L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVIII - n. 12 - 22 marzo 1924

f i I erano molto più onesti di certi pezzi mo gli italiani a uno per uno. in Yia grossi .del fascismo»· confidenziale, almeno il 99 per cento ACQUEFORTI I sedev~,- ades~ :=e e terreni per più di I u::i liI:.Jone di lire ... disgrar.ato giornalaio non p01:è consegnaria per la sempl:ce ragione che non la an:va. giù botte da orbi. E appena il capitano Forni prese risponderebbe che, dopo a,·er farto Piede a Milano, gli furono a<idosso I bastonare tante altre persone e a fascisti col loro manganello e lo ha- manganellate nella testa». non è 001 stonarono a san,,crue, tanto che si ,t;- ramo ingiusto che anche il capita:io ce che ne a•\Tà -per una trentina di Forni abbia sentito il sapore del giorni. · manganello. CERCATELA DON1 A! Perciò il pubblico è stato sorp:-~so di uri'alrra cosa. Perchè? Per quale ragione? Il frateilo del capir.ano Forni. -::he Le cronache milanesi narrano che. è candidato del Listone. ha subito ,eal su~ a~pari~e. all~ ~tazione di N(i-1 le~~afato a ~~lini, ch~ed~~ giulano, 1 g10vam rasctsti che lo ass3.Li- suz1a contro I delinquenti « rac1lmenr~o coi loro _gross~- randelli, grida- • 1 -re i~di\·iduabili »_. E_ la. Societ~ ~ser: \ ano: « Ecco 11 tradnore! Ecco i-I ,i- centi. commerc1ann. mdusmah d1 gliacco! >. Poi, giù botte da orbi. E. 1 \[orrara ha pubblicato un manifesto, come si sa. lo chiama,·ano « tradito- j L, cui si legge: re", perchè il Fonti, ribellatosi 3.l fa- I e La Società co-:nmerciami. esercenti scismo uff'.ciale. ne fu espulso, fondò cd indu .ridi. sicura di int.erpn:~are un nuovo grupp0 di fascisti dissi.den- 'sem:men~i del'a c:asse d:i. e.s~ rappreti, e ora si presenta candidato e.on sentata. nonchè ,jd personaie ~ de:Je lista propria. ma<stranze. seme il cio,·erc d: espr:mcre Orbene, sembra che a tutta !a ri- p_ubh!..:carucme tmto :! pro~rio ra ·ca~:-icbellione di Forni contro il r·a "·e-, c:o e sdegno pt>r la selva~g:a ag~ress1one s~1...no, d . . . . - - e ufficia-le e a tutta la guerra del fa- : c~1 m~no ~-tume- 11 ~a.pitz.no e.;a:-c • •·· ·ai . Fon11 ed I suo: compai!n . SCJsmc UTIICi e non Sla estranev - La · 1 - ~ · ·· Il . . . . . . . . no enza non tu ma1 m~.zzo ~ perne e oy1gm1. del d1ssrdio - 1I ~ol:ro suasione. anzi. co!:a \ne\·itabilc reazion,-.1 « chercnez ta fomme]): cercate la <legli ani:ni ci,-:;:. si r:torce a danno éi <lonna! chi se ne fa strumenro. Una bet;a donna, a quanto si dice. Basta con simili me:odi di !otra: pro•·. E le voci corrçmo già da molto tem- \·eda chi dh-e -:id assicurare i delinquenti PO. Ma noi non le abbfamo mai rac- a:la g:usr·z:a: aà elim=nare chi oer rancolte, perchè non ci piace immischia- core ,iniocola !a discordia: si aàope:-i ore alla politica cose private, inci:nè. gnuno a creare una atmosie:a <ii calm:i. e Adesso però solleva il velo uno dei ò.i p, -e. alr iniuori della quale non può Corne è dolce i! profu.-r.o del Paradiso! La santa di Padova. E non era nanmeno sp:nnsmo. No, no; Duesoldi di vaniglia t-ra una vera dote sopranatu.ra!e, una do- • La storia della nuova santa di Padova, te divina, Ma quella fu anche l2 disgrazia del re. narrata in questi 1.Lt:.mi g·orni con par- ver~""?domo::ts:gnore. Al ccsoetto di tanticc;ari p.u O rr::.:10 vistosi ma con ispi- f I profumo del Paradiso. te e così improvvise r:cchez;e le autorità razione unica dalla s~pa italiana, è de-, . . ecclesiastche e civili aprirono gli occhi. gna di ~ere ricapitolata su queste co-: Che cosa fosse. I.o pote s;,enmentare Anche i miracoli della pulz-J:a di Padova !onne; anche perchè s: è parl;:ito così po-- 1 ~eg!io di ~i altro mod.o~or Piccina~. furoP-o presto spiegati. Il cro::efisso che co òel carnevale, che alrneno al.-r.eno I.L"la '-,!UCStov~ccu,o reveren signore era m odorava di profu.-no ce:estiale era stato carnevalata si ouò ammani.re a edific.a- l punto di morte, quando la santa stirato• se:npEcen1ente im:nerso per parecchie ore zione dei nostr( lettori I rà gli portò da baciare un crocefisso a lei ;n unz soluzione di vaniglia; e con òue Una carnevala~ tu~avia, che ha il pred:l~ e verso di le: particola.nnente solji di vaniglia la santa stiratora e il suo suo profondo senso mora!e: tanto profon- ! be:1.'gno; e il p:o morente sentì che qO.el ccnfesscre avevano dato alla Cappella il do che dovettero ime.venire il Vaticano I crocefisso odorava già de• profwno cele. l;!;atifico ~ Profumo del Paradiso-». Una i! 'Santo Ufficio, il pap;;: sr:esso. E l'ulti~, stiale >. _Ma_non so'.tanto ·quel p:o moren- povera donna però che tra gra~ente !Ilé. l><!rola la donà dire ancora il tr:bu- 't.e. Tutù coloro che frequentavano la cap- n>.3i2.tae che r~--pi:nse da sè i medici per n2.ie-penale. I pella -<l>;llapia casa dei • Buoni Fanciul- fars. curare dalla s;anta Lina dovette faTurt.o ciò c:oita auancùi si è santi sul li aveano già potuto sentirvi il beatifico re anche il viaggio che =' ha ritorno serie e quando· si ~o le Stig:nate alle l • profu.'li.o del Paradiso . E quanti altri per !nrsuade:-si di ptr"SO"....a se veramen:e .:l"'.an~ così come eran venuti; molti St;coli miracol: faceva ancora la santa stiratora! 'ci ~~ i.'. Paradiso e se il Pa:,aciiso abbi.a fa a S. Francesco d'Assisi e c..."'ITleso:i I Quante don.-ie e quanti uomini guariro- vera.:nem.e odor di vaniglia. ve.>1ute ora, nella bella. città di Pa;:loça, I~ _per grazia _s~ da ~ttie,_ ~he i me- Allora !~ autor:tà eccl~..ast:che non ne a1ia genti!.iss:.ina pu!z:lla Lina Salva- ciic1 avevan dtchiarate incurabili. pote:-ron più. Si mosse il Vaticano. Pu gnini. Indi avveni,-a che i rega!: in d2nz.ro e ordine del pa9a fu n.om:nat2 wta commisin ogge:ri pi.ove;,;ano ad:iirittura su.l!a ca- sione a·i.-ichiesta. La santa fu smasche- ( miracoli del ferro sa dei • Buoni Fanciulli •. e in quell' isti. rata. Il ccnfessore do-,e::te confessare tute. dianzi oovero in canna, i bigli.etti di mo:m e fu so-.~ a divinis .... da stirare. banca si·am..=nucchia\-a.= come i gigli sul Ma della SOSJ:enS:..or.e gi[ si consolerà Vero è ~rò che mentre ouella tal fac.1 e2rcp;:i di Gerico. Neli2 casa dei e Buoni fac:.lmente. Le cose divrne sono per h.u cenda d;lle Stigmate di s. F:-ancesc.o I Fanciu!E. vi era se::npre in _abb<mdanza dei b:g1.ierti è: banca. E di qursti ne ha d'Assisi ncn è ancora, ben chizra agli da m_ang,.are e da be:e; il reveren~ ora un bel mucch:o. Pe:r sè e anche _pe:- sc:.nziat:, la spiegazicne delle Stigm.:te 1 ;11°~ gncr Paccagn:lla, !I confessore de .. !a giovan~ ~i.na, ~e._ora _si co::nprer~ cerdella oulzella di Padcva è rr.olto più se:r- 12 g:ovane santa, e.ne finora era se:-npre t:m:ente 0:1 gua.·m 01 pelle per copnre le pl.:ce. · stato povero come un topo in chiesa, pos- I SE.I.te Stigmate. pezzi più gross: del fascismo :tali.a- < servi s,·o'.gimemo di vita ci,·ile ~- La s:gnorina Lina era stiratrice ed en- , no. E ogni riserbo è ora'Jnai super- Bene. benissimo! trò poi co:ne donna di serv'aio ne:.ia pia f1 c..\32 e Buoni Fanciulli > di PaòoV<!, nella uo. ?-{a dov'era il signor Forni. ,J,h·e quale, sot--o il controllo à.. lle autcrità ecVive dllllque nelia Lomellina una erano,· s·1 gn0 .,..· 1 esercenti di '.\lor::1.:.1. be'l '1 c!esiastiche, ven.:var..o tenuti in asilo nugiovane e I a contessa. che oossie, qua-.-r 0 1 ·1 cap· 1tano Fom·1 ra·,;e,·a d H!'.l meros.: bamb:ni. Ed ecco che un bel gior. LE TRUFFE DI T n.· CA no SQUADRA I d d AI dri e un magnifico castello e che. per manganellare gli operai sociali·ri? no la s:gnorina Li.-ia scoprì di avere del!e u., .--u- - e a essan ·a, Po:chè il deputato gl ·unta e· anche ,·edo\·a Quando ,,-1 DELLA .'ULIZIA "'-''AZIO"'.' _A 'E. 1 comunista rispose che non aYTebbe te- , · - Essi hanno ragione: doti divin.:. E:..:a potev.i p:evedere I'avve- " -' -'~ veva il marito - fascista anche lui e La ,iolenza si ntorce a danno di oire, poteva far miracoli. E non son bub- MilC!Tlo. - In seguito a denunce pr'!• nuto alcu..c conto di tale ingiunzione, i - il Forni era runico di casa; mono I bo! od T tt il . . • , sentate contro di lui da numerosi eser- fascisti gli si fecero addosso malmenaa- chi se ne fa strumento>. e c este. u o vic:na.o, tutte ,e a- . . . . .. . d I L' p g 11 . di dil d . il marito, cercò di consolare la vedo- ================="" miche sue concscev2n:> coòeste sue virtù centi. I autonta aveva rusposto I arresto 0 0 · 00 · a e .a cerco en ers: E à' t Il I F I U be d ma venne sovercniato dal numero. va. n~ case O avevano ,uogo sopranaturali. Ciò è tanto ....re, che allé di tale anue e m rto, capo sq1.:a r" • pranzi, ricevimenti. Ora accadde che I Va la che vai bene! :r.ac.[ le erano venu:e !e St;,omate, le p:a-ldeila milizia nazionafo, dimorante in ,ia- BOTTEGA E CASA Dì ili CA.'l'DIil Forni presentò alla bella vedoYel- ghe, cosi come le avevano avute S. Fran- le Monza, 112. . .. . . I DATO COMlliISTA DEVASTATE la l'on. Giunta, segretario generale « ••• la realtà possiede una propria cesco d'Assisi e Sanr;: Cater'.na da Siena 11 Fanuele era pero g1a uccel di 00-1 DAI FASCISTI. del Partito Fascista, giovane. bello, voce che esprime la situazione con co.'lle premw oei loro foJte amore. sco, lasciando un conticino scoperto V . La dell'.i t, alle o·.~ · · d" · · · [ ·t d • l d d' I enena. - sera ~ elegante ... Si sa come vanno le cose più efficacza l og_m PIU CO on a 1 ~-, A dir vero, poteva anche èarsi, giacchè press 11 oedia pa rFona 1 1 casa. . ·t f 22, una turba di camicie nere si reco' Ordine, libertà e consensi Da nota~e che il Pezzoni che si sape'\-a minacciato si e;-a ri\·o'to qualche gio:-no p:-:ma al segreta~io politico del fa3'::o. il quale pur riconoscendo le buone ragion.i d-~ bastonato si dimosrra\·a... spia.cente d: · non j)Orer ~porsi alh violenza che si s:a,·a preparando impunemente. Ima:u.o ... come dimostrazione de~:a libertà ~ propaganda elettorai~, va segnala:.o !'incendio di due pa.cch: di Brescia Nuova, orga:10 senim-.ana'.e del partito mas.;i ma.lista. UNA AGGRESSIONE contro il g:or::ialista Alber-o Giannini RO:\IA. • La sera del q a: Teatro :\'aziona.le si rapprese:i:a,·a dalla comp,:>...gn:a ~fusco la commedia Cura Vorcnof di Albeno G:annini e Gaetane Sc:a.iani. Poco dopo il prirno atto. mentre il Gian-nini transita\·a pe;- un co:riLoio latera:e al palcoscenico, è stato aggreèi,o da sette od o:ro i:ascisti. uno di esS: si è ratto innanzi e l'ha im·es:.ito gridando: e Lei è v.annini >. Prima ancora che il G:annini a,-csse r..sposw. è s:a.oo te:npestato d: pugni dai fa.scisti che erano appos:a.ti~ Il Gian.-iini sorto la ,·10,enza dei colpi è cadu:o a terra. Due dei fa.sesti erano arm.a:i da rirapugni. UN CANDIDA'fO DEI CONTADINI bastonato a sangue TORIXO. - Gna cinquantina di fascisti inco:itr2to il candidato dei contadini OseHa che usciva da! cafiè Gabri si:o in Piazza Solierino,. lo bas::.on2.:o:10 a sangue_ BASTONATURE E DIFFIDE a Modena. :\iODEXA .. - In questi g:o:ni, dopo che iz locale Ouesrura. sempre tenera per i ia.sc:sti, si ~~a :ncarica::a di :ncarcerare per alcuni giorni il =ateli.o del compavio 11=-io Bertani. i ia.scisti dopo che questi era sratO rimesso in libert.à. !o bastcna:ono a sangue. tanto che dovet:e ricorrere alle cure del medico. La oolizia si fu in quattro nei perqu:- sire le· abitazioni degii ope:-ai diifida::idoli nel comempo a non interessa:::o: di elez:oni. Benti\·ogii Pao!o, àe_;:a frazione u.n:ta· ria. ha :-icevuto l'im·ito dal questore in persona. E siamo appena all'inizio. OPERAI BASTONATI .a questo mondo. ll povero Forni fu scrizion~. E questa voce sono .e Cl· 1.:, s;,,onor:.na Lina era stiratrice di profes- . s cente anue e era r:uso 0 a ar- alla t:attoria di Spina, te,zinternazionasoppiantato. Poi, si sa, da una cosa tre. Ora queste cifre ci dicono_ e~ sione. che quelle p:aghe aJe mani se le si prestare _delle_ somme _di denaro oa lista, candidato per la lista comunista, 2d nasce l'altra: l'on. Giunta tirò fuori ieri è un anno (8 marzo 1923), 1l tJo.- fosse procurate col ferro da stirare. Ma u~a quarantina. di ~ercenb. pro 1 mettedin::1"in breve distrusse quanto essa conten'?• que11e certe àccuse contro Forni d1e laro valeva per rispetto alla lira l'arciprete e dire:tore di quel.la pi.a casa didUfarbeotlenedrelf li~~a ~r a ,:en ta I "a, infrangendo vetri e bottiglie e difu espulso dal Partito per appro~ria-1 L. 21/Jl ¼, oggi (8 marzo 1924) vale In_o.n avea l'abi::udine di c:v.-dere se non e e van e a coo e _e.l 0 li~tranamen- struggendo tutto il mobilio. Indi, passa- . · deb"t fai L 23 6-) occ.ava con mano le alle promesse, pero. e cenze noi! a· al1 b·•- . d d perchè non iscritti &ile Corporazioni z1one m I a e per so... . , I • , • · . 1 bab'I a sua a 1.... z1one, ooo aver e:;a. M h '"'--~ d F . , . t li cerendo · 0 · ret Giusep furono mai ottenul2 e mo lo pro e- ta' 1 11 ttili· l . · he . BOLOGXA. - L"alt:-a sera, mentre u- a ecco C e il \..,Ulllllato ei asci I C' è stai.a dnnnue zn un anno llll<}' rev ~- sign r arc:tp e,_ . - . h' R . . s ,e e sup:,e .e . VO eva anc 1Dcen- . . '"I' p ell h he il mente neppur ne 1este. ag1one per :m, d. i · . t f . ;,6vano g:i operai del Laboratono piro- Nazionali - quelli fondati da Forni z,,,nta prof!resc-.va svalutazi..one della pe .!ccag_ 2'T1. a, e e era_ anC! coru::.s- .. d. . H u· 1 . 1are a casa, ma 1D ervenne un ascista I ,e; ~ .,.. L f convrnlt I essere stati tru a . g 1 e. . d ll S . . . . f tecnico, iurono fermati da una nume-i-osa - a provare come_ il Forni sia un : nostra moneta di fronte alla mon~ta' sore d~lia ~e. ~ !a 'ece sua P':1'; sercenti suddetti sporsero denunzia. I amico e o ~ma, e ~ mtro~~ acen: squadra di fascisti. armati di nodosi bagalantuomo. pubblico una lettera che· per/erta,_ che ha segnato una verJita sena d! fiduct2, ~ce ~-ila ca:~a 1 • Ma il lato piu' interessante della truI1 do. arrestare I opera distruggitrice degli s,oni e rich:esti se fossero muniti deila l'on. Torre, Alto Commissario debe I del 12 circa per cento. Ognuno inten- I~ ~al _momento_ m__cw egli laebbe St b~d-~ [aldina faccen:da che andiamo narrando I eroLai. AI· tessera delle Corporazioni fasciste. Quelli F . . I F . t I • • "fieni d' est: . 1spi.raz1one, commc10 ner casa e1 l!!Ov 1e ed i:na liglia dello Spin,~ al errllaOVJuale, s ~] ad_ h?rru ~ es3ohe j de ll sigm d'-""? l tri<J_U . i nu'!1e1}: ~ 'Buoni Fanciulli> ~•epoca di orospe- non è già quello delle volgaris:sime e de! I rim:Ste contuse. che t'ave,·ano iurono lasc:ati l;beri, gli - ne ~ e V.I e a te 1araz1one e _e decurtazione e~ n-OS :'~par~1, ili"" rità. · resto facili truffe consi..mate. Le indagini l sono tr: iurono inquwrati lungo la muraglia « Form è llll galantuomo>, e sacn- mirnuta capacita -d'acqtUsto det no- compiute dall"autorità in s~uito alfa de- 1 L:\ CIECO DI GUERR<\. f\-l.AL.ME~A- del Laborato:-io e poi ad uno ad uno preficato > per volere dell'on. Giunta. stri valori, e perciò d'ogni stipendio La moltiplicazione :aunce hanno assoda~o che il valent~omc i TO DA1 FASCISTI A VIGEVANO si a sch'aifi ed a iegna:e. La lettera dice testualmente: e salario, .aumento conseguente del era conosciuto e... stunato sotto un nom~ 1 Milano. _ u Comitato centrale dei Così si ottiene il consenso! < Ci teng? a chiarire_ il mio tel~m- prezzo della vita. rimbalzo· su tutta dei pani. falso. Fasci nazionali riunito il 10 marzo 192-i CONFESSA ma. perche non rnrrei tu pensassi che l'attività economica., finanziaria, so- Fi.'10 a quel giorno la casa pia ua sem- Q~ale sia l'identità_ del truffatore non I a M.ilano, denuncia alropinione pubbli- DI AVER UCCISO UN COMUNISTA sia sta!O dettato dai timore di ,·eder com- ciale del paese>. pre stata povera, molto povera. Dall'i- sapp1an_io e ~e! ~e~to i::iporta poco. Qud- i ca italiana la nuova incredibile sopra.I- ed è assolto prom~ Ja mia situazione elettorale da (d La St d l 9 marzo). stante in cui vi entrò la taumaturga pul- lo che importa e il fauo che possano .?-S·' fazione compiuta dall'autorità domeai- . . . . - ur.a hsta che avesse come esponenti tu a ampa e sere investiti di gradi e di poteri indiv 1.1 9 . v·g In ' . AUa nostra Coi.e d .-\ss1se si e a, uta la e il Sala. zella, tutto vi era in grande abbondanza. dui a carico dei ouaii non sono staie i ca matrz~ ID ILI eva_nttàod_-lunPco~F,o sen:tnza oer il processo di om:.cid:o conNon vi era pane in casa? E la santa sti- - I convoca o ID que a Cl a n · •d p · Scb. e Quando t: telegraiai ero uscito da L ti ( (587 . . . . . . . es erite le necessarie indagini non dicia• . . . · · · · tro il iascisra ,·enn uenne :1mo ,a: d { p 'd t ·1 l . . pa~ e O O ore.. ne ratora Sl r-tvolgeva a Cnsoo e I paru St P . . d li I li'. venne colla forza unpedita la parola al j .: di A. dello (Cremena) ·mputato di poco a re~ en e ,a__ qua e a, e\ 0 · · -- _ •· moltiolicavano Non vi .(-ra nella cassa- mo per smcerarsi e. a oro mora ta, 1· cieco di guerra Annibale Caslino. candi- I\'· .. : gna · · · lato a lungo 01 te. Egli non era molto al Un decreto emesso nel 1581 dal re f • d · _ • -... . ma neanche della loro identità perso- d t . 1 p: te Il li ,_ d . F . 1 om::c:dio ?er avere al suo pae..~, la nott~ corrente e1 moti\'! c. e a,·evano m ouo, Filippo Il ordinava ira l'altro: d , L . santa . nale! . . li . 1 ! . hi .,, e 3 rucem re 1922. 1. ....,.. ' . . d . . . h . d orte ana.ro per compra:: carn. e .-~cl I a o per 1 ,emon ne. a S= et a- d 1 •. b con •, -~corso di .. . 1 , p t h t . una I « \' oglzamo e decretiamo che la del ferro da stira.re alle man.i, nvo!.g~.a. lJN MEDICO CHIA1.i\1AT.O PER l.D1 parlare ID contraddittorio. Egli venne -''to o'p'·o ripetutamente a bail Dirett0rio ad es clleni dal PartitO. Gli! . ' . I e ver Ur2. ~ giovane · .' ~ 1 segru sci nazi~na ' 1 qu~ e a, ern c esto = I altri due individui rimasti sconoscmtl. ,·irtima <lj G:unta i! qua.le ti aveva igno-- gwrn_ata _i a~oro per g '· operm. e - w_ui _calda p~ghi~ ~ ergme o a suo MALATO E BASTONATO DAI. m_ menaco_ e ma_llr~l~t~. d_a!~7f.orza pub: sto~,ate GioYanni Colombo. à1ss1 moto 1ra.ocamen e c e u en . d. l 1. • ù l . • . ·v . I · · 1 al ~~eu.. e e . • bilmente sacrificat0 ad una bagascia dal I ze mine sia di o_tto ore, zn due \ olle F1~lio'. e ~tto g~ ~ch1 del confessore : FASCISTI PER LA STRADA. I bli~ e ,_dai fascisti uft1C1al1' ~o de'. Ii Co!ombo. che era un no-.o comun:sta. strapazzo,. di quattro _ore ciascuna; nel ~aso ~h_e dt'l _P1CC~li b~l.!ll la po".era 1:1ensa ~ Firenze. - Una sera, verso le ore 21, quali, I ~g: C-:5co A,·anza, lo mmaccm :-iportò la frattura de.le ossa de! cranio e La lem:ra stessa si chiude.-a poi come il lavoro TlChieda premura, ~i sl~b1[1- copnva unprovvtsamente dt ogru ben di veniva, a mezzo. della .i\1.isericordia, tr;;.- anche_ di ne di fatto. A oull~ val;ero _lz mo:-ì due giorni dopo. Le indagini porì2:- segue: s sce. che una. squadra, _lavori sei ore D.o._ . sportato all'Ospedale il dott. Giusepp,a energiche ~roleste del _pubblico. aato !e :uno all'arresto de!rat:uale imputato. t~ < ).fa qualunque cosa an·enga, :icor- e nmetta gU strumenti. alla seconda No, _no, non ndere, non _crollare leJ spz.~- Caparotta, da Catanzaro, di anni 31, di- eno:°1e s-~~egamen~ di forze ?a par,e quale non ,·olle coniessare no:ni de1 dati che in me bai sempre un amico. il squadra, iri modo che 1l lavoro con- le, o mcr~~ lettore. C1 son.o prove _1-1 morante in via Pisana 3, perchè fen~ dell _auton,a. Il Casti.ilo ver..ne poi condot- j compEci. quale non rralascia occasione pe:- d:re a tinui senza interruzione~ ~ ciaSCl1!1 noppugnabih. che le cose stanno propncl gravemente alla testa ed in altre parJ lo I!!. ~erma, tra~tent.:to. per tre or€ I Lo Sch·avi ba coniéssatO di esser stachi lo vuole e a chi non Jo mole sentire. operaio abbia 16 ore di nposo sut- come vengono raccontate. . del corpo ed obbligato a partire subito per Ales-,. ,. . d ir . ss.oae e del'e basto- . e· U I di' · · dre il · · · sandria pena l'arresto I ,o I aucore e. aggre ' · che Forni è un g-dantuomo, e che iunta le 2.J... >. . n a tro ,reveren _ssuno pa. . ' . _vica~ L·o:-;. PAGELLA AGGREDITO. . . nature. - . è quello che è•· Ecco un re certamente tiranno e· no. generale ,monsignor B~llrncuu, h CONTINUANO LE BASTONATURE I Il P. :\f. ba sostenuto trat~rsi di omidel G ' I tt d tato eh li t on Alessandria. - Kel pomeriggio del Per un membro O\·emo - con- dispotico, che in fatto di lavoro a,·e- s<_:n o e o_cum.m : eg' P,.°ev~ c e si bruciano i c,;ornali c:d:o pre:eritenziona:e: il diit~sor~. ~a chiude il Comitato - Cesare Forni era. . id ., d . ··Jj di certi p.ena coscienza deporr-: teStrmcnuanza I? c. m. J'on. _Pagella, candidato co~u- .,. rmpeuato im·ece la tesi dell omicidio --'unq•<P. sino a 23 ~iorni fa. un galan- \ a ee PIU mo eme e Cl\ 1 sulla lealtà e onestà della santa stiratora. nisla, mentre attraversa,<t la nostra p1az.1 1 BREfCIA .. I: q co:-r. il giomal. Pezzot- ? .· • t 1 da.i iUJ u, ~ d L·c· S\iZzeri, d 1 ,_, . . . . f d . . colposo Questa :e,,: e s ata acco ta tuomo ·,neccepibile e ron. Giuii::a er.,____ e,mocra~, 1 Per tre lunghi anni egli l'ha studiata za e . 1uruc1p10, e stato ermato a ur; t:. che ha a,a p1cco:a bottega di ìibri e I • • •• • 'eh1 . . . . ..s: l= entra . . tt d' f . t· . li gli hann I . 1· . e G .. . . . . ~ura, e. po. e om1Clu.0 CO .,..,- quello che è. Il pubblico Yaluti e giudi- (honny soit oui mal y pense); e si e do- gruppe o I asc1s 1 1 qua o g10:-na I m o~so a::-ioa,d,. e c::ie ebt>e "' 1 .. · b. d 11 .. 1 • ·s··a ii presi- . ·• • ,. •· hi h . f li h __ - _ ·. . . ne, am no e u urna amms.1 . · chi>. Lm·orafore! tu voterai: la falce vuro, p..."TSuaaere ctell innocenza o.i_ quella c esto e, e cosa era , enuto a are ne a anc e p,. 11 p~ssato a su~1Te ,-~oienze. éente ha mandato assoito rassassino. che miete, il martello che tempera e I giovanetta. Anche celebri ~~iati - nostra città. \:~n_ne _ba~:_onat~a-d sar:guechc~ un gru 1 ppo CHI RECLAMA GIUSTIZIA! 1 narra ancora il revei>mdo vi= gene- L'on. Page!.la rispose che non era 'e• a1 1a c,sn I qual! a parec :e sere .o at- ORGANIZZATORE SFRATIATO tutte le povertà, contro tutte le cale- rale _ hanno stud:.ato quella giovane nuto a dar loro nessuna spiegazione. I tendevano _?er e dargli una iezione >. ptr- CÀYAXELL.A. PO (Ro,·igo). - Il Santo cielo! Cosa deve valutare, come de-....e giudicare H pubblico! Ci scommettiamo che, se interpell:1ssine, contro gli oscurantismi- Per il So- 1 santerella e non hanno trovato in essa ìa fascisti allo,a gli risposero di partire im- chè sc.,,e;:e,-ano che egii don,sse conse- compagno Pie::ro Xalio. e.-..: segre.:ario dalismo. I menoma traccia di isterismo o di frode. mediatamente e ili non mettere piu' ?te- 1 gnare una banditra ne:,z. E siccome :I I de~la Lega zuccherier., è stato chiamato 18 A.ppendlee delt' < A.vve■l.re del Lavorat.ore,. IWAN TURGHENIEFF PRIMO AMORE XVIII. Dallo spavento_ avern lasciai~ cade': I sull'erba il coltelio, ma .non mi pro,·a1 La mattina d:poi mi alzai col ma! d.: neppure a ricercarlo. Ave,·o ,·ergogna di capo. me stesso. La so\·raeccitazione della sera preceIn un momento mi t:rorni del tutto dente era passata. Al suo posto si erano disingannato. insinuati dubbi sordi ed una mestizia fin Ritornai a ca5a; però prima montai allora sconosciuta. come se qualche cosa sulla panchetta sotto l'arbusto del sam- si fosse estinto in me. buco e guardai alla finestra d.:. Sinaide. - ..\rn:e l'aria di un conigù, a cui sia I ,·etri scintillavano a quella debo!e stata !e,,na metà del cen-e~lo luce bluastra che era diffusa in cielo. dissf ..\d un tratto il ~ro colore cambiò. e Luscbin incontrandomi. ,;-idi chiaramente che la tenda bianca fu A colazione io osser.-avo alla siuggita prudentemente abbassata e quindi rimase c.ra mio padre ora mia madre: egli era immobile. ~ come di so!iro, ed essa era imer- < Che cosa significa ciò>, diss: ad alta uamente agitata. come sempre. vo--ve. in,olontariamente. quando .mi ri- Io St.a\'Oseduto pieno d'ansia. aspettanE . o' rio che m;o padre. coree qualche ,·olia tro,·ai nella mia camera. e un sogn . oppure un caso. od un ... >. a,·eva Jab:tudine di fare, \·olesse parlare pensai .... e ~fa in un modo o nell'altro. I -Desiderate che , : conduca in g:ar- ramo ài sa.mi:>uco da! quale iece un ilauto I tenevo completalll</nte da capo a piedi, tutto è finito ira noi >. I d:no? e cominciò a zuffolare. Otello pure si di. appena ella mi guardava. .. Io mi recai da lei, e non solo non glielo Ed egli mi ,:spose con ,·o;:e ~auca. p~o- ,·(,rtÌ con que:ristrumento. Gn quarto d'ora più tardi :o ~u~YO a raccontai. ma non mi riuscì nemmeno prio la \·occ dei collegiaE: Però. ques:o ste~ Otel!o. la sera pian- rincor.ersi col cadetto e CO? Sma1de. t~attenermi siccome an-ei desiderato. _ Se così vi ia piaceFe... geYa. e Sina.:de che io scopn m un an- Xon pra..ngevo più, anzi r.devo. sebbene E · t ·~ ·p· ·rob "O per passa-e Z"'.o dei. ~~~w··no e:·1·1 do:r.•~na·o· =~-he· le mie palpebre. corrugare dal riso, man- ra arn,·a O Oa iec urs ' ' Sinaide com:nciò a ridere di nuo,·o. Io 5 v s=J ~ = .,.,~ I ·1 fi 1· d Il · · ·oss · · dassero ancora quaiche lacrima. Attorno e \·acanze. 1, g 10 e. a pnnc1pessa. u:i no:i. ave\·o mai osservato sui suo volto 1 e cosi tr.ste. co:Jegialf' di circa dodici anni. Sinaide 1.:n rossore così anascinante. :\l'allontanai Le mie lacrime scorre,·ano con tale a: collo. a guisa di c;rayatta, a.vevo un :1a- . · Il · 1 eh · · s:ro di Si:12.ide. -'t1 e:ricin·o da)la gioja affidò sub:to a me suo 1rate o. co: cadetto. no.enza e essa S! sp,n·ento. ~ - Così. mio caro \\,.olodie - mi chia- - Che cosa ,·i è accaduto, \\"olodie: quando mi riusci,<t ghernùr'.a per ia ,-ita. Xei nostro giardino ,·i era un"altalena. _ mi domandò. Essa iace,·a di me ciò che ,·olev-a. mò così per la prima ,·oita - avete un camerata. mi disse. Egii pure si chiam:i \\- olodie (diminur.rn di Vladim:ro ). e \"i prego di rnlergli bene; eg:i è a:.- ,·o:a un po· seh-a.tico. ma di buon umore. Fategli ve<lere il giardino Xeskutchini. andate a passeggiare con lui. e prendetelo sotto la \'OStra custodia. X on è ,·ero che iare:e ciò? Siete tanto buono! E$sa mi pose confidenzialmente ambeàue le mani sulle spalle. erl io mi sent:1 preso da un sub:taneo turbamento. L'arrfro di ques:o ragazzo tramutò me pure in fanciu.:!o. Io guardai tacendo il cadetto. che a sua \·olta guardò me pure in s:lenzio. Sinaide dette in risa e ci accos:ò l'uno all'alt~o. Eg!i si sedette sulla ra,·o'.etta. ed io coE poichè io non gli risponàern nè cessavo di piangere, ella ,·olle bacia:-e le mie guancie umide. :\fa io mi v«ftai. mormorandoo ira i singhiozzi: minciai a dondolarlo. EgE sta,-a seduto immobile ne:Ja sua uniiorme: d: grosso panno nuo\·o. ornata di larghe bordure ciorate.e si te.,e,·a iorte alle iuni. o tutto: perchè Yi prendes,e giuo- - :\Ia sbottonatevi ii co:let.:o - gli co di me: Perchè avete bisogno del m:o d:ssi. amore? - Xon ia nu:ia. c; siamo abituati - - Sono solpevo!e verso di voi, \\"olorisposc rossPndo_ die. disse Sina:de... Ah'. ;o sono molto Egli somigi:ava a sua sore.!la: i suoi colpe,·ole ! aggiunse congiungendo le occhi specialmente erano precisi. Io er.:> nrani. contento di tenergli compagnia. e nello e Quanta pervers!ta. quanta catti\·eria stfS..."Otempo un· inà:cibile mestizia mi e qua.'1.ta malvagità vi è in me! ... Ora pe-- sorge,·a in cuore. e Ora sono realmepte rò non mi burlo di 1-oi, vi amo: non preun fanciullo, pensa: ira me. e ma ieri ... "· sentite percbè -e come: ... :\[a, dopo tutto Allora mi ricordai doYe avevo perso il _co5:<s1a-pete? colte:.:o la notte. e Jo ricercai. Che cosa potevo r.sponder:e? Es..<;ami XIXI. Io mi troverei in grande imbarazzo se do,·essi raccontare, in tutti i d~ttagli, ciò che accadde en:ro di me ne!ia settimana che seguì la mia siorrunata spedizione no:turna Per me fu un peziod.o di febbre. una sp.,;ie di caos, nel quale turb:.navano. come in una buiera ci: \·ento, combattendo fra loro. sentimenti, pens:eri. ti. mori. speranze. gioje e dolori. Io mi arrischiai a gettare uno guardo entro di me. ammes....~ che un ~a-a..zzo di sedie• anru possa osser.-are nel suo interno. Xon mi arrischia,·o nemmeno di l'<'Jndermene conto. e mi fun.ita\-O a vin~re affrettatamente di giorno e a dormire alla notte. .. L'apatia dell'infanzia mi venne in L'idea che m·attraversò tut.r'ad .un trat- am:che\·olmente con me: ma eg:i :ton :ni to il cen·e!lo era così nuo\·a e strana, che guardò nem:neno con la soCta benevonon • osai ne°'O\eno di fermarvi la mia lenza di tmti i gio-:-ni. t a .1~ oonta~e :r~rreb . Ci at enuone ).fa abi:>raccrate\·i dunque! a&bracciammo, ed io gli domandai: , Il cadetto me :o chiese. Egli tagliò un s:a\·a dinanzi guardandomi. Io le appar- aiuto. (Continua). l

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==