ro bi.m.bo. L' hanno ucciso men.tre g:nocava nella slrada. • _A sin.islra • sentiamo noi grida:re: vediamo due contadini della miliz!a proletaria fare la guardia d'ooo1·e ad una corona di fiori 1·ossi con nastri rossi, prolella da una ban.d,era roosa. • Qui è stato ucciso il bambin.o • ... • A destra• sentiamo noi tLn minuto dopo. Dirimpello, una :<lloolica corona rossa, con la bandiera i·os.sa. con due guardie d'onore. Qui è sta_ to ucciso il nosll·o compagno • ... Mentre sulla tomba di questo compagno, cieco di guerra, colp:Lo amorte dalla palla del nemi.co di classe, depongo una fiamnu-111Lceorona. a nome • delle martoriale csiI:àte villime del fascismo italiano•, nù dico, la.~c:an<lloquesta valle di lagrimc e di lullo: • Eppure sono ancora dcii privilcg·ati a cospello dei nostri. Oui i morti si fepp.cll:scono con sfolgorio d; bandie1·c, con dis,corsi.. .. lagg;ù in ILaJ:a le anime e ; corpi mutilali invidiano i morti. cd i cadaYeri profanati non lrornno pace neppure al cim:tero • ... ,\~GEUC.\ R\L.\B:\);OFf. Vienna, 5 febbraio J 92,. -------: 000 :------- I betlomdiellCaonfe~erazJone Ed ora un po' di falli nostri; lascarno il Campanini, un disgrazialo vuolo, p:atto; donemmo quasi esser, grati a chi se lo prende in gl·embo; purlrnpp-0 di C:ampani111..i. nella nostra chiesa ve ne soilio ancora: sta~ no appiallali in altesa che l'uragano pass; sarà bene scovarli e mellerli alla porta; è finita l'epoca dei discorsi davanti agli specchi per vedere gli effetti ddla mirn:ca - io vidi anche questo-; è lerm;nalo il periodo in cui parolai 0pjpurc chi sapeva <::omporre cose scolast:che li cli,·('ntava s.e non direttore almeno re<lallorc dei giornali nostri; questo merito non è poi dei fascisti personalmente, è di loro quali esponenti della classe capita.Ustica italiana, che cerca di sbaragliarci e che trovando uomini inadatti alle loro funzioni li assorbe o li disperde, Cosi per l'Azimonti, il Maglione ed · il Colornbino e Rigola; lasciamo que_ sti ultimi per la ragione che il Rigola è cieco, ed il Colombin.o aveva già '<l'a tempo fatto mer<calo della propria coscienza, se eravi ancol·a dei rimali. ~a l'Azimontj e il Maglione, due giovani ancora, non è colpa loro se hanno ceduto, è colpa nostra che elevammo a cariche cliJ-jge,nli e responsabili chi poteva al massimo avere funzioni Lecniiche n.ell'organiz,.. zazione. Dei due ultimi, quando in IlaUa imperversò la scemenza economica del rib. al 50 % nel 1920, un s.-pref. ci fece chiamare e ci lesse un telegramma del prefetto che per ordine superiore doveva assecondare tale movimento. Fecj presente ai rappresentanti ope1·ai il tranello, perchè era anti-e<::onomioo, perché sciupava rispanni in cose ancJ-1.cnon utili per le famiglie acqu:irenti, e poi esaurite le riserve Si sarebb&ro rHornlili i magazzini o le cooperative a prezzi for - se anche sup,eriori; anti-poritico perché anùava a d:arm.eggiare una ntL'Z}.erosa classe, che poi la trovammo Ostile oltre che per gli interessi di classe anche per il dairmo patito; è forse pei· questo dswlalo che il ministero lasdò jocanalanarc il movimento. Io che ero fuori, mancai poco che ebbi una scomtmica per simile oo~ervazione. Ora questi disoC'Cu~li cr~doillO ~ poter continuare a nvacc.h1are a1 margini od al cenl110 dell'organizzazione economica fascista. Poveri iL lusi! A parte il fallo che_dopo due o tre annj di pratica i fascisli avr~? già i loro uomim nelle corpo;raz1Q111, sappiano che a uragano passalo avranno anche il nostro disprezzo, come lo hanno già da ora, e sarà l'unléo risultalo acquisito dalle loro balordaggini e miseria cerebrale. L. T. PRO 66.A.VVBNIRE,1 Scxmma ip.recede-nte Fr. 275.30 ZURlIGO - Paolini Pi•o: r.ing:re.zi001do Fontana cl.i Tha 1lw:ii1 per J,a ipremura ,di,mosh"ala nello a()CCilll1pa,gI1arfl.o 'Ml .aiurtcmch.le » 1.50 ZURIGO .- Bettiru: pa,g3ll1.do l'albbonament.o " 2.- G,IiNEVRA - Perazzùni Giu6€tppe: pe.r aiveir (Paiga-bo in ,rj,talr'do f ail:bor..a/In,0IIW » 1.- UTTWILL. - ,Bu~ta Antonio " 4.- ZURIIGO - Lo.mbairdo: salluta:ndo a ccunfP. di ZU1goe Saa,r » 3.- G1IBZW1IL- Rocco ,Pjota-o: ~a,. lutanr.lo i miei fira1e11.i » 2.- BADEN - Ferrarjo " 4.40 Tota1e F.r. 293,20 ! 1~,~~-osco-rso rn.11,mero[a soUo•scrirzicttte «P·ro Avveirure» è 11Scila annputaita. Dove. vasi iLeggere: Rorscliach. - Sin<lacwto iM. M.: da,~ u,bi,l,id,~a Jes,la fainu,~are fu-. 15 e nclll 5. Ncai venne !inòL!ireipubcll::ca.-to il vea,9'1mer.Jto di .fr. 30 dei soci sostenitori de ~L'..A.Nveniire» .li Lcca.irno. ca L'AVVENIRE DEL LAVORATORl': ---------------------------------------------- Tra lafarsaeJatragedia Indivisada soldatocolo· nialeiorlese e daZuavo del papa! Mussolini ha un'ambizione: scimmiotta.re Napoleone, non. imporla se il Grande o iJ Piccolo. Come Napoleone egli sogna di rapiprcsent.a.rc un ruolo mondiale. Finora non è riuscilo però che ad appa1·ire il servo umiic- e parecchio sciocico dell'imper,a.lismo britannico e conlemoorane éli1l e 111lae.d i.nclossa1·e la di,.; sa· de Il o zuavo pontificio. L'IlaJ:a. non ba inlercssi nemmeno cap1tal'st.:c; da difmdcrl' in C:na. La giganlesca lotta che colà si com.balle>lta p:.:r prola.gonisli il popolo c.inesc. da un lalo cd i colossal'j interessi dc::(li ,mperia.l;smi. inglese, am<>rican,) <· g apponcse, d~ll'allro. ~foswrn· ha sp~dilo due corazzale r ~hangai. S, dice an.,rhc che a.bbia pn:mes~ a. Chambcrlain cd al papa un e oqJo di spediz· onc di ccnlom ..la uom·ni per proleµi~r,, gli intcr('c:.c;i dcli:-- c;ristianità in Cina. fn cambio de!l'aiulo banca1-:o inglPsc ::i'!a n~ufraganle barca dcHr- fi_ nanza fascisia, e del silenzio papale sugl, orrori d"l terrore fasc:sla, Muss.olin• è capac·ssi.rno di gettare l'Italia in. qualsiasi avventura la più sanguinosa e la più odiosa. E' nel suo lcmperamcnlo e nei suoi dis~gni. .\nche se il sangue del popolo italiano sia deslinalo a fnillar oro neL le casseforti dei ~apilaJisti inglesi e d'.\mc1-:ca .. \nchc se l'avventura do- ,·essc significare la dt>finiliva rovina del n.o'Stro paese. Il senso della misura Prima del fascismo l'Italia era w1 paese rclaliYamente povero, ma fon_ &amen•talmcnte serio. La caralle1•:stica italiana. apprezzala all'estero era un nalw·alc sonso della misw-a ed un costante esercizio di aulocrilica. C0l fascismo l'It.alia è diver1ttl.a. enormemente più povera ed ha perdu le le sue qualità di serietà. Basla leggere i gran.di quotidiani italiani fascistizzati. L'aggettivazione non ha più ~imiti; l'iperbole è giunta al parossismo; l'orgoglio sciovinistico ha toccato le cime dell'assurdo. L'aviatore De Pinedo si accinge ad nna impresa indubbiamente ardita e benemerita ~l progresso umano. :\.llrellanto fanno in tutte le parti del moooo altri aucla.c,iaviatori st.ranie1•i; la stampa dei ri.Bpellivi paesi esalta l'ard'mento ed il gesto dei rutV'i[?a.l.Ori del cielo, e fa bene. Ma lutto ciò è fatto con mis11ra e serietà. La stampa ilal.iana da dieci giomi.i.a questa parte non sa più doVè prendere in preslilo aggellivi e volate retoriche per celebra.re De Pin.edo. Se P◊"i De Pinedo non parte o non arriva - ç non è colpa su:a - la stampa eh.e lo ha divinizzalo, ammos.o.iala ripiega. E' UJ10 spellacolo pietoso. Un pelo del duce diviene un grande avvenimento internazionale. Un cak(o ben assestalo di un foot-baL leur ita)jano è una gesta degna. d'tm canto d'Omero. E se w1 pugilist.a ilaliano le prende invece di dàrlc, la staimpa ilaliana veste a lutto. E tulle, ciò, badate bene, non avviene nella Gazzetta di Vattelapesca, ma stùlc colonne del Corriere della Sera. della Stampa. delJa TribUJla. L'Italia è divenuta una cuccagna per gli nmori.sli cl.li. tullo il mondo. Il miracolodi S. Luigi Giorni sono il Corriere della Sera dedicava tre delle sue preziose colonne di seconda pagina al seguente episodio: tm battello in preda alla tempesta sul lago di Como naufragava e due passeggeri trovava.i10 la morte nel doloroso inòden.le. In allri tempi il giornale milanese avrebbe declicalc veni.i righe al fallo cli cronaca. Questa volta tre colonne: perché? Perchè a. b01·cw del bai.Lello si Lrovava la reliquia di un santo - il tescllio di S. Luigi o qualche cosa del genere - che &iè salvalo dal naufra_ gio emergcn,do suUe acque: qu.indi, il m.iraco]o! Ma i due morti? doma:ndcrclc. < Senza la rcliqtùa, a1Tcrma il grave, serio e compassato giorn.ale amb1·0siano, sarebbero morlì lutti•. San Luigi, o chi per lui, ha fallo il miracolo! Ma che alla redazione del Corriere siano rimbecillili? No: in redazion,c 110,nspira Yen.lo di scemenza. ma di profonda furberia. L'ord1inc su.peri.ore è che s-i Ostenti la p:ù grande devozione per la religione e le cose 1·eligiose, ed in redazione si ubbidisce. . Quando degli atei l' degli sccllici rec;lano la pai·Le di bigolli, son, sempre grotteschi e ridicoli. Un religioso wro, convinto, nel ~ompicrc le proprie devozioni tiene sempre w1,a l:nea, ttna misura. ·Mussolini, irwec'.C. che non crt>dc e bestemmia come u.no e scaricatore livorn,ese, allorchè pre~ de parle alle funzioni religiose ufficiali diventa buffissimo coi suoi inchini profondi e le sue prost.ernazioThi fino a terra: esagera per <llarla ad i rrlcn,dere. E così i rcdallo1\ del Corriere: per recilarc la commedia ordinala del massimo· ossequio alla religione, in- ,·enlano i m racoli t.ipo quello ... di S. Luigi sul lago di Como! Ed al povero santo appioppano la responsabilità di w1a tempesta sulle lranquillc acque del lago manzoniano e cl'i due naufraghi e molti infermi! I ruffiani del delitto l lettori del!" Avvenire hanno lei.lo con ind'gnazionc ma sopralulto con ct:sgu.sto l' incilamenlo ali' a!'sa!'sinio conlenulo in uno degli ult:mi numeri del Torchio, organo dei giornahli fasc·sli ilatani .. I più meravigliali di lall' prosa sono stati g1i stranieri che ~-i!'.on domandali che rana cl; paese ·a l'Italia, nel quale, :u ref..ll'r di censura, dei giornali del parUo dnmin;inlf' possaPo in<l·slurbali comp.l'rc dl; rrali prc,,sli dal Codic" Penale, quale quello dcli 'in.e·tamcn lo a ck•l:nquerc. Ed i giornalisti stran5cri ~· ::..nranno anche domandaL, se ·n Italia. per caso, i loro colleghi - crnrni lulli faseisl.i - vengano reclu_ lai; ne pcnitcnz·ari p~r reati comuni. .\l!nC'no ,1 giud'care dal loro organo 11 ffìciale !... · I Jeliori dell'Avvenire si saranno forn1alo il co,nccllo che l'autore dell'arl;eo'o s·a LUl pazze cr:m;nale, un sangt1ina1·io, un violcnlo per natura. un uomo lmce ùagli occhi inicl.tali di san.gul' e cli odi o. Nicnlc di tutto qucslo, compagni. Dobb amo lcglicn·:i questa illusione. L'autor<> dell'articolo ·n cui si im·ocava • Lo sterminio m,soluto ed inesorabile degli avversari• e si invilaYano i fascisti ad « immergere le punte delle baionette • ecc. e che tenninaYa con un • Pasciti. a noi! Uccidete. uccidete! •, è l'uomo più fìs;camentc inoffenmvo che esista suL la terra. Corriere parigino P.A!RiIGI, ~ebbraio. 11 caso deù deipuia~o oomunista Baralllton si è risolto, come noi ai-,eyaano fa,.. ci1mente iprevedulo, ,second-0 ,gli usi e costumi detlJa v.ifa 'j>O'lti,ticafrancese. E' iini:eressanl.: conosceire ai ,motilV'iche h:111100dcl.eraninato l' mt.imaz.ione pr.ana e l'e51>ulsicne poi, de'J d'lll>ulat.o ,protestala.rio da '])a!rte delll' Esecutivo del Partiw co.munisba di Fa-amcia. L'acousa {più gra1Veche a lui sia -sbafa a-.iivoltaè qu~la d.1 aiver pubbli:ca.to wl -suo fc,gl:io La Discussio~. aii:iprova.ndovJ j;J, conteinuLo, Ila p1'-0i'..estai dii WI!Klici. ca.munisLi cootro l'.indwi.z:ro ed i melo& del P-a'I"..ito. lil documento è impor.tante perchè r.ivela la ,gr<INecrisi che ,tora'VagLiala Seuone firam.cesedell' Jmterna.zi.onaù.e Ccanunista e 1pea-chèè una conferma ddle nostre critiiohe massiima!Li.ste aJ1ha l.alb'..ica ed .rui metcldi. dEll.l'wleroa.zi.onaJe ,sle,ss;a, ,Lo rl • pCU"òtliam,onelle sue parti essenzi.aili. SITUAZIIONE .INTERNA del PAR-PJTO « NellLe sue cO'Ildiizio.n,ai·lltiuaJ.i i.I Pairtirto o<Jln è alffaV.o 'l1Il tPartiit.o di masse - lllè per i suai. e.tfetliv.i, nè ,pe.r 1' irutluenza che eserciba - e seIDjpre •più si a.J.lonrl..ama da questo obbiettivo. 1I suc,i effetti,vi sorno debcQi. i&isJ. sono, 1per so-pralJ)'J>ÌÙ, ,difftclrl ad elencarsi: ail faitlo o~ riconosciuto è che ,ìl ,P,aru~o è u.n « luogo <li ,passa;ggio» ohe non traHiene cdoro i qua.li, per la S1itiu.azioneobbietti.va, vi ~trano. La ma,g. gic;ra'!1za de.glli. mscriiit:i ha so~aimente qu,a,lohe ,mese cl.ipresenza lllei nostri ramghi: e9Lfa,nea aihla sLor.ia d~ nc·sliro Pairlito, essa è ne1!La.sua grande maggioranza ooJlliPlel.aime.nie i,gnoramte .dei 1princi,pl più e1emenla:ri ,del Comunismo ». « Ciò che Ile nostre organli.zroz,ioni ipo. levano leglr!Jt:i,maimenleaivere di m:i!lifaire s'è ~a,cce,n,!.'!'a'lo a;L punto di cli1Ven1rel'es- ~enziall.e, anentre che ill pensiero e l' iniziiaitiva co.mun:iisla 110n travamo nè 1'occasic.ne inè il ,mezzo di esprim.el'1si. « Questo indebolimento pol,itico si ripercuote ne'lll'a>bti!Vi1q.uàa.si, nu1la deg!/i orgain.ii:m.iI,di base. Le c01'LU1lle ,si rirumiscono raa-annemile.•Le !loro riunicm.i so,no qurusì deserte. « Le seditl'le non ha.inno ai],(,ro ll'bfLoi0 che d'approvare formalmente le istruzioni, le dlJl'clltive, le ,pa.ro,le d'ordi.ne che venjgono lralSl!Tlesse «da.ill'altc1,, !J}~r via gerairohica. S<ll!voeccezioni ,l'aH.iviilà po· lfii,;ica ddl'le ccUu,le si rriduce sLre-U.aJmen,te a questo. « Quamdo una cri;tica, un suggenime,1to, ,una i,nizjiatl:iv<a ven~a dal.la base, essa resta an.itomalicaunenle rrrn.chiusa ne!lla c~la in oui si mamrilfesLa,arvendo li dirigenti del Pairllto stab.hlila 1ra le organiz• zaz.i,cxru,una diivisicllle ,ri.garosa ,sia or.izZ\,ll'liallmente ohe verti.ca,Lmente. Di faitto, no!Jlo stait.o a1l u.aù e d ed Pa·rtiiLo, un mi Iillairt.e non '])UÒ preipa.gaire ùa sua opinione nelle a ll,re ceilJlruile di'verse dailla. sua, rpc.ichè e~ ne ~gnora l'ora ed il Lucigo di E' un omino pacifìco docoralo di una oncsla. pancella borghese e di un paio di croci cavallertsche, a.inan_ le del quieto ,·ivere, dei buoni pasll e delle tran.quillc d·geslioni. Il suo idea.le e\ lo sLipen.dio sempre più rotondo ad ogni fine di mese. J-Ia indossalo la camicia nera solo nelle riv;slc e nelle parale durante le quali ha an1lo sempre cura di mtllcrsi ~i gruppo delle alte personalità per es- ~crc più protetto dr.Ila. forza pubblica. E' un pac·occonc scettico, che a quallr'occhi ostenta il suo d:..spxczzo per il fascismo cd i fasdst.i e quindi per S(! stesso. Quando ;nconlra un anli_fascista per la strada fa un sorrisello d'intesa come per fai· capire: , Sai, si fa per il mC's.tie1·c,ma ...: . E' tim:do come una. gazzella e pauroso come un coniglio: non sopporta lo spella.colo di un amico con l'cmor_ rag'a nasale. Ma allora, domanderanno i lei.lori, <'Oll'(' s' sp=ega questa sua ferocia !f. orna!· si 'ca? Si ~-piega. si F:picga con qu :Ja lai<> çìw IC'ndcnza allo stipcncl'o ~"llìf>rc p:ù rotondo. Il simpal;conc dircl.lore del Torrhio sj ~cnt.va m·nalo nelle !;asi; lo ~- :i:- u-:a,·a c1· e •,s:'r(' un fascista licf'iclo, aornial:zml.ore, pac.ifìsla. Lo ~.p~ttro ci un tal concorrente pronto i> rn!'C('(ll'r[,l· nd roslo e nello slip. 11,J;olo osscf.$:Cll:J\'a: non dif!cr:va p ù bene al fYlls;ero di un avvenire con la scodella meno fonda. Ha avute una pensata: far la fac::a niù fc_ rorc d. quella del concorrente! E ne è wnulo fuc1·: l'articolo. :\fa il noslro uomo non ha pensa.lo che l'incitamento al dclillo può cs- !'ere racco.llo? I! nosl1·0 uomo era lrnppo occupato al pe11siero dello stipendio nel momento in cu; scri,·eva l'a1·li~olo (' se dcm::rn1:l'evento si verificasse, se nC' consolerebbe faciL meni.e: ·1 Lr:bunale délla ma coscienza è così in,d>LL'gcnteche lo assoh·e1ebbe scn.z'allro. Il nostro uomo n:on è tm'eccezione. E' il tipo anzi di una vasta e numerosa categoria dell'csercilo fascista. Volendo darle un nome si potrebbe ch:amarc la categoria dei ruffiani della delin,qucnza. fasc:sla . Rufftani per lucro, si intende, non per dilcl.lo. rr.JUIUonc ed :JI s-0ffo raggio, j raggio e la re&ione ccistiltuiscono ttr.a ,tr6i:,!licebar.ri.cr3. 'lTa Il.a. ba,se del Parli.lo e ria sua rure7.iione.Si. ,può dia-e, in princi;pio, ohe a.nche ~e l'u.marulà del ParLito fesse con~ro la sua <liilrezioaie, questo sentim0nto w-te, re-hbe e si .iinfram.ge-rebbecor,tro taili dighe». "!La id.e,gonE1!'az.ione!PO-litica dE.l Pari.i-lo s'accomipla.,gna a dei sintooni singolaamen{e a~ila'!iffiainti:11.'iiir.nnoralitàili,laJta nd ,Pa,rlito. N,on ne da.remo che due prove rece.ruti, al-1.:alltea ,docu,men:l.i uEficiaili: è ili Bollettino della Regio-r.'ePoriffata dcl 15. dricembre 1926 che aù caipiitdlo « Eìs<lk1sic,ni » an.nrunci.a nientemen-0 che seJfe espulsi cci (Per « iindeillca,~ze .finamz.i,a:rie.,. e due per -rdl:aztion.i con fonZlictna.rì da rpo• liz.ia. E' ancoa-a jJ BolleUino del Sesto Raggio del mese cl.in-01Vembreche d.iclùa, ra trarn.qui.filannenle che la cassa del Raig- ~o ha subllo una iperdirtia di fu-s. 1356,75 a causa « ckllrriinideLioa'lezz.a eh taluni tesc•r:ieri i.n.cosoienti ». (Si trat:'..a cl.i un rag. gio che accusa 500 aide-rcnl1) ». Rimpasto ed epurazione del eonslglio di Stato Men:Lre i.n J t.ailia si ai.aiviiga,in t.amte difficclltà fiinainziarie ed eco-n<:xm.ichen, cai si t.raLaisoi.a da 1parle d~ fosoilsmo 1a piccola poil.itica del <l.i.spelito e delJla rapp-re- ,;:a,g~,a. Si, all/llun.cia, da -uina jp<!ute, un puCSSJ.· mo rrirn,paist.oche <lo=c'6be cO'lpire g.Liekm1edi nazionalisti - Federzcllli in prima filla - ed a:ìllontanarli ,per selllljpil'e d,aJ IMS.nistero; e dru!ll',a,l'tra ,la epurazione dcli. Con.s~.lli.o ,<il Stato c01i'la.elian.i.nazione ,di qua.llro cons~gEe-ri giudicali ait1~ifa s.ci,sti. I co~1j:\ilisairebbero Ru.in:i, Giiuffri.da, Co:nra,d.ini e Lusigno.li. Cinque a11trtici on- &i~i.0ri saira,runo eisonera,Li iper lii:nfuhi di età. In lO!l'osos1.ituzio.ne verranno nominali, na-luraJ,mc.n,:.e,tut!J elementi fa.scisti. J.a sorte 1purta-c,ppo acccrmuna uom;,ni ,he dov.rehbero essere ben dis.tinti ,per ~I loro ,pa,ssato ed anche per la sim.cer.ità o meno ·del1.a 1otla comba.lluLa contro ìil [:,. !"c:1;ano.Unire, a,d esempio, Rui~~ che e stato uno dei 1più fede,'Ji segua.ai di G:ova,nni Amendofa in Lu.tta la lotta conho iJ. re,gime, faiLla con fermezza, cc,n co1aggio e con •l€macia, aJ. fami~a,Lo Lusi.g.n. 0 .. li, che, Prefetto a. .MiJano, 'Ì!ncorig.1:ò gli in.cenci.i deAJl'AvanN/ e ,l'cccup-a:z.:.one, ma. nu militare, di Pa1azzo Marino, dove ar.icora -dominava l'arrrumimistrazione sociailisl.a, e aùJ 'ex isotto~grei'a.r,io ag ..i ln,l.erro Coo-radini che, consule Giolitti, conlnbul al!l'airmamenLo del~e bmde fasciste ed accordò irc,pimii.1à a tutu i 1ioro delil bi, è i,ndubbiam1en.'1.eoffen~1vc ,pe,r Ruiru. M..d)grra.dot 11fl, i < ro renliim011.li, Cor raidini e Lu,;i'.>nn.•, !ara:nino dai! or0jeLar:oalo ita,li::11.1, cons,d~n' i sempr~ ,:om-? gli slrumenc.i ;-,ii c-!hra,i defila k::-hna e .'a vittoria dal :asc:smo, e q,1 nd1 ln caiusa d~'. mar11~io c]~·t !e masse. -oBersaglio • • umorIst1co (tre palle per un soldo) 11 co-rri&pon.dente del Popolo d' Italia dai Bw'Jiino - non è d.eHo che .non si passa essere nel,lo ,stesso '.empo cciniii;po.ndente da Benlino è.e.i Popolo d'Italia e un perfetto imbecille - ha faUo mo-rire a LQIÙ:r..grado la nO<Slr'avalorosa con:,pagna AngeliJCa Ba'1abanoH. Capisco! Cc111quel ,po' po' di reclame che Ja nostra ccmpagna -- viva più che mai - va lacer-..do al fascismo e a Mussc)]ini, il desiderio .-la,scisla cl.i fan1a morLre dev'essere viviJsimo. Farla morire, s· mter:de, come Matteotti. .Farla morire ... con un colpo cl.i telegrafo, pE'r ,pc<i sentirsi smenti.re iii g,.orno dopo, è slu.prdo. E' slup;i,do, anche perchè i:l corrispondente i,n queisticine, ~ era ,an-rivalo a capi.re che il vz•lore e La notcr:elà del:a nos'ra compaigna valevano la spesa di un le'k,gra:roma da Berlino a Mtl::ino, doveva ,i:,ur sa.pere che Angcili,ca Balab;inc-ff non rs!Siedeva più in Russia da qualc-he anno. Ma, riçe1o, non è otbliga,torio c.he i corri.;pc.ndenli dcll'esl.ero del P0pofo d'Italia siano inlelli•genti. Anzi! L' ioll'becillilà del cr0r:.'Sponde:1te b~- linese in:tpallidisce peirò di frclllte alla cana,gl-ivs::a disinvo,tura del giornwle <li Musso.k.nà. Infatti in Wl breve commento alle. no. t=z:a... martuaria il giornale mussoliniano trova mcd o di soriv€il'e che la B3 [a. banoif: "Nel movimento socialista italiano diede prova di acido isettarrsno e non si guadagnò che scarse simpatie , , e cO'Ildude: « Probahilmente essa è morta dopo la morte delle sue illusioni politiche"· . '.'iel movimento socialista -itabmo Auge'lica Bakbanoff noo si gu.a;dagtnò cenamente ,le simpatie, ne Ja r-iconoscenz.i, d.i Ben.ilo Mussolini. In quanto a!l. Testo ... !a. sciamo correre. Se quelle ohe il g1ori,ale della fu.ma e.tffar.istica « F.ratelJi Mu$- solw • chiiarna « iUusicmi politiche , sono mo.rte come è morta Ange!lica &i;.abancff, noi sociali-s'.i possiamo sta.re aJlegri. Le ncstre... hlLusi-cati virva~o ~ inchioderanno ne11a tutte le Jlu.s1oni fasciste. ,Però, 1l'1M1ti.c~.ait.aoiecrO'log-io i,.mebre dellLa.nostra camipag;na è incompleto. Bisogna wWungere che se Mussolini ,ha poLu.to sfa.mars-i qualche volta, qua.ndQ per camera. da letlo si serviva delle vtJl- ~e <lei ponti .di Losanna, lo clRive ;:>roprio a,1,1' «aci<lo settarismo» deJllla nostra valorosa con:ipagna; che è merito o col,. pa, di questo «acido setLaa-i,smo~ se Mussodri,ni,da tllll iignoto giornaLUlllColo eh Ro- =~ è salilo fon J all'Auanfi! nostro. di cui si è servito <:Ome tr~po1ino per spiccaa-e il salto ... verso il' impero. ,Diaffil!llel Certe cose non -1e dov.rebbe ignora.re aJ «l!Ikl,goo» Arnaldo, ge.renle · de:lla firma affaristica «Fratelli Mussofuti,». 1II Guguss di Lugano, duro a o.!dere com.e re bestie -da soma, continua a èedicaTe un neretto setlim.a,na.'!e « Ai cust1>- cl.i <leri. principtJi immortai1i». L'tt<lti.mo mer.ta d'essere letto per intero. &co1o: « La Rivoluzi-One francese - per quanto riuoluzionada - no,r aveva abolito. naturalmente, il Ministro degli Affari Esteri, il quale era un certo Buchot, testa di legno grandiosa, che vivacchiava tutto il giorno al caffè Harday, dove i /affo. 11iniandavano a cercarlo per fargli apporre la firma alle «note» che andavano al Caverni stranieri. E' inuti/~ a,ggiun. gere che era un perfetto iignorante. A Termidoro, il nostro Buchot fu •ovescJc<to come tanfi altri, insieme con Robespierre. M~ Buchol n<>nsi perse di coraggio, e a chi lo sosfit1..-iva,il ,signor Miot, si pre6Mtò umilmente a chiedere un posticino nc>gliuffici del Mnr.Jsfero degli Esteri per sbarcare •tl lunario. Vedendo con profonda angoscia che Miot Faceva il sordo egli, ancor più umiliante, disse: - Se 'voi 11011 mi giucl.icaLe capa<:e cl.i occupar-e un posl<>,d' IÌilillJ)Ìegato,da,tem\>.net~o di fat. !.'.orino Se non !o~e storico, non sarebbe da credere. Ma sotto le ir,idescenli fraseologie dei prine-iipii~mmortalJ c'è di tutto: c'è pt?rsino un Ministro degli Esteri che, a riuoluz,ione passata, s'accorge di avere solamente ri «nume1 i» necessari per fare il !ottorino ». Naiturailm~-te. io Ua1Scio ,aJ, Guguss di Lugamo t,utla •La ,res,ponsabil<ità di questa ... invenzione storica. iMa se a,nche ~l fallo fosse ,storicam@le vere>, esso st.aa-eJbbes()llo a cllinosbrare 1a n<.!ssuna diffe.re.nza - nelle manifestaz.ioni E: neg,Ji effetti J,-e.ggi-Or~-· fra le pa.ssate 0 !le recenli rLvoluziCU1i. J'erohè a .ri,vcdu:z.ione f-a.scista passata, non sa.ranno pochi. i F.ar.i:nacci che si a,c. c~a.nno di a'Veu-esoJamenLe i numeri ncoos.sarr-1per fare iii fa.echino ferrovi.arrjo, e sa'.~o mc.Ji~,sime i d.ilretlori di squi4. ie P1:l o meno fesse, ohe si acco.rgeranno di non ipossedere nemmc,no i numeri per fa:re il fa.itlorino di redazione. SamtissLma pazie:nza! Proprio quelli de,! Gueuss •di ,Lugano devc,no toccare certi tamil * * * Augusteo, una fra le tarn.ti,ss:iuneinizia. t1ve •pseudo •tetterarie ohe sorgO'llo come fonthi in regime fascis!.a, si è i:refisso di stah~l:ire: « ••• per quali vie e con quale spi.rito la tradizione italiana ha posto, nella storia, le preTTU!ssedell'odierno fascismo>. Hglio di tanti. pa,clri .... e di molte madri, i.I fascismo rtenta di cla.rsi 'UIIla, pate.rn.iià. 11 c~ito è aljduo, ma la d2.sim.- voHura fascista è di mille cubili superiore a queste pi,cccllezze. Cosi, per conto cl.i Augustea, i più noti sarltlori del fascismo :ullustre.ranno tutte quel!le ligure della sto-ria Haii.aina. "che abbiano in qualunque modo precorso le correnti che oggi dominano la r.azione ». E 1a befla co1<lezione Si inti- '.olerà appunto: I Precursori del Fascismo. Nel leggere •l'elenco delle figure defila storia i1:aliana che merta.no -l'alto caica-e d'=ere cita1e come precorritrici dcl fasc~s-mo, trevo che il maestro elemwtare cl.i scucfa Frainco Ciarlantini si è asstmto il c=•pit.o cl.i cuclna,re ~n sal.,a, ffaiscisla Griosuè Carducci, Ha u.n bel c01raigg.ioquesLo ci,a,lilrooe di Carlain.tinj, vecchia conoscenza nostra di altri ,tempi. Giosuè Carducci, i-I cantore di Sal<tn<I, l'autore del!le Fonti del Clitunno, del « Cam.t.o dell'amore », di. • Nostri e nostri morti~- Risponderanno il di de la ver.detta de la giustizia e de la libertà. precurso«'e del fascismo? Tiri v.ia, tiri via l'ex rivoluzionario Ciairlamtini Ci scaio, purtroppo, n~lla stQl'ia. i1a1:ana ipe!'SOna.~gi de~i d'&sere eleva,ti a •preou,nsc<l'i aeI faiscismo. Sila, i Borgi'la, i Medi!ci, Majno della. Spinetta, Gasparcme, Passarrnoote, i.I Passatore ... cortese, Musohn.o, ecc. ec.c. Qui ,gli scr-v!tori fascisti poss0010 .artti.nger« a piene mani. Qui c'è glcria. per tutti. Ma. oper carità di p-alriia, procu:r.mo ,cli ncai coarl.aminaa-e ile pu:r,e e sante glorie ita.lrl:.a:ne. ,1:1 popolo ilaaia.no non perdonerebbe questo deilii~o e ne chiederebbe conto illi idi de.I.Ila vendetta, della giusti- -.. zia e de11a. iliibert à. Quel, ,giorno i.Il ciaJtrone Ciiaa<JantrrJ paissea-ehbe un brutto qiu.arto d'ora. MafiJa.roua. LettedreallaFrancia Il Carnevale di Nlsza «Signorti e signore, fate largo a S. M. Carnevale 49.o, che fa la sua. solenne entrala nella prediletta città di Nizza•. Con queste parole <li prammatica i tre grandii quoti<liani locaii - per la ai.rcoslanza usciti in veste spe,cia.le con disegni a colori riproducenti carri, cavalcate e mascherate partecipanti al «cono~ e i nume-rosi setbim.anali hanno dato inizio alle {este carnevalesche , che si sus· segui.ranno quasci. ininterrotte per lutto il carnevale, che a N~z.za sono ve-rame:nte straoz-dinarie, ricche e folli. Il centro d,i questa ciità cosmopolita, ricca, lussuosa, è completamente trasformato; -tribune immense, sfarzo di il11.llI!Lila.zione,centinaia e centinaia di lampadine multicoloni. riflettono soggetti intonati alle feste; numerosi carri più o meno indovinati, cavalcate allegariche,' mosce.rate grottesche e ,varie migliaia di maschere iso,late per-corrono le pi.azze e le v;e centrali battagliando, senza un momento ili sosta, a colpi cl.i «confetti~ (cfu-.chetbi di carta colorala) colla folla strabocchevole che si p:gia su tutto il percorro, e alle ore piccine, quando il centro si svuota della folla minuta, che torna a casa stanca e ripresa dal pen· siero del lr.iste domani. e l'all.ra dei for. tunati di tutti ti! mondo - e;he accorrono q_ui_a ~odersi il tiepido sole cl.i questa n,1:era incantata - si riversa nei nume• rosi «casinos», «palaces» e «music-haU» uno spesso strato cl.i dischetti alti ~ certi .posli, ~O centimetri, dà l'imp~one di ca.mmmare su una, neve variopinta e benigna. _Il popolino - piccoli impiegati, OJ,e· ra1, - ha avuto l'illusr.one di una uguagliaru:a, si è sentilo pari ai «cresi» cai quali ha scambiato manale di co.nfelt.ì ~enza soggezione alcuna ed ha yuotalo d borsellino f:110 all'ultimo franco pur di essere l'ultimo a lanciar~ una manata di «conietli» e di lanciare l'tdtimo lazzo. Eppure è qu,i dove il conlraslo fra ricch~z.za e miseria è più gn ..nde, eVlidente, stridente: a! ma.llino, quando glj operai. stanchi <letlai .gazzarra della notte e preoccwpati per il poco danaro gettato, vanno al lavc,ro, passano davanti ai «ca. sinos», wi «palaces• sontuo~ e sfolgoranti ed at «music-hall» trovano le stra• de ingombre per lungo tratto di velture e df a~t?i:riobili che attendono finisca la or~i.a. Ll'nzuata quando il caos fragoroso del corso svanisce e le numerose e sfia. late 1n1i...~chee fanfare PQpo!.ari manda- ~ano gli ultimi e ormai lamentosi squilli. Sul tappeto verde dei «camnos» l'oro corre a rivoli, cambiando ogni momento ~adrone; nei «palaccs» l'elites cosmoipo. IHa d~- e s'ubriaca cl.i vin.i da 100 fr. la botbgha, i~c1i «miu,ic-hall» i baroni d~l . ~o si CO'D.tendono a mucchi di biglietti di grosso taglio le «stelle» in voga che si presentano, nude completa-
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