L'Avvenire del Lavoratore - Ano XXXI - n. 7 - 12 febbraio 1927

!'alt.re, siamo frilti! E diTe che abbiamo già tante 1b:·§he e guai sune sp:illJ-~! ». Per quanto possa essere pooo ~if:ica.nite il fat'.o che in l•talia, specialmente ora, un sovversivo si rechi a p:i.reoohie àµrese nei caJ.fè assieme a dei poliziotti, si.amo perleLtamenle d'a<:cord0 col « Risveglio » c'he ciò sia lroppo v.a.g-0 per la'llciare una si grave accusa - tanto p-iù che nemmeno a noi risulta e la no3'1.ra circola.rie non dice-va che l' Ustori abbia fa.Co Ua sipah fa·a I' It.aha e la Svizz.era, ,D'alt.ro -lato rite.niamo allr'.l'Uanto vago i.I creJdere che i.I nostTo i..oJormatorc abb;.-1 ba.salo la sua al--cusa su~le identiche indC1r.112zic-nri,~cco\t,e da • Il R1sv€-glio '' ci sentiamo perciò in dirdo di declinar:.: 1 accusa di Je-~gerezza, indirettamente falt.,ci àal oonlrateilLo ginevrino. Cnmunqu~, l' Uslo1; scrin: d'•-•sswsi messo subilo a dis-pcsizione dei PaTliti ~c.vversi.vi ilaliaru residenti a Parigi per una rigorosa inchi.esta? Tan'o me.g\io e se verrà dimoslra,la !a lua inn.ocenza noi ~aremo lieti pubblicare che \'ignobile fungaia dei rinnegati e dei t.ra<litori conla una can.a.glia di meno. La censura procede implacabile oont•o la stampa di oppo■lzlone (Continuazione di • Una inchiesta sulle co,ndizioni ,dJ vita in Polonia»). Si,a. Be-ckett, deputato. - Prima di tutto, voglio occuparmi cl.di.a questione delie persecuzioni contro la s~mpa. Dopo dci!e indai!in.i mo<llo accurate, siamo .arrivati a dover cor_cludere che in Poloni.a non agl~ce ila vera libe.rlà di sta-u.1pa, come e;;·ste sollo ogni .-eg1me che si rispett:. Pr:ma d: poter essc1e messo in vendita, ogni giornale, tira'.e I.e prime undici cr,pie, ~eve inviarle alla polizia 1)0r la censura. TuHi i giornali che criticano ii 1·egime attuale sono restituii.i alle ìoro tipc.trafie con degli, spazi bianchi che por.I.ano \l'iscrizione « confiscalo », ciò che significa che quei passaggi son sta1i soppres.,i '<la& c-ens-ura. Noi at>bi~o qui degli csempM di giornali di ~utte le tendenze, 1cb•lladestra ilibera~e fino alla socialllista. di sinistra {.senza pa.l'llare dei giornali cc-mwusti perchè sono illegali). Tutti questi .gion-naili ritornano alla loro liPCJIUafta in queste con.dizioni. .Per l'editore e N gerente, specirulmente, ciò è disastroso, iperohè nel mag.gior n,umero ,de1 casi. un -gicrnad.e non ~ò essere messo in vendi~a con de.i passaW in bianco. Tutta ila composizione deive subire delle mod.ihcazio-ni. Come loTO possono gi-udica.rne da questo csmpla.re che ,presentiamo, solh.nto 200 'Pairoil.ecirca .restano in una -pa,gina. Per i piccoli giornali, che si dibattono quasi setr.ipre in graivi dilficoltà - e quasi tutti quelli di sfo.i.stra appulen.g0110 a questa categor.a- queste misure deLla censura a loro riguardo si.gniifica.n-0il più delle vdte la loro morle in breve tempo, .non avendo essi la ipossibilità di scstenere le s~e quc-tiid.iane per il rinnovamento deLla compo.si zione. Noi abbia.mo avuto la possibili-tà di paTla.re con un certo nume:ro d'editori di ~ornali. Uno di essi è ol'editore de.1 umies%g (del quale posse,diam-0 d~li esemplari). E' 1'0t1gano del Parii'..o dei contadini. I contadini criticano il Governo per,chè sono ,poveri e malcontenti, ma biso~e.rebbe essere dotati di una gTa.nde immaginazione rper quai:ificairli comunisti o anche socialisti di sinistra. Ebbene, questo il.oro giorna'le è ogni settimana quasi comptle!.amenle ridoilo in bianco dalla censura. Se la polizia sequ091xa un giorna.le per tre settimane oon.seouth•e, essa ha il di.ritto di so-p-primerlo. Per ciò che riguarda i ,giornali di sims,tTa, la pofo:ia interdisce loro invariabilmente la pubblicazione e ess:i riaip- .pariscono invariabilmente sotto un allro nome. Il gbrnale Lemfaszg, nel corso di questi tre ultimi mesi, ha cambi.alo nome sette vC'lle. Ciò che dimosLra l'a.tlaccame:nto dei ,lettori e la buona volon'.à degli editori. Su ,un'ooizione di questo giornaile, è state ri,portato il ,testo dcl tel~ramrna inviato in Polonia da Georg"'-5 Landsbury e da paroocbi allri depu!.ati ingiesi, in ~gtio di pretesta contro le persecuzioni: due giorna!isti de~la Tedazione del gioroa-le vennero arre:;,tati e la sua puhblicaz:one venne interdetta. Un altro pretesto per sopprimere il giornale fu la pubblir cazione dei -resulta!.i deLl.e elezioni dei ra,ppres,e-nlanLi operai alla Assurance sociale a VaTsavia. La sinistra cperaia si era assicurata una maggioranza di t.rentun seggi nel Comitato. 11 giornale riiportò questi risultali e in conseguenza d.: ciò l'edizione venne coniiscala. La edizione seguen'.e ha citato il diiCorsc, pronunciato al Par!.amento polacco (Sejm) è.a -un. deyutato del Partito dei ccnladini di ter.denze socialista di destra, nel quale egìi dava la slalislica dei pnpri::.tarì !errieri: iJ. loro num~o, la superfi:::ie dei loro fondi, ecc. Il giorna,e ll\l ~e i:,;:,resso nella settimana stessa. I gicm1li sono ai.lorizzali a pubblicare i <liscerei tenuli al Se;m sollanto se rip~rta.'l"> questi disccrsi in exfenso. Ciò r&j:-pre::enta qua·!::c-'a di enormz, pcichè un discorso che dura sol:anto quaUTo ore è consideralo di una Lun.gh.:.:zzam,,.J_ lo m-:::•:krab. Generalmente, i deputati par!.anc da 4 fino a 5 ore e se la stalfi.. pa vuAl ri:;>orhre =,1 tesio comq:;leto di un discorso, un fcglio intero del gioTnale dovr ..bbe essere des1inato a !.ale scopo. Ciò rende pTaticamenlz imposs:bi-1.e il rer.de-re conto a,l pubblico dei discorsi parlz.anentari. Questo provvedimento non v:ene arpr,licato a ogni giornale, naLuralmente; ma i giorna!i che critica.no il Governo o rispettano qu-es~a disposizione o non riva,10 1 'Puèbli.f. e a Succede pure ,q!.!a.Iccsa d'altro: l'eiditore che invia a>lla polizia il SIUO gi.orna- :e o pubblica ciò ohe la censura non ha soppresso, può esse.re ciò non.dimeno arreslato o imprigionato per aver puhblicato ,dei passaiggi sedi:zfosi. Posso cilare d caso del Zemla raia, ,giornale ucraino del Pa.rlito d~ cc-nla,dini Era in opposizi.o,ne al comunismo, loltava con'.ro il camunismo, ma crili!ca,va i1lGoverno dal IJ)Unto di vista aigra.rio. Questo gjornale fu sopprl"..sso e il suo editore venne gettato in pri1~on'.? per otto mesi senza che avesse luogo un ?recesso. Dopo ciò, ~ulw. base della· so.\a depos-izfone dclda P"lizi.\ fu condannato a due anni di pTigi,me (Conlimta). l111presari eontrleoorastraordinaria dilaHro Di solit-0 dobbiamo lagnarci d~lla mania <lei paidroni dl im,porre a:i loro O• perai delle ore straor-dinane appena il lavoro è più abbondante del consueto. Taluni di loro contano di diminuire con ciò le spese di prod.wione, un migliore sfruttamento della forza motrice, il disbrigo pi.ii rapido delle ordinazioni. Altri invece hanno una segreta paura delle mosse d'indipendenza dei loro operai originale secondo loro dalle troppe ore di libertà sopratutto quando questi diavoli di operai si sono riuniti in ass◊e1azione sindacale per delinquere contro il sacro interesse del padrone. Quando conosciamo la parsimonia di lor signori non possiamo raccappezzarci perchè ma, essi si !<obbar::ano a la:i:a ,ipesal per salari, illuminazione, ecc. per il maledetto gusto di tenere gli operai ur,a, due o anche tre ore al giomo di più. nella fabbrica per la sola preoccupazione che questi non abbiano molta occasione di fare il loro comodo. Ridicolo addirittura c1 sembra il tentai:;vo avveratosi in molte parti della Svizzera di ordinare all'ult.imo momento delle oTe slraordiParie per la sola soddisfazione di mandare così a monte una riunione sindaca• le. Però adesso v1 sono anche degli impt esaTi che si oppongono all'abuso delti are stiraordi..'larie, rua non in Isvizzera, ma '!)'recisamente in Gerun.ania. L'associazione dei ,datori di lavoTo di Fra'llcoforle sul Meno, ,di quesli giorni ha diramata una circolaTe ai suoi soci Taccomandanido loro di .non ifa:rc, mai de~ le o:re straordmrie, ,licenziando al medesimo tempo operai ed impi.egali, di assumere piuttosto del nuovo personale da poter liquidare il lavoro esisb:nte durante l'orario nonnale. Per la rrerità, tale gesto merileTebb di essere imitato anche in Isvizzer.i. Nemmeno da no1 tutU i padroni sono entusiasti del lavoro straordinario e propTio di uno di coloro abbiamo ricevuto una lettera che suona condanna inequivocabile a.ll'a.buso del lavoro straordinario. Egli si lagpa del fallo che un'operaio se ne sia andato da lui perchè in un'altn, slabilimer>to vi fosse p::r lu1 occasione di guaciagnare di -più mediante le ere stTaordinarie. Il detto padron~ disapprova con accento acerbo questo «sgobbame'.'!lo nelle ore straordinarie ( Ueberzeilschindersi ). L'operaio m questi.on~ ebbe ancora il coraggio di rivolgersi al segrela,rialo federale ,:;erchè qt•esto induca il padrone a. dispensarlo dal tempo di disdetta il chè dette occasione a questo ultimo di mettere le cose a posto in detta. letkra. Non è umiliante il fatto che un'industriale debba i.:n"egnare ad u:1 operaio le &iustc direllive? Nell'attuale momento di crisi econorn;ca ogni operaio che accetta di fare delle ore straordinarie o che come nel caso presente si esibisce addirittura a forle, commette un delitto soprattutto contro quei poveri operai di. occupati che ·· i<?"'~-ri cr1!:cr:;bb2ro qu:i.lun:iue occasione per troncare una vita peno~a. caJa.milosa c degradante. Una timile esibizion~ è para~or>abile al crumiraggio. Essa è più deylorevole in un momento che gli imp.renditori e le autorità fanno del lutlo per prolun~are l'orario legale del la.voro e per eludere la settimana d1 48 cr;.,. '.'-!on s· accorgono quej:ili inganui operai che es~i - a~endo in tale modo - provocano anche per loro medesimi le riduzi.oni del salano pc:rchè i padroni dicono che gli operai potrebbero guadagnare albastanza per vivere se acc02ltass::ro di 1,,,orare 9 o 10 o:-e invece delle sole 8, anche col salario orario o a collimo ridotto. Giacomo Wo/f. o n o I.'AVVENIRE DEL LAVORATORE CORRISPONDENZE Da Ginev•a E' ARRIVAffD .... L'AMBASCIATORE i:· MrÌJvi\to il Barone Russo (1pa.11don: il m~r.:.hese Paob.cci de ,Ca)boli) e fanti hanno voluto Yed~re qu-e-slo eccc-zionale per.;onaggi0 i1 Ql•ale costò lanl,j co1lora.re !e agenzie teleigraLlche le quali volqui fra MtL~solini e Drumond; .fece 13.IVolcro far sapuc che i funzionari italiani :ll!a Soc:età d~lle Nazioni, Mussolini se li nomt/l.-'.\ hw: fece dire lamte fesserie J Drumont f:no a disguslaTe il ,pa-cifico Jownc;J de Genéué. : 11'.l: di:nc;ue hanno voluto vede.re il gr;.tnde uomo che MussoLni ha inmlo a G:nevrn .. e -tutti hanno con.slatato eh-.! si lra.'.'.a e.iiun ometto qualunque, pia;L!o r,i.'lllo d quale non promelle niente èi s1r:1ordm,1r:o. Un funzionario come lanti, che avrà due superiori: uno apparen.te - i' ipoye1·0 D.rumond - e uno vero i'I d11ce. Non è qui, in una corrisponde~a, che si deve parlaa·e della curiosa silsuazi.one :n nù :1 segrelario della Società delle Na;,ioni ha messo le sue pr€Toga:ive, e :\elle conseguenze cha ne ,pc-ssono deriva:e. Ma la forma con ct,i questo funzionaglio è stato norunaito e enLra nel suo nuovo uJ>ficioè tal.e che chi deve d-:::vrà do-mandare a Drumon•d se egli si è r:iso conlo del fatto clie, adatlan•dosi, senza neanche salivare le apparenze, allla volontà di Mussolini, ha creato un prettdem.e pericoloso pe:r il fonzionaonen'.o della istituzione. UN SAILUTO A CHI PARTIE Un sa'lutc, con l'animo commosso, al sigtior Attolico. L'ambasciata •l'ha ottenuta: il premio a~la sua ... rudaltabilità è ,-e:n.uto. Se non è ,proprio come lo desiderava, peiggio '?er lu:i. Perchè, crea-;.u.ra di Niiti, egli è pa.ssato fra una se:ra e una mattina al fadele servizio del nuoo çadrone, brigando ,per prepara.re scalini a'l.la wa. carriera. La carriera I La carrit--ra! Quesla 1~te mediocre non s-i preoccupa di. altro. Ebbene, La ca.rrkxa eccoQa faHa. Fili 'dritto, p::rd1.è aLtro è il Quai Wal-son, e altro è l'.unbascia:a di Rio de JanciTo. Se per case e,gli cade~e in disw~a. - ciò che è sempre possibile per i funzionari ohe rwn sanno jn-ter,pretare bene i recondit-i pensieri del padrone - non éi sarà chi ~e ne dor.rà. Un sa~uto anche al Conle Senni. J,J Conte Senni ha fatto quello che ha potuto pea· servire il fascismo. Che l'abbia fatto CO'Il ipiù o meno caloTe, questo è aJfare che rigua-rda i capi fascisli per i loro rapporti. Fatto sta ohe il licenziamento del pTof. Ohiosle:rgi l' ha vCJ1liuto lui ohe la llotla contro le souo1e ilaliane I' ha comincia-ta lui, ohe i ca;pi-Ia.scis li impe,gnavano lui come capace di raippresaglie contro tuili coloro che non intencievano di far oma~io aJ fascismo e ai suci capi gine-vriru. A PROPOSI-TO ! A proposi:o dei caipi, del ,fascismo. Il Conte Vin.ci -pubblichi il discorso da lui fallo domenica 30 gennaio all gruwo di italiani. che an.dò a visitare la sede del Fascio. Dicono che 1Ù un discorso rnagnilico. Lo puchl.ichi! lo uo!emo! IL R1TRATTO DEL DUCE Grande entusiasmo fra gli italiani per il match ,it.alo-sv-izze.ro e pe.r la villoria de6 H ita-Hani. I giornali ne feceTo un gran ,pa.tlare. Noi, che am.iamo lo sporl come esercizio e non come mezzo di proyaganda nazionalista, ,passiamo la no'.izia con le dovute riserve su questa smania spcrlislica la quale scalda sopratutto coloro che non fanno ginnasf ca. A pro,pc,silo del match, il Trcwail, clic~ d1c il gruppo italiano {si dovrebbe dire équipe: è più elegante!) portò con sè ;\ rilr~lto dE:I duce e lo vele-va e1,p:irrc duran e la gara come mascotte. !Ma il ritratto dovette accontentarsi di rimanere in luogo be:i chiuso: ci deve ess."?re stato chi non trovò opportuna quella es:posizione. Il pubblico che assisteva alla gara non era stato invi'.alo ccn b:.g}ictti ben ccntrcllali, assegnati a peTsone bene indicate e bene educate. Non si sa ., m&1. ••.. SEZIONE SOCIALISTA compagni sono pregali di in~erveni1e all'assemblea indetta pe-r dolT'.enica 13 ccrr. aHe ore 14, nel solito Jcoale. Ollre ad altre ccse della mass:ma :,'.Ilportanza abbiamo all'ordine del giorno la relazione dei revisori dei con'.i e le elezioni del ruovo Ccmilat◊. Nessuno manchi. Il Segretario. FILODRAMMATICA « IDEA CAMML A» L'assembka di domenica sc<•rsa r1u-;c1 importa.nfo.;ima. Espcrilo l'e-rdine del giorno venTJe messo in di$cussionc lutto un programma di lavoro ~ pro stampa proletaria e v;ll~me poM:che e deciso, se.du'a sllnte, di tenere la sera di Sabato 19 corr ., un.a grande Veglia danza.nie 1110Ha ,saln Enger ent. Baden, di proprietà de,] signc-r Milorelti. - Ingresso Ceni. 50 - Le d,anze avranno inizio ahle ore 20 rre-..1~e. accompd.gnale :iaUa di~llirula cd aporezz:ila orche-stra Miloreilli. Negli in lerva-lli ,ve:-rà ira.p-presenlaila la farsa Il Cosino di campagna ed altri numeri di atlrazicme. Non mancherà neanche quesla volt.a una grande lolle.ria con r·cch_;•.;silm,ipremi. Insonlil11a Lulto q,uan:o l uò semrire a fair passare una deùiziosa ~~1a'la di svago e di civitle diiverhianento. I compagni, i sim,pat.izzantri e gli operai tutti no.n manche.ranno certo di a,p-p.ro- [it~a.nne iinle:rvenendo con le loro f,a,m1- ~Hc 1_peTprocurarsi, dopo una ùuniga setl:mana di l,aivoro, una seraita di tiipoiso s,p.irciluale e la soddisfazione morale di concorrere a,d a.iu'lare la -stampa proletaria e le vitrtime del fascismo. Il Comitato. Da Zu•lgo Assolvo il còmpit.o doloroso cli annunciare a,i compagni, la :repentina morte -le! compa1gno Buzzi Magno di Dervio (,Lago di Como), avvenu!.a il 29 genmuo 1927, per parathsi candi.a.ca. Egli era uno della vecchia gua.ndia. In LtJ scomp.ire i:l migliore dei compagni derv:esi Coniaidino, amava ii popollo ,lavorale.re, il quaie lo elesse, giovanissimo, alia carica cL consigliere comunale, che m.i:1tenne fino aJl'jnsediamento dei Podestà. Fu, si può dire, il creatore del Circe.lo e de!!!..:,Cooperati.va, che rese fiorerute e de.hla quale da anni ne era il ,preS!<lerrte,e tanto vi era attaccato che forse l'ultimo colpo dato ad essa dai nuov: civilizzatori deofenes!.ral!ldo 1'-a.mminislrazione, non è stato del tutto estraneo aLla sua fine immatw·a. Aveva 48 anni. La;,::::ia Ila m,>g1ie e qua !!To figli in lenera età. E' çerlo eh'? : \.,"·ora-'..ori derviesi non Jiment.i.oheranno il :aro scomparso ed avn:i,10 r~-: : dovuti onori alfa cara sa1ma a.ccom~gnanùoia cO'lllpalti all'ultima dimora e dandogli ol' esl;re,mo saluto; avranno espreuo ~a speranza nq\ prossimo riscatto, promettendogli di continuare l'opera sua. · !e, da lotlllano, invio alla fa.mi,gli.a k mie corudogHanze, dolen!.e di non poter depor.re sulfa sua tomba i fiori rossi della fede che da lunghi anni ci accomuna.va. Pietro Catlaneo. ATIJVITA' ..... FASOI,STA Nel campo di Agramante in sessantaquahlr~simo si 'è in subbuglio. ùnlen<l!iamo parlare del sommo g.?rarca p.reiposlo a.Ida òirezione dei gicvince-Uj che formano li sparnti e lisi.ci fasci in h,v.izzera. Re.nzo Ferrata - ma1gra.do le dozmne e dozzine di telegrammi ossequiosi, t.m t,uosi e bulf,fi, sp,edil\i a Lut li i ,,apa,veri della malaMita in caimi.cia nera -- non gode ,più le grazie di ,più al.fo loco i:,erdhè, si dice, ,j fa.sci in IsvizzeTa ·sono passivi (si vuole al,ludere forse al1a pa,ssivi:à dei giovincelli?... PovereLti quaJche ccsa debbono p-ur fare). 1M.a quello cht>,più è jmr, rlante, e cl!:: e<".,aspe.rauno dei tanti ,pezzi grcssi, è la a;solul:l passi,vità de-i .fascio di ZurLgo. Come! Zurcigo, la capitale morale •della Confederazione Svizzera, noo possiede un ·fascio come si ,deve ? SopTalut-to è Orazio che è furie-so e scocciante come Jo Scirccco. Eg,li dice: Passivi (allude ai giovincelli) p~: o- ~n'tlllo fa il prc1prio comodo quand0 e quanto vucle; ma almeno che si face!:sero viv: facendo qualche cosa tanto da dare occasione a « Squilla fessa » di in- ' cressa,rsene. No, ,nemmeno ,per sogno, Per «Sqtilla fessa», Zurigo è come se non esistesse. ,Ma d1e fa, sbraita Orazio, quel mezzo cretino di Semplicirti si fa le .... ? (I resto lo lasciaimo ne1,la penna, perohè non .:: nel n()-Slro costume copiare il Linqua.ggw àel due:>). E,! orazio ha ragicr.e, è lui che deve guardare e guairdare lulto e luLti, e con Or-.zio non si scherza, 1perchè, in qualtr.> e qu,'.tr'olto, lui fa quello che deve bre. i\-l.a questi di Zurigo hanno anche ragfo. r,e, c!-si p:;,gnucolano: Orazio esig:: d..: nei ,:;uaìchc cosa? Ma noi 1a cacca l1 bcc:3mo tult' i giorni. E poi riguardo alia nos!ra n·,5,;;vità? Orazio dovrebbe s:i.perlo, la 1.1-~s:vilà è innata neri giovincd', come r.~1; Ed 01azio non sa fone che anche s.: volessimo fare gli attivi ,1 ~~u1il:o,,on ~ i'.'UÒ mica. Ed 1 gicv-inN''i r;.ton:rn., .:nche bene. giacchè i pover~lli si ri<-01è11 o magnificamente che per z.- ver vollllO a1zare il muse~lo e belare, i:- una cerla · ,c.asione come per escmp1c, 1 qu,11:dr Innocenzo Cappa - che :.illora puttane.~~uva col fascismo - venne a Zur;-~c qualc <om:messo via•ggi.atore della F:t>ra C ,m;,ionari.i di Milano - :e i:;:glaror.o ài santa ragione, che lu un pia.e.ere vederli scapp.are come tanti· c~- ir.oPr i. E si 11corda~10 anche di un'1itra b1- [osta t-xca ta foro propr.io nel sa.cr&r.i-0 de-j J>à'.1cc-tt1smo italico, nel -Restaurant Nocetti 1dcweanche sca,ppa.rono graziosamenrt.e 'Conciahl. E 1'-ultiima sfortunata a,·ventura è c.iprbaba loro in un resta.uraall sito neHa Mili: arstra-sse ed in oocasione della nom, - na a ca.vailiere ,deì1a ma1ferma corona cl' I tal~a d1 uno idei ipa,s.si'V,igiOMn.Cellid:>. vr_: r>er aver laooato solamente 11n pa:o di AJ.alù e <li EJa sj senliTono oppoue da 1.m ,gruppo ,di ca.Uiv1 ilaJriani il gri.do e.ne c0mi:oodia twlte le spet>anze •di ohi S('f fre e la,vora: Viva Ma.-t'teot~:i.Ed anche i:a quella fausta ocrosione i giov.incel.Li in~ervenuti iper inaiIJiare i{ cavalierato, concesso come c0mu.nemente aid una I11Ulii!à, scapparono ira I.e r:isa ed j ,dii.leggi dei clienti. Dunque come dicevo Renzo Ferrail,a ... Ma mi a<;cOligo di a,ver scrit~o più di quanto m: CTa cc,ncesso e mi è ,giiocoforz,1 rimarudare ad altro numero iÌ battibecchi scopp:au lra i dirigenti e i giov.in.celLi eh e fo rman o i tisici e spa;r,ut.ri. fa/Sci iin I svizzera. Da 'W'inte•thu• LEGA PROLETARIA L'asoombl.ea ,delLa nostra Lega .indetta per domenica 13 febbraio - viene rLman<dart.a ,al.1,a .domenica successiva, 20 con., mon essendo il gjorno 13 libera .la sala ,deilla Coo,pe:raitwa. Si fa cal!do appello a t'\lllt; i coon,pa-gui ci.: inle.rvenire doveooo,si, di,sou1ere di cose imjpOrla.nti ed essendo assiour.aito l' intervento :1.H'assemblea d.el Segretario del Cconiia.oto Direttivo. Il ComifaJo. Da Lugano AUGU.R,J Ai compaigni cd aim:ici ,Pollid.i ~iuse,ppe, pr~te della Colonia 1P.ro1etaria Italiana, Topi Gi-use/PJ)e, membro del-la Sezione Socialista lfaliana e S~Ii Culetto a Locarno, aanma!lati, a.ug,w,iamo .pronta ,guarigione ed un presi-o ritorno aille buone e sa.nite ibat'.JaJgliedel Soicia1:smo. NOT-IZI.E DAlLL' !TALLA Riassumiamo quanto Lib~ra Stampa ha pubblicato ne;gli scorsi giorni su quanlo aJVVienenel delizicso re>gime ,fascista: - l1 14 dicembre 1926 'Veniva arr-es:.aito a Marina di Pisa il prof. Carlo Rosselli, ex-insegtiante ne1la Università commerciaile Bocconi di Mila'Do. Tenuto in prigione pe:r dieci giorni .senza interrogatorio di sorla, venne tr.:ll<lotlo a Como ove 'llen'lle inJornnalo: 1. Che senza essere nemmeno siato intcrreigato era s!.ato condannalo al « confino » <laJ.l'a>pposita Con11!11iis~.ion2e.; Ohe 1}er di più era state spiccato contro di lui mandato di cattura come implicato nella man<YVra per far fuggiire Tura~i i.n Corsica. - Si ha precisa notizia ohe il com;,agno on. avv. Andrea Beltramini, ex...der,utalo socialista, ex-presi.dente deHa Deputaz;icne provinciale comasca, giorni so- :io, incatenalo come un volgare delinquente, fu tradotto, c01; maltn!.1amenti inadit1, al contino. - li padre del socia'ì1sta .F.io::io, ex9€lgreLario del'la Sezione massimalisla di Mila'llo, il giorno do-po della partenza del figlio per il conaino venne aic.:nziato dalb società neHa qua le e.ra impieigato, una società idi macellazione di carni. Addolora~o ed incerto del demani, il povero vecchio ii giorno seguente il lioenziamento moriva di crepacuo:-e. 11 fi~lio ohia~ .al Minislero èe-ll'Inle.rno un breive salvacond~,tlo per accompagna.re il padre al ci:nilero, ma il Ministero ri'Sloose \.On u.., rifiulo. D-1 fonte privata si h; nol:z;:t chi! f-iorio e Schiaivello, ex-s,e,gretario della fiol, s:i '.rovano a Ustica, condanna:·i a 5 anni ~i confino. CONFE~ENvE BERTO~! Sui tw1a -< CilViLtàlatina e Ce.-ar· smo secondo Proudhon », l'anarch;.;J 8cr1~1;i di Ginevra ha teruuto due mtercss,rnti conferenze a Bellinzona e a Lu,gant'l. Buona affluenza d:i lavorat ;n ad amL~ 11.:e le conferenze. BENEFICIATA PER LAORCA L'Avcmgucrdia, organo de: giov:tni :iberali ticinesi, così risponde .id un velencso ed insu1ta:ile trafile~lo apparso nella Squilla, per opera del solito « Balilla , nonchè Orazio Laòrca, nonchè vice~ccnsole italiano a Locarno: "l'on è poss:bile a.;F,zttarsi allro da un blagueur che si crede qu.alche cosa, da un individuo che, invilato a salidare il conto delle spese c:.i.usate a un Comune svizzero dal manlenimenlo di un :mem.. bro delh sua famiglia non ha ancora caga~o e si ia porl~re - lui, straniero - davanLi alle autorità civili del paese che lo ospita, dal direttore di un giornale che, se::ondo l'on. M0lla, ~ ha parlato dc-1l'anima ticinese in termini ohe fanno f,(::.na », d:i. un .... romanziere ohe termina 1! suo capolavoro con una « cocolle pro- ,·c-can(e che lascia dietro una scìa profuma la», dopo averlo comincialo con due pullane che vendono la loro nottata per trenta li.ire. Puah! » iLa concLu.sione è questa: fa lo s,ma!1glasso ma. 1,on anziahenò, l'amico! Laorca grilda, pa,ga! Furbo 1'a Biaso• F1RAGLI SCA.LPEL!Jl'N[ iLa votazione 11Jldetta nelle di.iverse Sezioni de-i lavora.tori· ,dehla ipie!.ra per decidere se dare o no 'la disdetta del contratto di lavOt'o, ha dato una lievissima maggioranza contraria aLla disdetta. 11 contratto ,è prol.un,gailo quindi a,u~oma:bicamenle 1per un anno, non aivendo anche ,gli irrupTesaci data la disdetta. In questo ,periodo di tempo i sm.iac«i.i devono qum.d:i ,proporsi di esi,~ern.e !'.i pphcaz.ione integrale. Una disdet(a del contratto per mi.- -~1joTanlo,sarà lanto ·più sentita quanto più anche 1'applicarione completa idi esso si sarà dimostrata inso.ddisfacente. Quelli che osservavano che era inutHe domandare di più quanélo non s'era ancora riusciti ad ottenere quello a cui si :\veva didto. non awevano e non h~o l:Jili 1 torli. Il non aver ritenuto opportuno dfadi - re i1 contratto non -deve significare q.uin• ;li volontà di dormire per un anno. Questo 1pcriodo di tempo deve anzi ser,viTc ~er svolgere una a~lività i.ntensa in pro del l' onganizzazione. COLONiA PtRO.I.lElTARlÀ IT AJJl.AJNA Domenica scorsa, coLl'intervento di due delegati defila Col IP!J:'ol. di ,Luigano, si è a-vuta l'assemblea di questa fiorente sezione. T~te le questfoni amministr.t-tive, un delegato id.i Luigano e51Presse per som-- tni ca.pi l' o:pera svolta ,datlJ,a ,Prolet.ana nel passao\o e l'opera clie in"..en:de iSV-O'lge re neLl'a;v,venire. iincfi ,letto, arlicotò per artico-lo, lo ,statuto, venne e~ te ac:cett;ato. •Infine fu nomina.to il. dele- ·ga'~o che d=à parfetilpa.re a,l Convegno Cantonaile dellia PiroJ-etaria. La JliU,mercsa assemblea, d04>0 si profique .de'liberazioni, si sciolse con il proposito di mettersi aJ fianco delle altre consorelle, con attivi:tà ed ener,gia, per il tn-ionfo deUe co~ aspirazioni. Da LoeaPIIO GRUPPO« iAR0 .AVVENIRE,» Tut-ti i compa,gni i.n.scri;Lti aJ1 ,Gruppo « rPro A'IITVe:rure », sono convocati 1n as• sem:blea ipe.r ,dorrwrtica 1111ldthia1, 3 corr., ahle ore 9,30, al Ristorante Booghes,e, iper mettersi in regola coi ,yersamesti e dascutere Idi questioni interne. Espulsione Stirailciaono daill' Eduizia Svizzera: Nella seduta del 2 corr. il Comitato Centrale esaminò la proposta della Sezione di Biasca di espellere dalla Federazione il socio Meronj Fermo, scalpellino. Dal['esame risultò che codesto signore, oltre che essere in arretrato coi pagamenti era fasci sta. Era quindi milite di una organizzazione di battaglia con programma ,fametralmente opposto a quello della nostra Federazione, di un'organizzazione che, con l'aiuto della borghesia ha distrutte con la violenza tutte le orgcmizzazion,i nostre consorelle d' Ita. i1,1, /,a assassinati numerosissimi no. .~:n compagni italiani, ha perseguitat, e perseguita atrocemente ed accc:nilamenle tutti i lavoratori che 1,·ngono fede ai loro ideal1. li Comitato Centrak ritdu•.~ che r!1, iu parte di una ~1mile orgamzza. Zl<:n<: e se ne vanta, non può e non deve aver posto tra noi, non deve au<-'rnulla da fare nè da cercare nella 1wstra Federazione e deliberò di esprllere il nominato Meroni Ferm(•. la decisione era doverosa, è giusta. logica e fu necessaria. E' noto poi che ft1lli i fascisti ila_ li~rni ~ll'este_ro hanno l'obbligo •preciso d1 . ervire in ogni circostanza e con lulti i mezzi il loro partito. llanno pertanto anche l'obbligo cli fare i delatori, le sp:e contro tutti e particolarmente in danno degli ilalzani che all'~slero non giurano s11l uerbo fascista. In obbedienza agli ordini riceuuti i fascisti denuncia. no e den_un~eranno anche i propri compagni cli lavoro. i lavoratori dei quali si fingono amici e li sottopon_ gono e li sotloporranno alle rappre- · saglie del /oro partito in Italia e delle Autorità italiane fascisli::.zate all'estero. Per ciò alla larga. via da noi simi_ li individui. Corso di linl!ue Nella salclla del Risloran.Le CoopcraliYo - MiliUirstrassc, 36 _ vi.en,e ~PC:lo un Corso di lezioni di lingua ,talwna e tedesca - 2 lezioni :ùla sellimana, ad 1 franco per lcz:one - Lcnuto da un nostro compagno. Tutti colorn che Yolessero profiltarnc sono pregati di Yolet•si melle- ~·,cin' nol_a prcs,so il grrenlc della ._ooperat Ya sle~sa.

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