L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 41 - 8 ottobre 1927

provocalo dalla scena selvaggia del 3 ottobre 1925. Bisogna compiangere il rampal'lo di MussoLn.i. Egli prende conlallo con il mondo tra l'odore acre del sangue ed il terrore d~ll'ccalombe. Ondate di odio asseidliano la sua fragile cul'Ja. Incon- ~peYole, egli s' innalza come un s½nbo' o ve1~ cui conver:gono lulli i gmsti desideri di vendetta. Tr:ste i11Jzio! E ben più lrisle avvenire! Che dive1-rà questo baro.birro nel co1·so degli anni che si preparano: Suo pad1·c è condannato. Pob·a res.islcre ancor~ qualche tempo, tna precipiterà fala•!mcnle ncWinfamia e nel ridicolo. Pensate ali.:>ra aJi'a sorte del gloi-iooo Romano, figlio del liranno sconfìllo, ripudiato id/a lutti, abbandonato e tradito dai più fede)j dei suoi. Lo ~i vedrà forse errare di cii.là in citTà., mostrato a dito, segnalo daJfa infamia del padre. Egli pagherà eldluramentc, 'per l'altro. In ciò la vii.a l· ingiusta. Romano. Io lo ,·edo clispcrato, fuggenle il nostro paese, in cere.a di un asilo, urlantesi nell'osliiilà degli yni, nell'indifferenza dc.g1ialtri, con le spalle stanche, pie.gato sollo il l}eso dd:1a fatal'ilà ... ! Brulla sorte cs~er nalo_menlrc i fì.gl.idi Malleolti. di Amendoln,. 1d!i p;_ lati, di Piccinini. di Lavagnini... di Sparlaco Slagnelli pian.gono ancora . il 'oro pad1·e! Povero Romano! Confessioncihesfuggono... ( A proposito cl.ellacrisi del riso) I produttori di ri&o in llalia sono malcontenti. Ha1rno i loro buoni motici. Gli anni passali essi guadag~avano quatlrini. a capp~•~ale - e, s1c~ come, per certa gen!e, 11 cap1I_>eL o e una misura troppo piccola e c1 vuole il bigoncio, i produllori di riso 1'r,golavano il g;uoco della doma11da e deilla o!Terla di riso mellendo SL'4 1 mercato so:tanto quel quantum di me.r~c bastante giorno pe1· giorno per le più w·genti ri~lùesle. Così 5:i ~en~vano alti arlifìc1almcnle i prezzi. Es&1pensavano che la- cuccagna dovesse durare in eterno. La cuccagna non è dllrata. La deflazione - ap;plicala con mezzi e metodi che, per un paese come _l'Italia, sono un vero disastro - ha fallo niancare· il circolante. Le Banche non possono più far credilo a chi tiene il riso in magazzeno per asp~ltare p:ù opportuni momenti e reahzzar~, a 1,le spalle del ~<:>nS.tt)na~ore, prezzi più a!li, semp:e p_m ~lt~. I IJ>TOdultori e i commere1anli d1 riso dovrebbero buttare sui mercato ~ loro depositi, tanto più ohe l'annata_ sta per finire e c'è la nuova produzione che domanda posto. . , Quindi: cris~. Hanno ten~to. . 1 bravi patr:olltci produttori d1. nso, ciancianti ad ogni momento d1 co~- laboraz:one di class-e - di gellare 11 p,~so del,1a,cris: su.li\espalli~ dei poveri tavorato1i sollo forma~ u~ fori.~ riduzione dil salari. La r1du~1one ~ venula, perchè si sa eh~ gli &tracci vanno ~mpre all'aria; ma non tale da coprire tute le conseguenze de1Ja crisi del riso, cr :si che_ è anc~ ~ prodotto de!ila s-peculaz10~ de1 VJl.~- cullori. E allora cosi.oro si sono nvolti a~1a ricerca di altri mezzi. Prima di tutto: protezione . doga: mrle. Un comunicato, che i giornah d'Italia e de'll'estero pubbli10a.no sol· to forma id!i corris.pçndenza,. ~ala appunto que1,ta r:chiesta dei rJs1cwltori bene elaborala in un foro conveg~o. Si protesta infalli _contro_ la concorrenza estera; e~o Ll maruco di quelfa scottante padelia che è la protezione doganale. - Ah - dicono i 1'isiculto1i - non si può più fare il como~o giuo~o dei1l' incetta per tener ~lti 1 pre_zzi? AJ1, non si riesce a scancare sui lavoratori tutto il peso della crisi? E a~lora trovate un'altra via perchè consumatori e lavorator.i paghino le spc~e. Tenete a,lli i prezzi oon, la p~ole~10ne! Noi dobbiamo res.Lare ne<:!1-i e, potendo, arricchire ancora di pm. -: C'è da &commettere, cento franch~ contro un soMo, che il Governo li aiuterà. l'l Governo, se no.i:-p~1ò far ribassare i salari ancora p1u d1 9uello che ha fatto, se non può sac1:ifkare i consumatori ancora p;ù di quello che ha fatto, ul)bidisce S?l_lanlo a certe necessità del'.la sua polll1ca che, per essere reazionaria, ha bi&ogno qualche volta di eS3ere anche dema• gogica. ,. d. Ma è questione semp111cemenle 1 apparenza. Salvala l'app:ai:e~~• S?no gli interessi delle olass.1 pnv1legiate quelli che la spuntano. * * * Ma nelila dichiarazione dei 6sicui: tori c'è un passo che fa pe~&are clu legge. C'è, cruda, l'.afie~•mazll~ne_ ch_e • i,1 consumo del riso 111 lla.lia_ e 1d'11: minuito •. All'estero 1'afferm~101:c ~ uscita stampala; i giorn~1i 1lalian1 hanno pubMicalo tutlo ... Il proclama misteriosa, arcana dei risicullori tagliando via proprio questa constatazione. Perché? . Ma perchè, se il_ consumo de] riso è diminuito - il Governo che deve es-sere intervenuto a far cancel 1are rammi&sione. l'ha sentilo subilo questo vuol dire che la_mi~ria è e1~- trata., nera., ne1llecase d1 mpilte e 1:10- ! le famiglie. E non _conVJe~ ~1rl~, così -come non com·:e.rue ma1 ricordare al malato la propria malattia. Bisogna anzi dirgli: • Ma guarda che belr a faccia hai! Due giorni ancora d5 letto, e poi andian:,o a fare una bcn'.a scampagnat~ insieme,. Non bisogna r1cordatre al p<>vero popolo italiano che esso slnnge la 10 ec cintura ogni, giorno perchè i pantaloni non caschino. Non bisogna dire all'estero che in ILalja il conswno &i c:onlrac. La politica fai3ek.ta non deYe contare ajtro c:hc successi. · Ma la miseria. c·è. Ed ecco i risicultori - mossi dai loro particolarissimi fìni - che cc ne offrono un documento. Duce. li metla dentro come lanli d:sfallisti ! E' - al1imè - proprio Yero che il con&un10 si contrae. Diminuii.i i salari (sottilizzali J}Cr di più da w1a quantità di contribuzionj spontanee a istituzioni e a inizialive); diminuita la quanlilà <l!i. lavoro, le famigiie sono forzate a far economia sull'alimentazione. Il fallo del diminuito ,consumo di riso è già grave per sè stesso: chi c:onosce l'ltal ia, sa che in molle provincie i'! riso è il primo fon.da.menlale alimento delle popolazioni povere. Ma la gravità del fallo ~ppa.re ancora più gran,de, spavento~ quando si pensa che la economia dei consumatori sul riso é l'ultima che si adotta. Voi capite subilo. che, prima del riso, ben allri prodotti sono diminuiti sulla tavola del lavoratore. o anche spariU; le carni, i _latticini, il vino, il vestiario, gli svaghi. Davanti al'la miseria della povera gente, che &offre per la sch.iav-itù e per la fame, si offre lo spettacolo nauseabondo di un:a manica di avventurieri fannulloni ed ignoranti, che vivono comodamente, pagando .gli uni con le bastonale. pagando gli altri col fumo de1le chiacchiere. Fino a qu~ndo ? E. Lo. Laliberstàindacale Relazione della C!onf_ederazlone Generale del Lavoro Italiana alla X eonferenza lnteraazlo• nale del Lavoro. Premessa Que.sl.é.Jrelazione si propone un duplice scopo : a) po:r:t-are un _contributo di esperienza vissuta alla discussione sul tema «La Libertà sindacale~; b) appoggiare e documentare il ricorso presentato dailla Federa:mone $1inclé.icaleInternazionale contro la legittimità e la legalità della nomina del rappresentante operaio italiano alla X Conferen.zéJ Internazionale del Lavoro. Le ragioni ohe ai hanno consigliato a rediger-e questa relazione sono ovvie. In Italia la libertà sandaeoile non esiste nè in diritto, ne in fatto. Non in diritto perchè la legge sindacale 3 Aprile 1926 sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi del lavoro, e la Carta del Lavero 21 Apri-le 1927, delle quali il fa. scismo meno tanto vanto, rappresentano la più raffinata negazione della libertà sindacale. Non in Fatto, perchè in Italia gli arbitrì della polizia1 e del fascismo non conoscono legge. Di tutto ciò darema la dimostrazione attraverso l'esame pi;t" obbiettivo della Legge e della Carta citate, nonchè della situa• zione ité.iliana. Capitolo Primo la le2e:esindacale LO SPIRITO INFORMATORE DELLA LEGGE. Lo spirito informatore della Legge 3 Aprile 1926 è riassunto in alcunt brani della relazione governativa colla quale la Legge venne ipresentala al Parlamen1o ital~ano. 1111 essi ,si afrferma che « Lo Stato non è lo Stato, cioè non è Sovrano, se non riesce, come già fece con la autodifesa !individuale, a vietare anche l'autodifesa di categoria e di classe e a porsi come giudice nei co~litti fra le due classi». Perciò, nell'tinteresse superiore delléJ Nazione, all"autodifesa disordinata si incomincia a sostituire la autodl:.fesa ordinala e controllata, e quindi il riconoscimento giuridico della organizzazione sindacale, e poi il lodo e la ~urisdizione «che vietano, sotto l<>1 sanzione di gravi pene, di farsi giustizia da sè ,, cosi come « è vietato farsi 1giusti.zia da sè agH iMi,vi.dxlui ed alle fa. mi.glie,,. 1noBianco I .'A VV&"l'1RE DEL LAVORATO:.:RE:.:::..' ------------------------------- Ci sia consentito di dire che tale affermazioni non MJJlOO, dai! punto di wsta. giuridico, serio fondamento. Agli individui e alle famiglie non è consentito farsi giustizia da sè su quesl,ioni che nulla hanno di comune con tutto ciò che si riferisce ai raworti fra capitale e lavoro. Quando in una f.amiglia viene a mancare l"aocoNio, nulla vieta ohe fra i suvi componenti si addivenga ad una separazione e il magistrato può tutt'al pìù intervenire per la rtiparlizione dei bem. E quaindo si tratta di fissare i prezzi delle proprie merci; gli individui, le famiglie, le aziende industriali e commerciali non hanno altra limitazione alla loro libertà fuori di quella delle leggi della concorrenza . Un"azie:nda obfona;nente organizzaw può vendere i suoi prodotti a prezzi rite:nutti rovinosi da un'altra azienda non altrettanto otti:mamenle organuzata, o vendere in perdiia per un certo periodo di tempo .i,llo scopo di impedire che sorga un'azienda concorrente, e nessuno si è mai sognato di chiede.re provvedimenti atti a limitare tale libertà. s~ un venditore cr-lede 100 per una merce che il compratore valuta 80, nulla consente al compratore di pretendere che la merce gli venga consegn,•,la e di far po& fissa,:: re il suo prezzo dal magistrato. ·c. quando tra uno che vuol comprare e uno che vuol vendere non si riesce all'accordo, ognuno si fù giustizia da sè riv .l!!,er,dosi l!ld all~ri. Se cosi è, e se la Legge non è ancora tintervenuta (i provvedimenti dei periodi di eccezione confermano I.si regola) ad impedire la libera ·contratta.zÀ.one dE1lle cose, perclu!i mai deve interveo>ire ad imporre al lavoratore - che pure non è una ·cosa ~omune - di prestare la sua opera a chi non ha convenuto il prezzo? Ciò premesso, si può ammettere, = per altre rai~oni, ohe ciò che aippa.a-e contrastante alla teoria ed alla tradizione, può essere consigliato dall'interesse generale. A.d una condizione però: che lo Stato intervengéJ a disciplinare 11 disciplinabile in modo assolutamente 6mparziale ed avendo esclusivamente di mira l'interesse superiore de!la Nazione. Risponde la legge sui sindacati :,. questi requisiti? No, assolutamente. LE DEClME MEDIOEVALI Al capitolo secondo delle relé.J7Jioni citate si dice che «il fascismo aveva già risolutamente aHrontato il problema del lavoro, facendosi iniziatore e propagatore dii un suo sindacalismo, nettamente distinto dal sindo..calismo socialista». Le stesse relazioni non d-icono però, probabilmente per non confessare che la Legge 3 Aprile 1926 è stata studiata ed elaborata per creare uno stato di privilegio ai sindacai1i$lo jfascist..J: a) che prima dell'avvento al potere del fascismo, il sindacalismo non era riuscifo ad affermarsi set1iamente; b) che a tutt"oggi, maLgraido le coll!Clizio.ni ,di eoceziolloJ!e favore di cui ha goduto, il sindacal~mo fascista non è ancora tiiuscito a conquistare l'anima dei lavoratori. Fino all"emanazione della iLegge 3 Aprile 1926, il sindacali.smo avev.;1 vissuto prevalentemente dli contributi degli imprenditori e di quote trattenute coattamente sui salari di un certo numero di lavoraori. Siccome però tale situazione non poteva perpetuarsi rper evidentii considerazioni di. carattere mornle, e poichè il sindacalismo fascista ha un'ordinamento costosissimo, tolla legge ti,n questione si è voluto assicurare alle organizzazioni fasdste alcune centin.a.ié., di milioni all'anno attraverso il pagamento di una quota che ricorda le decime medioevali e che rappresenta una vera mostruosità giuridica. L'é.ai.icolo I della Legge parla di volontaria adesione dei lavoratri e degli imprenditori alla organiizazione giuridicainente riconosciuta, e l'a·rticolo 5 stabilisce il diritto, da parte di tale organizzaZ1ione, di percepire un;,, quota anche da.i non iscritti. La volontaria a<lesione rappresenta già una contraddizione colla obbligato,,ietà del pagamento deLla quota; è poi notorio che tutti hanno il dovere di pagaire una quota alla organizza:zjione giuridicamente riconosciuta, senza avere un diritto assoluto di esserne soci. Gli articoli 4 e 7 richiedono, per i soci della organizzazione giuridicamente riconosciuta «la buona condotta politica e morale déJl punto di vista nazionale». Il capitolo IV delle rela.21ioni governative dice: ancora che cogli articoli 4 e 7 della legge «si assicura in modo preciso che non possono nè entrare nè permanere nel •sindacalo e· lementi di dubbia fama nazional,e». E chi conosce appena appena la situazione italiana, sà che basl.éJ non essere fascista, o fare le più modeste riserve su) regime fascista, ,per ess.ere considerati di dubbia fede nazionale anche se si è decorati di guerra. (Continua}. Le[!DedrliSaneoVanzIentElluropa Parigi. 5. - J ,e ceneri di Sacco e Vanzett i, arrivate a mezzanotle adEa stazione di Sainl-Laza.ire, sono state fatte riparti.re in direzione !dii Modane. L'arrivo e la partenza non hanno dato luogo ad alcuna manifeslaz,ione. -oFascisempolizia Quando si af.ferma oh.e il regime fa.;,cisla ha ,fat,'.o <lell',Jt.a,lia U!ll immenso carcere, non si afferma una cosa destinala s:;lo a lare col'p-:>, IT'-J. un.a re.::l'.rt.à:l,erribiìe in og.ni suo a~petto. Sono di 1-uLti 1 giorni ]e notizie ahe ci dà. la baJLdsrarvea. ita•liana, ohiama!.a anco.ra .stampa, sugli innumerevoù arresti, e ile terribili oondanM eh-e :ve:n,gono appioppate a ci.ttadinj itali-ani, re-i solo di non vcJ.ere credere nd v~ro e nella bontà .del regime fascista che sgoverna le conlira.ide d"Italia. M.3.. la best.iaililà ed il ::z-rrcre fosco che ha invaso il las::.is:mo, il quah vede in <:\gnicantuccio ,d'Italia. in:livid'Ui ohe ordiSCU'll.O complotti e ohe tramano cOO\.lroi poteri d,zllo Stato, ha fatio sì che le forze ,di polizia sono s'.ate aiumenltale, d.allldo~li ondini bestiali nel .di sbri~o dellle foro fn.L'Ilziom. .In seguito ag1 ondini del paidrone cl.i Roma, in ogni ci.Llà s-i sooo formali special: pallug.lioni notturni, i quali specialmente alla pz-riferi:l approa calai.a la ser:1 fermano LuL'.i,donne, uo.ntini, fan:::iuL1i, gli chiedono con moili arrc.ga~ti !a ,presentazione delle carte di ide-notilà, si arrogano il diritb di frugar2 in piena sLra- .da negli abiti degli individui, e gran parte per un nulla, o per il più stupido sospe:to, rven,go<noammanelt.ati e ·pass:?,ti alle ~wdine. ,Eì:i in qu~li cam~oni ohe sono la quini-es.senza de"!la ca,:;a, dove pufllulano i più schifosi e noiosi in.selli, d::rv~ v,zngono sod<lisfal ti i biso-gn.i corpc·ra,li se-tto il naso dei c.ompa,gni di sve?- tura, dove il gala11Luomo deve stare m uoi~ne c:>i lv.lri, ccigli drulla'.,ori di don- ~. c:m i depra,vati, e la <lO'lln.adi illihr 1\ ccsltlmi a fianco deLh ragazza della strada, delfle ven/dilrici d'ama.re un tanto 1°,\'c-ra,delle ,nwlifiam.e, delle megere. Dicono le .cronaohe ohe gli arresti fatti in questo modo assommano ogni no'.t.e a centill\aia per o,gni città. Pensi il lettore in qu,ale sla.to può t:rovarsi w-1 •mamma, una sposa, una soreMa, 0pp11re un padre od un marito, qu.:imid_o non vedono arrivare a oaisa .ili loro fi- !!lio il loro marito, il suo fratello, oppu- ;e Ìa sua giwane figlia o la sua. sposa. L'ansia più terribile, le ricerche pjù adlain.n::-se, il dobr"? più a~roce invadono questi pc,veri cristi, e sono cose di Lutti i giorni, di tutte le ore. .E' di questi giorn.i un fatto de:i più ,tra: tci. A Mfilano la ragaz-z.a. Oleolfe BmJIU rimase profondamente aoddolora'..a per Ja morte .della sua mamma che adorava, ed una Sl'!ra non potendo sopravvivere a tale dolore icercò l,a mori.e tra.ngu,giando del cian,uro ,di ,potassio. Il paidre che era Luori di casa ritornava proprio nel momento ohe lln amico di larni.g,lia a giorm.o de-1Aa cQsa capitata all!a Cleofe gli anodava incontro per informarlo. Prima ohe l'amico lo raggiungesse, ecco sbucare fu.Lorid'una stra-da la'.erale uno di questi palluglic.ni di poliziotti e fermare di crupo il ,pa:lre <l~lla ragazza. E,~Ii ,protesta, mostra le c.ar,te di identità, li prega di lasciarlo a.n:l,1.re a casa sua. Fome aveva fa.t,~o strada nella sua mente il presentimento di qualche d:;gra..7.!'.l a sua li.gLia, ma gli a.genti di polizia sono feroci, sono dei mastini ,f,edeli aJ padrone, 0igni irwocazions per essi è un insu1to aHla forza pubblica, ogni imprecaz.icme e prot.esta di inrn.ocenz,a è motivo per essere deforit-i alla gii..slizia toga~ sotto la impula.ziomi di ribellioM alla forz.a pubblica. Ed è così ohe il Bruni padre venne ,amman~tato e geUalo in ,una guar-d.ina d'tUn c0<mmi~saria!Lodi polizia. !Ma tlo strazio di ques~o povero uomo doveva es~re in seguilo beo più maggiore. Sgli .notò l'andirivieni idi a,genti ohe si occUJpavano del suicidio, sentì parlaame, vide ,giungere anche un agenbe ohe ,deposi lò sul tavolo del ifrunziO'llario il l?icahiere ohe aiveva contenuto il veleno, e sentì pure fare il nome di sua figlia. Scoppiò i.n terribile pianlo, sconglurò, implcrò clie gli venisse a.perfo, che lo si lasciasse andare aid albbraociare ila sua fi~li.:i; a lui si unirono pure gli a.Itri ohe era.no rinolUIUSO con 1ui, ma Lutto fu invan.o. Solo il giorno idopo all"una del pome111~gio,av,endo i1 funzionario oons-tait.ato ohe a canico del Bruni nul,la risuJ.lava, dava ordine che [osse riOasciato. Ed aifframto e come un pazzo •si allonLnò, per dove, non si sà. Si ,tenga presente ,ohe il Sruni non è un so,vver.stivoe non fu mai inscri~lo a partili di so.rta. Questo fatto rilevalo dai giornaJi italiani ci sembra ohe basti per ripetere che l'Italia è divenula un enorm~ caro2re, e che la libertà persc-nale, non dico ,dei sovversivi, ma di tu~to il po,.polo itoaliamo è ailla mercè deil.rignoranle e bes1iaùe poliziotto tilaliano e della ferocia dei fascisti i quaJi ne d:~ponigono secondo 1e loro più biedhe 'Volontà e sa,diche 'Voglie. Essi sono i mas'..ini, feodeli aa loro padsone ahe li paga coi danari dei con~ibuenti ilat1iam.i,per a•ssassin-are g,H itaOiani s~essi. 111fascismo e la polizia LSonoora in Jtaha non p.iu' diue cooe distinte, ma una sdla cosa che ifa.runa il mostro che semina, miseria, dolori, sofferenze, carcere, domicilio coa-t.t,o eid aissassinio. S. Compagni, lavo:ratm;il.eggete '.' L'AnednalrlLeanratore ,, Tra la farsa e la tragedia Legittimaiodigoaziooe Il f<11Wismospende somme colossali per la propaganda all'este,,o. Tutti i ccsMefti grand,i giornali d"irdormarione di Europa hanno ormai un ca,pitolo fisso di · entrale n~lle sovvenzioni da parie del Governo Fascista. Ma non appena la cassa Fasdsla s·arresla o rita, da nei pa2ame!Dfi , i grandi giorr,w.N,non sentendosi più v:'llcolati, scrivono la verità sulle cose ild/.'ane. Ed allora il Fascismo s'indigna!• La. seftima,w scorsa tulle fo gerarchie " tuNi g!i organi del regime sono slaJi so,ttosopra per un articolo del Mta.m.chester Gua.1'dian. L'autorevole orgaM ingl<!se affermava, t, a /"altro, che tutte le Casse e le Banche iJ.al,iane sono in una conJiz,ione sim:-Je a queJ/a che precede· i Fallimenfi; che quasi tutte le Banche no·-rpossono avere un bilancio normale anche a costo di sopprimere i div:dendi; che il Tesoro itali.ano è in deficit; che il bilancio dello Stato è in V?r-tl bancarotta. L'articolo era precedudto da un cappello in cui era detto che l'autore è una autorità finanzi.a.ria e che le SU.:! noie sono basale sul rapporto generale delle Commissione del Bilancio. L'articolo ha solJevato una vera tempesta negl•i ambienlt fasc'sti. L'esattezza delle cifre e delle consider~ioni ha 11umdato i·, besfo:c gli uomini del regime, i qualJ non hanno esitalo ad affermare che ['Qutore de/l'articolo doveva essere un ilal-iano addenforo alle segrete cose. E minacc.iaino delle severe sanzjoni contro qll,!s/-0 ~ lu·oruscilo inferrro ., se riasci1<annoa scovarlo. N Manchester Guanwa.n con freddezza lutJa inglese ha pubb!Jcafo le smentile perverwfeg!i dagli organi fascisti ed ha concluso .... confermando l'articolo del suo col/ab<Yraiore! I fa.scrisfJ si debbono melter..? i:1 testa che se vo~io-no una buona stampa in Euro.pa è necessar-:o che gli sportelli dellq cassa siano sempre ap-erfi. Altrimenti .... vien fuori la verità ed allora Sl011 dol,or'i! ... L. Ilvaloredellesmtotite I tior.nali italiani si s-0no a/fretta/ii Q smentire le no.tizie circa ,j lai/i d'i Mantova. Prendendo a pretesto idliHW ùriesallezu dei racconti pervenuJ,i (co-mie /-a uccisi.eme del podestà} ne hanno concluso la inesisfenz,a dei falli stessi. Invece la r,i.volta è avvenuta ed è sfata provocala dalla disoccupazione cli€ imperwrsa in quella provinc-'a come nel ~sfo d'Italia. Ma i fascisti sono buffi quando s"indL gnano per la diffusione di notizie errale o ir.esabte oh-ca la situazione italiana. Il fenomeno è inevi'tabif.e d-01Jevige la censura. Volete che le nofri:ue SUMO vtsaJJe? Ristabilite la libertà di stampa, di critica e di controllo. Già, ma allora ... ! Il senso del ridicolo Il monJc conosceva già il fascismo come fenomeno di feroce reazion..? politica ed eco-n-0mica. Adesso comjnda a c<>Mscerlo anche come movimento d,i rrazioru:t/ismo ridicolo e puerile. Roald Amun.dsen, il famoso !.!sp/orafore norvegese, ha pubb/ticalo le sue =- morie. Una larga parie è dedicata al suo vi.aggi.o in dirig1bile al Polo Nord compiuto insieme dll'americano Ellsf<>rth ed al general,z Jtcrliano Nobile. Il capitano Amundsen accusa Nobile (tavere « ubbidendo agli ordini dq/ suo Gouerno, ten!olo d'attribuire aN'lfolJa l'ultima grande impresa della sua vifa ». Amundsen racconta un certo numero di episodi del via,ggio e fra gli altri. Jl seguente: I tre esplorafori aerei, arrivati al disopra del Pd/o geftan<mo sul posto delle bandiere dei fono paesi-. Amudsen e Ellsworrth si conlenfarorr,o di gel.fare una baruloieruna per ciascun.o, poco più larga di un lazzol-eHo. QU!Z]e non Fu il foro sluprn-e quando vider-0 il eenerdle Nobile clw « ~ puerilmente,, sottolinea tAmun.dt;en, ge.Hava rrwnci.ale di bandierine Maliane ed infine una grande band-i.erache sl-enfcwa - dale le enomzi d-ifinestra del dirigibile. - « Che un uomo adulto ed ufficiale dell'eserdJ.o ~ cosi poca ~à da misurare il ,ua/ore di umi tale O'IIPTHID dalle dim,z.nsicmi d-el simbolo piult-osto che dd}/a ,prof,ond,i.Jùdel sen#nwnlo che tale simbolo rappresenta, è un laNo cJre mi rolpì come un gesto tcl~nte ~ sco che non poleffi fare a· meno ,JaNo scoppio.re a ridere!». Lanzichenecchi A Milan& il. 22 del mese scorso si son cui~ convegno nei locali che furono rubati alla Camera del Larvo.o, i rappresentanti dei contaidini. La riunione era composta cli raippresentanti di salaria.ti, braccianti, piocdli proprietari, piccoli au.fittuaa-i, e proprietari in genere. 1Deve essere s'..aila una belJa riwuone e devono esse.re stati bene i ra,ppresenta.nti dei .salariati, se oon1adini essi ~rano, di fronte ai loro pa.<koni ed :o comunione nel canto di «Giovinezza». ,Ross-oni venne rioov.uto da Ma!SJ.n· Dall"Ara, Pog!iaoni e De Bo.rùs. Malsani ha pure parlato, e ri.volgc'1.dosi a i ,pa.droru ha concluso ohe 1 contadini deil mi.la- :ies-e sono ai loro ondini e che l'ubbidien: z:i e la disciplina sono i g,ra.n.,-liposLulati deJl"or.garuzza~ione !a.scisloa. Mal,ani il barricardiero, IM.alsani 11 ri- -,.o]uzionario, .M.a.'lsa.ni l sinidacaùisl.a di Ire colte Otd si è mzsso a fare il mooialore di merce umana. iLa pa,gnotta ed il \"~nlr~, ecco 1'ideale del ternrribile Malsaru. Alla. chiusa ,del suo discorso ebbe ~ao cl.i aipplau,si e streLle di mano dei proprietari :errieri. Ma egli con.tinuerà a idire che lavc,ra per la dLksa dei ;;aiariali conladiru. Ma lsa,ni, sei buffone! • * * Prima fu la volta del monte iBian,._oil qua~e, su propoisla del fesso Turalologus1o, venne ribattezzate mo.nte Mussolini; ora è la volta ddl'abisso S,lu.ga della Pieta che un gruppo di sucaini veronesi hanno intitolato a Mussolini. Ohe l'abisso l"avessero almeno s<:operta loro, ma esso era già noto sin dal 1922. D.unquc Mussr.ilim è stato messo •m una cima nevosa dove han ricetto solo gli 1LOce1lira,paci, ed in un abisso dov~ vivono solo senpi ed ani m.:ili ~chifosi. I I, nzi(:henecohi for,;e senza volerlo hanno ma.gni.ficamente dipinLo l'uomo che sgoverna n· Hai1ia. Cert:i · che qucs'.i 1-e-gali non devono essere :in:dali llop;,c, a fagiolo a] truce Beni!:>. * * * Eid eccoci qua il cent~imo otdine d; Mussoliru, il quak ce-munica il divieto di intitolare al suo nome, istitui, vie, p1azze e luoghi dwersi. Anche ques!ù centesimo divieio seguirà la sorte -cl~ ..1tri 99 sullo stesso ,tema, ed allora ve- <lre!T!o CCJl piacere che aindhe i gabine:tti di decenza di pkz:z.a del Duomo di M~- lano saranno intitolati al grande uomo. Gh'e brutti iooh.erri p03S0no ,giocare i !l'O!J>- po fedeli lanzichenecchi. • • * Ain.cora una voHa il ~iornale deJ f.ac:et~, Am.a.J.do d<!!~o h-ale~o di ,Bemto va in furie perohè in llatlia si ifanno troppe foste, broppe cenmonie e wQppi banchetti. Ma è vero poi ~utto ciò? Verissimo, e come. Guardate qua in una sola !domenica quante cerimo.nie e quanti banchetti?! 18 settembre: Si inaugura a Savona il monumento ai caicLut~ sbandiero.- menti e banchetti. U principe Aimone a Zara, sbandieramenti e banohe!.ti. H pri~ cipe di 1Pciemonitea Como, sbandieramenti e bancheltt La rt?i~na a Venezia, sba.nd:e:ramenti e batndhetti. li mini.~trn Belluzzo a Bie'!lla, sbandieramenti e banchetti. fil 1duca d'iAo.sLa. a Bolzano, roandierame:n~i e banoheliti. 11 sottcmioistro .Michelino Bianchi qu~llo -delle banane a Cosenza, sbandieramenti e banohetti. A Roma banchetto per il tratta,to tra 4',It.atia e la Lifoarua. A Tr:ieste iJ i;ena!.ore Salaia banchetto offerto dalla città e senza con.tare le cer.imonie seguile da banchetti pe.r l"an,data nei comuni ,cli pretfo~ti od altri funzionari cli stato o gerarchi dd f~cismo. Quesla gente sono dota~-~ di ca:paci mandibole e mangi.ano a quattro gan.wce, e isi uhbriaca.n.o e fanno il maiale e fa.nno cSohifo. .Ma la protes~ ,dE(Igiornale del {ac...>to A-rnaklo caidrà nel vu'oto. Non può essere diversamente. Cosa rimarrebbe del fascismo se si proibisse ·sul iser.io di banoheLLare, di mangiare ad ufo, di fare· i! porco, di rubare e di assassinare? Ed allc-ra sempre avanti fin che la dur.a. .. ... La settimana scorsa ha arv;uio luogo a Miilar:.o i,l matrim001io di un certo Cia,ncolini della squaidra « volante». La stampa .ne di~de l.:i no'.tizia. Eg'li ,lo merita: di brava·te, <violenze, ferimenti e distr,uzio.ni ne ha commesse in qua.ntità. Oggi kdte queste cose sono t!loli d'onore che danno diritto di essere incensa~i dalla stampa e benedetti d,al dero. Aodd.io libri, ora trionfa il pttignale. * • * ,Ln questi ~orni i,l foNi Mayor di Londra, che sarebbe j)Oi il sindaoeo od il podestà se fosse in Italia, farà un v:iaiM'io a Roma aive.n.do accett<alo un i.ruvito rivo1fogli da.1 Governatore di Roma. E~H sairà accompa,gnato da due sce.ri.Ui e id.al- .le sue due fi,gljc(le, che dicono belloccie. Quale sia ,poi lo scopo della -vi,si;t.a, non è dato rdi saperlo. Certo che il fascismo, dopo Li forti attacchi del Times e del Manchester Guardiiam ha perso mo.Ilo ter• reno nell paese del la bionda aùhione. !Ohe teniti allora di rime!ite.risi col'la ,v:i. rota ,del lond Mayor? E' quello che vedremo. Aid <Xgnimc.do iJ lond Mayor accompaignato idi due scerifif,i e dailile due sue fiit$1ioleohe dicono bellocce, sa.ranno ospiti nel ,pailaizzo del principe Pot.enmni, governatore de1:1a città eterna.

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