------------------ L'.-\YVENIHE DEL LAV01:lATOnE :....:..:::.:-_:::.. ________________________ _ prio ~e ap.parl<1>n.ga,Jla stessa CW.f gori.a del suo. l'org'.'. •.izzaz,ione sudd-etta ha per iS>C0· p-0 d,i fare sfabibire dal medico a q11.t;1{e catego.ia appartu,t_ano i d:unj svc:, onde quarnio l' .inlortur.•io succede. n9n si abbi,1 bisogno d-i perd~r ;;:m,oc• e cercare l' indwiduo ada:ito, rr.a che il medico lo possa parlare seco o Far!u uel'l'!r<iemmediatamente. Per a,gevo{C!· •! q,1esto procedimeni-0 - un ritardo di qu~tclw minuJo può costan ia vito all' ir.Furt.unat~ - ogni opera:o è munilv .di u,:-.a tessera sulla quale è indiccda !a ca!ego- ,,ia aNa quale egli appartiene ... I Dunque non sono pili soltanto le madri che danno il loro sangue, non sono solo parenti consanouinei o n:,1rcena,·i, ma sono membri della sl,e,ssa iami~!ia cb classe c,he coilJa loro abneg-azior:4 ue11go110 a dJmostrare che vi soao dei legami d!Jirettanio f.orli: i legami della pnrente/,i ns!ca. Essere lie[i d-ella sle9SO m:seria. viNime delJe stesse fr.g;ustizie, artefici d~la sf~ cù,.'<ltà,anfasjgr,·an,i della stes sa opera di redenzion:-1, crea dei vincoJ: tdl vdÌ,ta più forti degli stessi vincoli fanli.-!-iiari: Quegli stes.si proletari che sono disposbi a versare il lor.o santue per la clasise ~i 81-ruMatisono déspostJ a sa.c,rificarlo anche 'P'l" o~ni membro ,individuale della grande .Jami.glia ctlla qual'! essi appartengono. E' molto sinlom~ico che l'esemp!o della C08lifuzione dJ = siflai~ta op!!r,1.di pro,nf,o i.soccorso prole.Ja,ifa, venga dalia Austria, drwe J1 90 per cer.Jo dei lav()ralori sono iscritJi .Ml partilo. sociali.sia. E mentre da Vienna rossa che combatte .ur:a lotta ~a per non fare strappare ddJJe -pro.prie ma11i il'amménisbrazione pubbJ.iro pl/rchè ~idata da criJe-ri d,i rl<JS3e. es.sa ha sapuio rlscatfare in pochi anni la ,popollazfone dalla ~ .obbro- /,tl;<N,4 in cui r cweua iprecw,iolaJa la fUerra e la sconliNa imperiali.sta, .- da Londra, capiJak dri un ~ ruc,i.to vmcitme del, la puro. la cui .wpqla~io,JU! pr-Olelarii4 no.-i Jra. mai voJ-ut.o assumNe un aN~- menlo dii ~nza di classe, da Londra viene la ferriJl,fcanie, umiliante now,ic, dae i ,r,a..J#i coru,ervalori, preserdaroru, a1 ParlamenJo Un'a Ieue, coilla q-uale Dkne proibi.fo ogni sci-opero di soJi. dtlMltà ed il più sconcio .incoratt,iamenlo, ~e JaJo di più sporco dei crlJIWT,i. Con la leue in questione, i sinda.cati "'11'1V1boerao subire una tnaudUa in.le· renza da ,parte d.ei loro ,nemici di clas.se. A wmùw tN qwlla leg,e, 'i .sindacali non vrebbero più la lacoltà di espellere i crwrdl'i, ed an~ 'SONbbero tenuli - fiacchè l' ìnlam4 J-ea,e dovrebbe avere caraJler,e reb:oa/liuo - a riammettere i soci _,,ul-si per CIIHlretf.radito ii loro h-aJelli durante lo ~o dei minatori.... Cosi i capildli&#i Jrdendorw premi.are il trat/,imenlo col danar.o proJ.etario e l'W\ dei sindacali ope~ una scuola dJ v.iUà. Ohe conJ.rasto Ira lavoraf<»"i.che danno il proprio sangue .peT' la propria cl~ e quei mi.wri schiavi dei propri nemici che tlÌ presl<JSSff'o di rtradire la,propria -classe pe,- il sci/ilo ,premio d.; ~uda. La oiwlià cQPilaJisla tende a fare del- "obbrobrfoso Giuda indivuluale 'lln Giuda colkNiiuo. No:n per nrilla il ~-g.nor Ch1rrchill P' · recato a Roma, (!<:/ i~-ato.s.i al s:ist~nu allo spirito lascis:la, se nè dii,n~os!ro!o en~ tas.¼tata... L"-1iltima p<lJ'<>lpaerò spetta al proletarxz.!o we[ese nel qu<tJle,speriamolo bene, f W'1mlZ progetto d,.; /e.gge può SIX!· Jl/Ja.re qui/ila rlhelti-one d·i classe che la pol,}J,i.oo callchorauonista, la neutralità in mo.ferie polit~he Jur tenuto so/locato per fan.lo tempo. µ{G~LICA BALABANOFF .. J'aglae ■oclallate Il coltodellavitaumana Il sentimento fondamentale da cui muove tulla la propaganda socialista è il culto della vita umana. Sono parole del vecchio Prampolini, che contengono una prof onda verità. Di- {atti allorche noi domandiamo leggi protettrici del lavoro, la riduzione delle ore di lavoro, leggi per l'igiene nelle fabbriche, di protezione dei bambini e delle donne; allorchè combattiamo la guerra e propugniamo la fratellanza internazionale e combattiamo la violenza e sosteniamo la tolleranza politica e religiosa, rendiamo omaggio alla vita umana. E siccome nell'uomo non dev'essere rispettata solo la libertà di vivere, di mangiare, di sodd.isfare i propri bi- ,, sogni materiali, ma anche quella sacra di pensare e di mani{estare il proprio pensiero, noi propugniamo con altrettanto calore la libertà di stampa, di coalizione, di organi::-=azione e l'accesso agli studi facilitato anche alla classe proletaria. ... Anche in ciò rendiamo omaggio alla vita umana. percliè l' istruzione <' l'educazione nutrono l'uomo e ne perfezionano l'individualità che non è solo di istinto ma anche di pen- ~iero. SOCIALISTA. /11(#/efono dell'AwenMe del La.v:>ralore pa:rfa !I N. 44.75. Lanzichenecchi Film deU' 1 anno v0 • dell'era f'ascista N,on mtendo parlare dei irap.assaJi. Essi or.mai sono di già sfati messi nel ,posio che lcuo c-ompeteva. V,oler ,parlare ancora dj Gentile, Jo svuota.tare del.Je scuo{e medie e superiori d'Jtal,ia, sarebbe tempo ed ir:ch:osiro ispr-eccdo. Esso Tu ma,gnificamenée inch.:odato al miiro e oi resterà fin che tirerà Nato, dal caustico scrrftore TiJ[,her, col Nbro: Alia b.::t'ega d~l bestione. Non voglio dire neppurq di Lomba.rdolfodJce, quello che in unione del Genf.'le dovrà rapp,·csen-fare fl!olia 1.Jla prossima -Co1.\Jer2-nza.cf1Locw·no sui/a educaZi!o• e soc.fc!e. QuesN due manigoldi sarrm7o di ~icuro fischia/i. Non m?ritano C!'!fro.E,.isi hanno prosf,;fuito ai piedi iel domir.afore la sc,i-enza, per il leggendGrio piml/o di leJt.!:icchk. E di tutti quegli altri. che strisciano. come piccoli serr,e,rluc-ci, ne!la melma de!Ja socjzJà, che siafterJ.cmoc-:)TneburatUr:.i meccanici, che si a.ccQp,iglia,r,op,2r un posto, per 11110 croce, per una slretfa di pugno, per una misera borsa di danaro; di es.si non ne pu/o, .·.•on vi è ra~one. non meritano r-eppure /'iinsu.l!o, non si o!fenierebber.o. Sono inseons!biJi come pidocchi, uhif.o-si c0<m.e~li sca,raJ:igg!, ba- . vosi come i vermi che sg!lzw--:o nella carol}r.a. ,Con Ms.i bisogonNà adoperare calce viva, ed addi corrosiilJi, percltè la socielà n.uoua erhe ne verrà rwn abbia ,a cQlntinuar~ ad esser.e p-esHlenz;ata da questo sterco d<!-lla-soc:-J,eJà. Ed ora che si è ratto un poco di co.p- ,pello, giriamo 'la manovella e diamo ag/.i s.ps-lafori la h'lm pr-onwssa. • * * VoHio prendere per ora solo le c<>se più recenti. Ecco q.lk; w.!a soffiala daia dai gio.rrtaN itaJJan; del 9 a.pr,i!e 1921, anno V della fra Fascista: UNA S01TOOSCRi1Zl~ Jrro lerrovkri per un Qppa,reccJri<, a De P}.,-«NJo Al ministro detll'ae:rona.'U'tica e a-1 ministro delle comunicazioni, il pe:r,son.aJe dcli.a staziOIOO .di .Miii.ano [Porla ~ova). a mezzo id.cl oaposta.uone .Marlfheri,, ha i.nvial'.o lleri que9to itEl!Eigramma: « Come ?TOtesta al!. crudeàe destino che intenrompe lii phì mera,viglioso aaxiimeinto id.i (l)()Stra ~te, G-1 ~ delpensato subi,fo ,d; fare un assaggio del nuove, avvenuto. Un banchetto venne subito offerto dalJ'on. Befloni podestà di Mwano, padre-eterno .c/i tutto, ed i.ndustridle fa}Wo, al quale hanno parfeciipaln lutti i pre-sen.ti alla Trirmaed altri aggregati. Nel campo dei co.nseruafori, dei clericali dei i,;berc-J/ et sim:li genia, 7011 si è sen~:to il gracchiare dei ranocch;, rre.ppc.:re alrrYr-:o:n sordina di qua!i'Jo fecero. quando negli ari,ni passe/i la giunfà socialista vdeva incontrare un prestito, anch'es.su in Aimerica. AJ.iora lui/i i br>tcli ir.izùu-ono la serrabanda confro la giu~ta accusandola drianfiialianilà, l11!1.! le mancate c<!lebrifà a.siunsero il TIICJ!o dz capac: econom'sli, ed og;;i p!tì b's 1a.cco argo11.e11/o era condito d; crqfiner:a. hsulsaggini e di spuli volenosi. li presli!o, la gfa.,:./a socic.:.;s/a r.011 lo fece. Dopo 7 anni, ecco qua i signori ricosfnrtzori d• Italia, rarsJ avanti, rical<:'<l!V! le orme, combinare il malfamato prestito al Comune di Mila.r10. Roma da chiodi direbbe Tecoppa. Niel campo clerico-corrMrvatore-J.iberale et srmilia non si è gracchia.lo neppure in sordina. Lanzichenecchi dell'anno V. de/l'era FascJsta. * * * E' pure di qu2sli giorni questa nofizifl da R-oma: L' ON MUSSOlJINI ASCOLTA E APPROVA l' ESECUZIONE DJ UN 11.N- .NO D.FJL MAIES'f.RO BLANC. Nti! pom, r.iiggio d'oggi, l'on. Mussolini ha ri.cevL=to a Villa Torloni.'.l il ma.estro Gi.useppe Sia.ne, che ih.a eseguito al p1a,no una nucxva composizione l'Inno lmper.idle versi di V. A. Bra.vet:a, e che reca !a seguente ded~: « A Benito Mussoliau _, A,quili'fcro di Roma. - Le a.quide di Rom-a». L'~one è m~ JY...aciula al Ca.po d~ Governo, ;J qua!le ha voluto clie il m.a,es1,ro la ripetesse una seconda e poi una terza volt.i. Ali Jermin-e ael,l·eudizfo .. ne 'l'on. Mussolini, prima di co*da.re H ma.est-ro Sian.e, ha v<YLu:oscriivere sul frontespizio dell• inno « Questa è la marc:a delie ilegkm.i--. Musso.lini, 9 a/J)'I'l1le, V., Roma». Ed ora f Jla/ia ha JiotaJmenfe li suo bravo i-r;no imperiale de/I' era Jascisla. Era ora che ciò avvenisse. La marcia reale è r;ecchia, troppo vecchia, essa è stata r;o-rpcssa!a dagli -euenli nuovi. Necessitava un inno che 11-on fosse piiì la pialfa mc,;rda rede, ma che Foss-e un'inno /ravol~en!e, dinamico, impetuoso. Bisognava alte-'ldere la nascita· a'J tanfo vommi, capace d'una si poderOsfl impresa. E tanto uomini rise nel genio del m.cwslro Gius21r;,pe8/cmc. gra-ule genio del bel regno italico. Le /egior.i ila!iche ora han.no /'atteso inno o marcia che dir si vog/i.a. Necessita d,ar volo dlle a.quJ.le rom=e, se non più agli ordini d'un Cesa"e o d'im Marcantonio, agli ordini però di Balbo, pizzo di ferro, e Ìridchelino, q•1el!o del!e ba11a11e. Volino dunque. ora che J' !.nno c'è, le aq!.1ile romane al di là delle a!pi, al di là dei mari, in conquisfe gran-li che d'5ano a Roma il suo splendore imperiG!e. Ma l'Albc:nia è poca cosa, froooo poca cosa. Ora c'è l'inno e non s.i può più permeffere ch,z ~ perda itl tempo i.rz 1fuochi da ra,J':lzzi. Reethouen ricusò di ma'1Jenere il t:fo!o dell' Ero 1ca che aveva scr!.Jto p-er -ti console di Franci-a e non P~"T I' imperalore ~ e1 fro,nce-si, il Blarrc non scrive p?Y cJ. ';''"'O, n•1.1solo p,zr il d~tfolore. La'lzichen/!'Cco dell'anno V. de-!-!'era Façcista. * • * Un falli.mento e chiusura d'esercizio di nuovo genere. ll capo del gouirno ,d' Jrfalia ha ·ordinato ai méi:siri =of suoolter11i che si ·cstengano per ire a.nn.i e ctoe fino a! 1930 d,i dJstrvhuire croci, com1r2rul e e t,i.toli d'-ogni sorta. Tale ordine è pur-e .esteso à Vittorio Emanuele 111, di prolessione rre d'Ha/i.a. Dunque ,per Ire anni non auremo ,più nomine di cavalieri, cornrn.endaJexri ecc. C/rissà quante anime in pena, pe,r il desideralo ciorr,dolo. Pazienza lanzliche-necchi d'ogni risme. e speci-e, che vel'Tà anche per noi come_ p,er gli altri già cJwzc.aglierati, lC1 1JOsfra !ornata, il vostro ii<nno, Forse non più des.ideraJo, che vi troverete fra i ,piedi la crocelissazJone, /.orse di nuovo genere. Verrà forse d'a!lre mani, inc<INite rlalJe !attche, ma pi.ù ,pulite, ,più on.e.sie. Sarà quella la ricompensa dei vosfori strlsLvanwr.t,i e 005.Si s-2rvigi che c::.vetee commvate a IJ,(!ndere aJ reefme d eN'assassini,o. .lanz,ichenecchi d-ell'a;ino V dell'!Ya fasc:i.sta. si e/e più vili deif1oslr-i pred~ soni d'wi f-em.po clw lu. la I stazione di tMila.no (J>orta Genova} pone a ~zione delilia. E. V. ia somma di !lire mi1le per inizia.re runa -soitl~ !.a-a i fett~ ,ita,liam ail!lo scopo' ,di dotare iLa 111ostra Aerona,utiica di un aippa,recchio ~elio del glori-:>so , Saanai :Maria» da batt.ezz.at1Si « 1JI Ferroviere» e td.ar ,prova it.an.giibile ohe ile .nostre amor-2'VoLi ioure par le vie terrestri nO!ll ci <iistoil,gono da,Ha IJ)Tofonda. a.mmir-a.zione per ,gli .:i.rdimen:'..o&i ,piloti dhe wgoa,n-:; quelle deR'ariai1». eollaborazione operaia •Ma questo i/anzicJienecco di ca.po-slazdo.ne, ma questo h"'sohiafore d~ cJreroi, non avrà forse ,negJ.i•anni 19-21 messo ;/ berretto -,.,.fgi.odel sanculotto ? C,0;pisco la •n-ece.s>Siteàrhe può avere un povero pctdT<!dri fami,g/ia, ,perchè credo non sarà mica scapolo questo in/eog..?TTimo ro.po~fazioM, ,p,erchè è anJ,i-,potriotfa col-ai che non si ,sobba;rc,aa meft.ere al m-ondo almeno una mezza doz1Jina !Ji fi. tliuoli ( v"2di la réclame che fa Ja Domen~ca <lei Come.re alle J1.Umer-dsef.a.m~glie itc:.lio.~·eo, !Jchè gr.a.fis e:i uno sproloquio). Sicuro che capi:Sco la necessità .J,i questo p-0vero cri.sto, di rare wro sforzo e sborsan1 mcga.,,i un migka'o di ,/ire Facendosi iniz-iatore di qualche cosa, perchè la cosa abbia grUo 11ei gahmetbi de$i alti .papaveri del :Go=no. N,on s,i ,sa mai, un aumento dii ,;nc(U'iohi, un aumento di grado. il trasloco ad un ,p-Oslo .più JmporJanie dove JrGnsiJano più sovente le alte gerarchie dd reem,e, e tutto ciò c-cmdito co:Na sicurezza d'un discreto curmen1o di stipendiio ed '<l suo tempo deiNa pensione, e qua/ohe croce, qualche commenda, qgalèhe antico/o dJ chincaglieria, che messo àl titp,/o pomposamente -sui biglieUi di vJf'.ifa, ,può cambia.re e dCNe al più stupido ed i.nnoc,u-o cognome d'un mor,lale quaf unqu.e, ,/,a so.no,.,ifà di qu<tlche cosa di grand-iosò. Ciò sempre inie.so per i signori ì,mbooi/Ji. Spero ohe sw·à almeno ~fato aocontentafo questo moderno AclriUe, che oltre alla fonzione dii fischiatore dei ire-rti, 0110le esterna.re Ja sua profonda ammi.raziocec., ecc. Lanzichem!cco deN·anno V dell'era faS(li..sfa, M ;~gnor D~ Pinedo racromando dii star.e in gamba, con quc.sti attac:c.ibo1toni, ;,on si sa mai con gli poss,:i tapitare. E' meglio che si facci.a o tempo g!I scongiuri. • • • .Jn questi giorni il Com.wte di M ilauo ha oflenuJ.o un presliJo dal ccmsorz,io dei banchieri degli Stat,i Unifi per la somma di 650 mil>ion-i. la cerimonia deNa f.irm:z della convenzione-prestJ/Jo è staia falla :1.ellagra.n :;o- •la del Palazz-0 Marino. presenfi podcsf,r, vice-.pode-s!à, min-l-stro V-0lpi, •rap,pres('nfa.ntJ d~l co,nsorz,io dei /xmch!eri americani. Non risulta se i primi io-ssero ln alta fe.Jtuta con ,:..alte e rontropatle e Fio-roni sul davanti ed al didietro. M •>gni modo dopo la ceri.monia della Fl.rma si è Dal bacinòdi I .oogwy Caris&mo cornp<:J,gno. il)~ !lavoro? iim. una Cb q~l!!e: ~andi ctffi:cin.e che sono inn.umi?r~oli in questa z,::,oa, e che si olu,a,ma.no acci·1ieric, ma ohe sarebbe megLio chi.imar,ie scpoJcri di. e&seri viventi; dove si vi ve ! :! vita ohe dadla casa va ai111a cdJicm. 1 e vicr.ver - sa; ,dCYve i1a miseria ,econonriioa, fuilcro di tug2 ile miserie, i,nves,'.,ea IT'.i,~li::n I l-2 sue vittime; dove limpera a.1triumvirato: Chi-2• sa, ,pcJfa.ia e p:i,:iro,n2; do-.-~ lutto tc1J1a a d:i.sa,g:i.c; co.l pensiero rivolto Jon~ano, a c:do.ro che ~dono, a coloro che resistono ,senza lLeunEmitàdi ca:dere; :mposs.ibilitaw ,a fatre di più -p,e:r bulij cclloro c~e iii pe=tc rtalk-::i.e di ferrn d.. J ca.p1l.a•!1• smo icwest.e ,e mi:n,acci.a in svariate for• m..:; ,lascio ,i.rnana.g:iinare a te quamto può ClSsere d!!!Sa1geivolevivere i!1 cer:l frangenti ... Eppure: anche g-li eppure sono indispensabili per gli uomini che ,ra,gfona.no: e se Ja vri-ta non -fosse circootdat.a da queO lumicino inespegnihile, errerebbe nel mare morto e non <'-"'u-ebbepiù <rai,g.i.one d:i essere, e se .ìl cerveùlo non aivcsse un timoM d'acci'aio, la presenza di qu:1:l.che oca amma::.sLraita J>C<lr.:bbe ci,nabi<ssarri1oc;i nwlc de! cora1ggio ,per r~la,re ali mo'.!1d o; anche Lo,n.gwy fa pa,rlc d1 quello eh~ si ,potrebbe chiamare ,per i1 mondo. F,igura:ti, coLl-e st.e centinaia di cim.iinierc fom.run.ti e le sue ,gnan:!i banche e tu.Ho 1l resto ohe non no,mino. se non ha le sue oche ammaeslraite e pzr l'aippu.nlo andh.e .iia!l.iacne!Queste oche sono un po' temerarie, la,vorano in soJ1di.na nelle t.rin.cee <li questo ConscJa,i.o; per àJI momento ma<ncamo, a quainto 3emb-ra, dei loro ,. bravi~ .. Speri.amo .ncm ili lrovimo, a,ltri.anenti peo· b. crncn:ta'Mà anti,Iaoosla che c'è nE!LLi ma.ssa operaia· in m~oranza iLailiacna, ci sairebbe poco da st.1rc a,LI,egri.Essa è a:ntiifa.scista rna Lroppo anen0fre-giss1Ja, e .nel s.uo ~,nsi~ lulit.a. la 1na1ssa J.arvora1iri.'oe manca di ed uca.z,ione al assist.a . A faivo.r.ia-e ciò ,'i è 11'i,mpossib~Lilà di conta.tto f:na essa. e b sua ;wa,n,guaa-,dia., conrt:a1toàanpedito pe.r diwe:rsi •nwventi, tira cui quello dèlil.a ,diffidenza SJ>1.'.ll La al parossismo. Ci0'1lo11ost.a.nte tutto, è fa;ci]e con-st.aitai.re tlo sforzo di due fone co.n1,ra.s!an.ti: una, ta 1p-r-0paigaipndasiaidacaik. i.ndirizza<la ,ail!la ,conq,U1JSladell.ai pairfo ,di malssa piu faci.1mente guada.gnabi!J.e, e Failtra Jùrza, quella, dcii capi.taùe, instesa a,fila neulualizzazoione ,d~l'aJtra; di fatto il d,uel1to esiste e si va vieppiù a.c~.izzam. dosi: diwersi ;f,a/ltori vi. coincidono aJ11'u-0µo, ~ se ,noi aibbi--'.Ullouna ,mai~~o:re fadiit.à d-i a.coodere afllLamassa, il nennico ha una ma~ rpO!ssibiilittà d-i impedire i,! nostiro Ua.varo. Come vedi, se ,lia ~ lll.all è sul campo ape:r,to, è in vi:1 di formazione ,de:i suoi q,uaidri per scendervi: gli ulteno,ri 6\-iiJLuppiper :iJl mo:menlo, è diJficile iprevede..~. Credimi che persona,ì,meait.e ho una cattiiva impr"ssione, q-uaJlllunque non n~ &i. la.sci pre.nde:re '1a mam0; mi sembra che alll::he qui come in I !.a.111.a il fascismo concen:tri .la sua ma1gg.i.cxre aUivrlà a,lla pe:r.id,eniJa, p-2:r poi a,l mcane:i Lo propi.zjo ma,r.oiaa-e all cen.trc, e in questo laiv-cl!'o il ne1niiiconti se!1],bra j n ccmdiz.ic-ni <l.i 1 superiic.rità nei nosilri cct.llfronLi. Surcriori:à ce i n-c.st.ri or!!O,nismi ma-ssi.m:i o n<lln airr.rvan~ r,er i.i:cc11r.,pr:?:isib-:i!::iit.à ,a re.ndP,rsen.e c::nl0. o che rL0.--..-:lcua10 sii..~~"' aiLla responsabilirtà; sop-ra1tut.to mi semh.ra. che sfugge ai nostri organismi 'I f.Rricolo chz pi sovra:sla, e che essi com=i\.ri.n-o i lor or sforza. su un laivo!l'o che ,se può es-- sere più vanUJJggioso per 1ll1Lr:i -periccù, ],b è in minima parte ~r i,1 iperi::c,lo fa,cist<1. Pe:r roode-m:i edotto cli ,tuilo ciò è fac:ik 'la consla I.azione che I.a dotta da -p1r,l.: n{)s,lra .s_i basa sui ~avcro idecJogico e orga,1azzaLivo, me:nrtre il nem~::o a tut'.o c~ò aggiUi.1.ge '1'in.quaicka.men.to ain=to, e a.nchz sc-prarLtut1,c Li..1.a illJ..a/ggiore dili~n.za n~}l'i,m,p::gnoarei su:n effettivi ,ai quali cifre una maggiore cu.ra. Tublo mi !-o.ma dalil'a,n:i.J'si fa!b. ~n Ha1 .!ia: m22zi di coll'2Jga.mcnlo su tcrr2'llo :imle-rnaziona~e e nazionale, uso e stu:!io cli ,ta,btichc ohe gli hanno ,permesso di snervare il nenn-:.co ruumer,icam€Cll2 e ided1ogi.cameme più fcll'!-e, quasi ohe .senza errare si può aif e:rmare che tmo Ira i princi.-p-a1 fatitori che ha,n,:i.o co.n.iTibuito aiL~oa sconfi lt.a del pnA-et.a riailo iiuiJ.iaino 1u q uo.I:lo che ia 5-asci.smo non .in un primo <tempo si avvanturò ±n u:1.0. ,lotta campale, ma con dili~ ~en'e curn •dei su0i effett.ivi seppe log0l\llr-e !12 lfctrze nemicìe. ,Ciò eh~ !llon seppimo fare -noi, non solo come mezzo di offesa, ma anche come mezzi di. clifeS-:1, e nota ben2 ohe S'lÙ terreno interna.zcioo.a,le erava.'m0 e a tuLt'o,ggi Jl<)'l siamo in un {<-rre.no di superiorità nei con.franti del lllcmico. T.r11l.a:;cio a.lqu..111-lo intirizzito da.I freddo non s=za aggì<Lmge:re .eh.e aJ la.vorn ·de li' o<HiciJia a,:,rn.iA.rugo .nel Ji,m.i•:.e deJ ,possi.bill.e l'a,ltro, 111€1!. compi.ere il 'qua~ ho avuto l'occasione d'incontrare un corn,pagno venuto che ti canosce, fu con te a Z.uriao e m.i h:1 :itfiid.a-to l'incarico di invian-ti r ,più si:1ceri sal,1.111.i. Tuo X. Y. N. d. R. Le asse1u1ate osserua.zi-oni dell' o.peraio di Longwy, meritan-o di essere ben meditate daj dirigeJtti il movimento o.pera.io e politico in Francia, ed invece -di cullc.rsi n'I di-Otribe, cerchino di lavorare unili per impedir-e il frionfo d-e[ Fascismo ,in Fr~ncia. BibliotecaGino Bianco ledatdeiduecivilitnàcontra LI fascismo, si'llonimo di <lelinqu~za, n.aLo in ùWia, ha scelto il 21 a.prile come data per 1a fo:;ta che dovrà <faire la nazi,one ilaqiana, come conlroaìl.a.Te alla manifestazione del lavno del 1 maggio cl1e da meno ili mez1,o secolo I lavora- ~c,ri di but!o il mondo Jestc·gg!aJ!lo, da,n,dog!i ..:,i~,j vol:.a u:i carattere cf>nt.ing.:.rr!e 1 ell'am:hito delle ~,sµ:ra.zioni ~e:nerau. Anche q.uesfa,."lno, ccnn.e ciJ un J-ustro a questa pari:!, la rn.a:J.Jest.a.zione ass.u- ,ne.rà il s~gr..ific.0,,odi rampo~na co-n'.ro la bt•rghesia it.ali.1na che as..wne le forme de1 piratismo antico, in<JGmpatibil.: colle necessità dei'.:1 vii.a mc.:h:rna, --:pe<:a. in cui l'uomo cer::a di dcanin:i.re Ja mater..a b11,l'l., & ·rvc;:: Jos.i e da.?:.do ad aitri popc,li J.e propr:e s::~_i)e.rt.c, eh~ la scienza e l'a.1~.eche ogni a.gg,ruppa.mc.nto ,umano ò.-. accumulalo e irasme-tie ad al·Lii che pz;rf ez:onano e sfruttano .... " .. 11 21 aprile - racco.:1la L, !eg,,~nda, :1on essendovi nulli.a di s:iritito ,d-eil'epoca - è Ja da-ta d-e!l:i fondaz.i.~ne di Roma. Anm;ilio, re di Al.ba Lon:;;a su monte A!lba.no, foce .retlegare fra ie Ves' aw la fig'iia del pre-deces:;o.re, .Rea SLma; questa ebbe da Marte i due gemelli, Ramo.lv e Remo, ,per cui in p,?n.a del sa::ri.:egi.o in cui r~so:Ive-vasi h !rasgr,a.:;sioM del voto di castità, f,u se?olta viva, e Re Amulio !e~ ge.ta.re i du~ geme.Ili 'Ilei Tevere itn pi.:::na; rc:1 ]a.:;ciali in socco nel1.a cul.l.a dal r.t.iro <leLle acque, J urono s.fama:j da.I 'latte <li una lupa. Il pastore Faustulo li ra.cct\lse e Ji allevò. Cras~iuli i gemelli i:n elà, trass<>...ro vendetta e rimisero sw trono dri. ALba i: !ore avo. F on.darono Roma, dhe di!:ri,va da Rom-0his, a-vendo questi u:::cis-o a .fu-a~EilloRem:). Ciò nel 753 prima deTI 'èra c.ristia:na. Qu.e-sta è la leggenda ra.cco-lla dai ,racconti d~i vecchi cos:idcli.i s1:vi, d.a Tito Lv,,-io nei suoi scritti di storia romana. c:be visse n.e.l.l'epr....ca di Gesù Cristo. La leggenda .si rasscarug,li.a :a.n,t.o a quella di Caino ed Abete de11a storia b.i~ bli.ca, che ~ppr.ese.:nfa anc:he la. t.mte realtà <li oggi fra i:l la.voiratore Abele e. .. tanti Cawi. ,Ma i~ fascismo, coi suoi ca.pi e weg.ari, n<XU è certo aJ1a l.e~da defila on'gine dj Rama cli.e ci tiene, sa..1-voa!ll°aineddoto del .succhia.re ii lat:.e -della lupa, d~ qua-le sono in molti a o::mte:ndersi le mammelle; è •lo spirito dci Ramani conquistatori e ~rieri che '.M' .fascismo esa!lta .neila data dea 21 aprile e nel!' insieme de11e sue opere. Quando S. E. Mussolini avrà aiL:meno per un lustro tenuto fed-e a.d un ,principio, ve.dr-amo di qualle dclle quab-tà dei Rama.ni vor.rà incensa.re, se a qu~e dell'epoca del Tempio a Gic-ve prel<fa!ore, erigendo co;ì i! f.urto a dignità di religione - cOJne a,1 primo peni-:)do dell'era fa.sci.sta, in oui i ipredatoll"i <li coope,rati- ·.e e delle case dc~ appc-s';lo.ri, erano e sono, nei loro amhi'!;Ilii, presentati come e:roi -, o,µpure all,l'epoca del Cincinnato, ch2 pur impugn.an-do le arani in difesa tle'..1-a.patria, dO'po a-ve. .s~t'.o i inemici, tornò a.l campicdfo sdegncso di ricchezza e di c.1.ori; cosa che hanno bisugno Ln Ita.ua. ancora un p'.l' tulti da tmp:i...-.are. O;~i bisogna e~e aminala!li di m.enle pu -:.1:, ~ ere a Lia po.ssili~lità eh.e il pop ù~; ital:ano poss.:i. dominare gli alt.r:i; c•gni p::pc-~o app.:.1r a le su.e buone qualità e<l i suoi difetti n~a vi.la mon-diaJe; k buone S:}::..o ass:,m'.la'.-:, le callivc CJ· don come rami secchi; ti.I pretendere che un popolo powero, per giunta prol.ifu:,o - la qu~ntità è S2mp,re a sca,pilo deila quali'.à - sia super:iOll"ea q=llo di ailire genti, è un pre:p~aire gio-rni 1.rlsu per gli ilhisi, Janc:iati poi a preparare le menti che J' Europa e 1' Africa, od altri cootinenti, siano abit.aii da g:mti d2ea1de:nti, o sianc re.gioati da rned1r::, -pardon, c:iYi.- 11:izza.re, è un d01.i'.to ·in cui gli autori de1 diiversLvo, pe,rscme e classi, do-v.ra:nno rispondere ai ciita.d.in:i d'I-talia r,d.i'venu1i liberi. * * • II.I Primo Maggio è una mani.festaz,ione :iin antitesi .del 21 aprile, Lnteso in senso fascista. Jnutile per i nostri •l.:,l'.,oa,i enwm.era.re Je cose ,s,u cui la m.a:nifeslaznone s' im,pe.rinia; non sono cose caduohc. Anl',uruone dei 1avora1orj di Lutto ili mondo, simbolo sem.pre ~ivente, segue ora la proprugan.ch degli 1Stessi bol"ghesi sul1e necessiità di in'.e.se àoganali, Stati Uni-ti d' EuTOj)<l, unica co-.vJizio:ie s2 la aivil1à \'t1rA sai vairsi. .La guerra europea uulla. ha nsollo, dei g:ravi prcwlemi che gli s-t2>.>SÌ hC<Z',ghesJ a1gila:vano. qn Jt.a,lfa i rcspons.a,b~Li ed i fautori dell'intervento, aaiche ?eI' il modo leggero e doloso con ou.: Lrascinairono la nazione, ham10 e.reato il diversivo dascis'.a, mentre non sono che istru.menti, in parte inconsci ed in parte nndu,ti, di una ·classe abituala a sfr.utiare ,La ~a ed a cr-eare in,:i,usb,e sotto il protezionismo dello Stato, e che nulla seppe lare p.rr ai1uiare i soldait:i · ritorna!llti da/ila O:,r-a,. ce a:rd.ente che era il fronte della guenra. .Qhe .iJ ,pr-01SSÌ!m.o Paimo Maig,gio ci trovi uniti -t.ubti per a.vere la forza necessaria pe:r ris!aibilire i1 minimo di hl><trtà, in J. ta·lia coniliz.ione imdispensad:>ile -per lo sviluppo della ai~1tà del ~oro. Il rifiutare di co~la1>o.rair,eall'uniol"H! delle forz.e f .. oppresse è rendersi col,pevoia di tradimento verso sè stessi e verso gn .a.'liri compa~ de1l'esiero, in cui, senza 11a nosbra tutione, che si t:asfcrm~cl>be -presto ira azione, sarebbero presto ivi·'.lima detli intrighi di chi vuole sc:imnu0'11.a.re le antiche legioni. E così il Primo Maggio sarà wi.a ,mani.fest.azior.e d~ fc-r7Al, -perohè ispi:rerà La fiducia a.I proletaria•to e la capac:iilà di u;Tue in cbfe.sa dei suo; 1:i:Leressi di da·sse, ohe è la. vera ci'Vli,ltà. LUIQI ZAPPELLI. Corriere Parigino L'affare Rocchette ... è lo scandalo del giorno a Parigi U.n banohlere, un grosso banchiere. temuto, rlispetlato, arrestato iin questi giorru pe.r t.ru.f.fe a:rnmODia.'lli a centi:ia:.J d: m•ÌJo:n:i in danno di picco:h n.sparn1·atc,r:. J\<::hette è aJ suo •Lerzo arresto: .y:, ciuc ::.Li e vc•~le fu arrestato e cor.da.n .. 'l.a:.o _per i] medesmio re.aio. Perchè se .'01 siete condannalo a dieci giorni di prigione pEr aver tro..,a.io un pa!lle, aoa troYale chi vi dia più del lavoro, ma .;e comp•te una Oj:,erazione finanziana ... ,lisgraz:ata, tutti son pronti ,a ri-alfifidarvi ci pro!)ri capi1ali! li ciste.ma di Rochette era semplice e cre.i.'Va -:bJle Sociztà i:ndustrial~ ~ ... lo .:.Lievam~to degli .scara.fa~gi, prometteva dei iwossi .dividendi e gli, ci:nge:n~u. atflui~ vano a mil~li>aia. Voi d.ia-ete, ma cosi unbecilli sono in Francia? ... No, no,; GOD.O g'li imbecilli: è Rochette un fumo malricOìlato. E~ ssi era circcodato l'= schiera di i:lil.ustri uomi:ni del.'la pvlitic-i e della <6nanz,a i qu.ali, ben ,patg.at, andavano nelle ,provincie a tener Mie confarenze scienNIJiche suili1e propr.età mirabo-1.anl! delle mi.nie.re esistenti aie1 cerveldo di Rochetw &i aillorchè quest'iul.Limo 1a.nci ~va i suoi pal<l<:ìba idi azioni rtutti f-~va.no ae.ssa per conte:oderse:li. Pe.r -aocrediia.re ainoora ma.r,g;or.men!.c la .sua a.z.ie:nda. R-oobett.e a-veva fon.daiti a più riprese dei igiorn.aili if:in.anz.iiar. oan oapit.ailrr e nei quadi co'.llaboravam.o, ,paga4e profumatamente, :le migliori penne di Firancia, gli scrittori più in v~ del mon.. do conservatore e boa-ghe=: depulaw, lfi. nanzieri, senatori, le'.. terati ecclesiastici. 00C Ora tutto ciò è Ct"Ol1ato per J.a. Urza volta. Rochette nelle sue spe..."'Ula.z:ioni ultime sembra che al:i>i.a u:rt.af..o conia-o dci pesci e dei, ifwbi più ~ossi di ilu.i... tE tutta la stampa scagliai anatemi e ,gri.da vendetta a nome dei ... ri.s-pa.rmia.tori deruba.ti. IMa cosa. chiedeva.no questi derubati ,s,e oan a.rriochire e cTa!ddopp:ia.rei pr,:>pr.i c:apitalli a mezzo -del!lle speow,azibni <la. Roche'.te? Non. si erano mica ,pre<>ocupa.ti cli sape.re se le c,:pe:razioni ,di questo erano p,uùi.te o meno! E Rocneb:.e non mirava, per proprio conto, a.l:lo stesso SCQJ>O dei suoi derubati.? La p•:ica!ogia det ladro e dei derubati era dunque identica: la psicologi.a. delfa specu'lazione in r2girn.e. borghese. Roche<t.te non è ,rjuscito e quindi è pe-r I.a terz,a vo.l-ta un ladro. iM.a un .la!dro di milioni e q,uin-:l:i' deg.no di ~bLl i riigu::1Nli. Un J.ad,ro che tra qualche an.no ripe-roderà le proprie operazio.:ii, ohe ha m~-ralo ,del ,fiuto flinan.z,i.ario, ed a[ qu.a.k tutti i buoni bo.rgh.esd.riaJ:fide:ra.:nno i propri ;i.,. spaaimi nella speramza ohe ili. raiddopp:: coo non imporla quaJ:i sistemi ed ,a prezzo di non imporla quali dclitti. • • • F~anchucha è una ,gr.:i.ziosa pa<rcua 11:-- geni.ina che sigJU!fioa insieme Jra,n-ce.se e raigazz.a perduta. P~ù al nord Fre-nch-p,l ha .lo s:.esso si•gnilica.to. Si 'j)'\.IÒ fu 'Jhe ogni paese abbia un.a pa:roh siimih. Oò \'Ucil. dire dhe li.a Taigazz.a francese è appr,ezz.a,ta da.j>pertutto -sui n-:cr-cali della carne bian.oa. e che I 'esporta.zi01De. ne è atl.iiva. Gil.:i onesti commerc:ia.nti che si danno a questo commercio fanno iu breve terrupo fortuna e,d haru10 tuLti un'ot;ti,. ma cie-ra. a,d <mta. <folle llloie e delle spesl! èhe il' mesti.ere >cO!Illporl.a. Si usa chiamarli con uO'll'li iigncb:ili.: essi n.e sorriidono, undiulgenti V?"S-O i nostri pregit..d.izri._ j:' .a torlo dell -resto ohe li si imn:iaigim.a dei oup; avvenhtr.ieri, ccJ,pcvoli di ratti od.i.osi e <li orribiili se,ques~ri <li peroon.a. Sooo invece dehle brave ,e tram.quiille persone che t-ra.fil,i.canoone.sl..-ilme:nte in uno ded. mi- ~-ori prodotiti• di F.ra.nc.ia. Solida e :pr-ospera, 1a loro società si chia.ma: '/e MWi-eu. Quesle cose ci rivelLa i:n un suo interessantissimo ùi:bro dhe Olla fatto rmol1:a, mip;re.ssionc sul pl..bblico france.se., .M. ,A;J•. berl, Loodres (Le Che.min de Buenos Mres). Gli e.pi.sodi, ii metodi, i ~temi con cui viene praiti=ta la tratta delile biancl:e fu-a.ncesi - e paT~gine .p;u-t:i:colarmente - nei ,paesi <leU'America Latina, sembrano un :romanzo e no.n so:nu i.11V0Ce che una dCilorosa re.a!Ltà corredata <li cifre, s~1tisli.dlr~ e documenti. Voi Jl(!nsa~e forse che i nU!;rea.ntj di C3.'me umana trascini.no coo la forza o con l' iru~a.nno queste dis-,gra.z.iaitera,gazze sulla via di Buenos Aires? Jngainn.a,tevi, Queste deliziose « GalJines » com.e usano chiamarle ne.I loro 1gergo i rtr<llfmicanti, ~guo,1-0 -costoro c-0:n piena .co.scienza e volonlirar:i. Nessuna ,vioJenza, nè mora,~ nè .fisica: qui è il tr:i.gico <lclkl co.sa! Le pa,gine d-el 1ibro d:r Aibbert Londres
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