che anche Lei può far bella figura. Non c'è niente da dire - e se qualcuno ha delle idee proprie, deve 1uardarsi bene dal pubblicarle. Le ,dee di un giornalista fasci sta sono quella che piacciono al duce. Si prende la tesi come la svolge Lui .sul Popolo d'ltal'ia o come le comunica per mezzo dei prefetti, e fa Si diluisee in u.n articolo che pilò essere lungo come si vuole. Questo, quanto a;la sostanza. - Ma la forma? insiste a chiedermi Lei. sempre preoccupato. Oh. la forma! Faccia della rettorica. La ·rettorica· - Erra la avrebbe imparata se fosse arrivato solo in prima liceale - non è, in fondo, che lo sforzo per manifestare un sentimento clie non si ha. E allora si rimesta aflannosamenie nel vocabolario: cosi come fa il casaro nerla caldaia quando iT formaggio non vuol cagliare. Si liran fuori termini su termini. aggettivi sopra aggettivi, dando la preferenza a quelli che appaiono più sonori. Non c'è neanch6 più la fatica deTla scelta. Legga per un paio di giorni i giornali fascisti. noti i sostantivi, gli aggettivi e verbi più comuni (Ella saprà, speriamo. che cosa sono il sostantivo, l'aggettivo e il verbo) e poi si metta a scrivere. Carduco; diceva che a uno scrittore della scuola romantica bastavano. per scrivere tutto quello· che voleva, cinquecento vocaboli e uno stile. lo dico che per e8sere un bllQn giornalista fa.çcista. bastano cento vocaboli e non c'è bisoqno di Hno stile. ·una cosa tenga a mente che occorre: fa sfacciataggine. Tutto quello che deve dir,~ -: per ordine 1:;uperiore - To dica con l'aria di chi scopre la polvere, col tono di superiorità di chi ha tutto da insegnare a questo povero mondo che non capisce i tempi nuovi. Fa effetto, sa. E poi lardeNì i suoi articoli con continui inni al duce. Gli faccia {e lodi più sperticate: per quante ne faccia. non sarà mai troppo. Gli rompa il turibolo sulla fo.ccia; lo gonfi fino a farlo schiattare ... Al nuovo celebre giornalista i miei cwguri' piil fervidi e i miei saluti. UN ITALIAN Q. Da ricordare Si può e.ssere amem fin cfuz si uuole,· non si raggiungerà mai il ;;rado di amenità del Vaticano. Il qual:! eleuando - per mezzo del' suo or.gano T.'Us,ervdtore Romano - la sua a:r-:.i,al:! protula contro f,occupaziom di R'Om!l, senf.e tuttavia il bisogno di affermare che ora le laxwrd'(! · vanno meglfo. " L1 crudezza · del:le ,persecuzioni iaint±clerica1i è sc,>mpal'Sla •», constata iJ Vat:c:ano. Ah, si ? Ma una vol,fa - se ric'>rdiamc bene - i clff!icali aut1vano quel tanfo di tiberlà di cui godieuano t11/i1 gli aJt.ri part't'li. (Se volevarz-, dei priv.:legi spedaiti e gli aUri prete.mi? 1arz n che stessero nel quadr'J del diiri-tto ::onume. nvn i iJ caso di pa• 1er.- di jXnecuziC'ne anticleruica..le). ESSi po!e11w10 costi!llire ie loro or.ga,tizzazioni economich~ e politiche; essi C1'1iWCNOTIO a cost:tuin: un foro p,:zr#J-0 - ,il pa,rt.ib pop0i.rn~ - che. per l"' ·particolare siJ>uazfone de.Ila Camera dei deputali, riusci a dominare in Nalfo negli anni dei ilo.po guerra. Ora ? Ora le onganizzazi<Jm cattoliche, di carattere economico e di carattere politico, sono sfai'! soppr•::-ise Il pa:rtito popo'la,re è s(ato dkhiar,ato sciolto per del,ìberaru,ne del Governo: ;1 suo cupo, Don Sturz-0, è ali' estero, e il ca,po del suo gruppo parlame.ntare, /'on. De Gasperi, è in prigione. La magtt,ore parte de' suOQI de.putan - come t.uitz i deputdti .tJi ~osirione - sono stati dichiarati dw:aduti dal foro ,mandato co11 un uoit-0 parlamentare che ,mm trova gi11stif.icauone nè ntllo Statu,fo, n.i in nessuna legge JtaUana. Che ,più ? I preti più attaccali al orincipio dlèlla libertà di associaziom e di p110!~da sono stati o GlSSasslnati · ('Don M~zoni) o arrestati. E'5ampio zrl- ~imo queNo dei ,preti di Udi.ne. Se tutt.o •questo peTimette al Vaticano dii dichiarare che le persecuzioni antichr.ix:a1i sono scompa,nse, noi <r-inuncJamoa sp-:.egarci che cosa intende il Vaticano per pel'SOCUzioni antideri-ca J,i. O d obbiaino cr.e-der-eche il Vaticano -- organo polJtico prolo-rtdamenJe conservat-or_e e rea~ì,o - approva tutto queNo che il fosc,i,sm.o ha !atto, coniando sull'opera sua per r.iempir-e J.e chiese di gente che. se f.osse ,iibe.ra, non cz andrebbe? E' affar suo, irn caso. iSe r,e/igi<>ne dittGl!ura si- meUono insieme, non si lagnino poi glii aliti prefo•lii d-el Vadicarro se c·~ della ee,ile che, ,avendo solfe,r,lo i r,gorr de(La dJttatura, ,n-on sa dis.giungere ne! suo sen~imenJo.... di grat-itud;ne le due alJeate Un 11nerala oolacacsosassinato Varsavi.-i, 28. - In Polonia è. 5fato diffuso un foglio nel quale si afferma che il generale Zagorski è stato assassinalo in una ,-orlezza presso Var. f,'A VVENIRE DE.L L\ VOR.-\TORE La • marcia proletaria del Messico rinnovato L'ot,tava Conven~ione_ della Confe~erazione del Lavoro. - L'anima antifascista del proletariato messicano e un appelJo dell Alleanza antifascista del, Mess1~0. -. Il ~overoo del Generale Galles difende ,H popolo che lavora per Ja patria. Il pro~resso dell orgamzzaz1one smdacnle messic;wa sotto la guida di Morones, Lopez Cortez ecc. Ii movimento antiìascista italiano, di qualsiasi parte del mondo, h", dileso sempre con s:incerilò gli sforzi fatti dal popolo messicano nella lotta intrapresa contro i nem:ci di dentro e gli oppressori del nord. Questa simptia degli antifascisti i:~r il Messico rivoluzionario, spontanea, disini.eressat.::~ continua, è forse l'unica prova della solidarieti, esistente fra i gruppi a~tifascisli orga11izz.aLine,lle var;e nazioni. Il Messico di oggi è molto differente dal Messico che i soliti pennivendoli ci har:,r..o,d<:•zc-ritlor..:•Ue lor-J pa.g,°,!lein tnaJ., fede preparate senza nemmeno conoscere l'anima e la intelligenza del popolo messlcano. il più latino dei popoli latini. Noi antifascir.ti che abbìamo assunto . immediatamente la difesa del Governo del Generale Calle.s, non :;,bbiamo fatto altro che il nostro <lovere, pere~ se c'è un governo, oggi, nel mondo, che rispetti iJ diritto dell'in.d!ividuo, questo governo è il messican:J. Fra le aberraidoni delle dittature rosse e tricolori, sta fermo il pensiero democratico del Presidente Calles, che di fronte a tl\:!}e le passioni e al disopra di tutte le usanze delle masse, rispetta e impone che s1 rispetti il diritto co~tituzion~-k e la volc-nlà del popcilo. Qualche organizuione operaia, per esempio, ,per essere chiari, la American Federation oi Labor. degli Stati Uniti. si im;pre½li,onò e rermj:se anam che si facessero delie insinuazioni sulla attivit/1 della Confederazione del U<Voro Mess~oan,a, ip::rohè i nemioi -dd ,s.:;,ver:10messicano, che nello stesso t~~po sono Jo■è Lopez ~rte■, segretario generale della Conlederazione Generale del Lavoro Mesaicana. nemici del movimenLo lavoratore di qui, avevano es.presso delle meraviglie sui legami di solidarietà esistenti fra Calles ed il sindacalismo operaio messicariu. Lz, settimana scorsa, nella capitale della Repubblica, e nel teatro più vasto, l'Iris, è stata tenuta la ottava Convenzione della Confederazi.one del Lavoro del Messico e, senza nemmeno che i de1-e,gati si [omero da.ti cura di r,:sponder;? alle <'-ccuse maligne dei nemici, solo con la esposizione della propria opera e delle .proprie idee, hanno sfatato tutte le calunnie, ed hanno dimostrato di aver a..•mopresa,pulo fall'e, e di non essersi maò ingannati. La forza del proletariato In questll! convenzione, I~, ottava, tenuta dopo sette anni dalla formazione dei primi nuclei sindacali nel Messico, dopo una infinita serie di lotte sangui• nose e di ~i~Jie tremende, la Confederazione del Lavoro del Messico ha dimostralo di essere la sola forze.• vitale della nazione, e di rappresentare da sè il popolo e la volontà del paese. Da tutte le parte della grande repub-: blica, giunsero alla capité,le più di tremila delegati rap,presenlanti di un milione ed ottocento mila organizzati. La Convenzione durò selle giorni. Si tennero delle sessioni notturne, ma ciò nonostante, alla fine del settimo giorno il comitato orga,nizzz,tore fu obbligat~ a dichiarare chiusa la convenzione e ad Plutarco Elhu1 c:lt11e ... Presidente degli Stati Unili Messicani affidare al comitato della Conkderaz:une tutti i progetti nc,n d.iscus:;i, nell" impossibilità di mantenere ancora apc-r:., J';.rss',s,i ta.nb n,u.rr..er:iS..:t. Da molte parti, le delegazioni dei sindacati vennero in ,perscna, dei -lc,~er.vJ..:- ri «peoni» che pc,rtar,o nel viso le sli;.tmate dell'odio verso gli r,i"rullatori stranieri che h,-,nno oppresso sotto tutti i punti di vista la patria e nell':mm(·:irn teatro non erano i lideres quello che por\avano gli argomenti e dirigevano le discussioni le più imporlant'. Furono per esempio i contadini quelli che vennero a denunciare le manovre e le malefa.tte di diversi governator·i che credono di poter :•,ncora impunemer•te opprimere le masse organizzale dc-I canwo e delle cittò. In sette giorni di discussioni, il Comitato Esecuti.vo portò all'attenzione dei congressisti i problemi più w·g<mli ed importanti, ml funzionamento e sulle condizioni del popolo lavoratore nella repubblica. Però le note salienti della Convenzione, furono tre: l'afformazione contro il fascismo assassino che sta opprimendo l'Italia, che quoi al Messico è amala per le gesta garibaldine e liberali; il programma e lo sviluppo dell'org;,,nizzazione del lavoro nel Messico, in 11;, 111:1gistrale discorso del lider laborisla Luis N. Mc,ronos, MiniGlro del C-o.m,m'<!,roieo Lavoro nel Gabinetto Calles; e \'attitudine del Governo messicano verso le organizzazioni proletarie, in un discors0 del \proprio P/re~,jdent-e PI utarco El ias Galles, reoart.od idi pe.rscna ,ilh Convenzione per salutare il popolo del suo paese. Il Me■slco è antifa■clsta Al secondo g-iorno della Convenzione, dopo aver accettale le cred-enziali delle delegazioni sindacali, fu data lettura del messaggio inviato alla Convenzione da,ll'Alleanza Antifascista di Messi·co e 1dailil'Uni,one Democra.tica 1It,aha.na, per mezzo iclel rappresentante antifascista messicano N. L. Castelli. Il messaggio, che fu interrotto varie volte dagli applausi dei convenuti, dopo ;.,ver salutato le rappresentanze lavoratrici in no• me del popolo italiano oppresso dal fascismo, dice: « Il popolo italiano, sacrificato dal fascismo assussino, sia conducendo da 4 anni la battaglia contro J'opçressione del-le camicie nere, e sta temprando il suo spirito nelle lotte sociali per proc!.a,mare la R€ip-Ubbl!écaItaliana e finir-la con un regime che disonora l'umamità contemporanea. «Nelle nostre lotte per la libc>rlà italiana, intenti ad abbattere il dispotismo e la dittatura, abbiamo sempre seguilo con amor-e ed entusiasmo le attività dtl proleléJt'iato messicano ed in 411alsiasi tempo e luogo abbiamo sempre difeso la rivo·luzione messicana, quando la stampa e la politica ufficiale italiana, i.nfluenzata dal V,.vticano, lanciavano i loro dardi avvelenati per arrestare gli sforzi che si sono fatti in questo paese per conquistare i diritti e le liberti, umane. «Per noi, la causa di Messico è la stessa caus@ d'Italia e di fronte rugli stessi nemici abbiamo sentito sempre lo stesso affetto fraterno per tutti i paria messicani che valorosamente si son levati in difesa dei principi democratici e rivoluzionari, contro gli sfruttatori di dentro e di fuori. «Siamo sicuri che in questo paese il prolet~1riato non permetterò che gli agenti secreti e le spie del tiranno Mus- , ··-i ,·,,.·· .. :.;i s 1.v-.'.!i_r2 la lo-ro aLli:vità :H , a, 0;, della I eazione e del dispoti- ~.J!O e spE.Jiamo anche che i messicani di fo:!e e di cuore offriranno la sicurez- ;,,a dell'asilo per gli esiliati politici del!a rca;.ione lascist,•,, che sono venuti in que,lo paese in cerca di una terra di lil:.ertà. do.ve p.oter continuare, nel limite cl?l ma1~du!C·v>slifuzionaìe, la lolla contro !a diltaturn fascista, che è diametralmente opposta alla ideologia rivolu- ,.10n:i.1·a !l'eS!:icana e non tiene diritto a nessuna consideraaicne da parte dei messicar-i. cl-e sono stati anche basto• nafi dalle camicie cere nel!e citt:, d'Italia. " Il movimento antifascista, in tutti i paesi d Furopa e d'America, difenderà sempre il movimento lavoratore messic:•,no, disinteressatamente e c:on affettuosa solidarietà, perchè siamo sicuri die si dive ai contadini ed agli oper:ii f'e nel M,,ssico lli ~.i.a~nna,lzata una ba:n- · diera. che è una superba affermazione ciel diritto delle gent'. «Viv.•, il proletariato del Messico!» Questo messa~gio è stato accettato dal la co112missione direttiva, che ha au1orizzalo la segreteria a leggerlo alla Convenzione. e l'ha passato a,gli alti co,1 «j.Sjrande soddi,;.fazione», menbre il popolo lavoratore manifestava il suo odic r,er il fascismo, e tutta la nazione era costretta a prendere atto dell.-, volontà sindacale contro la tirannia del deli.nquente di Roma. " Rispettare la gla■tlzla nen è a11 merito••· Il discorso çhe il Generale Calles, Pi esidenle della Repubblica, pronunciò davanti ai delegati dei sinda~ili, fu di una grande importanza per la politica di tutta la nazior:.e. Dopo aver detto che av.:-va ricevuto l'invito di intervenire ai· l~<Vori della Convenzione, con vero pia;e:e ed 11Hetlo. il Presidente C:\!les aHermò che &· v .,v:i. ~:,n:ji:,re serguito i "law,ori deilila.org-anizazione del lavnro, perchè furono l11tli di una gran".ic io:pe,rtanza e riv<>laruno la cosoienza che si era f.oa-mata,neihle classi lavoratric: del paese. Quando ha accenna-l > :illa Jifesa del governo rivoluzionario mzss;cano, assunta da Ila Confeder,,zione Generale del Lavoro (CROMO). il Presider.te ha manifestato la sua gratitudine e quella de-• gli altri componenti del g)verno «Debbo anche dic1,·ar.1rc che il mio Governo. per circ.•.;t.111,e: specialisSJme per le quali È. p..,ss,,·~. non ha dato nessuno aiuto effet•i,o alla ,,rganizzaz:one; i:,. rrr.et te-re la s1,.a evo•luz.ione, non fargli dell"oslruzion:,m ,. d:irgli giustizia quando la meri':1, n01, e l:i1e una opera 1rer·•cr::1. ma è ::c\b il compimento del proprio dovere, impnh a, )!0v?.rnanle per la legge e per la mo~alc. « Tutti i progressi lal!i dalla :lasse la- ~·oralrice sono dovuti ai •:uo, sf uzi, unic,-,menfe ed esclusivamente ai suoi sforzi. al tatto ed al talento coi quali i dirigenti hann,., marcato il cammino che deve seguire "l'organi:i;zazione; e mi è grato ricordare ai componenti di questa a,s~mblea che ., dirigenti della Feder:,zione d-e:i Sindacali, rutti i problemi che har-no trattalo col mio governo, li hanno ltallali sempre con prudenza e talento e senza dubbio si deve a questo ~e !"organizzazione lavoratrice ha ottenuto un successo, e per questo la unificazione che giorno Fe-r giorno va oll.l· mentando fra il ,:!overno e le classi del lavoro è una cot-a accettala da tutti. N icni e, che poi rebbe far di più i I mio Governo. per le circostanze alle quali allusi, se non j,l.rmellere la evolu- ;,;ione e li., ~ila del movimento lavor.1tore? «Che cosa potrebbe fare, un governo rivoluzionario come il mio? «Se un governo desiderasse di strugge. 1 e le organiz.azioni del lavoro, se volesse c•p;,cr.si al su:> p-r~esso, sarebbe un governo criminale, tma oppressione vergognosa e in lei lerabile. «lo mi congratulo sinceramente con la Confederazione Generale del L:..rvoro e con tutte le organizzazioni lavoratrici -:-he da essa di·p21ndon.o,p?,l suoc?osso raagg1,unlioe desidero con tulta sincerità che non si [0r'mino, ohi la bre::cia che si è aperta, giornalmente si allarghi sempre di più perchè le classi del 1.-ivorv passine pel !ero cammino se..nza s:pi•ne; che questa opera che si sta verifica!ldo in beneficio della liberazione del prolet.ariato mess:cano continui a vanti e sempre, percbi questo significa il benessere del Mes:sico nell "interno ed il rispetto della suà scvraniti, i-,ll'esterno». E' facile imm:ig;nare l'entusiasmo che hanno suscitato r.dla Convenzione h parole de! Presi-:lente Calles. 1on era questa la prirna v,-..:'·,, c'ie il Pri'11o Cit- !aè'r. ,,,:-· vrn:li dJJ.- le qua!: e<,I• s ::s·, ; ',i'." '• -crè, quest'anno L,:'( n,_ ']!'r-~ ·.1cala c\SSUnlC u:·, ".-.•·':_; '1 • e • •' .:..· 7 /Yne ,_} t,- rica re•'-:,,'; · , .-·,, in ·e anni il Gov<''l' Me«·c«rn • , ,,·,, 1 0 atta-cr..ato per di\'er•e h•ne d •. a· -,p :la.quella dei mil:a,dri a ,,z ·::,ni che vorrebbero. col .,re•esio .._itlh - ·r ~,ielà miniera, assorbire la sovran,tà della repubbliJu,lu B. l'oll!s•-ca. i::elltcl:irio dPg!i iolern; della Conl'eùeraz10uc del Lavoro. ca, a quella del fanatismo cattolico che non ha esitato ad abbandonare il paese, per chiamare in aiuto le forze gesuitiche degli Stati Uniti, per ".bbattere il governo e dare il paese a pochi irresponsabili reazionari. La .Convenzione, in piedi, ha accolto le parole del Presidente con un interminabile ovazione, veramente commovente, specialmente da parte di quei con1~•.dinidelle lontane campagne che poche volte hanno visto faccia a faccia il Capo d'ella Repubblica. Cuando si è potuto stabilire il silenzio, i dirigenti dell'Organizzazione hanno proposto, e fu a.ccettato tra grandi applausi, che fosse dato al Presidente Calles un voto di fiducia per l'opera spiegata al ~ovemo e la promessa che sempre i lavoratori staranno ..,J suo fianco, pronti a tutto. " La patria è del lavoro! ,, L'altra nota importante della Convenzione, tra le più importanti che possono interessare i 'lavoratori italiani sparsi in· tutti i paesi, è statai costituita, dal discorso del compagno Luigi Morones- lider massimo del sindacalismo messicano, e ministro del Lavoro nel gabinetto del Presidente Calles. Di discorsi, il compagno Morones, m questa come in altre occasioni, ne ha r,ronunci,•Jli diversi, \C lutti importanti. ,La sua parola è come la misura degli entusiasmi popolari. Non affaccia proposta e noni lancia iniziative, però con la sua logici.'! e sopratutto con la sua parola priva di qualsiasi ornamento rettorico e vuoto, con una persuadente dialettica, vince tutte le correnti, accorda I ul l"'.! '.e lenidenze. fa a.ccet:lare bulle le iniziative che all'occhio suo di nocchiero dell.i, massima organizzazione classista messicana, sembrano utili e buone. !Si deve a Morones se il socialismo, q,uesta amalgama delle organizzazioni sindacali e laboriste, abbia a:cettato e fatto suo, da un certo tempo, la tendenza che forse in ne..<-.sunaltro paese si trova i I a tendenza nazionalista, che la di ogni inizi .. 1tiva del lavoro messicano, una utile c:ooperaz10ne alla patria, al sentimento vergine dei contadini che hanno subito lo sfruttamento di luHe le dominazioni straniere e che ora orgar: izzandosi nelle file sindacaliste, mirano i.Jla conquista della terra, dell'industria, di tutto ciò che è del Messin, per preservarlo dagli a~J1uati del talif.mo anglo-sassc-ne degli Stati e di altre parli. Il compagno Morones rispose capiUniti aHetsavia... -1otecaGino Bianco tuosamente al Presidente Calles, che dh,;aimò c~1 nome -di compa,gno, cosi come tutti i proletari l'hanno chiamatu nelle ore ·più difficili del suo governo. «E' necessario che le deh:.,gazioni alla Convenzione sappiano che il Presidente Calles si è molto distinto da tutti gli altn governanti, ha detto Morones. .lo, che gli_ sono stato vicino sin r.lai primi giorni del potere, posso dire che egli mi aperto una nuova via, ha creato una nuova iorma di libertà. ha gettato le basi di una nuova p_atria, ha creatp un nuovo l..'VVenire , sacrificando magari il presente. Più di una volta mi sono troya.10 ccl Presidente nei momenti r,iù <litficili del i,uo governo, quando si dibattevano le \questioni intemalzionali le più difftcili, e mai l'ho visto vacillare. li ricevimento che i lavoratori gli hanno fatto oggi, ed il voto di fiducia che gli è stato dato, non è quindi unéJ manifestazione servile per chi sta al potere, ma è un atto di giustizia e di stima verso l'uomo che senza mai cambiare la sua bandiera ha ben merib:•1lo il posto di condottiero dei destini della nostra patria. ~Molte volte, non solo dalle !ile reazionairie, ma anche dalle file stesse rivoluzionarie, son partite delle voci paurose che indicavano a,J Presidente i pericoli di attuare in pieno il suo magnifico programma di libertà, tanto nell'interno come all'este.rÒ. Ebbene, !lemmeno una volta il Presidente si è lasciato influenzare, e sempre ha risposto a tutti, anche ai rivoluzion:•,ri ritardatari, che preferiva soccombere, finire i suoi i:io.rni, travolgere il governo e tutto, ma che non avrebbe mai dimenticato le promesse che prima di assumere il potere ha fatto al popolo lavoratore della Repvbbli-.:a.. Per lui era molto fo.cile circondarsi dt una aureola fittizia, che avesse ilhuninato il suo governo durante il tempo ,•• ', <;Uv. ammin•i:strazione, senza ourarei dcll av, eii ire del rpaese, ied invece ha, prefe·. lo accettare tutte le battaglie ed affroritare lutti i nem1<:1, sempre, di qualsiaf.i colore, per imporre al rispétt:, di tutti la Costituzione repubblicana che i nostri padri hanno formulata in bene dell;;, patria. « Ha rifiutato sem,pre tutte le promesse e le b.cilità, ha accettato di sopportaire egli st~so, tutti i dolc,rsi, per iasciare in retaggio a coloro che verranno ,una etica sociéale, una forma di vit:i civile, un popolo rinnovato nel lavoro e nel b. 1 :bzrtà. « Cali~ ed alcuni a.Itri uomini della r;volu7irme lianno sognato la creazione della Patria nuova, della ix-,tria tutta affetto per i suoi figli. e per questo so- ~""• ~'l"ce<ra lctter~mo s.ino allila frne. Messico, agosto 1927. MANNI LEONE CASTELLI. Il llà •111·0sn•a11 lfllllll • liii ASTENET,EY.I I La "'Colonia Proletaria JtaJ-iar,p,. di Lugano, ci comunica: L'Amministrazione dell'Ospe,iale Italiano ha diramato ai soci il progdto di nuovo statuto accompagnato dalla scheda di votazione per il referendum. Come lutti sanno il nuovo statuto i una peregrina trovata dei fascisti per rimanere al potere dell'Ospedale più clw pouono. Col nuovo statuto, dilalli, il Consiglio d'Amministrazione non resterà più in carica un anno, ma bensì tr• anni. Viene abolita la laicità dell'O•pedale stesso, oltre ad altre disposizioni di carattere interno e finanziario (l'aumento della quota annuale e quella di socio benemerito) che faranno diventar• l'Ospedale un leudo lcucista, auulso dall'anima della Colonia Italiana. E' quindi douere di ogni italiano, che seni;--. veramente amore per la massima istituzione coloniale, di porsi risolutamente contro le· proposte modificazioni dello statuto. E siccome, per entrare in vigore le nuove proposte bisogna che es,e rafgiungano la maggioranza aasoluta dei soci, e data aricfuz che nella commiuione incaricata dello spoglio deUe sched• non vi è rappresentata la minoranza e quindi non si ha nessuna ,aranzia, i necessario che i contrari alle nuove di•• sposiizoni statutarie, sr ASTENGANO dal votare e rimandino la scheda, am;ichè all'Ospedale, alla Colonia Proletaria Italiana in Lngano od alla sue Sezioni in Bellinzona; Biasca, Lavorto e Locarno. La « Colonia Proletaria Italiana,. conlida che tutti gli avversari delle attuali manoure /ascist~, vorranno fare il loro dovere. Vittosroiaclalista a Badan Nella elezione di un membro del Municipio di questa simpatica città trionfò il candidato socialista consigliere nazionale compéllgno Killer contro il candidato borghese Biland portato dai radicali e dai conservatori cattolici. Il compagno Killer fu anche -•letto sindaco contro il CéJ!ldidato boq~hese e cioè di tutti gli altri partiti alleati. Il nostro ,partito avanza non solo a Baden, ma in tulio il Cantone di Argovia. Anche a Rheinfelden in un'elezione supplementare comunale fu eletto municip.vle il compagno Baumgartner con.!ro il CoJ11didata dei partiti borghesi.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==