L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 18 - 1 maggio 1927

con u11:1 legge nJlrcltaulo cinita quanlo rnrlìnala, di ~.opprimere il dirillo allo -;eiopero e di fare dc.i sindacali oper:1.i. oggi focola1·i di solidarietà prolcla1·ia. precursori della loro tolafr libcn1Lione dal ~alarialo sn1olt- cli ,.:Il:'\. di crumiraggio onde' la ~'chinvilù ciel proletario si pcrpclui. . In .\ustri:1 ,·t·cliamo scalc11ars1 una c-a111pag11a ip11obile. c·onlro ti parlilo dC'i I avoralori. al quale allrn non si 1·improvcra che di _voler re11: ,le•·<• un no' piì.1 sopporlablle. un po meno lugubre. un po· più dignilosa la , il:1 cli chi la\Or:t. C.onlro quC',,lo lculali,o \l'<liaiuu ,diil'1a1si pnli (' liberali, {.;ucki cc\ anlisemili. uomini e donnC'. vecchi C' (!iovaui a!!rar,. indu:-lriali. pa{·ifisti. P ra~e· li: .. es:,,i rin•lano oi-a nelJ., 1·1•hl>rik lolla rlrl lorale. srr·yrndosi· cll'i m<'tzi p:ù infam; cli calunnia, d, ricallo. il loro n'ro modo di consiclC'nu C',cli lrallarc gli operai - cp~esli sono per C'ssi la soliln canaglia. la hcslia cb --oma. la eanH' da ca.nnun-P... In ì'.\or,·egia YC<limnll I« ma~-a lavoratrice giil ~premuta da una recenle serrai;;. rninan·iala d:t un,L seconda, e nell'Estremo 01·icntr si sia iniziando la più ronn•chhik g1H.'1Ta <lclle dassi ... Tullo ciò sc1·,·t· a di1no~lran· che nella vita so<"ialC' come in quella dcl1·u11wnilù. dclln nalurn. 11011c·'0 nulla cl'inrn1ohile, di ferlllO. d'irre1110v1hilc. .\nd1e l"llalia prolel.ir'a ri,,01·gC'n't. l)i:11110 ai 110 lri rnarloriati compagni la proYa chr noi ~tiarno prepa1·a11do l'ora :1.~ogn:11:1clt>lla loro lihl'- :·a;,;ion('. Comp·1gni 1' co111pagne. comhnlliamn. lo!:iamo per ,I Social1MW>. ~folliplic-hi·111rn Il' no...,lr,· ('llC'r'..!it'. i11le11- ' i[il'h:anw i 110~1ri ...,forzi. ...,1 ri11~ia1noci :11iorno al 110,...lni P:11·lilo. n;(1 vivo che mai .. Siai110 dcr ;1i d,·i 1w...,!1·i1·ompa~11i. dei mar!ori:11: prolclari italiani. Il Primo ~far_n:o ...,;a per noi gio1·- no di raccoglimcnlo. cli ri1•,·oc:a,r,io11c. cli , iriti e· [c>rm, propositi. Seminiamo socia!·...,mo i 1101 lri compagni raccoglieranno in 1m giorno non lonl<1no anche il frnllo del nosi ro mockslo lavoro. .\ :'\GEUC.\ 11.\1..\ B.\ ~OFF. Tra la farsa e la tragedia Il ve.rde tto dell'odio e della paura Trenl'wmi di rcclusioue! I giudici fascisti ccmandari a C()mpie.-el<' ve11dltle rnru11ulì dli Duce e llel regime co111roZM1ibvJ1i, ( ·ape/lo ed i presImf i loro cu111vlici.11011>oteva110 e.~- ·u-c piti faoli. Cmtielf<i stupida. TrrW i tiranni. tutti i ree:imi lii oppressione si sono aiiidati t~ si111ili sistemi terrori lici ud/a ,·c1IwspumIza di incutere timore ai sudditi. llm11w invlCe sempre creuto dei martiri intvmo ai quali n,me in/omo a dei :-,imlwli le forze d'opvosizionc si sono strette ed ha11- ;I0 marciato c./la riscossa. 111 <1ucstatrn.idca forsa reciwta al Tri/,unale {<1.,< 1sl11 di Romc1. la pari<' du iorti 11011<;stata <111elladei giudici. Za11ibo11icon le sue coraggiose ed aoiche tiichiliraziolli aveva fissata ~la si la p1 opria co11da1111a. « Ho agito come un soldato della liber/(ì! ». Tu/· ta la vita del/'ex-dev11tato socialista, cil I re.-;to,era stctfa imvronrata a tale lÌln'<l di candoMa. . Jn una leitera Mli amici del 25 ~lllg110 1925 egli scriv~va: ,< lo_ho lln.- vnmata una ba~tagil~<dc, _<;m son s1c11rodi 110/luscire vivo. t ww l(!tta di tuiti i gior111che esi"e un 11wss11no_ di coraggio e di abnegazione: lo v1 prlgo ·olo di lasciarmi tru11<1111llo e stc1,/o 1111 soldato sfortunato. La occhiuta e slectfepolizia di Fed~rzoni lo aveva circuito. L'attentalo llberarnre tla lui sognato divenne J'attentaru addo111estiwtodella poliziq '.omani, e servi al giuoco di J\llusso/1111 _se111TJrealla ricerca di prdcsti per rm~aldare le cme11e(tl piede del popolo ifa- ~imw. , . . Za11ib1misi è d11llostrato 1111/orte ed è oramc,i 1111 simbolo per il popof() iralimw. Egli 11011 ha (fltindi bisoe:110 li!; di pietà 11èdi lacrime. Più tri. te fa sorte del generale (avello. . . /,' , crec dcl·la 8a,11s1zza •, dopo aver reso tanfi servizi alla "su~ patrici r-d (,/ Sll() n, si l; visto rrcomTJe11satocon una se11teI_Iza _ feroce q11a11toingiusta. Contro di 1111 ncs 111ut prova. Solo la deposizione <(i wu! spia ul agrnte prov()cafore. I: cosi per {)u~·l i e {Jer gli altri. I f!iudici fasci,;;ti di Roma hanno rC"ciÙ;fola parie della 1,m1rn.Il Duce ed il ref!ime tremano e i affidaw> alla ferocia dei loro tribunali. Vmw rimedio. Le vie delle cittci d' I to/irt ~ano e:ia {Jie11cdi i,;;crizio:1i: • \\'. Zaniboni! . La coerent:a e la borsa • La Tribuna,. (ex Idea 'aziomdd di Roma protesta perchè il governo france e /w vroibifo la venaita i11 Francia di 1111, ettimrmale 11111uri~lico italiano. L'ex Idea Nazio11alc che ha battuto te u1a11if no a spclfarseie <1uando i;i Italia è stata sovpre sa la liberfri <(i stam1w e che //a approvato senza nscr,·e la proibizione fa•-cista della vendita ili lf(t{ia di tre quarti della stampa france e, 11011embra ill veritc1la più adatta ad eme/terr>proteste di tal gellcre. . Ma dove e assolutume1Itu lmflo 1,I ,,fornaie fascista romano e~ r1ua11do ;crive: « Il Tra<vaso nei suoi 1111111eri più audacemente e:al/ofobi 11?11. è c~rrivcnt() a diffamare le sacre 1stl/11zmni delta U({mblJlica r111WI/()alcuni f!hnwli francesi». · Ma allora in Francia esiste lo libC'rtcidi "tampa:J I !!iornuli fascisti e nazionalisti francesi po sono lilJera1m 11te ul i111p•111eme11te dilfrtman• le i tituzioni repuiJ{Jlicane? Pcrc/1e allore la Tr:hma '-Ì lamellfa della ma11ccmza di libertò 11ella «democratica /-rancia? Lu veritò è elle il Tra va'><'-il :.cfti11rn1l(ifeu111ori~ticoproibito i11 Francia per le •we vi1.mefle a11fifraJ1resi, mmarfie11eolla azienda f!ioma!i.,tica della Trib111~. . . La urbihjzi1,11l"' iJ1 1Iw-t1r.m<' ù•-i{e ti iog!iv fa ·cista J1ella borsa, cioé nel p1111/opiù sensibile cli oe:ni bemwla anima reazionaria. I: {{UlllldO liii fascista 1111wztmrnli-.tu ecc.. è t11crato nella borsa e capace di di1·<:11iremIl Ile un 1wladi110della libertà. Mc.e:uridella libertcì a casa d'c:ltri! .. , Il 21 Jlprlle La iesw. del 21 Aprile è [J{/SCOr~ll secondo il rito ed il rit1110di tutte le sagre fasci te: retorica, coreoi;raiia e 111 unga nell cM e. · . . A11cl1cle 111a11~w;cllate ,u1 uwII deKli audaci irriducibili che si s01Iri· (iulo/i d, as.,ociarsi al/(l f('s/a del Lavoro ... in ceppi. Come la 1<01110 imperiale rtulicava que to e:ionw alla celebrnzfonc dellt' sue coJ1quisre i11 wtlo il molldo sogP.Wf!atodalfa pn>pria votmza militare, co i 1{ iasci 1110 lo ha duliwtu a ,.e/dm,re la sua SllJJfWÙIOStl vittoria , 11/ prole!t,riato italiano fmto schirn-o e nrirào11iero. . F.<! l; l!f -:ibilo ddlo 'ìwdistio dei 1,e"rie1 i ed all'ombra delle 360.000 !){fionetre mercenarie che i l<tvoratori italit.11i, mesti ed ac-:orafi, lu111110sfiiaro nelle cerimonie fasciste delle ccn lo ci1f<ì d' ltaUa. • Un c"erdto di priiionieri inumi e dc, isi, ilutL1adruto dq1 WOf?ri af!\tzzini. condo/lo wllo g/1 occ/11 ~odd1sfalti cle!!li i11d11, triali e degli agrari perchè siano rassicurati e 1rmu111illidell'opera che per ·1oro contro il re!!ime tascista ha compiuto contro la cfa<;, e or;eraia italiana. Come nelle sagre di ,·i/lmu.(io i !fiochi pirotecnici chiudono fu fc fa, co-., il rwvem() fascista ha voluto dar ter mine ulla bella festa del 21 aprile c()11 1111 razzo finale: la Carta dd Luvom. Il codice cioè destinato w·fle i11ie11 zioni dei dominatori a legulizwre lo fato lii schiavitù, di miseria, di 11111ilia:ionc in rni <' co. ,tn·tlo il prolc>/11ri(l(o italiano. Il 21 aprile è il giomo di passione degli operai e contadini cl' Italia. Il mito cristiano vuole che dopo la vassione ve11e:ail e:iomo radioso llella Risurrezio11e. Il Primo Maggio è il mito della !?is11rrezio11eproletaria. Il processo diRoma ,Squilla Italica, è g,ongolanle. LA! ud,ienze del processo Zaniboni L danno il modo di poter affermare i.n grassclL) che « un'altra speculazione anlifasc• 1:1. è finii.al •. Zaniboni ha confessalo che voleva uccidere i I Duce; quindi l'all.cnlalo non fu una montatura poliziescJ Squilla llalica eh.e è informala clelle risultanze del dibattilo di Roma quanL·, e meglio di noi sa eh.e non sono qu ,-,-.: li risultanze del proc.esso. La ,rerilù è precisamente un'altra. Mussolin: avcv-i bisogno di lm complotto e dell'aur2ol:i del roarli~io: e siccome nessuno muqrd · va di preoccuçarsi d' or~anizzar..: •111 allentalo, c.gli trovò l'agente prov<Jc,,- lore capace di compromettere della b, .1va gente. Quag[a, un miserabile. il qual:: p1·clende che la wa fede rcli~iosa gli co-- mandi di denunc'are le sue vittime, 111. tutto con{essalo dinanzi la giusti71·a. --:011 solo egli conosceva la cospirazione, m.i ne era slalo l'ispiratore cd il prcparaloe. EgI: reclama, a per sè, aff~rma Zani: boni, l'onore d; tirare !.U\ D1lla~o!·t>.E ciò che sai:,eva e prepaparava egli confidarn regolarmente alla polizia è 'l cowm. /\1.oncada cx Direllorc. g.:-neral.! della P. S. che l'ha ècposto - la qu1le ci a ir tal modo informala minulamenl<:. sugF sviluppi d; una impresa ~i c,i lenci a le fila ed ecc,'lava ~li autori. E' dunqve 1'1ovalo ch.2 Musrolini era pn.,eriuto, d1e la sua ,ila non co1-r.:,~ alcun pcricoo, ma che invece e~li attirava frcddamcnle ·n un tranello krrihdc alcun· disi,::1aziat1. Taccio, quindi. Squilla llalic.:i, ,id proce~•o di Roma che rer 11 mondo ~ arcçra una rivela7."one d, metodi c:,- mmali di ~ovc1no dd fase ·rn10 e del ;;,10 D\1ce l, I.'.\ V\'E.l~IRE Dr:L LA VORATOR~ Lacartadel avoro ~lussolini ha comp;u10 t1n 11110,·o gesto slorico. li mondo M' 111' i· appcn:.i accorto. 111a la colp:1 è drl 111ondo. '.'/ella megaloman;:l dc-I D11rr P dei ....noi cortigiani la pubblic:a1.ionl' della Carla drl f.a, oro dovrc-hhe av<•re la slc:,- !'".aimporlanza nella storia della pro- ·la111a1.io11" della Dich ia r:1'ltonr dei Diritti clcll·l omo 1· clrl Cillach10 falla dalla P,i,·oluzionc- Francese. ~f:1 il 11uo,o clocumc·11lo non ha ,us<·ilalo nel n1onclo l'lic· •orri,i di srlwrno: i;1 Italia rn• 1 11ili di •ncli~nazionr eia parte• dei hl\·oralori che sanno quall' è la co11di,r,io11<'d1 miM•ria e di sci·, itì.1 che la La ria dc·I l.,1, oro si ripromellc· cli -.an,donan·. Il clol'llllH'lllo rominc,a c·on lo :-.1<1· bilirr che· :'\a,r,ione italiana !' Staio 1:1,c;;-.1a -.ono la ,I<~ a ro~,1. 1-: l'art. I che dice: La m11.io1tc· italiana 1· un,t nnilù morale·. polili,·~1 <'cl cc·ononi, ea rhc- è realizzala i11IC'grnl11w11le 11<'1!0 <:.t!tlo f.tscisla . Quindi passa a ,.1aliil1re I r,1ppor(i tra c·npilalc e· l;.1, oro <·0111111scmplic-i...,mo , l11pdae<·11le: r·dca della poic•11;1a1r1,r,ionall' ,upera iulk le cliH'1gc·nze. lullc· IC' complcssila ~l1 c!a ....sc: :-fa lt• cl.t'fkollù clc·i rnpporl1 rnnic· si inlc-ncll' ::.up(•rarl<'·? ~oppi-imcndoll·. t·,·idenlrmenlc. Pralic-an1t·11fc tulli 1 ennflilli lrn capitale e· lavoro verranno ris.olli insindac-abilmcnlc• dalh Staio fn!:>cisla, dallo Staio eioe <'hC' 1 e· p1C'~sio111· d<'ib clillalu1:a cll'i eC'li a,1rar1 rei i11dt1!->lri:.tlid'llah1. ..,I.a ( :art a del I,a, oro con l iene and1e clrll<· IH'll<' prorne,~<·. 11 ])l'l"frzir,nan 11110 ddh- a-;sicuraz;oni ~oc:iali. p<'r 1·•empio. ~fa in eht' 111odo? Il 1l'll,Ulllt nlo lac,· sll questo punlo .. \nnuneia la rroliabil<' n<'azionc· cli c·a'- "f' 11H1lur•p1·r lC' malallic- c·on am111i11islrazioni parilaric. :,la tali pron·idt•117c ~ociali i hl\oratori italiani se· IC'erano giù c:onquislale in YC'nl: anni di lolla di cb~-;p_ Chi non ricorda Il' liùl"l'lllissimc Casse :-Iulue degli Edili cli l{oma. clC'i :\[claflurgit·; cli Torino. la C:a~;..a ~azionale dei Tipografi. r·rt clislrullt' p confì<.cale dal fa~ei- ._;n;1'? E le loro amministrazioni non cn1110 paritarie 111aaffidatr• inlc~rnlmcnle ai !ayo1atcwi. Orni il fn~c1smc, pronwlle di ricrrnrlc. 'pcgfiornlc-. 17.' lulla qui la. grandezza stonc:a ciel doc-t111ienlo'? L.-1Ca1 t.l dC'l l.a,·oro prodama clll' il s ndnt·aG,1110 è• lihc-ro, p~rò sogaiunrtc c-hc i contraili di lcworo 11011 0 0 . I . I I .. potranno cs:,crc st1pu at1 e 1e ( a1 s1ndac:ali ufficiali, cioè f:is\.'sl1. E cosa c.,Laa fare un ~i11dac-alo che non può stipulare conlralli di lavoro'? La Carta del I.a ,·oro p('rnll'I l<· l'csi-;le111.a di sindacali liberi a palio pero ch.l' 11011 fac-c'ano nè del !--indacalismo (~lip11l:lzio11" cli c·onlrnlli. agila;,;ioni. •c:io1w1·i, re,·.). 11i·della polilic-a (l.<'g~e di P. S.). Vrranwnlc sloric·a la C:,wla del I ,a- \oro cli ~!us~oli1•:! l::!-sa è• appC'na un c,pi:,oclio della crnna1·a nera c!C'1 clC'- lilli di nii :,,i ~,a marchiando la horghc!>ia 1lali.111a ,dio ,topo cl,i pri,·arl' di ogni mezzo di offl'-.;i e· cli <lit"<- ....a il proll'la1 :,llo dd 110,lro pac:~c. =--==...,. Guardando lontano I.<, ~la..:-..:-,o! (),uanta n· ,11.:1,,r,,1 e q.1a11t.i sperai1za :., 411.!--ta iat'<l.:.:a ùata. Ed a 11.:e;,·trist.: s1 prcs.:11 ta per 11oi elle ,·i\'ia1rn, in u11a terra bcnedctra ciailib Lib<!rtù. nume il 11ostr0 pc11- ·;ero ,e a ·11 l!Lk''.l' Italia 11,stra eh~· uua 111a,11a·ùad; 11w,lvi\,cn1i lia r;dot.- to ·11 u11a I la~a d. 1s..:hia, i e di tnrJ11~1Hati. Schiavi e tonncntati ,u1I dcr..,o d~· qual'. <..,dc paurc,,...,o e brutto il mandante dalla camicia nera lorda di "an~u..: fraterno. Si. la 111ailavita nazional-iascisn - di ir·,111c a cui la ~amorra e la maiia non ono clic i tituz:c~11i di (!alhntuo11::,:1· e noratis imi - rirarn1e!!!!ia un pc pc,;lo .:h.: ediii..:,l\a la prt r,ria r·!!c11craz;G11c 11:oral..: attr:l\·crso •le su..: , r(!anizzazic.ni inda..:ali e politkh..'. le -;ue cocpcrar:v<!. le sue biblioteche. \la i( \'uk, il Traditor..:. che aveva largamc1l'te a llrinto a~lc ri or e !!Cncrosc di quel pc-1x·lo di 1laYcrare,,ri. era i11a!!t:"t1alo. come u11 imm111do rag-no. e ncll'cmbra della ~ua sozza coscienza tesseva h rda iniam,_• che tlllto dc,,·cva avvol!!cre e dL truq-!!ere. Ma-lo sappia ;,I duce che per quanto ile sue orde rnaledc11tc abbiano polulo incendiar~ C' sopp1_-imer?, una cosa sono slate 1mpolent1 a elisi rugg~rc ed è il ~cmrabbando che c~ni ita1!iano di ..:11or:-.da C',<;e creduto u11 Q.regario. ce,11sen·1 1h.lla ·ua anima: !"cdi:.) per il re(!'imc dc~!; a ·sassini. E verrà il !!:orno. ncn lcnta110, i11 ..:ni la 1oiustizia 11,11sarù uno scherno pcrchè e~sa , O<r! som1110 ctw1 monte dritta iii [/accia a/l'Aurora Grida con bro11zc a voce di mille t110J ni: è l'oro . Flc. Glo•le dell'Italia ImpePlale // pubblicista tedesco Delius, .Jrovandosi in Italia quale corrispondente, s·è buscG'lo. trenta giorni di carcere per aver mandalo al suo g-iornaie la !olografia qui r~prodotta, aggiungendo. a modo di spiegazione, la seguenle dicitura: La bambina del mer,dica~le. cieco, dorme sul duro /ascr:cato della v:« . Ddius, ingenuan,enle. credeva, forse, di mandare, G'/ suo giomc.le, una de/!e tanle curios,là ca,rllerisliche delia povera Napoli, mentre invece mandava una delle più purule~'ii e sartu nan/1 1=iaghe che infestano 11011 solan:enle Napoli, ma /'ltc;/ia fui/a dr.-fl'Afpi al mar . Se Delius, ad edificazione di!I hd/011 de! giornale di cui è conispondenfe, avesse voluto, nella stessa Napoli. e:/ lu11111 di magnesio, avrebbe potuto p g!iare qualche fotografia (:li un inlere;~c ma:!- (!ior..:) sollo il colonr,010 della Chtl!~a di San Francesco, prospicenle p1>r l'appunto ,l palazzo reale, dove si vedono poicre crealure ranr,icchic.fe che cerccmo ripo50 non solo sul duro lc,stricclo, ma onche esposte a tulle le intemperie eh" le predispongono alla tubercolosi ed al- /'etzsia. E: Delius rcn dP,~ lrederc eh·· il vedere simili cose che stringono il cuore 5ia una specialità so/c,,mer. te napo/ ,tana. Ma che. Vada a Fcrenze e sollo I pc,r/ici degti UTTici potrà ben vedere. sempre al lume di n.agnisio, che il /risi., quadro di ( ~ I 1 (.r I ·1: I , ' 1 ( • A: 11, ' !-/i :I ,t '.ii ·/ , I r, I r I ,: / I ,. ' , , , I Napoli si ripe/e con eguale valore nwraie e con eguale sire/la al cuore. E cosi a M1/a110e cusi a Torino e cusi a Bologna e cosi a Ron.a. Proprio a Roma, nel! Alma Ron,a . 1n cui og111 ar,go/o dove vi può esiere un riparo lo !'t lrovf! occupalo da poveri cenci umani. Ma il più orrendo quadro io si può vedere nelle fc.mose Grort.? che si trovano poco disic.nti da Roma, dove una popc/a:tone di donr.e mcc•l,nle e cenc,asame, le sporche t,ascincntisi uno sczome di bambini denu!1 !z e toss:colan/1 dove poveri vecchi inebl!li!i anzi 1,mpo dalle più dure prwaz1Q11<. dove uomini cc,n visi torvi dc.I cuore auve/errcto dall'amarezza e dall'odio v uono la vila dei trogloditi, pigiali in cerle tane abbar.dorzale dai loro Jegillimt c.bcfo ·.I': le bes/,e. In questa pla1;a. De·1w~. avrebbe poIulo ammirar.: - in p12r.a c.·vHà imperial-fascista - 1/ romadico quadro che nel/'« Oro del Reno di Riccc.rdo Wagner. si gode, nella rievoca:ior,e di una Umanità sorpassala dai secoli , Siamo cor.vinli che se una s'mil? idea auesse potuto albergare nel cranio del- /' ingenuo De!·us non Ire, fa giorni di c:rcere 5arebt.ero s/ali ma, pu !o meno, un paio di anne//i di reclusione quadri e tondi con.e fonti gerarchi fascisti. La ricos/ri:zione? rl lanlo decar.la!o benessere? Argomenti inlervis/aio/i dei d!tce della 1r:alavila in can icca nera e T.'ien(altro. Flc. Ca conquista La patria non si negv ma si conq11isla è scritto su, gagl,ardett,; sindac. li fascisti. La frase è di filippo Corridoni. il ~10vane sindacal,sla 11,volutionario, inter- , r..ntista intervenuto nc.lla guerra d:.i lui ,.ognata per la lil:x:razione dei popoli e del prolela1ialo. Gentrora illu!;iorc. c.he gl' costò la vila -.rq camc.-nt,_•immolala nella Trincea dv.Ile Frasche. Il fa,cfrmo si è apçror;r alo dc 1l 1 niemoria dd !-5it• a.,e iivoluz;ona1,'o e della sua fra,e. E C(; la gelt;:i in faccia come t•na sfida e una rampo~n.a. li socialismo non ha mai nega la la polr a, come non »i ne~ano le realtà cs1slenli. !Ssw ha !;empre detto che l pr.>- ktarialo è ~lraniero nelJa r.ua patri.i, pcrchè privai.o del godimento di quei beni spirituali e mal<?r'a[ di cui il cc.1cello di patria è soclanziato. Chi ha fallo l:.~l!a e pro~pera la r.1Lria italiana ~e non lo sforzo e il ~1,n .> mal retrrbuili e misconosciuti cli milion• d1 la,oraton del braccio c della mente? R1corda1e Fllalia di lrwla anni or •vno. Le krr.: aLbandonale alla 1gnaVl.l .il propr;clari misone:st, ed avidi del guadagno ~i:-rcmulo sulle fatiche inumane dei conladio italiani, gia~C\.ano ndlo ;ouallore. Fu !',otlo l'asr;llc, della lott,1 d, classe combattuta dalle Leghe dei contadini che ~li agrari , enn{'ro scossi dal loro loq::ore e cQSlretli a ruodcrniaare la cultura delle nostre terre. furono le mcravi~bose cooperative:: a14ricnlr, de; contadini dell'Emilia e della Romagn:i eh.e , inccndo. lalvolla in loll,· sanguinose, le resislenu: dello Slato e dei padrori. trasformarono la Valle del Po da ul'a stagnante palude a.ll'odicrn•i (' ardino, ricchezza cd orgoglio d'It.aLi.t. Do,·e i c-onta~·ni prc.fcrirono l'emigr..i- ,.:ione alla lolla di classe, l'Italia è a11cora oggi un deserto. Un'"ndustria nascenlt affidata a.d tma 1:.-orghesiapigra ed a11ar;) ,~ivacchiava dei bass; s:ila1;ì e dei dazi prolctt:vi, , .:!a spogliazione ddla nazione e dei consumatori. Fu il r,rolela!':alo industriale d'll,ilia che con le propri::- agilazion· obbl,- gò gl: induslriali a svellirs:, a modernizzarsi, a lanciar.; ne'lc ,wdacie deLb concorrenza inbrnazionale. Mentre la l;orgh--r.i:, e la p:ccola borghesia b:imbnle~gia\.ano nella 1cloritil nazional'sta, il i:roletar,·ato con il 3110 lavoro e la sva azion::: di das<e facen grande e i;rorpera la patria. Sotto q11esto osi;etto si può d;re ch.c:,. jj i;rolelanil10 fu l'unica cla~e verarrenle e ,;a~:,- mente pal6oltica d'[tat-a. .... La conquista ddla patria? Ma che e~ sa e stata l'azione socialista in Italia ~'! della patria non un continuo !,forzo IT'..!ranlcalla conquista graduale della patria da parte dei lavoratori? Trent'aruù or sono lorme dj lavoratori ana!JabeLi, cenciosi e rr-.alnutr,•li, cacciate da Ila pellagra e dalla m,;.seria si affollavano sulle banchine èei porLi e sug!J scali delle !.laz:oni d'Italia clirelle alla r.- oerca CL Lavoro e di pane oltre gli Oceani e oltre le Alpi. Erv. madr &na per loro la p:itria che run &apq,a e non ,o!eva nutrirli. \lui! t essi pos<~devano 'n essa nè in averi ne in diritti. Ì\on la conol'.ccvano se .non atlr.:l.\erso la lucerna del carab:niere, il ghigno dcll'agc.nte delle imposte e I' nl.1rr.aziol'e del servizio m'"ilare. GI: emigranti !orzali dall'Italia salu L:!,·ano le rive della i:atr:a fuggenti con i pugni lesi e la maledi7ior,e sulle h~ bra, Il sociaLlsmo Lcnlò di dare una p;1.tru. agi. operai ed ai contadrni i1aiiani. ]11 trenta anni di l11lle li trasformò da be- ~tie da soma in uomini; li immise ,i.ella. , ila poli lica e soci.i le del paese; miglior.:, l,! loro condizioni economiche migliora,,- do quelle generali de! paese. D:ede loro i:ane, al{abeto, di~nila e d•:rilti. Il fascismo ha distrullo tutto ciò. Ha arso i sindacali e le Leghe, civili palestre di educ-clZlione di lotla, ha distrul~o le [io1enti Cooperative ricche d, macch.:ne e di merci - palrimonio e pr<•- i:rielà colleltiva clegli vmili - h.a spo gliato i lavoratori della liberla' e dei diritli conquistati. Jla riconse~nalo le terre alla ignavi., incontrollata de: padroni, le oHicine allo sphito pigro e fiacco depLl induslria.l•. Gli operai c.d ,i contadini son tornat ac! c~re complelrunenlc sli anien in patria. Tonne di l,voratori con il cuore gonfio di amarezza e di od;o, riaffollano le slazioni ed i porli d'Italia in cerca r-er iJ mondo dei beni dcri quali in patria sono slali privati: il pane <: la libertà. • • * Il proletariato italiano riprenderà la v·a della conquista della patria. La {rase di Filii;po Corridoni - socialista per-:hà palriofa - diverrà Wla realla'. Il giorno in cui, del:cllalo :l Fascismo. lSpropria la I.a m~e1 abile das.se pos~idente del nostro paesL, gli operai c·d ; contadin; prer>de1anno possesso dello Staio, e gc'!'l:ranno I:: terre e le oHic;ne d'ltali., quel giorno la corqu.fata della patria ::la rarle del prolelaria<o ilal'ano <:irà compiuta. E la riconciliamone dei lavoratori con la. i:atria d1e ;1 fascismo dollamcnte m ~gue per le "ie della ditta.tura, della violenn, della xl-.:'avilù, r.aià stala ancora fruito dell'opera red,ntr·ce del Soc"alismo. xxx. A èhi il ·Passaporto ? A m,i! sir !lan ri "le rchc lttlc rizzale eh.: starnazz:mo l':Jili attorno ai be.i la- •J·,· di qi;csl, ]iber i Pac.:sft. E' questo ,] !on: »!r ')· > :li :!UHr:l col ..,11,le ,r,con,. .l1 ,;::.i, ·1lar2 gli ~nUa- ..c s 1 eh~ ri,· _·d.,-i,, a 1 I esler,>. Sci echi, n,; ncJ11 ,,:in·J ~:ir!e de,!:la m,s.r:·td1 , ,le :li c;,.;lrat eh~ ,_ ·•.ssom,- ~ i!nr.! '\oi c.: ni slr:drc:.:h':irrio d·' vo- !.lro ,\\us~ I] n;, <l1 ,._1 dd ,. ,\ro p:issap rt , ed an:h.: d• r•n,dere l' J:.di:1 q:ia.nd; il nç sire Pa~,- !o :1. vele ri.ldlo ad 110·11mm.?n<a •~~•era Jc.,·e ·1 .p i:,cb è dannalo a \.ivcre nt?g], ~hs<1 de~1 J p'ù ,bbomineVl' !-e de,',Le~~hiavilu. Torna~t·ci ,-e, 'a~(!iù in .\\us!,o.Ln!:i, dc- ' e volde far crzder; eh;, r~gr11ta.nla cucca6na! Ccs, c1 ~l.>lc a fare qui, in quc• sta" Sv zzcr:i democraLJc1 Lhernlc, vr., <?- ':.llal~n d.l r.g, i :k'b ir re· e d~I ½astene, Hi nem:-:1 de'•:·:i libertà d1 shm· pl e di as!.CC :iz: :i:? P<'r-ht , ;irr· ~.ile in qu.~l.: ccn:rad.: ,tru!1.er ·, qt e· rJinll 1 che ,ci ne-)!:itc al(\ a\'i- '" Jta•':.:? Cosa venile :1 c·>sl1tu re J_1 S·,d-a!iz>. ~ r,ubbl car,• :Jel,1.: ,tur dis~ m: G-ii.zclle ; cui scopi. .de.: _ prcgramm1 ,;e,1v, ., e ,111i:-•l2loconln<lo coi princivii di libertà che , gono 1n qurs~a azione che ,i rsi:'l:i? Te rnalc. lornal~ laggiù a. gcd.:rc i,1 1:,n:i 1nti111a di vivere fascislicam-z,nl-!, 1:~giù a s ,t;:mere i b1lzeHi, a i:,.gar.? le ta•<e di ricchezza mobile ccl anc'hc quel1., di- miseria slabib. sbor~are le decime di cui il vt •! ro g:\\ cm" ha l:inlo bisogno per e mi;rarc !'l',·:rc; , d: ~gherri c.he rubano, insidia,, 1-i \ih<:rlà d.1\ puoc'o italian 1 Trrn:il,:, b(!(!iù don, 1ni ft rrna cli pcr- ~-cuzic ne cc nlro gli ,nve-:-,an può c,s~re c~ercita.l:t ,mFu.1cm1:nle, n~n qt.:i Ira noi 1r.a•"-a di spreif udic1.i:, irriveren 1', slraf1llort, ic noclasli. che i:o·remmo ri• <pcncLrc ad un:i ,rsln iJ,,::i cuJ sa,s:ila. col\o sc:ir21vcnt:irv,i aùdcss<' tuth un,1 monlagn;:,._ Tornal::, l"rnale a ;,a!ri1 hri. and:ile :1 ,hvorare o mandr _ muss"linizzalJ per r che lir.: enlrc.: i e nhni dcll'imi;-ero d, nci;ll::t da \Ti n~hz~giato. La p:ilria fasdsla è i:onra; "s":i ha ducpo di a;u!11. on seno snlo )Zii s!i,herri l.'d i g.:nrchi m.:i.nif :inl! che '.!I' nc.:c<s1tano· ccc1:,rr ino dei seni lori fedel; d;spos:i :i las:i1rs· sfruttar per P' eh.: palanche. Andate. correte, non indu~iate che pcln:sle arr•- rnre in rHardo! • * * M·1 v;Ji nrn lc.rn.ret..: ,ilb v•'slr:.i patr :i. F"r rill'Jn.rvi! \'on v: lLrnere':: i:~rcllè vi piacciono i franchi svizzeri, non v 1 t, rnerete per::hè a,·cndo nes•una fid~ci:1 rnl11 c,insislenza del 6overno dcii ba-sol0ne d: Prcdai;pio. a;ete paura che "d.i. un g1 rnD a1!l·a1tr<' abbiano a cambiare ..: musica e sucnatcri. E no-i vi aridrele princ;.palmcnte per !:i lcm;i eh.: ~ia necessaro servir.? Mus•rl'ni e la patri:i Ias:::'sb <ul serio: nu1 solamente a chi:icchicre nelle spa-ru!~ adun.:ile p::r lecc:ir.::: un Console che parte o eh.e :.trriva. o per acccrrere ai bwncl:etli che qt·:ikuno sbaf fa fa.scisl:cament:: ~ral is et a mc ris · patria. E s:cc me nei \! cc'lcsdamo l:in-~, mlscherinc e m.:scheracc·c. siccom: aèb1amo , ,l'-' a•Ha i;r')va ·,1, "slro :ime-re d1 p:ilr· a duranl:? h ~uerra _ura,rc1 nd siamo sicuri che il triste g;orno in cui la squ;:]b (ncn quelJa di Lu.ga.no cm Laorca avrà perso il batacchi) vi ch'amera' a n.çcc,!Li i;,r ccrrer.: alh d;feq d.'b R - in.a dei Coccar;i-z.ller, d~i Manag~ia la R, cc-1 e d_ lm:,clini, , ;Ji, , 1 r'nlar.zr..:l • ne,!lc canLinz, nc1 retrcbollega coma-di e salutari della Sv"zzera e r;petzre ancur.1 un1 H l::i la \'Ì1!i.s-.ima r:irtl de; lradilcr. '~·e•"...._ ~ 51...rz· ne 1\:1 !:i bufla comm.:I :i che rec:la1,!c ;·e:· n1 n r,.11t r;; p,r h guerra chi ncn la r'co-rd.a? Vi atbia:w \'isli m(c.iar cicche :: man- ! ... r pagl•a cvme ~li a;:~i per pr· cura.r- •" dc,\lc fel-bri .... salula1i. farvi s:ient:ir.: • ..i~~i, rn-cnl<, le t à c-rride b cche lrac-:inn:irc ~li<\'ersedozzin: d1 ca,lfè e f um::i1..: duecento s·ga1dl<! al g. .>rno per .1mir.trvi ' 1:.-tticucre, [.Jr.: dei salii da.JJ'altczza del i:;rimo piano dG!b ca,a C'Cr;s,ilup-pa,r.: ma'g~tormtri:c la li oppo relri, a puntare.l:i d'Prni,1. v, ~bbl'.lm0 s,,q:rcs1 ~ndare . ., m,..n,lil.,~nad1 grande mverno un costume ~cmi ada1r>it:co per ri,,vviv:i.rc c rendere ran, lhtc b bronchil.: ~ià da lrorp:> 'tempo lr,q:;;;ssala. Vi abbtamo ,isll, rr n,a del.Ja vi~ila milil:ire, ~porc.tni ·':1 r,'anla d.·i piedi cc-n d.! '.erricc o ptl prescnl:lni al C )nsc-la-ln, cam11 inando a oca por far credere .il medico che avevate i piedi phl'l.i. Vi abbl'.lmo visti inforcare J.l'li c.::chi:i]1 colorali pu far~ :!1i orbi, p1cscnbn1 alla

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