L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 19 - 7 maggio 1927

_AN_N_.o_xx_x_1_. _ ___ l_A_._P...;.) _______________________ ZUR~G-0. 7 .MAGG.10 1927. 'Num. 19. ' TELEFONO 4475 - Conto-Chèques N. Vlll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA Centesimi 15 1a \."0;"6.. REDAZIONE: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PiER L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-: 3 mesi Lr. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi !r. 8: 3 mesi. lr. 2.50. • L'Avvenire del Lauqratore , Zurigo i;>artito Socialista Italiano Primo lV.taggio :l.927 Lavoratori Italiani! La parola del Partito Sociali la l~aliano Yi gitmga oggi per incuorarv1 nella lolla, per clin·i che se neUa g:1lera italiana y'è im.poslo il silenzio, fuori dei confìni, nel mondo libero. i compagni vostri cl~ la ,·oro. i voslri legillimi rappres<:nlanLi, i11 spiriluaJe comunione d'operc e cli intenli col proletariato inlernazionale, p<'r YOi gridano la parola della maledizione e della condanna contro il fascismo. strwnenlo bieco di p('rsccuzionc polilica e cli opprCS$iOne sociale. Se le 360.000 baioncllc mercenarie che dgilano il sepolcro della libcrln ilaliana possono. anche in questo primo maggio. dornina1·c le strade e le piazze ed impedire che la \'OCC ,·oslra s'unisca a qurlla dei Ya~tri compagni di fat;ca e cli fede, _esse non potranno però ostacolare durc- \'Olmf'nlc che i compia il miracolo della resurrezione socialisla nella !erra che fu già - dai grandi ccnlri settentrionali rornbanli cli laY01 o alle zolfare s.ic.i]ianc - corsa dai fremili della ri,·oluzione ·ocia\c. ~on dispcraic e non arrendclcvi. t\'on è Yinto che chi si confessa vinlo abbandonando la lolla: che chi, come taluno dei Yoslri cx capi. s'arrende al nemcio; che chi patteggia con qu( ,lo nemico. :'\on ,-~nli dunque siclc ,·oi che subite la dura legge degli usurpatori, non Yinlo è il Parlito Soc.ialisla Italiano chr. in uno sforzo d'unilà che i--iringa in un rscrcito solo gli opp1·e&5-Ì.prepara la risco ·sa. Sulle organizza7/oni noslre è passala la morte. il Partilo è disciollo, qi.pi e gregari popolano le isole del dolore, le prigioni o le ,·ic d01l'asilio: gli usurpa-tori po-sono permetter i il linguaggio insolente elci Yincilori in{~oraggiati dai timidi e dai Yili .che si lraggono in. disparte: soslcnttli ~Jalla coalizione delle paure e degli :n,leressi borghesi. Ma come fu Yana a ,·inccre gli spiriti liberi la sistematica \'iolcnza delle camicie nere, coc;ì saranno vane le leggi di eccezione. Sempre il fascismo ci tro,·erà sulla sua strada: ,·indici della coscicm:a indomita di voi laYoralori. In queslo 1.o Maggio. soppresso nei calendari dello Staio italiano, Yi,·o come non mai nella sua signifìcazion,c sociale e polilica nei nostri cuori, con \'Oi compagni, per voi. o,·unquc d si:1 una lribuna noi gri-/ clercmo: Libcrlù agli italia11i. L1hertà alle \'ittime PC)lilichc. .\hbasso le leggi eoccziona,li. .\bba so la ditlatura fascista. \'i\'a il 1.o .\faggio. \'irn il Partilo Socialista Tlaliano. Parigi. 1.o .\faggio 192,. J..,a Dire:::.ione del P. S. I. -oPer mcmcan:::.a di spa:::.io 11011 ablnamo poluio pubblirare sul numero riel Primo Jla99io questo mani{ eslo che la D,re::;.ion(' del Partilo lw lancialo ai /cworatori r<>sidenti in Italia in occasione de{ Primo Jlagg:o e che era p11bblicalo s11[ numero specinl<' de/l'.\,·anli! :1,cdiln in Italia. 11ricatto di Mussolini l'n mese fa, durante la clis::ussionC' ciel bilancio degl.i e.Ieri alla Camera llaliana, il ~ollo~egrelario cli Stato del lro\'erno fascista Grandi, ncga,·a ai clclC'gali operai alla Conferenza [ntcrnazionalc ciel la,·oro il dirillo cli conle-·l~ll"C il mandato dei rappresen l,rnt i delle eorporazioni fasci te italiane. Commentando quc!:>lo discorso, i criornali 1laL;ani, cd in modo parli- ~olarc il Lauoro cl' Jlalia, organo delle Corporazioni Fascislc ,di- <>hiara,·ano che il Gon'rno fascista non è p:ù d1sposlo a lollcrarc la ca!ma.ra che si ri pelc a ciascun a Coenferenza internazionale del lavoro éd è fermamente deciso, qualora si renda nece,' ·ario. a modifìc.arc la linea di condolla fin qui seguita nei suoi raJ}porLi con r l'ffìcio [ntcrnazionalc elci La,-oro •· :\1inaccie Yanc queslc. perchè il fa_ sci mo ha un bel gonfìarsi smisuralamenle di orgoglio e cli prcrnn.zione, ma diYcnla appc11a ridicolo allorrhè· prclen 1 d'c di interdire la c- !:>p~·i>~sioncdel pensiero libero fuori dai confini del Paese sul quale esso duminn con la ,-iolcr17.,a ! La prulc~ta operaia si farà egualmente scntì1·c a Gine\Ta quest'anno co11,e lo fu negli anni prcccclertli. Le organ zzazioni sin,clacali regola1·mc11le' eo:;lifuite. useranno ciel diri!~o clit. è l0ro C(•llfcrito dai Trallali, o,,,· .::o:nballcrc una organizzazione eh', come quella fascisla, non è che una cc,1llraf1'azionc odio:-a ciel sindacali_ :;1110operaio. :"\on ~i nossono coslringerc i rapprcsenlanl1 ciel movimento operaio mondiale' ad amrnellcre nel loro seno coloro che essi giudicano inrlcgni di ogni collaborazione. ~ia.lgrado IC' dichiarazioni intcmpesliYe elci signor Grandi e le fanfarona.le del f.,<woro d'Jlalio. non vi 1;arà nulla cli mutalo a Gine\Ta per quel che concerne l'alleggiarnenlo deJ mon'::l,o operaio nei riguardi delle Corporar,ion i fasciste. Cosi non è lanlo per rispondere a q110Ae grollesche rodomonlalc che noi scriviamo, quanto per slabiJire una relazione fra le minaccic rivolte al B. I. T. e quelle che lo slesso Go,·erno Fa.<;eisla compie c-onlro la S. d. K a propos-ilo del conflilto italo-jugoslavo. Ma il fascismo non riconosce il o ec diritto internazionale. Esso n1olc, con, la minac:c·a e con i'intrigo, impedirne lo ~Yiluppo. pcrchè sa che que,·!o s,·ili.Ippo dù all'opinione puhblicn una base solida per un.a resi- ~lenza po. :ti,·a e non più sollanto , erbai<' alla guerra. Qucslo allcf!_giarncnlo clù la misura della sincc1··1.-i del goYcmo fascista. Per c~so la fonnula barbara la forza so,-rasta il dirillo donebhc co~liluirc la ba,c •della organiu,azionc sociale e dei rapporti fra I popoli. f Trattali di Par:c. la Parlc Trcd,icc<ma, il Palio della Sociclà clcl'lc );azioni, non :-ono che della carta slraccia per il fa cismo .. \ Ycnclo impo lo alla cla1>se larnratricc italiana un regime sodale che è l'i1wcrso dc-Ila liberlà sinclacalc, il fasci- ~mo pretenderebbe imporre al mondo i ,uoi appctili di e-pansione, i suoi bisogni cli estendersi per poter •lurale. Que!:>lc ambizioni, cosi minaccio- ~;c per la Pace, la eia se operaia organizzala inlcrnar,ionalmcnte le comballcrà con lutla la !'Lia energia. E" anche perchè i rapprcsc11tanli C) ual ifìca Ii del montdo operaio san~ no benissimo come le Corporazioni [asd~tc si;ino infeudale a questa polilica bellicosa (il sindacalismo fa- -;cisla fa parie elcilo Slalo CorporaliYo fascista) si ri.fìulano cli riconoscerlo come la c. pressione del sinLlacalisrno moderno. Il sindacali~"mo operaio è pacifì- ~la .. \ mezzo dei suoi Congressi inlcrnar,ionali esso si è clato una doltrina completa: la lolla conlro ca guerra e l'organi:::.za;;ione della pace sono due aspelli indivisibili d<'l/'a- :ione .,inda,alc. ~on ,·i può essere e non ,·i sarà mai alcuna comunanza di idre nè di fin.i fra l'organizzazione sindacale libera e le Corporazioni fa.s<:islc. Con la sua prolcsta essa conlinuerà a far senlire la YOCCdella libcrlà oppressa. Con la sua azione vigilante smarchercrà le forze mah·agic che co tiluiscono un pericolo permanente per un mondo il quale è lungi dall'avere i-ilrovalo il suo equilibrio e si sforzerà di essere all'altezza di quc,,to compilo eroico e grandioso: manl<'nere la pace nel mondo. J.EO:-J JOUIIAtX. • 1no 1anco Fabrizio Maffi e i suol aguzzini Milano ..... flo an1to occasione la scllirnana !<COJ"a. tro,·andom.i all.a stazione centrale cli Milano, •dii assistere ad una scena che mi fece pensare a scene analoghe an·cnulc ai tempi in cui la Lombardia gemeva olio il bastone austriaco: tali tempi - per noi paurosi ~ono riabililnti da quanlo avYicne ora in lta,Jia per opera di ilaliani. .\1i lrOY:l\'O dunque_ alla stazione centrale e giroYaganclo scntiYo qualc·uno bisbigliare sommessamente il nome clell'onorernle :'11:affì; notai anzi qualcuno che doveYa apparlcnere alla sua Famiglia: affarriYo del lrcno questo gn.1ppo si fece allento a esaminare quelli che an-iYaYano. c. ad un dato mornenlo, si ,.ìcle c:omparire dal fondo la barba <lcll'on. :'lfaffì; egli appariYa un po· pallido ccl un. po· i1wcc.chialo: era rigorosamente ammancltato cd acrornpagnato eia tre carabinieri; la sua. apparizione mise negli spellalori 1111 ~cn~o cli malessere: egli p-roccdcYa a tesla nlla quasi cercando qualcuno: quando pas ò Y;cino al gruppo dei suoi famigliari. un gio- ,·anollo ccl alcune signorine gli salln rono al collo baciandolo: erano i ~uoi fìgli che. insieme ad all1·i parenti del ~[affì, a,·crnno almeno potuto awrc ... la sodid1 isfazionc di Yedcrlo passare ai,1mancllato come ttn pericoloso del inquenlc. e cli poterlo abbracciare. La folla commossa commcnlava mollo prudentemcnle. L'onorC'\'Olc :\Iaffi Fabrizio, deportalo dai pi-·mi di noYcmbrc a Pantelleria. era "-lalo poi lras[criln ad l' s' ira perchè la popolazione di rnhì <'ra divrnlala con lui mollo f:1rni?iiarc e lo apprezza,·a mollo com<' medico. Da l':~lica yennc lrasfcrilo. d;etro mandato ,di cattura. :il!C' Carceri cli .\filano o, e arri- \,.> - crcclo - il giorno 13 corrcnlC'. \'errù lrnllcnuto a ~Iilano circa Ycn!i giorni per essere interrogalo dnl giudicr militare, indi YCrrà lra- ~ferilo alle Carceri di Roma doYc nllcndcrà il processo con tribunale speciale (composto naluralmrnlC' l11lfo di fa<;cisli !). >:on si c:a il moli,·o del man<lato di catlurn. ma pa1·e si Yoglia montare qualclw cosa ct,i gro~so ! Povera Italia ! (Da Libera Stampa). le conquiste operaie sotto Il :.eglme fascista I contadfiansicisdtielBresciano accattaunoanot&Yole diminuzione dipaga Romo. 2 noi/e. - S. E. Turali ha in,·iato da Br(j..<..c.ia a S. E.. il Capo ciel Go,·crno il scgucnle lelegramma: I contadini fascisli della mia proYincia oggi convocali in imponenle assemblea nell'intento di acc-ompagnarc la ri,·alulazione della moneta che Yoi aYele Yoluto contro la demagogia degli speculatori e J'illusio11is1110 cli certi esperti e anche nell'intenlo di aocclerarc il ritmo d.i diminuzione del coslo della vita, ofTrono come segno cli fascistica collaborazione e di co~cienza naziona le non un platonico ,·oto, ma l'acccll?zionc della diminuzione ciel 10 ':e stL)lc tarilTc. La, diminuzione complessiva tornaliera. con orario cli 10 01·e, data la stagione in,te11..'>amenlc laxorati,·a, è di lire 2,50 al giorno. Questo significa prr tu1a massa di circa 10.000 la,·oralori agricoli un.a minore spesa giornaliera di lire 50 mjla. Sarò liclo cli comunicare alla E. V. l'ordine del giorno dei contadini ,della mia lcrra . (Dal Popolo c/'Jtalia). Vi immaginale con quale gioia i poueri contadini del bresciano, eh<' lavorano dicci ore al giorno. avranno accettalo la riduzione di paga ciel 10 per cenlol E' lo schia,·ismo che risorge con la Carta del La\'Oro. Al'dMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI· Commissione Esecutiva del P. S. I. Pet l'lle:i, o 11-iJ"zìo di linea (largbe:tza una c0lonl1a), 20 CcDt Per réclame continuata, prezzi da ~Dirsi Zurigo. :\li]irtiirsLrasse 36 L'Italia vista nel suo lato • econom1co Il cianciare continuo allraverso la stampa ed a interviste con giornalisti ed uomini politici di Italia e dall't>stero. può servire, e questo credo sia lo scoro principale, ad illudere ,il grosso, ed a r>asconclere la piena. realtà della situaz.ione economica italiana. Ma ognà bugia può durare per un cerio lasso cLi tempo e poi è necessario lasciare via libera alla de:a r,ealtà. · Quel professore di matemaiica che ,.id ogni lezione chiudevà col le sacramenl:.iJj parole: La, mal.ematica è una scienza rigida, perchè i suoi pezzi di coskuzione (cifre) sono immodi1ficahili, quel buon professore. certo una cara persona del vecchio slampo, è staio in pieno baltulo. Le cifre, ci :insegnano oggi ,i bilanci dd .. lo Staio italiano, se pure rimangcno colla loro denominazione e valore, non servono però piu a dare còn prec;s:one un reale mcrrimenlo economico-finanziario dello Stato italiano, ma a capovolgere intieramente quella che ne è la rP:• 1tà, e cioè, una partila passiva, a citvenlare di ,punto in bianco una partila attiva. Vedfa,mo un poco quale è la ;ituazione e la polenzialiità dell'Italia m rapporto alla: Popolaziaodnaereaceltlvabila L'Italia ha una popolazione <li circa 40 milioni cli abitanti. Secondo Je più recenti slalisliche. vediamo che la popola21vne in Italia c-1 esce nella misura di 45 mila abitanti all'anno, il che rappresenta 1'11 per milhi de'11 popolaz,iom .. Come vediamo, la prolificazione 1wn scarseggia in Italia, e così, nel :nenhe non vi po~sono essere timor.i che i i \lttmero della popolazione diminuisc,1, oppure rimanga stazionario, va. forlemcnle accrescendosi e perciò ac·cùendosi il lc-rribile problema della sovrabbon::lanza della ma110 d'opera disponibile, problema cl·c è una oscw·a en;mga ~er cclnro che non por,siedono altra r~chezz:i, che la forza-lavoro, unico mezzo one•lo per trarre il guadagno utile per vivere c,si e quanti sono a loro carìco. La superficie del suolo italiano è di 120 mila miglia quadrate, soPo perciò circa 323 p.2rsone che àbitano su ogn, miglio quadrato. L'arca che compone b pen;i:ola. italiana è per il 55 per cent'J di pianura, j( 12 per oento di poca montuosità, ed il 33 per cento comphilame:1te montagnos.a. Di questo 33 per cento ben poco si può ricavare, salvo qualche poco di legname, e scarsamente il pascolo sui dorsi. Dunque su questo 33 per cento non oi è ,di fare akuno a<scgn,1~ mento rer la produzione di cereali, lit>ni e legumi. Solo un 2-3 per cento potr~bbP. essere messo in funzione di pro<l•Jzione, ma non lo è consigliabile per il forte impiego di capitali, e spreco di molti anni di improficuo lavoro. Il prof. Valc11ti, esimio studioso di problemi egrari, in ttn suo importante studio sulla produzione dei cereali .in raipporlo all'area coltivabile. dichiara che è mera illus.iooe il pensare che vi siano in lt.aila oltre l'aerea già ,in coltivazione, altre zone [ertih che sono ancora incolte. L'aerea che può essere ooltivabile, compresa la parle poco montuosa è dunque dct 67 per cento. Si t.enga ora presente che i.I 47 per cento è cLi già coltivata. Il 20 per cenlo ohe manca a formare la cifra t,otale del 67 per cenlo è 1 ar,presentala per 4 quinti di aerea montuosa, oppure da gran parte della Maremm'l e delJ' Agro R!omal!o, come vediaimo, difficile a metlere iin attività di produzione. Il sottosuolo è povero di. giacimenti di ferro, come pure del pelrol.io e d: altri importanti minerali. Non se ne parli del vero carbone combustibile. Solo lo zolfo è dato in forte quantità. Il suolo, o per meglio dire l'area. coltivabile, da negli anni di. migliore efficenza il 66 per cento di grano necessa · rio al fabbisogno per il nutrimento ddla porolaziore italiana, dunque il 34 p0r cento deve essere importalo da altri pa2si che hanno forte produzione e sovraabbondanza di cereali. Come (lediamo da queste schematiche cifre, che sia il prodotto del suolo con1e quello del sottosuolo. non può bastare :i nutrfre e dar-e materie greggie di hvoro, alla popolazione italiana, tanto pi:ì il problema si acuisce e diviene più diificile per il continuo aumento della popolazone. Con q_uanlo da il suolo italiano non è possibile neppure tenere m condizioni decenti di vita la J opolazione it.ailiana. Prestiti e debiti L'Italia anche prama 'della: guerrra incontrò vari prestiti (di governo) all'eslero. Colla guerra venne a -cessare la ragione della richiesta <l~ prestiti. Net periodo della guerra l'Italia, come del re.sto molte altre naz.ioni, hai!lno :ncontrato· forbi prestiti in altri pa.esi, ma questi prostili, dato ;I momento ;:- la ragione per cui furono fatti, non si può cer:erne conto, nei niguardi della normale economia e finanze dello Stato italia.no. Quei presliti furono fatt~ ed assorbiti esclusivamenle del Moloch-guerra. Ecco la ragione perchè diico che alln scoppio della guerra si sospesei·o i nor• ma.li prestiti. Ma subito dopo la guerra i governi :-he si sono succeduti alla direzione Jcllo Stato italiano, han.no, subii.o incomincialo nel vecchio sistema dii incontrare prestiti. Ma dopo l'andata al potere :lel fa• scismo e specialmente in questi 1.tltimj tre anni i prestiti di governo si sono aumentati, non sol-0 ma si sono conlrath e ::i contraggono, ~pecie in questi due ultii.. 'tli ar.ni, forti prestiti privali. Il pre:;lit::> :,rivaio è quel!o che un gruppo d'indttslria od ima r.ola. ditta, contra~ con banche :'l i;-ruppi di finanzieri esteri. Così in Italia in questi ultimi Ire anni sono .:,1tra1li sotto la parvenga di prestito, ma che in verità è la entrala in pad1•onanza o con-padronanza delle azrienùe, d'oer• si mjliardi di lire. Le in<lustrie che j)ÌÙ hal"no chiesto l'intervento delroro ~tra· mero, sono: L'industria automobilislc:i, ed in special] modo la Fiat. L'inrl\.drl.., idro-elellrica, e la na,vi~azri,one mariLtima. Anche in altre industrie è enlra.to oro straniero. Con questi pr:?siili o comparticipaz;one: neLla -pa<lronanz.a delle aziende, l'industria ilailiana non viene ad avere dJ italiano che solo il nome. E poi •l ~o~ vemo grda ai suoi sudditi: Preferite la p1odurione nazionale! Chi compra nurci straniiere non è italiano! Come sono buffi! Alla {ine del 1925 •il debito complessivo, privato e pubblico, era di 30 m ., liardi di Kre oro; circa 125 miliardi di lire italiane. La, ricchezza totale dello Slato italfano ,era calcolala a 111 miL-a,rcli di 1ire oro nel 1914, ed il dehito pubblico era solo del 16 per cento della ricchezza totale dello Stato. Ne 1925 ,il debito pubblico era salilo al 39-40 per cento sulla rkchez7,a totale dello Stato il che irappresentava circa i 2 quinti del valore totale, e per di piu, esso era dovuto a governi ester:i e da pagarsi in moneta estera. Dail 1925 a<! oggi il debito pubblico ,si è ancora aumentato. e per di più, vi sono d'a aggiungere decine dli. mili:mli tli lire entrate iin Ita.Jia sotto forma di pre• stilo privalo od industriale. Una aziienda rpr',-rala in tali condii.ioni finanziarie sarebbe di già <in mano a,Ue paterne cure d'Wl curatore faJ,limen.lare. Tasse diretetedIndirette Nel 1914 l'imposta locale e nazionale diretta (tasse dliretle) esclusa qwndi la tassaziione indiretta, era del 13 per cento 'Ciel red~lo totale (circa 20 miliardi di Lire oro) ora è sa Lita al 21 per cePto, perciò un aumento di circa due lerzi di quainto era nel 1914. Il reddito meruo totale per oghi abitante è calcolato rin Lire 2500; il {.i.i:,bisogno per Ja necC$ità di sussistenz.a è calcolata a circa lire 1200 perciò ~ ...Ile rimanenti lire 1300 grava una :mposta diretta deJ 38 per cenro che rappresenta sulle lire 1300 un prelevo-tassa da parte del lo Stato d,i lire 494. Per quanto gravi siano le imposizioni d.eglj aggra'Vii fiscal,i nell'anno 1925, '.l.nw no che fu insofoamente propizio, special .. mente negli ahbonda.nt.i prodotti terrieri, iJl popolo italiano non aveva ancora incominciato in quell'anno a porla1·e 1L suo pesante fardello, ,desbinato a~ atlm{'TI\are sempre più in seguito, in conseguenza della liquidaz.i'OnE'J d-cl d-ebit.o pubblico estero. · Ed eccoci che il popolo italiano occupa uno dei primi postii nella statistica mondiale nei riguardti degli aggraVli c tasse dirette ed indirette che gravano su di esso. E quaJli sono le conseuenze di questo anonnaJe stato di; cose nei rtguardi C:d popolo italiano iin generale, ed in specie nei riguardi <lei lavoratori, Su ciò credo piiù utile lasciat"e la parola a studiosi di economia e di fisioiogia. NutrimenctGoDdizlonl f slolegich1 delpopoIlotaliano Il grande scienzia.ito 6nglese Mc. Giure, in un suo interessante studio sulle con• dizioni fiiisiologiche del popolo ialiano, così si e~primc: Che l'apparenza! di ,,j_ gore e cli prospenità deH'Italia, non de• ve celarci ol fatto che dal punto di v:ista economico il suo popolo è in media più povero ora, che prima della guerra. Nessuna meravtiglia dunque che il nu" mero delle calorie sviiluppale nelb media razione alimentare italiana per ar-itantc, che prima dlella guerra era di c..'..- 1 orie 3130 e qtvindii.inferiore a quella che i fisiologici reputano la normale (3300) dopo essere saù:ita a 3141 calorie nel 1922, scende, sollo il regime fasc:sla a 2995 nel 1924, ed anche di più scende negli aruti 1925-26. Come vediamo, la denutrizione del popolo italiano è an corso, e ci porterà inevitabilmente e direttamente alla pe.l!agra. Ed ancora. a proposito di questa denutrizione fisica, e di fronte al d-?nut.rimento economico - fiinanzia.rio dello Stato italiano, il prof. O.i.ni, la piu irande autorità economica del regime f..scista, scriveva nel Memoran<lum presenlato per la questione dei debiti a Washington: E' evidente che condizioni come queste non possor-o continuare, senz.,_ la progress,iva decadenza dell'organismo economico naz:ionaile. In questo stesso momento tale orgarusmo ~ in i:ondizione patologica, pur se, purtroppo, rn~ lo pochi se n'avvedono; e per pai'.ologia intendiamo una con.ciitione che non può continuare senza portare seco lo sfacelo dell'organismo. Si cia-re tenere presente ohe questa preziosa confessione fascisla risaJle all'anno 1922, quindi prima della marcia su Roma, e quaritlo le condizioni economiche - finanziari« d:dlo Stato italiano erano molto più buone di quamto lo sono ora. Dunque non c'è più ailcun dubbio clw. nel 1926 le condizioni palologiiche della r.azione italiana e del suo organismc, sono di molto peggiorate. La cr.isi ,in ogni ramo d'ind1.1stria e commercio va di anno in anno div<'n~ tando più acuta. La disoccupazione ha raggiunta la cifra di. 200,000 disoccupati. 11 risparmio, tenuto codo dell'a:.1menLo della popolazione, è diminu:t? del 30 per cento in. confronto al 1914. Dunque è uno dei knomeni innegabil:, dovuto a molte cause interne ed c.>.stcrne, ma che non smenl::scono che il fo.scismo abbia inaugurato U1Ja nuova Era. rino aJ 1922 il tenore della vita era in continuo, sia pur lento a·ument.o, i;oi in.cr:~ minciò la &scesa, che non s'arresta e cerio non potrà arrestarsi fin quan:lo la cosa pubblica è diretta ed amnunislrata• da. inetti e da inca'paci. E' quindi un puro mito il pensare .:.he il fascismo abbia almeno compensai.o gLi italiaaii con la prosperità, privandoli della libertà. Essso - il ,popolo ii,;i.liano - non solo ha perso la sua libertà, •na. deve sottosta.re a condizioni fiscali cCKi forti, che lo spogliano anche d~llo stretto necessario per potere satollare aJla meno peggio H suo corpo. Dove non c'è la libertà, non vii può essere nè felicità, nè tranqui!Lità di vi-ta. ma solo un cupo e pesamte silenzio, che può es3ere silenzio di morte, oppure quello ~he preced~ lo scatenarsi d'una r.ibeillio:12. B. Il c111m11 f 1 1 fetmz1t11 Stllllll OpePal Te■slll lenulosi il 23 e 24 aprile a. Sciaflusa riusci bene sollo ogni rapporlo. I colleghi di SciaITusa fecero tulio il possibile per r•endere ai de.Jegati aggradevole il soggiorno nella cillà del Munolh e l'organizzazione e preparazione del ieongre~so poleron:o djrsi in ogni modo per[elle. La discussione st1l miglioramenlo della cassa assicurazione conlro la disoccupazione fu ampia e si proLrassc .fìno a sabalo sera. A!ll'unani1111là il congresso acccllò le migliorie propo~le dal comilalo cenlrale e dal comitato cenlrale allargalo, riducendo il noviziato per ì'I diritto rii ~ussiclio da 52 a 26 sellimane ed il krminc cli carenza da una. percez.10ne del sussidio all'altra da 65 a 52 sclti111anc. 1 disoccupati a,·cnti o!.,i)lighi cli soslegno otterranno Il su,sidio per disoccupazione parziale g;à in e aso cli riduzione dell'orario d: lavo1 o del 20 per cento. Il principio dell' obbligatorielà assol.uta venne tramulalo in principio condizionato ( obhligo clell' apparlcnenza ad una ca ~sa di clisoccupazion1c, sia quella della Federazione, sia qualunque altra). Jnfìne Yerrà pro)unD'ala per l'av,·enire la durata del tSus~idio fino a 90 giorni al massimo per coloro che causa le disposizioni del1a legge federale (massima percentuale del sussiclio calcolata sul salario) non I

po::s0110 pel'ccpirr il suss-idio a loro ~pella11tc secondo lo slalnlo. Il congresso accellò una soluzione c:hc riunis::c prr cosi di1·c la proposta del comitato CL't1lrnle allargalo e dell'ufficio federale. la quale prevede la creaz;onc di una cassn supplementare per la Lcr,r,a e qua1'la eia se c.011 nna 111cr1<'hcll a su pplrmentarc mensile di 80 cente rmi .. \ ciò si aggiungono allri miglioramenli come il prolungamento della durala di sussidio J)<'l' ::,ori i etti Comuni o Cantoni concedono ckllc so,·- venzion,i alla cassa cli disocc1qn1.:;,;ione. Di frnnle a qucsl<' modificazioni i dclrgali accellarono !,;C11z'allro l'aumento d<>l,!c (111ole cli 5 centesimi. Onde non esse!'e coslrclli cli stabilire un aumento di 10 centesimi si decise di Ycrsarc dalla quola sindacale dei soci fl eenlesimi nella ca1~a di disoccupazione, e ciò pe1· la durala di due anni, per con.solidare la cassa. Il congresso nominò poi wrn commissione la quale in base alle deliberazion.; prese preparò u11 progello il quale fu poi approvalo alla nnanimili1. Daremo in 1111 pro,-simo numero i clcllagli delle modificazioni. I.a lrallaz:onc delle proposle delle sezioni oc.cllpò pure 1111 con.sidci-evolc lasso di lcmpo cd i delegati si moslrarono all'altezza del loro compilo. Dopo una conferenza esauriente cd islrnllin1 del compagno dollor Max \Vcber, segretario dell'Unione Sindacale SYizzcra. sul tema: , B~n- <'a dei sinclt1cali e delle cooperali ve•, anche la no.;tra Federazione de,cise la partecipazione ad un. t.;1Jc islilulo da crearsi dietro iniziali,·a dell'Unione Sindacaìe d'accordo coll'Associazione delle cooperati,·c di consumo C"on sede a Basilea. Quale sede della Fcdcnnione venne confermala Zurigo. [L comitato centrale, il presidente <'entrale, il cassiere cenlraJe e le I re sezioni aventi l'incai-ico di delegare i revisori dei con.li Yen nèi-o pttre riel et li cd allrellanto dicasi dei funzionari federali. Quale luogo del prossimo congresso (1929) ,·enne se.ella Aarau. Una relazione sulle decisioni intorno allo slalulo cd il regolamento pro disO('C'Upali segu_irà più lardi. W{. LaCartdael Lavoro U1 c111ento del II Journal deGanéH" Il Corriere della Sera ha riporl.al? faltro ~iorno un commento della Tribune de ~nève ,piut~osio favo~vole a~la Ca.rta dél Lavoro. Si è però guairdalo bene di aooe:nnare, s.ia pure fugacemente, a un altro commento più spassiOlllalo e più amaJ.itico. fatto <la.I J ournal de Genève - t,ult'altro ohe tenero per l'anLifascismo - ~l quale nel suo editori.a.le ddl 29 aamle, dovuto alla penna di W. .M. non ,può nascon,dersi la ccxntraddizione es~tente fra ,le aJferma.ziorù conlenule nella «carta~ e la a-eail:làeconomica nazionale e inlernaziona:le. Dopo aver in.faLti esaminato il caratt.ere antilliberale della « Carta» l'articolo c.:-s-ldice: • La maggi<>rparte dei governi aulorifc.ri della storia ha provato il bi.sogno di a.ssidere il loro dorrtinio sulla soddisfazione delle masse. Fu ques~a la preoccupazione di Napoleone JJJ, come di Gugl!elmo Il. Non c·è quindi nulJa d~ sorprendente che il fascismo. per ragioni , · , o .-:he intenda pra/iicare, in !a.uore de/1/a"cl;sse operaia, una larga politica sociale. Res,ta da vedersi come i-O Stc'io italiano vi riuscirà. Ogni politica socidle costa de• aro. molto der..aro. La Carta del lavoro rinvia ai contratti colleNivi /a re!l- /'z;:a.zJone di una parte deNe sue promesse. Ciò vuol dir-e che essa rigetta il peso finanziario di queste promesse sul- /' industria stessa. Ma essa stabilisce nello slesso tempo che dovere di tuni i fattori della produzione è di lavorare per ,·i,Jw,re il prezzo di costo. Vi è qui.r:di in riò una contraddirione Jondamentale. Questa contraddizione svelc l'errore più grave di tuffa la po}itica fascista. Questa politica che intende tener conio d~ tutte le realtà nazionali. misconosce le realtà ir.fernazior.ali, che non sono le meno reali. E' lo '$Coglio su cui essa si i rifrangerà. La p-0/itica socia/e di cui la Carla del Lavoro è /'espressione, non può essere realizzata isolatamente in un solo paese. La prova è staia fatta: è fallita e !alJirà sempre. La polilica sociclle costa: essa rincara Ja produzione. Me/le quindi in cOJ1dizioruedi inferiorità - ne/la co'11corr'!nza mondJale il paese che è solo a prc.!icarla. E' per questo ch2 è stata creala /'organizzazi<>ne infennazionale del lavoro su richiesta degli siess: Steli ~nciuUriadi. Suo scopo è quello di :mpedire la concorrenza sleale che !anno gli Stati arretrali ai più gerrerosi verso I auoratrfre. la classe E un pc.radosso veramenJe sorprendente vedere r Italia mettersi conJro lo Ufficio /n_fernazionale del L<woro proprio neN' ,istante in cui questo sia divenfand o necessarJo alla realizzaziolle della SU<I .ool1froa n riondle. a l.'A VVENlRE DE.L LAVORA,~T~O~R.E~·----------------------------- Lanzichenecchi Film dell'annoV. dell'era fascista el da.re la 1pnma puma.la di q uesla Hm, mi sono dimenticato di spiegare la 12,gione dell perchè scelsi il titolo di Lanz1chcnecolu per qL,esLl film. AHe1 p;>luto !:::egil-iereGuak:asi liL,'.o ii p.iù si.ram• 60 ed anche il più rC'bo.:i n.e, ccm-..: fa.nn,J oggidì le imprese cinematografiche. Certo ,bisogna sempre ten~re pro~enle che qu.Jle sonc imi;rn:;e di speculazione e di affaristi che dir si vogli.d, perciò ad es:.c: r.-.-:essita trarre cgni giorno il più sii.rambo Litclo, perchè µcssd fare colpo sulla buona di&;)Osizic•u~ d::i! paobl:ico, ed avere cc1sì più rr.?r]i ch2 sia pvss:•bil:! da spennacchiare. Che conla ~ di tulta ].a fi,Jm la cosa riù ,imr,cr~Jnle è s.:-lo il litr1Lo.Que.,to non i! un a,ffare che ngurud a a loro. In Lere~sa e rLgua,rd~, :Jl pubb>lico, ma .chi :;i p?ns~? E così i loro aMa.ri va11n0 a ;!onfie \:·!c. 1'-'\.1 io non voglio nè spennacohiaore nè ingarnare la bontà d111l!ettere, non sci.·, un a.fiarnla, e s:1 ciò il leti,; r.: deve µ,•r !0r:r:i c,·cd::rmi. l La.nzi~hcnecohi erano k c,!en:a c!o1 tempi p.i.s-s:i.li, essi fur,,-eg(:,-:Jvar > a! tempo de~le signc,ri<: dei pr;n :i?1>l' e delle principolte. Ma v1 furcno :l.'!che pr:ma, e pro.ma ancora, e s:>mpr~- L<: ~torie ne sono piene, i rJ,l:~)111' pure ddle nostre nonne ne erano .infarciti. Genta- ~ìia essi furono s:r. "te!le b.i::sc d1c- nelle alie cla.;s1, ::iis;,jHè :d :n<..c•:s,at<.;:., leccare, lustr.1 •~, stns..: ..1rc, <:a .1::r1 ;•:ù bassi se.l'Vig1, ::, att0:;.1 sempre d':1:1 ;!.!- rto, d'uno S\l'.l.lr-!'), <l'un:1 :..luan1ab e quaJche volLa ~:1ch~ d'un1 r,edata n1.>:!a pari.e dove iJl ,ole .•un ,;,: .. 1:!.,. 111:.i,d. a pan-Ledel signora e pr:.nc·,p•.,,.'.o Ma questo 1:nrc:.l,:0 :li t>u'.·os<:,vii·,mo non era e non r!l, s•.>!ode: lcmp1 ;H11,sati, ma ancor oggi e :n us.;. in qu::i:.:h.? J ,,<i'se poco in quailche .1~t~0 !i r.•.>s'.r:i,_.,aoscc~- za molto sv.ilup,pa~c,. Ora piu che prima hanno la fregola della crccafissazione. Vogl,ic.no una medillgLia, comtLnemer,te cic'.ta: la patacca. VogLior..,) ch2 i] loro peLlo, che non venne da magna.n:mi lombi, sia fregi:do da scenli![,U1l1 patacche. Sono cosl unbeciHi che crcdcno c0n ciò di onorarsi ...., di nobLl.itarsi. Questa razza di g:-nia è con iutli, v:i ccn lutti, lecca tutti. La su:i Ep,ina do~- sale è flosaa e rr.a1leabi.le.come un tuì:,o d,i gon:ma. Fa parte a!lla fami1:lia deg!,i an·~mali invertebrart.i. Ed ora c:i.ro k,Ucr~, eh~ li ho detto la .ragione di quesw ti'.olo .. P.reveng,, una tua domanda - del r.zsto giusti.ficalissima, dopo qu€:slc po' po· di 1.ostaJ.:: - Sarà ,lunga questa film? ~ ,Mai caro mio, neppw·e io ti po'Sso ri.spondere; o~sa. però cvnl:nuerà f:no al giorno in o•Ji il noslr ., disprezzo coLpi.rà sul viso Ila genia dei L1nz1che11~chi, i quaih avendo perso i:! loro signor.! e p;r:ncipo~lo, cercheran..'10 di slr:sciar ~ e ieccare •le ca1Llose mani del lavcr:;.lorc or• ma'i redenlo e libero. Ed era a v:i,nti la folm. Il dt,ce della faccia f.?.roce, l'hanno messo fin una film. Anzi la film è stata Jarlila apposLa per il duce y1 imo ed u~Limo. La fitm ha per titolo: «li duce»! comesi potrebbe dLre: itl ,re! oppure, l' imperatore. La fL!m nel mese scorso fu data in quaill--...heci~tà della Svizzera, ma con precauzione ~rò, non si sa mao. Ed a.lilora bLglietli d'invito, e ceffi alfa porta d'enilrala che li sqnad,raino da caipo J. pie, e commissario di polizia, e console, e tulti i Lanzichenecchi i quali sono ~n continuo scodinzolamenlo della loro coda. La loro pa,r,te è .sempre impor'.ante. Essi devono far d·ogni sorta di salLameie.ochi al si.gnor co.nsolc, e po. a,ppLaudire, appla,,.1dire sempre, f-illloaiHo spel · lamento de.i pa.lmi de!,le mani. E' la ùoro funz,ionc, è il loro ruolo nella trc>.gica cc:nmed,h de!,la vita. La film: .11 duce~ è una porohu1a, stomaca, naus2a, f:.t sch~fo, non so se lutto ciò : Lanzichenecchi s...ppia.i:o o c:.i,piscain0, essi però devono a,pplaudire, a.pplaudiD-e s1c:mpre, fimo a quaondo iii si.g,norc vuole. Essi bvorano per -uno sguardo, !per una ~trelta di ma.no, per aivere un gingililo, cordone e più. una. patacca luccnlt?. 1La f,lm è brn~ta, ~I protagonista scricchiola t den-Li, rc-lca gli occhi, spailanca le c:iraci m.a'ocdJe, cerca tulle le smc rfie per l'ssere feroce, ma i La.nzichcnxchi devono a.ppJaudire, sempre applaudire. Jino .dl'ossessionc. Il bdlo si è che ,pc.i essi non s:inno se 1J.,ranno la ricom,pensa oppllrc r;,marranno scornarti Come 30!10 buJfi, qucsL1 .La.n- .:ichenecchi de,l'am'lc \'. de'll'era lasci.sta. • • • ,L·econom;sla Si.r L:?o Chio !.a Mon-: , ha i,~Lluslralo nel Daily Mai! il sistema corporativo ita•liano. Scrive il Chicssa i\'la-11,.,y, che r Italia dopo Musso/lni può tonnare al parlan:enfarismo, come fece t /T1ghilterra dopo Cromwell; ma Crom- " el ,nuula. aggiunsz al!' ln.ghllterra ch-z potesse sopra vv.ivergli. In Italia M 11s~olini sfa costruendo (si cerca m,1no d oi:,ua, capaci la von re suH' a rgi,lla, s:irà ben relribuit.l, rivO'iger:;i per conosce.nza conclizioni palazzo ChLgi, Roma, od anche lut'.e le questure del regno) uno stalo di <Jui/de che gli so,pravviverà. Ed a questo"' scopo egli lavora 15 ore al gior110 e segue un r ,il te severo per conser- a e vare •il ,pieno vigore della sua virilità. Egli ebbe da Mussolini copia del ,progetit.o s1Llla cocpuaz½"ne e simdaca,lismo, come pure una fotograifia con faccia feroce ed affettuosa dedica. li suo sproloquio al gi◊rnJ,le i11glese dice a.d un dalo ,punto: ~ Gli irri:::oncJLiabili sono ora pc.chi, e ogni giorno diventano meno ,. E' larg:imenitc nc,o eh·! ·la !e~i,;2 del 3 ai;rile 1926 ha r~so illegare e s.v~ramente pun:bile le, ~uiop-cro. Qut-slo fatto ha indolito s;;nza dubl::i·i a pens:irc che Mussol'ini si" un nem:co delh classe opuaia e del sindaca·lismo, ma la verità è invece ohe !a nuova l.:.gge f:t dd sindacali.smo un sistema gi.urid.ico, e Lratta al.la ste-s.;a slr-egua ir.d11s.riali e laivcra-tcri rendendo i.mpcssi.bi,le 3_gil uni ed agl-i a.Itri cli s09p..,ndere il la vero in Halia. Segue a.ncc,ra, dicendo che gli indu- ~Lr1a'lii•lai!:i.:w:nio.in po~sono diminuire a pia,cimedo forv i,) saùaTio degli oi;e-rai, e:l a,[t,r ~ p,cr:ihcr·e 60! gen:.re, che vogl:o evitare di contin1,are ad enumerare, pu nc.n stuma.caire il lettore,. -Ma io ml <loma.1dc: non s:i,rebb2 megl'v che qua~Li osservatori che hanno çr~·so Roma ccm:? Mecca mussulm:in:1, ch2 arrivano a Re.ma e vanno d:fil.Jlti a rai'.azzo Ch'i_t:ia fa,rsi imbo'.ticre la :,ucca e p::i prelend:>no :li p:irlarc di pr<.blanu .! condizioni eh~ rigua.r<lano 1· Haib ed i 13 vc,ralori. sba1llandcne delle mastcdont.che. n< n sarebb~ m~gliio che inve~ di ~étrLare di cc.se !:erie, dicessero, che Mus• sclin,; si a'lza :111!-e ore laU di mattino. si ud2 d;i se, beve i•l latte ,della sua vacca, ca va,l::a 'la sua ca<valla, ritorna a casa sua, si meble ,il caippe.l!lo a bombet:.1 e~ 1·azzailo ,p2r paura d'una ten-.p~stJ, m,>nla in una Lancia coraz,:,,ia, va :: i,a!ai:- zo Chigi. dcevc h lic(;(:.llc <lei Lanzichenecchi, va a pranzo, poi schiacci'.! un pisolino come j,{ ptù i;14t:o ;a'lore d ltal.:i, p-.,i va a,] bhe deL!a 1mnc;re.ssa X o Jella :lucl1e..<1Sa Y, poi c~na. po, d;v<>rtimenlo, poi b:i,llo fino :i,lle 0:e picc.ne? Mi dlmenlica~·o che in un :nLerv.d!:> qualunque po.ne b sua i~rnld ad un:i. nuova c:rcdlare od ordine perchè la po1izia slnn- :.'!asempre più i fr:ini, arresti, e scoprd un nuovo c:>mplotto contro i;l r.g: io :nvulMrabile di Prodappio. Qu~la fatica sairebbe stata !a mi<lli::,- re per il Sir Chiozz.a - tf:glio del:.1 biond:i. A:òic-m:. - Sarel:bc sla'.o p;ù spiri'.oso, oiù chic, e più in car,altere coi ten:,pi che ccrrono. Lui però ebbe u:ia copia della Lex, ed un:i hto.~~afa.1 con dedica affoltu:,,sa del Oux. La patacca non ,l'ebbi ancor:i., come n~pj}ure ebbe un cordone qualsia.si. La bol!cg.i deme patacche è stata chiusa e Si- Chioaa rimandi i.I suo desiderio ad a.l:ri kmpi, c<hissà che non vcn {!a a,nr;he Iui oroc~!·issaito. TuLti 1 Lanzi-0henecchi deil".111noV dell'éra fascista ne ha,nno pten.i :bri~tl). -0Sono pervenuti .i Mussolmi ques.L; due telegrammi: Da izza: • Vincemmo briìianlemen'.e b p,rima regata, conquisl:i.ndo la coppa Cook. - Voslri canot!ieri Giovinezza». ila Lussemburg•J: .. Seconda squadr:i. dei caùciatori nazionali italiani, vittoriosa •i::er 5 a I a Lussemburgo, n-?;J nome d'Italia, fra entusiasmo imponente. L::1 Cclonia i'.aliana inn~ggia V. E., ricostruL tore fortune italiche. - Per 1! ca'lcio: Graziani Silveslrini ,.. Che i canottieri che sono andati a . izza si chiamino Giovinezza passi; c.JJlta Grovinezza anche J·on. Boseili, il registratore de'hle pa1tacche, ohe pare J.bbia un:i. otl:ln!ina. di me,i, .no, di ainni, ma fa lo stesso, le due età sono uguali; ma che quel Graziani del Luss~mburgo parli per 1 calci in nome di tutti gli ita:!iani reS:.:lenli nel Lt.ss~mburgo, qu~s,a è un po· tropJ;O m:il"Chiana. Egti s1rcbbe stato più coenn:c s_ così a,vesse telegrafalo: Lussembur~o. Seecnda squa:lra de: cailciator: naziona•li italiani villcrios:i. per 5 calci riccvul, od uno dato a Lussemburgo, nel nome d'ltali:i. e fra enlus:asmo imponente, la colonia italiana CJ i;r~sc a calci riserbandone anche per V. E., ricostrutlore f~rlt 0nc. famigliari. P:?r un cJ!cic: Graziani S:lu~s/rini . Tanto gli tm1 qurnto g'li altri s~no dzl- !a famiglia deg 1 i innrlebr::ti; ~ssi si onvrano di :cr.cre in alb i:re)!io. nelll'::inno V.o dc-ll'èra fascisb, le glorie dei passati lanz:chene;;oh1. -0Domen:c.1 IO apri·lc, i lanzichcn-zcch1 i ta,liani eh. viv0no e ,egdano :t ZurigJ, hannc, offcrtJ un banchetto a'l nuovv cJnsola g::ne.rale d'ltab. Zur~go non è in Itailia. i:erciò l'inv:to d:1 tempo ..:m:in.1lo dalle alte ger.:i.rchie del fasc;smo di non fare banche'.ti, o magnate e bevul-~ che dir si vagli:!., non ha r.::,g1oned'essere. Chi fttrono g'li iniziatori de-L:amagnala e chi erano i presenti ? iEcco cosa mi disse un mio am:ibih o f~rse ingenuo informatore: - Tieni przsenl;! che sah·o le rarissime eccezioni, la grande maggioranza era conwosta di ex-sov.vusid, i quali per ,I bene e la grandezza dclh patria in pericolo &l tempo deJila grande gt:erra, 1i:2nsarono bene che era meglio conservarsi i::er i·! di poi, .:d è così eh•: essi f::cero magnificam2nle la i;rn.nd..: i;:uura nelle ccmcde trincee di Zuri,go, dove la birra è bucnJ, i:: dcnne seno bel- 'lc:::cie ed il vino di origine spagnuola, ~ia pnre ccl titolo di Chianti, non è ~anto callivo. Ed è in questa città che essi. per la grandezza deMa loro patria lontana in r,~ricolo, trdficarcno ccl nt>mico in merri necess:iri~ ail'ltalia, come uova, agrumi, fru'.la, verdura, ecc. Così pure dica<Si <l,i cascami di seta, che gli lm1pori CenLra~i adoperava no pr b fabbricazione àe~li involucri dei dirig:bih, e d; molti a'llri generi. Comperavrno a cinqt.e in Ita'1a e ve11devano a dieci e a quindici in Germani1 Jd in Austria, e con questa palriclt;ca cpera e,si devono e.;sersi ben conquisllto :I dirit:o cli oh::imarsi i gee,iuini rappr<:5enlanti deM'iLalo r:>gno in \ura stranic1 a. :hl discvrs > :':he tenne dopo la magnala un certe .11 v ;calo, <>rbe ad -:cii=rimus: così: - E tengo ad esprimergli ('.Il] nuovo console) ;] ferm., proposi'..o degli italianù di Zur:go (anche di qu~li'li che foro-• no pr:vati J.erfino del i:assapcrto ?) di dare a lui la lcro voionte, osa disciplinata cclbb~r.nicne. Ch~ faccia tosta deve aver.:! avuto quelJ'a,. vccato e dhe lamiera hanno dornlo a- , 2re su•ll.i faccia quegli sciacefo delle disgrazi2 dc,lla lontana ,çalr:a, presenti e partecipan'.i a111amagnala. l non ancora crocefissati sono in ansiosa attesa che arrivi da Roma una croce qualsiasi. Es0i sor.o di buon gusto. Ma fa bollag:i della i;alacche è st1ta chiusJ in questi gicrni. La vostra at'.es~ sa,rà forse trop.po ìun,ga, ma ciò basta p:?rchè i 1· pubblico eh~ sa, vi riconosc.J l'onoriSico :i,tolo di lanzich2n~ccbi d,zll'an:10 V.o del- '1'èra fascist:i.. -0Emm:t Gramatica è stata a Z1. 0 r.go, dove •ha dJ lo due rétçipresentazioni. Un gi:>r1:ale fasci,.;la che esce a Lugano, n~l dore la cronaca di ~ale avvenimento, dice che in ambedue le sera~ il le1tro era colmo di un pubblico elegantissimo, ecc. Ohe Emma Gramati:::a si:i. una igr1nde artista, nessuno ,lo mette m dubbio; che essa sappi'.l iar vivere sulla scena i puscna,ggi che interpreta, nessuno ha da contraddLre, e che com2 arlis~a sia meritevc!le d'ogni e-logio, io pure faccio tanto di cai:11:-e:llom, a che oltre aJ ess?re grande a.rtist:i. s::i i;ure fascista ogni;no lo sa. Ecco la ragione, seicondo me, p:irohè 1lle s-ue rappresentazicni non vi siano st:ite presenti p:ù di 4CO pirs0ne ~nu:n. Dunque il crcnis:-a-ccrri~pon•d:or.l~ d~I (JiornaJ]e fascista che si stampa a Lu(:1nJ h-, b'.s1to, sap::1:do di falsare, •la cru-:b wrilà. PoLrebbz anch~ darsi che i big!ietti venduli siano stati superiori ai presenti nel teatro. Ma allora vorre!::be <li,re che vi furono !)ersone che acquis'.arcno il b~glielto puchè ccn l ile Jlto inte,ndcvano all~stare b loro si:n;,:i-lia a.1fartisla, e non intervenne~o :-.lle rai;,preSf'n'..azioni cer i;rolesbr~ cor.tro 1:t fascista. Ma i'l corrispon:lentz ha voluto falsare Ja \'erilà; <'lgìi è p<'rciò merilevono d'una ,:atacoa per fr,-_~iar;: il suo lar~o pelto. L.::nzichenecch; :ldl'anno V.o dcll'~ra fascista! PRO "AVVENIRE,. Somma precedente Fr. 320,95 SCHLIERE - D Andrea Elia: in attesa della sp;:dizionc purùtiva MITLODI - Zanivan: dngraziando L. Zan:lone!Ja dzlla pronta risposta » ZUR·IGO - Un italiano appena scappato dall"in,farno salulJ. il social:sta Gruppi C~leste di Schinznach-Dorf AILSTETTE::--1- Per una le'.tera ZUGO - Angelo: augurando agli antifascisti un giornale unico . A!RBON - Barcariol W!\lT'ERTHUR - Due fedeli ,metallurgici Z;UR,JGO - Lombardo: s:i.lutando i compagni di Zug \VTNTERTHUR - F.ra cc.mp. LENZIBURG - B:i.ttitolti: r1nn0var.<lo l'abbonJmento SCHU,ZNAiCH~DORF - Gmp1p1Ceic3l:: saluta il c;;rrispond~•nte da Zur·,gJ A,\iRISWJL - Taroni B. GA\JA.U - Faga!!nim WAT\XIIL - B~rgan'ini BADE'I! - Tra compgni ~OSAXNA - Bcrtinana UETlKON - Acqmstai;a::2 LOCAR::--10 - LC'm:i.i:zi SCHOEN1ENBERG - Fra ,pago.i Gl\lEVRA - Ferraris P. coml.- 0,30 2.- 2.- 1.- 2,- 1.- 3.- 1,7::> 2.- 70.50 o.so o.so 2.60 l.- 1.- 3.- 1.- fr. 356,10 Pro 11 Avanti/,, Somma precedente Fr. 456.30 KREUZlJINGE)l - Sezione socialista Wlt TERTHUR - Dai compagni della Sezion~ so;:ialisla e dai fedeli d?l gru,ppo melallurgico ST. G.NlJLE Soltoscriz. ,. 64.- 40.- 18.50 Tcl:de Fr. 578,80 CO.RRISPONDENZE Da Zu•lgo La giornata del primo maggio pa~sò fra il più grande <..ntusiasmo.. ell:i matLinata il sole fa la sua radiosa <'Olllj,.irsa. Ton so se continuerà a darci ,i su,>1 raggi. La svegl:a del popolo zur1ghisc è fatta di buon 'ora. Sono circa le sci qu.indo per le ampie slradc passano mu:;iche e gruppi di tamburini. La genie si affaccia ancora assonnata alle fawslre '' spunta subito sul loro volt0 il sorriso e la allegrezza. La città va prendendo poi a poco a poco un aspetto di solennità. . . Alla Casa del Popol-0, tulla imb:md,crala, garrisca al vento su in alto alb torretta, iii rosso vessillo. Così pure a tulle le sedi cl.elle organizzazioni . inuacali e: i::oliUchc spare: ne.i , ari rioni della città garriscono al vento baciati d,il sole di Maggio i rossi drappi. Alle ore IO ai giardini dc! lago v1 ft, un gran concerto, aperlo dalle nol::: solenni dell'dnternazionale,,; alle 10 µc.m gti italiani eò i ticinesi si sor,o raduna:i nella gran sala della Casa del Popoi0. Anche gli italiani seppero rispettai e una vota tanto la puntualità. Alle IO, quan:lo sale alla tribuna il compagno oratore, la sala è nigurgit.ante. L'oratore, un compagno ita]~an') proscritto, parlò ai presenti della sit..1az10nc italiana e della lolla che il prolelo• riato ita,iano continua a c.ombaUere contro l'idea fascista. Disse pure dei doveri che gli italiani all'estero hanno per ve1~ire in aiuto al proletariato italiano. Chiuse la sua f.magliante conferenza sciogliendo un inno a llltti i martiri c-l1J son caduti e quelli che soffrono nelle :!aler~ italiane re: soltanto di non essersi pi~- gati ai ,·oleri dei dominatori. · Parlò poi un compagno anarchicu, il quale: attrauerso ad una rapida cor~:. di~- se agli intervenuti dei sign;ficato dcll.1 giornata del 1.o Magio e de!la imptccafone dei martiri di Chicago. E' la una del pomeriggio e di già !oi • li gruppi d-i !aYoratori e lavoratrici inco• minciano ad arrivare al ponte dei qu:ittro leoni ed alle vie laterali, luogo dcstir.alo per la riunione dd grande :: ,rtco. Poi man mano che i minuti pa.ssan,, è un continuo affluire cli gente. Alle Juc eà un qua rio il corteo è pronto per µre,1dere la sua marcia. Le musiche una d'ecina in.:onunciano a suonare..: i grupji .cl·' la!11bur'.ni marcano i( Farso, i ro••i vessilii vcng.,- no agHali al vento. li c:elo :ncomincia d 1atbuiar•ì, ma n<:ssuno si rrecccup.1. Il corte;o si mette ir' molo. T 11 testa al <.:()rteo sono i grui;:i;:i di bamb'ni delle scu1;- lc accomFagnati dai loro maestri, p,11 società sportive proletarie, poi l<? a~Jc· azioni politiche con alla tesla il grnppo compatto dt'i compagni che copronc le più importanti cariche, poi ancvr1 le onganizzazioni sindacali, poi an<..ora le aszcciazioni colturali. Quanti hanno partecipalo al corteo? Impossitilc precisare. Fo.-se 15 o 20 mila persone. l ,·essilH d'ogni foggia erano una selv:i. Nd corteo vi erano pure i s:gr.if:cat',ri rar• tclli. Eccon:: due che ~o=dano h Ebertà per Sacco c, Vanzetti, eocene aitri che rappresentano scene delh "iolenza fascista, ed altri ancora che duedono un mighor Lrattamento per chi lavora. Pici;e ormai, ma chi ci baga. Il corbo compatto e con grande discipl.ina passa attraverso alle principali vie della città per por1arsi al luogo èl,estinalo pc·r il comi.z!io. Lungo lo s1ilamento tu ammiratiss.imo il nu11111rosogrup-PO degli italiani, 1 qua li incuranti d'ogni rappresaglia che gli possa venire dalle autorità coMolari, fed•cli mastini del feroce di Roma, sfilano inquadrali cd a Ironie alla Al lorc passaggio si levavano sovente dalla stragrande folla che fiancheggiava 11 corte-:>, il grido d~: Abba!:so Mussolini, viva il p1ole1ariato italiano! •. · Sono quasi le 3 quando il corteo entra maestoso ndla Munster Plalz, b piazza rossa dii proletariato ,:ui~glwse. Appena che il corteo si è intieramcnlt• ammassato sulla larga piazza, s.i levano acuti squilli. E' il segnai<.' del principio dc,i discorsi. Una novità. I discors: r:on saraimo tenuti dalla tribuna. Il posto dalla tribuna e della 1accia degli oiatoi i è prwo e se tituito da quattio troml·e eh<' ~tanno ml davanzale di qu.:ittro finertrn d'un palazzo di facciata. Gli 01alori rarleranno in una stanza della C'.lfa stessa e quegli iml:,uti lra~mcll1..ranno al i:opolo sulla piazza I discorsi che p1onu.ncie1anno nell'interno gli oralot i. L'al~oparlarle con quefto i:r•mo <·sp1.>ri, mento, fa il suo trionfale ingrc-sso .tn · che ne: raduni dc.I popolo. Aperse la serie dei d1rco1si il presidente del cartdlo d<:lle 01ganizzazioni ~indacal,i zurìghesi, il quale nel mentr,• annuncia i nome degli oratori. si dichiara cntus·atla del prolc.tariato zurighe.sc che seppe 1isponderc con così grande er,- tusfasmo alla manifostazione della •a• era giornata del I.o Maggio. Dà poi I.i paiola al primo ora101e, il compagn,, Dott. Op1ecl. deputalo di Zurigo, al Parlamento azionale. Difficile e nun materia per una corrispondenza, il dire sia pure succintamente del suo smagliante e caloroso &scorso. Egli pa5so in ràpida rivista ~ p1incipali a.vveruimenti che si soro succeduti in questo anno, ff'rmandosi specialmente a largamente ~piegare la situazione del popolo italiano e ic brutalità che esso è sotloposlo dal regime fascista. Rammentò il martirio -.ii G. MaUeolti, sublime figura cli loltal.)re per il proletariato e la libei là, e nel nome di Lui, invilò il proletarialo a scmpie piu stringersi nelle. organizzazio!li clas!:istc perchè r-i possa in ogni avvenienza affrontare la pavida borghes:1, la quale per la difesa della sua casta e del suo capitale e capace d'ogni più b:c:- co e nefando èeliUo. Ch.iu~ il suo podcrow <liscorso invitando l prt-sc..n1i a volgere il loro pensiero a luite Le vittime della lolla per la r1.>denzione del proletariato. Dopo uno scrosciante applauso, prende la parola un compagno italiano, 11 quale in un breve disco1so seppe fa:- passare di:,ranti agli ascollalori, tutti dolorli, le violenze e gli asassini di cui è sottoposto il proletariato iilaliano. Fece un accalorato invito agli emigranti, p?T· chè rempre p:ù rafforzano la loro azione antifascista. E' C'alorosamente applaudilo. Dopo brevi parole del presidente del cartello delle organizzazioni ~:ndacali, il grande comizio a fine. Le musiche intonano le gravi e solenn:i note dell'Inno Internazionale, canl.tlo a gran vo,ce da tutti i presenti. E' un momento solenne! Poi lentamente la piazza si sfolla. Le manifestazioni uffilciali della giorn:1.t 1. sono fnile, ma per le strade gìre!'anno fino alle ultime ore della serata musiche ed orchestre che suoneranno intercalati a marcie, gli inni della ribellione, così pure nei ristoranlh orchest1e d'ogni potenzalità lanceranno instancabili le note dd nostri fonfa Nessun incider,le vE.nne a turbare la grandiosità della festa. Grande e genbile pensiero ebbero i socialisti d:i Zurligo. Essi vollero che questo I.o Maggio fosse intieramente consacralo alla memoria del grand2 nostro Gfacomo Matleotl~. E' su ogni pC:lto di uomini donne ~ bambirù spiccava un vermiglio nastro, con la maschia e buona effige di Lui. Zurigo nel I.o Maggdo visse intieramenle la sua grande giornata nel nume di Giacomo Matteotti. SERATA PRO VITTIME DL FASCISMO. D.cevamo nello fcoiso numero dii grance succe!:so morale ottenuto dalla Lega della Libertà con la zua Serata prr. vittime del far.c:smo. Siamo lieti ora di poter aggiungere: che al successo mor.1 le non fu minore il succ2!:SO finanziario. 1:.cco il l::'lancio della Serata: Entrate Fr. 2283.05 - Uscite Fr. 1471,90 - Utile netto Fr. 811,15. La Lega della Libt'rtà incoraggi.ila dall'cw:to della prima serata.. ne In. già organizzata una seconda p2r la sera di sabato 14 maggio nella sala del «Casino Tiefenbrunnen,. con lo desso programm.1 della prima. Gli antifasc·sti di Zunigo che fe~r-:> riuscire la prima non mancheranno o: accc-,rere a i;orlare il contribu10 della loro presenza fin questa s2conda serai'l che dnrrà riesc.:re una nuova aUermazione dl antifascismo. Il corrispondente. • • • Il nostro giornale nel suo numero del 5 Marzo u.. s., t:n una corrispondenza da Zugo, citava un caso pietoso: L'operai,> Stabielli Giuseppe ammoglialo e con 6 bamblrii. era ammalato da 6 mesi, e:l il corrispondente faceva aippe.llo a lutti gii uomini di cuore perchè avesse, o a co11correre a lenire le sofferenz!i di quella famiglia tanto provala dalla sv2nlur.\. L'operaio Capitelli Antonio di Zur:go che raccolse una colletta a favore della famiglia Stabiello o: prega di puhblicat la: Moreschi Fabio I; Boli.a C. I; Carlu Fumasi I; Ma1otto FeUct:: I; Fontalli A."lgelo 0,50; E. CasteHi I; Lonardi I; G. Vittore I; Carlo Montar.ari 2; A. Bellini I; Basso Giuseppe l; Lavagnolo 1; Del Grande Angelo 1; B. Previla!i 2; Pietro Mont,: 2; Stanzanì C. l; Previ tali O50; Bianchi Pietro I; C. l.60; Teb1ttoni O.SO; Bandera O.SO; \iivarelli O.SO; Gualtiero Barizzi I; Caronica Luigi i; Bolognesi O.SO; Felelto O.SO; Moresi Maria I; Capitelli Gi~eppe I; Ca.pì•elli Leo I; Cai;:itelli Fiorindo 1; Cap;Lelli Co. lombo 1; Umb~1lo Cappi I; Arrigoni Giusc-i:,pe 2; Campa~narì I.SO; illc~ibìl ... I: i • N O.SO; N. . 2.50; N. N. O.SO - Totale franch· 42,10. SALA ElNTRACHT eumarkt 5. I. Stock Domenica 8 ma~gio, alle ore 8.30 di sera < La nuova èra fasdsta . con!er-:-nza ài Luigi Bcrloni illusl1ata da olnquanb proil'zion i luminose. l documenti fotografici che noi faremo passa re sotto gli occhi del pubblico videro già la luce in Haifa; ma è l:e11e siano conosciuhi anche all'estero per i,n imparziale giudizio storico 1 Proniotori. Da Ba•• Per iniziativa del nostro compagno Ald1ovanli Altiliio che disinteressatamente e con mirabile dancio, sempre preslasi in tali cd altre circostanze ; 1mz1avasì il 5 marzo la solloscriz.ione a p:·o dP.1l'operaìo Stabiclli Giuseppe gravemcm,) ir:formo e padre di sei bambinj. La sol-

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