L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 40 - 1 ottobre 1927

________________________________ I_J'_.\_V_V_EJ_N_"IRE_· _D_E_L LA V_0_R_A_T0~RE~' ______________________________ _ rccmss1mo di Carlo SaLvion.i di fronte al prcblema del!' Uniive-r.;ità li::inese. CORRISPONDENZE Da Glnev•a LIE VENDETTE DEL FASCISMO N Cc•rrsoifalo, che da parecchi mesi ha s.eques-trc.1/-0 il passaiporto del compagno Cc.v-lo Pedrorri, si è rifiuJato "'1 ques~, fcrr.i cii rJn,novwgli la carta di narionalità, senz:a della quelle è impossiiblle ofter.ere le:. rir,novaz1or.2 dei permesso di soggiorno. Jl fi,ne ci1j mira,no rl Console.lo e le q11a.li!ro CCD'U1,glideel Fascio è ei>,'den/e: mettere il compagno Pedroni nelle condiuoni di essere obbligalo a lasc:c.re G~nevra e la Svizzera. Ora può anche dan~i eh' essi possano riuscire; ma lo spe/~acolo del potentissimo regime lci.scisfa che si accc.nisc<! contro un indweso, modesto e onesto opera:o, è quan.f-0 mai edificante. C'è. ancora della gente che parla di re,:me forf.e e d,i lec!tà fascista. Questa però è debolezz:a e paura. ed è vigliaccheria. LA MUTUA REDUCI IL.a Mutua reduci della grande guerra, è cLivenuta, per volo deU.a s1..a m:iiggio. ra.nz,a, u.n,a cr~anizz.az.icne p-0litica di cclore fas:oisLa. Se qualcuno dicesse che ncn è vero, valgano i Jat:i. Un nostro compagno chfa~e di ess·:rvi inscritto. Non fu amme;so perchè ~ fa propaganda contro la Patria . Si kntò, è -vero, di dar cCYrpoall'affermaz.ione con l'acou.s,a d,i un suo preteso atto di s,prezzo contro un reduce, ma il :entativo bili in modo pietoso. Resta l'accusa, pura e $emplice, della « propaganda contro la pc/ria». Non faremo ai nuovi d:ri,genti de!l-a Mutua Reduci l'onore di un3. discussione in merito: dici3.mo solo che il nostre compa,gno fa _I=rqp1iganda socialieta e, naturalmante, an:ifasc:sta. E b fa nel modo ohe nessuna hggi d-i p1esi civi.I.i può vietare. Tutto questo, per i fasc'slissimi rt-~genli della Mutua, si dhi-a.- n:,a far « propoganda contro la Patria». L1 cordU$icr.e dJ J:Ura lo~c3. è ques'.a: che chi non è fascista è contro la Patria, e non può far parte del1 1a Mutua. Un altro fallo. Presidenle della Mutua e;ra un O'!::U3.:0italliano ohe di tu'.to ii ::-:..c,1.:1p1\t'raanne che di pohti,ca: era stai:> s:c1;.1!t:~:,=-r questo. Ebben~, la ma,ggic<ranza fascista lo tormentò l.a,nto e pc.i tanto - pewhè non lig:o al~a volontà dei ~ign-:>ridel fascismo ginevrino - clie eg!i, slanco, dovc'.te dare le àimiss:oni. Ora ;i parla :li una preédenza Zannoni: la scelta si presta a consi.deraziom r.cn pri.ve di ironia. ZannOJ1i guiderà 1a Mdi.:.a d'accordo unicamente coi fascisti di ft:cri 2 di dentro. Reduci di non si sa qual'? trin::ea, come il ccnt::: V,inci, e come quel signor Mino, pezz.o grosso della Mutua, i1 quale vuol· far sa,pere a tutti che un tale, insultato <la lui, gli h1 a,ss::~l3.to 1:n sonoro sohraiffo ch'egli, Mino, ha ioc.a.;;salo senza reaigire. Fc<rse perohè gli n:ancarva una ferita di guerra .. ScherZiÌ a parte! Preghino il cielo i s·gncri [~c:G.li de11a Mutua che il ven~o ncn cambi. Perohè se cambiasse, ai signori mutua Ll;ti fasoistu della « Reduci ,. non s.arà [acile far gira'!'e la banderuola. Basi.a una cvolta, o patrioti della cassetta! SERVIZJO DI CORJRISPONDE:'l'ZA X., kmen1<1Ss2. - Si dice infat'i ohe abbia fu.tlo del ccntrabhando. Ma quei ccglicni che avevano le prowe in man•J se ,le seno lasciale sca,p-pare, e ora il !ore « sii» vale il suo « no , . Maligra,do ciò era un disi;eralo. Ora.... gli affari maTdano be:ne. J., Peiit Saconnex. - Citi ? Lui in tu.erra? Ma avete voglia di r:dere! E' un in:boscalaccio della più b~lla acqua. Co..;ì può fa.re il reidt,ce. Se avesse combatt.u'..o, c'era pericolo di qualche guaio e poteva darsi ohe ora non fesse a Ginevra a ideclamaire sul sacréficio degli altri. M. A., Ginevra. - Ghl ? Quel t:ile là ? Ma ohe! E' un. iidiota della forza di 1CO mila cava'11i. Se non avesse incontrato i1 fascismo sulla sua strada, vivrel:<be di -slen:ln. Da Basilea iMercè l'interessamento ed LI Ja,voro intenso svolto dall'amico Mario di S'.efano. si è costiturla a Basilea la Sezione del Partito RetptthbLicamo italiano. Con la d.:lta costituzione si è venuta a colma,re la lacuna che pr-0cura,va, nel campo poli~ico, la mancanza di una organizzazione di repubblicaini i q,uaùt non seno certo, e per il loro numero e per la loro qua,lilà, da cons~derarri forza trascurabile. La seziomi, retta da un comitato dii vecchi e fedeili am,ici e affida la la segreteria aJ.l'amico di Stefano, si ripromette di svo~gere tlil laivo-ro proficuo di propagan!da in tu~ti i sen~n e, in ogni caso, di essere presente in tutte le manifestazioni antifasciste. In questo senso sta svoLgendo op3ra fra tutti i r,ar~iti politici afilini onde addi,ven,ire al !a ccstituzione di tlila Sezione della Concentrazione e una della Lega dei Diritti dell'uomo, e all'uopo si rivolg~ a tulle le fcrze antifasciste che si muovono in qt"es'.o concetto ideale. La no-ve.Ila se:llione, nel mome.nlo di ir.iziare i suoi la<vcri che si a.UJgura proficui, invia a bulle le forze antif~ciste il su_, sall\lto a.uguraùe. Da Berna ANCHE L AILTO LOCO .... Pur n0n facendcci s::v..r~hie i~lusit,ni su quello che nelle sfere fedzrali se ne µensi del fascismo, menta però ..l1 essere ril~vata la ri,i;esta che il ::ens. !2-d. Haeberlin ha da~o, nella sc-d1,ta dd Con- ~iglio Nazionale del 22 sellembre, ad una interpellanza del ccn~·giiere n.iz10ni,.le Zimmerli di Luc~rna, diretta al Con.si,glio Fede.r:i!~ per s:ip ..r~ s2 è al co-rrente che gli u[fLci itrulianl, malgra-do gli accordi interPazio.oali esistenti, o,-tacolano l'entrata i,n Isvizzcra dei sudditi italiani ·e se esso non r:iticne nee0ssario r:c!hiamare su qu.cs:.a s~tuazione l'attenzione del Governo italiano e provooare i'attenuazione di que;te difficoltà e la htw di, un regi1ne ohe causa gravi torli all'e,ccmc,mia nazic,o.ak e ohe potreb~ nuocere alle relazioni· di buon >'icinato fra 1 due Stati ~ NeJ:la sua ris.posla, il capù del Dipart mento d1 Gi'us'.'lzii,. e Polizia, '-n. Hdeberlin, ha dichiar.i lo dhe « le misure prese dal Governo italiano ahla frontiera e delle quali ci si lagna in !svizzera, non sono d.nrette u:nilateralment.e conlro la S,;zzera, ma sono aippucate eguilmen.-k r.ei riguardi -di altri Sta:i. La questione è quella di sapere se le diJ.,posizioni -itaLia11~ sono contrarie ai tralt,1,l·. ,Il Govorno S'Vizzero ·ha coanpiuto dei passi in merito per il tramite <lel suo minis~ro a Roma. La corrseguenza delik .nuCfVed;;sposizic.ni di frontiera italiane è che la Svizzera deve domandarsi seriamente se non sfa il ca.so ,cLi denunciare una corwe.nzione, la q,uale invece di a,pporlare le facili-tazioni .ittese, costitu:.:s.ce per noi un lra•nelilo. Il Consil!!ifo Federale ha pro'.estato ,presso i,J .Govenno di Rama contro l'applicazione delle nuove dls,posizic.ni, che JlOil v-io• la.no è vero la lettera degli accordi it~dosvizzeri, ma ne cail:pe;.tano il senso. u Il Consiig~io Federale prenderà immediat.a.mente altre misure, se acquista 1a co'lb'Vmzione che le aiutorità incaricate di sorvegliare l'u:sci'.a dei sudditi 1'taliaJ1i, non rispettano lo spiri.lo degli accordi in v:-g.ore e andando oltre i litn1ti dci postulati della sicurerza nazionale, non si serv-0no di qt•rnti posLulati ohe come un pretesto per salvaguardare in'.eressi economici"· Da WAdenswll !r,de.l~a da•g'.i ant,;Ja.sci,,;li di Wadenswi.l, sabato sccrso, 10 ccrr., al Morgensonne, ha avuto luogo una serata famigliare pro stampa p-roletar~a. Il numero deg'li intervenul,i era scàdisfaoente e fu infatti ccnfcrtan'.e il vedere che il qua.nlitativo dei poveri di si;idto che, tremebondi e tremanti, all.ibis:cono ali' idea di perd0re il pa~aporto, va se.mpre più diminuendo. N :::n p-0.sS,:é.m◊ i;erò a meno di sorr.",ckr:: ,per.sando a ques~i poveretti che rusertano le nostre riumon1 per il timore di cui sc•pra. Per buona sorte sono una p-:ccola minoranza; ciò i:,erò ncn impuf.is::e che i cosidetti r~gi consoli, legithin:.i rappr esentanti a'll'e,.tero d,i un Gc,verno di delinqu::nt,i e d-,lla a.;scci.azione a delinquere ch:aw.ata comunemen'.e i;:irtito fascista», ccntint.ino nell'abuso di rifiu. lare o meni) il do.novo del ,pass:ipcrto, 1:::nan,dcsi r,rino:palmenlc sull'effetto disastro.ED -che h minacc~3. :le! provvedimento può a.vere su èerti dis.grazia!is:simj castrati dol più civile dei sentimenti, del sentimento cioè di fierczZl e dLgnità personale. Quest.i. povereitli non sanno qua!; profonda soddisfazione prov:amo noi comb3.'.tendo n f~cismo, l'emanazicne cioè di quanto di più infame, di p:.ù abbietto, di più immondo, di più immorale possa esistere. Noi, combattendo il f.aJscismo, difendiamo l'onore e:d il buon ncme del popolo italiano; ncJ dimoslr:amo al mondo che se vi sono degli itakani in ca• mi.oia nera ohe fengono a titclo dj onore di essere v.i<YlenLl,mcenruMi, 1adr,i ed assass.ini, ve ne sooo mo1t: altri, e sono la slra>grande maggioran.za, che incuran. ti de.Ile conseguenze, combattono con tutte le loro forze il fascismo in nome dell'umanità e della civiltà offe.se. D'aLtro lato questa paura cli per.fare i.I passaporto è veramente ridicela; noi saippjamo ohe in !fil solo rione di lu,,igo seno ben 87 gLi ital-iani che sono sta I i pr1vati del passaporto; fi~r.:imoci quante centinaia sa-ranno in ,ut'..a la città c ... quante mhgliaia in tull:i. la Sv1izzera. Ebbene, tutta questa gun'.e vive lranqui,llamente e assolutamente nO<TpIuò lamentare incon;veniente di sor 1:J Gli uffici di polizia non ~i sono ma' sognatti di dar noia .id alcun.1, e quando si viene chiamati all'uflic;.) p.-.ssa,po~• '.i ncn si ha che a di<::h;dr:l,c, sorridendv: - Non mi è sfato rinn,waifl il pf'ssapor• fo perchè sono troppo onesto pa ess11re fc:-scisla, e trop,pC' digr.iloso e sincero per nascondere il mto .inli!ascismo. L'impiegato accoMentir.ì sorridencio ~ la sua energica ,:ri.::i'.,1 di mino vi d;ra di quanta consider1,:•,1·;c vc!lga110 c1r• BibliotecaGino Bianco ccndali gli avversari .1d Gove,no delb malav.ita. Ed. aillor~ vl :,~nlire~e q1.Jas1u10:~a1: d1 non poter so.lii:·.? alm.:no dell,Z """:, almeno un po' ..l.! pcr,e-:i.:._;.1,>nl',e men1!; vi pass0ran:LO 1::.>:ne u:i :u:b:ne j er !a rr.ente la schiera ininume.re •dei marfai ,·\e> d,iedero ,in ::,I1.:·!t1~,o la 1oro vi'a pu 'a causa della Jiue.-:ù. :.! nugh~:a che sconla!llo i.Loro a-rrtiJ.asoismo !llelle patrie g.,iere, e-cl.a :lom•c ·,,0 co.itb, la d.c.c,r.•· d. 1-n.iigliaiiadhe ramin~hi per il m,,nJo salgono il dolur0~, calv:ino Jel profugo politico, il vos:r J .1n•rn•J lre•r•ent'? d,; $degno, proverà .1n.:)~.1 una ~lr,:t·a ~rasn~odica pens.i,id0 a1 m1bon1 (;t ·ta1.,•n; cn,c in Italia sonJ sottomes:.. :, 11..tte k vesrnz-ioni, a tutte ie violenze, " :u!te le crudeltà, a tulle •~ m1P.r e m.,ral. e m: · teriali -da una ,wb1 .ji dolenh e d.sonesli sua qual: ;:,rimi!<JJid :i Dll<e, quel Duce che van-ei;.: .1 J1 esse:e ,in Napoleone redivivo ~01.') puch~ è divenl.1'.c, il capo di una i;:i:i:la di briJant;, Ed allcra qui,li pc,vei·1 es.;en 1.h..: temvno di melLersi in moslrd r,ar non p, rdere il pa;sa 1porlo vi sombrdno ..neora più piccoli, ancora più mesch•nt, ancora ~•:ù sp re.gevol<i. Sì, cePto, 3.ncora più s,pregivoll, perohè nel!la loro conigliesca po::roneria, r.d loro abbietto egcismo, m:lla loro ince1Scienza, 11cm arri.vano .1 compreib.ier:? che col !ero a'.te·ggiamenl.0 -- sia !;ure ~,.nza volerlo - si fanno complici del rE:l~me che marti,rizza il popolo 1ta1li.lnO e diiscnora la na1Zicne. * * * \La serata famLgLiare ha dato un utile neLto di fr. 70, che venne sudd.iviso come segue: A.I gicinn-a,le L' Avv~re del LavoruJore fr. 10; al giornale La Liiberlà fr. 10; al giornale Ava,nri! fr. 10; a,l giornale Il R.Jsve~lio fr. 10; ,pro fam~glia S,prtaco Staigne~ti fr. 10; pro vrttime ael f,ascismo [r. 10; pro BibHotoca lcca<le fr. 10; torla!l.e fr. 70. .Un ritllgraziiamenlo ag!-i cblal:iri di ra• gali p& la lotterfa ed a quanl,i si prP.• st,arono per il 1:ucn r:su1tato delb se• ra:a fam,i•g!-ia,re. J.l corrispondente. SaibaLo 8 ottobre, la ncstra benemerita filodrammatica « Studio e DL!etto », dairà l,a sua ultima festa, dell'anna'.a, quale cma,ggio e sailulo agli e,i;eirai stagiona li che a melà settembre, se non vengono alLPi crd,ini, dovnnno rientrare in Ita,L:,a, da dove chi,sà se rilornerainno. Facciamo qtsincli cal.do a;ppel'1o ai comrpgni, aiglii amici, a tu~U g'li operai ~taigicoali a non vole-re mancare a que• sta ncska manifest.azri.one di aJ[etto. Ve.rrà raippreisentalo il dramma :in tra atti in:atorato: La sorella del cieco. Seg,u.irà baillo ed allni g.i.uochi, e la fasla si prolungherà fino alle ore piccine dellla dcmenica mattina. il.a scetll.a c-ooheslrina Casa,gran.de s,volgerà ~I suo p,ogra,mma con la solita maestria. Laivoratc-rJ itaLiani e !sicinesi, accorrete in ma!lSa. H ri.carvo artdrà a tota•le bene- !' cic :ie!h viltim~ politiche. Da Selaffo■• COMMEMOORAZIONE !SACCO ~ VANZETTI Domenica, 11 c. m., ebbe luogo al Ristorante Schweizerhalll la commemorazione dei due martiri assassinati ,, Charlestown. All'orario indetto la sala era gremita di popolo, mai si era vist0 tanto intervento, specie dalla zona limi· trofo. Un compagno alle ore 9,45 dichiarando aperta la commemorazione ,::Olpre sul pa:!t:c.sceni'oo i1 catarfalco imr,ro,v,visato, ove spiooava fra draipp-i d, seta, nera, garofani rossi il ritratto de1 due mar.toriati Sacco e Vainzztti alrto,rr.,::i li a] due lat.i dai vessilli delile associazioni proletarie ilocalli. Il pubblico guarda con s~nsv di cordoglio sino alla commozione, quando un noto pianista eseguisce !-. celebre marcia funebre di Cf:,,pin, asc?:tat,, ccn un silenzio che si direbbe reiigiosu. E si ehbe l'~mpressione ::li .1ssistue venmente ai funerali ,h; due grandi compagni scomparsi, ma s ?mr,r ~ prese.1li nello spirito e nell'idea. Un altro compagn? preseul1. l'l•ralore Prof. Theo Wyler cl.i l:3el it,zona. Per quanto qu{.sli non p,.~'.i 1.clla ma madre lingua pure parlò per un'ora e mez. za con alala eloq11en2:1 e con argC>mentazioni. Descrisse il misfatto alt,ihuito ai due poveri anarchici italiani spiegò la infernale macchinazione poliziesca e ma,f.slr:i'.e i:er veidzrli mc-rf~ sL1 1h ~d'a e!ellric:i ; r:hvò il marlirclogio infame che i due martiri subirono per ben sette ar ni sem.a che in loro non si tras~e un momento di scoraggiamento mantenendo fieri la loro innocenza e come giganti al di sopi;;, di tutti affermarono fino alla morte la loro fede nel- ! Aanrcria. In tesi di diritto con argomenti giuridici fece rilevare al pubblico come la societil umana non possa arrogarsi il diritto di uccidere <1nche se l'individuo sia reé,lmente coLpevole. Questi uomini che si dònno l'aria cii benpensanti, di dotti, di umJnitari, rivestiti di autortà, in nome di una legge composta da altri uo· mini raffinati e crudeli, dopo aver ridotto il presunto delinquente all'impotenza lo condannano a morte: così fe• cero T,hayer e Fuller, i due esseni più feroci e brutali che la natura abbia messo sulla terra. Lo stato d'animo di ri• volta del mondo intero (proseguì l'oratore), la protesta di tutti i popoli, le suppliche di madri venerande di diversi stati,, scienziati, giuristi e preti tutti rivolsero I;,, parola a pro dei due innocenti, ma Thayu e Fu'lller, uomini dal cuore quadrato e peloso fecero come Mefistofele che fugge davanti alla croce, così questi due carnefici fuggirono davanti all'uma.nilà intera e fecero assassinare uomini e giustizi, ..,. Chiuse con splendida perorazione e disse l'esempio datoci da Sacco e Vanzetli. Il loro martirio, la bro ,fed'? deve animare ognor più l'impulso di imitarli e di vendicarli. La chiusa del discorso fu lungamrnte appbudta e il grande oratore fu complimentato da molti. Furono assenti ~li elementi fascisti e fu bene, perchè la loro i:resenza nella serenitì1 del l'assemblea avrel:-be puzzato di fango. Da Zugo RONGIRAZtIAiME> TI Anc:he a nome cli tutti i compon-mLi la rn.:a f.am.:.gllia, rinigraz.io vivamente e di !l\lMo cucre quain1:i ccm,pa,gni, amici e conciscenti ci funono prod.iighi di manà[e$tazioni di ccrdoglio e di esi;re-ssioni cl-i conforto eid incoraiggia men lo ne-li'angoscioso momento della perdHa del nostro caro fi,gilioe fratello, rapjtcci nalla verde età di 24 annii. Un sentilo nin~razi,a,min- 'o pu~·e a quanti intervannero a.1 lune.rafie cd cfrlersero fiori e ghirbn.de. Giovcmni CcipHelli e Famie]ia. Da Losanna Atf,f ARI COiNSO!LAiR/1 Dunque cor,tin.w:amo; s;g.nori, fuori le re1az,ic,ni :lei c:nli delle fe,1te! Perjj,,è nel 1921 o 1922, [urcn.o fatte in coloria àelle liste dj so'.lc<Scrizicne per dare un ciondolo, .no, ooa m,,:la,gUa a qu,ù pccver: cr.:sti, che atvevano fatto la guerra. Se tlcscni.z.ioni, r,rerr.i, tl'lti ccncorsero a dare qual::he ::csa, m:i i conti ncn furono a.nccra dati ei:;-ptre le liste furono versat.) a,l ccnsola:o. Anzi in una as-,emblca di p-r?s,',d;,,nt-di i sc--cietà, si è chi2>Slo conto d:ti premi non v·mti: dove sono? Tutti lo demandano, r,er.chè è tempo di darne cento, perchè fra questi pr,em.i, vi era un eorclc,gio d'ore dato da S. E. Paoi!ucci de Calbcli. Ma ,:I non dare relazione alcuna dei conli, deve esse-re una m2,)a'.tia del Consolato di Losanna, cioè da chi lo regge quel tale c~,v. Guisi, che non ha ancora dati i conli della festa da'la iin onoTe del parteinte console generale comm. Lucchi. Da questa Jei;ta sono pa~$alii molti mes.i e la scusa dell' inciden·e aut::mcbiEstico - alcuni hanno voluto vedere i,I dito di dio - non regge; questo signore a,v,re,bhe dovuto ,da-re ,i conLi. Ma egli i:assa :I suo t-empo ad esercitare pressicni sui deboli, ad e;ercil:ire lo spiona·gg-io, che ncn è un diritto, perchè loro, come na:Dicna,iisti, dovrebbuo sa,pere che qui seno e siamo in casa degl~ altri. Dunque ~l cav. Gu,isi ,dia i conti alle socie-là e poi potrà dirsi !.In bu::,n italiano! Aù COMPAGNI Tardi stasera leggo rn Falce P Martello, organo comunista in !svizzere, che run pazzo.i'de ha s<mi.Lloun sacco cl.i ingiurie cc,ntro di me, tirando in ballo àl compagno Caccamo. iLal9ciamo ~I Caccamo, ottimo elemento e buo,no opera,i.o, che s:a al suo modesto pcJSto in q1:esiti mom2nli -penicolosi. Ln qtl.3.,nlo allo scr[v3nte, n.u1!a gli impcorla che ,ia scritto su «Fallce e Marte!- !::, , che «,Firma gli anl>ico.!.iscroit\i da altri mentre la.scia in bianco le co<rr.is,ponde.nz.e dove si a,1/acccno consoli e fascisti"· Questo solo avrebbe dovuto cons,i,g!iare ai ca11i cu,g:llt:icomun~sti, ma1ggior cautela nel pt.tb'b!.i..carcquel.lo che scrissero, contro di me. Se non firmai le corris 1 pc,ndenz.e è, e du, perchè non è consuetudine, ma è no:orio a lut~i ohe sono jo il corrùpon-dente, e la redazione mi è te<stimone che quando dovetti attaccare il Zaccone, sorissi, non richiesto, ,una di'Oh<iara- .:ione-"'che assumevo 1a res,ponsabilità. Penso, e lo mis,i in pratica, ohe biisogna - n~I limi,te del possibille - cifre alto e forte il pro,prio pensiero e firmara senza i:reoccu;:,arsi de!le conseguenze. E se premeva rendere questo servi z'io a1 l Consolalo, può andare a tirare lo sbitpenid,io.... l'clifot.to lo ha atte<nulo. ,Però credevo ohe ci [os~e un po' più di senietà per ohi s::rive in un giornale nhe 1:;ivanla scfY'Versivo. A Lc-sann.a, oi se-mo comun,isli e non sarebbe stato dil- [i,le conl,rdllare l'accusa prima di pubbHcare simile roba. lo, che maj percepii dai buon.i operai st:rpemclio alcuno, per ben 4 volle mi fu devastato lo stu<lio, ed una volta che malgrado il bando, r.itcrna1 a casa ,pe,r dei;orre contro il dr. Delle Viane, ca,po fascista della città di Intra, e centro il BeMcni, segre:ario lasaisla della Prcvfocia d,i avara, ~d altre cose, che ora che ali' estero sono tutti eroi, non elenCO, M,a,n.derò una retb[,ica a ,Falce e Martello», per rispetto ai suoi lettori, e per le accuse d'erdine mcrale, ~ongo querela penaile. I compagni pcs.;c,:10 star ·ranqui~li ohe saprò add;~cstrar~ fails_::: le cailunnie. Detrto questo, rupreod.iamo :I rtostro ~avoro pe,rohè sarebbe Lroppo comodo c!he i provcoatori riuscissero nel loro intento. LUIGI ZUiPPElJLI. Da Baden VITTOR1IA SOCIALLSTA Sa1bato scorse, il - proletariato di, Sadcn ha <S1?;gnatoun nuovo passo m arvanti. ,Mal,grad-0 l'accanita campa,gnia dci rea: zicnari, dei bong'hesi, dei liberali e dei conservatori, aibbia,mo visto emergere vittorioso dal1a Id.La, e ncminare sin'daco de.Ila ,Città, il comi;agno socia,lista:: Karl KiJler. -Uomo di rara intelligenz.a e oaipacità, del quale non vogliamo tessere gli elogi, pcrchè j suoi meriti mo'lto giustamente sono conosciu'j ed api:,rezzati daJla p-0polazicnie; •portato a,~1'alta carica di magistrato della Città, ~arà la nuova Haccofa che accenderà i cuCll'i ,per ,proseigui- ~e r.ella lo,tla. ver,so nuOJYe conquiste. Al ,nuovo Si.ndaco, la Sez..ione Socia•lifla ita,lia.na 'Ponge le sue ,feci1~'..azioni e i rn:,g!icri •au.gur.. N. B. - E' un vero !peccato che il lascio di IJ,a,der:, coi I.suoi ip:'-eni pofe,,i, non abbia potuto impedire l'elezione Idi vn sovversivo; ma i,n ogni modo sarebbe stalo bene se qualcuno dei suoi galoppini. fosse an&a.fo a fare la sp.ofo, così avrebbero poi/ufo fe,nere - dopo /,e elezioni - una confe.re-11za si.ti/a libertà dJ voto e sulla civiltà de-i popoli dove mm si è potuto a,ncora affermare l' impero l<lSC!isf.a. Sarebbe stato un con/ronfo interessante AlSSEMiBùEA DEJJLA FllLODR.AiM!MATICA iDO'l11eni-caprossima 2 ottobre, alle ore 9.30 precise, aivuà lucigo l'assemblea della File.drammatica « l1dea Cammina•», a•I Restarura<nl Rei,nfo11denha:112. Si raccomanda vivamente ai soci di ncn m3in.Ca.l'e. Da Lugano I.L BARONE EiD IL SUO PADRONE SONO SBRVIlìI H si,gnor Barone De Juval'.a, vice-console d'Italia in Lu,gano, ha di questi giorm ricevuto una cartolina da Francoforte s. M. in data 29-9, dei s,,guenle tenore: « Nonostante che lo spiona~io fascist:. zbb'a impesto il veto pel rinnO'Vo òel mio pa~salpor'.o, ho la soddisfazione di ccmunicarle che sono entrato nella Repubblica Germanica per le vie legaJ!i, e c:oè ccl passapcrto scaduto e munito di regolare visto detle autorità germaniche, le quali hanno riccncs::iuto e riconoscono che si può essere onesili anche se antifascisti. Così e ncn altrimen'.i si .raigio- ·ta nei paesi a regirr.e -civile. Con osse• CJUio: G. Giglia, espositore alla Fiera internazionale di Francoforte s. M. ». Così anche il regime dello sfoHamenl;, d~li antiJas-cisti, a bas-:: di rinnovalo degli antifascisti, a base di n~ate rin• novazioni ai passapc,rti allo sco-po di carsi ove cre!dono, sta per finire in una beffa per i fascisti stessi. Gli Stati ohe hanno la lesta sulle s;:,alle, se ne infischiano dei prC:V.Vedimenti fascisti, e come o~p.itano senza diifico1tà g'11 « spassaportizzati ", li lasciano anclie liberamente circclare ,per ;l'Europa! li si,gnor De Juvalta, vice-console in Lu.gano, addetto allo s.fotlimento degli antifascisti, è prega lo di comunicare questi successi delle !me improbe [a,t~che a I sue trucio pa,drcne Mussolini, in Roma. CADONO INBL R.LDICOLO E' conformato ohe dietro ordini di Roma, il_ selt.imana1e umoristico di iLugano, La Violetta, non può circolare nel!' impeiial regno d' lta'lia. Si può essere più ... ridicoli di così ? Un regime che proclama al mondo che non ha paura di nessuno, che ha baionelle per tutti e velivoli da oscura.re il cielo, ohe si perde a sequestrare un seUJmanale umorii;tico ..... Roba da manicomio ..., se l' •Italia tut. la nc-n fosse già un manicomio. SAtSSJ .... IIN .PiùATEAl Per questa volta, invertiamo il famoso detto « saS1Si in piccionaia , . iE' iruve• ce la • piccionaia» giovanile \,ibera1e-u. d;cale ticinese e risolutamen~e antifascista che getta sassi sulla • platea ,. intellettuale. Fenve nel Ticino una polemica circa Ja creazione ·di una Uniiversità ticinese. Fra i contrari a quesla creaz.ione vi è il rettore ,del Liceo cantonale, il poeta FTancesco Ohiesa, che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per il fa.;cismo. Recentemente Chiesa ha difeso il suo punto di vista nel Corriere della Sera. Ed Avanguardia, ongano dei ,giovani lib~rali, così re.plica .al Chiesa: Il prof. Chies:t, in un1 le'ler:i al Corriere de.fla Sera, si appr:-,ggia al « no , « Testimcnlan.za pericolosa, che indeb0Esce, anz1chè irrobustire, la lesi ostij{: .'.e! Chiesa. ~ Salvicni (lo sanno anche i paracarr;) era imi;zrialista, rr.onarchico é irred<>nt:sta. os:,Ì:. vdev.a l'ur.i011e del Tic~ no 21 Regno. Si compren<le che s' impcr::1as:e al sol0 udir parlare ddla Sviz:- zera ft;;fiana! "· Ed ir, p.!lemica ad un g:orna!t:: cleric~ le, che osava dire che se in tempi andal1, uomini insigni del Ticino, pur stud,an.do in Jtalia. cementarono la loro fede ,repubblicana e democr.atica, no1, vi era ragione pe!ichè ora non a-..wenisse altrimenti, Avanguard-ia così brillantemente e felicemente risponde: « Altri tempi quelli in cui Respiro, Battacttini Borella, ecc.. s~udiavano in Itali/ T~mpi divu,sissimi ,da ,quelLi che ccnrono. Allora, i giovani unicvers~tarl ticinesi, in Italia, si caricavano di spiriti liber.a.1i, democratici, e anche r1vo-luzionari in certi casi; o~gi non più cosi! « O~gi un giovane ticinese che frequenti le Uni,versità fasciste e lascis.iizzale del R~no (o dell'Impero?) è difficile ohe non si lasci carica.re come un mortaio di anti-liberaJismo, di an,ti~democrazia, di anti-repubblicanesimo, di reezionarismo, ,d'imperialismo, di razzismo e via .dicendo •. A,pprovato! SEZ:IONIE S001AiLiIISTA I1ìALIANA (Com.j. iR.icondiaimo ai compagni .in~ scritti nella Sezione socialis!ia italiana, ohe siarmo alla fine <li setlembr-e e ohe occorre quindi mettensi in regola col -pagamento deTie quote e specialmente della quota mensile « rpr.o vif~me d-el faseoismo •· IPiiù c!he un <.lovere, de,ve essere un vanto dei socialis~i di esser-e regolari in quest' opera di assistenza dei nostri comipagni che laniguono sotto il regime di violenza c!he spadroneggia nel nostro di- &graz,iato paese. D• Loo■••o SEZIONE SOCIALISTA Lei Sezione è convocata per sabato' pro.;simo 2 corrente al loca,le sorcialle. Raccoma.ndasJ ai oo.m;pa~n.i di inle:nvenire numerosi, Tra.ttan.de della ma:ssilma imp-0nla.n.za sono all'ondine del giorno. " CI PROTESTO , (Arto). Come CArillo So'hizzo di. {a'scistis9ima attualità, lo scrfuacah.ino co.nsolare, nonohi corrispondente di « Squi!Ja it2Jiica », alza il dito e grida j\ « oi pr~ lesto » penchè la Bar:cl,:cra dei Reduci di ~uc~ra ha partecipate a,l corteggio del ':'oruve,gno Cantona 1c delle Musiche, La s.ua pr-otes:3 è r· dico1a, come è ridicotla b sua d~plornatica de{ploraziOlle; poteva farne a meno da.Jlo scrive.re frasi ce·rvellc-tiche eù rn-,er ·!:ere. L'Associazione dei Reduci ha inlerpre.tafo g;iustamenle 11 comunicato del Comitato organizz;a- :ore del convegno; quantunque' non r"eoncsciula dal Regio Consolato e compagnia be-11:i, ciò non togLie ohe sia Associa,z:ionc C.:,tadina riconosciuta dai1le Autc,r'tà locali, quindi ha partecipalo con _il vessi,llo sociale al corteg-gio. Come lo scribacdhino ha den,lorato i Redruci, dQmallJI eszHerà il corleg.gio patriottico di domenica scorsa, COIDIJ)Osto da una ventina di persone c011 le relatie ve baind~el'e sotto il braccio, LA MORALE DI LOR SIGN.O Rii (Argo). Nella Colonia italiana s6. agila una dcl,ioata questione e precisa~nte la rimozione della La.pi.de dei Calduu da Lia sede scoiaile deill' ,U. I. M. S. Non ru è ancora scordata la di:.fesa di questa poco lo.dev~le iniziabwa f.att,a dal presidente ,deN' U. I. M. S., 11 qru.ale, tra alotro aveva a-c.camlPalo i 1 pretesto ohe la, rimczicne deUa lafpide si imponeya anche per il faolto che non era nè possibiile, nè decente cngaaùzzare deHe feste d,a baillo neL!a sala sociale. _Aill_'uopo~i iniziatori avevano presen1 ta:o tn questo senso una protesta firmata \PÌÙ o meno volool,ariam-ente dai!Je Madri e V~dove idei Caduti. ,A distanza di pc-chi giorni da questa protesta, si assiste al ;poco e:difi'calDte spell21ec.:o c'he cc,lo-ro s'essi dhe non trovano degne le feste da ballo netle 'Viélnanz.e deNa la'P.itde, si sono fatiti inizi.élltori ,di una festa ,da ballo· temutasi domeni<:" scorsa, ,inflschiandosi cosi de1le Maòn e Ve'd-0,ve dei Ca~'llti, le quali, almeno ora, speriamo, comprenderanno come i patla,dini d.ell'italia'nità sono coerenti nei loro metodi e ges,ii. E' proJ)Tio il cais.o di dijre ohe la « biscia ha morso il ciarlatano ». Controla penadi morte P~N~, 2_.6. - NJi gianni scorsi il pa1rtito ~~c1aihsta orga•nizzò un g-rande oom1z10 cornfro la pena di morte du~a'fllte iii Qft.lale parla-rono rI segretairi.<_> del comitato Pro Sacco e Van- ;, r;uti cd iii COTTIIJ)<ll_l$10 Braicke. A±lo:rchè fu trico-r<la to che la pena di mOJ"- t~ è ~pQ~cata gionnallrnente in Rruss1.ae ru denunciata la pohitica di terrore del governo Rrusso, un oratt:>rc déilegaito déil pafltito comunista prese la .Pairol<a IJ)er diohiairarsri favou-cvoJc a.Ha pena di monte e por dichiaraTe ah_e H coml.l'nismo è c~t11trarrio ad aibohrla per ti deli1ti poMioi.

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