L'Avvenire del lavoratore - Anno XXIX - n. 20 - 16 maggio 1925

L'A VVIDffl\E Dli.L LAVORATORE -------------------------;------------- Quando il f Pagile velo al Pompe .... . . I . ·1d I pr1re gli occ ti su costoro e 1 over<>, di tutti. Le più belle pagine Il Caso t·1p·1co d1' Regg1·0 ca1~br·1a :;i~~;t~'al~~l~~l,e ~~::: :i~i~t):r/i~~: U l~ri alti. caralle::istt· dt lrfditocr Ma a chi farà molare il pozzo nero . . . e ie co1_iosc~no am ienbbe ne qual e' la comunità socialista? Tulli rnrran- La pavida dinastia i~aliana,_inca~ ntfesla;;ione era stata più che spon- 80110 vissuti, non sare e manca a. . . . . f . pa~e di comprendere I tempi e di lanea e aveva rappresentato lUl no- Jfo j, 11/ilericordarsene e apprendere no _cssei:c me~tCI, av':'~ali r pt O e~i agire apertamente, ,-;i é affidata, alle bile allestato. da parie del popolo, della le:;ione. ; &cn; chi '),·orra fare il ace 11110 ° 1 b d t · Jia concesso (in alle tradizion,· e alle aspira:ioni di . . . . . . _ 1 . 1 muratore. . . an e arma e, cu, , liberti... (.et t1 campron 1 sen.:a_ va 01 e. c ie Prima di tulio dobbiamo comm- dal principio, al disopra delle legg(, nulla portano cli prestigio e tulio vo-· ciarc dal conslalare che se LuLle le che non erano certo una sua elargr- Pensi il proletw·lato, dopo l'espe- gliono nei par!ili e: tre1yi. dev?no es- professioni e mestieri sono uguaJ1 Lasocietà futura slruzione dei figli e per La ,·ecchiaia, ma dal momento che la società penserà a pensionare i vecchi e ad istruire i gioYani, a curare i malali, quanli si amma7,zeranno per nulla e-on un la rnro esagera lo? Ecco in suc:cinLo come e con quali criteri si scieglieranno l'occupa!Zion.e e la\'Orcran.no i sociaJisli deU.a futu1·a società. GlCSEPPE BERTELLI. La crisi russa Un'appellodell'"Avanti!" Pubblichiamo questo appello, per- \'C'nuloci dalla direzione del Partito SociaJi.sla Italiano, per il gi-Ornale A ,·anti ! : LAVORATORI! E' vostro dovere leggere l' • Avanti! . il più diffu5o dei giornali proletari, tra i più cliffusi dell'opposizione: il più b«llagliero. il più perseguitato. zione - complice F'acta -:- la pfena rie11::apatita, a non .drtrtregua a que- sere, on~a'.· cl1facile r'.conosc11~1enl~. mente utili C' n_eccssai:i, 11011 c'è ra- i.mpunil~. con qualche_(ìn::ion_e ~1 pe- sta genia di _c_iallr_oni. sen:;a fede e _Il soc_1a/!smo r~on -~lfa cog/1 eg?1-gione perchè siano I una onorala,. na applicala_qua e _la, e. poi _n_tolla sen:a capucl/a, di cw. pur troppo, st 1 e coi na!lr<?nL. cor megalomani e l'altro sprcge,·ole. Per citare un c-1 colle amnislte, per r reati a hm na- non sono siate ancore, purgate. le fìla 1 . b. olt lo oli l' d 11.. d. 'd cl I E' vostro dovere pretendere che 1 1 . \' c<>g 1 am 1:10.-;1, ~na s an e e !-:empio: se opera e 111 1v1 uo · 1e · zionali. cei partili estremi. . on mancano I I I O d f <ld <l Ll • 11- · · l h. · d't I Il . l l f . musse (0nsapevo I; preparo e ca li • ti sah·:1 al re. OC a e llllcmpe-, E' dovvero inleGssont.e questo pubblitu l I giorna Qi ree ino In ven la documentata In un libro del comunista americano Max eastman. LAVORATORI! [ N clir1a."l1·,.. non si fidava nè dei si- que ,, rie H_on_tanno atto rn lem_po .. d' "rt ·1· 1· fede . . ·1 I l' 1· I . I 11· _,.,, ' •• l I bi m1n1 1 CG/.,..Cla e e I • rie e ul1 e quan o opera e L co u1 c 1c cuzione intitolato • Dopo lu morte di /' Avanti! : chiedete a lutti que I carii ne del popolo. E occorreva 1? , 1 a p_assare e 1 /r e e le sar_e Jero lie/l _ 0 _ <:i salYa da una malallia. non c'è ra- LE>nin , perchè ~sso, lungi do! volut.are, l'h d Slo,naco di. ti·a~ilori di un certo ca/1- se 1/ ca~·o ne desse loro rl dei>lro. A- . 1 d . 1 .1 che inconlrcrle se anno. e enung1one a 111011 o per n enerc I mu- con considerazioni pe~sonali, i fotti di zia/e subito ali'Amministra.:ione del bro per garentire la prova_. ----==========================----- rulore i11feriore al 111edico. Se: ci 1.' Russio, ponondo combustibile nel fuoco Questa ora e fatta. Medrcml~ Slra-l • • I allrella1~lo uli!c _1_·ar_atrc::C' la Yan~~ acceso delle ~iscordie, si limiw in ~rnn giornale coloro che non l'hanno: degi, assassinii, incendi si _è pr~rlrspOSl~ I otorno al panequotid I ano quanto I canali d JJ'rJgaztcne. non l' e porle, a pubblicare documenti interessan- nun:iale anche le rivendite. i c/1io- /a soppressione cleUe l1berta pubbll1 rngione al mond_o perc:hè il 111i1~1lore. ti circu .l'origine dello_ crisi e gli interes- schi che non lo espongono. che, la quale soppressione, nal~iral1che ha estrailo il ferro dalle Y1s.cere si che I honno delermJnuta. mente. è subita da lLll popolo u~e~- Lu maggior pnrle delle condanne dei proprietà pdvula appunto per evitare che' della I erra, cd il magnano che lo ha Egli cito speciolm?nle let1cre di Trot- T,A VORATORI ! me, gièt devastalo dalla guerra e a - tribunali possono piu· 0 meno diretta- i singoli possono speculare sullo fam,, lrasforl)1alo in ,·anghc cd aralri sia- sky e Lenin. r:.· 11ostro dovere dw·e ali' • Avan- ia miseria. mente essere fatte risalire allu ... man- ddle moltitudini a trame profitto. 110 mene stimali dell'ingegnere c:l1C' Uno ve n'hu. fra queste lettere, eh~ è li! consigli Ponderali per agevola- Mentre quest'on/a si gettava sull'Icanza del pane quotidfono. Solo Ju società socialista potrà risol- h:i. lr,,c:ciali i <:anali d'iJTigazione. duvvero di cnpitole importanzu. E' di re. ovunque. la vendita, per rimuo- ta/ia. i J{aramaldi andavano. come I «ladri piccoli,, quelli che spinti do!- ven: questo !ormidubale probtemu, mn_ E se quesle professioni !>0110ugual- Lenin. Essa è stata giustamente chioma1· b' suprema irrisione. mostrando bcmdi , .. . . d . . 1. t· d. t l' mente utili, se esse de,·ono dare u- tu il suo testamento. Questa letlero do- vere gli abusi. per euitare g 1 ar 1- la fume od indotti nellu tentuzione di g1a ogg1g1orr.o 01 socw 1s 1 1 u t1 1 e forche. sfumarsi con dei mezzi «illeciti» non poesi viene riVf•ndicat>1,qua:'e m:surn di gualc rispellabililà a chi le esercita, ,wva esser lettu dl'~o moglie di Lenin ~l trii. .Q I h f · · b · ic/1· e 1 · d 1 · 1· t-. n,·iLiii·alc cl1e del)IJ·'no dai·" ''nchc congresso del porlno del 1923. Esso, f1-1 . .ue/ o c e ece V!3lllre _r . rw . .. costituiscono che una parte minimo d.:lle app icuzione 1mme i111u t1 muruc1p:1 ,z. " ._ " [ AVORATORI 1 IT t ed t llberllcld l · · d li d · d I ll."Lt,·1I"f1tiacl·•g110. dando che il marito, che era, alloro, am• J • • a re tare i provv imen l . vittime che tutti i giorni in tutti i pae~i znzione e u pro uzionc e pune ..,, o '- o "' d Il f I d I dal[ ·ollevazio, 1e t I f. • .,. 1 s·='J)"le [Jei·c'·ilc.,ogg· 1 1111111ed· 1,. 0 ;,, maluto, guuris_·se e tor_nusse dire_ttnmente E' vo_slro overe_ s_o_oscrwe.re e u a paura a a a s . , del mondo vengono condunnaii. P•~r d-:i quun o meno, o 1,;~az1on~ "1 un .:" - - u '- " ._ che era per determinarsi dopo 1/ ne- delilli che non avrebbero certo conuncs- miere. p. es., più onoralo di un calzolaio'! ad occupo_rs1 _del moVlmento, _omise ~uel1 raccog/1ere solloscr 1:;1on1per l • A- rando assassinio di Giacomo ,".!al- so se ad essi fosse ussicurato in un modo Ma la borghesin non ne vuol sentir Pcrchè ha un'altra educazione e so- la comun_icozione. Ma L~.m mori, e,, van/i af(ìnchè esso possa tener le- d tl l I lt · d · I I I· I · quando s1 voUe leggere ti documento, t . . . . teolli, sul quale, però, non è e a o nell'altro il pane quotidiano e quel :ol i:,urlore. la bose delltt suo rir:chezz<1 e pni li lo a ri gua agn1 e e ca 7,0 aio, h d . hl e T t k allo· sia. viqorosamenle. ai gncw,ss1m1 l 't1ltiml1paro/a da parte del p_opo_lo._ po' di companatico indispensabile quan- del suo potere politico sto oppunlo nell;.. pcrchè La,·ora e111quc \'Olle me110. e e O dilova e aromenl . ro_s Y. . · . . . ( · d <l · IL d. ·. successione si trovò che il tnurnv1rato danni cle1contrnu, seques l'l. Cosi questi sinistri commedta!1l1 SI to lo stesso pone. Quando poi si pensa sfrcnolo speculazion~ sui biso1,'1lie la mi• gua agnan o cinque ,·o e 1 p1u. . . ' . ff 1 ·· · I I I e h I I · d I · I · FalC' che la società dia fino ad una Zinov:eff, Slohn _e Kamene 0 1 ~eva, ne T.AVORATORI ! danno alle ptu rnsu se 11anere .. e e a mancanza. o o poco sicurezza e s~na o.Irto~ . I d . fratlempo costruita unu murog w contro . mentre in dieci, in cento. mettono I pone quotidiano r.ei genitori rendia:. In è il tribunule dL Vienna ,1vrebbe P" CPrla eta una ugua e e ucaz1one a I cliff . ' d. . . . 1 1 : F,' POS/ro dovere abbonarvi e rac- l , rci·i• 1a a[/r 1 qola cli JUl so_lo ine_rme. prole degenern_lu, _a_nemica, sogge_lta u_ tulo O voluto condanno re Ja !<.peculazior.c lui li i tilladini. fale che il calzo la io ~ .u~JOnll~.d 1 .~gru vdenta ~ oro con ro- () ~- . ' bb menti· al/'• Avanti I•. " ' ' I b. · d l d. I I no, c1oe o tn mzzo o esst assunto, per e 9,1e1e a ona .. gli gridano: \' edi come sei sodd1sfal- tvlte le molotlìe fisiche e men_loli - ~t in sè, r.e ho voluto colpire soln l'esten- a ) _ia 1_ 11 1 1?ar.Jhd 1?n_c ~ me ico C' SO 1 e ghermire e conservare H polere. Il co- l<>gqete fate leggere sul I'. Avanti! , lo pacifìeo. ordinalo! Non. è Yeno che! vede eh~ una grande pone dei drumm1, sione e In dimensione • illecilu•. Il pro- nozt0n1 e I me 1c_1na_1_11meno, eque - milolo stabili, con 30 voti contro 10, eh"' . . . ·. . d /' bbo - Lu' ha i piacere dCil nostro m?do dij cosi deui pussi~noli, sono provoco.ti . in · cesso e lo condanna che hanno suscilcLc la del la sua arl~ 111 p1u: fai e che :3.\'en- lu lettera non si dovesse leggere. Che stesso le cond1:10lll eg 1 a na goYernare? Naturalmente la risposta I un modo o nel! altro alla stessa qwsl10- ire e difese di classe in tutti gli ambi<'nli ~lo una nd1ed~s1ma ag1~lezza ,·1 ,·ano strono modo di procechre! menti stm.ordina,ri. e fate conoscere è data dai medesimi buffo1~i. n~ ?el po~e qu~tidiono - ne_s~uno mero- borghesi _ sono ~riginoti dal (olto _che 111 u_n me es~mo ~mb1en~e. ,·e~relc Diamine! La lettera porlova aspramen- a tu/li i due regali in premio che la !lfa la tragica farsa un grorno do~ ~g~1a puo ~usctlore la notizw :hc ·Jn mentre lo popoluz1onc lavoratn_ce vien- che ~l calzo_la10 a\'l'a uguali _on?n. del te contro Komcneff e Zinovieff, dicendo Amminislra:ione o{Trea tutti gli ab- vrà pnre avere èl ~uo epilogo. perche Tt~10, da_! tribunale dello Repubbhco ou- nese colpito u morte dulia c:1s1 de~b mcd1c?. Cosa del r~slo g1ust1~s11na cose che li avrebbero messi ir. cattivo Jubona/i. 1 tlo un popolo non può canceUare. stnoca, sm stato condannato ad ?.tto ~e: guerru, arriva appena a sbarcar il lunano. pcr~hC' :-.C'senza medico no~ si po- ce e ricucciati in ultimu lineu. Affermavo E ricordarsi bene I' indiri::o del- d~ botto. il suo passato e adattru·~i, si di carcene. duro e~ o ce_nl~ m1_h~rd_1d'. conta c~ntinu.iu di mig'liai". di disoc~upati lreboe1:o c~1rare ceri e ma!all_ic. se~za _ quello lette:ro _ che non era slal.1 C3· davvero, a una vita di vigliaccheria. corone austriache circo d1ec1 milioni d 1 prolelat: ed. oltretlantc esistenze _P1ccol~ calze la 10 Sl nndrebbe a p1ed1 nud1. suole lu ritirala di Ottobre du parte di E allora si vedranno i consensi che franchi svizzeri. borghe~1 rovmnle, sp~stole, q_u::slt nu~v1 . Rc~lerebbero ce1_·leoccupa;,;ioni, fa- Zinovieff e Komeneff, i quali. dice l'E.ist- sono Otto mesi di carcere? Qual'è l'aflu- «poveri» che sono I ombra mseporob1le l:ccse C' malage,·o!t. come quella lan- man, hnnno u loro carico due rilirote .e · cos;; .. J . . b n·oni 11011 lo moto che, non potendo resistere allu fu- dei nuovi «ricchi,, - la piu· gronde fnb- lo strombazzala della ,·uolaLura dei Lenin, la prima volta, li chiomù ,crumi- . ~n e e ie essi,_ 1 ~L· .11; . 0 lam-1 me propria od u quella dei suoi ed ap- brica di pane del mondo l'Ankerbrol!a- pcui 11e1·i, per le quali secondo i no- ri e , troditvri e la secondo volu, •insappwno. I 11 (in cler con 1 1 1 ~ .. pagandola coll'appropriozionè di un pcz. brik Viennese vende il pane col 100 per si ri a ,·,·ersa ri 110n si lro,·erebbero creduli. titubar ti, disertori, crumiri. ve:i- b11ramento e paura . . .f!aS/an? .1 nw. zo di pane o di un .:1ltro oggetto di \-a- cento di guadagno!!! Cento per cento di :·spiranli. duti ollu borghesia , mentre di Trolsky picco 1 111 Z 1 1 . !ore equivalente, non obbiu dovulo us- guadagno sul pone! alim~nto quonlo ,nai :\i:1, dico io, si ll'O\'UllO ora, in 1~ic- dice che, sebbene egli fidi in ~ stesso, · 1 · · di i' pe · farli w111a/l1d1red1 I sgomento. Avevano, f~r~e. essi. ~e!l· saggiare qualche mese di curccre; quan- di primissima necessità. na so'·ielà borghese, questi aspiran- è un devoto rivoluzionario . s~lo che pochi assassini n~and ~ll 111 1 ti sono coloro che spinti dolio fame si- Ciò che rende la situozione p1u' ob- li? 1.::ppurc sai-ebbero Uberi di S('C'- Quindi l'Eastman dice essere lo piu' giro - talvolta anche ali este~ 0 -, stemolic.a, sono diventati ospiti sisr~m11- brobriosa ancoru è il fotto che quesl 1 gliersi un'altra occupazione, eppure banolc menzogna il tentolivo di lur ere• bastassero acl cirres lare la m~r~w. cl~l lici, periodici delle carceri, avendo oc- fnbbricu, ch 2 oppunto perchè lo p1u !a,·orano e [ritirano più che in un·al- derè che Trolsky abbia voluto sfruttare ,,;oci_alismo ~ quell~_/flla CIVl~~f rnl' quisloto l'abitudine di rubare? Qu,tnti gronde. fissava essu i prezzi del pur,~. lra cceupazio11e, eppure son pagali la sua popolarità per ghermire il poten?, Italia e. poi, - 'Veiuee un P · - hanno dovuto passare la parte mi!!lior..: oi quuli nulurolmenle con!ormavansi i meno, !aym·~1ndc• più degli operai. di- e spiego in qual modo si sia orrivoto alanche ali'estero? . dellu loro vi La nelle carceri per over con- produllor:i piccoli - uveva un deposi'.o eiaino cosi-, pi LI allolccali ! la perse;cuzione contro di lui e i suoi a- Comprendiruno /'a psicosi di yuer~: siglialo 1 propri compagni di lavoro 8 enorme di forino comprala a prezzi rlu Perchè non <lc.\Tcbbero esserci in miei, fino o scocciarli. Dice, insomma. ra, le paure del capita~e, sul!e q1_ial'.1 sciopero_re,. u_ ribellarsi_ all'iniquo 5½-le- molto tempo già sorpussati e fissavo i società rnci::tlista·? Quelli che non a- che il leninismo di Zinovieff è una mar- esercitano sfrutta1:1e!1t1e r1calt1 11ma captlalLslL_coche nduce lo razi,>ne prezzi in modo loie da fare fruttare il massero o non 1·iuscissero a ra1· al- Cl; SUtl pt>rsor.ole, mentre Trolsky sareb- transfughi .del soc1~l1smo,:c?mpre_n1 del p~ne a cht lav~ro _per col~arc J1 lus- proprio capiwle, cioè pogavn olio pro- lro, farebbero ben quello! Del reslo be stato il vero continuatore della poli:i- diamo che coloro. 1 quali s, cl!chza-1 so chi sfrutta? ~mndt pres~ in se ste~sa pria dillo gli interessi per il denaro con- potrebbero godere di uno speciale cu cli Lenin e cht>, :11ntgrodo lutto, egli ravcmo ~ocialisti solo per soddisfare, una condanno -di otlo mesi non suscito sumato per l'a.cquislo dello farino! In t1l lrallamcnlo, a,·endo per esempio una conta u~ ·!argo segwto, che roppre~nto i /oro bassi egoismi, potevano, pur-I ancora nessun stupore. No~. è c_o3i ~olla modo il -pone costavo 17.000 (diciassette giornata di la,·oro più corLa degli al- l~1magg1oronza, on:hc se su? m~lgrado. troppo, spesso, colla loro trucculen/~1 mad~_male_ multo: «cento ~) 1nr~ 1~ dt co- mila) volle piu' dell'anteguerra e non già lri. ed ecco che sarebbero compen- si atlaccnssero n lui elemenh an~bolsc~- borio. portala in gfro, p~ssar~_per rl- rone austn~he, «cenl~ md1ord 1~- . -giovo ripeterlo - perchè d.i tonto fos- sali. vichi, dei quali suprebbe scongiurare il belli davanti al proletanalo ingen!1.o,, Eppure, npensondoe1 sopra, ci _si r,c:r~ sero rincoro la lo produzione, !orina, mo- J 11 ogni mo;cLo, C0IJllC la infì 11i la Ya- pericolo. che. ignaro. clecreh<1valoro allon e Il suade che lu somm11, nnmensa 1n s_e no d'opera ed altro, ma perchè preve- rielà dei gusli. delle alliludini e dei Contro cotesti manipolatori del pote- scambiava /a loro ignoran:a rumostessa, rappresenta una multa, un c.:1sti- dendo i-I rincoro della forino l'azi.and11 desideri fa si che nella socielà bor- re, che identificano - come tanti anlirosa e cialtrona per dottrina e va_lo-go per chi la _deve pogare sO'lo in un capitalista ne aveva fotto un acquisto ghese si lro,·ino ama Lori per I ulLe le sociolisti - la proprio persona cogli in- re: comprendiamo come si costituiva i ser.so ben relot1vo della pa~~lo. '.er. es- rilevante [ocendosi pugarc gli stessi in- occupazioni, sarebbe puerile i I sosle- tere:ssi e i progressi del proletoriuto, l',rn- una faina, agli occhi incantali delle· sere cond_annato a cento ~h_orn.1, ~~s~- teressi dalla popolazione affamala ed :. nere che nella società socialisla o,·e lorc dice (citiumo da11·~.Avanli!»): P lebi. intorno a nomi famosi di ven-1 gnu averh. R~ppr~enlo pm_ ~ognftZ!~ gnoro; interessi maggiori di quelli che a• le occupazioni più faticose c Sj)re,u.c- « Un gruppo di capi. contro i quali lo • e/' f . lelor1 J: pogar d""CI fr11nch1 rebbe fallo pogare tln clu· ovesse prc·o " stesso J.eru'n !1a messo in guordia il Par- dilori di fu.mo. accoz.w.ton L rasi I pher un pro . 0d w 1 . 1 .e d..,._ d " ' voli avranno un Lrallamenlo di fa- - 01 •/rz/or· di· tutte le ore e con- I e e non posste e, e 1 eg I cve gua :i- in prestito lu speltocoloso somma e in- . lito, a,.~ndo muscherdta privatamente lo Vll e, Ul '' 1 • h' 1· d l r I ~ vestendolo in una azienda copilolistica, ,·ore. queSI I amaloi·i non si debba no loro sete di potere con lo leggenda che tro tutti, mentre la loro morale fini- g~ore,_ e eg I eve. og te'.e. a masro lrcYarc. . . ltru·e . piu' elemen-1 brlane10 della propri. o fom1gho, che n:m cli speculazione e di lucro privota. E, Trolsky è un Bonuparte, e oven:lo mn- vci pe1 non rispe 1 • . d' · li • cli f hi 1· 1 1 · t' ·t 1· 1· .\,..-cmo t[uakosa invece nella so- I t bbl·~~ t lo I ggendo cl1e . d . d l O LSOr.,iocivile· com- cenltna1u I nug am rune per e 11 ques o a socie a copi o 1s 1cn, sono qnese 1cra II pu • 1-... mei e e l<ln d~ven e Cli d- li . 0 t~a non Ii possiede e li ha «guadagnali» coli.., ste le couse che fonno diventare lusso lo cietà socialisla che manca as~olula- egli è un «!eoder dello •deviazione a Pren wmo ques O e a 1 · fr t•-- 1 li la ·0 e stesso pezzo di pone! mente nella società borgl1esc. Oaai destra», e avendo cosi fabbricata tmu i- nd' /' t . ·1· nemmeno s u ......,en o o co a specu z1 n . ~ compre ,amo e e1111 a e . C .d h l l di t Non è privo d'i.nteresse il contratto di quando un p·adrc manda un figlio deologiu che è doppiomente lonlan.:1 dal- la /unga clurala cli certe ·tragiche far- ons'. ~lratolc ehques ~ pun ° h'vis II a concorrere ad un impieao, o ad lo verità, sono riusciti ud ingnnnure, od - cd e I so o c e puo essere e 10m.1- qud tol direltore - che tonti guadagni ~ se · · I ·1 · t ho fatto incassare alla azienda eh-~ lo ,!pprcndcre un'arte od una professio- ucciccure, o rendere muli, !anciure olle ·v d / A R ·o Calabria non si, O serio e 1mporz1a e - I sunnomtm\ O _ e e e. eggi · · I d t d I 'b le d' v· e slipendii, e tonto fame e strazi olio po- ne. non sa e non può s,apere se di estremità della terro, tutti quei forti co- sa come arriva la no/i:;,iadella Clv v~r et beo e tn uno . 1. 1 ienn~ nlon c 1 ~ : la,·oralori in CJue! Lai meslic1·e. cl'1 mttnist'1 che potrebbero opporsi u loro. ' tereb neppure r1 1evo spec1a e 10 poluzione povera - coi suoi «padroni». d la del governo il'lusso/ini. Il popon . . • · quegli arlisti o di c1uei JJrofessioni ti, Essi hanno slobilito e solidificutu fino LI I . [t . 0 sen::,a cli gli conferisce unu 1mportunzu spe- Il controllo è stipulalo nientemeno che lo non VllO sapei e fa .' . e,ffì iale I eia le, è che lo condanna ho ovulo pt>r per venticinque anni, duronte i quali «un" ,·i sia pcnu1·ia o son·abbondanza, e ad un grado pericoloso lu di11uturu .1Hi- a!fen~ere alcuna con et ma _u ,e, · 1motivo non già l'appropriazione del pia:z- persono sola» in Austria puc percepir~ 110n è rawo il ca. o di una pO\'Cra fa- cialc nel Porti lo, slllbilizzondo una se- si unrsce spontaneamente, in molte I d' d l d. h I ho miglia che do1)0 essersi riel olla alla parozione fra 111m>1Ssae il Partilo. Han- . l' . d'. . cl leva l'inno zo t pane a par e l e I non o , uno stipendio superiore a quello del di- . . ._ I fì r d . . . . 1 ,:n1gima ! pel son~, e . e. . I sebbene lo speculazione sullo fame ,,1- rettore del panificio - ed è questo per- n~1sena per .Jr aurear(' un tgliu olo, no nito c1 puss1 regrcss1v1 ne pro{fres- ll:refre~1ab1~ealla li~er(a. !Il UI~a in- trui per portore le proprie ricchezze e sona il capo dello Stato! sia poi coslrella a farlo concorrere so politico ed economico dello rivoluzio- d_rmenlicab1/eentus1ast1cama111festa-quelle dell'oziendo che si dirige od unu alle' po ·le od alle fetTo,·ie ... se ci sarù ne; e invece -di riconoscere quei passi z1one. . . ' . altezzo vertiginoso. E per essere piu' sicuro oncoro che poslc;. come passi regressivi lonciarono la prz~ d I Il l It l i suoi meriti soronno compensuti confor- .,_. I · I Tale è lo sil_ua::.rone 1 Il Cl a ia. Il condonnolo Dr. Artui·o Fri'ed e· il .~ella socielù socialisla. siccome le tesa e 1c essi appartengono o vero corso d bb memente ui servizi ch'egli rendevu all'ol · ' li · J · Al d ] E qlieslo è ciò che succe. ere e se . d 1 . . d .f. . 1 1 miniere'. le fei-ro,·ie. le arand'i inclii- evo ulivo ae n nvo uz1one. posto e . • , · 1 dtreltore e p1u grun e pam 1c10 , ..: zi~ndu privo tu a scnpito dello coll1?tLivi- _, · bufToni anelassero Vlet cosi 1101- f b .k d v· slrie rnranno come immense CCOJ)"- pensiero flessibile. concreto e rculi3J.ico l · • ' mondo (lo notu Ankerbrot u n i 11:n_-là. il direttore ha fotlu una clousolu se- ' b l nt J")liYc. sarà facile al comune soc·ia.1·1_ di Lenin, vanno inculcnndo und igot- ma me e. no) ed è stato condonnoto per aver orli- condo la quale egli deve percepire non I I Il, l . a rebbe una I d I sia di tenere informalo il popolo sul- la devozione re igioso ad un supposto a- -~ a que en us1asmo V · , ficialmenLe• aumenloto il prezzo e ()'1· meno del due per cento del guadagno sirotto canone di leninismo. F. hanno ben diversa [)Orlata quando ali an-1 ne aumentando cosl lo miseriu ed il mul- dcll'uzienda (guodogno netto senza de- !a SO\'rabbondanza o la pcn uria della · · · ' · · · · · [ I 1· I !'corlalu quelln onestà inlcllctluule do- da r na occorresse - come. cei IO, contento delle popoloz1001 non abb1enl1. falcuzione delle imposte od altri oneri a e o la a lra calegoria di laYoranli l I d . f · · · van~ ul prolernnnto, che era l'csscnzn occorreni - di sostituire il man.e ar Tale su per giu' è In motivazione che _il del $!enere). Il minimo del solurio suo o I pro ess1on1sl1, come pure' s11i d f ~ I I I del carultcre e dell'inscgnomenlo i ,e• Via. 'tribunale bor~hcse ha dato al proprio _ alluole _ era di 2,500 franchi svizzc- paesi e 1e Ci una ( èlla eale,goria clifel- . " l,,llC. r.in. e lo !onle maggiore- d~llu uutont.\ Il senatore Alb~ertin_ i . in Se~1Cl/O, I verdetto._ . . . . ; ri nl_ mese, ossin 500 dollori o 150 lire qvnlificatn del Pnrtito comunista di Ru~- 11 d l d l I Col I ente a pt opo ~ I 1 1 r I l I Quando i u.iornn i a Yran11c> le1·111·,_ ne a se U a e · · · ~otto 1nemmo o paro a orti 1cw men- s er 1nc. " sin ne: movimncto inlcrnnzionnlc del 1•1- -~itodella _vantata opiniot~e pu~~l(c? I te,. perchè per noi. so~iolisti, è condun. ! Essendosi così ussicuruto• il pun~ nalo il corso cbbligalorio di islru- voro. 111 pro dei provved1menl1, coei ci/lVL. nab1lc, anzi esecrabile d fatto stesso che quolidiaro poteva bene dcdic11rc le su<' zionC' C' C'hc do\'ran no mcllc:rsi a l la- ~ Questo è ciù che nvvcnulo in Russin citò il fatto. Ma l'u?mo, che. nel suol sul prezzo del pone possu in genere tro- ,preziose• energie a rincurare e rendere ,·oro. a,-:-anno piena libertà di SCC'- <lacchè è morto Lenin. Il Goverr.o rim·,- f eroce egoismo e cieco furore. cred~ I vnre il guodogno indi viduole chi lo fa' piu' scorso e m.:no sicuro quello dec1li gliersi la propria occupazione', e po- ne un Governo di opcrui e contudini. F. cli s_opprime1:ei11llo.la c~!·icalurn d1 1 ~ro~urre. E_ssendo i_l_pnn_e,l'oliment~ piu' i altri... . . . . . ~ tra influire sulla loro scelta. ollre ehe i rivoluzionoi·i degli :iltri puesi dov:·ebbe- Ca/1/rna - 1l quale. va I 1peluto. a{-, md1spensabilia: e p1u di!ruso, OQ"nt nu- Ilunno ra!!'tone i giornali cap1lohstic1 la loro inclinazione. anche la cono- ro sempre ricordure eh:: è a questi •>pe- fronlò /'esercito romano e 11011 era... ~enlo ~cl _s~o _pre_zzosi ripercuo~e sugli a difendere quel messere ~ il di lui si- ~·c-cnza delle condizioni dei diYersi JOi e contndini e non olle «superlaliv..: a Milano ad onta de[· con.saputo ac- interessi p1u vitali della popoloz1one, e; stcmu esso non è p~g~iorc d, tulio qunnto rami di lavoro. Cosa che nell'allu ale qualiià spiriluuli di ccr!i copi che essi €'Orcio-, la scimmia di F. Nietz.s,c/1e1 di q_u~l!u. p?polozion~ che non ho J.'. il c_opitolism~ che si. nutre di spasimi, anarehia rncialc è una ,·aga utopia. hunno giuruto !<'deità. Ma essi non si disse che erano solo dueccnlc per- poss1bd1la d1 sfumarsi! Anche quando s1I 1ugnmc e delitti umnn1. Liberi poi luli.i di l:H·orarC' o meno. sono impcgnnti u ignorare tulio quello eone di calli\'a lega. trolto di un minjmo aumento dc-I prezzo I ANGELICA BALABA OFF. ma lihero nessuno di ,·i,·c1·e col su- che è arbitrio e che oggi succede in Rus- ., Il detnattore cli ilfachicwelli. messo basta sommurc ciò ch'csso ruppresenln 1 ,..,,"""'!!!!!!!!"""'"""'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"""'...,,"""''"""!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 1clorc degli allri. Quan.clo un cilladi110 sia. Essi non si sono impeg-nati ad oc- colle spalle al muro. non ·eppe fai~~ per ~na f_amigli~ di ~roleturi.' di disoc l della fulura s~ciclà ce~:~ando cli larn- ce:tture, in nome dc.-l leninismo•, raulo• altro che ricorrere a una delle p!U CU_Plllte. Sl vedr_a senz '.11tr~di quante lo~ C0mpagni, lavoratori, leggete rare non polra lroYare 1l pane, scom- rità intcmazionule di un gruppo. contro I' • Avanti! •. YIA PA(,Ai\'IXI. 10. MILA.:VO. ••• L'appello furriportalo, come si vede, i-igu.arda in ispecial ~odo il ~oicottaggio, che l', .\,·.anlt ! , subisce in Jt.alia. doYe si cerca, e,·idenlemenlc di rnpprimerlo, prima del processo :'lfalleolli. cnldc giungere a questo a lumi spenti o, almeno. senza. di esso. senza il giornale. che desta maggiori prC'occupa7.ioTl'.i c. certo. deYe turbare i sonni a quailcuno, che. ogf1i. all'ombra di una dina•slia. di cui & c\iYenule il serYo, anzi il sicario. si appresla - oh ! quanta e quale insana illusione! - a di1·c per l' • A- ,--111li ! • come pC'r iL Primo Maggio: E' (ìnìto per sempre! :'Ifa 11011 finirà. Da lullo il mondo, i laYornlori il::ilian:i alimenteraiuw questa fiaccola gloiriosa. che, al disopra di c~ni Yicen.da di forlun.a C' di lencknza. deve L,ttti 1dbrl i nel loro asnro cammino. Ond'è che i sn.è1;fici. che si fanno, non sono mai l1·oppi. Essi rkhhono C'ssere adeguati ai rlolorc-si momenti e commisurati alle bic-che intenzioni di chi rnole assassinarlo. come assassinò la persona cl i G i::icomo \fallcol Li e lanli rultri. Oggi prr tutto il mO(ido dei sofferenli - oltre le fron/lere degli oceani - passa lo stesso brivido dr ribellione; oggi i milioni di anime doloranti si allietano nella visione di lino um(JIJli/asen:;a schiavi nè signori: oggi milioni di mani si /evarw verso il sole col gesto eroico cli rhi aliene/e e si prepara alle nuove <lr>cisivebo/laglie. E' tutta la società capita/i.çtica - in llltle le sue istilu:;ioni - tremo per questa pausa breue. Uo prova. o lavoratori. la vostra importan:;a nella civiltà contemporanea. ciò prova che da voi. ~o/o eia voi. scaturiscono il movimento. la ricche::::::a.la vita. Non c1u-11atedllnqlle le fronti che si chinano già a tulle le tirannidi: dalla ecrnwmica alla reliqio.~a. .Von più rassegn .::ionl'. mo lolla: non pii! rinuncic. /TI(/ conqlli~ta. Lcworatori di Romagna ! Dichiarnte anrora una 11oltala vostra piena (ìd11cianella lotta di classe: riaf- {ffm(l/e rhe méla vostro e l'espropria::ione della borghesia: promel/e1<:di resistere a lusinghe e imposi- :roni di politicanti che potrebbero spingervi a guerre fratricide. •Compagni.' Auangllardia della ripo/u:ione. spi<>gateal vento le vostre l>andiere. innal:ole l'inno del- /'/11/r>rna:::ionole. La preistoria del genere 111110110 sta per (ìnire. E le pagine bicmch<>della rn1oua i.storia allendo110 il segno incancellabile delle vostre uittorie. Lottale e il socialismo sarà >• (• Lolla cli eia se . clirell. Ben.ilo \lusso.lini - 1 ,raggio 1910). insipide men:;ogne po/i:iesche. _A~ crune. di quonlì sud_on, ~1_qu~nl-:: m~rl 1 I mello che Lorneraà al la,·oro. Si può il quule le parole morcn1i di Lenin crnn.:i che, naturalmente, i[ sen. Albertw1 pre~a'.urc, cl1 quonti dehlli 5111 grovido e diffondete dire allrell.c1nlo og_gi? una denuncia. e che ha conscrvolo il po- A.bltenateYI a rispose, con ironia. che bisognava ogni nn~~o.del_pane. . . . '']' _Ava11t1I,, I Libero ognudno di laYorarc più del tere col sopprimere il testomcnto di LeIl L'•11sn1-- dBI Laverator• aggiungere qualche :ero e che /a ma- I soc?oltst1 chiedono I abohz1one dc-ll;i r, neces ario on e ammassare per 1'i- nm . H n, 11 ,, BibliotecaGino Bianco

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