L'AVVENIRE DEL LAVORATO~RE~---------------------------- Cosa sono? Lo domancLo a chi legge. La mia posizione di esiliato, di proscritto dalJa mia patria costretto a vaga.re pel mondo senza sorriso di madre e di sposa, an.ic:oragiovane, può averr mi corrotto nel sen5o di far si che l'amarezza scenda nei mio animo. Quin:di non giudico: racconto. Racconto senza i!l 1 ustrare. Ricevo queste lettere dal carissimo amico Malat~ta; di cui pubblico i brani: e Ricevo sofo oggi la tu.a del 15 ottobre mandatami per mezzo di x. E questo è perchè la po' izia. ha pres.o le più estreme misure per_impedire ,eh' io abbia contatto con .compagni ed amici. 01·a 1::i. mia pos·z'one è quesla. Una Mluadra di poiiz:otli stanno giorno e nol~ in fondo alla scala ,et ca.sa inia, ed uno di essi ~la addirittll!rai a sedere innanzi alla ;porla del mio appa11.amento. lo, Elena e Genuni.na, siamo seguili passo passo dovunque and':a,- mo: a Gemmina 5lanno di guardia persino innanzj a1la porla della scuola, Chiunque viene da noi, o s; ferma con noi per la strada, è tradotto in questura. perqu,:sito ed in. mo'ti car.j denuncialo pet 1'ammonizion:e o il confino. E noi, naturalmente, non poss·amo anicfu.re da nessuno senza compronretter''.'O: hanno dato nd~1 persino ad un dottore, dove io· andai per farmi curare di 1u1.a ind~- sizlone. zie ~he conferma.no quello che i miei occhi hanno veduto in Jtalia, d è da: pe11dere il capo. Vorrei dare all'·esimio questore dedJla: città ohe mi ha ved.u1o ~- 1·e - e non è certo l'ul1Llma del bel suolo d'Italia - degli ep:teti poco genliili e vorrei a lù.i domanda~e come può conciliare - fornito appena di uru lerzo de!J.a materia celebrale necessaria per vivere - la sorve-- gliam.r.a rigida alla mia donna per s:cop1'trc il mie, rifugio nc'fa mi~ città natale coll'invio a{ confmo di un carissimo ..amico che ha r:t:evuio una mia lettera. Si ru-re5taino ·e si son·egfliano le nostre donne - dalle quali poi 1~·cc- , ano, questi sgorbi ·morali., delle lezioni degne del:la loro levatura qi.ora!e - per conoscere il nos.1.rorifug'o che noi non1 nascondiamo poichè chiaramente dliciamo ovunque la no-- stra idea ohe e.i solleva, e si o_pprimono degli amici noh colpevo1~. ~·3:1tro che di raonservare una affi!clZla di anni con ga'anluomtni che onora cl1i ia conserva. Ma a parte la m:a personale situar,ione - dolorosissima ma rigida, ma conseguente - ho voluto dire attra,·erso le lellere puhbDcate. quel che vi sia di vero neUai grand iss~ma carcere iLa 1 iana ove i 1iberi sono schiavi. Di tua moglie so che ha anch'essa due guard'c alla porla che la seguono quando es-ce: pensono forse che lu 5ia nascosto :n... e sperano di ~coprire i1 tuo rifugio sorvegl.ia.n.do_tua hrll; I Qualc. s·a la verità sulìla famosa -;ment:ta ,del.la , Slefani , nei r guardi della censura postale, e come ~iano trattali co!oro i quali hanno dato per un'idea di emancipaz·one e di libe1·tà tutta I~ loro esistenza preziosa clre nor1 dio.e niente a1le spaventale guardie de'la reazione ohe non r:escono a rispettare neppure i 77 anni 5.pesì per l'apostcilato, qa Eri-·co Malatesta. m'-'51-'e.. ' I 1 • Se potrò sapere a,tro ~e ne intormerò. ... noi abbiamo proprio le mani leM. d. G. gare... . .... pens:a ohe hanno dato 11_ m~ . di rec'uSione ad un povero d "-VO•O solo perchè $Ì prestava a r:Cevere la corrispondenza di un comunista, la gente qu:ndi ha paura ... A me sequestrano sistematicamente tutte le stampa cha mi ~ono indirizzate e qualche volta fanno di peggio; mi dànno i giornali, ma dopo cli aver tagliato via gH artic»l e le noIl tracollo al feudalismo • prussiano . tizie èhe potevano interessarmi. Le lettere generalmente me •e danno, ma con ritardo e dopo di averle aperte. Al.cun:i mi mandavano ne'le lettere dei ritagli di giorna.lli.; ora mi danno le lettere ma to!.gono i ritagli e.be in esse sono annunciati. Come vedi una beffa- addirittura. Ti abbrare'io, tuo Erric.o Malatesta •· E ancora: e Caro... ... qui niente di nuovo sie, non aJ.tre ammonizioni ed altri confini. P... è stato mandato al confino, F... è stato ammonito. Saluta 1Jer mc tutti g'i amici, io ti saluterò quelli che potò vedere, ti abbraccio, tuo Errico •. E un'altra: Caro ... Qui n:enle di nuovo. Forse ti d:ss,i già che P ... è stato de~tinato al confino: si trova anoora a Il C. (carcere giudiziario: n. d. r.) in attesa di partenza. V... è semprn in prigione a.spellando iJ processo· del Tr:bunale speoia!e. . Veggo che i giornali; est.eri hanno parlato dei miei studi greoi. Sen7.,a volere ho proclllf'ato t11111 sacco di guai ad un povero professore di greco f,emplicemente per essere andato all'Università' a 5ent;re una sua lezione. Io lo feci per accompagnare G.... ma g1i studentj fascisti e le autorità 5co!.astiche supposero che il professore mi aveva invita~ ~ mi fecero su una montatura. rl<lico~a e indetcenle. Ricamb:o gli auguri, che spero abbiano a realizzarsi, per me, ,per le e pen tutli e ti abbraccio: Tuo Errico •· Sm qui Enrico Ma'atesta, ora po che righe di un altro umico che 1ni scrive: « Caro ... Tu hai ragione di SIUJ)jirtied 10 non ho torto a non- poterti spiegar,·. Mi r;sulla che E ... di T... è i.tato condannalo a tre anni di confino pet aver rkevuto una lettera, da te. · Devi sapere che la censura )1011 vige solo per le lettere .che datl'Estero vengono in Halìa ma anche per que'Pe che da qui: vengono a11't:: stero. Sappi che 11011 una ~ ~~Il$) Ire lctl-ere ti ho scritto ad micll·ri:-,z1 diversi pregandoli di non scrivere, e tu non hai mai ricievulo. Sembra quasi una stranezza che in piena Germania repubblicana ~si- ~lesse ancora la forma barbar.-ca del feudaLsmo. Eppure cosl fu fino a pochi gnorni fa. Nel!a Prussia orientale, regione a carattere prettamente latifondista, il rivojgimenlo del Novembre 1918 ed i susseguenti svi1upp1 ed il consoli.- . cl.amento de'~a forma repubbJ:eana dello Stato germanico, non potè intaccare fino ad ora i prìv,~'egi e le l.raJctizioni sec:olarl della dominaz:one dei cosiddetti Junker, padroru del1e terre e signorj degli abitanti deee loro circoscrizioni.. E' pu.1·vero che la r~voluzione del Novembre 1918 aveva un poco indebolita !a strapotenza degli JUilker, ma nelle loro terre e nei loro domini ·e.ssi· continuarono a dom·nar~ sovrani. Nel d:slrello feudale il Gutsbezirk, come era chiamato, non ~o3o era il proprietario deUe terre o latifondo, ma esso aveva pure l'amministrazione di tutti gl.1abitanti contadini e non contadmi, che abitavarto non solo nei villaggi dove esistevamo le sue terre, ma cli tulti i villaggi e piccole c.ittà comprese nel Gutsbe.z''.rk o circoscrizione. Questo diritto g'.i veniva loro d~ !empi antichi, i.ernbra dai!_ tempo della co'lonizzazione militare, pefo1ò più di, selle 5eedl<i. fa. 1 Gutsbezirke costituivano la rocra forte di quel yunkerismo feudlale cattivo e retrogrado, s.'-a sollo il punto di vista cullura'e e soc-ia. 1e, sia dfiqueL1opolitico. Tanto per averne Wia prooì-sa. !- dea di quanto era la loro pote1a.a, hisognerà tenere presenle che se eur gli abitanti soltopo5ll agli Gulsbt~ r- 'ke godevano il diritto ùi voto sia p-er il Rcichstag, come 1à Di·ela od tl t.omunt; il loro volo <loveva essere las~,aliva'.menle controllato <la:~• Signore •. Cosi pw·e tutte le funz~oni amministrative riguardanti la popolazione erano totalmente in mani .sue. Ogni nomina. di funzionari q-ua,un que essi erano, ,do\'eva ~'Sere falla esclu~-ivamente dal padrone delle terre. Un fatto molfo recente e sintomatico 10 si ebbe quando avvenne il refcrend urn per la espropTiazionc degli ex principi regnanti. Da tutli 1 Gutsbet.i.rke nemmeno un voto vi, ftt cl1e fosse favorevole alla espropria .. zione. Cosi fu voluto dagli Junker so!'l-enilori senza riserve <legli ex principi regnanti. ..,. sono succe<luti aJ governo de,lla Prussia~ hanno 5cmpre trovato il ~iù cinico i<iluto di questa masnada di Junker, ignoranti fino a1 punto di rj. lcnersj essi del,Je persona1ilà investile d'u,11d1ii-ilto divino, perciò padrone assoluto dei be11i e della vita id.egli indLvidui disgra.z;alamente ad ess.i sollopoe.ti. Il governo pn1.ssiano se pur con soverchio ritardo ha fallo vota.re a i;frande maggioranza dalla Dieta, una legge, la qttaJe dichiara re:oll.i; i Gutsbezirke, e ordina agli ahilanll del'.e circoscrizioni di uhbidire e riconoscere escJus.:vamenle le leggi de11o Stato ed i suoi esecuto1;i. Dopo ci.rea 800 anni viene finalmente cancelJato da' la ~lori a dc'la Germania una delle più brulle pagine ohe gron'Cl.a. di sangtte ed è piena di asr:n;5ni e cli brutture contro un popolo tent1l0 ;n piena 5Ch!avilù. . _ ll colpo per g1; Junker sos.Lellulor, dell' imper:aJrismo e dei dispotismo è assai grave. ma ttn popo!o laborioso viene ridonaio dopo tanti secoli alla libertà. CL\KBL Vigliacchi Il f ascism0 non ha limiti nel suo odio contro i profughi. Sopratutto non ha limiti morali. E' l'odio impo_ tenie del carceriere che vede sfug_ gire la preda. E si sfoga com.e pu6: sugli indifesi, suz deboli, sugli inno. centi. Arresta, percuote, perseguita_ i _vec. chi geni/ori, le spose, i bamb_m·. _ Oggi sequestra. anche z m1ser1 e sudati risparmi che l'opera;o profugo invia in Italia a solleva.re la m 'se_ ria dei propri cari rima.sii nell'inf er_ no fasci sta. Una lellera di una bamb.'na. di 8 anni. al padre lontano profugo in Bra~:le, dice: • Ieri mattina è arrivata l'assicu_ raia che tu hai mandala. Ce l'ha por. !ala il postino ma era accompagnalo dal maresc:allo dei carabinieri. Que_ sto mi ha dello che aveva l'on<Jline d'aprire la lettera, e s'è scusato di_ cend0 che era obbligato a fare il suo douere. E si è preso il deruu·o che era dentro•. Vigliacchi? No: fascisti! .L'Italiaagricolacome è I. Vi sono ancora molti, e vorrei dire la grande maggioranza, che non hanno in verità alcuna cogniz.ione di quale sia la situazione reale della completa produzione in genere, e della coltura in ispecie in ltaliaj presentemente. Que.sta grande maggioranza, si caipisce, quando parla del problema agricolo italiano, tira fuori tali ragionamenti che per chi non è digiuno di conoscenze, i loro ragionamenti fanno terribilmente compassione. La necessità di questi miei iu-ticoli la ritenni d'utilità, specialmente in quel giorno che assistendo per puro caso ad una discussione, sia pure in veste d'un semplice orecchiante, sentii _tal~ ragionamenti che in verità nulla avevano a che vedere con la effettiva realtà della situàzione italiana in rapporlo alla produzione in gen~re. Detto questo a puro titolo di introduzione, ritengo subito utile passare alla dimostrazione, cosa che dovrò fare in in forma succinta, sia perchè un giornale settimanale poco si presta alla trattazione di questa materia, sia perchè de-· sidero rubare il minor spazio pos~ibile al giornale stesso. Aggiungerò un altro avvertimento, e cioè, che i dati che io andrò qui esponendo non sono di mia invenzione, ma presi da pubblicazioni ufficiali, cioè dagli organi stessi del governo italiano. E detto ci0, eccomi a bomba del mio ragionamento. In primo luogo sarà bene che fl lettore sappia che al c~ento del gennaio 1914 risultava che l'Italia aveva 35,597,784 abitanti, con una ..uperfice territoriale di kmq. 286,610, perciò un affollamento di 124,2 individui per ogni kmq. e c:he alla ,fin(;' del 1925, ultimo censimento, l'Italia risultava con 40,547,389 abitanti, con una superfice territoriale di kmq. 310,090, perciò con un affolla• mento di 138,8 individui per ogni kmq. Come vediamo, l'Italia dal. 1914 al 1925 ha aumentato la sua superfice territoriale di Km. 23,480, ma ne avvenne pure un aumento di popolazione di 4 milioni 949 mila e 605, portando perciò ad tu1 maggiol'I, affollamento del 14,6 per ogni Km. nei con.fronti ,del 1914, il che vuol dine un peggioramento nel popolo italiano nei rap~orti economici e di lavoro, in quanto che su uno stesso Km. di superfice territoriale dovevano vivere nel 1925, 14,6 individui in più del 1914. O1"a che noi abbiamo sottomano questi dati che rappresentano i punti neces· sari di partenza, vediamo un poco in quale stato di possibilità per la colti• vazionc si trova la superfice terriloriaie <l'Italia. · _ In pianura il 22 ipcr cento; ir, collina il 42,5 ,per cento; in montagna il 35,5 per cento. Cereali Ettari 7,267,100 Prati e colture foraggere ,. 2,199,800 Piante alimentari » 1.273,100 Piani.e industriaLi » 230,200 Campi a pascolo » f erreni a pascoJo na turaile » Colture per frutta » Boschi e foreste » l'erre incolte e brughiere " Superfice improduttiva 2,256,800 6,853,400 1,525,900 5,585,400 1,251,000 » 2,566,300 Totale Ettari 31,009,000 Bisogna che il lettore t.enga bene presente che la voce « su.perfice improduttiva » va ogni giorno sempre più aumentando ili suo quantitativo in ragione al lo svili.wpo delle costruzioni edilizie eJ all'adattamento dei terreni in coltiva- ~ione in ca;mpi di diverso uso, come campi sportivi, strade, ecc. Questo aumento della superfice improduttiva va in grande maggioranza a danno delle te1Te in pianura, cioè le più utilizzabili e produttive, perchè è appunto su queste terre che di preferenza si fanno le costruzioni e sistema.z.ioni che non sono più quelle della coltivazione. Ogni an- !iO perciò continua a restringersi J'eslen• ,:ione terriera a coltivaziope agYicola. salvo che non si !J>roceda altnenc, di pa• ri passo a mettere in condizioni è.i possibile adattamento agricolo parte delle lel'll'e incolte e di quelle a pascolo naturale. Non vi è miniman.ente da pensare di potere stornare una parte delle terre già messe a coltivazione favorendo! una daLa coltivazione ed impoverendo te altre. Se si dovesse restringere per esempio le estensioni a colture foraggere ne verrebbe un gran danno al patrimonio zootecnico, delle col ture delle p:anle industriali verrebbe a mancare la canapa,il lino, lo 2'illcchero, il tabacco, ecc. delle colture fruttilere non si polrebb2 più -esportare le frutta sui merca I i esteri, delle foreste e dei boschi verrebbe a manca.re il legname d'opera e di fuoco, e neppure quelle colture a sistemazione di pascolo, perchè si verrebbe a dislr~ere il patrimonio ovino di grande .importanza pe<1 le ·lane. Come vediamo, iE quantita'.tivo di superfice terriera messa a coltivazione di cereali ed in principal modo per il frumento che era nel 1925 di ettari 7,267,100 più per la coltivazione della patata e della fava di ettari 830,100, perciò un totale per i cereaJi di ettari 8,097,200 che p<'- trà essere ~on difficoltà nell'avvenire aumentata. Si resta perciò sullo stesso livello con lend=a alla diminuzione. (Continua). LlOTJ. Si,vuol riabilitare un assassino ~aaol■ta Il compagno austriaco Dcutsch, membro del Parlamento ha fatto alla Presidenza di questo la sirahigliante comunicazione che il fascis1a assassino dell ;>' scrittore BeUaue.r, assolto .per scemata responsabilità, ha fatto domanda di entrare nella milizia della repubblica e che a tale scopo ottenne dalla polizia un ccrltficato di buona condotta. I medici l'avevano dichiarato un 3oggetto pericoloso ca1Pace dei più brutali atti di sangue. Sarebbe appunto L'uomo adatto alla politica, anti-operaia ed anti-socialista de:! Governo Seipel. Come vediamo da questi dati, la ~arte coltivabile è del 64,5 per cenld ed il restante, cioè il 35,5 per cento essendo rappresentato dalla montagna non vi è possibilità di adattan1ento alla coltivazione. Ma bisogna pure tenere presente che anche non tutta la parte della piamtra e della collina sia lota!- mentc collivala e coltivabile allo stato che attualmente si trova. Vi son'J delle possibilità di mettere anche quella parte che fino ad ora non lo è, in attività di produzione, ma bisogna prima pro• cedere ad immensi lavori di proiciugamenfo, di irrigazione e di siste.nazione, ma in Italia questa opera di rivalutazione del suolo procede mollo lentamente. Dunque per ora la supe1!ice ler· ritoriale messa a coltivazione rapprPsenta solo il 56 per c~nto circa, cioè aµ• pena un 6 per cento in più della metà di tutto il suoJo italiano. La stampa democratica • socialista commenta aspramente il tentativo cL riahilitare un simile sog~tto ed attiraM l'attenzione sul pericolo dc!,la sua incoq,ora.zione nella milizia. Come abbiamo visto ohe noi siamo di ~ronte ad una Italia di 31,009-000 ettari Questo li sp-iegherà come ~·a so1'- vegliata 1a lua cordspondenza 'e c_o,. me 5ia d:ffìci.le pe1· me inform:arll .. Pensiamo sempre a te e tu lo sai, Ti abbraccio, tuo amico F ... ~- Questa in forma succia~ era j~i. ~ituazione di grande parte •de~a 'Prw,.- s~a orientale fino a pochi giorni. fa. Il govem<> di, Prussi_a aveva l.I). que: sti ultimi nove anm cercalo ogni modo per risolvere_ con. form~ non imperativa questa s1lua~1one dt permanente scih.iavitù in p:ena German;a repubblicana. di superfi:::e te1:re$lre, vediamo ora, s~ _- guendo i ,dati 1>iù recenti, _e cioè qu.:111 del 1925, e= venne utilizzata la totaLe "TPade Unlons,, chiedono an prestito al Soviet LO!\r.DRA, 11. - La staq>ai e:$le.ra comunica che l'or~anizzazione dei mllll8.tori ci.~~lesiaivrebbe cru.estio aii. Sin:da'Oa4i IIIO- \~.eLic.i un l)J'eslito di 50.000 S•te!'lme. * * * E qui pigliamo fiato: Fra Lutte que~te contraddizioni e queste noti· Ma ogni passo dei govcnni che si o I L, le superfice d'Italia in quella annat:i, che poi diHerisce di ,poco di quelle pre• ce.dent,i, cioè 1924-23-22 e del 1926-:r;. Spigolandoin ognicampo J.1 c...n..~o d~lta slaJ1r.tP,a itaiE.aina ;e non s-:tnpassa quc:llllodel tiriuce di PredlllJ}- pi.o non ~li è di si.curo meno. Nei gicarni sccws:i venù,via. claito dai11a sla.111jpa it.al]ja,. na '.a n:oLi:z.ia d'un lllUOYO a.tto di ct=enza del .duce del .rei.gime d'J,talia. Ma. fallJ cli ol.emenza si rusoaiveva. a qu0!.to: che un corJinato di Bologna aveva chiesto ,lj'e aru1t.c,n:otà, ql\.Léllndo ~ noLizfai -che Ua c1:a ban-.hina aidr,reta era ~pa,vamente allDmaJata, il ,permesso di poter andare a ba.cfoT''.iafo.r::-e pe:r J'ultiana vo1 1La. La "1::- n~•r.da. ohe eg,li ionwlirò a'llldò ta.nt:> p-:?u" 1~ h1r,&he ohe qu.a.."l.do pc-tè a..rriw.rurea B·> k..sna \SCO'TlaLo di polizic:,t•ti 'la sua bamb,1;a era già da. m::•!Li gio,rini iseipo1ta. Nei <f•i ;rn:i che n:ma-se a casa gli venne co ~-r,tr..:.cala la notiz'.a -che era al".Jlu!flz.-t.a h sua condanna al confino essendo stato incluso ne.i gruppo degl, ammini-stiali. Ma questo povero rpaida-enon r:v.:xl!ra i-''.,ù la sua crea.bur.:i, e questo pe-r la db1i e~z.:i. dd oa,po del fa$Cismo. A R,orna venne tenuha nel mese d5. da~ cemhre scorso una, mostra f otqgraifi(,a d{!Ia ,miliwa fa.s.ai,.d.a. L'in~ura,z,i-ome aiv verrr,e eon I' .inlerv011.t.o di Mus.s,cù,ici e Giunta, Di.cooo ohe la mostra eira esLrerr.aan;mte ìnteressatnle, ,p...?Tcltè vn e:rimo e.<ip:i.sli ,gran pall'lle d~ fatti. di assaiss.iinio, incendi, distruzione e ladronegg~o. com- ~.' :i lii ir: questi ainni pe.r la grandezza ed :~ decc1-o debba patria.. Vi fu gram.de c=- co~o .di «ql\1a1¼si,gnore. e di oontesise .' V',ainaLe. D1 successo :n0n poteva es~ ~ re più slraibilli,ank. • • • Dunque Mascagni l'autore della u Cavél,Lri.a Rusticana:» e ~o d'una nave, ~a:rait.l i!II. pieno 1920 dai cantieri Or• lando di Llv-Olnno, ci fa .sajpe!.e ohe ha rt.erm.i.naito di. musioa,re lJ «Ca.nito d>Ell~v-:a-0» che sat"à poi fG1I1no 1delle cn•poxaz.ioni f,asciste j,ta,liaine, e ohe fu.I faitiica pool.:,ca dEll grande dJU.c,e Edmondo Rcissoni. Ma Mascagni ,un ~omo si disse ammi.ra.tore entusi.asta .cieliimc.vtime:n.to sotci,a!,is,Lac, 0<m2 ROSSO'r!A eh.e nel pasga,tc non paaJ.ò ailla-·:> ah'e: <l4 TUJV,cil'U2ione, e di bain.diera naziona.1le nEil .letaanaio. Ora .tam.o r·l\lllo qua.nito J'a:Hro ,si 'Sv'llO an.ocQ",aniitrcrv.ait.i per iarci sa,pere ~: « :La, paitria non si nega .La patria si con,qwsla. ,.. I duohi d'A,o~ti hamlo regailiato a Mu:sso,liai -una riprqduziooe del monwnen.Lo di Cd11eoau, il grame guerriero della Se-- ~. ~Lo d',un bi.gliet,t,o ahe di=-a: « A Benito MussoJini, che rinnova la ~ 'de,li cmtichi condoi,Ne. ni di noslr,e ge.nti, duce d'eroico wvfore e di. ùul-omabile amore u.?rso le met-e ;n. Fallibile 'del più aJ.to destino, memori e arati"· Che ~ · amici si scaanhino dei cegaiLuooi, è ,a.i.farloro, -amclt.e pe:rchè J.'uno può iii-ngr3JZ:i.ial.'a-·Ltroe W<cev>el'Sa, ma oh.e f.i abbi.a iJ car~io di iJOOl!bza-e in puhb!1co un g0~lidf.o sotto le si~ di un gran CO!llldot-tàero, vwa, ncm è sorio, anc'he se la serietà non è dote di chi dettò la dedica. * * • Jin queislo anno a Si,v;_,gilia, n ~ign,a w sarà unia esposlZlone inte:rna.zn.onatl e Pri<mo id.e Ri'Ve.ra, il'11liliummatoe petente d~: I.alare 'de,Jlha. pemw1.i iber.:.oa vucù f~ te coise in ~raooe. Oltre che la espc-.sii:m\Jn.e di anaJOOhim.e ed ~etti vairi, vi !arà pure una ~·Ollle di do,nne che si vuole siano giovani e belle. ,L' mv.i.lo è già pa,r,Li,to per- Lutti gli, Stai.: ùooro-aa:r.ei-.i.oama• perohè inviu.no U,D ld-lsorelo caaupiom.e feanmiau,le. La Spagna penserà a.i viaiggi, viHo, ai11o-g,gàe.'dO a:i bi.sogr.~ osu.ocEldam.ei. Il gior.nallii di De RilYera .dicono che lo llq)pelhl.o saJrà da,l bel sesso lairg,;i,mente a.ocoU,o, e Siivii~l~aospi!erà •le r.aa-e bellezze. JI ,popcil,one .pai~erà poi le !!J>eSe, m.en·Lre ~l dHtalore darà un nuovo giro a'lea vite. Menia-e i CélJr.nefici si dive.r,tono, il po1!)01o vii>ene sempre più Ml~enaito. * * * 1m picoolo re di RoJnenla ha ll'l!.CeV'Ut-u cabaiste di, 'doni nataliz.i. Ma egli fra t.utt.i i .regaili di!sse che des,i<lera.va rwede.r« sue:,paldre, il qua•kl si è .:i.~k•nbaamto tempo la d.athla reggiia con ur..a donna eh~ non è La ma.cl.re del piccolo re. ••• LI regime c.he~drane,g;g1-<t in l,bailria Il sa d'qgni cosa per fau-e i.I ,suo brndo, P.rima ,paT"leoijpòa~ fo,steUiaime-lllli d'~l ipor,,ere!llo d'a,ssi&i, che fu ccnl.ro J.e ru.cch~ze e per 1',urnil là e 'l' ann oq-efra ~ u OtnllJn'i, POii si fece 11>a1Ll'locinalod'le'ol2 centenario Fooca.1iano, forse 1110nsaiperudo che Fosccllo mori in esii1oiop, er non vcil.ere sO'tbostar~ -aJliieleiggi di prep<YLenza.del gover,no d'a1lllioi,a, or,a stanno coanm(2!IJ}oa-am. do G~elmo O~am. dimenticando c:he i:! ma1T,tia-e aindò a11a forca per a•vere ,teni.aio di aissassinaa-e l'~omp,ena.tc.red'Au,s,!{l'Q.a ~-mchè troppo oatllÌlvo. SeoOO?tdoiil ~ faisci.srt:a questi uonrini. non s:mo starti alLro ohe ii pio.n.i.er,i dclrii.ctea <fiaiscisba. Ci vuole una be1IBa \.dilla st'1 faca:.::me. *** Un giorno id.i quesfa uHii,11uq,uin.d'<li:n-1 di diioernhr.e, mi sono d~Lit:> a<l elenoaire tutti i morti, feuu'la ecc. che erain-:> nc.bificaLi in un gi~. CCìSitrCl\-lllnohe in un soJ giorno erono a,rrnll'Iloooti: 19 mani,n.a:imori.i !P2l" n.a,ufr~:.O, 34 persooe ,mca-1.e per ~:tl~a.m~nl,,, • r. • ,,•r•n-> m~1"te ,,,,,.,,d. .:s.sraz1e dwer.;e ''1--·~ ....- ... .,..-- o 14 ))0.[1'i0lle aiss.a.ssiina Le, 32 ohe si eraaio sii.cil:iatc, 85 persOGle fe.ri,te iper cli= r~g:oni. Come ~ vede ch2 11mOfJl/do oamrrA:'a ..... • * • •L'ex ferrcviere Ernesto Tcaru1.;iioconti'll1.la ad ascen.d.ere. Fascisfu. de1l'ora p:r'- ma, dE;J>uLato per volontà <k(l d1J.Ce, v·- ce-!podestà <li Mi,J.a'llo,rpresid.ente di decine dli i.sii I uz iO'n:i con rel!atioYogel Lon,e di presenza, esd ora presi.dente defll1'Unione Velc-c~stica ihaliaona. Mentre BaJb'; vdla, T.Olll'IUSÌogare&!:ia co.t caiv;1J1!od1 alOciaio, e conirinua aid impin.gu:re i port.a.foitli per ar.riwaire ,più vtf.oce alh m'!-t.a. • • • ,Jin lba!ma -per essere ,inscritti =..hf:i. ca!- riora dipklmaLk::,-consr.,hre, il tit::i]o più érr,portano!e ah.-e 8 caqd.iid,ar\.o d.!lYe p:>s:e-- dere, deve eSS2U"e la tesser.1. fasc:ista. Cosl da un decret.o pubb1ir.ah or.:i n'.!1 1:i • Gaizzet:ta Uffaizne "· Fra pochi anni le strade ferrate d'Italia saranno tramntale in ombrose passe~giale, le stazioni in profumati gi.ardini ma la carrozza di terza classe sempre sporche, sudicé e sgangherate, ed i gabinetti di decenza delle stazioni sempre nauseanti e luridi. Cosi da un prr,- gdto dello zampognaro barone fattuto, on. Acerbo. giornali itaUani hanno dato con gioia la notizia che un confinato graziat,> .:.veva invialo una supplica al ;,refetto della pr"vincia, perchè fosse lasciato tranquillo al suo posto dove si trovava. I giornali con ciò potevano dimostrare che i confinati non sono poi tanto malamente trattati. lmoocilli, e sfrontati! Se quel pov~o esiste ha chiesto di la• sciarlo al suo posto è perchè sape-va bene che al suo paese non avn,bbe trovato lavoro, e che sarebbe sta~o continua.mente sotto il randello fascista.. • • • In Russia uri autore drammatico ha avuto la buona idea di chiamare come critici d'un suo lavoro tratrale che rappresentava scene della vita dei campi, i contadini dei dintorni, i quali intervenuti in. gran numero alla rappresentazione, hanno poi infine disapprovato io gran parte i.I lavoro, dichiarando ad alta voce che molte scene nulla avevano a che fare con la dolorosa vita dei lavcratori deL!a terra. L'autore promise che modificherà il lavoro secondo i consigli avuti dai contadini, e poi li richiamerà a giudi9-re. Questa mi pare sia critica competente. LO SPIGOLATORE. Smtomi d1111 cr,si 1coaom1c •ali Stati Unhl Le ci.fu-edel baa-omet«-o economico stab:Jito dailila l"i'WSl.a Il'« Aiwuùii.s,t, 5!l)èCializzata nelle questioni di statistica econon a.ca sono sbate rese pubbl~ per iJl. mese di novembre. L' ~ di attività géne.raJ.e caide a. 92, 1 qua,ndo i:nveoe era, in ott.obre di, 96,4 e 101.1 ~ S2bi.embre e mentn che in tutto iJl pericdo daJl Gennaio 1925 al settembre 1927 iiil JliiV'El'.Jlo deli \attiiv.ità i.ndustaiaile non è mai siooso a'.l d,j sobto · di, 100. Si è cosi Lr~oti a ceroa.re un termine dli oonhonlo neilla ide-~=e ohe ha cairaiblierizz.ato l'.eisl.ale dèl 1924 in oui l'oÌ!n/drice disoose a 86,9 in g~ e 86,8 iin l~lio. I Tra gli elementi dell'attività che re- ~tnano cosi 11a ceLrccessiome certa, si n<l'lerà Ila produzione dii ghiisd. (ind~ 95,1 i,n siettembre, 84,7 in novembre) e qucl1a <il acciaio (i.;od,i,oe 89,9 i!l set·tembre, 80,6 iai. novembre). Ain<ilie iii movimento dei1 'l.reru, Ila produ.z.io.ne di ca.rb~- ne e, in modo nettissin10, quella delle arut.omOibih; per qualSt',u\Litma l'indice che ora 73,3 in se'Ltembre è d:Jsciso a 60,9 it1 cdtohre e 40 a.11 novrz>mhre. Ques-t.ie ioo:i(;,azioni meri ta.nc l.l.l1a couri<lerazioin.e tainto ipiù secia i.n qua1nto ncn cc.iincidono coù senLimenlo di depressi0r~ ISij)ar.sonellll.amassa de1 pubbhlco e nei 0:lrc()ili 0CC!llomici. Pairl!iicd1.ia:rmenleil meroato dei va.lori ccai.tii,p.iua .cl essere molt,.:> arlLlvo e non s'i rilevaai.o ~ a.Il{clf.rizz:i di. depres31ion~ ohe scm. stai.i, spesse volte i sinltomi precunsori di crt\Si d,j procliuz.io,ne. Di a,iù, nei. circo~ governamentalli si da vol0111tie.ri,pro.va, circa la siLua.zi0111e 0CClll o mi ca ,di un otti:m-i&me eh e i fa bLi n<>n giu,s<Liificamco~letaanemite. L'al!lliività ,de!llie iinduslrie tess~!t - ccsi cow..e quellle del!Le ca.lzature - s.fug~ per i1 l mC1I1Wmt-o allLe ii·nfLoonze che si rup0110U0Lon,-osu.fil.ein<liuslri•e di b:i~. Si, nola d'iail'la-apaa-le un cc.n.Lra\StoLra iJ no.rd od ili sud. Sano le ~e di q,uesfrt1lLiimaregione che hanno mantenuto il consumo di coton~ a!d un •1we1lo e'leva to mentre che i-e t:llatu.re dclLa -Nuwa ln,ghi.llerra non tdiugg<mc a ce:rite cillficollà, riduc0<no il lc(I'(} consumo e si oa-ientan-0 verso la. cid,umone dei salla.ri.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==