L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 41 - 8 ottobre 1927

L'AVVE.NlRÉ oa LAVORATO~RE~------===----------------~- CORRISPONDENZE Da Glnev•a LE SCU Ol1E IT AiLlliAlN E \Le scuole italiane - que1le funzionanl! per lutti gli itali.ani e nO<I\ i=· uso e cc;nsumo dello ;parulo g_ruppo fascista dominan~ col mezzo d:?i!la minaccia e del ricalto - presto si riapriranno. Si riapriranno malgra<lo i Julmin.i tde1 Consolato e maLgrado gli intrighi di qualche filofascista ostinalo a voler le.nere un pie.dc anche in quella parle, la più n,umerosa, del1a colonic1 che .di fascismo non vuol sentir parlare. Ai1ludiamo -- per essere ben precisi -- .a-1 ,;ig. Prof. Battelli. Il quale deivc pexme~terci ii di.rgli, francamente, che certi :suoi orndf:.ggiamenti sono per b meno fuori idi luogo. A noi imporla assai p::>cod1 Super.-: come egli b p:ms.a p1ccis:imente i.n materia cli fascismo, e se sia proprio vero che egli è tanto Bast:an counlrari da sentirsi anlifa;:cisla coi fascisti, e fascista con gli an~ifascisli. Gli ricordiamo solo che ,la situazione italiana alLualc - dati.a la politica tot.:i.litaria del fascismo - 1110npermdle giuochi come i suoi. O si è di quà, o si è di là: o si è per la libertà, o ,si è per la di!taluro. O, in ogni caso, ci si lira disparte a far magari collezioni di quadri mal scelti. Quanto a noi, certi scherzi non siamo più 'disposti a lascia:r1i passare sotto si1cnz:io. Se il prof. Sattell-i. ha delle uova da far cciv.a-re senza avere un .ni<l.o pro- :prio, sce!~a, se crade, il nid-0 !d.cl .Fascio. Que\l!o degli antiJascisli non .gli può servire. LEONI! IMPAOLlA1ll Un bei] ~ipo, le cui fortune coruu.,c5a:li harmo fatto <ri-dererecentemente tutta Gin-e-\Tae pa-rte della Francia, si vanta pubb1ican:.enle di fare dello spio~io fascista e di conoscere gJ.iemissari che arrivano da!l'ltalia per prendere le notizie e ,J)01""!.arlae M.usso1ini. Generalmente chi fa questo spc,rco mestiere cerca di non farlo sa,pere; ma il nostro bel tipo dev'essere oltre che spia e cornuto, un perfetto imbecille. Buònol Lo -terremo <l'occhio. Però... farebbe molto meglio a spiaa-e sua moglie ... pe:rchè non lo incoroni di nuovo. • * * C'è a Ginevra un ingegnere i..m.piegato i,n una wand.e agenzia ,italiana, che qua.Ildo è foori di Ginevra ama fare il leone ... i~lia'.o. Or non è mo1,to in una città della Svizzera tedesca raccontava che a Gil1!0\oTagli antifascisti sono tutti liquidati, perohè loro - i fascisti - vanno per i caffè colle riv~ltelle in pugno, e se qualclfllo sparla <lei fascismo - salvo ognu,nol - è un uomo morto ... in un fiato. E pensare che noi, qui a Ginevra, non -ce ne siamo mai accor,ti. Ci -piacerebbe vederlo a11a ,prova I' ingeg:ier~ impaglia~. Da Thalwll FESTA FAMiIQl;IAIRJE La Siblioteca Popolare italiana darà Sabato sera 8 corr., a1J' Hotel A,dler in Tha.lwil una Festa famigliare col saguente progra=a: O.re 7,30: Apertura della festa. Ore 8,30: Principio -della recila dell'intere;sant.e -d:ramma in 3 atti: « La Gerla di Papà M-artin ovvero li facchino del Por,fo "· Dopo il teatro e si.no alle 5 del mattino, ballo e R.:cca lotteria. Una scelta orchestrina di Zug rallegrerà la festa. Prezzo <l'entrala fr. 1 indistin!.amente. Bambini accompa.gnati, entra.la libera. Batllo extra. - 11 ricavato servirà per la compera di nuovi e buoni libri. Compcgni e compaJ1ne ! La Biblioteca Pop:,lare, che si ,può dire l'istituzione più 1m.pc-rtante della Colonia di lingua i!.ali.ana in Tha1wi1, vi chiama ancora ,una v-:,1ta a di-mostrare la vostra simpa..tia verso di lei, coll'intervenire numerosi. Vi salutiamo con un arrivederci tutti Sabato 8 corr., all'Hotel Adler. La Biblioteca Popolarz Italiana. Da Basilea Domenica 25 settembre, a Basilea, ne1la sala della ex Coopera~iva si è tenuta una riU'D.Ì-.Jleindetta dalla Sezione Repuhbllicana. L'amico Mario di Stefano presentò ai ·n'\l!Tlero:;iinle,rvenuli la giovane Sez:ione e spieiò con ri~chezza di p:irlicolan e ccn u:ia c:ildl _ appassionata rraloria che scopre il suo sentimento di ide:ilisla e di r: volt,zio-nario, que:l.li che seno i concet~i dei r~r,ubblicani nell'attuale momento politico. Spiegò ancora i fini che si propongono i repubblicani stessi per ,I:> svolgimento della lolla antifascista come antimonarchica, e il suo sereno dire aprì il cio1o delle discussioni alle quau presero parte le varie fraz:ioni politiche nalle persone degli amici Di Gennaro e Bismara. Anche essi, secon.do il ipersonale punto di vis'.a, .spiegarono le necessità de1 molM'Il'to. iDopo una replica dell'amico Di Stefano e dopo aiver stabilito di ri~tere S"peSso quelle ritmioni che sono ,proficue ai fin.i -dema propaganda e tendono a fair colY scere s.empre più e sempre megli-0 tutti gli elementi che compongono la compagine aontifasci.sia cl.i &si'lea, ~ riunione si sci◊a.se. Domenica prossima è indel'.a a Sirs,foldc-n u.na ~uo\·a assernblea cve .si pro~erà alla. costituzione deLla Lega dei !Diritti deffUomo e della Conoenlraz:ione. Era terospo che gli elementi socialisli e repubblicani pensassero seriam-?nte a fa- \·orare e a dar ,segni di vita. Rimane però sempre necessario e urgente ohe t-u'.t.-ci ole ro ohe sl seni.ono di essere ancora d21 buoni aint-ifascisti e ohe sono ancora addcirm~lali, si decidino a sveglia.rsi e prendere parie a-ttiva aJ movimento. Da 'WintePthu• Rammenti.-im.o agli amidi, ai compagni, ai simpatizzanti, che sabato sera la filodrammatica ~!Studio e Diletto,, darà all'Helvetia la sua ultima festa del1'2mnata. Gli operai di stagione, avranno occasione di scambiare il loro ~aiuto di addio coi compagni che rùm.111gono. Dramma, Farsa, Ballo, Posta umoristica, Regina della festa ed altri divertimen'.1 terranno rall~rata la festa. L'orchestra Casagrande farù il resto Divertimento e dovere. Non mancatevi. • • • La festicciola data dal sindac..fo murario è pure riuscita bene. L'utile a favore deLla cassa sociale si aggira ai duecento frél!Ilchi. COMil.N1JCATO Una commissione composta di compagni .massimalisti e di comunisti d; liniua tedesca, riu..'litasi per acc~!'lare ss: quanto fu detto ri.gua-nclante l'onorab.htà .:>olitic;, ,de{! compaigno piastrella.io P. P., ha ricc,no~ciu~o che in quanto r:g-uarda ~ suddetto compagno la notizia data ,,d una t-crza persona dal com,p. L. fu mal compresa, esagerata o storta, e qwn:ii ohi l'ha allargala e propagata ha il dovere di reLtiticarla o correggerla. I compagni di ogni tendenza so:10 prega'.j .di prendere alto idi quanto so,pra ed 'debole, ~ non aiutala da uno id.i quei grandi fatti storici i,nternazionalli che f.anno epoca e sollevacno questioni colossali Speriamo sempre e con questa VlS:.one soa,ve diamo il nostro saluto di addio ag,li amici di Wmterlhur, non solo a quelli di 'lingua italiana ma ancM ai lavoratori di lingua tedesca, tan~o così bene educ:i,li a!lv <pirite cl.i camara.d-::,ria internazionale. iln questo breve perido d.i temp::>, dobbiamo dire ohe il bcJ lavoro fatto dai sov- \cnsiivi di ogni tendenza ai Lu di t.a,nlo COl',fo r.t O. Onganizzazione sindaca,le, Società cooI,eraliiva, Bihlioteca socialista, Gruppo comunista, Sezione sociaìista, Gruppo libertario, Fil<JldirammaLl.ca, Lciga piaslrelllaii, Mubuo ooccorso, LuU.eisti.ltuzioni ohe danno e fanno bene in proporzione del le lor-0 forze. Tult-e che ~i oppo~ono ai! gruppo ,senza fede dei fasais~i per forza e per lc-rnaconto. Istilui,ioni che non temono le scosse e che ahimè! non troveremo là nella grande galera. tNoi penseremo s-?tnpre a voi, umili operai, che tanto dale pe,r la causa comune. Pensate qu.aikhe volta anche a noi; mette~ nel grande crogiuolo della internazionab il vostro granelli.no di carbone per d.a,r forza al movimento, e chissà che q,u-Mllloprima, non più le inique Jront,e:~, m.a una ìdel giusta ed umana ci ri,y,~Jda co.n strette le marn. A nome di un J1ru.ppodi amici Un socia.lista unitario. Da Zu•lao UEGA AAOLETAiRLA RIEDUCI ,DJ GUERRA corntpa,gni sono pregali di non mmcare aill'assemh1ea generale <lei soci che av,-à Juc,~o Domen.:.ca 9 corr., a.Ne ore 9 ant. nella saletta della Coope.rat~va, M1litaru:tra~se. 36. li Segretario. UNtA LEZJ10~E DJ UiRJBA IITA' A[, R. CONSO!l.lE tlT.AIT.JAi.'W D1 ZURIGO a,~h-e di conseguenza.. I Riceviamo e p-ub!Yliohiamo: La Comm1ssi01W. ~ . Zungo, 30 sett~bre, 1927. Compa~o diiretfore deH'«Avvenire~ reg. Red. de L'Avuer.ire d-e-1 Lavoratore. Zurigo. n _... ,_ eh -.<.:t,: d Il .,· Da motto 1empo circolava la voce, fra ,rerm., ••e..., e a1pprvu uamo e a ~l- . . . . . . . I b , • h · -Lf •1 tr A. • gh 1tahM1J :h Zun~o, che 11 r. conso e er .a e e o w re 1 nos o « ,-.1,-vEllll.r»e , . . . . . ~- · · · di w· l lh ,, d ,Italia domandava ad ogni italiano a J,w per -i.are a.l SOVVCTSWJ li\ :::r ur 111 . ,_ -~•di d" l sc,g.get.!.oper iJ nnncivo del passaporto od nosw o au o I par, enza. • • I Cr z - "chi _,_ d · · 1 • altro, se frequentava il mio foca e. e- ....., r1 e~ ei capamas n per un pro- . . 1 t Il ·1 1- tlob d I l devo esa.geraz1oru l,utlo questo non po- ungamen o o re 1 :, o re e nos ro . . 1 di ·i· -c1· · ,~. · 1· Il l · 1 , len.do capacita:rm1 come il detto censo e ri ~o 1 operai s....,g1ona I a e au on a . . . . d ~ 1· f · l l O nlenesse così 1mpc-rtain~e il tITUomo esto can.ona 1 u respin e, e pur roppo, se n n . . -- J Il aJ 15 d bba d a locale e come ajh stesso si fo3se dato a sue<-"""-'ea ro, ovremo a n on - , . l t ·ta1 d 11 lib S · luttuomo per farm1 della reclame. re · a erra ospi .e e a era vizzera e la bella -e cara cittadina di Winlerlhur, dove tanti amici, :anli corn,pagni di idea abbiamo 1mparato a conoscere, rispettare e<l amare. J>e-r quanto ci poss:1. essere di sollievo r! pensiero di rivedere i nostri cari parenti, una stretta al cuore, un 1,on sappiamo che cl; funesto o fatale ci fa ombra e e: fa vedere scuro, !lutto scuro e nebbioso éld di là de1la frontiera; in quella terra che ci diede i nata/li e da cui ci giungono tante lerrificanli notizie. Cosa faremo? .Le ,poch~ centinaia di lire risparmiate a furia di sforzi e di priva. zioni saranno presto finite, e dopo? Lavoro non ce n'è; come vivremo in questo lungo periodo che va dal 15 o'.tobr2 al 15 marzo, ora del ritorno? Ecco le doman.de angosciose che si azf- [acciano alla nostra menle in questi momenti che dovrebbero essere dedicati alla ·visione cara e _graziosa, la pensi-ero di rivedere dc,po tanto tempo le nostre creaturine, le nostre mamme, le nostre donne, 1e nos' re famigliuole, le n :Slre casurole di:;adcrne e misere ma a noi ;empre care e che ci r:cc-r:la.no tanto delila nostra vita. Ed al 15 marzo dell'anno ventruro p:>- tremo ritcrnare? Ecco un'altra incertezza che ci a~(!hiaccia. L'dtimo ordine di Mussolim alle pre- [2tt11re del regno, in quanto riguarda l"et!'igrn.zi.one, fu quel-!o di res',ringere i permessi al massimo possibile; ridurli quasi a zero. Se non c'è la.-oro nè di che sfamar j i.n J.alin? Dovremo un:rci a qu::dla ~rande falan- ~e d; ·disoccur,:iti che da un anno sente tulle le consegu::-nze della i;ura pol'tica dcrr.a ~ogica del ~overn J fa:;c;sb? Pensiamo pc·i: ma s~ proprio è nzce:;- sario che qualcuno, qualche parle deUl'emigrazione debba rimanere a ca3a, pirchè non vi riman.gono i fascisti militanti così :.bitua:a ad obbedire ciecamente al l"rn J uce? Non dovrebbe e.:sere cosi? Certamente. In realtà inNece si ha la certezza che forse solo le camice nere - per a- • . more o per forza in-dossale - varcheranno liberamente i confini e ~li altri rimurarino relfa g-ran:!e gal2ra a morire di fame. Se almeno le nostre miseriz riiunitc, la fame, la disperazione, la fede grande in un avvenire migliore ci fossero sufficenh per trascinare con noi la gran,d~ massa del popolo italiano che aborre e sub('!-CC ques'-0 governo ver,gognoso, t11tto si polroobe soffrire e sa.crificaire ne1l'atlesa grand.e e rivendicatrice de11.a sommossa. tPotrà essere? Lo speriamo; ma temia.- m-0 che ,la forza nostra in~na i a ancora ,SenO'llchè, costrettovi da dolorosa nece-ssità - la gra..ve malatttia di un prossimo congiun~o di mia mo_gl1e- d-::ivelti portarmi negli uffici del ccnsolato a farmi rilasciare il pa.;sa.porlo per essa. E fu così che, daivanti a me, la frase insidiosa tfu ripetuta. Si com1prende come io rispondessi per le rime al che lo stesso ccnsole ebbe a darmi come io era consideralo il capo· dei delinquenti che- sarebbero i frequentatori del mio locafo. Intendiamoci: un tan~o onore nè lo chiedervo ~ lo merito Nel mio locale frequentano degli elementi degni di essere ccnsiderati degli ucmini ed io, me-destaruente, onon mi sento all'altezza di essere loro capo. In fatl-0 di delinquenti poi, è bene sp1egarsi: Se per delinqu00,'.i si inlen,cle - come 10 intendo in questo cas, - dei perfetti e provati galantuomini, com la fedina penale pulila, ma sincerame:nte ed accanitamente avversari. di un ,-egime di veri e propri delinquenti comuru, acoeL'.o ben volontieri per mc e per i miei clienti la laccia di de1inquenle. Se invece ciò dovesse, per il cC'ILSole,ra?- prese<ntare la qualifica che si dà comunemente alla paa-ola, io mi trovo costretto a dorcere l'epilelo pregando il signor console di non andare a cercare ~roppo oltre certo genere di p-?rsone. ''cl mio locale vengono uomini buoni e galanLuomini che hanno il solo tccr-to - per il console - di esser2 anUfascis,u. Ciò fa a me personalmmle tanto piacere poichè, pur non a:pparlenendo ufficia]. mente a nessun parti'.o politico, non riesco come non riuscirò ma' - m:ilgrado l'epiteto del consdle - a pensare diver• samenle che anlifascis,l:ca.mente, come o- ,ra penso. Per i fascisti, se nul.J'Jlln d' m21~li0 i;; ,può trovare, vi sarà S"?mt:re il consola lo che, lras.forma~ 1n bettola, potrà servire come centro di racc~It:i. Cc.sì si po1rebbe lasciare in p:ice i bu0ni e gli onesti che non desiderano c,zrlc hli ibridi contatti. Mi spiego? Grazie della p,ubblicazione. BonNglioU. Da Belllnzona ,Dcmenica 9 correnle aille ore 10 preci0e, nella sala ressa della Casa del popolo, avrà luogo l'a.ssemhlel straordinaria della Colonia ProJetaria italiana di qui. Dovendosi di-srutere trallan-0e imporla,ntissime, si pregano caldamente i sxi di non mancar.e. J nuovi soci possono pa.rleci-pare solo 0.e a.--compa-gnati da un .wcio efie',tiv.:, dd la tezione. 1otecaGino Bianco Da Losanna SI VORlR!ffiBE SAJ>ERtE.... .... eh.i è que!Lo sciocco - f.a.scista, si intende - il. quaile, iviaig,gia,n.dotempo fa l,ra Berna e Ginevra, si abbandona,va ail più ameno bava-rda~gio sulle virtù del fascismo fino a procl-amaTe dhe la Savoia dovrà essere quan~o prima una regione italiana. A· sentirlo c'erano dei professori idell'Uniinrsità di J..osanna che hanno potuto fare le p.iù matte trisale. - .Ma -sono tutti così, i fascisti? - do- ;nan;dava ad un nostro amico uno di ques 'i professori. E l'amico, sorridendo: - Faccia conto .... - Il prolessore fe-ce un bellissimo gesto dl scong:iuro, Vcrrem.mo ringrazia.re J'ignclo fasci sta per la propa~ancla ohe egli fa. UNO SCHERZO ArLL'UF,flOlO O.I SPIONAGGIO di DOMODOSSO\LA IE' notorie ohe ad ogni paese di confine del bet!l' ti.talo regno, funziona un UJfif.icio cli spicJ1aggio contro i nos'.ri connazicnali c.he risiedono all'esl.:ro. A Domodossola ne esiste ,uno, e l'aJlro gicirno arrivò a quest'uHioio una lett~ra a firma Buorngiovanni di Omegna, il quale denw1ciava che un povero dia1Volo di callzola.io, sebben inscritto al fascio di Losanna, bazzicava col vostro corri• spondenle, anlinazionale per ecceJlen.za, ecc. ecc. Fori una volle che il calzoilaio, invece di andarci lui tin Italia, per affari, mandò la moglie, la qua.le fu ferma.i.a '<1111.a frontiera e dovett~ subire un interroga-- terio che le fece pendere il tre.no. Dopo l' mterrqgatorio, pare ohe g!; amii.geri ohe stanno s,udando per diJendere la frontiera a Domc,dossola, abbiarto capi-lo di essere sta;~i lunfop-inaiti, perchè chiesero - ç.·are - informazioni al fascio di Losanna perchè ch.iedes~e sohiarimenii a.I Buong1ovanni, ohe cascò dalle nurvole e protestò di non a,ve:r scrit.i-o crrienle. Chi aivrà giocailo questo scherzo ohe aJd c.gni modo poteva aivere eoll<Seguenze ·dolorose par tUll pover-0 diavolo, dailo il regime di delaziòne ohe vige in •Itlall.iae la nessuna garanzia che i cittadini godono coilà. Quando muterà? J).ipen,derà molto cl.a.Icoraggio civile nostro. All'opera! BRAVO CONSOLE I Vener,d.1 uscì i I gi-0r.nale nostro coll 'inv.ilo a!l console ,di dare i conti delile fer,te fatte, e sabato sera, i ,presidenti delle sin.gel-e società erano convoca~i d'ur,gen7.a per comunicar loro il ri.s.u1tato della f~sta «pro partenza del Console comm. Delrucclii. L'avanzo di fr. 152 e centesimi, fu dato all!'iJ,5ilo ilalia.no. Bravo console, ascolti noi. i cos.detti an.1inazionali, e vedrà che finirà bene. Adesso però, insistiamo perohè ,si ebano i con~i dell'altra festa, quella della meda.glia ai rzduci. Vedrà che avrà anche il n"-slro p!aus::> p.r:::hè finiranno i commenti poco rispelt ::si in collonia! Da Lugano D1 UN TRASLOCO E DI ALCUNE PREOCCUPAZIONI Iii Ccnsolato d"ltalia, tanto per ncn perdere !"abitudine, ha cambial-0 casa. Alcuni maligni dicono che se ciò avviene abbastanza di frequente, è i:erchè ... non paga l'aiifi~to! Ma, evidentement.c, s no mali.grulà !roppo ... maligne. .Ma questo ,cambiamento ha preoccupato i sonni del Con.sole generale. on sappiamo ohi abbia aJVUtoJa prerogatiiva dell'invenzione, ma fatto sta che un t"bel;giorno il -proprietario di un'osteria d1 fronte alla ora nuova sede con.solare, si sen~e chiamare all'ufficio di pc,lizia e come qualmente tnotiucare «ohe 'Ilella sua osteria si era complottato <li ammazzare il console e che il Conscùal-0 chiedeva garanzie, dovendo liraspcrtare la sede con6olare proprio di fronte a detta osleriai». Figura~evi ccme rimase quell'osite! Egli (e con lui i suoi abituali clienti) si erano occupati moltissimo di partite a scopa, ma proprio di toglier Ja vita a quei! poveraccio che messer ,Mussclini ha rr.anàa.to a Lugano a rappresentare 1' Italia fascista, m·.::suno se l'era so~nato a~uralmente l'inchi_sta lini per assodare che la peregrina trovata (di chi tanto meri lo? del conscle di Lug1no o del servizio di polizia deLl"amhasc.iata di Berna, ioJc,rmata forse <la un nolo spione, che in qu~ta occasione, cc.me in altre, ha pappato 1a .paga, dando informazi:mi inventale di sana pian'.a ?) non aveva nesrun .fondamento e che le preoccupazioni consolari erano fuori di posto. Quale che s;a la [ente deil'accusa, lo scopo era ed è eivi:lent:!: m~ltere in cattiva luce, presso la pr.'izia fvlzzera, un oste italiano ed antifascis'.a, per vedere se si pole<va togliergli 1a p:ilente e ma.gad espellerlo, irovinando cc,<ì una famiglia. Per fortuna Ja fabbrica dei complotti nc'fl attacca presso la polizia svizzera, tan'o più poi se le a.ccuse vengono falle con,lro italiani ,da 1]unghi dece.nni residenti nel Cantone e di cui la polizia mai ha avuto a che dire. tMa ,gli è anche che ohi non ha la coscienza tranquilla non ,può aivere neanche sonni tranquilli. Certe «fregature», opera precipua del Consolaito ,di Lugano, commesse per il -sa,clicogusto -di rovinare per- ~oll'e e fami.~lie, tu11ban.o la coscienza, e aLlora si vedono complo~ti. e si ce.rea aiuto nella ,poli.zia. Per noi, invece, che al>bia,mo la coscienza tranquilla, il sonno è trist.orato.re delle energie spese in ,una utile ,giornata dedicata atl Jaworo e non alla -per,secuzione idei prossimo. Non così è per i poveri uomini del ,potente r~me: datl. Trucio che sta a Roma e ohe ,detta ordini, all'ultimo scagnozzo consolare ohe li ese~uisce. Da LOOllPDO CHI 1Pt11U' iDI •LEII AUTOLlQUIDA T,O? (**) Il fascismo ne.Ila s,ua compaigine anr,o.vf::ra una ca~egoria sireciaJe: gli imp,cgal: conso>lan, ven lras.form.i.;,ti in po1::ica. !La loro carica è legala incontdizioùatamenle .alla pagnotta ,governativa; naturale ,quindi dhe ad o.gni 'Clllmbiare di regilr.e politico l'impiegato consolare /deve 1miforrnau-si a,1le dire~tisve ?Olitiche di chi gl: procura lo sbarcare del lunario. li tfasci.:mo ed il suo igoverno sfruttano ampiamente l'iride politica di questi dipendenti e, se questo non bastasse, li incita a seminare zizzania n-elle coHeLtivilà LL:Jiane all'es!ero. Un esempio tipico lo abbiamo qui nella <:.(;Ioniaj~liana. Il ccrrisponder.te della fascista «Squilia Italica» ed impiegato consola.re, -si.g.r Quara!lla, è il vero prc-lolLpO del .trasforniisla politico a seconda dei tempi. Pl!'ima di as.;umere il posio che occupa, lo si ricorda qua-le re-dat~ore idi ,va,ri giornaJi clericali, ed j suo1 incidenti giornali etici di allilora non sono ,del tutto scordali. ,Ll suo i~,entc Jtell'ufficio consolao·e segnò il p,rinc~pio del,la carriera 1 ch trasformista politico. Scoppiò la .guerra; llilalia, con Giolit~ a! potere, ebbe quel periodo pre~ellico sol!o forma di neutralismo, e naturalmenile ti.1 Qu.airanta fu a,er il neulra1i&1110 condizionato. Col'l'aovv.e-nto <li Sa.landra al pote.re, l'im:pe:r!errito ,Quaranta passò al1 'm;lervenlismo ,gridando f«armi.amoci e partii-e,. Mdl E ,degli «auto liquidati» di oggi partii ono per compiere quello che si disse il «Joo-o dCl'Vere», ma l'i!llipiega-to consolare Quaranta se ne stette .a1 suo pos~. tLa sua cJ.ase è chiamata e bisogna alzare i itacch.i? Provv:i<lamen.le una riforma ,più o meno pla,u.s-ibi!legli capitai fu-acapo e collo e si salva. Sicuro di non più partire, il patrioLtismo del Quaranta è- in crescendo e ne fa l'apologia e fa l'«eroe», calca.n.do il ,pakosce.rrico dcl !.éatrino della Casa d0~li italiani . !Nel faallempo, quelli che il Quaranta chiama stupidamente gli «autoliqui..dati dti o~gi,, si trovavano in trincea, imprecando per <li più contro qualche male.detto sca!da-rancio a.Humicatore lCij ,ga,ve-bte. Come tutto passa, anche la guerra ebbe hne; ~i «aru'.oliquidati,. ritornarono e ri,trov:irono l'impiegate Quaa-anla al suo posto ,:Jj batla(!1ia.:. pron· o ad ostac"1are ]., 100-c « i:-rcte:e verso i governj ila~iaru del dopo-g-uerra. Da.I 1919 al 1921 una ventata idi riscosn proletaria agita l'Italia. tll Qtta,ranta, da uo~o previden-te, offre la sua col.labor zicne giornalisti ca a!d un giornaole ohe ,i:-,, r:bb."? e:;sere l'c,diata «:Libera Stampa,. e: cf1i, IX?r una serie di articoli sociatlist~gianti. !La sua offerta non è accettata ma pure o:;lenta il suo «sociali.;mo», sicuro -dell'andata dei socialisti al governo. Ai primcrdi del fascis·no, l'impiega.Lo consc-lare tituba, q u.in,<li non è ,fascista cidla 'Prima ora, tanto vero che lo troviamo membro delìa Lega ,Italiana nel Canton Ticino, -diffidente se non contrario al sorgere ,dei primi fasci. Nel 1922 si agg:~ppa :l.Jinit.ivam~nte al regime. Eppure i suoi amici politici tentano dii escluderlo dai! fascio locale. Da aillora il pa:.diottismo .del Quara-nta non ebbe più limiti, come pure non ebbe limiti la sua opera di intrigante '.J)Olitico netlle varie società italiane de1la Colonia. iL'esordio quale corri.s,pondenle ufficiale di «SquiLla Halica• .fu edificante: insuL ti vergo~osi verso il presidente di allora dc!l'U. S. M. S., dando-gli tdelila «pecora rCògncsa . Inscenò la gazzarra ,deLle cosidet:e ingerenze straniere, ,muovenJdo attacchi me,chi ni ai scciailisti svizzeri. Il suo livore conlro i reduci di guerra è proverbia!e e non del tuil-0 ignorata la sua or,era «spassaportizzatrice», ed ~gi cail1.nnia la sua o-i:era cl.i.. nuovo italiano, insultando i soci deill'U. S. M. S., ti quali certo, non arriveranno a s,volgere la ,gamma 1poli:ica del Quarania. Fino a quando questa sconcia commedia? Sig. Quaranta: j} cerdhio idei consenso che voi prr-oc1amale, si res,trin,ge; ma '.Prima ancora che il regime sia soffocato, metteremo in liquidazione id suo patriottismo pagnoltista, baca:o ed indecoroso, per la colnetlivilà italiana tutta, ma speciz.lment2 ,per quella anUfascis'.a che onora l'Jta!i.a all'estero. CHE TOLLA! (Argo). Ci -si infarma .di un eipisodio avven11lo domel!lica scor,sa ,durante la veg.lia danzante nella saila <lell'U. I. .M. S. I soliti cinque o sei scalma.nati ordinaTono all'or-chestrina ,di suonare «Giov~nez.za».'Esauditi, ,accompaignarono l'inno fascista con gli schiamazzi •cl.i «eja, eja alalà». Pare òhc l'eafet~o <lellla ,«suonata, ncn albbia dato i ristnltali attesi, e quindi pt:r a.ttenuare la loro ciocchez.za orti.i,- na.rono al I'oroheslrina di suon.are l' « Inno elvetico-». Per idei ifascisil.i .detentori <lei puro pa- !.triottismo italiano, che contrappongono a!!' inno ,della delinquenza ,r inno natLionatJe ,di un 1p01p0lo fiero .della sua libertà non c'è maile! ,Ohe tolla! Aisocdi ell'Ospedale Italian di Lugano Jurmcivi.a.mo l 'aipiello a tiw'ati. ,i soci deli' Ospejdaile Italiano di Lugano di NON VOTAR!E, le modifica.zio,nj slatut.a.ne prop~te dell' at1ltllUlll.ÌS"Lrazion.efascista cle'JJ.'Ostpedale. tNon votare le modificazioni s~. vuol dn evci.lare che J'Ospeidale cliven'..i un feudo :faisc:ista, vuol dia-e salva.re la d.iignità <lcl!lacoan.unilà italiana nella Svizzera, vuQ\ dire main!.enere a0J'Ospedale quell.e ~araLterisl.i.ohe per cui i ben.emeriti fc,r:.daitoiri .lo i<!,,e;µ-onoe !Per hmgltl aruii ne mantennero· le linee fondamentali; cioè una is:.i.ltuzi.one a benefri.cio degli opera.ii indi,pen1denti, ail di fuori ed a[ di sopra dei ,pa,rtiti poli t:ci. iM.a non è solo necessario noo votare. E' anahe nec-c~tSariorimette-re la scheda e la busta nume-raia alla Colonia Pirooet.v ria in Lugano, o,d a'1!l.e sue seziocrri di Bellinzona, Biasca, Lavor>go e -Locarn-0, onde s:i possa fare un conlrd.lilo del!e astensio• ni ; poiohè se ili re<foren<lum non oti'.iene la maggiorainxa assoluta dei sooi, è nuJ.lo. !Ne~ condi.dia.mo che .a classe cq,er.aaa c-i,gani.zz-ata,c:'he tutli gli spiriti liberi che vc-,i!lci.onoribellaaisi alie spia-e soHocaotrici del! fmscismo, VOTII'éllilno se,~e le Il.oslre istruzioni. {~g=o rinvii aJl1a. Cooonia Pa-oletaria lt.aJiana. la prcpria scheda, e oerolu di r:r tiraire anche quella di paren~-i e con.o90011li ohe a,pprO<Vi.nola nostra lioea di oonkiotta. · La Colonia Pro,/etaria ItaJJana. Il re Boris di Bulgaria è in ltdUa in incqgruto. Tanto in in.cognito che tulN I giornali ne /Xlrlano: so-Jtit/.iezze de,JJa Ji. pi omazt,a.. •Che e-o.sa sta a fare re Boris di Bulgo. ria in Iifdlw. ? Qualcuno ,ha pen.safo che ci 4lkz di mezzo qucilche pro.~Mo di m~oni.o c0tn una d,ell,e /,i.tlie d,eJ re d'JtaNa. So. r,ebbe oro, infaJ.tri, di tnooare per W1CZ del. le prJ.nc!ip,esse wi sovrano, e aufentdt:,o: una andò sposa ,a un modesto capjfano dJ cavalleria; 11altra ad un prjnci.pe spo• deslafo. Ma la stampa fa.sdsla la sapen - ,e pare che ci metta un diabolico ~ sto - che re Borì,,s, duranie n &UO oia,fJ1io,ha trovat<0 eià urla /iì,d,an#Jfa. - Ma dunque -che cos'è venuto a fare? - E' venuto - dJco.no i ti9r,n,a/i - a far visita al .Presid.enie del C~aN<,. Al duce, insomma. ,Del re ne veroum quadem. E il duce rictwe lui i sovrani che oen• eono in JtaN.a ad ossequiar<lo. Basta la consfatazio,n,e. PRO "AVVENIRE., Somma precedente fr. 1344,80 Zurigo. - !Scaltri Guid'o -. 1.- Arbon - Moroni: rubgraziado quanti fecero omaggio di aruguri e regali .i.illo sposalizio di sua figlia » Zurigo. - Armari ,, Wattwil-/Jichtensfeif1. Fra compagni ed a.miei del Sindaca lo Muratori e Manovali: auguraaido al più presto possibile la caduta in Italia del regime del terrori:. » Baden - Ferrari Leopoldo ,. Zurif1o - A mezzo Tenti » Wiidenswil Dal ricavato della Serata pro vittime del fascismo e stampa ,. Lugano - Riva • Wefzikon - Tagliaferri ,. Lodrino - Oìanferrari ,, Riiti-Tann - Marostica ,. Otellinf1en - Un gruppo di donne antifasciste, trovatesi in casa del• compagno Perobini : Le compagne: Alpi 1; Rigoni O.SO; Nogara O.SO; Toloto O.SO; Calallini O.SO; Kiissi O.SO; Perobini Caa-lo O.SO .Perobini O.SO ~aiutando tutte le vittime politiche e gnidando abbasso il dittatore » Oerlikon: - Poli ,, 1.- 1.- 8.70 5.- 10.- 2.- 1.45 1.- 1.25 9.- 1.- ZuriJ1o - Sezione sociallilsla: ricavato festa nel giardino della Cooperativa » 283.25 Winlerfhur - Lampetti: salutando il compa.gno Tenti » Kreuz/ingen. - Uno da Concenighe 2; Tezza 1; Ceschia 1 » Winferfhur - Virgilio Augu2.- 4.- s-1.oni ,. 1.- Totale Fr. 1680,45 Pro vittime del fascismo Somma precedente Fr. Arbon - · Avanro spesa del Comizio pro Sacco e Vanzetli » Wadenswil -. Dagli utili della se-rata pro vclttime del fascismo ,e stampa M outier - M..•,gi-tteri Vallamand - S. Bianchi ,. ,. Zurigo - Baserga » Schlieren - D'Andrea Elia ,, 1602,80 3.- 10.- 1.- 4.- 1.- 1.- Totale Fr. 1622.80

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