Egli è fud>0, fa il lann."chcnccco. ma vuole la sua parte d1 loda. '.\1a egli è un ferYcntc patriolla, po1-ta alr0<·- chicllo in pcnnancnza il tricolore·. ma paga inalc i ~uoi operai. Furbo questo lanzic:hcncceo d<'ll'anno \'. dell'era fascista. • • • Il vescoYo di Ro,·igo. eomc· elci resto molli altri minjstri e prelati della chiesa. cl<',·<'avei·<' tut bel concetto della tTi:-:.tianilà <' della frate+ la117,a, .\ Ro,·igu g;orni fa il grande on. Bollai, nonchè vice-ministro. tenneuna dcllr ~olitc- c.om:.·ioni in.fa1·c.itl' come al solito cli frasi roboanti: c·ome patria, St:\lo. clucr invillo ccl in- ,·ulnerahile. Dopo !a co11:;ioae e spcllamcalo di mani d<'i lanzichenecchi. ceco far- '; anrnli il Yescovo. per la sloria 111<>11lf<a:·.ci. e benedire i nuoYi ga- '.;lianldti, e poi t:ompilo qttcsla funzione' profanatrice della n'I :gionc. _111clt<'rsi a concionarr. pc1· dire aì presenti, C'he ora J'[lalia segue il suo <'amrnin<>slori<·o c.:omanclato da Dio. "ollo In ferrea volontù del duce che la boPl:i rli,·ina clirdc pe·r il ben<' de· gli italiani. Fae~io punto, non voglio continuare a dire cosa ha dello questo ft_ glio di cane. Ro,·igo e gli italiani si rammenteranno a suo lcmpo di · questo basi ardo. Io lo s<'gno n.el mio carnet. ~on rnglio perderlo di ,·isfa. La paLacc:a non \'avrà neppure lui. li nc·- gozio ha chiuso i ballcnti. UuITone ! Lanzichcneccld dell'anno V. dell'era fascista. Volete il Passaporto ? Eh... la cosa non è poi così difficile. Basta conoscere un po· l'arte del • saper fare . TI fascismo è una idea impastata. rimpolpcltata di vattilà e-di tornaconto. Se proprio ci lencfc, se uon settlilc di poterne fare a meno del l.ibrcllo d<'i mussolinizzati. se il Certificalo cli Kazionalilà non YÌ basta. il fascismo è anche di manica larga. se si nwle. Cna stri7zalina c1·occhi al scgrela1·io del fasc,io locale il quale. pure e scndo qua i sempre politicamente. culluralmcn.le e cerebralmente una Yoscica rigonfia di aria poco igi<'niea. egli ritiene però di essere diYentalo un personaggio sapiente. importante, potente, ammirevole, temibile, aUa cui apparizione lulli debbano inchinars.t gcnuflcUcrsi, scodinzolargli attorno e lutti lo guardino. Lulli lo ammirino e... proprio come Figaro del · Barbiere di SiYiglia . : e Tutti lo cerchino, tulli lo vogliono. tutti lo chiamino: Segretario qua. segretario là. segretario stL e segrelanio giù , . E sicome di solito quando \·iene appiccicata la carica di imbrattacarte a qualcuno <li questi grandi a-utogonfiati, per rendere il loro nome più altisonante gli si accolla sempr~ qualche aggetti rn di croce-fesso ~ cui possediamo tanta ricchezza _rn Italia colui che ,,iole entrare su.bilo nelle 'grazie del pigmeo colossalizza_ Lo occorre ch'ei cerch,i di presenta1·- si 'a lui in modo cl.a impressionarlo benignamente a proprio vantaggio. Si incomincia coll' introdursi nel loro cenacolo strisciando, cosi pressapoco come fate in im·erno cru.ando il selcialo è coperto di neve e avete paura di cadere a rotoloni. Ricordatevi di salutare 1·omanamente, col braccio ben. teso, stecchiLo come !'C aveste a dfrgli: me la pagherai! . . . . P~a parola di mlrodu;r,1onc: Cavaliere! Ma calcale bene, accentale su quel Caval - che non avesse a pensare che gli aYcstc dato del Cabalicrc. Indi, si sa; bisog11a guardarsi attorno per istudiar bene il piano d'attacco e ambienlÌ.7.7..arsi in un fiat (non in un automobile, intendiamoci!). Oramai è ,nolo • urbi et orhis e .;pecialmentc agli orbi d' Italia _ohe e Mussolini l'immenso • po s1cdc una guardia del ~orpo. lusso che certamente non puo essere concesso ad un semplice surrogato del duce. I lanzichenecchi dal grande fanfarone sono tutti figli della cadente blasoneria romana, ed i piccoli dttcctti non possono cli ·olito che permettersi il lusso di pigliarsi una bestiola come guardia del loro corpo. Generalmente una cagnella alla moda. Prima cosa: fregare la ca.gnett~! Per. fregare intendo acca~e7.7..are, liisciare colla mano la scluena della bestiola litlorica (si capisce). Poi, per cominciare il ~scorso, continuando la fregatura, direte ~he essa • cagnetta ~ è graziosa, cartna, bellina, bella, bellissima. Ma, nel dire queste ultin:ie frasi. anohe qui abbiate la cura di calc~re bene sul be ... Egli deve a\·ere sti.b1to la impressione di avere a che fare con un caprone. Ci si può domandare d'ond' egli abbia avuta la vezzosa Fifi e per 1110strare che si è dotati di una discreta erudizione delle cose del lillorio e delle grandi personalità fasciste, gli si potrebbe domandare. per es~mp.:o, se 11011 sia quello un d<:>11n0cc: vuto da Marcrhcrita Sarfatll. la cm larghezza ver~o i ge.archi dcJ li_ttori<? è notissima anche oltre le ,\Jpi ed 1 Mari dell'"appena poppanlc impern preci.appiano. E cosi da discorso a discorso. par_ lando co'n disprer.zo di noi socialisti. facendogli qualche nome di rn-stro compagno di lavoro cihe parla_ male del fascismo, inveendo contro I soYversivi, darete prova di e sere tU1a per[e!la ca.rogna, una canaglia m,,- Lricolala, un super yigliacco, tulli requisiti indispensabili per aprirsi u_na breccia nell'animo del Padrone d<'i Pa saporti. :--;oiconosciamo alcuni che hanno seguila questa pista cd al)biamo constatalo che essi non, debbono avere durala molta falica ad aprir. i nn ,·arco l'ra gli :ncim;ciali di qui. Con ciò noi non inlendiamo dire c·hc tutti eoloro cui vc1Tà rinno,,ato il pas aporlo lo ananno ottenulo battendo questa strada, ma parccc.hj che furono un tempo so,·versivi, renitenti. <li~erlori. bestemmiatori della Patria. qualcltc altro che fu persino sputacchialo e schiaffeggialo dai fascisli in Jtalia, altri che si resero disertori tutta la epoca. della gue1Ta e si presentarono alle armi 10 giorni dopo proclamalo l'annislizio, abbiamo Yisto che sono ricscili ad inserirsi. e vi riusciranno anche molli altri purchè lo Yogliano. Conosciamo un fascista che si ,·anta di aver fallo ottenere il passaporto a più di 200 persone. Per noi quei 200 esseri sono tanti caslrali. E' ch;aro: Un regime che ha ele- ,·alo la spiocrazia ai più alti fastigi dello Stato è una istituzione che ha bi-ogno di sgherri. /\nzi: il fascismo r una idea che ha scoYato delle spie! E glie ne occorrono ancora. Chi vuole in erirsi si faccia avanti. gli invertebrati sono diventali legione in Italia e non saremo noi a mci·a,·igliarcenc cd a dolercene se qualche altro passed1 nel branco degU scoglionati, fra la masnada. dei sen·i sciocchi e turpi della tirruutide imperante. ,·orrà scendere Lanlo in giù fìn laddove all'essere strisciante non re:la più nul1a di umano. Se ci tenessimo ad avere con noi -certe coscienze incerte. noi potremmo rammentare loro - per cercar di ser\'ircene - che Mussolini falsificò il passaporto a\lerandone la d'ala, una volta che le autorità italiane di quei tempi si rifiutarono di rinnoYarghielo, ma. noi siamo dei galaniuomini e ci Yergogneremmo di noi stessi consigliando qualcw10 a commettere il crimine d.i ctti Yolle macehiarsi il beccamorto preda.ppicse quancl'ei sballava alle spalle dei po- ,·eri lavoralo1·i italiani che gli .bce- ,·ano Je colJette .. In quanto a noi, ~iamo preparali a lutto sicud che fra non mollo verremo a trovarci in buona compagnia. Certo; se si lrallasse di rilasciare :-i tulli gli antifascisti dei passa.porti come si fece con Malleotti, Don. Min7,oni, Piccinini. Oldani, ,\mend'ola, Gobclli, di un lasciapassare per la • triste riviera d'Acheronte •• noi saremmo sicuri che anche i fascisti che si trovano all'estero sarebbero disposti a largheggiare con W1a certa signorilità verso di noi. Ma capirete: qui non siamo sollo il capo: ralato dei 1.ibreltati del duce, qui n è la galera per gli assassini, qui e:si~ ste il diritto della difesa per tullt 1 cillad.ini e polrebhe capitar loro che andando per suonare reslas ero suonati. Potrebbe trattarsi anche per loro di arrischiare l'osso del collo e l'osso del collo di uno sbirro nero incaniiciato. non è mica un collo d'oca o di lacchino comune. Vi pare? 1; UOMO CHE PJDE. Un altro esemplare della razza porcina si è sentito irresistibì)menle trascinalo dall'istinto al truogolo. Poteva farlo con dignità. accusando i crampi dello stomaco. Nienle di Lutto ciò: due colonne, in,(•ce. di ;;ccmenze sul Popolo d'f. tedio per nasco11d0 re che la fame e eh!· chied<· la solita pagnotta. Tutta qui i.· I,, dignità elci rinnegati! Pio Gardcngh i. cxse~allore del- )' Avanti i, feroe<' estremista del nost I o partito, ya a raggiung~re le anime gemelle di C:ors? !3ono. Bruno <:,,~!'incili e C.mnpamnL .. 10 eca'Gino Bianco L'.\ VVENIRE DEL LA VORA.::.:T::...:O~RE=-• ---------· ---------- CORRIERE PARIGINO il "complottissimo,, di Poincarè, • Gli insegnamenti sociali di un'esposizione di arti domestiche. .Poichè la gloria di restauralore delle finanze a prezzo delrt'economia nazionale e suUe s.palt~ dei consumatcri di Francia, sla tramontando, Pc,incarè, da lem- ?O si dibatte n:..lla rtccrca affan1v>sa d1 qualche pw-i.::olo :!rave da cui saivare .i paese. Sembra che l'abb".1 trovalo nel c •· murusmo. Il partito comunista francese ròso r<al• le :liscordie inlerne e d<1.lsellars ,m,, rlei capi non s"asi:,ella,a qu~.-la hr!u'11 E la salvezza, come semp~ vier!• ,la -pe!:- giori nemici. Pcincarè ed il suo !!·Jverno dunque, ~1)- no parliti in guerra ,;ontro il crrnl"Un:smo. La squilla dell'allacc'> è par:.lu :ial m:- -nislro dell'interno, il radicale Sarraul il quale parafrasando il fc1.1 ,c,s•) mr-lto d1 Gambetla, ha lanciato· !! ~r.do: , Il C•)· munismo, ecco il 11em'.::c! ,. Ed ·mmc• di.atamenle la sua µoli1.i3 si è d:il;; alb monla~ura del complott::, S.ambr:i :r.fal11 che 1a Federazione dei ,.1:p9nd~;d del mi: nislero della Guerr:i, aJerc:1\e aila C. G. del L. comunisla, :n ullz,11per:,.rua ;.i c!el"berati di un suo rec·trile congresso. abbi;,. eS(l.i;:,uit.acna ,nòies;.:. sulla prudu 7.fone di guerra allo scOi)O di stabilire la rossibili.là cli un aumento dei s.a::in del personale adde~to. E' quanlo ba:.b pt·r la creazione di un complollo ccnlro i 1 sicur2zza d:Ho Slato e cli spionag~.o in favore del nenrico. A ciò aggiun1-:er1: l.1 propaganda centro il colonialismo ed in favore dell' indii;enden.za dei popoli op• pressi dall'imperialismo francese, e l'opera -cli 1.Ul paio di a.genti provocalori e la bcm.ba è. penfetta. La s!amp<1 re.uionaria s1 è gelfata sul comp1o'.lo con volullà. Un giornale è ~iun.lo a pucblicare il pano d'allacco corr.unist.a per la conqui.sla cli Parigi. La città presa d'assai-lo da s..;tte colonne parh .. nli da-i centri della banlieue e... Vaillant-Couturier, comandanle delle operazioni! Ma la cuccagna governat.wa e gicrnalislica è durata l'e.!lpace d'un malin. Il pi.bblico parigino e frances.e ha riso del- • fa monlalura ed il castello poliziesco sl1 crollan-00 lra I' indilferen7..a generale. A ri~lzare le sorti d-.:lla brUlanle ope· razione, domenica sccrsa, Poi.ncarè ha pronunciato un discorso nel quale ribadendo i concelti del suo min.islro delrJnlerno, ha timidamente annuncialo dei ?rovveclimenti -reazionari centro le orga. nizzaz.icni sindacali dei dipendenti ddlu st.a.to. Poincaré scopre il giuoco, li complotto comunisla è la scusa p2r colpire Jl diritto sindacale dei funzionari slalali che in queste ultime settimane hanno costiluilo un carte1lo aderente alla Confederazione Gederale del La,·oro. « Le onganizzaz-ioni sindacali, ecco il vero nemico! •. Nel mese scorso il Grand Palais ha ospitato un' inleressanb -esposizione: il Sa/on des Arfes ménages, de!lle picco1.: invenzioni, cioo, applicate aTia vita domestica. 11 Sa.ton des Arte ménages è na-lo dal disagio nel quale si son lrovate le famiglie borghesi allorchè ~I maleriale wnano delle donne di servizio, che costituiva uno dei fallori essenziali della loro esistenza, si è rarefallo in seguilo all'entrata delle f:ig1ie degli operai rurali ed llr• ban-i nelle offrcine, nelle amminisrlaz.ioni privale en ci. servizi pubblici. •La « crisi dei domestici » sensibile prima della guerra è divenula infinilamen. le p.iù acuta nel dopo guerra: Je officine laivoravano in pieno a causa della s.valorizzazione del franco, gli industriali avevano apprezzala la mano d'opera femminile, dimodochè le famiglie borghe ~ dovettero rinunciare, in gran parte, a lt avare il personale per i servizi domestici mal pa.gato che erano abiluale ad 3SSJ,lmere. Come nell'industria, anche nella famiglia, la penuria di mano d'opera obbligava la classe diri,genle a trasformare i sistemi di lavoro <lomestico. Fu lancialo quindi un appello agli in.venlori reclamando il loro concorso per rendere più sem?Jici e meno penosi Lutti i bvori del ménage fami.gliare. Così nacque il primo Sa/on des Arts ménagers. Macchine per lavare la biancheria, ~li oggetti cli cucina. applicazioni dell"eletlricilà alita puliz.ia della casa ed a1 risc:ùdamenlo ecc .... Un esame crilicc, dal punto cli vista sociale, deH esposizione di quest'anno. in-duce al pas,sivo dell' i.ruziativa. tLe nuove invenzioni non arrec."l.nv un miglioramento sensibile al serVlzio domestico. 1n genere esse ce-s'.ano lroppo e ne:l.la -vita ordinaria defila famiglia non possono trovare impiego in rapporto con la spesa che -provoca.no. La macchina per essere produttiva deve lavorare in gr:inde. J I ~iorno in cui la spazzalura d ·un.a cas.a sarà effettuata da un servizio c:2nlrale, sarà conveniente utilizzare un ap• parecchio perfeziona-lo, ma finlanlo che b:sognerà a,gire nel quadro ristretto della ~miglia, come intende conservaTla la bor~esia, i rni~lioramenti sorpasseranno lo scopo. Come il lavoro è evoluto dall'ate/1er fami~liare alla manilallura ed all'officina, così il servizio domt.s.tico passerà dallo stadio fami~liare ai servizio organizzato .n comun.a. A.I Salone des Art~ mèn.a~ers I segni d1 ouc~:a ev:>luzione in fc11so colleHivo seno già ,·isibili r.e'!'-' costose ma 1n~agno- ,e macch:r,e ·]c~l'nalc dai l,,ro invent.or· alle c,,:lelt;, là r _ns n,, nslaurants, ccc~t. ecc. li Salcn ,h.. !: Arls ménaiers, che è un Lcnlativo di sal-vare l'organizzazione bor- ~hese della famiglia, segna invece 1a impcss.ibili· à di im~dire il lramonto della ,11a famigliare come fu cc•mpn:sa [ino ad og~i. Ci mo;lra come i rn-">did1 produzione modem· sli:rno in[lllenzando la yjLa materi.ah e : ·vr-'.uzion:rndo il centro fa1..,Jgli.a.re.B•so~ner:: prima o poi, bon grè o mal gri!, che le dee ed i coslumi sc- ~ua.no qu-sb. e•:ol,!:?.·cne necessaria. Q1Leslesono le e C'nsiderazioni d' indole ~ '.::1.i.l..e:h(: sc;,,lu• :scono da un esame criticr> d: un·Ps,_:cillione di attrezzi di cucina e di pu1 Z!:l d,~mestica. Msai,che l'abbiamo capilta ~\bhiamo perfettamente capilo che i comunisti dPI Lauoralore ilaliano. partili con. la lancia in resta conl1·0 il nostro parti~o per la ballaglia ~-gominatricc e clcfiniliYa, s.ono oramai ridotti a<l una polcmichetla di propor7'oni minime. Ed hanno anche' mo<lC'ralo i termini del linguagg:o: c-iò che francamente ci fa piacere. Pt't· ro1H.:lude1":('i:l Padito Socialista Clalinno - ci ripetiamo per l'enne I ma voli a - ha una sua dirc1.ionc all'eslcro come ha dei propri orhan i dirigenti in Italia. Gli uni e l'altra sono in perfetto collegamento e c·omunione d'intcnl i. E' ridicola quindi l'accusa di disc17ionc che i romunisli lanciano eonlro il no:-.1 i-o partilo. fl L<woralore italiano ci infonna che i <lirigcnli comunisti riparati all'estero hanno ottenuta un·aulorizzazion<' superior<' all'eso::lo. I nostri dirigenti non hanno a\"11lo bi ogn,> di tale aulonua,jonc perchè ne s11no di es-i - eccettuati Ke1111.ei .\- mrdeo. ben autorizzati dalle circostanze - è riparato all'estero. L'hanno capila questa. i comttnisli del J,011oralore? Il Lavoratore infine ci accusa di auto-rcclamismo per un articolo, non firmato, di un compagno che. riuscilo a sfu&:,crireaJ domicilio coatlo. descrive sulle nostn' colonne le impressioni cli un c,·a<;o dalla galera italiana. L'aulo-rcclami&mo <lc·glianonimi! E. poi i comunisti ~: lamentano di non essere presi ::-u1 SC'rio ! Questa ri.sp_osta delr.\rnnli ! al Lavoratore italiano. la dedichiamo ai comunisti di Falce e ~IaJ"lcllo. Alda Costa Libera Stampa pubb!ic:i: Chi non conosce l'eroica. maestra socialista di Ferrara? Quando nella vasb plaga rossa del basso Po tutto sembrava scomparso, lei sola era rimasta, diretta e f:era. a rappresenta.re di fronte al 1:em-ico tracotante la Fede celala nei ~uori delle folle operaie e conladine. Alda Costa è l'esempio mi1diore del coraggio socialista, semplice e scre:10. Dinanzi a loi anche la brutalità fascista ha dovuto, qualche volta, ,inchinarsi , on reverenza. Oggi, Alda Cosla è aJ domicilio coatto. Nella peggime delle isole.... Poichè fu impossibile p;egarne l'a.n-imo, si ,uol slroncame il corpo fra~e nel clima !)rribile e la vita infernale dello relega.zone. I reclusi di laggiù ci scrivono episodi meravigliosi del suo coraggio sereno e della sua fermezza c-roica. Ancora una volta Alda Cosh, è l'esempio per lulli. Pc-r ,i giovani spec:almente che alla <.ua grande anima cli sorella e di compagna att~ono forz.n e costanza. Ma gli amici. ci scrivo-no anche parole di lrepiclizio-ne sul le sue trnli condizbni di- salute. «Sul suo volto· si incidono sempre più i segni del male,,. Come la relei!azio-ne ci ,-estsituirà la nostro sorella? ~EES! &!ALJW La mortedi Dumini ? Libera Stampa pubblica: Roma. 10. - e· annunciata dal carcere cli Viterbo la morie cli Amerigo Dumini, l'a.ssa.sino princ11pale di Matteotti e copo della famosa Ceka de/ Viminate. La noli:ia era ormai prevista e attesa. Dumini era troppo pericoloso pel Duce per essere lasc,alo in vita. A meno che la morte non nasconda qualche partenza per. .. lidi meno pericolosi. CORRISPONDENZE Da Ginev•a I ,, SUCCESSJ • DELLA PROPAGANDA FASCLSTA Caro corri.spandente, colpi'.o dal htlo che diverse famigl.i.: amiche hanno pen-ato bene di non andare in 1 lalia a -passare le abituali vacanze, mi è saltalo ;n tesla d, fare una piccola :.nch.ie.sla e mi sono accorto eh.e il numero degli italiani che pr-efEmscono ncn rivedere il be1 paese in questi mo• menli è v~mente imponenle. Alla mia domanda: sei s!.ato in Ita1:ia p<,-r le feste? . h ris.posla sucma·va quasi identica: « io amo la lranquillit.à. Andare laggiù... Capirai l •. Altro che capire. Insomma nella mattinala interrogai un centinaio di it.al;i.anj e tulti n:i risposirc. poco su poco giù, nello stesso modo. '-cn podù aggiun-geva-no a.nch<::: e r0'i, sai, m• .sono faUo naturalizzare svizzero . iE a□ora 11'..i se-no d-:!lto cl-~ il contegno ,. enlus·asbco d2gli ila!iaru cl.i Gmena verso il p:irad:so fascista, deve es· sere frut'.o della propa,!:anda fatta dai signori de.Ila n·e T .;ur .'v\aitresse. Insomma gli italiani di Ginevra nc-n cred<mo alle bagole di questi signori. Su 14.600 italiani qui res~:lenti, 14.300 non acczltano le panzane dei propa.~a.ndisti, interes• sali, del fascio. Ponro Mussohni! Come speP.de mal'! r suoi soldi. Ho accennato alle naturali7..za.zi.ont. La Suisse e La Tribune de Genève hanno r,ubblicato l'elenco elci na'.uralizzati. Il me,e di aprile 34 italiani si sono falli .... sv-izzeri. Il mese pr:ma Furono 50. In due mesi ottmta. Se continua cosl gli italiani cli Ginena cii-venteranno tutti svi2u:ri. E dire che il r.uo,·o console si è messo in tes:a di zssere il padre di tutti gli ita!ia.ni. Di quali italiani? Dei 14.300 anEfascisti, no di certo. Delle centinaia e centinaia che cliventano svizzeri .. per lroppo entusiasmo dell' Italia fascista, nemm~no. E allora sarà il padre degli imr,ie~ali del consola~o. della S. d. X e d; qualche mercante di banane. La strepitosa vittoria fascist.a a Plainpalais ha dalo i suoi frutti. La colonia ilalia.na di. Gine:\Ta non è fascistizz.abih tssa farà ingoiare qualche rospo all'ex ~rofo.go di Predappio. Ciau. Ti manderò qualche mia altra r-sservazione. Un vecchio compagno. FISCHil A " GJOVJ:--IEZZA In occasione dell'esposizione inte-rnaziona'.le di musica l'orche::'.ra dell'Augusteo cli Roma ha tenuto un concerto a,1 Victoria Hall. Grande a\o,•enimenlo artistico, giudicato più o meno .bene dai critici musicali loca li. I consensi non sono statli unanimi come per i concerti -0ell'orchestra della Sca.la. Ma questo non ci interessa. La manife3lazione zrtislica, è servita a es.altare i bri~anli che dominano sul ncslro paese. Il maestro MoJ.inari, nella inlcrvisla concess1 a La Tribune, ha incomincialo p-::r compiere un atlo di inutile <.Crvihsmo verso il duc2, di Predappio. Affare suo. ):on sono pochi i.n Italia ~li 1:omini di in~e~no che i;er poter vivere tranquilli. si soltomellono aJ-la umilian'.e necessità di Jicc:Jrc il nome del pred.ai,. piese in c~ni kro IT'lnih.stazi:>ne .. "ia dove si è r;assato il "~J!nc-, è stato all' ini7.io del conc-crlo. quando 1orcheslra h1 suonato Gicvmezn , fra ~li i.nru palrio:lici. Il pubblico - tutta gcnu: per bene e ricchissima - ha api;-,laudilo r inno cri- &hanissimo ( ... Colla bomba e col pugnale) ma i. sucnalori di Roma non -devono es• ~ersi fatte soverchie :llusioni su quegli :ipplausi. Essi sape,·ano benissimo che lz. colonia ila.liana non era al Viclcna Hall - con quei prezzi proibiti"';! - e che se ci Ioss:: siata avrebbe sonoramente fi. schialo q' :nno della delinquenza fascista, come fischiamo noi - a nome dei 14 .mila antifascisti - e a Giovinezza. e agli im- ~ci.!lj che hanno consiglia.to iJ maestro \olinari di far~ ese~uire daUa su.a orchestra. .. * * A proposito di questo ccncerio, il crilico del Journal de Genève. scrive di avere dovuto consta'. :tre non ser.za sorpresa. che iq canlo nazionale svizzero può assumere anche un accento guerriero. Avesva proprio bisogno del concerto per accorgersene? Sono f-inili i giol'ni deill~ mollezze, da quando il fascismo ha rifallo ... l'anima italiana. Tullo è guerresco in Ha.Ha. Dalle ghelle di Mussolini fino alla «crappa pelai,,_ \del med~i.mo. E anche l' inno s,;zzero, così lenio e s0t1enne da sembrare un canto chiesastico, in ,llaJia si s.uOM con accenlo mar~i.aile. Perchè ci si av,-i_a - a passo cli marcia - verso lempi eroici, verso I' ~mpero con relativo imperatcm!. Oh. che non 1-z sapeva queste cose ~ critico musicale del Journa[ tie Geneve? I VERI 1TA1JIAN1! Il corrispondenle àel Guguss di Lu.gano ha rivolto un saJulo al nuovo console a nome dei veri ~taliani. Si sa che i veri i.'.a.liani - marca tre stel~e - sono ,gli imboscati Zanoni. V~nci, Rame11a ecc. ecc. Un po· pochi" su 14 mi1a ilalia.ni resi.denti a Ginevra, i quali, essendo anlifascisli, sarebbero dei fa,lsi itali.ani . J veri cretini d~l Guguss non voglion-0 capire che b1scgna invertire le parti. Ma finiremo ber.e per ficcarglielo in testa. I veri italiani siamo noi, antifascisti. Piaccia o non piaccia a.i veri :;a.la:mi in ba.rea del lascio e dei consolalo. D• Soletta (Rliard.). La manifestazione di quesio pr'..mo Maggio è mollo ben riuscita.; ~ componenti la Lega antifascista al completo con tull"l. la coh>nia italiana - esclusi, si capisce, i qu.ailro porcaccioni d.el tascio loca.le - uniti al pTolet.ariato :nd:-gen'} sf.i."klrono:n tUl C1r'.eo imponente, dando a questa rassegna delle forze r,rv1etarie i'a:,pelto di .ma dimO!>Lrazion::: ioienne, conlro ogni liranni-d<-, conlro lo sfrutlamenlo dell'uomo sul.l.'uem:>. \?ella gran-0e sa 6. dei concerti •Konzerfsaal » la mu;ica operaia compos~ d: elementi di lingua tedesca e di ticinesi, destò grande.. e:it-usiasmo col suono del1' Internazionale e la socie-là operaia cli canto, fu pure sa.lulala da grandi :i.p,plausi . .Ségui l'oralore che con un forte di- ~corso, spiegalo il significa~o del Primo M311,;gio,lenne l'udrtorio in.caleoato con una chiara esposiz.icne suJla siLllaZione economica e politica internazionale e sc}]- levando una protesi.a contro il ~udi.ce Thaier di Massachusetts per h condanna a morte nuovamen'.e pronunciata contro i due innocenti Sacco e Vanzetti; l'oratore fu alla fine del suo discorso, saJulato da un'o-va.zione e da1 grido di. abbasso la tirannia bor,ghese, abbasso il fascismo dellinquenle ed assassino. L'unica nota che venne a ~urbare la grandiosa e spontanea manifestazione è staia la mancanza del1'oratore italiano, che al giorno prima ci a,veva preavvisa.ti telegraficamente che non poteva in-t.erve-- nire causa J' improvviso deces.so di un suo stretto congiunto .. La lega anl.ifa.scisla ~ i compagni indigeni vivamente addc-1orali porgono a1l"~eg.io compa,gno ed alla sua famiglia le più vive condoglianze. La Lega anlifascista. Da Zugo {Ritardala}. Anche quest'anno il Prim-0Maggi.o ha suscitalo il suo lracli.?Jional<! enlmiasmo in tutti gli a.mmi di fede indiscussa. Tutti sentirono, vollero che ques;o Primo Maggio fosse d'augurio per il proletariato oppresso; ia speranza della orossima liberazione. deJla .re<lenrione del· proletarlalo, tenuto schiavo dalla reazione borghe,e. Di q1:ell.a bo.rghesia che si vesle da fascista per perseguitare, bjstrailare, imprigiona.re, sopprimere chi !olla in nome delh liber:à e ddla giu· stiz.i.a e difende, protegge. innalza, onora gli assassini, sia.no e»i capeggiali da Horty, da iDe Rivera o da :l\ussoli.ni, non imporla, purchè siano dei -prova1.i massacra1,:,ri de1le libexlà e del po-polo. Lo scopo principale che al momenlo, co1,mzzzo della reazione, si !)'Tefi.ggono le borgl:esie dci vari Paesi, è qucl4o di di.- slrug~e ogn.i forza di coesione md pro- ~ariato per fa.rgli paga.re le iugen:i spese di gùerra, dcpo avergliene !::illo subire lutti gli orrori. Sar,rà il prcleiariato resistergli ? Questo è il còmpito tremendo, a.ila sdluzio. ne del qtO le gli operai devono tendere, serenamen'.e, ma con incrollabile co-st:inza ed energia; queslo è ii còmpilo che iù prolelatiato si è proposto cli aff<::rmare ,in queslo Primo Maggio, in questa rassegna de)le forze vive e più co:nbatfr,e che si accinge-no a contendere per slrappare al sicario della borghes:ia e del capitalismo. cioè al fascismo, prepolen'.e e delinquenl~, le libe.rlà più elementari per continuare la santa battaglia L'1. nome de!lla civiltà e del diritto. Bene fecero i nostri comp~ni a marciare a tesla alta nel corteo, clièt.ro i rossi vess.:lli, noncuranti d~ll•opera. :li spionaggio id.i quel paio di fascisti locali che mollo a proposito vennero dlassifica.ti come una sotto-specie di uomini. Esseri che non provano orrore, che non sentono vergogna d'essere bollati col nome infamante di fascisti. Non h<1nno la attenuante costoro. ohe purtroppo hanno moilti in, I lallia, che per non morire dj farne con le loro famiglie -devono figurare come segl1aci del capo-banda Mussolini. Costoro non avevano nessuna necessi~à che li costringesse a. prendere ~1v-?Tg~noso atteggiamento, ma certo de-vono essere slali trascinati da una innata simpatia per lullo ciò che sii~rufica deiinque.nza. e delit'.o, e·'J)eT costoro non possi.zrno provare che il più profon:do d.i- !"prezzo. Stiano pur ~li lutti cost.oro che credono e sperano n'Mla forza del SociaJismo, se pure ap-pa:rentemenlc le forze della reazione sembra.no avere in qualche paese il sopravvento, queste sono i.nfal1libilmente destinate :i. crollare. 1Nessun a-egime basato puTaimente sulla violenza pu.ò avere il.unga vita e JlOn è forse tanto !lontano il ~orno che .k mas-
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