tno da un Partilo è sempre una misura di gra,·ilà enorme, che non s1 può prendere Sl' non nei casi eslremi. \fa ora quel che ,·cune alla luce sul conlo di quel ignore, non sopportava più il menomo indugio. I no:;,Lri lellori e compag1li sanno oramai dai giornali come fosse di ceso in basso questo sedic,enle socialista. queslo ambizioso che osaYa persino farsi bello delle penne allrui e far3i scriY_ere da allri gli arlicoli per l'Avanti!. 01·a non \'i è più alcun dubbio inlorno alla indegnità cli lale individuo di app-arlenere al nostro Partilo. Tale indegnità l'hanno persino riconosciuta cosi esplicilamenle i noslri avYersari, che, essendosi egli presentalo alla Direzione di un giornale fascisla romano per parlare col direllore. 1uesli non lo Yolle neanche ricevere. Era dunque ora che il Partilo si liberasse di tale marcia. Lo sappiamo, è doloroso. ì\fa in ogni organismo, in ogni co1·po umano sì può formai e ,m'ulcera. TalYolta non ce o;c n'accorge subilo. Una volta, però. scop('rlala. bisoana estirparla subilo. · "' E la Direzione del Partilo ha fatto bene ad e Lirparla. -oJettatore il governo imperiale ha {alto sapere ai giornali che è assolutamente proibito parlare della ballagl ia del gnmo. Segno C'uidente che la va piuttosto maluccio. Di {alti si prevede un raccolto in- { eri ore alla media; in{ eriore cioè (li 'SG milioni di quintali. E' inulile. Quando Mussolini ci si mette. potete b<'ni\simo toccare l<' chiavi di casn. i bottoni e/ella giac. ca o ... qualche cos'altro, porla disgra:;ia. E' un iC'ltatore. Esige da Erminio Spalla una nella vittoria, e Spalla perde. Si riconcilia con Padovani. e il povero diavolo prC'cipila eia un balcorn. 1:imnnenclo morto sul colpo. ln1:;1(1 la ballaglia della lira, e anch<' questa precipita a 16 {rCtnchi svi:;:;cri. Ordina la battaglia del grano e questo. ubidienlc Cti comandi mussoliniani. r<'slct... 11<>/leuiscere cl<'llet terra. Quando si pen. et che per ordin<' di Mussolini l'anno in corso cleue e~- sere l'anno napoleonico. c'e da rimanere pielri(ìcali dallo spavento. Cosa diauolo pu6 capllare ancora a qu<'sto nostro disgraziato paes<'? malila rossa. In m.arglne del fasclsm.o La • nomina del l?odestà Mortogli lo zio spilorcio, il signor De- che una moltitudine di se •110sc1uti? Cumetrio, che aveva passato trentaciuque I sa vuoi farne di tanta. g.::,1Lc dove vnoi ~ni in un .s?ffoca_nte uff_icio de~l~ Pub- I mellerle tanle persone? b!1ca A~nistraz1~ne, s1 era nl:! alo a I - Le lascio dove : ,:r..) . on posso vivere qwetamente in un certo poderet- mica portarle a casa! to, nè ~roppo vi~ino nè troppo lonlauo I - E allora - in~· s~r:1 :i la -.nc-glie che da Tonno, che 11 defunto pareiite era i.veva un'idea fissa - è inutile aver stato costretto a lasciargli, propri_•, sol- 1 tanti uomini a propria disposizione per tanto perchè, quel po' di ben di D;o, al poi non saperne nepp•1r.: che co,:i lacimitero non aveva potuto portarselo. I re ... La «tem.ta» come la chiamava pom- I - Saranno la n ,.\ b,h,' elet!vralc P?S~ment~ la sign?rn Marta, moglie le- 1 - Ma da quando :'è ve1:u:o in mente g1lhma di Demetrio e di lui assai più di fare il podestà? giovane, non era un gran che. Tre o - Dal giorno che sono andai,> a pasquattro lenzuolale di vigna, un ritaglio seggiare sulla piazza. La Prvvvidenza si di praticello e una casettina oroprio al compiace talvolta di chiamare gli uo· cenlro del paese. La «posizione» però mini con impercettibili segni, ai più alera bellissima, l'aria salubre e l'acqua ti destini ... in pi~no. Tanto _che non oso neppur più I parsi a ZLu·igo, a Berna, a Basilea, a famu nvedere m paese e dovrò anche Gine,Ta. :'Tldere_ q~ella mia c~sella dove -:,in- S'intende che le .\ulorilà, in ba- ~o _-di_ Vl~ere lranqwllamenle I miei se alla costituzione federale e canloullmu g1orru ) ·1· · _ E · . . 11 ,rn e non possono pro1 )Ire 111cnte. per vivere tranqw ame:1l~ lei (;iusli,,simo ha fallo della politica.? S · ·1 · ·,· · I S · c . <'llOnc 1e ce un penco o. e no, - he vuol~!- Glielo confesso, son __ (' non soltanto noi fascisti _ S<' nalo per la poli l1ca... La •massa , che s1 0 · Il 1· · · · · { era l h f n 1, a 1CL1ll. com111cwss1mo a are accor a con e e uomo non acctn li Il · · · d . 1 f ' . 1 d a re> anlo. u1IC'rve11<'ndo pr11nC1 ai per tre, avesse a e e are, m1 a alo · . ' • . . • • . ' • tutte le sue prefereiize... comr:;! oryf111==a11_c~aglz altri, e po, - Allora lei è oodesli, moralmen- orqarnl:;=wl< o com1:;1 J)C'r.conto note. · st_ro. e ove _w1cir,,mo a (ìrnre? Lo diBella consolazic:ne S1 figuri che ouel me•sere per giocarmi anche meglio mi ha fallo compere.re anche una divisa .. una divisa quasi da amm1raglio, con fregi e alamari d'argento e: feluca, una piccola feluca, una feluchdla, se ciamo s11lnlo. Con una seri<' di ca:;- =ollature a rola:ione, da Basilea a B_erna. da Zurigo a Lugano. e cosi uw . Di fronte r11/e. quali, sorgerebbero gli aulici giornali borghesi a siignwti::.:arc> aspramente ed a chiedere l'inf('f'vento delle Autori/a. Vogliamo arrivar<' al giuoco dei comizi? Quc>sla domanda la poniamo pr<'Ci<'amente alle Autonlà f eckrali e canlonali . La domanda non ottenne l'e!Tello desideralo, perciò hanno inizialo la p1·ima parie del programma - (inl~r\'encndo prima, ai comizi organ1zznli dagli allri) - all<'n<liamo i consegu('nli s,·iluppi nella certezza che ogni singolo inciclcnle preparalo ? cercalo e Yolulo dai fascisll, sara sempi-c da costoro sfrullalo come conseguenza cli un aggualo Leso dagli anli fa:,cisli. mi. farinacecLi usignani De1L:i facc=da Lusigna.ni, degli affari poco chiari di codesto sig-nOTesi dovra.n1)0 <lunqu.e oocu,pare i >l.ribunai1i, 1 quai.Li dovranno <.ire q·i:anfa col:,pa egli ci abbia nJl disas!.ro e negli iu:nbrc.~li bancari, che fec2ro l:3.Jll!evi.Uri.menel Parm:igiano, nel Cr2>m0111ese n~l Piacentino. lnianlo, al nome del conte Lusign.ani, che i fascisti seno ora i primi a cc,_r;.ri:re dj vtirlusperi, v;,:•ne associalo ora <laì:la stampa di tiutLi i, ,partiti ancora un al.tro nome. Qu:c.'l.i railPor'..i ci w.no $La!:i Lra Lusignan.i e Farì:nacci? Ch~ ra,pporLi ci sono staiti tra l'ex se.wetario dd Partito Fascisla e it.utli ~li affari. bancari ma.negg;iati da,l Lusignani? vogliamo, ma che a mellersela m lesta ci si provava lo stesso un gran bel gusto. Mi aveva dato il disegno lui, dicendo che era una primizia! Ho sborsalo Il Congremssoondidaelell'emigrazione Tal.i domande si sentono OTa fare in pubbilico e in privalo. E mentt.re si aspetta la r.:.,post.a, che forse verrà ch:::ara dai ,prooes&i, ,la Voce Repubblicana pubblica ora questa letlera da Parma· 2000 lire... lndello dalle Internazionali Sindaca- - A eh.i? le e Socialisla si raduna di questi g1or- - Al cavaliere! Sempre a lui, che in ni a Londra il Congresso mondiale delt:ra setlimana di permanenza in casa 1 l'Emigrazione, che era slato indetio per mia s'è ingoialo un mezzo palnmonio' il maggio scorso e che fu poi I inviato Alla vigilia della nomina è sparito!... , E formidacile problema, che lravaglia i - Meno male... . prolelari di lutti i paesi, sarà t os: di- - E' sparita anche mia moglie. , scusso da un consesso di rappresenlanF uggita I li del proletariato, da uomini lecnic, e - Con l~i.. pratici del problema. L'Italia, cht. ha - E Ic:i? oltre lO milioni di suoi figli sparsi pel - E io son nmaslo ... com.! lei s1 può mondo. è più d'ogni altro paes" inte1mmaginare . c:>n la Jivisa, m.1 senza iessala a tale congl"'<'sso.• oi, qumdi. ricarica, se:iza moglie e anche senza ca- servandoci a parlare del!' esilo dei suoi !-a, !)erchè lassù, al o;,.ese, pro;mo non lavori, diamo qui per intanto ii leste> et ritorno... Mi dica lei, .:idesso, cosa èelle proposte, che la Commission,? Edt'\ o fare? seculi va ha presen lato alla discussione Denunciare. e all'approvazione del Congres,•J Bene! Denuncio. E poi? E poi, aspetti. Il tempo è galanluomo. - Ilo sessant'anin! Cosa ·,uol~ che aspelli ancora? - Che sua moglie ritorni! .... Creda a me, passa più presto un capriccio di dc•nna che un temporale di giul!no .. - E lui, quel cavaliere .. d'industria? - E lui, lo lasci andare .. Che g·.1slo e, proverebbe a ritrovarlo? - Proprio nessuno ... Il povero signor Demelrio, ha raccolto il fagotto dentro il quale avc~a avvolla la bella divisa nuova e che a,·c:va portalo al commissario, ~ s'è avviato verso l'uscila. Poi è tornalo indie• lro, preso da un dubbio: - E di questa, che cosa mi consiglia di farne? - La divisa? Io la consiglierei di metterla nella naftalina! ... (da La Stampa) L'agguadtio 6inevra Regolamentazione dellemìgrazion! Il Congresso afferma che la soluz10• ne dei prol:lemi di emigrazione n<in pui:> essere ~.oddisfacente senza la coope• ~azione delle organizzazioni ,sindacali. Queste organizzazioni debbono avere voce nel controllo del reclulame11t0 e nella determinazione dei princip1i ~enerali secondo i quali s1 svolge la politica nazionale delle emigrazioni dei \o:o ri• spellivi paesi. Esso considera che q Governo e la Centrale sindacale di cia.s::un paese interessalo alle emigrazioni drJ• vrebbero cooperare ai fini di istituire un ufficio Nazionale delle emigra:lioni. Inoltre dovrebbe crearsi un Uffic;o ]n· lernazionale delle emigrazioni con una adeguala rappresentanza sindacale per stacilire le regole internazionali 1n maleria. • Oltre l'istituzione di questo U1fic1-) lnlernazionak, si dovrà studiar-i le pt•ssibilità di collaborare con altri or ~;.1. nismi. Gli organi così costituiti sarebbero g1azioni nei loro paesi o nella loro Al1i'on f,..;n,~ · · · · · ta b b f · l d1' , • ~· u ...... Cl e C01Il.lllClla a ruranca pro ess10na e. gwsa che I ciare alquanl d to t.em Q' questi centri 1 internazionali <,iano in cusa ci s 11' t .~. un Ct?.L . po.' Nacg, ado di sorvegliare tutta la questione e , R " . e 1 an~ a cc:n usignam. eil d' f b'l d'ff d d .:l Il I suo e~zme Fascista, tiene ad affermare . 1 are . op_era ~ 1 e 1 on. en_ o ~ e , che dal rlicrno dilla ua _., .. · mfo1maz1om fra I lavoralon di lu'.ti 1 , ,~ fi d l d. s es;,......,ione, av- • 1 ven.u..a aJ!.a ne e J'C€,mbrescorso cioè paesi. I l' ·1 ' se' ..o 1 segretari.alo dell'uomo di CremoSituaziodneell'operalo immigraIntoma-na, egili non ha avuto CC[ famaiigerato tarladiassicurazioni s c ali. I conte rapporli di sorta. Anche fra c_olo1 CO che danno per v:tra La aJfermaz1one Il Congresso raccomanda che i.•.1ll1gli· di Farinacci, si r:le-nr che 1'uomo di Creorganismi or,erai cooperino ad assicu- mona (sino a qu.anao?) polrebbe dimorare ai lavoratori imrr.igranli l'integra- t;;!ra.re di essere immune da sosipet'li so:1le eguaglianza di lrallamenlo n:al domi- tanto qua1ora riuscisse ad asser~re quannio di tulle le forme di assicurazi,;ni so- lo segue: ciali stabilite dalle le~gi del pae3,~ d'im- • 1. di avere e~li sl-:-s:,o sos-tenulia Ja migrazioni. es,pu~ione di Lusignani dal P. ~. F. 0 di Il Congresso ammette il principio del- a.-ciila provocala; la partecipazione del paese d1 emi!(r:i- • 2. ::he il gru,ppo de:i firumz.ieri erezione negli oneri finanziari cagionati :in- moncci non è con;pcslo di c.rcalure fariche al paese d'immigrazione e Cl•n~;de- n:acc:ane e ohe ~gli, Farinacci, non ha ra che ciò dovrebbe rientrare tra 1 com. mai sa1pu.lo ni.inle d-ell' inlervenio deù piti dell'Uffico Internazionale delle emi- ~ruppo in soccorso di LusJ,gnani e cierna grazioni, che determinerebbe le qu,ne Ba.nca Agricda Parmense; rispettive di tali spese gravanti sui due « 3. che non è vero che ù'avvoca1to paesi inkressati. Lusigna.ni, 6n lahrr.e ca use civili in cui Avuto riguardo alla disuguaglianza e· era patrono, associasse ai! suo nome silente nei progressi realizzali àai di- que~'.o dEèil'onorevole uvvocalo Roberto versi paesi in materia di legislaz10nP. se,- Farinacci. ciale, il Congresso si rallegra con l'Uf- " Asserisca queste tre ccsere:1Je, e poi ficio Internazionale del Lavoro pei suoi 1 on. FaTinacci ai pa.rmigiani dica se è sforzi diretti a standardizzare cociesle vero o mo che og'Li, precisame.n.te iii gior• legislazioni e raccomanda di accelerare no 17 seUembre 1925, ten.e.s~ ad 0 27,a. gli sforzi stessi estendendoli ad og,11 for- no Taro questo ùapida.r.o discorso che ma di assicurazione sociale (risa1 .;me:1- cosLi,Luisce !a ,più smaccata esaltazione to degli infortuni del lavoro, disoccupa- ài Luigi Lusignam.i. 1e logli.a.mo il testo zione, malattia, invalidità, vtcch;a11, da,) quot.::diano fasci.sta: morte, pensioni delle vedove e .:ieglt 'Jr- « Seno ,·cnulo fra \'O.i ,pu rialJermare fani). Esso riliene egual men Le che ogni ancora una volta ,l'affetto che m,i J~ga a cosa dovrebbe esser fatta per pron1110- Luigi Lusi.gnani, JR st.ilr.a che serbo imvere l'adozione del principio di rP.r1prr- mul.al:i, immu.labile per a suo ,ingegno, cilà in materia di uguaglianza di tratta- p~r la sua vcfonlà, ~e.r il suo carattere. mento, in attesa della realizzazione di Grida di Viva Lusignani, Viva Farinacci quanto precede. inte-rrorr.pono l'oratore, il quaùe dO\I)o aoltima; tre cose che al vecchio spilor-; I... destini del signor Demetrio eracio non erano costale il beccJ di un no veramente altissimi. E adcsse Jaquatlrino. Quando il signor Demetrio sciamo finire da lui la slonc1. che l'ha mise per la prima volta, da var,) pa• raccontata testualmente, come la riledrone, il piede su quel prato, con l'er- riamo, ad un commissario torinese SP€- ba del quale si sarebbe potuto sia- cialisla in questo genere cli... reati. · mare, si e no, una mucca parsimonio- - Un pomeriggio, sigiior cc.mm1ssasa, si sentì rinascere. La prima noltc che no, dovevo venire a Torino e invece ho dormì nel suo «appartamento» ci piantò perduto il lram e son rilorna~o a casa. una russala di dodici ore. Marta, sua - Male. La stampa fascista, con la sua a- Fattoericonomdieclilaemlgr~zioni moglie, non se l'ebbe a male e lt..i, D<::- - Come ha dello? bilualc impronliludine, lenta dare metrio, si alzo' che era un altro. forse - Ho detto: male! on si rito:·na mai ad inlenclerc che a quei lrenla o quairr.piegati a controllare o sorvegliare ,1 reclutamento della mano d'opera immigrante per la concessione dei visti, che, tuttavia, dovranno accordarsi senz.1 spe- Il Congresso, esaminando i pr.:ibkmi se nè oneri per gli operai emigranti. delle emigrazioni ha rivollo la st.a alver assenli,o ad plauso dei fa.scisLi, cosi pros-gue: Ho cufeso Luigi Lusignani qu::.ndo contro di hri inJuria-va non so1la.r lo ,r ira dci SO'VVCrs.ivi, quaJi vedeva1:o in lui, ne:lJa sua va.lonlà, n€11ilasua opera, il pericolo maggiore a,er la -loro es· slenza; ma anche contro quai!tche fascista che si era fallo çrooliiuire da~ aNvcrsari. (Grandi applausi). aveva sognato di mettere alla porla il a casa aU'improvviso.... ranla fas::,isli che a Ginc,Ta. ?l suo padrone di casa che lo aveva liran- - E chi poteva immaginarsi ur.a tra- Plainpalais, si ('hbero le corna dineggiato per tanti anni, o forse si era gedia simile? Entro in casa dunque e screlamcnlc ammaccale. Ycnn('_Lcso sorpreso, nel sonno, a dar finalmente mi avvio diffilalo nel tinello. Le fine- un agguato. dell'asino al suo capo ufficio dav:wli al slre erano aperte, ma le persiane erano La ,·erilà è precisamente l'oppoquale aveva sempre tremato con,e una chiuse. Persiane verdi, dipinte d, Ire• slo. foglia. Fatto sla ed è che, uscib a pas- sco... Il fascismo che in Italia, a prezzo seggiare nella ol.enula», il si~nor Dirne- - Non imporla... d'ogni infamia e d'ogni Yiolcnza è trio, contrariamente alla ma'l,uelud;11:: - Imporla perchè quelle del sindaco riuscilo a mellerc il baYaglio alle del suo carattere, aveva pres0 tt'1 bel ba• sono dipinte di grigio ... Così nel!'0mbra opposizioni. male rnpporla che all'estone dal pomo d'avorio ~ con quello, non ho potuto vedere un gran che. n stero, gli oppositori possano j)lubrandito come uno scettro, avev.1 poi lulla prima. Ho sentilo, però. slrarc le sue gesta. finito con l'arrivare fin sulla p\aaa del 'Che cosa? paese. L'attitudine altera del m:cvo - Non me lo faccia dire, signe>r com- Il Partilo che e arrivalo ai più al- «proprieta1io» era stata lungaf'l1enle missario, non me lo faccia dire. Ho sen· Li faSligi del polere, grazie ad un commentala, e il sindaco che gi'l tre- tilo ma non ho voluto crederci. Ilo vo- numern incalcolabile de' più spa,·enmava in cuor suo per la pross m1 no- 1ulo illudermi che un contadino schioc- losi delilli, dclilli che si cerca di far mina del Podestà, aveva .>rricchto il casse lontano la sua frusta. Mia moglie passare quali ineYilabili -consegucnnaso ed aveva messo anch-: li\ mogrc al m; è venuta incontro e con u.o'alfettuo- zc della compiuta ri,·o!uzionc ('?!?!) corrente della sua inquietuè·ne. sità alla quale non ero più avv(.;zzc, da YOITCblw impC'dire che all'estero Quel signor Demetrio non mi pia- tanto tempo, mi ha buttalo le brnceta venga chiarito, -:ompro,·alo, dimoal collo e ha comincialo a tempestarmi slralo, che fasci.;;mo è sinonimo cli ,si hi d' b · · delinquenza. 5 1 occ I ac1.... ce... Gli occhi? Ma se lei ha gli occhi:i- L'incidente Ji Gint•Ha, dunque, sciuto... li... non solo non fu conseguenza di un Neppur :o... Già, ma me li aveva tolti. Chissà agguato. anzi. Yennc espressamente Neppt:rc a me ... Io non l'ho mai vis lo nè cono- - Si dà certe ariel perchè pensavo io, mezzo soffocalo da p1·0,·ocalo dai fascisti che mirayano - Io detesto anche sua mogli~! qi;ella frenesia di leneruze, mia mo<!lie ad uno scopo hen clelenninalo, a far - L'hai veduta? mi bacia proprio sugli occhi ... ? b v;de, scoppia re cioè un qualche inciden Le - Mail non ho gli occhi eccessivamenle b,·111. di una certa graYilà p('r pro,·ocar('. - Hai tulle le ragioni, sei una clo,rna - Capricci di donne. da parlc delle .\ulorilà federali e prndente. Diffidiamo. - Altro che capricci! Ascolti .. l\ùope canlonali la lanlo auspicala proibi~ Il signor Demetrio e il sindaco erano come sono non ho più vedulo nulla. Do- ?ione cli ogni comi1.io anlifascisla. diventati nemici acerrimi. on s'erano po qualche minuto ho sentito un:.t m:1110 Squilla Ilalica, che con la sua abimai parlalo, e seguilaV1n.J a n:)D par- di uomo stringere vigorosamente la mia luale clisi1wollura ciancia di aggualarsi; non s'erano neppure ,Y1a1saluta- e la voce di mia moglie che diceva: ,,T1 lo, minaccia, a ancora quattro 111(',;i ti e seguitavano a non s..tlutarsi. presento il Tal dei Tali, inviato dal fa le .\ulorilà federali e cantonali, _ Da quando J'h0 rblo a balia - Ministero, arrivalo da Roma ... ,,. Che co• di far succedere ... quello che è s.ucdiceva di lui, con disprezzo, il signor sa avrebb2 fallo lei, signc,r commissa- cesso a Ginevra. Demetrio - non l'ho mai più rivisto ... rio, al m.io posto? Hiporliamo per inlero il lrafìlello Ma lo odiava già sul ser: >. - lo mi s:irct rimessi ~li c,ccltiali.... comparso in Sqwlla ltCtlica dell'll La signora Marta, I.i ,,c.illadina,,. co- -- Anch'io ho pensato a far questo. kbbraio u. s. mc la chiamavano, pas ,e~g1ava superba- Ma subilo, non li ho troval, Vedevo f Facciamo un 1;0' d1 comi:i? mente in paese la sua bellezza. e se po- con u~amente l'omcra di un uomo dali • Per esempio, la sera del 10 fehleva fare un dispdlo alla «siodachess:i», vanti a me e que a di mi.1 moJ4ln::, al glie lo faceva. I mio fianco. ,,Pit::cre! - ho detto io - l>raio a Basilea, nella grande sala La gente del luogo s'N:1 p!·esto ,li- piacere tanto signor cavaliere, ~i acco- elci Yolkshaus, si è lenulo un grande visa in due partili: i ~demclri1ni,, e i modi e dica pure a che cosa debbo l'o- comizio contro il fascismo e, chiara- •battislini», perchè Battista era il nome I uore di questa sua visita». Sissignore, ll1('nlc. contro l'llalia, nel quale handel sindaco. Dal modesto I? comprcnsi1 1~i~ro signor commissario, che ho pro- no parlalo due oratori italiani e due bile desiderio di libertà che 1vevd assa- p110 dello «onore... . oratori tedeschi. Il comizio è slalo lito il signor Demetrio il primo giorno - E poi?... preceduto da un lancio abbonda1ue che mise piede sui suoi <rpossed1111enti, - E poi? Il cavaliere m.i dis3e eh.era di rnanif('sli in due lingue, carichi cli nacque in lui e si sviluppò il diabclico mandalo dal Ministero per sbngare la ingiurie'. fra le L[Uali è compre a la bacillo della politica. E divenne un po· faccenda della nomina del Podestà.. ri,·cnclicazione del dirillo di dir male l.iticanle di tre cotte. - Lei era nella lista dei propcsli) dell'Ilalia. Il comizio era organizzaL'esseTe a capo dei «demclriani , lo - Io e il sindaco. Lo ha detto il c1- lo da uno stock di gruppi e di parliaveva addirittura insuperbito. valiere. Li, sYiz.zeri ccl italiani. - La massa - diceva 1 s11a moglie - Allora il prescelto sarà slal0 lei. 1 Il caso di Basilea non è il primo e _ è con me... ienle affatto! Il cavaliere era un non sarà l'ullimo. Pare, anzi. che - Non è meglio un amii:o fidalo - invialo dal Ministero come lei, mi scusi, l'organizzazione dei comizi del gcreplicava la bella Maria che aveva sern- signor commissario, è un i!lvia 1o dello nere Yada inlcnsifìcandosi col sorpre sognalo un «amico di [amiglia» - · Scià. Tulla una finzione! Ci son c1dulo gerc dei C:omilali antifascisti già apBibliotecaGino Bianco I lenzione sulla presenle disorgamzzaReslrìzioensec,lusloenaessimllazlone zione economica del mondo, la quale - Il Congresso dichiara che in princi- con la industria che produce 1nzilutlo pi.o le ~migrazioni debbono esser libere, per il profitto e non per il consumo - cioè che delle ragioni puramente p.:>!it'· con l'inefficienza e lo sciupio che ne riche non debbano ostacolare la libc!'l.ì suita non soltanto cagiona una depres· dc>lle emigrazioni. sione delle condizioni di lavoro ~ <li eLe sole ragioni economiche pc>lranno sislenza dei lavoralori nel p:-oprio paefarsi valere allorchè si prendono delle se, ma oppone una barriera alla l0ro edccisioni. ,asione ,erso altri paesi ov:: le condiIn circostanze eccezionalissime ~i po· zioni naturali sono più favorevo1i. " L• ho difeso ieri n€1]\' ardore della k lta vinta su..1;liuomini che voleva.no ann:enlarlo; ,p!audo a ·:ui o~gi, dopo Ja -viil- /lonia conquistata ablra.vcrso ci.ndimenticabili vicend:? cii ,paI'lilo e petlibiche. Ogni o;;tacclo è caduto, Luigi Lusignani ha rivendicato i suoi diritti. Egli è nostro. E' del fascismo che di lui si onora, che egli onora! lrà ammettere che altri fallori in[lu<?n· Per queste ragioni esso dà in.:anco alla F.S.I. di proseguire i suoi studi mi fattori naturali ed artificiali che limi1a. no la produzione in tutto il mondo e sni monopoli finanziari e industriai, limi· tanti la distribuzione, e di portare I risullali di questi studi innanzi ad un f11turo Congresso, accompagnati -Ja pro• poste determinale lendcnli alla isli t uzione d'un organismo internazionale atlo ad organizzare il controllo dello sv,luppo della produzione l' distribuzion~ delle derrate alimentari, delle materi.? prime per l'induslria, dell'enen!ia, comc pure il loro trasporlo, in a0 ~0,11?. cui principii economici e allo 1,COpocl1 promuove e lo spirito di fraternità m:ernazionale. zrno quesle decisioni .. ProfessidoanHeim' migrante Il Congresso protista contro ogni propaganda condotta dalle Comµ1.gnie di navigazione, da altre imprese J: lr.1sporlo, da agenzie private di reclutamento, da agenti di viaggi, se essa propaganda tende ad attirare i lavoraton fuori del loro paese natale per poi bsciadi di fronle alla disoccupazior,~ ìn un altro paese e portar danno all.1 c~•r.· dizione della mano d'opera di questo paese. Esso raccomanda che gli uffici nazionali e internazionali che il Co:1grcsso vorrebbe ,edere islituiti siano impiegali ad assicurare la p: omulgazion~ di leggi per istituire la rcgistrazione obbligatoria o l'abolizione di li;tle le agenzie privale di reclulamenlo (;v, incluse quelle appartenenti alle comr,agn'e di navigazione, ec;c.), a fornire informazioni sicure e complete, concern, nl1 i salari, le condizioni di lavoro e ,ii in• g,,ggio, la siluazionc del mercalo della n,ano d'opera, ecc., nei paesi d'imm:g1·azione e proibire o~ni fallace propa!l.:tn· da condotta ai lini del profitto privato. Gli stessi organi dovrebbero , 1gilare sull'allogg,io degli emigranti all1· stazioni di transito o ai posti d'iml:-::irco, alla loro visita medica prima deila partenza, al loro ricevimento alle slazio,1i o posti di arrivo, al loro islradamenl,1 verso i dislrc.tti dove essi trover.tnn,J b occupazione. Esso prega la F.S.I. e l'I.O.S .. in attesa dell'istituzione dell'Ufficio Internazionale delle emigrazioni, di raccogliere I~ notizie concernenti la questione delle emig1 azioni e di pubblicarle nei loro comunicati di stampa o per allra via. Esso ritiene inoltre esser dovere del!:: nr· ganizz.azioni affiliale a qu,esli d•1e centri internazionali come pure dei Segretariati professionali internazionali J1 le• nC;re i centri internazionali al corrente degli avvenimenti, sul terreno deilc emiPolitic~aperadiaelleamigrazioni • Non dimenticate, aggiunge !'on. Farinacci dopo una nuova calorosa aippro- ,·:izione, che io, qua,ndo nel .passalo difendeYo Luigi Lus·gnani, venni ,-iclentemenle assa·!ilo dagli avversari, nemici di lui. Si oissc di me che a vcvo asservila Ja m:,1. aUii•vi.làa una causa non degna. Ma le accuse cadùero. G,li a,Tersari so- ·•,o in l2na. Oggi il fascio di Ozzano, il fascio di Parma, il fascismo italiano rendono a Luigi Lusignani i giusti onori. Gli 0110,i ch2 gli sono dovuti per la sua forza, per il suo ing21;no. per la sua rettitudine pcli!ica e civile, per il senso di disciplina cui egii ubbidisce fascistic:imen!e. Plaudile durzque, come io plaudo, a Il Congresso raccomanda la crea.lion'! LuiJii Lusignani. nel cui nome si riassusl'llo il controllo della F.S.I. di t,n fon- mono splendidamente le più alte finalità de; inkrnazionale speciale del!.: emi· del fascismo, nei cui r.ome si combattegrazioni, al qi;ale tulle le centrali $in- ranno e si vinceranno le più dure e le dacali nazionali saranno chiam:ile :i più aspre battaglie. ctnlri\:.uire, per difendere gli mlercs~i • Una nu.ova manifeslaz'.one di en~udc:i lavoral9ri immigrati nei paesi o, e siaslico consenso accogl:e le fiere, s.det1na simile difesa appare urgzntemente gnose, nobi'issime parClle di Rob•erlo Fanecessaria nell'interesse della clas~e o- r=.nacai. pe!aia internazionale in generale. I,l co,nb Lus:gnani, vivam-,nle comPer quanto riguarda rorganiz;;azionc- m -sso, ris,p~nd~\'a a'.:l'on. Farinacci con sindacale, il Congresso raccomand:i: che un brnYc dr<;corso dov'era pronunziaila delle norme internazionali siano sl:t.b,li-, qv..s.la significativa frase: h: con le Centrali affiliale alla F.S. I. (.; L' on. Roberto Farinacci è stato il mio coi. Segrelariali p:ofes:ionali Inlernazio· I v_al_i~oso~teg,w_ in qualcuno. dei più diTnalt allo scopo d1 assicurare il trasferi- f1czl1 rnov1ment1 della m/Q vita. E pe1tso n,enlo pronto e senza difficollà Jei Ja. che egli abbia voluto essermi amico così voratori immigranti dalla loro orgam,; saldo e generoso, perchè egli sa che i1t zazione del paese d'origine all'cr6:1ni,;- trent'anni di vita io non ho mai mutalo z:.izione competente del paese J'eÌezio- bandiera. ne, che le Centrali sindacali tacciano « Commenti, j due discorsi rife.r:iiLi,non tLllo ciò che è nella sfera dei loru m~z- ne meritano e non ne facciamo. zi, con una propaganda di lutti (lii a- « Per la storia riileviaano che ail bansretli, per stimolare l'organizzaz1one chcLlo di Ozzano Taro, lenulosi ailla Vii.Idei lavoratori immigranti nei sindacati la Lusignan.i, hanno parleci,palo entusiache le centrali sindacali si studino di sticamenle i signo-d: on. Gaggi, comm. assicurare l'egi;,aglianza cli lrallamenll' Almi, se-grclairi.o dei Sindaoat.i fascisti cl.ei membri immigranti in materia d1 ddila provincia, on. Guerci, RondJiini, avlulli i soccorsi d'ordine sindacale. vocail.o PaiLni.niea:iio,n. Biialiairdi, ,più i fa- -o- ' rr:osi Parmia, Saveri Sfofan.iini, ecc. .
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