L'AVVE.NlRE DEL L.\ \'OH.\ f'OJU~ TRIBUNA LIBERA Intornal.o.. ·probledmeapi roblemi del° ~ocial!smo Parlando drli"Lu1ilà del rnciaLsmo ital ano e e·,~ danni che la sua as- ~·c1iz::i ha cagiuinlo al movimento, urge d:sUnguere. fra le conseguenze cklla ~~:i~-·ionc·an·enula a UY01;no e qudia rla ((!l"sla der: ·ata che ha f~tto allon,anarP dal padilo socia.lista :taliano i riformisli. Chi parlando dell'unità italiana non _tiet1c conto di quesla eno1·mc c1;ne 1rcnza data la quale ~- può, senza c:adere in J1es.suna. conti-addizione essere faulore dell'unità ·in molli paesi e comprender.e l'incompalibililà della permanenza nello sle-<;so partito delle due ali del socialismo L laliano, non approfond·sce il problema., ma rimane alla sua ~fllpc°rfL cic. ~camh'anclo l'ap,parcnza per la rnstanza. Bisogna distinguere fra scissione -e sl•iy~'.one. come fra unilà ed unità. La sc·~sione operata cfal bolsccvi- :;mo russo è stalo d'un enorme, irre- ·parabilc danno per il movimcnlo operaio mondiale cd ha gio,·ato ai nemici del proletariato più di quello che non avrebbero potuto ~-ovare ]oro diecinc cli còntrorivoluzioni, sanguinose e barbare come quella dc~l fascismo :taliano. Ci vorr,anno molle die<;.ine ~- anni. grandi sconvolgimenti rivoluzionari, prima che il u10vimento 11'ellesue futu:rc - forse anche lontane - fasi possa r:conquistare ciò che ha per. duto in seguilo ai metodi bols.cevichi. · Ma dò non vuol dire che ogni soission.e sia un male da evitar~/. ad ogni coslo. La scissione operala da Zìmmerwald, è stala un bene im.men~ 1;0, incommenswrabile poichè ha sal·valo l'onore, la clign:tà, l'avveruire d-el movimento socialista; ha mantenuto in una ,parte alme:no delle ma.s· s:e la fede nel socialismo, nella mis_ sione ,rivoluziona1·ia delle classi oppresse, nel divenire internazionali_ f!a dP.ll'umanità. La divisione in rn"ialpall'Ìoti cd internazionalisti era malur ala assai p1,ma negli eventi che non nella scissione ufficiale formale delle forze socialiste e s.\nda,cali. ' liabi le, però <loY<'Yaessere una ~ciss· onc Yo\uta dalle condiz'oni eSi!crio· r: e: dalla ma5sa e no1t g;à. artificiosa. imposta dall'alto con criteri persona! ist i come com poi-la ,·ano le 21 c-oncliz;"oni •, che hanno aperta 1:1 porta a tulL gli op,poi-lunism:, a ln!le le ,·ellc;là p(•rso:1nE, a tultc1 le 1:1 i·c in'<'n,ssall-. I hohcevicl!i hanno ri~poslo ac;... c•f'llando a braccia aperte Cachin. fresco fresco a11cora clai suoi viagg· guerrafonc:l'ai in llalia, SYizzera, Russia. colla speciale be11emcrenza di a· vcr contribuilo non plalonicamcnte - alla fondazione del Popolo d'llalia - e hanno sacrificalo il P. S. l. che, a parie lutlo il 1·eslo era slat 0 il 5olo che durante la gL!Cl'l"a fosse rimasto fedele alle :-:tic origini e tracl z;oni clacsislc. · Cachin, poco prima. era s.lalo l'agente elci guerrafondai dell'Intesa imperialista. ,hcva le qualità nece:~- ~ar;c ]}Cl' dlh·cnlarc l'cscculore delle 111::i!1ovrcZino,vicy· ane. Il P. S. S. invece aveva <limo tralo di essere composto cli uomini e 11011 di servi. di riYoluz·onari che ,n·e/Va. no c·crnk1ltl!lc eroiche lolle per sol'dariet;'i colla rivoluzione russa c ch_e appunlo per quc~la non intendevamo diYcntare ~.ervi d: distribulori tl:= -cariche e di dainaro. Che ~e ancora si aYesse bisogno di p1·oyc a so~tcgno della mia asscrz!.0- :1e che i bolscc,·ichi, cioè. non opera,·a110 le $Cissioni con oriteri s'Cièntifìci, palilie.:, rivoluzionari, sebbene cercassero solo esecutori. dei loro ordini. che si lascia.s.sero circuire cd asserv' re, basta ricordare che per la loro o,pera di scission{! in !laha r~· ·:; si scn·irono di... Bom.bae'ci •e Crraziadci. Com'è noto ;i periodo t)re-co11- [1rcssuale la delcgaztone italiana la p::u:,s.òfuori cli Mosca, sru l Volga. TralLa,·asi di un ,·iaggio che gli italiani a,·crnno progetlato p.rima che si fos-se sapulo dell'imminenza del Congresso, viaggio che fu sollecitalo dal· le massime istanze del Governo e la cui efTelluaz·onc, nonostante le diffic:oltà del momento, ru immediata. 5enonchè all'alto della partenza ... mancarono Bombacci 'e Graziadei. Furono ~elli - perohè più malleabili, incapaci di res,' slere ad adulaZ!oni e • trattamenti dii favore,, a mire di trionfo personale, a strumen. ti cl" intr1ghi conLro S·errali. coinlro il Parlilo. Questo modo di scindere il modmento, oltre ad essere obbrobrioso e dannosi~simo in sè. trae ~eco un metodo i1,compalihile col mov,:mer,_ lo rivoluzionario delle masse, colla applicazione di crilerj mod'esli, ma deve nccc ·::-ariamcnlc culm·nare 11cL la d(•moralizzazionc e quindi nel . suicidio del movimenlo. Per comp:crc la loro opera di d1sgrcç1az:cmc. i bolscevichi dc\'0110 ~crvirsi ncces,ariamcntc di mezzi iL lcci!i; 01,crano una <:r•lczionc nalu. inie a rc>1.e!-c:·o. CiOè cercono negli elcmcnL; cui inlend'o):~ scn·irs:, difelli e non g"à qualità. fanno cli lullo per uccidere nc.:gli clrrncnli di buoila fcclf' o6ni sc:n.l:lla di re. pon~ab:l là. ogi,i ,·cnq olo e i;e fanno s:rumcnlo di mire fra1.io11ali e piersonalislc-. adc~trandoli ad una lolla pcrsunali~,la cl" d1r,nigrazione, di dcmagog:a. di COITU7.Ìone. Qu.ando i ~oslcnito,·i d,.1!'1\!1: 1;°1 L !:.diana come in genere la genie seria cd onesta. parlano del prnfondo i·:::omp'gl o. dello- ·coraggiamento portato n<'llc nw~~c dalla scis.,·one, parlano d'uno stato di co~c crealo da i bolscevichi. !,e 1nas,,3 "rC'ctrndo rhc quc~:-li i11 pratica ~ono S" non di f}:ù almeno a llrelt::mto oppor! uni si i · qi;anLo la Scc: al democrazia. le mas.-·,c ~troncale dalle mene dei dirigenti e dei loro agenti, nauseate dalle> menzogne r dalla demagogia, perdono fìduc:a in sè stc~sc e nel socialismo. e si ... ap_ partO'l1o. · ì\1a questo stato <l'animo, al' mcnlDlo anche da continui fìas·cthi che i -::-omuni~Li negano sfac.cialamenlc od attribuiscono ad altri. non ha nulla da vedere con divis·oni dcllalc da divergenze di vedu~e, scevre da puerili personalismj. <la ma110Hc denigratrici. I socialisli italiani sanno che la divisione tra rivoluzionari c rifar-- misti, s'è maturala altraverso anni ed anni e che l'arl°fìciale sc1ss1onc provocata eta Mosca spostarn i rapporti numerici fra riformisti e rivvluzionari entro il P. S. I., rafforzando in Itar a come ovunque l'ala clcslra, mellcndo in pericolo il caratlcre ~tesso del partilo clas:--i~la e rivoluziona.rio. Se si 1~cn conto che. per ragion.i ·1npl:cilc e da mc accennale i11 tll1 articolo pubbl;calo prima del ConYcgn0 di Marsiglia, l'azione socialista in Italia non potrebbe in nessuna rn:~·ura guadagnare 'Cffìcac·a da una 1u1 1tà forn1ale; non è difficile convin_ ccrsi che i compagni. residenti all'c- ~lcro. che della ~cissione non hanno subita le rreces.silà, attr·buiscono aL l'un1lù U11t1 portata ch'essa no!l1 ha, nè può avere. Nel prossimo cd ultimo articolo preciserò i punli d' incompaLibilità colla II Internazionale su1'. quali i fautori dell'unità ad ogn.i coslo sorvolano con troppa facilità dimenticando le carallerisliche :,pcciiìche del Partito SociaLsla llaEano, il suo ;11ctirizzo, le sue traclizion:i. ANGELICABA!,.ABANOFF. I bolscevichi russi invece hanno c,0mmesso il deHllo della s,'stcmatica scissione dellè forze monrliaH non già f)er agevolare il trionfo dell'ala sm;stra del movimento, s,egu,eindo una linea d. demarcazione segnala da condizion.i obiettive, setbbene han. no voluto ebninare dal movj. mento operajo lutti gli elemen. li --=-f'ano questi di destra o d.i sinistra - che non si dimos.traYano d1.:posli e capaci a clivetnlare i con1pli;ci dei loro intrighi e delle loro m.unovre. Chi aYessc il tempo ·e lo spazio necessario per diping;eire l'opera di .diistruzione russa del movimento r:,·oluzionario allrayerso i d:Ycrsi paesi e le divers.e fas.i, poI rebbc s.crivcre dc' volumi senza che ci fos~c un solo ·csemJ))io di scisisione dellata da dati d: fallo obbiettivi, da rag:o:1i lcorichc, programmatiche. In margine al Convegno di Marsiglia Ancora non è s.tala scr;tla ncp,pu1·c la. slor: a del martoriato parli lo italiano, la gi·a11dc lraged:a che a Serrali ha costalo indicibili torture Jfrima_ la vita dopo. Che allraverso il modo di lralta.re :I P. S. S.. palesalosi al II Congresso della Jnternazionalc Comunista, noi membri del P. S. S. -e con noi molti altri comunisti .tn buona fede e di fede sicura, come il Paul Levy delle sinistre, come i socialis. svedesi di sinistra che di Zimmet1wald erano stati fautori quanto mai energie.i e coraggiosi, ci accorgemmo che i bolsccvisti ci avevano traditi. Mentre noi Zimmcr\\"a]diani' avevamo combatlulo la diurisSJma ballag1ia per -eputare il movimento rivoluz,ionario dagli elementi di destra eu av;evamo contrituito alla creazione della Terza fnlernazionale rn'ella sicura p,rev,isione ch'essa avrehb_e con: tinuata quest'opera di ep1u·az1one, 1 bolscevichi si erano se.rv.:li di Zim. merwald per gli scopi della loro loL La d: frazioni (che non ha nulla db vedere colla lolla di ·principi, di idee) e. abnsando dell'as.cendenl'e che ad essi aveva conferito il trionfo della Rivoluzion~ Rus~a. volevano sfrultarc quest'as,cend-ei1le per fare degli am·ci della Rivoluzione dei ::crvi e complici dei mclodi Zinowicr!ani. ~essunp ha sYelalo quesle indegne mene con più chiarezza e più coragff o di quello eh~ l'abbia fatto, 11no contro tutti, Serrali nel 1920. Egli disse fra l'aJtro che i. soc,~~J_ist! ilaliani, prima assai dello st_ao:1hrs1 deWegemonia rus'3a nel ~ooa!1smo internazionale aYe,·ano a più riprese conf!'d,erata l'eventnai:tà d'i una separazione d_ai rifo~·n:iisti. e _'C.he questa non ·era 1mposs1bde. anzi era prote· é:I Lalottantifascista elaConcentr1zione Le relazioni sul Convegno dii. Mai·- sjgEa c.: fanno sapr.rc che s-ulla questione riguardante la partecipazione del noslrn Partito alla. Concenlrazionc antifascista vi è slalo qualche compagno, che .ha credulo necessario crit care la nosLra ad~:onc, qualificandola s·e non proprio un tradimento alle aspirazioni sia dei compagni fuorusdli. quanlo d; quelli che per sventura sono rjmasli nella galera ilalfana, cedo come ass~-- ,·imento alla p,iù scialba democrazia che non à nè ,·olontà nè piacere a a[. f,·onta.rc sul serio la lolla contro il mostro che domina, spadroneggia e metle sollo schiaYilù lutto il popolo italiano. F'orltu1a volle, e s:ano lodali gli Dei. che quelle poche vo~i di protestanti siano ca.dul.c complelarnenle nel vuoto, e che il Com·cgno con cdo drll' importanza della Concentrazione anti.fascisla si sia affermalo con cnlus·a~mo s.u un ordine del g"orno che è la completa, 1~011solo riconferma della adesione alla Concentrazione ma. bensj la pi·ena constala7,ione cl;e la Conccnlrazionc anlifa_ ~cis.la h:i. fin qui ben lavora_to. l}0~ solo nella difesa c!Jegli anl fascisl1. ma più ancora nella offcn i,·a conlro il fascismo dentro e fuori dc>llc frontiere d'Italia. Senza avere la ben C'hc mrn1111a ,·olonlà nè di polemizzare con a_kt!- no. nè <l.iYoler mcnomamentc d1m1nuirc il pcn.,:cro cli quanti vollero a!Termarsi su un, ordine cli idee con. lr:1ric> alla no~lra prr111a1:cnza nel Comi lato della Conccnl razione anti. (ascisla, vorrei domandare a quei compagni che inlcrloquir~no, cerl? per ragioni clivcr 'Ce con d1Yers.i fìnt. SI! l'azione a'l'ltifa~cisla è diventata l~-ù faltiva dal giorno che il buon senso ha fatto convergere tulle le 1noBanco sane volontà verso la Unione dei vari a&,crruppamenti politici e !',!nda. cali entro un organismo, che pure lasciando ad ogni aggruppamento p;cn.a I berlà delle propde fun1.ioni, politica e sindacal·e. li accentra in un solo blocco per la lotta conlro il f:;1_ ~c;~mo, lolla che per il popolo ita_ hrno (come del resto per ogni popolo che ha perdute le Ubertà) è assurta al pr:mo piano -essendo e rico_nosccndo quale prima condizione di 1 .111 popolo. la riconquisl~ delle sue li· herlà, ,·ialico princ.ipale pc1· comballcre le nuove lolle pe,· la coITTquisl.1 della sua cmanci paz· onc. Ma quei buoni compagni 11011 ha11_ 1w mai dato uno sguardo a ch·e co:--a era cd ba che- com si riduce,·a l'az\01~-e e la lolla :1ntifascisl.a pri111a della formazione della Concenlr,:- . ? 7.!0llC. Se vogbmo sia, pure di sfuggila dare uno sgLtardo al passalo lroYiarno. che se pur (edl è giusto il riconoscerlo) esistcYatio molle buone ,·olonlù e capacilà, cs~e però non po. terono mai svolgere un lavoro fatli- ,·o, armon:co cd ulilc, pcrchè og11Uno ~volgevèl la sua a!iivilà secondo il :,;uo pens ero e forse anche sec-011clo le "oloaln e la visione dei loro ,.:11goli aggruppa111enli palilie.i. Perciò una azione --lcgatf! vo,-rci dire caotica. molte \'Olle in pieno conlrn ·Lo fra un pcn~icro cd un ai. lro, perciò :-e pur miran~e ad 11ll i dcntico punto del b'crsagho, non JHJ. i. \'a raggiungere quanto era onr<:la •1i:'nlc nel pensiero dei lollalori_ per ; nol;vi sopra esposli. ,\zione disordinala non per ,·olon. !;'1Jegli indiYidu.i, ma solamente wr ];i iq;:u-1~ ~nza di un organo accc·,:rn_ tr,re delle energie. che avesse la pos-- s. bilitù ui accentrare, fondere, aeiaigamare, vorrri dire armonizzar,· il -----·---------------··------------·--------------------.1 pcn~icro e le Yolontù cll: ,i11r>I: in_ di,·idui iu un un:co cc11lro, 0ri1rJ.11ismo, volontà, miranLP e loL!aPi~ su u11 l.!11!Cobinario. Cos.a è ora c.; come vien,· s,·ol!a l'azione anlif~sci:,la all'estero. ~ia f1a i fuorus-cili, ~ia nei pa.c.5i clw ci o~ri,ano. e pure fra gli ilolia11i clH, so1,o in llalia"! l,, i)"imo luogo oglli au:,-·t 't rni ranlc :.illa lotta conlro il fa,c ~mo 0 !-lata i;.cuncala. ;ncanalala e,ilrc., le d:rl'Ui,·c· della Co11centJ·a1:ion1! ant:_ i'a~c:~t:,, la quale fa uso d'o1•,i po . silJililà ne1 far converaere i ~-nP1 col. iii conl;·o il fasc·smo.., entro e fuori ie fronl:rrc d' llaLa. Secondo. che dal g;orno che venne cosliluita la Co11ccnlrazione, l',11iunc conlro il fascismo segue una li. nca rctla, unica, cd ognuno può ben comprendere co11 quale 1m1g~iore 11_ 1ilitù e hrnefìc·o ne dcriY:1 per la lolla che f; combatte conlro il I.a. sc·smo. Tf'17o, clic pure la ,·o:-c d,~gli anl:fa<;c:i0,li è maonifìeamenlc e> Cl>n au_ l01·itù bene cspre,~a eia u;i solo gior. nalc La UbC'rlà c,rgano balta.glicru della Conccnl!·azion-c a11tifa),cisla. Quarto, c!ir per mezzo dcll'oper:1 della Conccntraz:ouc non ,ola v·enc tenuta costantcmenle illuminata la opinione pubbJ;ca all'cslcro sui mi. ~falli che comp'c ora per ora il regime fascista. (' nella cosa pubhl'ca, ,. nelle cond'zio11i cc.onomit:,hc che i·ono fati.e al popolo itaJ;ano ed in ispccial modo ai lavoratori. Cùme pure sulla forma d' schiavilù che va cli g:orno in g'orno sempre piu agr~1 a\'andosi, Sf)f'Cialmcnlc sul popo· lv che h:vora. Ecti ollre a dò essa riesce nel limite delle po:,~:bil"li'l e dispouihililà a dare lume per mezzo della sfampa al popolo italiano sless,,. Queslc ed altre ancor~ so:-.o le aL livilà che vengono svolte per mezzo ed altra verso "I.Ila C::rncenl razione .t n ti fasci sta. * * • Non so. e r,011 posso per cons.eL guenza preci5are in merito, anche se pure ne ho sentilo parlare. che i lJ~1oni f'_on~pag:1,iche nel Convegno <l1Marsiglia hanno sostenuto co11 sì lanlo c::dorr il <li~lacco del nostro Pnrtilo dalla Concentrazione per por~arlo tor::c.: a ~u0 lcmpl, enl1~0 la azione che S\'olgf' dri giù un altro 'Parl.tu. Su ciò non ho documentazioni. perciò non insi.-lo. mentre oerò non r_-~;,~o poi a capire con quale u. l!l!là potrebbe il nostro P,artito svoL gcrc un'az·onc anlifasci la di ulilità isolalo dagli altri aggruppamenti polili~i. ~i~chiuso in sè e per sè, anche ~e 1rr1glclendos: nella più ri<1ida intransigcne,a. t:, La. uni~~e dei_ diver i aggruppamenti pol1t1ci e smdacali in un. oro-a_ 11:~mo quale è "la Conccntraziori·e, non è, e non può essere una <limi_ 11uz·o11c d•ellc alliYità. delle <li1·ctL;w . f' della fcclelLà ai si11goli p,rogra.mmi e tavole fon.damenlali cli oanuno dei pulccipanti. ~ Du~1quc ben ha fatto la grande magg oranza dei compagni al Convegno a Yers,are con entusiasmo sull'ordine del giorno dei co111pam1i Chi·solti e Co~la i loro voli, e dli fppro,·a.cione del pas~to e per la rL con ferma del nostro Pari ilo nel Com:talo p·er la lotta antifasicjsla. Non è, cari -compagni, ycro che. • gli operai vedono cli mal occhio la Concentrazione•. Vorrei scommettere ehe quel compagno ohe nella foga del suo dire si lasciò andare in tale bestemmia, lui sles 'o son, cerio che non ci crede, anzi che conlinuerà a lavorare per lo s,·ilupp,o della Conccnlraz.ionc stessi Gli operai, e diciamo pure la grand"' maggioranza dei nostri con1p~gn;i dentro e fuori l'llalia, hanno v,is,to nel giorno che ;;: ~ono gcllalc le hasi per la ucazione del C.om.:Lato della Conccnlrazione per la lotta anlifa- ~c:sta, non solo una posticcia unione di indiYidui e di aggruppa111enLi poli_ h i e sindacali, i11a il getto et: una d:ga la quale non solo cYilcrà per 10 avwnil"C nuove d'ivisioni. larnlo dannc,sc al prolclarialo, ma ha sal11lato IH'lli.: unione delle for;r,c sov,·crs·ve entro la C:011ccntrazionc ollrc che la possibilità di affiatamento e di la- ,·oro in comune conlro il moslro che diYora le carni e lo sp:rilo del popolo ;1aliano. la falliva e dcfiniliYa riu_ nione dei due Partiti Socialisli nel nome del • Parlilo Socialista Halia_ no• che lanli e11lusia~m· e speranzr cbbc l'r:1 mezzo il popolo italiano. e c-1',, l.aille lotlc ha co111ballulo per la emancipazione economica e cidr dr·l popolo ilaliano. (J,ut.;lo grande dc~:dl·1··o. q ucsla gn-:nde visione della grande 111aggio1·:)11z:1elci fuoruscii i mci al isli, dei con,pagni che :-ono rimasti enlro la grande galera italiana e del prolclariat.0 italiano in ischiavilù. non si è ~rnc-o ,·a a ,·,·cml o. :'Ifa la dcfinit:,-a unione dei socialisti italiani in unico Parl.ilo è in marcia. Il lavoro a gomito a gomito dc: ,-or:alisli rnassimalis·ti ccll unitari <'Piro il C:om'l:i.lo ,, Ila Lon..:cntraz one per la lulta a1d•fa-(·!··.a, ha fa_ e· 1 la.lo lo i,pianamrn!o della S:rada, e la rlefìniti,·a unionr-. clcsider:o (• dcg!: uni e degli altri, ~-a1·ù. ~pc1·ia_ mo preslo. un fallo eo1np·1:tCJ. T. B. A Ginevra Il prossimo Cosni o Ilodell5a.d."· s·a1110 aìl:1 ., ;gil';i dcli' apertura d(·ll:i 1\J.a t·Y ··ooc· cÌ'-<"1 Consiglio della Soc-·f'l:'l delle :\laz;0ni. Vc11Licinque quc~1:0!1i figurano all'o1·di11r del gior• no. Programma di lavoro be11 J)C'>anLe per i selle giorni dedicali alla _pros• sima sc.,s;onc. se non si s.ape~sc in precedenza che l'organismo ·di Ginc- \Ta - nel quale i popoli 1·iposero lanlc speranze e per ;1 mantcn.imenlo del qual 0 s'impongono così onerosi sacrifici - eccelle nell'arte di l'lud1 crc. con elegante noncuranza. i problemi troppo complicali o lropPo delicati ch·e la imbarazzano. fl contegno lenulo nell'ultima se~- sionc a propos:lo del conflillo polacco-lituano, fu ri\'elalore e desolante per chi nutr·,·a ancora 1,pcranzc ne!l':::!!lulo proletlorc della pace. Questa volla i delegati delle poten. zc donanno occuparsi della grave qucs.tio1Jc delle m~lr3Fliatri,cj veronesi spc<ljtc clall'Hal"a in Ungheria e sequestrale a SL. Golhard. Occasione c;uanto mai propizia alla Società delle Naz.ioni per mostrare il prop-rio coraggio. il propr·o spirito di decisione. e la ,·olonlà di lavornrc realmente al mantenimento della Pace! Si sarebhe l'entali di sperare che i delegati di GincHa se ne impos· sessassero con premur:), che non trascurassero nulla pe1· recar la luce su qucs!o inc·drnlc f' prcndiere le misure :iltc affìnchè d'ora in a\'anli fosse reso impo,sibilc a ch;unquc abhandonar<:.1 acl imprese del genere. Le voci p:ù ~!rane corrono i1wcce sull'argomr-ntu. s· dice già - da chi è autorizzato a ~aperf' - che tulio ~ stato pre\'islo. regolalo in a11licipo 1n modo che il grave ~candalo sia . s~ffcc:al? e no_n ~1hbia alcun sieguilo ne ~anz1011e. S1 alTr--rma con aulor·tà che i delegati italiani cdi ingle,i ab" biano già manovralo in moèlo chè J procf'~.so a Bcthlen - che non sarebbe in ullima anali~; che il pro_ cesso a Mussolini - non ahbia luogo. e che il Consiglio cl.ella S. d. N. ,.;nunc· ad esercitare ìT prop1·io- diritto di inchiesla e cli inYes,tigazione. l :::iucggiamcnto dcll'Ital;a · fascista s· !';piega. Dop-o aver procuralo armj - per parecchi anni - all'Unaheria allo fC'0po cli porla in con1dl"zi6ni dJi allac-carc la Jugosilavia. -essa userà di tutti i mezzi per non, essere ad::!Jitata uffìc;alrnenle d;nanzi al mondo quale Slalo c-onfrahbandicrc e \'iolalore dei !raltali. L' J ngh illerra consenalricc gl'élndc p1olcl11·ice di tuu· i f:=i .r/i.mi e dii tutte le nazioni - aiuterà senza dubbio l'Italia, Quanlo alla Germania - la grande .'-OrYegJ;ata. - essa non ha i1~ reallà inlcre;-,sc che la S. d. N. ammetta jJ princip:o delle inve_ stigazioni interna1.ionali ct:ic un gior_ no potrebbe cs~erlc appl:cato. In lali condiz·oni è purlroppo da pre\'cdersi c.hc il Consiglio della S. d. N. s· accontenterà çli accordare una cortese attenzione alla prolcsla della ?,iccola _In!e:::a e d?po aver es_pre!Y<>o il proprio rammar.co, in forma moL lo vaga, per l'accaclulo. pas crà ..... all'ord':nc del giorno! Sarà co~ì proYala ancora una ,·oL La la debolezza congenita delrisliluzione. e uscirà rin for1.ata l'opinione di coloro i quali alTcrinano che la S: d. N. viene meno ogni giorno mao-- g1ormcnlc aJln propria m;s_,:fonc, 0e che essa appare una nuova Santa .\lleanza dove le grandi Potenze, fa_ cc.;ndosi delle 111uluc conce:_ioni. si acco~nodano per regolare i propri a!Tari. senza preoccupar,,i nè dei ~randii principì cli giu tiz1a. nè.· deL l'interesse o della sicurezza dei pi"el'Oli popoli. Pc..r"c,r<d!i i,bertà e di egu::giianza fi110 a che le classi 11011 saranno aboiite, s'gr:.ifJca ingannarsi od mgaw.-crre gli operni e gli sfruttali; è wia ddesa. in realtà, degli interessi della borghesia. Fino a chr, le classi non saram::o abolite in og,ni :t:sc!1sslone sulla lib::rtà e sulla egz;a. giia:nza occorre almeno pors: i prob!emi: ia libertà, ma per q1Ta/e c:asse e per qualeuso? L'egucrgìianza a·i quale classe e ron quale classe? E1J:ifore diretta.m:mfe e:! indirettamente, coscientemente od t,n. coscientemente quest: problemi significa fatalmenfo difendere g!i inforess,i della borghes:a, gli i,;,/eressi del capitali!. gli interessi degl,i sfrul 1a'ori. La parola di :>;·rJ:ne di libertà e d' egu-:1glicnza. masch2ra la servioiù e /' ineguag:,,'a,nza economica degli opera:, cl,; lul/i gii sfrulfo/i dal cGJp:la!e,della immensa magg•or~nza cioè dell:i popolazione in lu/1,i paMi c'1!piic.?:sfic'. Lenin. Tra la tarsa e la tra~edia La giustizia .\"<'ir/orni scorsi e compar.'·o diJ 1w I! :i olle>a~.~i ,;i cli Foggia il contadi~ no Lu'gi (.'arrc>//a. e:r .segrc>lario d~ 11 nn l.c.c:a cl i hroccian I i fmmed otrinu'nlc rl~po ; falli d' Bologna riel novembre 1926. i fascq ,;[idel wo pa<'.<aessaltarono l'abita. :ione del Carrella con lo scopo dj imf)aclronirsi di lui e cli linc·arlo. Dopo una nutrila fucileria. le pro di camicie nere - oltre trecento -j ;ni::iarono la scatola della abilazio_ ne li Carre/l(( armatosi cfi una scu. rP·abboltè il primo fascisla che tentò di penetrnre nella suo casa dalla {i.. 11e.\lro.,carclinr1la. I prodi. naturaLI mente. fuggirono ed il Carretta 1Jen.,f ne in seguilo arrestato dai carabinie_ ri e cleferilo dinanzi ai giurali per omicidio prcmed·lato! L'avvocato delia parte civile. on. De Cieco, .,·ertrelariodella federazione provinciale fascista. che era stato uno degli organi::zator· dello spedi_ ::ione. pronunciò le seguenti paro/a durante l'arringa: • Voi condannerete queslo m:scrabilc. fo a\Tci prefe1·ito che la giu~tiz."a fa~ci~ta - come è stato fallo in parecchi casi simili ·- l'a,·<'•~c Jr:i.fìtto con cento colpi cli nuanale • ! Ed i giurati. scelti con cura tra i fascisti della prouincia. hanno condannato il Carret/o all'ergaslolo! Alla lettura della sentenza. il Pre. sidenle. i giw·ati. l'avvocato di parte c·vile ed i fascisti che avevano inva. so la sala intonarono in cero l'inno « Giovinezza•. Chi d'ice che in Italia non esfaiono dei giiLdic:? 11 fa~clsmo non transige! Il fasci, mo non patteggia con i suoi nemici. Il fascismo ha dichiara. lo guerra alla Massoneria Un'versa_ le come a tutte le organizwzioni a ti. po inlenw::icnale. I massoni italiani che non si sono ravveduti a tempo çono o al dom;cilio coalfo o ammonii; o proscritti. Un CLrlicoloclel nuovo Codice Pe. noie stabili~•ce che il cittadino ila_ liano il quale in Italia o a/l'estero a. derisce ad iuw organiz::.azionedisciol la legalmente (e qu;ndi anche alla Massoneria) è passibile di parecchi ,mn· di galera. Il fascismo non transige: è tutto di un pézzo. Piano ... Il Daily Tclegraph, gior. nale (ìlofasc;sla inglese ad un tanto le riqa. pubblica: • In una sala del Pagani'.<R- es/au. rant. (;real Per/lanci Streel. si è rin. n;la la T..,oqgiaElvetica dei Frammassoni. Un importante annnncio è staio fallo da Sir A/fred Robbins, ex gran maestro, presiclenle del Consiglio generale della Gran Loq~ia. Egli comunicò che per mezzo clel sign_or Earroni (gran maestro cleila Logqia flolianr, cl; J.ondra). e del Sig. Tdta. manti (gran maestro della Loggia EL velica) è stato po<-,~ibilceondurre ad un felice ri."u/talo le trollative in:zia le con le più alle aulorilà di Roma (leggi Mus.·o/ini . N. d. R.) p~r sal. uaguardare i cilladin: italiani inein. bri di logge ingle i. L'ambascialore Borclonaro aveva 'nfc:Ui comunico/o con una lettera n/ ra. {a. ci.~lacli Londrn. (Jll(ln{ose_ gue: • Sua eccellenza il Cape del Go. uerno (Mussolini) av_endo_ricevu~o il n10 rapporto sulla s'ilua:wne dei fa. 1:ciin Cran Bretagna nei riguardi della Massoneria 'nglese. m'incarica di comunicarle chr egli e d'accordo ' con lei e pc1· con:'segucnza le d15pos.i- l 7.;on; ('hc impedi,cono ai fascisti di , far parie della massoneria non devono C'>, ere applicate a quelli a.ppar. I lC"nenli alle logge inglesi•. Il foscismo è ·ntran igenle con i f deboli. Con I furti p'ega la lesta. Dì fronte alla Mas.soneria inglese .'l'in. china. Ed a costo di violare un arti. colo del suo Cod·ce Penale. permellc rhe llll italiano po<;sae."ser~ i.çcritto nel/~ Logge ma.ssoniche inglesi. Ciò che è delitto se ,ompiuto in I llnlia. in Frqnc;a_ in I. 11izzera. ecc... , 1; lecito in Inrthillerra. Perchè gli i11glesihanno in mane, 1 l<1 cassa... Il fascismo è tutto d'11n pezzo! I §ant'lqnazlo faschtta La morale di Santo Jgna::.·o dì L<>- yola :nsegna che il peccalo è tale in quun_to in_gener_ascand,tlo. T.,epo!·. ch<'rt<: clei preti. per e.<..•sono ripro. 11C'110/i _soprolt11/to quando vengono ro1w.,c111ledal qreggr elci fedeli. Siale porci. mo con riscrnalezza ... !' fascismo ho {allo sua questa mc.s. s1ma. Non per niente il seqrelario della CompC1gniadi Gesù, padre Tar-_ chi. Ven/uri_ è ron,<-iglierespirit,rnle del Duce. · Giorni or sonù a Roma un cenll1. rione della .1/i/iz:aha ucciso una ra. qu:::a diciassellenne che aveva ri(ì11. talo le sue ofl'erle amorose. lmmedwtamenle il fascio della cn. pilale ha diramalo ordini a t11lta :a.
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