•• cede altrcllanlo alla democraz;a borghese in lulla l'Europa. In Franc:a sono quei quallro galI) rabbiosi dell'Action Française che fanno la voce grossa e i-ecilantano per loro il monopolio dcll'~- mor d; patria. - • Chi noni è per 11 re conlro la repubblica, tradisce la patr:a, ! - E per quant_o pochi, per quanto squalificali, i « Camelols du Roi • francesi fanno semp,re bella 1noslra di ~è, in pl'ima lìla: nelle_ di-: mo:;;traz·oni e nelle man1fc~laz1on, - anche ufflc.;ali - cli camllere palriollico. rn German:a. là demo:.:razia soc:al-democralica per poco non è (!adula sollo i colpi dei Kapp e degli IJ=tller, farci:..Li :e 1·cali!'li _ad oL lranza; s:.: non era 11 popolo, il prolclarialo à reagire, la paura di toccare Ludendorf, pei quali i K~pp ~ gli Hirtler ag-vano, la repub~hca di Eberl aHebb-e pas:~ato giornale. i:aurose e pericolose. , . Ma Ludendorf, ma h.aop, ma H1r-: ller sono sp:nli dal grande amore d1 pa Lr ·a; è po:::sibi_le_col_p;1· :e ,se~·eramcnte degli uomm1 spmf1 all az1o~e, sia pur riprovevole, da lanlo nobile sentimento? Così - o pre5so a poco - ragi onaYano colorn che avevano nelle mani la forza e la salvezza della l'Cpubblica. . _ No. perd· o! Occorre camb1ai-:e s1~ sterna; occorre aver il coraggio d! straftollar!'ene -dei gludizi dei. Yari n~z· onalismi e fascismi europc•. La patria è u,n.a cosa SiC~·iache non può e~wre intesa e senl1la da avventurieri come l\Iu~solini; nè da aYvenltu.-eri come Kap.p, come Hirller; ~1è da forsennati adora lori del • d ritto divino> quali sono i •Camelols~ frances~. L'attaccamento, l'amore al pr<?'- prio paese non è_ pro".alo ~all~ gnda incomposte dei naz Qlna!Jsm- 1 senza scrupoli, rapp!·esenl~nli :em~re interes&i maler1al1 particolari. I er la patria, anzi per le diverse pal1•J~, nei 4 luno'hi anni della carneficina decint di milioni di uomhni soffrirono e morirono e jl 99 % <l'es~i non erano nazionalisti, non erano fascisli, non erano nazional ;sl1. La democraz·a ha il dove1,e di reaaire ener'1ieamente: la delinquenza ... é deli11qu';;.nza anche ammantata dello stendardo della pal1·ia ed il_na~io: nafamo dei vari paes,i, i fasc1sm1 di tutto il mondo altro non, sono cJl'e una accolita di delinquenti al seNizio di gruppi capitalistici. . . Questo· !'entimento palnotta1,diò che ha legalo mani ·e p:edi alla democrazia deve essefle buttato a l_)arte; per la Francia dei:nocr3:ti~a l'amor di pah·ia ha esemp,1 fulg dt nel 1793 e nel 1914-1918. La paura d' essier tacciati di antipatriottismo è quell~ che ha fatto sopportare quattr?' an~ di inienarra.bili sacrifici a deome -dh milioni di uomini e per essa diec~ milioni sono morti nel fior· degli anni. Agire e reagire con~ro que~to p1:egiudiz;:o, è il dovere 1mprestcimd1b1lc per quanti lottano per la eaus-a della libertà. Il prof. G.:us·eppe K_eil hai_fa~Lo ritorno in Europa. Egli ha d1ch,1arato di ,1vere Jlol'lato alla luce la -necropoli dei ;selle dormienti-», cli.e! dice fu trovala nelle vicinanze di Efeso nell'Asia M~nore. I • sette dorm,ien-_ li • hanno oricrine, secondo la lie'ggenda, da s;'ue g!?vani apparlenenli alla Corte ,d,ell unperalore Dec•:o avendo abbraCQialo il 1C'rJstiane- ~i1~0 furono murati vivi 11ieJllamonlagn~ per ordine dell'imperato-re. PRO "AVVEKillE91 iSo,mma -pJ1efeeden•le F ir. ZURJ,GO. - Boli e Poi.i » SOHlùIIE.RiEJN- . D'Andrea » ~URIGO. - ZM!ldione'lll-a » ZURIIOO.'- ,ferri » OERLLKON. - E. Ti1 n.i: r.ÌIIllnov~dlo -atbb00Jalm/e'Il1to > VALLORJBE. - iBiinJml'e » WGANO. - Vl011gaini ILu~~i.: iraic- .oo•Lti a,d Osogn-a ul 4 marzo » LEtN~URG-. - Bartltiìl01bbis:a.tutanidc iLo.mbélllido LUGANO. - FamigLia To.pi, ricordando il suo carissimo papà, ne) t.o anniversario della » sua morte » 189.15 5.- 1.- 2.-· 2.- 1.- 2.- 2,- 2.- 6.- Totale Fr. 212.15 Il 19 dello scorso febbraio in. llalfa si è dunque iniziala la battaglia queìla per il Riso. Qu·esli povier~ P~- àroni .di risaie hanno pure essi b1- ~0<10c d'·essere aiutati. Qualche rne-: ~it~ pare <:the l'abbiano an~h'ess,i d1 avere aiutato il regime ad 1mpadrouirsi ,d,ell'Il.4jia. Non fos~e altro, almeno quello di av~_r~ p~gg(oralo _Lerribilmente 1e concl:;z1on1 d1 lavo;.o e salariali delle povere mondine della risaia. Solo per questo fallo devo~~ e:!-ere wmoverali fra i benemerili del regime. Ecco ~•erciò la r~ione della nuova battaglta. Mezzo sigaro ed un ,cerino non i nega a nessLmo. L'.\ VVENIRE DEL LAVORATO~RE~• ----------------------~--,-------- Tribuna libera Seguendo le rmdeelfascisimtaoliano • Bestemmia chi afl·erma de(ì. nitive le attua/i mala11gura_ te SCÌSS!OllÌ •. Il manifcslo della D.irezione del ParL"lo laddoYe accenna al problema deÙ'unità soc:alisla non è cerlo riuscilo n soc\d:sfar<.. lulli quei com1~ag11iche al Co11,·cgno d.' Marsiglia r;,-er~arono i loro ,·oL· sull'ord111e del {!·orno approYalo dlalla grandis_ sima maggioranz~1 sullo s,tes·o problema. Non è rim.cilo e non poleva del reslo riuscire. per hè quell'ordin~ del g"orno rappref·cnlò prim~ . di tullo ·1 lcnlali,·o, forlunalo, dt !"Unire 'in un volo comune. lull1 quei d • I con,·enuli che, pur altra,·erso _ 1spalismo 5<..nza preoccuparSI: delle 11L'- crs~:tù J;oliliche di ogn,: gior.1~: !"al: i re, <'11cYedesse la salule : ,) -1 ne, comprornu,si irnposli dallP :l•:tc qur:ticl :'!'e per il henessc:, lJ,,Jla C''ln::se l:,voralrice, ma pene ,,,e di \·i--t:::iio ~copo finale nettam-..•1'.l! n , c:l,2101.n, io del rncialismc, cl! ,11:. cline· "conomico e sotiale r ,,,111..'o, diflìc:lc ma non imposs'hilc, dc: 1~_;_ !itanti cempres.i della loro re::, 1)011. .,aL-il tù. è di impegnarsi .del l0ro rncgli<i a conciliare qucsle: <lw.: -.:or. rr·nli •olo in apparenza conlr.ntd1toric •- ~u u, r-slo lei rcno è in poss:l,ilil:l ,It li l!itÌl<.1. 1 ·:..1:1!,;nquc,se il Partilo \'u,·,,,, cul ~1·r 0. 2rr;va1 ci, <leve prima di lutto , !H'I prop1-:o conio_ l~\'?rar~ ::,·r!a_: mente, senza curarsi 01 rn~,p_egabtl11 :,r r ·:,i ,gcnz•· rli ::illrc cori-enl1, a ~l::ih.Jire a fornre quale dovrcb:)e ,-:·: ~cn· '(11po i recenti inseg11:111:l!n_11 (oudrra e pO!>Sibililà d: un ~u~ rlt~rno. ,·i\ cluzionc ru•.sa e _pe1 :,)d_'i r:yo[uzio, a: ;o o di infalu::1.z:011c ri _ \'nlu:donoria. riYolle e i ivoluz1on1 <lei 1wp, >li delle C?lon ic, '.?:1;,:n1113 ca•Jifal:~I~ <..despenmenl1 co,1 ~ ,orazic:n.sli 1. ]:i 1ic;!trina. qual.:- ;] 11~ct0Jo e la 1al!ic-a cli un Partito. clw ru 1: lc1:cn<lo ( r n:o ùclle necc.-.-iià ~li 1Jgni nic,r11o 'tr,.I intende pcrdf)r' "· _ u ~.lo Jr _.,~ po fin,1:(' nellamentc 1·'.:J2·.t:iu nrIr•r, ,:, I ,r·ciali1>mo nP,l/ v: I !:•' "C > 1101r.Icc, e tociale. I :rito :·1>c:sto primo Pt-1SSv, ii P:~r- ,,,0 do\'1·,ì,J,c ch·amare atlu ·110 :1 se: ~,,nza ,·1.-, 1, e per il passa 1c gruppi ,·cc-e: i e :~.1ov., soc."ali:-.l1o co,1 ten. ,h n/a a c. '. Cnlarlo, e 1111z1!· ~ la grande; d:H''.ISSion_ee. Lenlarc_ gr :'1~- ('()1 oi ,,rr b c·osl1luz1onc or>, 1wv, o hnl.lc; drl prnletariafo ilaliar;o. GI, al!ì'i problemi da risol\'e1:c per render_. l':1nit:ì elTcUi,·a - d.:11au~orita a df'libr!hl'ù e dell' fnlernaz.0 11·1lc ·- nolrcbbero anche tro,·,ll'e p~r ·1 momento soluzioni transilorie. C.\RLO PEDH.G:;1 ri là di vedu Le, pensa ,·ano es1sles3c per il soc:alismo ilaliano e inlernazionale un problema dell'unità, C<_?nlro la sinistra che• con un sans_gen<' wramcnLe in,·:d;a]Jilc alTermava il problema... incsis! enle. E1ano da prc\'cdersi quind , dopo il c01wegno e il ,·olo unanime. i lenlali\'i di :nterprctare... ognuno n modo suo il Yolo e la suà purlata. Tra la farsa e la tragedia E Vuatlolo con Zur:go e for ,. Londra, che t'·rano dG una p~rle, e Suh-i con lJarigi e la nuoYa D1rez10n" che tirano dall'allra. Qnel che è certo, innegabile. s· ~ che ncll' inlenzione di molli Yotanti - . forse, e c;cnza forse. la magi{io-· ranza - l'ordine elci giorno di Mar-· siolia \'Oleva e do,·e,·a sign,"Jìcare aialche cosa cli più di u,n emplicc appello ~i partili s_orli ,dia.Il~ sci~- sioni e re:nlegrare il vecicluo ed1- ·1ìc;o •. Se lutto ÙO\'essc lìn.ire con questo men che platonico appello. il giuoco francamcnle, non ,·arrcbhe ]a ca~dela. * * * Sfrondalo dell'accenno alla famo- .-;\ · i, izialiYa , dell'Jnclipendent L11 /;our Party. acccllata da molli ... sen1.a c.onosceda per amor d1 i concnr. ùia (sulla quale in-z:ali\'a, dOìh) i doc.1menli pubblicali quesla s~tlima. ;,a àal Bollellino dell'Inlerna1.:onaie di Zurigo, è megl,!o stendere u 1, YClo p.-:'roso), il \'Olo di Mars.:glia dicev~ ben chiaro che -da quel momento 11 p; obleIT}a del!' unità socialista er;:i poslo all'orcl"ne del giorno del Partilo. In c·sso ,·i si affermava la neA?ssiti! <lella , formazione di una unità ~-Ociafofa nazionale e internazi0nale, C:.;r d stra la sempre p.'ù necessa.·:a e i.rnt 1r llente •, e si e5primeva l'augurio· • che una maturata discuss:one 1n ieno alle Sezion,i ·ed organi Jcl Partilo rieso:sse a f aci/itare l'avvi. c:namc;1lo ,delle forze proletarie socialiste attualmenLe appartale o militanti ai margini del vecchio_ Part:lo soc;alisla ital.anQ, onde dare la po~- s.:1Jilità in un per:odo non lontail1 ) di realizzare quanlo è nel pensiero e nelle a5pirazioni del proletariato italiano •· E si~ccome cr]i auguri contano, piit o . . . 0 meno in occasiont. dei1g:orni ono. m~st;ci 'o dei compleanni, ma valgt,no meno che niente pe!· l~azion.:, p<r giungere o tentare d1 gmnge1_·e ov,e si intende, si credle ne~essario an ivare è indisculibile che dopo un s1mile \'~lo alla nuova Direzione incombeva ·e incombe il dovere di dare il là il dovere di imposlare in moJo chiàro e preciso il problema perch_è l'impostazione serva_ di _base_alla d.1-: ~cw,sione che le Sez10111e gli organi del Partito doffebbero iniziare. I! non averlo falto - e forse il rnnn:feslo era il luogo meno adatto - non significa. che la Direzione non possa e non debba farlo. Il :1~11 aYelo fallo non dovrebbe po, incoraggiare qualch_e e;orrente unilar'.a a riapr-:re w1a mul1le c non semp1 e -cd:ficanle polemica. La discu_ssione - ha dello bene e con chiarezza Pietro Nenni - _deve farsi s.u un'a tesi <lell'unilà ~eslinala a diventare la carta dell'umlà. * * * Duranle la cl:scuss.ionc pre-congrc:ssuale io ho accennalo ~1ell'Avan_ ti! alle linee di quesla Le$1,e se ho insi~tilo, lempeslalo lanlo perchè r l'Auonti! e L'Avvenire del Lavora. /ore pubblicassero gli arlicoli di Ollo Hnuer che aYe,·o s-egnalafo al_la r<-daz;one prima ancora di M~_rsigiia, s, è perchè vado !'>en:i~i-ep:l:1 con. Y:nc.cndomi che la posm one dlt quello clw Bauer chiama il centro mar- ,o~la (: de~l-nala a divenlare la :,asc fondamentale della fulura Intcrna_- zionale tiJ;iDcala e delle sue Se-✓ ,nn1. Il compagno Bau~r h_a prf' 8::il•J 1,.,cf'11Lernenle n Zungo il su o 1Jcn- -,icr0. Il più grande n:iale che O?s-s_a colp;rc oggi l'Interna7..,1onale .,').:1::111sta - ha dello Bauer - s:lrc·\Jbc cru<·llo che la di,--dessei in cliue grupri:. dei quali uno mirasse s?h :1)10 sçopo f:11ale che s.i propone 11:::oc,t11 ve. Nel discorso in r'sposta alle in/, ,erpe!- lanze circa /'agitaz'one dei leleschi dell'Alto Adi1;e con/ro le peJsecuzioni fasciste, Musso['ni ha dello che egli non intende rico,noscere gJi impegni assunti a-I riguardo da « ucanitn,i ohe J13JAJ)resen.lo.vano de.'. s:sLemi ,p-dl.i,;if::o,hi ~ sMo st.aJti somm\ar!s•' dal',ba riivofluzi.one Faiscista. ». Tra questi uom'.ni soomnersi, c'è precisamente Vittorio Emanuele III, il quale nel discorso della Corona pronuncilato a/_ l'apertura della legisl-atura nel 1921, promeffeva solennem~nfe ai nuovi cilfadint italiani di razza tedesca la rpiù completa libenfà ed il rispef,fo della loro lingua e cultura. Musso/i,,1i non vuol dunque r'speifare gli impegni del re. Ma se il re se ne \Sliraifu-e,g:1. Non aveva del r€slo, giur(l/o di <>usfodirela Costituzione? In tuffi •i suoi discorsi della Corona dal 1900 al 1921 non si era impeJ1nato alla custodia d(!oid'rilti e della libertà del rpopolo itc1là1mo? Quindii il .re non può sentirsi offeso, nella sostanza, dctlle parole d.i Mussoldni, TuM'af più si ser.t:rà un ,po' leso per la !orma. Certe cO.Se - pen.sa il numi- ~mc/Ico a:i Vi.f.la Savoia - si fo.n,no ma non è ,necessanio sfro,mbazzarle ai quattro venti. Non per i/ presente ma pe,· /',avvenire. La prote%lone del f esclsmo. La diisgraziata Albania sulla quale )l Fascismo ha disteso la sua tutela, a/la qual;z alt indomani del tral>rato d,i Tirana, Mussolini assicurava sole-,memenle «. che <i.n ogni o:iroostiain.za essa poorà oQn. fare su]Ja, ,prontia. 1.Sofli/dlatrietiàdei getverno e del' poipc.lLo ,delfiloa 1 penii,sola. » soNre lo Fame. Essa ha Mnduhzato un appel.Jo a/Id Società delle Nazioni ,per domandare dei soccorsi, poichè - è ,detto ne/J',qppe//o - « la Croce Roo.sa .iitalliama no.n è ai11 toc,n/cli,zbn.i cLi re~ iu,n acilulo e.Ef;icaice ». ha frase deve aver mando/o su tutte le !unie il Duce, il quale sta facendo p.res• sioni sul tirannello di Durazzo - Ahmed Zogu - ,perchè ri/&,i la domanda in compenso di prossimi ingenti aiuti, Comunque la cosa possa andare a f,i. nire, il gesto dispera.lo ci rivela la tragica siifuaziOine ~n cui versa questo diseraziato popolo domma.lo e djssangua. lo da umr ,do,p,pia ·tfrannina, interna ed esfara. E -mostra ,tutta 1 /a responsab-Nità che pesa svi !asoi,smo ~~ali.ano. Questo, sollo I e ap;parenze di « cobl alboraire fa1all.eirJW.. meo!Le ccn i.I ~fO!\':runeStai!Jd > non si è preoccupa/o, ,iri realtà, che •di farlo servir,e ai propri dtisegn,i ,poN&eiinei Balcani e non è riusdto che a ,porlo net/a idispe11',afa situazione ;,n cui ogt,i si dribal>fe. Essendo pe,rvenuto - a prezzo d,i ,milioni - a far e,ntrane 'i,/ giovane di.Malore Ahmed Zogu nel pro.prio giuoco, il Duce lo ha obb/ii,gaio a meÙere i,n piedi un esercito equipaggiato, vestito alf'italia1ra, istruito dia ufrf,iciali · e sotf'ul!iciali italiani, con wna ,f,er,ma dii diciotto mesi. E ciò allo scopo di po/ere neJ caso di .~UeTraitalo-iugoslava - diisporre immediatamente di forze su!ificien/,i per resistere fimo al!'arr,ivo delle trupp<! della drivisione di Ba,ri. II mCN1tenimento di un la/e eseretito assorbe quasi irderamen/e le disponibfliitp del b:foncio a/bainese. MussOl/iiniha consenfri/o al -proprio alleato un prestito d,i cinquanta milioni di lire desUnato alla costruzione di porfi, di slrade - JufN lavori sfralegicif - che il t1iltatore di Tirana si è impegnalo ad affidare ad •imprenditori italiani. E questo presfito é garantiUo sul provento delle dogane. il solo impor,fanle e regolar/ prO'venlo sul quale il giovane stato pos. sa coniare. . Ma non è lutto. L'Italia ha crealo una banca albanese di Staio - con sede a Bari dove· è r!iretfa da un ,i,/alicmo! - di cui il primo raffo è staio quello di raslrel!are ed accumulare nelle sue casse tulio l'oro albanese: una quantità considerevole di monete francesi, 1 iJ1glesi ed austriache, che oggi, potrebbero p~rmeltere alle popolazioni a!!amale di acquistare quanto basti per non morire d'inedia. Sotto la « ,pro•Lezione,. del fascismo, il popolo albanese sia morendo /,i Fame. Subisce la sorte del popolo italiano ... Giornali stl Irriconoscenti Mussolini, a suon di quattrini, sia invitando in llalia i giorna/Jsli reazionari dii mezza Europa alfinchè canNno le lodi del suo genio e del suo regime. Costoro però intascano i wldi e ,.:tornali in pairia, dopo i soliti inni ai « Lrenl che aJITivano in orario» ed agli ufficiali della Mi- [i:da « datJ IPOrta.menbo ma.rziaile,. si divertono a prenderlo in giro. Uno d,i questi recenlemen/e ha scrilto: « Non è ve.ro, che in lt,a;J,:ia s'ia SOf?pressa la I:be.rlà di pensaTe; è sol:-o SOJ)l.;xe:ssala n,erlà di e.sii:,rimere éil;prqprio <pzns:<ero »- Irriconoscenti questi g'ornalistif P·ratelll ? L'assassino di Anlonio Picdnini - che è oggi console della milizia, river,ifo e rispettalo - ha scri:lto 1.1!11' libro sul fascismo. II brulo che sfrrappò il nostro eroico compagno 'dctJle bracci.a delle sue bambine per condurlo poco lungi sul luogo del mantinio, è divenuto paleff.co. Ed ,in fc,no commovente si rivolge a noi ,pr<Yliughi ant>iifoscist,i, Oi chioma « :fu-rut:elli oamiissì,mi d'ol1tral]p-e daJD-acCi!Tlune mai!!ea-- mtà ». Ah ,no! Tu sei Nglio d'una jena! Noi non abbiamo nulla r!i comune con le: nè razza, nè patrra, nè famigf.ia. Tu desti ribr.ezzo ed Of'il'Ore. Noi siamo lrak!Ji delle bamb1ne di Picdmnif . Idoli del passato. La gioventù fascista si diver,le un ipo' da.ppenluNo ad ·abbaNere le l,apid,i in ricordo dri Giordooo Bruno. La « Céivci(l.!à Oalbbcil~ca,, organo ufJJcictle dei gesuiti, plaude ciJI' inizriaJiva e ricorda che « G. B11uno, fu oC\m,e iGaa-~tbalJldii,, u,n ~dolo, delta selbla an>alSsorn.iica,,,., JI comm.ernto è un incitameinlo che i ba,Jd,igi0rv:anikisciisti no,n lascerartno cadere. Al più pr.eslo dunque, la demo•li- :zlone di /uf.ti i moUlimenbia Giuseippe Ganibdldi. Con l'auforizzazio,ne del governo nazJ.onal,e, Chi fa dellapolitica? Ci scrivono da Lugc,no. (x) Quando si sparse la vooe che i.I compagno Gasparini, nella. sua quali là di ,segretario della Federazione a cui aderiscono le siga11aie, si inlre>ressava de!l.:1 occupazione della mano d'opera p,rc,so la nuova Ditta che aveva assunto I esercizio della Fabbrica di Tabacchi in Melide, la Squ:l!a, pror,t.a sempre ad_ atl'.ipui, e agi i altri i suoi difetti e. des1deri. .. squillò subilo ·contro il COllliPagno nostro accusandolo di lasciarsi guidare 1n questo suo interessamento da considerazioni poli,liche. La rispostia venne però così esaur!ent'C: ed espucita, che rullai povera « Sqwlla ... fessa» non rimase che ritiraT prudente.- mente le corna e tacere. TI bello si è che ora veniamo a sapere che a portinaio o capo della crt.aè:l fabbrica di sigari, è stato assunlo l'exba.rbit.onsore, ex-ruddetto consolare ed ex-rnduce dalla guerra ... contro le badie dei suoi camerati. Vernizzi. Forse che questo «ex-tutto,- è slato occupato per la sua co.mpel.enz.:i. nelb lavorazione del trubacco (che non ha visto se non nelle sigarette da lui fumalt.? ogni giorno?). Possibile che a Melide o nei dintorni non c'era un porlinaio? Dal Bollettino d'informazioni dell'Unione Internazionale delle Federazioni degli operai ed operaie dell'industria dell'Alimentazione DBOllMO AJNNIIV0RSAlRJ.O !la. rimessa ,ad unai di1ta aaner,i,cana che~ 1DB.1JLA FEDERAZIONE RUSSA già fatto gran,cli- imjpi<am.li deà ~e iI detgE 0Pi0R.A,l d~Ll'ALLMENT AZION!E numero di 28 nelle città ,di Atene, Pi.reo La Feckra.z.i,cme rossa degli operai ,d~- SaJlo:n:n~co è •Parur.a1s.Il progeLlo di, leggE l'ial1i1Jnen.lazio.ne ha f~ggiia.Lo :1 1decimo prevede pure Ullla Oaissa di pensi.on,i J)01 a'l'llrriversa,r;.o dellfa sll!al•esilst.enza iJ. 2 gen- glii Qfpeira:i ed iimtpi,eigail:L ohe sara,nno OC· n'ai:io 1928 oc-n una ,gra!n.d.e assemblea le- cu1pa.~ nei pmitfioi de1i1o St<ato. ;,uta a Mmsca. . Ai1 ipa.dron.i &. panet,!.erie sa.rà con-oe5 N-ell cc,r'..;o d,~qtiesti 10 aruni. cli sua es1- so la r~vemdLLa,del pan·~ serrwre ohe es.SI s<tenza esS'31 ha fallto ;pa5si mo!Lto Itii'm<M'- re :fiacc:.amo domainda. Sa.Tà pure inlAltt' .cfoth la fo.ibbò-~one del, pame enla--o 1e cahpil!- d li . cl ·'1' F dbr 1· 4 cfM-•di c~'.rtà so-n.ra ci Late. Sello i pani- ' r,i/ma e a ore-a.z,,dne o 11a ~ ·=illZ ,o. ..,.•=·u ..,. ne narion:alle d',indiustn:a d~l.i o111~ai del. Bei d; Stato ,potranno 1prod.urre al ,pa,ne. J'.a~imenla,zi-on'?, cs:istev-ano & già in atJ.. cune I ::,caJ'..:i:àdellJa R usish del~e buone ougamizzazic,:1.i, d~g~ qpara!i. d.all3 aJlime.n: lazic111e, e1d in pa,rt:orua.re <l'ai lllatvora-ruLi ;nm..;Ltieri, ,paisli.cc.ieri e imu.gnaiL ohe hwi no 1 po.i 1SV.ii~u;p1paiiio una gra..ndle a!Ui1Virt~.à- aialhnen~ negli =i 1905 e 1906. 1 ipameLh1eri d~ Moooa .ne1 1905 haTlillO fa~'.o un gratfl/1~ mo<Vime-nl-c,come pure najl.i anni su:~guenti h.1,rono i pam.et.tieri di Phlro,gr.ado ohe i-ecero 'llila sme d~ ag:ilaz.:ioni e d.'i sciopeni. Nel 1907 1a ire!az.,i.O'Ile ha ùsalto de:l11emiisure dra.con:13/ne co:tlro 1l'c11gamizza21:•one s1.n,daoale, ireazicme ohe ha durato per quallah~ anno, f,u .soi!-o ne~li anni 1911 e 1912 che fu di nuorvo possibi 1-e di da.r v·t.b. a,~ s"tndacati. Ed :n queGli ck;e anni: gt_ ciper.a-i delfla allil!TJ(?\'llarzionedi Lenir.,graido furo.nc mo). lo a•'ti,y.: e r·•usoir"no a f0!!i::la1n'ttna Fe-. d-e.ra:done d '4illq,ustria, ma es:sia inon ;polè vwere nel! ,peP:.i0do da1rla guenra, ed il des:der.;io d0hl'-or,ganiz.zaz:.cne era n:mastio si granide, ohe aAper.ain -ve::ine ,,! mCt!llemt.o fa,vc-revo1e unia MlOWi o.rg'.aJn,:rzzaznome Winne riooislri,tui,t.a ~ essa s: può b'.::n dmre ohe è la ip'ini!ira-ba,se de.lria aiLtiuah Federa2liione oen-trall.e russa. 1La. pui!m31 Confarenza dei hvoralotri dell'a.1fmentnazi,cllle veainz tenuha 1' 8 dicembre 1917 allfl.a pr:,senz3 di 24 delegaLi che ra\ppr~1Se:1lavano 44 r,nga::i~z:1zioni -sim:l.aoai1c.i:d un n,umero di a..ssoc:ia.1.idi 105 mi,la, I o;;=ebti'?Tri, paisl:.co'-eri, b:.ru-3:i, mu.gna.i ed i mace!l1:d forma-va•no il ?iù for!e comti.al•~e di sO/oi. Dail 1917 '.a Federa'Z>!-O'D.?russa prese una gi-al!lde Lmtporla,=, aumentamdo di gio,rnc .in igi.c<rno.NelJ.le lotte con'iro à co,n -t.Torivol=icmarl, g,li ~erai deL1a .Al-i.mentazi.cme gi.oca.rooo una grande pairte, s,peo:1a.Lmen-tle inr l'aipprcvvigionaanento delle der.r.aite an.m'.ie:n.tairiaUL'Armruta rc,ssa. .Ln 7'atAJ>Oi11l,o, raffie fl•Olbtepotlùbiohe illll:..W-• n.~ dii questa, lfempi qua,Loh2 :h..inzà:cma.r.i.o ~el Comitato Centirale, CO\IDeil cOiIIlfl)agno KroLI vdlevano impegna.re la Federa2iCYlle mn !Haivore .alfila O(pposi.z.i.one, ma furono sub~to ferm.ait.i. Kcr-cill ed ,i suoi asdeir.enli f'lllrono irmnn~clialrarmente des:-iiLuiilii dei ilooio ,PQS!.i. Krcùl è a.tLualLmen.te tn Si!beria ,oolil-e f.unz.i-oni -di ~erto ,per le quesaoou ec()(D.oonijc'he. La federa:d-Ollle l'Ussa ISÌt è (PO,SLa aGSci1u1!aananibz sul terrelno dii a\Ppo~io a,l ~~emo, e ne ha .aooe~l.aito il suo p~.ramm.a. A presildenrt,e J~cleral1e è ,sl,aLo ,nooniiinaJbo iii c0tmpagno -Budajew, ed a primo segretaa-ì,o il CaIDfP3®DO .Abr'<l!nO'W. Al1a. m:nie ,di ratpr~k 1927 ila Feid:araziione rius.sa degfu. opena.i de11'ailimienta!l:i()(D.e oonLarva.455.823 ai.s-socila,Lei1l,d ou,a si !PUÒ eSSEire s:s0u.niohe ll,a• cif,ra ,do 470.000 è già soowassa/bai. SQD.c pe-r,ciò i'88 per oe1I11Lo cl.i butt.: ~I.i O(panaii delli'ailiimen.two,ne che a,p(p-airi~O<.ilOaJLl,a F e,d.lea-a~. Essa ha concluso <le.i, .OO'nibratL! di sa!l.aa-Joco.n 25 miJ-a 337 imprese, ocou4>ainli 3~.504 persone. ila F~derazi'Cme .T"lll$ah:i J.art:tomolto ed ha swso clfu-e rillieova.inti ,per 1'i,str.u1}i001e d'ci. su.Oli -a•ssCIOiiaiLi, e/cl -im a.vveniÌire ess!I' consacre.rà aJn'co.ra m.oÙilo den·airo ,pe.r elevarne i-I 'fé. ve'J!LoouiLbur.aile. 1·L M OtNOP.011.JirO DEiL PAN E IN GlREC-lA At,tu,almeni~e le 900 pa,neLler.ie che esii.tcmo afd ALe,ne ed a~ 1PàTeo,ha.nno \amco- . ra una iinsiailffarz,icmzgene,raillmen<te priunitrva, e le 0001 di,ziic.n,i d ·a~je-ne laisc:1-ano molllboa d'e\Siilderame.Qu-esbo sLa:to di cose hai deiermmato ti9. WilllG,lero de!U'iru'.-erno .sreoo a,t.!esami.na:re le misure .ohe si pos- ;on•o ip-rea.idere per aiilmer.l,i,a.re ,a Lalle stat-o dii. OQSe.11 1psieis-i)d'elrnl,e <lei .C()!ll.Si!glfodei inim6shri Zactm.iis, ha cOIITlurolca•bo ali Coosi~ dei ,métn:ilr,taj -~L 22 di!eem.hre la nov.ill:à sensaa:ibnai1ie che ili govemo aivev:i deoitso su,l pn:,n.ciitpio,d·el1laim~rotduzion,e cl~ u.n monqpoilliio dJe1 J>atM, .a11f,:1ndei ,melb!ere fi.ne ailla si.Luarzrioo.eiilllcl':llernabiileohe re- !!na netL1e 1 pam~rie. 111 ,gcrverno oooupe.rà ,M,i g,rnndi panifii.ciche sainammo ~ati 1 ,prossi,malllle.nle ad All~,e e.<l :1n iP'.,reo gli cu~eira~,rimasl4 senza larvaro in ,seguiiLo a.Il-a ch.iiu.s.ura cle-Jl,e pameUerie es:1;.Leinti. Ques.',i nuovi ,pamM.i- /,Z~, 1 cc·lne u!l,:t:112 innovazioni tieomche, per una ,pr~iduz• - ' ·o mass:i, altf:me eh render,e meno costosa la ,pr<.>dmion,e del pa1n.ee da.re una migMo re iprodiu1.1ione e quaJ1ità del pa,ne sLe-siso. Un progebLo di lerg.ge a !a1b p.rqpos1l,o e g5.à ista,Lo sOlbtqpClSto rul Cons.i-glio dci minislri. Il priimo panificio è lermin:ito nel febbraio 1928, ed è va lulato il s 1 .10 pirezzo a cilr•ca 100 rni1lio1ni dii diraohme. Lo Stato oc1Sti1~iiràunta società per a7;Ìion:i SOLio in suo contirollilo e:d aimmi.-nristra- :iLone, -nell'Ilaqualle i ;paldrom!i ,di ,panetterie p0Lran110 r-arl12cip;ire. J,',i\n.st'a,l.taz-ilooi·dei questi ,painiiftici è st.raSplgolanIdno ogni campa Quando si, dice ohe l'at,t.ita.J.e reg_irne che spa.dron~i'a i,n !11ta!lna sta ma:nrgi.am dc,s: a quaiU,ro ,p.aHanem~it.utto q,uamo è possibile divo.rare d.all'Halli,a, salita fuo: n subi,t.o un lilCT d'funheoi111e a grftda-roi dhe siiamo deitlii amhlna2i.onalli. Secondo 'qu~li magnacda essere dei r.,azionaLi. viudl dire s;pollpaire .fono alhl 'cs.- s :i la pcivena. rltaffa, e chi non p-a,rteo:,pa è con.tre la n~one. Guardate qui una nolizia di. questi giorni. La so,d~elà p'?,r J°i'ndusb-.:ta e ù 'ellettiri.c:.là « Terru " ha c01J1tra,tLat.o iiin. ArmerJ<ca un pres~~o di 12 miJLi.oni di dolla-r,, ail calmb:10 !,a belHezz..1 di 227 m.3li<o ni cLi hre ii,a,l113.1ne. Ques•~ mi.liGaJi. en!irerar.ino in ùfa!ha e sairamrno,cocrne :il soliit.o, d:tvorat: -daQ reg:flil-:: aLbualle, mentre le oofi.oin.e « T0I1D.i » cLi~anno Idi prqpr.ielà d-i!1!Li •aanernoaini. Ma i sqvversivi pretnd.ono v11men.le l' Oro sibrl~iru:.ercd, 1c0tno qu-::isti nudfiam,j e ba,- ra1't:eni di bassa sipec;-e_ * * * Una società ingilese h'a acqw:is-t.a,t.o .un.a vaiSta 1,e,nuta _per cosLn.i.:trw~dei nuowi e veri ir-a,n,di allber,gh:i,, doLat,i di ogni mode.ma COOD'Orurtàr:iscaldamento, it~minaZ'iorie eleillllric.a, osp~dafle ,di iilSo'la.men1lo e di cura = ~arefcchi sci-enbiiL:ioi(Pe?'fezi ooa1lt, d1lr~ i ga!hlneLt.i tper i b31gru_, ecc. E sa'pete ahi sa,ranino aJL1oiMia-t,i i'll quest: luss.uoo.i ra.Lberghi? I ca,ni! L'urr..anilà diellr.a. -saoielà boirgh'ese che domina a,ncc-ra i.I mondo, mem.bre 11,aiscia mo:r6re per le slra1de rgLi es.seri l.1111attu ipròvi d'un tetto, mentre Ìascia intisichire miKono e roiliil-:,mj di baanb:m.i, !J)ellSa a a,ro- <le@gere tl'llss.uo,se®ente i oa,ni. Dobb:.amo C0111dl,udeireohe la società borghese ha l'•umarnità d,a ca.ne. finallmemte i g:,oMal1'..i. -ci idlarntnoJa no- <bma (:'h.-? r'O oafpo de/i .rbe1l1.ri. oatLo!boi (-assaissi.n.i) del Messico, si è air.reso, consegnaindo ,allll-aaut·01rdilà fedel'atli una quan• f.i1à non dii 'Cl'ooitfélssi·, .mm:a~ •di sa1nti e di m.aJd·cmne, ma munizioatl dii aa-tlii~- ria, fuo:·lii, àvcH'011e ed atn.che ,pugat,al1i. .E questi st,i,nchi dri sain>ti g0tdono j. favorti e ùe be~diz.iom.i del! capo ·deIDa Obiesa e dei oatbol,;ci del mondo! Andate poi a d~r'? che la rel,iigi:ome, comre è (Pral<ic.a<tada questi .novel.Jlj fair.ilsei non è scudi.a de.i 1 più ill.l'pi dEIJ'illttli! Lo spigolatore. Inguarddiaglsi crocc L'Unione Sindacale Svizzera scrive: « Il Segretar:a.to dell'Unione dei sindaca-ti del Canton di Gi!ll~vra ci co:1111nica quanto sague: « Crre<liiarno nostro dovere di avverbirvi che un indiviguo ohe ha deth ch:amarsi Johnel Kolumbam, si è presenla• lo al nostro segretariato come rifugia1n poliLico rumeno !Per otLenere dei s:issidi, dichiarando che doveva oocars1 3 Lione e poi a Par:gi. Ciò avveniva il 23 · gennaio u. s. Dopo aver lrascorsi 4 giorni a Gin'evra, perchè secc!lldo lui doveva at1,endere, fermo post.a, notizie della sua signora, ottenne dalla nostra cassa fr, 10 per passare poi la fronl:era l'indomani mattina. Veniaimo ora informati che invece di abbandonare Ginevra, ques~o individuc, quali.ficandosi per Attila Kelenen, si è presentalo a un membro del Soccorso Rosso, presso iJ qual-e si è fatto ospita.Te fono a ieri 11 febbrai,o c. m. scomparendo nella serata dopo aver rubalo fr. 400 - frutto di una piccola libreria tenuta da colui ohe lo ospitava - e un c.roiogio d'oro del vaJore di fr. 300. Deve trattarsi d1 uno scroccone cii prima forza, poichè e,gli porta con si! un gran foglio su cui sono impressi m1merosi t1mbri .dei, nostri pninc;lPali segretaniali di Cartelli e Federazioni, e s,11 quale sono pure ingicale le somme ricevute dai segretari di quest<i uffici. Questo indivi.duo ena stato indàlna lo al noslao ttff:.cio dal Segretario d~lla F. 1$. O. C. T. A. a Ginevra, fedcrazwne da cui aveva ricevuto un suss,1Jjo a Zurigo ed a Ginevra. La polizia di Ginevra lo ricerca. Noi vi avverli,amo perchè possiate gi .. rare l'avviso ai nosLri segretari ope1·ai ed evitare così altre scrocco-neriè. (Firmat-o) Dufaux. Conviene s:curamente di essere prudenti con questi sedicenti rifugiali politici e nel rpagamento dei sussidi accertarsi semJpre che coloro ohe Lali sussid.i sollecitano, si<llflo in possesso di carte di identità incoin.teslabitJi. per l'Unione Sind. Svizzera: Ch. Schurch.
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