L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 41 - 9 ottobre 1926

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE ACQUEFORTI I CORRISPOl~DENZE Da Bellinson• « Liberia St~a » ip.ubbtl:ioa: Il poverello I p:!. non ~ senza mleressse conoscere il Ytio pen,siero della Curia. Da Ginevra Toccava proprio a.I fascismo, ne poteva essere altrimenti, capovolgere il prinnon solo lutti i ri!guairdi <leJle tre volle LODEVOLE DECISIONE. - Tutti compiacenti a.utori;t.à ma le specialli cl.ife- ricorda.no an~ora .la inte~p~llanza deJ se dahl.a «Gazzell\.a Ti.cinese» organo dei gruppo sOCJal:ista in Cons1gho comunalilbe.ral· raid:icai1i! 1 le in merito alla cessione delle aule coSono fi.r.ile anche qu-esle feste. Hanr.o el corso di una vi.sita da me f.;itt:1, VIN CENDO LD SCHll.FO cipio di dignità umana, del rispetto che festeggialo S. F.ranc:escod'As.s@i, non so- due ,giorni or sono, al caicLna'le segreld- /o il Vaticano, non solo la Chiesa cattoli- tic di Sta.lo, questi Jece Caldere Ja ·conver- <·ad• i fu.Mo il mondo, ma anche special- sai.ione sui grandi problem:i ohe occupamente i fasci<sii; e rl capo del fascismo, n<.>ora l'Eur<»pa. Ma ne'.Lle ossenva.zioni ,:he è anche ca,po del Govenno, ha ordi- fatte <la Sua Eminenza era impossibile iato che il 4 ottobre, settimo cen.tenar'o sentire l'ombra d,i uno spirito di indul- ,lrlla morie del Santo, fosse ,per l'Italia gercza e di conci/razione. Sebbene e~Li .,bJc.slanazionale. Sdlo non ci nisuJ.ta se e bi,3. trova.lo eislrema.menle 'Violenla. la nocome lo abbia feste.g~o Gabriele D'A,,- ta aiusLTiaca alfa Serbia, egli la rup~ovò 11unzio,che è come /ut,/is arrn-o, un Ter- lutla...,ia ed espresse ,indiretfom.enie la zian/o, vale a dire un francescano l.aic" speranza che '1a monarchia austro-ungae rhe nel suo Wltoriale ha una sdla eh~ rica vada sino in gondo. Certo, :J c:1rdie1chiama la Porziurn:ola, come la cella ru.>lepensava essere pecca-lo che La Serd, S. Francesco, e che sempre nel suo bia non sia stata «schiaicci.a.l~,, già prilma, \ìilloric:tle ha parecchi<! cameriere, o da- 1Pe.Tch.èa.lloTa ciò saTehbe potuto accaderne di compagnia o coNaborafrnid che dir Te senza. come 01ggi, a.prire la V'ia, a moH voglia, che egli chiama Clarisse, cosi slruose possibilità. Questa diclriarazrone come si chiamavano le suore de'll'ordine cornisponde anche al modo di pensare fondato da S. Francesco. del papa, giacch.è nel corso degli ultimi Prendendolo colle molle e v.in<:endo Jc, ogni uomo deve a sè stesso, tanto che r.ipu.gnaillza, rii produciamo da SqutNa Itu-. due disgraziati arrivino, in nome del fa- /1ca questo tra.filela.ccio scdto ev~denle- scisma, quasi a vantarsi di essere delle m611le da un creliino. spie. «Net giu,gno di quest'anno il s:ilg.Ales-, munali .alla ~ol~nia. Italiana per _la tesand:ro Mon,giru doveva ,pe:r !imposle ca.n- nuta dei corSJ cli coltura dura'llte 1 qua,.,, t a.I . ~•nali · ca 2800 f an L: Pa li si cantava a squarciagola l'inno faFes/a dei ... caco.pardi. _ I Cacoparcli Certo che Mussolini da Predappio dog1nevrini - fra i qua!.i si trovano Caro.&- vrà dimostra.re lutla Ja sua riconoscenza zj ,Lu:,gi, Chioste.ngi G.iusep,pe, Donzelli a qwesti due Mussolini da Tarcento, per Viru::enzo, Monti Angelo, Ra.Jifuzzi Anlo- la loro - forse - disinteressata collanio, Zoppi,no Lorenzo - hainno fatto iJ borazione. 26 una fesla per le «Scuole ila.liane» che A lui non manca.no i mezzi, tanto è , 3e:rvono _ di.ce un loro manifesto _ a vero, che mentre Caligola fece coMole drfe,ndere la coltura italiana s:nonimo un solo cavaillo, lui, Mussolini da PT..:- di civi'llà e di libertà. Jt buc•n Dw ha da.ppio, fece consoli della Milizia tutta mandato sulle loro teste acqua a.bbon- una intera ma.ndba di somari; ed a parte dante, u1 allwa che iJ Governo - meno tutti i Ducali e Je Contee, le croci ed i oslremiislia di ... Dio - man:c:li sulle loro cordoni distribuiti con profusione veramente Imperiale, ha voluto anche cirAbbiamo detto che i Terziari sono dei anni Sua Sanftilà ha ,più volte espresso il Jrancesccmi laici. ],n origine erano dei rammarico che l'Austria non abbia «puproletari lavoratori, che vivevano fuori nito» il suo pericoloso vicino danubiano. del chiosJ,ro e si dedicavano al Jcworo Si potrebbe domandare ,per quaLi casocia·le dell'Ordine ed erano un tratto di gioni J.a chiesa oallolica si mostri cosi unione fro l'Ord•ine stesso e i movime,1ti bellicosa in un'epoca in cui è diretta. da sociali comunisleggianli del medioevo: un capo, ohe è un vero san,to, e che è pe- /onfo è vero che la Chiesa proibì p0ti la n~lralo da iidee veracemente aiposle11iche. ur:ione dei Terziari con l'ordine. Tra chi La r-isposla. è mollo sem(Pl,c.e. Il pa,pa e !'Grà fratto d'unione Gabriele d'Annu:i- la Curia vedono ne.!Ja Serbia il cancro, %IO con le sue Clarisse? che a pooo a poco è pe.neLra-lo !in nel Ma, a parte il Divo, ,nel leggere, in mi·qollo dehla mo,narchia auslro-ungaiica _questi giomi iulli gli artica/i e discorsi e che col tempo !inirà ,per èii,ssolverla. reforicJ del mondo fascista italiano, ;,ai :Nonostante tutti gli a.ltr~ te,n,tal~vi [atli pensavamo alla sublimità della sua pre- dalla Curla n~li ullimi decenni, l'A11dica cui egli facei•a anche corrispondere slria-U.n,gheria è e rimane lo Staio calt0la pralica, ci domandavamo che cosa i,i lico per eccellenza, il più fcrte baluardo .sia di comune, di afhne tra San Fran- del\.a fecie r~ma.sto a.ila chiesa di Cris'o cesco, Ira il Poverello d'Assisii e tutto iJ nel nostro secolo. La caduta di quesl·J tenore di vita del fascismo; sovratutlo b:ilua,rdo si~nifi.cherebbe ,çer la Chiesa ci domcrndavamo che cosa vi sia di af-- la perdita del suo più forte punto di a.,p- ;ine Ira la profonda umanità di San Fran- ?C•ggio; nello lolla conlro la Ch;esa ortocesco e la ferocia sanguinaria del melo- dossa, la Chiesa romama vedrebbe cado fascista. E ripensavamo a certe parole dere il suo pjù polente di!ensOTe. del poverello di Assisi, il quale diceva: Come, a.dunque, per l'Austria-Ungheria • lo lavoro con le mie mani e voglio è una immediata necessità di conservaccntinuare a la voraire e voglio anche as- zioine ,personale J'a.llonlanare dal suo orsolutamen te che g'li a.llri fratelli facoian.o gan.ismo - con la violenza, se è necesun lasvoro decoroso. I f:rate1li si debbon; sari,a - quel cancro divoiralcre, così angua.rdaTe dall'accet~are chiese, abitazioni, che per la chiesa cattolica è una indie tutto ciò che mne costruito per loro, reMa necessità il fare o l'approvare lutto in un mc-do ohe non corri.sponda. a.lh san- ciò che può servire a taJe scopo. La povertà c'he noi abbiamo giurato. Essi Sotto questo pttnto di vista si può bedebbon? sempre essere so!tiu-i.to ospiti, ni.s~imo edifi.care un ponte lira i seotipellegrini, forestieri. Io ordino a tutti i menti a~o•slolici e lo spirito di guern. fratelli di nO!ll chiedere nessun privi!leiio L'Imperiale e Reale incaricato di alla Chiesa romana, nè direUamenle nè affari: Pa1ffy. ind:a-ellamente, nè per la Chiesa nè per •un lor0 vanta·ggio corpora.le •. Menreeazionarie InLettonia leste h leziwic che si muilano, la quale - come la coltura - .può servire nil~:i civiltà ed alla libertà. ·I Ca.oopardi possono i:,reparare un'a.lka fesl.a... con man.iife.sli a strisce tricolori per ~ng:?.nna'!'e la buona genie». In quzsto malo mc<lo gli ita.1iani.ss',mi parlano dehla grande ma.nifoslazione fatta dal2,a cofonia a di.fesa della Eibe.rtà e de11a alnd~pe.ndenza delle scuole itali:1~e. Vedremo qua,le !ezione Mussolini vorrà manèare a Ginevra come sup;:>lemc.nlo a!l'a.::qua a.hbondanl-e - innccua del rzslo - mandata dal huo,n Dio. Pel m0mento basla la co.qstata~one che la m::ignifica ma.niifestazione del 26 setlembre è andata allraverso il gozzo dei falscisti ginevrini e dei barha.gia:nn.i della lribù di Lu~ano e che questi non ries::ano a digerirla. '\l':in $i spi<.>gadlri.:nenli la rabbia e h bi!e che trabocca da!le parolone 'l'iprùdolle sopra. LA FESTA PRO SCUOLE ha dato un utile ne.Ilo di !ranch.i svizz:,ri l.SC0 (mille e cinquecerdo). Quesia è la m1gliore risposta ai cani rabbiosi del con. solato e del fa.scio di Ginevra e di rullri sili. NEL PAlR1ìITO La Commi~ione Esecuti<Va della Sezione è collJVOCaltpaer la sera di lunedì 11 coTT., col seguente ordine <lei gi~rno: a) .Relazione del o0011gresso;b) convcoazicne dell'assemblea. Da Altstetten DUE SPIE. L'inversione dei valori morali, premessa necessaria alla valorizzazione fascista d1 una infinita serio di anomalie, di violenze e di delitti costituenti lt•tlL' il programma della così detta, ricostruz:one mora.le d'Italia, non pi:.ò a meno d1 avere la sua triste npercussione in molti disgraziati che ignoranti o !an1tici, amorali o perversi, seguono ciec:,- mente il fascismo. condarsi di tutta una accolta di pul .. ibende signore che vennero denominale... Contesse del ViminaJe. Dati questi precedenti è lecito presumere che quanto prima verrà islituilo un nt.:-Ovo cavalierato dell'Ordine dei Delatori. Ai futuri Cavalieri! Eia! eia, alalà! Da ZuPlgo LEGA PROLET.ARIA REDUCI D1 GUERRA mi. Si fa noto a.i oompagru ohe domeruca J.•rC'sslma 10 cc..nr., a.ile ore 9 ani., avrà luogo, nel R.i.stonnle Berna.sconi (Breitcnsteinslrasse N. 45) l'assemblea della nostra Sezfone. Si 'Prega di non manoaire ,, di essCTe ,puntuali. .Da OePllkon Sf.L10 E SOCIAUSTA Domenica proos,ima 10 ccxrr., a11.e ore 9 an t., avrà lucgo l'-usemb'lea detlila nostra Sezione ,nel locale de.i RiJSloranle He::nal. Dovendo esser [a~ta la relazione del ncdro delegato al Congresso è iind:ispen- ~ab.i~e la presenza cli 1ulLi i ccin:wa.gni. VEGLIA ROSSA PRO • AVANTI!,, E MOiiLNELLA La sera cl.i ,saJbato 23 corr., indelta dalla nostra Sezion-e, verrà ,da.la una grande VegE::i Rossa nella sala gnamde del Ca- ~inc. (P1raur~i). Grande prograirnma, con concorso delle Sooieià: F.ilocLiaanmatica, Oi.cLisla e G;!lna~tica di Oerlikon. Ricca lolteria, concerto, ecc. ecc. Al pressi.mo nu.mero verrà pubb1icato il ;:rogramma completo della Veglia. Lo scopo detla nostra serata, J' interessa.mento ohe tutta la colonia h.a semr,re dimostrala ta.nto per l'Avanti! quanto per gli eroici comp~ni d:i Molmclla, C\ da.nn( l'assioura.z.ione del più sicuro No,1 parliamo deNa Chiesa cattolica e dei cardinali e dei vescovi e degli abali: isono secoli, che molti di essi hanno di- , menficata la predicazione di San Francesco d'Assisi. Ma, qual ironia, quale atroce offesa al Santo Poverello veder ora i fascisti profondersi in retoriche concioni per glorificarne la memoria! RIGA, 4. - In Lettonia la reazione sla preparando un attacco mascherato contro il prolela.riato. Mire principali <l; questa offensiva sono l'Unione Sp.:>~::- ~a e le Milizie opeiraie. Queste che in realtà non costituiscono che un solo ente, come in molti a.llri paesi, hanno un 1 1 duplice scopo di lavorare all'educazione fisica ed intellettuale della gioventù Costoro, nella loro cecità, non arriva- successo. no à comprendere che fascismo ed o- La Sezione Socialista. IlVaticanoe la ruerra r.tstà, fascismo e mora.le, fascismo e d.:- gni tà, c9rretlezza, lealtà, sono termini antitetici. I Ne! luglio 1914, quando si s:mliva m!lJ'ar.fa la incombente spaventosa catastrofe, credenli e miscredenti tenevano /' ori,cchio leso verso Roma, verso il papafo, e aspettavano che dalla più grande aul?- rilà morale del mondo fosse salvata la pace universale. Gli storici deffa guerra e del VaticorJo narrarono poi che p<1,"a l'io X era per la pace, ch'egli fu addi7iflura violento contro l'ambasciatore d'Au. stria che era stato ad esporgli i r,rogelli guerreschi del governo di Sua Maestà apostolico, romana Francesco Giuseppe Il. E affermano oggi ancora gli uomini 1:icu;i al soglio ponli!lcato che Pio X m<,- Ti veramente rii crepacuore causa la guerra. Un docume:ito, venuto rec1tnlemenfe alla luce, dimostrerebbe invece che él Vaiic<:r.o tenne allora un co'ltegno tulf'ali, o che pacifista, che anzi il Valicano contribui non poco ad inasprire gli animi dei governanti auslriaci contro /'assedio. Si iral!a di un rapporto, mandato al mi- ;,islro della Real Casa d'Ausfnia conte Berchloid, da!l'ambascialore a~~friaco presso il Vaticano. Dice quel documento: operaia e di organizzare la difesa cont·o i.I Fascismo. Ci si ricorda lo sconlJ o sanguinoso avvenuto il 15 febbraio 1925 tra gli operni dell'unione operaia ed i fa.scisti del «Club Nazionale , s0<,ntro in cui trovò la morte il compagno Massak. Il governo si vide coslrelt•J a far chiedere il Circolo Nazionale, ma ess.o proibì nel contempo l'Uniont.: svortiva operaia e da allora, da quando cioè la disciolla. associazione si ricostituì come sezione del Partito, il governo fr contro di lei una guerra di esaurircento tutta ad episodi ed a scaramuccie. Si incominciò con una stupida campagna dli calunnie accusando l'Unionesportiva e la Milizia operaia di fare dello spionaggio, e che es.sa avevano delle relazioni coi colscevichi. Le inchieste giudiziarie provarono la falsità di tutte le asferzioni della slampa reaQuesta gente che appartiene, o simpa- · lizza per il Partiio che per arrivare al po~re si è servito dell'opera delill(Josa. di comuru delinquenti e che arrivato ad afferrarlo, pur di mantenervisi, conl:- nua sempre nella sua opera d.i delitti e di violenze; questa gente, ripeto, dà prova d'aver perduto persino le ulltme traccie di ogni sensibilità morale. Da Lugano IL « NOTO MONGrniJ ». Una imprudente diiesa 3JAPa.r<11 in Gazzetta Ticinese del gesto compiuto da,! noto Mongi.nri, in ooca.sione della parlenza cLa Lugano del gen. Nobile, ha dato modo a Libera Siampa del 2 corr. d,i «fotc.grnfare» ,l'jj.J usLre personaggio. ~crivo i!nfalli ,Libera Stampa»: « Ohi è il si,gnor .Alessandro Mongini? imperiale Regia Ambasciata presso la Santa Sede Renna, 29 luglio 1914 l 33 ·p_ - ri,guarda il preteso interve,:1l0 de] ?apa nel con [litto con la Serbia. A Sua Eccellenza il signor Ministro della Casa Imperia],, e Ree/e Signor conte Berchtold. zionaria. Questo sistema •non a.vendo dato risulla.ti, la reazione impegnò il goverQuesta gente mostra di essere convinta che il delitto di stato sia la qu,in!e,;- senza della probità politica, che la v,enalilà sia altruismo, il girellismo, coerenza, che la violenza. e gli omicidi, gli incendi e le distruzioni, i furti e le appropriazioni indebite, non siano che falli di ordinaria amministrazione del regime d1 ricostn:zione... morale. Nessuna r.1eraviglia, adunque, se gente simile lr.Jva ix,rfettamente logico. anzi si vanti, d1 saper far la spia. no borghese di coalizione Albring-Ul- Qui in Alslelten, in due grandi baracmani ad ordinare durante l'estate alcu- che, prendono i loro pasti circa 200 one modificazioni nei regolamenli con- perai; com'è naturale, le conversazioni cementi le a.ss~az.i mi. Secondo que- fra compagni di lavoro si aggira.no ~usl:e modiJicazioni nessuna associazione. gli avvenimenti d'Italia, però nessuno potrà raggruppare membri che non ab- può permettersi di dire la verità sul fabiano ancora ventun anni. Ma, quel che sc-ismo. Le dt.:,2bara.echi sono frequenl;iè più gra.ve ancora, il governo avra il le da.1 due /ratei/i Mussolini di Tarcentc, diriltq di sciogliere una associa.zi Jnc prov. d1 Udine - da non con!on-:ie•~i qualsia.si, per un errore commesso da con qi;,elli di Predappio e minacc1.\no un qualunque membro isolato e di prni- di denunciare tutti coloro che osano acbire la fondazione di qi:,a.lsia.si nuov:1 a•- cennare ai nefasti del fascismo. 1 scciazione avente un fine ana.lo~o. Le spie, ognuno lo sà, non sono ob- !n momenti di est~ema tensione poli- La stampa operaia di Lettonia. cunsi- bligati di dire la verità, possono anche !1ca, com.e sc1110<tuellt chk: attravcrsiair..t0, dera con ragione questa nuova legge esagerare o peggio, inventare di s1na !l fanla~1a umana lavora con raddqp;m\- come la negazione della deniocra 7 ia. pianta, e a quei duecento operai _ qll<lsi ,a ~e_rg~. e ~upera _sp~~o, s~za pensar1 come una legge incalenalrice. L'Unione lt.lti operai d1 stagione - è sospe~o sul <.•, 1 hll1:lh dt un gitudiz.10T3ig~onevo1e. 1 sportiva e la Milizia operaia lettone capo, nuova spada di Damocle, il µeriCosì, illl questi ultimi giorni circolò lolla.no energicamenle, d'accordo col colo di una dem:incia, eh.e al loro ritorno la nclizia che anche il papa fosse inler-' paitito socialdemocratico ed i sinda::ah '. in lla.lia, procurerE;bbe loro ben tristi , enuto nel conflillo con la Serbia e si lettoni contro questo insolente at~acco' conseguenze. fosse rivolto a Sua Maestà aposlolica I d~lla. reazione. In una sessione straor- j Nesmn. ~se!·e, per qu~nlo spregcvoper pregarla d:i ri51parmia.re ai popoli cri- c:lina.na del pa.rlamenlo che siederà in le, h.a mai 1sp1ralo tanto ribrezzo e tanta cristiani gli o-rrori •di una guerra. li o_i:~li giorni, i deputa.li ~ld~m~c:a- I ri~ugnanza, quanto ne può ispirare una Un articolo pubblicato dal giornak lici domanderanno delle sp1egaz1om al, spia. Italia s,pinge l'ingenuità fino al punLo d<·i governo Te.azionario. / . La spia è un es~cre immondo, un relt.il'vvisare un d:iretto iraa,,por.lo fra il con-'====,...=====,,.,,===="""="" l1l~ velenoso, fuggito ,da lutti gli onesti, c d I b l' ll' tu d l 1 • odiato, disprezzato. E sempre stato -:ieor a o ser -~ e, u lil1J.3; m e governo' Lavorator1,]eggeteediffondete testato in lulte le epoche della storia In austro-unga.neo. t tt' · • d I d ' · ]' A t "/ u 1 1 paesi e mon o, e per quanto, Da queste a.5$'U.l'de 1premesse nsulta lll I I van 1 I I in tutta la sua vigliaccheria corrotto e modo ~a.tura'!~ la l~gica ma anche falsa I perverso, ha sempre cercalo 1 di na.sconc~nclu51one di_ un ~terv_en~o del pa,pa. org~no del Partito Socialista dere il suo vern essere, le stigmate <JbD1 fronte a truh combI.'nazJ.OJllde1la slam- Italiano. brobnose della sua infamia. BibliotecaGino Bianco Egli è residente a Lugano da molti anni: qui lutti lo conoscono. E' un itai:ano fi.glio di un antico i.oc: a....i.a (1! nolo editore di Roana) il cui nome suona ain.cora. caro in ltaJia ali lavor 1t.ori !}er .la fode e per i sacri!fici da esso oompi,uti a pro de11'~dea fino a.la !lh.,r t<:. « Qua.le occupa2iione trailenne <lurante quesL: lunghi anni Alessandro MoJ1€ini u,I ~erritorio della ConJederazione Elvetica? Nessuna occua,azione. Egli non h.a mai lavoralo, ha sempre tenuto una condotta de,l'la,q ua.le do1VeUe occup3.1,si am- <..he la;> c,!izia, che lo indiza.aiva come giocatore d'azzardo, indebilato, n.ollairu- ?ulo ed elemo oziante. Solo OTa, ;:,er !ar v~dere che è occupa.lo, il s:i,,gnor Alessandro Mongini è a.gente di pubblicità ci1 Squilia llalica. - , Con la bella vita ohe faceva, il sig. AJessa.ndro Mo;n,gin:i,nel ~i:ugno 1922 d0veva, per imposte cantonali e comuna.ii arrestra.te, dal 1919, circa 2700 .franchi . L'autorità a va.rie ri(prese gli inliinn di pa.gare, ma egli noJ1 se ne dà per inteso. Nel maggio 1925 - all .Mongini venirva ~evocato il permesso di soggiorno colJ' .inviito di abbandonare ill Cantone e la Svizzera erntro i'!. mese seguente. Ma sembra, ch'.e anche le autorità comunali e ca.n.tonali favorissero oJ Mongini, La.lc'hè ti •tenni.ne di sfratto so:ide e Mongini è ancora a Lugano e non ;paga tasse. In seguilo p.oi le a.uto:ni.tà fissarono come ultimo lerm:ine peJ paigamento, per.,a lo sfra.tto, il 15 setlemhre 1925. Ma con un (Piccolo acconto di 100 o 200 fr. su.i 3000 che dove<va, i,l Mongini rimane a Lugano. Elencali questi fatti e questi favoritismi ,de1la aulomlà coimUJ11ale canlona,1e, «Libera Stampai» scri,ve: « Mon.gini non pa.ga le -i,mposte, non lavora è un vizioso para.'SSi ba ma men.la on 1 e Cv•~=• • Clr • r OJU, - • . , , . . · d'LiJl l I sosta - sqws1tamente 1taaano! ! - e 61 re 1ncre ·w e ». • , fi · a.1· r- -- 1 d d M g· • f' Ja lll.segnava stona e ge,lgra 1a il iana, \.AJJIC u en o: on, 'l'lll wma '\1-eTSO ) une di agosto 1926 tlll lTa.nsa.zione col I ec~Ù·· 1 U . 1 Comune di ILugain.0, con Ja quai.le~ 2.800 ioddni~f anzad av~:,-:• rS:spdoso f h . d' • t ••.J tt· non s s acen o - • on. ~ ·n ace, ed rane 1 1 imipos e, ven,gono 1nuo iL a .1 g . 1. t • . l' 1 lOO bi,Li· 2 t .f1ln. ti I ruppo socia 1s a npresento :1 ,ora a , paiga 111. ra e, 'tl..'lJa a e 50 ' em-1 slessa sotto forma d:i mozione. bre ed una a fllne ottobre. li !od. M · • d Il l E' slata paga.la la quo1a ,di settembre?, sedul d' urucip1 10 ~ e.: p<i!>sa e · l e, 1scusse a mo21on.? s..:ssa, e _ E «Libera Stampa» conclude: dopo ~"' ofo c:lit I cl · . . ..,,pr n o es:1:ne - ,a ..,~1so, « Noi ohe siamo del ,paese e lavonarn.o all'unani·m,·ta· d' · · d , . . , , 1 non p1u conce ere 1 da matlllna. a sera d~amo paigaT :pu..:-1 detti locali alla Colonia Italiana fleggatuaiLmenle, Je nostre imposte sotto w- si fasoslal) eihe a <'h t' · · di • • I u,_ . Ma •• n e aues aTJno ne nacc,a. esecuzJO'IJJI.e allUWenitli. I• aveva fatto domanch. - ~]g~or Mo:niginii,i.ll viirbuoso deLl:a pi.&za, l Noi plaudiamo :illa risnluzi:>ne :11uni1J si1gn0Te che .gioca e 1~ .fai ,da ipal<Lx:Onec:ipale e più ancora al!'open svolta nei non pa,ga per 6 o 7 aJ11D1beffa.ndOSl d~ due consessi comunali da.i ra.ppreseniutlii e specialmenle de~le autorità. ; la.nti del gruppo soc:ah,ta. «Pote<vano 1e nostre a'Ulorità usare La risoluzione pren dal Municipio maggiori 11~gua.rdi verso 11 sig. iM~bj signilica che i I apr resentanti di tutti ; ~er ingrazia!I'si i'.L~,a.scio.e. al Con.soUe I.I~- parhti in quel consesso hanno i:rew lia.no. Come ma1 e ,pOtSsibile11anta squt'Sl- sul serio l'infiltramento pericoloso dei lezza di tratta.mento? signori fa.scisti ed harm.'.>meditalo le se- «tMCArnginio.n è un opera.io, non è un rie conseguenze che àa detto infiltrasoc1aJiista, non è un modesto esercente: ment-0 ne sarebbero derivde !requenta la buo:na società, è a~einle di Vad:ino i signor; fascisti :ilove voglioSqui/Ja Italica, è socio autorevole del no e cantino clò c:he a loro m::Jlio agFascio di Lugano, ha la protezione del grada (inquanlo qui c·è libertà), 013 console, il quale console è o'.ntervecnulo non cerchino di contaminare lé nostre un fa,yore di tanto pensooa<ggio iper ordi- ~cuole. ne ceirlo dei suoi superiori Laoroa e COSA C'E' SOTTO,. - Su! Popolo compaigni!». e Libertà del I.o oltobre, un padre di Bardel1i, Mongini, Ma.Taia, ,Laorca; che famigha pubblica ql·:t!!t" segue: bel' quartetl'o che allieta wgano bella! « Sappiamo che nelle Scuole elemenATT!ViITA' SOVV1ER9IVA Gli anarchici deJ Ga111toneham.no 1.enuto domenica 26 setlembre, a Bel<Linzona, un cc.nvegno. Essi si sono occupati del.ll'a riorganizzazioie del loro ~ru;p1po, deJJa sla.mpa e della creazione di una biblioteca libertaria canlc,na,Je. Inolbre hann.o diffuso nel Caintone un vibraito manifoslo a r. tifascis la. - I oompa1g.ni socialisti ticinesi sono in fervore di attività. Già diversi convegni I urono looutà ,in varie locali là ed a,llri se ne terranno allo scqpo di riorga.niz7Ja!I'eJe Hle, di ahmentare la propaganda in vista de!i1e pross~me lotle che si a.V1Tà m occasione della nc1mina del Consiglio d: Slalo. UN TICI ESE CHE NO ONORE SI FA L'aissemblea. del Sindaioato ediJe di Adfcltern a. A. 'ha deciso di espeller.e daff oTgan:izz,a,zione ce.rLoDe JLuitgi Pietro nalilVO di SaJa Caipri.a-sca e domooil\àato a Zwil,liko.n (Zuriigo) per il suo male 0<peralo nel sind,a.calo. DIFF:D.\ Si a\ vertono i compagn1, specialmente quelli di Zurigo e Win!erthur, dove si presume si troY:, di diffidare d:i ta I Scion.i Domenico, ca.b:olaio, già residente a Winterlhur. Costui, dichiarandosi, falsamente, mscrilto alla Sezione Socia.lista di Winterthur, ha carpi lo al Soccorso Rosso di Ll!gano il b1gliP.tto di ";aggio sino a Zungo. Lo Scioni è un lazzarone; non fu mai inscritto a nessuna organizzazione politica od ,economica. e quindi deve essere allontanato dagìi ambienti sovversivi, dove egli va pel' carpire sola.men te denaro. Soccorso Rosso di Lugano. PROVOCAZIONI FASOISTE Falce e Martello pubblica: Domenica 3 ollobre tre fascisti aggredirono, senza a1ouna provocazione, un giv\ ane comunista. Il nostro compagno si trovava in un noliss1mo caffè di Luga.no chiacchierando di sport con :i.lcuni amici, quando ebbe la sensazione di essere preso di mira dallo sguaTdo di tre ind:i'Vidui a lui sconosciu1i. Il nostro compagno non fece alcun caso. Quando però egli uscì dal caffè i lre individui (ohe risultarono essere dei fa.scisti) lo seguiro:io e lo a,ggredirono, tre contro uno. Trovarono però ,pane pei loro denti. Un gendarme pose fine alla scena, Va notato che i tre fascisti sono sconosc1uli a Lt;,gano, mentre jJ nostro com,>agno è conosciutissimo. Slando al fatto ahbi,amo .r,agione di credere che la famosa spedizione di a.gen!i 'j)rovoca.lori all'eslero sia già un fatto compiuto. La prova fatta ieri col nostro compagno deve aver fallo comprendere a; signori del ma.nganel!o che L-u,ga.nonon è terra di conquista. e ohe troveranno sell1<prepane per i loro denti, ma pane assai duro. Che questo gesto s0rva di monito a molli che credono ancorn ingenuamente di rimanere nella tranquillità. Noi dal canto nostro sa:remo semJ}tl'e pronti a rinluzzaTe ener,gicaanente ogni provocazione fascista. Gli altri, però, coloro che sempre hanno avversato il fronte unico a'lltiifascisLa, meditino bene e anzichè seguitare a gridare al pericolo comunista, veda.no invece se non è il ca.so di spirnn.dere afferma livamente alle due prQposte di fronl;? unico ipresen'larte già da vaTio tempo da1la sezione comunis!a di Li.-gano e alle quali non si sono ancora de,gnati di una risposta. tari d:i Bellinzona s1 introducono libri di lettura del re:in·o d'Italia: qu:indi libn che ~otr~nno es•ere eccellenl 1 per le scuole d Italia, ma .=he non vanno asso• lulamenle per le n .. flre, nelle quali si p~sso~o usare solo libn .1pprovaLi dal ~p~rtimento. Il M1,nicipio, l'Ispettore e il Dipartimento ne son,, mformati? E se sì, perchè non provvedon•J, ». . Ma che cosa ~ veLt anche qui? Non e anche questa tma infiltrazione - se non. fascista - cihi,mc i:-reden!isla? Se ne mteressino i n•)stn 1:ipp•,~entanti, e s:a la cosa è ve. •l si provverla subito. Ilnuovsocandamlo narchico In Ge•man1a Berlino, 6. - Afoun.i giomaLi aivcvano, qualche-gbrno fa, a~1ll1IU.nc:iata la presenza del figlio dcd!l'ex kironprlnz aùle grandi m?~nov,redel1a Reieh wehir. Or~ la «Berlin1er Taigebdaitt»esige t111ansp0:st::1alle ~re eg1uentidomande, minacci:mdo iii minisnro defila ReicJ1,swehrdi una inte11Pelllamza pairlaonerutare in caso di tma rispasita non soddi5facen te: l. E' esatto che il fiigUo deUJl'exkrO!Tliprinzabbia prç.50 lj)aTte a degli escircizi militari e chi ne arvrebbe la responsabHità? 2. Ohi ha i.rllviJtatoid figi]io dcll'exkr011iPrinz a prendNe l])aTte al~e manovre? 3. Questi fa,!Jtisono aivvcornti cOt! co111sensodel ministrJ della Reicliswehir? PRO "AVV.Bli'JBB 91 Somma precedenle Fr. ZURIGO .• - Carlo Pedroru, molto commosso dalfa .fraterna aocogLienza dei compaigni di Zur:,go, sailutaindoli luif.i con a.rwno socia1isla · ~ TURGI - UJ1 g.r,upp,o d:i ooonpa.gni: saJiutaindo i Baib~g,i'amni dii Niiederlenz, si con,grartiula.no ,peT l' rummenso successo de'lla 1otler.ia alqia festa de,J 3 Oltobre ,, LOSAN 1A - Peltla R<31ffaele: ri,P..r,ON.a.ndo'albbonamento » WETTIGEN - Semmo Giia.c. rinnovando l'abbona.mento ,, BASILEA - Carooarri: r.i:nnovando l'abbonamento » CHIASSO - Chieta Romeo: W. il SociaJ:i.smo » 1 HAL WIL - Alcun,1 COilljJ)agni <li Hon.gg e Thalwi1: au,gurando si trovi presho un aiccordo inlema.zionale » DURRE ASCH - Viisenliiini G. ,pa.gando l'·abbo:na.:menLo » FELD-MEILE~. - Acqlllislapace " MURKART - ,M,a,rocco Giov. ,, BASILEA - Mevio A.: ri.rmovando l'abbonamento » WlNTtERTHUR - Rea•I,ini » PRILLI - Raimeh1a Antoorio ,. LANGNAU - Tonello: n't1la. Gpera.nza che }a Sez,ione i>,ociahsLa. di ThaJwiil vetn,ga presto ricostit.uila. » WLENffLDEN - CeoJa: sa1'11la.ndo il Caio comipag:no Mocelin ,, NEUCHATEL - Cugnofo G. ,. 1932.10 5.- 4.20 1.50 1.- 2.- 5.- 2.- 1.- 1.- 2.- 1.- 1.- 4.- 2.- 2.- Toliaile Fr. 1967.130

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==