L'Avvenire del Lavoraotre - Anno XXXI - n. 14 - 2 aprile 1927

( I ! ,. ~l fascismo per avere un i11J10 pro- ~>no ha dovuto loglien' la musica di un.a canzonclla popolare del 1848: Carol~na. Carolina non alzar la gonnellina ... Q~el po· di musica chr si od.e è musica da canzonellc. La musica dell'Italia odierna s·è ridolla a Piedigrolla. l\h tull" i-ono d'accordo nel riconoscere c,he la musica di Piedigrolla è in grande decadenza. .r.e opere di Zandonai. Pe-d~·ollo, P1k ecc nnn sopran·i\'ono a tLna stagione. E Toscanini. il mago della bacchelta, non nuò f:1rci udire chr 11111siea di morti. '.'lei campo del pensiero fì!os.ofico, è nalurale, dw la cri~: sia ugualmente profo'."oa. 13eoed{'[to Croc.: è pur sempre 1n auge, ma non è egli vrramente - come dicono i fascisti - un sorpassato'? La sua opera rimarrà ne siamo inlesi. Ma essa, in llalia,' o?gi n.on è neppur conosciuta. Chi si occupa di fìloso~a? E pc1· chi se ne occupa, t'è la fac1lc filosofia di Gcnlilr per cui una pugnalala o una ranclellnla diviene un allo puro quand·è Yibrala da un fascista. 9t!alcuno accrnna ~-.:1 un risveglio rchg10!<:o. fo credo piuttosto ad un risveglio cli riti " corcografìc religiose. Le processioni religiose, n"lla m<'nte più semplice d('i conlarh1i s01,giogati a 1 padrnne fasdsta. asi.umo no una specie cli carollcrc di prntesta politica. Il fascismo dw si proclama lutorc della religione, non è religioso. Cerca ~frutlarc> la religione ai suoi fini. ~ome tulti i governi dispotici. ma l'ateo Mussolini <' sempre ateo. anche quando si inginocchia davanti all'ara di Santa Rosalia o della ~fadonna di ~lcnle Berieo. ' Tullo è morto e meschino. adunq11r'? ~i deve conc\11clerc che il ~enio italiano è esauslo, è fìnilo? !\niche il .,600 fu un secolo <li decadenza. ma preparò poi la grande rinascita. Non siamo che alla metà della me!à del nostro secolo e il risveglio, speriamo. verrà molto prima della sua fine. ALFA. MussolainZi·urigo Caro «Avvenire,., Permellimi di co.rre~erc una affermaziicm.e non asso1ut-amenle esat.la fa,( ta dail tuo ccd!ab::ralore ne!l isuo arl.icolo ,0Dux10, J;CJèbEcalo ne1'l'wllimo numero. Quehl'egregio com,p~o diss-2 benissimo, aHer,mando che i conscli di Musso lini noo si fidano cli faT vedere i.I lcTo p!!ldrc,ne nemmeno .... ai! ci1J1.ematag.rafo. Ma qu?JS.ta... prud:m.za si compren,de, è fr.!;U:;a, na:uraLe, ccnsegu~le, ,si giuslifica con ila Hfa congenita iin twtti i ,Lustr.:s:arp~. in lutti i servi di ogni padr-ir.e, in luUi i dis.graziati coltpiti da 'rE::n:J.re:l'.,acrenica, ossessionai!{ di per• ·.! ra :1 pc<SJlicino. Diamine, u;er quanto fa~o ressa e;.,s.."".l"uen "iice consClle, questi sa lrcip,po bene ohe la « vitsic111e1 » deLt.a f~lm « Dux no Tesa pubblica, ~OIVoaherehbe tale una maniJesta~one -di ainti.fascismo da chbligarlo a SO$pendere Ja ..... r21;11:iresen1azicnedc,po pochi mi.nubi da,1 inizio. Si ccimprende, a:dunque, Ja massima cura nel tener se.grnlo... l'arvvenimc.nto. L'avvedutezza nella <lislribu7.ione leJ?li im•:li, l'accuTaita sdezione degli invilal•:, il r:,gorc,so se,,vizio di scrvegJLi<ll!lza ll'ingresso, ecc. ecc. Ma da ,lutto questo, au·aHermare che Muss -lini è prigioniero enlro i conf-ini del suo fuluro impero, ci ccrre urn 1)':?i po'. Io, i;er esempio, ho vislo Mus~olini q.uat1.ro self·mane là proprio qui a Z•Jr\~o. Chi :·svrebbe mai pensalo; ,sòto per prendere una boccata d'ar:ia nu t-roffo allo sbocco cli una vJa sbarrato il pal:'SO da una foM,a immen,sa, ,passa.va irl c~te di carnevale, le spellacolo non ~ di mio gusto e stavo per riloimar~ sui miei passi qua!Jldo una l"isala ~ene.raJe. urla, fischi al'.ennaiti da ,grida: Musscl]iini, Musso1,i11i,mi fa 'Vollare ester.afallo. Era pro~.rio •lui, o per lo meno .... sembrava ;;roprio .Lui: !a fronte ca:lva, ,gli occhi fuori :le] l' :n,rn la, ila mascella quad.Nula e sp-:,rgente del delinquente, l'~ipello lrnce, sa:1ulare..... romana.num:e spor,gendosi h,o a me:i;zo buslo .da uno scatolone. Il s:iluto ,dura sofo un' istanle perohè quallro mai,,c<h-e.rdeal caJ)O a~ma.to di enc.Tmi C01'n.a fainno per a\>\VeJ\t.'.irsi !>U Mius solini, i'l quale prud~nlemenle si accuccia nascondendosi nello -sc:ilofone fra un nuovo scc,p,pio ,di ilari<!à ed una esiplosionc di e-pilcli ,uno rpiù graz.ioso deU·a1tro. Menilre i:I carr.ro s, allontana 1o viro spc11ger2 ancora la l-<?iSlcaon asipet:l.o spavent.a.to e ra.ssi'Curatosi ohe .i ,suoi n~mioi ncn s-i occu,pavano d~ iui, rizzarsi ,prcinlamente r:iprende:ndo l'a-s,pe-Uo lruce e minaccioso. La ISlllt.i.ra. rferoce che sinll.e<lizza la persc.na idi Muss01liini non pol~va assere rpiù indovinait.a. Come ognuno vede, non è esalto che Musso.lino. sia r,ri1 ~ioniero ~.lTo i conffoj d'ltc!li,a. .M.ussclin.i ,può aincora uscke ailfe!,t'2:ro, non fos-.s.e allro che su ~di un oa.rro oarne.valesco a soia2zo del1a foHa. mi. Biblioteca I.'.\ ,·vENLH.E. UEL L.\ VOR.\TOPJ:: Letteraapertall'onorevCoalrelDoelcroix menestrello disoccupato del regime imperiale Carissimo compagno • Un italiano•, buttato da parte come si bulla una Concedimi lo spazio setlimanaJ- buccia ?i limone spremuto; ha fallo rncnlc occupato con k tue brillanti con voi come: ha fallo con lanli ale letler~ aperle • rivolle ai sommi l1:i suoi s~rvilori: non avendo più g~rarcl11 dPll'impcro di Benito r per ),1sog110 cli ammanlarc di consenso dire, nella mia qualità di mutilato l' 11 polcrr lenulo con la forza e la di inlerprete del pensiero dei muli- ,·i,)'cnz·1. fa circ-onclarC' la ,·oslra !ali proletari, due parole all' inco- J:. r•e,na dal <knzio e clall'oblìo: vi s<?icnte.can.lastorie che, per un pugno na loll~, !a t1:ili1'iH\ ~ulla q,1:ale. pa- ~~ l~.nticch1e, à vcndulo la dignilà e 'onr~~•ian~':'"1. arnl.laste gl rnnume1mc,ipendcnza dell'associaz·onc della n \O 1 dt'l1tt1 <kl rcgunc e ,i ha fallo quale - approfìllan.do della. siluazio- ricni., are f1·a le ma"ioncltc eh" vonc anormale del nostro paese _ si lai.o ~-- /. 1 p:-ilcr ":sC't tc-r:•, tulle k è clello presidente in permanenza. kf.gi e lultc infamie vol11le dal lime che· disonora quel!" Italia per la quale nrii, autenlici mutilati e combatlcnli, ,c1f.ammo il no~tro sangue inutilmente. Quanlo amara disillusione deve aYervi recalo l'ingraliludine del padrone e l'ohlio! .\la non temete: f'oblìo non è completo: ci siamo noi - mutilati e combattenti - a rammc11larc. ~on dimenticheremo, noi, siatene pur sicuro, e il giorno non !ontano n<'l quale l'llalia vera CLe1 1 !Uti:ati, dei <·ombnllrnli e {lei lavo1a tori .:i lib('rcrù del regime dl~i ma- •.na<licri, del monarca i~bcllc e complit:r, gli aborti morali come voi 0h quanto a,·cvu ragione l'croieo (1ol1bPPi ! - paglH'1'.anno il duro :;.:olio del!' i11iame mercalo. S,\. LEl\10. Dal mio punto di ,·ista la letlera ranno a conso!idamenlo di un regiè· inhomplcta; rerso11alrnente, avrei -----====---=----==========-=====------- ben altro da dire; ma volendo 1i- ~ r~1rrc .nel niodo più c!<alto possibile 11pensiero dri compagni di svenlitra, ho fallo lacere in me il militante sot irifisla e· la lcll<'ra è uscila come lo f.pecchio fedele dc] senlimcnlo e d!rlla ,·o'onlà dei p·ù. Tuo -o - EcC'o h lettera: Onoreuole! Sanlemo. . Sono un ~nulilalo <li guerra aulcnl1co, uno d1 quelli che fu ferito in Li'incea, in comballimento. e non da un banale incidente cli retrovia <·omc voi cd ·1 vostro padrone B~nilo .\fussolini; ho diven ..e decorazioni al ,·alore. non aulo-pronoste come fecero parecchi vosti:'i com paan.oni della Cam:era delle 300 compar~: ho ~1uindi, più di voi. il diritto di par:are 10. nom.c delle villi me della guerra, poichè 10 slesso sono un.a vittima. . Vi scrivo a mezzo di questo libero f.,1or!1ale - che voi e i vostri compag!1i odialr perchè temete - pcrchè una lettera quale questa. se ve la inviassi a domicilio la ceslinei-este !ndubbiamente ,mentre a me pare 111teressanle e degna di essere conosci~l~ dai vostri complici è dagli cro1c1 camerati mutilali che ,·oi a,·ete ingannato, aulo-delegandovi un consenso che sapevate di non a\·ere. per valorizzarvi agli occhi del padrone e tiranno d'Italia, di quell'Italia per la quale noi - non voi. non il ,·ostro bieco padrone - \'Crsammo abbondantemente il nostro sanm.w per farla libera e rispettala fr; i popoli civ il i, in. quella guerra da noi comballula pcrchè ci si è dato ad inten:derc che con essa avremmo ucciso la guerra, per sempre. Rappresentaste, è vero. w1 giorno, I~ .volo~tà .e le aspirazionj di parer~ cn, mutdal1: ma queste adesioni erano date al mulilato, che credevano autentico, all'uomo che fra n.oi sorse, <'On maggior eloquenza, quale asf.crlorc dei n6slri diritti, lanlo caramente pagati. e della nostra ferma Yolontà di tulto dare perchè fos.- sero eliminale tulle Jr cause morali politiche cd economiche, alle a rin~ novare un delitto di lesa umanità e ?i le~a .civiltà, quale quello che ci ha mdehhilmente i:egnatc le carni di fratricide iedLe. Cli e faccsle voi di queste adesioni tolleci con un inganno'? Yoi amate il pubblico applauso; la ,ost~·a mola retorica - che troppo tardi c.onos-~emm.o - ha bisogno di u~1a !nbuna e, siccome questo non '"i pote, a essere dato <'he dai n.uovl padroni d'Ilnlia - da essi conqui- :~ali1 pass~i:iJ'o sul coq)o di numerosi cd ero11:·1camerali, SC'nza che da voi usci'>S<' una sola parola di protesla - non autorizzalo, portaste la nostra adesione al reoime di infamia e di ,·ioh'nza. lullo dimenticando, I u Ili rin negando. TI regime odiato si servi di noi, per il tramite vostro, per farsi forle, di fronte all"opinione mondiale dell'ades.ione di una parle ben m~rilevole. di cittadini. che non potevano aderire, che non aderirono mai. <' 1~on po.Lcrono smentin-i quando ce:-- ca.,;lc d1 barattar<' lr nostre coscienze di citladi~i e <li <'omhallenti prr uno scal)PO m qudl' • aula grigia " sorda •. presa d'a: edio dalla innun,rn·,·o',, schiera di nullità e di marionette- ,·oslrc pari. falle lcgis'alori a colpi di baslonc su!:(li aYver~ri poliliri e a forza di violenze e di delitti. Poste a tacere le drille coscienZ<, sorlt> a 1>rotcslarc contro l'infanw mercato, voi poteslc, prr un momentc, illuden·i di esse-re- diventato un @rande pcrrnnaggio: k Yostre conci on i falle di rei ori ca bolsa e di frasi fatrc ebbero !"onore ·ddl'affissioncnl'! paese. c,hc guarda,·a trasecolalo la rosi 1·a incosc;cnza: assordato dagli appiausi di folle schiave, orgoglioso del consenso del mandante in assassinii. non aveste una parola di riprovaz.ione quando eroici ed aulcrlici combattenti c,0me don l\Iinzoni cd il noslro Gaetano Pilali vcn111 ro barbara men le trucidati, anzi, in 1111a delle numerose ,·o..,lrc chiaccl1ierate ci leneslc a clichia1·ai-vi solidale con gli assa sini ! Ed ora? Chi parla più di voi, ora? Ora :I ,·ostro bi('(;o padrone vi ha Ino 1anco Ottavo Quanti dclitli e quanlr rov-inc ac- <·t,,· .nlalc in quc$li ollo anni! I:s~i noP ~.on•.)i-cn··1; :t.l altro rh ·1 <limof-!1 are omP ::i nlf'tla al ba11do delh1 ci\·iW! chi cr,'dr di mdterc un pnpoJc, f: (Jl'i clcli:i lcr1t~c. :\ia Squil'a llu/irn e· .n !a -:ia ~1bi- !u:11 ' ... , .i'i<•z1.a •·toric:1, [,: uua ccrt·, ,dl< :, 1:wi01" in 1111 n:a it1·s!o i1, ,c•;la al·a prona co'o1•na cl~l quale uor; possiamo fare a meno dli riparlare, :1lriic n<\ Jr· r,rimc· parole: Ilaliani ! Camerati ! Otto anni fa e nalo il fascismo. Vn1 lv ~apc>le; no!I i> na!o da un ~iuoc,, 1,cl1l1co o dai • /ud, cartacei , .- è na/c. Jalla parte> migliore del popolo... . Ci pcrincllano i lrllori un qualche che cenno per illustrare questi1 così dt da, parte migliore del popolo. Co1,1rePZ? mnn~lq ~oll'rin, Mu~sql·nl Presso il notaio Cam.illo Teppati dii . Torino, esiste una dichiara7lione inserita al N. 51413 del repertorio, della signora Ida Irene Dasler, fu Albino, nata a Trento e diplomata a Parigi in cure fisiche estetiche, GX amante di Mussolici la quale dichiarazione suo-na testualmente cosi: «Premetto che ho ,·,issulo maritalmente per circa due anni e cioè a cominciare dalla primavera del 1914 col sig. Benito Mussolini da cui ebbi un frigko legalmente riconosciuto dal padre e òa me dichiaranle per iscritto regolarmente all'Ufficio di Stato Civile di Milano, ed allesto che all'epoca on cui Benito Mussolini diede le d;misi:ion.i da direttore dE:ll'Avanfi!, noj ci trovammo in nislreltezze econorciche tali che avevamo progettato di andare in AmerJca in cerca di fortuna, progetto che fu poi abbandonalo. In questo perlodo di tempo io stessa per provvedere aii bisogni della nostra casa, misi a disposizione quel poco di mio che avevo. Fondato il Popalo d'Italia, la nostra condizione non mutò asi:olutamente e corJ:inuaTono a.n2ii · le noslre strettezze economiche. Quando ·irnprovvframente al ritorno da un viaggio d'el Mussolini da Ginevra, nel gennaio 1915 o nel 1914, non ricordo ora con precisione, le no-.<::trecondizioni pecunarie mutarono radicalmente ed il Mussolini dicf1Ya. di• aver molLi denari ed io stest-a ricordo dii averlo visto maneggiare molto geinaro. Avendomi il Mussolini, già piima della sua gita a Ginevra, parlato d~ una offerta di un milione da parte del personaggio [ran• cese che mi nominò, ma cli cui ho di,men. ticato il rome, a patto che il g,iomale facesf.e una campagna eccentuatissima per l'intervento dell'Italia in guerra e contro coloro che questo non volevano, io, dopo il suo viaggio a Ginevra gli chiesi se quei denari che mi faceva vegere fossero proveniznti dall"offerbi di cui mi aveva i:;aTlato; rispose che 1Yenivano dalla Francia. Mi offerse il Musso~ lini un bnillante che ,io non ho accettato. Ricordo che essen.dosi molto commentato negli ambienti socialisti di Milano il viaggio di Mussolini a Ginevra, questi se ne moi:lrava preoccupatissimo con me: «Sono rovinalo, perchè ormai se ne sono accorti!» mi diceva. Fu cosi che il Mussolini decise cli non recarsi mai più ali' estero, p-e.rchè le sue gite erano troppo notate; e si servava deil sigg. Clerici e MoTgagn.i, il Clerici per andare all'estzro, il Morgagni per cambiare i genari ed altre operazioni. Mi risulla che men.tre Cler:ci e Morgagni prima di conoscere il Mussolini di ritorno ,dal v.iaggio di Ginevra non erano in condizioni briilantis• sime, dopo vivoYano con lusso ed il Clerici, a quar.lo mi disse il Mussolini, comprò anche una villa a Varese. R=peto che il Mussolini parecchie volte ebbe a dirmi che il danaro per 11 giornale gli era dalo dalla Francia. Tale dichiarazione e.cl attes'larione sono pro.nta a ripetere .in ogni tempo e davanti a chichcsda anche sollo il vincolo del giuramento», ...e coera~pzoalitica Il programmdia Mussolaini dal Fascio nalla' nno 1919 ITALIANI! Ecco il programma na.zii.onal-2 dt un movimento sanamente italiano. Rivoluzionario, perchè antidogroati-co e antidogmati.co, fortemente innovatore, perchè antipregiudizievole. Noi poniamo la valorizzaz1one della guerra 11ivoluzionaria al di sopra di lutto e di tutti. Gli altri prol hmì: l:.urocrazia, a .r..min r.hali\.:, g.uri..,r"ci, f.cola$~ici. cclo:i:at•, ·cr.. li ,ral c,1 emo quando r"1 emo crel\td la dasse dirigerte: PCT questo Noi voi:liarr,o: Per il problema pc1ii ico: a) Suf:ragio universale a ~crut civ d1 Llsl.2.. re(cr.:i.ll., con ra11pr"!sert"-nza proporzionale vot~ cd eleggibilità per le donne. b).Il wirrimo di età p~r !!li ~ldlcri al~ basrato ai 18 anni; quello p:?r • D.!pula li al:bassafo a: 25 ann.i. c) L'aboliziore del Sen:ilt. d) La convocaz."one di una À~semblc:a Nazionab per la. ,durata. di tre .,nm, '-Il cui p1·imo c.omç-Ho 0.ia quello d. !:tab1lire la forma di cost:luzione delio Slato, e) La [onnazione di Con~igli Na-i:iona~i tccn;ci del lavoro•, <klh induslna. de-i liai:por 1 :; dell'igizne <o.:ate. delh corrunicazio!ii, ecc., eletti dal!e c >lletlivilà çrofer,sional-i o di mesliere, c ·n pc'. 1i k( .. Jalivi, e col diritto di eLg- ,:!ere un Commissario Generale con r,o• teri d; Minii:lro. Per il prol:lema sociale: Noj \Og!iamo: a) La f,o!lecita çro-mulgaz:one di una L:·gge dello Siaio che sancisca per « lutti i lavo1atcri la giorra.ta legale -ii ol· lo ore di lavoro. b) I minimi di paga. c) «La parlec~pazione dei rappresentanti dei lavoratorl al fun.z.ionamenlo tecnico dell'induslria». d) L'aflii.damento alle stesse organi,zzazion= pro!o!ari~ (che '!le siano· :leg'la moralm~nte e le~n:icamente) della gestione di ~nduslrie o $eTVi pubblici. e) La rap:xla e completa sislemazion<; d~ ferrovieri e di tutte le industrie dei trasport.:. f) Una r.ecessana modificazione del progetto d:i legge di assicuraznone sulla ir,,al.idità e sulla vecchiaia, abbassando il limite di età propo!".lo attualmente a 65 anni, a 55 anni. Per il problema militare: No; vogliamo: a) , L':dituzio.)c- di una milizia nazio• ,nale», con brevi penic,cli ;d~ it;;tru.zione e compilo esclusiva,oenle difensivo. b) La nazionalizzaz,;one di tulle le Fabbriche di Armi e cLi esplosivi. c) Una politica estera n.<11:ionaleinlei;a a valonizzare nelle compet.i1-io,ni pacifiche della civiltà, la nazione italiana nel mondo. Per il pro/;(ema finanziario: oi vogliamo: a) U= forte imposta straordinaria sul capitale a carattere progressivo, ohe abbia la forma d:i vera «espropriaznone parziale» di tutte le ricchezze. b) «li SEl(Juestro di tuttii i ben.i delle Cong~egazioni rel~gioi:e» e la abolizione di tutte le mense Vescovili, che costituiscono una enorme pass.ività per la Nazione, e un privilegio di pochi. c) La revisio-:1.edi tuUi i contratti d.i. f?rniture di guerra, ed il sequestro del185 per cento dei prol,ilti ,dii guerra. E nello stesso anno 1919. MussolJini scriveva ancora: Clùediamo la Rappresentanza proporzionale e un' A0.semblea che dica: Monarclùa o Repubblica. · o.i. diciamo fino da questo momento: Repubblica ... (MUSSOLINI - 29 marzo 1919). Mus~olclonimincaidaattuariAlprogramma · (17 aprile 1919) Il nrlmoincendio dell'" Avanti I . " );ella slrada on- è situato l'Aua11l1!. :sulla sponda. del :--/~1viglio.Yi soPt' appostali akuni solclali e carabini1•ri ;i! comando di un dcle<1alo d'i poliziu. \i giorna'c Aua11/i ! ~1011 ,·i ron,) chr clu<' 0 trr redattori rd il vecchi,, fallorino Colombo. Po~sono <'sscre poco più delle 18. quand0 arrh-a di corsa un giovane tnll1• l;·8f1•lato cd nn·crlr il fallorino rhc u.na h:rncla di male inlcnzion;1ti, annnli. virnr vc'rso l'Avanti! li wcrhio fattorino fa appena a !rn1p1\ a <."hiudC'rc la porticina. che cht i-till;, slra·la, che già si sentono dal a :-lrac:H colpi di arma da fuoco. Qt1:1=.e·1:nofa per affacciar$i. ma deve ritirar i immediatamente pcrchè i proietlili fischiano alle orecchie andando a conficcarsi nel soffìll~ e \ nelle pareli delle stanze. lntanlo il fuoco de:llc ri,·oltc-llc e· delle pistole n m•1ragl1a si fa sempre più intenso, < si alterna con colpi poderosi alla pori ir•ina cl: en I rnla, dw i briganti c•prnano ·d'i sfondare. Impro,·vi!'amentc• si od(' 1111 fracasso di vclri infranti e u11 terribile vociare di forsennali. l'hbriachi e incan:ti, gridando e spa1_-ando. i malnndrini <listrug!lono ogm rosa, rubano q11anlo puo a loro ~<'rvir<'. tentano di sca<:sinr,re la cassa/ori<'. spargono dell'alcool denaturalo che aveyano parlato con !'.è' <' appiccano il fuoco. allontanandosi come tanti Lrionfalori. .. N11I ~erraresP ((;e,uwio 1~21) - :\ Fci-rara e in tulio il Fc1Taresr comin<'iaro··o }:, b~tonalura, le rcYClvrralc contro i socinli·,ti, -:·ominciarono k dt>vastazioni e gli i11ccncli 'clic Leglir. L'eroico compagno :.vfattcolli che .:icco1Tc·,·a subito là dq,·c p:ù pyan· eni il pericolo, f11 ripetutamente fì- !-<·hi:ilo. in•·ultulo fallo q'-l!!V:> a violenti sacc:aiuo c. · \ ,oler dar qui i. nom~ di lutti i <'ompagni bastonali. o:- ·on-.,rcbbc 11110sp'lzio tropp:> lungo. .\I 19 Gcnnf o Hl21 pn gruppo di la,·or: lori fornai e inia f3f!ndirra Ho:--.<'n.. \rri\·ano i fosr·isli c cominc-ic11 n a ~,)arar<', fertwlo il compasmo Car 1o Ba1·ghctti che mi:ore tre ~<>ltin 1~lllt' dono in sel''•ilo alle· frril 1 • riportale. · Colonne di ra~e· sti i•ro1111xmo<'Oll i.loro c.amions in vari grandi e picco- !, pa"'>I elci Ferrarese, incendiano la C'de dr>lle•Leqhc a Cona. a S. M.arlino, ad .\guncllo a F~ssa11ava, a Dc'.norc, Pcc. E dappertutto baslona110 lcql1isti <' s0cialisti. sparano re- -.oh·crale che fcr·scono a dozzine i h\·oratori. \ .\firab<'llo \'iene assassinalo il c-ompagno Barbani, a Pieve di Cento i fascisti sparano rcvolv,,ratr al- !' impazzai~ e uc,.i<lono un'operaia, ro111 .\n~c:I10a: che sent~11do gli spar vuole rmcl•1udcrc k imposte. \'on c'è comune. non c'è lo.::·1lil~. che venga risparmiala. Dap1)ertntto i fas<'isli arrivano con camion, pPne- ! rano nel1e Lc>~hc, pcnl:'trano ·Mlle ras.e dei leghisli, bastonano uomm1 <' do.nnc e nv:anc. Dovr poi. nella r, az1011c .rhc• ":•i:.i ~lessi hanno provocata, viene fenlo qualche fascista, ~Jlora il loro imbestialimcnlo non ha più limiti ..... La domenica ccl il lunedì 28 e 29 ).h17o, 1' ur conlin 110 r>rcpilio di n10schetleria; ill\·adono la C.amera del La,·oro, lr case di s--c;alisti e di comuni~ti. r elisi rugaono rei in•~cndiano qu::i.nlo più nos,ono Cosi non cadono soltanto baslonali e f,..riti innumerevoli compagni, ma cadono tulle Jr Leizh". tulle le Cooperative socialiste. cadono luttc 1<' ar>1rn·nislrazioni comunali ~ocialisle. Molli. innumere\·oli compa!ltli. lavoratori clcllc fahhrichc e dei campi. hanno do, ulo cmiarare. La città di Ferrara, con·1·e lutto il Pcrrarei:e. come lutla Italia stanno ogffi sol lo il terrorismo fascista. Troppo poC'o, diranno i compagni, per carallerizwre l'opera bestialmente feroC'c ciel fa<:cismo; cì è vero rif-pondiamo, ne abbiamo S('ello co~ intenzione, fra le mioliaia dca)j epid . o t, $O 1. qualcuno cki mrno raccapricc-iant i ma che è scmpr<' più che suffìrienl<' prr aulorizzarri ad al7,are la ,·?c~ in difc!'a ciel porolo italiano nghaccamrntr ofTeso dalle canaglie del fa<>cio liltodo, e rorrcg1erc la can:wlicsra afTenna1ionr con una r,iù :1rpr0priatn chr ris"c-::rhi la verilù: ' llaliani ! Camerali! . (!llo anni fa e nato il fascismo. ì 01 lo :~~petc; 110(1 i! nate da un giuoco pol1/1co o dw ludi carlacei ,. è ~wlo dal/(( fW! .'" ~lei popolo la piil unmorule. la p111c1,,or,c>.•·la. /ri piil alla a del1nqu<'rC'. DELO. Cornunicaz,onl dalE!'saculivo a'le S 00 zfon1 del Pnrtfto PD? LA J!ANIFESTAZIONE DI PRIMO- MAGGIO Tu/li i compagni che si sentono di JJOler JJarlare nei comizi di Primo !l1agr.uo, sono invitali a darsi subito 111 ,.iota presso la Commissione Esernt,va. {.;"guale invito viene frttt,; alle Sezwru rhe a!Jl?i!:>~g11a110 di 111o1ratore. Le~ço1111111ssuEmseecutiva farà il 1;0~ 1b1le 1f soddisfare a tutte Le rie I/leste.: e µerò necessario lasciCJJ"e u~I esSJla c.uradi destinare gli orato11, r;qrecclu dei r,uali dovranno parfl.re 11! due località. GIORNALI . L'Avami! e l'Av,·cni.•rc usciranno u, nnmero speckrle, illustrati a colo- , 1. Le Seziolli ed i singoU compagni devono dare ai nostri llumeri di Primo Maggio la massima diffusione CJ_gn~iezione è tenuta a rzo,ntnare 111; nve,_1d1.tore comunicare aU' EsecutiV? il. numero del!P copie che crede d1 esitare. Infameie commed In Italia la disoccupru;ione va prendendo proporzioni allarmanti. Nelle grandi dllà, nei centri industriali, lavorano intensamenle sollanlo le fabbriche d'armi e di mllilizioni, solo chi produce islrumcnli di morir può in Jlalia guadagnare ... da \ iYrrc•. Sono adunque migliaia e migliaia di Ilaliani che soITrono letleralmente la fame. Trascorso l'inYer110 fra. i torirrnti atroci di una· miseria inenarrabile, conforlali solo dalla speranza dell'approssimarsi della prima\"C•ra che a\'rcbhe portalo. con. i lepidi ra~~i d"'i sc.!e, forse. la p.i ihilit:·1 <1· r"tar~i a 1l'eslero, di laYorare, cli guadagna1·e, cli sfamarsi. E le pralidw cominciano alTannose, insistenti: molti operai <li sla1Zìo1e· wngono ingn~If;ili in !svizzera, i --,,poma:-.lri ~1.-ssi si ocrupano di esperire le pratiche lunghe e laboriose e finalmenlc po~sono comu'licarc a1tli inlcressati c-he il contratto di la,·oro è stato loro cow·e"so, <'1 IC' ),'ln 10 olicnuio d·•1lc'. autorit~ sviz.. zcre ;J pcrmcc.so di enlrata cd i disgraziati, con un so.spiro di so'lievo, f./'11 ,ano che ulmePo fino a1 prossi- ,no aùtunno potranno gundaprnre d::i \;vc-rr· aiutare le Jorn famiglit.:, 1·isparmiarc fo1~s::-qualche ccnlinaio <li !irc> e si nutrono delle· speranze o·ù rose" r• fabbricano c.ai:telli in aria. elaborano progelli per l'avvenire• p~rchè... perchè hanno trovato fìnalmcnle chi sfrullerà la forza dcl1e loro braccia e della loro intellif!C' '17::l. '.\fa anche questa speranza rimane oref 1c delusa: non è più sufficiente che le autorità sdzzerc rilascino il permesso di enlrala, ora è più che ma· necPssario attendere che le autorità fasci!-'!e diano quello ... di u.cila. I a ara nde galera che il mnr circondo e l'alpe non può !,:CJ1,11<lc>rsi c-11" 1rr gli amici <lei fr1scio littorio: chi non ha ancora d1:mo~trata - bon Wè, mal grè - la sua ammirazione al regime cli , iokn;,a e cli del" llo, rr<'pi di fame. \'cl'a pic~ota ce;·C\hia delle mie- c01101·.~,,nz,; r>erconali mi gono noti par<'cr1)i fot f: 8 oper~i <lrlla Prodncia <1; n"' 1unn 1,:,nno oltP:rnto <=.ino dai ndmi çiorni del con·Pntc Jl'<"'.e il per111es~n di veni1·c ad occupa1·si in I~sizzera; ebbene fino ad og~i ed è> lra<=corso già quasi u•1 mese, quegli operai non <=arno ancora qua11.do e !'e le aulorilà fas"islc c-onccdcranno loro il perme~."O di ,·arear<' la frontiera. La BauQ<'na ·s<'nS"l,afl Pcrseve,·anza aYeYa' ingag~ia!i - e comp·utr 1ntte ìe pratid1e necessarie - 45 onerai che a\'rehbero don.lo cs!"cr qui ancora il 13 marz.o: nemmeno questi /.c;ono an<"ora arrival1. :\lf:-i operai cleHa pro,·incia di Como, e che i.i attendevano p:"à da setlimane, comunicano a{!li amici qui residenti che il passaporto è ~lato loro ne!!ato. I pochi fatli da me riportati non. deYono essere che un'infinitesima parle di quanto va succedendo, tanto è vero che le aulorilà svizzere vi- !-ta l'inutilità del rilascio di permessi cominciano a non prendere più in consi·d'erazione 'le domande, com' è «ucces.,<;o al capomastro Sigrisl. ·abitanle a Zurigo ,vildparchstr. 47. che aspetta i moduli e la polizza complementare già da 3 seltiman<'. fnlanl0 dalla (rl:'rman 1a arri,·ano . n-li 01rrai p1ntualmente e senw i-itnr 10. o"Clipando lt1tti j po,li clisponihili. -0Però l'uomo mandato dalla Dtvina Provviden:a per salvare l' Itolia, sla prcnde1:clo la !'Ha ennesima trasformazione e si alleggia a protettore degli opc1ai. La ·tampa del regime l'unica rhc è permessa - pagala e mantenuta per incensare il funanbolo. fa la più stomachernle delle campagne per incensare questo c~aJ"lat~i~o da fìera <' s-c=oglie inni pmdanc1 al mimo cd innalza ai setl<' cicli la nuova posa. Si I ratta niente cli nwno che di a.l/ività as~i.tjen:iali delle Conf ed<'ro:;ioni fasci si<' a favore> delle classi lavoratrici. ~iss)gllori. proprio rosi. siete pre- ({all d1 non ridere: menl1·e iu ll;llln si soffre lelleralmcnte la fame me11lrc anche quelli che lavoran~ sleni'lno krrihilt,1rnll' l,1 vita. menlrP chi troverebbe un lenjmcnlo alla sua miseria venendo a lavorare all'csicro si v~d~ c~ndan~alo alla fame percl_1è gl.1 si 1_-1~ul~ il. passa porlo. Bcn!lo i\11:s!'ohn.1, 1 1sln.onc. ha il fegato cli lanci.are l~n. mo~.1lo ai capitali Li: I cap,lal 1sl1 111lc>/11qc>nli on si occupano solianto di .salari. ma anch<' di case. scuole. ospedali. campi sportivi per i loro operai .. Così il commeddanlc recita la sua parte fra i cachinni dei venduti e le grida di maledizione della massa soff crentc e immiserita .Ma da queslo cumul~ di miserie e di s?fierenze dovrà preslo spl-igionars1 qltello spirito di riYolta che scoppierà irrefrenabile mi.

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