I.'.\ VVE.NlllE D&L L\ VORATORE -------------------------------------~'-'~ stto conto si <leve Ìa,r conoscere h vei-iità: non essere altTo che un'esa1taito, un',av. venturiero irresponsabile che, dopo aver !atto dell·J!.311.iauna sch.iava, lenla :!..;. lrasc.ina.rla o.id un.a guerra con co-ns::igue:nzc forse i.1-rc,parabili 1=er la s'.cssa Europa CORRISPONDENZE Lo scrittore rasenb poi l'aberrazione quando scrive eh.e è con dolore che vede il pofolo itabano - più selvaggio dei (IOrdici - e ch'e~li vorrebbe si marn.tz.. nesse tale -, caidere in mano aiLla ci..vilin.azi.o.ne. Simile aiffeaimazione, cl1e non si commenta, è sufficenle a dare un giudizio 6efirjtivo, e de1 l"bro, e dell'aubre. Essendo n:n.nocuo, si potrebbe 1asciar correre l'amore esallalo eh-:? l'autore a:fjenma aNere per l'l'..aJ.ia, anzi, da b-uoru ~ail:iaini cs=gLien.e un ,po· grali, anche quando esai.gerando non poco, trova che ai\ hairbiere è un genio .... perchè ~~1 rade hl oo:rba con pochi cCl~pidi raJsoio... ; solt:...nto a se.nlire pronunciar Toscan:i. ~li ir(<ma la ma.no.... ; vonebbe potersi por1:a!r con sè i,4 n.m:nore inimit.abilc d,:JJ.c strade cli Roma, e trova della poes:a ~rfi no negli ori.na.loi. Tut\avia bLsogna riconosce1·e che l'autore ha avulo trunlo buon senso da non pubblicare il suo libro in it:diano, che, aJ•triment:, j truci oo.ncittadiru, genle pratica e,<l arguta, non avrebbero mancale d" con~n12n'.are in buon di,akHo fiorenllr.o: « Ma icchè 1'è lutrt'occupafo San •Sarvi?,. Vienna. E. C. 111101111 di en ra1d1 alernuaclelallsta Nuova York à stato celebralo, in questi giorni, il 30.o giubileo del più _grande e. forse anche, più caraller!s'.ico giornale socialista del mondo: il Jewi:;h Daily Forward (l'Avanti ebraico quotidiano). Quello e, però, il suo nome ufficiale, di fronle alla legge ed al pubblico d"America. Il vero nome del ~rande giornale è, invece, Vorwiirts (Avanti), in tedesco, giacchè quell'organo socialista americano, che esce in America, nor.. è scritto nella lingua del paese, ma nel cosiddetto jiddisch, quel gergo ebraico-tedesco, che viene parlalo dalla popolazione ebrea della Ruçsia, della Polonia, dell'Ungheria, delb Rumenia, di tulli i paesi slavi dell'Europa. Ma, seboene scritto per una genie apparentemente cosi circoscritta, ;n realtà il V orwaerfs di Nuova York è uno dei più grandi focolari di socialismo in America e nel mondo. I nostri lettori sanno, infatti che :n America vivono centinaia e centinaia cl, tmgliaia di ebrei, fuggili dalla Russia, dalla Polonia, dagli altri Stati deffEu ropa orientale rappresentava fino a po• chi anni fa ed in parte ancora rappr':!• senta il proletariato più povero. Oltre a ciò essi erano perseguitali nel modo più infame; e la storia dei progrom, dei massacri di ebrei è tra le più sanguino· 1.e che la tirannia e la reazione abbiano scritte. Perciò cenhnaia e centinaia di m.- gliaia di Ebrei emigrarono sempre m America. Ma ollre che la loro miseria materiale essi portavano sempre nel nuovo continente una profonda miseria cullurale. Nel campo politico-€conomico poi erano dei veri uomini primitivi. Non avevano idea di organizzazioni politiche, non sapevano nemmeno che cosa fosse un sindacalo. E allora si rn1z10 l'opera benefica del giornale che ha festeggialo ora -il suo 30.o giubileo. Alcuni socialisti, guidali dal pubbli- <:ista Abraham Cahan, fondarono il 22 aprile 1897 un piccolo giornale, il Vorwaerts, in lingua jiddisch, stampalo Hl lettere ebraiche, allo scopo di diffondere tra ~li emigra ti ebrei i I verbo socia lista. Era quello un terreno vergine. Nessuno mai avrebbe sognalo allora che quel giornale avrebbe potuto vivere 3. lungo. E men-0 che meno, si sarebbe ma: creduto possibile che un giornale socialisla, scritl ~ p:r un lale pubblia.>, anebbe ma1 raggiunto una qualsiasi importanza. Invece, la potenza del giornale andò sempre più crescendo di ,1ari passo con la coscienza di classe dd proletar:ato ebreo. Mediante un"opera tenace e saggio di propaganda sorszro in America poderose organizzazioni sindacali; e il Vorwaerts è stato sempre 1! portavoce d1 quelle organizzazioni, è stato s'.?rrpre il difensore degli interessi proletari, non più dei soli ebrei, ma di tutti gli operai. Così, il p1ccolo giornale socialista ebraico, a cui nessuno avrebbe presagita una vi\a lunga, è ora uno dei più gran· di giornali americani, è il più granòe giornale socialista del mondo, l::Sso esce ogni giorr.o in ollo, dodici e più pagine, formato grandissimo come i giornali inglesi ed americani; alla domenica ha un meraviglioso supplenu>nto artisl\co con illustrazioni colorate; e la sua liratura quotidiana raggiungi? le 300.000 copie, ed ha come sedi spt>· c:ali dei grandi palazzi, non solo a ~uova York, ma in parecchie fra le ?iù grandi citlà americane. Direllore politico ne è ancor sempre il fondatore A· braham Cahan, un fervente socialista che molli nostri compagni ricorderan· no di a vere incontralo nei congressi in· lernazionali e che, malgrado i suoi 67 anni, combatle oggi \e battaglie socialiste con lo stesso fervor"? con cui le con-- batteva quando fu costretto a fug~ire dalla Russia Da Glnev•a NEL PARTITO. La scorsa settimana si è riunita i'assemblea della Sezione socia I isla: dopo la relazione sui brillanti risultali del!.1 giornata di Primo Maggio e sul lavoro p1atico inizialo e portato a termine dalla C. E., l'assemblea ha nominalo i .~uoi lre delegati al Comilalo locale della Co11cenlrazio11e a11tilascista. Inoltre I" 1ssemblea ha deciso che le riunioni plenarie abbiano luogo ogni mese e chP. >1 C.. si riunisca ogni 15 giorni. La C. E. raccomanda agli inscritti di mettersi in regola colle quote mensili e di raccogliere fra gli amici i contributi a favore dell'Auanti! LA COSTITIJZf01'S DEL COMITATO D1 , CONCE 1TRAZl0 1E ANTIF ASClSTA,,. Mercoledl 18 corr. si sono riuniti i delegati delle Sezioni di Ginevra dei Partiti: socialista italiano, repubblicano italiano, socialista dei lavoratori it3.lbni e della Lega dei dirilli dell'Uomo. I convE:nuli hanno dichiaralo cosliluilo senz'altro il Comitafo di Ginevrn della C 011ce11/razione a11lilascisla e PO· minali un Esecutivo di Ire membri. l delegati hanno poi traccialo il programma di lavoro e inizialo subilo la raccolta degli abbonamenti a Libert:1., e le sottoscrizioni per il giornale e per la propaganda. li Comitato per la parie generale e l'Esecutivo in un campo più delicato e difficile si sono messi alJ"opPra e hanno giì, scollo un lavoro mollo importanl~. Dovere di lulli gli artifascisli è ùi mettersi a contatto col Comitato e di aiutarlo moralmente e finanziariamente. Per il momento chiunque volesse mettersi a contatto col Comitato deve rivolgersi ai segretari o alle sedi dei gruppi che costituiscono la Concentrazione anfil<tscisfa. TEMI PER NOVELLE ALLEGRE. l conii dal macellaio. Chi volesse amusarsi - come direboe qualche fascista di nostra conoscenza credendo di parlare italiano - a svolgere questo tema, potrebbe seguire la trama seguente. Uno di quei tali, c.:he amano catalogarsi parte sana e migliorP della colonia, pianta chiodi dal ma-:ellaio per franchi 800 e rolli. Paga i rolli e lascia impagali gli S'JO franchi, e minaccia il creditore che va a reclamare il suo avere. Ragione .:,P.r etti interviene la signora giustizia. * * * Se il Balilla del Guguss di Luga110 riesce a indovinare il noma di que!:lo italianissimo e lo pubblica sul suo giornale, siamo disposti a riconoscere d'es· sere caduti in erore chiamandolo imbe• cille. Da Am•l■wil SEZIO~E SOCIALISTA Compagni! Presto si avvicina il 10 giugno, la data fatidica del terzo anniversario della morte del nostro gran:l<' martire Giacomo Matteotti, assassin:i.lv dai sicari e per ordini las$alivi del dil• latore in camicia nera. A tale scopo i componenti la Sezione Socialista s0M cordialmente invitati di partecipare all'assemblea che avrà luogo domenic<1. 29 corr., alle ore 2 pom. nella sala dt>l Restaurant Weingarten, per decidere ~ul programma della ccmmemorazio.ne ,.cciò riesca im.1::.onentee degna 021 grande sacrificio del martire ca-:luto per la causa della Libertà Facciamo caldo appello a tutlt i compagni e contiamo sull'imma'lc-abile intervento di tulle le Sezioni del!:.. Svizzera orientale: Kradoll. KrPT1:lingen e Gossau. ll Seg1·etario. Da WlntePthuP Domenica scorsa ebbimo una bella conferenza del comp. Berloni sul lema·: La lotta per la libertà. Tema che J'inlaticabile compagno svolse coi consuel: documenti e con ma.eslrìa ormai più u • r.ica che rara. I martiri Sacco e Vanzetti, e lulta quella falange di sovversivi che coprono le galere e le isole del b::d Italo regno ebbero in Berlon.i un difensore eloquente pratico e idealmente sincero che accontentò lulli. Peccalo che la sala grande dell'l-Ii>l- \'etia fosse occupala per la fesla C3.U· tonale dei ginnasti operai, altrimenti i! concorso cerio sarebbe stalo mollo riti numeroso. Si tenne invece nella sala superiore del Ristorarle Cooperativo, dove alneno una volta tanto fu imped ila, durante tutta la conferenza, la portala del le bP.- \·ande. La mia era gremitissima. Speri::i.mo d1 avere presto I Bert 0 ni •j)U svr 1 .~e,e t;;:- ma più importante e di propaganda. A.da~io acla(:10 , ro,s..,lalo d' Zur,- go sia levando il passaporto a molli connazionali Vi sono s0vversivi militanti, sempl ici antifascisti e qualche altro. Vi sono d<'i casi qua"i da ridere. Lo spionaggio che esercita qualcheduno di loro non è realmente sincero. Certe gaffe far<>bl:ero ridere qualunque. Sembra però che nessuno ri lamenti o v::i.c.la I a Gino Bianco a raccomanda.r..-.L Facciano quello eh.e vogliono; jl lono stipendio dovranno pu• re guadagnarselo. Tanlo paga il popolo ilaliann. Ora che con l"aumento della lira si. è lalm<-nte arricchito. che \aie la pena d, •enlire quello che dicono quei disgtaziali che veng1)no dall'Italia per ?uada- ~narsi il pane da noi, Strano però che quelli che le con1.::ri,, ,n ,;,b-bcnda.nza i:,re::a.rucan., <-t:n -1ui n2-lla demncralica repubblica svlzzc-ra :nvece di andare là nel paradiso delle Lamicie uere. Mah! Sarù questione di gusti e d1 ,. dealisrno moderno. Da Zu•lgo SERATA PRO CO; FINATtI POU111IOI :'.\on c'è che dire, qui a Zui:i,ga. le rn.a11:fcst.azioni anhifascislc si ri.pe~ono quasi settimanai1ment~ e - que!Jo che più impcxla - ..seguìle dalla colonia i~al:iana con sempre cre.;cente entÙsiasmo. Dopo appena una selLlmana che la L:- ga della Libu:à :.ivcva :lata la sua seconda sera la pro uitl:mz del {asc ..smo la ' . ril::lr:imm::i.tica del Libero Pen.,ier.i con la un success.,o c::n ,la sua Festa pro confìncti polilici. data nella sala del TeatroCa.sino Aus,sersihl sabalo s::,,rso, 21 corr . Successo foconleslabilmenle pieno, che ci ha da~o una ,olla di ,più la .riiprova dhc l'anima deU.a grande m:tssa degli italiani residenti a Zurig-o - meno, si capisc~. i quallro sca~zacani d2l Fascio locai~ con Iuli.i gli annessi e connessi ruffi;~lfl, berai/i e simile lordura - l'anima deLla grande ma-ssa degli iLailia.ni- ripetiamo - vibra a1,1'unissono con Ja nostra per gli s'.essi ideali di emancipazione, per h causa della. libertà, oont.ro Qgni tirannide e più di Lutto contro la dEl!inqu2nz'.l camulfat;;. di p::i.lriolismo cht chi:una-;i fascismo. TI programma, olLre alle soliie prnduzioni filodra,mmaLi.ohe, aiUa lo!l-aria ed al bail.lo, portava Ltn iilumero verament2 si;eciale: I1 più valente fra i viO'linisti ::oncert,isti ita,l:ani - slava scritto - il prof. E. Carletti, suonerà: 1. Val.~ caprice (Wien:a')'ski) ; 2. Santa Lucia lontana (Ma.rio); 3. Zingaresca (Sarasaite); 4. Ridda dei folletti (Sazrini J ,L' altesa era. s'.raordinaria, non ,sC'lo per il valore veramente e::cezionale dell'arlisa, ma più anc0<ra - se m,ai è posr'.bile - per fla SJIT!pa.tiaohe ,gc:le la sua i-er.sona Cra. Ja masso oparaia, la quab ron ha dimenticalo che i,l prof. Carlet!i è sia lo privato circa un anno fa d~l p~- sapcrto per aver preslala 110a vc·Ha la sua op-zra in una festa pro ui!lime po/i. fiche. E pmpn'.l il giorno delb •fasla veruva ad apprendere dalle colonne del Corriere degli Ital1a11i della sua protesta contro il Consolalo Italiano c1; Zurigo che ... ma lasciamo la narola al Carlelti stesso: · 11ttentl al consola ti fascisti! eome funziona quello di Zurigo Egregio Sig. Direttore, Verrei pregarla di denunciare sul 6UO i::iornale, ~! mc-do con cui a,! Consckrio · Italiano si lrallano le donne. lo sono a Zurigo da quallro anni ed avendo prestalo una volta l'opera mia (sono violinisla) per una. festa " oro vil1.·m-:: pdili~he italiane . mi hanno fallo sparire in un cassetto il mio passiporto cir::a quattro mesi fa. Il trucco c"è. nia non si vede. F:ngono di volerLi rinnovare il passaporto ed invece te lo fanno sparire e... chi s'cvifto, t'è vis lo. I fascisti, fra le mille virtù, hanno anche quella del prestigitalore, e ce ne sono di quelli bravi che li fanno sparire un milione, invece di un passaporto. Ma, veniamo al fallo. Dovendo mia moglie partire per Johannesburg (Sud Africa), mi recai con lei sabato scorso al Consolato italiano per farle rinnovare il passaporito ch'era scaduto. Ci dissero di ritornare alJ'uHicio il lunedì che lutto sarebbe slalo pronto. Mia moglie infatti punlualmenle vi rj. tornò il lunedl e dopo avere atteso pa• zientemente oltre due ore, fu inveslil:i in malo modo dal vice-console· Leo'lini per aver chiesto ~ non era possibile d1 allungare la data d1 scadenza onde evitare d; arrivare a Johannesburg col passaporto scaduto. Mentre ella piangeva, le persone addette al Consolalo ridevano. Ed appena arrivata a casa, sempre piangend0, mi disse: • Capisco adesso come quest:i gente abbia polulo ammazzare M 1lleolli . Ora come vede-, sig. Direttore, non potendo colpire me infieriscono conlro i membri della mia fami~lia. Perciò denuncio sul suo giornale questo sig. Leorini il quale per irridersi della debofozza di u.na dcnna n"n ,può non essere àe un fascista. Con perfetta stima. Trivulzio Enr;co Carie/I;_ E comprensibile, adunque, l'uraiano di applausi che accose il Car!elti quando zi presentò alla riblla. Applausi che salutavano •ì J"arli~ta, ma salutavar.•J anche l'uomo che sente altamente :I senso della sua dign1la personale-; .1pplausi che suonavano rampo~na, :.prczzo per gli omunc()li del Consolalo !uliano, per i servi disgraziati di un pa• drone senza car3fltere, senza dignità e senza onore, e la. più alta dimostrazione di slima per chi sii lener alla la te.sb davanti alla prepotenza degli avvené..1rieri diventati padroni. ,li Carlelti è un violinista che sba1<,nclisce :! -~rasporla; ccn una tecnica impeccabile &upara i ,p~ssa,ggi ,più <l.iJ. ficili con una facilità meravigliosa. La sua arte è un susseguirsi continuo d1 colori e di luci che commuove ed entusiasma; è un'onda sonora che conqutdc cd il pubblico, composto nella quasi tota.lità di semplici operai, ha saputo "-P· prezzare lutla lo splendore di una esecuzione meravigliosa, ringrazian-cfo il Ca11lelli dcii ,godimenlo o.rustico ohe egli regalava. con Ta più enlusiaslica dimostrazione di a-mmirazione e di riconoscenza con largo lribulo di fiori e Qi applausi. .. * * Resoconto della serata pro- vittime del fascismo, dala nella sala d'et Ca.sino Tien[enbrunnen, la sera del 14 corr.: Entra.t'?: Fr. 590.60 Uscile • 394.30 Utile nello F r. 196.30 Da nn compagno ~ 7.70 Totale Fr. 200.- 1[ Corrispondente. Da Belllnzona (R'!crdc.ta). Un c::mpagna ila,liano in Locarno, scrivendo di co.;e cclouiali ilabne su.li' Avven:re~ d~l 14 corr., sligmalizza J"aslcnsione avvenuia lem;:>o fa in occasi e ne deM'assemblea de1J'Osp. Il. in LU;gan;i, da parie delle Co1orue 1\lal. rei Ticino. ·A mia v<J'lla • tralascio di ana.lizzare questo allo» s<>mplicemente per-llè esso trova piena giustilicazione in diversi punti, mol!-o c;pporlunamenle toccali daJ compagno :ila1liano in Locarno; primo punio fra i lanti, quello che melle a nudo l'a.pa.lia e il disinteressa.mento della maggi:>r parl,e dei connazionali ipe.r •le quesbioni coloniali, consideraile sempre cOJne cose superrL11e,se non del '.ulto inuli,li, &pecialmenle, diciamolo pur fr:mcamenle, quando •le colonie 'Ol1ganizz::ile no.n possono dare benefici jmmeicliati e tan)!ibu\i. Prt>fe:-isco richiamarlo 1 a1la realtà delle cose, esaminando con tpoche pa,role quel che furono un tempo e quel ohe sono oggi le cosideble Colonie ila]iane in cgni centro del Ticino. Chi ha ,pratica delle organizzazio~i co-. 1-:>nia•lis,à ctx1ne in ogru cerr'.ro del C:rntone, prima della guerra, e speciailm2nte ne'll'~mm~diato dopo guerra, persone vclonlt>rose han-no speso lempo parecch;o e non poca fatica per contr:bu:r::: al nggiun~imento di un'organizzazione coloniale che, poggiando sulla r,:1llaforma del1l;i apoliticità - l'unica che lasciasse adi:o alb pcssibililà di conviven:ia in comi;ne, !:,se di giovam~n,lo a l.itli. Ma furono lcmpo e faLica spre:1ti! Perchè -:J,,ll'e.poca della cosliluzione d2i fas::i,. per l'ir.tr.ansigenza dei fasc1s~:, r:c:1 vi fu più pace. Ovunque le assemL,c?. da c:,d;- r.at.e, laboriose e Ialliv-e che er:tn:> pr.!llTl:t, divennero in seguito tur11ultucs2 ,:d inconclud"'n:i, tanlo ohe gli :1s,o:::ati, clu per amor di quieto vivere, chi p::- :1 :, ur!arsi con questo o ::-n -:iuel!a, l.: tl" ·erlarono al p1rnlo di lasciar; ai fa~cisli cami:,o libero. Va da sè che a cosl::-ro non parve vero di pole:si impadronire c~n la-i.la facilità cie.i Consigii di Amm. di Soci:-là esislenli òa lan'.i anni, lcnJal2 da altri, sovvenute da altri par sccpi di sincera mutualità e di hlar>lropia, scene del Lullo di po•liE:a a r:gore di slalu~o; e di questa padronanza ne aFr,rohltarono subilo per mcdilicar]le ili statuti, mutando in questo modo caral!ere e lisiono1nia a.d ogni S::acielà, fascistizzandola. E" vero ohe di associali ve ne son rim.: sLi assai pochi in ognuna; in quailcuna anzi. solo qu~l t-anlo che basti per comporre il Direttorio (adesso i Comitati si chiaman~ così), ma è allretanto vero che se gE itali.ani avessero poriato fin da pr:nc:pio nelle assemblee l'eco del loro sentimento nei cor.f.ronli de.I fascismo, s.n"imento man:Jestal:> chiaramente colla rinunzia a far parte di una qualsiasi Soc· 2tà ital., '.e c~s:: non sarebbero o~~i al punto in cui sono, e lo spaurac::hio del i:a~s:ir:irh negato no1:1sarebbe neppur:! e-ishto o, tutt'al più, avrebbe fal'.o :ridere. Pa.:lroni del campo, i fascisti vi pianlan 1e tende e vi rimangono, !orli non di numero (che infine in ogni calonia italiln:i wno esigi;a minoranza) ma krli p:!r b. forza che vien loro -p2r rWesso dal go- \·erno :bi loro par!ito in palria, da ll'iner. zia dei connaziona1i e dal timcre che ranno SMscilare coJ ricalto dei pa,ssaporto al quale ri::aLlo verrà a/56:unto quello p'è~ il ric:>vero ~raluilo neJÌ•~spedale italiano d.-i CO'lnazionali più b:sc,gnosi, colJ'acsunzione :n coripore di un Con3•,~Iio d'ammir>:s!razicne di rura marc'.l fascis'a per cr~1e:l'islilulo. Inulib farci iilus10ni ollimis.liche eh,;: et darno qvalche clan:la c-msolaz·one (::i chi, pilce di_ prendersela) urge melhrsi .i}l opera .... m che modo, di grazia, caro " compagno in Locarno? Ritornando a cicalare ne-Meassemblee cita~e più su? fenomeno. Da un po' cli tempo lran.o numerose persone ohe non certo il nos'.ro diaiJelLo, ma. beaù., l on sarebbe nè pratico, nè ut-ile, nè dig-niloso. Basta con le mezze misure e wLle più -penose costrizioni di coscienza. D'a:11.ra_panie, non è pure ragionevole e sarebbe :-erifeltamenle inutile sperare o vole.re dagli altri, quello ohe non sap- ;::;1mo o non v:>gl:i;,mo fare noi s:ess:. di sapere esoLico. Della cosa: si eco anche un giornale: ,la «L' pa,. Sui n-oski tr-eni circolano polizi.cLli iladiani che importun.;IIDIC.., so dei cilLa,din.i. Ch: va a Ohiasso vere j,I seguen:-2 incon,yeiniente: do giu~ete in si-azione h vost.ra. Un mezzo c'è, ,però, nella più dannata dciJe i.polesi per dimostrare ai fascisti «che siamo tutt"altro che liqu~dali ed avulsi da"!le colonie ed è l'unico che rimanga ai connazienali di o.gni .partito oh.e non abbiano Len-denze IMcisle, ques:o: er,Lrare con sincerità di 'Prc:posili n~Ue Colonie Prolelarie Italiane dove esistono, per contribuire a ren:lerile ò?ffic1enli, fattive; accel:are i sa0.r1fici eh<> eventualmente l'adesione in dette associazioni può recare, ed avere il coragg:o di co- •sl1lui.rle dove non esisll)no. Fuori di questo mezzo non ne v.edo ailcuno allo a dimostra.re come il consenso al fascismo naUe colonie i'.aliane non sia ohe una parola vuola spesa troppo spesso e COI! :.Onta facilità da chi ha convenienza <li farlo. L 'ASSE·MiBL'EA DEiULA COLO 1 1A PROLETAR1IA ITALLA.NA .La Cofonia Prolelairia lla•liana cli Belhnzona, ha tenuto la scorsa ;;eHimana al'la Casa del Po,polo, 1a propria aissem~ b-lea, dtll"anle la qua•Ie vennero discusse fonporlanti iraltan.de. L•interessamenlo dei soci a1le queslion.: post.e i., di.scU3sione ed il numero dei po.stulanii per l'ammissione è confortante. T'llito lascia speraire che in tlll 'futuro non trc•ppo lon!ano, sarà' questa l'associazione ilalia-na, sissignori: i-ta-/ia-na, la più numero.sa qui. Fra l'allro è state votaio il s~U2ll,te o.rd.ine del giorno: « Là Co1onia ,Proletaria llailiana i.n Belllin!Zona, riunita in assemblea, protes'.a contro oJ'i.r\gmsla condanna cli Sacco e VanzetLi, per mi11e proive riconosciuti mnocenti daJ. mondo civii1e, auspicandone la l:iheraz.ione ». Da Lqgano C01 STATAZI,ONJ J.I gicrnale de-Ila concent!l"az.ione antifascista « la U&erfà », ha pubblicalo una grande foto;graJaa <lei co11fu1a;i di Ustica, f.ra cui caunpeggia la Hgura cli Massa- !·enti, J"irudcmit.o lo"tlatore di Moline'llla. .Ma.ssarenli è molto conosciuto a::i.cte nelù'a:mbienle italiano doiLugano, per avervi dimoralo mcJLi allJli. Anzi in Lugaino Massarenti obbe a sostenere lolle ,ivaci.sime con alcuni eilemenLi budries! ed emiLlani ohe lo acc'.lsav.a1110di llloite malefaille. Dove s:e ..se la ragione od H torlo del- !,; ·pQlemich2 d'a!1ora non tocca a noi. nè è qui il memento di scriverne. Ma 'Ima censi.al.azione deve farsi. A mo,lli anni ~u d:·stanza Massarenli è ancora sulJa brecc:.1. e i;.u il s◊cia-lismo e per la causa degli opera.i è relegato aJ. confino, menta-e molti dei suoi acousaloo-i, i Grazio.¼j e.cc., seno passa ti aill"a1ltra sponda, ::hi ca-..,alieri del re e serv;i sciocchi, chi hscis'.i per amore di pagnotta. FRA GLI SCALiPIELLl:'.'ll Il ccmpagn,J Visani, della Camera d2sl L,voro di •Lug::i.no,ha teido ad Ira~na ~icverì 19. u:-:i conferenza sul lema:Sh~ dc::=!i di e.esse e sir,daca!i politi<:':. La c_nJerenza ha avuto uno spiccato c:ir:l'lterz di al" 43!~là, dato il ten!aliivo d:?i Ji. b:trali ticinesi di ccstituire d•i •in:lacali Oferai - A Gi.ornico, domenica 22, a,ll'assemb]ea della Sez. ~cJ!pe'.•:ini di Bodio-Giornico, è mlervzn1,lo il comçagno VuaUolo seg.r. centrale della Federazione. - Ad Os,gna b cava Wt:orio Jelmini è t.ola,lmente chiusa e una qt:arantin:i di opera~ - sparsi nei comuni d1 Osogna, Cresciano e Lcdrino - sono <l;socoupali e senza lrc,i; re prospettive di trovare presto occu~azione. Se non si tralla di una _manovra padr:>na•le, J'indusLria del g.ra01to sta allravinando u!la crisi grave. U COl,tuN,f CA TO DELLA S.S1I. La Sezione Sc::iaEsta Italiana di Lugano, aderznk al Pa11tilo SociaJis:a Italiano_ (_Mass!mafala) r2nde edotti j compagni isolati del Ticino che sono sulle sue d_iretLive, che il deile.gato canlona1e incancaLo di di~t ribuire b tesse.re, <li prendere accordi, di costituire Sezioni, è i<I cc--mra~no Visa,ni Dom~ruco .. l2ssun aillro ha incàrichi di sorta. _Questo si è :itenulo opiporluno di puhbhcare, per eVllare che compagni, d'acconcio celle nostre direl~ive, soi!"pr~si nella loro buona :fed.z, aderiscano, invece c~e al nostro, ad aHri partiti d'avanguardia. I POLJZIOTTJ ITALIA.'U SUI TRE I !1 NTERNiAZi!O ALI. IL.a questione de1 servizio di veriJic:i dei ,passaporti, falla dai poliziolli italiani, sui ~reni internazicna•li, nel,la lraLla svizzera <li Bellinzona-Lugano•Chiasso,, è stato oggeUo di di,scussione nel Grain ConsLglio Ticinese n~lb s2dula dell 18 mag!!io. LI co1r,pagno Boo-eL!a'iino, di Chiasso, ha così espresso le sue csservazio:ii sull'ino-pporluno 5ervizio: «Chi viaggi(\ in treno n0L:i uno slrano ì - vc!'.;gad1il,sa 2 che ncn vi si da.sci, re e ohe una [accia ... quasi pa. un doganiere ilaJloianovi vQglia e a rispon:le-re a domainde alile siete per nubia aJfa.tto obbl.i,ga"l9-' d _r2. Pochi giorni fa c'è voluto un va,!e deHa stazione di Chiaiss~ a 1;iberare i cit~a,dini · via,ggiatof' ,JI oere di una nUura dove )j Jvè\> si la poliziot-leri.a <l'olitre coJ. talle-rata. Oh.i ruveva <lato le eh vagoni a quei ,si~OTi? Con che / si ohiusero ili vagone.? Non è, i«-1 ora.·111 nastro, 11 ·paese degi abusi e degi adJi;.. trii polizieschi. Vfa, con quel servirz;io die imporlun.a le libere mosse dei nost.ri cl(... ladini!" UN CO,M.MENTO Dopo le risposte date alla mia corrispondenza sull'astensione, apparsa nel- ·lo scorso numero da parte del compagno Visani e della Colonia Proletatia, Ila liana di Bellinzona, risposte che pur giustificando parzialmente la miaf ca, concludono concordi nell'invi f compagni di Locarno a formare 1a, Ionia Proletaria .Italiana in quesL· · è opportuno fare rilevare come t. biente coloniale prole ..'rio italiand"', locarnese sia il più apatico e d~ ressato per prendere decisamente( risoluzione per risolvere la cond~ lotta da tenersi di fronte all'escl· smo politico fascista nella Colonia) · Adesioni al la formazione di una, . Ionia Proletaria, Italiana, qual'ora prendesse la decisione di costituirla, rebbero numerose, ma fra questi renti pochissimi hanno seguito le vi de poldtiche coloniali; salvo qualche cina di compagni, i futuri compoa della «,Proletaria» sarebbero soci, mai fecero parte di nessuna società liana prima e dopo l'esclusivismo lico fascista. Col rilevare simile situai zione non si cerca di sottrarsi al )avol'è difficile di persuasione fra il proleta~ lo italiano del locarnese, ma, è necesea,,' rio mettere al chiaro ciò che umanam le è possibile fare per riuscire ad espf!,. care un'attività conclusiva sia morale· ·mater.iale. Comunque fra breve lass_o di temPQ anche la Colonia Proletaria Italiana sa• rà istituita, poichè è una istituzione h.. nefica per il futuro orientamento poli~ tico coloniale. · Chi scrive cercherà dì dare la sua modesta attività individuale; per cercare di, ,. sviluppare questo piano organico, impo• sto da constatazioni eh fatto che anche i pm pessimisti possono facilmente comprendere. N~n imporla se sul principio saremo un piccolo grup"po , come non importa se i nostri avversaci opporranno tutti i metodi ormai tristemente noti per distrarre la parte sana della colonia, saril richiamato alla coscienza di tutti gli onesti di ogni partilo la quistione cosi importante di fondare la Colonia Proletaria Italiana, che avrà lo scopo di muovere ai ripari contro un'esclu;;ivismo politico che di ~iorno in giorno diventa più minaccioso. Ed è per questo che anche alla gioventù italiana, dovrà rivolgersi la noslra opera di persua.sione. Oggi i nostri, avversari, la gioventù italiana la istruiscono con i comandamenti di odio per l'avversario politico, al contrario noi detta gioventù la istruiscono con i principi di frateHanza ed eguagli<!,nza e per le future lotte di classe. . Compagni ilali!ani del Locarnese, aodenle alla Colonia Proletaria Italiiana, essa avrù lo scopo di difendere i vostri diritti ed interessi dal fascismo oppressore! Il corrispondenfe. TANTO TUONO' •... •··. che il fascio locale è fdnalmente riescito ad insediarsi neHa Casa deHa Colonia Italiana. Per il momento s'è allogato nella sala della biblioteca del Circolo Educativo Italiano « Alessandro Ma~z~ni», anch'esso- da poco tempo fascistizzato. Al fascio, che dopo lo sfratto dei Reduci di Guerra, cerca.va di occupare la sala sgombrata, avvertiamo che il Consiglio di Amministrazione della, casa dovrà mantenere la sua parola · <l onore data ali' Associazione Reduci, cioè che la sala non sarà occupata da nessun a!~ro sodalizio coloniale per evilare delI 1mparzialitù antipatiche ed -tnche politiche. CHI SONO LE CAR'OGNETTE? . Preghia_mo «Balilla» di Squilla Italica d1 avere il coraggio di dire chi sono le carognelte che fanno propaganda. per le nalura'Lizzazioni. Coraggio: dica pure questo fertomeno fascista, sapremo rispondere a dovere. Cer_le pisciatine giornalistiche sono proprio degne di Squilla Italica. Le <.:arognelte attendono che «Balilla» si decida a liquidarci ... -n-
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