L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 50 - 11 dicembre 1926

noslro col'd.oglio per il ~uo l1· :,le dcslino e lo ammi1·iamo per la !;Ua tostamza. C'è per i oeohi llll 111ot1Yo1>Jaw,ibilc di far 'i cLif011s)ri <li Mus~o~i11i? La polizia di Pra . ..('a è ìorsc qui per aiutairc a so,p,primere la libertà? 011 si dovrebbe ammettere che ov1111que cd ainche i11 quo ta nazio'llc il PoPolo dcmocratùit..:.o si u11isca per combattere la f :mnazionc di un reg-irnc terroristico e sanguinario come lo ,'e-diamo atrua 1lrnente 'i11 lfalia? In una nazione dove r~azzi e uom:11i ·ono battuti a sangue. dove g-li ·>pcrai e le ,loro con orti ono i11cate11ati e minacciati di morte ol)o per..:;hè fedeli alle loro :.>rgannzzaz~o11i. <love bi oirna combattere co~1 rutta la forza co,ntro un rcgg.iln1e11to di vergog,1osi, i111una nazione simile 11011può esservi nè coltum ilè h_u:}lìi costumi. Se fra. la classe borg-h~ e , i fo,3-st:- ro degli uornin~ co;1 un po::o dli dig-11ità, non avrebbero n d(}l\·circ di protestare contr:> ragire dolla pol1izia prai__~hc-se?Ma purtmp,po sembra cJ1e noi si relroceda, che anc·he in Ce::oS'lo,·acchia quella noca demo.:n.tia che ancora esiste vadi e tinguendosi. ciò che procura Qìél•ndc piac~re a I rcg-imc poli7JiOSO:>. Il compagno .:hUicr ram111c31ta che i faitti di ieri o:io •uguali a quelli che si ,r.iissero 80 .an111Ji fa. clLl'a ernbJea di ieni si ~>otcva ammettere ohe si fosse a11coi;a in quei tompo reazionari. Allora erano Pernerslorfcr e Kro11a\\·ctter, contro Ka:ilz. Sarebbe curioso il saipere se oggii un tale K,a·ifa si trovi ancora neHa repubblica. A queste pairole i poohi borg,hesi abbandonan) la sala scg1Uiti I dadlc .strr<la «rnui» dei 11os-t11icmn,pa,gintl. rn compagno Schaier prosegue dicendo ohe non si tratta <dli provvedimenti pre i da organi dipendenti ma bcnsl oma:nari d!ircttaim{'lnte cl.ai! ministr-0 dogli irntemi il qualle è peraiò reSJ}Onsabile se neHa not1te e noHa mattrnata la c;>mpaigina Maiba,nofi i,a dalla poliiz.ia rioercaita, se un funzionari'<.>di poliZlia si fltÌOJ 11l1Ò della SUld partenza e se si vuole impc<l.irlè_ di con tbnua.re le sue conforenzc 1pout1c:he. ià doive deve ancora ,parlareHl compagno S'Oh~ifcT fa rim:uca_- rt dhe il più spioai:> sairobbe che 111 111i;,n; 1 stro si pres01i'tasse in per,sona per spiegarci i provved.innenti wes.i. E' la Occo-Slooaoohial uno staro libero o vassa!Llo di Mussolini? A quc- ~ta domanda dovrebbe ri p:mdcre il rrn; 11~is,tro ! Qua·loa:a uno stmmiero venisse a tenere una co111fcrc-11zacontro il socialismo, in difo a del fascismo, a,l!ora sarebbe festeggiat:> e la poJiziia si fo.'robbe u11 dovere <li a coltar1Jo ! L'aratore porta arncora a,Iouni hip(,;i esempi. No11 è la .prima volt~ che la pol,izia aitisoc colpevol1110,1tc m sim i li caisi. A.Ila d~m.>straz,io•nc dj Trauto11a'l:1, per esempio, u11 commissari?_ ,ionpod1va l'esposizione di un marnresto sull quale figuravaino le cifre del bilancio per le scuole popolafli e quelle ,per il 111i1'itare. Douto ma·nifcsto VC'JlllC seque:,trat.>. Noi saippia_mo ohe ain~lle i11questa a scmblea siamo sorvegi!rati dai poliziotti. che da un n~o_mcnt~ all'altro ci si può levare ·il d1r1tto d1 padarc libc-ramente, che tubt? le nostre assemblee sono sorve,glratc come si nsava n:!'Uì'ami::.:i A.u tr,:~. met:)dO compiaccvoJmente adottato d_a quc~to r~g-imc. Potrcmn!o ~resto ?'- re, 110'11siamo più austnac1.. ma s-,a: rno lo~lizzati. Se i .cr0de dr poterci ,impedire di dire la yerit~ _sul ten~ut~ fa;.<:oi1110.sui suoi 111et::>c:;1n'1umarn. s1 sb-ag-lia ! Orn prowio vo~liaJ1110ixHtare do,..:.u11101tip-::r far si che quc to pC1pc,10 .~·Hne aneli? _quc\lo frainc~~ po~sano l(iudi~are rl ra c1s1110qual c. !11 Francia vivo110 o•ggigiorno 1_00 mlla iuggiiaschi italiani, in magg-10T parte -:)pcrai ai quali è_ tat? ~ol,ro og-ni avere, rovi•nati, 1mnacc1~ti e ~he l1ainno doV'uto prendere fa via doli esilio. In Francia essi hanno _trovato un asilo, e la Ceco-Slovacch1a deve considerare r Italia fa ciste! c1111lutto Io deg-no. appiamo eh~ il popo,lo italfaino 11011 è ros,po11sabi.lc d1 ~usvh:11i e dei uoi scanda,li. _cl_1cI assai i11i·>è divom_1to lotta pol;~rca. che il fe~ tel(giato dittatore e I ideatore del l'uccisio11e Matteotti. Si oonohi J)urc di· provare id ...:.011trario di dimo ·brarc che ciò nor~ s,1a una v~rgogna ll)Cr ,wrfii i p~poli c1v1!1. ma n:>n ci riescirà aid o tun!:uor_.:: 111 noi questo sentimento. on rre c1rct~ ,ieµpul'C' ad arr_c~trare la_ lotta ~,e __i•l proletaTiato -ital1a•110con•_t111u_amal.!.(':t1~ do i per,icoli ohe lo 1111naco1a110-Se ,:-~gii le orgainizzaz,i_o1_r( _so_n~. s~~c sciolile, se gli uom!111 m1gjl101, g-1~1-.- ciO'nO nelle carocr,i o<l han11_0_dovuto espatniarc. verrà l'ora in Clll il POi>O- .Jo u111it:) i sol.lov~rà contro qucsld 11a1;:;chia doHa civ1lrù. Ciò che noi chicdi·alllo è ohe !1 mi_- ni t:ro degil,i intorn1i si P!·e_enb1 qu~. ohe ci dichiar,i e Mu soltn1 _e_la su.i bantda hanno rl di-r:,tto dii l)rCY1 , 1:ur 11 ~~a mani1fcstaz,io11e r11 ~eco-Sl?va.cc!11.1~ nelb qua1le noi ,·ol(l ia m ·> d1most1 aire al .proleta11iato itaVia110 la uostr3 '-')- !ii<la·n?età. I }L:\.: ~omparirc qui ,a 1dar du~l1.: ~1pi-::.:-azioni, poichè an0!1c al r~~illlc <lc,·c J)rc111cre ohe questo scandalo 11c:11, 0111(:11nrtato alL:stcro, e eh'..' l'onc:,rc dello tato sia dii-.::-.o. Anclrc lui <lcArcbbc onorar~i di dire elle qui 11011si-alllo servi di Mussolini. Qualora, ..:}mc proba,bik il mini- :-.tro 110n s.i ,prcsclbtassc, ~LPJ>iamo a ehc conclu ione dobbiamo allc11:!r~1Lsappi:11110 .:!te dovremo con tutte :::! i ;r;,,:,: -xl i11 tempo util.: impedire oh~ i'I destino ci porLi si basso, dcA:.: c.~l!'i il vrolcr:1riato •irali,mo so- "li,ra. ( Lunghi llf)J)l!IIISi f)Ur/0/1() dai Ùllll· clii -;ocialisti e comunisti, frwwni. ti alle f!r:da di abbasso Mus olini). Docume11ti L'agenzia italiana - ufficiosa Cin- !ormaiore della stampa in[orm1 i giorPali anche esteri che Zurigo è diventai.o il centro dell'attività antifascista. Là ci sono Treves, Turati, Bocconi, ecc. ben provvisti di milioni forniti naturalmente - dalla massoneria italiana. Tanto ben provvi$ti che !unno già com· pralo un p,alazzo, di dove iliramano circr.lari in lutto il mondo ... E via di q11e· sfo passo. L'agenzia l'Informa/ore della stampa per di.ffondere !·avole d:i questo genere deve scegliere fra questo diler1ma: o essa è in buona fede, e allora si vede che i suoi servi7..i [unzlonano come il cervello de' suoi padroni; o ~a è in mala (ode e allora ... E allora bisogna doman· darsi il perchè di queste pubblicazio~. Per provocare nt:.ovi atti di rappresaglia contro socialisti e mass,oni? *** Il Torchio - giornale fascista (ma ci sono più, oramai, in Italia dei gioma· li non [ascisti ?) - commenta in modo proprio deg:no di nota la situazione della stampa italiana non ufficialmente legai., al regime. Il Corriere della Se:a? Ospita ancora dei redattori non lasostl. Signor Oietli, fate il piacere cli mandarli a spasso. La ,Stampa? Fu venduta da Frnssati ad Agnelli per 40 milioni di lire. Male! Invece di dargli 40 milioni bisognava fucilarlo. Ec.c., occ. Qualche svi'zzero ingem:o domanda o.ncora: - Ma come! r on è le::ito a w1 giornale - impresa privata di assumer: i redattori che meglio gli garbano; di sostenere le idee proprie? - - No, no. Ecco, a proposito di re· dal-tori, la teoria del Torchio. O voi -- egli dice ai giornalisti che appartengono a giornali no1,1ufficialmente fasci- ,;ti - siete contro di noi, e ve ne dovete andare. O vOi siete con noi, e ve ne dovete andare lo stesso, perché non abbiamo bfrogno di voi». Oh, ma si tratta di un giornaletto ... -- Sì, o f.ignor svizzero ingenuo, il il giornale è proprio i.:n giornaletto come tutte le pubblicazioni fasciste che pullulano in Italia, senza lettori e con lfratura minima, a spese di Pantalone. Ma. col regime della stampa che vige in Italia, un giornale non stampa nulla che :ion piaccia e che ma~ari non sia sug- ~erilo da Mus~olini, Ergo ... Ricciolti Garibaldi era agente provocatore in Francia al servizio del governo fascista che, per mezzo de' suoi La Polla e Sala, gli mandava ordini e da nari, molti dana,i. Tanti ... Sentile questo dialoghelto fra Ricciolti e suo fratello Sante, uomo della stessa pasla. Diamo parola che il dialogo avvenne proprio fra i due galanlomonj. Sante. Ma dimmi: hai prop· io ricevuto del danaro? Riccio/ti. - Sì. Sante. Quanto? Ricciotli. 750 mila lire. Sante (sdegnalo). Ma com~! Tu ncevi 750 mila lire e, quando le ne chiesi 30 mila, mi dicesti che cri all'ascit:itlo. GenLe moralissima. come si vede, questi Garibaldi! In fondo, è meglio così. E' finita, se Dio vuole, questa coda della epopea garibaldina che pesava in lutli i modi sulla vita pubblica italiana. Ma i giornali fascisti come hanno potuto tenere al corrente i loro lettori su questa questione che, si, deve ~sere un poco scollanl~ per essi? Li abbiamo letti con vera ,:t;,•iosità. Se la sono cavata prima di lutto buttando a ~re Garibaldi (e questo è naturale); po, rac. corciando le notizie; infine - facendo una confusione di cui solo gli imbecilli non si sono accorti hanno tentato di far pasrare l'allivi1à di Ricciolli Garibaldi come atliv:ilà ... anl;fascisla. Sfido io, che non si , ogliono giornali di opposizione! Sessuno quaggiù è felice ~e non i 1 eri idio/ i o i veri sapienti; io non sono abbaslan::.aidiota per sorrider(' alle vanità e abbracciare ll/1 r anlasma nè ho abbaslan.::asapien:.a per elab~rare 1111afelicilà artificiale del dolore. Joun.g. 1 liotecaGino Bianco Notereile • e 1,0 lcJ.;g-~rc ; nomi dt c-.:i't.; picmm..c. I utro sta ..• a J)O'torscl.: pr ,curare. ID margine An1clte .({1~i opera:: dcl-!.1 T~~.òtura me:)~anica Cozzi avc\'a.110 dalla loro pa.rtc tas ati, i arl'.:<)ii d; ]cl(g-c ... s,cri tti swlla carta ..... ----------·-- Il pr0'tu.: cLi Callaratc dc, ·~ss~r..: una persona mo!to int-:lfor{!nt-.:• 'làn- { > i11t0Vi,:zc11tc.almono, da e,~pirc a mio l'aria ~hc ,pira e i tempi cl,~ .:,}rrOllO. \ al'.~a ;1 , oro. Un b-.:1\!iorno, a~1zi t111brutto i.:;iorno, !(li opera.i dèlla Tessitura MeG-:a11i-ca Cozzi d' S. Macari > Sa111ara to, andando al Ja voro, os- -.,c1Ta110 in portincrta LUI avvi.so prca:111un..:,ia,tnc una iliminuz,ionc di pal(a. Colite pa l(hc eh:: corrono in It·1- !ia in rez:111-.: :;allaboraz1011ista. simile pr 'a,1111unzio 110111nt-::\'a C:)rl1mc11L.. suscitare 110~li opera.i u-:io ',CUJ)'J)io di allegTia. (;li operai dice Il Popolo d' Italia - si Hmiitarono a crLt!care J'av- ,·iso; p::>i- ano!J'essi conosco110, pmtro;mo. i tempi clt~ cocrono - si a v- ,·ian-0110 al lavoro com~• d'abitudine senz:i la111e11te'lce --enza proteste di sorta». Ma il pa<lr·.mc c,h ! a11ch·0 -;o sa ,,;osa può csizerc coi tempi che corrono orr~so o :,nd:spottito dall'i11cre:ib~le ardire dczli ()J)crai, tol e fa corrente, 111cttondo d(_e sempre Il Popolo cl' Italia - butti g-li operai ndia ~o,ndizio11c di 11011poter più la- ,·o.ra:re. Questa perla cl,\ padro11t: a,,.:,·a. in -;ostanza, ~ozr.aw per ben due volle contro g.H arti-.:.:.i,li della nuova lcg;.!c ~;ndacale fascisla. Pr;mo: perchèuna cventualr diminuzione dii pa.(he 1,on può essere decisa dal padrone e com1micata dir.ettamcntc a$(1:iO'i)Orai, ma dev'essere trattata e concordata con •l'organi-zzaz.:one != 1i,1dacaJ!c: s.::- c:>ndo, •perchè, i'rl flin dei conti, av•~va sompLicomenic faMa una serraita, e andt•. la serra ra. come lo sciOJ)OrO. è dalla 11110\'a lcgg-c severamente vietata. Quel signor CCYu,i avrebbe dovut,> 1endere conto alla Ciustiizfa fascista ... (;(!'U.'.l.leper tutti- Im·cce è cap;,tato, aJ c:,ntr1rC·), che g-li opeirai si sono visti citati 1.1ilaP!·ctura di Ga>!lairate. dov~ :·•j11tctllizc,1tissi1110pretore li ha mtti •~()111dannati. Que. to ("dfficanre ca. ·etto tt110 ira i molti ,;lia a <l!mo trarc come e -padronato e mag-i~rraburra si s,)a?1~ subilo falli capaci dello spinto :::he informa la n.uo,·issima legge si11d1:~al:! fa oisla. la quaile. comLmquc s:ano -.:ti!.lati ~I; aroicoiLi xitli. l1a un u11':::o se )po: con :}g>nare mani e pUlii leg-a,ti gli operai alla Cl(Oi t,i.:a propotc11za dei padroni. M(\ quel clic è più dcg-no di nota i11 CNJ:!-;tocaso. è il co,:1tcg110 deWor- ~a"10 massim., doli•:' Co,:-poraz.ioni. 1cl quai!c or~a:110 ~li operai. a!lmcno quat>do si trovano ad a,·er.:: ra~io11e. doncbbcro sentirsi cmesi. Il Lavoro d'Italia balbetta invece d' crr')ri <lc-vuti al fatto che la mal!''stntura si tro,·a di fron,tc ai primi casi d'appli.::.:izionc d~lla nuova lez~c. e rini. :::e por clrie<lcrc che non ~; d:.:1 a1~b le1t(('!.' <:te;.sc;a « una scv0n l: sproprrzionar.a imcrprctazicrnc davanti ad atti 11011ccrta111011tc aipprornbili ma sempre gimlifìcabili: J) per la ma,nca,,1za <li dolo c:}ntro lo scopo 1C.;n<la111;;11 tailc dc.Ila legge: 2) per la .~ilora11za della 1lez~e tessa che 11011 s,i è a, uto a:th.:ora il tempo marcriak d,, divulzarc ampiamente e minuta11,011teira le masse•. 111 ·omma, a andare contro la kg-- z<; scr: tta è . ta t,> il pad ronc; 1;11 >- pera: p.)rÒ. an.;11.:: -.,e pvtc,·ano cs)crc pordo11ati pcr ques,ta , olla per ma11ca1Jza <li dolo e per i~;wra11za <l.:.h'.a IC!.!l(C. ·ono dal!a parte del tor-to. E que"ta è l'aiHe.\!ra 111)raie dcMa favo.la in pcr:nl-1as..:ista-..:0Maborazio11ic;ta. >t * * I >l'I resto sono i11ez·.: c< teste. Chi , c)rrù 111ai sofìcrnnrsi su queste mis.;r:..:. Pl\'pr;o m.:n tre il rascis1110 pr mette la Carta nazic .1:i.,'.:.d: el la- ,·oro c t111a,, cni re imperiale? Prc prio così! 11 ia ·ci ·mo darà b(.;11 prn to ~ tu•Hi !(li operai ital'~ni .... u111 carr:1. L'ha prca mu11..:;ata HossO',li in o.;:;a :0!1c dcli' ,i•11ai1zurazi,'-nc d::!1 hrst> a ri!;pp,> Corridoni• In occasione di ranta bella fes1:1. ~I' op::rai d10 P'1>PO CorriJ011; vGII~: , 1 l'bcri. seno ,;tJ( irrcg-zimcnratr come ta:nti s::hia, i e '-PC<lili da ozn' l)artc dcòb Lombardia a ~lil:i.no aJ i1s::..ytla,,·c le spa~c<,na te e le btt l!ic del bue padano. 1'I fascismo ha detto lfossoni ha 111arciato su lfo111a per riparrt:,rsi da f?oma a ri::011quL tare g;!i italia:n,;: dom~ni. COII i Z<t.ziiaT<lohti, COII la fede, con le l..a.i'mcttc conqu,isicrà il po. to eh,' ali' Ital:·1 CGJ11J)CtC',Id 111011do . E demo ,l\ ere po, ·a to a 0111rno d'am,e COlllC 13iazh di Vil(g-iuto. ffo .. olli ha og-g-.i,mto:, Il iasci-;1110 L andato i11.;011tro al la"oro e lta fatto del ,-:n<laca'lL 1110 ! Mlr,imonri ~I 1as.:is11n 110 1 n arcbl:c stato u11a Rirnh1zìo11c. ancbbc olo troncato u11a ;01 za cli disg-,rcznioilc sociale; ma :1vrcbb:: r;nsal'.dato irl potorc delle .:lassi ,dJhionti ». . E s.:ccomc i I ia. :.:ii1110 c111 c q11c!l·a·11ti11nion::ilc eh-:- 11cdubita I - 1•·J11 lr.t r.n'S<vl<lato ·1 Jh'l1:.·Te Jell..: dassi abbi-.mt1. il fascismo darà b(;il ;p·e-.,to b CJ:Na nazio11a·k d\)l lav()To. Che .:os~• '>!'J quc-sta famos..1 Carla c.:c lo <1:...:e ,.;,,1.:omun1ic,rto qu:i .,.i. 11i1:l"iialc del M:in;,;ccro deHc Co11poi-az·,J11i: La , Cairta . a <lificrcnza di .in.!!l0<~L.:pubblLazir>11i esistenti in a1ltri pac:--i e d1c 11On sc>110aJ.tro clrc la r.. .:cc-!La inorzan:,.;a di lcg-g-i sul la- , ..>ro, -.,arù una sm tosi orzanbt di 4uclle dispo ·izioni i11 ma·Lcria di la- , oro e di asshtcm .a. -.,ociailc, che so11 '> orn1a: c11trait..: ndla prau'..:a g-c,1cra!c e -.:hc scn:> a:::..:-oltc i11~11tti i -.:011t1atti. Queste 11onne, ,·-:·r > mi~•in10 <.;0mu11e de1101ni: 1natorc ddb k!(islazionc e della praitica del ,lav(,rn, r,i- ~uardano i minimi di salario. zH orari, g,ìi uffic; di CO!llocamento. ·I\! i11dc11nità di L:enzi::iment'l, {(ii inforrunì, la l{Ìurisdizione sul lavoro. il dopo-lavO!ro, 1-.: i. tituzio:i: prpf,..:-.,sio11ali e I~ ferie». Tutto qui. La difit:.rcnz:i co-.:-Li.ultd p:,csi, sairà unicamente fra la rac,.;olLa org-aw~a e la ra:::::.JIta :nor ..('an,c..1. E -;iccom-.: 11e: paesi ove sono ancora ;-;1uso i prinòpi SttJ<p~didello stupidi<;_imo secolo , le 'leg-g-i sul lavoro - ra • ..:-Jltc orQ'ainicamcn,tc o 11011 sono di 1110t1o ,uperiori a quelle ormai entrate nella pratica g-enc,rak del na tro pa ~se, 0J.;ll'tlllO può iairsi 1111,'·<lca prc-..-::sa di che •.;osa «.ia mai b ia11w de:anta~1 promessa nssoniaina. A. pa1rt~ i con i-ronLi ,.;oi1 a.I rri Paf'...Si. la iamosa Carta del ·lavoro sarà mia ,;pe::::-~di menu, sul qua.le si pO't!rain- ... Porò resta sempre:, ct~li < pera i, la -;ocldisìaz,io11-.: morallc: e il chrn10 materiai:: - di..·. d:J\~,.; :::011tribu'Tc a tante belle e patriotricl1..: cose, fra I,.; qua1li la rirnlutaz,ionc do.Ila lira. lniatti il sogrctanio zcn,.;ralc dc:1r Ufi:.cio prov,ln:::ialc dc: s.indacati dclh provincia di Torino ·lta stabiiito » che tutti g-li on~a.rizzari da lui dipendenti sottoscri\'éi.'ILJ a quclla spe..:ie di cspropriazio~1c forzosa cl1e si chiama prest1ito d-:.-,1 1litt.;rio. almeno una canclla <la ,lire c.mto. che costa lire 87,50. Ognuno è iin g-rad1 di capi'Te, che quando l' intra,1>n.:n<le11t:! ,cg,rcra.rio « ~ca-bil:sce, (a prcpo<;:to di spontano;tà !) rolx1 cli questo g-en:x.:. a: po- \'eri cri"-ti di c1perai che ,zli sc7o capitati ::irto non resta a.1tru da 1'.\!Te d1e ubbidire. Il ia:~~ismo 11011tra ,S:\!e. I >i•r'ni e c!ovci'i. C011 1 pi-:rc tutt: i ds'\cri. se s· , uvlc a,·0re diritto .... alla Cana 11az:cna;L: (c,;~ani:a) del lav :·o. , hl vl.!ro e propri? ias~:- t:a ha detto Rossoni i•11quel !'uo famoso dis-::orso• ... della carta s' Yede e si mkun da quello che <là. 11011 da t1uol,lo elle prende"· Gli :)J)erai itaJiani dre continuano a da,re senza prendere mai, sono adunque dei n"ri e propri fascisti. Ma. cosa sonu allora i Ro soni e cc,rnpaRni,a mag-na. che continua110 a prc 1dert: scm:a daire mai ? refrattm·io. Ca chiusura ed il suo di una fa66rica Circa due anni fa s'installò nel fabbricato abbandonato delle Officine Rictcr a Steckborn una fabbrica di seta ar· tificiale denomiruta , Borvisk •. li fondatore della nuova industria, un signor Borzykowsky, polacco, veni:{o dalla America riuscì presto a<l interessare della fa~c(.nda un g.rt:?PO di capitalisti svizzeri e ~c:1manici per::hè egli dimostrò d'essere in possesso di un metodo d! p• oduzionc più sempl:ce e n~en? cost~- so di set a artificiale. La socie la anoruma fu loilo cosliluila ed il signor Bor· zykowsky nomiralo dii cllore della società medesima. A Steckborn e cLinlorni s, salutò con vera gioia il sor~er:i d1 ~na nuova industria dopo un periodo triste di ciisi, ristagno nella produzione e consegi:enk diso:.c.L,;::1zion~. A su? ,temp~ Lanto l'oflicim1 di mac,hme de, 1ralell1 Eachtold quinto la allo,·a fiorente industria dei ricami, come pure la libertà di rcambio con l'o'tre-confine davano a quel borgo una relativa prosperità il chè lt:llo cau:.a la ~t:e• ra. v<!nne a mancare La r.uova fabhric:i. di seta artificiale Borvfrk assunse subito dopo l'inslalll)zicnc, 700 operai di cui '100 so'lanlo da Sleckborn l'nedcsima la cui risurrezione e,;:onomica sembrò con ciò a:sici.- rala. Il sentimento di sollie,o per h nuo- ' a possibilità di guadagno pervase p~rlino le autorità, tanto da renderle mdulgenli verso la nuova ditta c!rca le rrelese legali per igiene di fabbrica e orario di lavoro. ~ on siate troppo pedanti e::I csij!ent', tasta per ora che la genle possa lavorare e guadagnare dopo lanlo tempo d1 crisi ed ozio forzalo! . Tale ft: il tenore delle risposte di persone ap;,arlen_enti alle autorità. Quando la F ed~raz1one Svizzera Operai Tessili inoltrò un reclamo all'ispello ·e federale ::le!le fabbriche a San Gallo contro il lavoro domenicale imposto agli operai di SleckLorn, quello rispose che il metodo d produzione inventalo dal ~i~nor Borzykowsky richiedeva il lavoro ininterrotto e quindi senza il riposo domen·ca\e. Come il signor ispellore fe<l<.:ralcf1,;lralto in errore, vedremo presto. La fabbrica andò innanzi un'ann > quando s, inie e cl1t· 1 rapporti lra (!I• a,.ionisti si;c·ic qllcg\i s,izzeri ed il s1· )Jnor direttore erano a1quanlo lesi. 1 pr:, mi non poteva1,,> di)!crin· il btto che 11 i ij1nor direttçre gcl'eralc aveva preteso ed dlcnutc lo co:i!'egn~1del 51 per cenlo deJle az1on1 ed una somma in conlanlc di fr. 250.000, a titolo di compcnsa7tOne re• la nl-ova nce•ta di rro::luzione remplificata. Alle rimo t,anze per qut:- ~io {atto il iignor Borzykow~ky aveva risposto eh' ej/li e;on simili condizioni vole,a sollanto evit:u<.: le cattive esper;en· zc fatte in Airerica. I sospetti e malu· mori di ql'efli azionisti andavano sem· pre in~ffssandosi <::a1.1.sc.ei 1le rimarca- ;,jon; fatte mto•no al modo di salv:i- ~uardare g!i interessi della società anonima e la sua i;olilic.a dei prezzi. Es.si vennero :i sapere che il signor Borzkow~ky tra già ,lato condannalo in Amc, ica per truffa e mistificazione e si accorse, o pure che la produzione di seta arlilicialt- a Steckborn non venne falto sulla ricetta d' Borzykowsky, ma s<.condo un metodo poco dissimile a qi..ello della Viscose . La truffa ba~aia !:dl'igno,anza tecnica degli azionisti era dt:nquc evidente. Intanto la società anonima e,·a , enula a trovarsi ;n una silt:a- :ret•osoena zione finanziaria molto critica causa la politica.... capricciosa del signor direttore. Gli az'.onisli svizzeri allora p-0rta1ono le loro lagnanze davanti al giudice 1slruilore di Zurigo il qt:ialc a sua volta spiccò 11 r..andato di cattura contro il Borzykowsky. A, restalo a Basilea. quest'ultimo fu rilascialo soltanto contro cauzione suihcienle. Col 4 d1cembr~ gli operai , ennero licenz1at1. el bo1go di Steckborn regna la e.oste, nazione. Tutti sperano che la produzione venga r presa dopo alcune selliman-! quando la ~-0c1elà anonim:n.a avrà potuto n .osliluirsi senza il signor Borzykoswsky. Per ora non vi sono che indm.1oni alimentate da speranze. Qi;esto cpisod o d1 ,1la capitalistica ci insegna c.he la guerra e la crisi non hanno per nulla r~i scettici e guardinglti i capitahsli nostrani e slr<1.Ilierie che J'ispetio1alo federale delle fabbriche non è nemmeno lui infallibile. Giacomino Wo/f. Lapotenza ò' cquisto della elesse ope.l'a1a La quesl10ne del:la p0tenza d'acquisto dcLla classe operaia è l ggetlo d1 studio lulto il mon<l.o. I1 mondo n<,11 è povs?ro perche non può produrn abbas.anza da parte dei scienziaLi d econvmia di <I elle ricchezze. Altre ti .. ·i.o vero e che non v1 sarà presto un,,. tra:;lormaz1one della croduz.ione per il yrofillo in quelia per il labbjs01!no. A prv;,(,silo del prcb1c.ma ::!ella produz, une ,1erita ..!»- sere riportalo un bran0 cL un d1scorsu d' un person:igg10 1mp r,anlc deli 1adas,ria tessile ~rmamca, signor Bri2. E~ii dice che s:i.rcbbe un g. a..-! err ,r:: ii nlenere i sintomi d1 un m giioramenlo passe!l.6ero per r inizio d._ I~ ·m n.,zione dcfir~liva de'IJ:. c.ns,. Il m gl•or, mcntc1 degli affari subentrato nell ,:i,ulu,no sia pure <la considerare da quc5!o punto di ,isLa. Esso era causalo s, lam;:nl;: da acquisti più s'.rellamentc neces.,:ui. L'clin,ir,azione dell.a crisi nr n s:irà poss.ibile se la potenza d':1cqi,1sl > d1 larghi ,;Irati popolari non viene rad •rzata n m do tal.;: da po..-sibibtarc • s :l::l's[a\; mento dei o.sogni oltre lo slrctlu m:nimo d'esistenza. • Se si r,esce a::I au:nen.are il h.bh-s~gno deìl interno 1:i m do tale d~ C:;,re sufficient"m":1te 1.. ~oro per tulli !!11 stabilimenti ed i:11p1anti, :i carac,là de'- J'economia avrà ra,ggiu:ilJ un grado Ja él!,Sicurare il successo pure ~11a concorrenza industriale all'e5.cro. Atunento della cap:icità d'acquistJ sgn'fica pw·e r 'basso dei prezz.i senza c0nnel lervi una riduzione dei salari. E,;;_.-.va:1 fati.a medmate la me-:canizzaz:vne del procedimento produttore slessl> l la messa in uso di lul:.i j!li sLabili-menl. ~<l impianti di produzione. li signor Brie dc.1<le"a l'mlcrv~nlo d:!I Governo per il dbasso de: prazzi di, tu:- te le merci necessarie, come primo obiel. hvo ::!dia creazione di una maiuriore polenza d'acquisto. E' la 1prim/\ velia che noi sen'.iamo parlare in ~in modo simile un rappresentante dell'industria. P.:r C"'loro ohe finora sempre credevano che l'unico r1me-dio per la crisi fosse la riduzione dei salari e l'aumento delle ore di lavoro, cioè il rifarsi ,del danno de.Ila crisi sulle i.paUe dell'op~:raio, una confessicne come quella del sLgnor Brie deve scrPbrare per lo meno ~lr,wa. Infatti •e .:i. cr·s, e d-.>v'lJ!.J inn.::.nzituLto a1~:i. se~ la po!enz.a dACquis'.o, è chiaro che si deve cercare i rr.ezz, oi.de portarla alla priir.iera effi. cenz.a. Le ri,duzioni dei salari non fanno che aculizzari! •a crisi. S'.dari all1 e prèzzi b~si sono pcssi.bih so1fanto ladd<JVe la pro<luzione è razion.alizz.1.la e fat!a con lar~o uso di m1echine. Metodi .a.r!".:- lraii -di ,produzione non s1 a.dallano alla r~z:ionalizzazione. Ecco finalmente un indus'riale a co:ifessa.rc che le ,ic finora se~lie per combattere la e.risi non p<>rlano sa:lvez.za alcun:i, anzi che ,proprio qu?-9'.im~odi (riba-;so -dei salarì, ecc.) a~,iraYmo La crisi inver...e -di risolv.rrla. Quando la potenza cl'aoquislo de1la ~ran massa o~nia è ridotta c01 ribas~ dei srulari, l'economia pubbF.:a ne risente brtennenle. ()uzs'.o è lanto naturale GLACOMO WOLF. Sottoscrizione pro vittimedel fascismo Compagni ! Lai/oratori ! Le alrncità fasc: 1 sle consumale in li.ahi in quesli ullimi tempi, conlro lnlli ,·oloro eh<' con spirito di fìen·zza hanno sapulo res:stcre alla bieca Lirannia di YI ussolini hanno superalo in nefandezza quanlo di più crimino~o fìn.o ad oggi è slalo compiu:o. Le 18 ore di assa,;s'nio e di incendi, di saocJ1cggio e di fuiti, di deva- ~lazioni e di ferimenli coman.d.aLi dal pa7zo crim;nale alle bande cLi delinquenti che sono aj suoi ordini, han.no ridollo ali' indigenza un gran n.umero dti famiglie. parecchie delle quali manca.no persino di un letlo OYC riposare, perchè i fascisti cti5lru. sero. nelle ça.s,e degli aggred.iLi, Iullo ciò che non hanno poi uto rubare, saccheggiai-e. Pochi ardimenlos:, sfidando i fuc]i della milizia, hanno polulo Lra- ' errnrc la frontiera e porsi in salvo, allri s<;,,~ranno il loro esempio; ma l'esislenza già precaria ,dici profughi polilici, ~rà ancora più amareggiala daJ sapere i loro cari m baJia del regime- della delinquenza impunilaria. Compa_qni ! Operai I Per no· anlifa~cisti è un impegno d'onore. fare il massimo sfor,.,o per pc,rlarc i.I conforto di un a iulo a lulli i perseguitali per la causa della l bcrtà .. \Ile f~rniglic dei nostri com_ pagni già assegnali al ,domicilio c:oallo ; alle famij!lie dei noslri compagni profugh; che so1Trono in. e:,i1 o. a;]c loro famiglie- che slenlano la ,·ita in Halia. Oglllmo facc a il ~uo don:rl'.'. L'a.nlifa~;cismo si dc,·e dimostrarlo con i falli: proclamandolo a.perlamenlc; pol'la.ndo il contributo della propria sol dar;C'là alle ,-iltimC' dH fasi' i~ mo. Zur go Dante I.omhardo [r. 10; Lezzi 10; Tenti ,\nlonio l: Favero Giovanni 0,:'50: Moroni 0,50: ~- N. 3; _\_'.\".0,50; :\1. R. 0.50; N. , . 0,50; C.. P. 0,50: ~[ie1m.io Angelo 0,50; Peri 0,50; ::'lfarolli 0,50; Cro•Ci 0,50; G. r,iacomi 0,50: B. Speranza 1; Americo 1; ~- X 0,:50: Parol ni 1; I•:. Dc-zzn .,: Y11allolo 10: Calla.ne-o 5; Catl'n; 2: Bascraa 2: :\fjJa.11· :3: Bian- ~-h .\. :t Biann·hi P. :L .\rmuzzi D. Hl; CaYco.a.-io 0.50: Banfì 1: TY.\nclrea 1: Fra1z"'•:ln J · Ferrai-i I: N. X. ().'.i(): Tosini B:-uno l: Buu· (riu- ~epp,· 1: Bolognesi 0.,>0: B·agin.i :'>; f,arhclolto 1: Sa1n-·11ore 1; Sanch-i 1; Frado,1 0 1: [l!egibilC' I: La 11franco11 1· Fa., ro (;·acomo 1: :\faclla Gr,·- i'Or;r> 1: Hcnzo \rman:rlo 1: Ma razzi Carlo 2: .\urel;o Canonica 1; P. !.<·pori O,:'>OE; . Oliboni 1; z·ni '.!.: B. I.. l · T. :\I. l: lmperalori O,:SO: Bard n 0,30. - Tolale fi. 11~.~0. P S - Tulle le Sezioni della Fcder;zi~ne del P. S. l. ·n fsy'zzera ed i fìduc·ari del Partito 1-:ceYcranno delle liste di :,.olto'·'crizionr prn vit_ time del fascismo. Ogni compagno ha il <loYere di clarc i! massimo d:i alli\'ilà alla raccolla dei fondi. Le somme verranno i1n-iale ali' \mminislra7ionc dcll'Av11enire. Ernlea1ftont f ellritadtaol sotial!!tl emigra In Francia li Con italo Centrale delia Federar.ione- delle Sezioni Socia iiste Haliane in Francia. riunilosi rcCCJ1.lemenle a Pa1<gi. dopo avei· preso in esame gli ultimi ancn:mc nli svoltisi cd il contegno tenuto neU'ooca- :-ionc dai p1·opri i ade reni i. ha conslalalo con soddisfar.ione' che lulli i s.uoi mililanli .si sono t:omporlali in maniera ptrfellamenle -consona. ai prin::ipì cdl alla disciplina del Partilo. [I Comitato Cenlrale anziclrllo ha anche lenulo a segnalare a lutti i propri aderenti cd all'opinione pubblica l'opera SYolla sia in Padamen_ lo che nel paese dal proprio compagno Depulalo F,rncsl Lafonl che ha saputo p:ù che ogni altro inlerprelare lo spiri lo cd i seni imenli dei ri_ f11giati politici itnliani in Francia.

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