L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 22 - 28 maggio 1927

se è moraJc lulli quei sanli. maschi e femmine. angeli e che so io, ò!ipj.q.ti o scolp1li, che fanno bella mo- ~ di se, anzi che \·cngono genuniti ·ed ;ucensati, entro le innumere- . voli chiese· calloliehe. :'.la qualcuno ~lterà su a dire che quella è arlc. Prrfellamcnle d'accordo. evcnlnale W i:,11.erullorf'. Ma ancltC' la moda è ar- . La ,·isionc d'un paio di tornile' ll'ht>llf', un poc-0 cli seno s~·opcrlo ~J~ nosso:10 essere' rosr immorali non per le ]Jegl1ine orma: fuori rvi7,io. e p<'1· i dcho. ciali. Per gli ti·i 'no. · F..ssi guard,ano. ammirano. appromo e disapproYano s.ccondo il rnodt.illo., che ha1;no daYanli cd ·il loro \~io arli--l;co, e tirano asanli. lo 11,ner[ino il dubbio che questa nuo- "rnciata sia fatta d'intesa Coj fah- • lQd di stoffe. Sia come sia, io ~ ~c11ro d,c le dorme itaJiane con~eranno a seguire il loro giu- ~to gusto. e sul muso di questi lanzichenc~chi scocciatori. gelteran• no una sonora r1s:ata. Sarà la loro ' giusta ric.ompensa. PioDonati è morto QuCNulp il numero della settimana scQ(sa e,,a di già uscito, gi1111sie11a• etu~ta la ferule notizia della morte e./..,__compag110 Pio Donati. La morte avvenne i11 111w cli11ica della C(Jpf tttie belga. /;gli è morto in esilio, lontano d(il11a fti~t terra natia clie tanto amcrva, 'l[l!'J rf1è uo11 fece 1w1i mercimonio della ~a J;ura fede d.i soci!tlista. Co, i è il ' rno dei mip,/il)/'i f!g!i d'Italb. in ti tempi in cui s~ovfma. il suolo mo la vili rù.,ca feroci.a sa11g11i- ,. 1 propap,wulista, orga11izza,fore e rtato al Parlamento, difensore w,0 dei diritti dei lavoratori. Oizrrista di [!rande 'i 1alore, avvocato. di g1,fdo nella sua Mode,w, che 1J1P1>rese11pteor molti anni al Parlamento. ffgli.o d'uw:i famiglitt di co11- ~aiori, ab/Jr.acciò co11e11111sias1110 'là fede socialista e la difesa deJ/e se lavoratri.ci. Nel compime11to sue fumdoni di giureconsulto, sempre d.i mira esclusivamente la vera giustizi.a. La sua vita fu tu,tta dedicata pe,r I.i lotta deg!J sfrutta/ii che combaPtono per la enumoipazione ed il riscatto. Vemif,o li fasci 1110, re isteWe fin che vo-tè ai du;,i co/ipi che gti venwa- , i11fer,ti.Aggredito e bastonato a an~ue molite volte, disfrutf,ii la casa è lo ~tudi.o, Egli sempre resistette e tMJi piego tm lembo della sua fede. Ceroat-0 ,a morte, dovette rinarare all'estero. Ma ormaJ {a sua fibra era infrmta~ Gli assassini. eraJ10 riuscNi nd loro intento. Tentò la cu,ra nella soermiza di ritrova✓'e la primi~ivasaj,,fp, ma il male non cedè e lo trasse alla fiom.ba. Egli è morto con la vi- ,-":;irme ne[J.'(Jivve11irnee, l sooiaNsmo. ' Pieghiamo i nos!:.r,i rosc;i vessilli sulla salma di questo gagliardo comhn.ffrmfe chr:>ha fin.Mo /a sua grande .e.iornata. Sulla sua tomba sparsdflmo . o f!raruli mani i nostri msc;i f!rtrofani. ,__ SPrr11aro.f di h111JPrit11Nfr>1dencll' avwmire. Scherzando ... sul . serrn Non 'Possiamo smenti.."-? ohe di s:-liLo in questa seconda quindicina di maggio ricorriamo in giornate sfolgoranti di luce e di sole, con effluvii di rose 1: dii mughetti, e la serata chiude la no• menclalura delle ore, con le onde del radio ... per completare il radi.:iso .. comunicando a tulto il globo, le ultime ,,. notizie di Cesare da Predappio dalla capitale del futuro impero. delle I mpe· rie ... ma in questi giorni ricorrono dal<: maggiormente radiose per i fortuna!? pescatori ... nel torbido nelle acque del giardino d'Europa. Mussolini aveva pescato... un colmo portafoglio di fra!lchi francesi, ed altrettanto avevano ial• to il 1poeta abbruzzese RapagneUa con molli altri satelliti minori e le ~iorna- • te oltre il fulgido sole, er:100 ma;1giormenle ratliose per le grida pagate ... di incitamento alla guerra .. , per la grandezza della Patrja! E la P:iha è dive- · nuta grrrandel Gli italiani andarono :iila ~uerra con grande... entusiasmo e con 1:::-rivoltelle spianale alle spalle, per far si che l'entusiasmo raggiungesse il colmo. Mussolini divenne caporale. Rapagne• !:i comandante e Vittorino da Savoi:\ faceva l' asStistente ! Chi poteva immaginare allora che il caporale sarebbe più tardi, divenuto J':nviato da Dio, per caricare sulle spallE' del fortunato popolo italiano, la pesan le e sanguinante croce del fascismo? Tutto ciò Io si deve al!a fortt1nala entrata in guerra, e quir.di cor> grar.d(• orgoglio gi; italiani, ora che st:>.nno per assurgere a cittadil1i del gr:md..: impero, in questi giorni foste,56iano b fortunosa ricorrenza c!el!e gior:ia .e ra:liose, ed un grande carnevab d par3te, di fasti e di nefasti apport(;••;, la gi'.:lia di tanti ricordi, tanto pi-.'t in quest'anno di pane nero e di riduzion· di mercedi impostogli dallo sfolgorante Littorio, ed i loro Yolti sono anch'is5i radiosi... c:-ome Je giornate che ricorrono . nell'ImTadt~O- f1 i,,,,,,·tPmpone, a I.'.\ VVENIRE DEL LAVOR.\TORE L'episodio di Inveruno· l.ll l.cmpo, agli iniz 1 della vii.a Lutitaria del noslro pac-5~, le d 'sgraziate borgatC', specialmente mri-icl.ionnli - larla<;~le d:::i,1fisco. pri\·c di ogni co:iforlo di sen·i1, 1 pubblici. i11- <lig11ate l)er la CO'{'r:zio11c ohbLiga1 oria - !>i a1·n1aYa110. ai rintocchi delle campane a stormo. all'an·i,·o rl<'i rapprcsrntanti dr! ntLO\'O rcg,mc-: l agenlr delle imposi" e del c:,rabi• nier<'. .\ distanza d; -:·i11quant\rnni gli ope1·ai ed i contadini di un.a borgata ul!c porle 1 d11Milano t.onl!ano a dar ili piglio allr campane cd arma1·si i" difendersi all'ar1·ivo di un nuovo ge11r1·p di rap-prcsenlanti do] regime: i funzionari del Sindacalismo ohbligatorio di Stai.o. L'esplosione cli collera e cti rivolta dei lavoratori di Tnxcrnno 11011 è <'e1·!0 da allribuirsi ad un, fenomeno di misoneismo e di spirito retrogrado. Siamo in. pro,·incia di Mibno dove l'organ izzazionr - , 'ia ali raverso le kghe ros e che quell<' bianche - è Yccchia di trrnl'a1rni. Si !ralla di un proletariato che conoscP la Yila del sindac:.~lo. chr l'ha pratiC'nla r che attran:rso il sindacato lta <'lc,·alo moraln1<'nlc r rnatcrialmcnle il tenore deLla propria e islenza. ~fa il sindacalismo fascista non è organizzazione rli ,:::lasse. E' un ingranaggio dello Stato poli.zic~o che la borghesfo italiana ha crealo a coronamento •dleHa g11ena di iclas- · se da lei villoriosamenie comhaUu1::i. nel 1921 e 22. TI furuionario sindacale fascista è un a!!cnte di questo Stato al pari del poliziotto. del carceriere. rlcl 1nililC'. E p:ù odioso for- "C perd1è s'inlito,la ipocritamenlf' rtlla difl"sa clri laYoratori. * * * Crr>ato con i quattrini rle(l;]i ind11s!t-'ali e dc.gli agrari. cresciuto a suon di manqanellale r:;ullc spal,le drgli or"rai. il sindacalismo fascista lta fì.- nilo per assumere anche lcgalment<' la fnnzionr c.hc gli spella: di carccrierf' c\ollr asp:rnzioni e dcgJ i inlf'- r<'ssi proletari. La Carla dr! LaYoro ne è l'csprcs- '-ionr più rlegna. TI documento del 21 Aprile è appunto la consacrazioll(· dC'l!o s1alo cli i:l1ia,-ili1 dei lavoratori italiani enlro i reclusori corporazioni.~li. E col 21 .\pril<' s'ini.zi.i sotto il patronato delle Corpor.1- :1.ioni ~incbcali fascistr- - la campagna per una più inten:.:1 e 5for<'iala riduzione dei salari. Qual mcra,-iglia quindi. che i laYoratori italiani. al suono dellr storiche campane dei borghi natii. si destino in armi all'appro·-simarsi dei funzionari del sindacali mo lricoloralo? r:· la 1·i<luzion<' dei salar;. è la. fame che essi re~ano. wrnicialc1 dei più bei colori del palriollismo padronale. ll funzio11arismo . inclacalc a11·· ,·a. conferisce con le autorità locali - padrnni. podestà, comandro della milizia - e con esse fissa la m; ,ura delb1 riduzione. Quindi ri!misce i laYoralori; sr qucsli in LcrYcngono tanto megl!o - l'orclille e il silenzio delle 1·iunioni e ass;curato dalle baion,,tle della -:\filizia - allrimrnli " in !oro assenza che si procede. .\Il' indomani il magro salario nd paese X della nazione' in cui il co~lo della vila è il più elevato clel mondo. i' ralciclialo del 1:':i, del 20. del 23 per cento. TI funzionario :-.indacalc- arr'\'a, fascista ha guada1nato la sua giornata. l'n telegramma a.I Duce annunziante la spontanea offe1'La dei larnralori sull'altare della ricostruzione nazionale, chiude la bella festa. .\d ln\'eruno la collera oprraia 11011. ha con ·enlito la fc·.,la. J pol iziotti sindacali hanno·arnta la lesta i-olla. r; indomani il paese era in ;,stato di assedio: ducccnlo arre. Li e manganellate ai rimasti a piede libero. ~.fo !'rpi:odio di foycruno i_, desl'- nato a divenire la cronaca di lulla llalia ncll'av,·enire prossimo. TI proletariato italiano sia risollc- ,·andosi dallo staio cli depres!-)onc in cui era caduto in seguilo alla sconfìlla del '22. 11 proletariato italiano ha ormai una storia che non gli consente di piegarsi alla sch;a\·itù cui si illudono di averlo defìnitiYamenlc soltomesso i padronj ed i loro sicari, i fascisti. Tra la farsa e la tragedia Assoluzionliogiche C'è chi ha definito scandalosa l'asso· luzione degli autori delle stragi di Firenze da parte dei giurali fascisti di Chieti. Non è scandalosa, è logica. Come si potevano condannare una diecind di gregari, modesti esecutori, quando ì responsabili primi, quelli che avevan dato l'ordir.e della strage, sono non solo a piede libero, ma occupano i primi posti nelle gerarchie del Partito e ne!l:.i vita pubblica del paese? Ce n'è taluno che è prefetto del Regno, altri son ge• nerali della Milizia, allri ancora Segrntari di Federazioni provinciali. E' il metodo fascista: Mussolini mandante, presidente del Consiglio, Dumi111 mandatario, rinviato alle Assisi ( ?) di Chieti, per sentirsi condannare a ooch1 mesi, amnistiare e quindi port.1re in trionfo. Ma quando Dumini parla o mini\cc:-1~, di parlare, c'è il laccio che lo suicido in una cella di reclusorio. Così per le stragi di Torino. Così doveva essere per quelle di Firenze. Noi non siamo quindi scandalizi«li. !I contrario invece. ci avrebbe mera vigliati. C'è qualcuno in Italia che :lltende, a giustizia dal giury di Chieti? S2 questo qualcuno esiste merita la palma del];. ingenuili1. I cadaveri lrafilli di revolverate e ,Ji pugnalate di Pilali e di Console, restano dunque invendicati. Come quelli d1 Matteotti, di Amendola, di Piccinini, di Lavagnini, di Cam'meo, di Di Va~no ... Ed invendicato è il cadaverino esile della bambina di Console morta dcpo un anno di sofferenze per la tragica visione della nottata del 3 Ottobre t ()25. Aggrappata alle ginocchia degil. assassi• ni io camicia nera, la piccina invocava pi-età per il papà suo: un calcio la gettò in terra. Un istante dopo nella camera accanto echeggiavano i colpi delle revolverate. - ,,Vallo a vedere adesso il tuo papà!» -, on è il giury di Chieti competente :1 giudicare i delitti del Fascismo. Un ~•1tro tribunale attende, senza appello e senza amnistia: la collera e la ven:lrlla del popolo italiano! "Genaariello il podista,, -- ,,Ma c'è ancora il re in Italia? - è la domanda di prammatica clw v1 senLir-ele rivolgere all'estero da 'Jgni straniero che vi intraltenga delle co~c> italiane. C'è il re in Italia; e ci sono le f115lie dei! re, i.n :-~rtc m.ar'la.le <-d in !)arte da marito; c'è un principe ereditario che dicono bello quanto scemo; una Corte con i suoi consiglieri militari e civili; ~ persino un Duca di sangue reale ... quasi p~etend:mte al trono. Q .popolo italia~10 se,mpre argulo, :li"- ~~ o che nelle disgrazie, durante la guerra aveva battezzato il re: «Gennariello, il fotografo~. - Nei primi tempi del regime fascista lo chiamava: «Gennariello, il podista». Il re e Mussolini si r;ocorrevano d;,_ un capo all'altro d'Italia nelle manifestazioni e nelle cerimonie. Mussolini riceveva grandi onori a M:- laoo? Ecl il re subilo partiva per Pa. !cimo! Poi il re si diede per vinlo: non nu• sciva a tener dietro al d~ce. E si ritirò nella quiete di Villa S:.- voia a collezionare monete e francobolli. Unica seccatura, la firma dei decreti rhe .t\'tusse-1:n.i gli s:Ytlopone-va Decret.i che abolivano la costituzione, che to. glievano ogni libertà al popolo ilaliar.o e qualche volla diminuivano le sue_ sles· se prerogatirn. Il re, distratto e seccalo, firmava, Un giorno mentre era immerso nelb contemplazione del suo medagliere, t1,1 indiscreto gt; recò la notizia della con• danna all'ergastolo di Capello, suo ~P.- nerale d'armala m guerra, decorato della Gran Croce di Savoia, e di Zao·boni, frequentatore un tempo di Vilb Savoia e decoralo di medaglia d'oro. Il re fu più infastidito che stupilo. Rinnse un momento con un « Luigi XVI m mano, agitò il grosso mento all'aria 11r. paio di volle, poi ripiegò il collo sullo scaffale del medagliere Le ultime notizie che giungono ,fal1'1 talia recano la notizia che il re ha ripresa la marcia; si è rimesso in viaggio. Si sla facendo preparare cerimonie e parale dovunque. Sembra che la Corte - preoccupata della invadenza del Duce - glielo abbia imposto. Povero Spiombi! distratto dalle ,;ue preoccupazioni famigliari - quelle figlie con quei generi! e dalle sue collezioni. Ma do,e vogliono farlo arrivare i suoi parenti cd : suoi consiglieri? Prel<2ndooo di rifare una verginità alla mo• narchia con un paio di mesi di viag~io? L·unico, forse, cosciente del proprio destino - tirare innanzi finchè il duce lo consente o finchè il fascismo dura -- è il re. Egli non si fa illusioni, »..:ella sui\ mediocrilù ha capilo che non c·è i:alveu,a. E s'era già posto in esilio - a Villa Savoia per proprio conto. I co:isigl'eri della Corora e le ambizioni del parentado lo hanno rimP. so in marc·a. Ed eccolo ridhcnulo· , Gennariell o. il podista A 20 giorni di distanza... Dal 21 aprile al 15 ma(!gio il tempo i! b1c,·e. Ma il fascismo è dinamico. In poco più di ,·enti giorni la Carta del Lavoro (so!enn,· conquista del lavoro, riconoscimento dei diritti dei larnratori. ecc .... ) ha prodotto suoi effetti. Ritlu- ------·----·------- -- __ ........... ,.,_, ___ , ___________ ~. zioni dei salari del quindici e del , enlt per cento! La Carla del Lavoro ha sancito il diritto per i lavoratori di man• giar meno. /,la, come conseguenza diminuirann0 i prezzi dei generi! - gridano i fascisl.. Non scherziamo: '.utLi sanno ;:;.l1~ nel prezzo dei prodotti il costo d1:ella mano d'opera influisce in modo irrilevante. Ciò in lempi normai!. figuriamoci in le:mpi fascisti! • A proposito: avete letto gli c;Jog: alla Carta del Lavoro da parte di lulti gii organi di stampa più tradizionalmente reazionari? Leggete Squilla Italica c-he li riporta lulti. Tutta la stampa anlio-peraia cl' Europa è in sollucchero per la " Carla de! Lavoro "· Sfido io! Con questi effetti. Enrico Ferri. Enrico Ferri continua a far ridere d1 sè il mondo. Sta scrivendo un libro apologetico del fascismo e del duce. Tra l'altro sembra che si sia proposto ne) ~uo libro di dimostrare il genio del duce attraverso l'esame dei ~uoi ci.rat• leri somatici. Ferri che ha già reso ridicola e.on trc:nl.a anni di insegnamento, la scuola criminale antropologica di Lombroso, ct,olinua la diffamazione di una corrente. scientifica che ha i suoi meriti ed :1 suo valore. Chi scn,·e r,corda una conferenz;:. oi Ferri del 1922, a Roma. nella quale VC'- nivano descrilli ci caratteri delJ.., ~·rimt nalilh impressi sul volto dei fascisli. La marcia su Roma gli fece cambiar<, idee (quante volle non ha cambiato que• slo pagliaccio?) fino al delitto M3J. leol-ti. li 27 giugno 1924. egli ebbe la .;facr,•.at.a~!!inedi entrare nella sala <li Monkcilorio nella quale le opposizioni pa~- lament.an commemoravano M_atleotli. Fu messo alla porta. Non poleo.d~ esaltare la ,-jltima, egli oggi ei,alta l'assa~- sino. Per lui. fa lo stesso. E' qu.i lulic E.r..ricc..Fen-i. CORRIERE PARIGINO Il Congr-esso socialista di LJone li Congresso del Partilo Socialista francese tenutosi a Lione nel mese scorso si è svolto in una atmosfera di ecce- ~ionale disagio per :il Partilo stesso. All'interno, infatti. le c-ondi.zioni c>- rano le seguenti: I. La Sezione francese dell'Intern:\· zionale socialderuocralica non s'era .-,o· cora rimessa del grave colpo che le po· lenze finanziarie inflissero al Cartello socialista-radicale del 1924. 11 , piccnlo /raffo di strada che i socialisti francesi avevano credulo di poter fare con i radicali di Herr.ol s'era chiuso nel modo che lutti. ricordano. li P. S. r. sconta ancor oggi le conseguenze po; i• tiche di tale triste avventura. 2. I comunisti, nonostante il loro ,ellarismo e la loro incapacità, approfi~- lando degli error-: commessi dai socia· listi hanno visto in taluni grandi cenh aumentare in maniera più o meno ~rande i loro voli. 3. Trascinato dagli svilu.ppi dell'azione perseguita dal 1914, azione con la quale non ha avuto ancora l'energia e.i rompere ris.olulamente, il Partilo !':,ocialisla Francese fu condotto. sopratutto in questi ullimj tempi, a prendei e delle iniziative o a soll0mellers1 a delle misure politiche di cui il meno che si possa dire è che sono disgraziate (esempio: la legge Paul-Boncourt). Nella politica estera, 1. Tulla la politica della , Società delle Nazioni ,. seguìb dal Partilo Socialista Francese si è rivelata erronea L'ultima riunione del Consiglio deJ:a S.d. N. ne rivelava la profonda, congenita impotenza. e! momento stesso m cui si riuniva i I Congresso di Lione, la Commissione per il Disarmo si separa- ,·a dòpo un colossale fiasco. 2. D'altro canto nel mondo inliero s• andavano svolgendo avvenimenti della più grande ~ra vilà: rivo I uzione ci nz5t;, conflitto ilalo-yugoslavo, mir>accie dell'imperialismo inglese, ecc. 1.e esitaz.ioni, gli sbandamenti, le contraddizioni della politica del Parl,- to Socialista Franeese dinanzi a problemi cosi angoscianti. scontentavano i gregari come le stesse mas~c operaie che lo seguono. Tutti i capi responsabili della Sezione Francese dell'Internazionale d1 Zurigo si rendevano naturalmente corilo di questo malessere e- di quesb turb:imenlo. Il Partilo doveva quindi prendere i,o sizione. Lo ha fatto attraverso la m0zione Paul Faure approvala con 2372 voli contro 774 voli dati alla mozione più sinistra Bracke-Zyromski e 185 voli alla mozione di estr~ma sinistra ài Maurin. E' caratteristico un fallo. on appeno terminalo il Congresso, i leaders del Partito si sono affrettali ad efferm:1.re che le assisi di Lione a veYano segnalo una orientazione a sinistra del Partilo Socialista Francese. Certo se ci si rifcr;scc al testo della mozione approvata ed alle discussioni in seguilo alle quali la destra fu obbligala a ritirare le proprie risoluzioni i]:.. mozione Renaudel) può sembrare che 11 Congresso abbia segnalo almeno verbalmente un progresso verso la ,inistra. Quale è la sostanza della mozione Paul Faure? Essa comincia affermando che le dottrine sulle quali il vecchio Partilo Socilisla unificato fondava la propria a. zione trovano ogni giorno conferma nella realtù della vita. E su ciò siaino anche noi d'accordo. Ma dal mom2nto che si è ammesso e constatalo quesw fatto ne deriva logicamente che, poicliè la dottr;na è vera, si debba sempre melLere d'accordo la propria azione polit•- ca con i princip;i fondamentali di tale dottrina e non dimenticarli non appeòJ. si sia sorpassala la soglia della -;ala del Congresso. La mozione conslata inoltre che in ciò che concerne i rapporti del sodai;· smo con la democrazia borghese il partilo deve costantemente ricordar~1 che il partito radicale (espressione politica della borghesia democratica fran • ce~e) è un partilo di conser\'azione ·fol regime capitalista attuale, che il suo sogno di salvare una classe condannata dalle trasformazioni e la necessit.i della società capitalista è una pura t!lopia, poichè cssso trascura di combatte'· te le sorgenti stesse del capitalismo. La mozione prec·sa che l'espressione più manifesta della debolezza del oartilo radicale ,-si trova nella sua illus1c,- ne che la questione sociale possa essere risoluta attraverso una intesa lra capitale e lavoro e attrave1 so la leale accumulazione di riforme su~cettibili dt migliorare la condiizone dei h•.>oralori e di anivare in lai modo 1!1 .1 oatific1. scomparsa del salarialo .. Tutto ciò è esatto ed evidente. D:- ~graziatamente questa debolezza di cui è accusalo il partilo rad:c:iie nor. è i;::. stessa di cui sono malati i partili soc.:alisti aderenti al rlnternazionale soctaldemocratica ·e J'I nlernazio1,ale stessa, stessa. la quale troppo soven!!" semhra credere che rinsieme delle r:forr.i<? democratiche rappresenti u!la e\·oluzione nvol~ionaria che sviluppJn:losi finifà per rimpiazzare pacificamente il sistema di produzione e di sc1.in1,:o capita• lista con il sistema soc-ialis1;, (he noi preconizziamo? Quando la mozione dici": che 1,~ lolla delle classi è un fa~t.1; eh.? noi socialisti dobbiamo aver la cer!.:, za clte nr,u si lratla di migliorare il ca,italismo attuale, ma di spezzare i st J: q,·.arJn e di annientare il suo prin.·irio, che si lralla cioè di fare la riv,1l1w0ne, noi non possiamo che apphu--1.rl" a questa affermazione delle verilit elemeniarl della nostra dottrina; ma non possiamo non constai.are come esse siano quot,· diaoamenle contraddette dall'a1ione de! partiti aderenti alla Il lnternazi,male. Dopo una così so!enne òi:hiara1.ione d: guerra al capilal'smo, do;io un allo di fede così entusiasta ne'le idee che noi socialisti rivoluzionari difendiam j)almo a palmo contro un revisioni:,mo aberrante e disastroso, a no; non i esla che attendere j! Partilo Sofr,lista francese :li falli. Ed : fal~i :,ni.c, purtroppo, già nella mozione sles!'a. La mozione spiega i mr , p;;r i quali, per opportunità tattica, i! Partilo sccialista può, •alluariamen P-. lavora,<.: insieme al parClo radicJ\e. \! Ji no1; ne• ghiamo che possano avv,.n:~e q11esli incontri. Ma è tul!..i·✓ -a in qll(:~L p1.a,:o la diiferenza che esiste Ira il riformismo inteso come lattica, e il rifc•·1,11~moconsideralo come dottrina che a h1Pgo an· dare indebolisce, debilit~ 1en<le anemica l'azione riformisl, Un'altra parte interes:;anlt della tnJzione è quella c-h- tratt:: --:iei r.1poorti lra soc;aJi,mo o?- comll''t~mc, ~ Cerlo c'è :r·. · c,,r.H:n-~11 :: noi una indiscutibile comunità di h, dottrinali Come noi essi vogliono sostituire al regime attuale un regime Cl'" lascierfi all'lnlera societ.ì l'nso òe\l~ su,· nccheL · ze; come noi essi credono che questa :,osliluzione non può 'essere fatta che con la trasformazione rivoluzionaria de! rapporti sociali attuali· come noi pensano che la lolla delle classi fatta dalla classe operaia, !'ia lo slrumeolo princ:pale e vivente di tale trasformazione; come noi, in conseguenza, è al mondo del lavoro ch·essi si indirizzano 11el loro sforzo di propaganda e cii organiz.· z.azione. E' perciò che noi non abbiamo cessalo mai di pensare che i desliru, pross1m1 o lontani del Partilo Socialist;. e del Partilo Comunista, sono di ricongiungersi in seno alla riconquislat1 unità della classe operaia, coodizi..,ne della vittoria del prolelarialo internazionale . E' presso a poco la lesi unitaria nostra, di noi socialisti rivo! uzionar;, del nostro Bureau di Parigi, ricooosctun in teoria da uno dei più grandi pa~L!h aderenti alla II Internazionale. Dopo tali enunciazioni la mozione avrebbe dovuto far seguire dei propositi <l1intesa più intima con il partilo comunista di quelli che inv2ce ha enunciali. Conveniamo che l'alleggiamentc, odi-erno dei comunistj in Francia ed in lutto il mondo è dei meno adatti a tali intese, ma anche da parte dei sociali,li francese si rivela mancanza di volo::ilà Il Congresso Socialista di Lione 'Mrila di essere studialo da lutlj i socialisti rivoluzionari perchè segna una tipresa, sia pur timida, del pensiero clas· sist.a, in uno dei maggiori par-Liti socia1de1mocralici1 che ha largamente. vissuto la propria politica di , union sacrée e di collaborai.ione e cbe se ne ritrae, almeno teoricamente, con. disgusto e sgomento sollo la pressione cosi.ante dei falli economici e polit:c1 che spazzano brutalmente con un ritmo sempre più acceleralo la nebulosa e nefasta ideologia riformista. Un libro indegno E. da poco !.em:po soltanl-'.> che pe.r sfuggire a.lle intimi-dazioni e ~ umiliazioni giornali.e:re e per J1on ass.i.st=e o),,,. -lre - .impotente - alle prepotenze e camorre fasciste d'-ogni. sr-:-:cie, lascio.ndo in I tali.a, e uff:;:io e vecchi ~:mi.tori, hc po- :luto trovare un sicuro as~lo in qu.es.to paese di libertà. ,E soltanto a<le.sso ho ipoiuLo ,procurairmi il libro che h-0 sottomano, 'P'UÌ>bl.i.cato ,di Tecemte d1 v:la.dimir V on HaTtllieb sotto ~1 Litolo « ]lalien ». del quale i giornail'. fasoisli si ,sono occu;pati m occasione de11' invio da -parie rdelllauto:re di una co,pi.a, del medesirrno all Re e a cM.u-ssol:ini. L'Hartlieb scrive delle cose talmente eno,i,mi, ha un concetto così ilon!:aai-o dalla rnrullà su1 conio <le.11' I-ta.lia, di Mussolini e del fascismo, che c'è da .rimanerne p~rplessi. e do.mandan-ci se è con IL.'l. pazzo che ab-b'..:mo a che fare, o non i:iullosLo cCITT u.., crLmimale od un venduto. Od è in perfetta malaiede, o co:nosce Mu;:.solini so2ament-e per quanto 111e seri• ve la s'a:rr.pa, fasci-si.a. Ad ogni buon conl0, s:.rr.~llia1Jermaz:oni che in lltafu 111on av.ronno mancato di fax soroide:re gli stes i::i fas-cisti, scrilt~ ~n :lingua tedesca. ad uso di cilLa<lini tzde~ che per la m,a,gg1or parle 'i€nor.ano :la vera, 1\,raigicasiLua.zic-ne in:erna d',Ilad'ra in seguito alla cc~nphta soppressione della libe:rtà di sta,mpa, sono delittuose. De1 delitto Matfootli che .per Ja pe,rsona colpila, per qudl-e !Ì;~licatc, iper. ije circc-s!anze, per i prece'<lenli e per J'ambienh i,n cui i!IVV'ennes,o1lzvò enonr.-2 impre~s:one in I Lalia e a.El'estero par l'evidente responsabilità di Mussolini, l'Harllieb si cccupa a lungo per giustiti:ca.rJc ed esclu-::lerne la responsabilii'.à :le1 Duce A.flerm.a che di questo druiibto, come d'-"~li a.1lri innumer2voli compiuti dai. .fa. scisti, Fopposiz.icne si sia compiaciu~ ~-cliè hanno -po servito a scopi elettorali a,ti,tafrvi. E' ta.Lmenl'? ba.!'sa e volgare questa Qlllsin.uazi-on.e ohe serve solba-nlo a confortr.a:r.:.ineffO'J)inione che ci sì.a,mo fQrmati $ul con lo dell'autcr-e. Fa l'apologia degli assassini di Matleolli esantain.doac '1a feroci.a e la <leclsjone IIlcil com,p,iere i1 de1lto iperohè aif1ermano w1a Tazza e '1.l'!l.astoria,,, e non può soffT.i.rei nordici ohe giudwaa-i.o ,i deHli cc=essti in ltalfa, d'2ll.itt-iche essi non pcssono oo'.m-pren:dere. Cr::-::liaJm:>che i de.iitti, comunque commessi, ri.mangan '.ali in ogni luogo e 1P-:i.ssono essar .gfodicali e deplcrat.i da.i gaJantsuommi d ·ogn.i naz.ion.aililà. Non e.solucnamo il delillo fascista Berta in Fi.r=,!, sui quai!e ù'a1.1lore si dilunga, aggiun.~- do l' i1J1e:;3ilez.zaohe a.l Berta ,·,z..,nero tlgliale le mani e dimenticando che l'ucciso d:be i.I torlo di p,rovocare - d.iileggia.n:!c!li - il gruppo degli operai suo.i uccisori, an-cor:i sollo J'en:rme impressi-xc suscita!a i.n =i :hl barb.aro assassinio de11'-c-rg.:i.ruzzatore dei ferrovian, Lav:ig.nini, pugn.:i.lato fredd:imenLe a tradimimlo nelJla. ,schiena, m:anlre, rpcco _prJm.:i nel pr:prio uffi::.io, slava chino sul ba.neo dd lavoro. 10::c-s'.a.:1te qu2.Stc J)recede.nte che 'PUÒ esser-i un'altc.nuan:tc . .anche que.:.l-:> delitto resta ugualmente grave, e, com:: tale, -da lutti - compresi .i nordici - può essere giudicalo; ed i responsabiii intat- :i, cCtll il'cP~asloao sLaono scontamelo la ic-tr0 col1p,a, ciò eh(; .invece non è avvenuto dei responsabili del delibto Matteotti e degli innumerevoli aliri compiuti dai J,.1scisti. Per I' Ha.rllieb, Musso1in.i è iJ più grande ri<Vo!uziooa.rio de!J,a storia e «po'urà fii.nire soltanto per Ja sua umanità, pe1 !,a sua .repu~nanza a ·versar sangue, per la sua debolezza; e:! 11a .ra~giunto la massima grandezza :ion-:>Slan1e ùi mancanza di tribunale rivoluzion1rjo e <le.I.la forca». Co..'1 ques~ aiHennaiz.ion.i lo scr.iltore re:nde .evidenLe ila r,,ropria maJafed ~ e la :,1tonzion:: di trar.re ll1. inganno i te-der,ch.: su,! ccnlo di Mussolini, non ess-endo ammissibile .;;h'egii ignori ù' i.sli.~uziooe de.lh p<:na di morte in lLalia e de.I Tribun3~~ speciaìe compst/J di UJficia.Jj ddla mi,lizi:i. aJ soldo del fa;cism'.:l, che già ha distribuito centinaia d'aruu di car--,,,,_,re. Ed .a.n-che circa b presunta rna,gna.nimità del Duce. noo faremmo che T:lp::lere cos~ note ricordando 1-:? car~ri piene, i deportati pc.Jilici, ~lj inc:md-i, Q fuontsci!i e le j>ersecuzion.i d'vj!ni giorno. Dice esser:: Mussohni amlidemoeratico, anlibugiado, antifinlo. A!1Hdc.mocralico pt1ò d.i~si; anlibu~i:1.tào, antifinlo assohttamea' e no. Dal .Duce, la ou.<Sia(: la finz~one s~.no oleY:ite a 1l<tiluzion;. L'Harl,lieb, esaltando quest'uomo, C('lntr:buendo comun:i.ue a man lme.rc nell'errore l'c,pinione p11bblic1 sul conto di Mussolini, C:)ID!p;~oper:\ delittuosa, E' rell' mt.cr-:-ss'.! slc~so deJ.l'umani!à che sul

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