scor.r~em.:> u,11.·-:-r1'v-"oai la; cl!,gi ,d:scc<rriamo lra no:. A me ,sembra ohe .i modi e<l i mezzi con oui certi noslr.i com,pagni a•.solutamente :,,•,r2,ns<',~enti cerca.no idi gi.u~t",Ecarc "J prciµ-·,o aitteggi-a1mento e di di~fondere la ç,roi;-11:,atlesti s1:,perino s::v0111te Ile d ;1ghe de.ll!a.vuHà, s>'.ano poco educat1Ni ed 1aobb;,an,: s3p-re damal~ogico. L' e,s~il":i.z.icme co,nt;.1n,uaed esa(geirab idei merit~ idei nosLr.o P,a.rli•to inlir,msigenle e de,i succi sooi, h idetr,az,:01JJede~li aLtr~ P.a111tii,ti qpera,'. ,e d'.!:ikro 10CIJ1!1çcnenLt'ie,s-age:razfone insri,sten,:e ,delle .noslre ca:p:.oità 12 IJ)c,ssibilità çossc,no so Ilei icar2 l'amor proprio dJ una IJ:a<rledzi nos!ni, ll)Oss-::no;,ndurli a ri Le,nei-.<I,Si UfPe.riori Kl;i Lulitiigli allrl,risociiatist.i, a oredere ohe un ,g:(".TlflO o il'a,lil.rn gli al!Lri'.ni.c011.oscera111.inl o tpr~'◊, vero o ,presunto, t-orLo e ,v.er.raJIIJloa n.oi !PCl!lbi,ti e ccdri,t,; ,r:,cissr,nos~r13!1.u,t,toind,ur1i a!d :,11&-stere,nelltl'intira.nilgenza qpipu.re ad aifferra,&a, ma oiEfemdotno,la ve:rilà, 1oua-- ba111cla ise,re,ndà, ccmill1l1S:ia1ncon ll'C'bietLi•vilàohe deve ip.r0&:<;'lderae,Lle1disoussionj Ira socila!IE,sli,r.uooiono ailla 0duoaz,ione ed ailla causa so.ci-allisLa. Jo ,vo.nrei ohe .i. cc11111pa1ignniJPM"Cdinaon Ecaiv.a 1 kaisse:ro ,le di;ghe ,predebbe IPe:r nOJJ metlenmi a,e~J'rirncresoi'<>.sc!ac,nidi.zione li dover retlif1oare e :,praois-are ipubbl~icamon.le E.cl even~ua1 1 Jmenle aig,giu!l!getrequa,lohe JPunt,o. Ceroh)a,mo t,u.llli di mainte.ne:re il 1dr1batLitoi,n un'a,LmclSJera ,di sererniit.à, .:1m1pre a,d~ente a.~ll'ob~ett:ivJ{à. Nel penultimo ,n,umero ,dcùl'Auuenire la compa.gr.a Baia,banofif, tka l'aHrn, ci e- ~po,se 1 m'.ltiv: '!)Cr 1 qual,i eJi!iaTiti10J1ei,ncoanpa,l~hile per il .no&bro iPan~to J'a,d.esilc'lle a.!nn tema.zion.a le IO~erana sociaitista. AIJ)lprende,mmo cCGi che la ragioni !.-U,pre.mac,ms.is(erebc.:i 1110!fablo ohe aie'lla Inle.rn-aZlion.1led, Zuni~o vi sono P1a1rlili soc,: .Est: da diverse tende'llze, dhe godono di urna cérta .:iu.toncmia. La nosLra comp~na vouebbe un' Inter.nazionale c.ornJ,o.sll di Pairl:ili socia,Jisti di una sola tend<:11za, senza o con ,poca aubonomia, comunque con obbliighi asso11u'.i dii frc-r.le :i dete.rmina-li problemi.. Ccmven.go subilo che LI ,problema. l~- oalo è di .riotevcJ,e im,p.or1anza. Riconosco pure che ,J" lnte.rnazionalle che YO!rrebbe ·la nostra comp-a,gna, se funzionalSsc b0r1e e dispo·nesse di forrze rai~guairdevoli, tpcltrebbe svolgere un'az.ione ,più effioarce di un.',a.!t;ra che acco.rdi eccess:iva autonomia ai Partiti aderenti. Dissi « se [un;,,ionasse bene • jper avverlire ohe qua.nL:>più ,gra,ndi so.r10 g.Ji 011gaI]\Ìsmioperai e vasto il le.rir~tolrionel quale ,si estend:::r.:,r:, tanto 1p:ù d:[L~ile è fa·ril.ifunziona-re be.ne con pr·escri1,ioni rigoro1<;e emia,na,Ledal! cenlro. Non sempre .l'iesce a:i di.ri,genli. cenlrali d~ vailu,ba,rc g1uslramem'e « l'ambi·enle » e ~a si•Luazio.ne nelle l,omitii31ezone della per'Jer:,a e qu;.n·di i:n dele:rrninati probaezni ~nco:rronc i.n error· con ma•g,_~icre fa.ci~61à dci coropaigni openmt; ne,IJe cLilverseregi1C111i. La Terza Jnterna,z.ionalle aloliribuisce ampj poteri alla prnpria Cen,lraile, slabW,sce e anoantiene una ifsci,plin.a rhgorcsissim.a., nc:n accr,r:h alcuna aulonom:a a,i ;pro'pri Pa~t-it,i, <O 1se~ion.i,ltllalZli,onaM, 'Che hain,no da tU.bbi;d/.a-eaJ.la <Centra,le eic1 eseguirne g'llil orrdurl. tMa. qU'al!l,~eitr.rori,- tll"emen:dà,f.aita,lii errori, ,deil!iitilit,diTe.bbe Oa compa._11111a Bia- !la ba,n,c'Pf- .netn oommòise essa, ? MOÙ!lli d,i I aJ'i e-,r,rori salr~bbaro s laobi< ev.i,l.altll 510 i Pairlitt,i aideren!.:i, id.eì 1d.ivensru ipaesi, avessero 1po,1/utoaig1re un po' secondo i dfflJtaimi d~l 1Ila propri-a oosaiielnza, plasmailia aieilla tizlHa con-oscenza ,de!Ll'8.llllbienite. Si obbi,0H0rà che ,la TKìrza ,InlernaeJ.i,anla!le è dCllnin'<lJtadiatii.nulS6i,ohe ILa.f.a,nm.od,a.a>adrom, che 111c1lh1a1 VIDal ,een~.~-aJlie ,v, a,aanen- ,te inkrr.13~:,c,n,ail,ee, .oc. 1Cc:m.ce.do1,Sdloavvei,Lo che .i jpOterJ tJro;pipo a.m.p:i, a,d una Cea-.,Lr:ieJp:J<SS,C.no oreoar'.:. ii.n ~e.robe a.nohe çH i'co1i gi,a,v.i.ssi mi, IJ)'élmlkol.a=Clllll.e tpe.r gli c,rgan'l,,rn,i che mc,n hanno 1!1atggiru.nta u,na de.benminal,a ana1Lu,nlilàe ,fi<lloa tlaJl':o oht': i dit'igenta, .non ha:n,no a,oqunsiLa la r.eco.~sari:.. ,rrEWairazicxn·e. tL' ln1crr.az:orn,k cli.e ,vuole ila ccan,pa- 'gna B.alobanoll, e che vcr.remmo ,noa dru.1t,i, è l' J,,,1ernaz1c,,naHe:Idea.Ile,jpe:rfeiLlacli.e, sen.~ esser<: u~qp.i,st:,::-an, on è ireaiLi.zzab:t!e nè oggi ,e .r-emmeno dcana;r.1~. Siperiia.- mo che do s:o dc1podC11Uasru!. Ln.ta,nlo giù o.rg12n:.smioperai, .nazio,n.ali ed jn,lern.azio.naU, y0:l.iAi,ci e sim.dacali, 1.ono a.noora k,n[ani, dailJa JP,erfezio111e, f,unz~cn:amomeglao che ipcissc1110a,na ,ncxn come .noi vorremmo. E ciò imeno !I)er la ma.liavC1iSJiea.1La oc~pc1deigli ucimimi, no.n ta!J',lo a ca,g-iicme dii una o dc::O'aMrratlendcnza, qua.nto ,per 1ia ,d'iffere.nza ed in- :,t:fC:'Cic,n:tdael J.o.rosv].!,u,pJ}Oe d'c(l!a letro mah;r~là, che a• <lo-ro vd1ta d'!pen<lc<110 in g.r,a,n1i::a.rtedalhl,o sVTiluippod~!il'ecc11101nrl,ae del!Jla civiil~.à capita1!r.1st:iC'ad,,e.lne candiz'oni ipolitiche, ecc., doi ,paesi e deL J.e na:ziior.i in oui virvc,no ed operano .. Un Pa'l'l1to soo~f,sil!3i -chi •ha j,I cons.z,n.s-:> E qutndi ra,i:11:.reser:-'.ail 30-4.0 par c~tto derla (J)qpdfa,zi,ome,,di f.ron-t'e a deite.rm.i,. nati prcih!:ami è oos,tu-eit.losO'V!enLeaid assumere u.,,' ati.egg:Jaim,z.ntç dilfer~,t,e d, qu JP.c che tPUÒa<s0Ullllereun a:l1r,o Parlito che iraipprese.nta scl~ba,n.to,i:l' 5-10 p~t cenito degli abitanti d~ suo ,pa%e. }Il Ptarfllo .CipEtradOnc!l'Vegese si ma'llibenne dgorct.<oamlleleJ1 :111 :aia,n&'lgein.le oo ohe r~- pr~eintò un.a. u;foccfa a>aa-te del!la poip.:>· ~la7'i:-meiquarn.,docrebbe i>n forze, sein.lì aumanl.a,r~ ],a pro,p:n·ia .responsa'bi.lità, ca,pì che ci,!pqpo,!o a;~ierJd0V1a, da. ùlll'i ,n.o.n_ sotltan,t<0a.fferma,z.i-0ni di prin.citPio e critica n~.alllVa, m:a -pure a2lio.ne 'faititw.a, non ~~'.ò nemmeno ,a,d; accetla,re l' ànoaaiico d~J J)C-lere. Ln un a-e.ginne dj cliLt,aiC1.m:1 b::irghese :,I IPamlriik, socìa,lfata 'è costretto tiJd a,.g:a-e djYE:ff'samen,te ,dii quantio !)IUÒ a.,gire in reig-:une dii. aélbea:Là; jn ,paesi aid economia arnretira1:a, lii Piarrli.lo scroitai1ci1s,La deve agire, .iin mcilitt ~ in mam1-era d~{- forett1ite ,dti que!1!iache 'IlCmusa nei paesi progredibi; in kfu-ioa, 6n Ci!D.a non ,può e1g.itre 001J11.e nel lBeiligi.o; li.n. Jn.ghiQ,le.r,ra,in Germa,nia, n.elda Stvitz-z.e,r,a. 1lnffne i:l pa1rl,ito sociai1its1Lsawluppalii.;- simo, che ha 60-70 anni1 cli, 'VJLae di espe. ri>enza oh.a una IT',ietnizJ1i1tàu, n.a. « W ell tan• scthaiuhung» dilve.risa deil paritito bambitno che muove ì IJ)r:mi ipaJSs.iht,ai •res-ponsabillilà d~JVeTSe ccmp:bi, disvett"si,. A cagione di lulle queste diversità, d1ff.c.r::•nzo ed ;lm1pcrfo:mo.n~ciggi è dttffi.cillliss' mo, ii1m1J>ossib:\slliael:iOb.reuna !fune.a ,r~gi, d•a di con.d.ollta ,cla a1dc1\.tlanisd,~a lulitri.i pasrli.téin lwHo ciii mondo. Uilllad.itneas:innile può e.sse,re ltrai:,ciaì)a ,pe:r de!tle sette, deigLi a.~gTiup.pame.nitimim.uscclld, non ,per dei pa,rli',ti cli gremcLimaisse, che 111.0lll pcsson.ù s-Lriami'ars1d,aill'errn.bi.enitein oui virvono Q nemmeno n;,mJllair,sai in. az:c,ni di se.mp1lnce criW::a negruLwa. L' 1lin!Le,rwa,z'lc.nl:i.~~ cl\ Zuri,go ir:,[•letlewt te ,le d::Jferrcm z.e e le ilm1pe,rl ezi,è:<indei J)'air. Liti -ohe rl!l.ccotg:lie;n0tn p-uò Jare <l'tivensa m.enllo.Nes:suilla i!llternaz'i.omatleche vcigl.ill. 11a'cco.g\liilel,eregirtmJdi,melSse ,di t,uMii fPaJesi può sotibrarsi a talle rilflesso. Pe.r solLrarvf~i d,c,v.reòbe irin,unciaJTea ,r.uu.rt'ireliti gr'.andi fo:i,m,azicai~n>aiz.iomaleli limitbamsia ralcoaj!li0re que!IP.laJp. ani:iedei soc:ancrisL1i.chi:1 dliivcrs-i. paesi ohe .s.i lraw1mo su un.a iident1oa cLl,r0t1l:tvaE. ' q,uaai1lo si pTC\pc,ne di [,are la coan1pa1g11I1B·a'a1l1abamofefd i.I no• "! ro uf,fiK':Oi,n!iernlaz,io.nalle. Na lumtlrne.nl~ ,ne~,a speq-an.z.a e ne!\la COiliV'iin.ZoLOile eh e, è111SC\gui1,o'a1m1a111,uova formazi,r-ne aider'!r'alnno 1-e I.amghe maisse d= desLra e ,di si,nftSlro. Qui occorre IJ:a,rlarre ~hi1airc: si v,uo,le dividere ,ancora una vo,libal'orgamiizzaiuone social,i,sia naz'1omalle ed .m{ernazi~cmaile ~i ce.rea d; staccaire dallll'I,n-ternaz,icna•led: Zuri1go ,J.ami.ncrain~a ,d,i sini:sLra, da quell·a ,di !Mosca JSliievenitua1!.i ma,lconlenli, dian ipairli.ti oq::e'ra1na1zictllalln di de.s,bra e di si,n-isLra le mn,nc-,ralnzer'ISpetLiv,a,menle dj~ s',rrils'.lr a e da deisttn,a. !La ocanlJ)'aigma .Bla.~ !iaibanoH scriisse ohoe 11 ',uill.:ità.non la &ii pollrà fo.re .nè .m:(llla. ,sejoqntdiai e nemme111.o netl- •M terza ,mlerinaaliioolaire; biso;g.nerà q.ui,ndi ocistruLuimne t\l'lla .q,trelr.w.,. . ilo rn1 sptaJVenll,o ,daiw.lllltii, a.Jila pr~ti,_ va di~ u111'iaflk"11 d[IViti,o:ne e ccat itiui:to itl ,ri- ~1~li0 che o:rcfosso Vi<.-m50 a.e pw:s,Ollle e le loro convci.n.Z>:c.rui,, illOOl ipOtSso a meno dri d1:-.analJ/tl,a111mi ,se aio.n S.:ta uona s~11Ultazfuone 902rrie cJ>.rOt"paidi:.~o,Lie. qu.affiltà Ullla es-zl'.1\"azicùdlel!1!1aoreoonza, ,neJil',infiafiP.t'.ibftltità propria e del proprio metodo che le spinge a i!ianiìLi 121beinrazkm.i. ,CcanP. mati, iperchè nCtll 6i. vuct!ie Jt!ener cctn!bc, nemmeno d erl'a tra,t,oa €1SrpetI1.le:nza v..ici111a? Anoh.e Le.r.::n en1. cc1111V1:J11b:L,,silrno ch0 Rie il!aa,ghe m3ISl~e,a,vrebb:a-,ros~,uJ:o ,le frtaz.irc>mi che fe<..es1accire dai partili socialisti dei diveJl1!)pi a-eisie cJte (,Il b-r'e!Vevc1l.geirdi riempo la Te.rza i,n.l~naz,i:0,nalle iarvre.bb.e domilnia.to e cbret Lo ~1 mclViunan.lo qper,ai.o monl<lia le: irL ir~lsulll'a•to dd]le •diirviis.iondi a lui e d<>i suo.i amici tmc1Scc<v1v.Ìchiil.,ulii, f,u r·1ndehc1J,:rnelll/!.eo la -tra1gedia d.eL moivumenio operaiio ,d'Eurc!J:la. U111're:rultalwvo d,j c~t=,t,1:·,r,::uno nuoiva f111,telr1ll1aZiomalle ,oir,a, se- dO'VeSSe riuscire, rrechtetrebbe oomisegu::mze -non me:no dellete.r~eicle!:lkd,:.v!.si.on: ;,trl)}OEledef ru0,,:,. O,gj~i poi, ,dada il:a reilall:lvai ch::0rre2va. d'elltla ,s-:l!ruazicme,sa,re.bb2 mooo perdc,nab:[e citi quEl',Lodem:a Terza i'lllLerrnavonale, compiuto in un momen!o òii gra.ve ç('\l'turb-armenit.oelCC,Jl,Om.ico, IPoili1,'J:oe ,r,tp3irihm.9e. · Via le rrani compaf!ni da nuove f:::-- maz,·:em.iche se ri,uso:ts...~ro, comipo~terebbaro nuove d.iv:lsicni e quindi un ,u)Jteritoore l~rè,2b~1lorr.ie.n,to deu' mo<V1·1menlo qperia·i:o. NCr.tè con le dr,v:s:olllpche :no.i ll"iiu:soilremo a ,sa,r,a re doHriniailrnen•le, spirifoa.llme.n!.e i'l m--~'imC"ntoi;cc1e',;;1!&st a irnit,e,r,naz:.onallie, ,ma bnsì con r u,::i-c.ne,ccii rag'l()llliaimen,Lo frtal-un o e seirmo. · TQr.fla,moc:>rntir-a.111chein quest-o de1lla c2rcrie111z,a.Dc,po ~ia guerra 1J'al'1a sinistra d'<{l1p?rrt"llos~1:'1a'li1SJ'.ia. ,ge.rmamico &i ~cò diallila m01i;-~orn za e formò urn 1Paaitti.to prc•prio; i pa,rt ·,~,di er.1\'Aus,trja, dei!J!a$v.i.zzera, qwe:fllo0111,di,pe.n.de.n,gtenmlalll'alco non vd1 1~,o sa1p::•rn.e K!ii aideri,re G!b:lar:oc.s,it.tiltlU'i,.. la ,reccmda I.n l~a1na zn'c1r11aih e ne ci:1S>ti1bu,iro no u,n'a1l,:'l"aohe liu d!erUal'fo.tèr.na.z,ic.nra,_ le 2Vi. L'esper:~nza ,pcu CCJlv:i'IlSZ -uu,Lt,i odhe le ,r:uoivc formazio.n,i 'miveoe d,il gi•clV'are dtan.neig,g5a,v.aini1o! ,m,o~lmento e rilto.rruwano su(l'e ,p,rcipr'-ed~o:.s:•oni; i socilaU'IS'lg:ie.rmandci1 r:cc~lil!,u"rrc110 ['uniità llNI.Z:O!O.aUe tutta i partiti dell'Internazionale di Vien~ n:a 121deir.:ScC1110 ,a q,uelila d5 Zocigo. Ora 00Sltr.1Ju'l~co111<0 tlia mimcf!1a,n.Zìdai. s'ln:'tSlra di que.sil',rnH.:lma .e ~i ,tireovano n~ condiizi.onq di ti:1:J!e Be m~aioraawe, ~.a no111so<lidis.faicem1e'.i.pi,p;:·emo,ma seim1pre millSlibr'.il ohe .. Iuciri dcù'.ia oaisa. Vi ir;mangcxno e non pem!Sfa,noiaf.fa1tto ad u:scfume;\ cli"i aiflfeuma iU odn.ltr,a,r~o idtiloe OOIS'a .n.ort veire.. (fo ipropO:sitlo ooirei ou,r,lruo di saiper-e ,per'ahè j1 ncxsltro u.Lf.'fa:,ry : nlrematzZlcnialeci' .fece ,credere ah.z il ,Pall'i!Bloiln!dipiemtden,Liea,~fe.se fc<.srsed'aocomdio col lllo>sU-ci,per/Chè ci nasc-cire Jia, dkMan<ae)rne rrilraiscilalltaigfilitni da.i pr1mi d~lrro iscca-s-c di:.ceimbre dal! ISU.o, :z1a'J>- pre;se1C,ball1Jdleic, hlta11a2à'Onen.e!ll'.1aanetnfteavca-etVcP.12 ,a(fi',u.n :,tà 111eilll'tl111,~aa;:icmaldlei Zumigo e c01n,b11airi1Gai.d ,aiiltrr,a f,oirintalZÀo<lle t~ 1utj:1pcne1nlL:liil ,dilsliacoo idailt!iamedesiJlllaJ. rPierchè i me,mbr,i.,dJrllllfda:irez:.c111edel n_ositro pa~IMo dhe .ralnITT,p.oarr,te deM'~ 0:-0 stesso, non 1.ci odilSSetiO fita vw1'.à e ,ci ~ero ,n.'elli],a non br.CT.laJnt,es.:ltiw.izòoond.ie d~ve.r_J!o.aip,prem;d~e da.ii td.oou.meruti ,pubblfua.ti re-cenLemet::'le idlaml ', 111,Lerrn:izional-e d ~ ZuTj,g:>). Pe.r:lam1loi t.ent.ralli,vd:ie-lJ ·u ffii,oiio ilnit.e.r.n.azicinall1edii 1Sl~'cca,11Li. J>er cuslill'l..iJreuna• llillctvai '111lenn 1 a.zi:1cmallesono im.esolr'abil!lmenle ,comda.nnaita. ,a farill.:,re. 1..o Gc.rilssialllbre,y,ciLt.e: .llall,li.rcino .n.e1 patStSait.o, fa1Ulilrononet ,prei,sente, INlllllrtraMo 'TleJfil·aiv. ve~e; .gilì a!lit.rcil p,arrtt,rtlii e Ile fir,a,z,iCJ!lli cli silnis!aia,haiimo g,i.à ,:/rnwait1ar1t,doaJJens.'per:'2.Il21a ciò .ohe Ila, oo:nrm~ imlLria<ll/sigemdte l ncsLro pau,bi,to,non V'llolleànpai'él,re. Lai CC\!DtPa/gn1aBi aikiba111o1fidf5.cetohe aid.ercnd·o a1<1'lnlernazic111tél)d1ie Zurigo .ili nostro 1P'atrWto CCilll!J}'irebbeun tait/Lo di suici:dio rebroe,pe~li<vo. Vila, caTa .co-mpagllll:l, non d1rammaLizziia1mo1l'e oo,sz abhast,an.za seri::. I o pen,so .ohe se si voOoeisseparJiaxe di 1albL,oi, ,di tma!llia suiC:kLa nc!n. cil si poLrehBe mai ~for.ire ad tU'Ilrp-.11r.Lis.teo,,rni,re gi-01Vanec, he mod~firca 1'.lap-ro,prila.corndot- ~a a secclllcl.a dlegi1iJ1 11se.gnrumen.ldi elnia er-perienza, adattandola. alla caml:.iata silu1.rucm.ed allHemuta1t~ esigenze, ma bmsl ,a quelfo che si iT,rig:lcHtscejn um. a1t,t<e;gg.i'aimcmtosleriile ed. amrarcmiisli'co eh~ lo r;:dus~e afll'i,s.cllamenllc ccrrnplelo, come pi.a.nta n,aJna nen de:ser.o. Questo .P~il'to &Ladmrut.a,ndo un Band1otecaG-1no 1anco

wurm·; ~ .chiedo oousa <afu oo~ !letllori e mi -dec:iJdoa non oabusa.r,eUtilei,:;o,rmen.te idellb. lOIIO ~i condlud~ò per 1atfif~. J.o Jlllan vedo aleSSU!lil9Siuna B!Il,C.,11llpaila~ biiliiltà ,nelil:'.ald!eJsiione del 'pll!I1bii~r,, 1sOCÌa!U$t!a llbal1r.aino ininmilfioaiboal!.1'LniternazJionl:l~.d~i Zurigo. Al contrario vodo in ie:sso un atto di accorgimento e sensibilità politica, una prova eid ,una tnamiiif<0S>bawilone <l:i ipr,aillilO!l ,e sohieJ'.lla sot1ild.aa-ietà inltwna,z,i,0011a1~- iNd1J!'ilm,t0mar,•::.n1aiLe di Zu.rilg.o ml' ipair.lito is1 l-rcw,erà ia, IPI"llpru,o ~-~o ail ,fiiaitwo ,degl òbl.iimi oompa,gni ~i. dci 'Ocm._pa- ~ isvmzzeri, ,dell .pamtòto timdilpend~ àm- ~. 1die:1ll!e mMllOt'OO.Ze di! smisla,a genmanilca, fu-~. ,21dee. iR.aitiforzerà aa ,s~ dEl!l'l,Ilfii'.iemacionale, conlrnbuirà ad influire sulle sue decilsJQnli e wi, suoi arot~~bi. L'fot.e.rna,z.lJcmalk dl Ziur.iigo ~ im,penfetba? Corr~~.ilalmoOa, aiiru,bi,a/mo Il/al SU"a alla s:inrustra, ill « oerJt..ro mairxilsba », ia ~'.liiorairlLa.. Gli O!l~niism~ cipemaa,ldiifet~J01svia,mto corretti, noo 1'>abotlalbi; ,1lai o~ ireoa àil mitgli,o.. raaxenroo; lill sa!h~io cQQl.d/uceallilo sfacé\to. Ho 1dla muo.vere ,allouine lll!l!tu-.e ,cbbieriollfti. a bte aiflfenmazi..oo.ioorutenn..-<t.e .ne!lll '01r,LicdLo 1de.l1Uru 1cOIIll~ Bailla:bam.o.fdf~ due eebt.:1maineor sano, fo &a.rò ne:! ,prossiano nu,mero. A. V. -oTrala farsae la tragedia 11 Ginevra. Le due bwuiie di falsari e dli a.ssassini che rispeMwament~ do.rnorum.o a JJw:lapest ed a Rioma, harmo modiiuo dii gioia, èn questi gi,07Vai. JI sis/e,,ma del rr!catfo, che è la loro forza, è riuscito [0110 ancora una voUa vcm!agg :oso. C a'N' a1:.uto JeN' I roghdterra oonserc-at>l'Jce,Jo scandalo id elle mitragliatricu è stato d,n gran par!e soffocato. Almeno, r.e!le co•nseguer.;;e. Per la 1:eriifàuna ,a'isc-11ss:onein seno al ConsigMo da!Ja SoCtietà dei/e Naz.ioni c'è data: è quesfa una modesta vittoria del- [' opinio.ne pubblica, tanto ,più siigrifticafiva in quanto tutto era stato rrwsso· in opera d'aJi rap,prese-ntanN iltaNa~ ed ungheresi perchè JIOn av~sse luogo. Ma dcu punto di ,v;sta della diiesa della pace, Ia Sooieià delle Naz.ron,i ha ancora urJa t><>l.ta fc.1i/.ifo al suo sco,po. Si trattava d•i meUer liine a!J'anmamenfo sf.sfematfoo deltU,ngh:mia ( e d,i abtri paesi fosdsN) da pa.r.fe del fase<i.smo~taf.iano. La scoperta di St. Gottla,,d non era solamente· grau2 p.er <t impantaz.:o.ne del cariico dei vagoni sequestrahi (5000 mitro- #Jatrici chz man:,:GJvano verso l'Ungheria solfo la qualif.ica• d1 i "pezz.i di macchine»), ma soprattutto o.per il fa,Jto rivefoto e riconosciuto che questo traffico durava da mesi e m-2si se non da anni, La Società delle NaziWIJ ha ,finito dl ignorare ,j ,Famosi « fore!ti d,el m-2zzogiorno » {altra de,nomi,na,z,ione del materiale da gue-rra ii!aliano) ·d•isper;; •in U,ngheria, m Baviera, in Blil~a. · L'opimcm.e pubb!rica s'ena cwnnw5Sa per lo scand·alo idei Sf. Gof.fard, ed aveva com.p.leiltpne,nt,e afferrala questa verità: c-he l'Im'ftia e. tUnglreria stanno prepararulo la tuevira nei Balcani. . La Soo.'efà d~Ne Nra1Jicmi,per am~ di quief.o vivere, ha ipr,e,ferìto dfnorare ,tutto ciò, svdlo71izzandosi rin fcil modo di fronte .all',o,pwone ;pubblica. Ha nonilllato una Commisslone d'~ldesJa che do.po tre ~oMi di lavoro ,ha rl/,e.nNo di non p,pter conc:-ludere per mancanza di documenti. Ed iii Corr.sìtl,w ,ha rNnuiaio la dtlscussi-one e (,a nisoluzJ011Je deJ}a qw,sl,ione aNa sua pross'ma ~ssio.ne di giugno. Nel FraMempo la Comm.issione i,ndagherà, senro urtare le suscettiibilvtà ungheresi ed jtaJ.icJne.... In praiiica è l'auto.rizzaz.ione ai due fascismi a continuare nei loro criminali di- _segni di preparamone della guerra. La pretesa di Sclaloja P.erò Ja disc,US$i>otnce·è staia. Ed ui un cento senso è staia arwhe •ish-uttiill!l. Chi avesse avuto ancora de.i dubbi sulla natura del fascismo è sJoato messo in gnado di dissi.pa1i/i. ,B,,iand aveva ·appena comine'Ì'ato a porre delle domande imbarazzanbi al rrappr-eservfan'le u~herese, che /'on. Sc,ialoja, rap.presenhmt-e defil'J,talro, si è -alrato per domcvu:lare che ~ cessasse questo dialogo J.n ,pubblico, e che si conJii,nuasse a porr,te chi.use. Grande stupore del C-0.nsil.gl,ioe di tu{tt,i i ,presenN! Briartd repUca fe/it;-e,mente ricordando i driri#i del mondo a conosc,ere una quesfì,one cosi cimporJ'anle; e lo stesso Chamberlcii,n ,insiste per Ja d,iscussione pubbÌ>ica amnc/zè tut,J,i esp:r,i.TTWJnpoubbiioamenfe le proprie responsabiWà! SciOJ!oja rrilnuncia corrf1Tso alla strana TNete~ ed li Consig/..1,,oall'unanimità decide di continuare pubblicGJmenie la discussione. La lotta di classe In Italia La fitta sieipe d,eiila censura postale e di stampa che sep,ara fltaka dal mondo non impedisce che dii tanfo in ianto giungano ali'.estero episodi defla ,rnpresa sempre ,più ,intensa della tiott.a dti classe nel nostrp paese. P(Df'!fJcolarJiiintonno ,Di ·recente sciopero dei tessili del Veneto so.no giunti i,n ques/li giorni. L'agitazione ha avuto .1,niz,i-0a Pordeoon2, I proprie-fari dei locali stabll~menf.i di Matura, non contenti di auer applic<tto t1.1tfele riduz:oni di salcu:o consen, fite dal fascismo, un bel giorno h~J1J110 J.iceni:iato la m21tà delle maestranze, im, ponendo alle Nlatr:ci rimaste di sorvegl-iare quattro telai c'òascuna Jinvece di dw. Le nu::estra.nz;2 hanno immed,iatamenfe risposfo proclamando lo Sl)iopero. Gli industriali dal ioro canto hcmno pro~lamato lo serrata. G/,i operai .fessi/i di quasi fotto il V enc.>to si so·no associati alla pro. lesta dei compagni di Pordedone, sci0;perando in s~gno ,di soUdarielà. Tutto èiò nell'anno sesto, <inp:erw applicazione delia Carta del Lavoro! Lo ,sca,ndalo è apparso eno.T'me alle autorità fasciste che hanno proceduto ad arresti in massa, al deferimento dei presant1 sobillatori all'a.utorilà giud-iziaria. Ma l'agitazio~ cont~nua. E dall'Italia si scrive eh.e Pordenone, Schio, Treviso de altl'i centr; del V e,nefo sembrano ritomaf! al periodo della guerra. Pattuglie armate d; .::i.rabinier,i e d,i fascrs!i bivacca. ,zc. per le> t'ie. e sulle strade provirnc,iali i? Ufl sussfgwrsi di caomioin.s carichi cli armi. e di armali. H caso Sozzi Il caso Sozzi sta commove-ndo l'opi. nione pubblica internarionale. Gli orrori d~llz f:'"igion:i fascJ.ste sformo destando orr01 e ed i;iddgnazione nella stampa_ eu1·opea. Ed il fascjsmo corre ai ripwi. In che modo ? Con le sment,ite, naturalmente. Ma ri servizi del MJirtistero ,degli Interni non debbono lunz.ionare otfrimamente se le smentite si contraddicono /"una con l'altra. Non appena la stampa francese ebbe P"b~licale le prime notizie sii! nuovo delitio del fascismo, !"Agenzia SteFcmi smenlì affermando che Sozz,i era deceduto di « morte rraforale ». Qualche gionno dop.o, ,di rrorrFe a/l'insistenza della stampa estera sul tragico caso, il Popo1o d' ilibruL\a pubblicò una muova srnen/lila nei seguenf.i termini: - « Il soUato. Gastone Sozz>i, dell'età d,i .24 anni, si è suicidia,to, 'impiccandosi alle sbarre de!Ja prtiefone dJ P.e1'llgia, ove era a disposit:iorre del Consiglio di euerra di M·ilano, ~ .. Innanzi ,frutto a ,Pe,ru,gi.a non esistono prigioni militari; in secondo luogo SQizi non era più soldato, essendo stato congedato due anni or sono. J,n/,me eh; ha ragio'lle, la Stefaini, che alferm:z la morie del Sozzi essersi prodot,ta naturalmente, o il P,qpodo d'Lt.ail,i,a che dnforma essere sfata ,prod<1Ua da suic.id,io? La verità è un•altra. Sozzi è stato as- ,sa.ssinato :do.po atroci •torture! Parlaunmagistrato Un. magistrato certo Crosta-Curti, sostituito procuratore generale a Torino, piatto cortigiano del Duce, in un suo discorso di apertura dell'anno guidiziario ci dà alcuni dati statistici su cui è da riiflette~e. Così ,la· litigiosità in grande aumento tanto che da un massimo <li 42.224 cause, iniziatesi nel 1918 nei due distretti di Torino e Casale, ora unificati, si è raggiunta nel decorso anno b cifra di 67.667 e cioè ollre 25 mila cause in più. Anche il numero dei fallimenti è in aumento: i disse.sti da 80, dichiarali nel 1918, sommarono a 780 nel 1927, c,?n uno sbilancio di oltre 100 milioni. Anche la criminalità, specialmente minor;- le è aumentala assicura il signor P. G. Non ci slupisoe. li ballillismo è la pii.i rpedezionata scuola di violenza che· sia stata istituita per la gioventù. Il P. G. Crosla-Curli ha inl:ne detto che « il regime ha onorato la M.aj:!islratura, rispettandone la libertà». Infatti non, le ha tolto che tutLe le guarentigte; ha fatto i magistrali revocabili se i foro atti in uHicro e fuori non sono compatibili con le direttive del Governo ed ha, in fatto, revocalte alcune coscienze ritte che stavano a Milano, una delle quali dal dolore si uccise. Per tutto il resto, ha ragione il sign.ir Crosta-Curti. Compagm, lellon e rivenditori che sono in possesso del N. 5 elci noslro giomale, sono pregati viva_ mente di r·tonwrlo alla nostra am_ m 'nistrazione. 1l ~- 5 viene richiesto con insistenza da parecchie parti e la no_ stra riserva è già esaurita. Bi liOtecaGino Bianco l .'.\ VVl~l\'lHE DE.L LAVOH.. A'fO..:.IU:.:_:._:.______________________________ _ Tribuna libera Un commento inopp~rtuno 18co1111men1irteodazùon0lle dol aiostro « Avvenire » all mruniriesto deNa Dhrevione IJ)er U\untl,tà,r0i 0JJ)J)aire 41'11 g,rid~ d' 1alJ!:ainmlcii-ngiiusitirni:ca,teod1iJnopt)():111JwnLon.soSltanzaesso fa pensare che la rnuOlvaDilrez,ione sii aiwresti a sM.trraircòl voto ,OOJ)lressdoari Conrvegino di Mial!1srg1H,paor -l'lllll1liltà. A1bh..-aimro~letJto itl v~1to dri Ma,r.sigha cd M mainiifesrtoidallla,Oiirezionc e d()lbbiiamocmes-taunootemillevMe ohe -~I socondo è 11'esaittaJo1J1terpr-dtaz,ioode l priimo. Per quaiJ11toJ1aitJwr<élllmercui tc può ,essere ,di osrutt:auniterpretazione i111un.ma~11ifostioc,:he 01011 è ,nè,un~N01;1ramrna.mè ,tuia n:ozlort~. ,nè:w1all'ti0◊1!0. * * * fl P.a,nMoa Mar igf]>iaJ1adato ~noarioo ailla m101va.Dircz.ionc ,di rivolgere un apvello a tutti i !(woratori per f'u11ità, od ha OSIJ}rcssol',a!tl!tUJrJcohe una 1wturale discussione in seno alle sezioni faciliti l'avvicinamento delle forze vroletarie sociatiste attnalmente avpartcde o militanti ai .margini del vecchio Partito Socialista Italiano, onde dare la pos ibilità in un periodo 110n lontano di -realizzare Quanto è nel pensiero e nelle aspirazioni del r,roletariafo italiano. Ciò ,l0s,tuallrmetme J1adc,tto H Co11vcQ1nodi Marr i,g!l,;a.In ottcmpcra11za a tai'.liYOti. la Dòrcv.oq1elm aporto la cLisoussioncche 1101s1i ,può .certo a1ffcpmarc s.ia g-iun:taa tal punto di matu,rità da r,ot 1mie ti1riairedelle ,cQindl:U- . i111i. A,ppcm adesso co1111inoianoa spu111taredeille idee e deilflc,proposte... Cont2impo4·a11carmt0en.la Diirevionc ha faJJ1ci-aito i.1 ma11 1 Lfcsito'imr,itan1tecoloro ohe mil 1~taa10ai rnan~1i11itdcl P. S. I. a irierntra,rvi. L'« Avvenire» vomrobbe ohe .~Ima- ,11~fostoa\·es e conllont11to ,ili piamo, la oa11taù, l pr(;\gramn1a detll]'u111dAtà.pan-- te ohe rth.tJtJtoc0iò1011 è ,de'lla natwra di un .man1Jifcs1(tfo rse 101tequel,lo unitar,io oonfonc quali-ohecoisa di sirni'~e?) r<'s.ta,hl.frutrt.oi-:;hei 1 1J);aino,~, I'J)'rog-iraanma. 1a carta, U'IO'll potrall1mo.es.sereohe lll n:is;uij,tatodeilla maturata di<SOUSS'ÌOne. Se la q·,is◊11uzli1one del pro,blema d'a- \·essrimogià ,in1tasoa a ,ohe.S'OO!PirOm, pre_g-a,rtelrntore IJ)aJgi:me dell1l'Avan,{Jif e de!ll'Avvenire, perchè li oompatgni la dùSCUJlf.ITTO e la Slhrdii1no? * * * C'è tl41aossenviaz:ioneJ1etcl ~nmento delil' Avvenire ohe ,può veranmmre susdullairede1le .alPIJ)lrensiomb1rai i sostenitoni roraviidi ictellr,unità. E' qiueillla dhe rn~uai11daIla ,rnaise de.I ma·l1lifosto ohe ,clii:cc: « Deponete aJJ.'tingressole i.Nusioni che ve ne allontanarono•. n commenlialtore ossenva: Ta,nto vall'ev,a dùrc, div,eniatc maissùmafi•itsbi /J non V'Ogibiaon!n ·Pier ifarbuina ,nom è 1 oosì. Qoole tu m~~u<oSmliedhe iooru:lloose o .niJf-01r.mias1dìi. a!tlonllamairsi daJ]111ootro,Paritito? Ftt fijj}hLS1i0tne cdJI ruboo-azi'Otl1'i'sfia, J' ~Illusoi - ne cioè dli iPd,teramrestirure ila if'eazticme co!HaJbar,amd,coon i ,g,ov•om,i.demoora1li'Oi .o illibera!H,d elfi' eipooa. !La si trua zii•o-- iee ,dhe '))fieoii)il)tù ,iJnl])OOhl gu,o,1111Ji n 011 cL!ode,a loro iìl terrnPo cliv tentare ù'eS))1.'\l'tÌilTIOOchtoe ~a ma~xiocamz,a del! Pairtirt~ ,1)1'1ùg'Ì1UclriZliallimernte av va co11dain111aito. Alblo sta1to.amuuaJdcicl)tlecose, aii fiiJnj déJl],a,11tJSlbr'1a1ÌOOOliibuz,ìodne1!eDl'IU.~11Utà soai•all1ùsil1laU,rnail/llushone di ,taJ genere esi!site,aucora, tal~e da 1costi fa: i-re U111 ostaioolb ailll'1Un:irt:à? Rlico11diarrno iii cLiscorisodi Tirevcs a Mairsig1Li'a.TIJ'levos,dJ.ssc: twbtooiò ohe. ai idl•visee oi oondiussc whla_sailssiane è ,onma1l SUJPenato1.n .I1taalanon eSliisite,J:>iù,UJnproblie-ma di 1 cQll:liabma7.o1inriismo, cLi 1t11aJ11 s,~gien za., o ,dii mnllran 1sigenza. Esiste ~I J)roblema della Jotta LllS'unrezi'o;nail,eoootro la di,ttiatur,a fasoi,sba, ed iln 'Vlisr:taidi questa tlobta i due painb~Nharui10nou1,so.].o Jo stesso p,rograimma, ma. 1l0 stesso met~do. AJnchc perohè, aggoirun1,g1ianmoon, non c'è da sccg1liernc un allitro-. Stai11doco.'>ìJc ,co.se- e così sbam110, imr,tr◊tppo -- la fnai.;edel mamirresto oosMuisce wn ,scnio os,taicolo alla Ull•tità? E iist0111d00g11iui ,rnuta1,)i.hc scgwi110 ncJI1',a:thtiélslleituazfone, ili:t col]abou·az,ionc? Se sii, )10i ,11ou11possiaimoaver nu]la di comune 0011loro, perchè o,g. g,i nOII\c'è da coJ.laborau·cohe c0111 •ti fasoLs,1110. 11c1or11ilneto oi è appairso ,1~ 1tre c.he i~tgliusbif.icaitoan1oheinoppo111nl11E0s. - so è, s:a pu,rc invoilo1J1ta 1 riamentc, t111a svaJ!'i.ttaz>Ìcme ciel .rnrun,HcstocJ1eresta U11s1enio l))a> so verso ,]',unità. E che co1111tcar1-c· è staito accc1litonc111solo dai nosbri co1nprug111mi,a d.aùSagrande marg-~ioralllzadciii insorùbti.a.Ipairtito tmiita,nio. Jamais trop de zèle! dicono i fra,n· cosi. E ,por votlcr essere ,più rreatlisti dcli re, 111clktcvc!lte si compromcitte l1a ,ca1usa,ohesi vudl , oste11orc. La vfa por 11'u11Hnàon è ,faaille. Oi s0110 de1\]e dilfHcoHà serie che 11101v1air~nog1raitc ma aiff,roI11taite: quell.la deLI' In t<c·rna21lonafte,per ,esempi(), che è grave e dhe deve essere ,ainoora sfacmuta. .Mia per cai11i1tà, J10t1 oreiaunoce111! delUcarntii'fiioi,allcli0, 1111qeuclla ahc pre~ senrta ,~I.commorito .do:lll'Avvenire! 1E1P~i,c1hèi vuol essere vigilli ou, stocLi dcli.la vtdJoulltàdei! Convegno di Manstg,lia, è noocssaaiio11101,d1ÌilTierrtit.:rurema; d1!pnirmo,aooaipodellll'o. d. •g. sut.!'runità, vo·tato ,dal! Cù!Wegno: . - " n Convegno ,afferma la necessità del mantenimento e dello sviluppo del /J. S. I. affidando lul. esso, nel particolare momento che attraversiamo la f1111zio11dei educazione e di preparazione delle ,nasse alla lotta per la cr111<mfai del potere, di forma· ;drme cli u11a unità socialista nazionale rd internazionale, dimostrate semwe pili necessarie ed impellenti». Olllindri, unùtà entro i,I P. S. I. cosl come è. e come lo U)fasmera1nnUo avo- •!cmà d~,i sua: hs0n:1ttei deii suoi Gonr:-ro ~i. Ricnf.rino, d1:nquc - dice giiustarrnente i'I manifesto - coloro clic sono fuori. Con tuttJi gli 0110Pi. rnaigalJ'i, ma rientrino. Oue ta è la vofontà csp,ressa dai! Co11gr~·so di Marslg,liia. LIBERO. N d. R. - Anzilullo la nostra nota non è fatta per dimostrare che il commento redazicnale chiamato da Libero • inopportuno ,,, · era p:11 che opportuno, anzi, ne=sario; quesio, .se m;i,i, lo faremo vedere m seguito; pel :noE' possibli'ulenio·ntrea Riirongo di 0strcma neccs-sità neilila intwduzionc dli questo mio articoìo nichliamare 1111tcgn-alhmeln'otre<li:ne d-eil gii,a,rnoohe ili Convcgrnc di Mairslgihia del! genmuio Il.I. s., del noot!ro Pairtito ha votaito u11 ;neni to ,a,1!1',un:itdàeitle forze ,soo~aihiste sia nei! campo navionalle ohe iirnltennavionatJeL.'ord.ime del giorno dtioe: « m Oonveg,110:aiffenma la ncoes,s,ità d~I manteniimeruto -e de.filosvùh.tJJPO deU iPairtito Soai.al1'isitaIitaitia~10,ariicLantod aid esso, 01dl l))éllrtiicdlaremomento dhe iéllttmfvor.siianno, 11a funz1one dii ccliucaitiC<t7e e di pr(W<llrallione .de!He maisseaikla,1-ottagi)er ùa conq,U(Ìgtadel po:tere, di form.azione di una unila socialista nazionale ed internazionale, ,dJiunos.nrat,es-el11U),rpe.iù,neoessairie ed ruma)eillcnui, d~cù'de: a) di 1Persevcra.Te ncl'.1"1inlivita1t1ùdvea{1Bu•rearu l'11terrnamona1lce ,ùeJil'llltdqpendent La!bo:ur Party, i!Tl!tesa wlfi,Hoaireile ioa-ze,p,roletarrtie ma.11d'i.1a:H; b) clii ,rivolgere a tutti i lavomtori italiani un ,appello all'unUà, esprimendo l'augurio eh.euna matunda discussione in seno ciel- /e Sezioni ed organi del Partito, rie-• soa a faciJit,a,re l' avviciname,~to delle forze proletarie sociaUste attualmente m1pw·tate o miUtanti ìn partiti al rnargine del vecohio Partito Socialista Iialz.ano,.oncle dare la possibiJita in un periodo 11011lontano cli realizzm·e r1nanto è nel pensiero e nelle asp~razioni del vroletariato itaJia.no ». Questo 011clli•nde (]giorno ,ohe ha av,uto 1' omc,re<lii 1~ilm1:1ilazza:•turctti g,l>i o•rdJi1in1del g;i•DJ. 1110 pJ·eoodontemente provia1bi dalM!cvao1ictendenze p01lii1tiche che hanmo cai a ,ndl ,nosbro Pairuito, se in ,v-oniità,pccoa fortemente .i,nfat:to d,i chiarezza, p~nc 1J)eròa,pertamontc sul bai1~petode~la disoussi'cme,fla quostù.o11eda]l',UJntài , SipaJlaincan1docosì la po:11tadel!Oadi 1s::.usistionem, a1~g;ra1daohe quafoUJno,ohe è aincora ai! timone det n1osbron"1M:,gl~ioa.ivcsse 1t1sato ,nei]la \~i1gim)adel ,C::invegmo d' a~n:i mezzo porohè Qia porta del~la disou sione demo la fune del Co,nve__ginfos e te11tt111la onrnehi 1can11ent<.b' e11o1lriusa. Mar,,] Co111vag11;f0,u di paa·erc co111!rnr.i·oe, così è che dopo srnbHo ile Assisii di Miar i:g%aila cLisou i,onc si è suma,nostra banniµai1nizi:ata. C~:c aiv\1renc la dlkSousio1ne? NcWAvanti! com isp1tccatlaVcnde11za .a!Sl:a1.1a1mp01g111a, an~ vomrei diire per essere iniù ,noi giiusto. a!ll',atccusa di trad-iimonto ddlilc aspi•razi-011d1oi ! prdlctairiato 1utall1iaino od internazionale ver o dci .com.11n1,gno1hiei f.ainno pall'te al! Pan·fiito S:11oiaili,staUni,ta1rio, e 110'.ll'Avvmire del Lavoratore per sos,tonere una fat~iv,a cd aiperta 1mi·o11c delle forze sociaOii,srcnosbrc con que)lc del! PaTtJ:itoSO'c:failita Unitario, in un unico Rartit?:) Sociall'ista ohe r.iprenda 'la ~brada ohe-fo 1img,iustamente tagil1i.artanoi Coog-J·essodi Roma, cli ,irnlfruustamemoria. e .ohe Ila unutà noi campo -i,ntemaz.ionailcdh·onga pure lù1a cosa fabb~va,e nOln ila solita lucoi·olla che si r.ont~n!la ,a rin1corn-ere tra! c-inati dai1 suo t◊nuc lucoichio, sonzà. speranze ailou,nc, ainzi con la perdi,ta d'wn prez;ioso tompo. Ho detto unità fatltii.va an1chc nel cannpo intcrnaz:0tnalk-, iii che V'UO!l di- . mento ci basta chiarire che l'Àuvenir.? non pretendeva affatto che il manitesto avesse conlen.uto il ,piano, la carta, il programma dell'unità, ma soltanto i:,1 progetto, una direttiva che non fosse !a solita che ci Ila fatto vivere fino in più o meno splendido isolamento. Nessuno si è poi mai sognato che Libero potesse avere i:n tas<:a la soluzione del problema; ci mancherebbe nitro, Si è osservato soltanto che la nuova Direzione con la sua ormai famosa !·rase: « Deponete altingresso le illusfoni che ve ne allontanarono », poneva per l'unità le identiche condizioni che poneva la sua predecessoria; in poche parole, come mollo bene sintetizza Libero: ~ Tanto valeva dire div.en.tate massimalista o non vi ci vogliamo!». Ma l'eg,·egio compagno, che è membro influente della Direzione, si affretta ad aggiungere: Per fortuna nor. è cosi, e da parte nostra non ,possiamo che rallegrarci se ... veram.enle non è così; ma noi, purtroppo, non possediamo il ,potere dell 'i.;biquità e sappiamo leggere soltanto ciò che è scritto e non quello che è nella mente dello scrittore. Libero aggiunge: « La via per l'unità non è facile. Ci sono delle difficoltà serie che non vanno girale, ma affrontale,- ecc."· Perfettamente d'accordo, è proprio così. Saremmo però grati all'egregio coll'.pagno se volesse ch.iarir,;i quale seria diificoltà sia stata affrontata dal Manifesto. Dobbiamo ,perciò concludere ancora una volta che: Chi creJe fermamente, come crediamo noi, nella grande utilità e nella impellente nacessilà di unifica.re le forz~ soc:alisb no:t può dirsi soddi$fatlo dell'alleggiamo/.1to assunto dalla Direzione il quale non è che la continuazione di quello che pur gridando ali' unità voleva impedirne la discu9Cione al Convegno e pone per e,- sa unità delle condizioni le qU2.li la rendono assolutamer,te impossibile. Possibile che solo gli a.l',ri si sono • illusi,, e noi siamo slali i perfetti? PartiStiocialiistatiliani? re uni'Jilc' ,neì mov;iunento intennaz.ionaiJee1•tr,1 i quad.,ri de~la Seconda lnternazlonailc, sia ,pu,reJ1e.HeH!e deU.Ia t.:cirre,ntcdi sint5tra. Se 1101à1amc sia ,pure di sÌuggi,ta uno sg-uanlo ,a quanrto da·! Convegno di Mar.sigli-a a<l oggii è stato pubblicar" u: nostro Avanti! ,in rig,uairdo a..Harunità, ,poco oi dà da !ij)eraire che vi .s~anoidcllc volontà tin md1ti oompag,n' che 'P'resìooono al.klesorti del nostro Parri,to pcrchè J'nmHà l))Ossa 1 1111 giiorrH> essere un faitto com,pinllto. Sl!ra!Loi.am.dOoOSÌallifo11,g1rO'SSO dai vairi aniodl: cht! sono strani da,ti trovlianno, ohe a'lcuni rrtengono .se non inru,ti,le, molto prnmatu!f,a ,la unità delhleforze sooi.aliste, ora ohe ~n Ita!Ua 01011 vJ è pass,ibl-~i[.àdi vita, e ohe i IJ)TOSoritti nor. possono anoora emtraire in l,nai~a. perciò essi ir,imaindainoJ'1t1n:irtà ,a quaind(I ri 1Pir◊SorÙ!Ì'ti ,po~rarr1J1e1n0firare ~n Itahla. ed i,n lta'l:ia vi -sairà possib.illi'tà,di muover9i .e di discuter-e; ailtr,i sostengcmo cJ1enon è possilille l))arrfaire,di u11htàcvn i.I P>éllrtitoSooi<:llliistaUnli,tario i'l oua:Ie.secondo Ja ,loro iLlll.lmbna• ta ,preg,.1.ntuosità,ctiioonoohe esso ha fa!Mibo·,11eHa&ua a21ione: <a!l1kai ncora si iritcmgono .un.liorw di c.ngersi a gi1uchioi dell',opera id'ailibnie condbudono col sentenziare .ohe ~1ellPai11tJLtSoo,_ oi.ailiiSJtUa 011itatni·o odi quall·enoi intoncHa111fu1l0re il'1U1111i.tà, 'Vi is0111u0ami,11o1he non sono ail-tro ohe doi generaiH ohe han1110fulhhi•to,ohe J1an111s0ubìto rtaJi baitoste e ,talli di quei cLi.sastri ohe i'l ri.a1bJ!i1tan!o.io si può. E tuthi un1i,ti aissi:eme sos,ten,goo10 ta111toper palli]aire di unità, che !',uni tà se deve esseTc liabna,e sa non ,p-o1trà aivvenilire se non oon O'eru1:raitadegli all•tri ,nel a,ootiro Parti.lo, ·ed accettando 1in,pieno1b ta1tfii,cae J'iaz.ioncsia ne.I owm,p:>naz1-0'na\~oehe r.,nte1111aziona.1'e dal mosbro Pa,rbùt-o. Ora o.1~111<umo l))·uò giuudi'<.:rurce con talle modo di raig,bnaire e di intendere è '])OssilbilleraiQlgi~unger,es,uu11piano di 11oo~prooi d·ill'itti e dov'l'lri la tainto desidoraota.unità, ohe è 11el pe,n icro e nel:le a• piirra.vionidel ,preileta111iatiota- !i:-aino. Ma io vainre.i ben sa1pere e 1i11Yerl,tà una g-rain'))arte doi conìlpaig-1tcii1c •tanno all,IaDiircz:io,ncdcii 11ost-roPairti-lo vogl~iono prqp11io 1I'u,11ità. 01011 qucl'.l'ladhc· e,_ i fino a:d ora hao1110 sC11•1prccoocùutamonte ostcn'l.lto·.e cioè Ila enbraita dcgiH arltrj nel n,ostro Partito. ohe abbiano a laisciair{! a!Ua porta neJImomento ohe ·i ,decidono di vaircaire la sog,li,aagiruiJoro più 1.unamo pe·n iero, ,come dc,i 111aidda~enp1eirntiti, ohe erutramo nelliliaoasa ohe gli orfre ,l'~i talNtà ,purrchè faccia•no dediziioi1c compl!cta d1 tutro ili loro pa,ssato cd aicoettlino il'Alter ego dei padroni dellila casa. Ma su quCSTto,tcnrcno e fio1che si 11imarrà u questo tcrrc;10 l'i!nità •n:ima 1 rrà -sempre cd et0rnamo11~ l? t11n_aparct]1avuota di enso, g,c,btata ~, tra 1 piedi deQ.lli ascal•tatori e del lobtor,i perohè conbinuino ailmeno ad uHu~crsi ed a farsi ~Hudercohe l'uniiità la s, vu81lema ohe sono gl•i a1Jt11oihe non aiocetta,no. Imbobti tun·a conti•nua dei oria111oi,an tutto 1uml aJle.ohe,ne den!va a,! rr:ov1i1111e111to sooi.aili'S:ta.Vogilio npctJc,rmi, ohe io i~1l1ondo,bamto per osserc ,mdlto ah:iarro, l',uniità nehla~tes sa casa, con medesimi cfu.itti, con ; medesimi daveI1i, oon TeoilI)roco ri- ·speHo, ,oon q-eciJprooasbgma, da compaigmo a _oomJ>a,ginov,orrei dire da iiratel,l'Oa lfraitello, atbb"1nando fi.iin dove è possibile le ~dee degihl a.mi e dieg1i atltni, fuiooodo coorere .ili oarro del.11'azi()l1e &u m ibifnamioohe non iurti neg<J i un i 1nè gfti all IIPi. . Così, 1s01l0così è a>ossrhhlein ver.irtà J'runiitàsootallrlS!tae 01el campo rnaZ1ionailc ed antermazii(malle.Ed è questa cani compaginq de_klaDirezrione e del Pair,tito, fitmi•tà ohe è nel pensi.ero e nelle aspirazioni del proletariato ita- /Jiarw, entro e fuoni d o())liimi dell'unfeirno 'i talliÌlalTJo. Ma ila ma1 g,gio<na'l1zaderlia attuaJe OLrevrone del nostro Partito, ,non eiet!ta, ma r,im.asta in caTica, salvo a:lcu111rimpiazziamentn <Cmiii ecessùtà,anohe dopo i'l Canveg;no di Mairsirolia, ipaTe ormai ohiaro ohe non è di questo parere n01stro, clle è poi ,il 1pensiero ,oheha espresso aa gra,n<le ,mag- ~ioramz,a, dei COITllJ)a;gll1i convenuti a MM'9ig,~ia, abtraivel'\So arI'ordÌll1e del giorno che li.o ho voLu:to i111tegraJmente 01eM,ai'Tlltrodu:zii.onedi questo mio rairtioolo ri;porlla'J"e. Vorrei quasi a,ggltungere ohe gr.ain l))a11tedi essi, (e con ciò non initendo dimÌll1ui•re "' ont<>giramde rr,ispetto per i'I loro passato, COIIT1peure per tutta la l}oiro a.ttiivi1tàdata ~11faivore aill'klea ScOCfaltis1:haa)inno fa<tto11110-:mttoaile aid accetta-re 1)0SNidi diilrez.ione, prO!}r1io noi momento d1<.' :1 'VO:Jontàdcll::t g-ramdemagi;ioranza isi· è espressa in sen.so contrario ali loro pensiero, alla 1or.o ositlm11tain l!ranslg,enza. Il manifesto Je~la Diirez,io:ne u'lbimannente reso pubbl1ico è lì a diroi dh:.arro•~ to.,1do dhe ess,a Diirezione con tmua a percorrere da medesima strada ohe per0o,rsc pr,tma del Conye~no di M-aTsi1gi1'ias,traida ir,i,tenuta pe1111io;ospaer ùl Parrtito nostro e per ,l'az,ione soclalli ta, daibla magg-Jora•nza dei dEilei;.a.tiail Convegmo di Mairstg;lia, la quiaie. giiova seinpre ripeter10, si è affermata iJnrrnenito allll.'uniltà do~le forne socriaJi-sre,diametr.allmente alWopposto di quamto aiveva fino all- .1'ona praticato la Diireziione deJ Pair- ~Ho nostro. Volere IJ)eroiò contiJnuaTe a poJ1Cor,rereuq1astrada ritenuta dalla magg-ioranza c-a,til~va, non è di cerro un bene. c1rr:e a1an pooterà nè ~ftlcanz.a ai qrua,dnidel Paritito mostro, ~ tan1to meno :11H'avionesooiallista im 1.;,eneraik. msc-g:11cs1cend-are suil ter.reno ide!l1a rcaHà, guardMe .iJnpiena faocia éi!l mondo, spog-,Lid'ogmi wecarroetto apJijorisHco cd -assdlutìstrco, ed iallùora, salo al1lora, l'rtLnità si oompirà OOl1 mellita più fao:1\ità di quain1tomolti si ost:na,10 a negare. T. B. Spigolando i ogni camp E sempre novità abbiamo dalrltalia. Il mese scorso l'associazione fascista dei Commercianti di vino d'Italia, ha iQviato un ordi.xie ai proprietari di alberghi, ristoranti, bar, caffè cd osterie, -perchè- d'ora in avanti venga servit.o alla clientela esclusivamente vino di prod Jzione italiana. Delta associazione oreannuncia che suoi ispettori passer~a volta per volta in ogni esercizio per n controllo, e che i trasgressori al sÙo ordine saranno puniti. Da chi poi saranno puniti è molto chiaro. Una squadreea di sei ceffi da basto e da galera sarà di certo l'esocutrice delle. sentenze della onorata aissnciazi:inc, e pen•.hè 11nn a delinquere? Questi buHoncelli non hanno mai pensato se putacaso ,all'estero venisse messo in pratica un identico ordine come il lc,ro, come se l;i caverebbero? Ci pensino, e meditano bene. .. * * In questi giomi si sono avute notizie dall'inferno italianò. di dimoslTaz1on! importantissime. A Bologna, Venezia, Mestre ed altre città nei primi giorni di questo Ma.rzo vi sono state grandi dimostrazioni di affamati. A Bologna. il primo di questo .Marzo, un forte corteo di disoccupati ha attraversato le vie centrali della città. Nel corteo spiccavano grandi cartelli con le scritte « Vogliamo pane e lavoro,._ « Siamo stanchi da soffrire ». Ad UtT dato momento è intervenuto la polizia e<l i fascisti ed usando violenza hanno messi in fuga i dimostranti. Ma le d:rnostraz:oni si sono ancora ripetute per parecchi giomi di seguito. Ci sono poi dei mascalzoni che hanno il barbaro coraggio di dire che m lt'l• lia si i>-tabene, e che il popolo mangia. Id:oti e mascalzoni! * * * Lindbzrgh, il grande trasvolai ore dell'Atlantico, nella sua lournèe negli Stati dell'AmeriCtl Centrale, quale amba- .sciatore di pace si è trovalo in un <lato momento in un grande imbarazzo, ner una inattesa invocazione La cosa è successa nella Repubblica di Portorico. Quando egli colà arrivò v~nne ricevulo nèlla sala del Parlamento ~resenti tutti i deputati ed autorità. · Il Presidente che aveva mantenuto il suo discorso sul tono d'un riguardevole messaggio. sulla fine ebbe questa esclamazione: « Al vostro paese, al vostro popolo,

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