L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 1 - 7 gennaio 1928

I NO XXX!LI. A. P. ZURiIGO, 7 GBNtN.AtJ.O 1928. Num. 1. ' TEl.EF'ONO 4475 - Conto-<:hèques N. VIII-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA rPALIANO NELLA SVlZ~ Centesimi 15 Ja &:Opia. 1-----------------------------------~----------------:-----------------,------ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PiER L'ANNO 1926: Rfil)AZJ ONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, h. 3,-: 3 mesi tr. 1.50 , L'Avvenire d-e[Lavoratore , Zurigo PF.R L'ESTERO: 1 anno, lr. 16; 6 Illesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2,50. ;Verso Marsiglia tenti. La dillaturn l'nscisla ne è il più perfcllo. f~a lolla antifascista s·a du.nquc al primo piano dei no5tri. lavori. Ed ai fini di quesla lotta atlrezziamo e prepariamo i! Partilo. Esso è la speran7,a di tutto il proletariato italiano, ia patria ed all'estero. E.".so non io ha tradilo mai nè in pace nè in guerra. Comr ieri fu il baluardo migliore no1la disperata rcsislenza con11·0 la rca7,ione. doma,Jli sarà la m;g;iore lr'ncea donde parlira J'o1Tensiva'della classe operaia ilaliana. ..\.'J'ay,·1cinarsi del momento nel tale balzeremo sul lrc>no chr ci ndurrù al conY~no di \fan,iglin, .cnlimenli più d:~parat. ~i allerna- ·'· nel nostro animo: ~-n a. ,lnl,"··. f, np' anlo cd cnlusia~·nw. Profughi ant:chi e recenti, q .ic i I fascismo e quelli d!cJ '98. r fu :lii di Franc:a, di isv·zzc1 a, del Beli, d'Austria e d'Inghilterro. comlgnì ,.-ecrhi e g'ovani reclule, Ira l1a'che ora saremo riuniti e scamrrcmo il saluto e r augw·i~ deula de comune. resi lan.lo più -c·ord'aJi fraterni dalla comune s,·entura e ci fa tutti estùi per i1 mondo. J Si ripeterà sotto il c:elo <l5. Fran- • in proporzioni r'clolte, lo :;pr·tta- ,Io commovente dei nostr: be; ro:~- ·cssi italiani per i quali il Parl lo cialisl.a lta1iano poteva ben arrorsj il merito ed il titolo di un·ca. ra e spontanea e~prcssion{' unilaa dc! nostro popolo. ~letallu_rgici di Torino e contadini Pug·ia, braccianti di Romagna e sito-ci di Sç11io, zo' fatari di Sici4.ia o.perai milanesi. lutti divelti dal Lro suolo dalla bufera del· a reanc. n-rren10 da: più 1onl.ani paesi ,;i1-:ngerc:iper qua1che ora intorno una band.era che il martirio e la rse<!uzione hanno reso ormai saJ-a. Simbolicamente saremo tulto iL )polo la,-oratore italiano inquadra- I n un organismo la di cui slor:a è a ln storia civ::'e de1l'e'evazione rq-'! e malcr;ale dell'Italia risorta ·X I a ,one. :\ Marsig'ia l'l!-uggelleremo il patlo 1olla e d1 riscatto che da ollre <'nla anni, altraverso ore di villoa e di s.<;,onfìtta,attraverso v:icende ag;che e glorio5e, lega ormai per · comp!ela e definitiva emancipa- -pne. gli operai ed i contadini d'IJja. * * * t·na g'o;a amara ci attende! I m,- ·ori. i più audaci, i più forti, i più parati. non sara.nno coru noi. Marsig'ia noi non ,·ì)eteremo il barbaro dc1I'appello dei nostri li. Noi non s:amo l'orda che si ila per la vendetta e per la strage. spettaco'o ed a.! ricordo dei ca- ·eri e del sangue. Il rkordo dei !-. 'ri morti è sopralutlo jnsegna- . !'lo di Yila, è esempio di !>aCr:fìono uno sluo1o infin.:fo ·ed appa1·- gono a tulle le sc1w~e del Sociao. A Marsiglia noi ]i r;corderemo Jo stesso palp:lo d; riconoscendai radut: negli e0eidi_ 1egali del e del '20_ ai tntc·dali dallo &quasmo det '21 e del '22, a11e ,-;llimc fascisrno insediato a1 potere negli · ~ "inque anni. Ur( nome Ji ronsacra lutti alla sfo- . Matteotti I anclv•ran'lo i no"lri pr:gionieri: ate dei rcclu"ori cd i recinti dei teilì coatti ce li contendono. Le ~e Yoci che sono 1~Iuscil!a fa.nei ngere a'la vigiiia di que:;lo nostro gr<'sso sono un poema di fìerezL e di abnegazione. Non ch;edono Ila per sè. Esigono lutlo per la itaglia. Che questa non rallenti. nè afiìevolisca; che non devi-i nè "i ~ili5ca. Un solo rimp;anlo espr·- >no: l' as5enza da[ cnmpo altiYo Ifa lotla, l'aJJbandono forzalo dei- .rnaSS'e indifese in. qursla nra di ilressione e di violenza. E: mancherà: )a p1·esi>11zadirC'lla. ica, dei meiv.tvlgtos· "ompagi'li teli.i e, g:,6vani - che in lla'ia com- }t,~110per tulli: per i caùut;, per i ~usi, per gli assenti. Presenza lisiabbiamo detto, che ,<rfua:mcnle l toro sono i ,·eri, i reali congresi. erchè sono essi, i VCI'! combaltcni un.a battaglia di tutti i g_iorn1 · tutte ]e ore, che è intessuta di òie e di pericoli cont;nu.i, che ha posta la libertà e 1a vita. re.senti dunque, i nostri compad'Italia, quanto e più di noi a iglia, rappresenlanli di tutl 0 il etariato italiano che ne! Sociali· 1o SJ>t;ra e crede oggi come for~ 1 l mai. · accingiamo a1la adunala di siglia con la piena cosefonza <lelostra responsabilità e della gradell'ora. · .bandiera di questi Parlilo g'oa.lle c i orti o °l'~at quelle della classe la rnratrice ilaljana, i:- aflìdala alle nostre mani di profughi. S,·enlo'arla in a:Lo non basta . Bi5ogna ricostituire i.ritorno ad es· .~1. agguerrilo e preparato, l'e·:crcilo dC'] · Socialismo ilal;ano. Il lavoro sotlerraneo, ciclopico di ciemolizione che i compagni d'Ilal:a compiono a~1a base della d;(tatura fascista, ·es.ige che all'estero si dia mano a- questa opera di inquadra- .1!icnto e di preparazione. Sulle .vec, clùe basi ma con S'J}irilo ed anima nuovL • Le esperienze degli uìlimi d:.eci anni - ~oprafullo le p:ù doloro&e - sono un maleriale prez;oso che non deve andar perduto per l·e lolle futur(;. La classe nemica in Italia e dornnque s'è forg;ata 1,trumenli di offe -a e di re5·sten.za lsemendi e poNelle giornale di Marsig'ia non dimenlichiamo un i5lanle quale palr,- monio ideal~ è a noi affidalo in. qLLesl·ora. E ricordiamo che aJJa bandiera del nostro Parlilo siono 1ivolli in questo momento gli sguardi ed i 0t10ri dei Jayoratori del nostro.,:paesc. Il grido di • Viva i:i P. S. n • echeggi a Marsiglia qual·e saluto ai morti e quale squillo di battaglia per i vivi! --•- Per l'unità,per la libertà, per il socialiSrTJO L'unità socialista è al,l'ordine del giorno. ,Non a que1h del CoI11Vegnodi M.arsig:lia, ma a quello delle discussioni dei socialisti italiani sparsi nei diver,si paesi d'E-uropa e d'America. Ha mod:ti.sswi fautori; credo che !a ga-ande ~gioran.za dei c~agni 1a vogliano. Non iutti alla medesima maniera però: ailcuni la vogliono a1 ,più presto possibile, tota1e o ,pa-rzia~e che si.a e ce-rcano idi a,ffrellarla; a1tri v~lion.o attendere che gli eventi Ja maturino, a;tri ancora la condiz.icmano. 11 compagno An<lrich lìari.s.se un ipato ci!i volle nella «Libera Stampa, sul iprobl.ema. U1tiimamenle riferen4o :J.a ,decisio-- ·ne favorevole presa dal C~resso del Partito unitario, levò un breve inno ailila i;mtà, <la tutti auspicata, ma aggi11n5e che, secondo il suo parere personale, Ja uni.là la si farà in I tali.a. Campa libertà ita1.iana, ohe il fascismo $e ne ,v,a I I-! compaigno Clerici è pure fa.vorevole adl'un..ilà ma, se ho c:a«>it.o bene, non vorrebbe d:s.gusla-re i compagni di estrema si;ustra per rea,lizzarla e vorrebbe ohe gli uni lari si awicinino ~ionnenle a aoi. P,ure lui vuole attendere che i,J tempo ~ g.la eventi in,duca.no 1 oompaign.i di s:il'.islra ad abbandonare certe iahianeTe superale e gli 'Uni-tari a,d arvvicinarsi, tevr.camente, maiggior,mente a n<Y.iF. in .dove dovranno giungere questi ultimi non l'ha arv;ora preci,sato. La prima preoccupazione i giusta; chi vu;:,le 1't.milà non ,può disinteressarsi dt pcssibili distaicohi. Si faccia .dunque tulio il faUiib1le ,per coIVVincere i compaigru di estrema sinisLra d~lla necessrtà de!l''1lnior..e anohe coi ~0m?at;ni uritari. Se pe1 la bisogna occorre ritardare alquanto J.a uni:ine, la si ritardi, per un periodo di lempo ragione-vole, ma non 1a si II'ima11cli .all'infinito, uoo !a si a !ten.da dai s<Atl eventi. V'e da dire j.:O: che se è gi.usto e logico usar,? lutti ; n,!uJrd: possibili ,yer,so u:.a corrente di mm 'Tanza, non è rag10-- navolc far dipen.:ie~c dd C'Ssa le rmosse del Partito. :'{ei .~guardi degli w1ilari inv~ n:u ser.r,bra ohe la tesi .del compagno Clerici zoppi.chi un poohino. A me pare che quando éoue -person-1: o partiti ritengor,o uCJi:: e pos,ibile l'accordo e ]'intesa trra d1 loro, non abbiamo ne&SU!l.motivo di attendere che gli evenli spianino loro 1e vie de1l'unione; hann.> invece tuule ,le ragioni di a,doperars1 par .spianarla da loro sbssi, aiutando, forzai-i.do e -pr2correllldo {i eventi medesimi. IL Congresso degli un:tari si prollsU.noiò :r, favore dell'unità sociaJis-la; ~e noi s;1m:, d:ic,::ordo ln linea di principio rm. crediam~ utile cli porre delle condizioni, no11 c'. 1 e$la allro che for-mulare queste ultime e rimetterle al o.:>mpa,g-ni di destra. Poi si vedrà, si diteulerà, 1.l desiderio, il bisogno, Ja necessità ,deU'unione sono tanto senti.li che la ba~e dell'ac.cordo si lrovera si=amente. Marx ci :nsegna ad operare ,per le cause che riteniamo buone, a cercar di affnltare la maturaz:on.e de~ ev-enti; <:i dice che il divenire sociausta è fatale ma non ci su~eris:.:2 di strurce-ne aL1a fi. oestra ad allen.derne il compimento. Aiutiamo dru.nque, affre :l~ru3r71 ti'~- Anche il cc-mpagno Coccia, seg-ret.axio dei Partilo è favorevole alil'umlà soc:alis-ta; pare che nella serata interpartitaria t.enuta in OICCaSionedel Cong,resso ,de. gli unitari abbia raccolti grandi •awla-us'. 1~ia.[ldO a,ll'unità. Ma pure !,u.i .ha con diz:iorù spec,aJ: da porre; egli <Vuole la ullltà integrale ossi-a ,<k tutt.i i scciailisti di desLra e di sinis1ra, ,di questo mondo e di quegli altri: o tutti o ness,un,o, E' super.fLuo avverti.re ,dhe :nessuno di noi è con1irai·io e che tuii4 <Vorrebbero ,la unità ohe vuole il compagno Coccia E: Ja Direzione; ma molti çompaigni ri.con<>&eono la impossibilità idi r~n.ge:rJa in un t.emline preved!ih~. Le vecchie Direzioni del Parli.lo ha.uno fatti numerosi umtat.iivi .di a.occJ,i<locoi co.m<yagni de1la Terza lnh:rnazi-0:nale e c0n ,quelli .del Partito coanu.nista itaiLlan-0; ma non ,sono riesci,te ohe a far.si pren!dere in giro e ad mcassare pedale. Quai'Lche tentativo Idi accoroo lo fece pure La Dia-ezione attuale, ma ,non ehbe migliore forl,ur.a delle aJt.re. Ciò ,dovrebbe haistare; lutl.aMa se ,malgrado l'esperienza. fatta, si vuole tentare ancora, lo si faccia pure; si chiamino a raccolta nel vecoh.io ,Partito socia.lista anohe ,i comunisti; io temo che incaJSseremo ancora, ma se lo si. ritiene uLi.1elo si fa.ocia egu.aLmenie; pedata rpiù, parlata meno .... Ma se poi ,l'evenwaile nue<vo tentati'VO dovesse faJ1ure nei r1gua~ <lei comunisti, com'è ifacilmente preveld.ibile, se non si potrà .raiggiun,gere l'unione ,gt<- nerallz, si p~ senz'altro aLla realizzazione di q'lleill.a,pc,ssibile an.ohe iSe è ,parziale. Con questa unione non &i pretgiudica quella generale, ma Ja si faoi·lita. Con l'u.nione, anche parzial:e, 1! Partilo si rafforzerà ed acquisterà, oltre al resto, ma.~gior forza d'al!II'a:rione. Il comandamento diioi'ra L'unità socialista è il rprimo coman.damenlo de11'ora; <è !'a.spirazione ai;dente delle percosse folLe ita.Jiane, è il presupposto n~essario del successo e deLLa Jr. bar~ione, Essa va a,HreltaLa; ognj inutile indu,gio è un errore, una colpa. Jl nostro Parlilo non tpuò e non ,devé aJ3SU· me..rsi la grave responsabilità di r,c5,pin, gerLa o ci.i rt!ardarla. Non ,deve ,dare alle ma.;s,., 'l'impressione di predicar bene e razzolar male, deve alionla11Jre da sè i1 sospetto di voler farsi bello dellla parola • unità » nella guisa e ne] senso che i comunisti s, ornavano del mollo « fronte unico ; deve abbandonare la pretesa· _presuntuosa e sabola1rice cLi in,. porre intransigentemente agli a1lri partiti jJ proprio rigido programma come base dé1l' ,unione; dimostri di saper fare anche qualche sacriificio suLl'altare d~- "l'unilà. Così ,soltanto sarà compreso ed ammirato ,dalle largh~ masse sfidiuciale c:<l anelanti alla riscossa. I ,miei scritti reoo-n.lissiqrù -in favore de'lll'unità mi hanno iprocuirato la~ga messe di consens5 e idi p1a'.w;i da parte di operaj, conosciuti e sconosciuti, ohe non fanno più o non. fecero maa pari.e del Partito. Ciò mi aulorjzza a credere ohe ~I Partito nosf.ro ollerrà l'adesione ed il plauso entusiastici di. htiti i ~avoralori appartata. nel silenzio e nel1a delusione, se saprà staccarsi dalle formtille rigide pu co-mpiere l' unione. I comp~ni opeAMMINISTRAZIONE: PREZZl DELLE' INSERZIONI: C.ommissione Esecutiva del P. S. I. ~ tinca. o t{)Uio di linee (lari'bez~a una colonna), ~o Cent Per rédame coutmua.ta, pirezu da coovellirsi Zurigo. Mil~ar6trasse 36 rai, non aivvelenaU da ignobili caanpa1gne deniig.r-atrici e callunnia1iric;, non sono s-eitari, ,non sono dogmatici, non coanprendono ile ,di,,yisicxni per via di sfumaLure; non caipiscono perché i s-ociailiisti.itaitiani non riescano, non vogliano an-da,re d'accor.do tra di loro nemmeno doipo es,sere stati battuti e sbar.a,gliali. E quando and.iaimo a parlare loro di unione per la lolla e !'001ancipazione, c: domandano perohè non oomi11cio:1mo noi so.eialisLi a darne l'ac;empio. tE' una Logica .sem,pw:jo,tta, ma tremenda, qu0Lla dei coanp1gn; modesti. Jilifatti come facciamo a rretend.ere .che si uni1-Cémo gli aJtri se non saippi.amo, o non vogliaano, uniirci lra <li noi -socialisti, che ci comideriamo ì'~lite cl.e'!la dla,sse? Se non saJppiamo andare id'ac:cordo tra di noi .che abbiamo l'lOmlUli i desiJderi, le aspirazioni•, la II Weil<tanschanung ,.; quaisi uguale i.I progra=a. ed ,i metodi idi Jot..- ta, oome pOISSiamopretendere .d.! mettere d'aioco!"do gli a1tri? E poi, e sopratutto: se •persistiamo nella divisi·on.e e qlUUld.i ne'i .disse!l!si e nclle diatribe che id.a essa fa,t.<1Jlme11Jstceaturiscono, come faremo a vincere iJ ne:mico ? !E ,dato e non oonoes.so dhe di'\risi e td.isc91idi vinoessimo, quando riuscis'5imo ad impadronirci deila -situau::me (~aUoppo ,cii ,{amtai2ia delirante!), non si ·scatenerebbe foa-se una lolla lra d~ noi ? E-d è per questo ,che chiederemmo sforzi e sacrifici ai coanipa- ~ni l(ll ,lavo.ro ? T,utto questo a-pparirà semplicismo co11;di,t.odi ,pessimismo, ma è ~1 ragionamento primo, ,non ,i;xrivo ,di aqgica che fa l' apeI'a.io di frO'llte a Lia divisione dei GOciai1 i.s ti. IIIHlll1iressol111 Ah lo so, i comi>a4!11ot onta-a:ri é11lll'rU1tione de:i pa.rtiiri sperano .di attrarre al! seiLÙ lo cicl' ,Pa-rtito ,prorprio la grande maiggioranu. dei ilav01"at0tri.rLo sperano i podhi .unitari, oont.raa-i aill',uniJtà; Jo sperano i .nost,ri ,i;ntransigenlissarmi; lo sperano i comu.niisti; it'lli1i <iO&toro ISODO co.n,- vinti ssimi, che il loro ,programma. ed il ~oro •punto di vi.sta finirà con a"impoc>SJ. E fanno ,-butti, n:aburaJmente, qua.nto <possono ,per r-aifforzue il proprio Partito, sia ipure ia scaipirto di quel~ conc-.m-enti. Anzi. Non occorre ~a,nde acume per capire dhe butti ,si nukono di grossdl.ame ,ill- !,UBi-::,rinPi.-uò rda.ns.i tdhe un iParlito attiri a -è qualche pugno di uomini di rpiù delL'a!tro o deg1i altri, ma la ,gra,®e mas- ,a <ihe assiste a!Llo ,spettacolo delUa concc-rr~ tir.a i P~titi, rimane apparlaLa, •1u1'gi ida liutti. E ohi ne a,vvant.a,ggia non è ce.rto dii sociali.s.m.<>. Sdltainto l 'u• nntà ,potrà .ridare fiducia ai laivoralor-i de4-usi ed airnare~ti ed i«kiut-0..i a prendere ,parte attiva aJl movimento. Si dioe che .abbia.mo già .l:a Con.c:entrazi one pe:r la Uotta antia.a.sclSt.a ~ ila coo_pera7Jione idei due iParliti socialisti e che perlanfo l',unione di questi u1timi è supe11fliua, E' un .cavi1llo da l~leio. La Concentrazione e quel.lo ohe è; inoi ,la vogliamo, la difendiaano, dobbiiamo ceroa.- re di réllfforzar.la e di a.mip'lia-rla,ma non dimentichiamo cli.e non è e probabi1mente non sa:rà mai salda, compatta, resistente· a ::Utti gli t1N4 com'è ,m Parlito; non si sa ~e in brutto giorno, un qUél!l>Siasi urto, prodttrrà in essa oolle orepe e forue qualche sgrelo,laime:nto; e però ragion.i di elementare prudenza e prevenzione consigliano la costHuzione di un P,:irtito forte che sappia, in orgni evenlual.ità, as=ere le reclini àe'lil.a bait1aglia a utifascista. I pericodlai lldaivisione 1 cl.ne Partiti socialisti vanno d'accordo ? Più ora che mai, ne convengo. Ma an-che ora l'acco11do -è relativo e poco sicuro. 1on s'ingiuriano più a vie<!n<la, non si dànno più dei Lradilori, dei venduti. eoc., ma qua!lche complimznito a,1cuni u-:mini dei due Partiti non 1se lo ru- !:parm.iano neppure ora. Non leggemmo ~lei reste anohe. nel11'U:ltimonumero dell'Avvenire di « Jnternazionali uJficiaLi incarl~c-ri te, burocratiche .... > che faa-ehbero nuìia. La freociéllla non è lrivfale, m--1 è su;fcriciente per provocaTe una ri~ sposta pepata. Comunque e ,!',in.dice cli uno stato d'animo e del ,pericolo il.a'OOJlte di polemiche vivaci e for~ aspre e d.annos& , Le diicussioni e le po1amiohe non si rossono evitare nemmeno nell':interno di un Parlcilo; ma in questo si limitano, r.i r~olano, si misura110, si impedisce ohe degenerino e divengano pea,ta11to pernicic-se. Invece le po1etn.1dhe ilra i pa,rtiti, anche quando ~ouo corrette, non escLudono aftacclii che no,n gaovano ail moV'è forse lra cli noi qualche ingenuo ohe crietle di pole:r e.vita.re p&emiche d.Ilche vivaci, con.:,;ervan.do .due Partili aiff,i. nissimi se non esailtaanente uiuali ? Sa v'è, facaiamollo omnmeniclato-rel Le polemidie e ùe diaLri.be nO'll si evitano; è assolrU'mun~te impossihlle. V ollere o volar.e: i due Pairtiti, pur mirando aLla stessa mela, cerclieraamo d~ sca<vail,c.arsia viC'eodil, -di appari.re l'uno mig,1iore, pitl valor<Jt;o, più s.a,g,gio dell'altro. Saranno in gair.a, i'l'l con~(lrrenza anche, se noi: vi d.ispiaioe; e la con·correnza condsuce dove lutti saruw. E' umano, è naJturaile, ma è anche dannoso e sc,nnnamen,te slo1to. fil Cong,res-so degli uniitari de.Tuberò, tr-a l'altro, -cl.i ~,u,bhli:caireu:: gicrnaile proprio. I compaigni. ,di ,destira ne hanno i mezzi e le ca1pacità. Ar.-·remo idunque un a1tro giornale 'Sociaili.sla, pu la propa,gainda so- ~a~ista, ai! fianco, ma andhe in concorrenza cOJ\ l'Avanti!, f,'U4'egiorna.le -sooia1:.sta, per 4a ,propaigarid.a tSOciaili,sia.Sono propno nec<:ssui• due 1giorn,aili socia1is1i i-n uno stesso Luogo, da ,diM011idersi tra la .metdesiirr.a ,gente ? Se ,si vuole tener di. v:1si o clivic!e-re i laivorafori sl, ma se si ~-uole unirli no. Perdh.è uno dei ,d,ue ,giorna,1i scci,a!lisU può spi~a.r-e o ,giusti&are la propria esmenza tSOltamo se r.crirve didterentemente d,e}i]'altr,,, se sosti.e:-.e lesi o ,i;xr~rammi che J'aùtro nrn con.dlvide o combatte. E IS>Cri.ven.do itl cc-ntrarjo, sovente si i<UMide, mai si .unisce. L'esperienza ins~na poi che la buona volon,là, i buoni propooirt;i non ba,stano settn-pre aid ùnpedire ipolem:iche acide ed in-ita.n.bi. E d'alt,ra paa-te siaano poi bubti tanto ricdh.i da pt:rmelter.si i,l ti us-so di diupliroa.t.i di &iornali su~Lui? Non -con,venrebbe cercare l'unione anche per eritare en<>l'W, intrliili ,cbupersiom di forze e di mezzi ne1la stampa, ne1ila propaiganrda verba.le, eoc.? Rico!1<io in fin.e clte la ,decisione in favore 1dell''UJlità sociailista votata dal! Congresso~ uni-tari accO:lla toialmen. te. aUnosl-ro Partito la 11."E!Sponsahiilidlàella .di,vi,sione, se noi insistiaano a non volerne ,sapere idi umtà. E oon la ,responsa~l:ità della clivirsi.one ci .incombe anche quella de.11e conseguenze deri.van1.i. dalJa d.i:vi,sione stessa. Rlll'e'ttiam~ l\lll po' seriaanent.e e poi domandiamoci, ,se ci conviene, ~ ,pur rsolo nelil'interesse, un po' eigoistico, del Partito, ,di o-,tinarci ne!l rifiuto. .Per la somma d'i ragloni espoole net dwer.si scritti ipuhblicati ne~ u.lumi nrumeri ,de11'Avvenire e :ver éll1lre ohe esporrò prossimamente, se mi ,sairà permesso, io ritengo che il Comegno da. MMSiglia commeH:erà lllD errore gravi~imo ,se respi.Qgerà la mano aim1ca che tende a.lla urùone. Dite drunque compaigrù ccnwenienti ne1ila ciil,tà ialdustre ohe pure voi vo1ete seriamenk, a falbtr non a par-0le, l'writà sociaili,sta, quell'unità ,socialista dhe incuorerà ~li ~litti, riaccenderà la fooe e la ,speranza nei lavorator e li sos~erà a fortemente c,perare rper la libe:rlà e 1)er il sociail.i.,smo. A. VUATTOLO. Troppoonora unImbecille Un amico ci scrwe: Cari c.ompaeni, Perchè un omuncolo della Forza di La.orca ha c,reduto d<i t~ntar d'-arrùJare co.n qualche scipita inso,/elllzuroia aNa persona di Filippo Turati, un vosfr.o c-01laboratore ha sen#to di biso.~no d,i rispondergli con un ar/iico!o che non fa una grinza, ma che fa a Laorca l'eccessivo on.ore di una non menitata discussione. li senso delle proporzioni! Ch2 uno sporcacarta di infimo rango come Lao:rca scriva ....quel che è salito scrivere, senza senso, - &en•za conu:nzion.e e senza grammc:Jica, deve parere a noi la cosa più naturale dii questo mondo. Più naturale,' e anche più piacevole - perchè ' quando un parti;to ha, ctN',es..tero!,delle manifesfatio-ni .... leffor,aJ',iedi quel:fa fatta, anzichè sfiz:.'rci, abbiamo ragione di fre~rci le man.i per la soddjsfazion.e. Scusate /'~punto e credetemi vo'srfro xxx. la bancdaellecooperative e del sindacati Questo niuovo ls-1.ituto ,ha fooomincia;to a funziona.re col 1.o corrente mese. Le we principali operazioni sCJ'Po: aiperlura -di conti correnti, deposiLi, apcrLura di crediti garantiti, s;:onto di effetti, comHa e ven,d,ita di titoli, amministra:zicne di sostanze e presa in oust>Qdia di carte valori e di 0,~e,lti preziosi. '{ill'lento. I l -oIl nuoviosolame 'di TPozky I Quando la lolla inleslina idle 1 partilo comuisla russo entrò nella aiculissima fase cu,1minata neLla eSpwl- ~ione di Trozky e Zmowie,:·, molliss·mi che nonostante l'esper.enza defJli ullimi diec"i an.nj sono ancora lontani d'al capire di che si tratta in Hussia, nutrirono nuove ìllu,sìoni, · credellero questi jngenrui ohe aJronlanato Zino,wiew, in Russ.ia o q;uanto meno nella cosidetta Internaz:onale Comunista si sarebbe cambiato sistema. Alcuni socialdemocratici che persi&tono nell'errore di considerare i.l metodo comunista per • lroppo rivoluzionario>, credettero giu,nla ].'ora di un avvicinamento fra le due ali del movimento prolctano. Non è difficile capire ;~ perohè id'i queste erronee interprelazioni. Si stenta a cred·ere che in un. movimento rivoluzionario che raw,resenta il pi-imo tentativo deJ.1a trasformazione sociale, in un movJmento che pretende guidare il Proletario mondiale sfidando Je classi dirigenti di · tutti i paesi, un movimento ch·e richiede tanti sacrifici e tante v,:ttiime, l'elemento person~]e e di fazione po5sa avere una influenza sì decisiva. Oggi, dopo gli ultimi avveru:menti, .;o1o gli interessati possono negare il carattere esclusivamente personalistico delle lotte che hanno asse5taLo colpi mortaài a1•a fede delle masse nella r.ivoluzione, nonchè a1la r-- vo1uzione stessa. Abbiamo sempr·e so5te11rutoche la 1inea di demarcazione fra partilo ed opposizjone, fra. • destra • e < sin1stsa • non collima co!Ja Jinea di demarcazione creata dalla stessa r:ealtà economica. fra diversi strat? della popo'azione ru:ssa e che i motivi allegati dalle d11e parti in contesa per giu,stifìcare la scissione altri non ·etano che pretesti vergognosi. e delittuos: Dkevamo che attribuire intransigenza a Zinowiew voleva dire totalmente misconoscere oose ed uomini non tenere alcun conto dei precédenli. Ed ecco verificarsi i ptu inverosiimili falli conf ermantj piena.- mente la nostra tesi. S·e le accuse che la sedicente opposizione lanciava alla centrale deL partito fossero state lanciate da singoli rivoluz-ionari a singo.1i:rivoluzionari, da indiv~dui ad individui, e&<ìie ~arebbero bastate pure alllora a creare· una vera e propria inlc:ompalib-iJ;tà. Esclusa qua'siasi forma di collaborazione fra e1ementi che si accusano a vicenda di !rad.ire ila rirnluz:one, di preparare la capitola1.iooe del proletariato e la soonJìtta sanguinosa delle ma5se lavoratdci, I' incompathi,lità divenla lanto più profonda quando si tratta. no11 già. di pos.Lulati teorici ma di divergenze su falli concreti, dal cui S'volgersi dipendono i destiru di popoli interi. I comunisti russi si ace.usavano a ,·iccnda non solo di compromettere definitivamente la rivoluzione russa, ma anche -d,iavere annientato il mov:meito ri\·oluzionario del niondo intero. In Russia im-ece vediamo la stessa < opposizione, che aveva denunziato al proletariato del mondo inlero i tradimenti e le colpe graYissime della cenlra.'•e del pal'lnto, nonchè del go,·erno russo, la vediamo torna.re a chicid:ere la riamm.Js.- sionc nel parU.o impegnandosi di rinunziaTe definilh·amenle ad ogni parola di critica ... Ecco swlato per i'ennesima volta l'obbrobrioso metodo del1e sfere dir·gcnli del comunismo russo: ci s.1 serve d·elìe masse, della loro fed-e, de!Ja loro sotlomiss;ohe per manovrare, per strappare il potere ag'i uni e farlo pas-sare ag,!i aJ.tri. - Se gli Stalinisti fossero stati un po' meno forti o fossero stati meno· energic'i nel respingere l'allacco, la cosidetta op_pos.izione avrebbe continuato a denunciare la loro lattica quale tattica micidiale p·er Je conqu isle della RiYoluzionc, ma solo perchè ìa maggioranza è stata ligia a1'a Centrale, i cLirigenli dell'opposizione,. che non hanno neppur<:: l'attenuante dell'ignoranza, che sono marxisti ed hanno sostenute tulle le loro accuse con copia 1du. argomenLazione • marxista ,, si dichiarano pronti a sostenere, sempre con ar-

omentazione marxista tutte le ve- ~te della centrale ... Èd fl_ popQ'o ovrebbe prende,e sul serio oodesti àiilecchlni, codesti rieattatori I.. Ora la tragedia russa ·entra iri una nu..ova fase. La cosi delta owòsòzione farà, entro il partito russo ciò che per suggerimento di Zinowiew hanno fatto· nei parLti dell'esitero i S>ttoi vassa1H ·ed agenti: continueranno a ~isgregare il partito, a demoraliz..zarc le masse fino a quando c;on coa- . ·oni altrettanto ibride come l'attuale tenteranno un a't.ro a.s5alto al : tere. :Zinowiew, come era da prevedei-- si, insi~me a Kamenew ha · trad. Lo ozk:t del qu~e si era serv~to per rea:r& un seguilo, come a suo_terntradi Leriin ·e Ja Rivoluzione. Ora, solato Trozky, che ancora non ha to alla pressione, è tropp:o fe- . o neUa sua amb:zione per· potet:o are, si ved!r'à Zinow:ew .ohe ieri ·dih:arava essere stata Ìa sua lotta ntr? Trozky il più grarule errore, can:rsi contro lui accusandolo di men'Shev:smo ,. E. che faranno· i superstiti partiti ell'estero che_ ·hanno approfittato e1 ~to d'ora di disgraz·a di Zi- ~w1ew per trattavlo come avrebiro voluto t.ratlar,'o se egli I10llJ fosstato il -loro padrone, ch:e f arano adefso? . Dema~giai, obbrobriosa. competj- :one e rnratità personali, servilismo 'degn.o... , a. b. Costantino Lazzari: . · Gosf anlino Lazzari è morto. La •notizia è una stretta a!]; 0t10re i tutti i socialisti italiani eS.Uli. n paia e · peF iil mondo. E· morto solo tra lo squallore· di na camera mobiliata,_ a Roma, po- ~ungi da.JJa mole di Pa~azzo Clugi ove tr:onegg:a ed imperversa c0;'.ui e tradendo il s00:alismo tra.dl ane l'affetto e la fidu'Cia cli chi gl;, fu e sp ritua'e, mae_stro ed amico. La generosiia del duce che due esi or sono ,lo traeva dal: carcere · Varese, aveva trasfonna.to la mistanzetta, u. limo rifugio alle ff ererize fis:che e morali del nobile écchio, in una galera. · Perohè i pegni non potessero avyicinarJo, è l~ tùtime sc:ntille deh' a sua · e fede non potessero ancora dare delle coscienze, perchè a non giungessero g i aiuti d:el,'a ·età socialista.- · ~atezza: ddla crudeltà! ;Noi dovremmo parl~Ì-e di lui ogg;; roarlo ai compagni, ai' giovani • lmente, .dir loro eh.i fu e ohe esentò nella storia del soc:aJ,io· italiano. · la penna, e più il cuore. si riL'A VVÈ.N'IREDEL LÀVORAiORE Alla v"igili-a del congresso ' . ' Una promessa aff Pettata Da: a:'1C1une settimane l'Avanti!, .con l'aria di sopporlaùme di persona bonacciona ma seccala ci ya 1· pet-en<lo in, r:sialtante grass;tto: • • I leliori che vedono l'e I nosilre povere colonne - fino a ien riservate u.Ma · ballagli~ anlif ascista ed crl,a propaganda socialista __,, invase Ja articoli dove si tenzona di mozioni di tendenze e di oralini del giorno, non si spaventino. · E' una breve parentesi dte non rlurerà o~tre .t8 genna'o. · Lo promettiamo"· Io non credo che alcun lt:ttore sl ~·.a lagnalo del'-e discus-s:oni svo-'~Lc itel giornaie del Partito in vista dell'lnunurente e101wegno; se una Jar,~za si può formui:a:re è che iL penodo preconvegnale s:a stato troppo hrev~ e non ~bhj1 permessa una di- !'CU.SS~Ofle:esauriente. Pertanto, gli •cocciah possono essere stati solla.i1to i f:!lc~ia de la O:rezione e qualche loro mLimo del1a difesa (quanto mai superitual) sociaJ:sta. che ritenendosi credlitori e depositari def « vero •, u.nJco, totaile ed assoluto, r~tengono inutili. e dannose ulter:ori ricerche. Data 1a premessa. la conclusione degli amici dell'Avanti/ e della D:rcr.ione è log.ca; ma iò contesi.o la prima e nego la seconda. Affen110 poi che, conlrariam011l-e a quanto può appar.ire dal lrafi' etto cJ1e f A- . vanti/ r2pr.oduce con tanta ;tn~'stenza anche la criLl.ca à determinali atlcggimenti, de} Partito e l'esame dei problemi po.litici ad essi inerenli è propagandla. socialista. Rten.go inifme ingiusto il trattare-come scowiatori, per i qua'.;: si crede noCiessar~o invocare un po' di pieto~a lolleraniZa, quei compagni che, lu~gi .daJ. voler discutere per ii d,:scutiliile gusto di ciarlare, ma per amore a1 Partilo ed ai'la cauSla operaia, con intenz_:oni pure e ~r.::C, si pongono al~a ·ricerca di quel , vero > che n,on, trovano nel .-magazzino det a D;rezion.e, cercano cioè di puntar giuste le batterle,· di rettificare H tiro, vis lo ehe i col pi !;parati 1dla div~rsi anni a questa parte andarono a vuoto e resero _pos,sibi1e la nostra sconfitta disastrosa. ma neUe atlua1i, tenuto conto pure rl,i tutte le previsioni po5s.lbili, non può Yalerc. Mi pare di aver già c:Kmostralo esauri.entemente ;n altro scr:tlo !a !>ua fragi.'Hà e non in.si.st0. 1\,il',nfU<oridi tale al'gomenlo si ::tppresc poco o nulla in (avare della limitazione. Qualcuno ci. lasciò ~n1 ravvedere la .preo<.:cupaz· one che la dlscus5ione possa condun-e alJa scissione. Io non cond~viclo tale preott.:!Ltpaz:one; ma se questa fosse g' usl;hc,a1::i_ bisognerebbe convenire che il ,tostrc; Partito ha i p'-edi rdri :ugi'.ìa. Un partito che non pLLòafTronta:rc una d;scussione programmat'ca !'ien- ,w per:co'o di ~fasc::.11",i ~ regge asS'1.imalamente. · ' · Se i_il. nostro Partitu s.i Lrorn.~se· :n t.'mi1i cond'zion\ cadrebbero in gran - pa!·le le afiermazionj d. pro.:,-per:tà, di r:'gogtio e di forza falle dalla D> rezione. . • · ·. IL compagno Cler:ci 'ru f,eYcro con-' 'ro il I1!iO articolo • D' s:cul' amo ., ma ,oontro la d~scllf.-S:onenon aiètlus-- :-e alcun argcmenlo; disse mo:le co~· se, mi tirò qualche eìcgante ins·nu.azione, qua'che garbata insolenza - che resLitttii sub:to, per non aver debiti - ma fini col d',rsi pure lu: fa- ,·orevo' e alla discu5s· one. · Il compagno SàJvi, vice-s:egretar:o del Partito, si merav'glia perchè « Ji mtto si par a fuorchè d1 que!'lo che si dovrebbe parlare al Convegno di M:arsig'ia • e perchè « si vuol i<lfisculere su quanto non si deve disoutere •· Egli d'ce cli.e all'ordine de) g·or_,J no y'·è tanta materia di d. scussione che non ·potrà esse.re d·gerita in due g"'orni. . Il compagno Salvi dimentica però che tra tanta mater~a manca .il ~ù importante: le iruretf;ve del Partilo-. Eg'i riti-ene g~uste, heato- lui, quelle del berale anni adclietro è però considera vana e pieg_~ioogni c:Fscussione in proposito. Prego 1-'am!'.coSa1Lvi •di consentire che alµ-i :Ja pen-sano diversamente.. Quiesti altri sono conv: nti che • e' d;feuo xe nel manego > e però attrlbuiscono scars:ssima im-, portanza-.aL1e di.sir:iJSSioni che non tendono rudi eliminare tale difetto. Ne allr:Jrniscono tanto p,oca che pure a Zurigo vi furono di- quc'.'.i che sostennero l'inuulilà di parlec:pare al Convegno, quando appresero che la Direzione non vo'eva ammettere discussione sulle direttive. Pertanto la meraviglia d;· Salvi non ha motivo di es· sterc. Comunque se la si vuol mantenere, si permetta che i fautori della d;S'cussione amp:a si meravig"ino è:ell'i~i'.slenza det'a Oi!rez:one neil v~ler impedire che si discuta stù . dibattuto problema. Co,l almeno saremo tutti meravigliati, se non meravigliosi. ·! OoYunsqiue dibattdai soclal'smP, iYI è Il pnstdael socialisti Il compagno Nenni, tra gt aftri meriti .ha pure quello d: aYer !'io'.Jevato per primo nel nostrn Partito, con l'autorità d1e gli dcri\·aya da' prnprio valore e da\ po!,.lo d.i fìduc·a e di responsabilità che o:::CLLp,asai.l proble·ma -dell'unità socia'·stl.a. Ehb" un coraggio che non han.no tutr; la Direziqne del, Partito g\ di·ede torlo e lo destituì da direttore deT Avanti! Eg'i sostenne magistralmente anche in seguilo, nei limiti consenti~i dalla du.dp~:na del Partito, la necessità deTunione e <ll'.mostrò J'assurd ta ed i danni de,'la divisione. Pertanto • lulli i fautorj sinceri dell'unità militanti nel nostro Partito io cons·de· rano capo .sj>iritua,Je del movimento e ritengono semplicemnte natw·ale ch'eg·i debba partcc·pare a tutti i dibattiti importanti del Partito no· stro. Ora egli ha dec~s.o idi non. intervenire a'l Convegn-o di Mar~:gl:a perchè lo ritiene vano, data la Jim'ta· zionc deg·i oggetti. da trattare e la scar!;a · preparaz'.one. La sua decj- ~·one si ~,piega, ma non si approva: secondo me è in contraddizione col suo ( aWv;smo >. Egli scrisse infatti nell'Avant'! <l'e1 primo gennaio che • dovunque ci si batte per l'a l'berta, ivi è il pqsto dei socialist'1..-. •. Io ritengo che ciò che va'e per la libertà debb:1 va'•ere anche per il soc'alismo e non trovo giusta l'assenza v~ontar:a del compagno Nenni dai dibattiti del Convegno. Vorrei qwndi che Nenn; ri'tornass.e sulla propria dec:- ,;ionè' e ... arrivederci a Mairs.~'ia. A. V. La morale -,-·dellà· favola L'Avanti! e la D~rezione hanno dirif lo di contraddire, di con.fu tare i fautori della rettifica, non di trattari,J dall'alto in basso come dei secca.Lori inutili e noiosi, ,da tol.'erare per bre· v;wmo tempo. « E' UlJa paren(esi clte durerà non La mora:e, nuda e cruda, di: que!'.:-sere in preda alfa pe,s.anlezza del oltre l'8.geru;,.ai.o. . ~ , la grande operazione che i giornali presente. e all'incertezza dell'avveLo promettiamo.•. in ltalia han.no ordi0;e di ~:i,..fi§a- _ ·n:re. •Nélla mente dei -compagni dell'A- ,re come !m ,grande successo de-Ja~ QueMa la . s:tuazlone dé/l.'oggi. fano in questa ora. . . , Noi vedlamo una mi~ra. bara che vanti! non fruL' a• alcun: dubbio CStSÌ politica fascista - parliamo ldlella Questa - senza che ci sia, b:Sògno si sentono sicurissfrni, non amrrietto- L.ra oro - è sernp·icemente questo: d1 essere profeti - /a s-ituazione <il. no alcu,na poss.ibiKtà estrarrea alla l'Italia ha fatto un- nuovo debito al- domani. It minìstro Volp~ - ohe fa loro vo!onlà; detengono iQ bastone i'estero. A che lasso? Per quale dtt- onore al suo cognome - queste cod:el comarud.o e vogl.ono. 0.doperar_o. rata? Il governo non d:ce; i giornaJi se Je \Sa beniss:mo .. Ma 111.on ,può ltriiverserà in qesto momento· le e di Roma, ~uita dà uw gruppo compagni. i fedell.ssimi. gli audàc1. ·ved'.amo il ghigno .del rlnnegato e SI · illude di av~ r:,nchiuso in }la bara il cadavere dell Sociali- . :ita:1:ano. . Ma sentiamo anche che a Roma a Milano, netli'e officine lom,- - e cqme nelle campagne emi:liia~ • dovunque passò la clnquanteutiale · propaganda di La.uari. cig. i idi ed a!liime commosse componno il più solenne ed i! più vero rteo funebre, Fapoteos;, òi un Uoo. e di una Idea. Noi diremo di Lui -e Jiù della su~ pera. trascorsa l'ora della commo- ·one, de1 dolore e de11'amarezza. Ne paiil~mo con, Je !>Ue paro!'e, scriveremo con i suoi scritti. Con · la ,prosa semplico, rude e forte :e plasmò due generazioni ,citi socia- .. . . Oggi piaqg'.amo .e m~1edidamo. alediciamo ]a vita che è ingiùsla n i buoni. e con gli onesti. E ci ripiegh '.amo s.UJ noi st-ess-i in ~ attimo di meditazione. TendiaÌ!ino l'arco della nostra volontà per ~ battaglie più dure, per i cimenti 'ù estremi, per le vittor-?e p-' ù de- 'nitive. Per' 'a fede che ·fu l'Ltn:co scopo -dell'esistenza td•l Costantino ij,.azzari. · Addio. Lauari I F._-*--=- z__ --== ----- -·•· .Bu,darpt nei g:k-r.ni !PC•:)lm è -stata te-:io d',un:i ~irane in onoa-~ del ,pincipe q,ui:nfd:i.oomne 01\.to d'Akw.1rgo. Awcny ha ,d0'tit.o icl:1e 1' Ungheria .noo può c,res~ue ,.en.za :id wo r-2;Zicllp ha dfichia- ;rat-o eh~ la rnLziane ha ,per.duto il suo 'te, ma cliz. lo rii3JVJ"à; i1 collcin:nelfo Wdff 11a. ch.:•w.o i,l ,s,uodire a.l grido di: « Viva la momlrchia degli Asburgo!». ' Ma il k-ro fu.turo re ncn ha che quinci:~ a'l"..ni, e,d essi <lirchi•àra,i;t-o oh'e asp2tt.e: rarnio. Il.a ~.-zr:-a deL diritto d.iei. pcipoJi cootitltla a d.airckulti co:còroi poipcsli. E SZE- •• - -• P,v la •sdl& mancan.za di sp.ario siamo co-streJ.!i a rinvicrre e-i prossimi mz,me- ~ dJU!'T.!li articoli. Pazientin-o i nOISlfri ~aboratori. Qu,alunque s,t:a per e~re il par~re non pos:~ono dre anche se neL e 'Ilo- cambiare rotta, perchc, le possi.bilide.i1a maggior~a de1 convegno, fra i'o redaz:oru lo si 'Sa. tà di un cambiamento di rolla dim> pochi giorni <::r applicheranno la Fare un debito può essere una nufacono di giorno illl giorno d<m mordacch.a. ~ Il patdh·one sono me,. necess.i.à; e se il de~ilo serve per raumentare de:Ja cris'i in Ita'ia. Io ho dei'Ja d:.6Ciplina di partito un im}beghi lucrativi•, esso raw,resien- Si vive aL'a giornata;· s.i ·pianta un concetto p,rofondo, reUgioso; i com- ta una buona operaz_one. Ma se il eh· odo di calibro 100 per cavarne pagn.i che mi furono· più vicini, neilo debito - com·e .è il ca,so attuale - uno di cal•,bro 50. E ad ogni opespaz;0 e. ne:Je concez,:oni, sono lesti- ~erve· solo a manlen:ere i'l1 vai' ore I az:.on·e che aumenta sulle spa ]e &1 · monJ degli sforzi fatti in suo om~- del.'.a lira ad un live.lo superiore al- popolo itadano il fardello già pe- .g:O~ sanno le amarezze laceranti sop- a capacità del paese, tale per cui sante dei deb:ti. Musso!tini: - il portale quasi in silenzio, per· non una minoranza so'.a gocfu a da,nno bi11ff eur - parla di vittoria, di batv,.o arla, in occasi.one di quelle de- rli tu.tta la Nazionre trava:gl!iala da · lagl:a vinta, e dà iJ segnal~ al coro bolezze e di quegli ~rrori del Partito u.na cr.:si ch·e fa spavento, esso, an.zii- de· g'òrnalume italiano perchç slor- ·che condussero all'esaltazione, a!li'a- chè apparire una vittoria, deve es-- dbca ancora per qua;'che ~ il berrazione mentale 1dii larghe mas.5e 5ere g_udicato frutto di una politica povero pope/o italiano facendo speoperaie ed al/a debacle. da pazzi che mena il p~rese a.la ro- rar!!Li la fine pi·0:,sima di ~otTerenze . ·M; "'embra tutlav1·... "':he l'Avrtnti! vina. I ... ~ - • _,. ai "'' .. ,. e d1 rovine· che si sa che non poses:igeri parecchid qtlando pretende · Il fatto sla ed è che, COili la tanto, sono cessare. di stabilire a priori ~~ dai f~l·si dopo decantaila -rivalutazione del/Ja /lira,. Nel VI anno !Cbell'éra fascista s;a- . il convegno; ritengo che la Direzio- l'Italia ,è stata sp,inta verso una !>i- mo a questo punto. Il fascismc,, ~l ne debba tener conto d~:la volontà tuazione di -faUimenlo .. Essa ha fa- cam,po po:Chco ha tolto al popolo di quest'ultimo. \ vordo la concorrenza estera sui ;ialiano, con brutale vfolenza, ogn.i Il senso di d;sciplina, di re~on- mercati internazionali e sul merca- 1 --1- ibe1ià; nel camp,o economico, mesahilità e di giustizia dev'es-ere vivo lo nazfonale; ha fatto rallentare la rfu i! popolo a'la rovina. lmpot~nte e vigiile in tutti e quindi non soltanto attivifà di ìndu.sirie .un di prospere; oramai a dominare /.a situazione, ne~ gregari, ma pure nei dirigenti. ha aumentata la proporzione de.i, va avanti g:orno per giorno con lo Chi trascende ad abusi violali! senso debiti ind'ividuahi a danno quasi inganno e con le prc,me~se. dePa disciplina s:ocia1ista; gli abusi yempre di ceti produttori i,mpegna- . · · · dd , d · Ma quando il bluff a,ppar. 1 ra in di autorità e di potere possono es-se- li lll imprese tl cm re ilo e imL- . ·t M I · d ·1 · • lutla la sua portala, che cosa. fr_overe tcdti nelle cas:erme e nei corwen- nu1 o. ora e: rov:ma eia parie pm t d' ltr • • f • t t ti; non sono tollerabili e sono pe1 - sanamente operosa. nel pae.~. · . re ~ :3-' 0 , signori a;c_1 1s 1 • pe,'.' enic~osi ne1 partili v:vi di uom.itru~. li- · U,n, bel,giorno - quando gro.s•si !1e1 quieto it po,riolo? En 1 - p,opo:o - beri e vo.lontar1. panamenlt s,· pre$enlarono alla sca- tn me~zo al_q~aL~ Sian e, anche_ n~- den.,z il gL · 's'ac •ce :'L,. meras1 fascisti d;venuli mollo t ep1- Io non saprei cornprenùere !a l);- a - overno co1,, . v11c: d' , l t à d. rezione del Parkto se si ostinas&e tutto que!,'o ch·e s'er~ fallo era un· 1 - tsa·cfon _enà·ei--t ] nudove pro: ne'll'attuale atteggiamento anche do- monte di spropos.li ro-vinosi; chè messe 1 ascier s or\.l,re a nuovi po il Convegno, nel caso che la mag- .· la politica iniziatasi col famO!So di· bluff? gioranza di questo si manifestasse di· scorso 1diiPesaro (è la nostra volta, .. NOI. par-<."rcontrario a-1 suo,. ora, di ricordare quel discorso!) eI'll richiamo a,ll'orcline dall' JtaJia, ra una pol,tica di fal1imento. Oc- LI f.ra:n,ce.s,e Jour.nc:/ des De.bars è t.utnou attacca, compagnii delia Dire- aorreva danaro e noni ce n'era. Che lo fuoni di s>è penclliè la Frruncia si è far.ione~ La promessa dell'Avanti! dttn· fare? Qu-el1 0 che si fa i:n s~mi.li casi: s~ata scirpalSisa,rneel tom:nel1la.~gidoella que è per Jo meno affrettala. Il Con· un debito pe·r turare i buch.i. Un de- maJrima. .di guerra da1Ll 1 111.aiLia. vegno non• ha ancora parlnlo. hito che graverà - non si sa per Questo fatto, conolUide iJl gi-0roale, S! quanto' - sui bilanci fulw'i con la ri.!OJiverel:benel co~:Locaa-e aa nos'.1"amola discussione s'a ampia Lru cliscus!>ione aJ. convegno sarà amp:a o limitata? E' impo!--sibile ri- &ponJd'ere. Si. pttò affermare invece che gli argomenti opposli finora dai fautori de1 /a limitazione deDa d;- ~,cussionc son debolucci. L'un:co che l~a parvenza cli vaJ.ore è qttiei'~o deli'imposs;JJJ:tà dei compagni d'ilLaLia di partecipare alla cliscu..c.:sion-e. In altre c'.11C'Ostanzetal.e argomento a- ,•rebhe valore decisivo per tutti noi; quota d'ammorlamenlo (debito:-e in- 6:1.ilazionie co!c:n.:a 1 le so.Llo la tut.el,adeJleressi) che non deve essere pi}c;- l'lla"..iae ai me1bl€!Tibln éli !nmle a:d escola. s.a in. u,n,aposizione di ~nfori.o-rilà mani- . Ecèo lutto. Le banche non avran- festa, nc-.nè. perciò ~srbile a,1-cun rino - o ne avranno in minima do- taT<lo neil pano numrunt-o di ccsi:ru~ioru se - il d;anaro necessario per H na,va:lie1aibamto da:l mi~as:.r-0·dell.a macredito; le induslrie procederanno rina incerte c lenlament~ come prima; E c-:~"ql Ue&ta po1itica. tiri Stabi, d' Eu- :a disoc:cupazione continuer~ a jn- i·c-pa vrunllloa grM11:lpiiassi vzi,so i.I difìer;re; il consumo c.onLnuerà ad es- ~armo. sere contratto. E, nel1 suo_ comples-- rCc•mes~-no buff.i questi patrfobti diel so, il commercio continuerà .ad es:-- p-:rl-a.foflio! • I- 1i·oeca Gi O· ,anco Come si regge_il fascism Che in Italia l'opera del fascismo raccolga, non diciamo il consenso. generale e neanche quello delta maggioranza del popolo, ma il consenso di una rispett.abile minoranza, non lo affermano neanche i fascisti. Leggete i loro giornali, i loro discorsi - e vi convincerete che i fascisti hanno la _sensazione di avere il vuoto attorno a sè. F\:.cciamo un po' di conti. La massa lavoratrice - già mal disposta perchè la violenza fascista ha distrutto le conquiste operaie di decenni, ha ucciso ') bandito capi in cui essa aveva .fiducia - gusta ora le gioie della cosi detta ri• voluzion.e sotto forma di salari ribassati. Pensate che entusiasmo! La classe padronale - industriai.e e agricola - si lagna della mancanza di credito e delle svantaggiose condizioni della , produzione, per cui essa non è in grado di resistere alla concon enza estera e fa procedere le sue ~:r.ipresea marcia ridotta. Essa chiede - blandendo e, se può, ancr.e ricatlan'cl.oil fascismo - che le si per~1)tta di ribassare ulteriormente i salari, o se no che si protegga la sua produzione. Poichè non è possibile ~- contentarla in tutto senza urtare troppo la massa lavoratrice e la lI\assa dei consumatori, -le imprese - industriali e agricole - vanno avanti cigolando come carri mal lubrificati e sovracarichi, minaociando di ribaltarsi ad ogni più piecela scossa. Molte imprese infaiti si ri- • baltano, falliscono. Il numero dei fallimenti dichiarati in Italia è sensibilmente superiore a quello degli anni passati .- e i fallimenti 'mascherati, i' mort~ che camminano ancora, non si contano neanche. Pensate, anche nel campo padronale in preda agli spasimi della crisi economx:a, che entusiasmo per il fascismo? Lo si sostiene perchè a porglisi contro c'è pericolo di peggio. Lo si sostiene perchè, se il fascismo casca, si ha paura della massa del popolo. Un eventuale governo succeduto al fascismo potrà frenare questa, massa, impedirle di rifarsi •di tutte le umiliazioni e di tutti i dolon subiti? (ProblESD.agrave di cui anche noi dovremmo preoc.cuparci). Ma contenti, i padroni, non sono. Anzi] Fra i lavoratori e i padroni sta la gri!,nde massa dei piocoli produttori, dei piccoli commercianti, degli impiegati, eoc. Massa che pie!(cla sinistra o piega a destra secondo le condizioni del mo• mento, anche perchè l'azione socialista non ha mai saputo penetrarla, con precisione di principi e unità di metodo. Massa che nel dopo guerra - per motivi che è inutile qui analiu.are - ha piegato in mòlta parte a d~tra, fornendo al nascente fascismo numerose. reclute. Mentre i pz..droni pagavano, la media borghesia forniva i soldati. Ma ora questa sconta amaramente il fio del suo errore. Se dovesse· ripresentarsi il 1920, pur nelle sue manifestazioni squilibra.te, molti piccoli borghesi si domanderebbero se non fosse miglior consiglio lasciare che lo squilibrio si corregga automaticamente, piuttosto che dar mano a quel po' ,po' di reazione di cui essi soffrono la loro parte di conguenze. I piocoli produttori si trovano enormemente gravali di imposte; non hanno credilo presso le banche; non possono vendere i prodotti o, se vendono, ne ritraggono prezzi poco o punti rimuneratori. Anche qui aria di cri.si e bronci . « Dove andremo a finire?,. domandano, preoct:upati, i piccoli industriali, i piccoli proprietari? ·I :piçcoli commercianti - che hanno comprato merce a caro prezzo é non possono -vendere in perdita, che vedono . il consumo contrarsi col contrarsi dei guadagni delle masse - fanno eco alla gran massa che si lamènta. Gli impiegati stanno ancora rifacendo i loro conti di' famiglia dopo la soppressione del supplemento per il caro vita, e trovano - poveretti - che i conti non bilanciano: «Tri de pan, tri de vin; tri de [iiganega: Mb e 'l lormag? Disi ben:· tri de lormag, fri de pan; fri de vin ...... Cosi all'infinito, ogni volta constatando che c'è s€11Il.pruen capito!o il quale, resta scoperto. Buona gente! Ma se vi si dice che s1ele anche voi dei poveri lavoratori, che dovete stare coi lavoratori, voi alzate la cresta, offr:si dalla proposta. «Ah, no! Siamo un'ala de1la borghesia, noi?». Ora pe,rò la cresta è bassa as,ai. E il fascismo che aveva promesso mari e monti, ed è arrivato a questi bei risultati, non può non apparire .responsabile. Gli imp-iegati brontolano. Di contenti, s:nceramenle contenti, ci wno solo ..i parassiti del niovimento fascista: gli organizzatori che non sono organizzatori perchè sono stati messi per decreto alla lesta di organizzazioni costituite con la violenza; i ras locali che rappresentano un duplicato peggiorato degli organi della polizia; . i militi volontari che hanno modo di vivere senza far mai nien,te; i professionisti medio• cri e meno che mediocri i quali , in assen_zadi avversari eliminali con' la violenza, sostituiscono la «cimice» alla ca1?-acitàtecnica e realizzano guadagni non meritati. * * * ... Domanda di un leUore ingenuo: • Scusi, signor E. Lo; ma come mai un bara,ccone cosl mal rattoppato può mantenersi in piedi?». Come mai...? Ma è subi-lodetto. Col timore che tiene tutti gli animi: in ' apprensione, con lo SJ>10naggioche penetra dappertutto, con le carceri e il domicilio coatto, col bastone. . Tutti si lamentano sotto voce; nessuno ha il coraggio di dir forte quello che pensa. O, se parla, vien subito punito. Su tutte le schiene piegate a forza, si erge la figura tragica del duce e vola la rettorica di tutti i menestrelli dei fascismo. Fin che la dura .... E. Lo. t t Ad -f idiota un ,li si.g, cli Manio, Cornelio e ccmmenda tore, ,per ohi n-cn sappia, è "uno d1 f qi.:~i fam.nullonipa,ra'Ssiii incaislonati cJ- " me .le p:attc,le a su-0cliia:r QilaJ'.l,t..:> c è J1 succoJen.to nella ~reppia detJo Stato, alimentata -come ii sa <1ai:fa .paa-te m.:.gliore rimaisl.a nelJe i:,ul'\1lentipiaighe ohe il fa. sc:=-0 lha proourate aJ'la povera ItaJia. ·il :deLto Corne!:-o, dhe è anche segretar.i? igepera,!e cci fatSCi aJ!l'es~to, si. è fah'..ointervista.re dal!l" e :Ecdio 1de Paris • s.ul Jfuo.ruscitisano élJID.maninendo a,d edili.- • • • I ca~ (ISIC.).dei lettori. cli quel gioma- ,le, una pa,ppandetla a base di ~ e dii ha.:.se ~azioni de.gne di quel coleottero ohe e~ è. Niente di m0I10 che il l'iig. cli M.ai;.uo Cc.nnclio nelil.a sua mterivisla ha, dello; " N luoru$C,t1s"!o è un mard-o c/u! copre mercJ ben aiveru tra l(>N). Occorre cusii:.nfuere. _:::.i ha in f•raru:,..a la teruJ.«iza · a credere che otl1li persona che lascia l'J.t-ai'iJJ lo faccia P'fT' rap,tµ p,oUiiche. (.J~~,o è un eMor11. Jt uoatro patl&e, ospi~uie pgr ecceifenza, ha accolto mo/Jtù.. M-me J)llTSOIT~ che ,non bPnno nullo a Dlii• dw.e, nè rltz wcino nè da /onJano, c.on La poJ~ o· éol Fasciamo « 1 Veni ri,fu.gian ,polibid ~ Francia 60• no poclti: ai p,ouo1110contare su.ile dita. I p,.ù cono~ sor10 l"ex-miniaiTo Ndti e_ i sociaìislli Treves, Turalti, -M~; do.n Sturz.o e il suo collaboratore DonaJ,i. Ora, e,'1ll1ninate.1 aNentamenh: tuia CO· uov-o dw-ant,e ia tuerra sono sta/i anNlailani, ma ctTlcM anrtiJraT11Cesi. E-sa e altrl Gne<»"a 50no staf.i lerocem,ente Mulrali;slJ. V« li accò#iete: è un oostro diiriJt-o, anche sx, non è un uoslro interesse,. La.,ci~o da ,parte la wg.lia.oca mano: . vra esc:~ilata da questo omuncolo cont~o il buon nome de.i fuorusciti più in vJ.Sta- e ciò 6ii. oa,pisce allo soopo di togliere loro 1e simpatie di ouii sono circ~~ti nella libeza Francia, e ,pitt di p:u ,presentarli come degli uomini aefUa aloun seguito - z1 si,gr.r,r Cornelio e commendatore ,più '.>a.ss.1mente insinua ohe le oenlmaia di mighaia di a.nt:i.fas6-- sti ohe lhanno trovalo a.s:fo nel teniilorio della Repubblica sotio per fo meno dei delinquenti comun:. E Cornelio cosi a&ferma: · « P.er Ja matJ11~ ./XU'fe sono ind.widui c:fw, più o meno, ·hanno qualclfll reato . CW1Wn<l suNa coscienza.. Noi abbwnu, epuralo N nostro paese; e un buon ru,nw. ro. d~ que~i inl4lrffS<IT.ti per~. di cuz ,y FOSC'lSmo .ha jnlerrc:tto la luaoaa c:"11ierà; .va a!lermando di essere vittima rl MIUISSoltnl ••. .Questo far.'lktt.i :..cimiciato non sen-te rossore ad aaeriTe cimiili moetruceità? IMa tra le alke asinerie dette dail Cor- ~elio, ohe nel &Je ai COIID!POrla: ;1e111pr11 da_perfetto mascalzone, la. sietguente è u- · , ~ delle più ba1os1cle menzogne· che gli sia sca,ppata. Udite: . « Ma dove sembra che /ia Fronda sia :.~":"P:"ud-e,nfe, e 1/<M'a i di là di queslo diwffo di <•~piJalilà d:e n11c-sw,io le con1-eskl, è quando permette a questa banda ài p<Jl!,j,t,_'ccnt>i senza avue11iTe di fomentare complotti co-ntro il Fasc1smo e di slam pare fogli in cui quc,folionamente l'Italia è ingùd,,YJta, ove il Duce è rQppresentato com.e l'ultimo dei ba11diti la.siru;ti it~, da -iw chiamaJi e is/:<igaHall'uccisi0tre e aNa rapina». · IJ>ez20 idi cretino d'un Ccrne1io, q,uando mai la stampa a.ntiJ~C!sia in specie e l!!i anuifasc:isli in g,mere hanno sc,gnato di .. fa~ p~are Mussolini iper uno degli ul vl!ll',.1 briganti che infestano 1'1ltaJia 7 Se ciò si fos;se fatto si-s:m.1-bt: mancato di ri:!J->etlo alla Verità f't'ima ed àJJa Sto- ' ria poi. . , . I Qu:,rdi, Corn~o, metti-t.: J ani,ma in 1 _pace 1 che im oma,~io alla verità g]j ~tiJàs:::isli hanno ottemp!.a,o al dover.e di mettere semipre tra le orde bri:gantedie i.ncimiciale il DUCE ;n ,ptima fi;la ipe.robè sempre da.gl,iantifo•sc:,sl; è sl.a.to stima,to iJ qi.po sti,premo del,la ma1aivita in camicia nera. . ! · ,Condu,den,do, e tanto per confortare f il ,porveroCOI111e1io e commendatos-e a,lfe:runiamoche maii Mussoilini è -stat~ ,da· noi retrcces.s,o per.chè lo ,abbiamo sempre ri.leilluto " non /'ul1Afmo à« bT'ipli lascilsti da lUi chf_amaJi e Wi,gafi a}l'~- skme ed alla rapin,a,.,. , . ffiE. L'on. Veru.no, queilllio ohe occupò in nome del fa:scismo la So,ciertà Umarnitaria, di:ventanid,onet'aissaJiuLodJ.tita<torhea. preso m questi ,g'iOI1Illi• ),a ,proverbi.alle pedata nella ·pél/Iltà~orve non splende mai i~ solle, In s.ua vece è sla!lo nomina.-'.oun certo oomm. Ghezzi.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==