[ _________________________________ 1_:_.\_V_V_E·N_'1HE DEL LAVORATO~RE~'------------------------------- I.e Sono uscile in questi giorni a Parigi, raccolte in piccolo opuscolo, le • Memorie » scritte da Bartolomeo Vanzetli durante i sette anni df'llla sua 'lunga agonia. Sono pagine spontanee e commoventi dalle quali stralciamo i seguenti Urani: , La mia vita non ha nulla 'Cli straordinario. Io potrei essere ttno sconosciuto tra gli sconosciuti, senza la tragedia di cui oggi sono il 1~rot~- gonista. ' Fino aill' età di tredici anni ho vis~ suto pres5o i miei genitori in una pìccola città del Piemonte, in I talii&. Quando andavo alla scuola ~le~·enUlre sognavo di poter continuare più tardi i miei studi. Ma mio padre era pover~ e, bambino ancora dovetti ìniziare l'esperienza d'una vita che non fu che •di lavoro, di fatica r: ru delUSioni. "\. ... Degli estranei decidevano della r mia sorte. Dalle 7 del mattino alle 10 della sera dovevo comrpit:re dei fa· ticosi lavori. Ho resistito per scltè anni. Poi caddi malato. Mia madre che era piena di tenere:r.za per me, mi ricondus5e 'a casa e mi curò. Ah. io avevo quasi dimenticato che delle mani potessero essere così dolci e cosi buone! ... Restai presiso i miei genitori finchè non fui completamente rislabtl ilo. Fu quello il periodo più felice dePa mia vita. ... Poi progettai <lipartire per l'America, per queslo paese tli sogrw, doYe cred'evo di poter realizzare ciò che non avevo mai polulo raggiungere in patria. Ma un_ giorno mia . madre cadde malata. Ciò che soiYrl e che noi soffrimmo è impossibile• nescriverc. Il più piccolo rumore le procurava i più forti dolori. Quante volte io ho imploralo i ragazzi della sh·ada perchè sceglies5ero un posto diverso della nostra corte per i lo- -o giuochi! Mia madre si aggravò talmente che nè io nè nessuno poteva più avvicinarsi al suo letto. Mori fìnalmen- •~ senza 3Ver potuto sentire i miei 'i.inghiozzi. . Questo è l'UJllimo rieor<lo del mio paese.•dell'Italia piena <dli 5ole. ... Arrivai in America. La quarantena fu la mia prjma sorpresa. Constatai c.ome gli emigranti venivano trattali dai funzionari americani: al pari di bestie selvaggie. Mai una so- • la paro;Ja di sollievo e di incoraggiamento! Al mio arrivo a New York, nor1 avevo che pochi soldi ill tasca. Dopo numerose ricerche finii per tro.vare un posto di sguattero in un Restaurant. Tentai di abituarmi alla mia sorte. Ma 5i scoppiava dal caldo notte e giorno. Il calore erri into1Ierabi1 e. Si era privi di luc<: e nor: s~poteva dormire la notte Non potetti sopportare a lungo ctneslo lavoro. Ma la strada fu ancora peggiore. Era un, anno terribile. Dormirn aBo scoperto e mangiavo delle patate marcite che raccatt:lvo tra le immondfaie. La frune mi spinse verso la ~pagna. Andavo di fat.. toria in fattoria senza mai trovar lavoro. Dovetti mendicare per mangiare: .. ... Nel Connooticut trovai del_ lavoro nelle miniere. Ci restai due anni. Fu li che acquistai la convinzione che la coscienza di classe è una -._ _____.r.e..a,ltà e che coloro èhe la po5Siedooo, questa coscienza, sono delle creature dai sentimenti .umani. Due anni dopo tornaj a New York e m' impìegai in diversi hòtels. Lavoravo un po' qui e un po' là. Dovunque venivo licenziato dopo poc.o tempo. Allora non riuscivo a comprendere il motivo. Solo più tardi compresi che d'ex-i~ vava dall'interesse degli agenti di collocamento: più p~rsone collOC3vano e più guadagnavano. ... Dopo numerose avventure :tr:- rivai finalmente a Plymouth dove ho vissuto fino al giorno nel quale venni accusato di un alt~ di bandifo.mo. A Plymouth trovai subito un J~- • voro fisso. Ma lo perdetti presto. La mia attività politica e la mfa partecipazione alle riunion.i m'impedivano di Trovar lavoro. Malgrado che 1 miei diversi padroni dovessero riconoscere come io fossi un operaio zelante e coscienzioso. La mia unica colpa consisteva nel fatto che io volevo 5empre illuminare i mlei com• pagni di laYoro sulla loro situazione sociale. La mia salute non era delle migliori e le priYazioni si fecero sentire. Ebbi la nostalgia dell'Italia. Mio padre e mia sorelJa Luig1a mi supplicavano di ritorna.re a casa. Al!lora ,-endevo del pesce per le strade e guadagnavo pochbsimo. Ma io lavo: ravo, lavoravo, per raggranellare 1 soldi per il ritorno. ... Non ebbi bi5ogno cli vendere ancora per molto, del pesce. Nel maggio 1919, durante i prepa.ralivi d'una assemblea di prol'!sta per Ja di Vanzetti . . esecuzione di un anarchico, fui arre9lato. E con me il mio buon amico Nicola Sacco. Allora cominciò la storia orribile che lutto il mondo oggi conosce. ... Sono ormai sette allini. L'ora deLl'esecuz:ione si avvicina ormai a grandi passi ... ... Io sono convinto che la storia dell'umanità non 5ia ancora. conun.- ciata. Noi ci 'troviamo al primo sl.adìo della storia umana. E fino all'ultimo minuto io resterò anarchico, perchè sono persuaso che rolo _la Libertà renderà l'uomo grande e nobile. BARTOLOMEO VANZETTI. Lalibertsàindacale Relazione della 6!onfederazlene Generale del Lavoro italiana alla X eouferenza Interna• zlonale del Lavoro. (Continuazione, vedi numero prec.). Il sindacato priYilaglato La Conferenza Generale del Lavoro d'Italia pensa che il tproblema sindaicale trovi lai sua soluzione migliore ed i suoi correttivi nella libertà. Libertà per i produttori di aderire ad organ.izzaz,loni di loro l:.iducia: diritto per le organzzazioni che godono la fidua:a della maggioranza, di rappresentare i produtlori dovunque si discutono i loro int~ressi. Comunque, se il regime fascista lenev.:.i proprio al sindacato unico controllato dallo stato, una soluzione poteva essere la seguente; sindacalo unico obbligatorio aperto a tutti e organizza.ziioni sind~JCali di fatto funzionanti tutte cogli stessi doveri e gli stessi di.rulli, liberi di tentare, a mezzo di regolari elezioni, la conquista delle cariche del sindacato obblògalorio, così come i partili poli tic i tentano (fuori d'Itali.-,) la conquista delle cariche dei comuni, delle provincie e del parla.mento. Cosl facendo il Governo fa- &cista avrebbe reso omaggio a quel passo delle sue relazioni nel quale si afferma che «vi é un solo sindacato legalmente l"iconosciuto, come vi é un solo comune, una sob provincia ed un solo stato,., Ma così facendo, cioè imponendo a lutti di essere contemporaneamente contribuenti e soci del sindacato unico - cosi co!I'.e sono tutti cittadinu del comune, della provincia e dello Stato - il Governo ha capito che avrebbe dovuto concedere a tutti un minimo di d,:ritto associativo, e quindi ,un minimo di diritto di controllo sul sindacato, sui fondi di cui diispone e sui dirigenti e funzionari (tutte cose che contrastano col-' la concezione gerarchica del lascismo) ed ha preferito affidare ad una organizzazione di parte, nella qu.aJ.e non tu1ti possono entrare, il diritto di disporre degli interessi di tutbi, e penino di una parte dei loro salari. F~a le due concezioni sindacali estreme: quella classica della Libertà e quella del sindacato unico controllato dallo SUiJlo, altre soluzionL assai più eque di quella adottata, potevano applicarisi. Ad esempio: a) quella del sempLi.ce riconoschnento giuridico di tutte le organizzazioni sindacali che raccolgono una determiinata percentuaile di lavoratori; b) oppure l'altra, più ampia; del riconoscimento di tutte le organizazioni, salvo il diritto, per l'origaD1:zzazione che gode la fiducia della maggioranza dei lo1Voratori, di rappresentare la generalità dei l~vo: ratori stessi di fronte agli i.mprend1lon ed allo Stato. Con tali sistemi si sarebbero rispettati il diritto e l'equità, m.,J le organi'zzazioni fasciste sarebbero state costrette a chiedere i suffragi dei lavoratori ed a essere battute dalle organizzazioni aderenti ali,-, Confederazione del Lavoro ovunque i lavoraloni fossero stati interrogali in piena libertà. Come é nolo !"articolo 1.o della Legge stabilisce che, per avere diritto ai! riconoscimento giuridico, basta che le organizzazioni abbiano ascritti il 10 per cento dei produttori di ogni categoria. Ma perché nessuno si illudesse di poter ottenere facilmente il ri'.conoscime.nto giuridico, il Ministro di Giustizia onorevole Rocco affermò al Senato del Regno « che il riconoscimento sarò dato eolmnente ai sindacati fascisti» perché essi soli «rispondono complclame.nle ai requisiti voluti dalla legge, sono sindacati che si propongono di tutelare gli interessi ,delle classi produttrici, restando nell'o,¾>ita nazionale» . .Stabrlito cosi che In. legge é stata compilafa con criteri tendenti a, crear,e una condizione di as- ~oluto !)rivilegio al sindacato fascista, passiamo a dimostrare brevemente che, con essa, i lavoratori sono messi in una condi.7.ione di inferioritù rispetto ai datori di lavoro. (Continua). ITALlANI ! Astenetevi dal referendum dell'Ospedale ltaliano. Rioviate scheda e busta numerata alla Colonia. Proletaria Ttalia na in Lugano. Bibliote :,a Gino Bianco CORRISPONDENZE < I ,,-, Da Schonenberg-Kradolf D.,men:~a !6 c. 01., al!le ore 2 pom., aVTà luogo ·n Kradolf [Restaurant Krone), l',aissemlble-aidellta nosit.ra Sez.io11.1ceon hn~envenlo del J:oslro fi,d,u,cie.riodi m·n, pu discuter~ ~ formare un ord:,ie :lel giorno da manda,re al prossin:c Cri!1>ve_ gno de~la Fed€'1"az:mie den P. S .iil"es<lero in Marsiglia. Sa rom.o ben 1:cti ~ · i compa.<.1::1d.:; Gnss,:i.uin1er vcira=o. Data l'i.mporla.nz.a della dis"!l.S'i!.)!le, nessuno deve mancare. U segretario. Da 'Winte.-th._, SIEZIIONE SD:OiiAfflISTA Domenica 23 corr., assemblea deùila Sezione Socia lista. ,I com1pa1ni sono prega 1 ti di non mane, 1e. l! segr,.dario. J;>• .A~•lswll SEZIOt.NE SOCLAiL'ISTA L'a,!)Seim8lea ordinar.a è conivoro.tl per clomenic1 23 corr., aille ore 9,30 a.nt., lild Restaura~: H.irschen in Rcauan'Shorc. E' dov-:?-redi Lu,:ti i soci ·di inrlerven.ir~. I s:urnpa:izzan1.i,sono cc-rdfalhnen.te i•nvitaii. Il segretario. Da Affoltern-Albis La fe.sta f~imgl:are tenu'.a i<! 24 settembre u. s., riuoci sp,len.d.::d.amente, dantdo un avanzo net,1o di fr. 220, ch2 ven,gono ripariil: in due parti: pro vittime pcJlò.!iche ir. lCO e pro stampa fr. 120, 1-i~•artiti in p.-"!rtieguali fra sei giom-:ili: Vbera Stam.lM fr. 20; L"Ai-uer..5redel Lavoralore fr. 20; La Libertà h. 20; Avonfri! fr. 20; Fro!ce e Martello fr. 20; 11 RJsve~lro fr. 20. H ComiLato rin,grazia ,tutti i coimpa,gni che haru10 donalo regali alla tombola e tuM1 g,Ji inLen·et'.'!lli a11a festa. Da .Niede•lenz ONORI.Al.MO ,I BUO..NI Adfli:Lto da un maile che non p2r<lona, dopo 1unga e slrazian-te malattia, decedeva l'aanico mio cari.;0imo O. Scolli. Dotato di una bontà ,d'an~,mo e di cuore impareggia,):)ili, ~li la'Scia nella ccJ:;. niia ita•liana un vuoto de::;dla:rute.iBench.è ue,g!li u11Limi ann.i, causa Je sue conidizi-0ni veramente disa,slrose di salut-e, non desse più ai -parlii,i d'avanguandia quclila att'iiv.ità che diede nella sua giovinezza, pur ~bt.avua Iu sempre WlO idei nostri. Venbicinque anni fa fu fondatore ,d<llla J-eiga di resiist.Em2Jamuratori e manoiva.'h, tra•sformalaisi poi ne-i 1920 in Società di mutuo s-occorso La Proletar-J.a. IN~ 1908 foro.datore, col sotioscri<i.{o, de!lila F~larmonica Hatana, i.J~di della «Dante.,, cc-ntribuenid.o •con euerig-ia e cosLanza al buon andaaneruto ed alla prosperità di luil,e, coprendo sempre e dov,unque le più impor:-anti cairiahe. iLa .n:atura l'aveva creato per lenire i do'lori di butti i sofferenti, senza disli.n- :z,ione idi naz.ion!allità. Per sé cnrulla mai chie!:e, ma tutto diede pel ,bene deg1i a'ltri. iLa sua ,gran:d'amma era sc.cl,dimit:-a sofio qua.nido iporeva fare del bene. !Non conobbè odi e .nèJl ebbè nemici. lln1cll!i,g-entema ~pre mo·desto, contemporaneamente e-ria ,padre, ma,,...silroe ffa-rello di q~nti J'a'VJV1cina.vano. Un meJsto ricc.ndo all'amico carissimo e 1'augurio che ile gnandi d<YUdi bontà ohe gttidarono og.n.i aitlo della. sua vita, destino in quanti lo conobbero un senrlilo biseigno di imitarlo. Gruppi Cehtsf.e. Da Zugo ,GililJiBIJLEODBLLA SEnIONIE EJ)Jll ,A festeggiare il 50.-0 a.n.nivensario della f,OOlklazà.ondeella nostra Lega, venne orgariizzata per domenica prossima, 16 ottobre, alle ore 8 pom., una ,grande lesta nella salla oo1l'Hi0ite/ Bahnol in Baar. iQumdo pensiamo aJla graai.ide importanza mora.le di questo giubil<lo, quan,'do formiamo un istante la nostra men.1e a cons~d~are di qua.nt.e a.giiaziioni, di quanti scioperi, di quanl-e battaglie compiute per la buooa caiu:;a, tesLismc,niquesta ricc,rrenza, non pc-ssia:1,,0 a meno di seniiTc.i CO<Dllllc,s:SEdjd, una esclamazione di ammirazione e di graii'.u.dine ci sf.u.~irà sponla..Ttea per questi noSllri predecessori che ancora 50 anni fa ci indicavano la vfa gi'llsta, la più ef.ficace, qu.eli!a che ncin fal,E,ce mai per sa1ivaguandare ~ nosLni di- ::illi, !$Li intt>1ressi della nostra classe. Nessuno de-ve mancare a quest.a ricorrenza che deve es~::re una manjfastazione di fede, una promiessa solenne .cl~ continuare con sempre rinnovati ardore ed ene-r<gianell'opera s.:inla di r~e11zione umana c:he S(}lo neille orga!llizzazioni ,di mestiere p-uò a.vere in:izio. Questa r.cstra Sez ·.:ne che può c:>ntari fra le veterane del movimenlo operaio, fesle,g.giando i.l suo giubileo deve veder raccolta tutta in:.era, comp:ilta, la massa d€1gli operai ccscienti che accorrerà - ne siamo certi - ncn la:i.to per cbver,tirsi, qu1nto _j)<>rer i:ide1·eoma,ggio a,1l' i.r.!:r:ita sc-hiera di la:voralo-ri che per r,,ezm ,,ecolo lottarono a.11o' mbra de1 nos' ro v.ess::lb conLro lo sfrutt:imento capitalislico pei- wi a,V!Venire ,sociale di ugu.ag~anza, da pace e di g.iustizia. Pr<>gra.mm.a : 1. l,ni:m.o,de1lia festa " !Mar.eia , . 2. Discorso di un membro del Comi1 ~•lo CenLrale. • 3. Doppio quartetto (1Vocale}: Wa:ch auf; Wie .baas ist mir da che . 4. Die Jtrosse Noi, dramma sooiaile in un atto). 5. Doppio quar'..etto: Be:rnerinaah'l; Der sintge.n.de Hirl. 6. Una nof.fe pioU-Osa (farsa). 7. Doppio quar:tetto: Wie's .daihem war, Baarer Chilhilanz. Twrzb<>la. lqgresso fa. 1,20. Da OePllkon , SEZl,ONE SDOIALISTA compa,gn-i della Sezione s~no convocati in assemblea d,omenka 16 corr., alle ore 9 in punto nella saletta del Riistora.nle Na.ti.ona1. Nessuno deve manca're. Sono a!a'orcline del giorJ10: 1) discussione di preparazione al prossimo Convegno de!Je FedeTazioni del P-a.rt.itoall'est.uo; 2) Comunica.zioJ1e d-ella ciroolare del seg.retario del partito, ecc. li Segretario. Lugano SOOI D'ELL' OSPEDALE ITAf..lAiNO FAT,E TUTTJ hl, VOSTRO DOVERE ! E' segnalala 1.rn.a i.n!.ensa atlwità da parte c!.ei fascisli per far volar,e favo.rev:;ìmente le mo,diftcazioni slat'llla.rie. iNel1:l « zcna grigia» del •Cantone, ossia a Chia~so, .M.endrisio, Capolago, .i. fascisti h:inno i.salo tut~i i mezzi iper raccogliere rc·hede. Tn a!.cuni luoghi si sono preise.n- !ali alle donne, assenti i ma-riE. e sorpren•:len.do la buona fode delle prime hanno car:pito la scheda. P...J Setificio di Segoma (quelle deg,li italian.is,sim.i. salari cl.i fame) hi imposto di votare «sì». Anche a iLuga.no e dintorni i fa.scisl,j spiegano una fobihrile ali<ivHà per as!lcurare il suece~so al • lo.ro » r0ferendum. O.ccc-rre quindi che coloro che a.vversa.no il referendum esplichino altrettanta "'it.i•vi1là.Occorre che oigni compagno, cgi.i onganizzalo, cigni socio dell'Ospedale U l21liano clie non apprO'Vlile mcidiJicazioni s:.atut.arie, ra,ocolga schecfo presso amici e ico!losce:nti e 1~ iiwii alla Co.Jonia P.rolet.a.ria HaJiia.na. Occorre che la • zona rosisa , , o;: sia la R:iviera e la ,Le1·entina, ed 212clie il Lugan~~.e e!(! il Locarnese, con un ·Ja;voro ass.-idu•:> eld. instanc~bilc di raccc!ta, compensi quello ohe non ,s,j può fare, iper orv.vie ragioai, a Chiaisso ed a Men1drjs.i.o,dove la vi.ci:ianrn del cornfir.e e la famcsa busl..'\ numcr.s.ta, mette la tremarella a obunque si azzardi ad opporsi al referend~1m. Fa1le quindi tu~ti ,ii] vootro dovere! Aisi;:<lwtà e buona volontà porteranno certamente at1 s1.,ccesso nella lo~ta inlrapreM contro la completa fascist.izzaz,ione deLl'Ospedale l!aliano! OOSTRULTtE UNA MUiR1A.GiLitA.l 4ilMa sì, una be1la muraiglia, come ha la Cina, costruiia su tutta la linea di confo1e dehl' !Italia =ebbe la soluzione idea.le! Squllla UdJica, riferendosi alla r--sp~::;la data·' dàll'c:n. Hae:berlin alla 'nota j,nlerpel,lan;a Zimmerli sul calenaccio itaJiano al mO'Vi.menlotiuristico veTso la Svizzera, scrive un IUDigoarticolo sulla que,. sifone dei pas,saporti e delle tes~e turistiche, per condudere poi, « che i.o quailohe circolo nostro, e non da o~i, s'è pensaito aLla opporlun.ità di 1a.nciare e di diiendere ima proposta, questa: soppress;one o precisa ed ir:eqz~iuoco.Jbile !imUazion-e delle tessere furvs/oiche "· ., .. tLa ipaura ... fa 90, ed è q,uindi meglio chiudere le porle, tan!o a chi esce come a ohi en1ra, Una 1bella mura,~lia aUa cinese, sani,bbe '1'1deaJe. Oh, potentissimo regime, quanla paura hai! T.A!NllO PER LNiCOMIINCJARIE Ta.nto per incominciare, in materia di restrizioni alla [ronliera, il Consolalo ,i. ta.liano di LU1gano ,ha. ne.ga~o 11 permesso ~ d·ent.rata in 1Jtal.iaaJ Con.s. di Stato dcl Tjcino, Canevascirui, sccia1i.sta, che doweva recarsi, assi~ ad una oomiti,va di Capi ,dei Di,partiment.i delle ,pubbliche cos:truZlioni della Svizze.ra romanda, a visitare, a scopo ,cll studio, le aut<ostra:de di Varese e di Corno. L'offesa falla, non a Canevascin:i, ma al Cantone ch'e ospita,va. 1 Ca,pi dei Dipartimenti, ha spinto questi ultimi a sos,pe:n.de:-eJa gita, ed anzi a man'.enere questa ,decisioM anche quando. aU"ultimo momeMo, fu tolto é.l divieio. La faccenda avrà, mo:lto probabilmente, un.a eco a Berna. CONTRO LA REI'AA ITAlLIANA DBJ TABACCHI I Capi dei Dipartimenti fe.derali interessa.ti alla quislione, han.no riceivuio una commis;~one ,:li fabbrican:i ticinesi di lab.:cchi, che ch~eidevano di in-.pedire l'a.. perlura di :.ma fabbric:t nel Ticino della Rcgìa italiana. I Ca.pi d-ei Dipartimenti hanno risipcsito che verrù elabcrato un rapporto con.cer.ien!e l'atteggiamento .delI la S;vjzera nel caso di uno ~iabiàimen'1o di Regìe es~ere sul !SUO temto.rfo. A,SSElM!BLEA J>er domenica mattina, 16 ·;;-.rr., aUe ore 10 p.i:ecise, è con'Vooaita, ailla Camera del Laivcro, l'assemb1ea del.Ja Sezione Socialasta I~alia.na ,di Lugano. lE' inuti:le instst.ere sul dovere di inler-v:eni.nvi,,,peoohé per un socialista la parleci·_pazione aJ.Leassemblee é un dovere coisi elementare ohe non ha bisogno dc: es'sere ricolidato. Contiamo quin'd:i, sul1'intervento cli tll'l. :; ,gl'insoriiitl. ,OONFIRIO'N1il BLOQOON'TU Sq11i,Na [ita/-ka, per climosllrare che la propa,ganida anti,La.Sci,sta.non trattiene l'estn,ro <l.a.1 reca-rosi m Italia, pubblica eh.e ne.i primi ot-to mesi di quest'anno hanno visita~ l'Ilaa:ia, 68 mifo ffn1Jsli! tMa la cifra che il settimanale fa.scista pubblica come 1Vainliopel faiscismo, fa una ben mesdhina figura, quando si pensi ohe ne111ostesso -penodo halllno v.i.siitata la soJa cilità di Lugano, ci.rea 90 rriiLa turisti! Commen:ti ? Non ce n'è bisogno. Li faccia iil. lettore. Da Belllnzona " SiSTE.MJ O.EL REG1.Lfv'lE LTiAIIJICD » ,Le mCld.ificaùonJ statutarje proposte dall'Amministrai.ione fascista ,de1l'Ospeda.le Italiano, &ODO così enormi, che peTfino il Dovere (é tutto dire!) non si é rifiutato id.i pl.llbbllcare le rughe ohe seguono iJwiate.tli da ailcuni .se-ci,dell'Ospedale: « Ai soci tdcll'Ospedale Haliano in Lugar.o é stato di quesLi 1gJorni id.islribuito il testo del rinnovaio sta.luto in conlfronto 1del vecohio, per la sua acce~tazione o meno in blocco. « Non é del metodo che intenidiamo cocu,par:ci, sebbene si può subi-te ri.10vare chi? v~ è l'innovazione di a.clibire le •suore lii serviz.io ,di L'lfermiere, cessando cosi il i~icismo v~gent.e fin dalla f,oIJidazicme .del- [' istituzione e che pur ar,0Va ,guarito tan.. t, malati!. .. Ma, diciamo, non ,è di questo ohe in~enldiamo occuparci. E' iL'a:do~ talo sistema inqwsiloriale di vo-to ohe .ripugna. Stile fascista, dcl resto! Ogni socio ruceve una busta con tani.o di numero nel1la quale, a mente dei ntll"i Ca~ios:ri, il •votante ,do;v.red:ìbe includer.e la ocheda di vofo portante un « si » oid un •no» e ritornarla oosi alla mittente .Direzione del .... Faiscio, par.don, ,dehl.'Ospeci.ale Ita~ia!!o in L~gano. Ed i va.ri contn:iboo.ooieri ci salutino l'hwio.labiMà ·del voto, « Si capisce subito che i con!.r.ari verr:bbe:-o facilmente ì111diviidualizzati colla gherminella ,de.tla busta numerata ,progres.5ivament.e e memi quindi nella .lista dei reprobi! E se un b111lltog.ic,i-no uno di questi disgrazia~j aivesse per av.ventura bi,wgno ,di cura ne1,J'Ospe,dale ·I.talia.. no, forse sarebbè bell'e a pos~o. Comincien,~e coll'olio di ricino! Capaci di tutto! « Alla langa, e non ,voteremo. Infine !lon si può accettare uno statuto in blocco, quamfo porta ,innovazioni :ra/dicali anche ,per un solo aril:i.colo cui non gairba deve essere respinto. • Al poslu~to, di ospe-dali ce ne son tanti e, franco più, franco meno, la liberti.. vaile ,bem quallahe sacrificio. LI caso è già ca1pitàto, dir clu prefe:Ì'l }1assi:stenza di un Ciivi.coq=1unque anzichè all'Ospe-dale fasci.:stizza1o•· Da Loea•no ,IJL FA.SCISMO E LE SCUOLE ITu\JL'lAJN!EAll1L'.E!STiERO ,IJ Ea.'Sd.S11Dsio serwe dclle scuole itaiiane ,di s'loria e ge~rafoa quale mezzo .cli prop,a,gamla politica fora la gioventù italiaic.a. resi:den<llea:ll'E$ler-o. !Prima de1l'a~ento tdel fascismo que.. ~ souole avevano la preroigatwa di fair conosoere a~ pkccili ila.liaci nati e residenti! all'estero, la pc<s'izione demo,grasfioa e ~erica del! loro ,sconosciuto paese, se:n.. za la pretesa di ostacola.re l'istruzion:e primaria a loro impartita da.gli ist:t.uti ,d~ e.d'Ucazione svizzeri. ,A ques•l,a .gioive:nlù italiana al1l'est.e.ro s'i spiegiaiva Ila is'toa:i.adel Risorgim.e:nto e singo>l,ay,men.t.ele figure premi.ne:nrl.i di quei perio.do. Ill fascismo non potendo fa!scist'izza.re gili ucmii.n.idel Riso11gimento, cerca ,di metterH in seconda linea, ed oggi le più belle pa,girne dell'epopea mazzi.Ìliana e ,gariballdin.a sono 'sostibuite d,al'l'incc.-rusa.mentoconilmuait.o dcl duce e de'lle sue gesta. Ne diamo un esempio da.o.do per init.ero una c-anzor.e insegnata a1Jl.ascuola italiana di qui, ai vari " bal~Lla ,, é " ba.- liii.e» frequentatori deù. corso di storia f.ltl ria e geo,graiia: La ca~roia dei più piccoli Giro giro lon:do C' è un uomo che m!l monido Da tutti è rispettato E' un gra!lld'ucmo ,dj Staito fruHa e rifrulli.a E lui non teme nulla. Ed anohe noi bambini Amiamo Mussolini IE giu::co sia fini lo . A ilori,a di Benito 1Gridatlido tutti qua Eja, eja, ala-Iàl .... Questo sa.ggio ili men.tailità fasci5ta rivela <in qualle oh:itÌa penc<>'l-osa viene condO'l:ta la igiocventù ita•lia,na ail'estero, i.nfi. sdhi,mcl.O'Si del'l' oopitalità ,deU ipaése di a':. dozfone, e',d incul.canlcio ai pioooli it:a.liarti un'ed.'llcwone inte!lllettuaile ahe poco ha a ohe fare· -con' il !decantato msei,gna.~ mento di storia e geo.g.rafa.apa,tria. Eppure si assiste ali ifaittlo .di enti còloniall~ e .precisamente l' U. I. M. S. (o almeno il Comil!alo d-irettiiv.o) pr.omu~ re fie!9le Kl.i lbeneficenz.a, il cui ulilJ.e nebto lo si dev91e a simile propaigalllda f1asci. sia sotto forma di oMa,zion:i pro pajdig,lione scolastico. :A ipr.oposiito, paa-e impòssibille ohe il Coanita.to ~l'U. I. M. S. non .sia a.rriva,- to a comprendere dhe I~ centinaia. Idi fr8'1. cru date aid un' isitiituzfone ,niente. dol tutto pr-ofioua, .m.ii~orerehbe allq1U1a:11to il .ma.- gr-0 sùssi!dio idistribuiilla ai "soci 4ella. ao,- dieià in Cé!GO di analiattia. !Ma a questo oerbamente non si pen,. sa, e non ci. meraivi,gliaano ohe dopo rl d. scorso ulltaia-fascista tenuto tempo fa a Brisisa,go da[ presiidente deliL'U. I. M. $., si sostenga un'istituzione prettamente fa.- sc'islta dhe inculca a.U-a glo,véntù itailiana come i1 mai~no duce sia al di sapra ai F06Colo, ai iMazziru, a.i Mamn ed entri pomici del iRi-s~o, IlL IREFIE\RE..NDUtM DELL' OSPBDMJE :ITA!LllA!NO Tutti i compaigni ed amici aderenti .al nostro punto .di vista cinca ili ~eferend~ . 0-s:;-,ecla[e l!.a!liano, sono caldamente p;,~gati d.i: asl,eners.i dial vo.tac-2, e di con,.. segnare la sahed'a con la bus'la m.unerata aHa locaole Sezione dellla, Colonia Pro. letaria lil:alliana. iPe.r la nascita di un fli.gliio di Mussolrini si sono fa'iitii tulti i c<>mrpl 1 imerrti che Il pr,otocc#lo f.ìssa per {,a TU18C'iia dei 1-t,U di re. C'è, in più, il forno della retorica. Occorrerebbé de>ma,nd.area tutti i redcil<>ridi ampo/,losi telegrammi c/u? cosa pensano dei tanfi e tanfri. bambi,rti O cul p,adr.e è sia/o ucciso dai fascisti - con l'approva:Dione di Mussoliini - o ; in prigione Cl a domicilw coalfo per ordn d,i Miusso/iini -0 è all'estero senza alcuna possibllità dri vedere ti suoi cani e di venire in /.oro aiuto. Al nuo110 rtafo hanno messo un ara,, nome: Romano. NoeSSINUl iJronia sulla scella dei grandi nomi, grosso peso meBIIO subi,to su spa/;Jie che non -si sa se ~ abbastanza robuste p,er porlarl-0. Diciamo sdlo clu! a M,ussd.Jzni è comwntJl,o di . lare quelfo cJw al. re era ,Ji,etato. Riic<>rclJq.mQ,ou, ando na,c,que il ,prJnt:1,-. peci l,u chi chiedeva che esso fosse clm- ,rw,fo Pirincipe, di Roma. Cnqndi te~ namenl,i a corte; ~ ~- Mio il Papa era là, con le sue pretese su Roma capi,falled,el Mondo CaMolico; con ù.' sue pt'sOikstecontro Roma capilale d' ~ • lta. E al prwtciipe lu assegnato, com.ti , tNoJ,o, rii Pienwnle. Ora che--Musso/lini parla di wra Roma impff'JaJ.e - quella che precedette il cri,. · stianesimo - egl,i può bene assegnare al suo succe.~ il aorne Romano. Il Pq,,a non prolesta. Un fascio dissidente· si è cestltalto a Mantova MANTOVA, 8. - La crisi interna de} 'f~smo mantovano si' aggrava. Defle lotte sempre più violente avvengono tra le due fazioni fasdi$l.e capeggiate una da Arrivabene e Moschini. e l'altra da Vecchiani e Fos- &anQ. Il gruppo diretto da questi Ulltimi h.a già costituito un fascio dissidente. :p ,Governo, pur appoggiando :la prima frazione, lenta di ammansire la seconda perchè teme le conseguenze di una lotta violenta che le sue forze avrebbero difficoltà a sedare. L'effervesicenza, nej_ due oamP,i avversi, è cosi grande che non è da escludersi che dei fatti più gravi abbiano a produr&i. (Dal • Paris,-Rome >). Accusael GoHrintaoliano Londra, 12. - La • Westminster Gaze//e • in un articolo d'oggi accusa il Governo italiano di aver lavorato per i~npedire le buone relazioni fra Bulgaria e Jugoslavia. In.direttamente il giornale accusa l'Italia di complicità nell'ultimo attentato. "'""""""""""""'""'"'""""'""""""=-1!! Il ID[[HSO dellUaf BYHtl ioclalblsetlaga La gioyenlù sociallista belga vanta un granae 5uccesso n,e1Jl' agitazione p~1: la r!~uzione della durata del serv;zio militare. Una sua petizione aJ parlamento nel sen5o di ridiurre i giorni di servizio fu tenuta in consicle_r~~i?ne;_ essa raiac?lsie ~iaia e m1g,~a.i~ eh firme che 1rnpresSJ.onarono sia il Governo, sia le autorità mili_tari, sicché lutti i ceti della popolaz_,onc sono gr:'3-liall'agitazione socialista ed alla gioventù socialista delfo sgravio di 0nernsi obb.Hghi ottenuto da quest'ullima. '
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