L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 36 - 3 settembre 1927

uon ha l·.,,pre~,,a la propria opinio.il'. ~fa 111 sua YC.tc l'ha e;prcssa il popo· lo di Partg1. Se governo e borghesia fra11cCS(; intendono slr;scia re ai piedi d,:,,t grande Crcdilore. il popolo operaio non è dbposlo a segttirìi. • Gli americani non :-:fllcranno l. è ropinione che i cilladini di Pai-igi esprimono doYunquc. E Chiappe sa che i.I popolo di Parigi non sche1:;r,a e non !.·i la~cia intirnor:re ùalle malraq,ws, dei 1,uoi agenti! l'.n sinlomo. Gli chaufTeurs µang1111 sono. per lnidizionc. • à l'o{Tul dell'allua1Ìlà. Er,d hanno ~coperte in questi giorn 1 La guerra li fallo che :\lu&solini in pc1·sona s'è imbarcalo ad .\ncona per assislcre alle .qrand~ manovre navali. moslra rin;porlanza che il fascismo allrihaisce alla preparazione milil:-irc. n.a\'ale. terrcslr0 cd aerea. In flalia c'è fame, disocc·upazionc. mi~;cria. La slei~sa ~Lampa elci regime non osa più nas-conderlo. Il go,·crno ,-.o~penck l'esecuzione di tulli i laYori cl'uti]ilà pnhhlica in corso od in progetto, <;;i('onced<' la moratoria ai dc-• bili a!"'rari e si pada di riduzione d~lla re11d1 ita. Sull'orlo de1 fallimento si bt iga per l'accensione di L!n. 11uov'.1 prcsliio anwricano a cond1z1oni rl1sa1-troc:--" ·• In q~~sla situazione il re~ime f~- ~c;sla inte1u,ifìca la prepara7.1one m1. }ilare. Si può dire ormai che in Halia ~; lavora solo ner l'cscrcilo. I pochi stabilimenti tc;sili ancora in attività p1·oducono panno grigio-_,·crc~c.. La metallurgia re~Lata n1 p1cd1 co- ~truisce ca1moni, proiellil i c corazze. Gli stabilimenti chimici ancora aperti fabbricano gas asfissianti. E mentre ~i riducono slipendi <· sa lari, si molli pi icano esercitazioni mili lai-i r,oslosissime per terra. per ma re e per aria. . . . l'na arandc soltoscri7.1onc na;r,1onalc - c°ondolla con i S.Ì!'>lcmiobbligato1·i del Prestito del Litlorio - è stala aperta in favore dell'aviazione. _E in tulli i fasci. in tutte lc>~cuole è 1~ corso un'atli,·a propaganda per. gli :I! ruolament: nel corpo arconaulir-o. * * * 1 ulta questa febbre di preparazione a1Ja guerra si svolg~ in un momento nel qua. 1e il fasc1srn?. oslenla un révirement della sua pohl1ca estera. Ieri si ~fìdarn il mondo al connillo. oag.i si fa \'apologia dC'lla pace <' dei p;'opri inten<lirne~Li p~cifìò. i\lusso!ini. •·- è ormai evidente - ha trasportalo in polil(c_a c~tera i propri sistemi di po11t1ca interna. Spera che il mondo non s' accorgft della sua preparazione guerresica e l'i lasci coalicrc impreparato per effetto d,ellc ;ue dichiarazioni pacifìsle. Mussolini che non è mai riuscilo nd essere inlclligenle. si sforz~ d'c5: f;ei·e furbo. Ed emana pro\'vcclimenl1 intesi ad impedir<' l'cmigrazk,n_c dall'Italia: ogni cittadino od operaio eh(' parie per l'cslero é carne sottratta al gran macello.. . . . . E.d intesse mlngh1 balcamc1 <;,h<' ~pe.c,-o ,:ivono lo spazio d'un 1113:Llm? ma rhe di !'>olito costano fìor <l11111lion.i. La guerra! Il fascismo è costrcllo a non speraPe via di salYezza se n.on da 1la tolalc roYina del paese. L'a ,·- ,·c>nlura del 28 Ollohre 1922 si a,·,·icina al suo fatale epilogo. Alla !!uern1? ~o .. \1 tenlali,·o di guerra. tl popolo italiano non seguirà 1~ ba.nda criminale fascista nc11a pazzia. Esso assiste a questi fcbbdli pr<"paralivi di guerra come alla toilette funebre ciel 'ra cismo. :\fussolini non avrà l'onore di finire la proprja carriera in una nuova \Valcrloo. e nem.meno in una Sédan. Il pooolo italiano non ".i prestcni ncni'meno per un'ora a far_ da S<''...en.ario ala fìnc eroica d'el fascismo. ~on e sul campo di ballaglia che il fa!'.cismo lro,·erà la propria tomba ma in un'aula di Corte d'.\ssi!'>e. Il Duce fa spesso e volonlieri deliu re/torica. In bocca sua la rettorica suona tna'/e: qualche volta è roba che sa di arr>aro. Sentitelo quando parla de/fq nuove norme per l'emigrazione. E' il brano di una circolare che egli ha inuiafo ai Prefetti. «Per ogni emigrante che esce per ;~mpre dall'Italia, in compenso di poco 0:0 che giunge dall'estero, il Paese pcl'dc economicamente tulio ciò eh~ ha speso per nutrirlo, per educarlo, per meHerlo in gra<lo di produn-e; mi!itarmcnle un soldato; demograficamen!~ un elemenl•> giovane e forte, che feconder-'I :e•:re straniere e dara · figli a Paesi slran,en >. ![ suo piccolo Grandi mesi fa avevn dello le stesse cose in forma un po' più rude; nella forma più adatta al fempe· ramenfo del duce. Egli aveva dello, i'I sostanza, che non bisogna andare a col - tivare terreni di paesi stranieri, ma a coltivare ·terreni di Paesi conquistali da noi. Aria di guerra! ---------- dt:lk iocu;r,io11111uo,·~· chL .tnicclt!- ~-~0110 i! loro vor·ahola.rio già così Y,tl"IO. • Sc'l!l~ti, Fultcr! grida lo chauffeur arrestalo troppo brusc.amtl'lc· eia un'a!lm vcllura. :\1noviu, Tlla -~r! • impreca lo rlw11/]'c11r con~ro il collega cht: gli o- -<lrui~cc la sl!ada. .\mcrican Lcgion! è \'i11sole11r.a c-01t <·u1 lo rlwu/jertlr rispo1,de atragenlc chc> gli inlima la l'ùnlra, ,·cnr.ion<;. Sono C[lll'stc le 1ngiunC' alla 111o<la! E ·0110 questi gli chauff eurs che do\Tchbero condurre 1-. passcg_gio per Parigi i rapprcsenlanl: del fasci- ,:111O amcrica1t0 as,,a!.sino di Sacco r Yanzctli ! • la finedeSi avoia Per evitare che cerli opposilori del fascismo. in Ilalia e all'eslero. si nutrano di speran1.c as.mrdc e fuori luogo sulla possibili!:\ che la n1onarchia liquidi i1 fascismo, è ll<'<'< '-:-.ario - ~criYono !e In[ ormo.lions lnter111/fionale. · i'ar n•noH·r·re la :-.egucntc nolir·u. dw ci è pc:·,·c,nula eia rontc assolulameatc sicura. Yenli giorni o,· :;0110. Giolilli ~i recò a Roma ccl cbhc> numero-i colloqui coi ::;uoi amic; Salanclra. Soleri. O1·'ando e Bonomi. In que!>li colloqui ,·enne esamin:ita amriamPntc la ~ravilù della situazion.r. sia dal punlo <li , isla economico thc dal punto cli ,·i~ta politico, e Giolilli venne incari('alo di esporre al re l'opinione elci suoi cx primi ministri e fedeli Sl'rTitori dc,'la monarchia. Il re riceYetle Giolilli in prcsenzu del generale Ba dogi io. Giolilli cspo· se al r~ la sua opinione e quella dei suoi amici. come pure quella di nL:· merosi capitani della grande indu- ~ I ria, senza n.ascondcrc la forle prcoctupar.ione di quesl'ullimi sugli ultimi atteggiamenti economici del fa. ~ci.,;mo. [] re a!'co\tò attcnlamcnlc gli ar- ({omcnti ùi Giolilli, al quale, per rn<.'ltere fine al colloquio, rispose presso a poco coi'ì: Tullo quello ch<" m1 ave/e dello è sommamente inleres- 'ante. Tuttavia io vi avverto eh(' :sono un re cos/ilu::ionale e come tale, fino a che esiste un par/amen/o. sia 1,1u·c f ormalmenle. non intcnao a.<;. v.ol1zlamente intervenire per mutare la situazione attua/e. lo vi avverlo pure che se si tentasse. da parie del partito attualmente al potere. di cac. ciarmi dal lrono, NO.V FAREI \'!ENTE PER EVITARLO,. Xoi ripcliamo - scrh·ono sempr<' le lnformations lnlernulionales - c-he quanto è scritto sopra 1 ispondP alla pura e semplice verilà. E il Bollellino della Seconda Inlcr- \1azionalc aggiunge: • Che queslù 'ierva a ricordare a coloro che non sono ancora decisi ad aprire gli oc. dii. che la lolla f ascisla non può e non deve as.'ìolutamente essere separata DALLA LOTTA PER L'ISTAPRAZ!O.\TE DELLA RT-;PPBBUCA . Siamo perf ellamenle d'accordo. Pn re che si richiama alla roslilu::ione dopo di averla vergognosamente /radila per il primo; un re che si ripara dietro la finzione del parlamenlo fascista e si dfchiara cli.:.poslo a lasciarsi spodestare da Mussolini. merita di essere ma11clalo a .wasso. E' il meno che gli si possa fare. Se non fossero ben radicate in noi 1 aqioni prof onde di principio che ci f C'cero repubblicani anche ai tempi dello monaffhia ... socialista, questi c>sempi regali di ripetuta fellonia sarebberu sfati piil che suf fìcenli l)er ronvincerci della urgen/C' nC'cessilà 1/i libc>rare l'Italia del re e di lui/i i moi reali successori. Siamo [ieli quindi delle conclusioni cui i> arrivalo il , Bollellino della Seconda Internazionale. E sarem. mo anrora più lieti se queste conclusioni trovassero consenziente. finalmente. la Sezione italiana della mC'~ desima. Sarebbf' un bel passo avan1 i .\ul terreno di una fattive: intesa rìei pw !ili rii Sin:s/1'(: c. p. Ebbene, chiudiamoli dunque in cCJsn questi poveri lavora/ori ila/ i ani che 11n tempo - nel tempo vergognosamente liberale - se non trovavano lavoro in Italia, andavano a cercar pane altrove nbbedendo alla legge che sempre ha re~olafo i rr,ovimenfi dei popoli. Ma in Paese bisogna assicurare loro una vit1. v:fa di lavoro sicuro e equamente rinumeralo; vita di dignità e di liberfa'. Pe,chè, o duce. quando restare in Italia oolesse dire essere in troppi alle porle di una fabbrica o davanti ad una campng11n e dover subire - senza discutere. s<'n:n neanche poter brontolare - ri~nss1 d1 salario che mettono in fors" anche la soddisfazione dei più elementari bisogm della Famiglia. allora ella può fctr uibrare tulle le corde della sua arpa cr,.cando di farne uscire un suono dC'fr?: le noie saranno aspre e al vigifo orecch'o dei lavora/ori 11011 sfuggiranno {r, slonawre Essi insaccano aria nei polmoni in allesa di fischiare. oteca Gino • 1anco ---·---- ---·- -···-··· . -----·-- - Tra la farsa e la tragedia L'Italia ricostruita li Goverr.o !c.scis!a, per dis!raz1011e lo1•:,2, lascia cncora circolare 1:n pericolosi$s:mo logl:o d'oppos::ioile: il Bollel- /,110 mens.le dP//'ls/1/ulo Ce11/rale di Stalislica. Ci si fr!ggono delle cose che riprodotte i,-i loglio c!c.ndeslino procurerebbero e,:·: di reclusion2 all'incauto distributore. Per es-:n,.p o I depositi a rispc.rrr.:o nel maggio 1927 sono diminuiti del 6,21 per cento su quelli d:!l ,rese corrispon:lenle del 1926. Che :;;lia11me11!idi cap•ita'2 de/- I<> soci-e.là ir.du:,tria!i sono scesi del 65 p•n- c:mto 11or:oslan!z i presi ti s!ra-:icri. Miùso/in; non auw:i so!ennem<mie .pro clamala la necessità de/l'accumula:irme dl!ì risp:)rm'o e del capitale? In ccn,,r)er. o :i Bol/ei 1'no ci an'lunzia eh(! : fc•l!:mcnli mens:ii so:)o saliti da 600 a 1030. E che l'aumento dei pegni rei M on/i di Pietà è del 60 per cen!o. Come si vede c'è di che consolar.~i! Gridi dell'aolma I Gli agrari in l/a/,a slr.!lano p;n-chè con la pot:lica mor:e!c.r,a fascista quest'anno r cn hanno avuto reddLo. Gh orga1: l:i- :-cisli hanno sub:/o per 1111po' di l.tmpo le loro la,r-entele, poi hanno d2/lo basb! E' il Popolo d' Italia che la I' intonazione: if E' tempo ch2 le critiche deg!; a.&rcri cit.s.s;no. Secor.do loro quest'anno è /'cn-.o delle disgrazie. Non è g'usto. Come contrappeso alle riduzioni dei !>rezzi e.li' ingrosso di parecchie derrate si sono avute delle riduzioni reali in ciò che concerne il cos-Jp de ila mano d' opera. Gli agricoltori ha11r.o /rovaio una ma110 d'opera a b110<nmercato ». Il Popolo d'Italia ha ragione. li fascismo ha distrullo le leghe dei contad.ini, ha ridotto i lavoratori della terra in Jschiavilù, li ha offerto alfcwnati ed ind:fesi ag!,i agrari per pochi soldi e questi hanno ancora il coraggio di /amen- /arsi! Scene Italiane La stampa fascista italiana s'è d:verfifa e sbizzarrita nel racconto dei particolari dello stratagemma usalo dai nazional;s/,i francesi per liberare dalla prigione il loro capo, Daudet. « Certe cose non sono possibili che uei regimi democrafwi! », è stato il commento d'obbligo. Quel ch2 è avvenuto a Monlerolondo cittadina alle porte di Roma, dimostr~ che certe cose sono possibili anche in regime fascista. Per un im:idenle fortuito mori giorni or sono annegalo nel Tevere, un giovane operaio di Monfarotondo, nostro compagno. La cittadinanza volendo tributare delle solenni onoranze funebri a chi aveva perduta cosi tragica.men/e la vita, ne chiese il permesso alle autorità le quali, daie le convinzioni politiche del morfo, natura/men/e lo rih'ulò. lmprovvisamznie però una telefonala <lai gabinello del prefp/fo di Roma al locale maresciallo dei carabini1?ri annunciava che il corteo funebre poteva aver luogo. li funerale fu un plebiscito di affettuoso cordoglio per la vilfima ed una mobilitazione generale delle forze antifasciste del luogo, fo quali vollero dimostrare in quella circostanza, non potendolo altrimenti, quali sono i sentimenti che animano la maggioranza della popolazione di M onlerolondo, la quale era sia/a diffidata dal prender pa.rle a:/a manifestazione. Mentre il corteo imponentissimo si svolgeva, lo sparuto gruppo fascista locale telefonava agli uffici dei/a Federa- 'Z'Lonefascista dell'Urbe, lamentandosi di!/ permesso concesso dal prefetto di Roma che li esponeva a si magra figur7. /mmedialamenfe quindi si scopri il trucco della lele!onaia. li maresciallo dei cara. binieri ed J fasc:s/i su lulte /p !urie si scagliarono allora sui parlec·panli a! corteo di ritorno dc.! cimitero. Ci furono col/uflazioni durante le quali fasc;sfi e carcbinier; ebbero la pegg:o. A sera giunsero ca,mions da Roma carichi di carab;-:ieri e militi che procedellero ad arre• s/J in ma.ssa. 128 arrestati /,a i quc;/1 i fratelli ed i geni/ori del povero compa. gno a1111egafo. Sembra che sia inlenz'one dei pezzi grossi del fcscismo romano di deferirli lullf al Tribunale fascista per .... complotto contro lo Staio. Quel che è cerio è che i fcsc:sli d1 Monferofondo non scherzano più sull'af. Tare Daudel! La saggia economia La « Fiat •, la grande fabbrica lorinese di automobili, da mesi si dibatte Ira gli c..rfigli di una profonda crisi. Anche quel po' di produzione che ancora viene fobbr,:ca/a tanto per non chiudere defi.~ilivamenle gli slab:iimrn{. si va r.ccumulando nei magazzini: l'infernn compra poco e l'estero non compra a/fallo. U 11 bel giorI?O Agnelli si presenta al Duce con le ch:ai;i degli stab[limenfi: Sono cos!rello a chiudere se voi 11011 provvede/e!». Il Duce imprecò, minacciò la galera, ma.... /'altro duro! Tanfo duro che il Duce dovei/e cedere. Ma in che modo? Acquistando per conio dello Stafo tu-tte le cwlomob,1, giccen!1 invendute n.:?:magozzzni della « Fiat "· lmprovv!sam:mte un'onda/a di automobili ha investilo tt:lli gli :1llici pubb!ic1, ,r,i/ilari e civili. Comand, ballagl'oni, stazzoni di carabin:<?,i, questure, ecc ..... ne sono pien!, A Ne.poli r.011sanno dove m-'!f!erle: '>i I? do:iulo collocarne parecchie in talune grolle abbandonate. Ma fra tre mesi la «Fiat» sarì1 al punto di prima. Penserà allora il Duce a do tare ogni fascista di una aulomob ·1e ? Doveroso omaggio E' uscilo finalmente il nu-0vo Codice Penale la.scistu. E' inie, essar.fe, Ira /'allro, la parie che riguarda i delilli cont, o i! buor, costume e la !amigl;a. Sei cmr:1 di rer.lusionc, pe1 esempio, a chi commette adulterio! Sembra che questa Feroce d spos1zionf! s1:1 :,,iato isp.'rc:fa a! Duce dalla sua am:c:, s1ùiluale Margheri!a Sarfalti, in omagg:o ella memoria d(!l defunto marito. Ge::!~:e e de::ca!o pensiero! Non è saggio far trattati con i dittatori Al tempo di Pcngalos, ex-di/fetore di Grecia, fu concluso un !ralfolo economico tra la J ugosfr..v:a e fa Grecia. Rove1,c!ato il dil!ato-r;,. il nuovo Governo greco non i,.-.·'en1,z r.conoscere il lra!!ato. La J ugos/G.via sz ne mostra sccndalizzata e protesta: la Grecia insiste. • Il fra/fa/o non è vc:lido - dicono i giornali greci - rt;,so non ci impegna perchè preso e concluso nell'cssema e contro fo volonfà del popolo greco. R:ved:<.molo e tral/iamo di nuovo ,.. Ecco un dllro esempio - dopo quello classico degli impegni zaristi rifiutati dalla Russia r:vo/uzionaria - del valore che ha.'lno i trattati stipulali dalle di/la/ure. 1 por;oli il giorno che hanno riconquislalo il mezzo di espr'mere la propria volontà, li rih'ula:10. Questo deve far pensare fui/i coloro, Stati e privati, che stipul0110 patti, e contrattano presti/i con la dittatura fascista. li popolo italiano domani 11011 /i riconoscerà. C-0me rotrebbe in/alti, il popolo italiano riconoscere quei prestiti americani contratti dal Fascismo nel proprio interesse e che signih'cano la rovina e la servilù perpetua d1d nostro paese ai banch.ieri d'oltre Oceano ? Riccio/li Garibaldi - dopo aver 11agalo per lutto ;/ mondo in cerca di u11a sede che lutti gli Stati gli negavano per. chè non volevano saperne di un figuro pericoloso come lui - ha trovalo finn/- men/e un posto dove fermarsi. L'llalza. L'unico del resto che gli conveniva. Perperchè non ci ha pensalo subito? E' giusto che l'Italia - quella fascista -· lo accolga, perchè è per essa che eg/1 ha agito in Francia. Governo italiano e Riccio/li Garibaldi sono i due complici nelle mene provocatorie di cui solo Cfolli ha risposto davanti ai giudici francesi li governo italiano ha cercalo di mostrarsi estraneo alla losca faccenda; rr.-a a! Quai d'Orsay 11011 mancano documenti che inchiodano il Governo di Mussolini alle stesse responsabilità r!i Rit:cinlti Garibaldi. Ora che il basso slrnmer./o è respinto da ogni paese, il governo ifaliano ha dovuto riconoscere la propria complicità i dire: «Venile qui». Allegretmtoanontroppo Come tulle le grandi correnti di pensiero e di a:.ione. anche il fascismo ha la sua prei<:/oria. ComC' è nolo. Crtslo{o1 o Colnm/10 fu un fascisi<· avc,nl l<'llrc e se chiese ai pr<'<l<'cessori di Primo dC' Rivera le r,1nwC'l/e per .,copri re /' :lmerica. 111 1· {Il r·c•r·o .~cn:u q11 ./r/w divina- :.i< JJ(' de/i,; ai11/o eh<' i l>rmchieri americwii uurr/J/Jero prestalo poi (al quindici per cento) ali' llalia fascis/<1. Sun Franr(•.,co i- inscrillo nel [H· .,,·i.,mo in g1<t:1" riel bastone. L.i ,1c.,s0 Gesit cii .Ya:arel si riuelò tC'ncl, 1.:.iainwrne /a.,6-,/11 qw1ndo nl:ò 10 .•.,·; <';.,cio rr,n/rc, 1 mercanti de/ lemf)io pN co.;/rinyer/i o ribassare i /JJ e ::-:1 <Id m,•rc,1/0. e quando cli.,·;,, cvm<' c11nt,1no i Vangeli - , h<' ,Tu 1•e:111io ne/ mondo ci portar guerra . .Yon si l'Cl/1/ò eqli di dividere i [raie/ii dai {miei/i. i (ìgli dai gC'- ni/nri? .\'C'ppw·c la m11\ica sfugge alla f"· ,cisti::::o::ionc 1111il'C'rw1/e. Cosi a1111enne dw. allorqllanclo w1 insignC' direi/or<> r/'orrhC'stra italiano {('ce cli rc>r('n/c>. ordanwli.<.simo. le sue proPC IJ('/ .V UOPO Jlonrlo. alcuni r ascisti /orali non seppero altrimenti rall<"- qrarsi ron lui rh<' dicendogli esser rgli il .1/11s,o/ini della musica . •La uoslro l>arrhe/1" - rosi si C'sprC'sscro impon<" /'armonia ai diversi g/rumenti musicnli. cosi come quella del Due(' (allusionc- eYidcnle al manganello) impon<' la disciplina a llllli gli italiani . Sarrano (C' cronache che l'il/u Ire Jlaestro 11011 parve mollo /11.<,ingato nè pC'rsuaso dal confronto. - Mi sembra osservò dolcemente - che il POslro paragone non corra con cento piedi. come e il dovere di ogni parn9011e che si rispetti ... (Segni di mera ,·igl ia e d.i attesa). - Perchè - spiegò allora l'interrogato - non gici che ne abbia alcun merito; ma. per la lunga pratica, io mi ingegno a dirigere l'orchestra per tulle, supcrgiil, le opere che figurano sui carie/Ioni: mentre ... - Mentre ... ? .\lenire. ro11chi11 e il .l!rie.\/ru - o io m'inç1anno a p<1rlilo, o il vostro Duce, delle uarie opere musicali, 11011 snprc>bbe interprC'larne bene che <hw. - 0:>sio... ? - I Pagliacci eil i \Iasnadieri. Lo cronaca a9~Ji1n1ge che i f ascisli, per darsi un contegno, sorrisero alla boutade. .1/a è probabile che il .iloeslro abbia onnolalo dentro sè .\lesso: .\llcgrctlo. ma 11011 lroppo . (Da La Difesa, organo settimanale dell'antifascismo di San Paolo'. L'ultima di Laorcs L'u-ltima sfacciataggin~ di Orazio l.aorca è l'articolo <li fondo del Guyus.s cli Lugano sn J'a~sassinio cli Sacco e \·anzelli. [l fa,cisla Laorca - il fa,-cista che i· corrc~ponsal)ilc di lnlti i <lelilli, rpa,·enlosi. commessi dal fascismo per poter àvere ragione del popolo italiano - porla alla sbarra il secolo c1el progre!>so. che è ancora lo stupido secolo XIX e gli contrappone - proprio lui, fas~ista - le alle, sfere celesti doYc cuore e ragione r,ompongono 1a civiltà. .\. sentire qucslo candidalo a Casvcgno, sembrerebbe che a mettere a f<•no e fuoco l'Ila] ia, a far<' assassina1·e freddamente Di \'agno, '.\falLeolli. Olrlani. don \[inwni. Consolo. Pilali e .\mcnclola e cento <' cento altri. ùi stato ... i 1 giudice Thavcr; sia stato ... il scroto delle: macchine. Per..:.:hè lulti i delitti commessi dal fascismo p<'r arr:Yarc alla sua méla, pOYH)no anche I rova re ragione ... nel. b lrC'dda ragione; ma io dico ... con Orazio: ~Ia e• l'uomo? e il cuore dell'uomo,? ~la io ·icordo che· R<t/il/(1, Lr:npu fa. riprocfoccy:i i11 un S'.IO criminale asterisco H bilancio reso onestamcn1<' pubblico do! C:ornitalo Sacco c> \'anzelli. Dice,·a quel bilancio: Eniiali dollari tanti. Ui'citi dol!a1 i lanli. a fa1·ore di Sacco e ran::elli restano dollari fanti. Qualunqu<' imbecille ,l\Tcbbc compreso che: dollari rima~-ti erano per continuare• a 1cgu;!•c fino all'ultimo inui1}nwnlc, nul'lroppo - la costos:.Si'ima proéed-nra · processuale. 1fn Balilla - tompre!'o o no -- prc>!-,• l"ot·caS:one al halzo p::-r fare clell'iro,1ia i1nbccillc> --n Sacco e \'anzetli. che facendo i martiri tro-,•ayano ancora modo cli q1wriog1wre d"i dollari. · · Ora che Sa<.'co e Ya1n<>lli hanno guadagna/o la •<>dia elellrica e che il man::·omiak L-1orca la dc' senl'- mcnto a fine cli hotl<'ga, è n<.>c<.'ssario fìs~ar<' questa i111r10ncla canagliata cli Balilla. ' Orazio Laorca. <:h<' cop Balilla forma la stessa disprczzabi'<' pcr&ona. ollre una do<:e 1ncon~umabilc di culo/. dc,·c avere l'anima p'il s-porca della camicia ncr, 1 che inrlc<;sa quan, do scende in Italia a fare il buio n~·- Ì<' cerimonie ufficiali del regime. mali/a rossa. ..,....,.,. .._,,__.. =,.,,...--......,=,.....,,= Il pubblico itc.::t,,no sa ora che il bandito Pollastri è cascalo finalmente r.ella rete della polizia lrar,cese che l'ha scoperto e arrestalo. Potremmo osservare che la democratica Francia ha una polizi-0 capace di scoprire e ali errare i dei'r qz.;en!i, mentre nella fascista llalia - dove, come si sa, fui/o si rinnova in modo perfetto - la polizia o 11011 vede 1,ie,1le o commette delle gaffes disastrose come quella di quel famoso cssossino di fanciulle che risultò subito completun,zn!e :;:r.or:211te. Ma la polizia è mobili/afa per tormentare gli antifascisti - e 11011 ha tempo di occuparsi di ladri (fan!o p'ù che non si sa rr.ai su chi si andrebbe a mettere le mani! ...) e di assassim. Ma quello che pizì ci pren·2 di dire è che... il pubblico italicr o informato com·è da' suoi giorn:-.li - credeva già Pollastri rr:--0rtoe seppellito. Al/'esiero lo snpeuar.o lllff1 che il morfo di Di;on 11011era Pollastri: che era, pare. un suo cr mp/-ce - o, fo, s:1, un pove;o diavoio innocente. Ma in Italia tulio lu messo a lacere ....... e Pollastri doveva essere morto. Se11011chè un bel mattino, il pa. c'fico cittadino ab'!uc;!o a comprarsi il giornale appena fuori di c~a. legge la nuova. stampata a liloli di scalo/a, che Pollastri era ancora vivo e che la pcliz:a frc.-nase (aco!denfi, quella !rance• .<e!) l'aveva potuto arrestare. Ma allora - avrà chieslo il pacifico cittadino - a ch2 vale comprare un giornale ch2 ci inganna nnche su falli di que.~'o genere ? "i'efa! ~!spunlata I eatona I~Austria? La reazione austriaca che ha ITWl:dellamcnle tremalo nelle giornale d2l 18 20 luglio scorso, ora che ii perieci,, se non è scomparso, sembra però sopil 1, lenta di fare le sue vendette, e r'meltc fuori le corna. E' d1 questi giorni passali che la Dieta o parlam~nto regionale della Stiria dove i rappresentanti della borghesia sono assoluta maggioranza, su pruposta dei deputali del gruppo cristianos0c1ale (leggi cattolico) ha \"Olat0 un cerio numero di risoluzioni di una grande importanza in confronto al prolalarialo austriaco. Le più imporl.anlt, anzi le plù feroci, sono tre e precisamc,n!c. Prima: la reintegrazione della p.!na di morie per i delitti politici; Seconda: limitazione della libc-rla d1 stampa; 't'erza: -proibizione della sotoe ,sione del lavoro per motivi politici. Questo tema di gravi provvedimenti è parte integrante del programma :-ohtico e sociale del partito crislian .)-~vciale (cattolico) che ha a capo monsignor Seipel capo del governo 1.u,tn.1co. A parte il falt.o che sono de, ratlolici, che Yanno predicando l'umilt\, la fratellanza e la non uccisione del ptC~ssimo, percll.è sarebbe grave offesa :il loro Dio, ma in verilit, si è che la borghesia lenta di rifarsi, ora che i?li pare. che il grave pericolo, che l'ha falla tenibilmente tremare un mese fa i:e 110I1 scomparso, alm~no sopilo .. E' pur vero ci.e la votazione della Dieta della Sti1 ia, re· gione eminentemente agric:ol.:. e domin..1la completamente dai cattolici, no,i forma legg-e, perchè solo il parlamenh nazionale può emanare lej!g1 di c1raller~ generale che conlenganv provvedimenti che vanno a modificare lo spirito e la sostanza delle leggi .,,genti, ma è anche pure vero che que~tc, fatto del ,;arhmento della Stiria è un grave '>iobmo déllc velleilt>. della borghesia aus:1 iaca con a capo i i,raticanti della relig1e>11e cristiana E re questo ancora non basla~e abbiamo il fallo capitalo a Vaenna il 17 del corrente mese, dove si ? riunita una dimostrazione di monarchici austriaci m occasione della celebrazione del 42.o anniversario della nascila del defunto imperatore Carlo I ed ultimo. T dimostranti dopo avere scoraz-:a!o nelle vie del C€nlro viennese (e prud<:?nlemenle si sono ben guardali di scenèetc nei qu::.rlieri popolari) si sono poi riuniti sul piazzale della chiesa dei Cappuccini dove il colonnello Wolff, c:ipo d<::1 monarchici ha fallo loro un discorso, che non fu altro che un celalo inn•'l al· la reazione. E!!li chiuse il suo dii:c-)r-.o con questi due gridi: « Abbasso •a Vie 1 • na rossa! Viva la bandiera nera e l!ialla ed il regime sociale degli Asburio! •. Quando la polizia che era presE>nle, ha tentalo di impedire a.I colonnello Wolff di continuare il suo discorso. i comizianti hanno sollevato eoergich~· proteste, non solo, ma qualchno tentò di passare a vie di fallo. la polizia al !ora fece uso della rua forza e disper~e i manifestanti. Questo fatto nella sua semplicita, unito a quello dei parlamentari stiriani ci c!icono chiaramente dove la borghP.Ma austriaca. da quella militare a quella cattolica. da quella industriale a quella agraria, vuole condurre il popolo austriaco. Essa, come del resto tutte le borghesie, stretta dalla massa del prolelariato clie , a accentuando la lolla per la sua emancipazione politica ed economica, sferra l'ultimo suo colpo, non imp:>rta se contrastante con le sue pratiche religiose, purchè essa possa ancor... tirare fiato. possa ancora conlmu;,.re ia sua ,ita. Giorni fa avendo avuto la fortur,a d1 avere la visita gradita d'tm compo.guo austriaco, gli chiesi subilo con ansietà c!opo poche parole: Pensi tu che la borghesia austriaca possa riuscire ad impcrre la sua reazione? Egli io poche parole mi assicurò che il proletariato austriaco ed in special modo quello viennese, che è l'avanguardia, non lo permelleraono mai. Esso, mi disse, ha saputo mostrare la sua forza che è pode1 osa. nelle giornale del luglio scorso, esso. us2rì1 in pieno la sua forza quando b. borghesia austriaca tenterà, non verb1lmenle ma coi falli, di peggiorare I.i situazione sociale e politica attuale del nostro raese. Vienna è rossa ,.. ros.;:i sempre più rimarrà. Il proletaria!o austriaco è conscio dei suoi doveri d1c ha verso il socialismo. Gli strinsi la mano gridando!!';, vivo. Vienna la rossa! Viva il prolet.a~ialo austriaco! B. PRO "AVVENIRE 91 Somma p,r~edenle fr 1016,70 ZURIGO. --· Ca.pil<>Ui.~alu(/\ il fr1t01lo Domenico di Zug che è venuto il l Maggio a Zu.ri!!o • I.~ ZURIGO - Ten,Li, oontcnlo per la lezione SCO!}isla inflilla a I i:rofessore Cattaneo O.SO ZURIGO - Lombardo: rac:- comandan.do di sottCKcrivere pi.ù franchi e meno parole ,. 2.- AF!FOC TERN a/A. - DaD.- 1'Osta Valen'..in.o 1.- WOHiùB . - Co.sar.lio t .- ZURlIGO. - B. t.- Totale Fr. 1023,20 '

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