L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 45 - 5 novembre 1927

Chi pagale spesedellacrisi La mora~·e della favola è che i.n Ilalia c'è una orisi economica d1 una portala S}JaYentosa ... - Passerà dicono i fascisl i quando si parla 1 dli cr:si -. Masso 1i- . ni anzi ha proclamalo che il punl:) culminante di essa è già .sqrpassatu. Potremmo osservare ai s:!{nori fascis1i che, se si stesse a tullo quello c-.he hanno stampalo i loro g;ornali s'tt'le concL:zioni c~e'!l'llali'l, la crisi, non potrebbe mai passare ... perchè non è mai esistila. Ora es.;i c.;i degnano di anuneltere che ~•è, ~i degnano perfino di cUsoulere. M.a ne di- ~,culono giu:rando in verba magi ,lri <'he ... passerà. Noi, miseri morta.li, non nbbiamo come i fascisti il dono deih profezia, e - pur r:cono,sccn 1d!o eh:~ la crisi non s-arà eterna perchè ne~~una crisi è eterna - no{1 s'app,iam.'J ,7uan. do passerà e fino a che p11n o guarirà. ' Una c:osa sappiamo: che ia crisi si sta risolvendo - per quanto ,1 pns-- sibile - a spese de,i lavora!(•!'i ~ d~i consumatori. La cr;si è, in fondo, crisi Ji produzione; la mancanza di ci-.~ H,. agisc<'· sulle industrie e sulla agricollura come agirebbe su di noi ta mancanza di o.ssigeno. . La • rivalutàzione • Ù•!:ki lira toglie a molte irudlustr;e la po3sil:ìililà di sostenere la concorrenza. Quindi: cììffico1tà di produzione; diffìco'.là di smercio. Si lavora men.o; s: produce in parte per i magazzi•1 .; si prevcd-e < h~ b:1,ogna svendere. l produttori sono preoc<:iU.pati, agl.ìcono per levarsi di do5s.o il pDso dc1l.t crisi. Come? Uno ,dei mezz.i lo si è visto: riduzione di salari. Riduzione che nominalmente è del 20 per cento, c~e di fatto è superiore. Sf sa che, ma 1g.rado i tanto strombazzati contratti collettivi i salari in Italia erano sces~ in mc;;lti luoghi al di sollo di 10 lire per giornata 1av6raliva. E' da un pezzo che si rosica allorno ai salari p-er avvicinarli al minimo voluto dai produllor'i. Ora - per colmare la misura' - è ·venuta l'i1ltima riduzione uf{ìcia[e del 20 %· Siamo al regime della fame. I pro:dluttori - quelli grandi - sono riusciti a scaricare sw:le spall'.e del lavoratori una grossa parte d-ella c:risi. Per il resto ... Per i' resto, non per nul?a stanno a Roma Olivetti per gli industriaU e Cacciari per gli agrari. • Protezione! •. Questi signori dicono al .governo: « La riduzione del salario com;entita non basta per ris~levare 'le· sorli delr inrlu.str,.:a, per risollevare le sorli dell'agl'icoltura. Trovale, voi governo, 1a maniera di prot-eggere la produzione nazionale contro la concorrenza estera. Mezzo: o la tariffa doganale che s'innalza, o i p1·emi di .prodluzi-0ne • I iettori capf scono a che cosa mena questa tattica: a tenere alti i prezzi dei prodotli indu.stria1i e agracoli, a danno dei consumatori. Cosi ohe i lavoratòri e g'i impiegali, da un.a parte si sono visti ridurre i salari e gli stipendi, dall'altra assÌ:5tono 'al ·lavorio dei produttori nazi.onaili _per tener alti i prezzi dei pro:dlotti naziona,(i. Se tutto ciò crea anche la fame nazional~ poco importa: basta che i padroni si assicurino i· loro reddit,\. E vedrete che ci riusciranno. pr.emunente. * * * menlo coopC'ralivo libero e snello che possa sosliluire gli inlcrmedia:i•i 11eL'a loro funzione commerciale facendo da trait-d'union fra produllori e consumalo1·i. n movimento cooperaLvo alluale è insufficiente t)cr potenza e non ha liberlà d'azione: ha bisogno esso pure dell'intermediario. La seconda ragione è che il grosso d-egli inlermed!'ari è rapipresentato da fascisti; fascisti dei'la prima o cleUa seconda ora, ma fa:i::,:isti senza scrupoli e S'C'nza mislrra. Non, è contro di ques'Li che i.I goYerno può agire. Ragione per ctri, ecco ;n che bella situazione si troYa l'Italia: Da una parte ci sono i padroni i qua;' i fanno ribassare i sala1·i e gH slipen.di, e cercano di ollenere condizioni che permellano di rialzare i p1-czz~ dei loro prodolli. In mezzo stanno i:t;j inlermed!iari che specufano .s,ul passaggio del,'a merce dalle mani dei l'>trodullori alle mani clei constunalo1'i. Dall'a~lra stanno i consum.alori - lJ1 grande maggioranz?- operai - che guadagnano pochissimo e pagano cari i generi di consw110. La crisi si risolverà, si; ma a spesa clet1a povera genle. E. Lo. · Massoneria e fascismo In Italia (iN ostra conrJspo.ndenza ,pwticolare ). 1,1 -0ompa,g.noFrances,co ifll"ola, che diriige ma,~f.i.camen'Le 1a oampa,gna ,an,tifas::.i,stancl Brasil!e, ha p.armosso dhe nel •suo gioma·le « La DiJesai », 1deJ 21 a,gost-0, foose ,pubblicato un arlioolo di c->-rt.o «liber-0 muTatore di Palazzo Giusti111ia,nfa», $U} vecohio e ,rancido nOll'lohènausean1e pr-oblema deD!e ,due maissoneri.e in P..a14a. !Bisogna cl12 io pr~rta aonzitll'tto di aver fatlo parte ,deJJ!aMassoneria di P. dei Gesù, e che dica anche CM sono stato wio •dei più ferventi ,sc,.;:tenitorj ,de.Ma urnficazione delle due anassonèrie. P-0i, dev-0 -a,nah_e,dire ohe mi meraiv~gli,ocome amcora ,og~ si sLla a -discutere in favo-re di un,a e centro un'altra del1e ma.ss'OI1erie quando è stato aibbasl.a.nza chiaro che tutte e tdue le '◊l1!a:nizzazioni. ma.s,soniche, tanto quella di To'rrigjani, os9~ di PaJazz<>Giu-;tiruani, quanto quella di J',iaz- . za idei Gesù, ·OiSSÌa d-iJ>aJeinM, hanuto .peccalo e •si ,sono rese qua.nLo meno i-nu#li nella cannpaigata _per la libertà del p:::ipofo :,tahano. Voler ,ano:ma o~i is~tenere che Paler.mi fu un 1lraid..it.ore,mentre si difende T -oa-~.ani, s1g.niifi-Ocahe ancora vi,vi.amo nell'-equwoco, 4>rl quell'e:iuivooo ohe aiulò magaiidica.mente Mussolini ·a disfaTSi di tutte e due ~ tMa.:;.sonerie,se:rwe:n:do,si deg1,i stessi massoni, iLa tendenza de.Ila .Massoneria ~-taliana a. vol12r app,:i,ggiiaTsial Govemo ed a co• br<> che in o!,u,tte Le epoche sono stati ,i ,più forti, è 5tata ooml.lliletanto a Palazzo Gfo-stinia.ru., qua111to a J>-iazzadel Gesù. E' completa.mente 1a'lso dhe Paleruni S'ia stato fascista e T01rreg.i.anino. La veni,tà è ohe Mussdl.ini .aveva dei fa1ti · pe:rsona.Mcon a1cuni componenti della Masso.nena ,di T-0aregiani, e dallora s.i appaiggiò a, ·Pa1lenni per d[isfan;i, ope-r mezzo :di IP.iazza dd. Gesù, -di Palazro G•i,u,st,ini,mi.. N<ll!l fo 1Fa1ermi che oarcò Mussolini, ana fu 1 Musso'lin.i a cercare •Pal&.mi. I ma.ssoni in ltallia .non ha.nno ca- ,n:•t.oi,J.gioco, in.tenti come sta,vaoo a scagl,i,a,ru,i:n/giurie .a vice:nida, senza sapere niente didlJe vere ca:w;e della divisfone masscrnica ii!a]i,ana, M,u,ssoJinJ per,son.a.1mente vive <Li odi e di rancori. Si dice che la colpa delf a, cns1 e Non avendo il coraggio di afdei bottegai. . . frontare la massoner.ia in pieno e di fronN on abb;amo nessWla mtenzaone -te, ha isorris.o a Palkmmi, .ha ,pey,m~o o di metterci, a fare i difenso1•i di que- co:nsi~~a,to a molti dasci'S'li.di ifar,si mais. sto ceto di commercianti. Ma 1a ve- soni id4 1PaJenmi, ,per aizzaa-e Palermi conrità va. pur delta. E la verità è ohè bro Torre~, per far di.stiruggere Pai bottegai - per la maggi~r part~ :-- Jaz.w Giu<S"foriami ~I.i stessi massoru. sono, essi pure, vittime 1dlèlla or~,. Quando iJ'opera fo compiuta, abba.ndo1..e diminuzioni di p):ezzi ai 1l' m- nò al mare iPalermi, e permise che f.o•s,s~ grosso è ineguale, squilibrala, tal~ d!i-stiru-ttaanche IPiazm del Gesù. Però fu pe:r cui i generi p,:ù utili. sono q;uel~ contrario a t,u,l~ e due le imaissoawrie, che meno hanno risentito de1la n- S4?:mpr.e. La ~ne di un certo ,tempo, scesa d!'li prezzi. del dittat-Ore di Roma, non deve serE la diminuzione, comunque .rag- vire allf"i.ngenu~tàdi qiu.a.ichemasso.ne ohe giunta, è - .. come dicemmo - ~- ancora -t.iene gli ocahi ·berudati a,1,laverri.là, nacciat,a dalla azione dei 1 produ.ttor',1. pea- favore~giare un-0 e combattere l',allMa com'è che i pr'!:!ZZi al. mmut~ non segµoQo nell_a ~sce50: 1 pre~i w~. ,falso ohe la massonu.ia d!i Pfazza ali' iqgi:osso? In media essi! sono di: de'! Gesù v:iva ,am.cora. Ness-1.llilaL~gi.a scesi del 10 per cento, mentre certi esi,s~ più. Nessun massone IPJ'-Oclaanail g~néri all'ingrosso sono id/;scesi; an- suo essere. oll~· di oltre il 20 per ·oonto. , . :ramo di una spon<da, che ,di tlil'altra, Pe1:cliè fra il produttore e L ulti- tultli si sba.nòaro:no. mo 'bptteg~io che yj d~ ili pane, U .Per mo,lto tempo i ma:sson.i i.tali.a.nri, latte, il vinq, quella poo'a _c~ne ec- 1 l d t r:rne invece idi edu-Oal"Si ,a/J cul·~o di que la che c·etera, c'è tu,tta una re-~ L m. e. . - d t era ]Ja massOille.ria -di Wl ,tempo, si di,ver- diari, dai grossi accaparrat_·oru a.i e - . j l g a tiivano a traitl,aa-,si da 111emdoi e ,da inego- taglian ti, i qua i traggon? 1 oro u .- <lagni _ spesso n~te.voli _ d3'.11a n- larj, m0ntre i <capi. ,di -tutte e dru.e le sponvendita dei genen di coibSUlllO che de ridevano. L'unico scopo del!la masso- =ia .i,n 11-alilad, a mo.lti anni, non tu oh'e così auµientGmo· di pi:ezzo. I1 bollegafo è l'ul._timo ane~o ICllella quèllo -di <)Om:ba,tterisai vicenda. Nien'...e ca.tena. Volete obbhligarJo a ribass~re più. OTa, oome si può i,mma,gi.naire_che i prezzi? Col bastoµe, m~ari, ~i rm- dopo oi/nque anni di fascismo, si vada scirete Ma... saranno fallimenti. ainooria a &e che ,uno a.veva ra.gi.one e E' ai disopra della catena clie biso- J'altro no, quarul.o 'lutti e d.ue arvevano il gna colpire. Ma non si può: . dovere ,di \f.aa-,sri ,sailit.a.reUe cervella, viisto Non si può per due rag1on1. L_a e considera.to ()hé nessuno dei massoni ha prima è che manca in llali'a un mov1- avuto il cwal~io civile di Teivolverarli, atee Gino 1anco L'A VVE.NlHE DEL LA VORATO--__r:_:R..:_E:__· __ __ ________________________ _ giacohè avevano lradito il manda(:) affida :,o·? Nè si 10reda che la Massoneria de,g[j <11lri paesi ,sia di.ffcrente, special,merrtte J)"...r n<Ji c11e ci siamo 1.a.n.ci.alid-isin~res,alamente e senza nessun ,dena,ro di dùcchess~a alla batta!Slia antibs::ista. iLa massorcri1, di fronte aJ fa,sci.smo, •~i è ,sbamdat.a. In ~,ulti .i paesi. ~ .]:i massonaria av0sse voluto coonha1tere il fascismo, sul ~~rjo, in una seLtim,ain.aMussolini si GJ- ,·C::::òetrovafo illella imposs~bilità di anJ.a.re av,:i..t1'!1.i1. rwece, i b:i,nchieri masso•,: di New York, danno mihoni e milioni a,I fascismo e S<! me fregano della m:i~soneri1 i.t.a,liana.Si capisce che domani, c:i.duto i.I fa,s,cisino, darebbero lo stesso i mi1ioJ1ialla M:iS-S()IJleriàalaliana, -se andasse a1 poter.e. ,Peaò a1llora .ci saremo no,i, massoni e JllOnllilasso.rri,a .ri.cordaTe le vigli,:u:cherie di quest.o periodo e tratteremo i Massoni cosl come e,si ha.no tir:i.H.at.; i I popolo itaùiano oppresso. O! 'obre 1927. NA,"'.\:'.'JL1E!ONE CASTEJlJLI. CORRIERE PARIGINO La triste sorte di un rinnegato. - La paura delle coscienze inqutete. - La condanna delL'~ntisemitismo «Millerand? - scriveva ieri un giornale, sotlo una canicatura dell' ex sovversivo. - E' uu giovanetto che aspira a far carriera ... E' ifà staio Presidente della ~epubblica ...». Non è dubbio infalti che· M.ille)J:lnd :i.bbia qu.a.Lche vellci·tà -di ,di,ventare iii Mussolini di Frano:a. Ce lo preconizza tale, un'altra bieca figura di rinnegat0: Gustavo Hérvé. La carn:era di Millerand è tutto un poema _di disonestà poMica. Socialista rivoluzionario, abbandona 11 proprio partito e sale al potere - conlro il partito - :n un governo borghese. Anticle11icale -feroce si fa nominare liquidalore dei beni confiscali alle Congregazioni reli:~iose. In tale qualitù i.i crea una fortuna di mil~oni. Con quali sistemi lo rivelò un giorno alla Camera Francese il suo presidente del Consigtfo, Combes, con parole indignate ed acc0rate. Durante la guerra fece l'uomo della resistenza «jusqu'au boul». Ciò gl!i. valse la Presidenza della Repubblica. Fu lbi che armò e sostenne tutti i movimen~ L: militaristici conlro la Repubblica dei Soviels. Questo fervente repubblicano vo~eva aid ogni co'S'toùa r.esLaiu.ra:monedegl~ Zar. Dopo le elezioni cartelliste del 1Q24 fu cacc-iato dall'Eliseo. Da allora non fa che presentarsi ca.ndidato in tutte I.e eleziollll senat-oriali di Francia. E gli elettori regolarmente lo bocciano. Questa volta si è presentalo m un d:- parti.mento dei più reazionari. Jn Vandea. \"!' il candidato dei monarch•ci e dei ·clericali ed è riuscito malgrado la repulsione politica e lo schifo morale che ispira nella parte più sana della o:ttadinanza. In ur,o di quei banchetti ove un certo numero di persone comuni ha l'incarico di mangiare perch.è un personaggio qual- &JaSiabbia modo, alle! frutta, di pronunciare un discoTsO, Millerand ha esposto il suo programma di governo: rottura con i Sowets e aumento dei poteri di>l Presidente della Repubblica. Poe;,. co,;a in sè anche se contiene il germe della di:ttatura. Ma se Mussolini cominciò a debuttare come fascista con la Repubblica, la sociaLizzazione di parecchia roba, l'incameramento -delle mense vc~covili, l'abolizione del Senato, ecc. ecc., figurarsi dove arrilverà 0 Millerand che comincia già subito con un progr:imma re:izrio- • I nano .... ~· I• Il! :1'1 "' T,utt~ una parte della grande stampa d'informazione francese· si è gettata a capo fitto in una campagna contr-J i rifugiati politici italiani. E' evidente l'ispirazione - a suon di quattrini - da parte del governo fascista. Sentite cosa ,scrive il «Matin»: ,.Se si espelle uno spagnuolo lo si porta alla fronuera belga; quando si espelle un italiano, lo si porta a tutte le frontiere tranne che alla sua. ·Se gli i~aliani hanno un governo che li perseguii<'., peggio per loro ... ». Questo è cinismo bell'è buono. Que5to è uno schfoffo all.ai genero~itn indizionale della Francia, asilo agli esuli in tutti i tempi, anche quelli in c-i.:i essa stessa godeva di ben poca 1~bertu. Però errerebbe chi dalla leltura dli questi brani osceni, ne deducessi> c!1c una feror.e fobia antidemocratica abbia colpito ,il popolo di Francia, e che MussoLini stia trovando degli emul: a Parigi. La grande stampa industrializzat,t non esprime il pensiero dei ..u0i lett0ri. Ei;prime piuttosto quello che ie v(ene 5uggenito dalla ... cassa. E, si sa, ;] bil:incio fascista, contiene un largo capil ilo dedicato alla propaganda ali'eslero! ~ " . L'uccisione dejl: vi<:€-console Nardini, per quanto dovuta ad un esaEalo · vittima delle persecuzioni fasciste, ha prodotto un gran panlt-co negli ambi.enti uf5icialla it.aJhainia Pari.gi. Essi cooninc'iano a capire come possa diventare pericoloso l'odlio che contro il regime ed i suoi rappresentanli sta, da cinque anni ormai accumulandosi in seguito alle infamie del regime stesso. E se. gla ambienti uffid!ali italiani al l'estero sanno benissim0 che l'attentato individuale ripugna a tutte le forze anifasoiste che l.i.vorano all'estero, temono tuttavia i gesti dei disperati isolati 1Perciò il Consolaro ~ta11ia1no -di Pa.ri.gi è i.fato qu.aisi blàndaLo. GLi -impie,g.!otisono separatli dal pubblico da un tramezzo di legno mnforzalo da una lastra d'acciaio fino all'altezza del petto; più sopra c'è un~ grigl.ta simile a quella degli sportelli delle banche. Nelle sale d'aspetto, setto od olio finti postulanti, stanno mescolati al pubblico per ascolta1·e a discorsi e tener d'ocr,hio i sospetti. Infi'me, a parlar ool pubhlico, sono stali lasciat,j solo i bassi impiegali. Console e personaggi più alti sono andati ai piar.ii ,rn1periori, ~ sono inJV'isibili. Chi ha la coscienza sporca ha paura. * * * lJ processo contro Schalon Schwartzband uccisore di Petliura, al feroce capo dei cosa,cchi, massacratore degb ebrei iu Ukraina, ha ritenuta in quesb.i giorni la atten:cione di lutto il pubblico parigino. Non è stato il processo al vendicatore, ma all'antisemitismo ed alla reaX:one bianca. La descrizione degli orrori dei «progroms» ucraini - ordri.nati dal fero~ C€ capo delle bande antisovtlettisle - ha sollevato ondate d'indignazione nell'opinione pubblica francese. Ed i giurati della Senna hanno assolto Jl giovane ebreo che si è eretto a vendicatore del.i marliri della propria razza. Ciò che ha caratterizzato tutto il periodo del dibatti.mento è stata la mobilitazione di tutta la stampa reazionaria di Fra.nd:a contro l'accusato. Il furore antisemita, mal domato dalla battaglia dell'a!faire Dreifus, èJ ria,pparso alla sui:;erficie degb spiriti rea.zi.onari francesi. Come ai giorni del!' «alfàire», che tanta importanza ha avuto nella storia politica di questo paese, misteriose affii:nità e coalizioni si soro ricostituite in occasione del processo Schwartzband. Nallionalismo, clericalismo, !'.interessi bancari, ecc ...., hanno avulo dei sussulti ed hanno ri.scoperto -il proprio volto. L'odioso fantasma del «progroms» rievocato in Tribunale ha rimesso dello entusiasmo negl~ spiriti reazionari mal sopiti dopo ta.rite disfatte. Ma i giurati della Senna, hanno assolto! Ed assolvendo hanno condannato, come à giudici della Corte di Cassazione di 20 anm: or s-on.o, i bassi senti.menti della reazione e dell'antisemitismo. Nell'anVnd.oell'enrauo.v..a ..... i disoccupati, che non superavano - uf(ìcialmente - i trecenlom:ìa al mese di maggio, ha.imo superato questa cifra io., gtµgno e in luglio. In giugno e.i sono slali 214.603 disoccupati assoluti e 103.7~2 disoccupati parziali. In luglio le due cifre erano, rispettivamente, 263.091 e 125.376. E' bene s•i sapr,ia che quesl-e cifre .sono ufficiali: va, e a dire: sono quelle manipolate dagli uffici di statistica fascisti. *** ..... il lmmeUaggio dePe na,-i mercantili in -d'isarmo è fass:a.Lo da. 194 mila 531 lonnellale a la fme di giugno. a 270.223 alla fine di luglio, dl'lWe quaJj 264.260 sono rappresientate da navi a m.olore o a vapore. '* * * l'aumento dei capitali delle società anonime J}Cr az:oni, ch'era stalo dj 8 miliardi di lire ne! E125, che superaYa i 4 mi 1iardi nel 1926. non è giunto a un ntiliardo (precis.a.- menle: 904 milioni) nel p:rimo semesli·e del 1927. * * • i fal.limenti, che erano cli· 474 per 111ese nel 1924, 607 per mese nel 1925. 645 per mese n-el 1926, sono ~aliti a 1072 in luglio e a 922 in ago- ~to 1 diel 1927... anno V. *** ..... i salari. che erano già stat~ ridotti uf-fìcialmenlc del 10 %, ma realmente deJ 20 e del 30 %, subiscono un'u\terio1·e riduzione del 20 per cento. Un fola/e cioè che va clal 30 al 50 per cento nel breve periodo di sei mesi. *** ..... l'indice deì coslo della vita era di 147,19, in gennaio e 1 dli 134,14 in g:ugno. Come si vede, un ribasso del 5 per cenlo che non, giuslifìchereb-be w1a, riduzione di salari cosà enorm.e. * * • Tullo ciò non impedisce a.i fascisti di proclama.i·e che sollo il loro I'egime lullo va per il bene !'lel mig/ior~ dei mondi. Tra la farsa e la tragedia La politica di prestigio. J,J Duce ha i.nvi,alo una divisione navale a Tangeri con il prelesfo dri lare una visda alla colonia Nalfona ivi residente, ma in realtà per lare un:i mani!<?s!azione dJ protesta contro il regolamento internazionale che lo esclude da ogni ingerenza su qwl!a ci:ttà e szd Marocco. Come g:à la Germania imper;ale, cosi /'1!d!ia lascisla non ha interessi nemmeno ca;pitct!istici da difendere e protèggere nei/a zona marocchha. C'è solo da 11ia!zare, co,n 1:esti vani e :;,opralul/o coslosi, .i/ pro,prio prestigio gravemente compromesso in politica es/era. Il Duce, che d-opo cin.que anni di relor.fca imperf.al,;.5,!icanon è riuscito ad aume11tare di un palmo r domini d'Italia, vuole ad ogni cos!o che gli si conceda qualche cosa che gli consenta d,i dÌire: « Ho 1adto più grande l'Italia! "· Urn g<ornale conservatore irancese cosi c:ommeroi'ala dd.niostra.zi:one di Tangeri: « Dei resto il Marocco è cosi gra,nde e c1 sono ancora tanle zone non ancora pac.ilicale.... ». /,J Duce infatti non esHerebbe un istante se ~i soaclisfacessero la sua vaaùtà e megalomania ad ringoUarsi nella guerriglii.amarocchina che ha esaunta la Spagna e che ha messo .a dura pr.ova la Francia. Il Duce vuole allori guerreschi, dovesSf: anche rmd-arli a cercare nella definitiva rovina d'J,ia/ia. "Sceneda ~isorgimento!,, Il segretOJ1io geMrafo del P. N. F. ha des!Jtuilo dalla carica ,il siig11orLessona, .wgreta.nio della FederazioM Provinciale ai Savona. E, per Ja ,verità, non a torto. GJi episodi dello svolgi:rn.enlo del processo contro Turall, Ross:tlJi, Parri, Albini, ecc., celebralo ~n quella ciHà nel mese scorso, moslTano come il signor Les.~ona non fosse a/l'altezza della situazione. Savona ha veramenf.e vissuto delle giornate di ansia, di entusiasmo, di delir(o anbifasc-ista. , Il corrtegrco eroico degli imputati, le arringhe appassionale de.i difensori, hanno compiuto il miracolo di ,tutta una cittadinanro che getta la, maschera del consenso obbligatorio e rivela il volto dell'-apenfa ribdlione al fascismo. Per una se~fima..w intera i c-lt!adini di Savona ~ so,n dati convegno al passaggio de! carrozzone carcl:!ror.iotrasportante g!i ,imputali, .p<!T scoprirsi in segno di sol'darie!à e di ammirazione. Le spose ed i parenti di Rosse!U, Parri ed Albim h<mr.'O avuto le lor•o c<J17U/re d'albe,go invam di cesti di fiori della Riviera do:naii da Savonesi di tutte le cat.egorie sociali. · Ed alla ieltura deNa scmlenza le ce,ntinaia di persone che gremivano l'aula haTl'Tloesploso in un sol grido: « .Vàva il nostxo T,rihunalle! Viva Savona! ». l'l gruppetto dJ fascJsii conlirn,J,o in un angolo ha avuto sofloca!o il pro,prfo grido rabbioso dJ: « V~rva i!J TiribWUlllespecial~! Ci rived-:-eunoa Remai». Ed allorquando l'cwvocaio fascJ.sla Op.peneJm, voler.do conc.ilJ.arc la ,propria commozione con ['~sigenza della szro tessera ha gridalo: « Viva Illlital1ial•• il pubblico compatto gJ,i ha risposto: « Virva l'·Itailia Ji Rossell~ e di Parril ,., Olttre tremila p<!rsone hanno sostato queNa sera fi.no a mezzanotte sulla piazz,a in at,tesa dell'uscila degli imputali coll'ii.ntenzione di tributare ad essi una nuova nur.n.'fl}Sfazione. Ma il Prefetto aveva ordoina!o che gli 'lmputafi fossero ric(}lld offi al carcere dan.desHnanwnJe per altra via. I vecchi savonesi, commentavano con Je lacrime agli occi: « Scene da RiSOll'- gime:nto! "· \ dalla Francia La altuazlone pieeoipita Abbiamo amato q1Uesto ,paese per ile sue tra,.:Lizio.nidemocra-tiohe e liberali; lo abbia.ano amato perohè ii .suoi figli hann,o da~ ai] mondo - oltre Ja gran:de rivo1uziocne - fart.to.slor~co e pcil.itico eroico e ~aniclioso - e3e!Dpi .riipetuti di i.nsofderenza aid o~ menom.a,zione ,del'la ~op.ria [ibetilà; ilo a.mammo prima de.ila g-1.1e:rra e combattemmo e viersaunmo• il no- -stro sangue perchè eravamo ll)CTISllaSchi e cc,n la sccmfiitta .della Firancia, Giustiznia, Liber'.à, Umanità, sairehbero morite di fa,tto, restando sojo come espre.ssiooe grafica e iverballe al servizio dei venditori dli fumo e .quando ,la ,Francia h.i satlv.a 'le feri,te dolorose delle nostre ca,nn.i ci parvero me.no orudcli, gioimmo. Qua;n,d·o 1a best,ia,le .reaz'ione fascista ci sospinse in esilio e trovammo in J'rnncia, ospital~tà co.ndiaile, gen=sa, paine e tranquillità, 1'amammo ancor 'Più perdhè a,er essa oon.. -sermavamo il ,dirit'.o idi. -pansare, ,di agire in libertà, di sentirci ancor uomiini e il diritto -di non òisper.are., idel:le isor,li del nostro ipaese. Oggi fa ,f.,a,ncia ohe comanda, i.mipone, imperia, è UJlla Framcia ohe avremmo desiderat-0 idi. conoscere perchè è Il'iam.teposto di quella dhe noà ci eravamo formalo à.dealme.nrt.e e a.nohe idi · quella conosciuta nei ,primi mesi de'li1'esi 1 l o: è la Francia reazi,cn,aria. In capi!Jaùlismo ~eria:Jista e guerraIcm,-d.aioha preso il wpra,vven:to s•u!l.lceor11entidel •perusie.rodemo.cralico e Hberale, che ihaminoformalo fun qui il oopremo ti1-olo deù!la suai '11.obiilitàe, scatena la reazione a base ,di ipenseouz,io.ni :i tutti i mi- :litant.i .di es!.rema sini-slra, in.dàgeni ed em,g.ra!Illtoi. A quasti ultimi i.J>aTÙcoJa.nnent.e il.a ,yiJt,a è resa 1difficille;basta u.n n=ulla per es-sere presi e denlro 'le 24 ore specliti al la Jirontie:ra COll'lun -decreto cli espulsione i.J>reisoaanmiru,s'.:rativa.menie, sen za nessuna ga,ranzia iper feispu'lso, senza <lair~i il tempo minimo per sislem.ire i suoi a.Hari, se ne ha, e di sa:lul<1reIla famig1lfa e glti a'lmci. iLa sLaJllljpaimperialista airriva alLJ'a,ss!ll'do sciiovfunoi,smeo cretill1o di chiedere 1a e.spulisione in an.a-ssa <lc;gli.s:t.rariieri ( in Francia somo miliooi!) e 1per que!illi che si espelle ora - Lll'tli delinquenti po:litàci - do,m,aJ!l/daahe 11.o.n sia.no con-dotti aUa frontiera del paese idi a0,po,scelta, ma siano senz'alLro conseigna!Liaigli sbirri di M·u&so'li.n!di,-i De R.iwera, d,j Za.nkoili, ecc. ecc. e forse, otterrà ,dal! ,go1vemo <li « Uniooe Nazio.naqe • quesla misura inumana, inqua,li,fioealbi-leo,he servirà a rendere oda•o,sala F,ra,11ciaa ,qu.airul-i J'amano veramenJ.e e v,aa-rà a1d imhrailt.are d.i fanigo il suo lumi.111osopassa.1o. O,ggi Ile espui1sio'll.incn si con:.amo più. Anarchici, C-O<ffiunisbs,ociaihsti, repubblicaDli, senza pa!I'!.it.o, rei so<lo di essere antifa.;,cisli mi lit.anti ven,gono espulsi; suil'la cosla azzurra (!Nizza, An.l.ibes, C=es, ecc.) :le «rafles» delila J>01izias01no quotidiane. Guai a cru è .pesca.io sea11,a le ca.rie ,perfo-'.taanente in ireg()ILa! Gu.aoi a chi è trovat,o m oompa,gnia di so.spett.i poii1-ici inili,geni: manetite ai polsi viene condo.tto com.e un vcxligare delin.quen:t.e a'lila frontiara. n pret.es-:.o? iLo sco:ppio di tre bombe per opera di sconosciuti a Juan !es Puns, a Golle Juan a Nizza .nei GJT03S1 dei!Co.nisoJato Ltali.ano. Nesswi indizio positirvo -su dhi abbia lanciail.-oùe bombe di JW1J11 les ,Pins e da GO'lie Juam; nessunisr.;iim<>p;rr quella del Con solato ('\l,ll inn-OCUOpetanl.o iscopp'ia<t.o ad un.a distal!lza ta1e ohe non a'V?'ebbea,otu- :o idaJnJiregg,iar.e a,l Consolato ançhe se si fosse 1.r,a-M.a;to del più terribiJe ordi,gno). .M.a quesl'u[iti,mo ha servito come giustiticazJ01ne atlla polizia. per i.illten&i.fic.are a·:c'lcr.udireIl.epersecuzioni contro ~ an- [jfascitrti. !Noi nO!llabbiamo le prove maieria,li, ma ,siamo e<:nvinti - cer,ti - che l.: l.loon:be di Jlll.aill les Pins e Golf e J uam or.c,11poss-ono es=e o.pera deiglG anW,asc'isti, ohe que~lo id.i ,Nizza n<l'Dè a1Jt.roche uno scoippio adido.ID'e@tica.tod,i pura mairca fasci~, per •inici'!.a.re ila 1po8izia contro g1l.i aintifoiscisbi. E' <liifificille isape:re che cosa miri il Gove.r.no ,di Poim::aré e if.im.oa qual punto s;1,ramno spinte 1e pe:rseouz-ioni; comunque sia •per essere ai teniamo ald affermare dhe ,quei! qua:k.iasi pra'.v:veciimen1o ohe si vorrà pre:DIOOea cair:ico degln an1.ifas::isti noi ,si resterà tali it"l'!kiuoibil11111e.n.~Ceo.nosoi•aano a doveni della os(Pi- '..a!lità e ad es,si ua:ifoMiaano Ila nmstra co.ndo'lrt:a,ma mai - stimo ce:roti g:1i im1per,i.aJl.is~tieaizi.onairi - ~eremo que- ..I' sta otspilallat.à ooll suo saicriiificio ide11a on.oslra ,digini:tà ~ miliit.aai.ti per tUI1 i.deaJe di giiuslizia, ie idi. iumana~.:à e da! vi.ta clvi.ile. SANILEMO. Idiozie Il Popolo del fralello Ama.Ido d.,! 23 ollobre, pubblicava in anti,c;i.p,o, alcuni brani di un artico, 1-0 scrillo dal fratello Benito a commemorare il quinto anni,--ersa6o del marcio su Roma. Fra l'altro, si leggeva quanto segue: • Lo sciopero generale cosi detto <legalitario• dell'agosto 1923, sta nel complesso alla Marcia su Roma come la battaglia del Piave - giugno 1918 - a Vitlor:o Veneto• Come salta subilo agli o~chi, è una idiozia di Ben.ilo. Tanto idiozia, che il predappiese s.Lesso se ne è accorto. - - Infalli nel:l'a1-ticolo apparso in (;erarchia e ripJ·odollo poi da tutta I~ stampa fa.sdslizzala, il periodo idiota su citalo non è più visibile, non è più trovabile. _ Il predapJYiese ha altraver,s.ato evictcntemenle un momenlo di lucidità mentate. L'esuberanza del materiale ci obbliga a rimandareal vrossimo numero ,i seguenti articoli: Scampo!, di matita rossa; Patri~ di Cairlo Man di A. Balaha,wff; Lll •V•Lta ec011om~ca in 1-ta:liia;Lettera da Vdie1ma; J....' 1 es-ernpio ISJ)aig,nuolo e Povera lettera-tura!

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