L'AVVE.i\l1REDF.L LA VORATOllli VIOLTIPLICATE '' redeli a mettere al mondo molti figliuoli. Il ·a i denti e 6om6e in mano,,) non hanno·detto però •• duce.,, lo ha felicitato .. come possono mettere al mondomolti figli , con cinquantae quarantalire· la settimana. prodru.riom.e <liii gl. 450.000, Oott'l'~o«ui.oote aid una media ,dii 4,5 q1. per ebtalro. P~r l'a.giiciru oamhiental1ii non è ,da ~pe• t'M'e una m~~,ore e,stenS1<0I1edenda superlLi.oie ~i.at1e ipeir i1a ooillt:ivairi10'lle dei cereali,. Se q'Ulalldhemi,gliionamento !PO· t:rà ~ otte-nu'to, esso -dowà ru(pemldere esc'lius,i,vam'eilllle da.Ll'i,n:creme;n;to, j>011fezoi . namemìbo e sele~ione del~e -semerutà. CORRISPONDENZE Q.uam. La counidtà ,in questo 151pul'ii~o nuovo; coomaità e lffi<U\Sl:JCa isun,copat.a, iUlusbre riin111e\_,,<ll,11ro (IlJCi!tohè 1S:\gtn!01T pr.esiide.rlte 1dEiUa U. ,1. IM. S..... ,~alslcilsba! 20 .amati, ,di .redfusione in tma• casa dii pena miliibare. « A 1BeNdnzc.n,11J l'~chiiestfa, o<mtlinua. Si conlfeiima che la conse~na rlu latta dal comandante della ,Gendanmeria, dN'wisapula della Direrio-ne del Diparfimenlo di P.oUz.ia ». il,'ial'.foaL~ pcd!iitica <loganaUe è di,redita a'.d ~di,re il'e-spor,ba,zi,ome ,d:ei cereall:i con dia1Zi proibH~vi. dhe .som.o <lii, L. 70 ial q1l. per l'orzo -e :L. 100 ,per qJ. wer iii fu.umoo. lo, meirke Ql1l vece è facillita t a 11a, :iimlJ) orVazi,O'llle,con gra'V'a.mi ,do,ga,na,LimoLho miin.ori di. qiud1.1Jii. un vii.gore .in Jita1Liia.. Ja ooooumo ,de)I f.numeinio ·è oakolato m 100.000 qJ'. iq,uaJsi in,re,r,aanen,t~ OOOSU· malti, lda.'!lfa 1p01po'l 1 ruz.i:one eurqpeat (,20,000 ahiitm!.ii) e chiilil'eil~. Lai jmlPox,l;az,i,omie ainan,ua è oatllc~alta ,sui 60.000 q\. . IL'e~mento iinld.;ge,no (500.000 ,abitt,a,n,ti ciirOO!) C0111Suma ,er il'' a&en~one quasi escllu!9:ivaimente oo-ro, 400.000 qL circa. ~- f!~g.alst IUll IOonlsum:o jp0r [a 1Se1nUnai e J,a a'lriimlmbazione -aauimalle ~ oi.roa 220.000 qtiint.all~ ne dilvi'ene che éil' ifaJ:,rnis~o ,supera '.il i 600.000 ~- !Pec coq,letare iiJI ifuh. biisogno ,d~Ua pqpollaiz-i.onie ne ~omo a!mtPomba,tiiciircal 7-0.000 q utn~. Un :prod1 0ilito piil !lJll1a cem'.ia~. r,lalnz-a ne!lilia T,r,i,poililèamiiaso, .no ile dlfuve, che ne'l 1925 ise t11eis01noir.a.ccolhe 230.000 ~- Le ,a/I.tre!J)rOO'\lZ1M non IS-OIIlo per la lo. ro pooca en.tiità Id~ di-essere' ,o1"t,rut,e. . (ConJi.nuaJ. lJIOTù. U irdtlll ti Il stablll111t1 tmlll arredato per tratra li commissario governaliYo di Inlerlaken ha spiccalo mandalo di raltura contro ;1 direttore dello stah;lime~lo di lana pettinala (Kamm. garmp unerei) di In,lerlakeu per trulla di consider~,·ole importanza. Il ricercato è 5lalo arrestato gio- ,·ca1ì sera (9 febbraio) dalla geudar. meria has·leese. Egli sarà trasporla. to ad Interlaken •. Questa la notizia lacon.~ca de.i quo, tid'ani. alla quale gli operai della J{ammgarn ~ e la popolazione di lnlerlaken avrebbero da aggiungere parecchio. Gli operai sless.i non, Ye- -clon0 proprio con gran rammarico il loro clirellore scomparire lra quelle mura che fanno vedere il sole a scacchi. Egli aveYa infalli adolla... lo nella fabbrica un ~;sterna tanto in~·uslo quaplo Yergognoso. Operai franchi e leali rurono me~si sul la. ~,r;co op.pure solloposli ad! angherie fìnc11è preferirono andarsene da lo. ro sleo«.L r hen visti erano sollanlo coloro che adulaYano i superiori, che face. ,·ano i delatori a danno dei loro compagni c che di lanto in lanlo rcgalaYan~ agli imp;egali supc1''orl formaggio, uov~. burro. lardo ecc. f)i dello ~candalo il cHrellore cra suffìcicnlemenlc informato perchè già ripe!ule \'Olle egli ,·enne rich "cslo ·ed im·italo dagli operai sle!'Si e rl.11 iindaralo cli fare un'inchiesta. ma egli i,empre s; scusò dicendo di nori n \·er t en,po. ?\on r·era quindi altro da fare rhl· aclire nll'uffìcio di eonciliaz·onr. ~fo il ~i·gnor direttore Granlz s; gunrdò b ne di rompar·re alle lrallali,-c .. \I suo po:-to ,·i era un imp·el'nlo che nnl,,r1lTPrnl<> di lullo ciò che si rlo. Yeva lrallare non seppe nulla e non era investilo di nessuna c0moclenz::1. Di'· e,·~r co,erell,, app1.r; rono però rhiaramcntf> dalle t1·ntlaliYP ma!grn. clo la f:,fi'cn ,1,,.lla dircz·o 11C di mc'- lrrr- 'ul Io a lacer<>. Fi11chè gli operai Nano i coli :1 ~libirp · ., "1od· ciel <Q"no•· <Ì1i·elior Granlz, ne~suno ci tro,·ò da rirl.' rP, () :, rl e 1:-t~- \. nronri,,1:w·a cÌclJa _i 1, ·,. • • q>rlc ;1l1Cf!C1<'ri!:; rli un::- < Of.'.Jt1za eh<' s·agaira infor)lo alh r· ~ 'fah:l,. ,,·r1 a di l'll n:dicm"ino. Ull r·:1111),·ar,,, "o a,·,·irrc. F' n, · «; 1. 1·io W'l'Ò clic «l' 0P"l'ni enh ·no lulti nel ~indacnlo p"r ·r;1· ~i cl e il nuo\'0 direllor" s1' n·da C'Ostrc>llo ad climinarc> soprn~·i colti. \-ali dal Granlz. f ederazlon2 svizmoapertami ili Deliberazione delcomitactoentralg Il sodio Schweizer Gofflieb, libre!to n. 26,868, della sezione di UerkheimBoH_enwil, è staio espulso par opera di crumiraggio qua1ificata. Egli se n'è andato dalla fabhica di Uerkh?jm senza nemmeno dare la disdetta per fare il crumiro nello stabiJ:mento di t:nlori:i Zofingen S. A. cercando di indu·re altri compagni di lavoro a recarsi pure a Zo· fingeP, a comr"ere l'atto di crum·ra~~:o. li Com;fato Cenirale, Bi Da Gfnev•a VITA DI PARTITO L'Assemblea della Sezione- Socialista è convocala per martedi sera 28 c:orrente al solito locale. I problemi da discutere sono della massima importanza. Tutti gli inscritti sono tenuti quindi ad ir:lervenire. ENTRARE NELLE FILE. Ci snnOI a Ginevra, a contarli malamente, ~ cinque-cento compagni, cx inscpicl,ti ai! Partito socialista italiano. Dìco compagru perchè, salvo Ja rar:t eccezione di qualche vergognoso vdl'laga,bbana, questi ex inscr~Lli oono rimasti fedeli -tutte ai!le loro antiche idealiità e non lrailasoiano occasione akuna per man:- Iestare a.pe.rtamente e cora.ggiosament~ i,l loro ore-do. Questi com,pagnil leggono l'Avanti! e lo Avvenire. A questi <:ompa·gni non si la mai appello invano, quand·o si ~ratta di ra'Ccogliiere fondi per la lohta o per veniire in aiuto alle nrunerosissime vittime dE!IJÌIilll.fame regime <fascista. Ma, pU!1U1CJiPFOqu, esti colll(J)agni, non ma'i sol'di alfappello del Partito e diella Semone quando si tratta dii sacnfa:i fj. nanzia.ri, che compiono quasi tutti i doveri di un insonitto al Partito, r.i,!li.'utano ostinatamente - clO!n, mot'w.i non sempre fondati - di adempiere al dovere primo di ogni compagno ohe ancora crede nel socia!Lismo;di comp,iere quello che può sembrare un' atto bwiOjqa,Ll.c.o, una ior· mafi-tà, ed è invece tutto li1 contrario: inscriversi nella Sezione, prelevare la tessera del Partilo. Questi compagni conoscono le lotte ed i sacrifidi compiut'i e che g,ìornailmente compiono i pochi e poveri componenti la Sez;ione sodiaLista, per teine-re alta la sbandliera dell'antifascismo e del s,.>- cia;lismo a Giinevra e neLle l·ocalità vicine. Quest'i compagni si sono accorti dal Convegno di Mars~lia, che ~I Partito nostro è iJ ~ochio Partito del social~smo i-trulli.ano; ch'esso, forte ,per adesioni e consensi, si rinnova e [ar tesoro degli errori passati; che sodo in esso sarà poss,biile l'unità socialista e proletaria. Que-sti vecchi compagni devono sentire il dovere di non lasoiare soli, nel duro momento che il movimento. ~ocialisla attraversa, i pochi e poveni componenh la Sevone socialista. Sentire il dovere di veni.re a conclJividere coi colm,p'lgni della Sezione, l'onore e l'onere della ,Mficile e beùla battaglia. Sentire r imperioso comandament:> dell'ora che dice: entrare, anzi rientrare nell~ li/e de] Par/ilo socialista italian,J! c. p. FOSCOLO fS.. CAPRIN. Finita la sua innamoratura p..r la princ:pessa Belgio-ioso, Caprin · - corrispondente, se non lo sapete del «Cor· riere della Sera» da Ginevra - si occupa ora di Foscolo. Della fedeltà st,>- rica dc:lla iigura ài F ose:.olo quale egli !a presenta noi non parleremo: la storia ha ben f·ssato orama,i quel che c'è d: bello e quel c'è di veniale nd la vita d1 quzs•o uomo a cui l'esuberanza faceva talvolta p::.rdere l'equilibrio. E' ce,to che Foscolo seppe _avere: la sc'hiena dritta quando si trattava di difendere i suoi principii - rerchè egli ne aveva. E per tener la schiena dritta seppe anche rzstar rohro :n canna e soppe $Olfrire !o esilio rinunciando a favori che gli si 01frivano :illetlanli. E perc;ò nolerem,> come una sua postuma sventura l'Ello1i.) che ~I. fanno uomini come Caprin, che per lo sCpcnd.io s; adattano a tutte te pa~li, e "anno a dc:stra e a sinistra coa ì... m1tssima indLiferen7-a. Al s;gnor Caprin vo.rc.rmo ndicare un au'ore pii• a. datto per i suo 'studi, a patto che no1 ne d ca male: V'nc.n7o Monti. d)INTf:l LIGF~ZA DELLE PI A~TE , è il tema d' una conferenza che li prof. 01indo Gcrn te-~ii que$la sera. vener<l1 21, alla •Sem'natrice . (C.trand Rue, 19) I soci e le famiglie sono invitati a partecipare numerosii. Da Baden ASSEMBLEA I scoi della JilodrammaLica Idea Cammina , di Baden e Tur6i son◊ cor· vocati r,er d,cmenica 26 co~-.' mese, alle ore 2 pom. al Restaurant Rhc.infelden h Baden. i\e~sun de~~ mancare. -o-. La festa '.ndetla :[ giorno 11 c.orr. al Restaurant Enl!el in Ennel-Bader>..,,' ha :,- vuto un esito feliciss=o. Il bilancio ha dato queste ci[r.?: Entrate fr. 420,50 . Uscite fr. 170. Utile netto fr. 250,50. anco Un sentito ringraziamento a Iuli.i CJ· loro che volonlerosarns-nle e disinten,·ssatamente hanno ,prestato la loro oper.1 per la buona r1uscila de-Lia festa. I,! s~retario. Da Luee•na Colui che si reca jn Italia in quest: momentii, 111J:J(n !PUÒ fare a meno di sottrarsi alla prima triste, profonda e dolorosa i'll'l/P11e"Ss'.ioncehe s1 rpuò riassll!ffiere in una frase-: Tutta l'Italia oggi è una immensa ga·ler.a. nella qualle scorrazza e strombazza il fascismo. Questa è la prima impressione che si ha andando in It;aliia in questi -témp~ cLi diecade'l'.za oiv:le e moralle. T10rnailo, dQpo una rellatiiva.mente Lunga assenza, a Lucerna, <:erco di mformarmi sul:Mo del mowmento operaio italiano l,QOa.Je e vengo a st.a.biliire che non esiste iaJ,fa~ti un'aht~vlità appre:zzabdle. Salvo le organizaiJioni cLi mesli(>re, dei par~tli d'avanguardia ruo,n se ne sa più nuL!a. LI! CirCOllo dt Stu.dii Sodiali non esiste più; però nessuno degli opera.i che lo componevano ha tradito e si è venduto al fascio localle. Ohe -ili d'ascio veramente esi,sta o meno, è un po' ,dwffioitle afferma.rio, po'ichè tutta la sua attività è conoentirataJ nelle mani <la un oerto suonatore dii cla:rinelLo, del quale - intendiamoci ~I suouato11e c non iJ da!l'm.ebto - ,non faoci~o il nome; ~I poveretto è lan-to crebino ch:e vedendo ·ilt suo p:olco rùver~t.o nome stampato su di un gi-ornatlc! potrebbe insup?r· bi.rsi. Su <lii questo s~gnore se ne dricono -:li cotte e dli orude, ma attendiamo ancor.i un po/ prjma dli pubblicarne tutte J_e caratter;stu:he. Pe! momento d~ciamo solo ohe egli venne ing~ato come suona.lore di clal'metto circa 25 ann!i or sono dal m3.eslro FumagaJiLi a Millano per· ill concerto del Kursaal dii Lucerna, do.ve suona ancora durante la stagione estiva. PalrioHa daùle un~ie d~i 9iedi liino ama cima dei ca.pelLi, per dare un grande esempio della sua devozione all'Italia, scoppiata la guerra Lui, fedele al suo patriottismo, rimase 'lra.nquillamente a miagolare col suo olarir-etto al conoert01 del Kursaal di Lucerna, e nulla slagione invernale a spassarsela - come fa tutt'ora - in passatem,-pi tutt'altro che 6nteDleltuali. Duranlle la guerra, in uno dei non pochi viag~i che qLiesto signor, segretario del fascio di Lucerna faceva, fu arr~slalo a Chiasso rparchè sospettato dt spionaggio ai danni dell'Italia. Questo è l'uomo eh-? -nega il pass1porto a coloro che hanno lascia1o brandelli di carne sul Carso e S. Michele. Questo è l'uomo di iiduc.ia del fischiatissimo console di Bas',lea, i.I quale console, naturalmer-te, non si è occupato d1 guardare ai.ò che racchiude questo «Fasc!ione, di Lucerna, ma se non l'ha fntlo lni la faremo noi, con la lagl~~te arma della verità, mt'llendo a nudo tutto il marcio che racchiude. Per intanto abbiamo afferralo questo sem.i-analfabela p2-r i! cravatlino e n,M lo mollcrrmo f'nchè non gli avremo slrapi:-ato la maschera, per mezzo delb quali ·•:Padrcne11ia e lorlup.:na con sm0dafa all::ag:,. sulla colonia italiana d1 Luc:nna. Da San Gallo La locallc Lega reduci 1pr1Ylel.airi <lii guerra, riun;,tasi i,n aissemhlea rl 12 .corr., deliberò, a.l:l'unanLmilà, il ri,tiro i!.aoito del rpro,pr:o delegato del! Comiitato pro monumento ai caduti i.n guerra, già residenti nei Canton; di San Gallo ed Appenzell1o. Con ta1e gesto afferma il pri,nci,pio di avvc-r~ilà cvi lro lu~te le guerre di finaJlilà nar,ona-le-ca pitalistiche. E~sa r.,vo,lgc ,a,: compagni cadLtti nel11a. lrcmnda ca,rneficina ùl proprio saUuto riverente e commosso. Lega Reduci Pro!, Da 'WintePthu• Nelle due ultime sue s::dule il Consiglio comunale concedeva la oitl.'.l.d,nanza ad altrz sei famigl'e di cilladim ;taliani composte d' 22 persone. •Si dice che fr,1 :Sii acct~!ali vi sia anche il padrone d1 casa del capo manipolo della nd:Zia e console Fo ana. 1\J'aturalmenle scnr> dùacchie1e, come quell'altra ad csemp;o d; i.ncolpa,c ancora questo signore di essersi anzi lui stesso :,:irest.1t•J a fare le i:raticl:e per la buona dusciL1 dell'esito. Ad ogni modo s;a come sia il fo.lto ri-- ccnosciulo ~eneralmente e che dal lempo ere i fascisti hanno imp;anlalo le t<=:ndc a Winterthuz e.on relativo uffic.i0 di spionatfg:o e di reazione gli. italiani che assumano la c·ttadinanza sono au• mentaLi in modd straordinaini.o. Ma!! S<1· r.o ben spesi i, soldii del popolo ~ta,lian J. -oPer vari •motivi, J'assemblea de~la Sezione socia:li!sla che doveva tenersi il 26, r, rimanda4 a.I ~orno 11 marzo. I co.mpabii favoris::ano prenderne no· ta. 11 Sagrela,rio. Da Zugo GEZIONE M,ET AL~URiG I CI Riunione dei fiduciari. - Martedì 28 corr. a;11,eore 9.30 'in ,punto al «Cafè du Nord». Si d.olvrà dri.scutere sul prossim0 Cong,resso del 3 marzo e sulla risposta che dovrà dare ili Comilalo al,l·e proposte delil'assemblea generale. I Comitati d.?:i Gn~pp.l devono iuilru-essarsi acd1è ogni officina sia rap,presentata. · Questa r,i,un~one è del massimo interesse e tutt,i iind'istiin~te li, fiduciari devono prendervi parte; le deoisioni che de~ono prender&i. interessano tanto s,in<goli c,olrr\pagrii quanto 1le Sezioni. ASSE!MtBLEA GENERALE DELIL'UN10t~S. Sa1baito 25 corir. a11le ore 7.30 ai punte nel1la sala del Gasthaus Wii:dicLer. Tutti gli aderenti a.Lia nostra organizzazione fanno parte conteimporaneamenle a,1,1'« Unione -operai.a» ,ed hanno. perciò il dovere di mtervenire alle asseimèl1'ee ddla stessa. Ai corniitaili dei singoli Gruppi ed ai 6du<i.ari raccomand!iaimo v'ivaimmte d: fa:re la più in:tensa -propaganda perchè r.es6ll!IlO ID.aJillchialJ'assemblea. Da Loo■rno "PR!IS11E AilTiìUtAII.JlTtA' CroruaJCa, it.rilste è queil:la, che si_ liegge di questil ,giiOl'lruJ sui ®W'malll,diiii d'i!Lferem•!..i 1PM'· oo ddlllia: Sv,uz,zere. J>,ai~:am :neà'a ipeir la stoiria -<l~La, tlraiilizicirua:le =pl!ballfutà cLi, questo -paese, Viilzi·o cli lo.rana. e ,cli, aneb~dilrvilcila111.o fu-equeinte- . m/eln1 be ii,l id6ritroo id 'c06jpi1!.'aJL~tà a ,pers~u:'- ltialLi !Polll:Jbiioi! !e d .a ,disentloa,i, clie ;devono isott,r.a1r5; a,I ,giiogo m:itl!i!Làire. La &ÌlaiII!!JJ'al i.n~pr,ilsce ~ dlibaibt:ii!ii ~in iP'1"0 e ccrrubro a~oper,a'tio ,de'l ,ge.slboIÌlncOlll!Slil®!r.a.- to idm un ccim:alnldlamite 1dn IJ)Oliaiira; memiLre i. id,uie ooi!ldalti, ,diser~ii :ilàai~aaini pa1ghwainno ,iii !Otl"o aiL:io •di lil]1us.iioinevenso ,una os,p.:\1/aili.llà i n~, ,ma non ~O!Il<:~sa,,1con pa,recc~ amtruii ,cli iga11Jer,a. A ldhe servono twllbz le !Poiliem~e, ll'e vnd,a,giini ,p.er aissQ<Lairela .r~po,n,sabill<Jlà di queisltt V'iiolia0i,cmedii otSpi1tailitt.àe ,di dfo:i1l- '!.o ,d'iaJs~lo, qu,a111,doai!lle due v.illbime del! dii I gasLo e.i oo,.:, ai~lende alflcora llJ!llaipiù tLrLste SCT,te,da,vcrit!a ancora -più dahla siibua. zilo1ne é\lJ1C111rnaipler,~na di fum0ire 1paitrro e da. ,mamìia guerr'3•fc..ndai:,a che ,p.01"\sa,do-no ~li 1 QJ1ga,ru ,e gli.i uomiio~ del! pa;r!tito al ,gove.iino dal loro ,paese ? ,Td,;;,~ cid:',ssz,a 1p:r i ,due diise.rta~, d~- fe1;,e,s,',r.i,lida un s:icro <l~~blo d'c~p,,ba.lièà, mè ma; •più si é:'J•;:,à !!a .lcro ,s.ml!enz,a d,i •pena per i.1 tcmla t10vo di scltlrars,i ai vo• lerJ ,deil CGJp;ibah:ismo. 1~, ·e frt,tc• eh:: il •rens,:iire i<1-blma esdhin:i. fr1g:F1tà •a cui Sl.::m0 so~lOlposle e!d e• '·;: .'e ':: •:.fà O''l'CJ1ailetradizio,ni 1di CS1p11!a.li1tà. O~i;' 11 t.:-~1:Lizi~.;1.~ è socanp.a,rsa; oo•a .rea.z:c,;i"?, s.'•1 r,;ure i,n.d'.rebL:i, fa cc~JJ1~ie.ra gesti am'l:1pa1li'::ai uom1ni dl!loarri'cali di ,FM rispcltare le leygi e del' e quali dovrebbero ess~e la 1fedlelc e g.airwile aspressione IMUTUAIUTA' DELL'A~NO SESTO - Oo.m~, 131noh'zlu e.s.pUJ!Js?o - No, sa11anto ,clirruss.iionanio. - E pe.rchè? - 0:i,p:ra.i', 1~!;aintiipatr.ioli pa.gaivam.o li! ,quote soc:ali ,re~cdaumemte; i 'J)allr.i.ati se h facevano PJ1:iTe dal!.... Co:nsolafo all'epoca. dellle e.lezivni snò:iiji_ Come vedi n:m è ml'luc sc,cc.o,rso, è ,mutuo faisci.sta ')}ro ellezion:. - I fu.~ ,p:-rfeil lamc.n<le ,ra\( ane, ma i,n. somma anche lnro ,non hanno torlo, ~miil.a1110',! ,1,..ro pr0s;dcrmc. -< Cc•n che .... ? - Sì, ,qu::,l lj)a1triota è 'lln buon socio !Per b cr,s··d,A:a < Crmba,lt0nli , , ma pa- ~hi .:ilme·n !!li ar.rckati de!ll~ ouo1!,e -socii.11; ddla " R'.)cluc; ,,, • - Ho ca,i:i••o.... ;fl~ra ew;iiv~ ill mutuo . soccr.,r.rn <le~!a m-n 1I1az.'n,n-a,lc! MUTUALITA' E PRATRIOT1I ALLO SPEOCHfO MU:•;c1 s:inc•'"''.l·. :i, s~{!incri! La gio1Venlù ~oa,p'.~lish ,cl ·n c:i,;:-ell,: .ieri ha pontalo 1o spirdo nuovo dei tempi. La de:moorahca mu'u1l1ià ha fina•l,memte. ,t:nate 1e cuc::·,a; via '.".l. ~tu1Pi<daed ò,m, be:i'ile :i,po!"Jt'ci•à' ; pa,i,r' .,t,' 1d''•'l~egno h:unno 01:::afo h nuov-1 fcmmulia mutuaile. Bene per dio, appC1v·,:1mo aincbe noni E~1i:-ulsione ,per i,! ,sc.o:o a1n.V1paLricilla1,per r~ipol3'.hc, c,reipi1J'astrc1Ì"!~O... ed es.pulsione J.nche ,i;.r il soci'() ohe 1 paiga d,i jprO• pr<a la,s:cJ. ,:e qu"•le <;"c[.:i:Li. Vrilv,a1LaISLta' fatooila1 e ,qiuel·ha, ideil oaime1ra1La ! Hia lia. T1èootita1,dil1rmder.e ltlln ,~o ICOim:JCO CO!ll cimdla,n~ IOéllll'Ciioire, 1sii~·OTipre- .sòdenbe! . . Camilcillà e um01T:Jsmo tf,aicil!le ? Faiciiltiss-imo., 1bais,ta iafvene LSol1tiaaifo1 'll!n.a tpiioodla, ,*· l ù: ts.ajpelI'l 1 o de.Te. iP,l'e<rc;gJall,i1V,a ,de!] 1prooitdelllJl,e .OaJllle,r,ala Bov.i. Da Belllnzona ITIN TE/MA DI iAIRiBITiRiLI 1Rilf e,retn,dqcii ia40,'~o fart/tolv.i ne/1.1-o scor.so ctllll,merod~1 ~•tmo rgnlOII11llal1e,,ril~- d.anLe le rcOOl!s~gtm Jdieal ,cllue, a/lu>inal d~- ri, a!Je- autoriità iitaili.a.n:e, ,l'inumano arbi1ir21o s1 è ipr,Cfpalllaifo ci'lrt.re iii! Oamrt.one, e moflltli ,~fu oounmelnllla!ruo iill. JalbtlaJooilo se. V'e:ramen,be. IDal!Il,e IJ)niÌme 1111.dmielSbe è s'.ai'bo .~Lo che 1 1,a ,r~ 1cl!eri, ,d,ui 1dtilsi~lartiil ailla ,P,o'l6:Z;a àitaiLiiatna., è a'VIV.enuta per oper,a d:eJ, Coanalnld'd idi! .g~1a, di qiui, sen,. zia llloejplpua'e imt.e?,pie91la!re lllaJ Diilr~1cm.e Di~ patr,lfilmein!llall~ idi:PIOj1ilzrila. IPiaire clhe !diii qu~ ~ falrlbiltraaile J1le ~ iatvrveiniute ~ m eipoohe q:u-,eloeld'dl, e dhe siialn,o -paissail:e SOl'.illo si·- len,z!iio, oc.tm'e ipua'e. a!IIOU!llal ~ fia, ia.vven~ ne ll 1'iasrres.lo 1diÌ! tU11 ,mura.to:re ~o d,o. mé,cilléia to q,uì ,d!a .m:a1lrt:i. ainn5, iper tl/OCll ,a;ver pa~11fo un idebilbo 1clru ipen!S,ioine •sQfmIDii/nista-altoigli id.a, 'll<ll nisLo.r.a/nJl:e i4.alll!la:no, e si vo'lievoai ,da ,pamt:e tddID..1a, ig~ m'Vliialr. I o iaibu.siMa.menlt.e .im 11 t..a!lrua., ma. il p.r,on.'to im!tleirrven!Lo ,deil/l 'IOt!l. ,PlllOflu,r.aJt.o,re ,puhl,Llloo, ~fil!Pedì U 'tal11hitbri10 dh'e .si ,voile= perpefra.. ~. lfaiceinidio trianetit.ere immedii!aroamen!e =n l,ilber,tà .iii imallicalp'iroartiY. tR1ibOl111lialn!do iall.11'.o 1S1ClalI1klallio otdiilenno, !liult!i ltl,i onesti; ,se,n:~ diisLinzi'OITTle cLi naiziison!2rii: à e di• tp3tnhi1 1,o po'lriro:Jco, hiam.nio cvwamcmte d€1pkma1to al 'l'UlpuglTllaJn.be lalrlhiitrilo, quaintd,o si u>ensa. ~ j ooe Jpoiver,i ·giovam~ v,a11W,O nlncointro ald una g,r,a.vi.s-sima. 00111danna che lin base al Codice miliiare Hailfaan,o ,p~be ,as:sere ptii 20 alllllln- ,diii roolusione. Il:~ fo.ltito [deve ,es:se:re!I)Qr11la/fo .dav,ain!ii al Gotvenno ~. e iffors'iaaiic.hea Ber-rfa, e sii ipatt1lia1J8ià1c1ia chi~e l"mte:rveeJ11bo iim vwa. <llijplllonnait4loa! ,del G01VePno SV<izz.ero ,per ,c'L~ 100.llGovemo illa'1tano ila 1!1jCO!llset.,<Sina. 1deiJ,due ,cliiser,bo.rti che: r.ingimi'ba1m0I11te- v nmer•o cOilllSe,~ aiLle au- ~Cir.'.itàddl Il•o:110 u,aese. (10almjpa <ia,v,a.llJJ,o ! - IN. d. R.). lìl idia,i,trtod 'a1sùlio è saloPo, e1d è ,sam.oi,to dallll.e ~~g~i sv.iz,zere, e diati, ilinartl.aiti t lniter,na. ziona 1 I~, e si idomatnd,a d-a ,oign~,ipaml-e1~'ll- ' ~tizia z:.:nza debdlezze. S-eguir.erno igli a,v;ven,il!lllemlbi, eld ialt!.enideremo COill ;tutta 'la ifj1duo-bi,che abbi,amo ne.I Gctvemo S'V'iizze,,o, dhe l1ai giiusllizrua -!:-;..a il sopravvenbo e che si possa ri- . ;11.nfare la vita a due giovani ·che hanno s,µerafo s~o neJI' c1i·1r,iLtdoi a1si1J.o,,semza commel'.er,e aliloun ,a,Llo ccimume. Da Lugano ALLA RiLCER QA DELLE R!ESPONSAB!ILITA' 1La o~~ei~ al'l' /Ltailila dej due ailp,i,ni èi'1serr,Ucrèr: Lul•l'OJ1aC1~g0tto dii,,dri1sous,siQl!le mil'ia shimpa del T1omo e della ConJede- ~·a,z,\CJine.Tubbi·, ,cfio:lalffio tutti, i g.i.or,nali, quafonq,ue 111~ si.a ~I pani.ilo, is!Jii,gmaibi.zzano I' qpea'albo delLa p~ila ticinese. U,u•a •debdLe difesa de!! ioomamida'lllte idei. la iGen.d,anmeria l'ha falLla 61 Dovere di Bel'Jlfmz.o.na.Ma a,d esso ha .già n~spos-to eta1uruerut:en:ne:nAi,el 1connunioaito uH~oioso de.I Cc:nsil~LiloFedc-re,le, da no,' aiia~o inel numero scorso. Anche cc,nsi:l.erando la duserzi,one un -r21alo <:omune, ne,i. co:nfrOlllti dei cLue disertc.ri. doveva.si agi.re co.n tut4.e l·e fc,11m-a'L'1olàhe si u.<.a,no,p~.r ti delii.n.quemti e non c~•nsa~M'!l' ipso facto all'llali,a. M1 ail cCJ1.tra1J1:~, Libera Stampa nel suo ;;umero cbl 20 oorr. ,scrive: q Si.amo :,n grado di .afforma,r.:, seru,a ,tema di smonltt.a,, ch2 i due disertori consegn•:;ii all'Italia dal Comando di Gendarmeria, si rif-'ula1ono di rientrare in ,/fa/.'a, anzi che aveuano domandGlo di poter andare in Francia ( dove uno ha dei 1pairerubi·ed a'vvva già tl".11\: .r i,to i,n ~ean- 'JY.l (P<'.iSsallo) dando la prova di possedere i n ezzi su!ficier.•ti r,er l v·agg:o. « R~suLrerebbo cosl •prO<V.1taanco,ra Wla volba ~a ,perf'1d;1 dcl s:•:!:nc;r Coma.nda111lo delnia Gemda,rmer;,a; . H Gfomale di Gin~vra ha da Luga.no che « c1a Lnform:tz.io,nl r\cevul.e da MiUano i due disertori Enri-co To!}di c Ca:rdoilel1i Teodoro, ccmse~n.Ì1Li dal! Coma,ndo ,cl-ella Gerrdairmeria rulle a1.1,lori{à ifalbame so- ~o illl priigione .in qu~◄lla ciUà. Il g~cLice us,t11u:ttc,re mis1illare ha a,perlo un' inchies.ta. SaTainno tra,doLli davanrti il C0111,s,ig1i,o di guerra. A lorrnini del Codice peniaJe m~h~re 1tali!a,no sono punihilLi con JJibera ~amp.a ~ clie inon Vii è più aJ10Ullll ,dlu.t,b:ilo; 'Ohe\ 1a 11'0~ <Wl 1 fiafbtfaidoio irwaa1& iw'll oolmta.lllidoote idellla, Glein{d,aam~, e ,dlidrulairai dhe la oosa elVlra llJillla eoo ii!nJ iCniaa11 IC~o. IE nOii neJJanen'..re silalm:o ~ ohe va.o ~. ivqgiliiaJmo SfP'l!ll"éla' dhe ~ ooq,,a.- ,gnii lbilcine!slii !11.<J!11 tdaanem.biJclilmla ,diii fiair iruoe ~he '9Uil .d,ue oasì ~1. NEIL IMICXNOO J)ELJLE SPII/E 11 Risvegli.o d,i Gimevr.a, fni ae allh-e cose, (Plthbliiba: « •... iE ~olii,dhe ISÌBin:o in tD8ltieri',a. di SpD<.\'n~gio, isilcoomle ~ <visto fn I) •. bera Stampa una ~ a; .._ L. Lu.zii e ci! llili tdiioe che ~ sii ivede cM Lrequent.e .a ~ e • ~~ ainatrahl;oo- icred6lamoi iu'tile aivwirtilre di.e d.allJl·mca,rt,o 1<M iproc,esso diellk< bod,e di Zurigo, ,dia aoa: ~lto a. 8\IO tempo. risulta che Lelio ILuzi ~ cei1bamedie, un i-ndilaat.iç,ire &llllla ~- Tanto perdiè ognuno ,Sla(ppi,a, regoltiatn;il. " CeI1bum "'Otl'tr'anlmc?' ~ m pac.e-, ma ia: oococli2'onie ~ soompaiaÌno pw \ sean,pre da.i llllOSltri allli,wnt,i e cl»e OOID ae ne im~da p&!ù ~ Jm ClallO dlilveno ~amchermmno ail nostro ~ ool ~ me'ltere in.~ i~». Ricordi Ogni tanto, quando un uomo appa,'e s~ . quall~h~ · g,io~le o viene sussurrato ~OlìllO '. /C1 ISIII isen,te allllV'a&h clJa: un.a, ocnid.aita, di rn:oa,d,i, si ipensa con mtfiini,ta ~a ~~ ~ Pa_ssato moli.lo ,prossimo di iprivaz.;ci1111 e ,di :J,ott-a. e i/1 n·ostro coaipo è ailt,raversa.itio da. 1U1D. br.iiwl<lio di v-Ot!li.rttà -L • f . ~ ~ ,a rlimlpian ger,e quei IDiOl!DeDlti mentre ci mette indoss.o J,a n.ostiaw~ de} iperico,lo renJden,d10 .maggiol1lllellte u,ggi~ e vuota questa v:iita, 1 di strazi moraiLi e ma.terJ.dr che è la incoloTe vita d'esia.ila. Un _n~e: un~ 4~a seriie di, episodi Vl·ssutri. R.1.evocaz.i,one ,di p.eriool1o sonpassat-i. • M.a islr,ama e snerviainte è ila irebbre del nostro saai.gue c+ie .riiseru'..e a.ncora ,J,a lbraig,i~ ciità deil,la 'Vita vissuta, all!a qW1Jle 'Si dia-eh- . be isi era liini,to per abitLuar,s,i, Si iri~ica fra ,se ,stessi, poi.ahè moMe voi-be ncm. s,i è oo.mpr~, le milllle falsi della loHa, faisi be"1e perchè ball'llll.o contr.ibuiLo a TenJCl.erci 'lloonini e iperdhè hatnno fomi:o a quesiti uomiini la sensarz.i,on.e e- &atta delil,a tragedia all1la qualie .si ,dibaibte ~1 ,P<J!Polo ,tiali:aino. E is-i ccncllu:d'e cwven•- do .riconoscere che, '5€ l'ian.<tuaOeciclone che si è riversato sul! nostTo paese ,oi ha falito vedere ,d,i quai:e mfi1mas,pecie è all'l• cora 0001/posl!a pa,r:le deJll'umami,tà ci ha reso aJ!'tOhe ùucidiamenle Lia. IOO!IlOS~a di vaùorj moral,i e ~ituali '.iallci fa emergere l=i,nosamen<Le dia aniserifa ,elci ,p,r•i'- mi. ,Chi riioonda ipeir ruvedi iv.issuti e 11J'reso parte at,tiv,a a quasi tutti igl.i ,ep.i,s()(di della ,gu.er.ra. .. deli dlqpo guemra !d'1ILaili.a,1110n può .non essere ipreso ,dia commozi.ome nell le~gere il mome ,di B<!,'l!iisti ajp.pa,r.so sui giorn,all~ •in occa-s.ione del LSuo clisdegnoso rifi\l/to .a.lh1a-c. om1Paa,beci1Pazi0111dee.1lla eredùtà 1dehl.a.,pariamoica ebrea be,n.efaitlll'Jce dn anj1lioiThai il hrailllllefllo d 1Itali.a. Battisli nC!n si smen~ce. Es.so ha già ricevuto ,la suiai er~à: iilI nome den dre sou. Così come la campagna del Mar. ti.e ,salLv,a~anda con ilia ,sua J,a d\gnità del grainde sco.m1p:tll'SO. Ba!ttiisti: u.n nome. Ma CC1ll1eipz-seorà,sulla stor.iJa! Ma c0me sarà ripe!uto a,l,1e _generazioni ia.'vvenire come seg,nacci1o di Jj. bcrlà e di r,ibe,11\icae aUa 'Preipo-lenza! Si r~pe,1,eronl!l,Qle 1paro~e d,eil MairU,re P: ' e ,a;ndhe J,e frasi e ile a12.;,on1 ,d,e,lll'eroiico fi. ~:io e d,elJUadi,leitta dcnna. Gi,g1no ha impressi nel! suo aa,qmo i•l cairaLterc de1 J3:ab~o suo. Motn~,na.ro: eg,l.i ama dettiru1I1s1. Quanti ricC!r,di ir:idesta .il suo ,no.me! E come ,fe.Iici si,aano sla'li co,n lui 1IJ.elitl'azi01I1e. I1Lsuo 111,omeè ,leigaitc con un a%J'lo: Ra,f. fai!!le Ro,sselli cld entramhi ra.;,prese.nbarcno u11,1mcdl-o che ha sc1wrlo a noi ,i:;-er.ridest,a,re per fiungo tempo iii cuilio deilla Iibemlà: « •l1tall:i.aLibera». Con essi, 'F0r i Lorc c:sem1r1, 1peir gli iinnumeri sac.r.;dici falLi, i:-e.r tuo\:to queH!o che 1può essere s:.:afo cc.rn,piulo di 'llliil_e nel ca.mtpo idel,]ia sipirituaiFità ,e deU!a di,gnit:ì, per tutto qu,alùo che si è disipo-sti a fare, -per la IJ)ttirez.za <lei nostro idea,le pOlssiairnc, COIIl ilo,ro ben dhre ool poeLa che: « ceil,p.ili ,agnor',dat] fu~•mi.nc pur .j'a,v~ veni.re siamo noi,"· E l,o .soa,remo ma,b~ra;do 1Lul,lo. M. .d. S.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==