L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 4 - 28 gennaio 1928

Tra la· farsa e la tragedia " Rssassini ., E' stato il grido della bambina Figlia adottiva del nostro Lazzari agli sbirri del regime che le strappai/uno di mano un mazzo di garofano rossi destinato alla povera tomba del vecchio combattente. Assassini? No. «Assassino!»· doveva ~nere il suo grido rivolto a chi tali infamie ordina. A chi ha tradito Lazzari e fa lede di Lazzari. A chi ha tentato di •parcarne negli ultimi giorni l'esistenza pura ed ad&11-..antina. E non essendoci ri,ucilo, ha condannalo l'onesto e glorio- •o vecchio a morire di lame. Aisassi,iol · Ln stnmpa fascista. Questa volta facciamo parlare ml/'argomento, gli stessi giornali fascisti e quelli più puri. Il «Tevere" dice: « Non basta Fascistizzare la stampa, bisogna renderla intelligente e da serva farne una collaboratrice». E continua: « Quando si tratta di ailronfare un problema che non si:i staio risolto e scodellato in un corr:.unicato uf. ficiale, il giornalista tipo si attacca al telefono e chiede: « Si può?». Il telefono, personagg,o enormemente importtJnte ed autorevole risponde che non si può linchè non c'è un comunicalo ufficiale. Ma è questa la funzione della stampa?». Il quadro, come uzdele, è perielio. Ma Farinacci su «Regime Fascista» ne dice anche di più grosse: « La stampa non è stampa se non ha la cuscienza delb sua funzione, che precisam:tnfe non cor:.siste in quella del fonografo, ma bensi...,., E più oltre: « Collaborare sinceramen• te non significa non vedere ... non sentire: signilica invece, vedere, constatare, rilevare, parlare, scrivere, denuncbre, altrimenti se pur vedendo e tacendo ci •i rinchiudesse in un assoluto mutismo o lo si rompesse soltanto per gridare «osanna»; ci abbasseremmo al livello di r,Jf/.-:ini o di incensatori di professione 0 di profittatori che perseguono secondi lini ». Dunque, i gio 0rnal1sfi in regime Fascista sono: servi, fonografi, ruffiani, prolittatorl, ecc ... Noi lo sapevanio, ma Fa piacere sentirselo ripetere dagli or~-:mi più puri del regime. Non per niente Mussolini in una recen~ intervista concessa ad un giornalista americano ha detto che la stampa , in llalia · libera e indipendente! Uan Ioga. L' esposizione internazionale della stampa avrà luogo quest'anno a Colonia (Germania) nel mese d1 ottobre. . _ _ Il sindacato dei giorn'.llisfi fasc1sf1 italiani {il solo che possa esstere in Italia) aveva non solamente data la propria adesione, ma aveva già affittati otto stands dell'esposizione. Otto stands quando sarebbe bastato un solo scaffale per esporre i corr:.unali ufficiali dell'Agenzia Stefani? Che ormai - per confessione diretta d~i gior: nalisti fascisti - la stampa italiana e ridotta alla pubblicazione ed all'apologia dei comunicati ufficiali. . . Ma Mussolini non aveva fatto I conti con giornalisti antifascisti proscritti. La Unione Giornalisti « Giovanni Amen.dola,. decideva ,immediatamente di partedi cipare in proprio ali' Esposizione Color.la e daiJ1 incarico a Gaetano Salvemini, l'illustre storico e l'ardent~ apo_- stolo dell'antifascismo, di raccogliere 11 materiale da esporre. Documenti fotografici riproducenti le prodezze dell~ camicie nere durante i ~accheggi delle tipogr'alie dei giornali di oppos_1zione, immagini dei giornalisti uccisi ~er ~rdt• ne del regime fascista, fofograf1z_ de, _Fa_- lò delle copie dei giornali ant1fasc1st1, esemplari dei giornali sequestrati e sop· pN!SSi, ecc. Non appena il duce In avuto conoscenza di tale decisione, ha compreso che i suoi otto stands avrebbero fatto brutta ligura a paragone di q~ell~ fr~- gico e sensazionale eretto dal[ a11t'.fas~11mo. Ed ha deciso che la stampct italiana sarà assente dell'Esposizione di Colonia! Sempre coraggioso, il Duce! ehi mente? Il conte Volpi ( attenti al pPrtalogli!) ministro delle Firfanze per la fortuna di ltalio. ha concesso un'intervista ad un giornale lrancese, sul_ltt grande , _operazione della stabilizaz1one della ;11':z. Naturalmente ha detto che l'operazio- ~ è stata brillantissima. e che essa 'è · opera tutta del suo genio e di quello del Duce. Si è anche dimenticato di parlare di quel Consorzio interrlazionale di Banche che fece ieri ( con grande sollazzo dei propri azionisti} la stabilizzazione belga, oggi quella italiana e che è in procinto di oriinizzar~ la s:abilizzazi_one in Grecia, in Bulgaria ed zn Rumanw. Volpi ha anche omesso di rivelare gli in/eressi forniti a tale Consorzio per la operazione. E si capisce: parlando di ciò avrebbe dovuto anche accennare all'ammontare della sua mediazione! Però traf6ando l'argomento non ha potuto lare a meno di sfiorare il probl~- ma della crisi dell'industria e della disoccupazione operaia che costituisce il più brillante risultato della sua operazione. E se l'è cavata brilantemenfe. Ha detto che talune branche dalla nostra industria sono desfirt1te a morire. E che la disoccupazione operaia è Frullo del disastroso raccolto agrario di quest'anno. Ma il Duce non aveva solennemente annuncialo al, mondo che la baffaglia del grano era sfato un trionfo. P. che il raccolto di quest'anno era stato addirittura miracoloso? In un suo storico drscorso non aveva lette le comunicazioni delle C".Ittedre d'Agricoltur-a de[ Regno da cui risultava che mai come ora l'agricoltura italiana era sfata in fiore? Chi men/e, Volpi o Mussolini? Tuffi e due. dice il cW=:dino italiano. eonfessioni. Dinanzi a/la Magistratura del Lavoro di Roma s1 sia discutendo una interessante questione tra i rappresentanti fascisti degli armatori marittimi ed i pretesi rappresentanti del personale marinaro. I primi esigono nell'interesse delia marina nazionale e della patria una r..lteriore riduzione di salari. 1 secondi, timidamente, resistono. Il pseudo rappresenlante dei mar_inai ad un dato momento ha detto: ... « Che la Gente di mare nel -periodo prebellico non ebbe mai paghe che s1 adeguassero al comune livello di v:ta, ciò che egli deduce anche dal rapporto delle paghe di maestranza di altre categorie. Perciò, non i:: possibile fare oggi alcun riferimento con delle condizioni di paga, raggunte dopo faticosi sacrifici, quando si parte da un punto in cui la paga dei marittimi era 11ettamente inferiori non sQlltanto a qudla che per le lor:( funzioni professionali avrebbero meritart.o, ma inferiore a quelle che le elementari necess~tà della vita richiedevano». · .I' Ma chi è sfato che con «falicosi sacrifici• elevò i marinai da tale pietosa siI ''ser1za Dinanzi ai tr:bunali francesi 5i sta discutendo un ,grosso p,rocosso civile. Si tralla di stabilire la proprietà del celebre castello di Chambord!, costruito da Fra nccsco I, il di Ctll valore è oggi con~iderato a 400 o 500 milioni di, franchi. Tutta la principagl:a disoccupata d'Europa se lo contende. Tra i pre. tendenti sono dieciolto principi e principesse, una delle quali fu imperatrice. Pregiudiz.ialmentc il Tribunale competente è chiamalo a risoh·ere il problema della nazionalità dei principi pretendenti. E qui nascono i guai. Hanno una nazionalità, una patria, i prino;pi di sangue reale? Tempo fa un giornalista parigino. al momento nel quale il Duca di Guisa, essendo divenuto ,p1:etentdlente al trono di Francia per effetto della morte del padre, venne invil:ato ai termini della legge repubblicana ad abbandonare il suolo francese, seri. veva: • Non bisogna impietosirsi suL la 5orlc di questo signore perchè per poc:o che si indaghi sulla sua genealogia, si scopre facilmente che per lui la terra d'esilio, la terra stra niera, è precisamente la terra di Francia>. Sembrò una boutade ed è la verità. I sovrani, i prinoi-pi reali non hanno alcun rapporto di sangue. e qu.indi di diritto e,on i popoli dei quali pretcnd!ono di essere di s\imbolo. Qualcl1e esempio. Vive a Bucarest un fanciullo che è !>lato disturbato dai suoi giuochi infantili p:er posar. gli sulla Lesta una corona reale. Que. sto bambino coronato è la speranza della dinastia rumena .... Della dimastia s·ia; ma •rumena> no. Poichè questo giovane e rumeno> è figlio del famoso J>Tincipe Carol, a sua volta figlio di Ferdinando ldti Hohen. zollern. nato a Si.gmaringen (Prussia). Ferdinando, ~eudala.:r,iodanuhiano. avrebbe conlmualo ad ·es5ere ·t'eudatario, cugino. <l\el Kaiser. se il vecchio Carlo T (anche luj un Hohenzollern) essendo privo di figli n·on aYesse voluto che il :SUO: trono , ru.meno . restasse aUa vecohia fa_ m={llia tedesca. a m,-ezzodell'adoz.io. ne di Fcrdi1umdo. E con lo stesso spiri.lo, il principe (:a.rol, id!i,·enulo a sua volla principe e1cditario e dovendo pTendere una moglie legittima s.11 è ben guardalo dallo sposare una rumena. (Le rumene servono per il diverLimento. Si accollano loro dei bastardi e poi si pianta.no). Ha scello una stranie: ra e precisamente la figlia xi~ Sofia di Hohenzollern. sorella del Kaiser, !>posa di quel bel tipo di Castaniino di Grecia (il quale era Greco come Caro! è rumeno!). Tutta qu:esta roba costituisce la dmastia 1ì.lmena, in nome della quale s.i tiene in turbamento tutto un popolo. Siblioteca.GinoBianco L'AVV&~lRE DEL LAVORATORJ'.. tuazione ad una condizione umana, se non quello fa[ Federazione dei Lavoratori del Mare, rossa e classista, contro la quale con il ferro e col Fuoco il fascismo si scagliò nel 22, arrrato e finanziato precisamente dagli aramfori? Ma il pseudo rappresentante fascista dei marirwi si lanciò ad affermazione an. cora più pericolosa, quale la seguente: « E che ciò risponda a verità è dimostrato dal fatto che le marine meglio attrezzale sono proprio quelle che praticano la politica degli a.lti salari». Il fascismo da sei anni non strepita che la rovin1 d'Italia sono staJi gli alti salari imposti dai socialisti? Ed infine: « L'armamento calcola nel 15 per cento le perdite da esso subite quale diminuzione di introiti conseguenti alla rivaluiazion<> della r,10neta. « Calcolando cosl nel 15 per cento la diminuz.ione degli introiti, l'annamenlo dà la ragione delle. richiesta del 20 p. cento di dim·nuzionc déi salai-i». D11nq11el'industria marinara ha perduto il 15 per cento per effetto della riv:;lutaz;one fascista de/a lira, e chiede in compenso il 20 per cento di diminuzione dei salari. Chi è che paga dunque, le spese della grande operazione della slabilizzaziore della lira? Gli operai. E' ciò appunto, che si uolev.1 dimoslrare. "Le riduzioni salari0H sono d finitlvP>.mente ch1use !,, E' questo un titolo Ira due coloT'ne clze troverete su lr..fti i quotidiani fascisti di questi giorni. Se andate a leggere il lesto vi troverete che il Segretario generale del Partito Fascista ha inviato una circolare ai Comitali Intersindacali Provinciali nella quale si ordina ['arresi<, di ogni riduzione sabriale oltre il 20 per cento degli atlual i salari. Capile? Ridurre i salari del 20 p2r cento signific:.i nel linguaggio Fascista chiusura di ogni riduzione salariale! Il venti per cento sugli attuali salari di fame! -opatria '' incoscienza Per rea lo di poos· ero, per aver cioè espresso coi mezzi di propaganda più ci,·il'i il loro dissenso dalle idee... e dalla J>ralica del dillalorc Stalin, un gruppo di qualche ccntL 11aiodi comunisti rus5i viene depor. talo in Siberia. Dopo gli anarchici e i w,c;afo,ti rivoluzionari, è la volla dcll'opposizi.one comunJsta. La persecuzione infame contro ciùi non si è ancora sotlomess6 alla operaz:onc di Origenc, continua in. Yariala come ai tempi del'.o zal'ismo, come nell'Italia del fascismo, a di- ~·onoi-C'della riYoluzione russa e di ogn. princ:p,o di umanità e cri ci. viltà. Una nota ufficiosa SO\'iclisla del 23 corrente, circa la deporlazione degli oppositori, dice < che è slalo necessarw ricorrere a misure LE .ll!NJJIE POSSIBILI (??!!!) c1Ue n ui rantire gli nieressi dello Staio proletario. espellendo da Jlo·,cu, fra gli altri Troi:::.k1, Ivan Sirmnow, Serebriaskow Hadek Muralow Beloboredow 'Sabron'ow. Vla<1'mir Smirno, A.heresko. Sm lga, Vardm. Sll[urow, Sosnowsk1 ed altri. Var e altre persone ira cui Ra. f:ow., hi. Pogus/ovsk; e Trobnis sono slule invi/aie a lasciare :I.fosca. Quu.nlo u ZinoviefT, KameuefT e ai/ ri/tr·, che .•;i ernno ,\eparali dal bloc. co dcl/'opposi:::.ione, 11,sla la ioro di. ch:arazione cl; sotlomellersi a tuUe le decisioni e s1ipula:::.ion del 1.3.tJ Congresso, essi sonc stai' inv:ati eta. gli organi ciel pariilo a lavorare in provincia•. Per cYitare un·enata interpretazione della !1ola ufficiosa diremo che - secondo l'J/amburger Frem. denblaltes, il Daily Mail ccc. del 21 corr., - l'espulsione da ~fosca an-;va, p. es., per Trolzki fino ad Ismt-i~ulSee, confinato fra la Cina e<l il Ttrrkc5lan, a c;rca 5(ì() eh lometr: daL l'ultima stazione ferroviaria; per il figi.o maggion· d·i Trnlzki - che 11011 è nemmc110 menzionalo :;.ul':i nola - una regione al \'esl della Sibcr;a, ecc. ccc. Come $Ì vede, cspuJs.-onc da >fo- :,ca ma ... a qualche m:g'iaio di chi. lomctri da.,. l\Iosca. Ed ora eccoYi come Falce e JJa;-_ Lello - l'organo dei comunist; italiani di r ngua S\<zzera - l'Cllde e_ dotti i suoi lettori ,d·e.la lr·isle e doo cinismo? loro~:.a odissea <li centinaia fra i miglior: artefici della 1•;voluzione: , MASCALZOX\TE Giornali borgl1e5i e socialisti fanno a gara a chi p'ù ne sballa <ligros... se contro la Ru,ssia degJi Op.:.:rai e <lei Contadini. Giorni fa si parlava di una inler_ ,·ista subila da Trotzki in cu~ ooslui, a vrcbbe raccontalo le più inverosi_ mli canag·ialc a da1rno dei Soviets. Ora detta intervista riceve la più completa sment..ta dato che lo ;;!es. ~o Trotzki la smenlisce categoricamente. Ma non era ancora giunta in Europa la smcnlila di Trotzki che già s'era fabbricala un'altra cana. g1ala. La stampa borghese pubhli_ ca (e la stampa soc.ia!Aemocratica riproduce cornp:acevolmente) la rtotizia che i membri della opposizione verrebbero inYiali in esi io. Ora anche I bambini che vanno au·a~:,lo sanno (p0 rchè ncs uno mai ne ha fallo mistero) che i membri della oppos·z:onc verranno ;nvecc inviati in \·ari cenlri agr:coli a scopo cli 5Ludio e per meglio metterli a contatto della realtà di modo che, da sè slcss·, pos"ano con\''nccrsi di quanto s·a errata la loro doLtr:na teorica di fronte aìla rea.là della vi. la pratica. Dunque rùenle esilio. ma un impiego in una zona agr:cola a scopo di studio. Come megLo sarebbe se ; capi social-democralici anzichè perdere il loro tempo nel denigrare la Rus!>ia, lo impiegassero a difendere un J?Oc·o di p'ù gli intcrcss; della classe opera·a ! Giuseppe Romolo•· Più disin\'Olti di co:;i si muore. E' lrlste, è avvilente lo constatare con quale metodo di imbollilura di cran;i, qucst.: p:;cudi n,·oluziona.ri prelend:ano erudire gli operai che hanno la di!>graz;a di leggerli. Sì; è saputo, anzi è r;saputo che blufT e menzogne, menzogne e blufi sono 'e armi usuali della cosiddella stampa comunista, ma in questo ca. so, Yia! la lolla sorpassa l'tm·erosi. mile e dobbiamo chied::!ro. cslerefalli, d; che fenomeno si lratla: di inco':c:cnza o di cinismo? mi. -oQuanpo si pcns.a. che ancora al se_ colo XX.o ci sono dei popoli (o chi per essi) che rimettono i loro destini a un bambino ,di sei anni, il quale, nemmeno ha la debole g uslifica_ zione di es5cre del loro sangt1e, c'è da inorridire! La cosa si spiega solo col fallo che i pr:ncipi ed i re decoratiYi, servòno oggi a copr· re i ,·cri pri~cipi e re <lei capitale e dyL la propr:clà. Ma che i re ed! i princ·pi non abbiano n'entc a che vedere con i rispcllivi popoli, si dimoslra con jn.. finiti altr; esempi. L' lt,alia agricola come è \ Bruxel'cs viYe un ragazzello di dieci od und'ci anni che sembra sia l'erede del grande Napoleone. Dcll~ anime ingenue si commuovono ·del fallo che questo • piccolo france5e , non possa per ·legge ris:edere in Francia. Francese? Il suo bisavolo, il Còrsc, Gerolamo, fratello di :Napo'eonc, sposò una \Vudcmburghcsc. 11 mezzo Còrso usc.;Lo da questa Ledei-ca ~posò una ital;ana. Il quarlo di Còr,o uscilo <la questa italiana spo. sò una Coburgo. Dal che dsulla che il piccolo prctendenlc al t.rono im. perialc dei Franoesi è un ottavo d1 Bonaparte, completa.lo d:a selle ottavi cli tedesco e di italiano. E' una proporzione un po' magra peir rap. presentare il • s,imbolo della nazione frances-e ,·t Ci sarebbe un altro esempio no.n meno edifìcan le dei preceden;li: quello che rigua.rda la no5tra cara dinastia id,e; Savoja. Italiana, qttesla.? Il pr'incipe ereditario attuale, tanto caro ad Armando Zal1'elli è forse un ventiquattresimo di italiano. I giudici francesi che s: ruTovellano il capo per stabilire la nazionalità dei dieciotlo prelendenli di s-angue reale ai ainquecenlo milioni di Chambord, si risparmino la fati. ca. I re ed i pr'incip,i non hanno pa.- Lria. Sono una • banda inlernazio_ nate•. E' p-er questo che i popoli cominciano a mctlerli •fuori clella patria,. Ma non tutti però, ancora. Le classi dirigenti - capitalistiche e plutocratiche - di pareic1ehi paesi ~e ne servono ancora con.1e simboli di uno spirito di nazionalità che non compete loro. Sono delle mol1'elc false che ,·aJ1_ no me.sse fuori corso. Dunque Mussolinj è stai.o nornL 11ato ercd·e universale d'w1 dstoso palrimon.io. Si parla d'una bazzecola di circa 5 milioni che una signora di Novi Piemonte. donna eccenlrica, stranissima e nevrotica oome informano i giornali i1alian( ha lasciato, avendo tirate le cuoia. Eccent!"Ì.ca.. ~tranissima e nevrotica, perciò non immune· del germe della pazzfa. Come si vede ch'essa ha visto nel duce invitto un suo simile. Simpatie che sbocciano !11'eglianormaJi. 1J. Dicevo ne,Jtla clii.9-S"d deLla prima pM"Le cLi. questa mia. eSlpos.izio.neche, per r-a.gn.oni che in quehl'articolo ho iill1ustrato, sia pure [n forma succinta, 1a somma degli ethri 1dj SU/perlice di !erra che (PUÒ ~ere messa a coltivazione di cereaJi e 1}rincipa1mente del frumento, diJficillmente e non ,senza perico!l1 può essere aumentala. Per suffrataore q,uanto io qui an.cora asserisco e riaffermo, mi ipare ~iormenle opporLuno r.i.conrere s,ubito atl.e cifre che sono di certo le mag,gio.ri tzs'.i- :n0nianze de.lìe rrL..? as~erzioni. U:::ccoqua i dati delle due ulltime ainr.a.le. Quellli del 1927 non vi sono ancora essendosi alPIParta chiuso l'anno. SUPERFtIGE COLTIVATA A CEIIBA.Ll Prodolti E-Jtwi Ettari 1925 1926 Frwr.ento 4.723.700 4.915.100 Segalia 126.0(}0 120.800 Orzo 233.200 237.400' Avena 486.300 498,000 Mais 1.554AX>O 1.525.300 Riso 143.900 148.260 7.267.100 7.444.860 Pat.aita 345.800 352,260 Faiva 484.300 492.000 To:.a.'le ebll&l'i 8.097.;200 8.289.120 Così noi ved:ia.mo subito clie nel 1926 s.i SO!llO occupati ctl. 191.920 per la coitirvarione de-i ce.rea,li jn ,più d'i quanto tu adc:perato nell 1925. Questa ,soonrm.a dli ett.a.ri in più tu in ~rand.e pa11te stornaila alle .ailtre cdl:.ivazioru. Ma questo {alto non !PllÒ essere che una cc-sa di a.ssoLula eccezionaililà; 1'0rchè la me-.d.ia delle cinque annalil! 1922-1926 ci di~ chianarne:nfu ohe non sarebbe possibile ins:iste:re a voler sorpassa.re la cifra che io ho pI%o come punto fisso, e cioè que,lla ,del 19.25, senza danneggiare seri.aanente la produzione degli a.lm prodotti, iJ che fPOirterebbe incalc011abiilidanni e awl pa,trianonio zootecnico e nel riforn:ianento de1 legname per 1'1Ull.dustria. ecc. Vediamo orn qua/le fu la medi.a. del quinquennio 1922-26: Prod oMi Media ettari Frnmen,to Segala Orzo .Atvena 1922-1926 4.706.080 125.760 233.14-0 483.620 M= Riso Pata~ Fava 1.542.740 134212 348.552 473.060 Media etlari 8.047.164 Su questa ,su,pe.rficie media ded quinq uen,"rio 1922-1926 si •snno raccolti neJ.la media annuale 1-e seguenti quantità di prvdolli: . Prodotti Quantità Per ettaro Frwneinto 55.399.282 11,8 Segala 1.593.200 12,7 Orzo 2.234.800 9,6 Ave.na 5.485.400 11,3 Mais 25.385.000 16,4 Riso 5.769.400 42,9 Pabata 19.367.6()0 55,6 fawa 3.512.200 7,5 Sti,gli a!lbri pro-dolili cli.e ora io rvaido a,d abbam.donaire nella mfa ci,l.azione, perohè riienogo idi maissima. utiùiLà voLgere ]a mia attenzione ,esoùusivaanemle sulla cereaai- .coltura che è di -sommo interesse ~ ciailmente per un popcilo ohe ha come base 'J)!Tin,cipale per .La sua nutrizione 11 consu,mo dei farinacei, dirò però a titolo cli ahi-usa che in m~ti dii. quesli prodotti, come J.eigna.me,]Mia, zucchero, t.abacco, ecc., non Vii è la pr~duznone naizionaile baistevoie aJ fahbisogno, ~erciò si devono innpor1.arne forti quantità dai mercati esteri, rnenlre la produzione fornggera rue.sce a OO(prirc iù .fa'bbisogno. Vi sono •poi pro.dotti, ccrne uva, vino, olio d'oHva, ve11dure, frut:.a, pro<lolbi ]a{- tici.ni, uova, ecc., che oltre aid essere basl.e-voli al ,pc;pd.l.o itailiano, vengono irn p.J:rle a.91>orta[j Slll m<zcaii est.eri. Ma na,eto clle que.LLo ohe ,più ha interasse granld.e pe:r la n1Ubrizion.edel poq>olo italiano è la ques'..ione dci cereali. E' stata, ci viene subito eia doonarularci, la quantità <lei ,prodc,tli di cereaij1 oh.e ha dato ill suolo italiano bastevoli ,per ma.ntene;re inlieramente ta ,pcjJ)oilazione i' al1iana ? 11 suol-o itabano ha id.alo e può dare bast.0v-01i procktti cere.a1i oa,paci cLi. sopJ)i:Tire il cons,u.mo annuo dei!na.popolazio. ne i t.iUia!n a ? O\PIJ)Urequanto dà i1 suo1o i t.a1iau10non <è .su.hli.cente, e perciò si è dovuto e si dc.vrà riforniilS.i dei mancan~i ,prodotti cereali su.i mercati e.steri ? lLa ri.sJpost.a a q1Uesti Lnterrogat:itvi la darò nella St.Sseg,uen'l.e parte di questa mia esposiz.ione. (Ccmfi-nua). LIOTJ. La l1be1tà sindaca (Re-rlazi<JTUd!ella Confederazione 'del Lavw-o It.aliar.a alla X.a Conferenza Interr.azfonale del Lavoro). CONCLUSIONE Abbiamo iniziato ques~a ire:lazi.one alferman.do ohe, in ~t.alia, la libertà sindaca~e ·non es:ste nè in diritto nè in fatto, e crediamo di averne data la .dimostrazione. Tutto quanto proma.na <lai regime fa. E.cisla s.i 'I}ropone la dis~rruzioo.e, legale od exlra-legale, di qLialsiasi moiVÌmento - anche s:>1-0di peasiero - che OO!lllirasli ccn es.:;o. Le le.ggi eccezionab emanate dal regime fascista centrasi.ano con ogni pr1ncipio .di diritto moderno, e sopratutto con quello de1la Eber.à sindacale. Siccome poi in llalia ncn esiste la rn:c.ima pc,s.sihililà di discussione e d~ critica degli alti del regime _fascst.a, gli uc-m:ri e le or~anizzazionj ·eh~ nein ade· risc,:mo al Jas::i'imo sono continua.mente in balia dell'arbitri,, o del c,ipriccio del G::iverno, <le!ia pnEzia e del fascismo. La le~_~e 3 a·y1"·le 1926 ,per la disciplina giuridica dei raip,p()!ti col1e'.t:vtl.del lavoro, e 1a Carta de\ L:i.voro dal 21 a• ?rile 1927, c.>ntraslano vivamente con ogni sane criterio ,indacale e c"lla parte X1lII dcl trattlio di Versa'.lles: 1. Perohè mettono al ba.ndo da ogni at'.ività .si,ndaca1c chiu.aque si .manifesti aot.ifasc'sta o faccia delle ri..s...,"TVsuel re- ~ime fa.s.cisla. 2. Pe-rchè creano uno slato di assoluto ,privile:~i,J ad u:ia organ;zzazionc cl.i Partito non ape.ria ~ lui.ti. 3. Porchè obbligmo i ncn inscril:ri a contrlbuire 1 a tale organizzazione senza Cvnceder loro al::un diritto .di controllo i;n! funzicn~mento e sui fond•: dellla org:.ni:z.zazione ~tessa. 4. Perchè vfatan:, a chi non è inscritto alla organizzazione giuridicamente ric,,nosciu!3, d: ric<'rrere alla mag:istra- ' ura del l2voro. 5. Perchè parte d~ contributi che g1i ◊p--:rai st:-no cbbligali a pa,ta:re .al,le o-rgaTL!zzaziooi k,galmenle riconc,s:;iute, viene devoluta ad istituzioni re',)gione e di Pa:rli!o che po.zsooo contr:1s·..are co-lla fede de.i contr.bue;i 1i Dopo di ciò vc.gliamo concludere af. fermando .ohe la libedà sindacane, per essere veramente tale, richiede: a) Ch2 ,gli o;erai abbia.no il diritto e i:1 J:.bertà di iscriversi alle or,_ga1Jdziiazioni sindac:11i ch2 meglio risip:mdono a1la ùoro fc.de e alle loro aspirazioni. b) Che i sindaca:i qualunque sia la <lotlr:na che seguono, -siano considerali tutti uguali n,"?~diritti e nei dovw, e facoltizzali a raippreis.entare ccl!ellivamen1.e gli c,pe:raj <Wllul.qu"godano la fid'1.lci 1 della maggioranza. ,.;) Che l'esis',enza .:lei sindacati non s,a :a alcun rr:odo sub-Ordinala alle le~i di polizia e alla polizia. dì Che a.i sindacati sia permesso di so.i::;:c-fare liberamen\(' ai doveri de.1la so. )iclarietà nazionale ed inler,nazionale. La Confederazione Gene.-ale del Lavoro d'Italia: Il Comitato Esecutivo. La guerra diagg'eniocno2ntinaulaftlcaragn _ Ne_U: }'. or~. 25._- ~el Nicaragua, 1 [uc1licn d1 manna ckgli Sta.li Un;ti hanno sconfìtlo le truppe del oencrale Sandino ed hanno occ~palo l'import;1.nle posizione di Chipote. Altrochedisarm Si ha da Coperih.a.gen c'he l'ingegne-re damer.,e Arnolodo Ghrist.en:son, ha iin.rventa to un .nuovo cannone per U lancio di ga,s velenosi e mortali ~'..ro aerO(p,'la.- ni. Il_ mini.stero danese de1Ja g,t.t~ra sta Eacen.do esperimenti colla ,nuova 1nvenZ1one. Ta.nto .... peir il di.sanno. li « il"aJS :o di Borgosesia, cav. ra,g. GaJ. larotti, m.iise incinta la. sua amante, ma poi non volendo che essa me'.itesse aJ mondo u:n. marmocchio, la fece mO!l'ire pe:r ,procurato aborto e poi la ca,ri.cò s,u un automobile e la portò nottetempo éi!ll'ospeda,Le del paese, impo,nem,do al ousto<le cLi non parlare con alcuno del fatto, ipenia 'J.a su.a pelle. 111 ifa.Lt.accio dli Fii.esoJe,imi u.ni-one a questo, ci dice cltiararoenle di quaile masnada di forca e di galera è ~!.o il fa~smo i la.liano. --OA Fiesole uno squaidrista .de.li.a prima ·:>r:i,dopo di avere ti.n.gra,vidat.ala sua ama,nle, 1"inv.itò una sera laaidi ad un convegno, e ~i Jece questo discorso: - Io non vQglio dhe ~u ipcrti a compimento i] prurlo, perciò e devi procura.ire cJ.j liihe,. rrurtene, oppure .... - e cosl parlando gli c~nò ~ ri,vo1tella - dev.i c0a1 q,ues t airnna ucciderti. ILa ra,gazza dopo d1ue giorni si Li:rò U.tl ccJipo ,d~ ri,vdlteù,l,a.aillla tesla. Lo tq,~/.ator~.

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