L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 43 - 22 ottobre 1927

, r A~\NO XXXI. (IA. P.) ZURIGO, 22 OTI'OBRE 1927. Num. 43. ' liFJLEFONO 4475 - ~ N. V-III-3646. SETTI-M~NALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALL\J.~O NELLA SVIZZERA'. ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO i926: REDAZIONE'. AMM11:'iSTi1.\ZTOl\ 1;:: ?R.EJ;ZJ DELLE iNSl!RZlONl · I anno, fr. 6.-; 6 mesi. lr. 3,-; 3 mesi !ri. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, lr. 16: 6 mesi I~. 8: 3 m<?si. !r. 2.50. , L'Av11enire de/ Lavora/orP , Zurigo 1 ';;r.missione Esecutiva del P. S. /. p-~, Ju:ie.°" o 1.~.zro di fu\ca O.ar5tien;3 u.na colonni> l. Jc t..t.·ot Zurigo. Militarslras e 36 Pc-r réciam'! continuata, prezzi da· convenirsi Il programma dei festeggiamenti 11 fasci5mo ha pubblicato il prngrammn. dell'anniYen:ario. PitL che un. 'p1ogramma di festeggiamenti ap· pare w1 ordine di mobilitazione del proprio Coercilo. Concenlramenlo di 'cgioni. ,fì'ale. occupa1,ione militare clt'lia capitale e dcl'c cillà principali. Il Duce :cmbra che :zj farà coragio. 1'.alirà a cayal"o e lra una seh·a cli haioneltc fed'eli, pa~ erà in ri,-isla i p1 elorian; e le truppe. Si ripeterà !,)· :::petlacolo delle vie di Roma ocrnpatc cbi cloi:pi cordoni di camicie nen' con una fì'a a presentat'arm! Ycrrn i.' Ce~are da Carneyalc che celchra iJ \'.o anni,·er ario della sua for111,iala a,·vrntura, t' l"a1lra a drociai<'l ! \'t'rso :J popo 1o che coP :a p:·01,ria incliITercnza maschera l'odio r I' inrnffcrenza. !.(! ~c:cn:i. ~an\ la rq~ ·od•izione fcdc·1t', plafl:ca, ::l·.- 11a ~::ua7iori.~ italiana: un pa"se o, r,1palo da un c~crc:t.:.>11:>n~ico.~on rl'lr·mcnLi . · ~volge•;:rnr, dnranlt' f:·i ari 1i dr!la ~uerra le p:i.ralc mi!il::i1·i lcdP~Ch" pc1· lr ,·ie cli Hruxclle!:> occu.nala dal nemico. TI fa;ci$mo come 'tulle le tirannie. i·ca:r.bia queste man;fc:,taz:on; eh~ rnno di dcbolc7.7.a p::!r pt:OYCdi forza. T1 luc::ichio d,>'.'r propi·ic baionetlc. il rombo dellr autoblindate che percorreranno quel giorno i quarl:t'- ri operai d1el P c·tlà. rappresentano llellp intenzioni cle1le gerarchie de! rt'gimc il mezm_ più rffìcace di inlimidazionc .e di terrore. Tanto p:ù è forlr il regime quanlo maf.1giore è il numero di ari11i e cli armali di cui dispone. In Lcoria è ccsì infalli. :\la 'a logica matematica non è st'mprc la logica clc1la ,-:ta SO\ialc. La scienza militare trascura il più delle Yolle i fattori psicc 1ogici dt'ila ball~g'ia, cd enumerand 1 0 nrmi cd armali. unità e balla12lioni. dimentica che 5ollo la diYirn dc[ so!dalo è ~·emorc un uomo. Ed anche il fasc-isla, anche la camicia nera, è un 1101110.Pcn·erlito e degeneralo, ma uomo. Prcd::i dc'· le debo:ezzC'. dri diso?··enlamcnli. clcg1 i f>Coragg·am:--nli uma:1i. Il fascismo ha djmenLicalo 11.ell'orgoglio del s,ucccsso, le giornale immedialamenle success·i,·c ai dclilLo Matteotli. All'ordine di mobWtazione della milizia lancialo nell'ora che sembrò de 1 p<'ricolo. il 10 %-dei militi r:~po:-ero. Erano fa~cUi anche g;i allri. reduci delle in.fìnilc infamie rk-'lc spt'cli:i:-icni puniliYe, tarati ne'J'anima da una lricnna,1c propaganda e pratica di \io!cnza: fa!"cisli perfelli. dunque. ma uomini sempre. · Anime. cioè, a contatto della grande, anima de) popolo e suscettibili di essere infìuenznlc e lra\'O.'te. Il ~egrelo clelJa Yilln!·ia di tulle I~ grandi insurrezioni è lutto e solo 111queS'lo fenomeno. Gli . Yizzeri a µuardia della Basliy'ia avrebbero ayulo ragione in un tfLLarlo d'ora della folla • sol di rabbia armala • dei sanculolli pangm1. Furono le donne cli Monlmarlre che disarmarono e ,insero le Lruppe di VersaiL'es nei giorni della Comune: Ci sono dei momenti nei quali !"anima del popolo nelle sue espres.- sionj di riYolla - nul:'e come forza materiale, lerribil i come forza morale - terrorizza. disarma. congujde. Perchè? Fenomeni. di p:,icologia colleltiYa non ancora completamenle esp'orali. Taho:ta sono i popol~ c-lie nC' sono le Yillimc; tal'aJtra L loro dominatori. Così si spiegano le _i·irnluzion! v1lloriose delle cla~si diseredate, 111ermi, o male armale contro i pcrfelli ecl indncib~fi ~pparali militari di cui il Potere in tulle le epoche e sollo Lulli i climi, ha sempre clispo5to. Il fascismo nel quinto annivcrsa1io cfe•Ja sua faci•e Yilloria passa in rivista i mezzi tecnici di repressione d; cui dbpone. E' nella logica fatale di tulli i dominatori. E L1·a~cura d1 e5plorare il gr~do_ di pressi?n<' c cli e5pansionc dcli anona popo are.. . Fissa in \·olio i propri prclona 111 _:_ feroci ed audaci nell'ora della ri\·isla - e ne conc.lude la sua in- ,·incibilità Non a, non ricorda, n10! dime11Licare che Ci sono delle ore i11cui i moschetti cadono dalle ma11.1, m cui il mitragliere, inespugnabile dietro la propria arma, abbandoria 'a lolla, in cui il panico scaccia i soldati p•iù audaci dai lorti;izi. E la minaccia di tali 01·e si appro-...- sina sul ciclo d'Ilalia. Le c·assi opc· raie non nascondono più il p1·opric odio. Guizzi cli riYolla solcano il ciclo d'Ila 1ia. Le stesse classi borghc.,1 non credono più nc'.lc rcalizza7.ioni fa!:>cisle. J I regime le ha dei use. l\on dà più a loro .la sicurezza dell'aY\·cnire. Ed il tormento del d10mani. :'incogn!la rl,'Ì baratro, ali:ngc lutti gli stra.li del no.slro popolo. Si sla crt'ando la psicologia delln grande ora. Pf·co' og·a epidemica che si diffonde co:ne un pa:1·co do- ,-unque. clw frrma !n. mnr.o d1c!mi- !ilc e ne b li·cmare il cuore. che spinge all'r.t:dac-ia i' limido. cht' 1110·.Lip'1('alo spirito ài Ycndctla ne' perseguitalo. che getta !o !'C01i'p:gJi0 nc1lc ~edi dei comandi e del polerc. 011gi do" unque. in Ttaiia. :,i p~n.-·1 e, si mormoi·a, con ango~cia: :\Ia quando finirà? ~- Domani s; urlerà: DeYe finire! . E le faccic dei milili, feroni ncllr r;\•dc. l1·aoco'orri-anno. le diYisc scompariranro e ·a mano del mitragliere non premerà il prrcussort' cicl.·:»·rna. ( 11 grupp-o cl'audaci. una banclit'ra, un gesto e le sorli della ballaglia cambiano. Perchè nt'Taria è il comando de:- !a nc-·:-,,,~i!ti ::uoYa. Tuili la re~pirano r tl!l' i ~e ne nutriscono. Fu così che le dcbeo"i ba1·r=catc milanesi <'hhcro rng;one elci cannoni di Radc~ky. Pcrchè :n quc: giorno dr! 18 n1 a-n:o 1848 !"aria d! Mifano <>r:'.cli,·cnuta irre~p'rnbilc ai rnldali austriaci. r lutta la cillà. nei YOlli dei suoi cilladini, nei rintocchi de!k sue campane. nc'lo scros~io del lempornle. era diYenula altYamcnle antiauslrìGra. Ed i cacnoni di Radesky che in poche ore a\Tcbbcro an1lo ragione delle deboli barricale mi!anc· ;_ non µarlaron.o. Fufsgirono. Al ccnlallo dcl'a grande anima clèl pc-.- po'o :nfuri:ila e clcc-·,a. g·i animi de, ~o è.ali clc·la I t'Drt'i'·ion-" tremarono. Sfilino dunq~1c per Roma i mo- !'chclti e le aulob'indale della mi!iz·a. Saranno forti finchè il popo', ita 1iano rnrà spiritualmente clebole. E' già un sintomo che ad e~,si so1o faccia r.ppero il regime nella dala fausta ck'.ia propria ,·illoria che ru ia sconfìlla del popolo italiano. Scampoli li gala11luomo (se è Ycro) :\-Tario Car 1j, nell'Jmpero ciel 5 ottobre ha rcrillo un arl:colo inteso a fi:--.sarc ciò che è fascista e ciò che non è ., ed ha clenralo una norma per ogni YOCe dell'alfabclo .. \Ila lellcra a• si legge: ,a) ·non si e italiani nuovi (quancio non si è fasci ·ti) quanclo si ha spirito e gu.<ii horghe.\1, amore ai/a pancia e ol quieto ui11ere . Il panciulo .\rnaldo che è gras&o come un porco e !'pccula borghesemente in bon;a per conio del fralelJo Benjlo, è scn-;lo di barba e parrucca. \la che ciarlont' questo Mario -Carli ! .\11.cht' a Benito. per i suoi gusti borghesi, cn ..~ce ';:i pancia ... ••• Sc1·i\·e ;1 Popolo crllo;ia elci somaro Arnaldo: La gioventù italiana d'oggi non legge Ferran come non l'h(f /C'l/t) quella di ieri . Quelii ciel Popolo cl'J/a/io che confrs'ano di ?1011aYC'rc·!cllo niente d.t'I Fcrrari facc:ano il santo piacrrc di parlare per proprio conto e non a nome di lulla 'a gio\·cnlù di ieri. La gioYenlù d'oggi - quella fa,cista - non legge Fcrra1·i? Può anchC' darsi. Leggesse almeno qua!cos·nllro! fl ma\, si è clw non legge affallo. che al suo ccn·t'llo liberamente pensante- lia sosliluilo i pensieri e le idee fabbricale su mi~ura da filosofi ~alariati per uso <' consumo del rcginw fa!'-cisla. So- 10 co5i. con una gio\'cnlù che non legge. non studia e non scriYc, è.· possibile stampare 5enza \·c1.1irc lapidali le boialc chr ha stampalo il Popo:o rl'Itolia contro il filosofo Giuseppe Fcrr::iri. BibliotecaGino Bianco ____ ..:.;.... ______ ·--------··---- IJ balilla Laorca ha piscialo sul C11guss cli Lugano, questa 5omarata. • Gli anlif asci ..ti sono spaventosa. mente indieiro in tulio: anche in letternlura. Sono rimasti a ZolCI. e uno Zola augurano all'lialia. dove' ~anà e i'.\ssornmo·r si vendono sollo pre=::o sui bcmchi cl<>lle(ìcre per giovinetti 11iziati che cercano fa pagina • eietlnca -! .lfo l'lla/ia. semmai. e cli d' Annun=io: me=.::o sC'co;o più innan.::i •: Infalli. Zola, nella Terra, n('l L,r1voro, in Germinai. nt'll'Argent ccc .. ccc., si è alienuto n! \·::-ro e nl'11. Xalura. D'.\nnunzio - rnt'zzo ~·t'co'o più i111'.;:,nzi - ha c,111(:ilo ed t'sallalo :· ir.ct',-!o, lo slrnpo !a r,cderni:L'a e il fratricidio. 1 fasc;sli hanno mih'c ed nna raco•w r~r anlr 1orre cl" \nnunzio a 1/,o;a_ Sr-n1111ai. - ~r c;oè non aY<'~S"· , :, [ !l1•; moli,··: p;·i:r.o gucl!o che la lcdr-ralurn italiana è 01g' cli una n,),·t>rl~1dC'r.ola n Ir - e· è 1 a \·or" dd sa:1.~uc. f.' pac;fìco orna;_ per lutt: i ~en·i ! ioechi dei reginw. chc ~Iusfolini è <'On'pclrnlc in l11ll: i rami dello !'C!· hilc umano. r: labi 1=to in modo av,olulo. p"r :11•1· r'i :11\·t'rlt'h:·ali. ch" "-fu::.so1'ini c2.p,i~ce Lullo. Ycde lullo. pron-edc a lu(lo mt'giio e plù cli qualunquc a;lra pcri;ona. Da'!' industria all'agricoltura. dalla mar;na all'ae:-onaulica. da.t 1a gue1·- ra •alla pace, dal modo di arare al modo mig'iorc per inf}raYidiarc don,- na Hache:!c, Mt;ssolini i.· in:~uperalo t' insuperabile. ~e: cli~·corso agli agricollori. acl un. cerio punto ha detto: • r,. ·à (1//'ollo della semina. pi oggi e prolungale ritardarono i ·avori e in talune località dell'alta llalia non li permisero. Ragio1~e per cu~ io raccomandai. con appo. iln circo/are ai pref elli. cli sollecitare le .~emin<' cli grani prima11eri[i . \'r lo immaginnlC' w•· :\!H~!"o!ini. nwrslrucolo r1; Lt'J-Z.'e.l ementare. trenico di prob'emi agrico,':? Lo penrnlr _,·o· que~.lo profr!'.:Or<' cJ· france: f.(' chr CO!lfiglia la S('mina dC'i wa!1i prima\'criii? :\fa ~:irà ~lato cp:~1cht' co111Pclcn[(" ~a· "' 1·io; CJL1:-: 1rll<' d;r('llorc- di C:1ll"clr:1 cl'.\rrricollura :1 fare '}rc-<rnl<> ai Gon;r;~o qtit,i--la nccr'·<-il:\. r: ~re~"'''"' 11•"' r"o·111r altun·<' 11011 è· p.:w-·Jiil., Iir11·C' Hn n,:,lo "~117,1 che :\Iu~c()lini po·"~· r.h·r: a JX!lar(' so110 ,·110 mç . ro<ì i: dur-~ tru:-io è diwnla!o per clirillo gprarchico aulort' cJ,-. 1 proYYeclimenlo :\Ia a chi Yll01 chr:a a.;1 inlcndt're il prt'clll !:pie<:c? matita ros~a. I frutti del fascismo BI uff, miseria e terrore Xcl numero scorso :1 no lro • ital?ano • diceYa, ncl1a sua lcllera aperta a Rosrnni, che di fronte aìJa nduzionc dei salari i sindacalismo fasc1- '>la ha moslralo cLi non conlarc P'!l·oprio n;cnlc. La riduzione dei sa;a.ri i.• superiore alla r,cluzione ciel coolo de:Ja ,·ila, e \'iene ad aggiungersi ad ;1llre riduzioni conre.·sale e non con· fessale, e a!la disoccupazione continua e intermillentc che lormenla le famiglie dei lavoralor-i cli tulle le categorie. Che ha fallo l'organizzazione sindacale fa:,cista per regolare la riclu7,1one d'ei sa'ari - data che e~sa fo&- sc c,•;tabi!e - in modo che le con- ~egue'nze della crisi non. ricas.cassero tutte sulle spalle dei lavoratori? 1\ ienle. Rossoni ha giu&lifìcato le misure prese, slemperan 1 dlosi in lodi iperboliche per il regime e per il du::e che ,·t'ramenlc lo onora di una cordialissima disistima. Tanto poco il sindacalismo fascista conla in questa faccenda che la misura clel:'a riduzione •dlei saiari e L mezzi per arriYare ad essa son.o slali studiali da Mussolini e da1 segretario cJeJ Partilo ~azionale Fascista. Rossoni non c'entrò per niente. E quando costui crcdellc di. poler dare istruzioni in cui cercò cli disciplinare second'o criteri 5uoi la riduzion,e dei salari, un secco comunicalo uffìcia:'c ufficiale annunciò che le istruzioni lt' darà il ministero delle Corpora- ,:ioni d'accordo con la segreteria dc' pa1·lito fa:;cisla, e che ogn.i altra istruzione non conta niente. .\11.dranno poi i fascisli ail'eslero a magnificare l'OJ·igirialilà della loro o:-ganizznzione sindacale e l'impor· lnnza de· 'oro c~pcrimcnlo. [ falli :,ono qui. ffliiaccianli, e ,·algono infìnitamenle più delle chiacchiere di lulli i 111agnifìcalori inleressali di lullo quello che il fascismo fa, :-:ia buono o ~·in calli\·o. sia arrosto o s:a fumo. • * • i\°ola giu.,Lamenle La Libe17a che i f:1sr·isli ~i sono decisi fina.lrncnlc a p1v!:u11c-i::irr· 'a pai·ola crisi. :'\on la \ o,,-,·nno ~pula re qucsla paro;a! Se api :'.anu bocca. c~si lo fac-C',·a110 ,r:'lan!o rwr d,irc c-hc in flci1ia ora111 ii tulio \·a hrnc. tulli l,1\·orano. 1,o\a110 !"abbondanza. e lutti .ono conlcnli .. \la 'a crisi è din·11iata lanlo ;:cula che· li:c;oqnò ,'.>ar;~:1;1:-.Orn ~i lenta di sp;egarla. di g;u,l.lìcar!a. J>l·1·affrr1:iarc cl,c 01a111ni 'a 111nlatli;1 lia !-.Uprrato il pun!o crilito e si ;i\·,·in \·rr:-;o la gu·1rigio1w. r 1a\·orato,·i. i qual; dc,·ono aclatLarsi ad un in,·erno di neni miseria. 1!011~0110 \ ciamenlr dello slrsso pa· n·rr·. l prndullo1 i cht' non ric-scono a \·cndere(' lulla la loro mcrct' t'. quando \·ençlono, cleYono subire prezz; mollo ribassali in confronto dclie spese !:>Ubilc,s; permcllono di dire a bassa Yooe che così si Ya aJJa rovina completa. I piccoli commerc,.2J1li, a cui la merce da riYe1lclcre arr,Ya g.;::i cara, che non possono ribas.::are sensi bi! mente i loro gc.;1eri se non a costo di fallire, che ,·edono ridur5i i• consumo, non riescono a lacere che questo è il fallimenlo. J grandi indiuslriai i. che, malgrado i ribassi di saiario, non riescono a Lenere i mercati e, se producono, lo f:rnno in buona parte per il magazze110 - dico110 che co:-i non si ,·a a,·anl i. . In mezzo a lan.la roYina, 1\fossoJ.ni ,·anla il suo mclodo di cleilazionc, giudicandolo unico fra quanti furono adollali dai di\·ersi Stati dopo la guerra. E' vero: una Yolla ln11lo egli ha dello una ,·erilà. L'Italia ha proccclulo alla deUazione in w,a misura n1pcriore al, a ua capacilà - e ha determinalo una crisi che supera in portala quelle allraverso le quali :-.ono pa sali lulli gli a.llri Stali che han110 don1Lo assestare Ja loro situazione finanziaria. Con queslo in più: che neg· i altri Stati tulle le class_i hanno pagalo nella misura delle loro forze. ln Italia si fa sconta.re lullo alla classe lavoratrice. Si OS5cna che la 1·iduzione dei saiari è un passo necesario per far disccnclcrc il costo della ,ita. B~- bole! La crisi allua, 1e 11011h. a Lanlo per caosa gli alli salari - i quali avevano già subilo sensibili adallamenli alle mulale con.'Cilizioni del pae5e, quanto la sproporzione fra il Yalorc della mon.ela italiana e il valore_ della monela dei paesi conco1·· renl1, e la mancanza di circofanlc. Le Banche non possono più far cre,- dilo nella mis.w·a necessaria - e, mancando il credilo alrindusli-ia ed all'agricollura, mancò i'ossigcno per ia loro ali iYilà. I-la un bel far· progetti per la rifo11na del credilo, il go\·crno fa cis!a! ~cssun progcllo ha !a \·irlù di tirar fuori iJ <d!anaro quando. non c·è. !,:.~si restano ca1·la straccia buona per in(ìnocchiare coloro che non sanno niente in male· ria e non hanno occasione o bi• ogno - beai i loro! - di bus~a re agi i speri cl i i delle Banche. Sempre il bfu[T. Blufl' t' 111i~e1•;a! * * * l,a miser;a non può non strappa.re lagnanze al'a lanla poYera genio che 5ofTre, che \·cdc soffrire i suoi, che ~a di cloY<·!·~offrir(' a lungo. Se ci ro.-·~c I bcrlù in lialia, ìe prolcs-lt' saJircbbt'ro al ciclo. r, per qucsio la libertà non deve e!"islcrc. Per que lo il lt'rrorc domina in ogn; centro, gran.dc o picco,'o, cleila nostra poYcra Italia. Soffrile - pcn~a il fascismo - e tacete . Pc1 chè il cons.glio sia accollo come s: dc\·c-, e·~-<> è accompagn~lo dia all; di \·io enza lcndrnli a: mostrare che, in caso, il fascismo è sempre pronto a difendersi con tulli i mezzi centro ogni poo-:bilc LenlaliYo di risco!'sa da parte delle masse le quali sentono pesare lroppo suJlc loro !'>pal!e l'oppressione fasc.isla. Giungono notizie terribili cla.ll'Ilalia: arresti, persecuzioni. confino, conda1111c. e ÌJa~!onalé'. Sofir;re e lacere! E anci1c laccnclo aclailarsi a umiliazioni. lanlo per pcrn,cllerc al fasci!-mo di mostra1·c che e!'so Yigi<la... e ~i (':,e re: l,1. Que.<la 1a ,·crilù YCra, qua'e risul1'.l. ~:11·c noliL·e - !'=cure - che ci ·, n~ono dall'Italia. Questo il quadro d::!i risuilaii rlcl"a po iticn fa.<cisia. Politica cl: b[u!J che lrn c-ondoi I o d paese al' a mbcria. !'>e·rr•ca di opprr!'~ione senza misura e senza scrupoli pt'r imporre ai pae- !'C' una cìilialu:-a che il pac~r detesta. fa, iì p;:ic:,c-fìn;rù p.:-r a·,er ragione contro la l;rannia che l'opprime in 111lli i mcdi. l'no stato di cose come l'alluaic è un as5urdo che. se dura~·- r,,e a lungo, significherebbe la rovina c'·,fìni'1Yr. dt'Tila 1ia. E' fatale che i1 fascismo cmiii. Noi \·orrcmmo chç a Parigi - in,·ecc cli discutere sulle fcmrnlc - si preparasse un ~er;o e pratico programma d1 goYerno. Pensino i nosl1i amici che l'essere pronti per assu nwre la sur::iessiqnc al JìOicrC' è buon mo.liYo per indurre le masst' a dar !a ~na!'ata necessaria. E. Lo .• Cavalleria fascista I f'omdlli di Roma pubbNcano degli estraili d,e/ v,erbo!e ca--<ICi!Jeres=neolla uerte11za Se'!imelìi-Fa.r:nccc: e réisp,2MiUipadrini. Senfé.len:; qualcuno. Sdt:n:ellli a Far<inacc-i: - « Ti credevo w, galantuomo e un uomo cU legaJ.o. Ho invece ora le prove de/Ja tua furlanter:a e della tua viltà ». Fcrr.inacci replica: - « N signor Settime/lei pubbUcaua ieri - conJrar.fanumte a tulle le ,norme ca1x:lleresche - una sequela di ,ingiurie contro di no-i (?) con l'evid-?i11lepro,pos'lo di l/;O/lrar$i cl'! giury d'<more che dovrà sfabilire se ttgli ,:uò scendere sul lernmo con un gal,a,ntuomo •. Un fifofo su l1e colonne di « RMim2 fasc:sta » l'organo di Fa.rmacci: 0 -- « I padrl,ni del comm. Setfimclli hzg. gono dcvanfli le spada di Roberto Fa1'inGcci ! ». La vulenza nalurav'menle è /.inifa senza scontro e senza nessuna gra!liic»!ura. E<d dJlora Farirrxzcci iscvive ai suoi padrini: - « Vi chiedo scusa S-'! - se'Tlza saperìo - vi ho dato tincarico di portare il mio cartello di sfida a due perref1i vigliacchissimi mascalzo,ni ». Come si conoscono ,tra /ascisti! ComsiaHnduenanazione Cominciano a farsi i co,nfi esatlri dei presf,i/,i a cui il fascismo - ,per i ,pro,pri infere~i - ha cosJTebfo le industrie ila~ liane presso i banchie.ri americarri e inglesi. Essi a~sommano, insieme a qW!/li confrra/Jri direflamen;fe dallo Stato, a scile miLiardi e mezzo d1 lire! Tali prestiti sono sia/i concessi contro prima ,ipoteca su/l,e imprese commerciali, <indust<r1ia!i e agricole e di lC1JJoripubblici e con un contratto per il quale gli iinf eressi e gl,i c-ccon/li onnuali sul capitale debbono essere pagati prima di dare qual- !'ios;,i ci:v!dendo e per il quale l'ipoteca ha forza malgrado i:;arere conlrario del magi-si.rato i'.aliano. l' inf.zresse el!etlivo (non quello nomirr-::/e) è del 9 per cento; quindi le imprese commerciali. indus!r'a/J ecc., del/'!fa- /ia fascista debbono pagare un int2ress2 colletti-vo di 2eicentoset:antacinque m1lioni a.Il'anno, cnLre i· versamenti annuali J er eslin,guere il debito. Il popolo lcvorafore ilali=o, insomma deve prelevcre, duJ lruUo a.nnuafo della .-cropn'a Jat:ca, offre Cli grC11Ssdi ividl!ndi degli fndusf.,-,frn.i, oltre ai miliardi per ll'CNrienere lo Sfo/o fascjsfa, la graz<iosa cifra suesposta per i banchieri strcrnreri. E lu!fa l'economia nazionale. natural. m-m/e, è nelle mani di questi ul!imi che possono farla crollare quando uog/,fono. Viva l'Impero! Un'insalata?· Cosi chiama Un itcdiano la lellera che ci inv;a, ~la no; .'a pubbli,chia1110, perchè insalata c~:sa non è, ,se a questo le1·mine il nostro• runico rno] dare un s-ignifìcato accusatore. Cari amici, niente le!Lera aperta, questa volta. Le persone alie quali ddvrei rivo/germi sono tante che non so bene qua·e dovrei preferire. Le manclo cl diauolo lulle e buona nolle. . ' Dovrei, ancora una volta tirare in ballo qlle[i' inen·abile Turatino che ora attende, in /uogo cli Rosso. Ili, ai /avori per la riduzione dei salari. Turati veramente ha un debole per lavori di questo genere. Ri: coi c:e1eie che tempo fa eg[i diresS(' da Bresciu un le/cgramma al duce per annuncicirgìi che i /avoralori deì a wa c.ltà - in un momento di indicibile eniu, iasmo avevano rinuncic;to e;/ 10 c1c dei salari. Ve lo immaginate l'Oi l'enlusia.<mo dei lanora/cri ne! momen'o in cui essi facevano quei sacrificio? Io no. Ma si sa che io manco cl'immagma.:fone. Ho domandalo a Rossoni, [a set- .. limane, scorsa. perchè non sonp r;- corsi a lui prima di prendere le mi- .<ure volute per il ribasso dei salari. Fui un ingenuo. I:!,'' nalw•aie che Rossoni .e· ·a messo in disparte perchè eg:i elica ai lavorc1lori che è stato un .sc;cri(ìcalo. che egii avrebbe dire.'o i loro interessi, che glielo han- ,, no impedito. l favorat~ri. veramente gli possono o servare che il fascismo è w10 e che certe divisioni di responsaòclilà non sono ammesse. ilfo, poichè i lavoratori non possono parlare. a 1:?o."sonibasta avere un motiv9 qua111nque per salvare le apparenze di qllel nulla che egli rappresenta. Perchè iet commedia ries,c,a bene egli ha dato istruzioni su[ modo df c,gire in materia di ridu.::ioni di salari-o. T11ratfr,o gli fa sapere che questo è affare che non lo riguarda; che i provvedimenti in que~}t[one li pr_ende iui d'accorcio col Ministero del'<: Corpurazioni. Creo"ete che Rossoni .<:ene pigli? 1lfo neanche per -~ogno! Que[/o ha una faccia di t.oHa e tenuta di !i20. Presenlera il com11nicolo rii Turali co·me un alibi... E' semp!·c vero de[ resto che egli - presicl<'nte della Con{ ederazione dei lavoratori -- resta uno dei primi responsabili di quanto sta per succedere. Afa perchè Turati .</occupa tanto· del ribasso dei salari ? Altra domanda ingenua. Ma é naturale che se ne occupi iui ! Non e mica tanto ingenuo, l'auvocatino bresciano, da tentar di far credere all'entusiasmo dei lavoratori nel momento in Clli essi devono mettere mano alla cintura per adattarla dllo stomaco che si contrae. • Qui - egli pensa - non e più aflare che Si regoli con un tele- _qrammo al duce•. Q11ibisorna tener ben a/lo e pronto il bastone, nel c.a- .\O che la gente mormori un po' forte. E se il bastone non basta bisogna dar ma-no ad altri ingredienti P'.~ ~picci?li~i . . Omf!-di: immaginabil1 1slruz10111 a1 fascisti perche sorveglino più attentamente del solito e diano lezioni senza mfsericordia ogni volta che /'occasione si prc- .,·enta. Si capisce benissimo percliè il duce ha chrnmato lui e non Rossoni. Non è più affare di chiacchiere; e atJare di mangane;llo, se non peggio. Sarei poi t_enlatr. di domcmdare a quel Prof. Gini che siede sulle eose delta statistica italiana, se è proprio vero che in Italia si sono avuti que- ~/'anno /Vi milioni_ di quintali di grano. Scya. ~on saru: ma a me fa impressione 1[ fallo che la cifra l'ha sballata per ·primo Mussolini. Se es,. sa f 0SSe staia pubblicata un po' prima dall'Ufficio di Statistica via. lO l'avrei ingoiala senza molto .<.Otlilizzare, anche sapendo che Sll[ conlo delle statistiche del prof. Gini c'e chi sorride . ilia, cosi. bulla/a là da Mussoli:ni, la cifra m'ha l'cu·ia di voler essere imposta az paese. con un decreto del duce. Ripeto. sono dubbi: io non ho altri elementi che questi. Ma se quella del duce é. come sembra una ~pacconata, v'immaginale il d~ far~

· L'.\ \"\T,'..\lRE DEL LAVORATORE --------------··-···--·----------- degli !>lati;;Lic·i di Roma per far quadri:re la prcclu::ionc d<!l qrano entro la cffra vo{ula dc,/ duce? Ah, che c0sa allegre, tl f oscismo ! Andiamo cwanl,. _ Avete vi5lo sui giornali esteri che 1[ governo ,la{iano è sospellalo - <> 11011solo in .luqos/avia - di avere armalo [e bC1nde macedoni ;e quali dònrio prov(( Ol'CI d1 una p1eo·ccuP(mie alliuità. li mio parere? · Per quanto anlif a.<'cista_ non credo che il sospello sin fondato. Spero in ogn_ caso che non sia vero. Quello che osservo io. è /a bel/a réclame che i qoverno ila/iano si è f nlf o in materia di- po/1/ica estera. Quell'aria provoca:orir1 che esso adotta nl"i .<uoi rapporti con Stai; minori. il tono delia sua stampa - tu/- la dirello., d1 fallo, da Mussolini - fanno pensare che il governo itaTiccno e capace di lullo pur di provocare un con{lillo. Esso passa per un agente prowocatore. Il che. per un paese come l'Italia, in momenti. poi come questi, rappi·esenta una riputa::ione che non pu6 non avere le sue ripercussion, anche ne1 campo economico. lntend<:tem1 bene. lo. per quel tC1nto che so di polilica, so bene che atti quali quelli che qualcuno vorrebbe ora imputare al governq italiano, entrano neil'arsenale dell'alta politica internazionale. Si creano cli- !':Ordini per p,:ovocare un paese eh<: si vuol opp,-imere.- o per essere chiamati C! porlar l'ordine. vale a d;re ad occupare un pae.<'edesideralo. La Francia. quando s'è trattato di Tunisi. non ebbe neanche bisogno di armare le bande, o di organizzarle: le bastò inventarne l'esistenza, per Ctll(i<.Ira mcllc'r<' l'ordine in quel ru~cse. Po[1lica super{ina ! Ma essa non scuserebbe il fascismo di aver ricorso ad essa nel caso delle bande' macedoni. Il tempo deve pur far maturnre una specie di galateo inlerna::ionale: clll .,(' ne infischia devi' rct.~~egno.rsi a f(lr brutta figura. Ripeto, credo e spero rhe in que. la facc.-,nda non ci sia da /cunentare ailro d.. fu pessima 1-:p11la::ione che gode ·11l'<'-'>fe1·0 11 go11erno italiano. .Yon ho ancora fini/o. Primo cle H.1wrn lw inauguralo la sua As.<emli!<'u So:wnalc. Organismo che <· 1,11111... ron e h (.'amera dei Depu- ,f cdt ilo ionll. Ma Primo de Rivera un111111ciae fa o.nnunc,"ore che egli è sl11{0 cli {rtn• ìl dilla/ore e che si pn·r,crc: a permeltcrC' in lspagnll un rlqrme normale. ·Quundo ho letto questo ... io ho a11u•0 u rgogno Ricordate tanedclo. lo d; Rc,\.'Ìlli con quello spagnuolo? Lo rniutaua. [o riveriva. /o compiirie n!ut·a, gii manij'e.ilova lulla la \U't grr.liludi11e. • Perchè - gli disst TJ<, 1 - se non ci f o.,se la Spagna, sarebbe lo nostra flaUa l'uf/imu paese ,/,,, mondo ! Al ·:~,èI Ro~s1111reJwwc, d0urcbbe inpc,:::;are la .<1uraI rguzia. C crn la G, ecia coc sue, Punga/e,,: r:,,r,i1·,. Pon~·n/os è in prigione. R•·- </i11111c. i.ai ... E a1·rei deli'altro ancora da nou. · r r·. Jfu 11cdC'iequanti Gl'gomen!1 ho gia /o,.;w/o'? Ne ho fallo un' i11'>c1- /atr\ ch6, tanfo per liberare il mio /o/1(.lino. mondo a voi. Frttene quelin che volete. Buttatela in un ceslinr• o pubblicatela. lo, comunque, nsto sempre il vostro UN ITALIANO. CORRIERE PARIGINO La vittoria del petrolieri. • Un nuovo patto Gentlloal. Lo spauracchio.• ~oiacarè e I morti.• Le onoranze ad B. Zola iL'aHare Rakowsky è risollto. Il governo di IP,oincanè e ,dii HerriO!l ha ceduto alle minaccie ed al ricatto •deLla slampa reazionaria e « ,petrolwa ». Deterdiog, ;I re del p-.,troli:> che ,ha unte le ruote dei giornali ipair~gini, può clichlararsi sod-difatto dell'esito deilla prima parte de1Je sue operazioni. E marcia ,direl..o allo scopo finale: la rotbura def..n:,tiva e completa de.Ile relazioni detla Francia con la Russia. 'li tono dei giornali conserivatori n:i-n lascia .w.bbio in frcpo;;11L-::i.Al su~ce-5s.Jre di Rakowski si prepai a un ambiente iTrespirabile e si Jabbri~ una si,tuazione identica a quella che pr, vccò la partenza del prei:iecess::>re. Già l'Echo d~ P.crf-s scopre Je proprie ir.te.nzi:oni. Ci rh·ela chz DolgaJewsky, il pr,obahik successore, è più peri.co4oso cli Rakowski, appunto perchè n:m c'è nulli da rimprov-erarig:i. Con Rakowsky il gioco era facile. Bas;,av:i con un po' .di ma13,fede, sfrutlare un incidente senza im- !>::.rla<nz1p$r raig•g:un1~re le sc::ilpo. Do!- g.alewsky, per<:hè più ;c,rnicne, non si presta allo sah2rzo. Condusione: rifiutia.mo .Oc!.gallewsky ,.,~nza esitazione. Brian,:l, J'an,gelo della p:i.ce, si pr:?slerà alla poEtica di guerra anti-russa che s-i i::repara ?" Cap~tcUerà il go-verno firancese di,nanzi alla -campa,gna di stampa che pro;egue e si intensifica? C'è piut:osto <la allenderseilo. Non è stato fin:> a<l ora .il GUO ruollo quello di caipilofare? S'è ·cestituito ieri per capitolare .dinanzi l'alta finanza, oggi dinanzi Deterding, domani dinanzi Jl signor ·Coty, MiHeranid o chiunque altro ,parli i,n nome di forti in!.eressi e cli bi.ligi.ardi i'deruli. ,Mà -1.m giornale socialista osserv:i: poichè l'episoidio Ra~owsky iha i,nsegnato cc,me basti montare una cam~na di si,amipa perc'hè un ambasciatore diiven,g:i « &tdesid.eraliN.e » al gcvarno franceS2, noi non lasceremo cadere la lezio.ne. Ma ne approfitteremo pe,roiò ohe r:,guanda lo ambasciatore di Mus,soliru e del Vaticano. * *'* A proposito di qu-est'-ul~imc se ne raccr...ntano de11e belle. L'aplprossimarsi delle elezioni 1-egislabive,do! 1928 lo ha mes50 in piena attwilà. La stampa patriottissima dhe è ancora piena di sa.ola inclignazione per l' in:tromissio,ne ,dell'ambasciatore russe nelle cose interne fa-ances', finge di non acc::irg~rsi <lella parte C'he 1'1mbasciato~e valica;o sta recilandri in vista della bat.l.aglià politica pro-s- .;~ma. Si lralla niente cli m~no che d~ll' ins·.aura.zione di un sistema che noi ilalia.nj ,ir-hiamo ben conc'Sciu-Lo in passafo. R~- coridate il ,patto Gentiloru delle elezioni giolittiane del 19137° 11 Vaticano autorizzava ed irnviitava i cattolici a vol.1re por i caillldida".i:i gO'Ve.rna 1 tiv-i c:he si fosse-- re impzgnaH a sottoscrivere delle condiz:icni ri,guardant1 gH interessi materiaJj e morali della Ohiesa. ITmegnarnent0 religi-0so, aumento <li ccmg11ue, lolla contro il divoTZio, ecc. In Francia anons. Maglione sta r~pet.endo il ~uooo. O.fifire i vcrli ,della Federamone nazionale ca~tolica ai ca.n'di.dati reamonari e moderati che si impegnano a sostenere il riip11Ìstino delle Ccm,gregaz.ic<nireliigiose, deU'insegnamento religioso, la fine insomma cli ,tutla la politica lattea deLla Terza Repubblica. Ed i giornali patrfotij,ssi.mi non pr::it2slanc conbro questa ingerenza cli un'ambasc:atore estero ne11e cose interne della Fra,ncia. E se ne capisce il perchk. 14 ele:ziioni dd '28 sono id~ciriv~ per la p::,Jitica francese, 21-ji partili di deslr:i le attendooo con sgomento. Sinrano la sa1vezza nedl'a,pporto delle forze clericali e sono di.sposti a tuiite le concessioni ed a tuttz le umiliazic<lli. -00rmai h stampa son si n.ascon,de 1! perico-lo. Anzi lo a,gi.l.1 e lo ill'g~ga·ntisce per spawentare i gonzi: l'avvento al poere dei .:.cci:ilisti. E' indubbio che iJ ,gruppo s~cialista ritornerà a Palazzo Bc,rbone aU11D.entato di molto nei suo-i effet'.wi e se i radicali di sinistra conszrver.a.ru:10 le -proprie posizioni, si pre.senterà la soluzione di un Go-vern:> scciaJ.ista-radicale. I sociai}isti francesi seimbr.a ,siano cl.i.sposti al ,passo d.elb -pa.rteci,pazione ministeriale sulla. base di, un programma concreto idi rifcrme. La formula quale l'ha prospellata Paul Bancour in un.a inw.rvis:a che ha fallo eco nell'opinione pubbli'ca è: auioril:à ,a sinistra, Governo forte appogg.iiato ,dalle o,r,ganizzazioni OIJ>erai'? che v-inca I-a rosisle.nza ,del1a ibarnca, rzstaiurazicne della finanza a spese del caipi tail.e. Jl pr.qgramma è seducente, ma ,presant;, un'incognita: la fedeltà e la audacia dei radicali nell'app1icarlo. E' idi ieri il catastrofico fallianen~o ,del Carrte.1.1odel- !' 11_ m~o! _._ 1Certo è clte o~gi tutta la Francia bronto~a o ,protesta sotto il peso deolla politica fina.nziaria del ministero d2J,J'Un.ione Nazionale. Il « rrt.'rocoJ/o » di Poincarrè che in 'Pochi mesi riconduceva il frarnco da 2CO a 124, oHre ad apparire precario, è costato caro: chciasse~le milioni ,cfj nuove imposte c'he hanno foar~dito le ,stesse ftinti della prdduzione e pa.ralJ.izza.nogran ;,artz ,d~ll'aLLività eccnomica. E la s-ol,uzione de!Ia crisi - aiifallo risolta - penma..rie ancol"a quella eh.e .i soc.:alisl1 proposero ed agi!.ano durante la campaigna elei lora,le de! '24 e ohz il carte' lo villor0sr:, ncn ebbe· il coraggio ,cli nnnlic-are ~inanz a Ila s2:dizic:ne dei celi c;~-L.al:s•·c-. I i:r~!ev.ime'nto sul ca,pitaJe. * * • ,~uando p:ir:a ,ie: c;mileri di gm,:r.ra, PC'incarè ringiov::ni~<'e. d:viene a.ggres<J.Ìvo, mordace. Dinanzi al1a <Sfilala dei tumuli che r:.cordan:> b propria tenacia e responsabil-ilà nel mac-ello, si esaJta. Non passa domenica ch'ecgl. non cctn::eda un'ora di questo é J:l. 0 co delle spirito tra 1e ossa e !~ crnc, dei camr•csanti ,de11' Est. t...d allora spula veleno contro il po-polo tedesco. iD~ scl:t-i eR:: non n.omina la Germania: la de-3Iga.1 con 1e al1usionl e ~i ~pileli del pegfcre spir=:o nazionalist:i Domen:c:i ,.-or~a ha raggi,unto l'apice di questa maca~ra s::>e("ltlazicne stùLe prorrie vittime. Nel!.) slan<.·c.. lirico ,del discc,rso ha foti:> ;iar 1are ; morti ohe <laU1? sue labbra invr,cavano la continuazione d~lla ~ua ;,ol:t:c~: 1nier,ria ed estzra I Per e;;s2Te buon francese bisogna essere « poincarista » l I mor~i lo esigo,no ! Eid inlfa,ttj a Poinca,rè non resta che fax1otecaGino Bianco SI r,ieb-iscil:ir i dai morti, poichè i vivi , rmai b esc::rano. Ed imI,ricano a questa democrazia :llus-,ri.1, :ic::~m"-danle con tutti i hscismI, ~~T\'a, sollo il i:,rete-- s J iel!'Un· ni nn..-:!l.ib, d?lle es.,genze d<:'::; rcazi, • e d,,m:nal:i d:il!e potenze rld denar0 ; "' * h quest: g" ~rni h F r ~ !lci:i h:i e mmemorato :1 25.) a!'lniLr ,1,·:;:, del.:i m;:,rb •· F,-, ·o Z k, :I grar.-::le r::imanz:2're soc.a 1 J!:\ ~J il !orte c;;n!::ili?'lle · 1 d:fc:;a d~'b verità e de!l. :i)uslizia. Tra le rievccazioni in gloria d: Zola et piace riporlar.z un brano del d:scorso pron.unciaito a11'epoca della mcr.e ,da un allro g.ran.<l.escrittore soci.ilist:i, anoh'e:.- so soompar.,o, AnatGie France. - « L'oipera lelleraria di Zola è immensa. Oggi ohe possono v-e.der;;e;ne i pilastri colossali, si ri.:onosce a,'lche lo sp:- rito di cui essa è piena. Ed è !mo spirito ,dj bontà. « Zola era buono. Egli aveva il candore e la sempli~ità delle grandi anime. Ed era prolondamwle morale. Egli ha descritto il vizio con mano rude nu virtuosa. Il suo ,pessimismo apparente mal nascO!llde un ottimismo rea!e: una fede osLi.nata nel progresso dell'1ntelligenza e de11a giustizia. « Nei ·suoi romanzi c:.he sono degli studi sociali, egLi perseguì cli inesiinguibile odio 1llla società oziosa, fri,vola, un:i arislocrazia bassa e nociva; egli comb:il11,è il ma.le dell'epoca: la p;:i;enza del .denar::i. Democratico, ~gli 111ona·idulò mai il J::·:>pcb ma ,si sforzò di mostrargli Ja 60];).irulvùi <lell' ignoranza, i yerioo1i dell'alcool che Jo abban:lo.nano senza difasa a tulle le 01 p-pressioni, ~ tulle le miserie a tulle b v~rgogne. Egli combattè il male sedale dcvun::iue lo incontrò. Questi furcno i ;,uoi oji_ Nei suoi ullimi l:bri 111-•slròil i::r ~ for,do suo am::,re de.ll'umaa:li e si s:orzò d.i divinire e cli pr~vcde.re una •società mig]i:,re. « Eg:i v~.bv:i che su!b tern, un JIUmuo se,mpre cresce.nl.? di uomini fosse cihiam:ilo a gcder2 d'?lla felicità. Si;~r:iva i:e,1p211Siuo, n21Ia scienza. Ed a:tendeva :!ella f:>rza nuova, d:i!la ml<'ohin:i, ·i;azione dell'umainilà lavoralriei?. ·, Ot,e;h reali'sh ,inc.-?r::,era un a.rd<?n- ,: "'? '~-:-:i 'i,;t:i. La sua opera no.n è c<:'lllrc1nl::"!e in (!ran,dez;:;a che a qu2ll:i <l.i T .-lst-~L s.~TI') d•:e va3f,e città d•a,li cle- ··-~ :i1':i -:l.ue C'strerr.ilà :le] ;rnf.:t'ro curcpe::, 2 sr:-no tut\.e e due g-~n:::ror,.s-c e racific-he. Ma quella di Tol<toi è la città d·:::Jla rassegnazione. Que1!:i di Zola è la cillà ,del Javoro >. Laliberstàindacale Relazione della eonfederazlone Generale del Lavoro ltallaaa alla X eonferenza lnteraazlo• nale del Lavoro. G11 operai in condiziona di afriarità (Confinuaz.J. La lotta di classe è una r.:altà imopprim.:bile. Di scioperi e .;err:i-1.c v,cne saranno f.ino a quando esisteranno :mprenditori e lave, a tori. Potranno essere più o .m~n::>gilis.ificati o frequenti a secon.<la del ,graido cli educazione polit5ca e di ccscien~a dei lavo.rato.ri e degii impr.andilori, ma vz ne saranno semJ>re. La parentesi italiana è già mina.coi.ala. La stampa italiana, co1.;lretta a pubblicare 5olo quello che piaee e Ià comodo al (asc.:,smo no.o ,può -di.re ciò che accaide .nel suo ,paese, ana i s:glilorJ che rawresenlano lìltalia aJla Coolferenza sanno ohe, recentemente, nelil'al!.a Italti,a si ebber:> p:ineclh.i scicp,2>ri o fermate internz ~n slabiil.imenbi tessili -2 mel.allur,gici. Cltiamo per 11ult~ quelli a,vvenuti negli :,'"l.abilimen- ~i Fiat a Tor.imo, e negli slabiJ.:imenli del- !:> So.cietà Breda idi Milaino pu proteslare contro riduzioni dei prz,zzi di cotLimo. Con ciò no,n <Si vuol d1re ohe, na1 campo tecnico <l2lla prcduzione, non possa esistere una ccrdiab cclbb::irazione Lra imi;reruditori e lavora1c,ri. La Confederaziooe Ge,nerale del Lavoro ha sempre soslen,uto - anoh2 quando l'aUv:ile rappresentante operaio il'.lli:ino al,Ja C:mfor~:i- . za non ne vdleva !.ap?T:: - che quel qua. lu.n.que concordalo ch2 segna la fi.ne di u.n conflillo fra capitale e lavc-ro, segn1 una tregua. Se la tregua è leale, la .;tessa discussione sul l'a'P'plicazione del ccncordaio (nelil' in~rno della faibbric:i fra dirzzione e ira,pprese11113,nz,oaperaia, o fuor' fra k organizz3z,ioni d.ellz parli) si risoJve in una collabcrazic,ne tendente :id una semipre più inle-nsa produzione ~ al v.,ntia;ggio reciproco. Ma la Co,nfederazion~ Gene,ra'le del Lav:>ro d'Italia neg:i che, a fini delh prcr.Lu:z.ion.e, fa sc,p,pressio.ne 1 ·":i. J:l:~rtà di sciopero e di serrai.a .;fa ul:ile e necessaria. Essa accentua solo lo st.alo di irifa-riori'à in cui si 1.rova 1'oper io di fronte altJ'impren,dilore, e ianlo più lo accenhla in rum paese come l'Italia dove non esiste ai1ouroalibertà di riuniore e di stampa. Gli impren.:liteuii hanno a loro ruspo- ·-· ·ne mezzi di di.fesa e c1i <J<ffe.sasuperiori a queLl-i dei lavoratori. [,o sciopero 0 1a serrata per il lavora '.ore possono si- ~niucare la famz. Malgira1do ciò, il di<v.iet,o di sciopero e di ser.ral.a, accenlt.ra, come a.bbiamo det'.fo, le condizioni ,di infer~o.rilli. del lavoratore. Lo s6ope.ro e la serrala non si equivalgono. Se gli scio• peri sono più numerosi <delie ser.rate, la •co1pa non è da Lmpularsi a.i lavorato.ri. Qu;,n-:L i lav::rel:id credono i.ng:uslamen- '.e r,:,,:;i;"ntauna loro d,..mar..d:i di aumento, non hann::i altr1 arma di iotL:i all'infuon di que'.Ia :lelb :;:::0JJ-UJ. Quando invece gli àmpre,n:bt0r: si vo,Ln.> res,pinla una richie::;t:i di riduzic-n2 d s:1hrio, la •P· '··' 'r .J apyl' c::re s.:.:iza r'c0rr _re alla cerr:ib, ed i lav·,ralvri sano c~-strelli a subire o ciopuare. Si dirà che h Je.s~-~. colla ;;;tituzicu~ della m:ig:s'ntt:r'.l .Jel '_ v r::-, è J:r'.!p.rio venula a corre-Jg.'.'r:! qu::sta S>ituaz;,•:e e ad s:'.eva.re ;[ hv~- •:1'ore al J"v llo .:leH'irn,prend"br-2, m:i b. verii;ì è altr:i. L1 :;ituazic,ne p,~;t1forerà. I.A 1'1<\GISTRATURA DEL LAVORO LJ leigge r:usc:rà a ccslr,;,c.gere ,~! cp~- r:ti al l:i,·_.ro, xr.a non mai .:i.ccstringerz (: 1'T:prer,ditrr.i a d:ire hv\.r:J. Quar:d-.> l',i1r<fre'l<l"~l r2 dfermarà eh~ n0n ha lav"ro, e -:he <leve ri.iurrz i s:i[::1é o J'c~n7..i:.r:: ,fo-1 pzr~"n:ile, re-ssuno aql'infucri dc.Ila cr~ain:zz:izio..,e cpera:a, po:rà c'.::lllf, la.rie. L"arl. 16 -de!la Le,g~ aHenn:i che · ,- :-·? J'a,ppello funzionante come ma- ~isl'l"?luP de' l:iv·::ir0, f t0 :!i:'.l, •-ec-~n-:loequiltà, ccntem-p?ra.:ido gili inLoressi ,d~i <lal 'ri di lavcro çn quilli de~ .lave.ratea-i :c. lut?!rd"J, h !""1ni cas,:., 1],i interz3si sup~iori :!ella produ7i.one, ma per riescire .a ciò occcnre,rebbe che h mag' s!r:itUTa awesse, su'll'anda :nento d~lie azie.nd::, i più !,a11ghei co,ntinu:i:i p:}!.erl di con. tr,:1:Lo, e ohe, so,pralutlo, fos!":2com.posta -:li cr1rrip2tenti. 1nve:::e: la Carla de!! Lavero (Jrt. 9) 'Parla di .zven'-u:ile conlr::illo so.lo per le azienr.le nelle quali l'iniziativa privala ri-sulli insuHic:enle e· la L~~gz islitufr::e 11:ia m1gist.ra:ura c-:imposta .:li vex,h,i cornig1i-2ri di Corle d'Appe1'.o. E' vero che questi mag:stnli so:io coa<li.uvali, ne!lle Jcr::> funzio'l:, da es,perli. Ma ccccrre k?ner presente: a) ohe gli espedi s-:no prnp-nli (:irl. 61 del Re~olam~nto per rapplica- ;)rne della Legge) cl.ai Consigli provi.n- ·- •: :leWeccnomia naziona.ù:, neI qi,ali ·· t~r:amenle, la gra,n,de magj!i0'1"anza è nmpci;ta di i.rnprnr.ditori; b) che essi ,dev :J') ~•sere (art. 64) cibhad1ni ~La·liani di ,.. "dotta morah e po!i!ica specch;:itissi- ·· 1 -?Ì i1·"b::t:i e forru!i di laurea un.ivers"!.:iri'.l. (Continua). Tralafars_aelatragedia Il delittodi Praia. A Prnga un giovane alba.nes2 ha ucciso, a colpi di rivollell:i, il m:.nislro d'Alba,nia presso ia Repubblica cz?co-s!ov!lcca. lnlerroga.!o, /'uccisore h'l d:cJ,;ara!o di o:v,r agi!o per mot,:vi paJit."c1. L'ucciso inlalf.ì, era un le-rv."dososleni!or-2 dell'intesa trn .i popali /:a!canici ed un a.vuers rio quin.d: delle, poh:ica d~ provocazione e di asserv·menfo all'Italia inaugurar fa ,da AJ1med Zogu. aiiita!ora d,z/ s-Jo ,:.ciese. N e!1' interesse e p,zr cor.Jo di chi, dunque ,ha sprir-ato /'c.ssassino di-:ioffanne ? Ddie pr,irr,e indagini iniz,.'afo dalla au1orilà r;::.rdiziar:e di Praga dsu!!a eh; q:.res i per c-ndc,re a comp:qr.1 il def.ilto è parti!o wna set!imMta la da Roma e che pcd(.. corr0lf:s~•."mamente !'italiano ... Ed i giomrAi d,i hrf.lo il mondo famno chiare l(t!Jusio.n; aN'ori.gine Jas~sfa dell'attentato. Ieri erano i ccmil:l,gy bu[g1;'11i. invasori del terri~orio Jagoilauo ed uccisori di un g€llera/e 'Serbo, trovatì iin possesso di armi fomite dal fascismo tilal,ir.tno. Oggi è un lfiovame albanese che si parte da Roma per andare ad uccidere un crmbaS<'ht.!oredel suo pa,ese fautore d-e/la pace balcanica. Mussolini è tenace. Egli persegue con cos!<lllza e con tutN i m,zzz,i il .fine della guerra balcanica, premessa e preludfo della guer.ra europea. E fra i mezz,i .il prel'eri!o, è quello spiccatamente Fascista: l' a,ssassinio. L'assembleadi DeRivera Primo De R!ivera, dittatore di Spagna per conto dei ge$ui/i e dei g-2.neralisconf,i/fi ai Marocco. ha Jl coraggio delle prop,,e odiose lunz,ioni. A.i/"Gpertura deN'A.ssemblea Nazionale com,po'Sfcrdi r,a,pprese.n.tanf.ieleft: da lui, ha detto: - « Non è un parlamento che si apre, ma INla s!!-mpldce ,iunio.ne consulfa:Kva per criutcrre :I governo ». Ed ha soggiunto che foa.lideputai.i oltre a ,non av2r nessun diritto non son.i r..emmeno cu:or 'zz.ati a criticare il governo. Mussolini invece ha rcec}tatola c.immedia d2l!e -elezioni del ma,ggio '24, e i dep.utat.i che lo cril:cavano li ha latti ammazzare. Mu~o!ini è un dit!c1!ore senza corag- ~o. Le ceneri di Sacco e Vanzetti. Le cen<?ri dei due mar,tiri sono f,.'n.almen!-e gi.unf-.zin Jla!ia. AJ.lo sbarco dal piro'lsccrfose ne sono impossessati militi e carafuni'eri. I preti hanno rJJiufato a>i miseri resti le proprJ.e bened>.iz,ic>r-ri. E le aufo~/à puniscooo con l'arresto e '1a deportazione qual1N1que manilestaz.frme di omaiggio alfo memoria ,dei due mart,~ri. iDcd carcer,e di Cha.rlestown a queNo, p;ù gra.nd-.z,itoUano .... iL',ora diJ/'a,poteosi dei due militanti rivol.uzJonari •non è anco,a giunta in Italia. CORRISPOI\/DENZE Da Ginevra LE SCUOLE ITALfAJ\E Mercol-eidì della ,.,cors.:i se;limana s1 e riunito il Comitato provvisorio pro Scuole IL.:i.liane per dec':icre dii Sì.•O atteggiamento n... j c,nfr~nli d~lle Scu::ile stesfe. Il Cetmi!.atc, ccr..sli.Lalo che graz:e alla sua en.cr~ica :iz:r_c è riuszi..o - coìla mc.d:Lca d2ll0 Statuto e colb 11omina p.21 nucvi delegali e della r,res:Jenza - a mantenere estranee le Scu le Ja qu:i1unque i,,fluenza rziig: sa o p !itic:i., ha <lzcis,.. o· ver ..:ire lr;nnila frr:·.chi ai'.e Scu::>- 1e Italiane p . .:leva::d.::'2 d:ill:i s.1mma apf· ·;a,ir ~nte r1c:1lb on 1 sle e s~Los:::rii:o:i. J1 Comitat maigrado e;;ca dalla lotta completame-n~e vitlcrics::,, ha dec·s:, <li C' ni.iru~-r:: a v:vere a la:o e a fav-.>r2delle Scu:)<lz itali:ine, !}rC-'llo a-.:l intuvenire in caso di biso.gnc per d:h,"'ld.re 1a Jibcrlà e !' ir.,d~pen.de.nza. Sia 'PL're con ribr.:lo, d•::vuto al tental"vo .sLJ:-:bl-:ifoi hs::isli, b Scuole r:prenderanno Fresto a funzionare. ,E' dovere di lulti gli italiani liberi di ccntr~buire largaJl"e.nle alla solloscrizicn2 pir rendere pr,ss"bile :a ccr1linu:iz.ion? d.~i corsi quest' anno e per l'anno scolastico 1927-28. LA FASCISTIZZA.ZIO T,E DELLA MUTUA RE.DUOI Do-po Lanle bal::;;te, il fas:::smo ginevr:no -può Enalmemte v:intal!'S: di una vi~- t~•ri:1. Per otten .rh le quat~ro cana.glic d-zil fascio non hanno tralasciato min.acc'e, :l"'famazion:, ven-ielle e r:catti c-:ii ;·.a::;aporti. Scio c·:nì s3n'} riusci'i a c:mqui.,ta.re - nc,n p.?r lurJgo t-?m'P::iperò - 1:1 Mi '.u:i R:du:i .:l.:-lb Gran.de Guern e · 1 :i d:i paidroni. _<\bbia,m::>già dello qui come i fasc:sli r:t:· c:snro a far? volar-? dall"a.3semble:i "' , a::.cellaz:-one a socio di un scciali- •!"l òe ruv~a lulli i r-equis:·i ~ esser-? ammesso, col pretesto Ja.cesse prc,pagaaida ant:palrjdtica. Albbia.:no già detto come l'a.;semhlea - suiJle ir,;istenze dzl quasi combai~ante dr. Barazzone, pc-rtavcce del fascio - chiudesse le p3rte delb Società ad un autérvtico reduce dalle frinc-2e ..:__ croce <li guerra - che a Ginevra ncn fa ,prop:i- ~anrla anlipalric.t,ic:i, bensì pr-::ipagain.d:i conlro :I regim2 della del~nqu~nza f:isc:- sta. l fa;cis·,i :li Ginev:ra hanno dimostrato di temer~ la presenza di questo no. st ro ,: ~,rr.•pagnonel la Mutua Reduci. Ahl'ulcima a;;i;:!mlbb:i i fascisti ginevrini hailln.o volulo ma.rea.re vie.ppiù c::in una s:>rnar-ala, la bro p:idron:i.nza momentanea d?ll.a Soc:elà. Un sc-oio av~va inviato una le-t~era di dimis-s:oni mctivan-dola ccl fatto che c:>1 r:fi.ulo del comb:illenle autentico, perchè anlifas:::sla, l"a-,sembl:?a SI era messa a fare de~1a politica c::.n·.,ranam:;nfa alle precis2 disposizioni dello Stalul-J. li Consi.glio prima e J'assamblea po.i 61 .:i.ffreltarcno .ad ac~ttare ,quzste d1miss10n: protesta, riconcscel"-do così implicitamente giusta l'accusa ohe iii d:mS.ssicnario fa<oeva alla So:::età di essere ormru · ussel"v·La d fascio iocaae. lvb q1.,ando s~ è asini cert~ c:>s2 n.o;-;'i r:.z.sce neanche a imm3tg;.nairle. Può la vol:1zi0ne su questz dim:..;sioni non deve aivere so.ddisfalto troppo guelfi del ifascio ohe tirano : <fili· di certi sod m,aricnclte. I voti raccolti d:iUa pro,p,:isla di Te.9f~ngere ie di.missioni e i vo;.i in bian'co, ,sono :nurr.eri.camen.t.e eguaJ.i ai voti r'1.Ccolli d:!ll.a proposta di accellaz.i::me,folle dim[ssi-::-ni stesse. C"è ancc.r.a qualche sohiena ,dritta aUa R:.:lud, ma1graido il ricatto sporco dei passa.porli e ma.lgraido b promessa ancora più sporca di certi 10 mila fran'Obi... IE' forse per questo che l'im.bosca!issimo ca.v. Z.anone no-n >Eel'è s~lril.a ,di ,porlars.i alila presi.:!-e,n~a e-.:1 iha lasciato il pcslo ali' inelfilabile e insignificainle signor Mi.no Jooo,grafo inlerramputo de-I fase.io. Il ca.pintes-t.a de.i fascisti ginev.rini - .l'Ccetta:o nella Mutua rna.1,grado avesse già ccmpiuli gli anni fissaiU com-:: limite del- '., Statuto - JJ:-11h1a vclut,::i e:iporsi ad un prc,~m::i c:,r,:t:::arb:ijo_ Vittor,ia fascista adun::iue, crna vil'.oria - . ~n e di breve durata. • 1 nuo;va rnfornala ,di soci fascistiz2:,L; 1a Mulu:i Red.uci F::-1xh per il mcme.nio i su::i c-innoLali mutua!: lici e diven'a una :iipendenz.1 del fascio. Gli ila1:an,i le ha,:i:no ~ià 21H:biato i.I no.n1~ .'.lldail::i: Mutua JG-sc,"s/adegli imbosca!; - salvo rare ed onorat2 eccezioni - della Grn·-de Gu<!rra. Qu~ill' in.bc,,c:i.li non è Lu-.>rilucgo se.è n:ro che all'assemblc:i, .dovendo~ nominare il porla-ba.n•diera, il qu:i.si combaltcii.te dotl:;r J3a,razzone r:icccm3Jtdava a grain voce di scovare lilli soc:::i eh:? aivesse almeno fatto la r:uerra sul ser-:o. Da A•bon ,OONtFERlE ZA ,Pe-r i,niziat:iva del C. S. Sociali dii Arbcn, idcmenica ma.Lljna 23 -oorr., allle ore 9,30, nella sala del Ga.sthaus zum weiss2n Schii~,fe, il c::impagno Ber~on.i terrà una corufe.renza S1Ui tema: "L'istoriato del ma!"tirio idi Sacco e Vanzelli ». Si pregano a•nc11e,gJi itali.ani dei paesi hmikofi d'accouere numerosi élid ascol. lare la -parola del compagno eh.e sacrifica tvtl:i la sua v:La i:-er un' ide.a gran, de e folgida di eguaglianza e di giustizia. RECITA Saba.o 29 cllcbre 1927, alb -:..re 20, ne,b sala ddl' Hotel Lind,mh.;J la Filodrarr.:r..a.Lica del C. S. Scciali, svolg'?rà il segue;:le pr.,gramm1 teatrale: P~rle ç.r:m:i: li Cant co dei Camtic', scherzo p:i~t:co in un alto di Felic,2 Cav::.\Lk,tti; Parl2 s.2c..-n:la: Il ,ovegio della medaglia, al.ro s:h;.rz-> p:ielic-> che fa s:gu:to al Cant:c0 d2: Cantici . Per ultimo v2.rrà rec,tato il brillante mcn::>lo-go: Al ch;w·o di Li.uw. :fon manch'.!Tà la :li.letl .:v-::ilep:isla u- :no.rislica, e la Lotteria ocn ricchi premi. A tener alll~gri colcro ohe in~erve!"anno a dettò spettacolo, è slala invitata la rincm:ita Or~hestr1na llaJ:a, che suJ!lerà anche i:,er il Balb f.in::iai mall:no. I I r:cava~o della F a;:ta sarà suddiviso fra stampa, vittime pvlil-ic:.he e propaganda locale. Dato lo sco-p::i qui sopra accenn.a.l::>,si 1es_;rta Id' ::ntervenire 11.umercsi a i:l.etto spetlacdo, per assieu.rare un incasso adeguato che ci mel;.a. in condizioni- cli s:-ccorrere dhi tanto soffre e lan_gue per un' v.lea. ApertUJra sala, ore 19; ini~io recita, ore 20. - Prezzi d'entrala: Ucmini e do.nne fr. 1.-; Ragazzi Cent. 50. Da Baden LA G:Rk~[)E FESTA TE.AiTRALE che la Falcdrammatica « Jdea Cammina » sta organ~zza,r.,:fo FZT sabato 22 corr., promette di riuscire molio bene. Il grande dramma " Carn12n ", nuovo per Baiden, verrà mess::i in scena e auguriamo ai giovani e volon,erosi dibLtanii che s-i se.no assunti un si dLfficile impegno, che i foro s,fcrzi abbiano ad es~er(:: l.OO-Cnalidal mi,gliore successo. Seguirà al dramma la brillant-:: farsa di « Tecoppa e C. " ohe non mancherà di fare sbellicare dalle risa i presenti. Vi sarà una ricchi,ssima lotteria, la p:>sla umcrisUca e dopo il tea_ro, Ballo fino al mattino. Come ~i vede, di divzrtimenli ce n'è per Lutti i gusti; se p~i si pensa che l'utile mellc de:tla iesla sarà dzvolulo a favore delle numerosissime villlme politiche e idella stampa operaia, nessun compagno dovrebbe mancare dJ intervenire ad um serait.a eh~. più che riunirci nel dive-.rt.ian=Lo, ci dà occasione d1 so:lclisfare ad un .sacrcsan.to dov~e. J scci ,della vecchia ma sempre alliva File.drammatica vi attendono <lunql!e alla loro iesla di sabato prossimo per -pot~rvi stringere ila mano. N Comitato. !POLIZIA E FASCISMO SONO SEMPRE AMll1GI MegEo era attendere l'epilogo, per idairne i detta•gli; ma giacohè del fatto se ne è già occupata ,anche la s!.impa locale, è meglio 'Jhe sia portalo a conoi.cenza ru tr,tu. Proprio, i f~cisU adoperan.i, mez. zi ipiù cora.ggicsi, leali e persuasiva per combattere i lcro avversari; queltli che g0lta:10 k!rO in faccia le porcherie cbe fanno; porcherie e vig~iacoherie che denunciate ali' :ipinione p-uhbli~a non vengono ccnfutate ne smenh.k. Qu:ile mezz•::ii.anno trovare i gladiatori di M.ussolinj per sbarazzarsi Idei galantuomini che prcdamano 1a veri là? Ec.:o<lo: Un cittadino italiano e1he da moti an, n.i. si trova ,quì mella Svizzera, conosciuto -per person:i ,cne-sl.a e lab:>rio;a è incolpalo del d-eljtlo di essere .... anb-:taliano, di non ccJ1diivi<lere cioè le grandi idee de.gli ancor più grandi uomini chz stanno rovinando comi::.lletamente Li p::,>po 0lo e il 1p.res:igio dell' llalia tutla. (Signori del fascio, sapres~ dimostrare il contrario?). Dunqi.e alla persona in questione s~aide i1 pas3apeort::i che sped:isce .:il Console di Basilea j:":T essere rinn::ivato. Dopo alcuni giorni riceve una Jelle:rJ. del1"1!- lustrissss:imc ,Bran,fo:.lin.i, del fas:io bca1e, <che lo iinvi-ta a -presentarsi alla .s::- de del Fascio, dove dop::> una moraùssima preclica, 1! p:iss:ip::rlo viene rinn•::iva.t-::, ~<r Lre mesi; però com l'ammonimento che se durante questò temp•:> il de1..entcre cCl'nl:.nua ad esser2 anti-fo;,:isl'.1, addio pasnp-orl::i. S:ccome certe tempre ncn ,sono come quellle fas:iste, che si r,::.,gano, c-:n'e i pu.p:i't("li di N•:irimbuga; I:> stesso si rivcl_ge alla. polizia svizzerra, spieganj::, til fallo e chi~d-nd;:, il i:,1:.rrr>essoèi t::llcranz:i onde poter rim:ineu-e egualme-.nle. lLa p.::iliz:a dcpo un.'int::rrogatorio, diul.a q1;anlo. l~ vi~e chiesto, i:;erchè lrov:i a11e 1o ;;lesso dislr.buisce g.iorna,h JSovversivi e siccome qui si van:-ano che c'è la Jiber.tà di stampa, per dimostrarle praliaimente, la polizia stende la mano ai fascisti ,e li aiuta a scaccia.re quelli cli.e danno loro noia. Ora suamo a 'Vedere 1'epilogo del fatto. AJ prolagoruisla, ohe .si olùama Zardim, e che è qui c()lllosci,uto da tut~i. fa nostra piena so:ti 1 darietà; ed a voi - abbietti figuri del fascio - d.iciaimo: IContinuaite pure il vostro mestiere ,di spia; più voi 10redete ,cfj averci calipeslali e più ci sentire~e gridare fo.r.te. Toglietene pure <dei passaporto; que11i che rimarranno faranno la prurte degli assenti e li ;en.Lirete ancor rpiù e da v:icino. Ram- , I

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