L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 20 -

(A. P.) ZURIGO, 14 MAGGJO 1927. _____________ __; _ ___________________________ ..;_ _ _ _ ___________________________ ANNO XXXI. Num. 20. ' TELEFONO 4475 - Cool.()-Chèques N. Vl11-3616. SETTfMANALE DEL PARTITO SOCIALI-STA ITALIANO NELLA SVIZZERA: ABBONAMENTI PER LA SYlZZERA J>iERL'ANNO 1926: HED.\ZIONE: I anno, lr. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-: 3 :nesi fr 1.50 PER L'ESTERO: I anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, lr. 2,50. • L'Auuenire de/ Lavorntore, Zurigo Sintomi di La guerra u.llima non è ::;lata solo una grande devastazione delle cose e dei corpi; le sue rovine psjcologiche 11@:naglianoe qualche ,·olla superano le macerie nrnler,ali che ha donu1quc seminalo. risveglio ln tale atmosfera il clelillo sociale ha fiorito larg,uncntc doYunqnc. Coloro che lo pralicavano non a,·cvano uienlc da temere; l'opinione mon1lialc non rcagiY:t con suffìcicnlc C11c-rff a, nè cunlro i p1·imi delitti cl!clla reazione in Gcrmnnia, nè contro gli as. as.s:ni fascisti in Italia, nè contro le gesta del terrore bianco del Danubio e dei Balcani. "lici che ci riportano all'epoca rlell'lnq11isizione e d<>lla r<'azione callolica. Parecchie ci/là r/"llal;o hruwo Pislo ardere nelle pia;;:e dei rolossali roghi di libri e scritti <>mpi eri immorali alla pre.-1e11::adelle aulor1/à civili e religiose! ,lfo /'nppelilo dei g<>s11ili 110 11 sembrn die debba arre. sfarsi a ciò. Padre Tacchi Ve11(11ra. segretario gen<>rale della Compagnia di Gesù, congratulandosi col (,averno f ascisla per lf'l rislabilita p<>no di morie. invocava recenl<>mente 1111((. c•gg"unta alla legge: la pena cli morte anche conlro gli eretici ecl i miscreclenli! Il serafìco Pru.lre non s·acconlen/a A.Mi\·T1N f STI1A ZIO NE: <.01t1mi\·sione Esecutiva del P. S. I 1/,urigo. ~lilitàrstrassc 36 PREZZI DELLE INSERZIONI· 1,..., ime-.;. o ")'.18ziodi linea (larghu~a una colonna). ~o Cer.t Per réclame continuala, prezzi da ,:-onvt"nir~, dei roahi cl; li/Jri. \'1101<'il ritorno ai royhi 7una111: le su<' nr1r:ci fremono al clesicl<>rio tlel/' odore ti<'lla carne umana brucio/a. Si inuoca il ritorno cli Torquemada. F.cl il fascismo ne, suoi ine.~orobi/; .,p,·/uppi, se lrou('rà opportuno inqra:::,iani ancora la Chiesa ('d i ge- : uili. non ('Silrrà rt conrNt"erp questa m1oua .\oclc/:s{azionc. I /11ri.,/i slrnn:cri in cerca di emo- :ioni <' di storiche rip1ocl11zioni di Ppoche tramontate fanno male a disertare /'Tlolia. E' 1'1111icopaese dov<' il m<><li0('/10 sta rivivendo in tulle k sue brntl(lrC morali ed i .<moi orridi estetici. l.~anzichenecchi Film dell'anno V.0 dell'era fascista Dunque Benito primo cd ultimo è tullo, Si 0CCltpa di tullo, parla di. lutto. d;\ k%ionc- di tulio. Egli è di cosi lori<' lt1npra e· Yasla inlclligenza. die si :111pa11ca :ni ogni c·.altcdra. e clù ll·zior.<.:a l11tli. q11cllo c-hc poc-hi anni ra faceva il profumirrc, e che a vendo fallo molii danari c-bhc la fregola di -dnrsi al giorna.lis;no. Del resto, sfa lui, non sia lui, è un bel tipo quc-sto sig. Coly della• larga r·arasnella all"occhio destro. Sarà bcnr clic anch'esso. che forse non ha all{'0ra arnla la palma della Legione d'Onore. gli . iA dato una croce od 1111 cordo11c. La sensibilità delle masse uma.n' un di prontp e dcstn ali<' minime pro rncazioni. è u:-=.cilaottusa dai cinque ann.; di gue1-ra mondiale. Esse ci offrono dappc-rlulto lo spettacolo d'una passivilù senza lirnili. d'una ras- ~cgnazionc conl.inua dinanzi alle prove più dure. Esse hanno assistilo a1 fal11mf'nlo di Lutle le promesse che erano slatr loro falle; hanno vi- :-lo il Lrion fo della ,·iolcnza. la yilloria della 1>lutocra✓,ia, la marcia delle menzogne convenzionali. il consolidamento al potere dei più rie.chi, dei più intriganti. dei più egoisti. la con.- fet'ma della propria sen·ilù. In selle Oggi a·s:sliamo, a dieei anni di distanza, ad un lento risveglio dell'opinione pnbblica mondiale. La {·.ampagna per la liberazione di Sacco e \'anzclli sla ridesland'o la sensibilità umana delle masse. )flioni cli uomini che ono rimasti in1pa~sibili o pc-r lo meno insuffìcicntemcnl<' C'11ergici di fronte a delitti e ad atti di ingiustizia più feroci. si leYano oggi a 1·ichicdere giuslizia e libertà per i due agitatori ,·ittime della reazione americana. DALL' ITALIA Chi è il più grande poeta. il piìs <'{'.t·c!so musico. il più profondo sloriograro. il più µodc•roso in scienze <'cono1n·c!1e. insom1na il piìt grande in tulle- Jr• "c,icnzc e IP arti, compresa quella dril' istrione'? Lui ! Sempre <' !<Ololui. (;.li altri cl<',·0110adaltarsi a r:rnanerc srmprc dielro cli lni. colhi sp<'cinca fn11zionc di dire- srrnprc d1 sì. a:ti::.lw se 1:1 ris·posla doffchhe Prscr<' conlraria. Po,·erino, aneli<' lni ne ha di1·itto. f .o proponiamo. e lo clcn('hiamo nel no$! ro C'arncl dei lanzichenecchi dell'anno \'. clcll"c-ra fascista. .AOd ollo stali europei. delle dillatw·e pcrsona.ìi l>i sono formale che hanno sparso il sangue a fiolli: le libertà elementari sono state soppresse; il d;ritto di padarc e di ··criYere re o inesistente. Laddove delle resistenze si sono manifestale. sono slalc violcntcrnenle annientale. Ed il mondo si è abiluato a questo dlorno <l'i dispotismo insolente. D'altro C'anto i lavoralo1i sono r.cluacciali dalle impo~tc e il costo della ,·ila cliYicnc più pcsanlc di settimana in settimana. senza c-hc essi traccino quefla lt11ea di difesa eh<' a vrcbbf'ro segnala in al! ri tempi. Coloro cltl' hanno ammassale delle forlllne s111lc spalle elci la,·oratori durante la gnNra. colltinuano ad ac~ (·un1ttlarn<' ..:11C·oraa 101o detrimento nel dopo guc·rra. Essi ~frnllano fino :1!1,1 :-a:,·, tù la do~·;lilil di m·lion, j; 11omini i quali. rnddis.fatli cl' e,~sercseampati al gnrnde macello. S"mbrano aver pc1·duln fìno la n-0zion{' della vera comhaltiYilà. E' un $intorno della ripresa. Le co1-rcnti di pensiero e drazione, i sussulli di ,·olontà e cli meditazione che la campagna prr Sacco e Vanzctti ha generati nei due emisferi, ingigantiscono la importanza della campagna. Si polrebhe quasi dire che queslo i-is,·eglio dello spirilo pubiJliro dinanzi all'ingiustizia. alla violenza arbitraria, riveste in qualche modo una significazione storie-a. Sacco e Yanzclli sono oramai elci simboli. C:onlrihucndo alla loro liberazione . i conlribuisc-c alla aiTranc·azione della lshcrtù umana dalila nera galera in cui una serie di anni e la lolleranza tacita cruna umanità HSSopi!a l':l.\'crnno rinchiusa. Coloro che si agilano per i due innocenti elci ~Iassachusc-Lls compiono !lOn solamente un gesto doYeroso. 11ia fanno anche un atto che sorpassa la realtà ;mnH'cliala. Esfi laYorano per l'an·cnire. --0Tra la farsa e la tragedia I primefifetti dallCaardtael noro. Brescia è, come tutti sanno. la leonei>Sa d'Italia. Ma oggi è qualche cosa di µii.I: è la città che ha dato i 1wta/; all'on. Augusto Turati. gran segrelario dPl parli/o na:::,ionule {a'>ci. sta l'er tale benemeren:a rt Bre.-;cio e stato riserbalo /"alto onor<' cti una prima solenne appli<'a:ione della ... r:arla dd Lavoro. Convocati dalle corporct=ioni fa- .,ciste (con ordine perentorio. pena le pi'i.I severe san:ioni). llllli i contadini della provincia si son portali domenica scor.c:a in cillò. Quivi giun1 ti, inquadrati dalla mili=-ia n'éòonale, sono stati arringali dal gran segretario, gloria ed onore della provincia. Al termine del/' arringa. mentre le fanfare inluoncwano GioYinczza ed i tamburi rullavano di gioia, e stato presentalo ali' approva;:,ione della massa dei co11tadi11i 1111ordine del giorno per il quale quesl' ultimi • spontaneamente rim111ciaJ10 al dieci per cento dei salari allo ,<.copo d, contribuire alla ricostituzion<> economica, del paese. Ciò i contadini hanno saputo più lardi. che Slll momento. gli squilli delle musiche ed il rullio dei tamburi. copriva la voc<> dell'oratore. Il prossimo Foglio cl'ord:ni del P. .\'. P. recherà all'ordine del giorno l'esempio dei contadini di Br<>scia, patria de/ grande segretario. Unraettifica {;/i indu.,tritili <>d agrari ila/i'ani con ravvenlo del fascismo son divenuti esiu<>nli nella so.~l<m;;fl e nella forma. La Carta del La11oro, roncordata Ira le alt<>gerarchie f a.,;cisle ed i diri,genl1 d<>lla Conf erlera:::,ionr• ri<'- gli industriali e degli agrari. che in wsfan::." <·<>g1wil trionfo d<>I/oro inron/ra.~toto e dispotiro dominio sugli operai e sI11cunladini ila/ia11i. non li ha romp/rfrunente .wJilr/1:-falli n,,IIa forma. !.,'art. 13 della Carla. di'('PlJ<tinfatti rhe le crmsegw"n::e d<>t/Pc. risi economiche dr•hbono es.<Wr<' riprtrli/e /J'([ datori eh /cW{)TO Nl {)f)erai . Af_ ;. rma:::,ione pl(l/oni<·a. destinala a :·i n: 'll<'rr· sulla ... r·arta, come 0qmt:• 1 ben ,nluisc<'. .1/a gli industriali !3d agrari itr1!·on1 non tollerano nemme1w qut>sfi scher:::,i cl; forma. ed hq.nno c:,pJ'(•.•·.<·iol lorn malumore presso i gf'rarchi ri<>Ire9im<>. I (Jllali con afT<>tlllosa e commo,wn/(' so/lecil11cline si .,0110 o[/"r<>liali o pubblicare un decreto .mpplemenlon· che sopprimf' dalla Carla /'inrlisrrelo articolo 18. r·na n11vo/l'//a. prontamente di- .\/J<'r•·a nel quurlr0 d('l ce/es/e idillio 'ru il regime la~ris/a e<ì 1/ padrona/o incl1L,lria/e <>clagrario ilaliano. Diplomazia medioenle La stampa inlerno::iona/c ha pubI,licalo il /es/o di una proposla cli al. ìea1;::a militare a11011:atadal governo 1laliano o/ go1wrno bulgaro che l'aurebbe respinto. r:o/lean;:,a er(I nalrtralm<'nt,, rlir<>lin conlro la Jugoslavia e promellevrt ai/a Bulgaria un largo bollino r/1 ferri/ori serbi. Non solo: ad invogl;ar<> il giovc111<>re bulgaro rr/1' all<>an:a . .1/ussnlini of]'ri11a anch<' la bel/P:::a bruno <1'11110d<>ll<>(Ì9'/i<> <iei re d'J/alia. Sembra die l'amba- .v·,aior(' incaricato <l<-'lla proposta fnsse appunto /r,lore di una {olografia d<>!i'adole.~cenle (ìg/ir, d<>iSavoia. Tullo ciò in cambio cl'ww guNra <' cl· un allo cli slea/llt della Bulgaria pe1. o la polen::.a at!Lwlmenle ad essa /cyr1/a da /mflr,/i di amici:ia: la ./1tgr1s!auia. I! fascismo e m<>lliO<'l)(Jlein lullo: ndla pol1lica inlerna come in quella e.~/era. Concepisce la diploma:ia come un mercato di popoli da condursi al macello per i h<>gli occhi 1wri cli unu f anriulla reale. I s<>coli. la civiltà ,, rr0 /ras<'0rsi in11ono p<>r .1/ussolini. f'/1<' .,og1w di rilonwre ai bei f<>mpi i11 c'ui la pace. la g11<>1-rala, sori<> <i<'- 9/i stati e del/<> na::ioni u<>nivano ri_ solte con d<>ll<>d(/1t.\Ol<' n<>icon/rnlli matrimoniali rlei re. - Persino ai popoli ha/canici /ali ronce:ioni rip11qnr1no ormai. l~S."<' 11011 trovano rhe rl<>if erl<>li 11<>1 f asrismo italiano. Il rogo I [llrisli s/rrmi<>ri da q1utld1<' anno disertano /'I/olia. Fanno mal<' . • V<>/- /' Ila/io ;wwistr1 ;, ancora possihil<' o.\sisler<> a d<>gli speliaroli carall<>ri- ·1b 10 eca Gino 1anco Note allegre bolognesi l l g/orno 25 mese in Via S. Vita.le due signorç, sorelle. delle quali l'una moglie clcll'an·. \'cggetli e l':illra fidanzala rlell'ing. Co lanlini coslrnltorc cH \'ili o ria le Bolognese, incon1 ralcsi con un capilano d'artiglieria tli slam.a a Boiogna. furono da q11csli complinwntale con la frase: Come :-.iclc carine . fl capilano seguitando la :,lrada. falli pochi pa;-;~i cbb<' ad inciampare ·,1 u11gradino lanlo che cadde a ter1 a. f{ialzatosi. a poca distanza scnl.'.- ,·a una grawlc risata eh<; partiv,\ al sno indirizzo. Erano dt,c signor; e precisa111enlc l'an·. Yc·ggelli e- l'ing. Coslanlini. Il capitano ritenendosi oJfr,o per la rirnla ruori posto. senza altro si prc·scnlò ai due ..ignori in,·cstcncloli ton fra.si di poco educali e di Yi1.)iac"hi . l,'111g. Coslanlsni ail'insullo si a, Yenlò contro il canilano clo,·c· ne successe una rollulazionc. mentre l'un·. Yeagclli Lira"a alla schiena una bastonala al capitano. 11 canitano svincolatosi dal!' ngcgncre a questi delle un l'orlc colpo col fodero della sciabola. lanlo che lo fece slra_ mazzare a terra. L'av,·ocalo inlanlo se l'era dala a gambe e l'ingcgne,-c riavulosi fece allrellanlo. La cosa non finì, lanto che il capitano nello stc so giorno mandò sfida di duello all'iug. Costantini e all'an. Vcggetli. fl duello non ,·en11c-accettalo perc·hè sarulo da Lulla Bologna che il <"apilano i: uno d<'i migliori ~chermidori d'ftalia, anzi per sollrarsi al ducilo l"i11gcgncrc e l'ay,·ocalo fecc1o ~c-guilo con. una qu<'rcla per pro- ,·ccazio11<'. cd organizzando pure 14 ind ,·!dui - i più noli squadrisli del fascio di Bologna (cito qualcuno: Bonaccorsi e-Vannini) - i quali dovc,·ano la !'Cl'a dopo cercare in quaL ~iasi luogo cli proYocarc il ca.pilano <'bastonarlo a sangue, tanlo da esclude-re complclamcnlc qualsia i duello. Il capitano (come ne Ye11isse informato di questo complollo non si :-a) la sera dopo, non curandosi di qua11lo gli ~arcbbe potuto capitare, i11<·ominciò da -;olo a cercare d'imbattersi nella banda .. \-ccortosi che era seguilo entrò al Caffè Modernissimo dopo mezzanollc in compagnia di due signorin<' che a,·cya appos1tamenlc in sua compagnia. Il capilano appena sed11lo constatò che' arl uno ad uno i 14 C'nlra,·ano ccl i primi aYe- ,·ano cli g;à inc·onsinc-iato a pro,·ocarlo con frasi op, op, op, op e faccn_ dogli cadere prc ·so il suo La,·olo srclic e ta;,;ze da caffè. ~la il capitano 11011 perdendo un allimo clc-J -uo sangue frcrldo, consc-io cli quanto gli sarc-hhc- cnpilalo e prima an~·ora di esser<' ac-ccrchiato. co11 uno scatto da ,·ero ginnasta balzò ;11 piedi sul · laYolo e sfoderala la sC"iabola an·rrlì che il primo che ra,Tc-hhr lorcato L1 \TC'hbc infilato. Dalla fra:,c• alla battaglia fu t111atlimo: i11C'omi11('i;1rono a ,olar<' sC'dir da park dei 11 i11cliYdui. parale dal <"ap.lano e gnrn parie- lanc;atc dal IIH'd<·simo e-on molli rolpi di sc-iaho- !a s:110 clw dopo u11 C[uarlo d'ora il p.tdrnn<' d•·lla silua1.ione C'ra il capi- :nno "IH' llJC'll('\'.l m fttga I<' 11 c-anagli<' i11sc>guc>11C.-luolla \'ia il r{'slo dei disp< rsi <' an i,anclo alle ralc-agnC' clc-1 \'anni11i e dol Bonaccorsi prC'sso il Caffè S. Pic>l10, i quali si l,11srarono s<· ahola!e e cali-i nel s"dc·rc. TI \'.rnnini e il l~uo11aC'orsi cla c-oraggio~i e ,·istosi a mal partilo, si a llonlanaro11<1 l'rcllolo~a men l<'. Il fallo fini pc·r l'inlc·n·C'nlo di un .:olonnello i quale intimò al capilano di mellcn,i sull'allenti come clifalli il capitano prnnlo al rispcllo del suo superiore- fece allo cli con.r;cgnargJi la sciabola. ma 11 c-olonncllo orclina- ,·a di mctlc·rla nel foc.lcrn e di sc-guirlo pcr~hè a,·cnclogli con. Latato del sangu<' che dalla te tagli colava crcùc,·a opport11no portarlo presso una \"arn1ar·ia pc-r le dovute mc.d;icazioni. .\ppena medicalo il colonnello interrogò il capitano di quanto era s-ucecs ·o e si congralulò <li qttanlo ayeva fallo. [I giorno dopo alla Caserma d'.\rL gl1eria do,·c era lrallcnulo il capiiano per pruùcnza e non tolnilo dagli arresi i ti ungeva qualche -::·en1 inaio ,dli ufficiali di diYcrsc armi a C'ongraiuJarsi per la lezione data alla pcggios e leppa bolognese. D!'lla cosa ne fu informato il D11c<' di Bologna. l'on .. \rpinati il quale ebbe a red;1rguir<' i suoi sica1·i perc-hè non tirnrono rcYoh e raie al capitano. r;:· anche v(•ro che tulti gli ufficiaJi cli .\rliglicria cli quel Rcggimcn.lo fccc-ro arn1olarc le sciabole dai loro armaiuoli e due S.<"1·deopo successo il fallo, in segno di protesta a gruppi cli 8 o 10 ufficiali si recarono aJ Caffè ::\-Iodcmissimo, ma non lroyarono nessun eroe. Scherzando.... sulserio Il regalo del Natale T lcllori non devono fare smorfie cl"iro11ia credendo di ,·olcrci occupare del :25 dicembre, mentre ~iamo in maggio, perchè non è della ricorrenza della nascila del ~azareno che intendo parla1·e, ma bensì del novello >!alale imperiale collocalo nel g:orno 21 aprile nel calendario del liltorio da S.. \. il Magnifico di Predappio, per rammentare ai fortunati sudditi ... cieli' Impero, che il primo fratricida romano segnò con l'aratro i confini della futura ctùla dei Ncro11i.... dei Papi e del Benito il grande ... insialo da Dio per le fortune e le gran.di disgrazie dei servi d'Italia! Dunque nella d-c·o1Tcnza cli qucsl 'an n.o V dell'era Jjllorialc si è volu!o dare una speciale S-O)ennilà, ed oltre aJlc grand 11 parale, ai corteggi mascherati. - e con che maschere! - d:scor i imperjali. banchelli, [uod1 i arlificiali ccc., da degni nepoti dei figli della lupa. si è rnluto anche dare una, pro,·a cli benc,·olcnza ai disgra%iali servi che laYorano falico- :,~11nenle per il manlcnimcnlo dei loro agu✓,zini. e si è \'Olulo regalare· loro la grande carta corporativistica ciel lavoro. ed una congrna diminu1/.·onc dc-Ile mercedi, tanto ai contadini che agli operai! E non solo si è Yolulo far loro \I rc4~10 di'! f{ran NalalC' <li Roma. 111,1 ~frs. cr :\uguslo Turali. con uno spm1:a1 C'ù allo dei suoi (?) contadini ciel Jir,,~riano, ha telegrafalo al Magnifico, c-he i bc-ncfk-ati t>rano cntu- '>i:.t',ll... di dello regalo nalali;,;io, e si cJi111::ramno rieri di portare il loro c-onlrib11lo 1wr la grandC'ua d<'ll'JmPL'ro, llic 11011lardc-rà a dominare l'uniYc-rso! \'a da sè che quc-sto rntu- ::-:a~rno si i..• largamrnle diffuso in Lui_ t:s la penisola. k i:-olr. c le- colonie ;1fri('anl' drl liltorio; C' le bcnNlizioni dC'i IH'n<'fìcati e dc-Ile loro famiglie• ~algono a c-li<'lo, il qual<' ha inYiato il .\fagnilito d1 Predappio. p<'r loro fortuna! I~ nelle piazze- c1·11alia sisuonano cnlu~iastr grida di: Eja. Eja C' lral:ilù! Ma se queslo sistema di cani rogn.osi è pcalicalCI su largn scala ncr?li ·11,C'IIC'Llualid'llnlia. così non la Ì:>ensano quelli t.hC' ,·ivono in altri p:~esi. Benito I. (ma quando impcralore e- re?) in una re-cenfc inlervisla dala a Ya1·i pubblicisti, parlando della clo1111n1wll'artc e nC'lla scienza, così s; csnrcsse: ::'-)e<-sunadonna ha conli iLuho ::ti!<'arti. II . esso femminile 1101, è da p-1·cndersi seriamente pcrchì• dopo tulio la clollna non è altro clw una piac-cYolc parc-nlc-si della \'il:,. .\·hi! addio ~largherita Sa-rfalli. Addio Candida Lahriola. addio genlili speranze. del fcmmi11ismo ilaliano. Il padronr è 1·,1bhui:ilo, ha la faccia feroce, rncllclcYi la cod~s penzoloni. "Yia cii cor::,1 alla c·u~c·ia. di cor. a vi dico. \h: c•o1,ì non la inle•C' il sig. H. E. !~rrnne. dir<'tlorc dclruffìcio ricerche musiC'ali ne~li Stali L·niti. il quale ri'>posc a Mussolini sulla Tri1>11nc, dii Chic::igo in qul'sli modi: Tale asser;,.ionc di ~fussolini 11011 è in accot·do con i falli della sloria, d1c ci d:inno le pro,·e del genio di numerose domH' ncll<' ai-li e nella scienza. ~cll'anl,ca Grecia, Saffo ha date proYe del sno valore creativo in poesia. Negli annali delle Arti Roma.- ne. La!!a. C'he vi~sc c-i1~ un secolo pri111a clrli'era Cristiana, fu pure nole,·ole, r~c;a clie•d-cpillure e min.iatu1e ri1 ml ore artistico. l n noma. Firt>nze, Bologna, Vrnczia. cd allre ciiLit ilaliane nel dicias-cttesimo secolo. mc,lte donj1e si sono ri,·elale di ,·alon :-=.o g,•nio crrali,·o arlislico. molle •ono passale alla storia per le loro c,perc icllcra1·ie e mu. icali. Xei periodi snccessh·i nelle belle arti di Europa, ahbiamo i nom: di Rosa Bonhen7. e Madama Le Brun. .\Ila cicnza è <l'oggi il conlriblllo dalo da MMiamc Curie. Nel teatro :1hbia1110 an1to cd al)biamo una quantità di vere stelle con_ Sarah Bernardl, Ellen Te1·rv. Eleonora Du- ~l~, attrice italiana. " Nella mu~;ca abbiamo ,·alorosc composil1·ici, Clara Schumaru1, Fanny Hensei, Cec.ile Chaminade. L'Ing!J:llcrra ci ha date celebratis-sime donne scrillrici. la Fanny Bw·ncy, .Tane Auslen, Chadotlc Bronle e Gcorge Eliol, C(lleslc ben note e distinte con il titolo • Le quallro Gran_ di ,_ Negli Stali Uniti. donne artislc, donne compositrici, donne musiciste e scriltrici che hanno nolabile reputazione e fama ve ne sono in. formidabile evidenza. perciò conc:ludiamo con il dire che le donne all'arte ed alla. scienza hanno dato e clànno un contJ"ibulo meraYiglioso ~. E con questa austera e sferzante scucLisciata. il grande. l'immenso genio di Ben.ilo I è colpilo in pieno. 11 sig. 11. E. Frcnnc non è un, lanzic·hcnecco, come quelli che sono :::empr<" in c·oda a Benito f. Il giornale- grnnanico Tag, organo clC'i nazionalisti o [as-c-.isligermanici, nel num. del 4 aprile fa uno sperticalo elogio alla carta d'el lavoro. inYcn✓,jonc dei fascisti italiani per 1111-gliolegare al carro del cap'lalismo il proletariato. Il clirellorc del Tag lo proponiamo per la crocf'lìssionc. o per un c-ordon<' qualsiasi. Se lo merita. L'ha ~uaclagnalo ! Ogni f:1lica mc-rita premio. Lanzichenecco dell'anno V. dcll'e_ ra fascista. * * * ~C'] Figaro. Francesco Coly fa un c-log'o sperticato di Mussolini. on mi ricordo se questo sig. C:oty sia Dun.quc a l.ugano nei giorni scorsi \'i è stata lolla pi>r la presa clri possesso dell'Ospedale- italiano. rino ad ora. e sì chC' ne son pas- ~ati degli anni. ogni co~a 1~iguarda.nl<' la direzione dell'Ospedale era scm_ prc anelala lisda come l'olio. Ma. ora non :-iamo mica JWr nulla nell'anJio Y. dell'era fascista. do,·c tullo è di- ,·c1111Lod111amico. perfino ~IangiagalLi e Bosclli, e clw il canto di giovine1r za shor,ein pur sulle lrù)bra. delle vccc:lii<' cariatidi. E poi ogni cosa è un gran fallo slo1·ico. E' 01111aicli moda. Se In lrl !ore fai una pisci.ala doYC a le meglio aggrada, j)urchè lu, questo tuo alto lo rac-:'.onli ad altri, quc-11::ttua p'sciala dh·ciTà un fallo ~lorico. Bel mondo in YCrità. A Milano direbbero \Ton-bello. che è il rico,·cro dei savi. Dunque dicevo clic a Lugano c'è l'tala lolla cd i fascisti italiani colà li nc<'rali. parc- che abbiano YiAto una ballaglia. Sarà di Pirro. ma non imporla. Chi :-i contenta gode. Il fascio lugaJ1esc presentò per la bisogna una lista di 16 candidati. e fin qui nulla di mal<', polcvano essere di più, come di meno. come dico li numero non conta. ma più che ronla si è che dei sedici, inlendo di1e il numero, solo a sci segue al loro ri,·crilo nome il titolo di reduce di guerra. Ed allora, io c:he sono sempre l'impenilenlc curioso, mi domando: Gli altri 10 candidali. e fra que.:Li il capo delle in"villc schiere luganes.i. s.ig. Maraia, non che Fran- <·csco. doYc furono, ed oziarono nel pe1fodo che i'ilalico suolo era minaccialo dalle orde alemanne? Vadi per un bolscevico, ma dei p0.- 1 riotli, dc-i difensori dell'onore dell'ilaio reg.no, non. va, non può andare. insomma dovrebbero sentirsi non al loro posto. Che la nuoYa era abbia capo,·ollo i valori morali ? Che chi à • fallo la guerra, non conli più nuJla, ma conlino solo quelli che sono rimasli o imbos,c:ati, dietro a comode trincee al di là dei conlìni italici, oppure che abbiano trafficalo e barattalo per un pugno cli danaro, col nemico d'allora? Se così è Simelletc di parlare di guerra e di gloriarsi dei martiri che diedero lutto per la loro patria. Voi n,·ctc solo dii-illo rli parlare di assassinio, di furto, di stupro, cli violenze contro inermi. Fate in questo momenlo la figura d~ on.esli perch<;; ~- dopra te la bandiera della pah,a per coprirvi. Voi non la portate più lJ'l alto, ma l'avete in:sozza1a, e continuale ad insozzarla. In. parte siete assa$sini, in parte lanzichenecchi. • * • .\ ?\ifilano un bel tipo che può essere chiamalo anche Puricelli ma . ' non ingegnere, è l'uomo del giorno nel nuovo regjme, nella oitlà di men?ghino. Voi lo trovale ad ogni rice- ,,menlo. in ogni riunione. SE>mpre fra i piedi, ed i giorna~i dcYono soffiare il suo riverilo nome. :\Ii dicono che sia un ambizioso, ma non lo potrei giurare. So che è <:omsnendatorc. cavaliere, oran.de ufficiale e chi più ne ha ne ~ella. Ltù si n:elte però il titolo d'ingegnere, ma cl·cono che non lo è. Slucliò a Zurigo. ma lo dicono una 7,ucca vuola. ~~a egli ha fa(!? fortuna. E' padrone 'l1 qualche milione. 1-.a $Lia signora un giorno. anzi una sera, pcrdè un gioiello valutalo a ,U)() mila lire. Egli ha assunto a ?\filano l'imp1·c~a di laYori stradali. Pippo pappa, nonchè Cremonesi col suo compare Vasclli di Roma, hanno nel Puricelli un temibile conrorrcnte .. \n'Cl1c lui vuol mangiare.

Egli è fud>0, fa il lann."chcnccco. ma vuole la sua parte d1 loda. '.\1a egli è un ferYcntc patriolla, po1-ta alr0<·- chicllo in pcnnancnza il tricolore·. ma paga inalc i ~uoi operai. Furbo questo lanzic:hcncceo d<'ll'anno \'. dell'era fascista. • • • Il vescoYo di Ro,·igo. eomc· elci resto molli altri minjstri e prelati della chiesa. cl<',·<'avei·<' tut bel concetto della tTi:-:.tianilà <' della frate+ la117,a, .\ Ro,·igu g;orni fa il grande on. Bollai, nonchè vice-ministro. tenneuna dcllr ~olitc- c.om:.·ioni in.fa1·c.itl' come al solito cli frasi roboanti: c·ome patria, St:\lo. clucr invillo ccl in- ,·ulnerahile. Dopo !a co11:;ioae e spcllamcalo di mani d<'i lanzichenecchi. ceco far- '; anrnli il Yescovo. per la sloria 111<>11lf<a:·.ci. e benedire i nuoYi ga- '.;lianldti, e poi t:ompilo qttcsla funzione' profanatrice della n'I :gionc. _111clt<'rsi a concionarr. pc1· dire aì presenti, C'he ora J'[lalia segue il suo <'amrnin<>slori<·o c.:omanclato da Dio. "ollo In ferrea volontù del duce che la boPl:i rli,·ina clirdc pe·r il ben<' de· gli italiani. Fae~io punto, non voglio continuare a dire cosa ha dello questo ft_ glio di cane. Ro,·igo e gli italiani si rammenteranno a suo lcmpo di · questo basi ardo. Io lo s<'gno n.el mio carnet. ~on rnglio perderlo di ,·isfa. La paLacc:a non \'avrà neppure lui. li nc·- gozio ha chiuso i ballcnti. UuITone ! Lanzichcneccld dell'anno V. dell'era fascista. Volete il Passaporto ? Eh... la cosa non è poi così difficile. Basta conoscere un po· l'arte del • saper fare . TI fascismo è una idea impastata. rimpolpcltata di vattilà e-di tornaconto. Se proprio ci lencfc, se uon settlilc di poterne fare a meno del l.ibrcllo d<'i mussolinizzati. se il Certificalo cli Kazionalilà non YÌ basta. il fascismo è anche di manica larga. se si nwle. Cna stri7zalina c1·occhi al scgrela1·io del fasc,io locale il quale. pure e scndo qua i sempre politicamente. culluralmcn.le e cerebralmente una Yoscica rigonfia di aria poco igi<'niea. egli ritiene però di essere diYentalo un personaggio sapiente. importante, potente, ammirevole, temibile, aUa cui apparizione lulli debbano inchinars.t gcnuflcUcrsi, scodinzolargli attorno e lutti lo guardino. Lulli lo ammirino e... proprio come Figaro del · Barbiere di SiYiglia . : e Tutti lo cerchino, tulli lo vogliono. tutti lo chiamino: Segretario qua. segretario là. segretario stL e segrelanio giù , . E sicome di solito quando \·iene appiccicata la carica di imbrattacarte a qualcuno <li questi grandi a-utogonfiati, per rendere il loro nome più altisonante gli si accolla sempr~ qualche aggetti rn di croce-fesso ~ cui possediamo tanta ricchezza _rn Italia colui che ,,iole entrare su.bilo nelle 'grazie del pigmeo colossalizza_ Lo occorre ch'ei cerch,i di presenta1·- si 'a lui in modo cl.a impressionarlo benignamente a proprio vantaggio. Si incomincia coll' introdursi nel loro cenacolo strisciando, cosi pressapoco come fate in im·erno cru.ando il selcialo è coperto di neve e avete paura di cadere a rotoloni. Ricordatevi di salutare 1·omanamente, col braccio ben. teso, stecchiLo come !'C aveste a dfrgli: me la pagherai! . . . . P~a parola di mlrodu;r,1onc: Cavaliere! Ma calcale bene, accentale su quel Caval - che non avesse a pensare che gli aYcstc dato del Cabalicrc. Indi, si sa; bisog11a guardarsi attorno per istudiar bene il piano d'attacco e ambienlÌ.7.7..arsi in un fiat (non in un automobile, intendiamoci!). Oramai è ,nolo • urbi et orhis e .;pecialmentc agli orbi d' Italia _ohe e Mussolini l'immenso • po s1cdc una guardia del ~orpo. lusso che certamente non puo essere concesso ad un semplice surrogato del duce. I lanzichenecchi dal grande fanfarone sono tutti figli della cadente blasoneria romana, ed i piccoli dttcctti non possono cli ·olito che permettersi il lusso di pigliarsi una bestiola come guardia del loro corpo. Generalmente una cagnella alla moda. Prima cosa: fregare la ca.gnett~! Per. fregare intendo acca~e7.7..are, liisciare colla mano la scluena della bestiola litlorica (si capisce). Poi, per cominciare il ~scorso, continuando la fregatura, direte ~he essa • cagnetta ~ è graziosa, cartna, bellina, bella, bellissima. Ma, nel dire queste ultin:ie frasi. anohe qui abbiate la cura di calc~re bene sul be ... Egli deve a\·ere sti.b1to la impressione di avere a che fare con un caprone. Ci si può domandare d'ond' egli abbia avuta la vezzosa Fifi e per 1110strare che si è dotati di una discreta erudizione delle cose del lillorio e delle grandi personalità fasciste, gli si potrebbe domandare. per es~mp.:o, se 11011 sia quello un d<:>11n0cc: vuto da Marcrhcrita Sarfatll. la cm larghezza ver~o i ge.archi dcJ li_ttori<? è notissima anche oltre le ,\Jpi ed 1 Mari dell'"appena poppanlc impern preci.appiano. E cosi da discorso a discorso. par_ lando co'n disprer.zo di noi socialisti. facendogli qualche nome di rn-stro compagno di lavoro cihe parla_ male del fascismo, inveendo contro I soYversivi, darete prova di e sere tU1a per[e!la ca.rogna, una canaglia m,,- Lricolala, un super yigliacco, tulli requisiti indispensabili per aprirsi u_na breccia nell'animo del Padrone d<'i Pa saporti. :--;oiconosciamo alcuni che hanno seguila questa pista cd al)biamo constatalo che essi non, debbono avere durala molta falica ad aprir. i nn ,·arco l'ra gli :ncim;ciali di qui. Con ciò noi non inlendiamo dire c·hc tutti eoloro cui vc1Tà rinno,,ato il pas aporlo lo ananno ottenulo battendo questa strada, ma parccc.hj che furono un tempo so,·versivi, renitenti. <li~erlori. bestemmiatori della Patria. qualcltc altro che fu persino sputacchialo e schiaffeggialo dai fascisli in Jtalia, altri che si resero disertori tutta la epoca. della gue1Ta e si presentarono alle armi 10 giorni dopo proclamalo l'annislizio, abbiamo Yisto che sono ricscili ad inserirsi. e vi riusciranno anche molli altri purchè lo Yogliano. Conosciamo un fascista che si ,·anta di aver fallo ottenere il passaporto a più di 200 persone. Per noi quei 200 esseri sono tanti caslrali. E' ch;aro: Un regime che ha ele- ,·alo la spiocrazia ai più alti fastigi dello Stato è una istituzione che ha bi-ogno di sgherri. /\nzi: il fascismo r una idea che ha scoYato delle spie! E glie ne occorrono ancora. Chi vuole in erirsi si faccia avanti. gli invertebrati sono diventali legione in Italia e non saremo noi a mci·a,·igliarcenc cd a dolercene se qualche altro passed1 nel branco degU scoglionati, fra la masnada. dei sen·i sciocchi e turpi della tirruutide imperante. ,·orrà scendere Lanlo in giù fìn laddove all'essere strisciante non re:la più nul1a di umano. Se ci tenessimo ad avere con noi -certe coscienze incerte. noi potremmo rammentare loro - per cercar di ser\'ircene - che Mussolini falsificò il passaporto a\lerandone la d'ala, una volta che le autorità italiane di quei tempi si rifiutarono di rinnoYarghielo, ma. noi siamo dei galaniuomini e ci Yergogneremmo di noi stessi consigliando qualcw10 a commettere il crimine d.i ctti Yolle macehiarsi il beccamorto preda.ppicse quancl'ei sballava alle spalle dei po- ,·eri lavoralo1·i italiani che gli .bce- ,·ano Je colJette .. In quanto a noi, ~iamo preparali a lutto sicud che fra non mollo verremo a trovarci in buona compagnia. Certo; se si lrallasse di rilasciare :-i tulli gli antifascisti dei passa.porti come si fece con Malleotti, Don. Min7,oni, Piccinini. Oldani, ,\mend'ola, Gobclli, di un lasciapassare per la • triste riviera d'Acheronte •• noi saremmo sicuri che anche i fascisti che si trovano all'estero sarebbero disposti a largheggiare con W1a certa signorilità verso di noi. Ma capirete: qui non siamo sollo il capo: ralato dei 1.ibreltati del duce, qui n è la galera per gli assassini, qui e:si~ ste il diritto della difesa per tullt 1 cillad.ini e polrebhe capitar loro che andando per suonare reslas ero suonati. Potrebbe trattarsi anche per loro di arrischiare l'osso del collo e l'osso del collo di uno sbirro nero incaniiciato. non è mica un collo d'oca o di lacchino comune. Vi pare? 1; UOMO CHE PJDE. Un altro esemplare della razza porcina si è sentito irresistibì)menle trascinalo dall'istinto al truogolo. Poteva farlo con dignità. accusando i crampi dello stomaco. Nienle di Lutto ciò: due colonne, in,(•ce. di ;;ccmenze sul Popolo d'f. tedio per nasco11d0 re che la fame e eh!· chied<· la solita pagnotta. Tutta qui i.· I,, dignità elci rinnegati! Pio Gardcngh i. cxse~allore del- )' Avanti i, feroe<' estremista del nost I o partito, ya a raggiung~re le anime gemelle di C:ors? !3ono. Bruno <:,,~!'incili e C.mnpamnL .. 10 eca'Gino Bianco L'.\ VVENIRE DEL LA VORA.::.:T::...:O~RE=-• ---------· ---------- CORRIERE PARIGINO il "complottissimo,, di Poincarè, • Gli insegnamenti sociali di un'esposizione di arti domestiche. .Poichè la gloria di restauralore delle finanze a prezzo delrt'economia nazionale e suUe s.palt~ dei consumatcri di Francia, sla tramontando, Pc,incarè, da lem- ?O si dibatte n:..lla rtccrca affan1v>sa d1 qualche pw-i.::olo :!rave da cui saivare .i paese. Sembra che l'abb".1 trovalo nel c •· murusmo. Il partito comunista francese ròso r<al• le :liscordie inlerne e d<1.lsellars ,m,, rlei capi non s"asi:,ella,a qu~.-la hr!u'11 E la salvezza, come semp~ vier!• ,la -pe!:- giori nemici. Pcincarè ed il suo !!·Jverno dunque, ~1)- no parliti in guerra ,;ontro il crrnl"Un:smo. La squilla dell'allacc'> è par:.lu :ial m:- -nislro dell'interno, il radicale Sarraul il quale parafrasando il fc1.1 ,c,s•) mr-lto d1 Gambetla, ha lanciato· !! ~r.do: , Il C•)· munismo, ecco il 11em'.::c! ,. Ed ·mmc• di.atamenle la sua µoli1.i3 si è d:il;; alb monla~ura del complott::, S.ambr:i :r.fal11 che 1a Federazione dei ,.1:p9nd~;d del mi: nislero della Guerr:i, aJerc:1\e aila C. G. del L. comunisla, :n ullz,11per:,.rua ;.i c!el"berati di un suo rec·trile congresso. abbi;,. eS(l.i;:,uit.acna ,nòies;.:. sulla prudu 7.fone di guerra allo scOi)O di stabilire la rossibili.là cli un aumento dei s.a::in del personale adde~to. E' quanlo ba:.b pt·r la creazione di un complollo ccnlro i 1 sicur2zza d:Ho Slato e cli spionag~.o in favore del nenrico. A ciò aggiun1-:er1: l.1 propaganda centro il colonialismo ed in favore dell' indii;enden.za dei popoli op• pressi dall'imperialismo francese, e l'opera -cli 1.Ul paio di a.genti provocalori e la bcm.ba è. penfetta. La s!amp<1 re.uionaria s1 è gelfata sul comp1o'.lo con volullà. Un giornale è ~iun.lo a pucblicare il pano d'allacco corr.unist.a per la conqui.sla cli Parigi. La città presa d'assai-lo da s..;tte colonne parh .. nli da-i centri della banlieue e... Vaillant-Couturier, comandanle delle operazioni! Ma la cuccagna governat.wa e gicrnalislica è durata l'e.!lpace d'un malin. Il pi.bblico parigino e frances.e ha riso del- • fa monlalura ed il castello poliziesco sl1 crollan-00 lra I' indilferen7..a generale. A ri~lzare le sorti d-.:lla brUlanle ope· razione, domenica sccrsa, Poi.ncarè ha pronunciato un discorso nel quale ribadendo i concelti del suo min.islro delrJnlerno, ha timidamente annuncialo dei ?rovveclimenti -reazionari centro le orga. nizzaz.icni sindacali dei dipendenti ddlu st.a.to. Poincaré scopre il giuoco, li complotto comunisla è la scusa p2r colpire Jl diritto sindacale dei funzionari slalali che in queste ultime settimane hanno costiluilo un carte1lo aderente alla Confederazione Gederale del La,·oro. « Le onganizzaz-ioni sindacali, ecco il vero nemico! •. Nel mese scorso il Grand Palais ha ospitato un' inleressanb -esposizione: il Sa/on des Arfes ménages, de!lle picco1.: invenzioni, cioo, applicate aTia vita domestica. 11 Sa.ton des Arte ménages è na-lo dal disagio nel quale si son lrovate le famiglie borghesi allorchè ~I maleriale wnano delle donne di servizio, che costituiva uno dei fallori essenziali della loro esistenza, si è rarefallo in seguilo all'entrata delle f:ig1ie degli operai rurali ed llr• ban-i nelle offrcine, nelle amminisrlaz.ioni privale en ci. servizi pubblici. •La « crisi dei domestici » sensibile prima della guerra è divenula infinilamen. le p.iù acuta nel dopo guerra: Je officine laivoravano in pieno a causa della s.valorizzazione del franco, gli industriali avevano apprezzala la mano d'opera femminile, dimodochè le famiglie borghe ~ dovettero rinunciare, in gran parte, a lt avare il personale per i servizi domestici mal pa.gato che erano abiluale ad 3SSJ,lmere. Come nell'industria, anche nella famiglia, la penuria di mano d'opera obbligava la classe diri,genle a trasformare i sistemi di lavoro <lomestico. Fu lancialo quindi un appello agli in.venlori reclamando il loro concorso per rendere più sem?Jici e meno penosi Lutti i bvori del ménage fami.gliare. Così nacque il primo Sa/on des Arts ménagers. Macchine per lavare la biancheria, ~li oggetti cli cucina. applicazioni dell"eletlricilà alita puliz.ia della casa ed a1 risc:ùdamenlo ecc .... Un esame crilicc, dal punto cli vista sociale, deH esposizione di quest'anno. in-duce al pas,sivo dell' i.ruziativa. tLe nuove invenzioni non arrec."l.nv un miglioramento sensibile al serVlzio domestico. 1n genere esse ce-s'.ano lroppo e ne:l.la -vita ordinaria defila famiglia non possono trovare impiego in rapporto con la spesa che -provoca.no. La macchina per essere produttiva deve lavorare in gr:inde. J I ~iorno in cui la spazzalura d ·un.a cas.a sarà effettuata da un servizio c:2nlrale, sarà conveniente utilizzare un ap• parecchio perfeziona-lo, ma finlanlo che b:sognerà a,gire nel quadro ristretto della ~miglia, come intende conservaTla la bor~esia, i rni~lioramenti sorpasseranno lo scopo. Come il lavoro è evoluto dall'ate/1er fami~liare alla manilallura ed all'officina, così il servizio domt.s.tico passerà dallo stadio fami~liare ai servizio organizzato .n comun.a. A.I Salone des Art~ mèn.a~ers I segni d1 ouc~:a ev:>luzione in fc11so colleHivo seno già ,·isibili r.e'!'-' costose ma 1n~agno- ,e macch:r,e ·]c~l'nalc dai l,,ro invent.or· alle c,,:lelt;, là r _ns n,, nslaurants, ccc~t. ecc. li Salcn ,h.. !: Arls ménaiers, che è un Lcnlativo di sal-vare l'organizzazione bor- ~hese della famiglia, segna invece 1a impcss.ibili· à di im~dire il lramonto della ,11a famigliare come fu cc•mpn:sa [ino ad og~i. Ci mo;lra come i rn-">did1 produzione modem· sli:rno in[lllenzando la yjLa materi.ah e : ·vr-'.uzion:rndo il centro fa1..,Jgli.a.re.B•so~ner:: prima o poi, bon grè o mal gri!, che le dee ed i coslumi sc- ~ua.no qu-sb. e•:ol,!:?.·cne necessaria. Q1Leslesono le e C'nsiderazioni d' indole ~ '.::1.i.l..e:h(: sc;,,lu• :scono da un esame criticr> d: un·Ps,_:cillione di attrezzi di cucina e di pu1 Z!:l d,~mestica. Msai,che l'abbiamo capilta ~\bhiamo perfettamente capilo che i comunisti dPI Lauoralore ilaliano. partili con. la lancia in resta conl1·0 il nostro parti~o per la ballaglia ~-gominatricc e clcfiniliYa, s.ono oramai ridotti a<l una polcmichetla di propor7'oni minime. Ed hanno anche' mo<lC'ralo i termini del linguagg:o: c-iò che francamente ci fa piacere. Pt't· ro1H.:lude1":('i:l Padito Socialista Clalinno - ci ripetiamo per l'enne I ma voli a - ha una sua dirc1.ionc all'eslcro come ha dei propri orhan i dirigenti in Italia. Gli uni e l'altra sono in perfetto collegamento e c·omunione d'intcnl i. E' ridicola quindi l'accusa di disc17ionc che i romunisli lanciano eonlro il no:-.1 i-o partilo. fl L<woralore italiano ci infonna che i <lirigcnli comunisti riparati all'estero hanno ottenuta un·aulorizzazion<' superior<' all'eso::lo. I nostri dirigenti non hanno a\"11lo bi ogn,> di tale aulonua,jonc perchè ne s11no di es-i - eccettuati Ke1111.ei .\- mrdeo. ben autorizzati dalle circostanze - è riparato all'estero. L'hanno capila questa. i comttnisli del J,011oralore? Il Lavoratore infine ci accusa di auto-rcclamismo per un articolo, non firmato, di un compagno che. riuscilo a sfu&:,crireaJ domicilio coatlo. descrive sulle nostn' colonne le impressioni cli un c,·a<;o dalla galera italiana. L'aulo-rcclami&mo <lc·glianonimi! E. poi i comunisti ~: lamentano di non essere presi ::-u1 SC'rio ! Questa ri.sp_osta delr.\rnnli ! al Lavoratore italiano. la dedichiamo ai comunisti di Falce e ~IaJ"lcllo. Alda Costa Libera Stampa pubb!ic:i: Chi non conosce l'eroica. maestra socialista di Ferrara? Quando nella vasb plaga rossa del basso Po tutto sembrava scomparso, lei sola era rimasta, diretta e f:era. a rappresenta.re di fronte al 1:em-ico tracotante la Fede celala nei ~uori delle folle operaie e conladine. Alda Costa è l'esempio mi1diore del coraggio socialista, semplice e scre:10. Dinanzi a loi anche la brutalità fascista ha dovuto, qualche volta, ,inchinarsi , on reverenza. Oggi, Alda Cosla è aJ domicilio coatto. Nella peggime delle isole.... Poichè fu impossibile p;egarne l'a.n-imo, si ,uol slroncame il corpo fra~e nel clima !)rribile e la vita infernale dello relega.zone. I reclusi di laggiù ci scrivono episodi meravigliosi del suo coraggio sereno e della sua fermezza c-roica. Ancora una volta Alda Cosh, è l'esempio per lulli. Pc-r ,i giovani spec:almente che alla <.ua grande anima cli sorella e di compagna att~ono forz.n e costanza. Ma gli amici. ci scrivo-no anche parole di lrepiclizio-ne sul le sue trnli condizbni di- salute. «Sul suo volto· si incidono sempre più i segni del male,,. Come la relei!azio-ne ci ,-estsituirà la nostro sorella? ~EES! &!ALJW La mortedi Dumini ? Libera Stampa pubblica: Roma. 10. - e· annunciata dal carcere cli Viterbo la morie cli Amerigo Dumini, l'a.ssa.sino princ11pale di Matteotti e copo della famosa Ceka de/ Viminate. La noli:ia era ormai prevista e attesa. Dumini era troppo pericoloso pel Duce per essere lasc,alo in vita. A meno che la morte non nasconda qualche partenza per. .. lidi meno pericolosi. CORRISPONDENZE Da Ginev•a I ,, SUCCESSJ • DELLA PROPAGANDA FASCLSTA Caro corri.spandente, colpi'.o dal htlo che diverse famigl.i.: amiche hanno pen-ato bene di non andare in 1 lalia a -passare le abituali vacanze, mi è saltalo ;n tesla d, fare una piccola :.nch.ie.sla e mi sono accorto eh.e il numero degli italiani che pr-efEmscono ncn rivedere il be1 paese in questi mo• menli è v~mente imponenle. Alla mia domanda: sei s!.ato in Ita1:ia p<,-r le feste? . h ris.posla sucma·va quasi identica: « io amo la lranquillit.à. Andare laggiù... Capirai l •. Altro che capire. Insomma nella mattinala interrogai un centinaio di it.al;i.anj e tulti n:i risposirc. poco su poco giù, nello stesso modo. '-cn podù aggiun-geva-no a.nch<::: e r0'i, sai, m• .sono faUo naturalizzare svizzero . iE a□ora 11'..i se-no d-:!lto cl-~ il contegno ,. enlus·asbco d2gli ila!iaru cl.i Gmena verso il p:irad:so fascista, deve es· sere frut'.o della propa,!:anda fatta dai signori de.Ila n·e T .;ur .'v\aitresse. Insomma gli italiani di Ginevra nc-n cred<mo alle bagole di questi signori. Su 14.600 italiani qui res~:lenti, 14.300 non acczltano le panzane dei propa.~a.ndisti, interes• sali, del fascio. Ponro Mussohni! Come speP.de mal'! r suoi soldi. Ho accennato alle naturali7..za.zi.ont. La Suisse e La Tribune de Genève hanno r,ubblicato l'elenco elci na'.uralizzati. Il me,e di aprile 34 italiani si sono falli .... sv-izzeri. Il mese pr:ma Furono 50. In due mesi ottmta. Se continua cosl gli italiani cli Ginena cii-venteranno tutti svi2u:ri. E dire che il r.uo,·o console si è messo in tes:a di zssere il padre di tutti gli ita!ia.ni. Di quali italiani? Dei 14.300 anEfascisti, no di certo. Delle centinaia e centinaia che cliventano svizzeri .. per lroppo entusiasmo dell' Italia fascista, nemm~no. E allora sarà il padre degli imr,ie~ali del consola~o. della S. d. X e d; qualche mercante di banane. La strepitosa vittoria fascist.a a Plainpalais ha dalo i suoi frutti. La colonia ilalia.na di. Gine:\Ta non è fascistizz.abih tssa farà ingoiare qualche rospo all'ex ~rofo.go di Predappio. Ciau. Ti manderò qualche mia altra r-sservazione. Un vecchio compagno. FISCHil A " GJOVJ:--IEZZA In occasione dell'esposizione inte-rnaziona'.le di musica l'orche::'.ra dell'Augusteo cli Roma ha tenuto un concerto a,1 Victoria Hall. Grande a\o,•enimenlo artistico, giudicato più o meno .bene dai critici musicali loca li. I consensi non sono statli unanimi come per i concerti -0ell'orchestra della Sca.la. Ma questo non ci interessa. La manife3lazione zrtislica, è servita a es.altare i bri~anli che dominano sul ncslro paese. Il maestro MoJ.inari, nella inlcrvisla concess1 a La Tribune, ha incomincialo p-::r compiere un atlo di inutile <.Crvihsmo verso il duc2, di Predappio. Affare suo. ):on sono pochi i.n Italia ~li 1:omini di in~e~no che i;er poter vivere tranquilli. si soltomellono aJ-la umilian'.e necessità di Jicc:Jrc il nome del pred.ai,. piese in c~ni kro IT'lnih.stazi:>ne .. "ia dove si è r;assato il "~J!nc-, è stato all' ini7.io del conc-crlo. quando 1orcheslra h1 suonato Gicvmezn , fra ~li i.nru palrio:lici. Il pubblico - tutta gcnu: per bene e ricchissima - ha api;-,laudilo r inno cri- &hanissimo ( ... Colla bomba e col pugnale) ma i. sucnalori di Roma non -devono es• ~ersi fatte soverchie :llusioni su quegli :ipplausi. Essi sape,·ano benissimo che lz. colonia ila.liana non era al Viclcna Hall - con quei prezzi proibiti"';! - e che se ci Ioss:: siata avrebbe sonoramente fi. schialo q' :nno della delinquenza fascista, come fischiamo noi - a nome dei 14 .mila antifascisti - e a Giovinezza. e agli im- ~ci.!lj che hanno consiglia.to iJ maestro \olinari di far~ ese~uire daUa su.a orchestra. .. * * A proposito di questo ccncerio, il crilico del Journal de Genève. scrive di avere dovuto consta'. :tre non ser.za sorpresa. che iq canlo nazionale svizzero può assumere anche un accento guerriero. Avesva proprio bisogno del concerto per accorgersene? Sono f-inili i giol'ni deill~ mollezze, da quando il fascismo ha rifallo ... l'anima italiana. Tullo è guerresco in Ha.Ha. Dalle ghelle di Mussolini fino alla «crappa pelai,,_ \del med~i.mo. E anche l' inno s,;zzero, così lenio e s0t1enne da sembrare un canto chiesastico, in ,llaJia si s.uOM con accenlo mar~i.aile. Perchè ci si av,-i_a - a passo cli marcia - verso lempi eroici, verso I' ~mpero con relativo imperatcm!. Oh. che non 1-z sapeva queste cose ~ critico musicale del Journa[ tie Geneve? I VERI 1TA1JIAN1! Il corrispondenle àel Guguss di Lu.gano ha rivolto un saJulo al nuovo console a nome dei veri ~taliani. Si sa che i veri i.'.a.liani - marca tre stel~e - sono ,gli imboscati Zanoni. V~nci, Rame11a ecc. ecc. Un po· pochi" su 14 mi1a ilalia.ni resi.denti a Ginevra, i quali, essendo anlifascisli, sarebbero dei fa,lsi itali.ani . J veri cretini d~l Guguss non voglion-0 capire che b1scgna invertire le parti. Ma finiremo ber.e per ficcarglielo in testa. I veri italiani siamo noi, antifascisti. Piaccia o non piaccia a.i veri :;a.la:mi in ba.rea del lascio e dei consolalo. D• Soletta (Rliard.). La manifestazione di quesio pr'..mo Maggio è mollo ben riuscita.; ~ componenti la Lega antifascista al completo con tull"l. la coh>nia italiana - esclusi, si capisce, i qu.ailro porcaccioni d.el tascio loca.le - uniti al pTolet.ariato :nd:-gen'} sf.i."klrono:n tUl C1r'.eo imponente, dando a questa rassegna delle forze r,rv1etarie i'a:,pelto di .ma dimO!>Lrazion::: ioienne, conlro ogni liranni-d<-, conlro lo sfrutlamenlo dell'uomo sul.l.'uem:>. \?ella gran-0e sa 6. dei concerti •Konzerfsaal » la mu;ica operaia compos~ d: elementi di lingua tedesca e di ticinesi, destò grande.. e:it-usiasmo col suono del1' Internazionale e la socie-là operaia cli canto, fu pure sa.lulala da grandi :i.p,plausi . .Ségui l'oralore che con un forte di- ~corso, spiegalo il significa~o del Primo M311,;gio,lenne l'udrtorio in.caleoato con una chiara esposiz.icne suJla siLllaZione economica e politica internazionale e sc}]- levando una protesi.a contro il ~udi.ce Thaier di Massachusetts per h condanna a morte nuovamen'.e pronunciata contro i due innocenti Sacco e Vanzetti; l'oratore fu alla fine del suo discorso, saJulato da un'o-va.zione e da1 grido di. abbasso la tirannia bor,ghese, abbasso il fascismo dellinquenle ed assassino. L'unica nota che venne a ~urbare la grandiosa e spontanea manifestazione è staia la mancanza del1'oratore italiano, che al giorno prima ci a,veva preavvisa.ti telegraficamente che non poteva in-t.erve-- nire causa J' improvviso deces.so di un suo stretto congiunto .. La lega anl.ifa.scisla ~ i compagni indigeni vivamente addc-1orali porgono a1l"~eg.io compa,gno ed alla sua famiglia le più vive condoglianze. La Lega anlifascista. Da Zugo {Ritardala}. Anche quest'anno il Prim-0Maggi.o ha suscitalo il suo lracli.?Jional<! enlmiasmo in tutti gli a.mmi di fede indiscussa. Tutti sentirono, vollero che ques;o Primo Maggio fosse d'augurio per il proletariato oppresso; ia speranza della orossima liberazione. deJla .re<lenrione del· proletarlalo, tenuto schiavo dalla reazione borghe,e. Di q1:ell.a bo.rghesia che si vesle da fascista per perseguitare, bjstrailare, imprigiona.re, sopprimere chi !olla in nome delh liber:à e ddla giu· stiz.i.a e difende, protegge. innalza, onora gli assassini, sia.no e»i capeggiali da Horty, da iDe Rivera o da :l\ussoli.ni, non imporla, purchè siano dei -prova1.i massacra1,:,ri de1le libexlà e del po-polo. Lo scopo principale che al momenlo, co1,mzzzo della reazione, si !)'Tefi.ggono le borgl:esie dci vari Paesi, è qucl4o di di.- slrug~e ogn.i forza di coesione md pro- ~ariato per fa.rgli paga.re le iugen:i spese di gùerra, dcpo avergliene !::illo subire lutti gli orrori. Sar,rà il prcleiariato resistergli ? Questo è il còmpito tremendo, a.ila sdluzio. ne del qtO le gli operai devono tendere, serenamen'.e, ma con incrollabile co-st:inza ed energia; queslo è ii còmpilo che iù prolelatiato si è proposto cli aff<::rmare ,in queslo Primo Maggio, in questa rassegna de)le forze vive e più co:nbatfr,e che si accinge-no a contendere per slrappare al sicario della borghes:ia e del capitalismo. cioè al fascismo, prepolen'.e e delinquenl~, le libe.rlà più elementari per continuare la santa battaglia L'1. nome de!lla civiltà e del diritto. Bene fecero i nostri comp~ni a marciare a tesla alta nel corteo, clièt.ro i rossi vess.:lli, noncuranti d~ll•opera. :li spionaggio id.i quel paio di fascisti locali che mollo a proposito vennero dlassifica.ti come una sotto-specie di uomini. Esseri che non provano orrore, che non sentono vergogna d'essere bollati col nome infamante di fascisti. Non h<1nno la attenuante costoro. ohe purtroppo hanno moilti in, I lallia, che per non morire dj farne con le loro famiglie -devono figurare come segl1aci del capo-banda Mussolini. Costoro non avevano nessuna necessi~à che li costringesse a. prendere ~1v-?Tg~noso atteggiamento, ma certo de-vono essere slali trascinati da una innata simpatia per lullo ciò che sii~rufica deiinque.nza. e delit'.o, e·'J)eT costoro non possi.zrno provare che il più profon:do d.i- !"prezzo. Stiano pur ~li lutti cost.oro che credono e sperano n'Mla forza del SociaJismo, se pure ap-pa:rentemenlc le forze della reazione sembra.no avere in qualche paese il sopravvento, queste sono i.nfal1libilmente destinate :i. crollare. 1Nessun a-egime basato puTaimente sulla violenza pu.ò avere il.unga vita e JlOn è forse tanto !lontano il ~orno che .k mas-

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