La ·situazione in Italia In PappoPto al lavo•~ ed al la voPatopl La. situazione econamica iltali.ana va accentuando il suo carattere di gravità, I due .smt,omi, aawil &ò 1 ,due ia.tti prmcipali, sono appunto dei fatti d1 spiccato caratter~ economico-finanziario, e cioè, i fallimenti e la disoccupaxione Per quanto riguarda. i fallimenti per ora non intendo dire di più che rima:1dare ,i lettori alla lettura delle colonne su colonne che la sta~a it.diana amn,anisce quotidiana.mente ai suoi lettori, per dirgli in forma di beffa che !'economi<'. italiana va bene, e che molti .governi d'altri paesi invidiano la florida situazione che si dibatte attualmente l'Italia. Dirò per ora solo quanto so con p recisione della sitµazione della mano d'opera, e perciò del funzionamento della iJ:dustria in questi ultimi mesL Vari giornali, e specialmente i !ogliucoli ·clie n'attuale r~ dhe .sgo- . vema l'Italia fai stampare all'estero continuano a dire che la situazione nei l'iguardi della occupazione dei lavoratori è, e si mantiene se non florida, in buone condizioni, e che l'Italia attuaJlmente può ,:tare a ,quasi, tu~t1 ,gli, i!t.a:11ami la. poosih.i-. lità di avere una occupazione, dalla ql'.ale possano trarre almeno il necessario per la vita . .Ma essi continuano a ehm-. ciare ed a rif~gere le sohte balle senza mai portare a loro sos1egno le vere cifre che riguardano la disoccupazbne che attualmente colpisce centinaia di miglia•ia dii lavoratori, pet;chè di lavor_o non ne esiste. Anche la stampa italiana, quella chP. è· il :portavoce delle alte gerarchie del governo e del fascismo si è sempre ben guardata di darci delle cifre esatte in proposato, e se qualche volta cL _ha! :immanito qualche cifra ha sempre avuto . cm.a di rilegarla in. qualche angolo d~l giornale, dove quasi la totalità dei_ Jet- . tor.i non guarda: mai, e con questo s1~tema, la stampa itaHana continua a gtrare di bordo la verità, continu~ndo a spéelt.tEMalre alt buon Wt.o.re notiaie e oo-, municati che sono completamente con· tràri a quanto è 1~ realtà della situazione. Ed eccoci ora alle cifre che riguardano la disoccupazione in Italia. cifre chE' sono e:19atteavendole avute da fonte ~he è a conoscenza della materia. Sulle statistiche relative alla diso~cupaz;ione in ItaHa rig~dante gli ul•;mi mesi del 1926, i giornali del re~ime fascista insist~vano a sostenere che vi er~ un leggero aumento in co'lhonto ai me:;. corrispondenti degli anni 1Q24 1925. Vediamo ora il leggero aumento se• condo la s!ampa italiana !~cista:. 1926 Settembre 'Ottobre "Novembre ' · 'Dicembre disoccupah 89.434 112.922 148.821 181.493 Com~ vediamo da questi dati che sono i più semplici, il famoso leg~er.o a?· mento secondo la stampa fascista, tn solo tre mesi apbiaimo un aumer,to n~ disoccupati di 91.599. E ~ues' .. > co:1t:nuc crescendo è à.ndato cont.inuand.o tanto da darci nel mese d-il maggio 1927 queste cifre: Industrie Agricoltura Minatori Murat'ori Tessili Metallur~ Industrie agricoleIndustrie diverse Num. dei disot:cup-:1f1 60.000 50,000 50000 36 ono lQ,000 24.000 5'>.000 ·- Totale · N. · 294 000 Le industrie dell'abbigliamento, calzature, cappelli, art.i grafiche e le industrie alimentari non sono incluse nella statistica presente, come non possono essere incluse nella voce, industrie divcrae, quando si tiene :presente che_so},> la categoria dei panet-tieri nella mduatrial della alimentazione ha'. una disoccupazione che supera i 15 iqi~a operai. A, questi sopra citati dati si. deve aggiungere oltreche le industrie non. incl~- ee, tutti i disoccupati che non a":'en~o diritto di sussidlio di disoccup:mo1.1e non sono elenc,at>i nei registri della disoccu- . pazione, oo.me pure Qei lavotato:-i e hvoratrici ~ domicilio, i quali ?on s~n~ inacritti nei registri delle as11CUranom per -la disocctq,azione. Un~n~~ gl~_un~ a: gli altri si può' con tranqu1ll1ta, s1CW'L~· essere nel v~o dire e soste,1're che 1~ Italia vi sono circa 4-00 mila lavoratori senm lavoro. .Mala via crucis dei lavoratori ita• liani non si f~ ancora qui. Attualmente . in ,Italia vi sono parte non trascura.bile di industrie che per ~a-. gioni di rallentamento della esportazione· dei 'maii~f8jlt~ hanno dovuto ridurre oltfechè il nwqer~ del.le maestranze, anche' le giorna:te Javoraiti~e settimana.li. Sono moltissimi gli stabilimen\i che ,fan• • oc un orario settimanale di lavoro d1 24 .g2 ore, ipe~ ò il ~ua.dagno setti~~· oalE1 delle maestranze che lavo~~nq m tali·~ noai super-ano le 88 -lire .set~ timana-li. Se qÙeste · maestranze/ non 1 .;1· possono ancora elencare nelle liste dell'effettiva ;disoccupazione. devo~ però trovarsi iJa una situazione econom1Ca non cecto oinvidiabile. · B I*.' completare il quadro delle con- ~on.i dei 11.aivoratoril iistalian:n ,sii deve aggiungere il diminuito salario giornaliero, oltre che quello degli anni pa.'l· sati, quello che è stato imposto recentemente a tutti i lavoratori per ordine delle corporazion~ fasciste e del partito· fai:cista in combutta cogli industriali. ' A meglio convailidare quanto oio qi;i aff.ermo citerò una frase uscita dal!a bocca del min-islro delle finanze d'I!.alia ad una riunione di' industriali italiani, il quale in un discorso tenuto su: primi di questo luglio a Roma/ ha volnto sottolineare il carattere estremamente acuto della crisi industriale, con queste parole: «Tengo a dichiarare che molte officine lavorano attualmente in _perdita, ma ciò non è possibile continuare, perciò sarà necessario licenziare ancora cfogli o.perai. /Zgli ha pure d1chiarat9 ~ sostenu'.o che i .salan delle maestranze non ,ono stati diminuiti entro la. misura che si è rivalorizzata la lira, e che la pres'>im.e fiscale. è troppo forte, così ohe tanto per l'una causa quanto 1per l'altra, .i) prezzi' della :produzione vengono a mantenersi troppo alti, tanto da diventare 1mpossibile non solo la concorrenza sul mercato estero, ma perfino il maDtenere la parità di condizioni. Queste parole dell'on. Benni ci dicono ben chlaramente quanto ipuò ca,pitJ.re, forse prima di quanto ,si pensi, sia nei riguardi del licenziamento, sia! nella J.•.- m1nuzione 'dei salari. I signori industriali nel met1:tre vogliono arrivare al massimo della ridu.zione dei salari, dichiarano che il govem.o deve procedere presto alla revisione e diminuzione delle imposte fiscali. Essi non vogliono pagare ne cM la· vOll'a e neppure lo Sta.4o. In -tutta questa terribile tragedia che colpisce i lavoratori italiani, interviei1e a recitare la parte burlesca l'on. Rossoni, il quale dopo il discorso dell'on. &n.ni scrwe sul suo .g.iJorn:a4e U111 lungo sproloquo, per· dirci che solo l'egoismo delle cla:ssi dirigenti è responsabile del- . la crisi attuale, e che finp ad ora solo le masse lavoratrici seno state sacrificate. Con tali dichiarazioni, mentre proprio è di ieri la ,imposizione fatta da.Ile :.xporazioni fasciste all' or.dine dell' on_ Rossoni, per la diminuzione dei salan del 10 p. c., dobbiamo ~roprio corovincer- . si che ci troviamo di fronte alla più sguaiait.a commedia, entro la più nera tragedia che vave il popolo .flaliano. Il sadismo, l'insulto ed il beffeggiare contro chi soffre è il marchio impresso sulla cotenna di chi oggi sgovema ed impera sul suolo itaLiano. 8. -=== - Una statistica ad "usum delphlnl,, merita di e~ser chiamata quella sui salari ,pubblicata sul fascicolo del mese cl.i giugno delle «lnf?nnazi~ni di statisti•;a sociale» edibe dall'Ufficio federale del lavoro. Le indiictazioni necessarie furono fornite dalle Federazioni padronali e poi pubblicate dall'Ufficio federale del la- ·voro come verità sacrosanlli, ed indi>cutibili malgrado che le organizzazioni operaie non abbiano avuta la possibilit« di pronunciarsi intorno a tali indica,ioni nè di sapere in che modo e su q'1ah basi vennero stabilite le éifre medie. Così pure vennero pubblicati soltanto 1 salari di pochi gruppi, e per l'industria tessil~ precisamente quei gruppi che si concentrano nelle città e le maggiori località industriali. Dei salari dell'-ìnduslria cotoniera, laniera e serica non se ne parla nemmeno. Della tintoria serica sono citati i segl!enli «salari medii nor• m:atli»;· operaio provetto 1172 cent. all'ora; operaio manovale 135 cent.; operaia provetta 99 cent.; operaia qualunque 84. Merita essere rilevata l'espressione «salario me'dio normale». Deve ciò forse significare che soltanto gli opP.rai migliori ed anziani sono stati inclusi nella statistica pere~ la mano d'opera assunta di fresco è pagata con salari mollo mferiori? In rea1ltà è cosi. Allora si avrebbe fatto meglio a confessarlo a.dd4rittura e .i spiegare esattamente quante ditte e quanti o.pera.i. sono comipresi in detta statistica. Dell'industria chimica poi sono elencati i seguenti guadagni medii orali: operaio di mestiere 161 cent., operaio manovale 144 cent. Nemmeno qui non è detto se si, tratti delle fabbriche di Basilea solamente - come. noi dobbiamo supporre - oppure se vennero compresi nEllilacaloolazione anc:iheJe f.abbl'iclle l!lelle campagne. 1Nessuno vorirà ~&re al!le tFederaz.ioni paldronali il diritto di pubQHcare le loro statistiche, ma noi abbia.mo il dir.i-tto d·i chiedere che un'istanza neutra quale dev'ess.ere l'ufficio felciclrale_del lavoro, pubblichi tali dati colla spiegazione chiara e precisa del modo e d1:lle basi di calcola)2')ione. Ridare semiplic.emente - senza alcun esame - i dati compilati da un .gruppo _di intere~ti non •ci sembra essere. prec1Sa:mente ti compito d~ detto uffl<:io. Wf ibliotecaGino Bianco L'AVVENIRE DEL LAVORATuR=E:.______________________________ _ SaccVoa,nzetMtiussolini Lettera aperta a S. B. Muesollnl Eccellenza, Un amico mi sugger(sce di scrivere. qualche riga sul caso di Sacco e Van.zefli. Volentieri. Ma che cosa dire che non già sfato dello? I giornali di tutii i paesi civili hanno rif alto - con impressionante abbondanza di dati - il processo fallo dai giuciici americani contro quei due sventurati; e l'opinione di tutto il mondo è oramai fissata: quei due cond!annati a morte sono innocenti; l'esecuzione della pena cli morte sarebbe un vero e proprio assassinio. Quel che bisogna.fare è cercare i( mezzo perchè l'esecuzione della pe- ,w non abbia luogo, perchè i due italiani siano liberali in nome cli quella giustizia che è superiore alla lotta fra le razze. fra i paesi, fra le classi, fra gli individui; in nome cli quella giustizia che tutii i paesi civili hanno riconosciuto come sacrosanta. Come fare? Mi è quindi venuta un'idea. Eccellenza, Sacco e Vanzetli sono due italiani. Anarchici? Si; ma innocenti. E - noli bene - perseguila/i, condannati, soprallulto perohè it.aliarri. Ella sa, Eccellenza, che negli Stati Uniti c'è specialmente da qualche ~nno - la preoccupazione. l'ossessione dell'invasione ,&i popoli stranieri non assr.milabili. che potrebbero diventare maggioranza e imporre i loro seniimenli e i loro costumi o.I pul"itanis-mo americ~mo. Tale , preoccupazione, tale osses- -;ione fa perdere 'il senso_della giustizia alla popolazio_ne americana. j giudici, le autorità politiche sono popo!o. escono dal popolo; l' opinione correnle li domina, li guida, siano essi n non siano coscienti del dominio che subiscono. Con"lro questa opinione corrente locale non c'è che erigere l'opinione pubblica di- tµ.tto il mondo civile e in nome cli essa parlare. Occorre che un'alta nersonalità interessata se ne faccia interprete e dica alto e forte alle autorità americane che Saaco e Vanzetti sono sacri, che essi 1dlevono essern liberali. che il mondo sareb. be severo giudice cli autorità che - malgrado l'evidenza dei fatti - or: clina5!Sero l'esecuzione della pena cl, morte su due innocenti. Eccellenza. la dica Lei questa parola ... • • * • No, mi col'J'eggo. Non dica ni~nle. Se la dicesse. Ella farebbe peggio. Le autorità americane .sono state ingiuste, ma sono intelligenti e sanno bene come slanno le faccende d'Italia. Potrebbero dirle: « Scusi. Lei che grida tanto: badj ai fallì suoi. Perchè, se non sbagliamo, anche costà. in Italia. non si va tanto ·per il sottile quando si tratta di eliJ minare un avversario. Noi abbiamo_ fra le unghie Sdcco e Vanzelli, due individui che voi dite innocenti e che saranno anche tali. ma che ci secca rimettere in libertà perchè sono italiani, _ perchè sono anc1rchici: perchè domani essi - liberi - c1 fanno una campagna conlro. Barbarie? Andiamo adagio, signor Mussolini: noi saremo barbari fìn che volete: ma abbiamo sentito il valore dell'opinione pubblica di tutto il mondo e - malgrado i nostri sentimenti e il nostro desiderio - abbiamo tenui.o sospesa l'esecuzione dello pena di morte. In Italia, da quel che sentiamo. non si. hanno i rig11arcli che abbiamo noi. C'era un deputato d'opposizione che dava fastidio: un bel giorno fu catturato e assassinato. Dei colpevoli la più parte. la parte principale. fu dichiarata innocente già prima del processo; l'altra fu, si può dire, assolta dopo il processo. E si parla di un autore principale che non ha· mai avuto noie. è vero. ma a cui è vietalo orrr di parlare ,'11 nome della _giustizio. C'era un altro deputato di opposizione che si permetteva il diritto di mani[ estare le sue opinioni antif a- ,,;;cisf.e: Giovanni Amendola. Fu aggredito più di. una volta s_enza eh~ gli aggressori fosser? mm trov_alt. giudicati e condannai 1. Il. poveretto mori in seguito alle qra1J1percosse ricevute. C'era ... Ma non andiamo oltre con la lista che sarebbe lunga assai. C' era e c'è in Italia uno stato di cose per cui chi è con Lei. capo del governo e duce del fascismo. può fare quello che vuole contro gli avversari sicuro che per lui la giustizia non funzionerà. La giustizia funzio: na, rapidn e feroce. soll?nto .<JC s1 tratta dei di Lei a1Jversan Ebbene, con qiceste belle cose in casa sun. Lei vuol venire a dettare giustizia in casa nostra? · Ma faccia il piacere! ... >. Eccellenza, per l'amor di Dio, pe!· la vita sacra di Sacco e Vanzetti. stia zitto. E si abbia tutto il mio ossequio. UN ITALIANO. Cortigianeria anche illudersi di aver interpretato l'opinione pubblica, quelfa vera Questo, no, Signor X..., questo no I L'opil1ione pubblica, quella genuina, tace perchè le hanno messo -la mordacchia. Se potesse manifestarsi - e troverà modo, presto o lardi, di farlo - essa comincerebbe col far tabula rasa di tutto questo orribile bluff che· è il fascismo e giudicherebbe come si me1;1.2no le basse cor• tigianerie di bufToni C'onte Lei, illuslrissimo Signor X..., giuralo presso la Corte d'Assise di Alessandria a dispello 1della giustizia vera. (Lettera aperta a quel signor giurato di Alessandria il quale ...) Egregio signor giurato, Dunque Ella, avendo intuito ohe Mussolini - dopo l'assoluzione di Corvi - ponza il 1>rogelloper la soppressione della giuria nelle Corli di Ass.isi, ha credulo bene di procurarsi un titolo di benemerenza verso il duce. Alzan.dosi prima che co,minc,i uno dei processi nei quali Ella era chiam.ato a giudicare, Ella ha voluto fare un discorsello per dire che la giuria è una cosa trapassata. Di più ancora, perchè l'atto fosse segnalato e apprezzalo nella mhura da Lei voluta, EIJa ha dello che l'esistenza della • I • • •• • • • g una 1101e p1u 111 armoma cot sentimenti nazionali. Che vantaggi si riprometta Lei da questo Suo atto di cs\bizione, lo saprà Lei: la cosa non mi interessa. Per con.lo mio, se fossi slato un ac-- cusalo, a\'rei domandalo la di Lei esC'lusione dal corpo ,dlei giurali, anei detto precisamente cos.ì: • Signor Pres,idenle; il signor X ... si è pennesso qui di fare una dich.iarazionc che non interessa sollanlo la sua roscienza: interessa anche lo csenizio della Giustizia proprio nel momento in cui è in. ballo la mia persona. Egli ha dello in sosla:nz.a che l'isliluzione dellru gitu·ia non ha più alcun valore e che deve essere soppressa. Se egli, i11s1ede di giudizio, possa permettersi di fare di queste àich:arazioni è cosa che spelta a Lei, signor Presidente, di giudicare. Per conto mio, Ella mi deve permetlcre di os:;en·are che il signor X... non dà più seria garanzia di serenità e di imparzialità nel giudizio che egli dovrà emellere sul conto mio. Il primo requi:;ilo -che s,i richiede a chi copre un ufficio è precisamente una concezione elevala e sincera di Lale uffido. Se uno dichiara che il proprio mandalo è roba trapassata, è roba non. più in. armon.ia coi nuovi tempi, con. che attenzione, con che senso ,di respon.sabililà seguirà egli le fas,i del processo che mi si intenta? Con che cono:;cenza di causa, con che senso di scrupolo polrà egli emellere il suo volo sui quesiti che Ella gli propon-à? Se ne vada dunqu'.e come incapace di assolvere l'alto compHo al quale è stato chiamalo. Mi pennello, signor Presidente, di insistere sulla mia domanda anche per un'allra considerazione. Il giurato de\"e essere momlmenle indipen.dcn le, superiore a qualm!qu~ ~1.44geslione;se no, egli può _l~sc:arSI indurre a -commette1·e errori m danino -dlellagiustizia. _ Ora, questo slgn?re non J?OSSled~ cerlamcn.Le le quahtà moraJL che si richiedono in. u11 giuralo. Poichè. a Roma del g:w·ali hann.o dich.iarato • che quel lai Corvi che ha. u~C!.is.lo'o!1· Casalini è un. pazzo da chmdere m un manicomio e non un delinquente ccmunc da chiudere in un ergastolo, subilo una corrente di opinioni si è rnanifcslala contro i giurali di Roma, conlro tulli i giurati d'Italia; correnle di opinioni che è ben~ a_ccelta_~l Governo, se è ,·ero che 1 gt0rnal1 italiani - con quella inclipenJd/enza che li di::,lingue - possono parlarne amp:amenle, gridando la croce addosso a lutle le gitu-ie. Io non giudico - d1è non è in mia faèoltà di farlo - la bontà o meno di una tale campagna.- Mi linulo a conslatare che il Signor X..., giuralo che mi dovrebbe giudicare, è cosi suggestionabile, così poco ii).dipendente (da} punto idi visti\ morale, in-:- lendiamoci) da non potersi- lraltenere dal fa.re una dichiarazione che annulla i.n lui og1ù autorità com~ giudice. Mi riconosca perlan.to, signor Presidente il diritto di dichiarare che non n{i sento lranqttillo di fronte a ques.lo signore che si _prepara ~ aiudic'armi in queslc condizioni dli ~pirilo. Veglia quindi pregarlo di andarsene con Dio, riconoscendo che - non. l'istituto della giuria è incompatibile1 con l~ giustizia, 1"!1abensì la sua presenza m questa aùla! »•. Questo avrei dello-, sè fosM slalo un accusato. E se fossi stato Presidente avrei subito accollo l'istanrza, invitando Lei, illustre signore, ad andare altrove a fare 5peculazioni di questo genere. . La sua in.falli è una speculaz1onc, e di quelle basse. I cortigiani fanno sempre com~ ha fatto Lei. Quando s'accorgono che il padrone ha nna opinione, vogliono fargli vedere che quella è anche la opinione loro: vogliono_ anzi aver l'aria di s,pingerlo ad agire nel senso d.a lui desiderato. C'è da perseguitare'? C'è da di~ ~tru~erc? Animo dunque ! Perohe indugtare? E. perc~è, n?lla pe1:5ecu- :r.ione nella rl.islruz10ne, unpors1 questo o' quel limite? Bisogn~ ~b_ballere, signor -padrone, senza lmul1, senza scrupoli I Cosi che il padrone, il duce, avrà l'aria quand~ a{fr_à,di aver a~to ,per imp\.lls-o dell opm1one pubbhca su cui riversa la respon5abililà di alti tirannici che egli, egli solò, ha co,ncepilo, voluto, eseguito. Ella, Signor X ..., ha voluto mostrarsi cortigiano di Mussolini, creandosi interprete di Ull 'opinione pubbEca fabbricala per uso e conswno della politi-e-adel duce. Avrà la desiderata ricompensa. .. Una cosa sola Ella non deve fare. Poichè le suggestioni agiscono facilmente sul suo spirito, Ella. potrebbe Con l'ossequ.i_o che Ella merita UN ITALIANO. CORRIERE ·PARIGINO Il llJ lugllo. - La vendetta di l'olncarè. • Va graziato della eomaae angbere■e. - La dlasolazloae del l'artlto eomanlsta la Praaela .. JJ po.polo dii Parigi, ha ce.lebraw faa:i.ni. versarlo dclla presa defila Basl.ii~ iin un IC!eliTfodi charlesfon e idi blak-b<>JJon. E' la !a-a:ciiz:i.o-ne ohe con>..iin.ua d.all 14 lu,glic, 1789, g.:011110 in cw ahba!ltula la. <ve<:clùa, telTa prigione, simbolo ,de.I priviieig.io e dci,l'a,ss.~l!u;,ismo,la folla dei sanculotti pair.iJgiinv.<i 11lescritto sulle rONine J'aivvertimento s.imbolico: « lei l' on danse ! ~ (Qui si balla!). Dopo oHre un seculio da.hl.aGran.de Rivoluzione la J.ihertà di danzare il 14 lu• g!Lo è urul .delle poche conquiste realizzale ·crad popcJo ~aov-oTatore. · >Per i discerudenti di qu-e-iborghesi che m~· 89 spinsei:o il popolo ail-la presa della Bastiglìi.a e ne beneJ~ciarono, ia Ri.vo1luzio:ne è una ered•ità deLl.aquale ~.do!lo ma, di cui poco si ricor<la.no. Uno storico fra~cue, iJ MaWtier, ha dimositra:lo appunto ~n quesa- gioru1 come i bandhieri aiutassero e sj>ronassero 1a .msurrezione dell' 89. d..a borghesia ritta non ve.deva ne-Ha Rivoluzione ohe il triomfo d.eilla libertà di commeroio, conseguenza preziosa della Jiiberlà pc~•tt.i.ca Aid essa. occorreva abbattere la mona·roh:a, spossessa.Te Ja nobiltà a:llo scopo di ins!aurare la pro:pria i&ibtatura e di sarLè:lre neille sue l~gi i.l dwri~toa di.v$r ricohi. e potenti. La cosa è ormai fatita e completata. Oggi la bor-~ parila come parlaiva L-uivi XV,I aHor.oltè si rifiutava d~ distiniguere tra i suoi « ben omcr,li' suddi.t,j •· . . I capi:adisU si sono appropriati di tutto e s' md:iigoano deJ fatto che i laworatcri siano mak:ontenJbi. Essi hanno dimenticato che è ad t1.."'l.8 cri~i acu."..adella aotta ,dEOOe classi, a-Ila espropri,àz.ione ed al terrore dhe essi dabbcno fil Teigimec'he ha po~to nelle loro mani tutfj .gli strumenti. di produzione e . .di scambio ed un pot-ere pdlitico quasi assoluto. La fotta di cjlasse è t.ermi,n:ata per essi. Ma per U'aperaio p,r.iivo d~IJ1a. macohina e dclraudafo claù, frutto idei prd.prJo lavOTO,la iR.irv.oluv,oaiCe 0111tinua. .U 14 l~,glio è traS'Corso senza fa,b!Ma amrui,sl.ia.Sembra che fa. -c~pa sia idi Da.udet. E!Sli è v011uto meiu> ai patti: arren- <iersI alll'aut.orità xepuhblkana .d,i Pomcairé, costit'!lix-si paciJkamente aJ.le pri- ~oru della Santè e <i.ui'V5 aitteindere, tra ;:na v:is1ta ed un ,pranzo, la dafa, del 1'4 Lu~lio in occasione d~ill.b. quali.e :La clemenzia di iPo6.noaTèÌo a,vreihbz rhdonato alJe batt.a,gJdeper il re e p0!" la F:rainbia. lDa:udet !ha ipr-etterilo eva/d0re giuooaat- <lo un brutto tiro all'au::;.ruità repubhlic.i.na di •Poi:ncairè e dell .M.i'llisi~o d'Unione ,nazii::ma-le. IE P,oincarè si vellldicai .di Daudel rif~utando il'amnistfa alàe centina,i,a di ... comunisti, socia-listi e si-n,daca,1istidetenuti. ~ rea:o d'opinione! IL'eroi.ca e idis,graZliata Comune ungherese .deJ 1919 è a!l\cora nclla memor.i.a dd •tubti. Ma ,pochi sa,n,no ohe aicune ;vi.tt:i'- me ,della repress.ione e ,d~l ter.rore, a•llcur.i v.i.nti ide11a,Comune giacciono aincoTa nei baJ~ 1=1ail1 fr.aai'cesi.P:i~u-o KO<Vacs, uno eh e&il, è morto a Caye.nne il 30 luglio 1925. lsLrain Szriher, ,gra.zia~o, è sbarcarlo a. ,Mair~lia .ili 5 ~uglio scorso ~ h:i raccontarlo così le sue peripezie: « ,4120 marrro 1919, a M.ako era stato costituito um Soviet. ,Mako, ·per il tirattato di pace, era interame:nte salto ila giurisi~- z.iooe u~ere.;:e. Il 23 mano 1919 un dislruccamell'!.o kaace.se .diretto a Sze,g~ ~netrawa a .Mako. Essen.do ispclto!I"e d~ guanuig.i!one1deH''i:"sm-cit•orosso, io proc»- dett.i all suo disarmo. iCiò ohe costituì il mio <ieiLi.lloalt.lor.ohè 1'1-1 luglio 1919 venni a,rrestalo <lalJe au:orità fra,ncesi. iDa queil. momento cominciò il mio m.a.rtiriio. Illega:tmente mi si lrais.ferl dal! mio paese naitale ,a Scifia che era ugualmente occupat,a daLl'e~rcito ifu-ancese. •In Wl.3. ced..- la microscopi-ca conobbi le prime sofferenze de~ prijgd!oniero. " Il 23 ottobre 19-19 fui con,dot-:.Odinanzi un CO!IlSÌl@li-0 di guerra ,firaocese per rispondere >eleil reato di eccitamento ailla guerra civ.i,te eJd a!I saoohe~gjo •(?) . L:a sentenza fo spiel:aita: mi si condannò a morte. Dopo i1l ver,detto fui .condotto a Saùon.icco. F orluna~mente da Corte di Ca.ssa~.ione si r.icondò delile disposizioni dedlla Costituzi.,one del 4 novembre 1848 che aho~scono la pena di mooite p.er i cea.ti· ,po'.lfutici ed fil 26 marzo 1,920 un ~- cando Consiglio di ,guerra mi c~- va alla depor.a-zi~ :nelira INuovà C~~ doni.a. T.rasiferito a Marsi!gHa, mi: si. mant~nne per due anni al regime ,d,ai, ,dein,- quenti -per .realii oomuni es.d in tutto questo ·peri0'do non potetti mai ottene.re un ie!.to. -« ,J.r 16 tnaTzo 1922 i.mball'll::atoper ia NuO<VaCalledoma. feci una trasversata di due mesi.' Durànle wio SCérlo a,n Austra-- 1.:a, ev>'l!s.i. Tre ,giorni restai senza, mangiaa-e e 1a ,pohlzia austraoliana mi airreslò e mi ccmseig111ò. A Nauméa cominciò la mtla rva-1.a. ,di depor.tato .... il'IIITTille ii ,26 ~- gio 1926 venne i:a-ma !:a la mia g;;wa_ Pa-rt.ii per de Nuove Ebrùli aMo 9Cc,p<> di gu'a>dagnare quailohe solkfo ohe mi perme~tesse i[ rimpa1tr.io.1Ma.1à .j1} -pail.udismo m.i jnterirò. lLe forze fisiche m'abbandonar~no. Sarei stato defi.ruroirvame:n-vteinto se detg.li uom.md cli· cuore inon si' fOS'.sero inti:-re.ssati• tdel!'a. .mi,a .s011le ». • • • iMooeleine Ker, che ·negLi ultimi dieci~ anni di vita militante ha oocupato un po-· slo de.i più lm,pc-Ttantaneil pamto comunista fra;n,cese, sii è dimessa ,di questi .giorru ida-1 ,par.tito. Ed ha pubhlicato una broc-hur-e pella quade spiega i mo~vi dli« fihanno com-dotta a talle de.chione. Eccone i -pa,ssi più imporumti.: « •••• Non si.amo più al ,periodo delle es,pulsfo'Illi: brutali dwianle il_ ,qtJ.a!le iDoriot e S112Ja•nl!Gleiraud potevano vaa:itani, oome d'una vittoria, .d'aive:r vuotato l Partito ìdeii tre quarti dei suoi inscritti, e deip~ù anzi.ani. L'e5alUl\\Dlellto rapido degli effett.isvi lha, per !la forza de1Je cose, d>- b1igaito a me!itere i,n soa-dina questa irabbia dastT-uttrwe. "' 'l.ndbb-e ilio iocoraggiamento e 'la passi:vità !hanno r.ispostp a!Jto zelo · de:i dit'igent.i. Ma .i metodi di difesa della cricca priiviC.-zig.iantaon s0\llo camb1Mi, come non 11a ioessato la demolizione soirniona, !,a di5J)'21fsiionevO'lon'~ia e Ja c011ruzione d01 Piartito. Awcune tra.s.formaz.iooi ailla superficie sono impotenti a Juanre a..'1 maJ!ecoiì prcfon,do, oosì inveterato. N1in c'è akuna speranza. che, senza [a,r crollar~ i1'eài 1 ficio, jl Partito possa uscire da q.uest-a, vtla d-0>veJ'iha.cc-ndotfo -la d«,tatura clandesU:na di uno sbrumento di. frazione :mposlo-gli per ordin~ ,dii Mosca~. e . . . • Lo slrumeot'o di &-arzione N~- ste, ma sotto questo strumento oonotlo e ciini.co, il Pa,rla.to fu~ge a pezzi, roso, U-ogorailo,senza "Piùlforza nè ii,duoi.a. Non è senza un.a ragione grawe che in cinque anui cooto mida. ccmpagai sieno l!Sciili daii ran.ghi del Pairuto, ahbai.,-donanio ia loHa àn quello che essi a.vevan:.>cr~uto ia grw.de Parliilo r.ivolu.iiOllla.r,iùdel proletaxiato ed al quade durami.e il periodo ardente de! dopo-guerra essi erano venuti ;in massa con fede e co:, cora.ggi0> x. « •.•.• I id.iriigelllbim;>wdent.i non ,i'gnorano ohe la loco co-'rnpli.dà peserà _gra,v,eme.nte nella, decrep.itezza d&i'llnf.ec'llazional.e &le.d'anno im ,3ill!llO SJ aC'PP.ntua. Essi riconoscono volentieri - nei -disco~si prwai'.:i - quaile terr.ibile periooio per butto ill movimento operaio reca i.n sè la subordinazrone ·de!l1'lllltemaziona;!e aù·le necessislà .dello Sballo ru'SsO\"· e •••• Poadtè è impossibile impedire ohe una IOJ'UJOC.a. dii funziimad tradisca di comproonesso iin compromesso gli interessi: ,d,e11J ,prolelariato, po.idre è' !mpossibille !dii opporsi allil'esailtazione di un Dl!· z.ionail~sm-o pencotl0$o Klà, cuil è nosJro dovere idemu.niia;re il perlcollo, <impossibile sotto pena ,di san~ioni 1diohivaire oqe la annessi-0a1e del Partito ailla diiip.loma.zia sov.ieHisla non può che priv~e 1a Russia dei!J'amiwt~ooii!ta-rio di cui essa avrà bisogno illl: caso dl conflitto, po!iichèveniamo ad.dila:li come idei oon!ro-lt'.iovoluzionari se non aippr<Y\"..amos,enza 1d'iscussione, quali led .definit~ve idei so,ciallismo, de1'le -direttive occa!Siona'li e mutevoli do. ,governo, che .fue :am.co:rain questo Pairtito quando non si ~usti .la voluttà l<il prendere degli sohiaffi.. « !Per con~o mi.o m'abl-OQllainodai hm1.iio-n.a,ri idalà'anima di prefetti di pal'i.zla, i. quaù~ s.i oomipi,a.ocic,n? idi domi.nare un pa!'ti.to co-1 si'slem.a ide'ble spie e idei 1polizioiti, ,da colioro a. quali non criedono più al rinnovamento proletario, dhe c:redoe,nocli.e ril denairo basti a: tutto purch'è aim'V1 a fiotti, ohe .ift denaro rimpiazzi ~'esperienza, l' inteiligenza, Ila idevozio.ne; oio ma. sepa,ro da:i pseudo caipi ri,vo,l\luz.iio.n.a.'fi dhe non sanno dhe fabbrlcaire oe'Hule, compa?ltimenti., idilvilsio.na. per inquadrare, ~ira-re, contenenie ed .alsfissiare la mate:cia, umana .senza ,va,i'<lft Clbe è la ma&sa dei milaot:a.n•6.
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