L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVIII - n. 31 - 2 agosto 1924

.,. L'AVVENIRE DEL LAVO:t<ATORE ì ma:.rsi, a cambiar continuà.me:nt.e di I j ,,,,,. M • I p d d f · ·1 I f · d l · aures e ~tteottl 1sen~imento g,1i _riusci,·a doloro o ..... ro~--- iù tar i. quan O si ri ara I a onnaz1one e governo operaio. alloggio. speran<lo cli far dimenticarr-e. U J Egli ,·edeva I abisso pronto a spa- grande processo della guerra. egli vi che concentri nelle sue mani tuUi i La· sera ,dr domeni:ca• 18 dicembre, . _ . . . . . · j . . . . _ I lancar i sotto i pa si di tutti quegli apparirà come un testimone temibi- poteri, tutte le forze della soc:età per sapendo che nella- giornata la ric~r- ~ lman1la ha_ b1so~10 _di :1mbol1 delitto_ d_1lesa ~rnamt_a compiuto col- l'S •eri umani. miseri e fr 3gili. che :,i le. Quante cose ha egli preYislo! ... sottometterle al suo volere di lraca dei fascisti era stata affa.nnosa, ~et c~mpre~de1 e: per_ e\ oca1_e._pe~ 1 la ucc1s10ne d,1 Jaure , e ne fa tra-I credono legali da una comunanza di Si sfoglino i suoi discorsi. in quesli sforrnazione e di pace sociale. cercò rifugio in ca.sai di un amlco in 'ol~r 1_m1ta~1- Gh_ ~1_11co~ 1 ett1\"l. gli spo!·tare la sa~ma al _Panlhéon; - in I ~impalie e di e perienza : e ne sof- ultimi à1eci anni. Quante depo izioni, Per concludere. ru1che pe:- la lolla Corso Spezia. Ma a'llche lì, verso ero1sm1 e 1 d _11mai Lirio deue rr~as e, I_talia ancora ~1cerca il cada,·cre dc!-, fri,·a fino alla ossessione. ,·endicatrici da,·anti al!" an·enire! ... conlro la guerra è necessario l'esimezzanotte, vide giungere le canù- come le -010 debole~. n_on SL tra- l Eroe marlonzzato. I :\pnunto a colmare ,.,1esio abis.-;0 La sua denuncia delle macchinazioni slenza del partilo rivolurionario, Licie nere. Accortosi di essere stato 11 :andano da gener~ione m genera- .-\ncho per rrtalia ,·errà la ri co _, 1 dL incompren ione egli dedicò tutta occulte della finanza e della diplo-: nità del proletariato organizzato, la scovato, scese in istrada. Ne derivò ~i~ne e non pe~·somfìcale da ~n es:,- e il luogo doYe_è stato rapito il no--!la_sua vi_t~.~\Ire end~ il po~·ta,·oce mazia, il suo chiaro apprezzamento 1 reazione pronta contro il pericolo Wla mischia ie.roce a co~pi di rivo!- ~ere solo cl~e 1~ legger~da., ci eala$i stro compagno diYenlerà il Panthéon dei part1l! p1u a,·anzali. egli ebbe di tulle Je responsabilità, la sua pre- che i1 proletariato si addormenti su _J ali li f . aill intorno a lui. aiuta a ritardare. dei :\lartiri, dei Redentori, de,2:li questa originalità: di farsi mediatore visione del!' atteggiamento addom<'- comode e illusorie concezioni pacitetla it1;;1laqu ;e~ t. Lento _a. g~:n~ La memoria umana è labile. bi- Sfruttali ~ perpetuo tra le idee in contrasto. Egli ~ticalo che. in caso di guerra. a\Teb- fisle e social-democratiche. che lo ba, estrasse a iprs oai. sp~o e ren sogna che sia colpita in modo pai'- Il ; . 1 . . . 'cercaYa di a ,ociarle tulle al en·i- be assunto la social-democralizia te-,sviano dalla soluzione radicale del a morte D~scia e Bazza 11t1. ticolare perchè Yoglia ritenere. Cosi' cos um~ 'uo ~ ~l~e ai santi I ac- · l I bene ·e del pro,2:resso comu- de~ca, la sua pre,isione intorno al- terribile problema. Fu salvato da due alTTl.iciohe lo. è stato finora. ~ella società sociaE- cend~o dei lum1cm1 onde !e loro z·o te ~ ,..r,,.,..,v,rtarocr10 ·1~1 """"· s·1cura ove I !'>la ·111 cu·1 lt1lto po1·Le1·a· 1··1mpronta semb~n_ze possano esse_re pe1_·c_epit_nce... l'atteggiamento che a\Tebbero preso REFR..\ IT:\RIO. 'L ..._,I-'~ '" ·' """"'"' I - da h 1 d I 1 \I Così. in lutto c:ò che tocca. eg!i !'erti capi del ocialismo francese e giacque rin letto quatche settiimana, 1 delle ma se coscienti del proprio _e 1 1 a ora. nos n · artm, ,.,_ · t J ·1· 1 · t · d. t t poi. al di là della gt1erra, la sua pre- ..;,..,.rca<to ansiosamente dai fascisti i I ,·alorc. non arà più cosi. cle,ferdsa, hadnn,10a<:Cbeslaal_fi~mm~ _elci~ns a )I isce a generosa sm e I I u - •""". E C . . . . a e e e e a n e ione m milioni te le iorze della vita. imnone dapper- ,·isione delle conseguenze pro~sime quah. ad tm ce.rto .momento, parv~ I · eco .nslo . 1mbolo deU allrm- di cuori umani e questa f .-. 1,. tutto la sua grande ,·isione panora- e lontane. sociali e 'mondiali di quel ~ h' · '1"\P. ~rno del! e· da . I e • a I ISP ~n- . cl ·1· . ·1 d 11· ·1· t . h" d . 1·1 Contirloregimeesecrato e nefando o avessero sco~<:LO.rperc e 1rrup1N- I,,_ . . a ~urezza; ecco Il\ . sm~- dere d'una luce chiara ed arde,lic mira e: u111vcrso, 1 senso e uni a sa mise 1a e1 popo 1._•.• r-o nella: cas~: v11S1tairono~tte le c-1-1bolo d1 t1_·acl1ment?_Pr_ezzolalo: 11p_n-'l'ideale Sociali la che conquista ~em- mult"pla e motrice delle cose. Que- Ora egli non è più. Egli è rientrato mere 'lna ne.I ammalarto g1aoeen:tenel I mo •,uscita _amm11az1~me, adorazLo-1 pre nuo,•i cuori, nuo,·e menti. sto ammirahible equilibrio di innu- nella lerra. questa terra che appar- Il regime della delinquenza assas1etto cli dCilore -non ni.conobbero I' ù- ne: l altro nbrezzo, ripugnanza. E . . _ d 1 . merernli elementi. suppone in colui teneYa a lui. questa terra a cui egli sina fascista è scosso e minaccia òi -i=-,to ed ""'!VO!orr•c,.,..io p .. otagoni·-sta Eppure Cristo non .è altro che lald· Jano'._ne,odc~n,Iotta ,l·ti~ae la dn:iortc che la realizza una magnifica santità apparteneva. L'uno ha ripreso po - 11 JI d ,,.... · to 1 U11<L "'" ""- ~ •. fi _. d. _._ 1 • d. .. 1 u1es e 1 . a eo I esten iamo d I d 11 .. , d 1 cro1aTe. suo e1uo compm ne.- de1~ strage che ne\ fra'trt.empo aveva p_e1so1111caz1~me 1 , 11u e I asp11a- la 1 • 0 • t"l d. 1 _ , e coroo e e o spmto. ,a pa ro- sesso dell'altro. :\la il suo spi1ilo a la persona di Giacomo Matteotti ha in~nguinalfa. Torino. rone conet U1,:~ dd~llacs~a epedoc~G~_he I mi !:~io\~e ';' aq~~1tt,;no~i 11~::,i;el~~i- nanza dell'e~~ere .. Jaur~s, 1~, possdedle-l riscalda e la umanizza. Sollo i tor- fatto erompere dal!' animo del mo:1Ecco 1 origini• dei faitt~ del d.icem- 1a genera o p1u. un nsto, 1 1111-cui Essi e m 1 i O •• 'fi ~, n,: e con_ ciò é'!!'.· era 1 p1 ola e a renti di sangue soarsi ulla sua lom- do civile lo sdegno profondo accumue . . da furono... legione. . 0 P e , 311~ e per 001 icano democrazia europea. ba germina la \ila nuova e la pace ~re l922:_ ecco la causa:.le « paitno~-:- Così di ~Iatteotti da una parte, di Le so!Terenze e 1 eroismo. I Come egli vedeva lontano e chia- del domani. RO:\I:\T~ ROLL.-\~D. lato daJJe st rag;i orrende, dalle deca e ooa.iona!fe » ~r la quaile dod_1c1 ~lu!': o!ini daJl'allra: il nome dell"uno A~GEUC.-\ B.-\L.-\B.-\~OFF. =========================-===== ,·astaz.ioni e dai crdmin.: <P ogni geneo amt.o lavoraton furono malvagia· 5arà Yeneralo. adorato attraYerso i """""""""""'"""'""""'~""'""'"",.,..,!!!!l!!!!""'""!!!!I!!!!,,,,,,,....,...,...., re compiuti in procede;;za. li mondo mente ~ ~iv~giamente mas~rar.ii secoli: q_uello dell'altro maledetto, DI E e I ANNI Dopo è inorrrJHo e guarda al fa.:.:cismo :tasenza, pieta. coperto di disprezzo. di dileggio. En-J J A u ~ É s . liano come a un sinistro covo di ban- . ~ numeri .~uenti diref!lO _come l~am1:>i_sono i prcdot~i di_ un'~pc~a .l"t. _ _ _ di.ti lordi d1 sangue e avidi dL oro e si S:ta svo}ta I ruz1011e « paitnottica e d1. cns1 che ~enera gli antipodi: le-I . . . 1 .-\gosto 1914. Sono orm~L passati, poli al macello, ma, perchè riman- di ,·endette. naztona:le». r<;>1smo sublime. sonumano. e 1a Giov~1 31 luglio erano trascorsi dieci anni da che quell'artiftciosa co- _ga intatto il suo profitto, tenta di ri- Il popolo italimio, nella sua enorp1ù _ahbi~tta Yi)l~, la prc:>slituzio11e 10 anni. dacché attr~verso l'Ew·opa struzione chiamata equi~ibrio;durre alla fait1;e e alla s~~ia:ilù la me maggioranza, ha manifestato e U • mo1 ~le, 1 assassinio colletl1Yo a sco- che stava scendendo ,n guerra. corse europeo, basalo. sulla cos1detta classe la,·oratnce, e perc10, dL spez- mainiiesta nel modo e nelle forme che Violenza 8 mcompetenza " po di lucro personale. come un balf!110la noti:ia lerrifìcan- pace armala, andarn a catafascio e: zare la resistenza del proletariato. g.;1 è concesso. il suo sdegno e a . . . Jaurès personifica l' aspii-azione le_che a Pangi era stato assassinalo a,·eya inizio la più grande e spaYen-1 L'esasperazione patriottica e I' in- suo ribrezzo al regime ohe lo oppriLa gra!1d1ss11:1amag_~ioranza del- appassionala ad un ideale di Qiusti- Giovan_ni.lall_rès.il più valido. il più. iosa guerra che la storia ricordi. teresse della borghesia, ancora !.tna me e lo tonnen1a. 1~ P?Po!az1o~e s1 trov_a 1n. uno stato zia. di pace. di fratellanza umina. ! ~oragg,oso d1f;nsore_ ~ella ca_usa ~et-! _C1:a delle più _pr_ofon~e e:c1~lradd)- rnlla, si incontrano. e si comp:endo- I capintesta del fascismo hanno di d1sa~o, d1 ~alessere, d1_~alumn:- ... e Ah! lo Yedete bene. diceva ta pa_cee dell umamta. Era 11pnm.o z10iu della soc,eta cap1taltsl!ca. di- no. Ed ecco la reazione mondrale. avvertito il perkolo e corrono ai rire e di nen-0s1smo. I fasc1sh,_ quasi eglL in una sua conferenza all'epoca marllre «e{la guerra; era la prima mostrala dalla critica socialista. claYa . La classe produttrice, evolvendosi, I pari. Cercano di puntellare come posd~pperlutto, ha~no man~to dL tait?. de1l'atTare Dre~·fus. che noi siamo grande vittima _de~labarbar~ rea zio-. i suoi fiytt_i amari. . gwnge alla distru:i~~e _della_ric~h~:- sono il loro trono, retto dalle baioSr _soi:io arro~a~ 1:111. do, e~e e~ess 1- tutta Ja bellezza perchè siamo lulla n~, che ~n~or i_enyolle un altra ~ ! Il cap1_tahsmo, pe1: la su~ funz10~1e :a prodotta . . La cwilta cap1talist1~u I nette deHa mitizia n.az.ionale lordo di v.o. sr sono spinti r~an~r sen_a la quanta Ja Yerità: Yoi lo Yedete, lo a,andc _u1tlima,n Giacomo .llatteotli. produttnce, non puo so!Tnre barne- porta al medio-evo ed alla barbane. og • so t d' • f • •t di competenza necessaria; s1 sono la~- saoete. bene che ali altri non possono Per noi, per il proletaria lo mondi a- re, è espansionista; la produzione Dieci anni dopo l'ultima a11erra' " ni r ~ ~~-a:rne e gr~- tur{. ciati alla. corsa_. sfrenata de~le can: più '"~':ere se no~ coll'inganno, colla le. lC!per?ita er? più _qr~ve: sotto i ~r~ani22:ata ha bisogno di tranqu;~- p~:~ la _liberl~ e _la pa~e. siamo i~1co:1- _,mgu~., . u~ 1 ~ 11 ~er~ t_ upt= che, degh 00011 _e delle P1ebende, I 1pocnsia, colla menzogna. E si fin- colpi della sassmo V1llam non ern lita e d1 pace. Jla, apparso e alfe1- d1z10111pegg1on d1 dieci anni prima. w.ne 1 avo_ra on ~~n ° mira:,1ve ha~no credulo di _a~b~tter~ ~ol~? ~ono di credere a de!Ie cose alle qu:i- caduto solt<:nto . l' _avversario . delln_ ~atosi i_n di,·ers! paesi e in epocl:e Il prol~tariato monclia_le si troYa dere una \irata a Slems~ra del tim<;>- fac1lmente una gei a, ch,a di \ alot 1• li essi non credono. e yoaliono ahi- guerra. ma il social1sta, uno dei duci dillerenlI, esso nene costretto enti o ancora dL fronte al pencolo immi- 11~ dello Stato. C?rJ r,elativo appoggio form3:tasi a~tra\"_er~~ una lunga ela- tuare il paese a YiYere es~o pure di più_coraagio _1_. più fervi~i del prole- i limi li _arlill_cia1i~egli Sta_li più? n:ie- n_enle di una nuon~ ultima guerra. a1 loro postulati. _D altm- parte Jmboraz!one, 1mp1_0\\1sando una ge- menzogne. Talchè. anche quando la tanato_. Perc10 anche noi. mentre la no nazionali sorlt <l:alle nvoluz10ru_c ~on occorre proprio p!>=1dere pa-1 ~ne~ mo:da~hlai alla sta!Jll])a per rarch1a nuoYa, m_ gr3:nde_ parl~ far- menzogna è eYidente. fla~ranle, essi I rrancw '!e tr~sporl<:l_e_cenera_li Pan- dalle gu~rre d' indipen_denza: gra~1e role per dimo~lrarlo. ur~~d.irle ~ ~velare _le ~osche _gesta mata,_ com~ era mt:\:lah1I~ • .<11non cercano di chiudere la bocca aali tl!é~n _deisuoi uomm1 illustri. no{ so- alle quah la classe n,·oluz1onana, Come potrà 1l proletariato impedì-' degli arrurroru che dtlamdano I beni '":tl?rl. çosr, a_llo~pmto d1,y1olen.za, stessi falli dai quali i sprigiona ia I c:wllsfl. n~i ,l?roleta!·i vo_qliam~ rie- prod_ullrice ~ cap:truistica - la 1 ??r- re che il fatto pavenloso _$i av,·eri? dello Stato. ~e! pe~ersi int~iga:1ti, st e agg,_u~toil t_n?nfo dell mco1:1pe-realtà • Yera >. voc~re qui_ l 1mmagme 91 Colui. che ghesia - dLvenla la clas e pot1t1ca Il recente con~re so di \ ienna dd- che cercano cli 1mped1re che sia fatten.za. S1 mform1 l~n. Feder.z?~•,~n- ~on pare la fotografia esalta d 1,avra.~n dr L_Lndo~i_pnmi P(!Sl_ni el dirigent~. . . . . l!l ~ntern?ziona]e di \mster<lam. ha ta luce e giustizia nel fosco e truce n:ie ~-ad~o le pubbli~he ~1rurus. 1,a- ciò che 0 ~ succede in Italia e non ~antneon cle1martm _delSoc_wl1smo. Il cap1lal1smo ~• ~,:Ll_uppae_·1 ~voi- c!cc1so c~c alla proc 1amazione della delitto compiuto contro Matteoti. Z1oru,_e s1-p~rsua~e!·a _facilmente_ c_1ie è forse Matteotti stato trucidato ap- F.. quella _{ìqur~ vogliamo rievocare se entro qu~sli limiti 1mpa_cc,anl1. ~uerra s1 de?ba rispondere or_ocla- Vana iatica. I lavoratori italiani tra J?_li. sle»Sl fasc1s~1 s_~s_o~o ~~tt1 ~n- punto perchè dalla sua bocca di apo-1 ~on le poi,o_led1 _u;1 altro qrande apo~ S~lurato_ 11mercato_ n~10nale. or- mando lo sc10pero gene1·alr-. D .\ra- non cadono nel tranello. La durissi113~1 1 _me~o ~er!te"oli. 1_ !)lll p1 ~~ stole usciva quella verità che il fasci- .\(olo 1ell [ ma111tc1c.on le parole d1 garuzz~to 11 commcr~10 1_n grande. flcna. ra~or~ enlanlf' _al con..c:~ressola ma esperenza degli anni di domicucc1anti. s1cche _ 1 pu~bllc1 neqo,,1 smo cerca di soffocare? lfoma,n Rolland. conqmslat~ le co~onie,_ g!unge alla C. G. L italiana. parlo cc;mtro ]? pr~- nazione fascista li ha resi accorti. • V!Jlìno alla ca:lona._ Il _d1f~tt~ s~sLan- .Jaurès era uno degli uomini più concer:traz10ne deL cap~lah. alla ban- n~sta. ~?sle17cndo che i! m?do mi- Taciono quando e dove ncn- posso;io ziale_ del fascismo e d1 -~'~1e_ \Ol_u~o colti e più geniali del suo paese. ma Quanti secoli ci YOllero. quante cocraz1~. alla _espo:la~LOne :-- dopo 9l_10red1 ev_1tar_l~a g1;1e_rrea_quello manifestare il loro omo al fascismo, sop01antare tutto e tutti, e d1 a\e1e neppur una scintilla del suo genio ricche civiltà ciel settentrione e del le merci -- dei c:ip1lalL stessi e sboc- d1 formare il pili poss1b1lcde, qover-1 . r t . d' t' 1 creduto i propri adepti muniti come nè un briciolo della sua cultura nè 1.nezzoctì, del presente e del passato. ca nell'imperialismo. ni operai. Per aueslo atteggiamento ra Hl imam~ e ~pu. iano duris U - di pc>t~re _div:ino, per c~i tutte le i~- un impeto della sua grande arte ~ra- sparse e matur:ile nella buona terra TI mililarisn1<?· mal sofTerente della c.2.dde~o ulla barba bia_nca del ,;e:' imo e ane no a gwrno e a riD:?v,·1saz1on1 furi:no_ ntenutt: P?5:51- toria _ egli ba YÒluto mettere al ùi Francia. sotto il cielo ~i occidente. ~lasse plebea giunta al poteL:e. _troYa gr~~ano c~nfederal_e )e più Yeementi 500 ~· •. • .. t 1h. Le _p~polaz10n1. da_ o_nnc1p10, serYizio della borahesia. per. produrre_ un~ tale \"Ila? E qu~n- infine anche nella nuoYa soc_1elà, !3:'·· cnt1c)1e dei comuni_ li d:Italia. Epou- I gmrnali non rasc~ti eleva.no SOanno ass1shlo con meraYJ€ha a que- · T li 11 h"' cl 1 clo il caso m1slenoso. che combina go campo per nuoYe gesta di [asltg10 re D \ragona era m pieno accordo !enne protesta contro ti decreto che sta sfrenala corsa alle cariche; poi . 1u lao__ q~~ 0 cl e ~rf i5u?'t era L\ !!li elementi e le forze. riuscirà a pro- e di grandezza. Esso può ben metter- ron Lenin. il quale in un ru·Licolo • toglie loro la libertà accordata daHa sono rimaste in attesa, asoettando i pi 0 ( ta I !ato, Ec~; _P\ O~ arrn O _e I pe durre un secondo esemplare di un si al scrùzio del capitalismo e cleUa che Radek qualificò • l'ultima lezio-I Costituzione e che giuristi msigni <ti nuovi arri\"ati alla proYa dei fatti, e P 1 ro e na bo. 5du ' 11 ? e, a ~t~nqwsl 3:re genio così buono? I classe dirigente, anche se questa re- ne politica di Lenin >. crh·eya: Ri-1 ogni parte dichiararono incostituziolò l t . t· h 1•,· i sommo ene e umani a: a am- J , ff d li . . . cl d. . . I . d li . l p t ,..~~- . ell 1,no men e s, sono accor I c e m- ti . 1 f l 11 1 E.,,_ aures o re un mo e o quasi uni- gna e c:oman a per 1nllo n,·o uz10- spon eremo a a guerra con lo scio- na e. ro e»L<ULVe conitinuamo n .a preparazione era la qualità precipua s zia,. a r_ae. afnz~ a ~?· t d:'f' co nei tempi moderni di un grande na,·io. inYece che per diritto divino. rero generale o con la riYOIU7Jone . loro santa opera di denuncia dei midei nuovi dominatori. Ma chi potreb- c~m: 1 Suoi ~!0 1 °nh, 31 1 11 su ~ ? 1 oratore polilico. che è nello stesso o·a1tra parte. il militarismo - diYe• dicono abilualmenle alla classe ope- sfatti fascisti. I prefetti li =nuestrab d . d ll iL"che a,e\ano con\ mo e e so o merce i I d t ·1· l tt· 1· SL t· . . .. lat· .f .. Ed ·1 . """i e osare I aYanzare e e cr 1 : S . r . d 1 . , • 1 empo un gran e pensatore. accop- nu o tma necess1 a per u i g 1 a I raia I p1u repu I n orm1sl1. 1 no d; trequente. ma ciononostante i di dare dei consigli O proporre dei l ocia ism<_>e f SI a~ungei e ~ mr piante una \'asta cultura a una osser1 capitalistici in urto di interessi - di- radicalismo apparente di queste ri- giorna,li persistono nella critica e su~eerimenti? Il meno che gli pc- ~ -~ cosi I T? 1 e _ °[' 1 _ sm_o so 311 0 I ,·azione penetrante e l'altezza morale' venia una Yasta possibilità di pro- $Peste. rnddi!>fa e rassicura spes ·o! particolarmente quelli operai. denun~ trebbe capil~re sarebbe di rice,·e_re \}o·'~· ~a pi a\~- ~i ~ra\ ~: . . all'energia dell'azione. Bisogna risa- cluzione e di sfruttamento per il ca- gli ooerai e i conl::>dini. I ciano con dovizia di 'J)artiicolari j deuna scarica di insolenze e peggio. d". 1 hui com~ 1 · a e_? 1 1 ~ 1 P: 10 lire fmo ali' antichità. per ritroYare pilalismo stesso. La borghesia e gli Forse il procedimento più giu·tol litfi a,ppen.a noti e uclli finora · . oColoro che militano in altri oarliti, 1 _ 1.e ~ \ se a, ?se rre, IS C? 11 1? 1 t un $Ìmile tipo umano. SolleYando le. uomini de11a ~pada si incontrano e con.sislereblw nel ,~onlinciare a ;ati del fasc'smo ~no <I~ h?dcanche se pro,-ati servitori dello Sta- pi 10 es 111 ? e__ or~ s essa m cm ,a folle e. ad un tempo. affascinando la si inten.dono. $mentire questa opinione: nel dichi:1- 1 • P':"'~.~ e to, sono meno che nulla. O si è fa- mru10_~el si1~' 10 a, rebbe tron~ La élite. Yersando a piene mani il suo Quando la borghesia di non im- rare che speciaJmente ora. dopo la! ~ano orrore e ra~m:c,o e che ,..scisti, o non si esiste. Talvolta. per ;ua n a, Eg 1 no~ an~bbe m~t i~a. genio generoso non soltanto nei suoi porta quale Stato lo crederà nece<;- guerra. soltanto le persone sciocche I r_i"'.e~? la d~rav~ne ~ 1~ bestia.- assoluta aecessità di cose, il fascismo O p~r u~ sto a\ u~l 11 su? a ~a- discorsi, nei suoi trattati sociali, ma sario. quando gli uomini di goYerno e mentitrici po sono allribu;re un I lit~ r:u delei faseiS ti . St nev~~ si è, qua e là, piegato alla co\lahor3- men ° ne oma O 1 su~ impe uose, nei suoi libri di storia. nelle sue ope- a\-rarmo credulo di aYere calcolato ciualche valo1·e ad una :-isoo la al nei g1 note orrende Sìragi eh zione con elementi proYetti, liberali t1;nperan 1 en_lo v<;>llo_tu lo ~riant'? re di ftlosofìa. e dappertutlo lascian- giusto. i popoli saranno scagliali al problema della guerra: nel dichiarr.- 1 Rocca st r~da, Spezia, Torino, dove i e democratici: ma al primo inciden- a ~- dhnul"ia dei I espo:rahi 1 dei do il segno. il solco del suo lavoro pnacello colla stessa fredda imper- re che rispo:-idere alla guerra -:on lo I Iavoraton furono trucidati a dozzite, al primo dissenso, i collabora tor) ;:1 1 e.(: e issangua~o e isonorano robusto e la semenza del suo spirito; tttrbabiqità con cui il capitalista fa $Ciop~ro generale è impossibile. co1 ne nel modo più scellerato e più vile. sono stati messi a:lla porta -0 oosll · umam a. . . . innoYatorc. . i lanciare nell'alto forno la materia me è impossibile rispondere con la: Il nostro modesto gfomaJe non può, nel più. ~av_e di_sagio.. Questo feno- Entram~L - Jaures e ~Ialleoll1 ~ Di t~1tli i doni di qu~st'uomo il più ~ruta per trarne dei prodot~i sui_q11::-.- 1 rivoluzion~, nel senso più ~en:plicc e 1 . per e\·i<lenti ragi?tti <li spazio. ripro~ meno si e nprodotto m tutte le r~- sono morti come hanno \ issuto, han- essenziale fu quello d1 essere essen-1 b soecularc. In tulle e due I casi non, letterale d1 queste espress10n1. durre quelle pagine, che segnano la ~oni _d'Italia. Non basta il oredom1- no soste~~l~ _la yro_Ya ~up rema e ne zi_almenle 1m ~omo: :-- non l' uom~' si tratta: in fine, che di <;,onquistnre j Bi~ogna ~piegare ~lle popolazio1:i l condanna senza appello non solo demo. si Yuole la prepotenza. La nuoYa sono uscii! u t~<:1dat10stcamenle. m~ d1 una profess10ne. d1 una classe. d1 nuo,·e ricchezze da aggmngere a le reali congiunture. il profonde m1-. gli assassini materiali. mai puranco ger:3rchia la si fabbrica_ ~01: oezzi a mor~lmente J?IU. forll ancor~: _:-antL- un partilo, di un_·i~ea, n:a un uomo: ouelle già yos::eclute. I stero eh~- circonda r origine delle, dei loro protettori e del regfune che sene, come le automob1h d1 Ford •. fica~~dal sacnfìc10 e dal 111~t1u 1_0. completo, armoruoso e libero. Nulla/ Questo e aYYenuto nel 191-1. Sem- 1 g1.1erre: I impotenza delle normali or-I li ha autorizzati e ,protetti nei loro I lettori sono oregati di credere, che titolo e scritto non è roba da soYversiYi. Quanto soora è tolto di oeso dal filo-fascista Giornale d' Italia. organo dei liberali di, destra che sono al goYerno e dell'onore,·ole - Iate gli scongiuri - Totonno Salandra. Spremi, spremi, dal partito dei !'icostrutlori > non si ottiene che violenza e incompetenza. Lo dice 11n giornale fiancheggiatore, che ~a tutto finteresse a non svalutare I opera del fascismo. Quando si pensi che questo partilo niol restare al governo della na: zione, delle proYincie e dei comu111 ad ogni costo. e mette avanti per que- . sto scopo la baionette della milizia. si può immaginare in qu~e s!alo verrà ridotto il nostro d1sgraz1ato paese. e Non c'è niente da discutere l1l materia di politica interna.: quell? che accade. e accade per mia precisa e diretta volontà e dietro miei ordini tassativi>, dei quali assumo naturalmente piena e personale responsabilità. La ~ifferen::.a_fra lo Stato fascista consiste P:ec1samente in ciò: che lo Stato f asc1sta non solo si difende, ma attacca•. (10 Febbraio 192-l) :\ILSSOLI~I E' stato a sassinato ['on. Giacomo Mal eotti I ote;ca921 Ce allru ancora che unisce i due lo r:nchiudeYa: ma egli rinchiudeYa bra ieri e sono aià trascorsi d:eci ! aanizzazioni operaie. anche quando · · · V li.amo. t tt · • od 'postoli· ess1· sono stat·, assass·tn·'t·1 · · L "f · · .. · ' :, I"'· d" · I · · d. f I cnmim. og u avia rnpr: ur- ·"" , 0 tutto m se. e mam eslaz1oru pm u.ni. s1 icono nvo uz10nane. 1 ronle, lette d li ed di non sole, perchè socialisti. ma anche alte della Yila trovavano in lui il loro Quattro anni di guerra. dieci mi-I alla guerra che scoppia realmentP.; re~ ra ~ ~- v ova. un~ perchè ciascµno di loro nel proprio confluente. La sua intelligenza aYeYa iioni di morti, venti milioni di IuYi- Bisogna spie~arc ince~santemenle ai, sas_ mato. ,perc~e- imos~ m. ~elemp~. nel P1:~prio paese. ha voluto il bisogno dell"unilà; i1 suo cuore aYe-I nati: la ricchezza prodotta in un sc- 1 popoli. con il ma simo realismo con-; r~ mcontrovernb:'e che 1 ~~ truscongrnra_r:e c10 c~e era un fallo aY- va la passione della libertà. E quel I cdlo distrutta in un lustro. Dopo la I creta. ciò che è acc."ldulo allo scoppio I c_1dano oltr~è i_ 5?VV~v1, aneJanYenuto g1a: ~aures la -~erra euro- duplice istinto lo difendeva. nello' guerra e la pace- 6 uerra di Yersail'.~·s,ldell'ultima guerra e le ragioni per ti ad u~ r~e di _g1.u~tizia ~perliore. pea, :\f~lteoll1 quella cmle. _ s_tesso ten:po. dal_ dispotismo di par-I !:i. ?i::organizzazionc econ_om:ca. I~, cui quegli avven(menti non hanno! an:::he ~ buom pa,tnoff:1 che_ Sl pennetJaures era sceso nella lolla un pari lito e dall anarchia. . crisi che 11011accenna a fìnll'e. la m1- potuto svolgersi 1n altro modo ,. I tono ~1 essere onesti e d1 deplorare coll'imperialismo in un momento in Il suo spirito cerca,·a di stringere! s<-:ria- pc:- i poveri - nera e insop- 0-.-\ragona. però. era in regola con 11a de1mquen~. La lettera è indirizzacui. -secondo il proprio dire, tutti lutto, non per costringerlo. ma per 1• 11.):tal1ilc. Lenin fino ad un certo punto. li con-, ta atll'Avanti! e <lilnostra inoltre che i pop?li allraversaYano . le ,·ie del ~rmo~izz~rlo. So\T~lutto. egl_i ave'"~ ~I s_islema ca1:;l~lislic0 ~i ?in1,,y,·a s~atare l' incapa_cità delle or~gruzza- 1 i djri~enti del f~sm? _si sono rifrupropno paese con la l?rc1e accese . 1 il geruo d1 Yedere I u~~no 11: 0~1 l all ~\7denza un s~t~m_a anl1- oc1ale. 21oni ad una az1?ne necess~na e ,:o: I ~ti <lL rendere g1.ustiz1a ed hanno Appunto queste lorc1e hanno fallo co a. Il suo potere d1 sm1pal1a u111-jpericoloso per la c1Yilta. ~Ia h cla~se lerle mantenerp m que.la mcapac1ta impedito che giustizia sia resa ali' as· divampare la conflagrazione euro- n,rsale si rifiularn egualmente alla, dominante - dopo la banr~rotta è peggio che commettere un errore. 1 1 sassinato ed alla vedova. Con che ~ pea. :\Ialleotli ha Yolulo scongiurare slrelta negazione come all'afferma-I fraudolenta - conlinua a govcr;1:.ire D'altra parte. non tutti i ,QcYerni ooe- provata la solidarietà dei dirigenti la guerra ciYile in Italia quanoo il zione fanatica. Ogni inlo1Jeranza !!li I cogli sle si sistemi la società. Per rai si troYano nella oossibil:ilà di im. li con glii.a.ssassi.ru e quindi la toro corfascismo già raveYa ~calenata. En- faceYa orrore. Se egli si metteva alla I contro, le correnli nazionalisìc. ia pedire la guerra. '.\'on certamente I responsabilità trarnbi facevano appello alle \irlù I lesta di un grande partilo di rirnlla. nei paesi Yinti che nei p3:e~i yj;~,·i- quello laburista d'Inghilterra. nè j Ecco la leÙe a. ci\iche - alla democrazia - al sen- ciò aYYeniva - come egli disse - I tori. traggono dalla ,·ittor1a e daiia quello france. e. non operaio. ma che r · timenlo di responsabilità dei goYer- • col pensiero di risparmiare alla Isconfitta moliYo di assumere atteg- lroYa saldo appoggio su cli un forte Il « On signor Direttore nanti; entrambi credeYano di poter grande opera della rivoluzione oro-lgiamenti intransigenti e e5aspcranti. partilo operaio socialistoide. dell'Avanti! scuotere l'opini0ne p~blica. _di sc~o- l~ta1ia il disgustos'? ~ cni~ele _odore I _C'è una forza che contrasta il can~- In tutti e due i casi. il potere. qu,,1- Ringrazio vivamente il suo riverite re la coscienza degli artefici del ria- d1 sangue. di assass1ruo e d1 odio. che, mino a queste forze malefiche: il Lo vero. re la ancora e sempre nelle to iomale r il ofond . tt gello militarista e fasci-la. Entrambi è rimasto attaccato a~la rixoluzionejpr'Hetariato socialista organizzalo, mani del c::ipilalismo. dell'alta ban- e g . ha pelato p~ 1 ? nspe 0 sono caduti sul campo di battaglia borghese •· 1che raggruppa sempre più in grande ca e del militarismo. on _cur par . e _m10 povero sopratT~ll_i, _annierila~i dal più forte. Riguard_o a tulle le dol~rine egli re-I nu_mero i me~1bri della fa~1iglia opc- Quando la classe diiigenle si cli-! manto. Angelo. q:011tag1iè. che pure La cup1d1g1a e la Yiolenza, la forza eia ma va, m nome suo e in nome del I raia, le clas L nullatenenlt, e v~de pone a proclamare una guerra. ha non. era un _soeiarisìa. . . materiale delle armi micidiali hann? partilo s_o~ialista. , il risoello ~e~la attorno all~ sue_ sc~i~re form_arsi il già pronti tutti i mezzi. j pi~ _emr.aci.1 Sign?r !)1:ettore, nuo manto er~ aYulo il sopran·ento ulla forza spi- personahla _uma~a e dello -. spmto I consenso d1 lullL gh mg~nal_1 dalla per franlu1:nare ogni _oppos_LZ1one.L_1 un annsoc~ahsta,_ 111a! e1:a _tm ~ a1 rituale. che i ma111fesla 111 ognuna d1 quellc 1 pace e dalla guerra. Il militarismo e guerra puo essere 1mped1ta pnrna cuore. E ru uccrso da'.i rasc;sti so1o .-\ dieci anni di distanza due apo- dottrine . I le correnti nazionaliste insorgono che Yen~a proclamata: oupure puo perchè non seppe trattenere le pa· stoli della Pace hanno scontalo colla Ti solo enlimenlo dell' antagoni-, contro l'insopportabile inlernaziona- es ere sfruttala dopo. per la situazio- role amare del suo sdegno per la fine propria \·ila la tenacia della_ loro ~e- ::1110morale che esiste tra gli uomini lismo socialisl_a. La_cla~s~ ~pil3;iisti- ne creala. a fini riYoluzionari. Prun3 s1raziante del rag. Berruti che era de, Ja fermezza della loro mdom1la anche senza lolla apparente. e delle ~ teme per 1 suoi pn,·1leg1 mm::ic- o dopo. la lolla contro la guerra è la impiegato nel suo stesso ufficio. ribellione. barriere inYisibili che si oppongon0 ciali, e non solo non ~antien~ le lotta per la conquista del potere rla La narrazione di Oiacomo Bonva Francia rnol farsi perdonare il alla fratellanza umana. quel solo promesse falle per com7ncere I po- parte del prolelaiiato, è la lotta per mo è esatta ma -rncompleta. 1no 1anco

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