Beauty. Eouty è il :1ome et u:1 ca--:e: un car.e che ha la !onur.a di ab:r-re neìla casa òi un pescev.--me v:enn~. il signor Richa~d Ke,la. Ed ~co che cc-:.a narra quest'J r~cccane intorno al suo ca.<1ein lL, l?;iornaie \'!e;,ne;:e: Abbasso il I re sfi:a:-o:m poi ::1ig!ia:.a cii scola~: !:c:·ar€. s~•:i.:t.:.nèo rcmana."T?f:lte ... I ,·ameme 28.665 associazioni. T ulli questi Smciaca,: a,·evano raggiunto alla fine del '.922 la cifra di 7,908.533 soci con~ro i. i51 5S9 ne!i'anno precedente. Alla fine e del !erzo ~rimestre il numero deg'.i orga- E' :! ~rido, cl:e cche<If!ia li[ cam· nizza:i era arri\·ato a 8,068,938, che è l:1 ~--=.,--...;~.=--"'--'/ ,_,-.,,---=-•r..•c:/' r,o de/;a comrorii·;J[uzione, qualunChe co:;a direbbe Eè::n~:lèo De A:nicis. maggior ciira raggiur,la finor:1 dai Sinda- qz;e sia la ua cz.l!a, qualunque c-ia 1 ·1 se _!:'1te~se \"en.ire a co,.csce= di quéstt' d ,. ca:: te eschi. I.i media adunoue. la Co::i- e . suo G-,oeuo ed i.I uo ob1·e1"1·,,··ommec:,o:-.::-..ze in stile fascistt. t:-:l:>Utate ara • · D I '' 1eèerazio:1e generale dei Sindacati te- a a Il z O Il I e r e ' dit:IO S\.:é' n:e:::o::-ia? éeschi comprendeYa 7.695.065 I L' .:, b' d' :Capprima valoroso uific'ale. co:r.ta:- 0 - d'un = -u,mo U Ilo, quel !!rido, e l"ut ila .. di g:rnizza-I. fra cw 6,013,95i uomini. t m:- muratore delle Alpi àiumo O"ni 17;orno anco . . .. ente ne guerra oer I in oenòenza na- l:o::ie e 687 _840 donne e 193 _268 ., ,. ra nOI lfa.w- ... Dopo !a guerra, il s·gnor Gardener zionale. De Amicis- e:-a oaE~t-:i a'. so::a- renn.i mino- I. ni. l'!idiro::o ieri f'ahro, p!ù a!!o che Sim•iai venne a v·t:ina, fece la co:tos:en- liS!r-o i)Cr la s.ia bontà, o_e1 suo s•·•r.to u- R mei, gli ausrriaci, quando anda,·ano ,.. D~ Sindacali confederati c 2 ne era;;c, ilor-:ero· p1u ricco, o mio sospiro. za di Be:iuty, prese ad a~ar!b. Qua:1do rtar::tario, !)Crchè. nel suo o:-ofondo se:i- alle urne eleuorali, da cui i reazi~ - 15 co:; :;>iu' di 100,000 or 6anizzati: 7 con Rilorr.e.·o' piu' ricco al ca,;o!c.re: v senu cbe Bez..1ty era shto ?()rta~o a so d; f:.::te'.hnz;, umana \"':;'.le coo.-erare . neri 1,erO\·ano \·eder u c1·r!?,a loro · · ?iu di 50.000; e 27 al di sotto dei 50,0()(i. S d / · · - V:enna pr:_-na della guerra. e che da tan- in quel !)=-nito, r..et quale egli vedeva l'u- I S ema er.aro a urta è mar'iro \'iliOTIG, e fu im·ece sconf1·rra. S1·[eicdacati piu· numerosi soro quelli de1 ti a:mi era se~arato d:-lle cagne èd suo r, co valide ore-oar2to:-e cr 1.:n av\"e:1ire .1 E il solo amor non ci po/ria sfamare: ,·a a: cielo. 'Uel !!rido di' abbas,o 1·1, .. metal U!·gici con l.617,4 6 o~ganizzati; gh " v ;:!ei-e. :r.aledi. la guern e te!egr-..fò ruhi- 01 g:ustizi? sociale e d: pace. Egli era. d I D; .'à dc i monti lro:;erò lauoro marxismo.' 1·n Ba,·1·era e nel ,l/e- 0:;>2:-ai el e fabbriche con 722,081; i te.;- to al suo sl"gretario di comprare Wl3 ca- più che un grand.:ssi.t'IlO scr.t,ore. un ~ · / clemf;uroo, n•n//a Pom.eram·a e nella dis s;!i co;:: 704,852: gli operai dei lraspor~t c. per.seri,: m cspef'a i mio tesoro: .., g-na e di portar!:. a Vienna. Poi gli venne g:-...n · s::no apoS t010 di b?ntà. un grc:1- con 569.4.33: i lavoratori della terra con .AJ mio tesoro /omero' col morfo Slesia, do,·unque :::iano schierali noin II?ente che la coppia c-:>niu~le si s:t- d'ss":no ducatcre delle o:cco!e 2::'.:e. · [ · d 555.864; gli edili con 528,422; i ferro~·ie- E pensero·.· m'aspetta il m,·0 conforto. ZIOna '-11, O\'Unque i de1ronizzaJi rebbt- é.'nnoizta. e te!egrafò 2.11cor2 al suo ur:o scrittore che della sua facoltà lette- 1· . ri co::i 442,082; i minatori con 422.172; 1 genera I e baroni feuda!i parlino d1· SEJITt'tario di portare. oltre a quella ca- rana si se,11:va oer olasmare i cuori al- II 1, - - • larnranti in legno con 416,462; ~li ope- • restaurazione delf amica .!!randezza gna, vna coppia di cani Yorkshire. Tre -amore. alla b:mtà, e oer allontanarli - • ~ - rai comunali con 282,995; i sarti co:: 152 lo la baciai dicendole t'odoro, e iOrza germanica. glorni dopc arriva c'Ji tre C2ni il sC.,.:Tfe- da ogni violenza. 1 • Abb t.:rio, che ave-va dovuto !):antar lì nnto Che ccs:2 dir~bte eg'i è: questo rr:-:>nu- mi a_e 200 : i tab_ac~i con 126 ·~23 ; i cal- Ella era smunta come bia'1ca cera, ! . a O. il '!1arxi mo.', gridano I e fare il p·ccolo vi;;ggetto da Londra a ·:T'!:ntn inauguratogli sotto gli ausp:ci di zo_lai con 111 : 9 :JO; 1 falegnami con 102 E o . · bb , • • nazwnal, h, 1 conrroriro!uzionari, m1la e 092 e 1 macchinisti con 100,927. pro_rom_p_a. se _ma_. anaonr 10_ moro ...... nell_aferra d1·.'far.Y, propr 1· 0 nell'i·- 10nV,en:-ia ... M;, le due coooie di ca.ru n?n un regi:ne che esalta la violenza? """""""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'""""""'"""""""""'"""'"""'"""'"""" I ' ' aye\-a."'\o la gioia della figliolanza. Allora E quel saluto r-Jmano ! Scena.mo che - • . • • I rr qi:et mentre fischio la oaponera. ! le m cui gli erenti più danno ra'Eionarra screyre il pescecane viennese quelle mii;liaia d; ba:n!Jini. che sfilar0:10 Qaun Uban SII al IIHdl? Passc:'or.o Ire anni e son tornalo: i ne. al giude~ di Tre,·iri , come lo - chiam~i a consulto un e~penc vete- davznti al rr.onu:nento di De Amicis. no:1 ,- 1 li . . . O mro sudalo gro::olo d'argento: 1 ch,amar:o essi, tamo per suscilare . ,atura mente ,·og amo due: quanh li- / · r.nario. i! ccnor Karl Witzmann. Qu'!- conosceranno mai te pratiche politiche di b . g·. 1 1 . bbli t· d d lo li sudai per farle il monumento. 1 con a razza un nuo,·o mom•o di odio n so;:io 1a s a 1 pu ca 1 a quan e, I ~frrr h · · sti c.on~ig!iò di ric-:irrere alla feconda- cc.loro che quel saluto banno messo in fu invenlata la stampa fino ai nostri gior- ,. ·."''X O 1nseg_na10the ne_!f'ine1•iz:one a--t:'iciaJe. E con suocesso. Alcu:ù uso. non saoranno mai tutto ouanto il va. :1i; e a ques:a domanda hacoo già ten- III. I f..,b1~eProcesso d1_c~ncemraz1onedel mes:i èopc. Prinzes, la moglie di Beauty, lcre S!mboÌico di ouel salu~c. M;i che t2 to parecchi di dare una risposta. Bi!r:ca caz:uola, giacca di fustagno, 1 Capua/~. le_grandi imprese assorbiai:petta\'a un lieto evento. direbbe De A:nicis. -se avesse potub ve~ Un bibliotecario inglese calco'.a che 11 Fedeli amici al mio travaglio ingralo: I rGnno le _PICCO[~c,he la grande riePurtroppo il dctt-:ir W:tz!IlZnn morì dere quello sfib"'!lento, egli_ il paterno numero di tutte le opere stampate fino Dite se il suo pensier m'era compagno, j' chez~a _SI and_ra concentrando nelle i:::lprovvisamente, prir.n che i cagnolini amico dei fanciulli. ;1 predicatore e semi- d • 'I mam d• pochi Ed 0/1' a o-s<51osci, i tra i IO e i 20 milioni· lill Dite s'io p2r costei m'ho Jaiicafo. • · · come ta evede~s~ro la luce del mondo. La cura fu r:atore di una bontà così serena? lei p;;'e che quel bibliotecario \'aciilj trr. perimen_wndo_ q_ueswdura ,•erirà la continuata daJ prof. Kt'.ltt. direttore . lo le davo il buon giorno ogni matlina Germana d 1 marxismo! 1:0 !!.i 0iJerai.' Or la faremo P?den: a quei separattSti.' . Un nuo,·o grido? So.' Anche questo ~,.ido è ,·ecchio. Sempre, ogni qtwl\'o!ta si trauò di di1endere la patria o le libertd pubbliche, la sa1,·ezza ,·eni\·a da0 li cperai. Or ,·emwno J!ii orerai.' . !!ridarn anche la bor- !!hesia di Parigi nel I -I , quando si tafiern per la RepubbUca. e Or ,·enwr.o !!.i operai! , rispondei.·a a Vienna l'eco ri,·oluzionaria. Ed or ,·en!!cnc !!li operai esclamano adesso, rcg 0 iarui di speranze, i parriofi, i democratici, gli unitari di Germa· nia. La Renania è in 1iamme. I · eparari ti swnno raccandola, a pezzo a pezzo, datla Germania. Tradiscono la r,arr:a, con raui\·irà e con rinerzia, mc:ti tra coloro che della patria si , a,,wxano ieri ii!!li amorosi, fen•idi dilen ori. Solo gli operai scendono in camro a difendere l'unita della Germania, solo questi esecrati traditori de/io parria .... .Ha quand'J, a lolla finita, depornnr.o il 1ucile per riprendere il marre/lo e la se!!a. li salutera di nucrn, dalla bocca di quei capitalisti e industriali che ora ii esaltano, rusato !frido di: • Abbasso il marxi~mo! ». CE~OSSE. Ha di denti una dozr.na. P d • f • f I aue e,,_-tre~tà beo_ àistanti !"una dall'a!- 1 . 0001. della scuola superiore di veterinaria a . e 8_f0218 8SCIS a. tra. s. puo tuttana calcolare che i~ nu- Ed ella si moria, la pouerir.a: Marx ha m egnato che 1·nque,·pro- I Vienna. Ma dovette fare ali..• ~iccola ca- Il di 1 ..,_ . d I Br·n~cn ca•• o/ g· · h I Non Sc.."pet.e voi co 5 'è? - scors_o maugura e u.:.vantt al mo- mero eg i incuna.bili, ,aie a dire lib:i ~• ~ --U a e ,acca rnzacc era a, ces-o di e\'Oluzione del capila/e un gna il tag!'-o usareo. Prinz~ suoerò be- t d I d ed f 1 1 X z 1 . E' la marca sopraffina. ne roperaz=on~.. Ed essa ci procu,·o r-~~ o 1 que gran e u~tor~ di a~- s~n:pali :ie • s~co _o V salga a 40,000. o a sognavo ed ella era spirala. numero empre ere cenre di appor- E' dei cioccolato il re. molti riac.eri. Una volta sola ci diede un c~ul i f_u ti-nuto da! c~=:~a:,o ~eg-o ~el se~o:o X\ I s1 s~ppone siano stati, iY. renenri alla classe media perderanno (Toblerone ~tentato-ci~col.ata al l~t- ,:ran dolore: si allontanò <i<! casa per d1 ~nn;. Ebbene.f q_u~to hastesso Stgno- stamili~ah_:J70,000 volumi, nel sec~lo X\TII' B 1· . I la loro indipendenza economica, pre- te svizzero con m:ele e mand-:irle). due giorni Poi ci fu rioortata. grazie a!- re, e 'gove:71~ a,.~t.Sta post-:> al~ 2 m oc1; ~ ?el_ secolo_ XI_X._ 8,250,0CJ?. !l en meg ro era con ler sten/are il pane, cipileranno nel pro[erariato. Che co- Prezzo 70 centes'.mi l'astuccio. l'enorme pubblicità che io le feci nei test~ dell amm~1straz1~ne comun'.1-1e c~mero der hbn pubblicati smo al pnnet- Meglio per lei piegarmi a mendicare I sa sra avrenendo in Germania S" Tc,nno, hz teste stanz2.to 6ooo lire pe-.-pio del nostro secolo ammo· terebbaro Ch I/' lf d' • r d la · · · ' -1--._...._....__..._..._..,_.._ . ._. _,.__,_ giornali-.. pubblicare e distribuire tra gli alunni del- quindi a 12.110.000. - e _ne a esa I m1g IOr. omane nlon _PIU lra~ca /On/erma di que!-, 11 s,·n,.acato d l f1rra,11r+1 111 Quei:to ci racconta il bilionario Kola. le ccuole torinesi le a....:--'-e della part 1 la cil . Lasciarle sola sola e rammgare. i a reona mar.'CIS/a . Il Il . . . . - ••u= ,e n ques ra pero non sono compr2- . Ora. !,') vo_gho molto bene a~ cam. Ma cime nei processo S6mula-S-:inzini. se le pubblicazioni periodiche. che non Or non so se partirmi o rimanere: Jfarx_ ha deuo che 1I capitale ren- adtrlsaclela Ce1f1ffrazltu Hl UHrl che dire dt q~el pes~ vi~ese? E, Fu ql~ello, co:ne i lettori sa.nn?. un pro- vengono considerate come libri, e il cui Che me ne laccio piu' d.1I mio mestiere?! de a n1u:re Suoi schia,•i tuui i la- In questi giorni di grandi sband.ienche ~ire di:! gtom-;1e ::,;eue\ \ iener Tt ces~c per u., delitto di violenza e di sz.n- numero si fa ammontare a 15 mi.lior.i. I Le monete per lei son cose vane I \'O!alon inteUeuuaJi, 0 li arrisli, gli me::iti fascisti non sono mancate ouo,·e gehlatt. c apre e sue co onne a ta e guc_ Non vi ha dubbio che le arringhe I ~emmeno il numero dei libri stamp:iti B meglio era con lei stentar: ·;; panP! I Clenziari, i letterati, i preti, gli m·- pro\'e che il prolet. è tutt'altro che pr:>- prosa! 1 della parte _civile, ~ _q~e ch_iedeva la ogni anno nel nostr-0 secolo puo' venire, en ,·oca ti..._ (!h! come sentono ora que- 1strato, e ha tutfa!tra voglia che di !:isciarU .fi t d. e d 1c~d~ dei comun!~ unc_utat·, saranno.precisato. Si fa ~a~e pero' quel numero' \". 1 la ,·ent_a i lO\'OraJori della mente in si prostrare. n n u o I 8 orna. anur=te da ~do_re _di ~asst~ne. conter: a 283,000 volumi. \ olendo anche abba.5- lo non li scrissi mai, povero amore, I Cermama! I Basta, per persuadersene, ossen·aAl pr<>ss:mo 8 novembre si dovrà inJn?- ranno :5pressiom dt odio, di ra. ncore, di,sare quesla cifra a 200,000 si avrebbe per ,. 1 . . 1 . . Il mdo di «Clbbasso il marxismo'» re la nuova confortante rifioritura delle . ccecrt.ztonc. . . . 22 . d I I I bel - on I scnuea per arfr economia· · , gurarc a Peschiera un ricordo marmo- - .. . . . . . 1 pnnu . anm e nostro_ seco o a -~ .. . . . . . . · però, esercita innegClbilmente un fa. sottoscrizione per l'ADanti! ~\a tra tutreo in onore di Vittorio Emanuele III. j . E qu_ene arnnghe ~ c~;11ssano r~o, IPzza di 4.400,0CJ? vol~1._ ~dunqu~, •! Jfo lu_lf r san/1 g1orn1 I ~bb'. in core, scino. I nazionalisti sanno che con te le ,·oci di questi giorni, una è specialE per questa solennità furono inviétti bi- 1 ?1 T_onno vuoi far di~~wre t:a gh a: numero complesstvo dei ltbn pubblicati Ero s1 cerio che saresti mra! I esso po sono atrrarre nelle lor fil mente importante e sigcificaliva: quel!a glietti di invito ai princi~li personaggi I ~unnt delle scuole.!_ Ien 1 altro ina~guro I in tutto il mondo dalla invenzione del!a S'io t'avessi lrooo!a onco a gli es/remi anche taluni che politicamemeo none del Sindacato ferro,,.;eri. d ll 'Italia . di be al 11monumento a chi vokva plasmare 1cu.'J- t la · d ««· · · I 1 • . Il s· d f • • • d - e nuova: qum anc gene- . d . f- ·un· l l d '• s mpa smo a o=1 s1 i:;uo ca co are a' T aurei fermali i singhiozzi supremi· la pensano come loro Que/ gn'do 1·n- I m acato erre\'len SI era ra unat:J ral Cad M , h .1 • n et e.net J a cu to e'.1amore e della l6 ·li · I • ' · , di I • di :. olini~- ahae noto e e .1 governbdo: bontà; oggi vuoJ •~re in ouei cuori I Qmi oru bebem~zzto. t f altr Sarei lomalo, come un bimbo, in chiesa iatfi, non ,•iene lanciar o in faccia ai a _con_v~nol,. J>i:r sdcute:el a curu . proble- -.usso non avuto mai un e o- 1 • • • • . , - I ui sare tn eressan e are un o . /' ti • • l' . . mi pnnetpa 1. nguar anlt a sua vita e ale per Ca.doma. E a auella solennità i I gerr.u di cd10 e di vendetta,. calcolo? Quanti di questi libri sono an- E qualche santo aoria la prece intesa. S~ I teore Cl, 01 S01 maesm di mar- z·on polifca T ti bi . • - It..l•a nuova 1 • • • • I Xl mo No Esso ,·aJe per tutti pe l I e 1 • ra ques pro emi pnndue pCTSOnaggi si sard>ero forse incon- · · , cora 01D1? Crediamo che, se volessuno I ,-1. j d' · : . ' . r cipali ,; era quello della situazione politrati i f dd" • enumerare i titoli dei libri che all'umani- I . . . , ~re. ,caton_ come per ~ seguacr, per tico-sindaca!e, dell'attività politica che il Il generale Cadorna ri~e quindi I D contra 1tor10. Là importerebbe non perdere, a mala pe- ! lo che non prego ma,, sarei salito !/ S6Cer~Ofl come. per a gregge, per Sindacato ferro,;eri dc,nà svolgere nelcon la seguente !~era: Al!' Università di Bologna, che decise na si arriverebbe a 5000. i A la Madonna delle nevi, scalzo: j la _dot~nn_ateoretica COT'f!eper 1~ a- l'av,;enir~. del cootegco del Sindacato di 8 Ottobre 1923. I di conader~li. la lau_rea d'onore, t'onore-j . . . I Le aurei giuralo d'esser conuerlifo..... l Sf)lrazwra e ~er le c~nqm~te p~arich~. ìrcn~e alle organizzazioni fasciste .. E ù e Ricevo su questo lago }a gnditissi- \·cle Mussoliru ha nS!)Osto che l'accetta Toblerone-Ntmrod il fino c1occolato I Ora le pugna al ciel. misero, inr.alzo: 1 «Abbasso/I m'!r~1s_mo. '", \ ~ol d1- C-Oll\ egno ha approvato. con 37 voti con- -~ Sua -"-• 6 -rr e nu· aff-o a 0 · c?::i piacere, ma a questo solo patto: cbe fondente c9 n biscotti di malto r _ • ,. .1 . 1 . d al re Clbbasso I S0Clahsu, \'llO/ dire ab- tro otto, il seguente ordine del giorno: LUQ uq ..., ., ,~.. _ • , t..e mre oes I e I mro pan e aure, on o: b • . . . .. spocdere. egli p~terà 1.. sua tesi di laurea e 4172 depositi di vendita nei Canto:ii di O . . . , asso te COfU/UIS/esociali gw latte e .. 1 C . 11 . , . d' . Z . T' . . . 1 , r uo monre eretico e dannalo: , da far i ,·uol dire abbasso I .0 a 1 1 onuegno, discutendo sul ler=o • Ringrazio dell'onore; ma, pure plai:- que a tesi verra ser.amente 1scussa in ungo e 1cino, prezzo centesl!Dl 70 a- 1 • • • • I . a f!l rn - · d lt . . . de-ndo all'alto oe-nsiero, io S?no dolente contradditorio. . I sli.:c6c. ,e perche mar non cessi la m,a guerra ' ra di otto ore e il diriflo di coalizio- comma e ordine del giorno nguardandi non poter dare la mia adesione. i Beniss:.;no. L'on. Mussolini ac~etta la I==========•------------- Mi pongan Fuori de la santa ferra. ne e il diritto di ciopero, ,·uol dire te la situazione ;,olitico-sindacale e con- • Col comunicato • Volta> del 18 mag- laurea ma vuol guadagnarsela dtscuten- Deferenteattenzione \"li. ~ e abbasso le or 0 anizzazioni ope- seguenti deliberazioni; tenuto conto delgio, il Govemo solennemente dicbiatava clo. Spe_tjamo che. d'ora in é.'vanti, per-I I raie.' », che quelle COTlQuisrehanno le speciali condizioni del movimento proche il mio nome desta un senso di ama- metterà anche ai giornali socialisti di d:-: L'on. ~\ussolini, come è noto, ha ioi- jJi pongcm fuori della ferra santa, a,•uto ed hanno nel loro programma. letario, per cui si impor.e fo necessità di rezza nel cuore della gn.nde maggioran- scutere le sue tesi di governo. I ziato il suo giro di commemorazioni con JJi lascin senza croce come un cane: p · · · · I GENOSSE ercw appunto, se sono I nazwna· raccogliere in un solo organismo tulle le za degli italiani. I . un \;aggio a Torino e una visita alla Fiat. Elf'era la mia uiia tuffa quanta, listi che lanciano apertameme quel lor-e d. la h g· ·] , ,. Ho .oerta.,to deliberato di non pren.. .....,."""'"""'"""'"""'""""""'"""'"""=="""'"""'""""""""""""~ Le maestranze erano state ivi radunate. e li 'd · • • •t •d - 1 ooro c e a iscono su ,erreno I mio ieri, il mio og«i. il mio di.mane. 17fl o In reaua e- o n"n e I 0 n o dc:- più pane ad alcuna pubblica mani- f J'on. _\\ussoliui tenne un discorso agli o- 0 0": 1. lor' soli·, ma e· pi·u· 0 "'meno aperta- della lotta di classe: delibera di entrare sindacati tedeschi Or che fu se' perduta io piglio a scherno festaz:one. non intendend"J di rinnovel-l perai, ricordando che anch'egli ha lavo- mente il !!rido di balla!!lz'a di' altri· a far parte della Conledera:ione Genera- •- l · · il sullodato · nel 1922 t I b · · d J I lddio nel cielo e Bel:ebu' (1) in inferno. ~ ~ .are co nuo intervento S;>!a- ra o con e racc1a e v1ene a popo o. ceri ociali che, con la presente atri- le del Lavoro, porla'1dooi tuffo lo spirito ce·.role senso di ama~zz:a. Le sl2.listiche dei Sindacali si assomi- Gli invitati, gli impiega.li e gli operai in- Siun paradiso il mio do/or consola. Scn .t" alla corpo-~i·one srn·dacale fase•.- ,•ità dei nazionalisti non hanno nulla classista che è tradi:ione del Sindacato '" Devoti.csi:no gliano non poco a quelle degli uf[ici gou , = li mio cielo, il mio dio fosti fu sola. , Gen. CADO RNA>. vernati, 0 i. Purtroppo, bisogna sempre la- sta hanno, naturalmeole, applaudito. La di comune. Anch'essi, come i nuo- ferrovieri italiani, convinto che per tutelaAhi, ahi, ahi! Quel sullodato spiace- sciar trascorrere molto tempo prima r\.i grade massa degli operai, pero·, è rima- ____ FILIPPO TURA TI. ,•i nazionalisri, cn-e,·ano già dal a Pri- re efficacemente tinleresse dei laooralon. vole senso di 2 marezza ! cocoscere cifre precise. E percio' anche sta impassibile, come assente. L'acco- ma d'ora una ral parola d'ordine. si dovrà tener lede ai postulali programDe Amicis. l'eifettfro dei Sindacati tedeschi nel glieoza fu cosi fredda, cosi glaciale, che ( 1 ) I! demonio. Sollo la monarchia come Sollo ia re- mat,·c,· della bbl . S · · 1· massima organiz:az.ione sir.- la Stampa e il Corriere della Sera hanno /JU 1ca. empre, empre, I oaa 1- 1922 vien reso noto soltanto ora, a circa dieci mesi di distanza. Ma ooo per- . [' · f dacale •·. dovuto ricorrere nel loro resoconto alla .,,,,,..;-.:,"';'~=:--t.,:'~" /;~t~::~f~::;..~~ ti, g l operai urano per loro i senGli hanno ~naugurato un monumento cio' quelle cifre perdono di ,·alore. a Tor-110. Ha parlato il commissario re-, Alla Confederazione Generale dei Singio, quegli che amministra la capital_e j da~ti tedesch.i appartenevano _ali~ fine piemontese per volere del governo fase- dell anno scorso. 49 Coofederaz1oru ceosr.i Davanti all'effige del grande se.ritto- trali, le quali comprendevano complessii rase eufemistica che le maestranze ''han- r-..,"'""'v"" za pmria, i traditori della parria... 1 ----------"""""""""'""" no ascollato il discorso con. la piu' defe-1 I .\fa ora, in questi momenli di rer- Compagni, ]avoratori, difrente attenzione!". ribile rra,·a0 lia nazionale, giunoe da fondete Mussolini aVTà capito certamente e an- ""~'° ""~..,,.,, I Berlino, dalia Germania, un nuo,·o che apprezzato tale deferente attenzione. ~:,«;:::,.;'}<.._'-,::::><;:'::--/,/ '\.~~fi ~.J>':::::,.,)~~Q grido: Ecco gli operai! Or ,·engo- u L'IIIIDiPB del LilDPIÌIPI " 7 A.pp.ea4Jee •en' e A.vvealre del Laveratere" fiava u., ,·ento agnato che -c-uoteva gli I suoi occni mi ~ùdrda,·ano di na·cost0. Comincia,·a ad ali>ereare: r aurora - Xo~oH.:nte. non ~ono !?'ente comme a;beri. e più lungi. dietro l'orizzonte. :nqu::-ent:. pen-o-;: e :eneri. prop:io co- prende\·a l'aspetto d'una g:ran pianura :t faut. notò mi 3 maG~e. e tu non de,-! rumo~eg~~va cupamen_te il t~ono. . . me nej . m:xne:ao in cui mi congeda- pu:-pu:-ca. :\lì an·icinarsi del ~oìe i lamp, abituar.i a :requentar:e. ma de,·i prepa- IW A.. 'i TURGHENIEFF PRIMO Il coote ~Ialewsckj ci iece ndere di- \·ersi giuochi di cane. e te:-mjnò. dopo a,·eme ben mischiato un rua.7ZO. improv- ,·isando un whist, o,·e tuae le cane d! un colore rimasero a 'ui. Per la qual cosa Luschin ebbe e i'onore > di ielicitarlo ~Iaiclanoff ci declamò dei frammenti d~l suo poema L'Omicida tla scena ci traspo:tò in pieno romanticismo). che egli a\·eva intenzione d: iar pubb!:care colla cope:tina ner .. e col utolo stampato color rosso sangue. _.\I cance!lie:-e di T nwerskirscne~ Thor in rut,a~a la ber- ~etta di sulle g-inocchia e :o si costrinse. finchè non t'ebbe r:trov-a.ta. a ba!lare la danza nazionale ruS:a. Al ,·ecchio Bon:- iazio iu messa una cuifia in testa. e la principessina si :nise un cap;>ello d2. uomo. E. imoossibile ?0ter raccontare rnno. so:tan:o· Bjelo,;soron si tt-:H:e tutto :I tcm~o rn d:.;panc. irr:tatO e abbujarn. Ogni tanto gii si injetta,·ano gli occhi di San!!:ue. e ::embra,·a ,·olesse e:ettarsi su éi noi da u:i :nomemo ;,!l'altro. e ridurci tu::i ìn poh·ere. ~fa Sina:dt .'.o 1ene'\·a d' a.li Khè: io minaccia,·a co! cl; ca AMORE ser,izio. Il mio cameriere sta,·a dor- Finalmente mi a~z;.i. m: :n,·icinai al guizza,-ano ~empre più cE raà:i e finai- tuo tempo. ' 1 . .\1rva1 ID camera nua per ,a scara d: I \·o da le:. I dl\°eni,·ano ~cmp:-e più dt:bo;i e brevi: I rani all'esame ed occun<L'c udmeme ii mendo sul ta\·olato. ed io dovetti passa- !etto. e. senza -?oe:!ianni, po,,i cautamen- mente spariron1>. sop:-ana.::i oalla luce ~- _ . ·h . 1 . d' . F . I · · fi · , _ . . . _. • • . . _ . _ . . • -iccome ~ape\O " e I pen~1ero I m,a ma mente c1 senttmmo a, ranu ..... n- re ::.cpra di lut. Eo-1: .::,i de::.to. m, nue e te la te::.ta sopra I cu.scm1. C0'11.ese a,·~1 •:iccrta e \·a?orosa del ~'>·no ,or(7en·e. d 1 • • • • h la eh . · · bb - . • , "' • . . . . - · - <> • .!la re per .a mia o:cupa21one s1 creoe e ,·ec 1a pnnapessa. se ene rosse m1 comunico che IIlJa madre era nuo•·a- temut0 d1 d1sturb1.rm1 e.or; un mo·n:nento \ che : __ ~ : • · p I • 1 . . b:' d' . . . . . . . . . n ,n me cess~~ono , ampi. ro- "c:-i,·e,·a so o a queste parole COSI r..._ 1DStanca :..e. come essa stessa 1ceva mente m colle:a ::on me. che avrebbe s:n1,tro. :'.\on pote!. ma, ch:u:iere occh:o. ,.31• i•na nra~de ,ianchez~·, d t . h . __ : di' li b . . - - ,. • = e una gran er:ni c e non 10,.,,e nece-s!'.lno rie a non cam ia\-a comegno nemmeno \·o!uto mandarmi a cercare. ma che m:o Presto m· acc1>r-:s1che "'11 penetra,·ano , 1 • · ·- 1. s· 'd d . , . Sch :...m, azzi· . . . .. -. . ca,ma ... ma e :,emo1..nze ' _1:ia1 e m1 ,pon erle. ~fa dopo il the mio padre mi in mezzo a tutti quezii ,~ e padre ne ra,·e,·:i distoita. Fino a quel :n camera oe1 debo.1 P<7Jn d1 luce. d' _ . . . . . ...,,_ sta\·ano sempre ·n2nzi a!!li occhi. ?rese a braccet o m co d d queUo strep:;,o). ::i c:emi però molto spo;;.. tempo n?n mi ero mai cor:caw una ,·ol- )li so:1e,·ai e guan:!a: i... finesira. G!: . . ' · 1 TI u.:se 10 ~ar •- d bb d ·' · d. · I I b 'b · d 1· · • • • P.:rò 2nche la oua :magine pare\'a al- no e m1 rece .-accon,are tut~o quelb che ;;aia e e e es1ueno I nposare. ra senza augurare a e uona notte a '!, cri e 1.; 1orest'i s1 d1stL'Zttevano net- . . . d . d . s ._ , . ..\ mezzanotte ci iu ser.-ita la cena. mia madre e senza chiederie ia benedi-, tamente dai crista:ii. quarJtO ;>acificata. Come l''' c:gno libe- a, e-. 0 'e u,o ai ~assJac:..:1D. ra:1> dalle erbe deì padule \'Ol~ ne!!':1·,·~- '\[·10 ~aa··e a · che consiste,·a in un ,·ecchio pezzo cii zione: ma quella sera non iu poss:bi- Il temporale. pens'ii. Infaai era il tem- - -· ' · l' • Ye,·a "'u me una s:.raoa . . 1 . fini,i ;::pazi cele<:ti. co;::1 lei s:i distacca\'a 1;,fluenza. come s~ni erano i nostri iorma!!e:t0 secco e ID a cuni pasuccini le. porale. ma ;r.>..5'-.!X;an distanza. tamoch,'! dalle altre figure che mi c=rconda,·ano ·. rap?on·1' Dcli · du · · ireddi composti di 2sanzi di prosciuno. Di,si al cameriere che mi sarei spo- non si -entl\'a nemmeno i; rumorCltg-iare • · a mia e cazione non s1 h · · · • d' · •· ..,_ b' • - 1 1 d 1 1 . 1 . e io. me.i.tre mi . dd:>rnte.1ta,·o. mi a,·- occupa,·a quasi affatto e ~-•,a,·a ap?e- c e a me pan·ero sapontt piu ! tuai I g.;.aw u.:i me. e ~u ao spe;,si I u.ne: e tuono. :i c1e o gc1zza,·ano lampi po- ...- tl ·,.. .. fi Il . . . . . 1· . . . . cc lumm·os1·. 'o n·.e::•,;o tro~o•,a,·ano e s1· \·ince,-o per l'ultima ,·o:ta a questa ima- na con me. ma mo:t0 d'1 rado·. pero' non ras .c.L,1 no ai o:-a mangiati: e era so,- ma non m1 spog 1a1 e non m1 concaJ. . .; , "-'• tanto una bonig:ia di ,·ino ed era stra-, ~fi misi a sedere <:opra una seg~ola e comrae,-..no s·)a"'lmoo•camt:-ite come le :i!: ~ne co:1 una venerazione piena ài fidu- mi sgridava nè mi mortifica.va mai; r.- ru,s=:na: era oscura. col collo rigonfio. ,·i rima;i lungamente. Ciò che pro,·a,·o d'un ucce!io ierilO che ctia per morire. eia. Ah! dolci sensazioni. 0 teneri ac- ,-;,e:ra,·a :a mia libenà ed era quasi. se cd il ,·i.no che ,·i era dentro consen·a,·a, era cosi ouo,·o e così dolce! ... Ero quasi ~li alzai. mi accosta· ai!~ 5nestra e n- cenri sc~\·i_. ~ranquillità_ d'~::·~nima _c.o~-1 c~-ì posso esprimermi. ~eier~nte verso l'odore della dro~ che ave\·a servito a immobile. e ia:iciavo solo qualche sguar- masi là fino a: mant:10. ~ossa. l?'!Olesegrete dei i>• ,11"• eEetti dei- !li me... soltanto ,on m1 aturava ma~ I , amo:-e. do,·e siete. do\'e sie.:e? 1 \·e::-so lui. co'.o:arlo: nes;:uno ne a.ssa.g1?'iò. do timido ;nto..--no a me: respira,·o len- r lampi nùn ces.":irono un minuto. Io abbarvionai il castello. ielice e stan- tamente e a ltm~hi ;nten·alli: ora ride,·o Io o,sen·a,·o qut:i campi sabbiosi e \"III. Io lo amavo e non mi ,aziavo di !!Uarco fino aiia sfinitezza. Quand~ mi co:ige- ,:pensando aiie ore allegre passate in muti. il iondo o-'curo del !{Ìa._rdino.:e iac- dario. Ee:'i mi sembrava il mode'lo deéai. ,inaicie ir..i strinse iorte la mano e quella notte. ora im·ece mi sen::,·o ~-:?:- ci;;,e e:-:allogno!e dei fabbnc:iti più lonta- ..\I mattino. quando scesi abbasso per ~li uomini e. m=') Dio, con quale ardomi sorri~e enigmaticamente. l?'hi2cciare internameme ai pensiero che ni. che i'- volte ~mbrava t,emassero in prendere ii rhè. ir..ia madre mi sgridò. re io mi sarei a-taccato a lui. se non aL ·ar:a deiia none mi soifiò m ,-i;:.o pe-1 io ios.si innamorato. che lei lo i{):'se pu- mezzo a quei debole '.hvampare dei 12.m- ma non però tanto quanto mi sarei a- ves,: c:emito incessamemente la sua ma- -..n:e cd umida: 5embra,·a che sresse per :-e. e che questo amore tanto atteso non pi. Guarda\·o costantemer.te e non pote- "pe:t"o. e mi esonò a raccomarie ciò no che mi allontana;-a ! ~ter.arsi un temporaie. ios;;e ... Il sembian,e di inaide mi stava ,·o distaccarmi da qudlo !'pe·tacolo; quei che a,·e,·o fa:ro la sera prl!cedente. A.1 contrario. ,·o!endolo. j)Ote,-a con Del:e nuLi nere s·a:iarga,·ano so!levan- dinanzi nei'.'oscur::à e ?a:-eYa non ,·o- larr::;>: mmi. quei tenui bal?'iiori sembra- Giieio riier:i in poche parole. omet- una c;o'a parola. con un solo movi:nen.o ~amb:a,·a:10 costa~-, ~e._:::, a~bandonare: le s~e la~~.? J>t:_•ò\·ano ri,pondere agìi s'an~ si!enz:osi e tenei-:, i particolari. e c.er,:,ai èi dare al destare in me una fiducia ;lli.mitata. ........ - ,_,, e - :o.O.. ,Ue\<!.]0 :,,em;>r- en.z;na. ,.men.e. •~:-e:: che ae:itanno l'animo :nio. =~t,0 cn'appare.,za molto scusabile. (Continua).
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